vago titane, rotto il sonnacchioso silenzio de l'umida notte, raggio- naranno gli
a gran magnificenzia, / quasi alla guisa de processione; / omini e donne a
ha mutato in coccarda ogni foglia. de pisis, 87: le piante sul balcone
bella similitudine, si possono appellare balconi de la donna che nel dificio del corpo
287: [l'aurora] de l'indico orizzonte / lo stellato balcone
battaglia dura / più ch'altra mai de orlando e de grifone, / qual durò
più ch'altra mai de orlando e de grifone, / qual durò sempre insino
croce addosso a tutti gli statuti moderni. de roberto, 424: voleva mangiarsi
bandivano nuove idee e nuove speranze. de sanctis, i-193: e ciò che un
l'aggio favorito / nella gran corte de lo imperatore; / e mille volte
esser arso fin che tu muoia. de roberto, 598: potendo, avrebbe messo
i-307): conosciuta poi la semplicità de lo sciocco giovine, altro male non gli
da lor profeti con l'aspettazione de libertà ed acquisto di patria. chiabrera
, baldorie, divertimenti e corte bandita. de marchi, 260: da lodi
che un cambio / di sudiciume. de sanctis, i-44: altrove è una grotta
scranna / banditor di sistemi impertinente. de sanctis, lett. it.,
andava, / come fu il bando per de intorno inteso. / chi de provarsi
per de intorno inteso. / chi de provarsi a l'arme procacciava, / chi
dar di piglio / all'armi. de roberto, 159: aveva mandato bandi sopra
via tutti gli altri che hanno scritto de la divinità di cristo. dante,
maggior e più sonoro grido di « quel de la mia tuba », di quel
la mia tuba », di quel de la mia voce, che « deduce »
a l'ultima richiesta nel gran dì de l'universal giudicio surgeranno ognun « di sua
ognun « di sua caverna », de la sua sepolcral buca. carducci, 994
, / a tonde in preda, e de la patria in bando. dolce,
15-81]: « posto in bando de l'umana natura », cioè privato di
famigliarità che conviene all'amicizia nostra. de sanctis, i-314: la retorica esagerava
unire il mio al loro nome. de roberto, 101: trattato da millantatore
carlo sopra alla pianura / era abattuto, de la vita in bando, / se
(nella scherma della sciabola). de amicis, ii-766: dava gli ultimi consigli
dere il bandol né arruffare. de marchi, 179: la petti
ciuca / non conosce il bandolo. de sanctis, i-286: voi fate,
dagli bellicosi esercicii ne la cità de fano a le stancie redutti,
iacopone, 3-82: en veretà promettete de non gir mor- moranno: /
la sala sporca, i palchetti sudici. de roberto, 314: e così la
le tote dei baracconi di piazza castello. de ami l'attendente gli consegnava
baraonda di gente, amica della signora. de roberto, 283: la baraonda di
essendo tu un paradisico ortolano e agricoltor de l'arbore de la vita, fuste
paradisico ortolano e agricoltor de l'arbore de la vita, fuste maleficiato sì, che
mia pittura e il mio pianoforte. de roberto, 608: ella gli aveva
una passione insana, una vertiginosa follìa. de pisis, 92: e appena nato
campo, intorno ha la baratta / de molti cavallieri e de agramente / e
ha la baratta / de molti cavallieri e de agramente / e molte dame che erano
si fumava e rideva e barattàvansi pugni. de marchi, 1-719: dopo essersi barattati
mutato, / lo suo è barattato, de sé non ha vigore. g. villani
e sante parole la lasciò alquanto quetata de la sua ordinata barattaria. vellutello [inf
li conseguisse col mezzo de'denari o de l'equivalente, perché le degnità denno
, perché le degnità denno esser premio de la virtù e non de'denari.
servasti patto; / col tuo mustrar de riso, perdut'ho 'l paradiso. menzini
sì caro ai neri paesi del nord. de pisis, 52: in un angolo
, beve costui e vi scrolla un pelo de la barba; e cossi, con
, che non vi lasse qualche cortesia de le reliquie, che tiene circa il mustaccio
suo mulino / per amor del prossimo. de sanctis, lett. it.,
barba alla pistola che portava sulla pancia. de roberto, 585: i disciolti
castiglione, 233: altri fan professione de denti, altri di barba, altri
-barbe del granturco: gli stili. de amicis, ii-180: dal color d'oro
il barba del quale fu don alfonso re de l'isola di maiolica e minolica,
barbaccia grigia sperperata ai quattro venti. de amicis, i-542: han preso,
son gli animali ad imagine e similitudine de l'uomo: la scimia in terra,
ser barbagianni si fermò su la porta de la camera che non era molto grande
che sciupar vie lastricate, / mangiar de 'l pane e consumar de'panni.
barbaglio dell'acciaio e dell'oro. de amicis, ii-254: un altro barbaglio di
-figur. caro, 6-27: de le quali cose, perché sarebbe un barbaglio
e cioè con lingua non barbaresca. de amicis, ii-114: questo velo svolazzante
barberìa; cfr. fr. blé de barberie 'granoturco '. barbaricaménte,
pompe. idem, n-iii-910: che diremo de le colonne, che del laberinto de'
medesimi o di quello di dedalo 0 de l'altro di porsenna, che volse imitar
carducci, 846: ne la discordia così de gli uomini / di fra i barbarici
della vigliaccheria; spartani e iloti. de sanctis, ii-311: unità nazionale,
per monti e piani il verno / de la barbarie. idem, ii-n-271: io
ci soleva esser nimica / l'empia barbarie de gli oltramontani. varchi, 18-1-412:
poi diverran gioco e preda / e de le genti barbare e degli anni,
aveva stabiliti era barbaro e trace. de sanctis, iii-2: l'italia a
morgana, / e dimorava al regno de gli atàrberi, / che stanno al
venne senza barbari la stessa barbarie. de sanctis, ii-354: è innegabile che
re di francia; il contrario essempio de la barbara ferità usata ne're prigionieri
io stimo che questi fossero uomini amici de la patria, liberatori de la grecia guastata
uomini amici de la patria, liberatori de la grecia guastata da le fiere e
quali soggiogarono i paesi estranei e trionfarono de le barbare nazioni con pompa maravigliosa,
grande avversione che hanno per i libri de i secoli barbari; perciocché in essi
barbari silenzi / vince e dal flutto de le cose emerge / sola, di luce
tenia chiusa il barbasoro, / e manco de due miglia era vicino. berni,
minaccioso e torvo / il barbato guardian de gli orti ameni / non resti in dietro
diceva senza barbazzale le sue insolenze. de marchi, 338: un certo mugnaio di
e il barbera è troppo duro. de marchi, i-717: dopo aver allungato il
delle vesciche che porta attaccate alla coda. de roberto 223: assistettero..
chiamati dal nostro volgo 'barbétti '. de amicis, ii-365: cominciammo a vedere
(« l'usage fit que les pasteurs de ce peuple [vaudois cerri,
sm. et lieux dangereux, et de ce nom est venu qu'en pied- (
/ o dolce mio barbieri, / o de le guance amor, delizia e cura
in avanti appuntati come due trincetti. de sanctis, i-76: entra ora meco
cfr. piem. bus, veneto bu§o de la ave, lomb. bisòl,
perché gli ebrei son convitti per escremento de l'egitto, e mai è chi
è un nome vano quanto la cabala. de sanctis, lett. it.,
e cabalisti quelli che vanno imitando i vestigi de secondi, pongono fra calici un par
ebreo, 248: da abraam per successione de isac e di iacob e di levi
per me non so quel che mi dica de cabalisti, i quali per via di
come in giudea facevan que'vecchioni / de l'arte cabalistica. bruno, 3-655:
cabalistica. bruno, 3-655: li nostri de la finta religione tutte queste glorie le
menta, di che sempre ulezzano i sederi de le contadinelle? — avere la
: avere una paura folle. de roberto, 391: quando finalmente il primo
le granella che genera da poi il cascare de i fiori, peste e incorporate con
e frolli di cervello più che tocche de gli ebrei. = comp. dall'
sì savi, che s'allacciavon le calze de più stringati cuiussi del mondo..
aver di quei catolli, / da far de le patacche e de'fiorini, /
, con servir simil canaglia, ho tanta de la fame, tanta de la fame
ho tanta de la fame, tanta de la fame, che si me bisognasse vomire
cui doppo esser stato nelle budella ima trinca de giorni, fu cacato in su l'
pedanti, che vogliono poetare, rimoreggia de l'imitazione, e mentre ne schiamazzano
v-1-348: è una crudeltà e uno spasso de l'altro mondo il vedergli agrapparsi a
le percosse mura / sotto si cacherà de la paura. - cacare
con quei d'un caca spezie, son de la medesima valuta, e chi gli
iacopone, 48-31: alegome en sepultura ventre de lupo en voratura, / e l'
mirabile cazie e suntuose feste in napoli de continuo celebrate per lo gloriosissimo re nostro
del corpo del mio serenissimo signor principe de salerno,... de lui se
principe de salerno,... de lui se innamorò. lorenzo de'medici
, a dar l'usato segno / de la futura caccia; ite svegliando /
, 261: altri giamai de'boschi e de la caccia / più studioso o vago
i cagnini s'avez- zano alla caccia de i gatti mentre son piccioli, e poi
giorni sono mi ruppero la caccia, de la quale io soglio dar licenza a chi
, all'apprension della beltà divina. de sanctis, lett. il., ii-405
si mosse, / quanto nel giuoco de le caccio un muro / si muova
un muro / si muova a'colpi de le palle grosse. anguillara, 10-82:
, n-ii-475: -e nel giuoco de gli scacchi chiamerei picciole vittorie i molti
. / sì certo. -e in quel de la palla e del pallone le caccie
tra noi divisa fusse, gli altari de la santa dea non avessemo con debiti
famiglie decte. caro, 12-iii-141: de le mie rime il manuzio me ne fa
biringuccio, 1-80: e così in luoco de le spingarde, cerbottane e cacciacomacchie,
'l principio del libro quarto della cacciagione de i pesci [ecc.].
