che si lagne, / vedova ancora la dea del ciel m'addita. battista,
la vergine, sia invocato e chiamisi la dea vergi - niense. moravia, 21-61
degli errori d'enea dall'odio della dea giunone verso i troiani, e quinci gli
panni, 232: ferma, pietosa dea, férmati. almeno / lascia che
co'flauti e roptri, arnesi della dea, 7 con sue mani mozzando di
dolenti. carducci, 1u-1-135: la dea / le pupille inchinò soavemente / di
somigliando uno di quei ministri antichi della dea minerva, o un dei sacerdoti di diana
nove ariste imbionda il crine / la dea sicana: ed io, / lasso,
quelli dell'inferno, sia creduto esser dea. firenzuola, 2-104: la giovane.
sberrettate? -gli dàn credito appresso la dea, che vede apprezzarlo. mattio franzesi
, i-283: confortati, sperando che quella dea che dalle insidie di fiorio ti levo
/ la calva, cieca, impertinente dea / diede a molini e landi scacco matto
tratto / la calva, cieca, impertinente dea / diede a molini e landi scacco
l'egeo per approdare a cipro la favolosa dea di citerà. g. viatardi
d'una maestra di vita come la dea correttezza. -scandalistico (un giornale
: febo, medico esperto che ve- dea / la stitichezza de le tue budella,
è pur la mia donna e la mia dea, / questa è la luce pur
il panno marrone per propiziarsi la capricciosa dea con la punta delle dita. saba
genio unì, di citerà alto la dea / fremè d'invidia; ed in
vede / e le dice: « o dea, perché, / per far mostra
. lla scarsella ch'ai bordon pen- dea, / tuttor di sotto la facea urtare
se la mente non è buona, la dea del cui dono questi sceglitori non posono
. agostino volgar., 1-3-75: la dea, del cui dono questi sceglitori non
tempio, / de la più chiara dea ch'oggi s'onori, i..
m'urta al tempio / dell'aspra dea, che un dì folle adorai, /
non è qui di voi né dio né dea, / che macchiati non abbia e
anche a te si doveva appressare la dea della morte, / prima del tempo,
morte, / prima del tempo, la dea cui nessuno schermisce. 3
. boccaccio, 21-29-50: o somma dea, io ti prego per me più tosto
della volta rappresentò in figure grandi la dea pallade, che con una mano tiene un
: le scienzie sono invenzio dea minerva agl'ingegni propizia: / co.
per fretta, / e in giù la dea raponzoli saetta. buonarroti il giovane,
della chiesa, sarebbe nere / la schiva dea gli scinse! scissa, cioè spartita
scioccheria. fagiuoli, vi-104: la dea della scienza soffermata / trovai sur un
nel core / il volto di mia dea non porti ognora. sannazaro, iv-270:
almen quaranta miglia, / la delicata dea madre di amore / a tal segno si
tassoni, xvi-797: achille si raccomanda alla dea teti sua madre perché il cadavero di
e alessandro, fa calare dal cielo una dea a posta per dispartirli: così sconcertata
motto che la sconvenevolezza dello accomunare una dea di così grande importanza e di così alto
tra le mense a servir le fé la dea: / con la coda sapea ne'
che vada a l'ara / de la dea ricordatrice, / che pregata alfin ripara
. benzio, xxxvi-145: santa onorata dea del ciel, che la notte ti
dotti, 1-189: verso l'occhiuta dea non son profano; / se sacrilego son
uomo comincia ad essere scredente anche della dea umanità -tose. ritroso, indocile
serdini, 1-4: qual ninfa o dea fìa mai che tante scriva / lustre
/ cui d'ambrosia nudrì l'idalia dea / gli spirti. alfieri, 5-19:
piccola figliola; / perché esso ve- dea in fra la gente / che del mal
sé cheto dicea / de la ciprigna dea l'altero figlio, /...
