saltando come uno daino fino in mezzo de la sala. poliziano, st.
alcune preziose reliquie, diede un poco de la dalmatica di santo giovanni vangelista.
la villana è bella quanto la dama. de sanctis, ii-15-28: fra i romani
, i-212: l'abitò [l'hòtel de sens] invece, sotto enrico iv
cercando, tanto che trovò alcune cose de bello macedonio, e compose quattro deche,
tardo decas, dal gr. 8zx. de,. dèca2, sm.
secondo afferma il grand'istorico gio. de barros nella sua prima decade, il
je suis l'empire à la fin de la décadence »). decadentismo
questa estetica [del croce], dopo de sanctis, è stata opera di
gioso, profondamente filosofico in cui de sanctis l'aveva posto. bacchelli
rovina (di edifici). de marchi, i-314: il palazzotto dei santafusca
commercio hanno piegato a continua decadenza. de sanctis, iii-137: mancò a lui quello
(i-272): per le varie mutazioni de l'isola e per le guerre civili
l'isola e per le guerre civili erano de le lor signorie decaduti, come in
lochi deserti e i grandi decaduti. de sanctis, ii-15-66: gli altri popoli d'
piovene, 6-304: l'emblema di castellón de la plana appena conquistata è per me
capitano che si chiamava decano. storia de troia e de roma, xxviii-393: esso
chiamava decano. storia de troia e de roma, xxviii-393: esso [romolo]
il corriero a gaspar salviani / decan de l'academia de'mancini, / che ne
fa il decano dei letteratucci leccazampe. de roberto, 2-42: era bastato a
che dicto corpo fussi trasinato a sono de tromba per tuta la terra. sarpi
di francia o sterminati a schiere. de marchi, i-616: gli occhi fissi alla
fu l'inventore del decasillabo italiano. de sanctis, 7-531: il decasillabo è
fai mostrar a dito, / e de le come l'ài sì ben fornito /
di quel colpo di stato. de sanctis, ii-15-63: oh, una bandiera
appio claudio rigillano fu cagione non solo de la sua rovina, ma de la distruzione
solo de la sua rovina, ma de la distruzione del decemvirato, e fu
a v. s. un decennio. de luca, 1-13-2-40: pare che in
veste con proprietà e convenienza. de sanctis, i-85: il 'fischietto '
alma citerea guida i cori a 'l raggio de la luna, / e le decenti
con seco medesmo ordenato e decreto avea de mai a togliere muglie se condurre.
di merchati in tutore e per tutore de le diete pupille. sannazaro, iv-219:
. belo, xxv-1-95: ho decreto de mandargli un'apoca, una pagina,
. ant. inganno. storia de troia et de roma, xxviii-412: e
inganno. storia de troia et de roma, xxviii-412: e commen- zate
xxviii-412: e commen- zate le vattalie de là e de ca, onne cosa fora
commen- zate le vattalie de là e de ca, onne cosa fora stata prospera
iugurta, se non forse la gran diceria de la fame che aveano patuta ne lo
ii-759: falso e decettivo è lo piacere de le cose mondane. = voce
: la madre, tenera e gelosa de la salute del figliuolo e per questo ancor
si fusse, falsa fu la fama de la morte di corradino, ma si bene
, che, come è la vicissitudine de l'altre cose, cossi non meno de
de l'altre cose, cossi non meno de le opinioni ed effetti diversi: però
già decidon, già innalzano tribunali. de sanctis, lett. it., ii-274
, 3-82: che nelle caricature di de nada nipote non c'entrasse nessuna tinta
passati] che il tempo ha corrose? de marchi, ii-506: forse era già
573: è la persona più facile a de cifrare che avete accanto.
feci il decifratore e 'l torcimanno. de sanctis, ii-1-113: se io
nella china tutta la campagna è in proprio de i contadini, i quali de i
proprio de i contadini, i quali de i frutti, che ne raccolgono, pagano
di confessione umbra, v-6-13: me accuso de la decema et de la primizia et
: me accuso de la decema et de la primizia et de offerzione, che no
la decema et de la primizia et de offerzione, che no la dei siccomo
un gregge, ecc.). de luca, 1-14-3-13: suole occorrere quando li
voto d'offerire agli iddìi le spoglie de nimici, voleva ora decimare i beni
, cioè predicate che si dea decima de la menta e de la ruta e d'
si dea decima de la menta e de la ruta e d'ogne erba, e
dio ti diede (che è prudenza, de la quale si parla), tu
. ass. riscuotere le decime. de luca, 1-14-3-14: vicario...
, lat. eccles. decimare 'imporre la de cima '.
al passo e ripasso del chiese. de sanctis, ii-xv-496: l'antica maggioranza
torma già decimata. bocchelli, 3-122: de nada riprese la corsa, ma gli
le decime; esattore delle decime. de luca, 1-14-3-10: in alcuni paesi per
la decima unità, principio e fine de li sette numeri, come quella è
che furono creati, forse in numero de la decima parte; a la quale restaurare
: de'beni e frutti che cavi de la terra tu ne dài al prete
. e insegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa, cioè il
è, sono decisamente avversario loro. de sanctis, ii-15-. 148: quanto all'
ormai era decisamente il prediletto del colonnello de sonnaz. moravia, i-87: gli pareva
essendo eglino del continuo occupati nelle decisioni de particolari accidenti, rade volte discendono a
eresia, che si custodivano negli archivi. de sanctis, ii-15-152: nell'articolo 3
erano questi premi riputati, per la decision de quali bisognava ricorrere al consiglio dell'imperadore
verso il lor punto di mira. de sanctis, ii-15-131: mostrò non solo le
» per tutto quello ch'io sento. de sanctis, 7-97: fu di quegli
decisivo parere ancor domenico soto domenicano. de luca, 1-1-320: intervenendovi [alla
, vendetta, giubilo, disperazione. de sanctis, lett. it., ii-245
declamar l'istoria / de'rotti amori. de marchi, ii-357: è vero,
di que'vizi di cui le accusano. de sanctis, lett. it., ii-
intendenti e sinceri amici del meglio. de sanctis, 11-147: dar rilievo a
tragica olimpia del divino lodo- vico. de marchi, ii-48: grande e solenne declamatore
. sm. enfasi, retorica. de sanctis, ii-1-238: il marchese abborriva il
: acceso dalle declamazioni dei generali. de sanctis, iii-145: ma dove ne'più
o l'epicureismo o lo stoicismo. de sanctis, lett. it., ii-433
poco a poco ad un entusiasmo incruento. de sanctis, lett. it.,
scote il turibolo / mentre i fior de la vita arsi dechinano / sovra il
, me è avenuto simigliante / con de la spera a l'asciellett'avene, /
.. è necessaria l'unità. de sanctis, ii-15-18: luigi mai non avrebbe
a declinar la state, le carni de l'oca sale e secche al vento.
sono veramente dolentissimo di dover declinarla. de roberto, 254: sollecitato a
rammentandome per mia promissa averemete de una de mei novelle fatto voluntario debitore, ho
quivi fossero due sedili soli disoccupati. de amicis, i-533: l'emozione provata
che la estrema avarizia alberga nel petto de le gran donne. -non sarà
ella disonesti la mente con l'avidità de la pecunia. davila, 298: procurava
e di pudicità, gli privavano parimente de l'avere. davila, 22: essere
fece dimo- stranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese, / che 'n
che per la malignità dei giudizi. de sanctis, iii-306: un marito che lascia
potuto vedere l'ordine del s. michele de re di francia, che prima era
italiana. disonòre (ant. de? inóre, desnóre, disinóre,
a cagion d'esempio, un farcito de vinea, il quale venne messo tenente-colonnello
cor, e co 'l pòi pensare de lassar turbato amore, / facennol de te
de lassar turbato amore, / facennol de te privare, o'patéo tanto labore
/ or piagne 'l suo descionore, e de te non gir curanno. simintendi,
. guittone, 54-14: in fidanza de lor debel valore / vincente senza fallo esser
/ vincente senza fallo esser pensai / de ciò ch'ee son venciuto a desinore.
. remase ad aspectare questo maestro antonio de simo, il quale, come prima
per sé, ma per la disordinanza de la gente. ottimo, ii-285: mostra
quell'anima che per tutto el tempo de la vita sua spende solo in pensare
confuse, e così gli fiaccavano. de amicis, i-351: si vide saltar in
cielo non dea essere pontato né desegnato de stelle che non abia alcuna figura né alcuna
universo sarebbe disordinato, e lo movimento de li altri sarebbe indarno. maestro alberto,
mie carte sul disordinatissimo mio tavolino. de marchi, ii-476: la vasta cucina inondata
nel cuore vadano cantando per via. de sanctis, iii-142: i poeti sogliono
, pervenne al disordinato e flagizioso peccato de la luxuria. 12. ant.
vernice d'un certo disordine ricercato. de marchi, i-142: la gioconda comparve
molte malattie, e per i disordini de la casa, essendo stato rubato grossamente
povertà che fossero sforzati a 'fare de facto 'la provisione che il principe avesse
e scandolo in li cursi celesti generarebbe e de grandissima punizione sarebbe degna. castiglione,
veleno, dacché gli costavano cari. de marchi, ii-63: il pianelli capì
buono, disposto, ma disorganizzato. de marchi, ii-885: nella brutale rivelazione
deno e possono avenire, e ricordarsi de le cose passate. = comp
punto dissimile dai nostri disossati burattini. de sanctis, ii-1-83: mi rodevo tra la
cadavere? quel collo è disossato. de amicis, i-444: mani disossate e
, inviare un messaggio scritto. de roberto, 12: hanno avvertito gli altri
preparativi, non giunse in napoli. de marchi, ii-1067: giacomo colle mani
dispaccio, lo scorse cogli occhi. de roberto, 470: un fattorino del telegrafo
, secondo che dice aristotile nel primo de la fisica, poneva li principii de
de la fisica, poneva li principii de le cose naturali lo pari e lo dispari
furo, al se gnar de gli aspri colpi, pari, / che
dispesa e in grande facenda, a cagione de la guerra che noi avemo con fiorenza
boiardo, 1-12-6: molta ricchezza, de che egli abondava, / dispendea
. degli arienti, 27: la virtù de la conscienzia,... se
: mettendo la propria vita in dispendio de morte, ho combattuto cum gneo colomnese.
altri non è una dispensa dal guardare. de amicis, i-45: appunto in quell'
dispensa. - anche sostant. de luca, 1-2-219: come ancora, se
mio signore, e il pranzo allegra / de la tua dama: a lei dolce
un detto, ora un'occhiata. de sanctis, ii-100: ma non sempre il
ci ha date iddio / per ricompensa de le nostre pene: / che come
. tasso, 18-62: del dì cui de l'assalto il dì successe, /
deno e possono avenire, e ricordarsi de le cose passate. 8.
sabbato, che si potesse mangiar de la carne, come si costuma il giorno
filosofia... è negli animi nostri de gli alti e generosi concetti dispensatrice.
