: l'arme con le quali uno principe defende il suo stato, o le sono
arende, / ma qual s'aiuta e defende, / poi dentro e de for
uguccione da lodi, v-148-32: tu me defende de le pene 'nfernor, / ch'
per il divino tuo genio, che ti defende e in cui ti fidi, che
, 34: il lione non si defende da'lacci, la golpe non si defende
defende da'lacci, la golpe non si defende da'lupi. bartolini, 1-20:
sostenere la verità con rigidezza, manco si defende, ma molto più e meglio si
, ma molto più e meglio si defende con mansuetudine e dolcezza e non è
machiavelli, 34: il lione non si defende da'lacci, la golpe non si
da'lacci, la golpe non si defende da'lupi. -la golpe non
mercurio una erba divina, la quale il defende da l'incanto di circe, sì
11-iv-281: erba divina, la quale il defende da l'incanto di circe, sì
, / ma qual s'aiuta e defende, / poi d'entro e de for
l'arme con le quali uno principe defende el suo stato, o le sono proprie
che grande onor porge a chi defende! = comp. da non
così come la gallina sotto l'ale defende li suoi polli dal nibbio, così dio
plora, / lucina el parto suo defende et ama. alamanni, 7-i-164:
da quello, ma l'argento soprapostovi lo defende dai colpi. 23.
, sì come la pellicina de la verga defende essa verga; e però aliebas nel
paràti di dar morte a chi 'l defende. / gi altri contrari su la mente
loci dove li anguli procurreno difficilmente se defende. = voce dotta, lat
l'arme con le quali uno principe defende el suo stato o le sono proprie o
la verità con rigidezza, manco si defende, ma molto più e meglio si
, ma molto più e meglio si defende con mansuetudine e dolcezza. molza, ii-84
e el sole de bono aspetto resguardandola defende esso loco dal malo influsso saturnio.
e el sole de bono aspetto resguardandola defende esso loco dal malo influsso saturnio.
non si sgo menti cni defende la giusta causa, se dio alle volte
, / per cui vertù la vita se defende. tanara, 193: con questa
, / lucina el parto suo defende et ama. loredano, 1-90: incostantissimo
loci dove li anguli procurreno difficilmente se defende: perché lo angulo più tuisse lo inimico