, i-10-245: pronuba giuno, alta celeste dea, /... / tu
». boccaccio, 1-ii-542: questa dea / di serpi scuriata in man tenea.
l. dati, lxxxviii-i-403: o dea plebea [falsità] animosa troppo,
breve e freddo: « permette? dea lubini ». -come personificazione o come
anguillara, no: contra i greci la dea mossero a sdegno. caporali, lxv-76
frugoni, i-9-59: dove, o dea sdegnosa, / drizzi le argenteerote / per
con la bava amara strette nel laccio della dea sdentata. 2. privato
): deh, se idio ti dea buona ventura, se egli non è disdicevole
a sponsa sor tutti terreni amori esser dea amore, quanto intra spirituali madonne voi
di dire: / « die sì vi dea 'l buon dì, domine deo!
si sollevano impunemente gli occhi a una dea. fenoglio, 5-i-732: lì gli uomini
accese / l'alma a seguir questa 'ncamata dea, / unre, / e dirmi con
e con preghiere e voti / della dea si facesse il nume amico. / a
, il fuggire di dafne come di dea. -successione di generazioni.
. soranzo, 28: già ve- dea seguito il reo disegno. rocco, 1-50
antro opaco e selvaggio ove soggiorna la dea è tutto ameno d'alberi e d'acque
selva). una dea figlia d'atlante. metastasio, 1-i-260:
giurar potresti che dell'onde uscissi / la dea premendo colla destra il crino, /
oro ènea figura, / sembianza della dea che della mente / fu concetta di giove
tua sembianza: / prego ke ne dea riposo. bencivenni, 4-4: è [
uno chiamato ission volea giacere con giunone dea, moglie del grande giove, contra
da 2e|xéx, ti, nome della dea greca madre ai dioniso. semelfattivo,
iasone, lo quale era ditto filio de dea cereris et avea bona agura ne li
fine della semina, in onore della dea tellure e di cerere, per propiziare
, ad anfion sarebbe or questa / gentil dea mortai, pudica, onesta / laudar
, 24-333: o seminante, ammonticante, dea / dell'aria, che conduci l'
: michele da tancreduccio da patri- gnioni dea dare questo dì staia quatro de grano e
, mentre stavano sotterra, che avessono la dea seia, cioè dea seminatoia.
che avessono la dea seia, cioè dea seminatoia. 3. sm. strumento
: inli sterili anni si dice che la dea copia effunde le ricchezze con semipieno corno
con semirotti e singhiozzati accenti / la dea del terzo ciel così si dole, /
x-2-32: la rosea bocca alfin sciolse la dea: « alte in mezzo de'giusti
cesarotti, 1-xiv-341: giunone, venerabile dea, figliuola in modo costante;
dante, lxxvi-8: beltà e cortesia sua dea la chiama, / e fanno ben
el capello, in cui senpre abitar dea mansueto e maturo prociedimento? novellino,
. frugoni, vii-81: venere, la dea più venerata dall'umanità sensuale, perché
. b. corsini, 66: questa dea, ch'in un momento / f'
. aretino, v-1-963: perché tal dea diffonde le proprietà sue nel desiderio dei
sento la mano / de la propizia dea. l'origin questa / è dell'
: anche la speme, / ultima dea, fugge i sepolcri; e involve /
lasciato vivere. ninfa? anzi una dea /... / a te solo
amor, figlia di giove, / bella dea d'amatunta e di citerà; /
tonde / con trecce bionde / la dea spuntò, / il mar turbato / tosto
/ ch'esser ti credo una celeste dea. segneri, ii-327: io scorgo
, i-9-89: volga pur l'instabil dea / l'ore torbide o serene: /
dei serpari (derivata direttamente dalculto pagano della dea angizia) che si svolge a cocullo il
guido da pisa, 1-345: o chiara dea delli boschi vergine diana, io,
..., ricchezza, sei una dea maneggiabile, servibile, contrattabile e che
non si vergognano alcuna volta di chiamare la dea vesta « qualunque tra voi vorrà
avventurosa, / a servire colei che dea somiglia, /... / io
di pallade, a tutto il mondo reverenda dea, e, per li meriti di
1-3-128: li galli castrati servono a questamagna dea, per significare che quelli che hanno bisogno
coda, / or le coma pren- dea di questo e quello. caro, 12-289
. landino, 197: chiese la dea che facessi immortali e due pesci e quali
, quello festivo. boccaccio, dea, 7-5 (1-iv-612): idio.
riferisce alle ossa sfenoide e occipitale. -sutura dea costituendo il canale pterigopalatino. tramater
amor, figlia di giove, / bella dea d'ama- tunta e di citerà.
