or dire / del tosto uscire / de le cose gravose / che la credenza /
s'al- cuno nostro frate andasse de nocte per arrobare o per altro
né non ti lasciare vincere al peccato de l'accidia. sacchetti, 2-187:
certa tristizia, la qual aggrava la mente de l'uomo; e nasce comunemente da
quiete del corpo divengon ociosi e accidiosi de la mente. oltre di questo,
oltre di questo, l'accidia è cagione de la perdizion del tempo, il qual
. idem, 722: e l'accidia de gl'impeti mal vivi / sale nel
cinque vizia ha ne l'alma, che de sopra aio contate, / lo superbo
. carducci, 739: su i colli de le argonne alza il mattino / brumoso
diadema ne crolla e la tiara. de amicis, i-473: freddo, accigliato,
carichi di collera, accigliati, foschi. de marchi, 536: una quiete
natura. manzoni, 40: allor fuor de la nube arduo ed accinto, /
acciò che la scienza è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta
, sempre liberalmente coloro che sanno porgono de la loro buona ricchezza a li veri
svanito di mente; balordo. de amicis, i-736: perfino gli sposi,
altri come tante acciughe nella salamoia. de roberto, 150: [la villetta]
, 87: date a me la metà de la gente che à siila, là
io con quella metà accivirò la 'mpresa de lo re mitridate. 4.
corpo, come di belva in gabbia. de pisis, 104: un bambino accoccolato
tasso, 6-1 io: costei, che de l'amor la sete, / onde
accorrà, ma libero, / il regno de la morte. foscolo, v-297:
456: accoglietemi, udite, o de gli eroi / esercito gentile: /
: io tutto e pieno / l'intendimento de la morte accolsi; / e sbigottii
, / ella i martiri accoglieva / de la patria e de la fé. di
martiri accoglieva / de la patria e de la fé. di giacomo, i-679:
(n-13): la beltate sol de lo suo viso / tant'allegrezza par ch'
martiri accoglieva / de la patria e de la fé. d'annunzio, iv-1-139:
: come stella nel mar divelta cade / de l'azzurro seren del cielo estivo.
fa fiamma / nell'urlo delle tempie. de pisis, 67: dove è andato
fiammeggiavano nel viso rugoso e giallastro. de roberto, vii- 796: le
scappavano come se vedessero il babau. de amicis, i-877: all'ora fissata
del saccente ed è un babaccio. de roberto, 58: il monaco, guardatolo
mentre costoro passeggiavano con sua moglie. de marchi, i- 759: in
un'anima cristiana che lo avvisasse. de roberto, 220: quel babbeo di ferdinando
/ turpin, che mai non mente, de ragione / in cotale atto il chiama
mostra la sua rossa ciera, in megio de la quale iace uno orribile ucello,
michele che gli aveva insegnato a leggere. de amicis, ii-634: m'accorsi che
babbo pagò di nascosto del padre. de marchi, i-718: la mamma era
, di pancia e di babbucce. de amicis, ii-225: una cappa bianca come
li piedi d'oca e le gambe de ocello, / la coda lunga come
e gode del tesoro, ciò è de la beatitudine, che piangendo s'acquistò
mundu ama. petrarca, 114-1: de l'empia babilonia ond'è fuggita /
sgomento questa babilonia di voci contrarie. de sanctis, i-287: beffarsi di tutte
babilonia 'che regnava al palazzo. de amicis, i-11: al posto, eh
cavolo qualche foglia marcia o bacata. de roberto, 74: prima non lo volevi
spruzza fuori uno spilletto d'acqua. de pisis, 28: il platano più alto
livornese fumigante in una brodaglia rossastra. de roberto, 299: il venerdì compravano il
che tu sei: tu dimostri aspecto de uno ectore e temi de bere questa
dimostri aspecto de uno ectore e temi de bere questa poca medicina. allegri, 176
ma cresce ognor la temeraria guerra / de l'insolente orgoglio baccanale. buonarroti il
corone a'poeti non si fanno solamente de mirti e lauri, ma anco de
de mirti e lauri, ma anco de pampino per versi fescennini, d'edera per
sono, dovete ritomarvene carichi di noia! de sanctis, lett. it.,
taria di un baccanale dei più nauseanti. de amicis, i-492: celebriamo per prima
3. ogni sorta di eccesso. de sanctis, iii-146: ponete ora quest'uomo
si versa / in duplice gora. de sanctis, i-50: vedi là un
il luogo le pareva brutto abbastanza. de amicis, i-958: predicava il nuovo verbo
de'botoli arrogante / scioglie e raguna. de amicis, i-89: vi canteremo un
il baccarà assume il nome di chemin de fer. panzini, iii-31:
rimase in perpetuo padrone del baccellaio. de amicis [accademia]: quell'angolo dove
canna e la bacchetta dello schioppo. de amicis, i-231: prese una bacchetta di
in mano e attendere agli studi così de l'arme come de le lettere, nei
attendere agli studi così de l'arme come de le lettere, nei quali senza dubio
bacchetta, e saccheggiavano i poderi. de roberto, 459: aveva rotto con
lazzi osceni e i rochi / accenti de le bacchiche canzoni, / nuda s'offerse
una cosaccia disonesta e vile. de roberto, 559: se resto
i suoi occhi, le sue labbra. de amicis, ii-771: lo fissò negli
. tassoni, 179: l'ondeggiar de la placida marina / baciando va l'
il tirreno, / con la bocca de tonde il piè ti baci. redi
piangente i rami abbassa / dal sommo de la riva a lambir tonda / che bacia
appena la terra a ogni passo cadenzato. de pisis, 48: dopo il sordo
volto tuo reclino / baciato dalla sera. de pisis, 160: un amore infinito
: gettò nel bacile prestamente un dito de una mano de omo secco, le unghie
bacile prestamente un dito de una mano de omo secco, le unghie de una
una mano de omo secco, le unghie de una talpa. bandello, 2-18 (
d'oro in mano / a l'omaggio de le chiavi / sta parato un castellano
tutti d'oro sodo e massiccio. de amicis, ii-138: nel giardino..
il limpido bacin sotto le accoglie. de roberto, 88: gli strozzati collari alla
e cuscini gli emblemi della passione. de pisis, 4-10: ho immerso le
increspate da un venticello e impietrita. de roberto, 708: ai rintocchi della
, perché qualche volta per passatempo suo e de le sue damigelle, con quel vezzoso
le sue damigelle, con quel vezzoso rimenamento de la persona, con que'baciotti e
gentil applauso di coda, a tempo de le lor vacanze, gli scherze in seno
non essere morto il giorno dopo. de pisis, 161: sulla porta ài voluto
e a ballottarsela fra le braccia. de amicis, ii-693: era stato assuefatto da
che le avevano portato dal villaggio. de roberto, 533: la ragazza aveva
desta i bachi la roba dolce. de amicis, i-860: credo che tutti i
domin, la gloria e 'l pregio. de roberto, 49: tomo tomo,
del pastore, del primo pastore napoletano. de roberto, 185: tutto il
mèndola, dandogli chiacchiera e tabacco. de roberto, 434: i soddisfatti tenevano
madre i'bado, / e a'baron de l'oste chiamo assai / d'essere
bene e se ci badavano! de roberto, 363: il duca..
per essi il tempo non ha valore. de roberto, 295: egli era riuscito
/ e nulla manca al colmo / de la miseria mia, / che bado?
far posto ai carabinieri della caserma. de roberto, 9: andate affa badìa.
perché... voglia donarmi alcuna de le sue badie. 3.
badie, venne l'epiteto di badiale. de sanctis, i-221: è un pensiero
di badile, a piantare certi cannoni! de marchi, i-330: prese ancora il
quel muso che t'ànno appiccicato. de amicis, ii-670: se mi voleva,
strascinarono a genova e a milano. de roberto, 660: vi era gente
viaggia. 2. figur. de sanctis, ii-390: ma egli era ancora
deve avere per una sula notte più de uno ducato. pulci, 17-115:
sua còlerà, le diede più volte de la putta sfacciata per la testa e de
de la putta sfacciata per la testa e de la bagascia e de la villana.
per la testa e de la bagascia e de la villana. berni, 51-49 (
, 1-3 (i-48): io comprerò de le cuffie e di quelle bagatelle che
, presente, non un convito nettareo de l'altitonante, per una maestà;
una maestà;... non de le sanguisughe, per una bagattella;
bagattella. polizia, gendarmi, soldati. de amicis, i-85: ci metteremo in
. masuccio, 197: gli occorse de, con questo innamoramento beffizzandolo, fare
pur salernitano, mai da niuno ponito de quanti inganni e bagattelle avea adoperate tutto 'l
. di ferrara v'ha un titolo 'de valore bagatinorum '... era
e di collegamento). de amicis, i-753: ecco, il tavolato
da soli antichi nel cristal piovuto. de marchi, i-604: il sole (un
illuminava di bagliori sinistri la campagna. de pisis, 4-103: leggere nubi /
tra i servi / gli piacerà. de amicis, ii-271: mentre guardo intorno
... accoglieva ancor l'ombra. de roberto, 684: la lanterna
come esplicano gli antichi con la figura de le anime che si bagnano ed inebriano
lo assumpto disenare,... de venusti giochi, suoni, canti e balli
piaceri tutti li bagnaroli e altre gente de varie nazioni quivi come curiali concur- revano
e stradicciuole bagnati dal lume della luna. de roberto, 682: tratto tratto un
mio, entrati a ragionar... de le beffe fatte da bruno e buffalmacco
bagnato di laterino per voler esser innamorato de la contessa di civillari. redi, 402
termasse chiamato, / secondo lo latin de li romani; / e per volgare si
non veduto, entro le mediche onde / de gli apprestati bagni il succo infonde.