3: ahi, piaciuto fosse al dispensatore de l'universo che la cagione de la
dispensatore de l'universo che la cagione de la mia scusa mai non fosse stata!
gli argini, i fossi / dispensator de tacque, e a questo e a quello
esser presa, e per la dispensazion de la casa, e ancora per le consolazioni
: tutte quante avemo un paté / de tutta gente criatore; de quiste cose
un paté / de tutta gente criatore; de quiste cose arradunate / tu ne se'
rurali, in un modo le cose de poveri, in un'altro i palagi de'
morgana, / che fatta ha dio dispensiera de l'oro. marino, 7-152:
oro. marino, 7-152: natura de le cose è dispensiera, / l'arte
: poi tomo lo so penso / trova de van giudicio, / si non crede
oso dir, né fame dimostranza / de la gran doglia, ch'ai core
salvazione, / 'n estante è desperanza de mia condezione. cino, iv-198 (70-3
, / ch'eo non desperi amando / de la vostr'amistate? guittone, i-2-13
saietta ò tratto e trago, ché de l'auciello despero, ma perdo l'
la vendetta. marino, 279: de la salute ancora / non disperava, e
a lui compare / zama, cara cagion de le sue fiamme, / ch'ei
salvazione, / 'n estante è desperanza de mia condezione: / sperare e desperare
dubitar si stanca / la mente mia. de sanctis, 7-313: i popoli disperano
pier della vigna, xxxv-1-125: se de lo suo parlare / no mi fosse
-si guerera / voi siete, la fior de l'orto, / per li mai
. mazzeo di ricco, 4-27: de lo meo male, ch'è tanto amoroso
. con vana e disperata insistenza. de roberto, 571: egli s'afferrò al
, / desperata e dolente, / privata de speranza e de conforto. tasso,
dolente, / privata de speranza e de conforto. tasso, 6-v-142: d'eleonora
e tristo verso, / canzon nuova de pianto, / i'te conformo e sì
sì che l'inferno t'ingoi. de sanctis, iii-36: quest'uomo [ugolino
con disperata guerra / far prova ormai de l'ultima fortuna. baretti, 1-1:
umane in disperata guerra, / e de le furie le sanguigne faci / corron
impazzata, in un affaccendarsi disperato. de marchi, ii-476: picchiava una musica
i salici e le piante più scalzate. de roberto, 65: don blasco
a andare? / molto me meraviglio de questa vostra andata: / persona tanto
casa, / con quel suo libro « de consolatane ». g. gozzi,
, diede materia al quinto intermedio. de cristoforis, conc., ii-593: sopportano
. iacopone, 16-4: daime desperazione de la mia condizione, / pensanno la
mia condizione, / pensanno la perfezione de la vita tua che è stata.
è meglio perdere, che disperdere. de sanctis, 7-312: quando si lotta per
influì a renderla forte ed intima. de roberto, 2-169: le prerogative di
mirmidoni suoi non lasciava disperdere achille. de roberto, i-m: le ragazze si disperdevano
/ della vostra bellezza è men fugace. de roberto, 1-210: sentendosi al fianco
tranquillità dentro e cessila dalla dispersione. de sanctis, petr., 205
come le scariche elettriche nell'uragano. de roberto, 1-143: tutte la baciarono;
) e come termine d'ottica { dispersion de la lumière, nel sec. xviii
e dispersi arricchian l'onda nerea / de l'umidetto crin gli aurei fulgori.
per cui dispersa vada / la violenza de le rapid'acque. palazzeschi, ii-313
e ne gli aperti e smisurati campi / de la terra e del mar confine o
indistinto. -anche al figur. de sanctis, lett. it., ii-304
vanto / fuor di mia bocca uscì! de roberto, 42: la predilezione
e in grande facenda, a cagione de la guerra che noi avemo con fiorenza
molto grande / in darvi sol vivande de parole. ariosto, 43-145: poi che
che il vostro tesoro è dispeso. de jennaro, 132: misere e del
è uno impedimento, che noi facciamo de le voglie altrui, non per aver
canz., 121: donna più de amar non ha diletto, / e,
: a dispetto del mal del fianco e de la renella, io mi sento molto
amori, / che da la maestà de gli otto lustri / fuggon volando a più
per pura volontà polemica. de sanctis, ii-47: trasportato dall'ardore della
micci. ariosto, 39-2: mena de l'azza dispettoso e fiero. denina,
/ e ià maie no gli esca de mente: / segno porti en fronte,
tanto sovente dett'aggio altra fiada / de dispiacenza e de falso piacere. dante,
aggio altra fiada / de dispiacenza e de falso piacere. dante, conv.,
la passione quanto potea, li errori de la gente abominava e dispregiava, non
dispregiava, non per infamia o vituperio de li erranti, ma de li errori;
infamia o vituperio de li erranti, ma de li errori; li quali biasimando credea
, quanto più dispiacciono al gusto. de marchi, ii-305: sazio e gonfio come
xvii-14: lo ben non me piace / de gente, ch'è nodrita / en
tale è il suono a gli orecchi de gli uomini: li quali per lor natura
per li affanni insupportabili del dispiacevole litigio de li suoi amanti, fu assalita de
de li suoi amanti, fu assalita de una febre melinconica, a la quale
non giovando alcun remedio, doppo el spazio de cinque mesi, de quella moritte.
doppo el spazio de cinque mesi, de quella moritte. ariosto, 8-55: notte
: estimò assai meglio, che 'l tempo de la morte fosse a tutti ascoso;
parla molto risoluto che 'l duca manca de l'onor di cavaliero dispiccandosi dal papa.
. parini, giorno, ii-1227: de le stese gambe / la snellezza dispiega.
/ il sacro segno in faccia de la lombarda lega. d'annunzio, iii-2-134
omero s'apre e svariati / gli arazzi de la favola dispiega, / l'autor
cresce ogni or la temeraria guerra / de l'insolente orgoglio baccanale. / questa una
a te porga il desiato avorio / che de le amate forme impresso ride, /
tasso, 1-13-8: in breve modo / de gli errori dispiega e solve il nodo
/ a narrargli verremo (ultima parte / de le nostre fatiche), ove la
mente e per vigore di passioni. de sanctis, ii-102: la sua sintesi [
so che di soave, che esce de panni lini di bucato, pure allora
questa diè luce al tempestoso egeo / de la vita mortai ch'a noi perturba
i-203: tolto il freddo corpo / de la fanciulla ai dispietati mostri / ch'avidi
te lo desplico: / non àbbero timore de deo, / e né de nullo
timore de deo, / e né de nullo santu seo, / or mo temono
buti, 2-421: se li atti de l'animo umano so di displicènzia, che
è disposizione che seguita per lo conforto de la potenzia irascibile, et è questa
86: lezo è proprio fetore displicibile de corpi vili, come di sudore e
, 1-2 (i-38): la corona de l'alloro li fu posta sovra il
capo. né guari così stette, che de le ricche vestimenta e de la corona
, che de le ricche vestimenta e de la corona fu dispogliato, e de
e de la corona fu dispogliato, e de le sue solite vesti vestito. tasso
poco a poco / dispogliando io van de la sua scorza. arici, i-201:
cristo gli uomini uccidete? / perché de beni lor son dispogliati? alamanni,
m'ha 'n signoria / e dispogliato de l'antica noia. s. girolamo
293: dispogliatosi e coricatose a lato de l'amata donna, quella al modo usato
la meta il corso umano, / de la corporea veste si dispoglia. pallavicino,
piangendo, e da'sepolcri / le ceneri de gli avi, e sparse al vento
-al rettore spontaneamente si convertano? de luca, 1-6-76: tal condizione resti viziata
un posto di lavoro). de roberto, 447: non aveva trovato camere
anco gl'indiani, chiamano 'monte de li chevi ', che vuol dir de'
.. quando elli appendeva 11 fondamenti de la terra, con lui e io era
bie- trice,... sana de la mente e inferma del corpo,.
ultima volontade, dispongo e ordino così de le mie cose e de'miei beni,
difendere finché loro l'anima bastasse. de marchi, ii-677: domani lei può venir
tal cosa dove far la tal altra. de roberto, 22: in questo
mi già caro, aconcia il facto de la tua anima, disponendoti a morire.
peccati, e specialmente la maledecta gelosia de la moglie vostra. ariosto, 5-52:
con disperata guerra / far prova ornai de l'ultima fortuna. baretti, 1-7:
: tutti li principi e baroni e re de le nazioni esterne e barbare ebbeno con
con minaccie, vantandosi di poter dispor de prencipi esterni e d'assai genti armate.
la caligine lunar / ne la veglia de le forme / ci vogliamo disposar.
