eleggi / o incenso offrire a la vestale dea, / o sottoposta all'inoneste leggi
di curiosità per sapere a chi la dea moda aveva destinato quel cappellino. manzoni,
, / la tozza e burbera / dea della festa, / benedicendoci / dal
siede lieta e vezzosa / la bella dea, che 'nsanguinò la rosa.
/ e dalla rupe etnea / precipitar la dea. 3. figur. ant
la schiera odorosa, / o de la dea d'amor leggiadra insegna, / vezzosissima
guittone, 85-11: che dio male te dea, come se'degna, / e
fiamme / a vesta indipendente, itala dea. carducci, 834: ma tu placavi
antiche feste romane in onore della dea giunone; si celebravano alle none di
mar sotto l'eubèa, / ve- dea per l'ampia oscurità scintille / balenar d'
/ ma con la bella man la dea s'oppose; / e respignendo l'
2-288: l'invidia, che la dea dell'arme ha scorta, / mormora e
, dove aveva sede 11 culto della dea. = voce dotta, gr
mi querelo / d'esser regina e dea senza vassalli. chiari, 1-iii-104: non
doni, 75: veduta la bella dea morta, levarono sì fatto e sì dirotto
-figur. epicuro, 42: o dea che di beltà sei specchio e stampa,
, x-1-426: più non disse la dea, ma lusinghiera / per man lo prese
chi chere / la sua ragion e non dea dispiacere. -lancia in resta:
coltellata nel volto. -e que'rispon- dea: -... dalla coltellata alla
simintendi, 1-215: vedi tu la dea pallos, e diana lanciatrice, essere partite
1134: dov'era il bosco della dea larenzia / co'grandi suoi dodici figli
languidissima. quasimodo, 6-17: la dea con languide parole di lusinga incanta l'
tornato di prima lanuggine da ebe, dea della gioventù. vasari, iv-54: ottobre
baldi, 39: di coralli a la dea vermiglio ramo / cortese porge, ed
casa, fa onori etruschi a qualche dea tutelare. monti, x-3-542: or che
di [acca] larenila, antica dea romana dei campi. larènzia,
, dal nome di larentia, antica dea romana della terra (cfr. larentalie)
vento, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana
. salvini, 24-333: datrice di ricchezze dea, / delle spighe nutrice, largitrice
mostrò i larghi partiti promessigli dalla santa dea. bibbiena, 48: avevono dal re
assai larghe parole; dicendo che compren- dea assai chiaro i detti ambasciadori non voleano mettere
, 4-112: a'te [o dea] con larga mano / le sacre biade
/... / quando la dea con amorose larve / ad enzio re nel
rocca, 1-133: or quando l'aspra dea gli merge al basso, / fan
i modi latini, / credi, o dea, che potesse / fiacco i versi
., iii-233: or mesci, industre dea, varie le fila; / e
. che annibaie... ti dea lato e arendasi di chiedere a te la
, / e una laurente vergine / la dea concesse al figlio / d'anchise.
conseguirla. graf, 5-24: velata dea che formi, agiti, domi, /
d'ergane, cioè di lavoratrice o di dea de'lavori. g. gozzi
abocco, / introcco / ov'io li dea di ciuffo; / un leccamuffo /
gambe. cesarotti, 1-xv-327: poi la dea delle dee... legò sotto
: iside, la quale ancora fu chiamata dea legifera, per essere stata la
, / vertunno, lucumon, la dea di cuma, / timeo e altri infiniti
sacrificar di buon grado le decime della dea, il doppio dovuto all'erario, o
giapetici, in proposito di erta, dea della terra. pascoli, ii-649:
. salvini, 24-316: odi beata dea, tu dalla terra / i frutti
romagnesi, i-175: picchia l'orribil dea con piè letale / alle porte del
coppa iacintea / il sangue d'una dea, / che a 'l cuore mi fluì
. papini, 27-375: il culto della dea salita dal mare per letiziare la corta
universal sospiro, / libertà, santa dea, che de'mortali / al fin l'
[s. v.]: la dea libertà è un 'fantoccio 'senza
/ ma con la bella man la dea s'oppose. /... /
-uo? * libico 'e -9-edt 4 dea '. libitèidi, sm.
libitinarius (seneca), da libitina dea dei funerali (di origine etrusca: cfr
or tu donna del ciel, tu nostra dea, / se dir lice e convensi
di cipri, la qual fu regno della dea venere. in cielo. monti
/ giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di neve
dotti, 1-252: per veder la mia dea, son quasi astretto / le stelle
mirti erge quirino, / che da la dea benigna avrà di sette / baci soavi
22-106: recò i fini la divina dea calisso per far le vele.
sibille; erano conservate nel tempio della dea moneta. = voce dotta, lat
. i. frugoni, i-3-156: o dea, non sembran forse / quel- l'
, non potè mai perfettamente litare alla dea della salute. monti, x-5-43: a
: / falsitas l'altra è, dea fraudolenta. salvini, 13-22: con
lira1). guittone, i-27-56: dea sapiente deziare corretto essere mendando, e
volta del tempio, nelle porte della dea, circumdata di gente armata. alberti,
l'ingrato suo garzon. -mitol. dea loquace: la dea fama, figlia della
. -mitol. dea loquace: la dea fama, figlia della terra, messaggera
cesarotti, 1-vii-51: ratto partì la dea loquace. 2. che emette
i-vll-150: guidò la dea lo strai dove del cinto / l'auree
che poi rimase losco. -losca dea: la dea fortuna. carducci,
losco. -losca dea: la dea fortuna. carducci, iii-1-381: se
è pur la mia donna e la mia dea, / questa è la luce pur
cocleato si opererebbero le ludicre maraviglie della dea, cui si è voluto dedicare il
g. gozzi, i-21-25: esce la dea dal suo lume celeste / che le
identificata con artemide ed ecate come triforme dea (celeste, terrestre e ctonia);
lunari corna / l'oman [alla dea iside] la fronte e 'l suo nobil
settembrini [luciano], iii-2-200: alla dea poi han botate tante cose, e
, che temi pena di legge, che dea luogo al tempo del comune non è
. / e, benché fosse adorna come dea, / nientemeno aveva volto lupardo /
voi, dal tempio, la buona dea / sterile e fiera manda il saluto;
sua salute. quasimodo, 6-17: la dea con languide parole di lusinga / incanta
una volubil ruota move / l'instabil dea, che, per vie lunghe e corte
, ii-338: celebravasi quel giorno a questa dea, immaginaria nella superstizione di que'popoli
mente insana, / vuo'seguir di la dea il ver vestigio, / dal cor
rotta a dire: -o casta dea, de'boschi lustratrice. 5.
. guarini, 192: tu, sordida dea [venere], /..
il buio pesava che così la dea volgare / ama ed apprezza e sempre suol
coperto: / falsitas l'altra è, dea fraudolenta. del carretto, 2-51:
a sponsa sor tutti terreni amori esser dea amore, quanto intra spirituali madonne voi
plutarco volgar., 35: la dea iuno, aveva preso la cura d'
sia madrina al bambolin di pella / la dea che nacque ad avventar lo strale.
da tutte le santa pallas, dea dell'armi. boccaccio, i-504: se
: fabriche egregie e maestrie / la dea del loco addita al suo bell'oste
l'orno da la donna tener lo dea, sì corno / ten lo scolar
, xviii-274: tuttavia, da che alla dea natura e alla maga fortuna piacque ch'
: convienimi che con più alto stilo dea, ne la presente opera, un poco
magnanimo terribilmente / fiamme versava; la dea 1'accendeva, occhi-fulgidi atena.
: della quale ingiuria adirata, la dea convertì li suoi biondissimi capelli, delli
adiutarci. -magna madre: la dea cibele. d'annunzio, ii-379:
in fonti, in selve mai qual dea / chiome d'oro sì fino a l'
deriv. forse da maia, la dea a cui era sacrificato. maialeggiare
: -par- mene male, che iddio dea a quanti sono. -sembrare improbabile
. frugoni, i-5-151: pria la dea sciolse un sogghigno / grazioso e in un
ed oscurar di vane / melancolìe la dea terra feconda? lucini, 2-157:
dio, / perché nimichi la venere dea, / dando a me sottoposto vita rea
, 53: certo mi par che far dea bon signore / in signoria sua fier
mancare: ma al volere della santa dea non si potea resistere.