dalla tasca velluta, che gli pen- dea sul sinistro fianco, le cedolette maligne ch'
, xxi-15: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da te
facchino della stazione transitando in via ferdinan- dea... disse a noi ragazzi che
mai / di far le parti della dea sgrignuta. = var. metaplasmatica di
al pari / dentro il sacrario istesso della dea sugli altari. / costei fida nel
giorni presenti, a'templi della santa dea di cui parliamo e da me prima non
metastasio, 1-ii-821: lascia [la dea] il fecondo egitto / dalla sinistra
[zibaldone], 5-27: farei argerona dea della segretezza posta sopra uno altare con
mezzo figura de bestia,... dea tenere l'arco e la saietta en
e gigli, posti in mano a quella dea padrona degli formale. orti, facessero
chiamare la donna amata la signora e la dea loro. 13. nazione o
(114): inno, cioè una dea nemica de li troiani, parloe ad
reina de francia o d'engletterra guardare dea non laidire el suo signore, quanto
per fede mea / che sembri ad quella dea / che venus è chiamata, /
fiume, verso il mare signoreggiato dalla dea che lyde chiamava afrodite.
ricorda nell'aspetto deforme e grottesco. dea l'antica etade. c. dati,
rimase adorno, / la notte de la dea casta silvana. parini, mez.
a la giusta mia preghiera / vorrai, dea cortese, intendere, / sul mattino
. frezzi, i-4-90: lì debbe dea diana far la festa / per la sua
come fa ogni anno, / a la dea iuno a venirvi ha richiesta, /
d'infamia a toccare il simulacro della dea e me che la imploro. -statua
sia pregata e placata la maestade della dea. giuseppe flavio volgar., i-177:
con semirotti e singhiozzati accenti / la dea del terzo ciel così si dole. guerrazzi
5-19: v'avrete letto chi era la dea siria o cibele o era in india un
rito, un'unica tradizione liturgica orienmagna dea, e perciò vo'saprete ch'era la
siròcca, siròchia, che portano la dea siria per i paesi e per le ville
pregiato, caratteristico del culto egiziano della dea iside, che ne era considerata l'
, e slacciata e scapigliata, / la dea, senza volere aspettar solo / che
lo smarrito calore. idem, 21-23-13: dea, confortati: la smarrita e non
di quelle vergini che servono alla gran dea, cangiano gli ornamenti secolareschi in quei
l. dati, lxxxviii-i-401: questo [dea]... manifesta l'aureastanno un
mostrando che non fellocie e non nocente esser dea, ma pacifico e dolcie. lorenzo
legno soccorri, o genitrice, o dea, / e salva me col mio fedele
, st., 2-41: o sacrosanta dea, figlia di giove, / per
ii-13-9: e 'l bon dio di bono dea voi migliore, acciò che, soducendo
venti re, / perché nimichi la venere dea, / dando a me sottoposto vita
. gongolava e... go- dea, / credendo aver ornai resa soggetta /
d'amore, / fra noi mortali come dea soggiorna? poliziano, orfeo, 266
in terra. baldi, 5-14: la dea, delle campagne salse / larghi spazi
vuol vita di galea, dio gli la dea »... l'inventarono sopra
orto bassai le ginocchia e dissi: « dea, così sia di me nel tuo
egeria, e ivi instituì una solennità alla dea della fede. baldelli, 5-1-21:
eran d'accordo / di consultar la dea: ed io soletto / a parlar fui
un ombroso faggio / due ninfe della dea starsi a sollazzo. forteguerri, 12-88:
a gli affari / sollecitar dell'amorosa dea. de roberto, 24: brusa,
frugoni, i-8-282: ascolta, o dea severa / del sollecito foro, / che
non si sollevano impunemente gli occhi a una dea. bernari, 3-264: inforcati gli
italia] nudrice alle muse, ospite e dea, / le barbariche genti che ti
dolce vin, mio solo amor, mia dea, / sommergitor d'ogni atra cura
mine. parini, 352: eternatrice dea, di giove figlia, / ch'ai
sonnacchiosi lumi. batacchi, i-196: la dea... sonnacchioso aveva il ciglio
fatica. venuti, lxxxviii-ii-722: la dea, che fo nell'infelice tempo / emula
14-296: « saturnia giuno, veneranda dea », / rispose il sonno, «
cieche caverne, rotta la terra della dea diana, son portata a ortigia, la
a me graziosa per lo soprannome della dea. f. f. frugoni, iii-141
salvini, 24-282: odi, regina dea, apporta-luce, / divina luna, ch'
g. gozzi, i-8-107: questa divina dea, sovrantendente alle femminili faccende, è
spandealontano almen quaranta miglia, / la delicata dea madre di amore /...