no esso avessevi desponsate, sereste forse de omini sponse ora, de villani, de
sereste forse de omini sponse ora, de villani, de vili, de desvalenti
de omini sponse ora, de villani, de vili, de desvalenti, come le
ora, de villani, de vili, de desvalenti, come le più de sponse
, de desvalenti, come le più de sponse secular'sono. dante, vita
, conv., ii-11-3: li spiriti de li occhi miei a lei si fero
era andata a una abbazia, distante de lì duo miglia... quivi dunque
li occhi, cioè ne le dimostrazioni de la filosofia dimora, e bene è signore
: « le dispositif du jugement ou de l'arrét ») e nel linguaggio
le fogge che mostrino chiaramente lo svelto de la tua persona, la franchezza de
de la tua persona, la franchezza de le braccia, la maestà delle spalle,
scarsezza del piè, la buona proporzione de la gamba e del resto.
cielo maravigliosamente dimostrato e ne la disposizione de le stelle e de'pianeti. garzoni,
colui che sa non solo considerare le specie de le cose subiette, ma la materia
, nel sangue sparsi, / i toschi de la serpe invelenita, / quei che
che van nel contatto ad incontrarsi / de la pietra applicata a la ferita, /
corpo, l'altro da la parte de l'anima. da la parte del corpo
altrimenti è disposta la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la
primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de li fiori, e
in sé la informazione de l'erbe e de li fiori, e altrimenti lo verno
per le parti; ché l'ordine debito de le nostre membra rende uno piacere non
; / ognun fa del disposto e de l'ardito, / di qua di là
a noia, o che egli fosse de la persona mal disposto...,
io dicea di quell'unica sposa / de lo spirito santo, e che ti fece
lo quale amore manifesto è nel viso de la sapienza, ne lo quale esso conduce
: scotiti ornai, non dispregiato alunno / de le mie cure. io t'educai
a le mal vive / genti imprecando, de l'etade obliqua / dispregiator, ch'
di dio, o almeno poco riconoscitori de la potenza sua, perché sentendosi il
x-60: or pur non prendan molla / de far lor vita croia / e de
de far lor vita croia / e de parlar de noia / e d'acquistar de-
lor vita croia / e de parlar de noia / e d'acquistar de- sprigio
di questo nuvolo della fortuna nel dispregio de la gioventude, a ciò che l'onore
la gioventude, a ciò che l'onore de la sua vecchiezza più lucidamente risplendesse.
), dafne feroce, / dispreggiator de l'amoroso impero, / or non
poi che 'n gli occhi splende, / de 'l suo gentil talento, / chi
, spesso brutta, spesso disprezzabile. de roberto, 1- 470: ella
e per ninfa; se si disprezza de la persona e de la vita, vien
se si disprezza de la persona e de la vita, vien tenuto un lordo ed
che l'onore / non te traiesse de core / a tenerte lo menore / fratecello
/ noi posso far, tutto m'accenno de lassargli desolati; / dai vicin sirìan
desolati; / dai vicin sirìan chiamati figli de quel desprezato. tommaseo, i-229:
, ma la fermezza o la fievolezza de gli argomenti; e quello opera che
parte la difficile e forse dannosa disputa de la predestinazione e de 'l libero arbitrio
e forse dannosa disputa de la predestinazione e de 'l libero arbitrio, come cosa che
. marino, 15-183: giudice fatta poi de la disputa, / pria del cieco
falsa credenza, / demustrar mia prudenza de vivere ordenato. dante, conv.,
rima della canzone] quanto al suono de lo dittato, che a tanta
sottile ', quanto a la sentenza de le parole, che sottilmente argomentando e
altrui / incontrò violento: e qual de i duo / retroceder con- vegna,
a colpi di ventaglio sulle dita. de amicis, i-io: dentro i fossi di
del renderti sì caro agli occhi altrui. de amicis, i-73: disputava il lavoro
dubitiamo ciascuno essere ottimo autore e disputatore de la sua arte. f.
dimostrava veracemente, cioè ne le scuole de li religiosi e a le disputazioni de
de li religiosi e a le disputazioni de li filosofanti. costantino da orvieto volgar.
, essendo morto, mancò il letto de la sepoltura e 'l fuoco. tommaseo
arabescati di oro della rarissima opera « de nùmero atomorum »; presso, è
squagliare; sciogliere, liquefare. storia de troia e de roma, xxviii-414: lo
, liquefare. storia de troia e de roma, xxviii-414: lo rege de
e de roma, xxviii-414: lo rege de pàrtia fece desquagliare lo auro e fecelo
non vi sia altro prezzo della vita de i re, che la gloria de'pericoli
spargimento di sangue umano, la diradicazione de la maggior parte de la nobiltà de
umano, la diradicazione de la maggior parte de la nobiltà de l'isola, e
de la maggior parte de la nobiltà de l'isola, e sì crudele e nefanda
di tutto impedita a veder il lume de la candela posta in certa distanza.
, 1-288: essendo messi li casamenti de li sbanditi sotto le mani del popolo a
cerimonia, con che si disagravano cristiani. de luca, 1-15-2-353: li quali [
sf. il dissacrare; sconsacrazione. de luca, 1-15-2-353: i medesimi canoni.
duramente e avidamente; rovinare economicamente. de luca, 1-2-144: li negozianti forastieri,
, 1-145: per ciò tra le opere de principi, gloriose sono state sempre
gloriose sono state sempre tenute le tagliate de monti per accorciar le strade, i
col soffio / dell'ira sua. de marchi, i-211: ebbe occasione di trovarsi
si assideri e si dissecchi affatto. de giuliani, xviii-3-686: viene poi quell'epoca
e lavato il pennello con l'olio de la lucerna, asettò la donna.
1- 209: l'iddia vermiglia de le barricate, / che, inerme ed
confini d'italia mostrare un picciolo ritratto de l'universo; e per questo,
stampa si disseminava per vari libri. de amicis, i-344: [veder]
dell'autorità pontifìcia hanno preso piede. de luca, 1-14-1-436: [queste donne
volse a domare l'insurrezione di calabria. de sanctis, ii-15-473: cedono dunque essi
sostant. persona priva di senno. de sanctis, ii-15-46: fra tanti dissennati,
contratto da loro precedentemente stipulato. de luca, 1-6-32: per la legge canonica
: a me venga la podagra, mal de ciglia si m'aggrava, / la
e disenterici. campailla, 11-99: de l'ipecacoan radice oscura / disenterici flussi,
accusato, più per dissentimento e discordia de l'ordine del senato che per sua
ciò, men v'amo. de sanctis, ii-15-155: il generale gradì la
coll'aggiunta d'una terza conca. de sanctis, 7-20: la scuola romantica disseppellì
disserrar l'aurata porta / l'ostier de l'amenissima magione. alfieri, 8-327
l'anima zentile / nel dolce contemplar de gli atti beil fiamma, 158:
. cecco d'ascoli, 327: de le due stelle se in mezzo è
1-24-54: penne depinte, dico, de cimieri / uscirno a poco a poco de
de cimieri / uscirno a poco a poco de la terra, / e dapoi gli
voglion ridurre ogni cosa in sistema. de sanctis, i-38: ti deve dire che
di qui, lasciamo le dissertazioni. de roberto, 159: don eugenio,
aspetto pace / da lei sul punto de lo meo finire; / ch'i'le
/... l'impuro sangue / de l'infedel lucrina / in te non
gran sorsi, mi dissetano quetamente. de sanctis, ii-1-126: le allegre conversazioni
o di leggere i suoi libri. de sanctis, ii-15-160: se sentiamo alcuni
plebe e i patrizi ebbero origine dall'ineguaglianza de i terreni. mazzini, ii-401:
/ il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne la diva armonia
ferro d'oppressore potrà mai dissigillarle! de bosis, 49: o dirotte dal ciel
. carducci, 444: nel cuor de le genti il chiuso vero / con
l'amor e nel mistero / le folgori de l'ira dissigilla. 3.
dissomigliantissimi a gli studi e malvagie voglie de gli uomini rei. cesarotti, ii-294:
di lungi da te ne la contrada de la dissimiglianza. cuoco, 1-228:
xxn-5: così questo naturale appetito, che de la divina grazia surge, dal principio
conv., iii-1-7: ne l'amistade de le persone dissimili di stato conviene,
è compagno ai gran consigli, / e de la sicurtà ministro fido; / però
volto, affatto simile / a quel de la gioconda / ebe, che nobil premio
le immagini di un qualche velo. de sanctis, 7 * 532: il decasillabo
tocche dall'ariete del disprezzo popolare. de sanctis, lett. it.,
27: da questi tali dissimulatori sono io de continuo soffiato, morso e lacerato.
i servigi prestati a lui stesso. de sanctis, lett. it.,
lupi e de'cani, dalle viscere de gli avvoltoi e de'corvi, dalla voracità
gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune fiondi: / ed ecco il
ivi è la musa mia, / de l'agil fantasia -su tale io son.
