in confronto può parere un sanculotto. de marchi, i-698: venne chiamata in
/ ché no'la pagherem ben de l'oltraggio. niccolò del rosso, vii-520
(64-8): poi che gli guelfi de j'arme pronti / siano, arditi e
dio, dolze più cha mele, / de aiutare questo putino sazo, /
dalmazo / sano e salvo sopra de un lito; / e lui iera tuto
2-18-49: fece un tal dalmaggio in poco de ora, / che di quella
, 324: dieci pagi, tutti de damaschino bianco vestiti. piccolomini, 75:
58: le villose cre- stoline / de le rose damaschine. g. gozzi,
arienti, 102: vestirono cinquanta gioveni de li nostri primi citadini de vari e
cinquanta gioveni de li nostri primi citadini de vari e diversi colori de seta,
primi citadini de vari e diversi colori de seta, i quali sopra potenti cavagli,
i quali sopra potenti cavagli, coperti de damaschi e veluti, givano per tutta la
a dameggiare, / ne gli specchi de i lucchesi / le si possan vagheggiare.
: se innamorareno ardentissimamente ognuno ad una de ditte belle damizelle, e in manera che
brevissimo tempo si retrovomo fuori il pelago de amore usciti. boiardo, canz.
damigelle sue, con suoi scudieri / uscita de la ròcca, venut'era / là
san savino, dove se fa la festa de la regina del cielo...
gridar d'un damigello / risonò fuor de la chiostra / -sire, un cervo mai
fu dimorato, / che alla città de algier è con sua gente, / per
ii-214: non ha già ladrone / de che biasmi signor ch'ha lui dannato.
cacciarlo fuore quetamente, più che dannarlo de la persona. boccaccio, dee.,
l'infedeltà de'parenti, de'medici, de gli amici, che celano a gl'
come scrittore poco meno che barbaro. de sanctis, ii-1-168: ero così inflessibile,
! lo so! giuramenti da marinaio! de roberto, 1-241: « avete giurato
ferita in lui, per lui dannata / de la vergogna a l'implacabil giogo,
la vergogna a l'implacabil giogo, / de l'insonne rimorso al laccio al rogo
. caporali, i-40: altri esser de la scola trimegista / opra dicean e
ch'andò inanzi al terminato / giorno de la battaglia, ruggiero ebbe / simile a
idem, ii-23: se nel tribunale de la giustizia talora sedessero non i rigidi
sedessero non i rigidi e indotti assicuratori de la legge scritta, ma i correttori
la legge scritta, ma i correttori de la sua severità, e gl'interpretatori de
de la sua severità, e gl'interpretatori de la mente dei legislatori, e gl'
mente dei legislatori, e gl'imitatori de la divina giustizia, molte fiate i
tristo dannato / quivi son dipinti. de sanctis, iii-35: ugolino qui non
si misero a strillare come dannati. de amicis, i-290: per mantenere il
. vm, a ser benedetto per dannatura de la carta. =
iddio che se non fosse la téma de l'eterna dannazione, io con le proprie
credo che siano compresi ne la dannazione de la stanza « sai che là corre il
danneggi / l'invemal bruma, o de le belve il morso. proverbi toscani
quando se vidde il falso balisardo / de una percossa tanto danneggiare, / poi
di montieri, v-52-178: se verun omo de la compagnia guaitasse l'un l'altro
,... il signore cum coloro de la compagnia sì 'l debia danegiare de
de la compagnia sì 'l debia danegiare de le sue cose di mille soldi e se
dannegiasse, sì 'l debia sbandire for de la terra diffino al suo termine.
