codegènte, sm. chi è degente insieme con altri in un ospedale
co- (lat. co-per cum) e degente (v.). codeìna
che giace (a letto), degente a letto (per malattia).
. panzini, iv-185: 4 degente *. è voce usata nel gergo
sta, si trova *. degente nelle carceri, nell'ospedale. cicognani,
: vedeva [l'infermiera] nella degente la protagonista d'un film: ella
grande amore. palazzeschi, i-631: il degente rimasto teso e impassibile alla richiesta del
detto coniglio mannaro, attualmente ricoverato e degente nel manicomio provinciale di ferrara? c
e. gadda, 6-342: il degente, così risecco, appariva maturo per le
lire. = deriv. da degente. degètto e deriv., v
letto o sul divano) per dormire; degente (a letto) per malattia o
. e. gadda, 6-342: il degente, così risecco, appariva maturo per
il grave cuore motore / come un degente che si sfascia mi son ritrovato /
, cavi elettrici). = nome degente femm. da nastrare. nastratura,
. e. gadda, 6-342: d degente, così risecco, appariva maturo per
, / secondo ch'ai dilecto è degente. domenico da prato, lxxxviii-i-563: se
ha ripartito il ceffo. = nome degente da rifilare. rifilatura, sf
. e. gadda, 6-342: il degente, così risecco, appariva maturo per
il grave cuore motore / come un degente che si sfascia mi son ritrovato /
/ secondo ch'ai dilecto è degente. s. girolamo volgar. [crusca
alla cura e all'igiene di un degente in ospedale. statuto dello spedale di
perdé. jahier, 2-13: come un degente che si sfascia. -per
la testie 4-518: il degente, facendosi puntello delle mani, si solleva
essere tripudiatoli si gloriano. = nome degente da tripudiare-, la forma femm. è
la fabbricazione di truciolati. = nome degente da truciolare2. truciolatrice, sf.
: leggiamo: si verificava la cosificazione del degente, perché questo è il linguaggio degli
= comp. da lungo e degente. lungodegènza, sf. degenza