conviene, l'uomo è ne li termini de la sua perfezione. petrarca,
masuccio, 141: se 'l poco senno de mio marito vi ha qui condutto,
lui con atti sì villani, / che de cucina avria cacciati i cani. lorenzo
dalla fantasia la tentazione d'imitarlo. de sanctis, leti, it., ii-434
intestava di voler vedere la sua letizia. de roberto, 360: era incinta
e mai non dorme, / seguendo torme de li greggi nostri. bandello, 1-49
e forse molestato da tante e tali diversitadi de voci, quanti e quali son spirti
/ col taglio e con la punta de la spada. 12. rifl
terra latrando un altro fiuta, / e de torme seguendo va la traccia. marini
pirno; / ma il prete uscì de arcion con tal martire, / che
l'eri- dàno e irriga, / de la grande cacciata glorioso. idem, i-327
la preda ne la quale ebber parte de la fatica, così quelli ch'insieme
investigaron la verità participano con maggior diletto de la comune laude. bruno, 3-811:
casta e cacciatrice dea / in compagnia de le più care sue / faretrate donzelle,
, / stanca di seguir torme / de le fere fugaci, al fin fermossi.
il corpo non mi bestemmiasse a petizion de l'anima da poca che non mangia
onde ciò fare ne comanda 10 libro de le quattro vertù cardinali: « lo tuo
di tanti cachinni, interruppe il filo de l'orazione a momo. marchetti, 2-354
l'aspetto d'una smorfia disgustosa. de sanctis, i-57: lo vedi procedere con
nessun costo, per nulla. de roberto, 74: prima non lo volevi
sopra lor trasvola / l'ape ministra de l'aereo mele. / dal calice
che il sole, benché al rispetto de diverse regioni de la terra per ciascuna
, benché al rispetto de diverse regioni de la terra per ciascuna sia diverso,
tutti cadaveri, / buona memoria. de sanctis, lett. it., ii-147
adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, / 0 bella
/ che qual minuta stella / imbiancando de l'orto il verde tetto / emulo del
tasso, 8-18: ma il numero de gli egri e de'cadenti i fra
si vede scendere dal contraposto monte. de cristoforis, conc., i-103:
carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone / dietro la fuga austriaca
e l'eburneo canal mostrava tutto / de la leggiadra e dilicata gola. parini,
e chiami, / da le cime de l'arbore supreme / scende pian piano in
della loro cadenza, cioè nella rima. de sanctis, lett. it.,
la beata mensa, ma, fuggito de la pastura del vulgo, a'piedi di
/ che nella mano hai volta, de ventura, / e guarda de iustar sì
volta, de ventura, / e guarda de iustar sì ben la soma, /
discese, / una piogia qua giù cadea de zigli, / e rose e fior
e pura / che cadeva dal volto de la luna; / e d'un vago
il grembo / l'erba assetata e de l'umor digiuna. marmitta, ix-295:
/ pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, / o bella elpinia
/ e fiorite a'cimiteri son le pietre de gli avelli, / monta in sella
, iv-xx-5: sì che non dica quelli de li uberti di fiorenza, né quelli
li uberti di fiorenza, né quelli de li visconti da melano: « perch'
ch'era caduto in ammenda alla chiesa de la promessa, press'a poco questo:
chiesto dal e la dissanguarono. de sanctis, i-84: l'epopea cade nel
valente uomo, tu sei caduto in pena de mezo ducato, 5. figur. essere
in un argomento, stione in casa de l'oste; ché così vole il statuto
l'oste; ché così vole il statuto de una categoria, sotto una classificazione, ecc
. posarsi (l'accento). de sanctis, i-108: bellissima forma del verso
, 3-1119: l'anima è impotente de rimontar a quella altezza, da la qual
di voi, caddero in mano. de sanctis, iii-348: cospiratore inabile [il
, conv., i-vm-13: non caderà de la mia mente 10 dono che mi
le due maritate dopo 11 caso occorso de la prigionia dei mariti cadute in odio
cadute in odio agli amici e parenti de l'una e l'altra parte, credendosi
appiglio / contro 'l dritto e 'l de ver, fia forse il peggio. pindemonte
/ l'acqua, lo vento posa, de stimolar non tace! dante, purg
sonito / mista la sua non ha. de sanctis, lett. it., ii-406
. settembrini, 1-23: era questo de matteis l'occhio del principe di canosa
con spalancate gole / lustran ogni confine / de la città, che desta / beve
dubitazioni », le quali dal principio de li sguardi di questa donna multiplicata- mente
più tosto cade la età e la memoria de tutte genti, ed avvengono grandissime corrozioni
e di scritture, trasmigrazioni e sterilità de luoghi, che possiamo ricordarci di queste
gli cadde ogni spirito d'ira. de sanctis, i-159: avendo letto dapprima alcune
entrò in vari ragionamenti, una parte de quali cadeva spesso adosso a fiorentini,
andando a vani innamoramenti, sprezzatore de ogni virtù sei diventato. ariosto, 46-25
gli occhi a dosso ad un giovine nobile de la contrada, che in francia «
meno secondo le varie consuetudini e leggi de le provincie. baldinucci, 132:
e con decoro del nome avito. de roberto, 102: i cadetti avevano sopportato
a sbraitare che era il mugnaio. de roberto, 61: gli altri fratelli
degli ecclesiastici o del fisco. de luca, 1-1-39: cade però la
a me [venga] lo morbo caduco de cadere en acqua e 'n fuco,
andamenti. dondi, ix-226: quivi de sodo sasso in nobel arca / la terena
alti tetti, pensando al fiero avvenimento de la antica caduta, se ne la piana
t'avviene bono lo sparvieri, guardati de non fargli prender colombo in su torre,
non sirà confusa, / e camperà de molte rei cadute. guarini, 189:
interiore, può generare facilmente sazietà. de sanctis, i-97: questa novella è divisa
noi valentuomini / siam sempre ritti. de sanctis, lett. it., ii-74
immediata del potere temporale del papa. de sanctis, lett. it., i-ii
cielo caduto e schiacciatosi in terra. de roberto, 50: quando finalmente ferdinando spuntò
per loro è morta, / fuor de la labbia sbigottita e smorta / partirsi vinti
che * 1 mastro sia levato / de la cafera sua / e posto un uomo
di mano da sentirle un miglio discosto. de sanctis, 1-54: ficcate il naso
zione). de sanctis, i-78: pio ix dee far
o quattro tazzine infilate alle dita. de roberto, 219: oltreché il tabaccaio,
, v-27-13: item deve dare luca de petrone et iani de petrone pilialica anu per
deve dare luca de petrone et iani de petrone pilialica anu per anum cafise de
de petrone pilialica anu per anum cafise de oleu trea per la cesa de valle maiure
cafise de oleu trea per la cesa de valle maiure prò sancto noratu per la
a una cassapanca grande quanto un granaio. de roberto, 176: il cellerario di
zione, che era rinchiusa ne partissimo carcere de paria turbolento. garzoni, 1-55
, mediante la reflessione fatta nell'umido de gli orli delle palpebre, la quale si
tal fallore ch'eo si l'ho cascion de fare: / hol voluto comportare,
): e però che la cagione de la nuova matera è dilettevole a udire,
i-xi-i: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano
facendo, saresti sola caxione in breve de la mia morte. leonardo, 1-216:
non c'era, coltivasse il giardino de la moglie e lo inaffiasse più che egli
tu sì lungamente / celarmi la cagion de la tua fiamma, / se la
a cavalier gentile / il fianco abbandonar de la sua dama / non fia lecito mai
, perdonare a chi aveva mancato. de sanctis, lett. it., i-124
: ancor che questa buona donna, madre de questa giovane della quale sì sconciamente el
e in grande facenda, a cagione de la guerra che noi avemo con fiorenza
come or si è detto, ricerca de te una cosa. ed è che tu
, v-336-21: l'altrieri, per caxon de far dir messe, / al preite
amante, mostrando però tuttavia esser cagionevole de la persona, ordinò a la pasqua che
d'altro, che di pancia, de la quale ho speranza di non dover
gli si arruffò per modo il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò,
mattioli, 1-399: il caglio de gli animali... è una
1-4 (i-57): costoro che de la caccia si dilettano, se i cani
o un gatto innamorato; vedi due de i ribaldi ch'io dico. firenzuola,
che siete innamorato del padrone, come de la padrona, ancora che facciate il
. ant. e letter. brutto, de forme, rincagnato (il
: / salve, o pollone de la mista razza / che dee la terra
tutta questa cittade: « acqua, de l'acqua, ò, ò! »
credendo l'una che l'altra forse de l'inganno non si fosse avveduta, ciascuna
.. gli fece le corna. de roberto, 190: e poiché simili calcoli
due dozine di cagnuoletti tratti a lo odore de la fregna sua, tutta enfiata,
antonio savolino concepa cinque cagnolini, de quali tre a suo tempo vivano,
3-814: or che farremo, disse, de la cagnolina? - allora s'alzò
perché qualche volta per passatempo suo e de le sue damigelle, con quel vezzoso rimenamento
le sue damigelle, con quel vezzoso rimenamento de la persona, con que'baciotti e
gentil applauso di coda, a tempo de le lor vacanze, gli scherze in seno
, lupa magnatrice, ìmpite el ventre de quiste bone vivande. aretino, 1-197:
del signor sua stanza tiene, / e de le ingorde mense / le vivande condite
» dis li cagnon. / « fidi de molto mala tenzon ». carducci,
poesie bolognesi, xxv-1-782: for de la bella bella caiba / fuge
12-ii-245: quanto al calabrone, ricordandomi de la similitudine di quel chiuso in un
», ma dandomi noia quel gruppo de le tre consonanti, andai cercando se
, e in quelli che più abbondano de fiori, alcune farfalle con l'ali bianche
del consiglio, col calamaio davanti. de roberto, 48: una gran tavola coperta
della vigna, ii-121: per la vertude de la calamita / corno lo ferro atrà
onde vedemo la calamita sempre da la parte de la sua generazione ricevere vertù. mare
fatti son calamita / di me, de l'alma e d'ogni mio valore;
, ond'oggi io spiro / sia de la morte il precursor sospiro.
i pezzi badiali, / come faceva orfeo de gli animali. imbriani, 3-16:
e questa calamità ha sbigottito tutti. de sanctis, lett. it.,
calamitosi pensieri ed aspri travagli per mezzo de quali son gionti a tanto bene; cossi
né restar mai di piangere e di lagnarti de le tue crudelissime disventure, mentre di
licheni glutinosi, / tenta i calami de la sua siringa. 5.
