al pellegrino, e 'l pellegrino ne dea a te dieci, che tu li hai
(323): preghiamo iddio che vi dea tanti malanni che voi siate morto a
boccaccio, i-3: commossa adunque la santa dea per le costui opere, propose di
e pomposissimamente abbigliata, pareva proprio una dea discesa dal cielo in terra. firenzuola,
abbordarlo. idem, 16-153: palla, dea dagli occhi / verdi, abbordò tidide
quelle membra candide e leggiadre / gode la dea gli abbracciamenti a l'ombra. ciro
mi dipinse, sul primo, come una dea scesa dal cielo apposta per farlo felice
dio e da venere che si chiama dea e da'suoi venerei demoni concesso.
monte e monte acceso / la bella dea di gnido / e minerva e diana
« frena lo sdegno », / la dea rispose dalle luci azzurre: / «
orione; / deh toma, o dea, co 'l bianco piè premendo / mitre
. i. frugoni, 685: meco dea tutti acclamatela. 3. eleggere
or da costui cortesemente accolta / la dea del terzo giro / in tal guisa gli
mie braccia il disiato bene, o santa dea. trattato d'amore, 27-13:
; ché guata... che le dea in luogo onde non ne campi.
bella] balestrando / intorno la dea loro accudisce e giova. fagiuoli, 3-7-101
.. gli altari de la santa dea non avessemo con debiti onori visitati e accumulati
barberino, ii-123: essemplo reo non ti dea trar in fallo, / né fallo
« o frati miei, dio vi dea pace ». fiore, 99-14: ma
lui vedute, dubitava non fosse alcuna dea. idem, i-16: ci conviene
3-43: a'figliuli, a cui padre dea magione adifìcare. idem, 3-67:
a devorare. frezzi, ii-n-114: la dea rispose: -o tu, che
perfido, né la madre tua è dea, né dardano è adiutore della schiatta
, i-202: ricevuta per buona la prima dea, l'adombrarla era rapidissimo, e
, / giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di
. idem, 825: salve, dea roma!... /..
: adonque de rascione [venere] dea essare [= essere] donna de
. (aduguàglio). lantum procedit [dea] ab aula »; aulo gellio,
proserpina nostra, unica prole / de la dea più feconda, unico sole /
, che l'una e l'altra dea si pose a cammino per ubbidire all'adunatore
salvini, 24-294: aeriforme vien, beata dea, / conservatrice con benigna mente.
'che si riferisce ad afrodite ', dea dell'amore. afrodlsio, agg.
deppostalo? * di afrodite '(la dea dell'amore). afrodite,
/]? * afrodite, la dea dell'amore '(da deeppó? *
al vuoto ostello / de la ionica dea tomo e sospiro. idem, i-938:
. boccaccio, v-89: la santa dea... tanto allo animo m'aggradò
queste preghiere, quasi come se la dea l'avesse punto d'uno agone, combatteo
venne. marino, 7-219: la dea d'amor, ch'i membri alabastrini /
/ e tu sua musa sei, o dea cicala. tommaseo [s. v
secondo il mito, fu convertita dalla dea del mare teti la giovinetta alcione, figlia
spume. idem, 19-373: la dea del mar tra ninfe e tra garzoni
caporali, 11-86: qui la crapula dea, tutta allardata, / sopra
ben nota: / che non si dea [il padrone] troppo tosto allargare /
m. adriani, 3-2-298: questa dea rumina, che è come balia,
ristoro, 3-5 (ni): e dea venire elio [= nel] regno
trovi, e prenda la promessa della santa dea. fioretti, xxi-994 (49)
. boccaccio, i-129: o graziosa dea, i cui beneficii io sento continuamente,
bianche non eran d'alpigiana ma di dea. giocosa, 44: gli alpigiani vi
d'ecate, dalla sinistra quello della rinnovellante dea. livio volgar. [crusca]
, / e sì come a lor dea, chini e devoti, / movendo tra
awolsemi, / o ebe con passo di dea / trasvolata sorridendo via.
idem, 822: oh baci d'una dea fragranti tra la rugiada! / oh
ora varia, e la quale la cieca dea con diversi movimenti varia! boccaccio,
seminante [cerere], ammonticante, dea / dell'aria, che conduci l'erba
l'orco, l'altro l'amostante della dea de la riputazione. dottori, 1-345
a'cori notturni, / te, dea, mirando, obbliano / i garzoni le
ch'a l'andar anco, e dea / veracemente e venere mostrossi. idem,
, volendo consiglio dimandare, vide la dea sparita, e così tra sé..
, i-3: commossa adunque la santa dea per le costui opere, propose di
antiquitadi de u antri e fani di queua dea. garzoni, 1-857: non può
che è cantore e pregalo che gli dea le prime antefane, chiamalo padre e
giamboni, 116: anzi che cristo dea la sentenza, sì porrà tutte le
vicini. sannazaro, 3-72: tu, dea pietosissima, appaga per loro le deità
/ vergine o donna a la sdegnata dea /... e così d'una
nobilitate..., vertute apparere dea e resonare in voi de tutte parte.
e vetusta. marino, 271: la dea tentando / l'arco d'argento,
la burrasca il timone, cantandola diana dea de'porti. carducci, 241: io
tuo passar, siccome a la tua dea, / il bel pavon l'occhiuta coda
/ sacri di giuno, ed alla dea d'amore / coronate di fior s'apron
diòscuri tranquilla / gode in grembo alla dea di lunga face. idem, iv-2-619
, / e sì come a lor dea, chini e devoti, / movendo tra
nell'arte del tessere e fu dalla dea mutata in ragno). cfr. boccaccio
i-72: gli antichi finsono che alla dea pallas era in odio l'aragnolo, il
: indi all'arbitrio de l'instabil dea / li fece trarre. varchi, 23-99
sempre luce panzini, ii-83: la dea temi ha troppi cartafacci ed ha messo
saette ancora / trasformati non ha la dea selvaggia / in frondosi arboscelli ed arricchiti
carducci, 825: e tu [dea roma] dal colle fatai pe 'l tacito
d'un arco / inalza, ove la dea sue glorie scorge. baldini, 4-197
, 4-396: dal tergo gli pen- dea di tiria ardente / porpora un ricco manto
. simintendi, 2-2-79: aiutimi la dea diana, e consenta a'miei grandi
faceva gl'idoli e le statue alla dea diana. campanella, 1102: sotto potestà
. marino, 237: la faretrata dea / da la cima del cielo / con
sé. marino, 271: la dea lentando / l'arco d'argento, e
. marino, 237: la faretrata dea / da la cima del cielo / con
arnesi necessari al mortorio nel tempio della dea libitina. ciro di pers, iii-513
tomo / da la donna tener lo dea, sì corno / ten lo scolar dal
mide ilitiia [= lucina, dea delle partorienti], perch'ella
collegio sacerdotale, consacrato a cerere, dea dei raccolti, invocata col nome di
correzion del buon amico / non si dea l'uom turbare. passavanti, 12:
fosse d'oro, ch'a la saggia dea / accese d'ira, ed a
, vergin sovrana, / o ninfa o dea, ma dea m'assembri certo.
/ o ninfa o dea, ma dea m'assembri certo. bandello, 3-44 (
, / perché già guiderdone / non dea cheder bon servo. d'annunzio,
ha bisogno del maestro che forma li dea. idem, 22-1-3: peggio è essere
conciosia- cosaché la natura ci chiarisca e dea ad intendere per cotanti segnali di quello
, 10-602: supplichevoli drizzai / alla dea, che m'udì, queste parole:
combattendo. marino, 344: l'istessa dea de l'armi e de le trombe
superate dalla bellezza e dalla leggiadria della dea. g. gozzi, ii-183: né
. pindemonte, 2-531: tosto la dea dalle cerulee luci / chiamò di verso
e i regni crudi / di quella dea che 'l terzo ciel dipinge, / e
generose / sorride libertà, l'auspice dea. idem, 829: scuotesti,
su i larghi mar cammina alta una dea. panzini, iii-809: la madre è
i-iv-13: convienimi che con più alto stile dea ne la presente opera un poco di
che li bisogna, del suo avanzo dea mangiare a l'affamato. stefani, 5-7
: ave. parini, iii-37: ave dea. tu come il sole / giri
. carducci, 827: la dea / roma qui dorme. / poggiata
comandava fondersi le statue d'oro della dea vittoria, per servirsi per la guerra
nostra, unica prole / de la dea più feconda, unico sole / de
, 191: in un bacchio balen la dea ritrova. = lat. bacùlum '
, / e cotai basci emilia ti dea spesso, / qual tu m'hai dato
reina di francia, o d'ingletterra guardare dea non laidire il suo signore; quanto
faccia bella, / la quale invèr la dea avea distesa. idem, dee.
marte in singoiar tenzone / la bella dea ch'ai terzo cielo impera, /
occhi al tremolo baleno / riconobbe la dea. leopardi, 2-57: chi dirà
191: in un bacchio balen, la dea ritrova, / e datale tal nuova
madrina al bambolin di pella / la dea che nacque ad avventar lo strale. perrucci
: conviemmi che con più alto stilo dea, ne la presente opera, un poco
e tranquilli, absoluti da questa vostra virtuosa dea. galileo, 426: che bella
deriv. dal lat. bellóna 4 dea della guerra \ bellóne, agg
): acciò che io prima essemplo dea a tutte voi, per lo quale,
questa la casa, e tu, / dea benigna, difendila. -ant.