innanzi a lui [giove] / la dea s'assise; colla manca strinse /
mandata dalla potente mano del figliuolo della dea. -spinto. aretino,
sapendo a qual dio o a qual dea porger le suppliche per la ribenedizione,
tu dunque, ricchezza, sei una dea maneggiabile, servibile, contrattabile, e
un giardino -quello attorno al tempio della dea -, dove decine e decine di
tutti quelli che si faranno scrivere, dea ciascuno per atta danari xviij, li
onofri, 11-22: chi è questa improvvisa dea che appare /... /
tommaseo, 11-156: tu diresti che la dea nelle tacite ore a lei sacre,
226: pianta qui fu sacra àlla saggia dea, / che ha i vaghi lumi
in su della statura colossale di quella dea [cerere] sì venerata nell'antichità
natio / muover a i balli la mia dea rimirasi. mascheroni, 8-301: ecco
: su quel margo mirai donna, anzi dea, / succinta in veste, il
volle [vulcano] maritare / colla dea del ciel più bella, / con
era necessario di raccomandare li nascenti alla dea ope,... alli iddìi congiugali
/ che nel l'uom giusto fermezza dea stare. dante, xliii-72: saranne quello
364: o nemesi, te chiamo dea regina / massima, tutta vista,
se non vedessi, oscena, / questa dea della plastica / rigurgitar la cena /
arrighetto, 229: io fortuna che dea sono, della quale niuna è più potente
/ da le luci del re la dea d'amore: / ei mirò le finestre
che dissi una ninfa? anzi una dea, / più fresca e più vezzosa /
amico ciglio / del danubio l'alta dea, / che schiudea / il maturo augusto
. quando fiorisce il grano, la dea flora; quando è in latte, la
flora; quando è in latte, la dea latturno; quando è maturo, la
latturno; quando è maturo, la dea matuta; quando si miete, la dea
dea matuta; quando si miete, la dea run- cina. monti, x-2-313:
attrazione singolarissimo: gli 'ex-voto 'alla dea ma- tuta, trovati negli scavi d'
tempio delle vicinanze. matuta era la dea della maternità. = voce dotta,
in compagnia dell'ore, / o dea!... / però mi accorgo
al cor men fece / dono la bella dea che tu sacrasti / qui sull'arno
, 1-56: io,... dea sono, della quale neuna è più
in compagnia dell'ore, / o dea!... / però mi accorgo
ricordate quella che riproduceva il cervo della dea artemide a efeso e quella con l'effigie
uso del vino, del quale pren- dea un'ormai vizioso diletto. 5
, ed oscurar di vane / melancolìe la dea terra feconda? soldati, vii-36:
ho interamente riacquistata la buona grazia della dea salute, bensì l'ilarità dell'ingegno:
. i. frugoni, i-8-265: severa dea, tu reggi / il meditato canto
roma l'ii ottobre in onore della dea meditrina e in occasione delle quali si
medi- trina, nelle quali offerivasi alla dea del vino vecchio e nuovo; celebravansi
, dal nome di meditrina, una dea non bene identificata, da medèri 4 medicare
asta in mano ti fai tenere per dea dell'arme) e da'latini minerva
* mefistofele è il vulcano sposato alla dea ragione '. verga, ii-80:
seconda metà di marzo in onore della dea cibele. tramater [s.
seconda metà di marzo in onore della dea cibele, durante le quali i sacerdoti
265: felice me, se de la dea di cinto / il bel corpo celeste
, 3-8 (349): dio gli dea il buono anno a messer domeneddio.
, 2-8: tu che musica fosti / dea amica, non amante / e melodiavi
. angiolieri, xxxv-n-400: de'che-tti dea 'l malan, fi'de la putta,
in compagnia dell'ore, / o dea! tu pur mi lasci alle pensose /
in cui / arcano culto a ignota dea si rende. de amicis, i-844:
i-8-65: tu me lo insegna, o dea, che me traesti / per vie
memori, l'acque / che una dea da lor nacque. idem, gr.
lo scrivere faccia che lo scrittore scrivendo dea così vita memoriale a sé come agli
vizio in ira e bonità in piacere / dea, via più d'omo, avere:
là, que se toia o se dea. campofregoso, 1-45: a la sua
volgar., 1-3-75: ivi posono la dea mente, che fa alli fanciulli la
. ordina la mercede ch'io ti dea. savonarola, 9-34: non rende [
della rocca, 1-133: quando l'aspra dea gli merge da mergère 'sprofondare, ficcare
/ giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di
e da gli amori, quasi nova dea. bellori, iii-236: la signora faustina
istorietta troiana, xliii-385: [la dea pallade] mandò loro [ai troiani
nella cittade una maravigliosa chiesa arreverenza della dea pallas, acciò che in guiderdone di quella
: ah figliuol mio, disse la dea, mescendo / al pianto dell'eroe lagrime
gr., iii-214: mesci, odorosa dea, rosee le fila; / e
terracotta. quasimodo, 2-29: la dea offesa / riversa sul fanciullo ciò che ancora
: quando la femmina... dea prendere la sua dieta nelli ultimi due mesi
fra mille amori alati / la bella dea di gnido. -disus. uccello
esser messaggio / da magno a magno dea, sor magno affare. iacopone, lxxxiii-492
messe. 9. mitol. dea delle messi: demetra (per i
e resta per tutta l'antichità la dea delle mèssi e dell'agricoltura, prima col
vi sia stranero / e ch'io vi dea tanto di scomforto: / cierto noi
296: tu, de questa dea, rigida porta, / ahi, che
noi d'arcadia abitatori, / alma dea, facciam ritorno / con i canti
canti carnascialeschi, 1-560: cerere, questa dea lieta e benigna, / sue flave
carnascialeschi, 1-560: cerere, questa dea lieta e benigna, / sue flave
egli, messosi giù, gli fece una dea della natura. -mettersi giù
io mettere a giusto in quale si dea riportare palefato ateniese. de luca, 1-7-
che il gatto fusse conse- grato alla dea iside, che era la loro deità maggiore
'athjv /) 'atena ', la dea cui era sacra la civetta)
e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben per megliore /
e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben per megliore /
empiuto il cielo di bastardi ed ogni dea ha voluto condurvi il suo ganzo, ed
te, mignon novello / della volubil dea [la fortuna]. di sua
minèrva, sf. mito!. antica dea italica, passata nel novero della divinità
etrusca e successivamente identificata e avvicinata alla dea greca atena tanto nell'iconografia (che
molto tempo, nella tradizione romana, la dea delle attività artigiane e dei mestieri,
olio (con riferimento all'olivo che la dea atena, secondo il mito greco,
con allusione iron. alla nascita della dea dalla testa di giove). patrizi
riguarda, che è dedicato alla dea minerva. -feste minervali (anche
si riferisce a minerva (considerata come dea protettrice dell'attività scientifica e intellettuale)
, 173: s'a quella dea tu piaci, ora t'ingengna / ormai
= voce dotta, dal nome della dea minerva. minesprèndere, v. minosprendere
i vostri occhi, / e de la dea più bella, / la stella ch'
il bene, / o santa dea, non sacrifizi immani. -condurre
, così nella fine sua l'uomo dea alcuna cosa a coloro che di tutta
21-255: la sposa di dio è dea e sarà onorata da tutti gli ministri
dante, conv., iv-xxvi-19: dea loro de li suoi benefìci, per
coro de'poeti / rimandò a'metafisici la dea; / ma una causa minor trovò
minori, acciò che, amando quelli, dea loro de li suoi benefici,
regno delicato e bello, / ciprigna dea, e vien sopra il ruscello /
risponde meo: po far la nostra dea! / che s'ei buttasse, la
amoroso, xxxv-i-488: più v'amo, dea, che non faccio deo, /
non dovrei già dire, / o dea, che il sangue mio m'ha fatto
st., 2741: o sacrosanta dea, figlia di giove, /..
descrizione, o di donna o di dea, / fe', saria poco a quella
/ el mirto, che sua dea sempre vagheggia, / di bianchi fiori e
onta / onni sua gioì de noi dea star meschiata. b. palmieri, xxxv-
qui si paga ogn'anno a la gran dea / de l'innocente sangue d'una
con pietade. idem, i-40-114: bene dea gaudere... per alcuno fragello
di iside, moglie d'osire, dea d'egitto e delli parenti loro, li
polivalente, simbolica insomma. -mitica dea: mitologia. monti, x-3-540
saggio v'attigne, veneranda / mitica dea! qual nuovo error sospinge / oggi
, iii-2-81: deh torna, o dea, co 'l bianco piè premendo / mitre
12-iii-125: il capo solo grande de la dea con bella acconciatura, mitrato, turrito
nome della madre delle nove muse e dea della memoria. mnemòsie, agg
delle nove muse, figlie di mnemòsine, dea della memoria. monti,
. contentarsi d'esser tenuta per una dea e non solo contentarsi, ma con guardi
g. gozzi, 3-4-399: questa divina dea, sovrantendente alle femminili faccende, è
i piaceri d'adone con la sua dea ciascheduno se 'l vede. ma lo stigliani
ella voleva occulta), la furiosa dea fecelo sbranare a'cani. carducci,
ristoro, * 19: questo profeto dea essare vestito quasi d'un modo co
: pareva in certo modo che la dea non fusse contenta né lieta del ritorno
parini, xxi-14: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da
casa di lei celebrandosi le feste della dea bona, ancorché contro di clodio affatto non
innanzi a lui [giove] / la dea s'assise; colla manca strinse /
ogni molestia ei vada, / la dea d'amor propizia in mar gli sia.
.. / compagne a la gran dea che uscì dall'onde. scalvini,
sotto le dure scuole / della triforme dea / [il mio cane] trae
. foscolo, 1-168: te, dea, mirando, obbliano / i garzoni le
salma? / come conosci la fanciulla dea, / che il puro ne scolpisci
amabile riviera, / emula bella de la dea di gnido. buonafede, i-67:
iii-15-67: fu vista allor la bella dea di gnido / spirar molle desire entro a
dolore. lalli, 12-30: la dea... si sta sempre a molle
di san marco, in onor della dea pellicola, è stato teso un drappo rosso
.. mollificato il lieto cuore della dea [venere] coi suoi detti,
, 1339: l'ira, o dea, tu canta del peleiade achille /.
anni e molti / in onor de la dea serbato. g. correr, lxxx-3-438
, o fulminati all'improvviso dalla benefica dea inclinando il capo sur un libro d'omero
la fece monaca de lo tempio de dea veste. simintendi, li-io: sì
monacò la detta rea-silvia nel tempio di dea vesta a lato alla selva d'ardea
32: pur nelle tronche viscere / la dea non è ancor morta, / un'
. 15. mitol. epiteto della dea romana giunone, come protettrice e ammonitrice
quando [i romani] imprimevano la dea moneta sopra le loro medaglie, la
, ma ella stessa arrivò ad esser dea, pubblico tempio essendosi eretto in roma
casa dell'infelice a. manlio alla dea moneta. 16. locuz. —
gli occhi azzurri e un po'mongoli della dea lubini. -faccia da mongolo
vi è connessa l'i dea di maestosità e imponenza).