compagni, ed aveva lasciato le cose de la sua casa in modo che le sue
e l'amenità degli studi si dissipa. de roberto, 521: dissipatasi dal suo
società e la realtà delle cose. de sanctis, petr., 101: allora
ricchezza che noi dissipatori abbiamo impegnata. de roberto, 94: essi erano
si deve o smascherare o languire. de sanctis, 7-250: invece di analizzare
da dovero, udendo che le mie dissipi de invenzioni ristorano un travagliatissimo animo e trattengono
armonizzare i contrari, non dissociarli. de roberto, 2-173: capitale e lavoro
'chiuse'da mettere a vigneti. de roberto, 76: cominciò a dissodare
una società, un gruppo). de roberto, 353: forse che a saper
alcun buon governo e giudicio e ordinamento de gli uomini, dee essere posto a compiuta
. - anche al figur. de sanctis, 11-380: il poeta che vive
da far dissoluto san colombino, patriarca de gli gesuati, far impetrar qualsivoglia mercato,
li quattro elementi, che son causa de la generazione di tutt'i corpi composti ne
gradi d'odio, che son cagioni de la lor dissoluzione e corruzione. tassoni
frutti, con che si sostentava. de giuliani, xviii-3-696: la francia per decidere
deliziose maniere di sollazzi e di balli. de sanctis, lett. it.,
di lei non sia mai per seguire. de roberto, 595: la situazione del
percezione (sensibile o intellettuale). de sanctis, lett. it., i-182
. -smarrimento, sgomento. de marchi, i-254: ora non so imaginare
, dissolvente; di tempra dominatrice. de sanctis, lett. it., ii-338
l'uffizio di 'dissolventi '. de sanctis, iii-173: la rivoluzione stabilì l'
l'esito per la involuzione e tortuosità de vasi seminali, i quali stanno tra
gradenigo, ix-201: se per favor de le benigne stelle / la mia donna vi
guasti, che più dissolva il vincolo de le sante compagnie, né che più
rovini i signori, come è il veleno de l'invidia. pisacane, 1-6:
: così poria ancora dissolvere il matrimonio de li patri e matre nostre, e noi
, e nessuna autorità le ferma. de sanctis, i-145: la critica è la
contra di lei si dissolvano apertamente. de sanctis, lett. it., ii-433
dolcezza, che dissolve ogni amaritudine. de sanctis, lett. it., ii-15
quarto ed anco il terzo. de sanctis, lett. it., ii-42
, per dissolvere e domare l'ostinazion de gli umori che ci si compigliano nelle
di scopa dislegata o d'altro fascio. de sanctis, lett. it.,
1-320: il gridore... de romani essendo dissonante, ineguale, fiacco
con l'incerto gridore manifestò la paura de gli animi. marino, vii-262: le
native, riesce sì misera e dissonante. de sanctis, 7-497: e la forma
d'infletterne e combinarne le derivazioni. de sanctis, lett. it., ii-170
fortuito di pezzi isolati ed eterogenei. de sanctis, 7 * 576: la pedanteria
nuovo alla lingua: e veniva. de sanctis, petr., 230: una
il pittore simili dissonanze dipingere con pretesto de la poetica licenza, più tosto quelle
regolate dal capriccio che da la ragione de le cose naturali, de le quali l'
la ragione de le cose naturali, de le quali l'arte è scimia,
governo del granduca ferdinando fe'dissonanza? de sanctis, lett. it.,
morti che furono vivi così così. de amicis, i-333: certuni sono andati a
d'agro proccu- rator lingua arzentina. de amicis, i-699: era una cosa
, 2-580: uditte voci dissuasorie del peccato de la gola. garzoni, 1-241:
distaccamento quello che aveva combattuto con francesco de lugo. gemelli careri, 2-ii-229: i
carducci, 610: mirar la doglia de l'anno che muore, / le foglie
e gemer sotto il piè del viatore. de marchi, i-965: le due carrozze
non so se latte o biacca. de marchi, ii-778: più morbida, più
di vedute; defezione, diserzione. de sanctis, ii-15-160: io dunque, o
all'altra vi sia distacco alcuno. de sanctis, petr., 24: ne
ama molto le figure distagliate, o de legno o di pietra. distagliatura
che l'amico sia qui al tocco de le otto: che, trovando la porta
lo sole. ariosto, 17-18: de le più ricche terre di levante, /
le più ricche terre di levante, / de le più populose e meglio ornate /
da l'altro distanti, per la festinella de natale se fecerono. marignolle, 109
/ quel che non soffre amante. de sanctis, 7-53: amare! ma
che prevalersi vogliono delle notizie statistiche. de sanctis, 7-531: il decasillabo ha tre
crudeltà, di deplorare quel tempo. de sanctis, 7-170: il sentimento costituisce
da un rimatore a un poeta. de sanctis, 7-358: più sviluppata è la
le classi, più pacifico il progresso. de roberto, 61: gli uzeda gli
credo che osservino il rango della distanza. de sanctis, iii-240: in eterno mai
garzoni, 1-311: l'alto discorso de geografi overo cosmografi... ha
serbano le proprie distanze; per comodità de la participazione de la perpetua vita.
proprie distanze; per comodità de la participazione de la perpetua vita. garzoni, 1-624
. bruno, 3-144: dal centro de l'orizonte, voltando gli occhi da ogni
distanze, che soglion prendere i maestri de l'arte. de sanctis, 7-io:
prendere i maestri de l'arte. de sanctis, 7-io: gli rimane la forza
sollazzarsi in una casupola a distanza. de sanctis, i-183: l'influsso fatale di
, xxx-1-42: l'inseparabil guazzo / de l'onda a'rai del sol rintuzza
questa distemperatura, dico, sì grande de gli umori in questo corpo mistico della
ben pestato, lo scagliarono nella ruota de poeti. bruno, 3-139: il
9): una strada aselciata e soffolta de stelle e luminosa, la quale se
distendare loro teste, e ricevare lo taglio de la spada. guido da pisa,
qual voliessi, sapendo tue lo merito de catuno? francesco da barberino, 99:
iii-xi-12: il vero filosofo ciascuna parte de la sua sapienza ama, e la sapienza
/ secondo il più e 'l men de la virtute / che si distende per tutte
, e per l'eccelse cime / de gli altissimi monti in lungo filo /
borron de'triboli / vivida si distende. de sanctis, i- 126: sorta in
annunzio, i-461: su l'argine de i fossi aride e nere, / fuor
i fossi aride e nere, / fuor de la terra uscendo, le radici /
confine. marino, 14-291: ciascuna de le poppe arsicce e smunte / fin
/ e vide in su l'entrata de la grotta / parole assai, che di
, a lui inanimando, / sopra de l'elmo un colpo gli distese. berni
magnificamente mantenne in onore e ricovero. de nicola, 604: essendosi qui in napoli
tanti principi e di tante principesse. de amicis, i-486: quando stiamo insieme con
., 12-12: in su la punta de la rotta lacca / l'infamia di
, 1 che ne fu il ciel de la pietà commosso. 5.
pie mogli dissero le dure / fortune de le pugne, ulte le offese /
convenire alla narrazione distesa ed ornata. de sanctis, 7-19: in principio la
, 6-890: eravi tizio, / quei de la terra smisurato alunno, / che
d'una favilla / scema '1 gran foco de l'accesa mente. lippi, 5-59
. leone ebreo, 333: l'amore de le bellezze inferiori allora è conveniente e
passi, / distillando da'sassi / de le tue ciglia alpine / lagrimose pruine,
tasso, 13-i-983: ma secca or pare de l'usato ingegno / la chiara vena
era ogni fronda, / e distillava de le scorze il mele. c. m
di quel che ne le rose / de le labbra al mio egon distilla amore
e allora si cureranno i frutti. giusto de * conti, i-92: se spegne
capo, ripien di torbide fantasie. de marchi, i-629: c'è proprio dentro
per le benigne e piacevoli risposte tuttavia de amorosa dolcezza distillandose, infinite volte la
crudel, nasce il desio, / cagion de l'ardor mio, / cagion che
], 661: quella [acqua] de i laghi e delle paludi non è
istantuffo dalle nubi centofantiane e schlegeliane. de roberto, 2-259: [ii] veleno
sm. prodotto ottenuto per distillazione. de luca, 1 -proemio, 26: a'
): era questo messer lo frate, de l'ordine dei minori, maestro in
di molte cose e distillator mirabile e pratico de l'arte magica. garzoni, 1-184
di lambicchi digeritori e distillatori di chilo. de amicis, i-523: lo spiritualista,
pituita] o lo spirito sia cagione de l'idropisia. buonarroti il giovane, 9-81
: nel linguaggio filosofico). de sancìis, iii-170: che cosa era la
cor gran tempo già dimora, / mercé de l'ignoranzia ch'è ognor meco.
distinguano il meno che sia possibile. de sanctis, 7-378: fra tutti gli
, 5-11: gli apersi il cielo e de l'incerto / dotto lo fei nome
chiusi e distinsi in brevi carte / de l'universo il volto, i monti,
. distinzione sottile, cavillosa. de sanctis, petr., 27: qual
che sa dir distintamente / i gradi de le dolci e de l'acerbe [erbe
distintamente / i gradi de le dolci e de l'acerbe [erbe], /
principale, certo sarà gran peccato. de sanctis, 11-4: gran conto fa questa
de l'indo del pomposo augello, / peregrino
e bello, / distinto il suon de l'idioma nostro. 8.
la chiesa s'osservi, prima tratteremo de le feste le quali corrono infra 'l tempo
della materia e di suscitar la generazione de l'una dalla corrozion de l'altra
suscitar la generazione de l'una dalla corrozion de l'altra cosa. 2
si è che 'n nulla cosa fuori de li uomini questa distinzione si potrebbe fare
a rousseau ed a'suoi partigiani. de sanctis, lett. it., i-63
sofistica con cui pretendete di farlo. de sanctis, 7-236: per accrescere il numero
e questa discordia parimente trovarete nel corpo de l'uomo e ne la casa e ne
: la chiesa usa, ne la distinzione de le ore le ore del dì temporali
la ricchezza son nate da la distinzione de domini, la qual fu introdotto più
più tosto da la rapacità ed ambizione de gli uomini, che da ordine di
. tasso, n-ii-296: la distinzione de le stagioni doveva esser presa da lui [
e de'popoli e alfin delle nazioni. de sanctis, 7-255: bisogna che ciascuno
a locali, a edifici). de sanctis, ii-1-51: aveva una cercaria di
con altra a distorsi da la compagnia de te quattro sorelle. g.
quando la mente, distolta dalla contemplazione de * celesti beni, è dal brutto
distorsione. boiardo, 3-3-38: sol de la tema tutta me distorco: /
briglia in mano, / me ha de lo intendimento sì distorto, / che
. petrarca, 27-7: il vicario de cristo colla soma / de le chiavi
: il vicario de cristo colla soma / de le chiavi e del manto al nido
, ch'a l'altro monte / de l'adverso orizonte / giunto il vedrai per
ant. stracciato, lacerato. de jennaro, 87: vidi venir pian piano
treno in corsa. -sostant. de amicis, i-150: il distratto..