vecchia venne ad aprire, e alla dea / che chiedeva da bere, offrì dell'
-berecin zia: appellativo della dea cibele. savioli, 741:
= nello] regno, per rascione se dea menare enanzi la bestiallia, a
entra en prima elio regno, en prima dea essare posto 10 suo loco;
de rascione la gente ignara e bestiale dea essare en prima amaiestrata e amonita ch'
. tassoni, 2-34: ma la dea de le biade e 'l dio del vino
mano, strascinano all'ara della onorata dea le innocenti vittime umane. monti,
bisanti al pellegrino, e 'l pellegrino ne dea a te dieci, che tu li
dovuto. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravigliosa potenzia più volte
. foscolo, 1-168: te, dea, mirando, obbliano / i garzoni
bolge orribili discende / de l'eleusina dea l'alta speranza, / e battendosi
parole di fuoco, voleva offrirle, dea implacabile, l'olocausto del suo sangue,
. simintendi, 2-229: la pecora ci dea l'armi che ci difendino dall'
consiglio, / il braccier de la dea, l'aio del putto. lippi,
l'oriente così cominciò: -o riverenda dea, la cui maravigliosa potenzia più volte nei
e dai mortali / sola bramabil, dea di primavera. bramanésimo (brahmanésimo
non volse questa volta / a l'amorosa dea punto celarsi. d. bartoli,
iii-2-442: buon dì e buon anno dea domeneddio / a questo branco di brave
interrompete / l'alta quiete / di questa dea. casti, 14-110: s'awi
brutto (= bruto) / sembrare dea già om razionale. dante, conv.
volendo lenzuola nette, addomando che mi dea lenzuola di bucato. ser giovanni,
, / la tozza e burbera / dea della festa /... / c'
divisa fusse, gli altari de la santa dea non avessemo con debiti onori visitati et
cardatori. salvini, 23-134: e tu dea reverenda della cacciagione / comandatrice.
correa, / quando a la vaga dea / spina nocente e cruda / punse
ha buona esperienza di caccia. -la dea cacciatrice: artemide (o diana)
marino, 269: la casta e cacciatrice dea / in compagnia de le più care
, 3-8 (349): dio gli dea il buono anno a messer domeneddio
tibullo lo consacrava in mondissima offerta alla dea pale. panzini, iii-393: quelle
cacodèa, sf. raro. letter. dea malefica, cattiva. bruno,
4 cattivo, maligno 'e da dea (v.). cacodèmone,
per ciò che 'l monte è casgionevele dea essare [= essere] duro e forte
sceso d'un salto / affidata la dea, lieve balzando / col sonante calcagno il
, se non che constretto dalla dea necessitade, che gli dié de'calci,
fatto calidissimo, insieme a'servigi della dea e a'miei di virtù intero il
spalle. michiele, i-315: la dea di cinto... /..
stanza contigua ov'era il talamo della dea. manzoni, pr. sp.,
. marino, 266: quindi la dea crucciosa / mi fe'de'propri cani e
/ ver- tunno, lucumon, la dea di cuma, / timeo e altri
onde a'cori notturni / te, dea, mirando, obbliano / i garzoni le
incandita. marino, 287: la rugiadosa dea, / minor luce di deio,
201: ne la bella ferita [della dea] / la rosa allor s'intinse
sì leggiere / le penne, è dea del mondo, anzi tiranna. / di
, i-28: né i mesti de la dea pallade studii / ti son meno odiosi
canine brame / l'ingordigia natia l'offesa dea, / e per doppio flagel volse
/ o devoti pastori a la gran dea, / reiterando le canore voci, /
crin crespo e dal canoro labbro / dea veneranda un gonfiator di vela / vento
egli credea / favellar con la sua dea, / caro amico, agli occhi miei
i-29: né i mesti de la dea pallade studii / ti son meno odiosi:
st. 1-85: il mirto che sua dea sempre vagheggia / di bianchi fiori e'
quale è capetana dele donne, per rascione dea parere grande e grossa, splendiente e
capo e ventre, e doppo el ventre dea venire la groppa e la coda.
mala cappa in dosso / l'amica dea cacciògli, ambo squarciate, / discolorate,
istesso ottavio capitone, il quale alla dea udisna o simulacro o cappella eresse negli
d'un abete / vo'sacrar a la dea de la quiete. cellini, 2-103
sacrificarono le serve insieme con le libere alla dea giunone, ch'era da più,
fusse, gli altari de la santa dea non avessemo con debiti onori visitati et
fior vermigli / un carnato di qualche dea di cielo, / composta colassù di
lett. it., ii-405: la dea ragione e la comunione de'beni avea
le protese braccia / te deprecanti, o dea. verga, 4-69: se avessi
colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. idem, vii-184: carissimi
bisognava avervi carrettiere, / che la dea gli sapea ben guidare. bandcllo,
non bisognava avervi carrettiere, / ché la dea gli sapea ben guidare. petrarca,
baldelli, 2-1-251: pubblicamente questa dea adorarono sopra tutti gli altri, e
tasso, 6-ii-56: forse, o dea, ten vai del pregio altera / di
marino, 269: la casta e cacciatrice dea / in compagnia de le più care
oscuri alzar le membra eburne / la dea casta e la dea che n'innamora.
membra eburne / la dea casta e la dea che n'innamora. baretti, 1-204
maniere. marino, 13-128: cama, dea de le porte e de le chiavi
pascoli, 1339: l'ira, o dea, tu canta del peleìade achille /
ulisse / montava: i panni che la dea calipso / dati gli avea, svestì
bisognava avervi carrettiere, / ché la dea gli sapea ben guidare. folgore da
/ e cadean ostie a la cecropia dea / trenta tiranni. d'annunzio,
e asfodelo, per farsi letto alla dea del canzoniere che muore. 3
la lieta festa di pales, veneranda dea de'pastori. ariosto, 17-119:
corteo la morte, / non la dea de'cemeteri, / ma una fresca
, 16-19: ma tu accorrendo, o dea, sì il libe rasti
10-36: sorella mia, reina mia, dea mia, / andrò nel foco,
divisa fusse, gli altari de la santa dea non avessemo con debiti onori visitati et
carducci, 825: salve, dea roma! chi disconòsceti / cerchiato ha il
, 229: ma io che dea sono, della quale niuna è più
: fluì dalla ferita / l'icóre della dea, sangue immortale, / qual corre
, e è così chiamata da cerere, dea delle biade, perciò che le
4 fruges ', derivato da cerere, dea dell'abbondanza, e significante i frutti
cereàlis, agg. di ceres -eris, dea delle biade e delle messi.
1 cèrere1, sf. dea indigena italica della vegeta zione
méscolo. = dal nome della dea cerere. cererìa, sf.
e divine / il mio corno alla dea fertile e grata. tasso, n-ii-435:
/... / sovien, prodiga dea, pregoti, a questa / perseguitata
, 8-1: la fortuna è una dea senza cervello. goldoni, iii-60: andate
,... una lor favorita una dea che sia venuta giù dal terzo cielo
/ e dalla rupe etnea / precipitar la dea. tommaseo, i-203: corrono i
se la virtude del cielo, che dea tenere l'acqua cessata per mantenere la
: e quanto più più nostra / esser dea cura impartir d'esso, / unde
vergin sovrana, / o ninfa o dea. ariosto, 6-29: qual che tu
), / o spirto umano o boschereccia dea. -agg. qual che si
e precorreva / a'suoi passi la dea. verga, 4-85: vedendo che la
tu trovar qui chi il battesmo ti dea? bembo, 2-37: se alle buone
amor, figlia di giove, / bella dea d'amatunta e di citerà. leopardi
. marino, 266: quindi la dea crucciosa / mi fé'de'propri cani e
mare amoroso, 136: e ben parete dea d'amare, e meglio / che
e il colle, quando scendesti, o dea. verga, 4-42: al disopra
terra. carducci, 825: salve, dea roma! chinato a i ruderi /
: sorge il palagio ov'ha la dea soggiorno, / tutto d'un muro
e i chiostri adorna / ove la dea di cipri orba soggiorna. leopardi,
* 217: già donna, or dea, nel cui verginal chiostro, / scendendo
gran corteo la morte, / non la dea de'cemeteri, / ma una fresca
, 10-9: siede in poppa la dea, chiusa d'un velo / azzurro e
da barberino, i-284: che non si dea volere / d'ogni ciancétta far qui
5-98: troncando il cianciar, stese la dea / la man di neve al foco
il quale di tutte fu facitore le dea principio. sacchetti, 61-10: essendo
ad apollo ed a colei / soggiace dea del terzo ciel vezzosa, / e lo
pace e ristoro / questo de la mia dea cielo e soggiorno. goldoni, vii-1212
, xxi-17: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da te
attende. guarini, 45: una dea, / più fresca e più vezzosa
. manzoni, 8: io vidi la dea, che su l'immote i maladette
de'tre metalli, e non le dea mentito pregio, come sarebbe, se
grazzini, 5-3: si vedeva quella bellissima dea con molta maestà,...