frugoni, i-3-160: or quale, o dea, dal sommo / de l'alpigiana
attraesti nell'antro di ombrosa valle una dea montanina. -caratteristico, tipico delle
: e la montana e la silvestre dea / gli avean d'un bel monile
amore e 'l segreto congiungersi con certa dea o ninfa montana. salvini, 22-120
dalla madre in che modo s'ucci dea e rubava. -montare di giornata
. morelli, 155: egli atten- dea al monte e trafficava parecchi migliaia di fiorini
morbi. sannazaro, iv-20: tu, dea pietosissima, appaga per loro le deità
, 10-31: con la bella man la dea s'oppose / e, respignendo l'
abbiate schivi / i documenti de la gran dea venere, / ch'ella dal terzo
vano dell'onore. e viva la dea bottiglia. io son del partito dell'
1-ix-158: all'incontro presso sofocle la dea esce sulla scena, racconta la sua azione
si paga ogn'anno a la gran dea / de l'innocente sangue d'una
donna e guidatrice si vedeva quella bellissima dea [venere] con molta maestà sedendo
, io vidi o mi parve vedere la dea. sanminiatelli, 11-179: pensavo alla
sua divinità a mosaico e convertire la dea in un orrido mostro. -con
cade / innanzi ch'atropòs mossa le dea. -dare inizio, cominciare,
di questa e quella o dama o dea / ogni balcon risplende in bella mostra
). beccuti, i-155: -o dea, quest'alma di pietà; ru-
vertute / e la beltate per sua dea la mostra. dante, liii-3:
gozzi, i-12-132: verità, santa dea, eh'ove ti mostri, / ogni
né a tale tempio e a tale dea mostratrice di sì pellegrine cose era degno
d'attrazione singolarissimo: gli ex voto alla dea ma- tuta... espressionisti,
pe'borghi, / l'alta occhiuta mostruosa dea, / che porta cento orecchie e
la fina inamo- ranza / non si dea ubriare / per lo dipartimento. dante,
. -fortuna muliebre: appellativo della dea fortuna, titolare di un tempio sulla
, st., 2-41: o sacrosanta dea, figlia di giove, /
i romani]... la dea murcia quella che oltre modo non lascia fare
v.]: « 'murcia ': dea della doppocaggine (se condo
è proprio, che si riferisce alla dea murcia, al suo tempio in roma
, perché vogliono che murcia sia la dea della languidezza. tommaseo [s. v
circo perché situata presso il tempio della dea murcia. = voce dotta, lat
221: dietro alle spalle della santa dea surgea un sasso tagliato a modo cruna
a quelle [conchiglie] / qual dea del mar d'incognite parole / scrisse
a aracne fé mutar figura / tirata dea. varano, 1-11: quel che
d'un'orsa che nelle feste dalla dea iside andava coperta d'una veste col cappello
': un bel figliuolo amato da la dea ecco, quale, sendo spregiata da
era necessario di raccomandare li nascenti alla dea ope... ed alla dea cunina
alla dea ope... ed alla dea cunina li fanciulli giacenti ed alla dea
dea cunina li fanciulli giacenti ed alla dea rumina li fanciulli poppanti. salvini,
andromaca se nascusero ne lo tempio de dea minerva. dante, inf.,
lo riportava il mare / alla sua dea: lo riportava morto / alla nasconditrice solitaria
. de mori, 222: la dea, eh'atene onora, / fece il
aberdona, / che del gran fiume dea in riva è posta, / mi diè
/ al divin nume de la casta dea, / non si disciorrian mai da i
poliziano, st., 1-92: la dea ciprigna fra'suoi dolci nati / spesso
forme antiche o attuali di culto della dea madre o della terra madre),
, i-126: fra lor le donne dea / vi chiaman, come séte: /
che egli tutta volle dedicata a una dea più intendente e più chiara della natura,
, 1-8- 107: questa divina dea... è 'moda 'nominata
pietà che n'ebbe / la casta dea, fu rivocato in vita. segneri,
scoperse la sacra figura / di quella dea cui ella più amava, / e con
monti, 5-154: odimi, o dea minerva, ed or di nuovo /
: prima di essere adone soccorso dalla dea, o paride imbrancato tra le femine,
nefandamente, molti / doni offerti alla dea, con cui la vinse. carducci,
onde vedemmo sopra esser gelosa giunone, dea de'matrimoni solenni), acciocché indi provenisse
volgarmente pietra nefritica, perché si ere- dea giovevole nelle malattie delle reni.
, negatore della religione, invochi la dea venere sul principio. d. bartoli,
en cui è poderoza / aversitade, dea potens'e lene / metter, creando
al gran voluce / improvisa apparir la dea d'amore / chiusa d'un nembo d'
nemèsis, dal gr. nétzcai ^, dea della giustizia distributiva e della vendetta,
nell'antica grecia in onore di nemesi, dea della giustizia distributiva, collegate per
si credeva ricavata dall'altare della dea nemesi. dolce, 6-55:
dicono gli ateniesi levarsi dell'altare della dea nemesi. = voce dotta,
voce dotta, deriv. dal nome della dea greca néneou;, col suff
': soprannome di diana, dea de'boschi. = voce dotta
certamente non derivato dal nome di una dea dei funerali nenia (cfr. s.
dell'uomo,... conchiuse alla dea nenia, che si canta nel
: in una mano laggiù ho una dea vestita di borraccina e nell'altra una
pace. pascoli, i-383: la dea della giovinezza ha sparso nella sua vita
dolor, qual onta / fece la dea, eh'è pur donna e regina /
lxxxviii-1-465: nereide e orcade e ogni dea serena / forte corrieno in su quel prato
. boccaccio, iii-7-79: o casta dea, de'boschi lustra- trice, /
, 3-512: nella costei sembianza / la dea le scosse la nettarea veste, /
, questa la reggia della bellezza: piacevol dea la sua fronte è serena, incarnato
volendo lenzuola nette, addomando che mi dea lenzuola di bucato.
monti, 5-1086: ti riconosco, o dea (tosto rispose / il valoroso eroe
agii saltator nettunio stuolo, / tersicore la dea seco gli guida. ber fola
1-1-3: nel sacro monte alla ciprigna dea / eresse un tempio, anzi un
in fonti, in selve mai qual dea / chiome d'oro sì fino a
. malpigli, xxxviii-43: quando sta dea nympha che me vieta / tener più
che dissi una ninfa? anzi una dea, / più fresca e più vezzosa /
dati, xxxvi-14: vestita è [la dea] nitida, distinta in mille colori
e pudica. fagiuoli, xi-53: santa dea, com'è possibile / che si
evento. giordani, vi-19: la dea fece sua carissima sede la sicana trinacria
aquilano, 47: se alcun questa mia dea non conoscesse / canicula la chiame aspra
. marino, 201: a la vaga dea / spina nocente e cruda / punse
e noia esser vi poè / e dea materia de gran gioia, ancora /
: te nudrice alle muse, ospite e dea / le barbariche genti che ti han
come erifusa e fenicusa aora / venus per dea e a lei fan la croce.
, 1-138: belle azzioni d'una dea nominata qui dall'autore santa e invocata
giapetici, in proposito di erta, dea della terra, nella germania del norte.
volgar., 2-195: io priego la dea che li tuoi spergiuri vengano sopra il
[gli antichi] che nel sacrificare alla dea giunone, la quale per essere preposta
la pupilla acuta la statoa di quella dea perspicace [la virtù], dall'
2-1-17: risposero le furie: -o dea, per certo / c'inviti a nozze
abbraccia le nubi, e non la dea. 9. astron. nube
peccatore che torni a penitenzia ch'egli non dea a cristo speziale allegrezza. cola,
. ant. divinità femminile, dea. bracciolini, 1-18-52: vanno
scambiare un sorriso... con la dea del santuario. fogazzaro, 7-299:
pedestre. anguillara, 92: lucida dea nunzia del giorno. patrizi, 1-22
-letter. nutrice del sole: teti, dea del mare da cui sorge il sole
te nudrice alle muse, ospite e dea, / le barbariche genti che ti han
salvini, 24-333: datrice di ricchezze dea, / delle spighe nutrice. baruffaldi
frezzi, i-18-10: non è venusta dea tua falsa madre: / anche è
dalle quali (essendo quelle consagrate alla dea giunone) i romani, in tanta
. salvini, 13-86: la dea / occhi-azzurra minerva. cesarotti, ii-70
. foscolo, iii-1-29: l'occhiazzurra dea, « venni, rispose, / a
. pindemonte, 2-504: l'occhiglauca dea, ripreso il volto / di mentore
3-19: minerva il precedea, / la dea dagli occhi di ceruleo tinti. foscolo
lxxxviii-1-156: in ricca gonna una sacrata dea / cinta d'un velo e d'or
consuetudine e legge di sacrificare ad una dea li forestieri che vi arrivassero, fu ella
non si sollevano impunemente gli occhi a una dea. bernari, 3-318: come sarebbe
occhiuta ha la cerulea veste / l'algente dea d'ogni anima gelosa. f.
pe'borghi, / l'alta occhiuta mostruosa dea. guglielminetti, 3-171: soltanto questa
tuo passar, siccome a la sua dea, / il bel pavon l'occhiuta coda
. -sutura occipitoparletale: sutura lambdoi- dea. tramater [s. v
già pronte / l'are a la dea di gnido e di citerà. -l'
offerenda, il petre del tempio della dea diana disse, presente il popolo:
... fosse consecrata a minerva dea della virtù e del valore...