innocente foco / ch'a la gelida dea la faccia asciuga, 7 l'etra sormonta
scherza e rota / con stupor de la dea che lo cavalca. 6.
che t mondo chiama sorte / e altremente dea della fortuna; / penson che io
, 1-17-103: ecco si volge pur la dea di gnido / sospirasela ai dolci lumi
stesso facevasi rispetto a giunone, che come dea sovrana ed universale adoravasi o col soprannome
mendice. -con riferimento a una dea. fr. colonna, 3-224:
: commovite, hora, pientissima autophies dea et degli mortali indefessa matre, sospitatrice benigna
: o sola mia speranza, o cara dea / o refrigerio mio e mio sostegno
e condottala al tempio, quella supplicò la dea che rimunerasse la pietà de'figliuoli.
lvi-143: ben può, tasso, la dea cieca e incerta, / la men
e molto furioso e superchievole, e fece dea a'poveri. benvenuto da imola volgar.
la pupilla acuta la statoa di quella dea perspicace. -continuare a lungo,
alfine dopo il diuturno sovvento dell'astata dea delle aste, perfuso affine del raggio di
orror de'notturni / silenzi si span- dea lungo ne'campi / di falangi un tumulto
d'avere stretto ne'corporali amplessi la dea: ma ella ne piglia famose vendette,
marino, 1-19-411: ell'avea [la dea] già, quando il sabeo licore
). landolfi, 2-124: della dea la fanciulla aveva la stessa linea slanciata
adorarla, facendole sacrificio come a cerere dea. lubrano, 1-204: non so qual
si può per mio avviso aggiungere salvo la dea che stesse sopra il suo carro a
/ lei, ch'è donna celeste e dea terrena, / in un terso cristallo
1-149: luce d'ogni altra luce, dea dei dei / dei re regina e
ecco con l'idol suo la nostra dea ». desideri, lxii-2-vi-119: un figliuolo
: anche la speme, / ultima dea, fugge i sepolcri; e involve /
quel giorno proseguirebbe l'accusa, rispon- dea loro di non voler proseguirla.
publico, perché quivi in onor della dea servissero alle voglie di quanti le richiedessero
gr., 43: mesci, odorosa dea, rosee le fila; / e nel
-o ch'è di tua spettanza esclusiva la dea diana? saba, 1-31: che
quale pensano essere reina del cielo e dea, sia stata sposa appresso di quelli
, tentando da quella parte dove ve- dea moltissima truppa ed ottime armi.
ficca / in criminale, e colla dea moneta / a suo talento i rei difende
. pananti, i-275: or, dea gentil, fra i prati e fra i
a gareggiar ti spinse, / uomo con dea? ». d'annunzio, 8-104
la spirante imago / de la tntonia dea co'telmo e tasta / guarda racropoli
. loredano, 5-154: ella con la dea va ne la stanza / ch'era
, / ma la nunzia del sol candida dea ». varano, 1-74: oh
candido foco una scintilla / spira la dea nell'anime gentili, / che, recando
, lealissimo e dolce amor esser quale dea più che sponsale? caro, io-1150
o sponsa sor tutti terreni amori esser dea amore, quanto intra spirituali madonne voi
, lealissimo e dolcie amore esser quale dea più che sponsale? laude cortonesi,
, procura / e fami qui la dea angeronia intenta / alla salute lei, alla
feconde / spume de l'ocean la dea d'amore, / tal apparve costei.
da tonde / con trecce bionde / la dea spuntò. -per estens. procedere
tuo poeta [il parini], o dea, preghi rugiade / dalla squallida notte
, 13-97: da peleo domata la dea teti, / d'argenteo piede chi,
la febbre, che fu come la sua dea, lo prese per i capelli arruffati
). loredano, 5-224: la dea se ne fuggìa mesta e dolente, /
? marino, 1-1-8: così la dea del sempreverde alloro, / parca immortai de'
fisica. epicuro, 42: o dea che di beltà sei specchio e stampa,
. speroni, 1-4-354: a questa dea, / se mai ben si accoppiò lo
potresti che dell'onde uscissi / la dea premendo colla destra il crino, / coll'
uffici intente / ed ella con la dea va ne la stanza / ch'era d'
. bestiario moralizzato, 1-55: kusì dea fare la creatura / en questo mondo
stelle dell'orsa, io non ere- dea / tornare ancor per uso a contemplarvi /
feconde / spume de l'ocean la dea d'amore, / tal apparve costei,
onofri, 11-22: chi è questa improvvisa dea che appare? / occhi diafani stellano
. morando, i-295: luminosa sten- dea l'aurora in cielo / de'primi raggi
7-326: quando gli antichi, o stercoraria dea, posero la tua gradita imagine dentro
che si fosse giunto ad immaginare una dea della mestruazione, un dio dei peti
anima il dio di sotterra, e la dea della terra / nel cominciar 2
libro di iacopo coiaio, 151: dea dare a dì xi de luglio..