di balsamo e di vin colma la dea, / e tutta cinta d'odorate
giacente, / invocò a gran voce la dea. / quindi, alzata, legò
. fiore, 190-12: si non dea nessun don, che guari vaglia,
e dalla rupe etnea / precipitàr la dea. carducci, 867: qui ne le
creato. quasimodo, 2-29: la dea offesa / riversa sul fanciullo ciò che
, agg. di cipro. -la ciprigna dea (o, semplicemente, ciprigna)
alamanni, 5-6-141: con la ciprignia dea secondo i tempi / umor reca e calor
fabro di giove e marito della ciprigna dea. bracciolini, 1-1-3: nel sacro
1-1-3: nel sacro monte alla ciprigna dea / eresse un tempio. fontanella,
fontanella, i-225: a mirarla ogni dea veloce corse, / e fu stupor
del mare dal'uno lato circularemente li dea tornare dal'altro. leonardo, 1-96
. marino, 344: l'istessa dea de l'armi e de le trombe /
monti, x-2-39: tu [olimpia dea], verace consegna alla mia lira
dotta, dal gr. kvista * la dea di cnido '(afrodite),
manzoni, 8: io vidi la dea, che su l'immote / maladette
le mense a servir le fe'la dea. / con la coda sapea ne'soli
tuo passar, siccome a la sua dea, / il bel pavon l'occhiuta coda
marino, 4-225: per supplicar la dea, ch'ivi si cole, / s'
fole. parini, iii-39: ave, dea. tu come il sole / giri
, / ricco monil, che l'amorosa dea / d'un bel serico brun tutto
: e perch'èi scorge che la dea ritrosa / a quel caldo pregar non
si può conservare (detta anche ver dea o sancolombana).
e baci, / la bella dea de'vezzi e de gli amori / intesse
vel vedete: / ha il suo la dea di deio; / e tiri il suo
il culiseo. frezzi, 17-21: la dea rispose: -certo adoro deo; /
ristoro, vi-5 (154): dea fare come lo bono coltivatore per coltivare
il dì cangia gli aspetti / inclita dea, la moda, e che gl'incensi
. idem, 23-134: e tu dea reverenda, della cacciagione / comandatrice.
colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. per che, dovendo io
presentata. guittone, i-114: non dea l'om comenzare / la cosa, onde
grave / il tuo figlio commise, o dea cortese, / se lo sguardo piacevole
quale, verisimilmente, aveva commesso alla dea di condurgli un eroe...
marino, 269: la casta e cacciatrice dea / in compagnia de le più care
volse questa volta / a l'amorosa dea punto celarsi, / ma ne la propria
acciò che io vi dimostri e materia vi dea di cacciarla del tutto da voi,
lieto alfin dovea / presentarsi alla sua dea. -discorso solenne rivolto a un
settimana, se quella creatura nascer dea nel settimo mese, o la settima
, o la settima settimana se dea nascer nel nono mese, comincia la ver
it., ii-405: la dea ragione e la comunione de'beni avea per
sulla conca lucida / del mar la dea gentil. d'annunzio, ii-827: tu
del teatro pregano ad alta voce la dea; e al loro canto concertano a
conciossi sì fattamente che non donna, anzi dea pareva. 20. rifl.
tuoi figliuoli. guarini, 194: quella dea / concubina di marte, che le
fagiuoli, 1-6-427: se voi questa dea somigliate nel volto,...
. alamanni, 5-2-2: alma cortese dea, che 'l verde e i fiori /
orco, l'altro l'amostante della dea de la riputazione. boccalini, i-208
« o frati miei, dio ri dea pace ». / noi ci volgemmo subiti
e lasciate l'estremità, con la confortante dea mi renderono sicura. idem, i-248
/ dalle sventure ulisse, e, o dea, rispose / con alate parole,
siccome intesi, / a la mia dea congiunte. tasso, 20-100: e
. marino, 10-220: ma quella dea... / smorza intanto quel foco
una statua d'oro figurata per la dea vittoria lo fece presentare. sassetti,
anguillara, 10-41: gli fu dall'alma dea più volte detto, / non
mezzo / di lor sedesti, olimpia dea, né l'ira / temi del forte
. simintendi, 2-2-79: aiutimi la dea diana, e consenta a'miei grandi
, xxi-15: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da te
.., incoronate dalla nostra antica dea la vittoria, movevano per le vie
si scioglie in quelle acque di cui fu dea suprema. -consumare la tarpea
/ prendi il gioiel che de la dea fu dono, / ma null'altro toccar
al fianco. castiglione, 373: o dea, tu che conosci lo intrinseco del
gr., i-326: quindi l'invida dea gl'inseminati / campi mira, e
il dì cangia gli aspetti / inclita dea, la moda. -figur.
. monti, x-2-357: [la dea] una bevanda chiese, / grata al
nel banco di ragione, ove seder dea uomo razionale, vertù cangiare a vizi,
e che non oda / l'istessa dea se gli verrà davante, / ch'altro
quinta settimana, se quella creatura nascer dea nel settimo mese, o la settima
mese, o la settima settimana se dea nascer nel nono mese, comincia la vertute
tu dunque, ricchezza, sei una dea maneggiabile, servibile, contrat
colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. 5. caterina da
, 7-i-16: o perfida fortuna, o dea fallace, / che il cieco mondo
. 3. letter. la dea, la personificazione dell'abbondanza. sannazaro
le ceneri coverte, / la mesta dea là 'v'è la pietra incisa / del
il desco, / ed invitò la dea. collodi, 92: cadde bocconi
va fremendo / perché non copre, o dea, l'urna del vecchio / cui
calipso / abita, la riccioluta, terribile dea, che m'accolse; / e
ore. pascoli, 770: intorno alla dea madre i suoi leoni / giacean nel
ciel puro e sereno / la cacciatrice dea, che fugge il giorno, /
ricchezze spanda col pien corno / la dea copia. ariosto, 6-73: non entra
: / « non temer, dea terrena; attienti al corno / che spuntar
onde a'cori notturni / te, dea, mirando, obbliano / i garzoni
ove la ima- gine de la santa dea si vedea, trovammo un sacerdote di
lice a'giostranti / per legge de la dea figlia di giove. davila, 569
furori. marino, 275: de la dea pudica / corre a la guardia,
guarini, 192: tu, sordida dea, / perché le tue vergogne /
marino, 19-386: passò poi de la dea, che 'n cipro impera, /
gran corteo la morte, / non la dea de'cemeteri, / ma una fresca
come regina, quasi angelo, quasi dea, ma la donna sana e sincera ben
fremendo / perché non copre, o dea, l'urna del vecchio / cui già
colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. machiavelli, 377: mi
se non per sé, per la sua dea / mostrar gli convenia fronte mentita.
ogni cosa degno d'essere da qualunque dea amato; te, più che se medesimo
sino ai fianchi, / riconobbe la dea e così disse: « o plutone,
volse questa volta / a l'amorosa dea punto celarsi, / ma ne la
parole porge: / « o sacrosanta dea figlia di giove, /...
vecchia venne ad aprire, e alla dea / che chiedeva da bere, offrì
/ onde a'cori notturni / te, dea, mirando, ob- bliano / i
del peccato. salvini, 24-310: terra dea... / distrag- gitrice universal
si ficca / in criminale, e colla dea moneta / a suo talento i rei
figliuoli non la grandezza della deità della madre dea, ma la grandezza della criminalità.
? panzini, ii-83: la dea temi ha troppi cartafacci ed ha
potresti che dell'onde uscisse / la dea premendo con la destra il crino,
monti, 8-601: sì dicendo, la dea ritorse indietro / i criniti destrieri,
, v-483: 4 lo sdegno, o dea, di'del pelide achille ';
/ punte in croce, onorate / la dea del ver, che viene. bartolini,
sotto il fluttuare dei corvi crocidanti, la dea roma dormire poggiata il capo al palatino
201: a la vaga dea / spina nocente e cruda / punse del
i regni crudi / di quella dea che 'l terzo ciel dipinge. sannazaro,
amaro / ne la perdita tua gustar dea core, / che gustò lo dolzore
/ onde a'cori notturni / te, dea, mirando, ob- bliano / i
. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravigliosa potenzia più volte
, 138: deh! grido [alla dea solitudine], se ti spiace il
agghiaccia e coce / de la triforme dea, ch'è donna anch'ella. segneri
/ che gliele puose in cuor la dea giunone. forteguerri, 2-3: di
bellissima madre, / partorì l'alma dea che cipro onora; / tu hai gli
felici piagge / che de la dea più bella / furon delizia e cura.
faccinsi intorno a lei [alla figura della dea angerona] alcuni pontefici, dai quali
gemma. salvini, v-521: la dea vesta, custoditrice del fuoco perpetuo. crudeli
in memoria di quelle di cui servirsi la dea nel ricercare proserpina. =
vo lassar dalato / corno 'l signor dea tractar lo servente. -da traverso
guadagnare; ma non guadagna acciò ch'e'dea. guittone, xix-73: e poi
tu trovar qui chi il battesimo ti dea? ariosto, 15-95: orlando lo converse
finita la sua orazione, che la santa dea, tocca da'prieghi suoi, diede
nell'usata frenesia / di credere una dea la donna mia. d. bartoli,
io allora più volte ringraziai la santa dea prometti trice e datrice di que'diletti
quella die se celebrava la festa de dea iunone ne lo tempio de diana et
angela forse, o ninfa, o dea / canta con seco in questo loco eletto
dio, / perché nimichi la venere dea, / dando a me sottoposto vita rea
e i regni crudi / di quella dea che 'l terzo ciel dipinge, / e
dirò. alamanni, 5-1-268: alma ciprignia dea, lucente stella / de'mortai,
venere ad enea, s'ella era dea de l'amore, tu parimente spirito amoroso
marino, 5-94: ma la gelosa dea, che 'l fallo ascolta, /
io sarò condennato per aver amato la dea venere ch'è signora di tutti e che
a tutti. alfieri, 1-835: la dea sdegnava i voti miei; gl'incensi
fremendo, / perché non copre, o dea, l'urna del vecchio. nievo
dame. carducci, 44: terpsicore dea / invisibil co 'l suon danze movea
movea. pascoli, 732: la nostra dea sa tutto, / ché gli occhi
sul cervo palpitante, / per la dea che t'amava / tessevi le corone.
pallade atena, parlava della disputa fra dea e il dio per il patronato della città
, 2-28: ora ciane piangendo la dea rapita e le leggi / della fonte
scioglie in quelle acque di cui fu dea suprema. — statua di dea
dea suprema. — statua di dea. l. gualdo, iv-70:
/ -o spirito umano, o boschereccia dea. bandello, ii-849: i lascivi satiri
me / variopinta di penne, / piccola dea lacustre / del nulla soave immagine.
vento, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana
: per benefizio (adunque) della dea / gioventù, abbian'noi a tornar tutti
un altro poeta che la fortuna, dea o donna potentissima e bizzarra s'innamorasse
, 148: o bella sera, amabil dea fra mille. aleardi, vi-507:
però che un giorno immansueta e bella / dea la vittoria scese; e per quei
libertà. d'annunzio, i-i7: unica dea, la febbre, su l'ali
in piazza grande di ferrara e la dea ragione al naturale sugli altari in duomo.