olio più prezioso oggi che la stessa dea minerva. montale, 3-207: fiumi di
, / la tozza e burbera / dea della festa, / benedicendoci / dal
), sm. bot. oleastro [dea europaea oleaster). ugurgieri
1-219: risonò il tempio d'inni alla dea [era], supplicandola accettare l'
sé cheto dicea / de la ciprigna dea l'altero figlio, / e spesso con
1-10: anco il dolersi con la dea teti per timor che le mosche (dirollo
infausto strinse? -ahimè, la nera dea, / la dea che fece a
-ahimè, la nera dea, / la dea che fece a la mia madre oltraggio
ombra / di lunga notte si sten- dea su gli occhi / ripieni dianzi d'oltraggioso
alla città che 'l bosco ci ascon- dea, / e non era lontana oltra sei
oltramontano, / che cagionò la cipra dea marina. goldoni, x-812: sovrano
viaggio / dove dimora quella che è mia dea, / a cui quartodici anni ò
lo riportava il mare / alla sua dea; lo riportava morto / alla nasconditrice
e il colle, quando scendesti o dea. pea, 7-40: capegli fini e
sai: codesto uccello è sacro / alla dea nostra ». d'annunzio, iv-2-422
iii-17: tu puoi / sola [o dea] a gli eterei spirti e di
ardire li iddìi stranieri chiamarla rustica la dea cittadina romana. varchi, v-126:
celsa (l'onnipotente figlia del padrone e dea del luogo) con occhi che vorrebbero
e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben per megiiore /
e tre compagne elette / già della dea che il terzo cielo onora. 12
. benzio, xxxvi-145: santa onorata dea del ciel, che la notte ti mostri
di sì prode guerrier, di sì gran dea. -onorata società: mafia,
, / nel dì ch'alia gran dea porgete onori, / danzando a gara
e ontoso favellò: proterva / audacissima dea, perché de'numi / l'ire
. boccaccio, v-87: la santa dea, toccata da'prieghi suoi, diede
costruttrice degli strumenti (come epiteto della dea greca atena, chiamata appunto 'epyàvr
neo. salvini, 24-311: qua vieni dea operatrice, vieni / alle tue preci
1-iii-343: opefice è... questa dea nascosta e palese ed ha nel ciel
ne pone de sopra, la quale meità dea èssare oposita tutta a l'altra.
tormentata. ariosto, 18-139: fa la dea che tutte ardon d'amore, /
figlie di zeus e di temi, la dea dell'ordine delle cose; loro attributo
., iii-232: or mesci, industre dea, varie le fila; / e danzi
, usavano di andarsene nell'oratorio della dea viriplaca nel borgo chiamato palazzo. g.
nel benigno / viso de l'alta dea diana volse / per ingannar calisto in
de l'egitto reina, ma una dea, una reina del cielo pareva, venne
. salvini, x-1-15: or la dea venga a noi propizia, ed io
nave, dov'era la imagine della dea, dalla bocca del tevere sino al luoco
, secondo via de ra- scione, dea andare per ordene. boccaccio, dee.
. muse padovane, lxv-314: la dea di cipri delle proprie foglie / cinta la
orezza / della pace cortese era la dea, / delle tue membra lieto festi
cesarotti, 1-xiv-341: giunone, venerabile dea, figliuola del gran saturno, agevole
seggio d'oro (come epiteto omerico della dea era o giunone).
: e1 mirto, che sua dea sempre vagheggia, / di bianchi fiori e
, se pur favella: / « qual dea, qual ninfa è di costei più
, lxxxviii-n-671: la via onde la dea superna passa / se fa ornata,
, cui son servente; / pren- dea di lui tutora il frutto e 'l flore
foglio che dico, il meschino chie- dea (e tale di quei che di orrevole
/ però mutar le piace [alla dea virtù], e la sembianza / di
: religioso è questo orror: la dea / roma qui dorme. d'annunzio,
qualche co- setta... la dea oscitazione,... come aurora avanti
, lxxx vili-11-676: al sol la bella dea, che 'l mio cor tene,
. pparere. boccaccio, iii-4-35: qualunque dea nel ciel è più bella * /
] nudrice alle muse, ospite e dea / le barbariche genti che ti han doma
pecora, lxxviii-iu-188: tu, mia dea diana, se ti piace, /
. sansovino, 2-104: a questa dea vesta... solevano in perpetuo
medici, i-176: io mi ere- dea per l'arte di diana / passassi il
6-123: fabriche egregie e maestrie / la dea del loco addita al suo bell'oste
: questa è la terra ch'a la dea, che nacque / da tonde con
carducci, iii-2-61: ah falsa dea! va'su'misteri orrendi / de'
. serafino aquilano, 291: mia dea, non star tanto obsti- nata.
, 1-ii-466: rammento / che della dea di deio / seguace io son.
: questa figura e questa similitudine non dea èssare che non facia utilità e non significhi
asportati dal tempio di gerusalemme (e la dea era rappresentata iconograficamente in vesti bianche
oceàno. carducci, ii-13-146: salutatemi la dea roma e il padre tevere.
3. donna (o anche dea) che nutre o alleva animali.
paesi. giordani, vi-19: la dea fece sua carissima sede la si- cana
da f>dj \ fio, con riferimento alla dea venere. paffutàggine, sf.
cipro, famosa per il santuario dedicato alla dea afrodite che, secondo il mito,
pafio lido / vezzeggiar con adon la dea di gnido. 2. per
. per estens. sacro al culto della dea afrodite; che simboleggia gli attributi di
; che simboleggia gli attributi di tale dea. ciro di pers, 3-324:
, in onore di cerere e della dea terra. = v. paganalie
pascimieggi. d'annunzio, v-1-608: la dea juventa non aveva un tempio capitolino?
si paga ogn'anno a la gran dea / de l'innocente sangue d'una ninfa
sul buio palafreno / una donna, anzi dea, tenera e nuda. d'annunzio
alcuna questione, andavano nel tempio della dea chiamata placamarito, ch'è in palagio.
di notturna scena / o ninfa o dea, tarda sorgendo appare. scenari della
spesse volte aver celebrato i sacrifizi della dea iside in veste lina e religiosa.
roma, feste popolari in onore della dea pale, protettrice della pastorizia, che
[palla), sf. mitol. dea greca, figlia di zeus (chiamata
metis, mentre era incinta; la dea è sempre rappresentata con l'asta,
la sovranità; l'animale sacro alla dea era la civetta, ma su alcuni tetra-
simbolo delle forze infere di cui la dea era vincitrice; la tradizione di origine
', con allusione alla rappresentazione della dea in atto di scagliare la lancia)
che è proprio, che riguarda la dea pallade, il suo mito, l'olivo
arti e delle scienze (tutelate dalla dea); che le è dedicato o
, venuto ne'discreti anni, questa dea, alla quale piccioletto rimasi e a cui
parte più segreta del santuario dedicato alla dea (e solo una copia veniva esposta
italia, si conservarono numerosi simulacri della dea a cui era attribuita l'origine troiana
, lxxxviii-11-676: al sol la bella dea, che 'l mio cor tene, /
b. corsini, i-26: una dea figlia d'atlante, /...
altra di loro / di coralli a la dea vermiglio ramo / cortese porge, ed
c. dati, vi-78: all'affannata dea qualche ristoro / reca l'aura benigna
32: pur nelle tronche viscere / la dea non è ancor morta, / un'
. loredano, 97: appena fiori- dea attese il senso di quest'ultime parole che
che muti impallidite / nel penetrale della dea pensosa / urania era più lieta /
, 221: dietro alle spalle della santa dea surgea un sasso tagliato a modo d'
me l'alma salute, / vaga dea. arici, iii-81: a te nel
concludeva con la processione che portava alla dea, sull'acropoli, il prezioso peplo
farci pappar il * canta tira, o dea '. 9. possedere carnalmente
egli [dante] ne inten- dea, il prendea più che nulla altra dolcezza
e giovinetta, / idolo d'una dea dal cui bel viso / impara ad esser
donna, per sua natura signora, si dea a moglie per farla serva al marito
se non quel solo / che da la dea fu scelto e dal figliuolo. /
anton.: atropo, in quanto dea della morte. -con metonimia: la
epinici a te compone / l'alata dea. 7. esiguo, modico
d'orzo fatto sotto la cenere scen- dea di questo poggio. pulci, 26-126:
o a paro / de la gran dea. matraini, 56: l'aura soave
/ non voglio troppo dire: / dea sentenza il fatto, non parole.
sempre fatto le parti di una qualche dea, quando non si trattava né di
descritto in parte, / e ve- dea dentro passeggiar la gente, / ché duplicati
. salvini, 24-327: vieni, dea salvatora, a tutti quanti / partecipanti de'
vergine. 2. mitol. dea greca della verginità. p. segni
partegnia dove vai tu? 'e la dea partènia con la figura medesima le risponde
onore di atena parthe- nos, la dea protettrice della città: iniziato nel
nella cella interna la statua crisoelefantina della dea, opera di fidia. m
/ ma solamente ch'amor m'incen- dea. a. pucci, 3-5-46: messer
mostrò i larghi partiti promessigli della santa dea. ser giovanni, 3-102: figliuol
rege apollo, / cui partorì la dea ch'ha d'or le chiome.
l. bellini, ii-127: ben la dea volle esprimere in effetto / quant'alto
altra. cesarotti, 1-vii-150: guidò la dea lo strai dove del cinto / l'
per muovere la clemenza del re e dea ministri verso la casa di lorena.