diventato temperante e moderato in tutto. de marchi, i-556: in
bagordi, alle gozzoviglie. de roberto, 422: la dignità del tuo
facto grandissimo onore a li regi oratori de giostre, bagordi e de altre cose
regi oratori de giostre, bagordi e de altre cose nobile e generose, e alogiatoli
il viaggio; risovvenne se stesso. de roberto, 409: talvolta faceva pazzie
/ diamo la baia al verno. de sanctis, leti, it., ii-383
gli corrono dietro a dargli la baia. de roberto, 409: ii principino,
le son baie o fraudi del demonio. de amicis, ii-313: avevo inteso dire
. che, estimandosi evitar le furie de cariddi, non minasse tra la voragine
cariddi, non minasse tra la voragine de la baiante siila. baiardino,
lo rincorse facendogli dietro la baiata. de amicis, ii-407: se un dei
38-51: piacerne lo silenzio, / bàilo de la quiete. carnesecchi, 106:
si sapeva come spendere un baiocco. de roberto, 25: la gente sbucava
già imparato a battersi come veterani. de sanctis, i-213: i rappresentanti pronunziano
con un silenzio di augurio tristissimo. de roberto, 236: i volontari s'
... come si chiama? de roberto, 320: i soldati piemontesi
. colpire con la baionetta. de amicis, i-166: i prigionieri si rivoltano
ragazzo minola con una baionettata nella pancia. de amicis, i-166: l'alfiere ha
toccato una baionettata nel petto. de roberto, 182: il miglior atto compiuto
tarquini, che furono quasi baiuli e tutori de la sua puerizia. idem, par
nel sec. xix dal botanico palissot de beauvois; cfr. fr. baie o
stette nel suo balangai poco longe de la nave, finché li suoi tornarono.
esserci, molto lontano il mare. de pisis, 144: ad una ad
balaustrate, tutto bianco di luna. de amicis, ii-134: tutte le case
si appoggiò tentando di trascinarsi sulla piazza. de roberto, 610: l'enorme e
balbettando; il continuo balbettare. de amicis, ii-497: non sentiamo più la
. tasso, n-iii-549: la verità de le cose le quali passano di lingua
, ma pur assai vera e fedel interprete de l'animo. cesarotti, i-55:
masuccio, 58: cominciò a torcerse tutto de mano e de piedi, e urlare
cominciò a torcerse tutto de mano e de piedi, e urlare forte, e balbuziare
i denti? -io mastico avemarie. de pisis, 55: guardo sorridere mesti /
lenta, / ché molto è grande e de natura grave; / de giongerla ranaldo
grande e de natura grave; / de giongerla ranaldo se argumenta, / natando
undeci passi e più dimostra fuore / de tonde salse le spallacele grosse.
: io non vi dimandava una statua de la bellezza, ma quel che sia la
avesse a riuscire una cosa bizzarra. de sanctis, ii-292: noi abbiamole donne «
nello stesso luogo e alla stess'ora. de amicis, ii-711: in verità -uscì
nulla! -poi gli balenò un'idea. de roberto, 694: un dubbio gli
successe una cecità d'alcuni secondi. de amicis, i-160: era una colonna
n-iii-586: de'baleni e de'lampi e de la neve e de la grandine e
de'lampi e de la neve e de la grandine e de la pruina e de
la neve e de la grandine e de la pruina e de la rugiada sono
de la grandine e de la pruina e de la rugiada sono diversi i pareri.
squarciano / fra strisce di baleno. de amicis, i-945: il riso su quel
mi saettavano contro in quel momento. de amicis, i-612: la bella genovese
alla battaglia; né della vita né de onor si cura, / ché sua balestra
come andar suol tra le palustri canne / de la nostra mallea porco silvestre. guicciardini
allora avea discaricata la balestra e fatti de molti belli tratti al bersaglio, e
stare attento, rattissima a la camera de l'abbatessa se n'andòe. bandello,
con quello strale la rende a lui. de marchi, 463: il bel tenente
la rabiata fortuna, non anche sazia de tanti mali, un'altra magiore disgrazia
balestrato nel mare magno della capitale. de sanctis, i-96: qui nella leggenda penetra
che non senza grandissima compassione la manera de tanti e sì orribili infortuni, da quanti
possa considerare, puro me pare tempo de recordare de tante miserie ornai uscire.
, puro me pare tempo de recordare de tante miserie ornai uscire. 6
dante, 60-11: però nel cerchio de la sua [d'amore] palestra
. masuccio, 351: ancora che de multe vertù fusse accompagnato, nondemeno,
ad una tavola col tappeto verde. de marchi, 948: cadeva una pioggia
sempre battaglia, come se fusse una de le vostre terre, la quale fusse
giacomino pugliese, ii-128: de li vostri [dolzi] sguardi /
e vanno a cavallo in su e'cavalli de la canna co la spada di canna
insegnò la balia non fu morte? de roberto, 362: chiara, fuori dei
4. acer. balióna. de amicis, ii-390: una bella baliona.
/ e l'ha miso in balìa de l'avvenente. iacopo da leona, vi-1-212
il calpestarla e metterla al giogo? de sanctis, ii-57: per godere della
balìa del vento, sotto l'uragano. de amicis, i-751: quell'essere in
istituzione della francia). de luca, 1-12-1-180: quando si tratta delle
prati perenni, la pila voltiana. de amicis, i-288: si discutevano ogni sera
balle di tela giù in dogana. de roberto, 661: le...
il sacco alla gente disonesta. de amicis, i-738: essa mandava il marito
vero, perciò che a lo stringer de le balle pochi milani si trovano.
insieme ballando in ruota e sonando in lode de l'unica ninfa con un suavissimo concento
che gli ballavano confusamente nella fantasia. de amicis, ii-713: l'immagine di
ballava davanti con una persistenza spietata. de marchi, i-755: usciva, entrava,
faccia stravolta e le mani tremanti. de amicis, i-902: ricordo le dispute
altre volte stavano appena per l'appunto. de amicis, 1-8: una rapida corsa
canaglia il diavolo ci fa ballare. de amicis, i-934: che cosa ho
siamo! stiamo freschi!). de roberto, 322: perché non viene egli
donna, sai che tu dirai / de l'angoscioso? idem, iv-74 (36-2
a la ballata, affermò che 'l modo de la ballata era più nobile. campanella
. btirger, del 1773). de sanctis, i-203: berchet alimentava la disputa
di lana. marino, 20-70: e de la balleria di quelle schiere / le
i guidareschi, / faceva al suon de la sdiaccia rotta / mille strani balletti romaneschi
rotta / mille strani balletti romaneschi. de amicis, i-453: incontrandoci, vogliamo darci
(i-731): venne il fine de la festa del ballare e si cominciò
a'balli. marino, 308: de l'inno maritai cantaro i versi /
indecenti, pregia ed ammira gli altri. de sanctis, lett. it.,
prefetto la nuova sala da ballo. de roberto, 186: il suo abito era
ancora una danza macabra, ma quasi. de amicis, 1-755: ogni tanto,
il ballo più indiavolato di prima. de roberto, 588: confusamente, essi comprendevano
freme un feroce cavallo / all'uso de la guerra esperto e buono, /
, come più presto seppe, recordatosi de l'uschio e quello trovato aperto, se
messa in testa di pigliarselo lei. de roberto, 620: sfilavano [nel discorso
persona ne tirava in ballo altre due. de roberto, 34: i rimasti
stavano allegramente ballonzolando moltissime streghe. de amicis, ii-198: quei disgraziati [suonatori
impazienza per la riva degli schiavoni. de amicis, ii-221: passano...
e a ballottarsela fra le braccia. de marchi, 534: il carro si mosse
essere accarezzati e baloccati dal padrone. de amicis, i-597: una figura di educanda
ne è baloccata a suo talento. de amicis, ii-680: [il cucciolo]
11 più caro dei tuoi cari balocchi. de roberto, 64: fin dalla puerizia
carte, l'aveva imparata piuttosto bene. de sanctis, i-39: le sue creature
repubblicano della colonia di san leuco. de amicis, i-712: che triste figura
desiderio di contradire e mostrarsi più intelligente de gli altri. c. dati, i-396
gli vede, / ma al dispetto de orlando salta in piede. =
in barroccino che li salutava beffardamente. de pisis, 169: danza così,
rapite, la bolognese e la greca. de roberto, 606: questa qui,
bastante per muoversi di qui a lì. de sanctis, lett. it.,
avea arroganza, / assai ne ho de uno, e più che di bastanza.
questo globo si muova a l'aspetto de l'universo. garzoni, 3-326: ma
stardo; illegittimità di nascita. de luca, 1-14-2-98: a rispetto di quelli
nomi, 8-79: al bastardel de more ciò ripone. = deriv
dice mai che del nipote / bastardo de l'infido mio consorte. tasso,
e che porti la corona in fronte / de la suezia il successor bastardo. bruno
sangue: tronchi, mózzi, cincischiati. de roberto, 179: questi [
così eunuco, scema proprio la noia. de amicis, ii-459: [la]
l'antica espressione fils o fille de bast. bastardocarpia, sf.
allontanandosi è cagione così del freddo come de la morte: e questo basti al
, se noi percuoti col prezioso flagello de gl'indorati remi. goldoni, iii-883
e faccia un giro per la sala. de marchi, 720: la felicità è
li rendono tronchi, e nondimeno interi. de amicis, ii-549: tutti e due
. aretino, ii-138: è stupita de la buona creanza vostra, de la
stupita de la buona creanza vostra, de la grazia e de la liberalità, e
creanza vostra, de la grazia e de la liberalità, e vi vuol porre in
il marito non ci fosse, intendendo sempre de la notte, perciò che di giorno
, ci accorgeremo di vivere anche noi. de sanctis, 1-75: un giorno il
che avrebbe afflitto i suoi mortalmente. de roberto, 151: giudicava..