colla man l'asta volante / la dea minerva e la stornò dal carro, /
forse queste che l'imagine / della dea scassabimba indiavolate / straconficcaron, forza di martello
. praga, 3-185: sentirai dalla vetusta dea / come la forma strangoli l'idea
salgari, 5-29: « la terribile dea dei thugs indiani? ». « la
dei thugs indiani? ». « la dea degli strangolatori ». monelli, 2-205
patì assai, perché spesso si ve- dea che gli era dato certe stratte con la
, ma cara, / de la dea biondeggiante / messaggera volante; / de la
dovero, ti chiamano il nato de la dea venere, come volessero dire figliuolo d'
or più stretti, / mi rassembri la dea, / la bella citerea. cornoldi
ultima volta. o delias, la dea / vidi, e la cetra della dea
dea / vidi, e la cetra della dea: con fila / sottili e lunghe
ciro di pers, 3-324: la stessa dea d'amor nel sen lascivo / con
primer tar strezeminto / chi poa te dea largo vento. 12. geom
serse là sì grave oltraggio, o dea, / de'ponti suoi ti fea,
certa / infamia tal d'una malvagia dea, / e grave strupo e inonestate aperta
tutti i grandi, ch'e'ere- dea che il detto fatto isturbassero. proverbia super
: indarno / sul tuo poeta, o dea, preghi rugiade / dalla squallida notte
dotta, lat. suadela, nome della dea della persuasione. suadèlo, agg
. verri, i-272: ella [la dea] ha potenza, virtù celeste e
. praz, 1-2io: ma la dea libertà adorata dal poeta non è che una
edificio. arici, ii-83: la dea [pallade] che le città guarda e
ripetè la prova e lucia succiò come una dea, e, poiché sembrò a que'
di donna, achille poi è prole di dea, ch'io stessa nudrii ed allevai
rannodato crine, /... / dea, non ti sembran queste / le
vl-ii-35 (11-4): -die sì vi dea 'l buon dì, domine deo! -
, 2-3-29: la dea... /... per
prima [figura] era una pulcherrima dea... cum tenuissimo supparo aemulante gli
], che porti la luce, dea delle coma di toro,...
perch'ella [la virtù] non è dea, ma dono di dio, da
prodigio / tu mi sveli, o gran dea! ma che più tardo? /
iacopo del pecora, lxxviii-iii-145: o dea, fa che mi solva / un
tassoni, 8-51: quando la bella dea del primo cielo / tutta cinta de'
io misera, composta da clotos, fatale dea, -divisione di una superficie in chiaro e
53: certo mi par che far dea bon signore / in signoria sua fier cominciamento
nell'isola di coo in onore della dea demetra. = voce dotta,
i fion, / sacro un tempio alla dea sì sontuoso, / che dir si
tori. alfieri, 11-62: alpi-turrita dea, / cui tauro-sbranatori aspri leoni /
, ii-99: e 'l desegnamento per rascione dea essare proporzionato e partito a la taula
riù amerei le tavolette / che appen- dea popol divoto / d'esculapio al tempio in
che l'ordine pubblico, cioè la dea tutelare e conservatrice del teatro sociale.