. i. frugoni, i-13-259: la dea nata dal mare / tu, movendoti
e non uman passo che la dimostra dea. davila, 424: erano i falconetti
. baldini, 1-24: questa [la dea pale] l'autore vestì a uso
, forse a quell 'ore / pren- dea con le due mani il pastorale, /
asini della marca a te, felicissima dea bubona,... pastoressa degli armenti
stelle dell'orsa, io non ere- dea / tornare ancor per uso a contemplarvi /
a forza: ma, se dio mi dea la grazia sua, io te ne
regno delicato e bello, / ciprigna dea, e vien sopra il ruscello / che
'. -con riferimento a una dea pagana. d'annunzio, i-31:
atena, parlava della disputa fra la dea e il dio per il patronato della città
. graf, 5-363: mortai donna o dea, / esclamò, a qual patto
non mi fu di vedere la dormiente dea. pigafetta, 160: quando uno de
tuo passar, siccome a la sua dea, / il bel pavon l'occhiuta
diss'io da principio che non inten- dea di predicar questa volta a peccatoracci, i
: dicono che la pazzia è una dea assai molesta a quelli che l'hanno
boccaccio, viii-3-101: egli il priega gli dea alcun pedoto al cammino e che trapassi
: ogni volta che anteo si ve- dea il peggiore della battaglia, sì. ssi
aristotele meditava. -come appellativo della dea era. garzoni, 7-288: possi
così al nome di pelasga, di dea moneta, di dea castrense, di dea
pelasga, di dea moneta, di dea castrense, di dea capro- tina,
dea moneta, di dea castrense, di dea capro- tina, di dea sospita,
, di dea capro- tina, di dea sospita, di dea calendare, ogn'un
tina, di dea sospita, di dea calendare, ogn'un ti aggiunga il
non convien scorticare; / chi scortica dea stare / contento a la ragion sol
somiglia il respirar di questa mia / già dea del cielo, in terra or pellegrina
frezzi, i-18-10: non è venusta dea tua falsa madre; / anche è
del cielo / si parte la mia dea, / vestita d'altro pelo / da
, ma soprattutto vesta (la dea del focolare do mestico)
che muti impallidite / nel penetrale della dea pensosa. cattaneo, v-2-45: il foco
circonda / la gola alabastrina, / dea, non ti sembran queste / le ninfe
è fatto, ed ella è fatta dea. landino [plinio], 218:
cavalcanti, i-126: fra lor le donne dea / vi chiaman, come sete:
donna che di me niun pensier si dea infino a tanto che ella possa con
. conti, 63: giace la dea su pensieroso letto. -con uso avverb
il peplo o il manto di quella dea. salvini, 48-91: quando l'
medesmo albergo avea ricetto / ed a tumida dea giunto dapresso / la risguardava di
274: tuttavia, da che alla dea natura e alla maga fortuna piacque ch'
giurar potresti che delronde uscissi / la dea premendo colla destra il crino, j
canteo, 304: volgendo in me la dea gli occhi turbati, / le guance
, dopo il diuturno sowento dell'astata dea delle aste, perfuso alfine del raggio di
risoluto di raccogliere lo strumento che la dea rifiutò. mamiani, 4-387: se
. frezzi, i-9-73: tu, dea, a me benivoglienza / hai dimostrata
breve e freddo: « permette? dea lubini ». cassola, 2-484:
deidamia per cenni lo ripren dea e poneagli piede, però che egli più
perpetuo. sansovino, 2-104: a questa dea veste, la quale essi dicevano che
diana cangiata in questa pianta dalla casta dea per sottrarla alle persecuzioni di qualche nume
tanti pericoli te persequitano, o figlio della dea? celimi, 2-31 (357)
agostino volgar. [tommaseo]: o dea vesta, se io sono netta e
gente nostra e vieta che tributo non si dea a cesare e di se medesimo dice
le pescarecce arene / varca [la dea] e pur degli amori amato nido,
1-17-115: non men come reina e come dea / la sua bella consorte [di
breve suon di cetra / cantar la dea, che da le cime ascree / ella
. cesarotti, 1-xi-4: canta, o dea, l'ira d'achille, figlio
amiche / e le compagne d'una casta dea. manzoni, pr. sp.
l. dati, lxxxvm-i-403: o dea plebea animosa troppo, / della mortale
discredo / che la mia venuta / dea piacire -ed alegrire / de la mia
tutto il mondo, e tu piacente dea / del cui valor m'ha tuo fìgliuol
/ già de l'amore briga non si dea / e con fini amador non aggia
con esse bisogne famigliali da giunone, dea delle nozze. mazzini, 12-183:
noi vedremo che la gente non se ne dea piato, faremlo morire, e quando
146: michele de tancreduccio da patrignioni dea dare questo dì, sì commo apare
al femm. come epiteto omerico della dea teti). pindemonte, ii-412
ciel cui reggi, /... dea severa te d'amor le leggi /
roma nel palazzo della minerva. ma questa dea della sapienza non pare che si curasse
/ su i larghi mar cammina alta una dea: / arde di amore il nubilo
francia. d annunzio, v-1-608: la dea juventa non aveva un tempio capitolino?
come a aracne fé mutar figura / tirata dea. erasmo da valvasone, 2-ded.
quando alcuno de li pianeti, che dea aitare a pégnare lo cielo de l'
tutte le perfezioni sculturali del suo corpo di dea, cui la sua trista saiaccia di
su ha, / nonn-è degno che dea prosedere. dante, in}., 23-65
amor, figlia di giove, / bella dea d'amatunta e di citerà; /
ripiena, i... i immortai dea, dal cui bel volto piove /
voce dotta, lat. scient. piroplasmi dea, dal nome del genere piroplasma (
soldati reduci, com'anche a waterloo quella dea sia stata veduta correre su e giù
mostruoso serpente o drago, nato dalla dea terra, che secondo il mito infestava
fattezze mirar. / - tu della dea?.. / tracotante, non più
il ritroso orgoglio / di cecilia crudel la dea placò. moneti, 335: perch'
in atto, / parve all'idalia dea chieder risposta. / ella tenta placarlo
placa e resta per tutta l'antichità la dea delle messi e dell'agricoltura.
tonde / con trecce bionde / la dea spuntò, / il mar turbato / tosto
del mio cor fai prova, / santa dea del valor, placidamente / l'eroe
non vedessi, oscena, / questa dea della plastica / rigurgitar la cena,
le vie stellate / move plauso alla dea pel cui favore / temprò un dì
, ad anfion sarebbe or questa / gentil dea mortai, pudica, onesta / laudar
quale sarebbe stato abbandonato il servizio della dea dopo la morte della mitica sacerdotessa aglauro
nel venticinquesimo di settembre. spogliano la dea degli usati ornamenti e cuoprono l'imagine
dette perché in esse lavavansi le vesti della dea e se ne velava intanto la statua
373: era il plorato suo [della dea], qual esser suole / da
ira, le risposi: odi grandissima dea, che mi chiama feccia di plebe
achillini, 1-27: reggimi, giusta dea, / sì ch'io teco poggiar possa
polìade, agg. mitol. epiteto della dea atena in quanto protettrice di una città
è che l'ordine pubblico, cioè la dea tutelare e conservatrice del teatro sociale.
bertezi ancora! loredano, 5-224: la dea se ne fuggia mesta e dolente,
'alla più bella', che eris, dea della discordia, gettò fra i convitati al
in adunanza; poi da giunone, dea delle nozze sollenni. pretende i connubi
, 1-101: dell'onde uscissi / la dea premendo colla destra il crino, /
oggetto, / prima delizia de la dea pomona, / cui, poco dopo al
]: 'pomonale': il tempio della dea. = voce dotta, lat.
. cesarotti, i-vii-206: l'altra dea, ch'è del gran padre immago
de'corpi 'n croce star più dea / (ma morti torli via immantinente!
impronta vedesi espressa in una medaglia della dea bachani adorata dai popoli del thibet che
perfette. sannazaro, iv-287: era la dea pallas, vestita multo ricca e pomposamente
necessario di raccomandare... alla dea cunina li fanciulli giacenti ed alla dea
alla dea cunina li fanciulli giacenti ed alla dea rumina li fanciulli poppanti. pascoli,
devastazioni della guerra (come epiteto della dea romana giunone). garzoni,
, 2-32: con due cocchi venia la dea d'amore: / nel primo er'
sopra la famiglia sua, acciò che dea loro il cibo nel tempo? dante,
. salvini, 24-284: natura dea, universal parente, /...
, 11-8: ecco che pure alla mia dea fia noto / (se pur ciò
vergato / apollo leggalo, legga la dea / de'versi teneri fabbricatrice. cattaneo,
posciaché quindi le lombarde arene / [la dea] ha tutte scorse e quanto irriga
1-143: ki vede creatura delicata / dea considerare ki la fece / e dealini rendare
tempio, il dedicarono ad una potentissima dea, ch'essi appellavano 'necessità'. -particolarmente
claudia quinta, la ricevettero [la dea cibele], alla quale, come
, i-2-96: tu polinnia, tu la dea / cui fedel segue l'istoria,
contro a noi. arrighetto, 229: dea sono [la fortuna] della quale
... dissero [gli antichi] dea di potenza. arrighetto, 227:
quale è vicino a un tempio di questa dea, del quale scrivono che tonde hanno
98: non suspettar, mia dea, che per assenzia / mai possi
'. pedemonte, 10-305: la dea li pose / sovra splendidi seggi, e
nel venticinquesimo di settembre. spogliano la dea degli usati ornamenti e cuo- prono l'
commovite, ora, pientissima auto- phies dea e degli mortali indefessa matte, sospitatrice benigna
/ e dalla rupe etnea / precipitar la dea. govoni, 8-109: solo e
o ritrattazione di divorzio precipitoso, ren- dea libera di dritto la schiava che avesse partorito
d'esser dannunziani, i coribanti della dea storia, quella che ha sempre ragione
vilissima turba parve dovere essere cultivata questa dea, or perché almeno non era adorata
, i-xvi-1-327: venisti all'olimpo, o dea tetide, quantunque afflitta, avendo ne'
foscolo, iii-1-7a: l'ira, o dea, canta del pelide achille / funesta
scena con macchina qualche dio o qualche dea, che o palesasse il passato o
, 1-668: 'carmentis 'è la dea che predice l'avvenire e presiede ai
per me credo ch'ogni prefetto amor dea cominciare inver di sé in chiascheduno che
indarno / sul tuo poeta, o dea, preghi rugiade / dalla squallida notte.