. masuccio, 246: e de catene e d'ogne altra cosa opor-
, / che avea il tempio de amone, antiquo deo, / e,
ercole l'uno, e l'altra fo de anteo. / bene era ciascun
altra pruova? eccovi / la metà de pannello che partendomi / a placidia lasciai
ma la effigie, / c'ha de la matre, ancor più mi certifica.
ho fatto per diversi rispetti, uno de i quali è il non volere in
attesa di portarsi via il papa. de pisis, 66: su lidi deserti si
pont d'un vaisseau pour se garantir de la mousqueterie ennemie »; deriv. da
spianata bianca del caffè dei giardini. de amicis, i-808: [li] vedevo
cità,... se fe'incontro de l'arabo capitanio. bembo, 5-1-258
delle colonne e delle loro parti, de la basa, mazzocchi, cavetti, bastoncini
-diceva -ove è questo poltrone, / che de mi zanza, quella bestia vana?
un bastone / per castigar quel figlio de putana. sannazaro, 5-87: novelli
con pistole, sciabole e bastoni. de roberto, i-56: come piccoli ricordi
la sciabola per tirare di scherma. de amicis, i-375: s'immagini cosa potevo
. metteva dei bastoni nelle ruote. de amicis, i-889: ci accusavano di
aretino, ii-61: ecco la sede de la mia vita, ecco il bastone
la mia vita, ecco il bastone de la mia vecchiezza, ecco l'occhiale de
de la mia vecchiezza, ecco l'occhiale de i miei anni: questo è mio
morra, ix-635: bastone i figli de la fral vecchiezza / esser dovean di
di carattere licenzioso, scurrile. de amicis, i-493: è una miriade di
16: oh bu- giardon! quella de ton de chele, / che stava quinavalle
oh bu- giardon! quella de ton de chele, / che stava quinavalle,
, abbattendo, sotterrando la città. de marchi, 1132: diceva che di notte
le docteur siemens pour indiquer la profondeur de la mer sans faire usage de la ligne
la profondeur de la mer sans faire usage de la ligne de sonde, et à
la mer sans faire usage de la ligne de sonde, et à l'aide de
de sonde, et à l'aide de la simple lecture des indications données par
leggi; e voi ricchezze, vilissima parte de le cose, moveste battaglia. idem
il mare nella sua eterna battaglia. de amicis, i-171: quella cara battaglia
lacopone, 30-58: li nostri guidator de la battaglia / sì so en trademento
so en trademento / e li confalon de la sembiaglia / sì so en cademento.
aiuti ne i pericoli spirituali delle battaglie de i maligni spiriti. cino, iv-216
; prima nel contrasto e ne la battaglia de gli affetti è disposizione più tosto,
rialzandosi, ferito, per combattere ancora. de amicis, i-449: vediamo..
essere inutile nelle battaglie dei parlamenti. de sanctis, i-288: finché non abbiamo
fa passar di bige al conte gnoli. de marchi, i- 761: sentiva
nel campo a battaglia è appellato, / de l'alte mura subito discese / pallido
: non il letto ma il ponte de la nave ammiraglia, / non il pianto
non il pianto ma il vasto fragor de la battaglia / sopra tacque colorite!
l'animo. carducci, 197: de l'ire antiche e nove / freme palermo
portano la insegna insino a la fine de la battaglia. pulci, 8-7: gran
, 10-7: o, diceva, bellor de l'universo, / ben meritata ho
120: e pe 'l tristo deserto / de le crete maligne / un fioco suon
battagliere e malvagio, ed è chiamato iddio de le battaglie. guido delle colonne volgar
che ama e cerca essere provocata. de sanctis, i-196: avendo poi napoleone
partire in gran fretta il battaglione bassini. de amicis, 1-992: incontriamo i sei
/ e la romba dei cannoni. de roberto, 621: la pace andava cercata
strana, / non sia la morte almen de dio ribella. castiglione, 449:
le penne, / scorrendo il re de fiumi, all'isoletta / ch'alia
carichi di carbone che oscillavano appena. de roberto, 708: acque grige,
che fra quelli non ve ne possano entrar de gli altri: e deono esser battuti
questa forma impregionato, / né avendo de campare alcun pensiero, / la ria fortuna
tuttavia, e sempre con vantaggio. de roberto, 244: quelli della nazione
i tuoi occhi, o annie. de amicis, i-545: altri li ritrovate secchi
, sulle rive gremite di popolo. de amicis, i-18: in campo,
in certe figure della storia sacra. de pisis, 187: al mio risveglio è
sole / se batte sul largo davanzale / de la gotica finestra veneziana. quasimodo,
prima oda il tumulto, / e de le sacre squille il batter spesso. a
, 1-8-1: era quello un giardin de arbori ombroso, / da ciascun lato in
uomo gli battesse la febbre terzana. de amicis, i-978: come mi batté il
fatto star troppo allegra la famiglia. de amicis, i-717: la grammatica spagnuola
battere d'ali e battere di cuori. de pisis, 215: grigio colombo nell'
in quattro, in dieci maniere. de amicis, i-544: si batte la campagna
dove sarebbe andato a battere il capo. de amicis, ii-166: quella immensità della
, soffiando sul palmo della mano. de amicis, ii-752: vi arrivò in
tristo, e l'aria roggia. de amicis, i-46: andava serrando fra i
(cfr. fiacca). de amicis, i-892: ci gridava in ogni
cioè è donna da marciapiedi { femme de trottoir). estensione del batter la
che sia mai uscito in italia. de amicis, i-274: -l'ho veduto!
-figur. far denaro, arricchirsi. de roberto, 398: non si contentava di
di raggiungere 10 scopo prefisso. de amicis, i-599: ciascuna famiglia mutata in
, se noi percuoti col prezioso flagello de gl'indorati remi. -batter le
colpi legnosi, quasi con ira. de pisis, 220: la torre grigia /
, ogni altro tentativo. de sanctis, ii-140: così staremo in pace
metto di mezzo una bella distanza. de roberto, 383: [i repubblicani
ciò che il marito ritornando avesse da fare de le berrette. -battere il
campagna e svaligiare i passeggi eri. de amicis, ii-753: ecco un monello
andare insieme a batter le strade. de marchi, i-721: se essi battevano le
strada fiorita di rose e senza spine! de roberto, 310: pericolava tutto il
di non poterne uscire a onore. de sanctis, ii-142: bella governatrice ch'
la battevano uno dopo l'altro. de amicis, ii-272: io mi domando se
, e di battermela come mi trovo. de roberto, 389: il duca
ruggirebbero contro il cantore della guerra. de roberto, 789: prego lei,
prestanza le batterie, che adoperano. de sanctis, 1-119: io n'ero arrabbiatissimo
scaricò su le nostre misere pelli. de marchi, 524: brognòlico a questi sgambetti
vescovo vicita. bruno, 3-854: levateli de la cattività, per la predicazion dell'
per la predicazion dell'evangelio ed effusion de l'acqua battismale. d. bartoli,
guardava, alta la pura fronte. de roberto, 180: a questa intimazione
suo nome di battesimo era lodovico. de sanctis, iii-98: si sottoscrive «
dal parroco come attestazione delfavvenuto battesimo. de roberto, 442: riconobbe fra'carmelo,
una specie di statu quo repubblicano. de sanctis, iii-303: quegli oggetti naturali
battezzare anco come legislatore di lingua. de sanctis, i-308: a quei tipi perfetti
è meglio mandare pel prete addirittura. de amicis, i-426: non era più il
vanchiglia battezzata « la trattoria del mal de stomi » dove per trenta lire il mese
colpi di fuoco e di baionetta. de sanctis, 1-90: si venne al conto
come tutta la gente nervosa ». de amicis, i-831: erano in fondo
indovinandone le offerte e le transazioni. de roberto, 613: un ronzio come d'
il sudore col fazzoletto di cotone. de amicis, i-369: a non andarci
che, sarei stato sempre col batticuore. de marchi, i-533: guardando qua e
le fucine, il corlo, il maglio de l'acqua. = comp.
yeux, que la moindre agitation de l'air lui fait battre ».
battimani, e si ama la gloria. de sanctis, i-52: poco poi la
quasi punto interrogativo de'battimani. de amicis, i-419: s'avanzavano le compagnie
pitosa di battimani e d'evviva. de roberto, 263: s'udi
la bocca, gli venne uno battimento de denti e de gambe, che non se
gli venne uno battimento de denti e de gambe, che non se possea in pede
è per basire a questa battisoffiola. de amicis, i-704: il secondo ribatteva,
sferze] rinovellando ne'servi la memoria de le battiture che sotto 11 giogo de
de le battiture che sotto 11 giogo de la servitù avevan ricevute, gli posero in
le regole non note e le ragioni / de le misure a specolar si mosse.
quivi, chiamando misericordia a la donna de la cortesia, e dicendo « amore,
3-63: con l'arme d'argento battuto de gli acciaiuoli. sannazaro, 229:
cattedrale vetusta, battuto dalla luna. de amicis, ii-671: la cantatrice bionda
le so toccare senza fargli male. de pisis, 54: una batufol di
baule quanto gli capitava sotto mano. de roberto, 661: [le] gru
vanno a viaggiar come i bauli. de sanctis, i-164: viaggiò tutta l'europa
foschi / corrompon l'aure e fanno / de l'auree stelle impallidir la luce;
bava), / e seminava. de roberto, 494: con la bava alla
facea mestiero ch'andassero a remi. de amici$, i-684: delle pioggie di fuoco
rumore, come nel vuoto. de roberto, i-682: non una bava di
appetito ». -per simil. de marchi, i-507: la toga nera e
, ché ti vergogni e temi. de roberto, 598: avrebbe messo il bavaglio
fascie, bavagli, un piccolo guanciale. de roberto, 243: bello!