, e rinchiusa nel tetro carcere dell'ombre de le idee, intonami un poco ne
diti, de'palmi, de'piedi, de spitami, de passi geometrici, de
, de'piedi, de spitami, de passi geometrici, de cubiti, de calami
de spitami, de passi geometrici, de cubiti, de calami, delle pertiche,
de passi geometrici, de cubiti, de calami, delle pertiche, de pletri
, de calami, delle pertiche, de pletri, de climi. 9
, delle pertiche, de pletri, de climi. 9. ant.
or serici stami, / ond'ai figli de tacque ordisce e tende / minuti e
a tutte l'armonie dei gravicemboli, de gli arpicordi e de i liuti del mondo
dei gravicemboli, de gli arpicordi e de i liuti del mondo. qua cinguetta
fosse edificato /... / e de fin oro fossero le porte / i
e lascio la commedia a mezzo. de sanctis, iii-103: ma la tragedia non
bastevole, allentavamo appoco appoco i capi de le maestre funi, quelli calando;
era colui che comandava ed era padrone de l'armata, per sapere con chi avessero
; così noi dovemo calare le vele de le nostre mondane operazioni e tornare a
mano di fra galasso calate le vele de lo schivo del garzonetto, che avedutasene madama
, 2-7-60: gettasse orlando in salto de traverso / e menò il brando per le
e gli si arruffò per modo il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò,
forno,... a lo vallone de li caniteli. dante, purg.,
sempre maggiore. / ma 10 prendo de altri segni più spavento, / ché il
è con lui sì il rapido corrente / de l'agitato mar ch'in fretta cala
vidimo multe volte li omini, piene de ira, cussi irate non possere parlare;
marino, 12-153: tosto ch'adon de la calata alpestra / giunto a l'ultimo
bene cosa sia impiccio e spavento. de sanctis, lett. it., ii-114
sbarco delle mercanzie e delle persone. de roberto, 659: oltrepassata la riviera,
49: gli vien proposto che faccia elezione de una di tre cose per non andar
nella realtà, ecc.). de sanctis, lett. it., i-166
22: la calca grande andava de continuo costoro sequendo con gridi, cifolare
cose; in cotal mentre io, addobbato de la vostra divisa, senza saputa de
de la vostra divisa, senza saputa de la ninfa, vi verrò drieto gattone
se non sarà impedito da la calca de gli altri, che poneno in effetto simil
carducci, 638: su 'l cavai de la morte amor cavalca / e traesi
. sacchetti, 146: giacchi de le guarnacche / alcune fanno già,
sovrabbondare. iacopone, 61-59: giù de le calcagna a l'occhi tra'l'
ariosto, 1-17: che quanto può menar de le calcagna / colei lo caccia al
voglia di giostrare, con le lancie de la notte, si disperava: qualche volta
per la campagna / si diedono a menar de le calcagna. -osservare il
paura non aveva, smenticatosi il dolore de la gotta, cominciò a pagar di
i diti dei piedi per la rottura de le calze pendevano fuori. g. c
l'appetito infermo, scacciar la putredine de gli umori. = voce dotta
, / che non conosca il suon de le mie rime; / né spelunca o
: santo agostino nel primo libro 4 de doctrina christiana ', pone fra queste
. ariosto, 26-67: 'l sentier de la montagna calca, / onde molto
matazone da caligano, v-501-265: del mese de setenbre, / per farlo ben destendre
per braccio, introrno in camino. de sanctis, i-60: temete ad ogni
cara mia onestate, acceptarvi per signore de la mia vita. ariosto, sai.
piede nella gola. errico, 1-140: de l'invidia il guardo atroce e fello
tutta candida e bella, / far de la sua beltà giudice il cielo; /
-non calca che una massa di fango. de sanctis, iii-2: e i barbari
38: per essa [l'àlacre fame de toro] il nauta ride i furori
terra, che va guardando il più forte de muri, il più cupo et il
, il più cupo et il più largo de fossi, e dove i merli son
piede. caro, 8-365: era de la spelonca al dorso in cima /
destra, lo divelse, / col calce de la mazza a leva il pose,
si non ch'io ho del tutto diliberato de non volerli più col calce de la
diliberato de non volerli più col calce de la penna offendere, io te recarei
recarei qui tanti e tali antiqui e digni de fede esempli, e tant'altre moderne
'phecasii ', ch'erano scarpe de sacerdoti antichi forse come son quelle oggidì
do magnare, me fa calciare, / de l'ame- surare sì fa lamentanza.
fare / che tu voglia ora uscir de la calcina, / ch'altrui non par
di que- st'occhi, / vita de la mia vita, alma de l'alma
/ vita de la mia vita, alma de l'alma, / sappi ch'un
/ e 'l percosse del calcio de la lancia. forteguerri, 19-38: ha
: sendo [il conte] battuto e de ira ardente, / radoppia pugni e
e dato del calcio ne 10 uscio de la camera de la fante, con un
calcio ne 10 uscio de la camera de la fante, con un lievati suso,
bono, a punto in mezzo de lo stinco... credo che con
, né argumento, salta ne'calci de la rabbia, acuisce l'unghie de
de la rabbia, acuisce l'unghie de la detrazione, ghigna i denti delle ingiuri-
ha dato il calcio a l'onestà de la verginitade sua, voglia tenere in
giuoco del calcio... è uno de i nobili divertimenti. e chi ben
come la pensava anche catone nel suo de re rustica ». calciòlo1 (
la sinistra mano / su 'l pomo de l'arcion la briglia stende, /
parola da fuggirsi in qualsiasi significazione. de sanctis, leti, it., ii-103
a le bevande aromatiche, la bestialità de le quali calcula i ghiribizzi de la
bestialità de le quali calcula i ghiribizzi de la luna e del sole, volendo sapere
intorno al modo di calcolare tenuto dal de piles furono mosse da un celebre matematico
ma intendono di piegar tutto a sé. de sanctis, lett. it.,
delle popolazioni e viventi e future. de sanctis, iii-23: in italia si combattevano
come un villano dal parlar per lettera de dottori. l. salviati, 19-105:
aretino, 8-187: nascondilo nel camerino de la fante, dove fa che stia
le caldaie, dove si lessano le anime de monsignori, e quanti carboni si lograno
quanti carboni si lograno ad arrostire quelle de signori, non peraltro, che per essere
perché gli ebrei son convitti per escremento de l'egitto, e mai è chi
ultimi arconcelli / l'alta torre tremar de gli asinelli. tommaseo [s. v
, mostrano il numero, ordine e diversità de tutte le cose che sono subsistenti infra
perfezione del numero che domina nell'università de le cose ed in certa maniera formaliza
. supplicandole umilmente che amendue in favore de la confermazione ch'egli ricercava degnassero scrivere
di quali rose era dipinto l'avvenire. de sanctis, iii-81: l'autore non
l'anno è su 'l mezzo / de la stagion più calda. era nel centro
più calda. era nel centro / de la sua rota il giorno, / e
: e tu, priapo, al rinovar de l'anno / onorato sarai di caldo
guàrti di non ti raunare i dì de le feste... né 'n su
: perché il grande iddio più gode de la fervida volontà dei cori che de
de la fervida volontà dei cori che de la gonfiata superbia dei doni, ciascuno a
vi voglio sempre caldissimo e ardentissimo. de sanctis, leti, il., i-236
, sotto onesto velo ridendo, dipinsono de rossore li loro candidi visi per il
loro candidi visi per il callido effecto de la fiorentina donna. d'annunzio,
fece da capo e tutto l'amore de la sua madonna e il desiderio di quella
molta immaginativa, di caldo sentire. de sanctis, lett. it., i-114
crudeltà d'uno uomo mentovato, bontà de le sue virtù, di là da caligutte
di miglia, e l'ho cavata de la pentola or ora, onde è calda
son sicuro che ne ride di cuore. de sanctis, leti, it.,
, di modo che vinta dal caldo de la stagione ed arsa dal calor del fuoco
diceva. idem, ii-275: il caldo de i lenzuoli confetta la vita. vasari
del regio splendore, con la luce de la lor gran civiltade son sufficienti a spengere
annullar l'oscurità, e con il caldo de l'amorevol cortesia desrozzir e purgare qualsivoglia
, canz., 45: ora de amara fede e dolci inganni / l'alma
de'soi primi anni / sanza caldo de amore il tempo passa, / se in
degli animi ed il popolo tanto inesperto. de sanctis, lett. it.,
l'affanno e per la doglia, de sudore glie gociolava el viso e la fronte
si trovassero a le nozze e coronazione de la reina. marino, i-114: la
fiutarmi la casa, come i topi de gli speziali le scatole, non appariscono
che li plaza, / no li cal de l'anema com eia faza. latini
modo né la via non ci conosco. de jennaro, 76: a che
stiasi in signoria / di te poi che de onor nulla ti cale. poliziano
: dico ognuno che metta tavola; ché de gli altri nulla mi cale.
che gli caglia / del gran periglio de le schiere amiche. campanella, i-148
testi, 325: se ne'perigli de l'incerto marte / non hai compagno e
ti consola / ch'altri non fia de le tue glorie a parte. d.