148: o bella venere, / dea del piacere, / odi propizia le mie
, 8-92: dèstati, de la dea pregiato figlio, / e come pria vedrai
faccia moneta che de'metalli e non le dea mentito pregio, come sarebbe se in
. b. tasso, ii-21: santa dea, se forse mossa / t'ha
: o tu, nume balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran fianco
v'è ginevra la reina / che fu dea di fino amore, / e rosenna
: delia si può prendere per diana, dea sopraposta alla caccia, la quale era
intanto che statuirono che nel sacrificare alla dea giunone, la quale per essere preposta alle
presso i romani vesta, ch'era la dea del fuoco, era preposta a le
. salvini, 23-134: tu, / dea reverenda, della cacciagione / comandatnce,
mie asperrime et intollerabile poene, ad questa dea.
lo sprova. guittone, i-27-54: dea sapiente deziare corretto essere mendando, e punito
letizia, / gloriosa fiorenza, / la dea minerva agl'ingegni propizia: / con
a un unto stesso / scossa la dea, la preside d'autunno, / guatò
. adriani, 3-2-121: la medesima dea [libitina] sia presidente non meno del
te. giordani, iv-69: la dea nata dal capo del tonante, cioè
stimoli pressanti / né esiger fedeltà da giovin dea. 3. incombente in tutta
di mille ninfe piena; / ma dea diana, quando va alla caccia, /
a l'avenente, / che mi dea prestamente / comforto tale che mi degia
libro di iacopo coiaio, 146: dea dare al termene ditto de sopre staia
che. nnon fellocie e non nocente esser dea, ma pacifico e dolce, uttulità
tutti quelli cui la musa, la dea d'ogni scienza e di ogni arte,
de'poeti / rimandò a'metafisici la dea; / ma una 'causa minor '
3-66: d petre del tenpio della dea diana disse, presente il popolo: molto
ed anime / nel vortice elicoidale della dea vertigine. papini, iv-1246: leonardo e
. boccaccio, vii-203: quella vezzosa dea venus, sorella / ch'è del
la bianca mano / de la mia dea fusti un gran tempo in stato, /
possiede la sapienza e l'arti di quella dea, ma s'adoma ancora di nobilissimo
guadagno. guittone, i-6-21: esser dea gaidio, amico, ov'è procaccio;
alrinizio della primavera, in onore della dea eponima della citta, considerata protettrice dell'
el capello, in cui senpre abitar dea mansueto e maturo prociedimento? birago,
procura / e fa'mi qui la dea angeronia intenta / alla salute lei, alla
: venere in mar prodotta, genitrice / dea. -con riferimento ad animali.
/ del mio prencipe e rege a dea prodotta / nel più sublime ciel de
cassiani, xxii-291: ride / la dea de'boschi fra sue ninfe...
, 93: sacro delubro a l'alma dea di cinto / arse in efeso già
sfera, / fuggì la menzognera / profana dea che imporporò la rosa. fagiuoli,
/ questi è uno spurio d'una dea profana. gigli, 67: ultimamente
profetizzando con fanatico verso che la detta dea alli romani e alla guerra e alla vittoria
gentilesimo attribuita la fondazione di atene alla dea minerva. la più parte però concorda
profittevole ad atene, e minerva, dea tutelare degli ulivi. -che
duo begli occhi a'lampi / arde la dea, che, bionda, / con
sia, » esclamò, « o dea o progenie de'numi, per certo corrisponde
di parole. / e l'inten- dea la lodola che in tanto 7 aveva
coiaio, 149: donato chiamato spinellone dea dare a dì xxv de marzo, il
, iv-29: più volte ringraziai la santa dea pro- mettitrice e datrice di que'diletti
altissima mascione: / in vita eterna sempre dea regnare. s. bonaventura volgar.
degli occhi a un tratto ravvisò la dea / e la nomò con pronti detti.
condottala al tempio, quella supplicò la dea [giunone] che rimunerasse pietà de'figliuoli
forse la rappresentante di juno pronuba, la dea protettrice della sposa, e doveva essere
è la signora astrea? -la dea propizia / che insegna al mondo a propagar
, i-79: mostrò... la dea [venere] la segnalata propensione verso
, / gloriosa fiorenza, / la dea minerva agl'ingegni propizia. firenzuola, 792
ogni molestia ei vada, / la dea d'amor propizia in mar gli sia.
, 148: o bella venere, / dea del iacere, / odi propizia /
i-209: ella venne ad invocare la dea perché le rendesse propizio un giovane di
integrità e santimonia proposta a'sacrifici della dea vesta. -rifl. intelligenza,
/ del mio prencipe e rege a dea, prodotta / nel più sublime ciel
altra persona [di nembrot] rispon- dea proporzionatamente alla testa. bandello, 1-22 (
de l'afficto predetto e ke li dea la carta del propio. -ciò che
prosèrpina, sf. mitol. dea italica e romana (corrispondente alla greca
pronuncierà non a lui solo / dover la dea prostituir se stessa, / com'ei
frezzi, iii-1-80: allor grido la dea ad alta voce: / -abbassa a
protega. cesarotti, i-xxvm-qi: questa dea frequentava e proteggeva i crocicchi delle strade
le protese braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo de i
] per comandamento di giove data per dea, come scrive luciano, agli egizii a
venga, dicea [aracne], la dea saggia e pudica [minerva],
del mare, ch'arridono al passaggio della dea, si ombreggia la salsedine essere amica
prego / a chi ti porta, com'dea, reverenza. bandello, ii-1059:
e, a seconda delle tradizioni, la dea giustizia (presso gli egizi) oppure
infamia di stoltizia, sempre si se- dea? leonardo, 2-121: certo, certo
georgòfila -primizie elate de suo fundo alla dea, dea bona o maia, castrati i
elate de suo fundo alla dea, dea bona o maia, castrati i lattonzoli,
un'opera di prassitele, in cui la dea, che si copre con le mani
persuaso il pubblico che non piaceva alla dea melytta o venere che pulcella alcuna n'
che doveva procacciarsi nel tempio di questa dea. monti, 5-13: se perder francia
de admiranda pulcritudine, per dio aut dea li reputomo. scroffa, 12:
. salvini, 24-335: unigenita, dea di molti figli / ed ai mortali
fatti pubblici altari alla pace ed a quella dea fu instituito il pulvinare. p.
« ah figliuol mio », disse la dea mescendo / al pianto dell'eroe lagrime
dar fede & poeti dove narrano che tal dea si sposasse a punto ad un zoppo
i templi e l'are / sacre alla dea di cipri. zannonì, 5-8:
materno non fosse per essere accettevole alla dea, se prima non si purgasse.
. guarini, 216: suda sangue la dea, trema la terra, / e
voi è la piu putta, mi dea in prima. -allora l'una riguardò l'
torre a imitazione dell'abbigliamento della dea cibele. fr. colonna,
immagine della signora di pompa- dour, dea del loco, sorrideva assai graziosamente da un
, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana
ricetto, / ed a l'umida dea giunto dapresso / la risguardava di quartile
classico (saffica, alcaica, asclepia- dea) che può essere rimata o non rimata
mi querelo / d'esser regina e dea senza vassalli. a. cattaneo,
, ma succhiosi da me fatti alla dea benefattrice mia, me gli accosciai riverente
, 26: né i mesti de la dea pallade studi / ti son meno odiosi
alcuna questione, andavano nel tempio della dea chiamata placamarito, ch'è in palagio,
poliziano, st., 1-92: la dea ciprigna fra 'suoi dolci nati /
et macera, / quivi, alla flava dea de li quinquatrii / dicata, penderai
sua quintadecima. latti, 9-93: o dea, o tu che al pieno lume
quintadecima al sereno, / tu, dea de'cacciator, donami aita. tommaseo,
un'immagine degna della madre d'amore e dea della bellezza, raccolse qua e colà
risvegliandosi, dalle vele, che ve- dea raccolte, e dal vicino lido offertoglisi davanti
guidasse col penserò 'nanzi alla mia terrena dea. guazzo, 408: questo gentiluomo
. era congiunta anche al culto della dea demeter, poiché iambe è l'ancella che
guidasse col penserò nanzi alla mia terrena dea. guazzo, 1- 105:
magro avvoltoio inerpicato sulla spalla di una dea. -con riferimento all'
questo tumulto degli efesini per conto della dea loro diana. 6. intr
con la mia / forza, l'innuba dea che a sparta ha nome / elena
. papi, 4-258: pietosa dea [la speranza], tua man m'
: l'una [grazia] tosto alla dea col radiante / pettine asterge mollemente e
a tutto ciò che è radiante, dea calore ai raggi penetranti. = comp
bracciolini, 1-7-4: poiché fu la dea raffazzonata / e faceva di sé leggiadra
. restoro, ii-126: lo monte dea èssare più forato e spon- gioso del
/ vivere donna! oh mia verace dea! = agg. verb. da
'l fil di lino / raggavigno a la dea cieca e feconda ».
