fico che tutti gli abderiti vorranno declamare vandromeda. dossi, 627: protàgora abderita
viani, 19-303: l'uomo badava a declamare ai neofiti che s'erano tutti accaldati
.. avendo udito nella sua scuola declamare in greco cicerone, e tutti gli altri
assurdo fare versi da stampare o da declamare, quando il canto ne sarà accompagnamento
alle quali giunge in tanto anfanare in tanto declamare in tanto piangere e maledire la
ridente sul viso, sta in atto di declamare dall'alto d'una pietra. leopardi
chioccia 1 o strillante o monacale, a declamare un'ode per istrofe antistrofe epodo;
chioccia o strillante o monacale, a declamare un'ode per istrofe antistrofe epodo;
; voce registrata dal tramater. declamare, tr. dire ad alta voce versi
. cesarotti, ii-437: egli fece declamare dai suoi alunni quattro canti sopra le *
lavoro, usava quand'era solo di declamare ad alta voce la lettera, e quella
durante i quali gli venne fatto di declamare altri centodòdici endecasillabi e trentatre quinari,
leggere, e nello scrivere, e declamare. pellico, conc., i-
ascolta più nessuno. è costretto a declamare nella bettola di via dei saponai!
vorrei che mi si dimostrasse, senza declamare e senza promettere sulla propria parola, il
verri, i-356: io mi asterrò dal declamare, almeno me lo propongo; e
: e questo non è tempo da declamare. pensiamo ai casi nostri. giusti
che paiono di star sempre in iscena e declamare, parlano sempre e non hanno tempo
. it., ii- 400: declamare contro i preti e contro la superstizione
tono del secolo. carducci, iii-19-359: declamare per l'abolizione e la punizione del
quante altre opere di bronzo si possono declamare, non sono per un fasto vano
con quell'orrore che l'avevano sentita declamare nei caffè, nelle taverne, nei crocchi
declamato1 (part. pass, di declamare), agg. detto alta,
dotta, lat. declamator -óris, da declamare * declamare '. declamatoriaménte
lat. declamator -óris, da declamare * declamare '. declamatoriaménte, avv
voce dotta, lat. dèclamàtdrius, da declamare 1 declamare '. declamatorismo,
, lat. dèclamàtdrius, da declamare 1 declamare '. declamatorismo, sm.
. il gusto, il vezzo di declamare (che comporta tendenza all'enfasi,
. declamazióne, sf. il declamare; l'arte di declamare, il
. il declamare; l'arte di declamare, il modo di declamare; recitazione
arte di declamare, il modo di declamare; recitazione misurata, ritmica, a
lat. dèclamàtio -ónis, da cuclamàrc * declamare '. declarare, v
proprio nome. -scherz. recitare, declamare. carducci, 178: grande onor
e me la sono sorbita deliziosamente lasciando declamare il pedante a sua posta. longo
del quale io non son atto a declamare, e non debbo farlo, e non
pronunciare discorsi, valersi dell'eloquenza, declamare. latini, rettor., 54-7
declami. 6. pronunciare discorsi, declamare. b. cavalcanti, 2-30:
xxii-639: cominciò con gran forza a declamare [la volpe] /...
fossero noti gli studi suoi, incominciai a declamare alcuni esordi de'suoi scritti filosofici.
crediamo. 15. leggere, declamare, recitare; sostenere un esame.
invece, non omette alcuna occasione per declamare a vuoto: come se tutti
: senza però buttare il fiato in declamare contra l'istituzione di quella università o
. non omette alcuna occasione per declamare a vuoto: come se tutti coloro,
durante i quali gli venne fatto di declamare altri centodòdici endecasillabi e trentatre quinari,
a cuore aperto, si mette a declamare a braccio proteso: « ahi, costantin
monelli, 2-256: ho sentito avvocati declamare in senato o davanti ai cento,
4. tr. ant. cantare, declamare con tono di esultanza.
contro i quali san paolo ebbe a declamare tanto. gioberti, ii- 172
non vuol sentire, per averne occasione per declamare in tono faustiano o guerrazziano, che
martini, 4-75: quando io lo udii declamare quelle tali ovatte, teneva la testa
suoi. de sanctis, 11-4: declamare contro i comentatori di dante gli è come
alzar l'occhio dal libro, continuava a declamare un'ottava dopo l'altra, nell'
: riferire (una notizia); declamare (versi); pubblicare, proclamare
uso neutro. carducci, iii-19-359: declamare per l'abolizione e la punizione del
e di cui si corresse tenendo nel declamare alcuni sassolini in bocca. =
; promulgare (una legge); declamare (una poesia); scandire (
mi sembra poi un vero insulto il declamare contro lo spirito litigioso della nazione. papi
, 2-325: ora si comincia a declamare contro i lumi, e si cerca di
di un « litro. ascoltavo un altro declamare ». -disagio, imbarazzo.
aperta e che s'accomodasse invece di declamare. c. e. gadda, 17-34
su una seggiola nel palazzo reale a declamare con camillo dumoulin;...