/ la sua verginità, l'amor de tarmi, / sol ebbe in cale.
e tinte e piene / il 'pastor de lemène '. g. gozzi,
unghie su le selci della corte. de roberto, 376: il suo calessino divenne
maghi del specchio calibeo cercano gli oracoli de floron, uno de'grandi principi de gli
oracoli de floron, uno de'grandi principi de gli arctici spiriti.
a l'amico / pensando i varchi de l'apennino. pascoli, 34: o
vassoio di ottone e versò il vermut. de pisis, 151: grazia di fiori
sangue della vittima al cielo della gloria. de roberto, 738: il sacerdote
bocca rosea, / schiuditi: o fior de l'anima, / o fior del
calidità e la siccità sogliono esser cagione de gli odori, i quali vengono da
miei di virtù intero il ritenni. de jennaro, 78: l'aspido ch'a
fanno maggiori scorpacciate, che i contadini de l'uva. d. bartoli, 34-40
di pace, v-203-7: per lo comandamento de lo signore califfo grande et alto,
la caligine alta ch'era ultrice / de l'opre ingrate, sì gl'ingrossa
la bella nimfa che bagna lo amato nido de la tua sin- gulare fenice. bembo
virgine. tasso, n-iii-886: perché de l'altra, che è unione, l'
fu assegnata da esiodo la notte per madre de l'amicizia. fed. della valle
con un manto caliginoso, per significazione de le nubi. tasso, 11-82: ma
'l mondo ascose / sotto il caliginoso orror de l'ali. bruno, 3-61:
: essendo usciti dal fango e caverne de la terra, quasi mercuri ed apollini
una forcatella di sue spine / l'uom de la villa quando l'uva imbruna,
pigliarlo. allegri, 217: senza sospetto de * suoi nimici cammina sicuro [il
volte impruna... l'uom de la villa, cioè lo villano, quando
matura, e però chiude 10 callare de la vigna, perché nolli sia mangiata l'
per gli opachi e tebrosi calli / de le tenarie grotte / l'arbitro de
de le tenarie grotte / l'arbitro de la notte, / ammonito da giove,
acquista, / ch'egli spaventa altrui sol de la vista. ottimo, i-557:
avisar e spiar qualche ombra almeno / de le cose di fuor; e carte amiche
seco a pari i da l'un de lati enea, da l'altro il figlio
e il calle assunto, / che de le ricche chiome / in parti ugual va
alla vista delle gondole nere come bare. de pisis, 193: profumo, oh
gente che per oggi mi somiglia. de pisis, 194: dalla buca per le
, come la fortezza circa l'impeto de l'iracundia. c. e. gadda
ascoltanti, ch'el fu uno figliuolo de misser mante di mantexi, famiglia antiqua
misser mante di mantexi, famiglia antiqua de la nostra citade, nominato carletto,
denari, ché ne comprasse uno carro de legne. bruno, 3-816: quel sagace
, che si ruppe sovra il mattonato de la callisèlla una coscia. = dimin
d'urto e rotte le mascelle ». de roberto, 25: bisognava lavorar di
facciamo il callo a tutte l'indegnità de la corte, o di risolverne di
masuccio, 402: per darele modo de lui mandarle a parlare, fe'corno
calma dell'anima e de'sensi! de sanctis, lett. it., ii-160
, 1-7 (i-103): baldoino capo de tarmata fece indirizzar tutte le prore dei
le prore dei suoi navigli a la volta de le navi, che quasi senza vento
; / e vigor gli comparte / de la sorpresa salma / la non perfetta
ed asciutta si chiuse la ferita. de sanctis, lett. it., ii-159
si mangia le mani dalla collera. de roberto, 318: ho da calmarmi
teodoro chiamato, il quale per scargamento de peccati suoi, divotamente serviva a quel
botte che si spendano per utilitade de la chiesa, libre ni. boccaccio,
item li calonaci deve dare sacristano tomela de grami quatru. g. villani, 5-14
uguccione da lodi, v-z48-23: e giù de su trabuca, quand'è plui en
/ e cade en un fogo ch'è de sì gran calor. guinizelli, ii-409
e se alcuna ne corrompe, non è de la 'ntenzione de la cagione,
, non è de la 'ntenzione de la cagione, ma è accidentale effetto.
assai, di modo che vinta dal caldo de la stagione ed arsa dal calor del
raggi, che ella manda alle lontane parti de l'eterea reg- gione,..
; / e forsi alcun calore / de la mia fiama ancor inceso fia. svevo
/ facean riparo ai fervidi calori / de giorni estivi, con lor spesse ombrelle
per contemplare non ha bisogno di servirsi de la retraizione de'sensi, poi che non
dante, conv., ii-xm-5: de la quale induzione, quanto a la
quanto a la prima perfezione, cioè de la generazione sustanziale, tutti li filosofi
, 140: è [apollo] dio de la medicina, perché la virtù del
sublimità, ecc. degli antichi. de sanctis, 1-102: il sottinteso ha per
veder l'idea musicale e inebbriarsene. de roberto, 653: [non]
dell'acquea porzione, e dall'eccesso de i caloriferi corpicelli. boccardo, 1-503:
l'acqua fugge per diverse vie fori de la premuta spunga,... così
calpestata. carducci, 129: frughin de gli avi ne le tombe sante /
3-854: quelli per dispreggio del mondo e de le sue pompe, calpestano gli vestimenti
da sé ogni cura del corpo, de la carne che sta avolta circa quest'
egli non è padrone di sé? de sanctis, i-16: il mondo non
vesti in spalla, per la via de torto, senza esser vedute a le case
squadron già mosso, / al calpitar de la ferrata torma, / fa 'l campo
, / e spiega il regio onor de l'aureo manto. battista, i-429:
o vero « gentili », [de li quali] le sentenze anco [non
ed è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che quella
molti desiderii si compiano ne lo acquisto de la scienza, mai non si viene a
dallo scagliarvi contra i vostri contemporanei. de sanctis, lett. it., i-127
la raggione della bontà individuale e numerale de infiniti mondi che possono essere compresi niente
accusato falsamente; diffamato; incolpato. de sanctis, lett. it., ii-403
, iv-xn-n: potrebbe dire alcuno calunniatore de la veritade che se, per crescere desiderio
vile la scienza, ne l'acquisto de la quale sempre cresce lo desiderio di
animo suo nobilissimo un pensiero veramente indegno de la sua grandezza. d.
molt'è folle quel omo e de strania natura, / che va
, sai., 1-218: io son de dieci il primo, e vecchio fatto
veglio e rugoso e spande al petto / de la barba prolissa il bianco pelo.
la fossa / stan radi alberi in cerchio de la sucida riva. idem, 1065
matasala di verno, contiati li denari de la calcie di matasala e la guaracia
215: ser martinello di balla ci de dare lb. vi, che li prestammo
cui doppo essere stato nelle budella ima trinca de giorni, fu cacato in su l'
a le bevande aromatiche, la bestialità de le quali calcula i ghiribizzi de la
bestialità de le quali calcula i ghiribizzi de la luna e del sole, volendo sapere
iacopone, 3-69: or attenne lo premio de questo c'hai pensato: / lo
belle, ingegnose, calzanti, energiche. de sanctis, i-72: perché non consultare
solo lombardo ferito a dir cose serie. de sanctis, i-156: io odio la
fece un buon numero d'amori, alcuni de * quali dislacciano ad alessandro la corazza
calzetta, che il colore / agguaglia de le perle, onde anfitrite / il sen
calzare del piombo prima di sentenziare. de roberto, 345: vostra eccellenza sa
i soldati menomi i lori calzari. de sanctis, i-74: 1 dragoni ci
e non vede l'omo, si descende de l'arbore a quelli calsari, métteseli
la truovi infreddata; / or sappi che de * far d'ogni altro mese /
non si vide mai corona meglio calzata de la vostra, né scettro meglio innestato che
che porta indosso gli ermelini / e de zendado vano foderati, / ch'e fitti
gli termini e confini dove l'orificii de cannoni de le braghe s'uniscono a
e confini dove l'orificii de cannoni de le braghe s'uniscono a le calzette in
a le calzette in circa la piegatura de le ginocchia. buonarroti il giovane, 9-230
nitida calzetta, che il colore / agguaglia de le perle, onde anfitritei / il
se il di dietro è davanti. de sanctis, iii-313: a due chiodi pendono
camaina. dolce xxv-2-290: oh tesoro de li tesori! volto di camaino
uccidere quelli che parlavano più arditi. de §anctis, i-52: « e chi ha
che mai avvenga in lor casa. de roberto, 499: se la gente
carenzone... sapeva gli amori de la zanina e come ella aveva posto il
al di là del nostro potere. de roberto, 410: il domani ricorreva a
che finora posson essere stati troppo difficili. de sanctis, 1-68: sono macchinette e
: altre industrie quelli non facìano che de cambiar monete de lor paese. muratori
industrie quelli non facìano che de cambiar monete de lor paese. muratori, 7-ii-359:
ciò che persia accoglie; / ché de la vita altrui prezzo non cerco: /
il buon frate con certi cambiatori de moneta, corno che d'ogne lingua esperti
. che si riferisce al cambio. de luca, 1-5-2-50: si potrebbe stare benissimo
ciò resti al publico come testimonio de la nostra cambievole benevoglienza e de l'amor
de la nostra cambievole benevoglienza e de l'amor mio verso tutta casa
certo nuova mer- catantia è questa de l'altre, che, credendo comperare uno
'n cambio del furto abbiam poi quelle / de le stelle e del sol più chiare
si perde; la cognizione e pratica de * cambii, che si fanno da un
i prezzi fissati in borsa. de luca, 1-5-2-56: nell'istessa specie di
in luogo del coltel mettea imo stecco. de luca, 1-5-2-18: oggidì il cambio
intelligente, che non cognosceva l'annullazione de la lettera de cambio. machiavelli,
non cognosceva l'annullazione de la lettera de cambio. machiavelli, 6-7-54: abbiamo mandato
: quello acconciamente fasciato in più viluppi de sottilissima cambraia, per un fiorentino giove-
ricettario fiorentino, 50: il mezzereon de gli arabi, o la timelea con
vecina: / quale ce trarai mina de morte angustiate! francesco da barberino, 350
maestrevolmente ricamato tutta vestita, nel mezzo de la quale v'era una condecente tavola
camera nuziale, parata come un altare. de roberto, 277: egli parlava con
camere matrimoniali sostenute da travoni squadrati. de pisis, 220: mistero leggero della camera
osterie che danno da dormire a'forestieri. de sanctis, iii-313: ecco lì una
diecine, le dozzine, le trentine de le cortigiane... tornate lavandaie,
principe italiano; mercurio che fussero cubicularii de la gran camera. magalotti, 9-1-4
, 2 (42): lo spirito de la vita, lo quale dimora ne
lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare.