1-206: non l'ha fra tante alcuna dea, / e togli pur chi più
, dopo il diuturno sowento dell'astata dea delle aste, perfuso alfine del raggio
milanese, i-446: la strada ferdinan- dea... aprirà un varco facile e
una fonda / luminosa cecità / da dea il suo sguardo ultramarino, / per un
s'accosta / e dice -o palla dea, ch'ai mio confine / venuta se'
ell'ente supremo (anche nell'espressione dea ragione). g.
col culto dell'essere supremo e della dea ragione. carducci, iii-2- 6:
oggi levatisi di ginocchione / anche rinnegano la dea ragione. -con riferimento all'intelletto
. marino, 1-15-7: rasciuga, o dea d'amor, gli umidi ra.
neve intatta: / toccami, dice, dea, toccami piano, / ch'io
dicerie. loredano, 5-224: la dea se ne fuggia mesta e dolente, /
me, che merde / ramazzavo, una dea fiume appresso la torre ove egli
, 126-40: da'be'rami scen- dea / (dolce ne la memoria) /
o a paro / de la gran dea, onde a ciascuna lice / gir sotto
frettolosa avanzarsi e sbigottita / bellissima una dea... /... /
. batacchi, i-165: o bella dea, questo è il sentiero / che
perché turbaro / l'acqua a la dea con 1 piedi e le mani. leali
, i-446: la 'strada ferdinan- dea ', riunendo le vallate del danubio,
da ferrara, xlvii-94: cerer, la dea de la biave, / cercando andava
ne la bocca: / e da la dea d'amor tanto veleno / con que'
e gli omaggi nostri accogli, o dea, / i foschi regni ad abbellir rapita
, 1-3-136: mentre languìa l'innamorata dea, / adon con fise ciglia in
in fretta / a consacrarsi a ignota dea lo mena. stampa periodica milanese,
. marino, 1-15-7: rasciuga, o dea d'amor, gli umidi rai.
iacopo coiaio, 147: la ciecca nostra dea dare, che li prestai questo dì
. marchetti, 5-5: te, dea, fuggono i venti; al primo arrivo
, sì veramente che a neuno si dea salario, se non per rata di
/ t'ha descritto, pareggi, o dea d'amore? -con riferimento ad animali
, ma cara, / de la dea biondeggiante / messaggera volante. imperiali,
al tuo passar, siccome a la sua dea, / il bel pavon l'occhiuta
ricurvo. simintendi, 1-213: la dea ceres prunaia mosse la ghiova col rauncinuto
papa v, il quale allora se- dea, fu eletto in re de'romani e
di eolo; se non che la dea pagava in ninfe l'opera buona del
), / cinzia, bella qual dea, féra qual sfinge, / a rozzo
del mangiare, e quelli lo mor- dea... questo fabrat...
ruvido e villano / da far recere ogni dea. baretti, 6-374: non sapete
fare, a casione ch'elli li se dea trattare de 'magini sovrano, di un
le protese braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo dei figli
novella dietro a cui t'incìta / la dea folinnia negli alterni fasti!
, / che, mentre la mia dea gli accesi ardori / refrigerava ne le
: o sola mia speranza, 0 cara dea, / o refrigerio mio e mio
bellori, i-ioi: posa e dorme la dea sopra un ricco letto...
densa di selve: / là vive una dea, ch'è figlia al crudele atlante
questa la reggia della bellezza: piacevol dea la sua fronte è serena, incarnato
martello, 6-iii-327: senza che questa pietosa dea [atena] interessata nel collocar regiamente
sappi ch'io son tornata / a dea iunone, alla regina mia ». caro
, che sono di lui regina e dea, / cerco il mio figlio fuggitivo
odi i miei voti. ah degg'io dea / chiamarti o umana donna? »
delle finanze in roma ella domina, unica dea, il bello italo regno. regio
, i-283: contòrtati, sperando che quella dea che dalle insidie di fiorio ti levo
la fama] e buona e mala dea, e si finge essere stata partorita dalla
, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana
novanta bisanti, e 'l pellegrino ne dea a te i diece che tu li ha
coiaio, 147: michele de tancreduccio dea dare questo dì, che li prestai per
le bellezze insieme accolte / de la dea per lo tempio. gemelli careri,
9-142: tale imagine appunto mi ren- dea / ciò ch'io udiva, qual prender
amor, / ni ponne aver ren- dea certa / ni in bacir sì grande oferta
non potrà, pur che forza mi dea / amore a sofferir, guari durare /
106: non però l'alma mia dea / cangia vèr me la sua spietata usanza
, che la sua donna e la sua dea / vede portar sì addolorata e grama
sé cheto dicea / de la ciprigna dea l'altero figlio, / e spesso con
/ da le luci del re la dea dfamore: / ei mirò le finestre,
5. agostino volgar., 1-3-53: dea nenia, che si canta nel reputare
o'gaudio e pacie trovare senpre si dea... e. ss'è loco
ogigia assai selvosa / dov'abita una dea figlia d'atlante. peuico, 4-5:
faccio violenza subito, e davanti alla dea. stuparich, 5-no: maddalena mi resisteva
agli dii forculo et limentino et alla dea cardinea sinceramente finite, rectantise la bella
di cipri, la qual fu regno della dea venere. e molti, incitati dalla
flavio a memoria 1 buon consigli / della dea revocando e la stagione / giunt'esser
sprezzarmi intanto, o ninfa, o dea, / per supremo favor del biondo apollo
ho interamente riacquistata la buona grazia della dea salute, bensì l'ilarità dell'ingegno.
, 13-94: cerere pluto fé, divina dea / con jasio eroe in amorosa /
1-3-28: stretto in grembo si tien la dea ridente / il dolce peso entro le
i templi e l'are / sacre alla dea di cipri, ove la prima /
non pendean, pompa dell'idalia dea, / sul fianco de * guerrier le
la donna amata la signora e la dea loro. foscolo, iv-296: ti
83: a lei si mostrò la dea del rivo, / ed esortolla con lusinghe
, succiando troppo avidamente, destò la dea che, nconoscendolo, subito lo ributtò.
sola a gli occhi miei parve una dea. bacchetti, 13-258: occorre riattare la
sdegno / de l'animosa e sacrosanta dea / ricoglier l'arco e le saette
bestiario moralizzato, 1-113: se pomo dea essare guarito / aguardalo [il calandro
, 59: madona venus, la dea de lo amore, sì adovre li engegnosi
parini, 232: ferma, pietosa dea, fermati. almeno / lascia che
giurar potresti che dell'onde uscissi / la dea premendo colla destra il crino, /
che vada a tara / de la dea ricordatrice, / che pregata alfin ripara /
.., / tu alta donna valorosa dea, / ch'ogni sospiro muti in
calzabigi, 98: fu condotta la dea nella gran sala, / in un
/ l'adorato mio sposo e l'alma dea / che i sua luce pura /
ovidio volgar., 6-596: diana è dea de la cacciagione e ha li capelli
brigate, e andando all'oracolo della dea temi, fu mostrato loro il modo di
, lxxxvii-115: multa zente se per- dea / per mi [cristo] recuperata sia
balla. poliziano, 1-322: la dea negli occhi folgorar vedresti / e 'l
ha disciolta ». parini, 138: dea, costor nel tuo bel regno /
di roma erano stati rubati nel tempio della dea feronia. i sabini dall'altra parte
nell'anima niuna parte che non si dea a dio e non si dea in lei
non si dea a dio e non si dea in lei luogo all'amore di veruna
così cominciò a dire: « o graziosa dea, i cui benefici io sento continuamente
l'una [delle grazie] tosto alla dea col radiante / pettine asterge mollemente e
. i. frugoni, i-13-87: sublime dea, perché non scendi dove / apre
co o'gaudio e pacie trovare senpre si dea e ove dea refuggire chi gaudio e
e pacie trovare senpre si dea e ove dea refuggire chi gaudio e pacie chiere.
sfavillante della luna il raggio / fie- dea le balze; a quel chiaror rifulse /
di pianto / le vesti eterne che la dea gli dava. -intr.
al dio alessandro erigere un monumento ad una dea. guerrazzi, 1-398: siffatte nequizie
: per lo detto rigolgaménto si span- dea l'acqua del fiume d'arno e d'
: per lo detto rigolgaménto si span- dea l'acqua del fiume d'arno..
di voi è la più putta mi dea imprima ». allora l'una riguardò l'
. frugoni, vii-81: venere, la dea più venerata dall'umanità sensuale, perché
ovidio volgar., 6-786: diana è dea del cacciare, onde, quando diana
vento, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana
tade, e l'aere per la dea riluceo più puro e di tutto il petto
frezzi, i-8-139: tu sai che dea iunone, andando via, / di
ii-217: o cieca si, ma luminosa dea, / meco rimanti in questo breve
2-249: 'a la gloriosa fama'. imortalissima dea, e'so che ve meravegiere che
fui pur uom -rispose -innamorato / di dea diana, e vagheggiala ognora, / e
combattimento col suo rivale e che la bella dea teti propose all'afflitto suo figlio:
. salvini, 24-335: unigenita, dea di molti figli, /...