e danneggiata in ogni suo bene. de roberto, 536: la città fu messa
provoca danno, che danneggia. de luca, 1-2-227: le sappiano mungere [
inganno, se sòie adattare per posserse de l'inganno e de l'ingannatore insiemi
adattare per posserse de l'inganno e de l'ingannatore insiemi vindicare, senza alcuno
, 333: bruno f. nepoleoni ci de dare, die vili d'agosto anno
regola mia / rimasa è per danno de le carte. buti, 3-613: '
cioè nel mondo; 'in danno de le carte ', cioè per logorare le
doglia forte, / ma più la tema de l'eterno danno. vangeli volgar.
dato, che stato è sì lungo. de luca, 1-15-2-184: questa materia de'
a causa dell'altrui atto ingiusto. de luca, 1-1-273: può entrarvi la refezione
o d'arte, uno stile architettonico o de corativo, anche un atteggiamento
lo stambecco, il muffri, il dante de l'africa, l'adimma. della
, è quale il cor s'aspettava. de sanctis, 11-7: così il
si solleva alla sublimità dell'eloquenza. de sanctis, iii-151: ciò che in lui
sulla settima o nona sillaba. de sanctis, 11-183; l'accento del verso
. relativo agli studi su dante. de roberto, 548: il governo m'ha
sembra quasi che ci abbia gusto. de sanctis, ii-15-11: i giovani applaudivano
michelangelo e l'intelletto di galileo. de sanctis, 7-523: quando un uomo
passi temperati al suono del ciembalo, de pifferi o del lauto e d'altri instromenti
, se non fosse temperata dal suono de gli instromenti e... una vanità
m'offerse / dentro a la danza de le quattro belle. idem, par.
: subito si muove, e passa de la terra, e saghe all'aria,
amore d'esmesuranza: / cento dì de perdonanza / a chi dice villania.
ché le soe voxe è tante e de gran concordanza / che l'una ascendo octava
. iacopone, 55-13: porto iette de sparvire, soneglianno nel mio gire:
tempo, che è mobile ima- gine de l'eternità, misurò i vari moti del
, misurò i vari moti del cielo e de le stelle, che a luce del
era de'seguaci angeli il coro. de sanctis, i-9: innanzi al poeta il
camera e, chiuso uno poco l'usso de quella, incominciarono de novo la danza
poco l'usso de quella, incominciarono de novo la danza trivisana, cum dolcissimo piacere
la danza trivisana, cum dolcissimo piacere de l'uno e de l'altro. bandello
cum dolcissimo piacere de l'uno e de l'altro. bandello, 1-54 (i-618
'l tempo è leve, / e più de l'opra che del giorno avanza.
purpurei i rami tronca, / qual de gli ostri sanguigni i pesi libra.
sole. carducci, 641: lo stuol de tore danza / lontano ornai da me
, dicendo: -tesoro mio caro, de chi è questa bella fronte, degna
bella fronte, degna di corona e de tanta reverenzia? -e lei, che
la quale visione è saziamente e nutrimento de la mente. manzoni, 14: l'
per tutto, si maneggia facilmente. de sanctis, ii-15-312: quivi si forma
decora col nome di opinione pubblica. de roberto, 210: egli seguiva la carrozza
quasi cansarsi, e certe sopra li gioghi de le montagne, e certe ne le
, 112: il sole ugualmente è padre de * pazzi e de'poeti, e
, ed il mostrarsi contra i colpi de la fortuna non solo intrepido, ma costante
ozio pure, ma con decoro. de sanctis, lett. it., ii-339
quasi divino, / o novo spirto de tempireo coro, /... /
tuo barca ha sparto velo / carco de margarite e de decore, / el
ha sparto velo / carco de margarite e de decore, / el bianco tinto de
de decore, / el bianco tinto de cupo colore / a te mandar d'ogni
e dotto riservava come li altri il decoro de la miseria et oltre a quello v'
superba città, adesso giacere infranti. de sanctis, ii-1-53: il mio nome era
li movimenti sieno annun- ziatori del moto de l'animo. bembo, 2-71: da
ordine e 'l decoro e l'armonìa / de la tragedia sua stendono il tema,
e la misura, / si prendon de la musica la cura. mascardi, 59
quelle, ne perderebbe ogni decoro. de sanctis, ii-12: tenta [schlegel]
fatti luoghi possono mancare nella città. de marchi, ii-856: non insensibili al fasto
sottinteso dalla natura degl'impegni assunti. de marchi, ii-285: il ministro si limitava
d'annunzio, i-93: o abitatrice arguta de la selva, che decorri / la
mal decotta, e quasi simile a quella de l'argento vivo. 5
. fallito. - anche sm. de luca, 1-2-47: quando con buona fede
cedere il loro a'decottori infidi! de stefano [in fu. ugolini, 118
la panza? anguillara, 4-338: de la decozion, che n'era uscita,
, 1-27: piglia decozione: lo temor de lo 'nferno: / pensa 'n quella
al ventre, dove son i membri de la nutrizione..., perché ivi
4. dir. fallimento. de luca, 1-5-2-83: il terzo caso,
13-13: perché decrede / alcun om de sua donna, o n'ha temenza?