, o sprezzante, o severo. de sanctis, ii-15-343: forse niuna parte
un'accoglienza gentile ma lievemente distratta. de marchi, ii-512: accomodò con una
attenzione ciò che viene detto. de roberto, 157: ella non aveva un
, 133: però me vo vestire tuto de negro / e destrazzar mie veste de
de negro / e destrazzar mie veste de colore / e biastemare amore, /
intorno alla mia povera * feroniade '. de sanctis, lett. it.,
; ne'più casi, per vanità. de roberto, 211: con una
, sì che li convenne serrare la lena de la gola, e non si potè
li potevano dare soccorso per la distretta de l'alpi. boccaccio, vii-222: o
tra qui e martidie, debie inscire de tuta cristianità, e la tua abitazione
celato, / perché l'openione / de li falsi accertare / non si possa,
vii-626 (81-6): nel pensèr de te retomo e cado, / qual tien
man pietosa e vai ver la man de vendetta: / molto serà dolorosa quella sentenza
, / ca la daraio sì dretta / de tutto el male c'hai fatto,
siete, onesti e santi, / se de la legge osser- vator distretti, /
provincia, il sottointendente al distretto. de sanctis, ii-15-347: in un governo
si dice che 'l soldan, re de l'egitto, / a quel re dà
settembrini, 1-82: il barone sigismondo de sanctis, ricevitore distrettuale, diede avviso ai
fiore, 21-13: e sì vi conterò de la fortezza / dove bellaccoglienza fu
i-285: li questori distribuirono a ciascuno de li ambasciadori li doni. machiavelli,
e fece distribuir loro quarantamila camicie. de roberto, 374: le economie fatte
e ne afferra facilmente il complesso. de sanctis, 7-249: prima condizione perché
consiste ne la divisione de'beni e de gli onori de le città, quanto
la divisione de'beni e de gli onori de le città, quanto ne l'altra
per lo più commutativa nel fòro. de sanctis, 7-384: questo ideale è
fu partitore a nuovo popolo e distributore de la terra diserta sua. s. caterina
/ vedendo, intorno la distribuzione / de le città, ottavio ir lento e tardo
particolari la posizione e la distribuzione. de roberto, 140: pareva composta [
distrigarsi dall'interrogazioni pressanti della fattoressa. de sanctis, lett. it.,
, / per c'altri me tenga de meglio; / ma molto m'appiccio
/ che l'alto ciel distrigni, / de la battaglia de'sospir ch'io porto
gallia e distrussero quasi tutta francia. storia de troia e de roma, xxviii-423:
tutta francia. storia de troia e de roma, xxviii-423: poi vespasianus abbe
.. destrusse ierosolima prò dementica- mento de cristo. g. villani, 2-6:
guastare e distruggere delle persone. storia de troia e de roma, xxviii-421:
delle persone. storia de troia e de roma, xxviii-421: titus claudius fece destrugere
: titus claudius fece destrugere una generazione de iudei, che erano tenuti molti boni.
tartaro o sol- dano, / segnor de l'universo paganesmo: / e s'eo
la ria disfà e distruge la fatta. de roberto, 1-85: ma in presenza
trovarono senza un denaro in cassa. de roberto, 51: il nostro patrimonio
lei, / rizzami gli occhi de lo su'disdegno / sì feramente che distrugge
nel distruggere, che neh'edificare. de sanctis, lett. it., ii-79
, 11-iii-876: il distruggere i fondamenti de la amicizia, che sono le virtù
che v'è di sacro e santo. de roberto, 289: la lontananza,
scudo della usanza si son diffesi dalla invidia de tempo ed han conservato la dignità e
arte sovra nuovo uso fondare, la natura de l'arte distraggono, e quella de
de l'arte distraggono, e quella de l'uso mostrano di non conoscere.
si distruggono, ma queste due azioni de la liberalità si conservano vicendevolmente.
seguimento di mala cupidessa e l'agio de le male opere che non erano neiente castigate
tornano a periculo delli omini ed a distruggimento de l'umana compagnia. iacopone, 51-53
fare ven- decta senza pericolo e distrugimento de la tua persona. nannini [petrarca
[superbia e disamorevolezza] vizi distruggitivi de l'amicizia. c. mei, 305
guerra al capitan francese, / distruggitor de l'asia, ormondo i'trassi,
fue distruggitrice di tutti li vizi e regina de le virtudi, passando per alcuna
): naturalmente ciascuno appetisce la prolungazione de la vita e per il contrario aborre
del cristianesimo in teorica meramente razionale. de sanctis, petr., 29:
cielo, / vinta da i raggi de l'ardente sole, / distrutta cade
tanto distrutte, che appena le vestigie de le ruine si vedono. g. m
dalla salute distrutta da'suoi studi. de marchi, ii-755: scarmigliata, cogli occhi
queste leggi istesse / non verserà furore. de sanctis, 7-546: s'è detto
loro, verrebbe parimente in dissoluzione. de sanctis, i-198: gli parve non
: or chi sentisse la destruzióne / de l'armi rotte e gli elmi risonare,
, ii-xm-22: in fiorenza, nel principio de la sua destruzióne, veduta fu ne
539: prediceva per conseguenza la destruzióne de gl'idoli suoi e de'tempii e
gl'idoli suoi e de'tempii e de gli altari. sarpi, vi-3-90: la
la destruzióne del nostro contado per ricompensa de li riceuti benefici. stigliani, ii-372
espugnazioni, gli incendi e le ruine de le città e le distruzioni degli imperi e
eccettuatene alcune poche che servono per introduzione de la favola. marino, i-285:
avanzerete, essendo più franco il valor de l'animo vostro, che non è il
e quanto bene avete dentro e de fòr da voi; e anco lui maggiormente
corno che a bastanza cognoscesse la disgualanza de loro sorte non il consentire. bandello,
quale adegua ogni disuguaglianza di superficie. de marchi, i-635: la ragazzina s'era
conosce i suoi pregi che nella disuguaglianza de i paragoni; e 'l bianco non
l'altro così disguagliataménte ne l'osservamento de la fede loro, in ciò che
il nemico, che ad ucciderlo. de marchi, ii-691: [si sentiva]
intorno al giudicio che voi medesimo fate de le vostre stanze, vituperandole come piene
, non v'esser fiera più fiera de l'umanità disumanata. d'annunzio,
veramente a molti. ché la bontà de l'animo, la quale questo servigio
lungo disusar già non si scorda / de l'arti crude il più efficace aiuto.
la quale porta, el male amore de l'anime, idest la depravata e viziosa
, idest la depravata e viziosa cupidità de le cose terrene e mortali de l'anime
cupidità de le cose terrene e mortali de l'anime disusa idest fa che
calli / più disusati ed ermi. de amicis, i-237: un giorno, in
il paese de'morti. / rompon de l'aria mesta / i silenzi lugubri /
di- sutil'ossa / ne la tomba de * miei. carducci, ii-10-9:
e inetti, avessero copia di eleggersi alcuno de i parenti, col quale si potessero
, di disgraziati da'lor padroni, de fuorusciti da tempeste, de pele- grini
lor padroni, de fuorusciti da tempeste, de pele- grini, de disutili ed inerti
da tempeste, de pele- grini, de disutili ed inerti. diodali [bibbia]
i vizi di una aristocrazia disutile. de marchi, ii-420: è diventata una
lavorato mirabilemente dala virtude del cielo desvariamento de colori en certe minerie. i.
due spazii, che sono in mezzo de le due cittadi imaginate e lo cerchio
non si scorge, / li quai son de l'amor così 'ncamati / per li
amore disvegliare e risentire là dovunque è de la sua potenza seminata per buona natura.
disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. miracoli della madonna,
vivamente / disveli i vari ardori / de gli amorosi cori. menzini, iii-134:
giovanili tempre / pur a l'amplesso de l'eterna idea / che disvelata rise
generoso vino e versarollo ne la fronte de la dannata pecora, e disvellendoli da
-schiantare, abbattere, distruggere. de jennaro, 152: concludo insomma, el
] di basso in alto dalle basse de le montagne e conducele e tielle dentro
e gente stare, / da parte de la vostra signoria, / e da la
restar mai di piangere e di lagnarti de le tue crudelissime disventure, mentre di te
onni vertuoso desvertuda e perde quazi corona de pasiensia e de vertù. idem, i-40-30
e perde quazi corona de pasiensia e de vertù. idem, i-40-30: ché non
. chiabrera, 1-2-30: sul fin de le parole ei si disveste / de
de le parole ei si disveste / de l'altrui volto ed invisibil toma. carducci
il sol... / egli de la città fra i neri tetti / un
, 6-56: oltra al desviare l'arme de i francesi da gli stati suoi,
la quale mi ha disviato il fumo de le corti. caro, 16-70: colei
4-485: in quelli dì ariano, prete de la città d'alessandria, disviandosi dalla
... possono fare lasciare la via de la drittura e disviare da discreto iudicamento
dalla lindura e nitidezza delle case. de sanctis, petr., 43:
che ne la mente mi ragiona / de la mia donna disiosamente, / move cose
buche / del giogo erto e sublime / de l'antico saturno il terzo erede.
