ma la rappresentazione finiva quasi sempre per degenerare nell'acro batismo, la
i'son caduto in -scadere, degenerare; andare a finire, ridursi.
, lasciati a se stessi, potevano degenerare. anche con questo il cattolicismo ci
identicamente ed in natura, senza far degenerare il comodato in locazione. indi è che
viii-184: perché le parti non possano degenerare in fazioni, vuoisi...
.). ant. decadere, degenerare da una condizione a un'altra inferiore
2. figur. il decadere, il degenerare moralmente; depravazione, pervertimento; l'
sole idee dell'ordine, soglion facilmente degenerare in superstizione. cattaneo, iii-i- 38
. degeneraménto, sm. il degenerare; deviamento, mutamento in peggio.
degenerante (part. pres. di degenerare), agg. che degenera;
nozze [ecc.]. degenerare (ant. anche digenerare), intr
] forse col- l'andar del tempo degenerare e imbastardire. p. verri,
padre, dal quale tu non vuogli degenerare, sì alta impresa avendo fatta come
de l'animo de la matre non degenerare. pulci, 28-118: e veramente dal
elezione, subito cominciarono li eredi a degenerare dai loro antichi. guicciardini, vii-33:
i-5: la continuazione ne i piaceri fa degenerare nel soldato la fatica e la virtù
5-iii-89: la tragedia ha cominciato a degenerare; ci siamo a poco a poco
. leopardi, i-1219: tutto può degenerare e degenera, fuorché le parole e le
società sessuale in origine, che doveva degenerare in una società d'interessi. brancoli
secondo ch'elegge, può all'inferiore degenerare e al superiore applicarsi. b
. = voce dotta, lat. degenerare, comp. da de-con valore di
dicevano. = deriv. da degenerare. degenerato (part. pass
degenerato (part. pass, di degenerare), agg. che ha perduto
viso. degenerazióne, sf. il degenerare, l'essere degenerato; passaggio da
, deriv. da digeneràre 4 degenerare '. degènere, agg.
stirpe '(ma deriv. da degenerare, come adulter da adulterare).
accentuarsi e il più favorevole terreno per degenerare in ogni senso, fino a confondersi con
-anche al figur.: snaturare, far degenerare, corrompere. carducci,
-rifl. diventare perverso, corrompersi, degenerare. gianni, xviii-3-1020: chi sa
digenerare e deriv., v. degenerare e deriv. digerènte (part.
raro. deviare dalla propria natura, degenerare. carducci, iii-12-318: l'
o natura o condizione, dirazzare; degenerare, decadere. arrighetto, 242:
-ant. uscire dai limiti del normale, degenerare. guicciardini, vii-57: e'casi
patriottiche potrebbero con l'andar del tempo degenerare in sediziosi ed oscuri conventicoli di disturbatori
con la particella pronom.). degenerare, tralignare; errare; peccare; dirazzare
con la particella pronom. ulcerarsi; degenerare in ulcera; esser leso da ulcera.
: la continuazione ne i piaceri fa degenerare nel soldato la fatica e la virtù
indifferente, che avrebbe potuto con facilità degenerare in flemmone settico. serao, i-873:
e la generosità si piglia dal non degenerare da quella natura. m. adriani
, di abbandono, di oblio; degenerare, tralignare (una civiltà, una
de l'animo de la matre non degenerare. machiavelli, 36: nelle azioni
guastarono e morirono. -fare degenerare. tommaseo [s. v.
.]: 'guastare la razza', farla degenerare dalla nativa forza e purezza.
. 2. figur. far degenerare, guastare, corrompere; adulterare.
esplicata con un carattere che era facile a degenerare ed imbrutirsi in modo da rendersi intollerabile
stato di cose); deteriorarsi, degenerare (una consuetudine, un uso)
... cominciò nel secolo decimoquarto a degenerare per le soverchie ed incomportabili sofisticherie che
nuovo splendore, torni pur nuovamente a degenerare or più. parini, giorno,
e inverminire le loro piaghe fino a degenerare in cancrene insanabili. botta, 4-282:
e inverminire le loro piaghe fino a degenerare in cancrene insanabili. varano, 1-144
dolore dell'atroce ferita che cominciava a a degenerare in ispasimo, portarlo su ben veloce
indifferente, che avrebbe potuto con facilità degenerare in flemmone settico. d'annunzio,
tali anni. -fare scadere, far degenerare. pananti, iii-94: gli affricani
14. locuz. -andare in maneggio: degenerare in rissa. c. gozzi
efficacia persuasiva; mutare in peggio, degenerare, tralignare. s. bernardo volgar
com'egli abbia a diportarsi per non degenerare da'suoi maggiori e qual uso a
della superfìcie cutanea, e possono anche degenerare in tumori maligni (e nel linguaggio
governo sono quello regio, che può degenerare in tirannide, quello democratico che può
leggierezza e poi con l'assuetudine fatto degenerare in ottenebramento e in ostinazione,.