invalidi, o museo di fossili. de sanctis, i-53: la rivoluzione l'
tutto, anche all'intero disfacimento. de roberto, 2-247: se l'istinto della
porta. jovine, 2-146: casa de risio decrepita, tutta a borse,
, sia degno di essere seppellito. de sanctis, ii-15-313: pe'popoli decrepiti
i reflussi del mare] fosse un moto de l'elemento non in quanto acqua,
, non avrebbe fatto animo alcuno. de marchi, i-958: squillano gli ottoni raucamente
decresceva e moriva nell'aere lontano. de amicis, i-258: fin dal primo
monti, per l'accrescimento o decrescimento de tacque. tassoni, x-39: come tutte
più lieve pel decrescimento del male. de roberto, 2-172: questo ragionamento, ripetuto
e delle ceneri di dante alighieri. de roberto, 132: parlava..
un decreto; il decreto stesso. de luca, 1-15-1-258: una formale decretazione d'
. pass, di dècernère 1 stabilire, de cidere, decretare '(
, senza consiglio de'cittadini, senza decreto de * magistrati, una parte tanto notabile
invettive in tutti i fogli periodici. de sanctis, ii-15-89: finché la camera non
/ con le gente di scizia e de etiopia / ebbe de armati in campo maggior
di scizia e de etiopia / ebbe de armati in campo maggior copia. giovio
che venne in terra col decreto / de la molt'anni lacrimata pace, / che
orgoglio e di potenza, / ch'ancor de l'universo imperio avrebbe: / tal
l'universo imperio avrebbe: / tal de le parche la volubil rota / girar saldo
e 'l gran decreto / del motor de le sfere, a le cui leggi /
dovrebbe più consultare il decreto del dovere de sanctis, 7-52: è un inchinarsi dell'
inviolabile sia fatto, / qual fia de l'un de'duo tocco primiero /
letto: gli ammalati '. de cuius, sm. e f. lat
= = dalla locuz. lat. de cuius hereditate agitur * della cui eredità
decocendo col calore del sole per li meati de la vite, diventa vino.
