infesta. marino, 200: cantar forse degg' io / il flessuoso acanto? /
. / il braccial replicò: se dir degg' io, / amico, il pensier
di roma, / a turbarla degg' io presti vedervi? pindemonte, 13-443:
colore. marino, 200: cantar forse degg' io / il flessuoso acanto? /
gadda, 540: il « sempre libera degg' io -folleggiar di gioia in gioia »
il raggio ardente. / poco curar degg' io fronte sdegnosa, / diss'ella,
così de'tuoi trasporti / sempre arrossir degg' io? né mai de'saggi /
facilmente. alfieri, 1-32: che confessar degg' io? risparmia, o padre,
parini, x-19: che far? degg' io di lagrime / bagnar per questo il
, vii-49: -che mai pensar degg' io? -pensar, pur troppo! /
. alfieri, vi-63: che confessar degg' io? risparmia, o padre,
prova estrema / venni, e starmi degg' io fino all'estremo / ma se il
ix-337: che far (lassa) degg' io? chiabrera, 51: dove misero
, i-158: per dupplicato error morir degg' io, / perché amore ho seguito,
così de'tuoi trasporti / sempre arrossir degg' io? né mai de'saggi / il
/ con questo labbro istesso / osiride degg' io / mio nume, idolo mio.
gadda, 540: il « sempre libera degg' io -folleggiar di gioia in gioia »
d'alboino / figlia esecrata già, degg' io scoprirti / anco rivale mia? botta
amore. alamanni, 7-i-91: quando degg' io sopra le verdi rive / d'arno
gadda, 540: il a sempre libera degg' io -folleggiar di gioia in gioia »
leggera. cino, iii-142-13: così degg' io tener la morte a gioco,
/ e me'si pare: -or non degg' io dolere, / ché bene aver
, ii-308: un altro campo / correre degg' io, dove in periglio sono /
1-802: circostanza tiranna! a che degg' io / sì bell'aspetto, e
b. corsini, 10-45: temer degg' io che possa il nobil petto, /
. panciatichi, 81: dunque soffrir degg' io / certi visacci... /
multilustri. pindemonte, iii-553: per te degg' io / trar dell'ebano mio /
abbia potuto dir cosa alcuna, non degg' io parlare anch'io quatro parole? tasso
ciavacca, xxix-17: non degg' obbriare / quella che sormontare / mi
sì bel cimento / spettatrice oziosa esser degg' io? -che non compie i necessari
assediati. metastasio, 1-ii-8: perché degg' io sì bella sorte, / qual è
. piave, xc-302: sempre libera degg' io / folleggiar di gioia in gioia,
del mediatore. alfieri, 12-162: degg' io più laude / alla fortuna, che
. parabosco, 2-6: ahimè, degg' io morire con questa postemma nel petto
sublimi, / di scettri altezza invidiar degg' io. davila, 265: erano
io t'ho da dir, dove degg' io / prender il mio principio? d'
'. g. gozzi, i-21-17: degg' io [venere] sempre, dicea
regina, odi i miei voti. ah degg' io dea / chiamarti o umana donna
[virgilio] pinti rusticani obbietti / degg' io ricolorir? ore innanzi
i-ii- 253: ma se cader degg' io, giù per l'onda / manda
me'si fare: - or non degg' io dolere, / ché bene avere -talora
. piave, xc-302: sempre libera degg' io / folleggiar di gioia in gioia /
chiaro davanzati, xlix-23: or non degg' io dolere, / ché bene aver
i 158: per dupplicato error morir degg' io, / perché amore ho seguito
marino, 1-12-253: donna, assai ti degg' io; pria che si scioglia /
. marino, 1-1- 65: degg' io sempre onorar chi più nr irrita?
frugoni, i-13-174: privo di te così degg' io / semivivo salir la prora e
/ se in ferri a sbadigliare andar degg' io, / ci voglio andare col comodo
di ciò seguir, partir no. m degg' io mai, / né nom poria
immantinente. fagiuoli, xiii-38: perché degg' io farmi bucar lo zirbo / e
. daponte, cxlviii-i-281: cosa dunque degg' io mescolarmi con questa 'razza peggior dei