una faccetta livida, affilata, infantile, deformata dal dolore. moravia, vii-5:
a tratti si sentiva salire una voce deformata da un alto- parlante, che dava
rimandava lo specchio, leggermente appannata e deformata dal vetro grossolano. calvino, 1-71:
mano. -per estens.: descrizione deformata e ridicolizzata delle proprie caratteristiche fisiche e
fanciullezza si riconosce ancora nella sua persona deformata, male infagottata nelle vesti di donna
appartenente a mio zio, sporca, deformata, ciondolante, con le tasche strappate
credete che io mi contristi mirando sì deformata e quasi perduta una tanto lodata opera
perpetuo seculo. = forma popolarmente deformata di conventato. conventìzio, agg
continuamente d'esser contrariata, deviata, deformata. pea, 7-135: proprio mentre
s'era tutta così enormemente gonfiata e deformata, che da un momento all'altro,
lezza, forma '). deformata, sf. linea secondo cui l'asse
per non vederli in volto quella deformata enfiatura di gote, mentre sonava il
: quella voce arrivava a lui deformata dalla cavità attraverso cui passava,
neamenti, carina, eppure, così deformata dalla gravidanza. -figur.
vide finalmente dagl'incendi e dalle armi deformata quella città, ch'egli col suo ingegno
voi credete che io mi contristi mirando deformata e quasi perduta una tanto lodata opera,
appartenente a mio zio, sporca, deformata, ciondolante, con le tasche strappate
deformato. gianni, xviii-3-1067: la deformata idea della felicità pubblica...
nello specchio la faccia per la vecchiaia deformata, per dispiacere che di questo ricevette
volte lida. ma subito, come deformata da un'eco interna, la frase
, per non vederli in volto quella deformata enfiatura di gote, mentre sonava il
di una lente di alta precisione ma deformata. -suonare falso: stonare. -al
, frutto d'immaginazione, di visione deformata e falsa della realtà. bocchelli,
agg. che ha una visione deformata o travisata della realtà; che concepisce
astrazione; sensazione o percezione alterata e deformata; apparenza fallace, aspetto illusorio.
due secoli, le fu guasta e deformata. e. cecchi, 7-100: anch'
insanissimo). che ha una visione deformata o travisata della realtà; che concepisce
. gianni, xviii-3-1067: la deformata idea della felicità pubblica ne è stata
proiettare l'immagine ingrandita (ma fortemente deformata) su uno schermo. documenti delle
statuetta del buon pastore. ma più deformata, più vera, più puerile;
la limpida armonia del vuoto generale è deformata dall'ingombro della materia.
perché era anche la mia, ma deformata da una materialità e da una sensualità
mattissimo). che ha una visione deformata e travisata della realtà; che concepisce
apparecchio che proiettaun'immagine ingrandita (ma fortemente deformata) su uno schermo; lanterna magica
, manifestazione esteriore falsa, artificiosa, deformata, mascherata, talvolta anche volutamente,
oggi, slombata, disfatta, dilatata, deformata. pioverle, 7-544: una pianista
, 32: quivi presentatagli una donna deformata e guasta da un canchero orrendo,
modelli originari. massaia, x-47: deformata [la chiesa etiopica] dall'islamismo
una patina umanitaria e pietistica da cui è deformata. -paternallsticamente protettivo. pasolini,
sui trent'anni, piuttosto brutta e deformata dai postumi del vaiolo. -per
men potente la bellezza (purché non sia deformata da sozze laidezze) di quello sia
e in forma per lo più di lettera deformata, non divulgato, che serviva a
e cento altri malanni l'aveano siffattamente deformata che a vederla faceva compassione e ribrezzo
ottici oppure elettronici, un'immagine non deformata prospetticamente, quindi utile per la realizzazione
e la sua bocca, allora, era deformata in una omda smorfia repulsiva. cicognani
questa mia testa è... deformata e malconcia dalle sgarbate ferite ricevute all'
: lo specchio mi rimandò la mia figura deformata e sudicia. moravia, i-358:
bovini per la quale la lingua risulta deformata in bitorzoli. 9. locuz.
e monache, fanno la città assai deformata. campiglia, 1-256: gli assediati
naturale o ne sporge (un'articolazione deformata). l. bellini,
sclerozio del parassita, da cui la segale deformata riceve il nome di cornuta, si
in modena. -rappresentazione fortemente alterata o deformata di una figura. vasari,
e cento altri malanni l'aveano siffattamente deformata che a vederla faceva compassione e ribrezzo
che si manifesta in forma mascherata o deformata in un sogno, in un lapsus
della realtà in chiave fortemente stilizzata e deformata. - per estens.: raffigurazione schematica
nemmeno dopo che le malattie m'ebbero deformata come tu vedi, era che io
e la sua bocca, allora, era deformata in una orrida smorfia repulsiva. stuparich
senso della vista (e talora anche deformata da fenomeni ottici). -in partic
con appositi macchinari, di una lamiera deformata. 3. ant. nella fabbricazione
31: poco importa se la parola deformata diventa equivoca. essa si sposerà cogli accordi
(1843-1904), percezione alterata e deformata di se stessi. labriola
raggi e si ottiene un'immagine non deformata e di grandezza quasi uguale a quella
cose agreste: in specie de topiaria opera deformata. soderini, iii-343: serve [
suoi colori, la sua vitalità incantevole mai deformata dal traffico turistico. a. grande
suoi colori, la sua vitalità incantevole mai deformata dal traffico turistico.
, 33-62: tradizionale architettura caprese, sebbene deformata un poco da concetti secessionisti e futuristicheggianti
grottesco, stravagante, in una realtà deformata. corriere della sera-io donna [2005
. pantofola, per lo più vecchia e deformata. m. mazzucco, 5-164