che è dieci volte maggiore. de luca, 1-15-2-172: pena reale o pecuniaria
, 1-15-2-172: pena reale o pecuniaria del de cuplo, cioè di pagare
16-92: le lor linee estreme, / de la pupilla entro il forame immerse,
1-56 (i-641): ora chi volesse de le meravigliose opere de la dedalea natura
ora chi volesse de le meravigliose opere de la dedalea natura parlare, troppa fatica
lettere aperte contenenti il tuo elogio. de roberto, 463: consalvo riferiva l'
stampa un'opera... intitolandola * de natura et gratia '; e quella
5. degli arienti, 318: se de questa rigida fortuna ce camparai, a
il rispetto e l'amore degli alunni. de roberto, 129: se egli fosse
sulla quale la chiesa dedicata alla madonna de los re- medios levava la sua facciata
: grande benignità sarà la vostra e de la vostra regia mente, se, ponendo
ancor che di gran lunga da meno de confederati, e de socii sieno coloro,
lunga da meno de confederati, e de socii sieno coloro, i quali si arrendono
enrico] dedito estremamente a l'esercizio de la caccia e de l'uccellare con falconi
a l'esercizio de la caccia e de l'uccellare con falconi e uccelli di
guerrigevole, dispregiatore d'iddio, bestemmiatore de santi, omicida bestiale e dedito ad
ed essendo il sesso donnesco quasi insaziabile de gli amori; onde il prencipe de
de gli amori; onde il prencipe de i romanzi cantò in loro scusa. casti
affezionato. masuccio, 451: de masuccio suo deditissimo scavo per alcun tempo
. ammirato, 1-151: dice livio de francesi, che sono iracondi. e poco
. lippi, 6-88: perché sempre 'de jure 'pria si iv-220: può dedursi
rimessa, le dedurrete dall'ammontare. de roberto, 399: il duca, che
deduttivaménte, avv. secondo il metodo de duttivo, per via di
in una serie vertiginosa di fantasticherie. de sanctis, lett. it., i-248
detrazione, sottrazione; defalco. de luca, 1-1-240: per questi non entra
= cfr. fr. déesse. de facto (de fatto, defatto),
fr. déesse. de facto (de fatto, defatto), locuz. avverb
nella realtà dei fatti, praticamente. de luca, 1-1-58: atteso che, de
de luca, 1-1-58: atteso che, de fatto, e per uso comune,
sostantivo a cui si accompagna. de luca, 1-1-46: l'altro caso è
o castelli, che da baroni e signori de fatto sudditi ad un principe, si
3. dir. internaz. riconoscimento de facto: quello risultante dalla condotta complessiva
compiuto con apposito atto formale (riconoscimento de iure). defalcaménto, sm
guarda, / e 'l pensier de l'andar molto difalca, / così l'
questa o quella: / e 'l pensier de l'andar molto diffalca. tasso,
, 23-34: perciò se tu vuoi che de i benefizi che tu fai, ti
loro senza difalcazione o ritenzione alcuna. de luca, 1-7-3-128: fatte le dovute defalcazioni
piena assemblea. = comp. da de e finestra, con riferimento alla defenestrazione
lo quale è chiamato deferente, e ciascheduno de questi cerchi, se non se quello
quale è chiamato epiciclo; e lo centro de questo epiciclo sede en su questo grande
.. imprecò alla codardia de'redattori. de roberto, 276: l'uditorio non
con ossequio, con rispetto. de roberto, 2-49: questi giovani..
e ribatteva la sua autorità maritale. de roberto, 479: si potevano udir
volontariamente a deferire al sacro tribunale. de sanctis, ii-15-231: la commissione ha
molto all'autorità de'signori ugonotti. de luca, 1-1-232: nondimeno ragionevolmente si
. tr. raro. tradire. de marchi, ii-1014: voleva sostenere che in
l'immensa essenzia divina secondo la capacità de la sua intellettual natura, se bene
infinito se gli equipera ed è deficiente de la natura de l'oggetto. pallavicino,
equipera ed è deficiente de la natura de l'oggetto. pallavicino, 7-297:
con successo il grande apostolato religioso. de amicis, i-690: di ciascuno dei quali
apparve; e come si levò la colpa de la gola, defigurata ne la fronte
siamo di prezunsione corporali, lo speculo de la 'ntelletuale nostra mente tuctor veghia e
o non limitarlo ad alcun confine. de sanctis, ii-15-34: bisogna che ciascuna
tulio la difeniscie [la giustizia] in de la ret- torica prima diraggio voi.