purissimo, ordinata fu una progenie santissima de la quale dopo molti meriti nascesse
quanto più potèmo dentro la camera publica de la nostra cità, ivi propinqua. machiavelli
beni alla regia camera si confiscarono. de luca, 1-15-3-264: il papa.
spedito [il papa] messer antonio de montibus auditore di camera. vasari, iii-477
. manzoni, 1042: il deputato de volney... doveva diventar membro di
interesse. paciolo, 203: quella de la camera d'imprestito d'altro monte
monte come in firenze, el monte de le dote, in genoa, li
sempre con loro tu abia buono scontro de dare e de avere. -camera
tu abia buono scontro de dare e de avere. -camera di commercio,
che larga, più larga che alta. de roberto, 389: era una catapecchia
privato, nella propria camera. de sanctis, ii-1-58: aveva cominciato lo studio
camerate, ci pone più confidenza. de sanctis, iii-308: massimo, uscito
in un'altra camerata e dividere dal de silva. saba, 76: rumoroso
, 7-1 io: quantunque nel letticciuolo de la mia cameretta molte cose ne la
e poi camarier del papa per mezzo de la cognata et cetera, è ito a
maggiore di v. a. s. de sanctis, i-74: pio ix fa
/ servirte convèn d'altro, ca de linga. cellini, 2-3 (305)
verrano a le lor mani di quel de la compagnia, di rendere et renuntiare in
alor sarae. guittone, i-231-11: viva de michele, lo quale fo detto mio
1 ladri, falsari, omicidi. de sanctis, ii-1-83: entrai in un
quale trovaro la serva, et il servo de gli schiavi del cielo, che dormivano
una camicetta che ricuopre la noce de color rosso, mentre non è
dono te questo nobel pannizo, / ca de coio scorfizo te pensai d'ammantare
potrò pensarci a prender moglie ». de roberto, 153: -e vero che tuo
tirò su a far ombra al viso. de roberto, 316: quando arrivò il
a caso. marino, 14-16: de l'armi e de l'armar son vari
marino, 14-16: de l'armi e de l'armar son vari i modi,
la quinta essenzia e il divino elixir de gli alchimisti;... del luogo
dell'ordine fondato da s. camillo de lellis per l'assistenza degli ammalati.
degli infermi, fondato da s. camillo de lellis (1550-1614) abruzzese. croce
camini, noi li facciamo nella grossezza de i muri, et alziamo le loro canne
n-iii-1080: il camelo ne aspetta fuor de la selva ne le stanchevoli arene o carico
la selva ne le stanchevoli arene o carico de la soma. chiabrera, 392:
bene è vero che son minori de i camelli, ed hanno il collo più
si accede a una trincea. de roberto, 772: un certo tratto della
la chiamano [diana] ancora guardiana de le vie perché con la sua luce
per sì profondo orror verso le tende / de gli inimici il fèr soldan cammina.
francisi, cambiando, è costumato fare de continuo. 2. figur.
l'alma quella ch'era / già de mio frate caminata inanzi. firenzuola, 55
confusi monti a salto a salto / de la profonda strage oltre camina.
alla mina, / pel lungo solco de la negra polve / licenziosa fiamma arde
cammina in regola in casa tua. de roberto, 321: lo dico dunque a
più recenti della camminata trionfale]. de sanctis, ii-1-69: d'ordinario andavo per
ii-1-1: per che, dirizzato l'artimone de la ragione a l'ora del mio
salutevole porto e laudabile ne la fine de la mia cena. idem, par.
, prima che si accresca il cumulo de i dubbi, vedere se per avventura (
ed agiato cammin vassi alle stelle. de sanctis, lett. it., i-m
suo sviluppo. carducci, 171: de l'ignoranza / da per me mi chiarisco
lumi accensi, / né torme impresse de l'amate piante? della casa,
82: stretto ne vado in compagnia de amore, / che me mostra la strada
presi domesticheza cum un fiorentino chiamato bazzo de piero anselmuzo, uomo più che vedesse mai
che gli conduce / al dolce porto de la lor salute. ariosto, 33-45:
singolarmente celebrato da gli antichi filopemene capitano de gli achei. -dare il cammino
sera per una selva non troppo de qui lontana, fui assalito da certi
già per gli opachi e tenebrosi calli / de le tenarie grotte / l'arbitro
le tenarie grotte / l'arbitro de la notte, / ammonito da giove
vita con molto desiderio e uscir le pare de l'albergo e ritornare ne la propria
su d'uno scàggiale all'antica. de rosa, 565: tu, cosetore,
masuccio, 347: vestitale una camorra de seta che le avea il dì
82: bisogna adunque riparare a'difetti de la natura più che si può, con
i camorristi e per lucrare qualcosetta. de sanctis, ii-1-68: costui era un
a'monti e nel più folto / penetràr de le selve, ecco dai balzi /
le selve, ecco dai balzi / de l'alte rupi uscir capri e camozze,
e i cavallier si trovar fuora / de le superbe stanze alla campagna. firenzuola
659: tra i sereni / ozi de le campagne a mezzo il giorno, /
ariosto, 12-87: come nel bosco de l'umil ginepre, / o
ariosto, 33-52: vedete il meglio de la nobiltade / di tutta francia alla campagna
è preposto alla custodia de'campi. de roberto, 352: dai feudi di mirabella
alloggiamenti, o nelle trincee, o steccati de ni- mici. montecuccoli, 2-2:
suonano a morto quelle tre campane. de roberto, 224: questa [la processione
la mattina / ché mi faran campar de la contina / e di febbre quartan'
per portare la processione generale overo speciale de la casa, overo chi sia trapassato alcuno
subito venga a la casa socto pena de obediencia. marco polo volgar.,
uno che udendo sonare le campanelle imbasciatrici de la fame si diede a piangere,
corolle veline, / bianche e celestine. de pisis. 19: nel verde folto
ridico che la poesia è un ghiribizzo de la natura ne le sue allegrezze,
siena, 54: se tu vuoi campare de le pene eterne, torna a dio
/ per non trovar pastura, e de le pampane / si van nudrendo che per
se campasse, offrirsi a dio. de sanctis, lett. it., i-152
= essere] desegnata tutta la figura de l'omo, emperciò che ella [
. masuccio, 187: per l'amore de la croce de cristo, campatime questi
187: per l'amore de la croce de cristo, campatime questi porci da tanto
farrete non che uno ma due para de lenzuola. pulci, 4-86: io non
il fallo. marino, 279: de la salute ancora / non disperava, e
/ da la vista de'cani e de le genti, / già campato avea 'l
, e traforate molto e svelte assai. de sanctis, lett. it.,
di quel sapor nero / che si cava de l'uva e di quel verde /
di quel verde / che si trae de l'erbette fiorentine! brusoni, xxiv-
come quasi tutti siano suoi creditori. de sanctis, lett. it., ii-172
vuol prudenza!... ». de roberto, 352: don eugenio era
granne capetale, che me so uso de male, / e la pena non
stringeva il debito e l'onore / de ritrovarse alla reale impresa; / e tanto
con la man sovra i campioni / de l'amica assemblea tutto cortese / trinciava certe
quel bastardo esercito di dieci favelle. de sanctis, i-55: pio ix, per
, v-149-5 5: chi po aver dinari de livrar ad usura, / e conprar
livrar ad usura, / e conprar de la terra, canpi, vigna e
vi-3 (150): come ab semenatore de necessità è mestieri d'avere lo campo
miseri abbandona / di poter frutto cór de li lor campi. aretino, 8-
una nanna, che si sappia porre de campi al sole, ce ne sono
al cimitero / che tace, o noci de la carnia, addio! oriani,
ornai così trifoglioso campo sarchiare come quello de la comune sentenza, sì lungamente da
parola di dio. fontanella, i-253: de la chioma sua bionda il campo adorno
splendidi, / e ne'fiorenti campi de l'anima, / delia, a voi
e ruotano i loro splendori sopra il campo de l'aria che le sta sopra,
sopra, tal che passa sotto gli ordini de le sue leggi, con la lunghezza
le sue leggi, con la lunghezza de la vita, i termini prescrittici da
, 9-38: vanno / per li campi de l'aria i lampi ardenti, /
corsier di fiamma! / ne i campi de le stelle mi porta, ond'io
1-2-41: astolfo alla sua lancia die'de piglio, / quella che l'argalia lasciò
bandello, 1-2 (i-20): de li soggietti del re non restò né cavaliere
re, giovane molto valoroso e nel mestier de l'armi di grandissima stima, che
patenti de'campi liberi e franchi, e de steccati secretti dall'attore, si presentano
per questa mia vittoria, tegna lo campo de la mente di coloro per cui fa
e per mare, / e fa che de ogni cosa io n'abbia aviso,
e tergere / il nobile sudor. de sanctis, lett. it., i-199
letto / flavi, e l'erbetta morbida de * prati. magalotti, 9-2-152:
tedeschi, che malamente menavano la schiera de * franceschi, e assai gli feciono
exio for ne lu canpu: / et de arme tucta reluce. livio volgar.