la temperanzia non meritò d'essere chiamata dea, conciossiacosaché molti prìncipi romani acquistarono grande
: teco è citerea, / la vaga dea che comi sguardi tempera / il ciel
gozzano, i-383: sulle trenta mammelle della dea dassavi, sulla tiara delle apsare,
non v'ha colà luogo veruno consacrato alla dea cloachina... a questo però
fabbricare colà due tempietti dedicati a quella dea. beltramelli, i-150: in fila
ermafrodito o endimione o selene, la dea, secondo la teogonia egiziana, di doppia
ii-503: aggiogando i passeri, scen- dea / venere all'olimpo, e delle sue
lupi urlavano; i quali la grande dea circe per potenza e virtù d'erba aveva
basta, discepoli, / alla triforme dea le voci giunsero; / esauditi sarete in
: qui voi servir l'amigo -no i dea termen luitan / faga 'l ancoi s'
: sopra il quale sedeva una viata dea,... in me demonstrando temeoso
abocco, / introcco / ov'io li dea di ciuffo; / un leccamuffo /
legislatrice...: perché questa dea insegnò ai popoli dell'attica la coltura
, ecc. -come epiteto della dea demetra alla quale si devono le leggi
seduto sul cervo palpitante, / per la dea che t'amava / tessevi le corone
cose artificiose, fu tenuta per famosa dea c. campana, iv-105: finissimi artifici
tu ti sei, / o ninfa o dea, ché tale / ras- sembri a
il dio di sotterra, e la dea della terra / nel cominciar l'aratura,
). parini, 218: -la dea me 'l disse. / -quando? /
monumenti antichi si vedono nelle mani della dea cibele e di ati. linati, 11-12
, 8-69: egli in grazia de la dea giunone / volea far seco il bravo
g. gozzi, i-8-107: questa divina dea, sovrantendente alle femminili faccende, è
palco di notturna scena / o ninfa o dea, tarda sorgendo, appare. /
passo ove dante tocca il parto di questa dea, cioè il nascimento di apollo e
, / fuggì la menzognera / profana dea, che imporporò la rosa.
cade / innanzi ch'atropòs mossa le dea. éuti, i-839: chiama questo terzo
meschini / si ricopriano: e quella dea godeva / di far grazie agl'incogniti
3-76: esser vuol reverita / questa incostante dea [fortuna]; da color tutti
fagiuoli, v-7: e numi, e dea / solea coprir da'piedi insino al
so già da qual nume o da qual dea / topo o topessa o di
reca fiaccole (ed è epiteto della dea artemide, identificata con la luna).
, a tutti rilucente, / torciera, dea dittinna, levatrice. = deriv
batista, e la diana, antica dea dei greci. ser giovanni, 3-xxxvi-
passeroni, 3-139: lo esaudì la dea pietosa, / e converse quella micia,
adon le ceneri coverte, / la mesta dea, là 'v'è la pietra incisa
, un pericolo, superandoonni conto passare dea vostro amoroso amore de sponsa onni attrae irresistibilmente
salvini, 16-95: io sono dea, e nata onde sei tu; /
si, / per rinfre dea che li traesse il dolore del veleno.
trasforma una donna senza attrattive in una dea. -sottoporre a una metamorfosi prodigiosa.
questo luogo è posta dal caro come la dea, o come la ninfa flora per
italia come nome traslativo d'alcun'altra dea, o ninfa. 3.
[delle minacstro signore dio che tanto dea dolcezza e conforto e manteniveduta si rappresenta
, 24-365: o nemesi, te chiamo dea regina. /... / o
awolsemi, / o ebe con passo di dea / trasvolata sorridendo via; / non
. metastasio, 1-ii-867: spiega la vaga dea le rapia'ale / trattando l'aria
22: anche la speme, / ultima dea, fugge i sepolcri; e involve
e da treggea / ch'appuntato si dea, / e di sopra si sciampi /
tu puoi / in realtà con la dea, che vinse in ida. / hai
: pietosa ode il suo pianto / la dea del mar profondo, / e l'
-nella mitologia classica, con riferimento alla dea artemide o diana, venerata nel triplice
/ con la velata fronte / la dea triforme chiama ad alta voce. anguillara
m'agghiaccia e coce / della triforme dea, ch'è donna anch'ella. dotti
anch'ella. dotti, 1-59: triforme dea, che dai celesti calli / spargi
lui d'accanto / de'consigli la dea, dà grazia e forza / trionfatrice alle
che sconfisse gli es- serciti, la dea del senno che piantò 1 trionfi di marte
. cesarotti, 1-vii-179: sparve la dea; torna alla pugna il duce / con
sagre dei secoli antichi in onor della dea [afrodite], ma quelle danze
tritònia, agg. femm. epiteto della dea latina minerva (con allusione alla leggenda
con pasta in mano ti fai tenere per dea dell'arme) e da'latini minerva
: la spitante imago / de la tritònia dea co'l'elmo e l'asta /
fabbricava arme agli dei, / l'alma dea così pian piano / accresceva i suoi
, ove la imagine de la santa dea si vedea, trovammo un sacerdote di
a tal vista si turbare de la dea gli occhi lucenti, / e repente scolorare
una corona a forma di torre (una dea, il -vescovo tusculano-. titolare della
territorio di frascati. de de la dea con bella acconciatura, mitrato, turrito.