ciascuno desidera; poi che il conoscimento è de le cose che hanno essere. trissino
troppo grosso e non potesse sputarlo. de roberto, 2-94: poiché non v'è
-rifl. dichiararsi, chiamarsi. de marchi, ii-848: giacomo, nella sua
di allontanarsi dagli affari della repubblica. de sanctis, lett. it.,
la ultima battaglia, / chi più de ardire e di possanza vaglia. boterò,
definita dal tribunale in favor mio. de roberto, 328: tra persone d'
sf. l'essere definito; l'essere de terminato. leopardi
è definitivo, decisivo, conclusivo. de sanctis, lett. it., i-170
ammettere ne le definizioni a denotare il genere de la cosa definita. torricelli, 124
, 411: per il che la matre de l'arabo cavaliere, tale diffinita resposta
tra loro sovente proposti alcuni problemi, de quali la signora era sola definitrice.
, capitolati i patti, / l'eroe de l'alpi a disarmar la destra,
alpi a disarmar la destra, / e de * diffinitor de'gran contratti / tra
essere troppa la defissione a la contemplazione de la santa teologia. = voce dotta
deflogisticare, tr. (deflogìstico, de flogìstiche. disus. purificare dal flogisto
, xxv-1-122: ah lingue viperee, defloratore de l'onor nostro! = voce
, anche altri liquidi). de marchi, i-653: l'acqua che defluiva
casa. d'annunzio, i-287: de gli agguati / ignare le fanciulle godevano
il diletto / salùbre, con la forza de le braccia vincendo / taluna il corso
discorso, in uno scritto). de marchi, i-791: i vestiti che prima
iacoponc, 4-33: contrezione adomase de tre medeca- mente: / contra l'
mentre cerca / por freno invan col morder de le labbra / allo scrosciar de le
morder de le labbra / allo scrosciar de le importune risa / che scoppian da'precordi
: e verso di essa allungava i piedi de formati dal gonfiore, ridotti
moravia, ii-168: il rosso viso lentigginoso de formato dall'odio. pratolini
si voglia, con mediocre deformazione. de roberto, 1-439: avrebbe tutto preferito a
: non spiace al re, né de la fé vien manco, / che sia
dell'ingiuria e del nome stranier. de amicis, i-243: quanti di quei soldati
obliquo / dente ed occhio irretorto. de bosis, vi-1227: nel cuore è l'
/ per le frequenti vie, / de gli aliti corrotti / empion festivo dìe:
dissoluzione de'corpi politici, rigettatelo. de sanctis, petr., 29: fuori
, sf. l'essere deforme; aspetto de turpato da gravi, quasi
iacopone, 39-2: o vita de iesù, specchio de veretate: /
39-2: o vita de iesù, specchio de veretate: / o mia deformetate 'n
1: considerato la vechieza e deformità de uno saporito compendiolo da dare a ogni
le deformità del poema e dello stile. de cristoforis, cono., i-101:
stil duro e mal atto / gran parte de la gloria vi defraudo. castiglione,
/ del mio figlio sovvienimi, e de l'ingiuria / che riceve da me
egli paga il suo bravo 'tari'. de roberto, 543: il principe..
. e levato il romore come defraudati de le lor paghe, si rivolsero contro a'
e legiadra forma di statura grande, ma de età molto tenera. i. pitti
averò qui bene aricordato / uno costume de romani, che iera bruto: /
ariosto, 7-41: e così il fior de li begli anni suoi / in lunga
249: di poi siamo nel colloquio de defonti entrati, e de virtù de
siamo nel colloquio de defonti entrati, e de virtù de scolari, io voglio narrare
colloquio de defonti entrati, e de virtù de scolari, io voglio narrare uno piacevole
sogni infranti, / le inutili parole de gli amanti / illusi, le impossibili chimere
ideali mortali, i grandi pianti / de gli ignoti. g. raimondi, 3-250
reti. boiardo, 3-240: vede de remescolare tuto rezo per trovarmi uno stras-
: quel di costantinopoli se lagna / de to mala degagna / che gli ha messo
sofiste / facendo viste et atti / de fermar patti con la triegua usata.