, 20-17: lei che 'n terra è dea / de bel tate e d'onore
lui vedute, dubitava non fosse alcuna dea. cantari cavallereschi, 75: quei
quelle cose si metteva / tal che una dea a ciaschedun pareva. s. errico
umori / di più rara beltà nascente dea. carducci, ii-9-251: certo, saresti
* à la reine ', la dea della festa. fogazzaro, 4-21: quelle
bianche non eran d'alpigiana ma di dea. d'annunzio, i-430: toma
9-188: ottavia da quel giorno parve la dea del sorriso. levi, 1-158:
delle dee. landolfi, 2-124: della dea la fanciulla aveva la stessa linea slanciata
canzonetta, va a quella ch'è dea, / che l'altre donne tene in
, 45: più v'amo, dea, che non faccio deo, / e
/ dove dimora quella che è mia dea, / a cui quartodici anni ò fatto
il mio signor sedersi e la mia dea. boiardo, canz., 140:
è pur la mia donna e la mia dea, / questa è la luce pur
tutto ciò non diede il nome di dea alla sua donna il petrarca se non
dal dì veloce in grembo a la mia dea. guarini, 82: trovammo alcune
siccome intesi, / a la mia dea congiunte. bruno, 61: quell'altro
inamorato, e chi è la sua dea. tingoli, iii-188: per tesser
, / giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di
la mia cara gioia, la mia dea, la mia principessa. 6
tu, donna del ciel, tu nostra dea, / se dir lice e convensi
/ a chi ti porta, com'dea, reverenza. l. martelli, 1-62
verginetta ebrea i su nel ciel prima dea. = voce dotta, lat
i quali decimate, cioè predicate che si dea decima de la menta e de la
. guerrazzi, 6-744: tu, dea, conosci se i miei desideri furono per
fu votato e promesso il tempio della dea giunone moneta..., seguitò
, sf. ant. e letter. dea. istorietta troiana, xxviii-541:
così vendicata esser si dice / la dea contra quel giovane infelice. =
. fiore, 190-14: sì non dea nessun don, che guari vaglia, /
, i-3: commossa adunque la santa dea per le costui opere, propose di
. boccaccio, iii-7-43: o bella dea, del buon vulcano sposa, / per
quattrocentista la natura sente la presenza della dea, o meglio sente la parte di
tuoi più cari / d'onorar te dea primiera, / delibando a i sacri altari
la qual'vo a nunziare / che si dea preparare / ricevere il figliuol di dio
. arici, ii-16: invan l'acerba dea psiche deluse. -illudere.
v-1-338: veggo i suoi [della dea cibele] portatori di pini, le schiere
le ceneri coverte, / la mesta dea là 'v'è la pietra incisa / del
braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo de i figli
lo onorarono, commettendogli di placare la dea avversaria di roma con un suo canto di
fallire, / ricchezza insuperbire: / dea dunque l'uom desire / aver contento
ii-3-87: che se'tu dessa, dea, che far lo puoi, / sol
il suo posto / fra dessa e quella dea che nelle selve / è solita ferir
. caro, 8-92: déstati de la dea pregiato figlio; / / e come
17-115: non men come reina e come dea / la sua bella consorte ha soglio
: in terra ti detragge [o dea] a i baci / giovin di caria
anguillara, 5-146: non avea ancor la dea fermato il detto / che la cortese
o devoti pastori a la gran dea, / invocate il suo nome. tasso
patria. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravi- gliosa potenzia più
fiori, / e sì come a lor dea, chini e devoti, / movendo
il mio signor sedersi e la mia dea. fazio, v-17-46: bianco è
quella die se celebrava la festa de dea iunone ne lo tempio de diana et
si può ben risolvere nell'unicità della dea, che in quanto è libertà,
, sf. mitol. divinità romana, dea della luna, datrice di luce
quelli lochi foschi / son governati dalla dea diana, / la qual voglio che veggi
ecc. panzini, iv-193: la dea antica non pare abbia che vedere neanche
dotta, dal lat. diana, la dea (cfr. diana1).
. cercopithecus diana, dal nome della dea (cfr. diana1). diana4
/ -non posso più. -diavol ti dea artigli. / -sonv'io nemico? -sì
suoi spezzati remi / dibattendo, chie- dea soccorso invano. segneri, ii-49: e
solito d'adoperarsi nelle sacre cerimonie della dea iside. tramater [s. v
per insegna, perché questa è la dea, c'ha da protegere questa specie di
sono, / di trovar per la dea dicevol dono. giraldi cinzio, 2-5
, sf. ant. deessa, dea. storia dei santi barlaam e
5 (115): elio cielo dea essare bone stelle e de bona operazione,
simintendi, 3-229: la pecora ci dea tarmi che ci difendino dall'aspro vento
ch'è da quel netto / e dea conoscer lo vizio che face, / in
. boccaccio, iii-7-80: o casta dea,... / odi le voci
preda e strazio a'nimici, le dea morte onesta. g. gozzi, 132
polmoni. gamerra, 54-45: la dea, che passar vuol per chiusa figlia
. alamanni, 5-i-269: alma ciprignia dea, lucente stella / de'mortai,
piacer col giovinetto / sen va la dea dell'amorosa luce. / per le
, cigno disse: o figliuolo di dea (però ch'io t'ho conosciuto per
dilunga. sannazaro, 3-72: tu, dea pietosissima, appaga per loro le deità
fremendo / perché non copre, o dea, l'urna del vecchio / cui già
canzonetta, va a quella ch'è dea, / che l'altre donne tene in
/ dove dimora quella ch'è mia dea, / a cui quattordici anni ho fatto
compimento. simintendi, 1-160: la dea venus domanda per lo dimostramento che fece
non a torto esservi crede / un'altra dea, che l'azioni in terra /
immascherata ne la umanità, ma come dea si dimostra. -anche di animali,
. scient. dionaea, da diònè, dea greca, madre di afrodite, o
tòschi e i regni crudi / di quella dea che 'l terzo ciel dipinge,
campo silvestro / si dipinge, la dea, ch'amor ha a vile. napoli
, 212: quale, o dea, / presso all'amata ninfa / è
mio impero. manzoni, 8: la dea mirolle, e rise un cotal riso
un altro sagri- ficio a questa medesima dea fu detto il dì da'decemviri.