dente; e son potenza ed armi / de la donna bellezza e leggiadria. buonarroti
uso ha accettato anche in italia. de amicis, ii-268: non vi fanno
. dimin. bazzina, bazzétta. de amicis, i-514: certi impeti di tenerezza
bazza con quella diavoleria di strada. de amicis, i-865: aveva trovato,
-ma se ho la bazzica. de roberto, 150: molte volte restava
annata relativa mente buona. de amicis, i-596: entrava venti volte al
un pezzo. grosso, anzi grossissimo. de roberto, 170: non t'
do magnare, me fa calciare, / de l'amesurare sì fa lamentanza. f
imparano l'alfabeto, l'abbicì. de sanctis, ii-94: per il fanciullo nostro
attende: ivi i bei pregi / de la natura accrescerai con l'arte,
della luna le mie memorie classiche. de roberto, 462: ascoltava la lode a
. buti, 3-308: la creazione de tallirne umane e la loro beatificazione iddio
amori di gabriele alle loro devote. de roberto, 365: dicevano che [
qui si conviene sapere che li occhi de la sapienza sono le sue demonstrazioni, con
le quali si dimostra la luce interiore de la sapienza sotto alcuno velamento: e in
me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine. idem, conv.,
, ma due, sì com'è quella de la vita civile, e quella de
de la vita civile, e quella de la contemplativa, inrazionale sarebbe se noi
se noi vedemo quelle avere la beatitudine de la vita attiva, cioè civile,
del mondo, e non avessero quella de la contemplativa, la quale è più eccellente
il medioevo la definizione di boezio (de consolatane philosophiae, iii-2: « liquet
s'eo tardi mi so'addato / de lo meo folleggiare / tegnomene beato / poi
al parer mio, / che un par de amici al mondo tanto certo / né
verità chiamar beato, che senza invidia de le altrui grandezze, con modesto animo
le altrui grandezze, con modesto animo de la sua fortuna si contenta. ariosto,
prima che passi a far beato / de le sue nozze altrui, ch'ella m'
, rose beate, / lascivette figliuole / de la terra e del sole. d
beati coloro che non darebbeno un bagaro de l'onore del mondo. forteguerri,
ha ben pochi parenti, o nessuno. de sanctis, ii-124: beati quei tempi
del colle / circonfusi da'caldi raggi de l'aureo sole. pascoli, 621
cani da preda, un ospite lontano. de roberto, 696: affretta il giorno
: vaghe faville, angeliche, beatrici / de la mia vita, ove 'l piacer
aperto, dalla coda pizzuta e zegrinata. de pisis, 38: povere bestie
.. né ad un metafisico. de marchi, 1119: i due vecchietti
croce,... ti supplico che de la commessa da me sceleraggine tu voglia
« cigni d'ippo- crene ». de sanctis, iii-322: questa è una faccia
5-19: e chi s'usa a beccar de l'altrui carne, / diventa giotto
dì vuol stame. idem, 455: de le tre stame che in piè avete,
, mi assalì sgarbatamente la notte. de roberto, 778: guarda di non farti
a noia, 0 che egli fosse de la persona mal disposto, o che si
miei, voi séte intrati nel pecoreccio de le fole, a beccarvi il cervello a
, impotente, invido se lo becca. de amicis, i-639: la cagione della
. oscillare a brevi colpi alternati. de amicis, ii-354: strani...
funesti alla nave ed al carico. de amicis, i-750: un movimento subitaneo
. per estens. e simil. de amicis, ii-781: avete voi già osservato
l'altre carni che vi si vedevano. de roberto, 479: l'odore nauseante
che a pena foran lor la pelle. de pisis, 20: il cocò mi
burchiello, 16: e però i becchetti de i cappucci / portano un nodo per
di panico e d'altri becchimi. de pisis, 7: l'animale sente subito
il priore / l'acqua battesimale. de sanctis, ii-227: poi incontri un
teneant et in sublime inhabitent, ita ut de sublimitate vix humanis obtutibus pateant ».
le zampe, e picchiano col becco. de amicis, i-718: anche la cameriera veneta
; si disputano clamorosamente coi becchi di legno de roberto, 264: allora il duca impallidì
piglia per impresa di volere essa- de le galee e fornito due porte de la
de le galee e fornito due porte de la città. caro, i-224:
, il becco a l'oca. de marchi, i-538: e per fare il
lorenzo de'medici, ii-d'un quattrino? de amicis, i-852: oltrepassato appena
bruno, 3-593: il gran padre de la patria celeste... il proposito
fare il gran conseglio con gli dei de la tavola ri tonda: cioè tutti quei
fiammifero al becco del lume. de roberto, 750: sopra una tavola,
= cfr. fr. bec de corbin 1 becco di corvo '(docum
se ne venne diritto verso la carretta de la moglie, la quale veg- gendolo
beccuccio, tubo che, saldato dall'un de capi alla parte inferiore ed esteriore della
beduini e coi mama- lucchi. de amicis, i-295: pareva persino di veder
il duolo delle donne beduine / alterno. de ledda, iii-825: piccola
? berni, 182: il dì de befania / vo'porla per befana alla finestra
1-22-10: d'ognor che senti racontare / de alcun vecchio marito beffa nova, /
tasso, n-iii-847: la vicendevole benevolenza de gli amici ne le cose oneste suol dilettare
e ne la beffa è quasi condimento de le cose oneste e de le gravi.
quasi condimento de le cose oneste e de le gravi. tommaseo-rigutini, 766
il mondo. boiardo, 1-4-55: esso de tutti fa gran beffe e scorno.
mi faceva beffe delle sue paure. de amicis, i-894: ci facevamo beffe di
uno sguardo scrutatore e quasi beffardo. de amicis, ii-753: bruno di pelo e
e di farsi quasi gioco e trastullo de gli adulati. redi, i-541: s'
difficile a contenersi: il beffare. de amicis, i-664: quando...
, alfin lo marcano e lo beffano. de roberto, 239: 1 nobili compagni
poi seguirono, i quali si beffavano de l'opere ch'a'suoi tempi parvero
si beffavano di questi e di quelli. de amicis, i-792: l'ultimo che
masuccio, 197: accorgendosi del cervello travolto de costui, gli occorse de,
travolto de costui, gli occorse de, con questo innamoramento beffiz- zandolo,
si trasformò una volta in una gatta. de marchi, i-722: il dottore,
, come se fosse una beghinella. de amicis, ii-698: alta, smilza
bigio, ovver beghino, era comune de gli uomini di penitenza. = lat
del governatore di san domingo michel de bégon (voce introdotta alla fine
il turbante nulla aveva di turchesco. de amicis, ii-264: i pascià
bei; che appartiene al beilicato. de roberto, 456: riferiva...
vago titane, rotto il sonnacchioso silenzio de l'umida notte, raggionaranno gli uomini,
per mio peccato posto m'ha for de l'olive: / non me iova alto
si mostra docile sofferente e appassionato. de sanctis, lett. it., ii-97
uno straccio di vestito alla sua bella. de amicis, ii-96: una splendida sala
notte; cfr. fr. herbe de la nuit (docum. nel sec.
panzini, iv-66: « in francese belle de nuit ha anche significato di nottambula (
chiana); cfr. lomb. gili de montagna. bellandare, sm
bellando contro gli inimici, il servette de continuo. = è un latinismo:
dal nome del botanico p. richer de belleval (1560-1632). bèlla védova
strozza, si gargarizzano ne la canna de la gola, che per la belletta che
rettoriche, nelle caricature dei romanzieri. de sanctis, iii-329: e non
, 42-5: due donne in cima de la mente mia / venute sono a ragionar
la quale si consumano tutte le forze de le arti, e de lo ingegno,
tutte le forze de le arti, e de lo ingegno, e di raro è
; e son potenza ed armi / de la donna bellezza e leggiadria. idem
e la prospettiva del suo paese. de sanctis, i-m: la descrizione è fatta
corruzione ben strana del fr. beauté de l'àge [bellezza dell'età].
te, chiara bellezza, i fiori / de l'indo. palazzeschi, 7-194:
che di grattare quanto facea di bisogno. de sanctis, ii-145: invano cerchi in
anni quasi uguali, e allora / de l'uno e l'altro le bellezze estreme
fermar el bellico tumulto, / e de la triegua ben contento fue. guicciardini
più. marino, 289: de l'abito sottile il drappo lieve / e
l'abito sottile il drappo lieve / e de la prima spoglia il bianco lino /
guerriero e belligero nei due precedenti. de amicis, i-870: era come diffuso
, ne avrebbero sentite delle belline. de amicis, i-170: giù il piedino,
parti debitamente si rispondono, per che de la loro armonia resulta piacimento. marsilio
è il mare inanzi a gli occhi / de la divina ed immu tabil mente,
. mascheroni, 827: l'opere de l'arte / a contemplar ne la
chi è bello di per sé. de sanctis, lett. it., ii-123
serto di fiori in man recando. de amicis, i-875: intervenivano con grande
. adagio, per non farti male. de roberto, 114: fidanzata per lettera
3-727: tutti lodano la bella età de l'oro, ne la quale facevo gli
che cerca il suo perduto amore! de amicis, i-212: riprovo quel vivo
una sola persona -il lor scopritore. de roberto, 373: senza contare la leva
piantano al posto bell'e puntati. de sanctis, i-360: ora lo scrittore può
e le cose le chiappa a volo. de roberto, 431: - credi che
cosa del trecento bella e buona. de sanctis, i-327: le vostre idee,
quando non le vadano a genio. de sanctis, i-52: così un pazzo d'
freschiccio di vernice da per tutto! de amicis, i-816: la commedia non
pelide colpì nel bel mezzo lo scudo. de roberto, 60: non aveva udito
riposo, il tedio assale? de amicis, i-338: che fretta importuna
a bella posta per tenerla sollevata. de roberto, 64: non intese se non
insegnamento di belle lettere in firenze. de roberto, 129: don eugenio, udendo
nutriva. leopardi, 22-nr: condotto de la vita in forse, / piansi la
, che sì per tempo / cadeva. de amicis, i-519: nei suoi pensieri
beffe degli adorabili capricci della moda. de amicis, 1-943: splendevano le botteghe
la spesa, commettendosi ne le mani de gli avvocati! gelli, ii-97: hanno
, erano in un bell'intrigo. de satictis, iii-318: a quattordici anni
seri, alle più ridicole farse. de roberto, 213: so che tuo
lì, di faccia, in anticamera. de amicis, i-591: avevo un bel
, la malvagità e l'egoismo umano. de roberto, 104: don lorenzo
che ruba la riputazione, / e de l'altrui fatiche si fa bello. cellini
che se ne sentono delle beffe. de amicis, i-31: volevano mettergli le manette
fede / ha locata tra 'l bel de i cari pomi. f. f.