disviato, / senza trovar giammai don de fortuna. filicaia, 2-2-230: dopo affanni
sé mal naturato con tra l'impeto de la natura, che colui che ben naturato
quelle uscendo, bellamente parevasene disviluppare. de sanctis, 11-34: solo dopo lungo tempo
altra degna / d'esser chiamata madre de colui / che solo etemalmente vive e regna
percotesse un altro: secondo il rigor de la legge scritta, verrebbe condannato. beccaria
minore, ov'è 'l punto / de l'universo in su che dite siede,
pieno era per tutto; / e de le innumerabili ferite / fatto era un
. caro, 5-209: lo raddoppiamento de le parole è utilissimo a i ditirambici
versi fatti in lode di bacco. de cristoforis, conc., ii-742: quei
riserba. del tuppo, 465: de subito, colle dete postese alla bocca,
di non farsi veder per le strade. de roberto, 105: il duca si
. iacopone, 5-13: a l'entrar de la mascione dui deta fo lo passaio
, ognuno ne sentiva un dito. de roberto, 324: le donne accorte,
io non vi tenni il dito. de sanctis, 7-319: vi dissi altra volta
da un principale capo all'altro. de sanctis, 7-258: si deve avere il
e trasparenti ditine di mia nonna. de marchi, i-109: doro a quella scempiaggine
/ che stagna il sangue, e de la piaga rea / leva ogni spasmo
da lo aratro, e dopo lo tempo de l'officio, spontaneamente quello rifiutando a
per antonomasia è garibaldi). de sanctis, ii-15-79: i contadini di montemiletto
, sprezzante e qualche volta mordace. de sanctis, i-119: queste sciocchezze egli
. si debbono evitare le vie deliberative. de sanctis, ii-15-29: in quel solenne
. f. giambullari, 2-46: de le vocali accozzate insieme, e raccolte
volgar nostro, si posson pronunziare, quanti de * suoni delle vocali sieno gli accoppiamenti
12-709: si deono fuggire i concorsi de le vocali lunghe e de'dittonghi.
concordia, e emperciò fo chiamato deo de pace e pò- sarolo caldo, umedo
159: l'acque porgon splendor, ché de la luna / le ripercote il tremolante
sperio ardendo avvampa / il biondo dio de la diurna lampa. caporali, ii-40
un antro, ascoso / dal fiero ardor de la diurna sfera marino, 10-227:
sfera marino, 10-227: su lo spuntar de la diurna luce / a trino arriva
pietre, non che agli omini, de stare a ragionare cum voi, ché più
lo movimento diurno, cioè del die e de la notte, ma tortamente contra quello
sega in due parti opposite lo mezzo cerchio de li due primi poli, cioè nel
li due primi poli, cioè nel primo de l'ariete e nel principio de la
primo de l'ariete e nel principio de la libra, e partesi per due archi
cader su le campagne e i colli / de la figlia d'avemo i foschi orrori
1-3-iv: la madre della diuturnità de gli imperii è la moderazione. sarpi,
mia diva!... goda altri de 'l verso che russa / ne le
ne l'ausonio clima / collocata nel numer de le dive, / et avrà incensi
discende, / da lungi il rombo de la volante s'ode, / e
s'ode, / e l'ombra de l'ala che gelida gelida avanza / diffonde
anche in francese: 'mot emprunté de l'italien, où il signific divine,
del papa, 4-172: una gran parte de i minimi ignicoli sparsi e divaganti ne
visibili i lumi che in lei divaghino. de sanctis, petr., 21:
. addio, mio dolce amore. de roberto, 40: le ragazze mortara
della mente, dice il mio medico. de marchi, ii-176: i ragazzi del
a percuotere l'adria / co'ruderi de le nere selve, /...
in fermento d'azione la capitale. de roberto, 135: di lì a qualche
/ come fiamme. -figur. de roberto, 2-81: se non aveva partecipato
3. dimin. divanétto. de marchi, ii-695: quando il corpo rotto
petruccelli della gattina, i-31: una madonna de la scuola bizantina, dagli occhi divaricati
a divedere ch'io sappia quelle cose de le quali sono poco meno ch'ignorante
. e dial. divèlgere, divègliere e de vi glier e, divèrre
elli si sforzarono di divellere lo stato de la cittade, li loro corpi giacerono
tasso, 13-i-582: me dal sen de la madre empia fortuna / pargoletto divelse.
/ e con sua possa el trasse de la sella. -disperdere. -divellere
/ che ben tosto io vaneggio. de sanctis, ii-15-194: in tutti i partiti
197: squarciano il nero sen de l'aria fosca / con fiamme portentose
peli, vi si unga con mucellaggine de psillio. cassiano volgar., iv-19
ma secate con acuta falce al lume de la nova luna. caro, 5-746:
guittone, i14- 51: o reina de le cità, corte de dirictura, scola
: o reina de le cità, corte de dirictura, scola di sapiensia, specchio
compiuto -savere / e l'altera potenza / de vostra conoscenza -ch'or non pare?
promettere, caso che al pericoloso passo de venisse. -divenir meno: venir meno
partiva, maestro piero, devenendo fuori de sé in tutto, pauroso e tremebondo
mi fec'io quando primier m'accorsi / de la trasfigurata mia persona, / e
la sorte di persone e cose. de amicis, i-320: gli eserciti hanno bisogno
ma di rado lo rende impossibile. de sanctis, 7-297: questa fu anche la
repubbliche americane, accennando alla colombia. de marchi, i-23: quando io la
, mettendo e diversificando per ciascuna potenza de l'anima, secondo la essigenza di
secco a umido, come è la diversificazione de la terra verso l'acqua. leopardi
le sue compiacenze aduli maggiormente il gusto de gli uomini. arderico, ch'era
puossi talvolta ritornare nella giusta via. de giuliani, xviii-3-672: questo nuov'ordine di
ebbe paura di perdere la tramontana. de marchi, i-506: fisso in questo
essare armati, e avere li denti denanti de sopra, e non avere le corna
e di giacinto; e la diversità de i colori dimostrava la imagine delle cose
diversità sostanziale di queste due lingue. de sanctis, ii-15-439: le diversità delle
). -sostant. de sanctis, lett. it., ii-245
per diversa / via m'aggiungi. de sanctis, i-87: oggi gli artisti si
uno de'quali li dette la fede de tórla per moglie e lei di prenderlo
guittone, i-3-346: omo bono vede in de la cosa ciò ch'è in essa
prezzar gli antiqui imperatori poco: / de la lor nazion più tosto venti / volean
/ venga corretto ogni passato errore. de marchi, ii-548: per alcuni giorni non
trovamo lo mulo nàsciare d'asino e de cavallo, ch'è composto diverso l'uno
offerì alla repubblica trecento mila ducati. de giuliani, xviii3- 658: furono divertite
non confermo per la ragione de'meriti de la cosa amata, è un arboro
nome di quel tanto saccheggiato scrittore. de marchi, ii-310: si sa, una
per pigliare con noi questo buon giovine. de sanctis, 12-8: ben posso dire
a umido, come è la diversificazione de la terra verso l'acqua, onde l'
provincia del dominio e governo de'cartaginesi. de luca, i-i-iii: un rivolo
'. cfr. fr. ant. de [s] vestir (sec. xii
qua e in là, e aparechiarse de crucifiggerlo diviatamente. allegri, 64:
cui repugna l'umidità dell'acqua. de luca, 1-10-264: il dubbio il quale
corpo, nondimeno non è tratta dal seno de la materia, né si divide o
e ricinta con talpe e col mar. de roberto, 141: chiamati i manovali
occolta via andandone a'commodi et ornamenti de la città. tasso, 8-7-
il girar con infallibil segno / e de tore e del sol mostra e divide
i capitoli in altre parti minori. de sanctis, i-126: egli [dall'ongaro
nacqui, mi divise il vento. de roberto, 154: la principessa chinò
con le vertute hanno fatto patto / de star enseme, e non sian devedute,
; altri li gettavano dietro gli omeri. de roberto, 568: egli le asciugava
ciò sia cosa che ciascuno effetto ritegna de la natura de la sua cagione.
che ciascuno effetto ritegna de la natura de la sua cagione..., ciascuna
..., ciascuna forma ha essere de la divina natura in alcun modo:
pochi individui, come noi facciamo. de sanctis, i-117: implacabile come la pedanteria
conv., iii-ix-3: lo 'ntelletto de la quale [canzone], a più
si colga la vera linea di divisione. de sanctis, 7-297: per gli uni
l'aria divide, / di sé e de la sua gente per paura. leopardi
, sf. ant. divisibilità. de luca, 1-1-30: importa però molto se
importa però molto se la dividuità [de * feudi] sia nella sostanza, overo
altissimo principio: e per sua opinione de l'amore divino è solamente
e eterne e le temporali e dividue. de luca, i-1-29: altri sono i
, ingombro. finiguerri, 13: de dimmi il nome tuo per lo mio
che venne in terra col decreto / de la molt'anni lacrimata pace, / che
mestiere divieto di consorte. è translazione de magistrati, che si distribuiscono nelle republiche
quale da qui inanzi camarlingo sarà stato de la detta parte, abbia divieto per
dian divieto. carducci, 1033: de la prona stagion ne i dì più tardi
, agura e divinamente dei tempi e de le tempeste. = deriv.