giamboni, 116: anzi che cristo dea la sentenza, si porrà tutte le
tu fugga l'ira / di questa dea, con un esemplo vengo. caro,
più grave registro accorda intanto / la dea delle bellezze e degli amori / celesti
di tutte le cose, anzi che cristo dea la sentenza, si porrà tutte le
placid'aura. marino, 270: la dea tentando / l'arco d'argento,
bracciolini, 1-3-13: come entra la dea, ch'apre e disbruna / quell'
o moccicose. frezzi, i-6-2: o dea diana, 0 figlia di latona,
. marino, 202: mentre la dea smarrita / de la guancia fiorita / discolorò
mala cappa in dosso / l'amica dea cacciògli, ambo squarciate, / discolorate,
, secondo il mito greco, la dea eris gettò con la scritta « alla più
discredo / che la mia venuta / dea placire -ed alegrire / de la mia
. carducci, 340: è la dea cui discredere / di federico la progenie
, venuto ne'discreti anni, questa dea, alla quale piccioletto rimasi e a cui
dolce amico, ragione e discressione aver dea uomo, ben da mal cernendo, che
la penna e 'l calamaro / non ti dea disdegnare / o la tua arte fare
): e1 desegnamento per rascione dea essare proporzionato e partito ala taula rasa
se la taula è longa el desegnamento dea essare longo, e se la taula è
lavoro / da chi vuol la mia dea prender disegno / per far a vostro essempio
che prese in ardimento di disfidare la dea della sapienza, la quale sol per
si disgiunga. alfieri, v-2-846: o dea, tu figlia di valor, che
(17): lo cielo non dea essere pontato né desegnato de stelle che
viso. firenzuola, 303: ve- dea gl'innanellati crini maestrevolmente disordinati pendere sopra
, / e sì non reo in dio dea desperare: / mizericordia è tutto el
disperate, / e trovate ferita qualche dea / o qualche dio; non vi scandalizzate
esaudire colui che domanda, non li dea speranza né altri primitivi segni d'amore
. io t'educai finora / perché la dea di gran secoli amica / suoni di
: fu vista a quel parlar la dea cortese / quasi in sereno ciel lampo
sapere. guarini, 225: vindice dea, che la privata colpa / con pubblico
piè, ch'a l'andar anco e dea / veracemente e venere mostrossi. b
al suo leone; / ecco, terrena dea, ch'ai nostro adone / par
.. / disvelami i segreti, o dea gradita, / pommeli su le punte
marino, 9-199: seben la dea d'amor così dica, / non n'
.. / disvelami i segreti, o dea gradita, / pommeli su le punte
testa, / la tozza e burbera / dea della festa, / benedicendoci / dal
è fatto prete, ma la sola dea che egli riconosce è la dea intelligenza
la sola dea che egli riconosce è la dea intelligenza. forse sarebbe il caso di
, 7-5: deh vieni a santa dea, ch'indi a tua gloria,
. parini, iii-40: ave, dea [impostura]. tu come il sole
scritto: vogliono alcuni che questa fusse una dea, il cui simulacro per mano di
tebe dentro il tempio di venere: dea della persuasione, figliuola della erudizione e
bocchelli, 11-9: il mito della dea della giovinezza, che conforta e premia
intelligenza, 102: il fuoco d'una dea ch'ha nome vesta / si divise
/ e clio, calliope e me chiamasse dea, / non però vidi ch'ei
. boccaccio, vii-205: questa beata dea nudritti a guisa / che sempre dei
sembiante? carducci, 825: salve dea roma! chinato a i ruderi / del
su in ciel quella pietà che mi dea aita / e 'l cor nel pianto a'
3-8 (349): dio gli dea il buono anno a messer dome- neddio
: iddio per lo suo dolzore ti dea grazia, che tu abbia gli occhi aperti
dole e geme / sì che la vera dea ne langue insieme. fagiuoli, 1-5-206
dolorando. foscolo, 1-279: invan la dea lidi e montagne / dolorando cercò
qual dolor, qual onta / fece la dea, ch'è pur donna e regina
, 1-96: la costanza è la dea, / che addolcir fa tutti i dolori
canzonetta, va a quella ch'è dea. / che l'altre donne tene in
tu donna del ciel, tu nostra dea, / se dir lice e convensi,
: / tutto è niente a veder questa dea. aretino, 8-60: quando ella
. facesse... che dopo la dea io sola nel mondo fossi donna della
spolverini, xxx-1-37: quella [la dea] il molle terren sodando, e
discredo / che la mia venuta / dea placire, -ed alegrire / de la mia
, violenta. - anche: la dea della guerra. salvini, 24-320:
druidesse. carducci, 60: ah falsa dea! va'su'misteri orrendi /
e chiaro / e di madre e di dea, qual credo, e quanta /
gielo. marino, 237: la faretrata dea / da la cima del cielo /
capo. alfieri, v-2-845: o dea, tu figlia di valor, che aggiungi
duranti adunque i nuovi fuochi della santa dea nel petto mio, avvenne un giorno che
'pubertà '(ebe è la dea della giovinezza) e < ppy) v
facessono sacrifizii da umiliare l'ira della dea eccitata per la ingiuria fatta. p.
preste / le penne dispiegò l'alata dea, / e 'l cavo bronzo accompagnando
ed è cultrice e fedele della grande dea diana e del suo figliuolo giove?
dire: grande è diana, dea degli efesi. idem, x-221: li
il fuoco nel tempio della efesia dea. mattioli [dioscoride], 658:
prole, adorabile, divina, / beata dea, di guerra agitatrice, / di
. marino, 344: l'istessa dea de tarmi e de le trombe i
, è questa l'effigie di una dea immortale cui le genti del paese di
del paese di lungi nomano afrodite, dea generatrice. -parte anteriore (di
/ effuso dal terreno / lui raccolse la dea nel latteo seno. 2
tempio a minerva con l'effige di quella dea armata dell'egida e dell'asta.
muti. poliziano, 1-322: la dea negli occhi folgorar vedresti, / e
: angela forse, o ninfa, o dea / canta con seco in questo loco
gr. 'exeuolvo appellativo di demetra, dea dei cereali, venerata nell'antica cittadina
si celebrava il culto di demetra, dea agraria, alla ricerca della figlia persefone
fosse stato orlando pare / all'eleusina dea, come in disio, / non avria
cominciar ad impiegarsi ne'servigi della lor dea che prima non fussero e co 'l zolfo
canteo, 354: ma tu, eliconia dea, con cui ragiono, / constanzia
marino, 2-112: e tutta [la dea dell'amore], ovunque a risguardarla
. carducci, 60: ah falsa dea! va'su'misteri orrendi / de'druidi
, iii-2-378: offendi / la dea del primo tempio! /...
dolor, qual onta / fece la dea, ch'è pur donna e regina /
mitologia classica, ricordato nel corteggio della dea ecate, e rappresentato come capace di
d'oro enea figura / sembianza della dea, che della mente / fu concetta di
sacro all'impresso / conio dell'epònima dea. -per simil. e al
/ prendi il gioiel che de la dea fu dono, / ma null'altro
i venti, / che la dea pasce generando il tutto, / ed erbifrutta
insuperbirsi. ottimo, i-316: pallas dea del lanificio, per confondere la vanagloria
/ di più rara beltà nascente dea. parini, giorno, i-108: ergiti
: questa è la terra ch'a la dea, che nacque / da tonde con
ermafrodito o endimione o selene, la dea, secondo la teogonia egiziana, di
(eroico in quanto amico di venere, dea genitrice). 2. in
discordia. boccaccio, iv-174: la dea della discordia,... corrucciatasi
: vogliono alcuni che questa fusse una dea, il cui simulacro per mano di
tebe dentro il tempio di venere: dea della persuasione, figliuola della erudizione e sorella
, iv-xxiv-15: guardisi che non li dea di sé essemplo ne l'opera,
esercizi ginnastici ed atletici in onore della dea. cattaneo, i-2-457: avendo la
esiste solo in atto: l'i [dea] artistica] virtuale è un assurdo.
feri paesi / esposto, o de la dea famoso figlio? i. pitti,
: mi pareva talvolta d'essere una dea che porgesse all'inesperto suo innamorato il
185-11: onn'è bon giustizia, che dea rendendo / a dio, a sé
di farsi sua fattura. boccaccio, dea., 3-3 (287): s'
boccaccio, ii-3-79: tu legge, o dea, poni all'universo, / per
gionse una dama in forma de una dea. machiavelli, 166: e'si può
e lasciate l'estremità, con la confortante dea mi renderono sicura. leonardo, 2-231
... /... come dea soggiorna? ariosto, 137: se l'
etematrici. parini, 352: etematrice dea, di giove figlia, / ch'ai
gran fiume etiopo, / par che la dea presa volando fosse. di leo,
/ e dalla rupe etnea / precipitar la dea. zanella, ii-64: tu l'
meno sciocco fra i culti figliati dalla dea ragione. evagazióne, sf.
. boccaccio, v-99: o santa dea, se non è ingiusto, scuopramisi
. marino, 1-82: va de la dea, che generaro i flutti, /
ogni molestia ei vada, / la dea d'amor propizia in mar gli sia.
colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. storia dei santi barlaam e
alba che piange / col venir de la dea volan leggieri. battista, vi-3-9:
stigliani, 2-256: vientene, o dea falciuta, / vientene vienti, o
fatto fallimento, / ispero che mi dea bona sentenza. romanzo di tristano xxviii-630:
/ per fermo ci fallian, se una dea, fatta / di me pietosa,
marino, 5-94: ma la gelosa dea, che 'l fallo ascolta, / di
sento la mano / de la propizia dea. foscolo, xvii-236: domani, senza
del tonante all'ara o de la dea / che ricovrò dal nilo il turpe fallo
. marino, 16-180: così la dea, che 'n testimonio arreco, / pari
. pananti, ii-205: vedi quella dea, che spazia sul globo? è
pecorelle,... tu, dea pietosissima, appaga per loro le deità offese
profetizzando con fanatico verso che la detta dea alli romani e alla guerra e alla vittoria
la vista ammorzata nella contemplazione meditatrice della dea riverita. pasolini, 3-22: « è
, e chi è la sua dea. = deriv. da fanfaluca
quale, / o terreno fantasma, o dea, pur ti amo, / ché
, 7-70: la donna arcieminente, oppure dea / d'aspetto imperiai, di vari
. marino, 237: la faretrata dea / da la cima del cielo / con
, / per qua passò la faretrata dea / e nuda al nudo endimion soggiacque
la natura non potesse pervenire allo stato, dea essere
, quando passano davanti alla statua della dea, la salutano alla fascista come quella
di clodio, tirando in ballo la dea bona, e le varie dignità possedute da
valle, 33: esca in fasto di dea, / poiché 'n bellezza è dea
dea, / poiché 'n bellezza è dea. -senza fasto: senza cerimonie
che costei fu iddea o figliuola di dea, ovvero una di quelle che la gente
femm. sing. col senso di 'dea del destino '(il termine ebbe
giurammo di stare, mentre lachesis, fatale dea, la vita ne nutricasse. ovidio
xxx- i-m: fate onor a la dea, né vi dispiaccia, / mentre
copre le sante immacolate membra [della dea], / e svela in parte
perseguitato il gigante siceo da giove, dalla dea tellure sua madre favoleggiato fu che egli
donna, il cielo have acquistato una dea. -in senso concreto: sedizione
effetto. ginanni, 1-20: così alla dea orbona sacrificavano, perché non gli
, perché non gli facesse orbi; alla dea febbre, perché non mandasse loro la
le protese braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo de i
. d'annunzio, i-i7: unica dea, la febbre, su tali giallastre gravando
erompe dal pagano ammanto / come un'antica dea, / e in alto vola,
vostro. pascoli, 1202: te la dea roma disegnò quadrata, / qual essa
i sacerdoti... sacrificassero alla dea fede. caro, 1-469: allor la
d'avere l'entrata o di chi la dea in arezzo. testi non toscani,
brame giuste e pure / secondi, o dea, di due fedeli cuori, /
ignuda. 10. mitol. dea romana che personificava la fecondità, la
non felloce e non nocente esser dea, ma pacifico e dolce, uttilità prestando
e consegnarlo a tempio. / così la dea, che 'n testimonio arreco, /
annunzio, iii-2-255: non l'amore, dea / ferale, generasti ma la morte
= voce dotta, lat. ferentina * dea ferentina ', divinità venerata a ferentinum
, 5-146: non avea ancor la dea fermato il detto / che la cortese vecchia
. alfieri, 6-277: la gran dea scassabimba un dono a mezzo / non ti
ferònia, dal nome di feronia, dea delle selve adorata in etruria (dal lat
marino, 1-82: va de la dea, che generare i flutti, / il
de'duri sassi e far festa alla dea mentre che passava. manzoni, pr.