. popol. bello di mamma. de sanctis, ii-170: e mi fa certi
poi, che... i legisti de i nostri dì retro traggono a quei
dal giogo ardente / le liquefatte viscere de l'etna. foscolo, 1-174:
boccone, di maniera che bisogna cacciarlo de bel nuovo fuora, o piangendo e lagrimando
da roma sul più bello della festa. de sanctis, lett. it.,
il bello e il non bello. de sarictis, iii-283: belloccia, grassoccia,
e belloccia, alla porta del cortile. de amicis, i-186: a tutti i
idem, xlvii- 72: donna de la provincia e regin anco, / specchio
venne poi scadendo ed indicò una fagon prétentieuse de parler et de s'exprimer: con
indicò una fagon prétentieuse de parler et de s'exprimer: con tale senso è usata
le cose che accadevano a'tempi suoi. de amicis, 1-737'perfino il gruppo dei
for misura: / ella è quanto de ben pò far natura; / per es-
'l mio dir giunga al segno / de le sue lode, ove per sé non
non fia intesa / la celeste beltà de che io ragiono, / poi che io
i lunghi errori, / la beltà de la sposa, il merto e i pregi
eccelso di potenza e di beltà. de sanctis, i-9: innanzi al poeta il
ed arbitro [il leone] / de l'altre belve. leopardi, 2-159:
i diesis in luogo dei bemolli. de marchi, i-580: e nella voce
sapea vedere com'egli fosse così pazzo. de roberto, 51: di tutta questa
m'avea de'miei salari / e de le bene andate di molti osti / di
di quel ch'è per inanzi, / de la dolce et acerba mia nemica /
tosto questo globo si muova a l'aspetto de l'universo. garzoni, 3-674:
ti so confortare / che non te metti de morte a periglio. ariosto, 32-73
corridori / miran la giostra al lume de la luna, / che mal grado
egli usasse il benché minimo malgarbo. de amicis, i-451: ci domina naturalmente,
tutte quelle bende e quelle canzoni. de pisis, 140: che importa..
io spero che non vi lascerete infinocchiare. de amicis, ii-358: la società onnipotente
amicis, ii-358: la società onnipotente de propaganda fide li circuiva, li premeva
, / né il lume oscura in te de la ragione, / scorgerai. dottori
, mentr'io mi bendo / de le candide fascie il crine e 'l petto
8: bene questi nobili calare le vele de le mondane operazioni, che ne la
i suoi nemici a rispettosa distanza. de amicis, i-260: bisogna dirlo,
, ben inutile, della sua mano. de amicis, i-448: sempre ci rappresentiamo
». boiardo 1-7-72: e conterovi de una alta ventura / che li intravvenne,
, a cui ella s'appiglia, fuor de l'intelletto. firenzuola, 735:
116: o primavera, gioventù de l'anno, / bella madre di
non tornano i sereni / e fortunati dì de le mie gioie. sassetti, 13
giungi in queste chiostre amene, / o de la donna nostra amore e spene.
ciò sarebbe ben bello e salutevole. de sanctis, i-227: sotto l'aspetto
, ii-23: ben trovata la signoria de la magnifica paternità vostra. firenzuola,
o che si potrebbe star meglio. de roberto, 378: addio, la carta
che si erano assopiti nella cenere. de amicis, i-369: lo guardo ben
, della cui malattia sono dolente. de amicis, i-289: la battaglia di pavia
zio, distratto, non rispose. de roberto, 753: -ha disobbedito alla
, n-iii-578: stanno in perpetua contesa de l'origine del mondo, de la natura
contesa de l'origine del mondo, de la natura di demoni, de l'idee
mondo, de la natura di demoni, de l'idee, de'numeri, de
de l'idee, de'numeri, de l'uno e del bene, del passaggio
l'uno e del bene, del passaggio de l'animo in vari corpi e del
e del suo ritorno al padre, e de le repu- bliche e de la beatitudine
, e de le repu- bliche e de la beatitudine e de le virtù e de
repu- bliche e de la beatitudine e de le virtù e de le scienze.
de la beatitudine e de le virtù e de le scienze. campanella, 1-7:
gli occhi miei allo splendore del bene. de sanctis, lett. it.,
qui si conviene sapere che li occhi de la sapienza sono le sue demonstrazioni, con
le quali si dimostra la luce interiore de la sapienza sotto alcuno velamento: e in
, ch'el gaudio del paradiso è de due qualità: l'uno, el quale
verrà mai né ben né male. de roberto, 251: noi crediamo..
baronessa sembra volerle un ben matto. de roberto, 753: -la mamma l'
pittore era entrato in possesso dei beni de la donna. 9. persona
e mentre son io vedovo e privo / de le gioie d'amore, al
, 176-4: ancor gli dica un'altra de l'ostello: / 'se madonna volesse
guittone, xxxiv-19: ben m'è saver de re che vizi scusa / e casto
gli abbia... ornati de tutti i beni dell'animo e del corpo
, conv., iii-xiv-8: platone, de li beni temporali non curando, la
fu in napoli un giovane mercante, de buona e onorevole famiglia, costumato multo e
questa figliuola molto picciola sotto il governo de la madre greca, con facuità di
dispregiare, come tanti lumaconi sulle rose. de sanctis, lett. it.,
incontinenza nell'amore dei beni vani. de roberto, 205: donna ferdinanda aveva
: -voglio mandarvi un paio di piccioni. de amicis, ii-695: aveva vent'ott'
, un po'di ben di dio. de roberto, 183: sono tutti morti
dieci e mezzo e poi nei prati. de roberto, 61: l'acrimonia del
alle tende, e benedisse quel popolo de dio santo e benedetto, per far
da l'asino archetipo, per mezzo de l'asino naturale e profetico, doveano
naturale e profetico, doveano esser partecipi de tanta benedizione. d. bartoli, 40-ii-
, non che romor di demoni. de marchi, 759: nella stanza vicina,
. idem, 43-146: ave, piena de grazia en vertute, / enfra femene
qualche mese fa fu una vera provvidenza. de amicis, i- 518: le
qui va pur intorno questo benedetto romore de la proibizione d'infiniti poeti. bruno
, bisogna pure obbedirlo in qualcosa. de marchi, 262: quand'ebbero finito
: si segnò e recitò il 'benedicite'. de roberto. 177: a mezzogiorno,
michele, avendo soddisfatto ciascuno de'bisogni de l'anime nostre, e benedetto l'ulivo
, 15-48: dio mandi in difension de la tua vita / l'arcangelo michel dal
ii-36: io mi ricordo che ci fu de i guai a farti imparare a benedire
ariosto, 43-192: e in nome de le eterne tre persone, / padre e
con la man sovra i campioni / de l'amica assemblea tutto cortese / trinciava
alle tende, e benedisse quel popolo de dio santo e benedetto, per far
da l'asino archetipo, per mezzo de l'asino naturale e profetico, doveano
naturale e profetico, doveano esser partecipi de tanta benedizione. d. bartoli
bestie, come si vede dove il padre de dodici tribù, per testamento donando a'
un grandioso concerto vocale-strumentale di beneficenza. de marchi, i-546: per i poveri
che riguardano i benefici ecclesiastici. de luca, 1-10-113: a somiglianza di quello
eredità col beneficio d'inventario. de luca, 1-9-2-30: il primo e principale
, sempre liberalmente coloro che sanno porgono de la loro buona ricchezza a li veri poveri
a ogni caso la mia riconoscenza. de amicis, i-793: proruppe l'ammirazione e
di cui avevamo forse bisogno ambedue. de amicis, ii-651: molti dei suoi elettori
portare i pesi annessi ed indispensabili. de roberto, 145: come capo della
cavar di tutto il corpo ereditario. de sanctis, ii-57: ci ha di quelli
la presidenza dell'innocuo conciliabolo reazionario. de roberto, 66: che uno degli
paga una più elevata quota sociale. de roberto, 333: nominava a destra e
, lena, dovrebbeti, / che de la tua persona a beneplacito / tuo
porre in infamia / di ruffianar le figliuole de gli uomini / da ben. nardi
beneplacito di chi paga il boia. de roberto, 256: senza l'approvazione,
, / e qui se fa parentenza / de la sua grazia data. bartolomeo da
xiii-8: anche c'è stata la benivolenza de la consuetudine, ché dal principio de
de la consuetudine, ché dal principio de la mia vita ho avuta con esso
amato desiderava. ariosto, 36-27: de l'una egli e de l'altra il
, 36-27: de l'una egli e de l'altra il ben vorrebbe, /
, cominciò tutte le domeniche nel mezzo de la messa a far loro brevemente un sermone
la grazia del principe e ne la benevoglienza de i cortigiani tutte l'altre cose paiono
le persone della cui benevolenza mi onoro. de marchi, 1083: la benevolenza è
internazionale: cfr. bengale (feux de); ingl. bengal light;
. bengal light; spagn. luz de bengala. bengalése, agg.
