troppo hanno essi [i francesi] degenerato a questi ultimi anni per le gran quantità
e dal bisavolo suo in ogni cosa degenerato. tasso, ii-296: io credo che
idem, 3-422: troppo hanno essi degenerato a questi ultimi anni per le gran
? carducci, i-740: quel popolo degenerato... dagli attriti e dagli
suo genitore / non è questo figliuolo degenerato. machiavelli, 60: come dipoi
imbastardito in lui el sangue fiorentino, e degenerato in costumi esterni e troppo insolenti ed
: accusano ora i milanesi di aver degenerato dalla loro antica bontà, d'essere
ii-1-262: gli ambrosiani non avevano ancora degenerato al punto da proscrivere il * cervelaa
musica è dessa; tanto ha ella degenerato dall'antica sua gravità. foscolo,
, ma perché la legislazione vi ha degenerato. leopardi, i-1219: tutto può
ne abbiamo avuti insieme parecchi, possa essere degenerato in tale modo. pea, 5-148
poi nella gola... ha degenerato in gotta e in chiragra. giannone,
della locomozione e le esigenze commerciali hanno degenerato quel dolce bighellonare ch'era il viaggio
= deriv. da degenerare. degenerato (part. pass, di degenerare)
volgare virtuosità nell'imitazione dell'uomo fisicamente degenerato, che fa tremare e ingrassare le platee
parole alte e leggiadre, / non par degenerato dal suo padre. guicciardini, iii-148
manco si conveniva,... degenerato da se medesimo, venne finalmente a
, 8-73: 10 rammento il rampollo degenerato di un'antica famiglia, 11 quale
d'un mal di petto, che degenerato in etisia, lo menò alla tomba
: il nonno epilettico premia il nepote degenerato. palazzeschi, 7-165: tuo marito
7-165: tuo marito non può essere un degenerato o un pazzo come in questo
sf. il degenerare, l'essere degenerato; passaggio da uno stato originario a
'. degènere, agg. degenerato, non più con forme
. reso abietto, vile; umiliato; degenerato; deformato. pagano, iii-227
mezzano alla moglie, delinquente, vigliacco, degenerato, e così avanti fino a giorno
alcooliche. 2. ant. degenerato, corrotto. guittone, i-1-212:
più depravata delle donne. -decaduto, degenerato. leopardi, i-558: che sieno
645: corrado brando, questo rampollo degenerato della bella dinastia degli eroi ribelli che
virtù della propria stirpe, dirazzato; degenerato. g. villani, 11-3
dell'inoculazione d'ebetudine che praticavasi nel degenerato sangue latino. d'annunzio,
indicare quell'impulso patologico che spinge qualche degenerato a riprodurre certi gesti da cui è
nucleo nei cibati per cui il macronucleo degenerato viene sostituito da un altro originato dal
/ dal qual tu non se'già degenerato, / è perché e'crede che il
in lui el sangue fiorentino, e degenerato in costumi esterni e troppo insolenti ed altieri
d'un mal di petto, che degenerato in etisia, lo menò alla tomba
pratolini, 2-27: è anche un degenerato, egli pensa, aurora cecchi era un
iii-7-395: l'ideale di quel popolo degenerato... ce lo rende il
che galleggia sulla gora della sommossa, è degenerato in picca furibonda nell'animo del salvagnoli
il camorrista, e dal camorrista, degenerato, il cosidetto guaglione di mala vita
di antichissimo segno ideografico... degenerato in tipo meccanico d'alfabeto, ha
2. figur. corrotto, guastato, degenerato. - anche: infiacchito moralmente,
fa già spedito. -irrimediabile, degenerato (una situazione). guicciardini,
completamente incretinito. 2. degenerato. bocchelli, 3-209: sta fra
volgare virtuosità nell'imitazione dell'uomo fisicamente degenerato, che fa tremare e ingrassare le
diede da sospettare a molti ch'avesse degenerato in etica. alfieri, 1-1073:
amicis, xiii-153: ecco il linguaio degenerato, uggioso e ridicolo, che sempre e
antichi agricoltori credettero provenire da un frumento degenerato. = dimin. di loglio.
gravemente d'un mal di petto che, degenerato in etisia, lo menò alla tomba
sentenza. 3. depravato, degenerato. d. bartoli, 9-23-231:
, vizioso (una persona); degenerato, imbarbarito (un popolo); abietto
d'un mal di petto, che, degenerato in etisia, lo menò alla tomba
d'un mal di petto, che degenerato in etisia, lo menò alla tomba
tranquilla e stupida indifferenza di un ministero degenerato per la consuetudine in mestiere, se
o tabacco: focolai perivasali di connettivo degenerato e impregnato di ferro, calcio e
e alle parole. -corrotto, degenerato. mazzini, 55-293: una stampa
di lui. -moralmente corrotto, degenerato. tasso, u-ii-368: la famiglia
. m. -ci). patol. degenerato o trasformato in molteplici cisti (un
1-11: gli ambrosiani non avevano ancora degenerato al punto da proscrivere il 'cervelaa
. (v. psiche2) e da degenerato (v.). psicodegenerazióne
qualcosa come 'psicopatico 'e 'degenerato '. c. e. gadda,
la riproiezione nel mondo moderno, religiosamente degenerato, del dio classico delle religioni della
indicare un che di alterato, di degenerato, di corrotto. f. f
l'animo, la coscienza); degenerato, imbarbarito (un popolo, una
la riproiezione nel mondo moderno, religiosamente degenerato, del dio classico delle religioni della
1-11: gli ambrosiani non avevano ancora degenerato al punto da proscrivere il 'cervelaa'dal risotto
in queltinforme miscuglio di lingue in cui era degenerato l'antico latino, e che dagli
san pierini, altrettanto oggi ciò è degenerato ad un abuso troppo pregiudiciale al servigio
. carducci, iii-7-394: quel popolo degenerato... dagli artisti e dagli
e che fecero di utrillo una specie di degenerato e di poeta maledetto, perché manifestarono
tenerezza. 7. corrotto, degenerato. malpigli, xxxviii-72: e1
ignoranza o alterato dall'adulazione, abbia degenerato in veleno, non ha...
per estens. elemento o aspetto anomalo e degenerato (in partic. di un evento
5. figur. corrotto, degenerato (la mente individuale, il sentire
: se della morte di colui toma rampollo degenerato di un'antica famiglia aveva due volte gli
tralineato, agg. ant. tralignato, degenerato. salvini, v-2-4-2: 'oh mondo
: 'oh mondo tralignato': cioè tralineato, degenerato dalla linea e serie de'suoi passati
(una nazione); compromesso, degenerato (una situazione politica). guicciardini
5. mutato in peggio, tralignato, degenerato (una persona); traviato,
greco sistema dei tetracordi. 10. degenerato nel vizio; incorso in comportamenti eccessivamente
. 4. figur. corrotto, degenerato (il cervello). garzoni,
o piaghe (una malattia); degenerato in ulcera (una lesione).
tipo di cellula, ritenuta un ovocito degenerato, nella quale si accumula il tuorlo
, dissipata, alla perversione; corrotto, degenerato. - anche sostant.
, sì, è un delinquente o un degenerato. il papuasiano copre di tatuaggi la
che si tatua è un delinquente o un degenerato. papillósi, sf. invar
xiii-24: apparentemente in opposizioneallo sfavillio impressionistico degenerato in confettismo carnevalesco. = deriv.
socialismotroppo'scientifico'insensosecondinternazionalista, benché non ancora degenerato, corresse un rischio di immobilismo.