pagani potessero ed avessero grande fede alla dea venus, la quale principalmente si festeggiava
la bellezza il ver ritratto / la dea d'amor nel volto e ne le ciglia
. / tutto è niente a veder questa dea, / che fa invidia al ciel
. marino, 6-121: a la tua dea su i fianchi 10 veggio / di
o tu, nume balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran fianco
: tu sali e baci, o dea, co 'l roseo fiato le nubi,
le torme. pindemonte, 6-31: la dea che gli occhi in azzurrino tinge,
2-83: ciascuno dubita di dire: ma dea libertà di parlare e renda lo fiato
. marino, 13-128: cama, dea delle porte e de le chiavi, /
e con tutto che la tua conscienza ti dea gran fidanza, perché molte cose hanno
, / e sì non reo in dio dea desperare: / mizericordia è tutto el
277: pur meco ne vieni, anima dea i non più fiera incostante / su
per fermo ci fallian, se una dea, fatta / di me pietosa, non
, 26: certo mi par che far dea bon signore / in signoria sua fier
costei più innanzi un poco si ve- dea / accesa tutta di focoso amore / d'
il meno sciocco fra i culti figliati dalla dea ragione. figliatrice (filiatrice)
duce; / anch'ei de la tua dea servo e famiglio / al piacer de
50: io voglio che tu mi dea figliuolata per moglie. -per simil
o tu, nume balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran fianco in
fila come le poppe che pendono dalla dea della natura. cellini, 2-88 (455
. marino, 1-8: così la dea del sempre verde alloro /...
ii-704: messosi giù, gli fece una dea della natura, che, alzando un
seguiva amorosa, aspra di rughe / la dea pareva. manzoni, pr. sp
, ii-313: lui aspettava filosoficamente la dea fortuna al caffè biffi. giocosa,
avere grande timore che idio non gliele dea e lasci avere per suo finale guidar-
finanze in roma ella domina, unica dea, il bello italo regno. landolfi
vi-4-128: fuggi d'amor l'insidiosa dea, / se ti giova scansar tragico fine
è ginevra la reina / che fu dea di fino amore. alvaro, 7-105:
/... e, quasi dea, / come cosa mortai ti sdegna e
, 26: certo mi par che far dea bon signore / in signoria sua fier
come fosse finita maria 'a pastora, questa dea della guerra contadina. pavese, 120
. guittone, i-115: non dea tom comenzare / la cosa, onde
. sacchetti, vi-67: o alta dea, o fior d'ogni costume. storia
5-18: a l'entrar della dea calipso vide / repente adombrar petrarca
scende a gran passo a veder la sua dea! / o quante volte ansò su
guittone, i-40-114: bene dea gaudere lo più avaro omo quitare di
nell'antica religione italica e latina, la dea della primavera e della natura in genere
dotta, lat. flora, nome della dea della vegetazione, da flos floris '
che si riferisce o è dedicato alla dea flora. -feste florali (anche florali,
antica roma erano celebrate in onore della dea flora dal 30 aprile al 3 maggio
voce dotta, lat. flòràlis * della dea flora '; cfr. fr.
lat. flòràlia, da flòràlis * della dea flora '. floreale,
fluì dalla ferita / l'icóre della dea, sangue immortale, / qual corre de'
si fe'marghera, / è una dea che ogni mortale eccede, / siccome
il fluttuare dei corvi crocidanti, la dea roma dormire poggiata il capo al palatino.
. marino, 344: l'istessa dea de l'armi e de le trombe,
a 'l petto profondo / l'ignota dea, pur di baciarla; e poi.
. foscolo, iii-1-467: di giuno dea di belle trecce / folgoreggia il marito apparecchiando
arce capitolina e nelle curie immolando alla dea tel- lure una vacca gravida; le
gioiello / già si dona alla gran dea, / che ben degna era di quello
e chiaro / e di madre e di dea. garzoni, 2-32: si trasformano
compagnia del caro adone / la bella dea del suo dolor cagione. carletti,
bellissima madre, / partorì l'alma dea che cipro onora. de sanctis,
parte pesce, e fu lor patria dea. soderini, iii-617: serve [la
marino, 16-56: la statua de la dea... / tutta ignuda formolla
). salvini, 23-310: terra dea,... / universal datrice,
erbe, non all'acque / la mia dea via più bella e manco cruda /
: convienimi che con più alto stilo dea, ne la presente opera, un poco
v-98: ma, come piacque alla dea, io mi rivolsi alla fontana fortificatrice
ella massimamente sia fortificazione dell'orazione e dea aiutorio alle vigilie, alle quali essa si
. parini, iii-42: ave, dea [impostura]. tu come il sole
7-i-16: o perfida fortuna, o dea fallace, /... / ben
brame giuste e pure / secondi, o dea, di due fedeli cuori, /
feri paesi / esposto, o de la dea famoso figlio? delfino, 1-497:
. idem, xxxviii-28: ben dea fanciul temere / intrare in campo
potea, / ma chi più fosse fottereccia dea? = deriv. da fottere
del tempo. lalli, 1-82: la dea gli accolse e servì lor d'ombrella
. pavese, 3-22: piacque a una dea di ucciderle i figli a uno a
, 1-81: ciò fra suo cor la dea fremendo ancora, / giunse in eolia
piedi. pascoli, 635: una dea non vista / a frenar la tua fosca
nell'usata frenesia / di credere una dea la donna mia. bocchelli, 4-145:
... si vedeva quella bellissima dea, con molta maestà sedendo tutta nuda
.): solennità in onore della dea cibele. tommaseo [s. v
fremendo / perché non copre, o dea, l'urna del vecchio / cui già
. s. cattaneo, 4-32: la dea donogli un bel fico frondifero, /
eterno. n. franco, 2-27: dea del frumento e la madre
. offriva a maia, la bona dea, la terra generante e frugifera, un
). caro, 12-iii-126: la dea cerere, con le spiche ne la
il mestiere del fomaro fu trovato dalla dea cerere, la quale sì come ritrovò il
due ginocchi per frusciargli sui pedestalli della dea venere e del dio mammone. cagna,
. alamanni, 5-1-271: alma ciprignia dea, /... / tu fai
che viene un mogio di grano e dea avere i fruti di qui ad ognasanti
: a l'andar anco, e dea / veracemente e venere mostrossi. /
luciano], 1, 11-3-376: o dea fuggimi- seria, / o unica de'
: anche la speme, / ultima dea, fugge i sepolcri. 23
preste / le penne dispiegò l'alata dea. poerio, vi-315: da te spirato
. dal lat. tardo fulgóra 'dea del fulmine '. fulgurale [fulgorale
/ né 'n cielo avea lasciato dio o dea / il qual per sé non facesse
, adorate il nummo? - / la dea rispose: -certo adoro deo; /
] abiti li consacrati fuochi de la dea vesta con antica religione. tasso, v-227
dei numi. vico, 414: la dea vesta, con fiera religione armata,
incoronato. delfino, 1-492: sublime dea, che con femminea luce / e
per insegna, perché questa è la dea c'ha protegere questa specie di matti
-partorire. anguillara, 9-119: la dea... / e l'una e
a un punto stesso / scossa la dea, la preside d'autunno, / guatò
quel furcifero... figliuol di quella dea che si chiama venere, il quale
introdurre diana, che si dice esser dea della castità, ne'teatri e in scena
usato nel culto dai sacerdoti evirati della dea cibele, chiamati gallae e perché venne
se fuggì d'ilio il figlio della dea / e dalla mecca l'arabo profeta,
frezzi, ii-16-36: -o sacra dea, che tanto ben mi scudi /
fiori, / e sì come a lor dea, chini e devoti, / movendo
a gareggiar ti spinse, / uomo con dea? -con riferimento ad animali.