una fessura lineare, quasi microscopica. de sanctis, i-121: ciascun ha il suo
diavolo piglian tutti quella strada là. de roberto, 72: era per questo andato
s'eo non avesse aconceputa doglia / de la vostra amorosa benenanza. dante
10-7: o, diceva, bellor de l'universo, / ben meritata ho vostra
de'fiori eterni: / non che benignità de la natura / sì temperatamente gli governi
vago titane, rotto il sonnacchioso silenzio de tumida notte, raggionaranno gli uomini,
corno benegno frate, / cibannome de dónora de la sua largitade.
benegno frate, / cibannome de dónora de la sua largitade. novellino,
cante, a voi, benignissimi ricettatori de peregrini, s'ap- presenta,
grandissimi principi sogliono prendere de'poeti e de la poesia, figurarei il pino,
saluta il sol, benigno, trionfale. de amicis, i-631: l'oceano mi
metelliani -e la mamma -ben inteso. de roberto, 711: la cerimonia si sarebbe
e norme da tempo stabilite. de roberto, 229: le squadre dei rivoltosi
formali parole: andatevene contento, monsù de nanteuil, perché 10 di voi son
vizio che aveva d'im- briacarsi. de roberto, 182: i liberali dicevano che
cuore per non dimenticarla mai più. de roberto, 464: le persone di servizio
me fede riverente con ineffabile tenerezza. de sanctis, i-4: fin dalle prime
che abbiano dovuto ripiegare le corna. de amicis, i-242: dei soldati, in
viene in contra in capo de la scala ridendo, e con una amorevo
lui. bacchelli, 2-248: il suo de stino doloroso e il suo
di tutti i monarchi della terra. de amicis, i-439: tutta quella schiera
guanti lunghi e duri di benzina. de amicis, ii-794: per i suoi begli
più beoni e scapestrati dello studio. de amicis, i-644: noi scusavamo,
rovescio il prodigio delle nozze di cana. de marchi, i-719: lui bisbetico,
berciando e sbavando. piranha; chi de l'una / bee, mor ridendo.
310: dal frate l'ordene de ciò se avea da fare inteso, con
-tr. / quando del gorgo e de la destra riva / fugò lo stuol di
occhio (v.). de il legnio, la febbre se ne andò
gli occhi lacrimosi significano la difficultà de la separa venditori, cantilenati
con esser satolli e senza desio de quelli. sarpi, ii-410:
la porpora. carletti, 46: molti de * nostri passeg- jovine, 216
o quattro giornate, per il quale fa de bisogno = deverb. da berciare
quanto più le belle e vaghe bellezze de la donna contemplava e tra sé lodava,
beve costui e vi scrolla un pelo de la barba; e cossi, con bel
, che non vi lasse qualche cortesia de le reliquie, che tiene fcirca il
tutta la rabbia c'ho addosso. de amicis, i-624: quella signora grassa
, / toscano re di te. de amicis, i-394: adesso noi beveremo alla
aiutare / a vestirsi il più bel de tutti i manti. -prov
spiega madonna i bei volumi d'oro / de la gemina chioma al sole, ai
. bevendo l'aria pura de'boschi. de amicis, i-532: quella gioia smaniosa
occhi miei, mirate fiso / più de l'usato, anzi bevete il bene /
/ baciando pur le delicate rose / de la sua bella bocca, / bever quelle
voi vi bevete di queste cose? de amicis, i-765: a quei discorsi
le corbellerie a chi non aveva denari. de roberto, 132-72: era incrollabile nell'
? / eh, i mariti ne beon de le più grosse! berchet, conc
e come rabiato fremendo cum li denti, de ira e de affanno e vergogna rescaldato
cum li denti, de ira e de affanno e vergogna rescaldato, per vederse tra
rescaldato, per vederse tra la tresca de tante bergamine donzelle, cominciò a menare
scrittura divina, gli dei e ministri de l'altissimo son chiamati acqui, abissi,
berilli, carbuncoli ed altre fantasie, de le quali, come indifferenti, nientemanco il
una specie del berillo degli antichi. de amicis, ii-81: una macchia bianca
: andate a la berlina, / ché de le nostre terre italiane / stalle
: -loro signori scuseranno... de amicis, i-671: la metteranno ai ferri
, strascinata nel fango per isfamarsi. de amicis, i-528: come le ricordiamo bene
per l'inghiarato a un peristilio. de roberto, 223: il senato della città
gli voltò una spalla per ringraziamento. de marchi, 1121: la sora brigida preparò
, presente, non un convito nettareo de l'altitonante, per una maestà;.
per una maestà;... non de le sanguisughe, per una bagattella;
tra il malinconico e il bernesco. de sanctis, lett. it., i-432
conferenze o a scrivere delle novelle. de amicis, i-884: avevo nei primi
. ebbe ricco pellicciaio per lo fodero de la guarnacca mia e de la pelle
per lo fodero de la guarnacca mia e de la pelle e del pelliccione de la
e de la pelle e del pelliccione de la cara e fodero di francesco e
a l'ingiuso e cascandoli la berretta de capo, più de doa miglia passò
cascandoli la berretta de capo, più de doa miglia passò prima se fermasse,
viso più bianco della sua berretta. de amicis, i-589: il cuoco della terza
(i-252): furono dui baroni de la corte, ongari, che portavano il
voi fate bene a mantener la ragione de le donne, poi che séte donna
cavaliero, e a quello fatto ognuno de barretta, hai da l'altro canto
, che vogliono essere tenuti i primi de la città, i quali se caminano per
ma coi piedi fuori delle lenzuola. de sanctis, 1-75: matto insolente! credi
collo una enorme cravatta di lana. de roberto, 681: vide fra gli altri
sghimbescio, ed io faccio altrettanto. de pisis, 173: è un poveretto /
che non si confà con la state. de sanctis, i-74: e i dragoni
e volle che sedessi come lui. de amicis, ii-238: pezzi d'uomini barbuti
che i birivieri pigliano talvolta il capo de la casa perché paghi quello che gli è
luoghi lasciati vacui dai soldati del re. de amicis, i-993: l'artiglieria stava
tormentarlo colla fucileria e coll'artiglieria. de roberto, 779: o credete che
dietro il piede; / ben che de suoi non vede alcun seguire, / ben
che ha poca entrata, è bersaglio de i debiti. caro, 1-970: noi
un bersaglio ai colpi di lui. de amicis, i-447: questo fantasma dell'amicizia
che proviamo di non sentirla degnamente. de roberto, 62: senza paura né di
saggi e la storia della letteratura del de sanctis, serviva ai nuovi scienziati della
contrafacendo la sozia con la lancia de le due pallotte investì ne lo utriusque
gli facevano alcuna beffa, mostrando esser de l'amor de la moglie di lui forte
beffa, mostrando esser de l'amor de la moglie di lui forte accesi. berni
vende e compra / de'frutti e de l'erbette; e qui di nuovo
corpo perso a fare il procuratore. de sanctis, lett. it., ii-13
anche i vocabolari l'accettino. de amicis, ii-676: aveva alla vita una
vile, da'loro scrittori più dispregevoli? de roberto, 609: allora consalvo
bertone, fu ferito e in gran periglio de la vita. bertònica, sf
crespa buccia / può darne indicio) più de la sibilla; / e parea,
passare per la caricatura della bertuccia. de roberto, 594: due ore passate
stava cheto dicendo tra sé i paternostri de la bertuccia. cippi, 9-54:
béchamel, dal nome del gastronomo l. de bélegata a'piedi. pulci, 22-45
tutto doventa / arte di non parere. de sanctis, i-80: un maledetto calamaio
questa bestemmia ora ad orlando viene / de la grossezza sua per premio e merto.
, / o troppo ancor religiosi servi / de la necessitade! berchet, 363:
): più volte bestemmiava la vanitade de li occhi miei, e (ficea loro
. ricchi, xxv-1-186: sono uscito de la strada / per venirti dietro, ché
; e deano avere per rascione vestimento de colore caprino, e dease assi- milliare
assi- milliare el loro vestimento a quello de le loro bestie, emperciò ch'elli
ii-vn-5: lo pensiero è propio atto de la ragione, perché le bestie non
l'hanno: e non dico pur de le minori bestie, ma di quelle che
spesso ci fa meno che bestie. de roberto, 542: speziali, calzolai,
. tassoni, 5-28: e nel passar de l'alpi, a un ponte rotto
quattro giornate, per il quale fa de bisogno portar da bere e da mangiare
di raccontare in un dì la vita de le suore, per ciò che elle in
, con una goffaggine d'inavvertenza. de roberto, 483: s'è messo in
stare un momento, santo diavolone! de amicis, ii-712: faceva poi tratto
di nerbate lo manda via di chiesa. de roberto, 169: dopo tante grida
'l bestiolo era mezzo morto, non finando de confortarlo e dirli: « non temere
, il drago, il bue. de marchi, i-574: la cara bestiola piluccando
lapidati. idem, 197: de sue bestiagene ogne dì pigliava novo piacere.
elio [= nello] regno de questa gente, che li vene de retro
regno de questa gente, che li vene de retro; e se la bestiallia
iii-2 - (93): secondo via de rascione la gente ignara e bestiale dea
finissi. varchi, 23-43: o superbia de gli uomini fortunati: o male bestialissimo
saggio di rigore / sarà fatto auditore. de sanctis, lett. it.,
e fatica mi fusse mai deiettato o deiettasse de imitar, come dicono, un orfeo
altre cose nobilità s'intende per la bontà de la cosa, ma ne li uomini
, quanta è dare a la nobilitade de l'altre cose bontade per cagione, e
bontade per cagione, e a quella de li uomini principio di dimenticanza. boccaccio,
, bestialitadi ed inerzie ed altre succedenze de contrarie impressioni, come son de la
succedenze de contrarie impressioni, come son de la notte ed il giorno, del fervor
la notte ed il giorno, del fervor de l'estade e rigor de l'inverno
del fervor de l'estade e rigor de l'inverno. buonarroti il giovane, 9-577
s'egli altresì... avesse posseduto de gli armenti e delle mandre di grosso
noi fremo, dio, che train de litame! carducci, ii-16-48: giovanni morelli
goya. ci sono i bestiari del de montherlant. 3. dial.