, dal nome del naturalista svedese charles de geer (1720-1778). degeneraménto
bieco / settentrione, / imbestiati degeneramenti / de l'oriente, al guizzo de la
/ de l'oriente, al guizzo de la fioca / lampada, in turpe abbracciamento
genoese ed eximio scolaro, persona veramente de costumi e virtù non degenerante da la
e degeneranti dalla sua prima natura. de sanctis, 7-394: lingua solenne,
intera vertute del cavaliero da la grandezza de l'animo de la matre non degenerare
del cavaliero da la grandezza de l'animo de la matre non degenerare. pulci,
ch'ella è degenerata in ulcera. de roberto, 164: per tre giorni
emendarsi con un crocicchio di razze. de sanctis, 7-428: gl'italiani nella loro
degenerazione che il calcolo dell'economia. de sanctis, 7-12: i difetti del caposcuola
stato primitivo più perfetto e felice. de sanctis, 7-46: il passaggio dal manzoni
corpo cellulare da cui emana. de roberto, 2-235: dalle epulidi dei villaggi
/ parlar superbo ed operar vigliacco. de sanctis, iii-156: le declamazioni del filosofo
nipoti degeneri, è pieno di malinconia. de roberto, 1-193: se discendeva da
, ecc.), fu incorrigibile. de sanctis, i-207: più tardi la
, per dezonio et orazione e beneficio de carità, comandamoti destrectamente ca, tra qui
tra qui e martidie, debie inscire de tuta cristianità. testi fiorentini, 85
degnamente erede / la giovinezza / già de la patria medita l'onore. imbriani
suo, e nel più brutto e vile de la magione, non serea fallo grande
malevolo non sente dolore, ma gode de l'altrui male. bruno, 3-156:
, / non frutta mai; né de li beni eterni / l'altissimo degnò
porpora, e lo diè al poeta. de marchi, ii- 390: bisognò correre
intentivamente, conobbi ch'era la donna de la salute, la quale m'avea
grazia / a tanto onor sortilla? de sanctis, ii-79: se il libro del
discendeva cogli inferiori ad ogni amorevolezza. de amicis, i-487: ha pregiato anche
em per quello che tu èi omo digno de multo onore e sempre fuisti nostro amigo
amato! iacopone, 57-16: servo de centorione, paralitico en tortura, /
.. cum certi lavorati fiaschi pieni de solenne tribiano de pistoia. varchi,
cum certi lavorati fiaschi pieni de solenne tribiano de pistoia. varchi, 18-1-238: magnifico
facto grandissimo onore a li regi oratori de giostre, bagordi e de altre cose nobile
regi oratori de giostre, bagordi e de altre cose nobile e generose, e
e d'or, degna mercede / de le musiche corde, / mentre lieto ei
egli giudica secondo ch'egli è degno. de sanctis, ii-15-27: il loro delitto
brou- gham 'una degna definizione. de sanctis, ii-15-294: noi ci sentiamo
, bel dolcie amico, non già de la ragion di vostra doglia, ma di
: se ci fossero diece testimoni dignissimi de fede che di veduta dicessero una cosa
(di monti, colli). de marchi, i-853: scomparso il filatoio,
cosa che lo clima che è dallato de l'equatore sia lo magiure e lo più
all'ultima abetazione enverso settentrione sarà menore de tutti [ecc.]. giunti,
e pieve e messa e confessione. de sanctis, ii-15-83: lode a dio!