'mimicamente rappresentare un fatto. mimicamente declamare '. altro da 'mimeticamente ',
con una determinata cadenza. -anche: declamare o recitare, variando opportunamente tono
. -assol. letter. leggere, declamare versi. bellincioni, i-io: alessandro
2-40: non fanno altro costoro che declamare e strepitare contro de'monopoli e poi
il mettersi a fare il moralista / e declamare contro il mondo rio / mi par
ghislanzoni, 18-101: si è mai udito declamare il verso con una vibrazione più mordente
tenere un'orazione ufficiale e solenne, declamare, arringare, concionare. domenico
-montare in panca in elicona ", declamare i propri versi.
comprensione di quanto si vuol rappresentare o declamare coll'aeroplano. soldati, v-510: aerei
dire con enfasi, con insistenza; declamare o prepararsi a declamare ampollosamente. p
con insistenza; declamare o prepararsi a declamare ampollosamente. p. nelli, ii-21
, come lo sentivo io allora, declamare con grande enfasi i versi d'un
principato. 4. dire, declamare in pubblico una predica, un discorso
: quando sentesi predicare il bene e declamare contro il male uomini che non ne
monta anche lui sul pulpito, per declamare contro 'le insensataggini e lo spirito
branco di pupazzi meccanici e presero a declamare faticosamente uno stupido gergo misto di durezze
monta anche lui sul pulpito, per declamare contro 'le insensataggini e lo spirito
fare l'accusatore overamente l'orare et il declamare per l'accusatore contro il reo,
l'imitazione. -per estens. declamare pubblicamente un componimento poetico. caro
ii-230: si fermò l'atico alquanto dal declamare; ma lo spartano, vedendolo in
con particolare ricerca dell'effetto estetico; declamare. boccaccio, viii-2-27: essendo in
un branco di pupazzi meccanici e presero a declamare faticosamente uno stupido gergo misto di durezze
quei tempi..., diede da declamare e faticare al manardo, fuscio,
la sua maniera ronzante e russante di declamare. alvaro, 2-229: la voce del
può consentirsi d'imaginare nell'atto di declamare al lume della luna invettive contro gli
comprensione di quanto si vuol rappresentare o declamare coll'aeroplano. -geol.
ammirazione il sentire il sig. colombo declamare per rovinato il signor galileo per
ruggiva brevi comandi. 19. declamare versi con tono di voce vigoroso ed
la sua maniera ronzante e russante di declamare. russare1, intr. mandare
l'occhio dal libro, continuava a declamare un'ottava dopo l'altra, nell'intento
, posemi a cimento di tanto caldamente declamare. = deriv. da satollo.
quell'uomo scusso di carne... declamare con l'ansia di chi ha fatto
di pane, era anche un bel declamare. betteioni, iv-28: i piccoli impiegati
o di sillaba tonica e atona; declamare. -anche: comporre versi secondo la
udendo quell'uomo scusso di carne, declamare, con l'ansia di chi ha fatto
che udendo queu'uomo... declamare con i'ansia di chi ha fatto
giovane amante de'libri. -recitare, declamare. baldelli, 3-314: egli,
carducci, ii-21-235: ogniqualvolta fui tratto a declamare contro cristo, fu per odio ai
. (sfanfaréggio, sfanfaréggi). declamare versi con enfasi. = comp.
arma. enfasi; raccontare, declamare qualcosa repentina b. croce
ed ebra un poco. -recitare o declamare con tono magniloquente un testo teatrale.
facie vivo. 10. declamare; bandire. ovidio volgar.,
pirandello, 8-322: si metteva a declamare... e a far gestire
medesime espressioni. -cantare o declamare versi. p. fortini, i-215
{ spoeto). scherz. comporre o declamare versi in grande quantità (e spesso
futurismo, 138: il declamatore futurista deve declamare colle gambe come colle braccia. questo
, x-118: è noto il continuo declamare dei caracci contro la setta che avea
qualche tempo. tommaseo, 3-i-31: col declamare tutte le mattine contro il granduca,
rigira,... sbracciandosi a declamare, svociandosi a predicare. pasolini, 3-372
della lingua nella quale erano state scelte a declamare, avevano imparato quel testo -lungo una
gloria. 2. pronunciare, declamare con enfasi. g. f.
letto. -tr. letter. declamare versi (con connotaz. iron.)
, in modo sguaiato. - anche: declamare. verga, 8-171: dalla piazza