nell'iconografia tradizionale, la testa della dea cibele, no, venerdì.
tanto optatissima polia, la mia tutelaria dea, il genio dii mio core.
in seconda fila? » domandò la dea... l'officioso più lesto e
e dalla rupe etnea / precipitar la dea. carducci, iii-4-228: tutte fuggir le
i-298: discrive li benefici per umiliare la dea d'inferno. laude dei bianchi toscani
salutò maria vergine con epiteti di unispirata dea figlia dell'altissimo e di vero spirito
lui mandate fossero a le vergini della dea vesta, affermando che non altrimenti elle
bracciolini, 5-7-59: ma già l'auriga dea l'asia minore, / ur- tatrice
con qual altro nome si chiamava la dea de'pastori, che inspirava ai romani
colui per cui già vide / superba dea l'orgoglio suo deluso? -con
un voto / a questa o quella favolosa dea. leopardi, 22-2: vaghe stelle
ed abbia quella vacazione la quale à e dea avere el detto camarlingo. saraceni,
trovaro un'altra buca, che rispon- dea a quella cava, la quale era valicabile
dal loro suolo svelte! / te la dea roma disegnò quadrata. -per simil
trafitto, simbolo dei controrivoluzionari della van- dea. 2. improntato a ottuso,
/ e tu sua musa sei, o dea civaia. carducci, ii-i 1-209:
e sulle verdi penne / l'agil dea pel raggiante aeré vanì. soffici, v-5-667
cade / innanzi ch'atropòs mossa le dea. -giovamento per la salute,
, i-430: una devadasis (ancella della dea), cioè una bajadera di casta
reina, cosi la sposa di dio è dea, e sarà onorata a tutti gli
discredo / che la mia venuta / dea placiare ed alegrire / de la mia veduta
cenere è fatto, ed ella è fatta dea. ariosto, 42-13: l'alma.
. cacciatore (anche come epiteto della dea diana). cecco d'ascoli,
ma finalmente fu sua santissima e venerabile dea. salvini, 13-132: lavora, affinché
è proprio, che si riferisce alla dea venere, agli attributi che le sono
; che deriva o è opera dalla dea venere. pazzi de'medici,
-e). nella mitologia latina, dea della bellezza e dell'amore, della rinascita
gli antichi poeti consacrarono le colombe alla dea venus, e chiamavanle universale veneree, cioè
percussore. boccaccio, iii-7-79: o casta dea, de'boschi lustratnce, / la
poliziano, st., 1-92: la dea ciprigna fra 'suoi dolci nati /
per quali terre e per quali mari la dea andò cercando per la figliuola; lo
] regina, che porti la luce, dea delle corna di toro, notturna,
discredo / che la mia venuta / dea placire -ed alegrire / de la mia veduta
sento la mano / de la propizia dea. l'origin questa / è dell'alma
, se pur favella: / qual dea, qual ninfa è di costei più bella
, sì invoca pallas di monte pegaseo, dea di sapienza e di memoria e d'
. frugoni, i-10-132: a la tremenda dea, che l'altro supera / ninfe
conti, 308: niuna madre partorì la dea, / ma il vertice di giove
quanto quella cittade verzicòe fue onorata la dea ceres in memoria di pitagora, 'e pitagora'
pitagora, 'e pitagora'nella religione della dea. 4. essere nel pieno
. verzóre, sm. ant. dea del verzore: dama del verzue.
lancelotto sovrano, / messer guglielmo e la dea del verzore. = da un
, gr., i-328: l'invida dea gl'inseminati / campi mira, e
. vestalis, deriv. dal nome della dea vesta, di origine incerta.