credendosi che il gatto fosse consacrato alla dea iside, che era la loro deità maggiore
, 1-82: aveva già la furibonda dea / saputo dii mio mal tutto l'effetto
, gr., i-327: l'invida dea gl'inseminati / campi mira, e
, disse: « ohimè, figliuolo di dea, fuggi e libera te ora da
marino, 1-82: va de la dea, che generaro i flutti, / il
dolce e vago canto, / o quale dea per le verdi foreste, / o
. d'annunzio, v-2-105: afrodite, dea generatrice,... nacque dal
enverso lo capricorno, la generazione che dea andare ennanti retrogradarea e tornarea enderetro,
essendo venere, come vuole plutarco, dea della generazione, s'unisce con le parche
enea il quale fue genito e nato dalla dea venere e d'anchise. leone ebreo
. equicola, 118: o celeste dea con molta fama, lode e gloria
eroico in quanto amico di venere, dea genitrice). -attributo di giunone
. carducci, 825: salve, dea roma! chinato a i ruderi /
viii-133: non mi piace il chiamare dea la madre di gesù; e sa di
gregorio. simintendi, 3-244: la dea venus angosciosa indarno gittava cotali parole per
323): preghiamo iddio che vi dea tanti malanni che voi siate morto a ghiado
amaro / ne la perdita tua gustar dea core, / che gustò lo dolsore
s'accorgesse. simintendi, 1-213: la dea ceres primaia mosse la ghiova col rauncinato
era necessario di raccomandare li nascenti alla dea ope,... alla dea cunina
alla dea ope,... alla dea cunina li fanciulli giacenti? tasso,
.. la figura d'una bionda dea, coperta dal peplo, seduta alla
. questo la predestinava a diventare la dea del giacobinismo, che la celebrò con una
voce sarda, deriv. dal nome della dea diana', cfr. provenz. jana
/ giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di
rizzatisi di ginocchióne / anche rinnegano la dea ragione / e sempre al solito mo'tolleranti
): in onore di flora, dea dei fiori e della primavera. valerio
il popolo frequente portò doni alla dea nel palagio, e il lettisternio e i
il popol rusticale / ha in onor della dea quivi ammassati. cesarotti, i-38:
leoni / ch'ai carro de la dea son posti al giogo. spolverini, xxx-1-185
descrizione, o di donna o di dea, / fe', saria poco a quella
. di costanzo, 181: la dea che il terzo giro orna e colora.
amor, i'me lamento de sta dea, / che com'più l'amo,
da giunone, lat. iùnó -6nis, dea moglie di giove, rappresentata dalla
che si riferisce, che è proprio della dea giunone. -giunonica legge: vincolo coniugale
ella abbassò la fronte, / e dea diana, a grand'ira commota / contra
non cosa mortale, ma la stessa dea bellezza. per la qual cosa egli,
. - anche: rappresentazione simbolica della dea (o della virtù).
a giovenal che si dibatte / sotto la dea, ch'egli lo spasmo in riso
, 7-105: questi implacabili sagrestani della dea informazione... si fanno una gloria
fiore, 190-14: si non dea nessun don, che guari vaglia,
crin crespo e dal canoro labbro / dea veneranda un gon- fiator di vela /
a me la gorgone dimostra / questa dea ch'a virtù t anime incende. tasso
, 1-75: a quello che dimanda dea la cosa sì gradevolmente che dimostri d'
.. / disvelami i segreti, o dea gradita. -accolto con segni di
figura, nella quale prova l'angolo dea esser solamente un grado e mezzo,
erra discinto; / vela dell'alma dea del terzo cielo / le più care beltà
che quant'opra in favor de la sua dea, / tutto gli va come in
dice, della grassa minerva, cioè la dea degli artefici, cioè a dire alla
. /... / era la dea della consolazione / appresso a'greci una
. d'annunzio, i-17: unica dea, la febbre, su l'ali giallastre
: convienimi che con più alto stilo dea, ne la presente opera, un poco
verginetta ebrea / su nel ciel prima dea, / piena di larga grazia, e
). simintendi, 2-2-44: iuno dea del matrimonio e imeneo iddio delle nozze
anche audace, si ferma davanti alla dea, / e la deride dicendole: «
la notte, nel gremio di tetide dea marina. 1425: argo in
albertano volgar., 143: quello si dea intendere delle rie e malvagie femmine gridatrici
. marino, 13-128: cama, dea delle porte e de le chiavi, /
, cigno disse: o figliuolo di dea,... perché ti maravigli tu
dice, della grassa minerva, cioè la dea degli artefici, cioè a dire alla
erano i fregi / nel petto de la dea gruppi di serpi / che d'oro
del paese cielebravano una grande festa alla dea cerere per guardaménto delle biade e degli
salve munichia, guardapòrti, o dea ferea. = comp. dell'imp
guardisi il padre] che non li dea di sé esemplo ne l'opera, che
figur. marino, 275: la dea pudica / corre a la guardia, indi
caporali, 11-86: qui la crapula dea, tutta allardata, / sopra
alnon paia a quella d'essere una dea? baldinucci, 1-30: l'ossequio
dì veloce in grembo a la mia dea. serdonati, 9-384: le frezze
quelle cose si metteva / tal che una dea a ciaschedun pareva. della casa
, 5-x-291: deh fa, sacrata dea, ch'in terra e 'n mare
grazzini, 4-559: si vedeva quella bellissima dea, con molta maestà sedendo tutta nuda
donna e guidatrice si vedeva quella bellissima dea... guidare i freni.
parini, xxi-14: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da
hem, hem. / o santa dea, che col fraterno raggio / levi l'
voce toscana, deriv. dal nome della dea diana (v. anche giana
sì ne scorse / l'immortal sangue della dea, l'icore, / quale ne
fluì dalla ferita / l'icóre della dea, sangue immortale, / qual corre
il mirto sacro / a l'idalia dea, cerulo spumante / scende l'ilisso.
. iddèa, idèa), sf. dea. lancia, iii-616: poi
d'esser dannunziani, i coribanti della dea storia, quella che ha sempre ragione.
monti, x-3-446: ma dove, o dea, dell'egida / son l'idre
. igèa, sf. mitol. dea della salute nell'antica mitologia greca (
della celeste / venere, e olimpia dea ne l'appelaro. varano, i-556
scendere dal vertice il fiato / della dea su te troppo ignito / onde si
: quando / spingesti tu contro la dea / la bocca imbavata di bile /
3-5 (307): dio vi dea quella allegrezza e quel bene che voi
i'mi credetti il giorno / fussi ogni dea di ciel discesa in terra. tasso
ho interamente riacquistata la buona grazia della dea salute, bensì l'ilarità dell'ingegno
a 'l petto: / la dea conobbe; e l'ilio giovinetto / li
, sì invoca pallas di monte pegaseo, dea di sapienza e di memoria e d'
col bel volto / eri l'amabil dea, / che le mie rime avea /
. quando / spingesti tu contro la dea / la bocca imbavata di bile /
nove ariste imbionda il crine / la dea sicana. salvini, 39-iv-238: perché
prima di essere adone soccorso dalla dea, o paride imbrancato tra le temine
: cupidine ambidui gli ferite e la dea cum l'acqua dii fonte gli imbrefece.
/... / sovien, prodiga dea, pregoti, a questa / perseguitata
b. corsini, 66: questa dea, ch'in un momento / già nel
: la spirante imago / de la tritonia dea co'l'elmo e l'asta /
1-10: un giorno immansueta e bella / dea la vittoria scese. carducci, iii-1-169
giuochi... alla felicità, dea spiritualmente apparsa sulla terra dei sofe- renti
piacque / al cacciator la cac- ciatrice dea, / benché immerita pena gliene nacque.
su quel margo mirai donna, anzi dea, / succinta in veste, il crin
persuadono a quella gente non dovere la dea rimanere in casa d'un uomo,
ma essere ospitata nel tempio di un'altra dea che quivi era in grande venerazione.
, ardenti spose, uscite: / la dea già viene. manzoni, pr.
, 171: fosti chiamata / nemesi e dea da quella gente sciocca, / che
viene l'accessione della febbre, non dea essere dato alcuna cosa allo infermo,
). gavoni, 817: una dea invisibile di luce / frena impennandoli sulla
alto chiamando a nome / l'eccelsa dea che alle grand'opre impera. d'annunzio
, così la sposa di dio è dea, e sarà onorata da tutti gli ministri
suo nome è maria, che come dea / per la sua umiltà sarà esaltata:
bracciolini, 1-14-18: non vien [la dea] per tai parole a incollerirsi,
lemene, ii-139: senti (volli dir dea) senti quant'osa / dir con
veggendo impètra. marino, 4-287: la dea... di stupore impetra.
anguillara, 6-34: a l'iraconda dea dispiacque tanto, / che le tolse
convienimi supplicarle da voi, mia dolce dea. = deriv. da implicito
, ii-235: del che godranne la granosa dea, / che tutta s'ingalluzza e
la natura. parini, 138: dea, costor nel tuo bel regno / abbian
importuna parca. bordani, lvi-344: quella dea... 'l gelo /
dici. pavese, 3-168: chiedevo alla dea le cose impossibili. -sostant.