so che con la cognizione e studio de le lingue... non sol voi
nella quale si truova la groria non tanto de la matematica quanto della fisica, ornata
io entro ora mal volentieri nel campo de le vostre lodi, perché mi stancherei
che derivano dalla bocca del popolo. de sanctis, lett. it., ii-
di sci anche quello del pattinaggio. de pisis, 14: oh la freschezza
fiero / alciò la faccia a guisa de serpente; / crollando il capo disse
fumo e le faville / e 'l grandinar de la rovente scaglia / ti gittasti feroce
un bel gruzzo- letto a morte. de roberto, 410: egli parteggiava pel
vezzoso], / e per opra de l'aere argenti molli, / disdegnando la
fronte sua piante selvagge, / quasi de l'aspra testa ispido crine. /
/ e l'eburneo canal mostrava tutto / de la leggiadra e dilicata gola.
e sui canti maestri / e ai fianchi de le porte in ogni parte / masse
di altri canali minori. de roberto, 772: il servizio più penoso
forza con lo inviscato canape una gran parte de la ristretta moltitudine ne tirasseno seco.
canarius, non è stato a notizia de gli antichi. menzini, 5-68: e
aprire le controversie): un quanquam de colleige (col senso di 'clamore,
iddio. marino, 351: né de le paludose e torbid'acque, / ch'
porco not. di cancellare la carta de l'affìcto predetto. 4
libro della natura, / ne'fogli de le foglie / già cancellata degli antichi lai
, 56: vi voglio mostrare per augmento de vostra divozione una mirabile reliquia, cioè
un braccio con la mano destra intera de quello eccellente e glorioso cancellerò del nostro
varchi in una sua orazione molto commodamente de gli uffici academici, ove desidera i
.. nascono i cancelli nudi e fuor de i gusci delle conche.
esercito ai gradi servili di corte. de sanctis, lett. it.,
declinato da ogne parte ugualmente enverso lo polo de settentrione e lo polo del mezzo dìe
pò essare [= essere] chiamato de capricorno, emperciò ch'ine se configura lo
lo ponto ch'è più apressato al polo de settentrione pò essare chiamato ponto de cancro
polo de settentrione pò essare chiamato ponto de cancro, emperciò ch'ine se cominza
sue similitudine, come so li animali de tre teste. dante, par.,
vernale, quando i giorni son maggiori de l'anno nel fine del crescimento. cellini
dilagante; intimo tormento, ambascia. de sanctis, iii-160: il culto della vuota
le candele / ch'igi oferis per levarte de pene. matasala, v-69-26: item
. stringere si crede lo splendore / de la candela ardenti, / ond'ello inmantanenti
, massime conoscendo tali beni il più de le volte essere causa di vizi più che
fava, v-60-10: che la candela facta de la manu de la vostro pietà non
: che la candela facta de la manu de la vostro pietà non vegna ad consumptione
laude del vostro nome rece va lume de scienzia grazioso. sbarbaro, 1-83:
ardenti / il rapito di patino'evangelista. de sanctis, lett. it.,
aquila, di candelabro e di trono de la divinità. d'annunzio, v-i-438:
nuovi testi fiorentini, 227: ne de dare per in bacini grandi francieschi e
dé pagar ogna anno in lo dì de sancta maria de candeli denari n in
ogna anno in lo dì de sancta maria de candeli denari n in aiutorio de li
maria de candeli denari n in aiutorio de li poviri. dante, par.,
casa. nuovi testi fiorentini, 415: de avere s. mi e d
e d. vi per suola de la bella e de la billia per la
. vi per suola de la bella e de la billia per la candelloria. ungaretti
1 si è ber tempo a cannelora / de l'inverno semo fora, / ma
ma si piove o tira vento, / de l'inverno semo drento '(a
feste con candelotti accesi in mano di quelli de la compagnia. bruno, 3-170:
. carducci, 1045: nel gran cerchio de l'alpi, su 'l granito /
chiedeva come gli altri candidati civilmente. de roberto, 631: augusto, nei giorni
la sposa;... per constatare de visu che intenzioni avessero gli amici circa
che sia nel vero il dolcissimo condimento de la vita umana, cui senza ogni
, ii-6: facendo meraviglie del riso, de la favella, de la rossezza de
del riso, de la favella, de la rossezza de le labbra, e de
de la favella, de la rossezza de le labbra, e de la candidezza,
de la rossezza de le labbra, e de la candidezza, sguainato fuori una esclamazione
g. b. pucci, i-184: de le mamme e del sen la candidezza
ed il bello di questo vero. de sanctis, i-14: il suo genio [
'l mio rusticano stile ti parrà appresso de quelli non altramente che la negra macchia
: questa fontana tutta è lavorata / de un alabastro candido e polito, /
la cui bocca, / tra l'ondeggiar de i candidi capelli, / la favella
ch'è sì sciocca / nel manzonismo de gli stenterelli, / canora discendea. verga
che la luce candida e vermiglia / de l'altro giorno aperse l'emispero,
coma / per le tenebre rotte / de la candida notte / le saette d'apollo
che al corso agogna / i moti espor de le vivaci membra. prati, i-92
catena a tante offese / vendetta, o de la man che 'l latte oscura /
/ e di gran lunga errai. de sanctis, i-40: quebe immagini erano prima
accenti accompagnando i guardi, / fuor de le labra in bel sermon sonoro / versò
mirate l'oro e i bei candori / de la veste e de l'ali,
bei candori / de la veste e de l'ali, / già direte fra voi
1027: lento nel pallido / candor de la giovine luna / stendesi il murmure
la giovine luna / stendesi il murmure de gli abeti / da te, carezza lunga
carezza lunga su 'l magico / sonno de tacque. oriani, x-21-130: il suo
conv., iii-xv-5: essa è candore de la ettema luce e specchio sanza macula
la ettema luce e specchio sanza macula de la maestà di dio. s. bernardino
iacopone, 91-122: dolce tranquilli tate de tanta magiorìa, / cosa nulla che sia
; / però che è collocato en luce de fer- meza, / passando per laideza
dove appunto recitava la compagnia vestri. de sanctis, i-25: la fede è
, splendore. iacopone, 65-170: de corona de stelle sirai encoronata, /
. iacopone, 65-170: de corona de stelle sirai encoronata, / en sedia
sirai encoronata, / en sedia collocata de gemme ed amo fino; / de margarite
collocata de gemme ed amo fino; / de margarite e perle sirà la vesta ornata
vesta ornata, / la zambra apparecchiata de drappi e baldacchino; / tutto sirà divino
, 3-1125: cossi gli cani, pensieri de cose divine, vòrano questo atteone,
volgo, alla moltitudine, sciolto dalli nodi de perturbati sensi, libero dal carnai carcere
iacopone, 3-56: or ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro
vi dica come stata sono, che de la vita che mi ha fatto fare
garzoni, 1-580: e lo sbatter de denti per il freddo, il gridar per
un denaro, / ma facia vita de cane; / né da sera né da
avessi publicato in che modo la maestra de le novizie si avvede quando suora crescenzia
... che volesse aver qualche cura de l'anima, a ciò che egli
cane non morisse senza i santi sagramenti de la chiesa. -non mi morse
in versi, / cantando al suon de tua canente cetra, / m'apristi il
cetra, / m'apristi il colpo de l'alta faretra / che a torto piango
cotte la sera, lo posero in capo de la fante. alamanni, 5-3-609:
, 3-820: portava in testa un canestro de fichi, di cui venevano a mangiar
sotto la sua ombra stare le centinaia de gli uomini... la materia del
simili bestic- ciole cadevano in polvere. de roberto, 392: si mise in
ben mi par di vederla / più de l'usato suo cangiata in vista / ché
giorno, i-28: né i mesti de la dea pallade studii / ti son
un vaso d'acqua, postavi dentro de molta caniglia e mesclandovi dentro le percantate
giamai fùro. marino, 282: infuriò de le canine brame / l'ingordigia natia
belle e buone da gente di cervello. de sanctis, iii-46: mentre la natura
figli, e sui figli dei figli. de sanctis, iii-27: l'inferno a
: mi pare che attecchisca bene. de pisis, 206: vedo dal mio
. marino, 9-24: chi fuor de tonde trae con lacci e reti,
, v-149-60: mo s'el se recordasse de la scarsa mesura, / come ven
canne, / chiamò il suo gregge fuor de le capanne. g. rucellai,
con aurato scettro / ti fai signor de l'eliconio fiume, /...