« è un bestione! ». de amicis, i-665: non capì subito perché
. bestioni!... asinoni! de roberto, 69: da una pazza
, non le lasciando il modo. de roberto, 153: a furia di largizioni
custodisce ella l'anime e i corpi de gli uomini e i viaggi notturni da i
, d'aceri e d'olmi. de marchi, i-598: un bagliore come di
, beve costui e vi scrolla un pelo de la barba; e cossi, con
, che non vi lasse qualche cortesia de le reliquie, che tiene circa il mustaccio
apparisce. aretino, iii-165: gli spiriti de i sensi mostrano la faccia del bevente
ha fatto e fa gran caso de non voler chiedere il beveraggio de'trovati dinari
animo / d'aver il beveraggio de l'annunzio / ottimo c'ho da darli
/ « ove ne andati, pezzi de bricconi? ». / e quel rispose
cadere, con questi calci diede tra'deschi de senza 1 bezzi il conte orlando / sarebbe
polli, quando beccano molti insieme. de marchi, 1118: il canestraio..
liscio o biacca into 'n cartoccino / o de squilletti e d'àgora un quattrino.
solimati e biacche e molte altre sorti de lisci, che si usano, non vi
ch'elli mandi en prima una gente de lavoratori che lavorino la terra per recòllare
siena, 944: che tu dia de le primizie dei tuoi beni, de
dia de le primizie dei tuoi beni, de le prime biadora. -così del vino
biadora. -così del vino il primo, de le pecore le prime, del guadagno
tassoni, 2-34: ma la dea de le biade e 'l dio del vino /
, la biada / che ne'solchi de i secoli aperti con la spada / dal
diocleziano. parini, 534: al movere de gli occhi e de non ho imparato
534: al movere de gli occhi e de non ho imparato a nuotare? »
e tutto il campo intorno biancheggiava / de ossi de morti dal gigante occisi. leonardo
il campo intorno biancheggiava / de ossi de morti dal gigante occisi. leonardo,
che faceva il segno della croce. de amicis, i-983: un piano vastissimo,
case lontane, come vele sul mare. de marchi, 281: la città colla
. ariosto, 41-46: nel biancheggiar de la nuova alba armati, / e
per cosmetico, belletto bianco. de amicis, ii-229: dei del cielo,
la vostra bianchezza / rappresenta candore / de la mia fede pura, / la vostra
squallida la scena che mi stava davanti. de amicis, i-560: vediamo appena la
(55): avvenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere
la lusingata diva, / a le promesse de la bianca lana / dal suo chiaro
/ sollevi il capo attonito ed ascolti. de roberto, 414: andato ad aprire
doveva conservarlo difendendolo all'arma bianca. de roberto, 240: ii volontario giulente
bianchi, perdite bianche, materia bianca, de sanctis, lett. it., ii-403
arbori annose / gioir di ricco aprile. de amicis, ii-59: ogni cento
sempre bianco e tutto bianco. de pisis, 4-197: ecco altri tre fiori
e l'altra a nero, / che de la pugna causa erano state, /
il nero di due occhi grifagni. de amicis, ii-191: eran...
mostravano che il bianco dell'occhio. de roberto, 18: don blasco lo guardò
il nero e bianco il bianco. de sanctis, ii-148: ed eccoti schelling
punto in bianco io diventassi doge? de roberto, 281: aveva finalmente mutato
.: non dare alcuna soluzione. de samtis, ii-155: una filosofia che non
dal ponte alla spiaggia sassosa. de pisis, 4-32: ho messo un po'
: le viottole... serpeggiavano presso de la parrocchia: sentieri dove il biancospino
coda una bandiera / biasciare evviva. de sanctis, lett. it.,
, come se biascicassero una preghiera. de roberto, 177: il lettore
dunque mi proibivi sempre di biasimarlo? de roberto, 331: biasimavano raimondo per
b. croce, ii-1-218: egli [de amicis] biasima il pudore fuori di
sovra gli altri l'amava; / biasmomi de la dolze toscana / che mi diparte
parini, giorno, i-599: o de la francia proteo multiforme, / voltaire
fallo estimo l'incontinenza del danaio, de la quale a'tempi antichi furono ripresi
per altro buon fine ed utilitade che de gli uomini medesimi. galileo, 99
masuccio, 289: como che da ciascuna de le parte summa- mente fusse disiderato gostare
temperatamente era priso, schifando il biasemo de la giovene e del suo parentato,
parentato, con seco medesmo preposto avea de mai con lei avere carnale coniuncione, se
: in mezo il fiume, sopra de ima barca, / un'altra dama avea
quella di là quest'altra molto incarca / de biasmi, e de ogni inganno l'
altra molto incarca / de biasmi, e de ogni inganno l'ha ripresa. machiavelli
male, così la minor lode in paragone de la maggiore suole aver similitudine di
, si dà biasimo, o per difetto de lo dicitore o per difetto di quello
la tela, poco o nienti se curò de le biasteme e scongiure del fratoccio.
se così fusse, vedresti omini solamente de vertù prediti e fecundi essere de dignità
solamente de vertù prediti e fecundi essere de dignità decorati, e non famigli de
de dignità decorati, e non famigli de stalla, né barri, biastematori,
. bevitore. bruno, 3-751: de l'aquila, ucello divino ed eroico e
, ucello divino ed eroico e tipo de rimperio, io determino e voglio cossi,
aretino, iii-140: leggaglisi un gran pezzo de la bibbia, e se non lo
.., trovò ne l'evangelio de ioanni ove dice: « multi altri assai
sec. xviii) con i sinonimi monche de la saint-marc o de la saint- jean
i sinonimi monche de la saint-marc o de la saint- jean. bibiònidi,
disturbarvi gli impiegati e i sorci. de amicis, ii-680: questo piccolo essere [
pisa, domanderò in una biblioteca il de odo religiosorum, che non avevo mai
, che si radunerà a novembre. de roberto, 306: la predica di natale
, li pose uno bichiero in luoco de ventosa sopra la puntura, azoché tirasse
, li gettò nel viso megio bichiero de vino bianco dolce. machiavelli,
, tanto che si fece buio. de pisis, 104: mi son fermato a
inferno, ma sta benone! ». de amicis, i-624: aveva nella cabina
dieci casacce che parevano vecchie cenciose. de roberto, 116: egli aveva dichiarato
: o pur cerere bella, / de le spiche inventrice, / nel ceruleo elemento
da latta col suo nuovo significato. de amicis, i-586: distribuivano l'acqua
fa, contro ai mali, / de la costanza sua scudo ed usbergo. /
gli spiriti cala e gli tormenta. de amicis, i-230: facce scarne, con
facendole rigirare con un ordine aovato. de marchi, i-591: alcune livree lunghe e
qua; né l'uno / sapea de l'altro; e il mira bieco e
si compie in due anni. de luca, 1-6-190: in tal caso l'
. dioscoride italiano, 2-154: de la bieta: di due maniere si trova
, 3-193: rotto il sonnacchioso silenzio de l'umida notte, raggio- naranno gli
bifolchi; molti liberi divennero schiavi. de amicis, i-590: i bifolchi della
liquido e tranquillo / la biforcata littera de i greci. biforcatura, sf.
due tendenze o caratteristiche contrastanti. de amicis, ii-258: il sultano è là
i bigami, atteso che è scritto de granimali immondi che due soli per spezie furono
a cui appartengono queste due voci. de amicis, i-566: innumerevoli cuccette disposte
nostre montagne) audeat immiscere aliquod pilum de bove... ». di
stava più a lungo del consueto fuori de la canonica a bighellonare per i campi
lo scappellotto era stato troppo forte. de amicis, i-959: lo trovai..
la moglie una vesta a maniche aperte de panno biso rusticale, foderata de pecora
maniche aperte de panno biso rusticale, foderata de pecora. ariosto, 9-60: nel
per le frondi bigio-argentee degli ulivi. de amicis, i-187: un papà vecchiotto,
ciuffoni di capelli bigi sulle tempie. de marchi, i-552: la nebbia s'
il dì che 'l dì precesse / de la battaglia, fe'dentro a parigi /
grana in bigio tinto / ritiene ancor de la beltà primiera, / e nel morto
tavole contava dei bei bigliettoni, quello! de roberto, 359: un giorno,
se sotto la prima e seconda stirpe de i re di francia fosse in uso
e con quel braghettone che da mezzo de l'uno e l'altro si discuopre:
bigonci! / ché non me incresce de avervi perduti, / poi che un sol
minima gradazione di simile peste di gente. de sanctis, i-194: caldo di esempli
grande come quegli eroi dell'antichità. de roberto, 83: un po'per l'
ai preti; non mi rispondono. de roberto, 472: era stato.