2-13: quale spirito di gentilezza per degenerare dai suoi rozzi natali poteva in lui
elezione, subito cominciarono li eredi a degenerare dai loro antichi. ariosto, 30-1
una classe di politici, facili a degenerare in una pratica di politicantismo parassitario.
napoli e... che pareva volesse degenerare in pulmonia. settembrini [luciano]
piacere visivo o invece è portato a degenerare in azioni violente? gli studiosi delle
concerne le rinnovate norme della parola, degenerare prontamente fra gl'imitatori in un nuovo
. -che può repentinamente peggiorare o degenerare o interrompersi; instabile (una situazione
ordinamento sociale. perciò di rado si vede degenerare in oligarchia e quasi mai in principato
che è ingiuriato. 11. degenerare, sfociare in eventi peggiori, più
impalmarvi prosciorsi. 11. tralignare, degenerare. f. casini, ni-95:
che si mova. 9. degenerare, decadere (una cultura, un'ideo-
e poi a poco a poco cominciano degenerare, perché quegli dfn- gegno vivace divengono
concerne le rinnovate norme della parola, degenerare rontamente, fra gl'imitatori, in
, ecc.); scadere, degenerare. 5. giovanni crisostomo volpar.
. (rimbardardisco, rimbastardisci). degenerare (una pianta). giuliani,
concerne le rinnovate norme della parola, degenerare prontamente, fra gl'imitatori, in un
le guancie. 4. far degenerare un tessuto anatomico (una manifestazione patologica
le riforme; i secondi per averle fatte degenerare m eccessi enormi;...
'cioè'? -scadere, degenerare. flaiano, 1-ii-1064: le feste
aspetti e i modi, finisce col far degenerare un valore politico. giusti,
culla imperlata, cominciò sol allora a degenerare da se medesima, quando si lasciò
-giungere al punto di crisi, degenerare. panigarola, 4-137: a me
dire da ragionevole; ma l'hanno fatta degenerare in brutale, come chiaramente si scorge
dente delicatezza potrebbe degenerare in istiticheria, siccome la soverchia parsimonia
eccessivi e fuori ogni regola in cui può degenerare o risolversi, in senso positivo o
e poi a poco a poco cominciano degenerare, perché quegli d'ingegno vivace divengono
la francia è in subbuglio, che potrà degenerare in rivolta. d'annunzio, iii-1-415
-convertire le susine in bozzacchioni: far degenerare o tralignare una buona qualità o disposizione.
cadere nel cattivo gusto, nella volgarità; degenerare. svagante (pari. pres.
o intellettualmente; corrompersi, tralignare, degenerare; abbandonarsi sfrenatamente a qualcosa.
giorno del signore. -tralignare, degenerare (una dottrina, un costume).
era matura, cadde. -peggiorare, degenerare (una situazione). macinghi strozzi
d'onestà e rettitudine dei predecessori; degenerare; corrompersi. - anche sostant.
lesto lesto. 3. degenerare (un comportamento, un sentimento);
leso da una o più ulcere, degenerare in ulcera. - anche sostant.
egregi e poi a poco a poco cominciano degenerare, perché quegli d'ingegno vivace divengono
cagioni che hanno fatto a'tempi nostri degenerare la specie umana. -ridondante,
. contesa, acceso contrasto che minaccia di degenerare in aperta violenza. - anche:
alterare nelle sue caratteristiche originarie, far degenerare, corrompere. l. agostini
] che la guerra verbale nippo-americana potrà degenerare in una vera guerra commerciale solo quando
mondo unipolare non corre il rischio di degenerare in tirannia se le società resteranno democratiche