leggieri vestigi, che levarsi / l'invisibile dea l'aquila vide, / l'aquila
'l pafio lido / vezzeggiar con adon la dea di gnido. fantoni, ii-44:
; né prego di amarlo ancora: dea! fa'che dorilo m'ami'. pascoli
dell'agro fiorentino vengono al tempio della dea bona... il mulso e le
, 1-xvi-61: quivi fermatasi gridò la dea grandemente, e orribilmente con altissima voce
'l sommo impero / per sé chie- dea. giannone, i-119: salmosin fu un
divinità. bellincioni, ii-240: o dea, tu se'in errore; / non
le voci lusinghiere, / onde teti umida dea / già vincea / le bellezze al
arme agli dei, / l'alma dea così pian piano / accresceva i suoi
. marino, 1-18-106: la bella dea, che si distrugge invano / da
nyspanica'. scorzanera. scorzanera di dea, che col suo robusto vigore, se
lupi urlavano; i quali la grande dea circe per potenza e virtù d'erba aveva
: unica al guardo / lungi splen- dea nelle solinghe arene / mole alta fin dove
ardirono di toccare le vitte verginali della dea? a. botto, 1-282: il
. vitulàri, denom. da vitùla, dea della gloria e dell'esultanza per la
dipinse, sul primo, come una dea scesa dal cielo apposta per farlo felice;
conobbe, e sdegnosetta in volto / insidiosa dea, disse, né sazia / se'
come erifusa e fenicusa aora / venus per dea e a lei fan la croce.
publico, perché quivi in onor della dea servissero alle voglie di quanti le richiedessero
forza: ma, se dio mi dea la grazia sua, io te ne farò
voi che muti impallidite / ne'penetrali della dea pensosa, / giovinetti d'esperia:
notò, sorrise alquanto / la volatile dea [la fama], disse: «
creatura mitologica. marino, 11-103: dea, che quant'occhi intorno ha vigilanti,
ricevere in grado qualunque mutazione e volgimento dea iddio a nostra vita. bontempelli,
: il cor dell'uomo / quell'invisibil dea tutto permise / alla gioia e al
/ e lo consacra a la reai tua dea. 16. arald. figura
finora no corsi, / la volubile dea non ebbi mai / troppo propizia, oppur
a la cieca fortuna, e la fa dea. 7. movimento avvolgente di una
divinità. frezzi, i-i-i: le dea, che 'l terzo ciel volvendo move,
vento, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana
vossignoria, diceva intanto / telemaco alla dea, che con creanza / a'dolci detti
x-3-418: deh rie- di, o dea [salute]; perdona / antiche onte
vino, volcano dio del fuoco e venere dea dell'amore. i. soranzo,
dell'organo genitale femminile, simbolo della dea durgà, consorte del dio shiva.
berni, 2-1 (i-34): quella dea che regge il terzo cielo, /
un velo, che si consacrava alla dea ogni cinque anni, per cui si celebravano
'madre che dà nutrimento', appellativo della dea cerere. almanaccóso, agg.
calzabigi, i-298: egli parla alla dea fortuna 'quae regit antium', lo
o sorte ben la distingue: parla della dea fortuna anziate. c. e
dietro, ma ofra haza canta come una dea. 2. per estens.
cessò. le 'devadasi'sfilarono dinanzi alla dea, toccando la terra colla fronte e si
anche in grecia e poi a roma come dea della magia infernale; l'insieme dei
in una mostra ordinata nel 1970 da dea vergine) come appartenenti alla 'irritarte', ossia
demenza, -l'etimologia ora è ovvia, dea della mens. = voce dotta
class, lueina, propr. 'dea della luce', epiteto attribuito alle dee giunone
dotta, gr. nbtq, nome della dea greca della vittoria, che è da
strangolatori e omicidi, fanatici adoratori della dea kali, diffusa dal xiii al xix sec
umane. si chiama kali. la terribile dea dei thugs indiani? la dea degli
terribile dea dei thugs indiani? la dea degli strangolatori. quegli uomini sono più
dell'organo genitale femminile, simbolo della dea dur- gà, consorte del dio shiva
una linea serpentina a tutto il corpo della dea, e così vien tolta ogni angolosità
ha belle natiche (come epiteto della dea venere). rezzonico, 4-iv-22:
forma femm.). epiteto della dea romana giunone. castiglione, iii-255:
'caprifico', perche ´ in onore della dea si teneva una festa con la quale si
riferisce o è riconducibile a demetra, dea greca della fertilità. n.
la giustizia umana, anche personificata come dea. r. calasso, 3-147
. batacchi, i-158: della dea sulle guance bianche e rosse / e sul