: su la luna / pingersi l'ombra de la curva terra / divinando notaste.
il suo cugin detto gli avea, / de le future cose divinando, / che
che a me tocca divinare. de roberto, 622: la patria nostra
: scoperte con potente intuito divinate. de sanctis, lett. it., ii-254
e timide del verno, / divinatrici de gli orribil tempi, / si dàn tutta
. si potrà agevolmente in questo discorso de gli indovini a gli ignoranti manifestare.
ii-vm-13: ancora, vedemo continua esperienza de la nostra immortalitade ne le divinazioni de'
grano / pulverulento si gettava avanti. de bosis, 100: ho pensato a te
, 5-129: di sotto al cavo / de l'alto avello un gran lubrico serpe
divinità e la sincerità, bontà e bellezza de le cose è la verità. loredano
per la divinità del suo stile. de sanctis, 11-253: oggi, restituita
allo stesso tempo, negli antenati. de sanctis, lett. it., ii-336
perché m'hai assidiato? / pare de me empazato, non pòi de me posare
pare de me empazato, non pòi de me posare. dante, conv.,
umana, la quale con la nobilitade de la potenza ultima, cioè ragione,
potenza ultima, cioè ragione, partecipa de la divina natura a guisa di sempiterna
o di qualche onorata e gloriosa azione de gli uomini. tasso, 8-1-4:
figlio, e non creata prole, / de l'immutabil mente unico parto: /
è turbato; / ch'esclusa fuor de la divina schiera / e dal convito splendido
, una facoltà più che umana. de sanctis, lett. it., i-182
. 6uittone, i-3-230: non dicie de sapiensia d'esto mondo...;
mondo...; ma dicie de sapiensia d'anima, e de divina.
ma dicie de sapiensia d'anima, e de divina. simintendi, 3-183: poi
gustato le sentenziose e lu- culente parole de la giovene,... cum potente
libidinosa fiamma, e quella, cum grazia de la giovene e timore divino,
di bene onni fontana, / pane de vita e de dolzor corina, / devina
fontana, / pane de vita e de dolzor corina, / devina grazia en lei
valore e di piagenza, / fior de l'altre, fiorenza, / qualunque ha
/ e le rose del collo e de le chiome, / come l'aura movea
[di augusto] divenne tanto maggiore de la reale che la reale da la sua
poneno, e sono, più specie de furori, li quali tutti si riducono a
il suo pianeta, / anzi 'l re de le stelle, e 'l vero onore
eroichi e divini passano per questo camino de la difficoltà, a fine che sii
costretta la necessità a concedergli la palma de la immortalità. algarotti, 1-155: bene
al collo e dinanzi alle confine / de le guance divine, / e discendea
la lesina il pollice del ciabattino. de pisis, 124: oh giovinezza,
la copula carnale è il primo articulo de le divine leggi. b. davanzati,
ecco la divisa della novella società. de sanctis, ii-1-225: la divisa del
zodiaco] divisamente sono case o domicili de li sette pianeti. ariosto, cinque
): vediamo chi fa questo divisamento de colori e de coma, e chi le
chi fa questo divisamento de colori e de coma, e chi le mantiene. g
disse di voler le nozze a guisa / de la sua patria, e 'l modo
di una divisione militare. de amicis, i-214: altrettali provvedimenti prendevano
fa se non per aprire la sentenzia de la cosa divisa. idem, conv.
classi fa specchio al pensiero della nazione. de roberto, 2-59: quelli che ora
e toccando il rimanente agli spagnuoli. de roberto, 53: usando successivamente del
ristoro, xxviii-984: encomenziasi el libro de la composizione del mondo colle sue cagioni
a la quale ora s'intende, de la prima parte sopra divisa, è da
riempivano le tasche della mia carrozza. de sanctis, i-143: la versione è
lo viso, / perché diviso son de l'amorosa. rustico, vi-1-171 (
, ond'è diviso / il capo e de la destra il braccio è mozzo.
stando così divisa e discorde e inferma. de sanctis, ii-15-80: che siamo
tasso, 1-20-64: l'alta gloria de l'alme indi si spiega, /
; nondimeno per imperfezione e per ignoranza de gli uomini si veggono le più volte divise
, a lei mand'io. a. de rossi, iii-342: in se stessa
divo cavaliero san giorgio, precipua solennità de ferrara, a la presenzia de'suoi
cui nulla circonscrive, / manda alcun de le schiere elette e dive / di su
/ o divo, e te, che de la diva fronte / la monda umanità
degli arienti, 58: vedendose privata de l'unico suo figliuolo, che dovea de
de l'unico suo figliuolo, che dovea de la sua ve- chieza essere firmissimo substentacolo
, se fece monaca nel divo monasterio de sancta clara del corpo de cristo.
nel divo monasterio de sancta clara del corpo de cristo. marcheselli, iii-190: frettoloso
/ il tuo nume adorando, e de le dive / memorie l'ombra mi tremava
che consola. manzoni, 26: de la diva / bellezza inebriato e del
/ il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne la diva armonia
più fresca il cor m'accese / de la fiamma gentile, ond'io tutt'
, costui magnifico, costui veramente degno de divi preconii. garzoni, 2-6:
/ pur ch'a gli orecchi arrivi / de la turba mortale / la bella scaltra
maggior sempre il minore è pasto. de sanctis, 7-560: c'è dunque
fu proprio perché non la poteva. de roberto, 1-72: ella la divorava dai
devi / dallo spietato sovversor fatale. de sanctis, 7-18: nella romanza tutto il
: « baal » vuol dire « de voratore », cioè il diavolo che divora
s'alimenta e senza studio cresce. de roberto, 390: la principessa pareva diventata
la sostanza di chi lor soggiace. de rossi, iii-343: gli erari e gli
angue, / il pregio e 'l fior de la latina gente, / daria con
tempo a divorar la sua rabbia. de sanctis, iii-41: quel padre dovrà divorare
/ a che mi mena il trapassar de l'ore, / tanto più forte i
quali divorano mille fatiche per impararle. de amicis, i-690: un ardente bisogno di
-tormentato, consunto, scarnito. de sanctis, petr., 41: quel
artiglia ne la scudella per tórli un pezzo de casio che gli era dentro. il
aguzzavasi l'intelletto per ritondarsi la pancia. de marchi, ii-876: se il signor
1-56 (i-639): questa fortuna devoratrice de le nostre contentezze priva colui de l'
devoratrice de le nostre contentezze priva colui de l'inestimabil tesoro de la sanità.
contentezze priva colui de l'inestimabil tesoro de la sanità. tasso, 13-34:
7. lettore avido e appassionato. de amicis, i-304: allo stesso piano,
gentil, se mai ti calse / de la mia servitù, che spirto è chiuso
ma il non le aver lasciato testimonio de l'amore che io vi porto. menzinì
quelle possano essere in breve divulgate. de sanctis, 7-15: nel secolo xviii l'
divulga, e in ogni canto / de la città smarrita il romor erra. d
che subito che la fama, divolgatrice de le buone e de le cattive novelle,
la fama, divolgatrice de le buone e de le cattive novelle, ci avrà apportato
fossero puniti li divulgatori di essi. de sanctis, 7-29: di qui un altro
madama la reina e continova e chiara divolgatrice de le sue rare doti.
dispiacere che mi ha portato la divolgazione de l'opere mie così maltrattate. davila
sono sovente come di lingua morta. de sanctis, i-77: eccoti un vascello
ad ogni cosa insomma dar nuovi nomi. de sanctis, 11- 154: l'
, di mille figure di dizione. de sanctis, 7-162: questo difetto artistico
questo libro sì fo fato. / e de iunio sì era lo prumer di /
item statuimo... che qualunque sottoposto de la decta arte, li quali danno
per saramento di farsi rendere li zeccoli che de la pezza si trarrà, senza frode
siano tenuti di farsi rendare li zeccoli de le pezze ai dizeccolatori. =
punto fortunal, lasso, fue quello / de vostro dipartir, crudel mia morte
, e di dubloni dell'epoca di vasco de gama. moravia, iii-280: il
. si ricovrano sotto i docci overo tegole de i tetti delle case. d'annunzio
innamorati / delle chiare accese faci / de i be'vostri occhi vivaci.
, che nella bella grotta / l'avea de la sua stirpe instrutta e dotta;
latin. sentenza, morale. de sanctis, 11-376: questo è ridurre la
, benivoli ed attenti, secondo li comandamenti de la retorica e la invocazione delle muse
una lingua che non abbia carattere. de sanctis, lett. it., ii-41
preziosi istanti / in cui non meno de la docil chioma / coltivi ed orni il
l'autore] fa l'auditore noto de la materia che de'trattare; e così
l'avete vinte, le lingue in vece de gli inchiostri. magalotti, 24-284:
dell'ordine medesimo ad altre assemblee. de marchi, ii-662: arabella, che aveva
: anche film documentane (un documentane de court métrage); ingl. documentary (
istituzioni di scienze e di lettere. de sanctis, 7-572: ogni scrittore di qualche
una pagina di vita (à une tranche de vie). 2. prova
, sarà solo per instruzione e documento de gli speziali. vasari, i-765: rare
stellato era mosso verso la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un
di legname, vedrete d'aver tavolette de abeto senza nodi, ed a modo di
senza nodi, ed a modo di doghe de leuti ve l'an- da re te
an- da re te sopra componendo. de marchi, i-869: il diavolo volle
aretino, 8-70: rimasa la donna stupefatta de la smisurata faccenda, che le aveva
o vero singulari uomini d'alcuna arte de la città, contado 0 vero distretto
guardie doganali, è tuttodì violata. de sanctis, 7-322: verso il sessanta
se no che fiordelise, / suor de la dogaressa, / se fese là da
ingegno ottuoso, come la più parte de gli uomini robusti, dicono, che stizzatosi
e vedeasi, al fiato amico / de la grande sposa cerula, / il
. carducci, 610: mirar la doglia de l'anno che muore, / le
, la quale dovea servire allo splendore de la gente fabia, per vituperii e
raro. faticosamente, con stento. de marchi, ii-802: sedutosi in faccia all'
natura è dogliosa: / siate cordogliosa de volerme sanare. dante, 27-6: lo
facto pensiero, quando pur siate disposti de ligarve meco matrimonialmente, che quello de voi
de ligarve meco matrimonialmente, che quello de voi ch'acquisterà l'altro per opera
/ e li sospiri usciran dogliosi / de la mia mente adorna di dolore.
dogliose rime, / che son seguaci de la mente afflitta. boiardo, canz.