giuochi potreste trarre, qual è quel de le canne e de le caroselle, o
qual è quel de le canne e de le caroselle, o da africa più
, e di tirar s'affanna / de la piaga lo strai, rompe la canna
sorge, / e 'l miglior strai de la faretra appresta. / tende prima la
del vento ch'è causa del sono de l'organo, che guastandosi una cana
una pistola sigillò a freddo la tempia. de pisis, 42: passano in bicicletta
con certe canne di ferro con l'alito de gli uomini. garzoni, 1-540:
iacopone, 48-5: a me venga mal de dente, mal de capo e mal
a me venga mal de dente, mal de capo e mal de vente, /
dente, mal de capo e mal de vente, / a lo stomaco dolor pognente
e 'n canna la squinantìa; / mal de occhi e doglia de fianco, e
squinantìa; / mal de occhi e doglia de fianco, e l'apostema al canto
sopra la tela diafragma, fin alle canne de la gola. ariosto, 17-42:
, e così sarai canna vuota. de sanctis, iii-105: jacopo è come una
il quale subito mentendolo per le canne de la gola, alzò il pugno e
17-7-57: « sciendum sane quod latinum canna de lingua hebraea sumpsit; apud eos enim
botte. poesie bolognesi, v-337-8: de questa botessella piu no ne vindiamo,
seilan, celebre sì per le miniere de rubini, zaffiri et altre pietre preziose,
del regio splendore, con la luce de la lor gran civiltade son sufficienti a
l'oscurità, e con il caldo de l'amorevol cortesia desrozzir e purgare qualsivoglia
né come i cannoni slungatori e scorciatori de i cannocchiali, né come le corna
marsigliese tra la cannonata / sorvola, arcangel de la nova etate, / le profonde
nova etate, / le profonde foreste de le argonne. verga, 3-114:
di tutti fu meraviglioso il quarto. de sanctis, i-77: eccoti un vascello.
corna delle chiocciole, o i cannoni de i cannocchiali. 6. strumento
gli termini e confini dove l'orificii de cannoni de le braghe s'uniscono a le
e confini dove l'orificii de cannoni de le braghe s'uniscono a le calzette
a le calzette in circa la piegatura de le ginocchia. 12. ant
non s'era ottenuto coi protocolli. de sanctis, lett. it., ii-395
. carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone / dietro la fuga
ultre a cento sacramenti me fece fare de secreto tenerlo, esso tremava com'una
esso tremava com'una cannuccia, e de milli colori ad ogn'ora se li
canti, 4-6: marfisa parve al stringer de la spada / una furia che uscisse
la spada / una furia che uscisse de lo inferno; / gli usberghi e gli
assonnato sulla cannuzza a mezz'aria. de pisis, 59: è un fiore che
postcomune, l'ammonisca ch'egli esca. de roberto, 739: nelle supplicazioni del
garzoni, 1-162: i canoni poi de gli universali concilii... cominciarono al
in breve egli ottenne la laurea del dottorato de le leggi civili e canoniche. vasari
tutte le ore canoniche a l'urecchia de tua muglie. sarpi, i-287
: * parat reddere rationem omnipotenti vos de ea fide, et spe, quae est
stalli, / mugola « o belle torri de la mia cattedrale, / chi vi
teneva i suoi uccelli di richiamo. de roberto, 39: il priore che
li reverendi patri cano nici de la nostra chiesia caterdale a disenare fuori de
de la nostra chiesia caterdale a disenare fuori de san marno in vaiverde..
vaiverde..., stette alquanto perplexo de non acceptare l'invito per rispecto
piedi li dolevano per l'offesa de le podagre. guicciardini, iii-103: aderendo
, 16-9: qual è stata la cascione de la tua dannazione? / ché
, canonizati, glorificati e deificati nelfacademia de gli asini? sarpi, i-252:
bruno, 3-1081: chi arrebe notizia de tanti grandi soldati, sapienti ed eroi
tanti grandi soldati, sapienti ed eroi de la terra, se non fussero stati
messi alle stelle e deificati per il sacrificio de laude, che nell'altare del cor
laude, che nell'altare del cor de illustri poeti ed altri recitatori ave acceso
per vedere la canonizzazione del beato alfonso de l'iguori e del beato francesco de
alfonso de l'iguori e del beato francesco de girolamo. e voi? ».
tasso, 15-65: sì come al suon de le canore corde / s'accompagnano i
e fa così dolce concento con quel de le fronde de gli alberi e co 'l
dolce concento con quel de le fronde de gli alberi e co 'l canto de gli
fronde de gli alberi e co 'l canto de gli ucelli che ben si pare che
si pare che la natura è miglior maestra de la musica che non è l'arte
ch'è sì sciocca / nel manzonismo de gli stenterelli, / canora discendea,
discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor mi sta
-per simil. e al figur. de sanctis, lett. it., i-222
uscir di tutti loro / il portator de l'ambasciate eterne, / ch'a
argomento in stil canoro / mostra venir de le magion superne. bruni, i-121:
però non occorre cansarne nessuna *. de sanctis, i-41: rappresentatemi il fantasma
] arsi, e certe sopra li gioghi de le montagne, e certe ne le
canto cosa che non è cantabile. de sanctis, leti, it., ii-401
fatto la commedia, è stato sempre de la fantasia ch'io voglio esser tuttavia,
inanzi inanzi, sendo già nel mezo de la folta, caccio uno strido simile
non potea dormire per lo cantare de le cicade, et quello li commannao che
canta / sì fortemente; abbonda / de la gran gioia che mena / per
l'anima zentile / nel dolce contemplar de gli atti bei! / fatto è beato
ricevere quilli onorificentissimamente, spendere quattromila libre de bolognini. ariosto, 29-50: ma
, 8-264: il traforello spiega la lettera de lo aviso fatto di suo inchiostro
: e 'l nemico fa adunare mille de soi con forcuni, / e mille
. degli arienti, 102: cinquanta gioveni de li nostri primi citadini...
... sopra potenti cavagli, coperti de damaschi e velluti, givano per tutta
cantando versi in onore della contratta pace e de l'umana virtù de azzo estense.
contratta pace e de l'umana virtù de azzo estense. ariosto, 14-79: dove
, una canzonetta cantassero, e ciascheduna de cinque damigelle, a cui verrà la sorte
ballando in ruota e sonando in lode de l'unica ninfa con un suavissimo concento
versi d'amore. marino, 308: de l'inno maritai cantaro i versi /
mano che parea giuocasse di spadoni. de sanctis, lett. it., i-220
. carducci, 711: o belle torri de la mia cattedrale, / chi vi
dimani, a mezzo il giorno / che de le grandi querce a l'ombra stan
. parini, giorno, i-832: figlie de la memoria inclite suore / che invocate
scendeste, e i feri nomi / de le squadre diverse e de gli eroi /
nomi / de le squadre diverse e de gli eroi / annoveraste ai grandi che
in sul languir cantai funereo canto. de sanctis, lett. it., ii-157
gioia / per la cenila effusa chiarità de l'aprile / cantano le campane con onde
cantando a aria conforme le frulla. de sanctis, lett. it., i-382
dir si suole, ai sordi canta. de roberto, 105: questo voleva dire
, si riconciliò meco, per mezzo de mezzani, per via de le sue
, per mezzo de mezzani, per via de le sue lettere ed imbasciate che mi
chiese. aretino, 8-113: fallite de le locande,... cantano la
ridico che la poesia è un ghiribizzo de la natura ne le sue allegrezze,
conosciuti gli veramente poeti? -dal cantar de versi; con questo che cantando o
fiere e nelle feste de'paesi. de sanctis, lett. it., i-74
passo seguitandole, andavamo per lo silenzio de la serena notte ragionando de le canzoni
lo silenzio de la serena notte ragionando de le canzoni cantate, e comendando maravigliosamente
quale niente il sonno... de le merite lode scemare potuto avea. della
era cantata, ed i boati / de l'organo chiamavano il signore. /
chiamavano il signore. / in fondo de la chiesa due soldati / guardavan fisi ne
sua lode in fondo ai 'canteri'. de roberto, 371: qui!..
trar mistico d'avemarie, / e de la cantica nel pio latino / le
pio latino / le infiori i dialoghi de l'aretino. panzini, iii-524: ho
e canticchiando ne seguiano 11 suono. de sanctis, ii-1-107: san carlo [il
preghiera, e mi parea lamento. de sanctis, lett. it., i-146
immortali / piegavano croscianti / le selve de le vecchie cattedrali / con le lor
gadda, 5-168: d'attomo il « de officiis » ferveva, in que'mesi
sm. ant. trave. de rosa, v-593-103: napole ave prete [
,... et ave grande copia de ligniamme che nde carecammo le nave;
ligniamme che nde carecammo le nave; de, che trave, tavole, prufile,
, e le cantilene dei chiamatori. de sanctis, lett. it., ii-179
tosto ebbe cominciata questa cantilena il dio de le riprensioni... che il
vispa, che sa d'antico. de sanctis, ii-1-175: mi fermai molto
di mano in mano ne'susseguenti. de sanctis, lett. it., 1-1
maniera, e il numero è cantilena. de sanctis, lett. it.,
. belo, xxv-i-iio: volete beverare de qua con noi, che iersera remissemo
quando le voci di quello, secondo debito de l'arte, sono intra sé rispondenti
istar duro al canto delle sirene. de sanctis, lett. it., i-89
più raramente la tosse del capriolo. de pisis, io: mormora lenta, canti
carducci, 740: marciate, o de la patria incliti figli, / de
de la patria incliti figli, / de i cannoni e de'canti a l'armonia
canti a l'armonia: / il giorno de la gloria oggi i vermigli / vanni
e fa così dolce concento con quel de le fronde de gli alberi e co'l
dolce concento con quel de le fronde de gli alberi e co'l canto de
fronde de gli alberi e co'l canto de gli ucelli che ben si pare che
pare che la natura è miglior maestra de la musica che non è l'arte umana
/ soggiogar le altere menti / domatrici de le genti. leopardi, 9-29:
e confermano la dominazione di cosimo. de sanctis, lett. it., i-379
popolari stranieri volti nella lingua nostra. de sanctis, iii-80: quest'uso d'introdurre
lira, perch'io vo'contare / de un giovane tanto aspro e sì feroce,
nostro, e la matura speme. de sanctis, lett. it., ii-173
a mente i canti più belli. de sanctis, lett. it., i-206
, c'hai morto el pianto / de l'omo enfermato! / sopre el «
fece allegrezza canto e ballo / e de fuor pianse e mostrosse dolente.