, 20-80: due coppie ancor la dea volse ch'avesse / di colombe vezzose a
metastasio, 609: che speri, instabil dea,... / ch'io
. boccaccio, iii-430: pallas, dea della sapienza, gl'impromise, se a
si sollevano impunemente gli occhi a una dea. -con significato attenuato: senza
: non distinguevano coloro il mal dal dea più grave il suono, questo l'inacutiva
con somma facilità spacciarsi in terra per dea. a. martini, x-315:
la speranza] di continuo isperimentata una dea inesorabile a i miei prieghi ed inalterabile
. simintendi, 1-92: come la dea pallas, inanimata contra aglauros,.
l'intiera palma / non avrete, mia dea, di chi dal rio / d'
presiede alle strade o ai viaggi (la dea diana). saltini, 24-380:
/ sotto l'incarco di sua bella dea. carducci, iii-1-437: in alta
maria vergine con epiteti di un'ispirata dea figlia deh'altissimo e di vero spirito
oceanine. cicognani, iii-2-11: aveva della dea quando passava, anche nel modo d'
armi. caro, 16-28: questa dea,... a virtù l'anime
suo dura / costante: quella instabil dea che spesso / suol chi fugge seguir,
glorioso tempio / de la più chiara dea ch'oggi s'onori, / poi ch'
, / quando abbracciar da la mia dea mi vidi, / e fu la mia
lvi-143: ben può, tasso, la dea cieca e incerta, / la men
., 1-182: oppia, vergine della dea vesta, fu condannata per lo peccato
famoso incesto delle fole argive, / la dea più bella stringeransi al petto. carducci
bargagli, 1-146: supplico inchinevolmente la dea dell'amo- rose grazie...
molte opere; e tanto più inclinantemente creduta dea, quanto meno si conobbe sua nazione
nappi, xxxviii-256: più venusta è questa dea / ch'alcun'altra e virtuosa,
. bracciolini, 1-14-18: allor la dea, che vuol di lui servirsi,
, gr., i-329: l'invida dea... /... oggi
). chiabrera, 1-i-324: incontrastabil dea, / tua legge io non rifiuto
, njuando tu vegliavi, / la dea che del tuo canto incoronavi? jahier,
i. frugoni, i-10-128: o dea, per cui quaggiù tutte si mirano /
poliziano, st., 1-100: la dea negli occhi folgorar vedresti, /.
indarno / sul tuo poeta, o dea, preghi rugiade / dalla squallida notte.
di tempo che di 1-xvii-327: venisti o dea te- cesarotti, all'olimpo,
del tempo gli uomini ch'essa [la dea fortuna] era la principale benefattrice e
le montagne azzurre e chete, / la dea riguarda con un pio sorriso.
guadagno e di buona ventura che dio ci dea. a indizione di mccliii, in
indole italiana vorrebbe 'cantami, o dea '; ma vedo altresì che '
, 1-252: per veder la mia dea son quasi astretto / le stelle a dischiodar
preghi del fedel dimante / la cacciatrice dea piegata indulse; / mostrassi sopra il
dovero, ti chiamano il nato de la dea venere, come volessero dire figliuolo d'
: te nudrice alle muse, ospite e dea, / le barbariche genti che ti
canto / invoco; ma te sola, dea del cielo, / che infiammi ogni
oggi, o si specchia, / dea che dal ciel discenda, / e pregi
pace e ristoro / questo de la mia dea cielo e soggiorno. assarino, 2-ii-379
faccio violenza subito, e davanti alla dea. = denom. da foia
monti, 6-387: veneranda minerva, inclita dea, / delle città custode, ah
ii-235: del che godranne la granosa dea, / che tutta s'ingalluzza e
ingannò i custodi? e de la dea / con qual arti involò l'imagin santa
ornai de'globi aurati, / bella dea, gli almi splendori; / scendi
spirito. giordani, iv-69: la dea... mostrò di raccomandare alle arti
, 609: che speri, instabil dea, di sassi e spine / ingombrando
. / ingrato più chiamarsi / dea colui che non redde sa possa. /
che si celebravano in onore dell'istessa dea, gl'iniziandi dovevano presentarle una moneta
m. adriani, 3-1-485: la dea, inizzata dalle superchievoli parole, saettò sei
fu per comandamento di giove data per dea... agli egizii a ciò che
un arco / inalza, ove la dea sue glorie scorge. mazzini, 46-24:
contiene l'origine dell'innamoramento fra la dea e 'l giovane. temanza, 6:
più innanzi non sapere / supplisca, o dea, lo mio buon volere. bandello
si paga ogn'anno a la gran dea / de l'innocente sangue d'una ninfa
mia / forza, l'innuba dea che a sparta ha nome / elena.
. francesco da barberino, il-no: dea l'uom... /..
certa / infamia tal d'una malvagia dea, / e grave strupo e inonestate aperta
presi amori inseparabili [tu, o dea,] facci e longevi, sanza offesa
, / quando abbracciar da la mia dea mi vidi, / e fu la mia
del dio nel tempio, innanzi che la dea furibonda la inserpentasse. 2
stagno. cesarotti, 1-vii-138: insidiosa dea, disse, né sazia / se'ancor
insinuò nel cuore per mezzo di una dea ch'è tutt'occhi. salvini,
penetrare. bergantini, 1-445: la dea, / perché non altri osasse più
dov'è, disse, questa nuova dea / che tengo in corte e vive alle
, 1-117: torva è la fronte della dea; lo sguardo / torvo; insozzite
tanto abbonda, / inspira in lei la dea con dolce avviso, i e le
mosca lasciar la tabacchiera. -vinstabile dea: per antonomasia, la fortuna.
garisendi, xxxviii-321: l'instabil dea la rotta ascese / per volger sottosopra
/ indi all'arbitrio de l'instabil dea / li fece trarre: e 'l primo
b. tasso, i-276: instabil dea, or ch'io prendeva il porto,
, 609: che speri, instabil dea, di sassi e spine / ingombrando a'
36: quella / varia d'aspetto instabil dea, cui sorte / cieca nell'opre
nelle parole tue il soave miele della dea pitho. 3. far penetrare
e prezioso / la statua de la dea. loredano, 13-5: soverchio piacere
... di lagnarti di questa dea intempestivamente, perocché non puoi ancora dolerti
, 232: ferma, pietosa dea, fermati... / io son
.. / io son, pietosa dea, / interprete di lui. leopardi,
. anguillara, 3-146: intertenea la dea col suo bel dire / tanto ch'
mare; l'altra per berecintia, dea della terra. vasari [zibaldone],
e lietamente, io penso d'intravedere la dea che accenna a scendere dal cielo e
che accenna a scendere dal cielo e la dea che mostra di voler rimanere in terra
venere in mar prodotta, genitrice / dea,... /...
erano i fregi / nel petto de la dea gruppi di serpi / che d'oro
l'asta intrise / nel sangue d'una dea, rispetto o tema / che
dallo intrinseco. castiglione, 373: o dea, tu che conosci l'intrinseco del
abocco, / introcco / ov'io li dea di ciuffo; / un leccamuffo /
i fedeli della gran madre e della dea bellona, gli invasati. 3
sdegnatasi di dormire con giove, la dea inventrice dello inganno si guadagnasse la grazia
quanto con teco, / invereconda audace dea, che ardisci / con tra il tonante
chiaro davanzati, 51-9: piacemi gli dea inviaménto / onde sua vita possa mantenere
, gr., i-325: l'invida dea gl'inseminati / campi mira. carducci
e. gadda, 7-269: la dea nèmesi, quella che la non perdona,
la cesta con l'aiuto dell'invisibile dea, nella gran camera e bella di biancofiore
. minerva, figlia di giove, dea delle attività intellettuali ». invitante
a trattar di caccia, dialoghizza colla dea cacciatrice; e all'uso di persio,
dono in sagri- fizio / a la dea de le selve, e 'l nome invoco
. baldi, 73: la dea che tu invocasti, / mossa a pietà
, 1134: dov'era il bosco della dea larenzia / co'grandi suoi dodici figli
. d'annunzio, vi-53: la dea è nell'atto d'involarsi al cielo.
crine involta, / [la gelosa dea] vibra le faci sue d'avemo uscite
appressarsi. d'annunzio, iii-2-252: dea, che vuoi tu dunque da fedra?
: anche la speme, / ultima dea, fugge i sepolcri; e involve
* di me 'in ciò che la dea fortuna riguarda il mio carissimo 'io'.
e al vuoto ostello / de la ionica dea torno e sospiro. d'annunzio,
: la spirante imago / de la tritonia dea co'l'elmo e l'asta /
da deppostalo? 'di afrodite '(dea dell'amore). ipoalgesia [
/ e far di novo irar la cipria dea. g. stampa, 7: le
spirito esala. pascoli, 628: la dea / vidi, e la cetra della
/ vidi, e la cetra della dea: con fila / sottili e lunghe come
, i-53: oh plàcati, bellissima dea, esclamò la fanciulla, né far
colpo l'irritata lancia / del figliuol della dea. 3. aizzato,
mendicar pasture. monti, 9-701: la dea pel teschio / e per la pelle
appartiene o si riferisce alla dea iside. -feste isie o isee (anche
che si celebravano periodicamente in onore della dea iside. tommaseo [s.
, in egitto, a iside come a dea del mare, e le si offriva
isèo2, sm. archeol. tempio della dea iside. tramater [s.
, si riferisce o è sacro alla dea iside. gemelli careri, 2-i-133
le quali sono rappresentati i misteri della dea iside. il più celebre di questi monumenti
2. sm. sacerdote della dea iside. tramater [s. v
. carducci, iii-2-421: è la dea che l'ispanica / donna sgomenta: in
foscolo, vi-368: platone dice che la dea nemesi aveva una particolare ispezione sulle offese
, i-102: tu c'ispira, o dea clemente, / un parlar loquace e
.. e ivi instituì una solennità alla dea della fede. citolini, 301:
superflua (in quanto minerva è la dea della sapienza). guazzo, 1-148
/ al divin nume de la casta dea, / non si disciorrian mai da i
e lascive / il carro de la dea levando in alto, / dal cerchio di
pascoli, 1-668: carmentis è la dea che predice l'avvenire e presiede ai
prezzo, / e in aureo cocchio dea si venera, / che tra poco,