, canz., 96: indi de pianti li ochi mei son pieni / sempre
voce sospirosa il cielo, / e de rime dogliose le mie carte. caro
. ivi gl'incerti / arcani osservi de l'umana sorte, / e de tossa
osservi de l'umana sorte, / e de tossa spolpate i fogli aperti / segnan
dogma e il deposito della credenza. de sanctis, 7-273: ora, dice
scienze umane, allo scoprimento del vero. de sanctis, i-118: tutto quello che
grandi / il pastor fido e ovidio * de arte amandi'. gioberti, 1-iii-403:
assoluta). - anche sostant. de sanctis, 11-85: fu [dante]
molto: pagherà troppo gravi le pene de la sua superbia e disumanità, dell'orgoglio
. gazola, 1-108: l'inganno de i dommatici, o sia galenici, che
ferisce di primo lancio gli occhi. de sanctis, lett. it., i-248
o al dogmatismo o al pirronismo. de sanctis, lett. it.,
per principio ogni critica e discussione. de sanctis, n-12: risoltesi [le regole
in sì dolce atto isotta / il fior de la sua bocca ad una vena /
spiro. petrarca, 23-1: dolce tempo de la prima etade. idem, 217-14
, 26-99: il padre / mio e de gli altri miei miglior che mai /
rendea nel grembo a venere celeste. de sanctis, lett. it., i-286
dal dolce stil novo ch'i'odo. de sanctis, ii-8-58: di questo dolce
-letter. con uso avverb. flore de parlare, xxviii-23: prima comenze quelo
conv., i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e famosissima figlia
i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e famosissima figlia di roma
, 5-126: di sotto al cavo / de l'alto avello un gran lubrico serpe
; per che, dirizzato l'artimone de la ragione a l'óra del mio desiderio
salutevole porto e laudabile ne la fine de la mia cena. 14.
fu quanto lui dolce di sale. de roberto, 145: un silvio uzeda,
ai bolognesi], come a riempitori de la corte, che tu arai, e
cantai già sì dolcemente in rima / de l'alta fronde che nel cor mi nacque
si porta in mezzo al fiume. de pisis, 50: nella mite sera d'
fallimento / di creder la gente ria / de lor falso parlamento.
maturati a 'l roseo / calor de 'l sole, e tremano: / intatti
. guittone, i-3-291: la dolciessa de la grandessa umana de molta amaritudine piena
: la dolciessa de la grandessa umana de molta amaritudine piena è. dante, conv
dimostrava veracemente, cioè ne le scuole de li religiosi e a le dispu tazioni
li religiosi e a le dispu tazioni de li filosofanti. sì che in picciol tempo
trenta mesi, cominciai tanto a sentire de la sua dolcezza, che lo suo
è la dolcezza e quasi l'anima de la poesia. bettinelli, i-23:
cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra trasmutare sanza
beate, / lasci- vette figliuole / de la terra e del sole, / le
, /... nel fondo de le vuote fiale / lasciaste la dolcezza essenziale
ciascun passo nasce un penser novo / de la mia donna che sovente in gioco /
, 9-20: l'amo... de fiore ha lo dolzore, / e
l'altra nulla nulla; da quel poco de dolciore di bocca in fuori, il
da prato, xxxv-1-166: per ira de mal marito / m'avesti, e non
dolzor prive, / i'per che non de la vostra alma vista? equicola,
, e puro, e del color de l'ambra; / atto a dolcir con
e sorbe, e l'agro umor de l'uva. 2. mitigare,
oriente sono piene di tali fierezze. de sanctis, lett. it., ii-212
sono un tumore invecchiato non dolente. de marchi, ii-392: torcere il collo
, 3-145: la mattina dopo, de nada si svegliò col pensiero in capo
il cervello; e con queste fiondi de tuoi allori son stato conficcato in quello
e deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'anima
. ariosto, 14-35: molta incontrò de la paurosa gente / che da le
misere cose scrivo e tristi parlo. de marchi, ii-49: aveva pregato tre
furie, / spiriti inferni, e dii de l'infelice / dido, ch'a
s'aspetta / il pianto, segno de l'umana vita / lacrimoso e dolente,
cor che non batta per te. de roberto, 17: si strinse nelle spalle
so adunato cu'na seriente / né de mia lie né de mia iente; /
seriente / né de mia lie né de mia iente; / corno faraio, tristo
sospiro / e vo planzendo a guisa de dolenti, / ch'i spirti mei ornai
str'occhio, anzi dal destro sole / de la mia donna, al mio destr'
, 151: li dimandava se meglio de l'usato se sentiva. lei rispondeva
mi vedi, / che quando fui de l'altra vita tolto. idem, purg
a me giunse uno penserò lo quale era de la mia donna. idem, inf
insino al giorno? / fur segni forse de la tua partita, / vita de
de la tua partita, / vita de la mia vita? foscolo, gr.
fava, xxviii-8: fortemente ne dolemo de le vostre aversitade. guittone, i-3-9
, bel dolcie amico, non già de la ragion di vostra doglia, ma
così amaramente, com'io fo, de la tanto acerba e tanto dolorosa morte
la tanto acerba e tanto dolorosa morte de l'aurora nostra. simeoni, ix-349:
, afflizione. guittone, xv-141: de sua rimembranza aggio dolere; / ch'
mi duole, a ricordarmi la miseria de lo scrivere. fagiuoli, 1-4-413:
/... cruccioso uscì fuor de la festa. / onde la corte tutta
palmi, de'piedi,... de milliari, de dolici, de leuci
,... de milliari, de dolici, de leuci, de parasanghi.
. de milliari, de dolici, de leuci, de parasanghi. = voce
milliari, de dolici, de leuci, de parasanghi. = voce dotta, gr
bonagiunta, ii-319: ben ce dovemo de lo mal dolire, / tempo aspettare
ussari. aleardi, 1-315: de gli avi / la sciabola brandì: pose
nella seconda metà dell'ottocento). de marchi, ii-622: quando lorenzo uscì dalla
elemento soggettivo del reato). de luca, 1-15-2-187: dolo, fraude ed
= fr. dolomite, nome che il de saussure nel 1792 diede al minerale per
per onorare il celebre naturalista déodat gratet de dolomieu (1750-1801), che per primo
, piagne e dolura / sente fortuna de pessimo stato. g. morelli, 509
. aleardi, 1-144: nel voi de le danze e fra i doppieri /
fra i doppieri / multiplicati a lustro de le mense, / muta la noia al
e afflicti; e se adimandati fusti de la casone de la vostra tristezza, diceti
e se adimandati fusti de la casone de la vostra tristezza, diceti che l'è
65-44: l'amor t'ha comparato, de te non fai retenza, / e
, xxx-5-69: per l'acerbo dolor de la sua piaga / senza ora di riposo
ch'eo sento, / ca se de la mia pena mi lamento, / la
i-iii: non è dolor che col girar de gli anni / non ammollisca e non
/ e vede figurato lo colore / de li suoi figli, ch'ella va cercando
scese, / e novi accenti apprese / de le regali vergini al dolore, /
/ tu cui sì spesso vinse / dolor de gl'infelici / che il bisogno sospinse
7 (47): pensando che se de la sua partita io non parlasse alquanto
, le persone sarebbero accorte più tosto de lo mio nascondere, propuosi di farne
dolorosamente / piangerò i miei diletti. de sanctis, 7-370: possa il senno
dolorose / c'hanno perdute il ben de l'intelletto. cicerchia, 1-147: ginocchion
deo, che dolorosa / ragione aggio de dire. i... i tant'
certo a gran pena / aggio tanto de lena, / che for de bocca la
aggio tanto de lena, / che for de bocca la favella. lapo gianni,
ne fa d'atene e roma. de sanctis, i-i: leggendo le opere [
di far nascere nuovi stati nuove divisioni. de sanctis, ii-15-171: se ci fu
questa or quella altra zoglia, tutte de gran pregio e valore, la dolosa donna
poco, ché tosto tornarebbe, uscì de la camera e l'usso chiuse. casti
troverà nella bocca loro lingua dolosa. de jennaro, 33: non corparite me,
, purg., 20-107: la miseria de l'avaro mida, / che seguì
cumea sibilla] a'dimandanti rispondea / de le cose del ciel, di terra
. lorcdano, 1-41: nelle dimande de i magistrati s'adoperavano le fave.
se la nave camminava o stava ferma. de sanctis, 7-253: domando io se
? questi i riformatori della psicologìa? de marchi, ii-62: quando fu sul
, / sì che non guaire ha de mertar onore. chiaro davanzali, xvii-214-22:
arienti, 243: se avete bisogno de orazione o de elemosine o d'altra cosa
: se avete bisogno de orazione o de elemosine o d'altra cosa, dimandate
operazioni domandano uno fine, cioè quello de l'umana vita al quale l'uomo
masuccio, 419: una fante de casa del cavaliero, quale si domandava
237-39: sovra dure onde, al lume de la luna, / canzon, nata
, non poteva mancar al desiderio paterno de la vendetta dimandata da evandro con efficacissime
negare questa consolazione a l'animo esacerbato de l'infelice vecchio. g. bentivoglio,
nel più verde e più sereno aprile / de la febee sua gioiosa vita. /
re, nulla curando le vere lamentazioni de la reina, andava dietro al viver suo
ed oggi con questa e dimane con quella de le sue favorite donne si dava buon
, 2-11-55: quei duo cavallier pien de ardimento / al re s'appresentamo una dimane
oro e d'argento / era coperta de figure strane. ariosto, 14-63: si
, l'oggi e il domani. de sanctis, i-327: le vostre idee,
preoccupazioni per l'avvenire. de sanctis, ii-1-91: era un buontempone,
il saccheggio e li altri mezzi! de sanctis, i-128: la libertà cristiana è