da principe giudicioso, né le colpe de la volontà e de la fortuna devevano esser
né le colpe de la volontà e de la fortuna devevano esser pesate con la
con molto rispetto, / deliberando pur de raconciare / ranaldo e orlando insieme in
e rimeritarli non puntualmente a la bilancia de l'opere da loro a mio servigio e
fiaccarono; il granduca si smarrì. de sanctis, i-203: manzoni col suo nome
alcun divieto; / se ben allor de la futura impresa / in bilance i
questo è il pungente e velenoso stimolo de la pestifera invidia, il quale di continuo
.: a bilanciami. de roberto, 776: vide il soldato uscire
nella conca. -figur. de sanctis, lett. it., ii-431
, per tenersi in equilibrio. de amicis, i-835: danzava in quel punto
comici per le spese del viaggio. de roberto, 587: le spese pazze da
altr'ieri, che la lode è uno de gli più gran sacrificii che possa far
alma gentile / indegno mi par. de sanctis, i-ii7: spesso, dimenticando la
, anche saggio, si sdegni. de roberto, 252: il monaco, a
: su torma propria ei giace ». de sanctis, 1- 62: la materia
bile: crucciarsi, darsi pena. de sanctis, lett. it., i-205
e un altro garzone biliardiere. de roberto, 447: la sordidezza della
nostri scarpellini dicono baggiolare per bilicare. de amicis, i-202: cominciarono ad assestare
alberti], 7-12: da'cantoni de le imposte da capo e da piede escono
star ben in bilico sulla tavola. de amicis, i-649: pareva li stuzzicasse
, perché temono di abbandonar capua. de sanctis, iii-181: gli accademici,
smanie, io me rivilico, / e de far qualche mal son stato in bilico
* rosso, rossiccio '). de amicis, i-472: gli lanceremmo un sarcasmo
ancor, come in bimatre nume / de la figliuola d'icaro s'accende.
l'hanno spinto in piazza come orsatto. de sanctis, iii-135: queste erano le
grande fermata dei trams della torretta. de roberto, 682: oltre gli edifizii e
portico; le altre camminano solitarie. de amicis, ii-71: la famosa giralda
, mosso da una manovella. de roberto, 679: sollevata una binda da
immediatamente l'affare colla direzione gen. del de manio, e venga con
, o finire in bocca ai pescicani. de roberto, 140: trovata finalmente l'
per tutto si perderebbe tra la lunghezza de i peli, sì che l'istessa
di molto utile al tuo lavoro. de sanctis, ii-176: la storia dunque non
imbrogli il pubblico / dal cataletto. de sanctis, ii-125: i biografi non
ciano seren tra 'l biondeggiante / òr de le spiche, tra la chioma flava /
flava / fioria quell'occhio azzurro. de amicis, ii-347: apparivano pure,
, agg. reso biondo. de roberto, 33: dominava la folla con
: gli occhi biondi non vedono più. de pisis, 61: mi fermo a
hanno il mantello sauro chiaro. de pisis, 20: come in un brivido
tra le interrotte ombre i capelli. de roberto, 754: il maschietto pare san
. carducci, 677: co 'l raggio de l'april nuovo che
simintendi, 1-9: venne l'etade de l'ariento, piggiore che quella de
de l'ariento, piggiore che quella de l'oro, e migliore che 'l biondo
voleva ad ogni modo un biondo. de amicis, i-917: eran tutti di famiglia
bellezza vistosa ed esuberante). de amicis, ii-761: gli stava seduto accanto
, e di tua stirpe, / e de la patria tua gloria e sostegno.
che alla sparsa ruina ancor minaccia. de sanctis, lett. it., i-225
similmente in concetto amoroso lo scudo lunato de l'amazzone e la bipenne e la
nemmeno il biracchio d'un nastro. de amicis, i-878: era il professore
pagherà che un terzo della giornata! de amicis, i-765: mettevan nella minestra
amante, avea ricorso al carbone. de roberto, 591: siete tutti d'ima
e aspetta le signorie loro ». de amicis, i-542: altri, birbaccioni.
era dato al mestiere di maestro. de sanctis, ii-169: per leopardi il principio
uomo aveva per moglie una birbona. de roberto, 159: il parlamento mandò
si congiungano. - per far razza de nobili birbantelli. -acer. birbantóne
, dovevano almeno profittarne anche loro. de sanctis, ii-160: bel dio è codesto
azione da birboni. de roberto, 344: don blasco andava tutti
razza di ladri e di assassini! de amicis, i-482: la sua reputazione è
sentire tante birbonate de'suoi paesani. de roberto, 418: avevano promesso il regno
caro al re e alla camerilla. de sanctis, lett. it., ii-7
messi all'indice / per capi guasti. de amicis, i-891: era professore di
sassi in specie non ne tiro più. de amicis, i-857: [dimostrò]
dire che lo zito ed il curmi de gli antichi fussero poco lontani dalla cervisia
saltasti in capofila a far subbuglio. de sanctis, ii-311: rimangono ancora nella memoria
ieronimo con tre altri suoi compagni carichi de bisazze a'maritimi liti se condusse.
degli arienti, 351: e1 castello de belinzona,... né vendere né
casti, 4-15: al capriccio servir de * della strana / bisbetica collerica sovrana
. boiardo, 2-28-40: qual de la caccia conta meraviglia, / e
la sua prova certa; / e qual de amor con le dame bisbiglia, /
gazzette il secreto bisbigliatomi dal marito. de amicis, i-39: [rispondono] alle
. idem, 4-28: a l'apparir de la beltà novella / nasce un bisbiglio
ignorante, il quale pone il fine de l'umana virtù ne l'acquisto de'
virtù ne l'acquisto de'regni e de le provincie. grande autorità sarebbe necessaria
universale, e per poco questo grido de gli elementi e de la natura.
per poco questo grido de gli elementi e de la natura. bruno, 3-859:
più macchiati nel registro della questura. de roberto, 447: la sordidezza della camicia
, e come dicono gli spagnuoli, de regalo. biscottèllo, sm.
avrà ranaldo e non già più / de biscotella, che è senza fenocchi,
un verso e chi per un altro. de roberto, 484: costretto a confessarsi
le campagne, in su gli argini de i fossi, de i campi, e
in su gli argini de i fossi, de i campi, e appresso alle siepi
la bisogna di farci da mammina. de roberto, 489: non le costava farsi
non sappia dir parole, / pur spera de far fatti alla bisogna. firenzuola,
capitato. tasso, n-iii-945: la degnità de le scienze è grandissima; laonde elle
ne le bisogne e ne l'opportunità de la vita. marino, ii-5: quando
oggi mostrare qual il vero amore figliuolo de la celeste venere e qual sia il
n-iii- 1033: io desidero la copia de l'une e de l'altre inscrizioni,
io desidero la copia de l'une e de l'altre inscrizioni, de le quali
une e de l'altre inscrizioni, de le quali peraventura non mi bisognerà altro interprete
che oberto dal leone / fosse contra de lui soletto mosso; / e quando
, ma salii in su il muro de l'arno, sì che potea vedere parte
ha sempre intorno un sì grosso cerchio de gente che mal si pò penetrare, sì
a pericoli sostenuti da te medesimo. de sanctis, iii-86: era ancora, come
: vedeasi un loco cento volte cinto / de una muraglia smisurata e forte;
dante, 60-9: però nel cerchio de la sua palestra [d'amore]
non aveva imparato mai a comandare. de sanctis, i-120: da cinquantanni [
che secol non estinse / fuma pe'cerchi de l'inferno ancora. 23.
franco; / che 'l negromante al cerchio de la spada. boccaccio, - 8-80
., 68: qual ne i prati de idàlo on de citerò, / se
: qual ne i prati de idàlo on de citerò, / se amor de festegiar
on de citerò, / se amor de festegiar più voglia avea, / le
più saliente alla gradazione più sfumata. de sanctis, lett. it., i-220
fossa / stan radi alberi in cerchio de la sucida riva. verga, 3-70:
panzini, i-45: poi seguivano le cure de la vendemmia: rimettere nuove doghe a
cavalliero, perché lo metta in mano de suoi paggi, per tenerlo caro tra le
: li medici dicono che la superfluità de sangue che li corre al cerebro 10
il qual si conserva ne le cerimonie de le chiese. bruno, 3-812: mi
maravigliavo io, quando vedevo questi sacerdoti de diana,... cossi successivamente
* * *, sessanta miglia lontano. de sanctis, lett. it.,
: fu tenuto... un lit de justice, cerimonia solenne, in cui
come il profferimento di terribile voto. de sanctis, i-123: i discorsi inaugurali
dell'etichetta e dell'affettazione). de jennaro, 38: se ve dignate venire
cera, del mustelino detto dalla mustella, de ferrugineo dalla rugine di ferro, onde
però spargi quivi il buon sapore / de la trita melissa, o l'erba vile
trita melissa, o l'erba vile / de la cerinta. = voce dotta,
collo, ahi, sento / il freddo de le forbici strisciar. d'annunzio,
coltra ne cuvertor; / no à desduto de sparver ni d'aostor; / né
saracin martella; / roberto, il conte de asti, ebbe cernito: / de
de asti, ebbe cernito: / de un colpo il fende insino in su la
pregiate per le carni). de roberto, 179: i giorni di magro
innanzi quello, che s'è cavato de l'una e de l'altra.
che s'è cavato de l'una e de l'altra. = deriv. da
/ ch'igi oferìs per levarte de pene, / mo maiormente è le mortai
caéne / che t'à ligar le mane de dre'le rene. g. villani,
/ - no, mattacone. - o de che? -de legname. note
unguento. bencivenni, 5-96: cerotto de andromaco fatto di dodici medicine, e
ricettario fiorentino, 125: i cerotti de li antichi sono... gli impiastri
e mise mano a tagliare una cerqua. de rosa, 550: fuoco magno,
, 550: fuoco magno, legna de cerqua ind'è abbundancia. =
regni e gli paesi con nuove maniere de inganni. machiavelli, 818: ultimamente
, e sempre cerretana nel mondo. de sanctis, i-180: odiava i mezzi
altissimo cerro un pastore adormentato in mezzo de le sue capre. michelangelo, 261 (
stizza i gran tronconi / gittavan via de lo spezzato cerro. pindemonte, 10-215