aspetterà il compagno dentro l'avello de la pietra che è senza coperchio, che
sui canti maestri / e ai fianchi de le porte in ogni parte masse di stabbio
testa, di quello un corno, de l'altro un quarto di dietro,
iacopone, 48-6: a me venga mal de dente, mal de capo e mal
me venga mal de dente, mal de capo e mal de vente, / a
dente, mal de capo e mal de vente, / a lo stomaco dolor po-
e 'n canna la squinantìa; / mal de occhi e doglia de fianco, e
; / mal de occhi e doglia de fianco, e l'apostema al canto manco
andò in confusione per il grande numero de soldati che continuamente d'italia in germania
vo'cosa udir né veder mai / che de l'angoscia m'alleggiasse alquanto. bandello
lino, la ripose in un canto de l'armario e poi lo chiavò. il
dice il magontino arcivescovo -a canto / de la mazza ferrata io porto l'olio santo
(23-6): poi che guerito son de le mascelle, / io non rido
me 'ndegno, / e dal canto de for sì me 'nfegno / che me piaccia
egli aveva molti ricchi parenti del canto de la madre, i quali sapendo lui
ad offeriri a lo tempio santo, / de lo granti onori ch'avea tanto.
in quella notte ladra, / principio de martiri e de disdegni! -dial
notte ladra, / principio de martiri e de disdegni! -dial. in canto
-dial. in canto: presso. de rosa, 544: tu dive trovare auro
da tutte le parti; ovunque. de sanctis, i-52: egli denunzia a suon
vero / scritto: « ai liberatori de l'impero *. cellini, 1-128 (
si vede senza il doppio manto / de la sua falsità? che in ogni
: poniamo dunque da canto la raggione de l'antico e novo, atteso che
fosse al mondo, / fu nei cor de le giovani di tanto, / ch'
tal pondo, / che 'l parer de le vecchie andò da canto. firenzuola,
gettato da canto degli scritti già compiuti. de sanctis, i-171: quando l'università
vive nel lucchese e nel veneto. de pisis, 134: « bimbe,
rocche / che albeggiano in fila. de roberto, 350: egli teneva il
in terra uno palo sotto l'uno de cantoni della sella, quella alquanto chetamente
da verona, v-428-18: tuta enprimament de cerca è muraa, / e 'n quatro
muri com è longa e laa, / de pree preciose de soto è fundaa.
e laa, / de pree preciose de soto è fundaa. giamboni, 2-66:
cavalleria concorre al gioco, / sì che de la larghissima pianura / son già pieni
cantoni a poco a poco, / de la quintana esperti fabri han cura. panzini
, ne la mensa altiera / sopra de un ziglio d'oro era il carbone,
, / che dava luce a guisa de lumiera, / facendo lume per ogni
machiavelli, 6-7-158: il corpo principale de * svizzesi sono dodici comunanze collegate insieme
eroe pugnando / e ne la luce de i cantor rivive. pascoli, 1384:
ciel di sera, che ne tintinniva. de pisis, 81: nel dolce
cantoria aprire la bocca nera. de pisis, 16: la povera musica /
, 16: e però i becchetti de i cappucci / portano un nodo per aver
saranno ora un paio di mesetti. de sanctis, lett. it., i-218
apparve dinanzi un vecchio con prolissa barba de canuto pelo ornata, il quale nel primo
ornata, il quale nel primo aspetto de gran presenzia e de veneranda autorità il iudicai
nel primo aspetto de gran presenzia e de veneranda autorità il iudicai. pulci,
il ciel s'allegra e gode, / de l'antro venerabile e divino / siede
canuto e bianco, / non avea già de lui men pena al core, /
che d'aiuto. caro, 10-298: de l'amor di faetonte acceso, /
e gelato come son io, se non de la verità e de la onestà,
io, se non de la verità e de la onestà, bellissime fanciulle? marino
piacevole, era anche onesta accostumata e de canuti pensieri dotata. g.
fiamma / stanno per esser; bada. de sanctis, iii-145: la stessa mitologia
viste altrui le faccia il denso / de le canute ed agitate spume. marino
/ che qual minuta stella / imbiancando de l'orto il verde tetto / emulo del
il lamento / de la canuta etade odi; e su 'l
sia con senno, / farìte far de canùtole un fumo, / che più
meglio degli altri l'arte di canzonarlo. de sanctis, lett. it.,
come la coda di un serpente. de roberto, 590: e ridi anche
di serse, e greco di patria. de sanctis, iii-192: l'ambiente rimaneva
e gli occhi natanti nel lume / de l'estasi chiedono le sfere / « io
dallo stile ingenuo e immediato. de sanctis, lett. it., i-2
.. / cantando una canzon ch'è de tanto conforto / che l'om che
21-69: e 'l nemico fa adunare mille de soi con forami, / e mille
passo seguitandole, andavamo per lo silenzio de la serena notte ragionando de le canzoni cantate
lo silenzio de la serena notte ragionando de le canzoni cantate, e comendando maravigliosamente
al quale niente il sonno... de le merite lode scemare potuto avea.
quella che non avesse saputo una frotta de le più belle e de le più nuove
una frotta de le più belle e de le più nuove, se ne saria
piase. -ve restarò con vinculo perpetuo de obligazione astretto. bruno, 3-1176: dopo
insieme ballando in ruota e sonando in lode de l'unica ninfa con un suavissimo concento
: 'que todos y todas an de bailar '. monti, 18-841: stava
iacopone, 34-72: fassene puoi cancione de la sua gran pazia. aretino,
esteri aveva le notizie dal 'lampo'. de sanctis, iii-273: come si fa
, una canzonetta cantassero, e ciascheduna de cinque damigelle, a cui verrà la sorte
ancora che non satisfaccia a me medesimo de la canzonetta, che m'avete chiesta,
rime (nella letteratura romanza), spesso de stinate al canto e alla
dice: innanzi il mare, e prima de la terra, / / e
valle, 33: veggia il caos de le gemme / bianche, vermiglie, azzurre
ne ho bruciati i quattro quinti. de sanctis, lett. it., i-184
sicuro, porto di acapulco, capacissimo de innumerabile navi. brusoni, xxiv-864:
, giorno, i-29: né i mesti de la dea pallade studii / ti son
vadi del porto la carena attinge. de sanctis, ii-1-133: la casa
a noi siano in tempo successivamente, perché de l'eternità lo nostro intelletto non è
, intelligente. iacopone, 92-85: de gloria e de pena so sbandito,
iacopone, 92-85: de gloria e de pena so sbandito, / vergogna né
/ è amor più verace, / de onne virtù capace copiosa, / dove
/ fuoco d'amor penace, / notricasi de pace gloriosa. s. degli arienti
tosto la vederessimo culta ed abun- dante de termini e delle figure, e capace che
de'corpi solamente, come è quel de le fiere, le quali sogliono avere
il nido, i figliuoli e i pericoli de la caccia, non sarebbe unione o
della coscienza e del pubblico bene. de sanctis, leti, it., ii-404
, tanto poco capace di essere madre. de roberto, 400: benedetto,
può dir, con vostra pace. de sanctis, lett. it., i-3
., iv-ix-3: dunque la giurisdizione de la natura universale è a certo termine
: i sommi spiriti contengono le proprietà de gli inferiori, ma gli ultimi non ricevono
molto ingegno e di molta capacità. de sanctis, leti, it., ii-406
umil capanna ingombra, / per fuggir de la notte il freddo e 'l fosco.
320: tra 'l tonante / romor de le lontane acque lo scroscio / del fiume
sono e l'aia, con parola de la moglie e del figliuolo. boc
là, dicevano di chi era cagione de lor paura. f. corsini, 2-359
/ gli si mosser dietro dietro. de sanctis, i-50: vedi là un accorrer
, v-1-782: intanto egli che trionfa de le sue fellonie può andar considerando che,
significatogli il prezzo, gli disse che de tale sorte la averla de continuo servita.
disse che de tale sorte la averla de continuo servita. muratori, 7-iii-187:
fatto. del tuppo, 501: sopre de quiste convenzione possero ogneuno de loro le
: sopre de quiste convenzione possero ogneuno de loro le anelle d'oro de loro
ogneuno de loro le anelle d'oro de loro dete per caparro e signo. machiavelli
aretino, 8-165: molti vorranno esser de primi serviti, et io somiglierò un
grandezza loro si tengono degni di participare de le prerogative del vostro.
capatina alla 'regina d'italia'. de roberto, 3-193: ora dava spesso una
chi per sua malizia / de li soi amici tocca, / ch'ene
ad un buon pezzo vado a casa de la vedova, che chieggo se non lino