e più degradato paese del mondo. de sanctis, ii-15-488: un popolo può
e innanzi al mondo. de roberto, 1-389: si sentiva profanata
, / piacciati questa afflitta anima sciorre / de la sua scorza ormai putrida e rancia
deh foss'io, come il vago de la luna, / addormentato, e alfin
raccogliere puoi ne'polmoni, / quanti chilometri de l'infinito / puoi tu percorrere con
temuti, e dopo morte deificati. de sanctis, ii-15-108: è, signori,
tasso, i-19: intraprenderò dunque per soggetto de le mie considerazioni tre canzoni, che
che sono picciola ma nobil parte però de le molte rime che si leggono in deificazione
molte rime che si leggono in deificazione de la signora lucrezia. alfieri, v-2-418:
una estetica deificazione della beltà femminina. de sanctis, ii-15-222: francamente ho censurato
scettrata larva / su l'ombre vane de la morta gente. pascoli, 802:
afronti, / perché deim'omai cime de monti / a men che sì dichini in
che si riferisce al deismo. de sanctis, 7-418: i nostri principali scrittori
in vo'dimori ogni fiata / la deità de l'alto deo d'amore. iacopone
chi lì iogne, ben è pino de lo spirito divino: / fatto è uno
morir poiché ristette [adamo], già de la deità quasi si gloria. rosmini
sotto l'esca de l'umanitade, e 'l diavolo volendo prendere
e 'l diavolo volendo prendere l'esca de la carne, fu preso da l'amo
la carne, fu preso da l'amo de la deitade. pulci, 27-30
vide il perugino / scender ne'puri occasi de l'aprile, / e le braccia
ecate, e i tre visi diversi / de la casta diana. tasso, 12-353
quasi tappeto di smeraldi adorno, / che de le molli deità marine / l'orma
alfin parean risorte / tutte le deità de 'l tempo andato, / ma quali un
che è quella fine e preziosissima parte de l'anima che è deitade. leonardo,
da forma 4 forma '). de iure, locuz. avverb. lat.
, allora gli è tutto el mondo de iure obbligato. fagiuoli, 3-2-181: e
iure obbligato. fagiuoli, 3-2-181: e de iure dovete aver pazienza; / poiché
altri che voi, non o quanto fosse de iure. 3. dir. intern
3. dir. intern. riconoscimento de iure: quello fatto con apposito atto
conseguenze giuridiche (in contrapposto a riconoscimento de facto). dèi, v.
stato tolto via il proceder per via de delatori, che con questo vocabolo sono
reciproca fra le alunne dell'istituto. de sanctis, 7-156: cerca il danno
così per nome di delegato andarono. de luca, 1-3-1-67: coloro li quali avessero
invece d'un laico, giusto adesso. de sanctis, 7-345: io vi rimprovero
non mostrava della delegazion loro rivocamento. de luca, 1-14-2-29: quando...
colpa ene deletu e stricatu per la morte de lu fìlliolu de dio. boccaccio,
stricatu per la morte de lu fìlliolu de dio. boccaccio, 1-ii-817: e così
, 73: invadere et occupare le terre de cristiani e delere lo nomo di quelli
cristiani e delere lo nomo di quelli de la terra. m. franco,
vigorosa da un ambiente così deleterio. de marchi, ii-835: il conte,
mi sia stata la nuova del parto de la signora madama delfina, dovrà esser
fattezze loro si ras- sembrano alla forma de i delfini, da i quali ha preso
e fiorite a'cimiteri son le pietre de gli avelli, / monta in sella
col cupido / fantasma del pensiere. de amicis, vi-1003: e muto tratto tratto
, / che spiate l'interno / de l'erbette e dei fior, veloci e
l'aria i nibi, / e come de la gloria de'beati / nel mortai
. tasso, 8-6-473: e tu de l'alma tua languida a morte / il
/ su i cari labri fiore de l'anima / e intraviste ne'baci /
. ant. e letter. assaggio, de gustazione. - anche al
questo deliberamento tre ragioni m'informaro: de le quali l'una fu lo proprio amore
1-22: e riprendendo ancora li savi de lo induscio, e del dilibera- mento
prima ch'alcuna cosa ella non sappia / de l'amor tuo più certa. testi
deliberò la prima e maggior crociata. de sanctis, ii-15-232: la camera.
