, iii-163: un cristianesimo scismatico e degenere, il quale, non che sia atto
annunzio, v-1-620: separiamoci dall'occidente degenere che... è divenuto una
di bastardi; gente bastarda, degenere, corrotta. alvaro, 2-51
. bastarderia, bastardaggine; malignità da degenere. bocchelli, i-62: più
estens. e al figur. spurio, degenere, falso, non autentico, non
e mi libera dalle granfie del più degenere dei decadentismi. benavére (meglio
manzoni, 231: e vorresti, o degenere superbo, / metterti con ruggero?
mutamento in peggio. -anche: atto degenere, moralmente pervertito. carducci,
della propria famiglia; che traligna; degenere, corrotto. s. degli arienti
vide da pria, cercando all'agne / degenere marito. cattaneo, iii-1-243: i
riputato più nobile colui che sia più degenere dalla virtù de'maggiori suoi. ciaia
. ciaia, xxii-1124: guarda la pria degenere / italia, or non più quella
unico tra gli alunni del parini non degenere da tanto maestro. mamiani, 1-225:
maestro. mamiani, 1-225: è in degenere stirpe uso frequente / parlar superbo ed
da una stirpe regale, era molto degenere! quella nobiltà del sangue non riscattava
263: la signorina, figlia non degenere di suo padre, aveva intravisto nella
manzoni, 231: vorresti, o degenere superbo, / metterti con ruggiero?
gran guerra, come principio ignobile e degenere dall'altissimo argomento eroico. botta,
è umile, fiacco, disadatto, degenere, con una foresteria di lingua e
in ogni altra parte, la più degenere figlia della latina), ed anche
una opposizione cruda e perciò anch'ella degenere. baldini, i-580: io non starò
e mi libera dalle granfie del più degenere dei decadentismi. 4. biasimevole
magnifici fatti di quelli copra la sua degenere e tralignante oziosità. aleardi, vi-550:
, alla cecità tentennante, alla follia degenere: a divenire null'altro che cenci
d'una donna pazza per ereditarietà e degenere in ogni senso. = voce
voce dotta, lat. dègener -iris 4 degenere ', comp. da dè-con valore
= voce dotta, deriv. da degenere col sufi, incoativo dei verbi in
d'una donna pazza per ereditarietà e degenere in ogni senso. d'una che
oh in ver caduca e troppo degenere natura! e da te stesso / dissomigliar
dolci simulazioni. è il gran nimico un degenere nepote del buon gargantuasso; enorme,
trattava d'una donna pazza per ereditarietà e degenere in ogni senso. 3
e sofronisterio, in cui l'uomo degenere suda e travaglia per rinascere di nuovo
specie gesuitica (parlando sempre del gesuitismo degenere) e la pelasgica sono differentissime.
nella cappadocia rimase una specie di discendenza degenere pur conservando i costumi delle originarie eroine.
e la forma sostanziale della vostra instituzione degenere. = voce dotta, lat
gioberti, i-168: benché qualche italiano degenere faccia ancora buon viso alle ferrane politiche
capa- docia rimase una specie di discendenza degenere pur conservando i costumi delle originarie eroine
ha un animo contorto, ambiguo, degenere. bartolini, 5-22: [gli
sono democratici proprio nel senso vecchio e degenere della parola. tata, salva da
apparire agli occhi del mondo una stirpe degenere e imbelle. g. chiarini, 20
quell'arco, e non accusi / la degenere prole e i tempi imbelli?
dalle virtù tradizionali della propria famiglia, degenere. - anche con litote. caro
che tosto mi corra al pensiero alcide degenere ai piedi di onfale e di jole.
: aveva questi una sorella, non degenere da un legnàggio così preclaro. berchet,
perversa. - anche: la parte degenere o malvagia di una comunità, di
dorme e siede stolto / dagli avi suoi degenere / sul marmo, ov'è di
creatura, sangue vostro? -discendente degenere, progenie tralignata dalle virtù e dalle
. la pedanteria protestante, contro il degenere romanticismo, sprezzatore del mondo reale e
obbrobriosi!... razza degenere! 2. che riveste eccezionale
razze peregrinate, con sontuoso, benché degenere, abbiglio. 4. che assume
ficino, 6-105: o ultima peritura e degenere prole della stirpe lagea, tu ubbidirai
annunzio, v-1-955: separiamoci dall'occidente degenere che... è divenuto una immensa
nativa de'deboli, sollevò la prostrazione degenere degli stanchi. battaglini, 1667-3:
lo minacciarono. martello, 6-ii-379: degenere dagli avi non sia chi mi rampogni.
razze peregrinate, con sontuoso, benché degenere, abbiglio. -in seguimento di qualcosa
e sofronistèrio, in cui l'uomo degenere suda e travaglia per rinascere di nuovo
degli stati energetici che compongono uno stato degenere del sistema (e sono osservabili soltanto
l'ultimo orrendo prodotto di una razza degenere, bacata, adusa ad ogni turpitudine e
duci da mettere al posto dell'attuale degenere classe politica. -intr. con
fruttifera e salubre dallo sterpigno imbozzacchito e degenere. = dimin. di sterpo1.
una famiglia o di una stirpe; degenere; corrotto. bembo, iii-606: