, ed un'abbottonatura di diamanti. de amicis, i-301: attraversò la strada con
sorriso per non lasciarlo senza risposta. de marchi, 210: disegnò col pollice una
gli mise gli occhi in faccia. de pisis, 161: leggero ò abbozzato il
artefice ha gettato un umido panno. de sanctis, i-15 7: è una
che fosse promulgata la legge organica. de sanctis, i-235: quello che l'
fu il primo abbozzo della tragedia. de amicis, ii-247: è una città slegata
[alfeo] a trovare i soavi abbracciamenti de la siciliana aretusa. bembo, 1-35
cuore. carducci, 1024: sol de le antiche glorie, con quanto ardore
tra quante abbraccia / maggior delizie il cerchio de la luna / cosa non ha di
ch'egli può abbracciare con la veduta. de amicis, ii-122: dalla sommità del
pittura abbraccia in sé tutte le forme de la natura. nardi, 4-1-350: che
, e che mi riesce utilissima. de marchi, 204: colla sua fede
marino, 20-428: il bel trastul de gli abbracciari onesti. g. gozzi,
suoi cavalieri furo all'arme, e abramati de la battallia oltre a misura, e
sarebbe piaciuta se avesse abbreviata quella strada de gli onori, che voi stimate certissima.
più breve. iacopone, 61-5: de croce trovam sette figure demostrate; /
per poterle contare: / encresce l'ascoltare de lo longo trattato. perelli, i-6-263
nel sole che abbruciava le stoppie. de amicis, i-217: li trucidavano, ne
, 1-17 (i-193): i giorni de la canicola abbruciavano di caldo grandissimo l'
pareva che m'abbruciassero le mani. de marchi, 320: per ottanta o novanta
occhi col lampo della loro bellezza. de marchi, 85: suo fratello, da
spararsi alle tempie, suicidarsi. de marchi, 585: se voi non mi
di cervello, abbruciati di danari. de roberto, 101: frattanto, abbruciato
pargoletto / che singhiozza e s'addorme de la pia / ava abbrunata su l'
mezzo il petto dalla fiamma della pace. de marchi, i-721: tutte le mattine
155: e 'nsegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa, cioè.
burrasche; et tempestato da la gragnuola de le male lingue. tommaseo [s.
dignità, rinunciare alla sovranità. de sanctis, i-214: perché lasciasti l'esercito
spropositate, e sostituisci 'rinunziare '. de sanctis, i-91: la vanità pasce
di rinuncia completa; estintivo. de luca, i-i 1-3-23: il termine della
10 cor mi lanza / co li riguardi de li occhi ridenti. federico ii,
1027: lento nel pallido / candor de la giovine luna / stendesi il murmurc
la giovine luna / stendesi il murmurc de gli abeti. verga, i-379: sedevano
le pareti foderate dello stesso legname. de pisis, 175: il piccolo falegname
, non so altro ch'uno effetto de la idea di loro ch'era a principio
amor di dio conforme a l'abilità de la volontà umana. d. battoli,
. iacopone, 91-27: en mezzo de sto mare stanno sì abissato, /
arroghi d'avere / del cielo e de l'abisso in suo potere. bandello,
] essalta e leva uno dal profondo de l'abbisso a l'altezza del cielo.
cor del mondo / nel punto universal de l'universo, / dentro la bolgia
paradisi, eterei abissi, / empirei de l'inferno, occhi di clori.
: il desio degli abissi e de le cime. deledda, iii-452: sedette
che con interna luce / da l'abisso de l'ombre al ciel t'adduce.
, tuffando la mano nell'acqua. de amicis, ii-319: e voltandovi, vedete
quasi auditore / con chi ne possa de ciò rascionare. bandello, 2-25 (i-922
(ii-45): cadendo ne l'abisso de la disperazione deliberò non voler più restar
abisso di servitù e di miserie. de marchi, 412: un pensiero più vivo
/ così sta ne l'abisso / de l'immutabil previdenza eterna. papini, 21-240
messo tra quel tempo e questo. de sanctis, i-195: fattosi profondo l'
conv., iv-xm-12: oh sicura facultà de la povera vita! oh stretti abitaculi
luochi de'conventuali pareno più presto spelunche de latri che abitaculi de servi di dio
pareno più presto spelunche de latri che abitaculi de servi di dio. boiardo, ii-503
quante notti furono, che li occhi de l'altre persone chiusi dormendo si posavano,
è detto...: abitacolo de lo spirito santo. lorenzo de'medici,
*). isidoro nel cap. de habitaculis (xv-m) tratta ogni forma di
appellare [occhi e riso] balconi de la donna che nel dificio del corpo
quella persona ove regna il bruttissimo vizio de l'ingratitudine possa alcuna gentil vertù abitare
deh come / tu che sei figlio / de l'ombra oscura, / abiti albergo
crin ruvido velo; / ma nel moto de gli occhi e de le membra /
ma nel moto de gli occhi e de le membra / non già di boschi abitatrice
tasso, 4-3: chiama gli abitator de l'ombre eterne / il rauco suon de
de l'ombre eterne / il rauco suon de la tartarea tromba. idem, 13-7
e le procelle / movete, abitator de l'aria erranti. orsino, iii-290
altr'ier per un cammino, / pensoso de l'andar che mi sgradia, /
mi sgradia, / trovai amore in mezzo de la via / in abito leggier di
strascico che portava per la prima volta. de roberto, 186: il suo abito
in abito celeste / son le radici de la nobil pianta. boccaccio, ii-1-12:
costumi pronunciatissimi, forti, costanti. de sanctis, i-308: gli manca larghezza
solamente virtute operando, ma l'abito de la virtù avendo. idem, iii-xm-9:
, sarebbe l'abito di conoscenza distinto de lo volgare. ottimo, i-249 [inf
perplessità che gli era divenuto abituale. de pisis, 30: nel grigio mattino di
intorno la divisione del canto; l'altra de l'abitudine de le parti; la
del canto; l'altra de l'abitudine de le parti; la terza del numero
ad essere occupati da parecchi artigiani. de amicis, i-267: qualche abituro appare
bon senso non può assolutamente fare. de sanctis, i-62: aveano abiurato il cristo
uso dei lavacri e delle abluzioni. de amicis, ii-61: nel mezzo di questo
, 92-62: questo è lo primo stato de l'omo annichilato / che ha abnegato
alla ragione, estinguete quella focosa luce de l'intelletto che vi accende vi bruggia
bruggia e vi consuma; fuggite que'gradi de scienza che per certo aggrandiscono i vostri
iv-1-5: io... di errori de la gente abominava e dispregiava, non
e dispregiava, non per infamia o vituperio de li erranti, ma de li errori
o vituperio de li erranti, ma de li errori. passavanti, 173: iddio
lo abomini [il suicidio]. de sanctis, i-59: sarà tanto disprezzato
« et auferam... abominationes eius de medio dentium eius »; maccabei,
sul tuo viso sta infemal sogghigno! de sanctis, i-184: mirra ama di un
, 267: gli mostrò l'aborrenda operazione de aborrire (abborrire), tr. {
. avere in odio, in orrore; de = deriv. da aborrire
quanto può darle noia ed ofaffettazione. de amicis, i-863: intesa tutta e sempre
. di aborrevole. fango ti sbalza. de sanctis, i-170: si esce di scuola
pensiero, eleva manzoni la sua voce. de sanctis, 1-273: io abborriva dai
buti, iii-430: movimento nel parto de le femine, e perdizione di quello
lo scopo, la ragione della vita! de roberto, 228: l'abortito
alla ragione, estinguete quella focosa luce de l'intelletto che vi accende,
proposito d'un scrittore antico, ora de nuovo le vuol far montar a gli astri
] ho fatto per diversi rispetti, uno de i quali è il non volere in
marino, 375: oh scelerato abuso / de l'umana ingordigia! buommattei, 1-32
tra le foglie / gialle e rosse de l'acacia, senza vento una si
da'men degni germi, / qual de l'incorrottibile amaranto, / qual del
ne furono obbligati alla sedia principe. de sanctis, lett. it., ii-431
che dove son due forze, de quali l'una non è maggior de l'
, de quali l'una non è maggior de l'altra, bisogna che cesse
, 66-6: e 'n vece de l'erbetta per le valli / non se
in canonica a ricintellare un bicchieretto. de roberto, 531: passò dell'altro
.., altro ch'aliato li segni de mars. soffredi del grazia, i-158
vuol altro, ci vuol altro ». de roberto, 545: hai venduto il
: -in che mani sei capitato! de roberto, 211: -sbagliate. io non
io me ne adombri: tutt'altro. de sanctis, ii-256: dal suo modo
scudi / guidar pentesilèa pannate schiere / de l'amazzoni sue. tansillo, ix-620
, ix-620: poich'il gioir perdei de la sua vista, / via più
però ch'£iltronde la città non teme / de l'assalto nemico offesa alcuna. idem
torrismondo, 2102: per le corone de gli antichi vostri / che fur miei
, giorno, iv-283: così qualor de gl'importuni altronde / volga la turba
signori umanisti, che vi chiamate professori de le buone lettere, quando vi ritrovate
(38-9): io voglio esser, de l'altrui mal, miro / e
già per esser tarde / sentiron pena de l'altrui dolore. idem, cono
era un di color cui più dispiace / de l'altrui ben che del suo mal
. tansillo, ix-611: sgomenta il freddo de l'altrui durezza / i desir miei
cielo, e tomerowi ancora / per dar de la mia luce altrui diletto. idem
tasso, 2-23: -non volsi far de la mia gloria altrui / né pur minima
/ altrui toglie il respiro / il fulmin de la voce. parini, giorno,
/ e chiudersi le orecchie al dir de altrui, / servendo sempre, e non
il virginal suo fiore; / far de le sue bellezze altrui tiranno. fed
regge la fameglia, no la regger de l'altrui; / al poder tuo t'
per via / che pensan pur del far de l'altrui suo. dante, 36-4
l'acque del deluvio so passate / de sopre a le lor mura. dante,
il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne la diva armonia
, me è avenuto simigliante / con de la spera a l'asciellett'avene, /
. iacopone, 14-1: la superbia de l'altura ha fatte tante figliole.
: chi è questo gran sire, rege de granne altura? / sotterra vorria gire
25-1: quando t'aliegre, omo de altura, / va', pone mente
un convitto ma non è convittore. de amicis, i-809: fui mandato a imparar
ii-519: la sua bella / vergine cuccia de le grazie alunna, / giovenilmente vezzeggiando
'). cfr. varrone, de re rustica, 3-16: « aivi optimae
giacque, / ch'io fuori uscìa de l'alvo; e fu il fatale /
si va nel fiume contr'acqua. de marchi, 42: tratto da un impeto
allor tutte le squadre il grido alzare / de la vittoria altissimo e festante. g
annunzio, i-741: alzate i canti de la gioia ai cieli eterni! / nessuno
ebreo, 6: l'amore è de le cose che sono buone o ver stimate
se pare la amabilità fatta persona! de marchi, 387: si sforzava di
pigafetta, 84: dormono in rete de bamboso, chiamate amache, legate ne
diletto uman mete gioiose, / de l'erario d'amore arche gemmanti,
191: ma perché figlio amante / sei de l'antica madre in ch'io mi
persona amata... le passioni de la persona amata entrano ne la persona amante
persona amante, sì che l'amore de l'una si comunica ne l'altra,
ti rimembra / che questo è privilegio de gli amanti, / sciolti da tutte
tutta ignuda / la vide in mezzo de le gelide acque, / ch'a
la vita muoia e viva la morte de l'amante... non si può
si può credere la grandezza del dolore de l'amante, se non chi lo par-
amante. idem, 38-4: l'amante de l'amato deve / la vita amar
/ l'agnelo sta a trombare voce de gran paura: / opo n'è
1-45: bella, per grande orgoglio / de la vostra fiereza, / miso di
ammiranza, / o pianto delettoso, pieno de consolanza: / lacreme d'amanza,
, 71-78: la smesurata amanza / de lo core 'nfocato. g. cavalcanti,
da'men degni germi, / qual de l'incorrottibile amaranto, / qual del tenero
sannazaro, 10-162: le rubiconde spighe de l'immortale amaranto, graziosissime corone ne
: ama d'avere più tosto l'amore de le genti che il loro avere.
e chiara d'uovo). de marchi, 389: era invecchiata..
iacopone, 41-47: non aver dubitanza de la recezione [in paradiso]
[in paradiso]; / de far più demoranza non hai nulla cascione:
festa, che la nostra marchisana cità de far se appresta a'prìncipi radunati,
radunati, e in quella per mancamento de robba non pos- serte fare comparire secundo
del tutto lieto almeno in parte scarico de le amaritudini dir mi posso. bembo,
un odore amaro, quasi repugnante. de pisis, io7: fiori spesso dalla fragranza
contraro! / molta recipi eniuria, de perdonanza avaro; / molti nimici
iii-xiii-2: e però che essa è beatitudine de lo 'ntelletto, la sua privazione è
allora / ch'intese l'amarissima novella / de la tua morte, tramortir d'affanno
, e tenga alquanto di quel sapore. de marchi, 554: disse anche come
volto un certo amarognolo. b. de rossi [crusca]: giudicando i
testo a l'amo s'arsemiglia, che de fore ha lo dolzore, / e
: amor, la tua amicizia è piena de letizia; / non cade mai en
a lo 'ntelletto, / demostrali l'obietto de l'amativo amato. 2
: ne la scorza de'faggi e de gli allori / segnò l'amato nome in
un'altra vita prende. g. de * bardi, 2-39: donò [cesare
d'aquino, v-118-20: poi che de le donne è la più giente, /
.. /... non son de tal parere, / che far potesse
tal parere, / che far potesse de me amadore. iacopone, 37-37:
, 65-86: chi dona, voi vedere de che fosse cagnato / amando com'è
, iii-xn-13: quasi come druda, de la quale nullo amadore prende compiuta gioia.
scudi / guidar pentesilèa l'armate schiere / de l'amazzoni sue. salvini, 39-i-137
contadina, quando a lei pensosa / de la quartana del marito apprende / affetto lui
divoto capellano, gli cinquecento mila ducati de nova moneta e con novo motto gli
conoscer gli uomini e le cose. de sanctis, ii-129: le peregrinazioni e
stare bocconi. leggenda della beata umiliana de * cerchi, 109: una notte,
grande ambascia che mi tumultuava dentro. de marchi, 487: sentendo sonare le
, / si tu assenti al consiglio de questa mia ambasciata. dante, 22-7
fava, v-63-2: avegna che usanza recherà de fare prego per audienzia avere, e
prego per audienzia avere, e custume sia de ambassature e de gentile favellare ornata mente
, e custume sia de ambassature e de gentile favellare ornata mente e dire bellezza de
de gentile favellare ornata mente e dire bellezza de parole,... a noi
inseme a tractare et a fare le vixende de questo communo. novellino, 2 (
ch'ancor sia ambasciatore, dee ricordarsi de la sua propria e naturai condizione e
propria e naturai condizione e la convenevolezza de la publica persona in guisa accompagnare con
publica persona in guisa accompagnare con quella de la privata ch'egli si mostri piacevole
, e ordinatogli di partirsene subito. de sanctis, ii-123: ambasciadore presso bonifazio
que'ambasciatori, che annunziano l'eccellenza de la gloria e maestà de dio. segneri
l'eccellenza de la gloria e maestà de dio. segneri, iii-1-233: fino
n-ii-312: da cui tu più potrai apprendere de la prudenza e de la gravità convenevole
più potrai apprendere de la prudenza e de la gravità convenevole a gli ambasciatori [
d'ambeduo noi, / e tanto più de voi. idem, 264-65: e
altro. sannazaro, 4-80: pastori belli de la persona, e di età giovanissimi
circonda (un oggetto, una persona, de terminandone le condizioni di resistenza
possibile adunque che ima verità sia contraria de la medesima verità? solvimi questa ambiguità,
ebreo, 14: questo desìo de le cose utili si chiama ambizione o
convenevole è ancor che s'abbia cura / de l'onor suo; ma tal che
filante e in cerchio tira, / e de l'umana ambizion si mira / quasi
allegri e giocondi, e gli ambiziosi de l'utile essere malcontenti e malinconici. machiavelli
alberga. idem, i-102: sono ambiziosissimo de l'applauso de gli uomini mediocri.
i-102: sono ambiziosissimo de l'applauso de gli uomini mediocri. marino, 207:
sfera / pavon vago e gentile / de le stellate ambiziose piume. idem,
'l volto) / da la bellezza de le rose offesa; / e di disdegno
se gianu continendo / e lu serviziu de deu faciendo / la lor vita contenendo
seno altro non miro / ch'ombra de la beltà che poco dura. marino
/ la dolce per i barbari / de l'uve ambra s'indori. d'annunzio
fusse, ensemora adunata, / solfenal de corpi morti e onne puza de privata
solfenal de corpi morti e onne puza de privata, / sì seria moscato ed ambra
sieno ambrosiotti, cioè fatti pel palato de i numi immortali. manzoni, 28:
accenti / l'ambrosia e 'l mel de l'amorosa lingua. morando, iii-229
ardor più sempre abbonda, / né de la sete mia manca pur dramma. parini
tenero idioma / che da la senna, de le grazie madre, / or ora
ambrosia, essa da gli occhi / tergea de la mortai giovine il pianto. idem
tra la rugiada! / oh ambrosia de l'amore nel giovinetto mondo! idem
amore / d'ambrosia irriga l'aure. de pisis, 39: e il gusto
artemisia. dioscoride italiano, 3-129: de l'ambrosia: chi dice botri,
lazzo marino si fermarono guardando in su. de marchi, 264: una donna
. all'ambrosiana: alla buona. de marchi, 221: aveva buttato sulla carta
quasi sieno ambrosiotti, cioè fatti pel palato de i numi immortali. ambugliare
ad ognuna 10 risponderò: amen. de marchi, 7: di'che hai giuocato
, / e spiega il regio onor de l'aureo manto. parini, giorno,
si propagò in amendue le gallie. de sanctis, ii-289: il peccato è un
alamanni, 5-1-23: il barbato guardian de gli orti ameni / non resti indietro
di campagna amene, / pompa maggior de la natura, e i colli / che
: di ligustri, di gigli, e de le rose / le quai fiorian per
ville, / orto degli ozi e de le cure occaso. marino, 5-69:
come fa, la letteratura amena. de sanctis, ii-256: dal suo modo di
eccessiva delle consuetudini americane. de marchi, 6: la barba nera e
, chiara bellezza, i fiori / de l'indo: avide al sen tuo voleranno
american che in traccia / notturno va de l'appiattata fera. alvaro, 9-276:
/ in fondo agli occhi brillano. de pisis, 137: voli di tordi nell'
intendersela con gli awer- sarii amicamente. de sanctis, ii-56: le immagini escono
venirmi sul letto e sulla mano. de sanctis, ii-302: voi potrete seder giudici
: bazzica in casa dell'amichetta. de pisis, 46: un bel maschio allaccia
il povero che ha ingegno e fama. de sanctis, ii-63: il giorno in
amor, la tua amicizia è piena de letizia; / non cade mai en tristizia
amicizia umana è quella che è causa de l'onesto e vincolo de le virtù:
che è causa de l'onesto e vincolo de le virtù: perché tal vincolo è
amicizia, star seco in compagnia. de amicis, i-822: fra le molte simpatie
condizione, che a molti amici pesava de la mia vista. idem, conv.
l'amico è nome desiderevole, refugio de l'aversitade, beatitudine sanza abandono.
ciò che l'uno non abbia sospetto de l'altro; che se l'imo avesse
bisogna tenersi amici quelle buone lane. de amicis, i-87: un bell'umore,
l'amico ciapo sgrana due grand'occhi. de amicis, ii-291: un giorno aveva
idem, 54: memore / tu de l'incendio antico / a gli amorosi giovini
trimestre... fassi ancora l'amilo de la zea, si bagna e si
amistà di cose / è voler de concordia e desvolere. tesoro volgar
): e questo fue quasi lo principio de l'amistà tra lui e me,
, conv., iii-xi-13: sì come de la vera amistade è cagione efficiente la
amistade è cagione efficiente la vertude, così de la filosofia è cagione efficiente la veritade
amore. guittone, i-100: ché de fare amistate / certo lo tardare parerne
guittone, 64-12: se conte ave de contessa amanza, / re de reina,
conte ave de contessa amanza, / re de reina, ecco piccol cosa; /
l'affetto, che null'aia de me piatanza, / perch'eo non so
, donoglie mie amistanza; / de tutta sua fallanza si me serò scordato.
scordato. idem, 42-37: de spiritale amistanza / granne ne hai veste-
per sua bonità medesma, non vada de continuo [a] summa. campanella,
ammaestramento li antichi la veritade non videro de le creature spirituali, awegna che quello
sé le antiche leggi e gli ammaestramenti de la pastorale vita. machiavelli, 75
la scola: / la divina scienzia de 'nsegnar ho gran gola; / e
ciò ammaestrati... da lo imperadore de l'universo, che è cristo.
la nativa fero- citade nel costume de la mansuetudine artificiosa. tasso,
o vuoi per ammagghiar la gamurrina / de seta una cordella cilestrina? firenzuola,
intelletto con la pompa delle figure. de sanctis, ii-334: kléber che aveva tanto
invidia, o dalle streghe per dispetto. de marchi, 447: essa rialzò gli
era pur dessa, anzi migliore. de marchi, 292: rimase...
, deficit, voce da rigettarsi. de marchi, 19: in quel momento
altrui maniera, fin la propria. de sanctis, ii-356: l'eleganza non è
42 (74): fece venire suo de striere...,
alcuno strepito, gli secò le vene de la gola. idem, 294: dopo
: dopo che quanto gli parve e de lacrimare e de basciarlo se ebbe saciata,
quanto gli parve e de lacrimare e de basciarlo se ebbe saciata, ancora che
suo fiero proponimento, nondemeno, guardando de lato al suo amante, e vidigli
l'amante forte dormire, e che de ligieri le arebbe venuto fatto il suo
fatto il suo avviso, non volse de ciò altra esperienzia vedere. ammanilitóra
v.]: musica ammansatrice del furore de * pazzi. = deriv
donote questo nobel pannizo, / ca de coio scorfizo te pensai d'ammantare. cavalca
/ tu ven a lei obidente ed ella de fé t'ammanta. idem, 88-59
sì come 'l manto è abito aggiunto sopra de gli altri abiti, così il corolario
vestito. iacopone, 88-45: de vii corteccia veiolo [l'albero] ammantato
figur. iacopone, 43-176: nacque de verno per la gran freddura; /
gran freddura; / nascenno en terra de suo parentato, / né casa li
fitte, / abbassavano il pollice nervoso / de la mano gentile. idem, 997
, 1-44 (120): il resto de dio padre aveva imo amanto che
in me, già trapassato / fora de vita, con tra ogne argomento. tesoro
romani l'avevano amassato del tre- buto de le terre e de le prede che si
del tre- buto de le terre e de le prede che si vendevano. boccaccio,
nemmeno il ron ron del contrabasso. de marchi, 200: disse queste parole cogli
: / quelli sciogliete, e dandogli de piglio, / l'amenarete a me,
prenda!) / ch'è la maggior de la qual si favelli. idem,
, io per pietà lo liberai. de sanctis, ii-358: si narra che
per fomentare il processo della causa. de luca, 1-9-3-10: per la ragione che
entrare, lasciarcercava. / calor, amor de foco, né pena non c'è ammessa
ammetto la scusa, perché oltre le girandole de la fortuna fantasima, i cicli in
degli ammezzati del vasto inaf&ttato palazzo. de marchi, 840: un altro
carducci, 671: a la finestra de la scuola ardito / s'affacciava un
la donna fo chella che prima 'de [= ne] mangiao, e dio
amministra tivo. de luca, 1-15-3-319: l'altro magistrato del
chim. composto organico che si considera de rivato dalla benzaldeide per sostituzione
che ogni cosa lo fosse ugualmente. de sanctis, ii-286: in questi tre versi
di farsi ammiragli, cioè capitani generali de l'armata. dante, purg.
cronichetta pisana, v-407-45: l'armata de le galee di pisa per lo dicto
., 5-6 (58): ruggier de loria, uomo di valore inestimabile e
star più mi piace, / ch'esser de tutto esto mondo amiraglio. m.
che rendeva lo suo corpo, e de rammiramento che si faceano di ciò quelle
. masuccio, 208: sequi dunque de costoro torme, ché de certo largo
: sequi dunque de costoro torme, ché de certo largo e amplissimo campo arai da
scontraranno cose nove e ammirande, che de novo stupore de continuo te daranno acca-
e ammirande, che de novo stupore de continuo te daranno acca- gione. ariosto
perché il marito / potesse star sicur de la mogliera. firenzuola, 567
ammiranza, / o pianto delettoso, pieno de con- solanza: / lacreme d'amanza
podete niente volere / darme una fetta de quel c'acquistaie? idem, 27-50:
magnare, me fa calciare, / de l'amesurare sì fa lamentanza.
ammonir, né pregar dolce / l'ostinato de l'alma affanno molce. idem,
: da pronostici orrendi e spaventosi / de la vicina morte era ammonita. d'
già per gli opachi e tenebrosi calli / de le tenarie grotte / l'arbitro de
de le tenarie grotte / l'arbitro de la notte, / ammonito da giove,
e modesta. idem, ii-118: il de creto della riforma contiene prima
su gli altri come tante acciughe. de marchi, 807: c'era sempre una
per argine vicino al fosso vecchio. de marchi, 540: una nuvolaglia spessa,
, ammorbateli©, / ladroncelluzzo, viso de moria! ammorbidaménto, sm.
molle; lenire, attenuare. de marchi, 26: per la gran sala
un fogo lo meto, c'ardo de sì fer guisa, / che quanta gent
39-83: e 'l maggior danno è de l'incendi pravi, / a nascer
/ pria che tutt'arda il regno de gli ebrei, / questa fiamma crescente
, 4-372: e se i carboni ricoperti de la cenere non sono spenti, il
l'opera. carducci, 688: de le grandi querce a l'ombra stan /
testo a l'amo s'arsemiglia, che de fore ha lo dolzore, / e
esca, sì che l'amo / de l'antico avversare a sé vi tira;
io, che fra i lucenti rami / de l'aurea selva sua, pur come
cfr. ménage: « mouaire, espèce de camelot: nous avons eu ce mot
la viola candida, ha le foglie de la vite alba, che chiamano briona.
, non è altro che unimento spirituale de l'anima e de la cosa amata.
che unimento spirituale de l'anima e de la cosa amata. albertano volgar.,
sono in essere: e l'amore è de le cose che sono, e il
porta, / che 'l malo amor de l'anime disusa, / perché fa parer
; ma quello il quale è possessore de la cosa amata è piacevolissimo oltre tutti
alcuni credono, ma conservato il più de le volte. massini, iii-277:
il modo dell'essere l'amore. de amicis, ii-659: mal d'amore!
amore, / lo quale è in segnoria de la mia vita. idem, inf
poiché il tempo invola i fiori / de la cara gioventù. fanioni, 849:
letticciolò / dei nostri lunghi amori. de amicis, i-836: tutti quegli amori
piante, e zefiro leggero / discorritor de tindiche pendici / a quei fecondi amor
piccolo passo di gloria, / superbo de l'amore materno. cagna, iii-203:
. ugurgieri, 1-212: l'amore de la patria il vincerà, ed ismisurato
amore carnale. iacopone, 65-122: amor de te m'ha preso e'ncende con
non so dire lo qun. ito / de lo corno esmesurato! idem, 92-113
sì peccao, / deguastao l'orden de l'amore: / ne l'amor proprio
fiera orrenda, o esecrabil peste / de l'amor proprio: o perverso veleno
brutale amore; ma e del futuro e de l'absente, e del contrario sente
volle che fosse elemento di vita. de amicis, ii-776: avevano di comune
, amor di lode, / che, de le piaghe sue non sano ancora,
. il vero e vivo / amor de l'alma, è l'alma. monti
rivi sacri? ti rapisca il vento / de l'apennino, o molle pianta
le case de'cittadini, per amore de gli incendii. vasari, 4-12-284:
bruno, 137: oh, per amor de dio, ch'io sono assassinato!
che suo nipote 'ntoni andasse soldato. de amicis, ii-845: per amor del cielo
era en amore del monno falso pien de vanura. -essere amato,
cunferenza di sopra, lungo lo cielo de la luna, e però sempre sale
figurato. (qui de'essere la figura de l'amore pinta sì ch'el sia
per gli artigli si abbia le granfe de astore...). petrarca,
l'arco / portare il grave incarco / de la faretra sua con l'arme usate
, finalmente direi ch'egli fosse privo de le cose belle. bruno, 82:
amori, / che da la maestà de gli otto lustri / fuggon volando a più
iii-145: riavetevi un poco, amorevolaggine de le amorevolitadi. = deriv. da
tasso, i-178: io mi prometto assai de l'amorevolezza del signor montecatino. redi
iii-145: riavetevi un poco, amorevolaggine de le amorevolitadi. = deriv. da
[divina], / sente la redetate de lo suo pa- temato. burchiello,
, quando da comodità loro era conceso, de tale fortivo amore con gran piacere se
beato, e fra le gioie / de 'l suo amoroso paradiso il pone, /
; / avete pur il nettare libato / de l'animate rose porporine. sempronio,
volessi trovare, / per la valle de vilan / a ètte opporto de 'ntrare:
la valle de vilan / a ètte opporto de 'ntrare: / nui lo po- temo
amorosa e serena. -affezionato. de amicis, i-41: a un soldato,
come donna a cui non cale / de l'amorosa mente / che sanza lei non
in cui l'alme amorose / piangon de la lor vita il sol sepolto!
del diletto uman mete gioiose, / de l'erario d'amore arche gemmanti, o
amorosa, dopo quindici giorni mi pianta. de amicis, i-25: hanno l'amorosa
orco, l'altro l'amostante della dea de la riputazione. dottori, 1-345:
tasso, 12-33: ricco e sazio de l'ór che la regina / nel
): e questa constellazione fo ampia de sopra, al modo de la fronte,
fo ampia de sopra, al modo de la fronte, e acuta de sotto,
al modo de la fronte, e acuta de sotto, al modo del nauseilo.
strada quasi tutta occupasseno, il lume de la luna era sì chiaro, che
la più alta e ruinosa cima / de lo scoglio scosceso, onde gran tratto /
fanno più ampii, l'uno appresso de l'altro. tasso, 16-16: par
vien sommamente ampliata dalla vaghezza e varietà de gli episodii. b. croce, ii-13-169
con molta laude piano / i nomi de le più degne figure. castiglione,
romani amorca) è la feccia de l'oliva spremuta; deve essere cotta in
, a spessezza di mèle... de l'amorca fresca e calda si
e calda si fanno fomenti per il dolore de la podagra e de le giunture
il dolore de la podagra e de le giunture. arici, 17: di
di gravissimo odore, ha il fiore de la brassica, il seme in le silique
ducens sensum ad superiora: locutio quae de praemiis futuris et coe- lesti vita futura
del mondo con le gambe e piedi de gli asini fusse entrato in gerusalemme,
senso htterale, per le cose significate significa de le superne cose de l'etternal gloria
cose significate significa de le superne cose de l'etternal gloria. pulci, 27-41:
ma 'l terzo conduce a la speculazione de le cose inferiori; il quarto a queha
le cose inferiori; il quarto a queha de le superiori. bruno, 3-853:
. bruno, 3-853: alzando il velo de la sacrata figura, s'affigono gli
ricomporli nelle forme che l'alfabeto. de marchi, 859: colla mortificata e lenta
caro, 5-22: la rettorica è fatta de la scienza analitica e de la civile
è fatta de la scienza analitica e de la civile che tratta de'costumi; simile
3-673: la povertà non è degna de difensione, se è povera di giudizio
mai il cumulo delle umane cognizioni. de sanctis, ii-182: il metodo filosofico
in forma da non poterei pubblicare. de marchi, 363: quanto più gli uomini
ancora il termine latino 4 proporzione '{ de musica, 1-12-23: « graecum
. detti anarchici non erano propriamente seguaci de l'etica patologica stirneriana, né conoscevano,
, né conoscevano, l'utopistico comunismo de l'owen...; erano
cade; come in lat. qua de re o mecum; e nell'ital.
, 13-17: « et non adherebit de ilio anathemate quidquam in manu tua »
che predica la parola di dio. de luca, 1-14-4-122: appresso gli ebrei
interesse composto; usura. de luca, 1-5-1-114: la più vera e
464: l'alfana che strascica su torio de la via / sotto gualdrappe e cingoli
altro che una retta divisione o partimento de i membri del corpo umano; et
le loquaci anitrelle in su le sponde / de gli stagni e de'fiumi in strana
che l'anima mia fu fatta anceha / de la tua podestà pri- meramente. idem
regine e ottanta t amiche concubine; e de le ancihe adolescenti non è numero:
pare. / « ecco tan- cilla de lo segnor mio: / ciò che tu
/ che s'elli entrasse 'n colu'de lo 'nferno, / che non ebb'anch'
qui libo a le dee / che de la mente mia seggono in cima. idem
a la groppa e talor anco / de la lubrica gonna alza e racconcia / oltre
, e tornerowi ancora / per dar de la mia luce altrui diletto. idem,
: andate, ché ben puote ancora / de voi mercede aver chi v'enamora.
rustico, vi-1-162 (28-7): ancor de la lingua già non dotta, /
(23-2): poi che guerito son de le mascelle, / io non rido
le serpi. dxoscoride italiano, 4-25: de l'ancusa: ha le foglie simili
vi ha niente discrezione, mangia su de la frutta, arrandellati più in piano.
pur finalmente... ad uscire de gli stati suoi. caro, 8-31:
è un albero nel mezzo della piazza de maravigliosa grandezza, il quale, standoli
la mente a quella pietra eletta. de amicis, ii-721: allora invelenì davvero e
, che così non andava bene. de amicis, ii-287: la mensa andava d'
la voce flebile -andiamo a piedi! de amicis, i-828: da bambino,
d'eroi famosi andate / ne le bocche de gli uomini gran tempo. manzoni,
andava soggetta a mali di nervi. de amicis, i-814: la mia seconda lettura
di..., fr. venir de. -andare addosso: assalire.
e del loro travaglio andare avanti. de amicis, i-23: finalmente sono di
resterà in casa ad allevare i figliuoli. de amicis, i-829: a sentirlo,
ancora in niuno d'alta progenia. de roberto, 83: l'abolizione del
altr'ier per un cammino, / pensoso de l'andar che mi sgradia, /
sgradia, / trovai amore in mezzo de la via / in abito leggier di
e guarda, / e 'l pensier de l'andar molto difalca. boc
degli amanti e 'l tempo aspetta / de la piacevol sua strana vendetta. /
anco né gusto, né sentimento alcuno de le cose di poesia, e non
donna. ariosto, 2-26: ben de l'andata il paladin si lagna: /
coglierem per te fiori animati, / esperti de la gioia e de l'affanno:
, / esperti de la gioia e de l'affanno: / ei le storie d'
scioltezza saltellante a tutta la persona. de marchi, 330: era un ometto
km in 2 minuti). de amicis, i-432: e quelle eterne clamorose
equitazione di campagna e di maneggio. de roberto, 715: il cavallo,
maggiore del consueto nella guarnigione francese. de marchi, i-716: essendo giorno di mercato
fu un continuo andirivieni di gente. de roberto, 214: bisogna finirla con
: quel che trovò nel primo andito de lo 'nferno innanzi che venisse al fiume acheron
. dioscoride italiano, 3-151: de l'androsace: nasce ne'luochi maritimi
medesima. dioscoride italiano, 3-174: de l'androsemo: è differente da l'
; le foglie tre o quattro volte maggiori de la ruta: trite con le dita
negro, quasi come dipinto. la cima de l'andro- semo trita spira odore di
de l'arrabbiato can sotto i latrati, /
sotto i latrati, / sotto il ruggir de l'anelante fiera, / io t'
460: oh dolce oblio profondo / de le lotte anelanti! / oh divisi dal
/ oh divisi dal mondo / sussurri de gli amanti. idem, 991: a
che 'l polveroso piano / non ritien de la rota orma o del piede; /
, 8-647: il fremere e 'l bollir de le sue fiamme, / e de
de le sue fiamme, / e de le sue fornaci, d'etna in guisa
l'un del brando, / l'altro de l'asta altero, un'altra volta /
. sempronio, iii-214: cari lacci de l'alme aurati e belli, /
sospensione, appoggio e oscillazione. de amicis, ii-811: due signorine tedesche che
salvatiche. dioscoride italiano, 2-212: de l'anemone over fremio: chi dice papavero
aretino, iii-175: -la generazione de l'uovo e la generazione de la
generazione de l'uovo e la generazione de la cosa eterna è senza principio; di
e anfibologie, senza aggiu- gnervene de l'altre di sopra. varchi, v-117
ancora vi si vede in molta copia de l'anfesibene. / questi han due teste
. boiardo, canz., 115: de qual sangue lernèo fu tinto il strale
del mezo libera et espedita da'palchi de gli istrioni, ma ne le altre cose
an- garie son simili per tutto. de luca, 1-2-185: l'angaria dunque
o virginette caste, / vaghe angelette de le erbose rive, / preso dal
preso dal sonno, in sul spuntar de l'alba / m'apparve un coro
l'alba / m'apparve un coro de la vostra gente, / e da la
rocca. tasso, 6-1-6: era de l'età mia nel lieto aprile..
/ en te, francesco angelico, degno de granne lade. lapo gianni, iv-96
sostener per breve spazio i rai / de l'angeliche forme anco potrai.
begli occhi vostri aperto dono, / e de la voce angelica soave. idem,
. / l'agnelo sta a trombare voce de gran paura: / opo n'è
, la quale portavano le menti sante de gli angeli, le quali iddio creò
angeli che dal cielo ebbero essiglio / costringerò de le fatiche a parte. idem,
d'angioli stigi / tutti han pieni de l'aria i campi immensi / e dan
preghiere pubbliche e devote / la milizia de gli angioli e de'santi, / che
giudicava indegno a sedere a la mensa de gli angeli e di cibarmi del corpo
, per addolcire a la gran diva / de l'alpestre camin la noia estiva,
che l'angelo custode ascolta sorridendo. de amicis, i-805: fra le mie memorie
neri non ve l'avrebbero dato. de marchi, 39: aveva potuto vedere
quell'angelo della madre mia senza lagrime. de amicis, 11-737: io che non
angeli; in età son diavoli. de amicis, ii-706: cominciò a spinger
nei figlioli dei poveri, degli accattoni. de pisis, 16: addormentata sulla sua
81-62: or pensa che n'hai detto de l'amor benedetto: / onne lengua
: / onne lengua è en defetto che de lui ha parlato: / si è
en quel gran coro, / parlanno de tal scioro, parlara scelenguato.
, male provenutogli dal calore del danaro. de marchi, 818: finalmente venne il
baci, giustamente dovuti ad un angioletto. de marchi, 862: se la stringeva
che la testa ci riposi sopra. de pisis, 125: in cima a un
reni / ai nepoti di romolo. de marchi, 660: entrò in un piccolo
angiporti bui, dalle strade traverse. de pisis, 159: poi ò cercato un
dei popoli di lingua inglese. de marchi, i-851: dietro i vetri si
... cominciando da gli angoli de la bocca... da l'uno
una sua aria di adorabile provincia. de pisis, 117: in un angolo morto
tasso, 18-63: co 'l buio de la notte è poi la vasta / agii
accomodandosi a la necessità dei tempi. de marchi, 432: sempre un po'
non cape dentro, spira / fuor de la bocca sì ch'ella s'intende.
823: giunti che fummo a piè de l'alta porta, / pien d'
piena e di sospetto / mirò i successi de la dubbia sorte, / e sempre
deo, che dolorosa / ragione aggio de dire... / tant'è forte
certo a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga de
tanto de lena, / che for tragga de bocca la favella: / e tutta
aminta, 661: o bella età de l'oro, / non già perché di
, 288: cerchiava l'alabastro / de la colonna pura / che reggea l'
, / il pregio e 'l fior de la latina gente, / darìa con la
terribili. negri, 1-30: conculcato morrà de l'odio l'angue / sotto i
a cui splendeano innanzi / le tede de le furie anguicrinite. berchet, 327:
aretino, vi-7: capisco la condizione de l'altro [porto] da voi
anguilla per la coda. o vana gloria de fumane posse! cantari cavallereschi, 210
serpente'): voce usata da m. de l'obel (1576), quindi
324: lei finse esser ne l'anguàiaglia de la contagiosa peste ammorbata. crescenzi volgar
755): fu giudicato dai deputati de la sanità il detto frate esser senza dubbio
, in vece del necessario allargamento. de marchi, 202: la sua persona pareva
idem, i-332-87: se 'l foco de vostra angustia grave è molto, com'è
domestichezza, e così stretto il nodo de l'amicizia loro, che nel vero
o mente / o anima che sia de l'universo. bruno, 3-236:
. bruno, 3-236: l'anima de l'universo, in quanto che anima e
essere separata dal corpo alla potenza intellettiva de l'anima nostra conviene, e lo
l'anima mia fu fatta ancella / de la tua podestà primeramente. cino, iv-160
: come al paradiso cresce letizia quando de l'anime di questa vita vi vanno,
vita vi vanno, così a quelli de lo 'nfemo cresce pena quanto più anime dannate
d'un pellegrino birbante e impostore. de amicis, ii-286: quattordici persone..
anzi, foco fecondo, / è sostegno de l'alma, alma del mondo.
ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anima a rallegrar.
a loro un'anima sottile / respetto de la quale ogn'altra è vile. caro
caro, 9-901: sì lo spirar de l'anima gli tolse, / che non
: e poiché la fortuna l'ha privato de la roba e de la moglie che
l'ha privato de la roba e de la moglie che amava quanto l'anima,
che la rapacità di costui lo privi de l'amata figliuola. -volere un
la bellezza, la tenerezza e la dolcezza de la persona, dei costumi, e
la persona, dei costumi, e de le maniere sue; e quel che mi
dell'incendio occorso nella sua casa. de amicis, i-16: a quel buon
, o vero mi segherò le vene de la gola, o darò al gran diavolo
occulto, e li piedi il polo artico de la tramontana. tasso, 8-3-249:
, da qui ne nasce che più de gli uomini, che sono guidati, dalla
, 19-1: son animali al mondo de sì altèra / vista che 'n contr'al
, o guizza, / o nel sommo de tacque, o pur nel fondo,
prodotto fu, per obedir al suono / de la divina ed immutabil voce. campanella
che m'hai detto d'aristotele, de l'animalità del cielo e de le sue
aristotele, de l'animalità del cielo e de le sue sei parti, naturalmente differenti
tanta virtù quanta egli diede all'anima de l'uomo sopra tucti gli altri terreni animanti
bruno, 3-236: l'anima de l'universo, in quanto che
, ma tardo, / come al giocar de i pargoli / la faccia d'un
animata a le cose animate, nel terzo de lo eneida. idem, conv.
per te fiori animati, / esperti de la gioia e de l'affanno.
animati, / esperti de la gioia e de l'affanno. verga, i-127:
donna. tasso, iii-262: la medicina de l'animo è la filosofia, con
altro che basse prede e rifiuti. de amicis, i-827: ho capito allora
a chi v'ha fatto del male. de amicis, ii-814: stia di buon
il capitan pellegrino seguiti l'imprese sue de le cose particolari. -tentare,
, quando l'ardor più ferva / de la battaglia, entro la turba ostile
, ditemi il vostro caso ». de amicis, ii-656: postale una mano sulla
: « animo! andiamo! ». de amicis, ii-706: animo,.
: colui c'una fiata i confini de la vergogna ha trapassati, dee esser
/ né il lume oscura in te de la ragione, / scorgerai, ch'ove
idem, n-ii-477: l'incertitudine nondimeno de la vittoria, e gli affetti ch'
macedonico. dioscoride italiano, 3-65: de l'aniso: è picciolo seme nato
/ come anitrino gli ondeggianti lombi. de amicis, i-406: il mare è il
peccator, chi t'ha fidato, che de me non hai temenza? / non
il futuro e ch'io dispieghi / de l'occulto destin gh eterni annah, /
. corsini, 2-85: s'accorse diego de ordaz, che era giunto il desiderato
marino, 330: 'l cavo ventre / de la montagna alpestra, / d'incendio
sugge l'alma, e il senso de la vita / m'annebbia; e pur
infelicità, 11 dolore). de amicis, ii-797: avrebbe annegato la sua
che mar magno, / e chi de te dir porrìa? / a chi c'
porrìa? / a chi c'è annegato de sotto e da lato / e non
una vita che tende al basso. de pisis, 136: purezza antica delle mie
, se nel ciel m'affiso, / de la mia cura e il divo ciel
anera il pensier mio / nel rimembrar de le passate offese. tassq, 8-3-1333:
gli escrementi del ventre molto anneriti. de marchi, 564: rientrarono a poco a
questi vasi d'acqua comune sino in de, ed annestandogli insieme alla lucerna s'
. iacopone, 73-44: lo voler de deo gli è 'nfuso, che 'l
volere: / questo è lo primo stato de l'omo annichilato, / che ha
annichilito, che so'ridotto a niente. de sanctis, ii-335: è un dante
si annidiassero nel valdarno di sotto. de marchi, 553: il corpo pareva desiderare
gendo / gli annitrenti cavalli de i parti. idem, 838:
feroce destrier, ch'ai faticoso / onor de tarme vin- citor sia tolto, /
e piani e monti e valli / dovean de le longique regioni. b.
e di trombe e lo strepito de tarmi e l'annitrir confuso con la voce
era mosso verso la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado
lo stesso inizio dell'anno successivo. de amicis, i-814: stetti quasi due anni
, / ch'i'veggia per vertù de gli ultimi anni, / donna, de'
, non vedrian la minor parte / de la beltà che m'have il cor conquiso
beatrice] si partì in quello anno de la nostra indizione, cioè de li anni
quello anno de la nostra indizione, cioè de li anni domini, in cui lo
. ant. dial. annodare. de rosa, 548: io ve commando che
bella man gradita, / è il fil de la mia vita. idem,
pesci. sempronio, iii-215: là de le fila a l'arcolaio avvolte / un
. tasso, ii-61: lo squallore de la barba e de le chiome e
ii-61: lo squallore de la barba e de le chiome e de gli abiti,
la barba e de le chiome e de gli abiti, e la sordidezza e 'l
fumo, ascoltava con aria annoiata. de marchi, vii-669: era già stracco
marino, 19-352: vansi a troncar de la foresta annosa / le piante già per
tasso, 767: or chi de l'universo / può i pregi annoverar sì
[forme del dire] il pervertimento de l'ordine, quando si dice innanzi quel
: e così chi in tutto il tempo de la vita sua avesse fatto tutti i
solo uno bene, venendo al punto de la morte si rende in colpa e torna
peso che non sostengono, l'annullano de la propria natura, perché le riducono
. dir. che produce annullamento. de luca, 1-14-1-38: nondimeno, quando lo
annumerate quante volte lo die questo fine de l'umana vita per li vostri consiglieri v'
la sua schedula era uguale a quella de tutti gli altri, è stato parimente annumerato
1355. sacchetti, ii-198: perché de l'anunziazione di nostra donna si tratta
mandato; / lo cor fo paventato de la sua annunziata. annunziato (
gesù cristo, e fu la fine de li profeti, e profetò iddio, anzi
neve. ojetti, ii-228: il fastidio de fumo è il primo annuncio del male
ma solo per forza di leggi. de luca, 1-9-2-14: ancora si dà un
e capace / di ventidue misure. de marchi, 793: colle due braccia piegate
, 60-7: ridese [la povertà] de l'omo avaro, / che sta
, cioè pilastri, che reggevano le travi de i solari più a dentro. idem
grandemente a filacide nello schivar le percosse de gli antagonisti. salvini, 25-47:
salticchiando tra il polo artico e antartico de una di queste sfere armiilari. galileo,
lumi accensi, / né forme impresse de l'amate piante? boiardo, canz.
forma repubblicana, e sostanza monarchica. de sanctis, ii-340: le idee personali sono
ad intendere tale, per la regola de la grammatica, cioè che lo relativo.
è altro che un'onoranza che a verno de gli antecessor nostri. tasso, n-ii-709
tali profanazioni senza tali ripari ed antemurali. de sanctis, ii-356: su questa società
: e canta forte / de'venti e de le antenne al cigolio. d'annunzio
appaiono in grave incesso giovani forme. de pisis, 220: stelle sognanti /
e franco, / mostra il portar de le massiccie antenne. tasso, 6-40:
ed ultimo [canto], ma più de l'ultimo; l'antepenultimo non può
fragili e delicate che il rude contatto de la folla umana offende sì che anteporrebbero
'l nostro discorso e intendere è reminiscenzia de le cose antesistenti ne l'anima in
gente, / che con l'autorità de l'anticaglia / vuol esser ladra poltrona
gaza anticamente: / ma poi, crescendo de l'altrui ruina, / città divenne
prende posto a fianco della marchesa. de marchi, vii-671: un brutto cane volpino
anticamera. 4. figur. de sanctis, ii-349: le conferenze sono il
quegli [esempi] siano più efficaci de gu altri, che sono antichi,
piacque d'andar a veder queue antiquitadi de u antri e fani di queua dea.
altrimenti, se non che i fabricatori de gli archi, e deue balestre siano persone
tasso, 5-39: raimondo, imitator de la severa / rigida antichità, lodava
: chi patio nausea in mare, de facile, vedendo il mare, vomita per
l'anticipare col pensiero; previsione. de sanctis, ii-179: con la memoria del
veio ch'è signata / del caratte de l'antiquo serpente. dante, inf.
i-100: il telesio nel ii lib. de rerum natura tenne... che
un faggio / il canto accorda al mormorar de tonde; / e progne che lo
gli risponde, / né più si lagna de l'antico oltraggio. carletti, 176
sì stanco sotto 'l fascio antico / de le mie colpe e de l'usanza ria
fascio antico / de le mie colpe e de l'usanza ria, / ch'i'
ahi di tiranni ria semenza iniqua, / de gli uomini nimica e di natura,
giacenti su i coperchi delle urne. de pisis, 43: una tenerezza antica /
, 795: figlia stellata argentea / de la gran madre antica. mascheroni,
ammaestramento li antichi la veritade non videro de le creature spirituali. alberti, 49
christo est. omnes enim, qui exeunt de ecclesia et ab unitate fidei praeciduntur,
li suoi seguaci, dicere che fosse una de le stelle e che un'altra a
. leone ebreo, 88: quelli de l'altra metà de la terra,
, 88: quelli de l'altra metà de la terra, che abitano di là
, riceveno il bene fizio de la primavera quando il sole è in fibra
documenti storici o giuridici). de luca, 1-12-1-51: quindi segue, che
* contro 'e 8opy. de; -d8o <; 'gazzella ')
scorrere i spiritosi elisseri per li medesimi canali de i nervi per dove passò il veleno
choris alternatim psallentibus ordine commutato, sive de uno ad unum ». antifonale
se mise ad andare in le montagne de modena per trovare una certa pietra,
possono essere entrambi razionalmente dimostrati. de luca, 1-5-1-10: le quistioni, le
che son tutti alla fine artifìziosi sinonimi de « non lo so * uso sinceramente da
.. son tutti alla fine artifiziosi sinonimi de « non lo so » uso sinceramente
per fare quest'antiporto alla chiesa. de marchi, 777: chiuse l'antiporto
colle tenere parti de'rami, o de lo olivo salvatico. ricettario fiorentino,
schiva, come viziosissima, la replicazione de le parole, e s'affettano i contraposti
prattica, se- cundo lo antiveduto pensiero de la muglie, la seguente matina fora
la muglie, la seguente matina fora de la cità. della casa, xxx-10-305:
in altri che in lui. de marchi, 417: minuto lavoro di anti
. carducci, 302: apritevi, / de la miseria antri nefandi, a me
di sì triste foggia, / che mangiano de l'uomo i corpi morti. ariosto
, pileati didascali, archididascali e de la sapienza eroi e semidei.
, / da puoi che l'hai privato de tanta alegreza? non chiamo genteleza om
quel che parla, anzi è la voce de idio istessa. della casa, 587
del signore... fanno anzi tutto de gli affari, si divorano fraternamente
: sì come fece virgilio volendo trattare de tapi: « io dicerò cose molto meravigliose
iv-xvn-12: bene si verrebbe a la conoscenza de le api per lo frutto de la
conoscenza de le api per lo frutto de la cera ragionando come per lo frutto
771: ne i vostri dolci baci / de l'api è il dolce mele /
dolce mele / e v'è l'ago de l'api aspro crudele: / dunque
che gli orti infetta e sfiora / fugge de l'ape trina il giusto artiglio.
come l'ape dentro il fiore. de pisis, 101: io sono l'ape
sé apertamente trovoe che pugnava lo maestro de la malizia. boccaccio, i-17: e
fa il vento su gli aperti fiori / de gli odorati semi. deledda, ii-556
.. da l'aperte spiagge / de la non salutifera gravisca. tasso, 15-53
aperto o pur tra 'l chiuso / de le mura impiegar, nulla ricuso.
'n vallo chiuso / il campo domator de l'oriente. / sia da quegli empi
questa donna è commendata da la parte de l'anima, da procedere e da
la contadina quando a lei pensosa / de la quartana del marito apprende / affetto
di lento emitriteoj il medico verboso. de roberto, 286: tutti gli altri,
mura. tasso, 12-663: il concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o
trattato sui piaceri della mensa, il de re coquinaria). cfr. tommaseo [
; che gliel concesse / lo scrittor de l'oscura apocalisse. d. bartoli,
isidoro, 1-35-3 • « apocope abscissio de fine, ut 1 sat 'prò '
lento ed orribile così che le apofisi de le clavicole si disegnavano sotto la cute.
liberato perfettamente di suoi umori gelosi. de marchi, 600: già avvilito da
si diletta d'essere sopra gli uomini. de luca, 1-15- 2-124: l'altra
. iacopone, 48-6: mal de occhi e doglia de fianco, / e
, 48-6: mal de occhi e doglia de fianco, / e l'apostema al
di pari corporatura, attività e sottigliezza de gli stessi maligni fermenti, vuol ragione
... la copia della bolla de * privilegi, grazie, esenzioni, immunità
e s'avevano a empire questi luoghi de più dotti frati e preti che si trovassino
/ li apostuli te 'nvitano che si de lor convento: / « vien con
a la pentecoste, quando furono infiammati de lo spirito santo; ma da questo
apagare / a dir, donila, de voi l'animo meo. tesoro volgar.
, iii-xm-5: l'umana natura, fuori de la speculazione de la quale s'appaga
umana natura, fuori de la speculazione de la quale s'appaga lo 'ntelletto e la
belli occhi veder vaga / com'io de padomarmi con le mani; / lei
ti vide, / e non t'appaghe de cotal percosse, / per- doneraime prima
cor s'appaga; / o primavera de la vita, addio! imbriani, 2-58
dimostra monsignor silvio d'esser rimaso appagato de la mia lettera. idem, i-170:
.]: il mondo si promette appagatóre de * nostri desiderii; e, con
si son fatti e chel frabbaccio. de luca, 1-2-84: l'uso più comune
che con tanti piagnistei / han l'appalto de i dolori. 4.
o labbra profane: al labbro solo / de la diva che qui soggiorna e regna
veder appanna, / che colpa è de le stelle, / o de le cose
colpa è de le stelle, / o de le cose belle? alberti, 72:
30-28: puoi c'hai apparata assai de la scrittura, / sì vole predecare.
di capua, i-508: comeché gli occhi de * moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco
chiodi per l'apparato delle processioni. de roberto, 34: bell'apparato, non
gli apparati scenici. -figur. de marchi, vii-666: aveva potuto vedere da
mentite; / che 'l giorno ornai de la battaglia è presso. tassoni,
un mirabil legnetto apparecchiato / a la foce de l'arno in fretta avea. ciro
[della sapienza], ma, fuggito de la pastura del vulgo, a'piedi
: ché non ben si ripente / de l'un mal chi de l'altro s'
ripente / de l'un mal chi de l'altro s'apparecchia. arrighetto, 223
: si sono già dette le cause de la guerra, e tutti gli apparecchi d'
moglie, e sta su l'apparecchi de l'execuzion del testamento, per esser libero
1-1 (i-io): il padre de la promessa fanciulla pensava a l'apparecchio
la promessa fanciulla pensava a l'apparecchio de le nozze, a ciò che fossero de
de le nozze, a ciò che fossero de la pompa e grandezza che a le
ha avuto / un luogo a l'arte de gli speziali, / e vuol pigliar
: sol manca a l'apparecchio / de gli altri arnesi il fino elmo lucente
ogni prode uomo e di grande ardimento / de l'arme s'apparecchia e facci giostra
, 46-110: cacciare in fretta ognun de lo steccato / a tai bisogni sempre apparecchiato
cor hasegnorìa, / crudeltate è apparecchiata de stare 'n sua compagnia. bartolomeo da
pelli teatri, appa-di lui che d'alcun de gli altri metalli, et in particular
li romani non potevano apareggiare l'ordine de le navi di nemici. caro, i-300
core meo non se crede / esser de gioia mai apareggiato. 3.
che è ridere se non una corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno
se non una corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno lume apparente
., ii-vn-4: e non dico pur de le minori bestie, ma di quelle
lo quale passò, e rimasevi quella apparenza de l'arsura. boccaccio, dee.
viii-135: per dar anco qualche apparenza de autorità al secolare, li concesse di
a più presto dover seguitare il cammino de le miniere che talchimia ancor che esso
iii-n-8: e però che ne le bontadi de la natura e de la ragione si
che ne le bontadi de la natura e de la ragione si mostra la divina,
quale apparimento è fatto secondo che la conoscenza de l'anima è chiara o impedita.
lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a imo medesimo punto
miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata
. idem, 4-31: parte appar de le mamme acerbe e crude, / parte
vertute apparere dea e resonare in voi de tutte parte. dante, conv.
che si legge nel mio poema, de la colomba messaggera, de l'incendio
poema, de la colomba messaggera, de l'incendio, de l'apparizion de l'
colomba messaggera, de l'incendio, de l'apparizion de l'anime, è tolto
de l'incendio, de l'apparizion de l'anime, è tolto di peso da
prima diana, perché prima fu l'apparizione de la luna di notte, e di
seguente; in modo che l'apparizione de la luna dispose quella del sole.
alberti], 5-2: tutta la casa de la moglie sarà separata al tutto da
d'argento. caro, 5-71: ma de le cose ridicole avemo trattato appartatamente ne
un libro appartato. tasso, i-63: de gli altri nondimeno avrei caro che si
de'prencipi, né le superbe piazze de le populose cittadi. ariosto, 39-24
di cosa alcuna che appartenesse al governo de lo stato. vasari, i-70:
, / qual me mena a la dureza de quel foco accalurato. idem, 19-3
vui 'l prometteste a lo appatrino / de rennerlo tutto e non venir meno.
il ricorso in appello. de luca, 1-15-1-363: generalmente cammina la regola
facoltà di ricorrere in appello. de luca, 1-15-1-571: dell'appellabilità di questo
afflitto, entro le man te mitto / de ioanne, mio eletto: sia el
all'appellatore, né contro all'appellato. de luca, 1-15-1-375: essendo questa un'
assente al tuo appello, me- naccel de ferire. pananti, i-39: ch'io
, ch'a l'altro monte / de l'adverso orizonte / giunto il vedrai per
in cenere l'immensa / macchina espugnatrice de le mura, / che 'n sé
d'argento, e disarmando il fianco / de l'aurata faretra, / ad un'
alcun divieto: / se ben allor de la futura impresa / in bilance i consigli
armi novelle / in contra i raggi de la lima appese. marino, 248:
pie mogli dissero le dure / fortune de le pugne. verga, i-78: il
. idem, 92-18: onnia possedè e de nulla è corrutto, / però ch'
chiama propriamente appetito, così come quel de l'utile si chiama ambizione o ver cupidità
: ed ancor che amore sia affetto de l'appetito concupiscibile, bisogna divider questo
desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima donna mia, che di
tasso, 20-54: poi ch'eccitò de la vittoria il gusto / l'appetito
gusto / l'appetito del sangue e de le morti / nel fèro vincitore, egli
sia sazio e pieno, l'appetito de la gola mai non si sazia. seneca
allegri e giocondi, e gli ambiziosi de l'utile essere malcontenti e malinconici.
s'appiatta / che fan riparo al grandinar de * sassi. idem, aminta,
vichi umbri che foschi tra le gole / de l'apen- nino s'amano appiattare.
l'apen- nino s'amano appiattare. de marchi, 541: era lui, che
e pigliò l'ambulo dal palazzo marchionale. de marchi, 529: e novamente
piede, se gliene venga la voglia. de ledda, iii-139: per
, 109: fin- gendose esser uno de li cambiatori de la nazione spagnola,
fin- gendose esser uno de li cambiatori de la nazione spagnola, appiccatase una banchetta
, 19: io non son già de questi avventategli; / io me 'ngegno sottecchi
del tuppo, 464: loro pensiere era de nce la apicare e accusarlo. machiavelli
il fuoco, lo appicciò ad un pochettino de esca. aretino, 4-372: e
, 4-372: e se i carboni ricoperti de la cenere non sono spenti, il
/ per c'altri me tenga de meglio; / ma molto m'appiccio e
21-69: e 'l nemico fa adunare mille de soi con forami, / e mille
. masuccio, 68: il preite che de gridar non si arrestava che gli fusse
si l'appicciò coi dente, / de tal tesaro avara, essa co la sua
si contentàr gli amanti, / che de la bella donna sia marito / l'uno
appigliano al male, massimamente ne le cose de l'amore. tasso, n-iii-965:
appio cavallino, è rimedio a'morsi de lo scorpione... quello che chiamano
a l'orecchio civil pugne e contrasti. de rossi, iii-343: [masaniello]
numeroso del popolo, che dell'assenso de i pochi non vulgari. tassoni,
giusta, applicabile al moto più regolare de gli... erroni circa il
lontana dal mezzo quanto il sole. de luca, 1-14-2-28: non è abile
, 6-289: non è improbabile che de chirico... sia stato impressionato dal
adattamento, attribuzione, destinazione. de luca, 1-1-112: la difficoltà maggiore però
ii-xv-10: studio... è applicazione de l'animo innamorato de la cosa a
. è applicazione de l'animo innamorato de la cosa a quella cosa. albertano
i miseri vitelli sugando le secche poppe de le affamate madri e non trovandovi lo usato
solitario di navi e muti intorno / de l'erma spiaggia i desolati orrori, /
, appo la legge e credenza antica de li gentili. idem, inf.,
magistero tal che perde il pregio / de la ricca materia appo il lavoro. marino
, allentavamo appoco appoco i capi de le maestre funi, quelli calando
messere domizio pigliare, e, seperati, de diversi e fieri tormenti de secreto fattigli
seperati, de diversi e fieri tormenti de secreto fattigli tormentare, ognuno da per
del suo corpo essangue / su 'l pomo de la spada appoggia il peso. marino
sul corpo di un edificio. de luca, 1-4-1-122: come, per esempio
più sono simili nella forma a tette de quadrupedi. la sustanza di esse si divide
non riuscirgli di detrimento alla salute. de marchi, 231: a questa coscienza si
dante, conv., ii-v-5: de la quale [chiesa] dice saio-
; un dì sarete / tu forte appoggio de le patrie mura / e tu soave
un edificio a un altro. de luca, 1-4-1-113: la quale [bolla
altrui, / celolla, ad onta de gl'incanti, a lui. salvetti,
. tasso, 2-89: o sprezzator de le più dubbie imprese, / e
loro apporto / ed agio e cagion de fallire / e d'altra parte gioire,
guittone, j2-2 (26): voglia de dir giusta ragion m'ha porta /
bruno, 3-879: si pascono de più grossi e materialacci appositorii, che
qualsivoglia bestia che si pasca sul dorso de la terra. = deriv.
, / qual più secreta sia virtù de l'erbe. galileo, 389: il
natura. fontanella, iii-352: questo de l'indo ciel pomposo augello, / peregrino
e bello, / distinto il suon de l'idioma nostro. l. casaburi,
li giunge [amore], / de l'arte de l'amore sì gli apprende
[amore], / de l'arte de l'amore sì gli apprende /
nato, tosto lo figlio a la tetta de la madre s'apprende. ariosto,
giacomo da lentini, ii-93: lo dardo de l'amore, là ove giunge,
, retentiva adequabile e congenea a quella de l'uomo, ma tal quale conviene alla
. boti, 2-418: la potenzia apprensiva de lo intelletto è atta a servire a
, 27-25: c'ha notato il passar de le tempeste, / ch'una
: / e gli appresenti il duol de la sua gente / che dal ben dilungata
beate che se gli erano appresentate nel corpo de la luna. berni, 1-11 (
/ l'agnelo sta a trombare voce de gran paura: / opo n'è
. caro, 10-212: in mezzo de le schiere il vago iulo, /.
termini, né 'l suolo / appressa de gli espèri o quel de'mori.
che cercava. / calor, amor de foco, né pena non c'è ammessa
piè dove dal ciel il freno / regger de la sabazia è a me concesso,
lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto,
miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu
ficino, 2-18: ma in prima de l'antica e sua nobile origine,
antica e sua nobile origine, appresso de la sua futura utilità, disputeremo.
quattro giorni fa son partite dal fondo de la terra,... due vegnono
... due vegnono a la superficie de la terra nell'ora medesima, l'
sorge, / e 'l miglior strai de la faretra appresta. / tende prima la
/ sì sconosciuta, in seno / de le vostr'ombre apprestami / caro albergo sereno
traverso / de'trivi, dal furor de la tempesta. 3. rifl.
sbarcare il matto legato e ululante. de pisis, 147: voci sommesse dall'
cieco volgo apprezza, / sol piacer de le donne e sola cura, /
apprezza, / l'accarezza / più de l'oro e de l'argento. goldoni
accarezza / più de l'oro e de l'argento. goldoni, iii-191:
il morbo, e più m'apprezzo de l'oneste facultà, che a'miei fratelli
, 23: io il farò qui de presente venire, e con approbata verità
con suoi compagni in la veneranda chiesa de san lorenzo, dove un dottissimo frate
, e in quella i morti parenti de ciascuno far resuscitare, occorse al ditto
, secondo gli astrologi, sopra uno de li membri de l'uomo, ma
gli astrologi, sopra uno de li membri de l'uomo, ma non de li
membri de l'uomo, ma non de li appropriati a la generazione. ariosto,
isole... che gli spagnoli chiamano de las velas o vero de los latrones
spagnoli chiamano de las velas o vero de los latrones. nomi appropriatoli, il
] non è altro che un piccolo razzo de l'infinita chiarezza di dio, appropriato
, 16-16: tacque, e concorde de gli augelli il coro, / quasi approvando
li malvagi religiosi... approvano de continuo la mia verità. castiglione, 371
parole approvate, conviene che il più de le volte siano vere. varchi,
guerra. ammaestramenti, 38: l'allegrezza de * gio vani è da
la mal'usanza / ène essa- minanza de l'amor approvato. 5.
precedentemente stabilita (un contratto, un de creto, una legge,
esser grosso! / oh, sì, de quegli. / e'srebbe appuntamente il
arvonta, / ché l'officio è sio de lo peccato sconta; / ca,
marino, 5-56: era nel tempo de le bionde spiche, / quando il pianeta
assai benigna faccia. ariosto, 13-59: de la tua chiara stirpe uscirà quella /
. stampa, iii-243: nel biondeggiar de le frequenti spiche / veggia indorarsi al
trapassa al trapassar d'un giorno / de la vita mortale il fiore e '
/... / ch'era de l'anno e di mi'etate aprile.
co'freschi venti il suo pensiero / de l'anno e de l'età nel dolce
suo pensiero / de l'anno e de l'età nel dolce aprile. idem,
/ termo- doonte il bellicoso stuolo / de l'amazzoni sue vide in battaglia /
allor il duro sasso, / sdegnoso de l'indugio, / fiede col grave
, 36-4: anema, che desideri de gire a la gran corte, / adornate
. ivi gl'incerti / arcani osservi de l'umana sorte. g. gozzi,
, e va gridando: aprite. de amicis, i-24: convien pure che
-dare, affacciarsi; essere prospiciente. de roberto, vii-799: le camere del noviziato
giornale: spiegarne le pagine. de amicis, v-267: apro un giornale,
tenuto oppresso. marino, 6-80: de le sue ricche penne [il pavone]
, / or mentre scarsi umori / tu de la ge- lid'urna / sovra lor
aprono con bellissime ombrelle di luce. de pisis, 54: s'apre a un
secreto / dentro l'archivio cupo / de le leggi immortali ha scritto il fato.
che la luce candida e vermiglia / de l'altro giorno aperse l'emispero. caro
a cui splendeano innanzi / le tede de le furie anguicrinìte. jovine, 2-62:
gorgona, / dove il bel fiume de amo apre la foce, / un
211: adunque l'api ne l'aprir de l'anno / son tutte di dolcezza
. per aprirmi la strada a parlar de gli altri. marino, ii-56: non
avisar e spiar qualche ombra almeno / de le cose di fuor. botta, 4-555
gli occhi e le orecchie. de luca, 1-1-179: se quando si apre
fazio, iii-15-15: apri l'orecchie qui de lo
, perspicace. petrarca, 119-54: de la tua mente amor, che prima
fazio, i-2-65: così la grazia de la somma spera / m'aperse lo 'ntelletto
1-8 (18): anzi è mestieri de rascione ch'elli [il vultur volans
pota- rease dire che l'aquila fosse de quella bailìa e altri come so girfalchi
loro figliuoli provavano, come fa l'aquila de li suoi pulcini: che se e'
quale ha poi egli riposto nel numero de l'altre stelle. tasso, 15-14
. carducci, 996: da i silenzi de l'effuso azzurro / esce nel sole
'l doma, / e sotto l'ombra de gli argentei vanni / l'aquila sua
, 1007: sotto il falcato voi de le fischianti / al sol di maggio
me'core, / ch'i'mi disfido de lo compimento; / che 'n
comparia venerabile ed altero, / e de l'aquila sua l'argentee piume /
da noi... l'aquila de l'arroganza, il delfino de la libidine
aquila de l'arroganza, il delfino de la libidine, il cavallo de l'
il delfino de la libidine, il cavallo de l'impacienza. o.
gli aquilonari, instabile è parimente la qualità de la stagione. marino, 10-213:
bonaccia. caro, 3-474: era de l'anno / compito il giro, e
e piove / a lo spesso ruggir de gli aquiloni. zazzaroni, iii-476:
in gran copia per quell'acque là de l'aquilone. soderini, i-17: e
oppone / a l'unno re- gnator de l'aquilone. idem, 8-4-879: germoglian
tua sedia da parte d'aquilone, / de con tra deo altissimo fo la tua
o mezzani, o piccoli, fugite de terra aquilónis: fuggitevi da'vizi e fate
quattro angoli del quadrato dell'aquilone. de pisis, 115: una notte qualunque
? 3. aquilone. de roberto, 170: si metterono a giocare
masuccio, 325: il cavo de squatra, che ciò con rencri-
videa, da fiera ira acceso, e de arabia tutto frejnendo, per lo
mortali. carducci, 334: tu de l'eterno dritto / vendicatrice e de le
tu de l'eterno dritto / vendicatrice e de le nove genti / araldo, italia
lacopone, 37-4: o fior de castetate, odorifero giglio / con
/ con molta suavetate, èi de color vermiglio, / ed a la tre-
sempronio, iii-214: cari lacci de l'alme aurati e belli, /
nevi arate. fontanella, iii-364: de la chioma sua bionda il campo adorno
è ito. caro, 3-23: e de la frigia incontro un gran paese /
troverà'gli umili e mansueti, bontà de l'arato o zappa o vanga. giovanni
, aminta, 660: o bella età de l'oro, / non già perché
che, ultre a quello che de fornire intendea, recevendo quasi da
recevendo quasi da ognuno elimosina, de assai minuti aravogliava. arazióne,
s'apre e svariati / gli arazzi de la favola dispiega, / l'autor del
e pònite a sedere a questo arbarétto de erbecciole che è qui, ch'io
spoglia / d'arbitrio, e dal camin de libertade / seco mi tira. boccaccio
servo. foscarini, i-49: più de gli uomini, che sono guidati dalla
figli / la sorte, o de le care / spose, a l'arbitrio
/ che amor te ha dato, de mia morte e vita. poliziano,
ariosto, 27-45: indi all'arbitrio de l'instabil dea / li fece trarre.
perché mi sono commesso ne l'arbitrio de le bontà vostre, voglio, mentre ch'
dante, 60-10: però nel cerchio de la sua [d'amore] palestra
d'iddio e 'l libero arbitrio de l'uomo. 0. rucellai, 8-11
briglia, commise la bestia ad arbitrio de fortuna. castiglione, 87: talor si
il tempo vo'che stia in arbitrio de la mia mente. né vo'che si
giorno, iv-312: ivi la coppia de gli amanti, a lato / dell'arbitra
già per gli opachi e tenebrosi calli / de le tenarie grotte / l'arbitro de
de le tenarie grotte / l'arbitro de la notte, / ammonito da giove,
/ dove se sta piantato l'arbore de la vita. dante, conv.,
e per li vani abbandonasse la produzione de li fruttiferi. idem, purg.,
tanto / lice a lingua mortai, de l'arbor sacro / l'estreme frondi,
. che mi fosse mandato l'arbor de la casa [d'este] e l'
[ninfe] le trecce d'oro / de l'arboscello onde s'ha preso il
idem, 1061: tu ne la gloria de l'età bella stai, / stai
è impossibile... la forma de l'arca venire, se la materia,
del diletto uman mete gioiose, / de l'erario d'amore arche gemmanti, /
, che consistea nel seder in poppa de l'arca, per essere un animai più
mezzo per pupilla, / fu il cantor de lo spirito santo, / che l'
le storte confuse immaginazioni degli italiani. de marchi, 407: l'arca santa,
e'quali sono arca d'invidia l'uno de l'altro. idem, 1-195:
macedonio, iii-301: tirsi, pastor de l'arcadi montagne. parini, giorno
canto su l'arcade avena che segna / de l'aure e tacque il murmure.
, 3: non sai fastidio ch'ha de le rime / questa de gli arcadi
ch'ha de le rime / questa de gli arcadi prole sublime? civinini,
sommità di partenio, non umile monte de la pastorale arcadia, un dilettevole piano
la virtù di un / per gli silenzi de la notte arcana / canto di peregrin
., ii-v-6: lo primo è quello de li andi siviglia. deledda, ii-79
, il geli, lo secondo de li arcangeli, lo terzo de li troni
lo secondo de li arcangeli, lo terzo de li troni: e riso vibrante di lei
è credere che li movitori del cielo de la luna siano de l'orposarsi e
li movitori del cielo de la luna siano de l'orposarsi e cantare. linati,
8-49: quella gran chiarità dine de li angeli, e quelli di mercurio siano
dell'artura ignoti / contemplo, e de le stelle i vari moti. sarpi,
drago colpito in bocca dalla spada cupo / de le leggi immortali ha scritto il fato.
imperi: / secerti / arcani osservi de l'umana sorte. goldoni, iii-403:
arcangelo move il tuo verso e va. de pisis, 99: ho scoperto un arcano
ella [la vergine dora] canta de l'alpi, / e i carmi de'
carducci, 465: co 'l tuon de l'arma ferrea nel destro pugno arcato,
arcatore, così la sentenzia quando esce fuor de la bocca. storia dei santi barlaam
cecchi, 20-11: il bisavolo / de l'avol de l'arcavolo mio nacque /
: il bisavolo / de l'avol de l'arcavolo mio nacque / della fava
adoprò d'archetto in vece, / e de la corda sua le corde fece.
senza propriamente fregarle e farle vibrare. de roberto, 31: un clarino sospirava,