. caviceo, 1-106: grazia della dea e de tue santissime preghiere, son
sangue. fantoni, ii-293: sorbì la dea agitata / da ignoto nume il nettare
. marino, 1-18-106: la bella dea, che si distrugge invano / da
e varia e dolcissima diva [la dea fetunna] / figlia continuo e subito feconda
felici amanti. / -flora, pietosa dea, / fra la schiera dei fior
onde ove fu posta / la bella dea con l'idol suo gradito / del fonte
gozzi, i-17- 152: gran dea, tu l'arte mia / formidabile rendi
collo. loredano, 5-258: ebe la dea gli rinfrescò la faccia / e d'
sola, / io che non sono dea ma consanguinea / degli implacabili. 25
ma le cose per dono della dea ebe, divenne giovene... avendo
i-14-286: si scrivea che questa bella / dea, che il giorno rinnovella, /
dietro a cui t'incìta / la dea polinnia negli alterni fasti! = comp
arbori quando si copulano a la lor dea primavera. tansillo, 1-112: l'uom
lippi, 1-15: di'pur (la dea risponde) ch'io t'ascolto:
calzabigi, 98: fu condotta la dea nella gran sala, / in un
mio soggetta / si farà la mia dea contro sua voglia? / e che gusto
..., veduta la bella dea morta, levarono sì fatto e sì diritto
1-i-295: la seconda volta discese [la dea] del cielo e cercò le case
con sommessi accenti, / che de la dea tra 'suoi maggior perigli / così
, supponendo ancora che ercole ripugnasse alla dea in quel furore nel modo che rappresentano
cavallo riscaldato o sudato niente roda né dea, infino che coperto, un poco passeggiato
. tassoni, 10-37: l'amorosa dea, che 'l rischio vede, / subito
, 6-803: qui come di. ssé dea a l'amante quando il marito l'
della volta del tempio, nelle porte della dea, cir- cumdata di gente armata.
risedesse bene sul volto di pallade, dea armata. -iron. b
poliziano st., 2-41: o sacrosanta dea, figlia di giove, / per
rei. goldoni, ix-1196: alla triforme dea sul tramontar del sole, / contro
b. tasso, i-276: instabil dea, or ch'io prendeva il porto,
che siamo in battaglie, che ne dea la vettoria. bel gherardino, 1-32:
accese / l'alma a seguir questa 'ncamata dea, / un bello aurato crin ne
di questa e quella o dama o dea / ogni balcon risplende in bella mostra
», diceva intanto / telemaco alla dea, che con creanza / a'dolci detti
libro di iacofio coiaio, 151: dea dare a dì xi de luglio per la
argiva, e nel culto di questa dea. tommaseo, 2-iv-52: la narrazione
319: fra tanto ad te, mia dea, lo raccomando, / memoria sol
/ date principio; e la pietosa dea / invocate con gl'inni. delfico,
chiuse dita. buonafede, 2-v-231: la dea gli appare in sogno, gli rivela
, 1-151: io voria che quella dea over dio, che dispone di me quello
e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben per megliore /
una risoluzione imprudente. ghislanzoni, 16 dea.: questo attestato di pubblica riconoscenza
subito ritrova, / tal pensi che la dea pura e lucente, / in altra
: v'avrete letto chi era la dea siria o cibele o magna dea, e
era la dea siria o cibele o magna dea, e perciò vo'saprete ch'era
sperarlo. buonafede, 2-v-2131: la dea gli appare in sogno, gli rivela
che credettero di onorare il monumento della dea col porvi accanto la condannagion dei colpevoli
è servita da imperadrice e riverita da dea. piccolomini, 1-282: non senza ragione
membra i puri avori / l'idalia dea ne l'acidalio immersi. d.
, / qualor questo incostante e vaga dea / vi pon la mano a rivoltarle
roma il 25 aprile in onore della dea robigo, venerata come protettrice dal flagello
roco: / però di ciò, mia dea, non pigliar sdegno. tansillo,
/ risorgerà, dah'amor nostro, dea. gadda conti, 1-639: è bene
nero tiran la bianca figlia / della dea delle biade e la consorte / del
, 1-13-22: poiché [la dea] con lungo studio invan compose /
e dell'oriente ellenico per onorare la dea roma (probabilmente come segno di sottomissione
conca. bibbia volgar., i-139: dea a te dio della rosada del cielo
cefalo non è vergognosa preda della rosata dea. -che ha lucentezza rosea (
si querelò un giorno con la sua dea di non aver il canto del piccolo rasignuolo
vidi, o mi parve vedere, la dea. verga, 1-445: la luce
seguite, / o de la dea di cinto / luminose compagne [le
minerva, e sotto li piedi della dea e sotto la rotondità dello scudo dell'
dalla rottura non ne nascerà che la dea dell'ignoranza. de marchi, ii-301
uno sfondo di mirabil scena / ca- dea, cinto di nubi, il sol rovente
giovanetti, i-79: cinzia, bella qual dea, fera qual sfinge, / a
adon, quando scoverto / de la dea gli si mostra il lume intero;
divellere le spine del campo, né la dea rubigine, acciò che la spina non
sonno, / de la casta sua dea venne a'delubri / già fatti al novo
: indarno / sul tuo poeta, o dea, preghi rugiade / dalla squallida notte
disse dante, « io mi ere- dea nella ruina delle mie cose questi con molti
. agostino volgar., 1-2-136: la dea rumina porga e stringa la poppa in
. ruminalis, deriv. da rumina, dea dei poppanti, a sua volta da
e fare rimore in chiesa quando ar- dea, dico che questi tali accusatori non hanno
, i-3-160: or quale, o dea, dal sommo / de l'alpigiana balza
e dalla mpe etnea / precipitar la dea. idem. i-882: scesero inghirlandati
mione dormiente, e con affettuosissima grazia dalla dea cupidissimamente baciato. -sm. abito
2-420: avendo appio quella medesima vittrice dea delle battaglie celebrato, avea infiammato sì
una chiesuola sopra il tempio di vesta dea, egli aveva di notte udito una voce
quale per legge i forestieri si sacrificavano alla dea, ella ebbe quello ufficio sacerdotale.
presso 1 romani vesta, ch'era la dea del fuoco, era preposta a
.. l'entusiasta gran sacerdote della dea rima. periodici popolari, ii-479:
sacerdotessa savia delli antichi costumi a quella dea. boiardo, 1-219: stando milciade
nei riti della gran madre in quanto dea della frenesia e dell'estasi sanguinaria,
, e in quelli di bellona, dea del furore bellico, avevan recato a
recato a roma e aggregati al sacerdozio della dea antica romana quegli orientali invasati.
/ vergine o donna a la sdegnata dea, / che 'l terzo lustro empiesse ed
al cor men fece / dono la bella dea che tu sacrasti / qui su l'
animo casto, / cinzia, mia sola dea. bruni, 00: fido amante
sprezzarmi intanto, o ninfa, o dea, / per supremo favor del biondo
salvini, 24-335: unigenita, dea di molti figli [cerere] /
lxxxviii-i-156: in ricca gonna una sacrata dea / cinta d'un velo e d'or
daria, vergine savissima, sagrata a la dea vesta, fu pregata d'entrare a
due vittime innocenti che dovevano sacrificarsi alla dea per una barbara religione anniversaria. bacchelli
/ di nostra gente, a la gran dea si fosse / per man d'aminta
ti faccio violenza subito, e davanti alla dea ». « io [cassandra]
la mia fede in lei, ma la dea ti punirà, uomo sacrilego e sozzo
amarti. cartolari, 0-205: una dea supplica, e qual cuor zottico,
colla sua presenza / la nostra sagra dea, fide compagne, / allumina le
scoperse la sacra figura / di quella dea cui ella più amava, / e con
. bruni, 380: la più bella dea / de le rose a lei sacre,
, st., 2-41: o sacrosanta dea, figlia di giove, / per
occulto pensiero. / sapienza, fatidica dea, / per sempre il tuo regno
a più poter lontano / de l'orgogliosa dea l'ira proterva. martello, 6-ii-337
me che io ti dovessi scrivere la saettatrice dea. tolomei,..
favellali incerti. / la bella dea saettatrice e casta / alta in deio passeggia
lessi mai / che carro o cocchio la dea pallade aggia. porzio, 3-149:
venerata ed adorata che si placasse la dea di tali sacre delle quali si vergognerebbe e
restituito al sagrestano del tempio di essa dea. delfico, i-175: ci associeremo anche
le perfezioni sculturali del suo corpo di dea, cui la sua trista saiaccia di
iacopo coiaio, 151: michele de tancreduccio dea dare questo dì, per saldo d'
calzabigi, 98: fu condotta la dea nella gran sala, / in un
, a cui gli ateniesi, come a dea protettrice della città loro, davano il
24-327: vieni [o artemide] dea salvatora, a tutti quanti / partecipanti
, a cui gli ateniesi, come a dea protettrice della città loro davano il soprano
salvini, 17-613: salve, reina dea di bianche braccia, / divina luna
parve] non fosse per essere accettevole alla dea, se prima non si purgasse.
cesarotti, 1-vii-124: le si accosta la dea: « vientene », disse,
cmdel cinghiai postole incontro / da la dea diana. n. franco, 7-435:
7 dicono, è il simulacro della dea / di tàuride che vuole / essere abbeverata
ardirono di toccare le vitte verginali della dea? firenzuola, 355: chi dubita
quale di tutte fu facitore, le dea principio. serdini, 1-63: ora è
-come epiteto di venere in quanto dea dell'amore. panfilo volgar.,
usa di dire: / -die sì vi dea t buon buon bocconi. la
diana cangiata in questa pianta dalla casta dea per sottrarla alle persecuzioni di qualche nume insolente
cavalcanti, 1-i-30: fra lor le donne dea / vi chiaman, come séte:
eravi una donna, che rappresentava la dea sapienzia vaga e riccamente ornata. f
o vero minerva, la quale dissero dea di sapienza. filarete, 1-ii-556: eragli
in mezzo di questi tre idii la dea pallas, la quale è dedicata alla
sarònio, agg. letter. saronia dea: artemide. d'annunzio, iii-2-323
dietro / il bosco sacro alla sarònia dea, / presso il sasso di tèseo,
.. quella sua testa come di dea,... quella potenza di voce
dal class. saturnia, nome della dea giunone, figlia di saturno, con allusione
quelle del pavone, uccello sacro alla dea. saturniano1, agg. che
il bel- l'adone, / la dea lasciando sconsolata e trista. 16
questa citate uno riempio ad onore de la dea pallas multo bello e grande, lo
amico ciglio / del danubio l'alta dea, / che schiudea / il maturo augusto
elihu, è questa l'effigie di una dea immortale cui le genti del paese di
genti del paese di lungi nomano afrodite, dea generatrice, che nacque dal fior della
schivi / i documenti de la gran dea venere / ch'ella dal terzo celo in