e facessono li sindichi a fermarli. rosaio de la vita, 58: ogni cosa
castiglione, 233: altri fan professione de denti, altri di barba altri di borzachini
, conv., i-xm-8: dal principio de la mia vita ho avuta con esso
volto al subbio / gran parte ornai de la mia tela breve. c. rinuccini
luigi andasse egli capitano del detto luogo de l'aquila. cantari cavallereschi, 135
tasso, i-180: tutte o gran parte de le forme di dire e de le
parte de le forme di dire e de le parole, le quali sono state da
'n talento. / somme diliverata de farte far spermento, / e nullo
, appigliarsi a un partito. storia de troia e de roma, v-161-157: antenor
un partito. storia de troia e de roma, v-161-157: antenor se deliberao
roma, v-161-157: antenor se deliberao de la guerra. boccaccio, dee.,
cosa di questo parentado. me delibero de demandargnene. 14. locuz.
, secondo il valore della particella * de *, ch'è anche intensiva,
sì stanco sotto 'l fascio antico / de le mie colpe e de l'usanza
fascio antico / de le mie colpe e de l'usanza ria / ch'i'temo
suo, e fu così diliberata dal dolore de la carne, com'ell'era stata
sette maniere d'ingrati esto livro / de li quai mi delivro / mettendo i
tona, / coperti del montone e de la libra, / fanno de l'orizzonte
montone e de la libra, / fanno de l'orizzonte insieme zona, / quant'
da una città ove gemeva deriso. de sanctis, ii-15-304: ora dobbiamo prepararci
me ascolta, o alto inpero: / de voi me lamento e sentome dolorosa.
direttore, e sottoscrivere i diplomi. de roberto, 2-32: udiva i giornalisti
in deliberazione di scannare i prigioni. de marchi, i-230; dirò fra poco
damigella, venuto èe lo tempo de la diliveragióne del mio ventre.
alla deliberazione di s. maria 4 de anima ', fatta condurre poi da
xvii anni sono stata molestata da le tentazioni de la carne in questo diserto, ma
: non lungi qui fu il regno de le femini / che co'mariti lor
tua delicanza: / en te porti forma de deo gran sire; / ben pòi
la vispa teresa con la farfalla. de pisis, 108: raccolgo la paglia scavezza
che se vesten delicatamente stano in la corte de li re. g. villani,
una delicateccia / mescolata di ardire e de vigore. anguillara, 9-378: ifi
frutti, si sente la dolcezza del cantar de gli uccelli, eccetto che de'pappagalli
nella francia i signori racine, boileau, de fontanelle, che a me paiono veramente
negligenza, in mosco la delicatezza. de sanctis, i-136: non solo egli [
di cui vi sarò grata in eterno. de marchi, ii-872: so rispettare tutte
per gettarmi più presto nel sepolcro. de sanctis, ii-15-399: in tutto questo
, e priega che gli donate un poco de delicata farina per ostie, sì corno
tasso, n-iii-718: superba febre è quella de t'animo che facilmente si sdegna;
anno si vidde che nascevano nell'anguinaglie de gli uomini e in altri luoghi più
ii-476: omini più da portare sopra de li omeri loro ogni grave salma,
più pure sono spesso le più timide. de marchi, ii-39: carattere delicato e
croce, ii-5-275: critici come il de sanctis, oltreché sensibili alle impressioni estetiche
che importa il tutto facciate tanto il fatta de la delicatura, copia e varietà dei cibi
corpi vivi, non solamente nella delicatura de * volti, ma nella proporzion di tutto
questo nobel pannizo, / ca de coio scorfizo te pensai d'ammantare
lo capezal aguardace, ch'è un poco de pagliccio; / lo man teliino
'allettare, lusingare '(v. de lizia).
distanze, che soglion prendere i maestri de l'arte. abati, 297: tutte
soave figura d'una donna americana. de sanctis, i-238: il lettore dee essere
schizzo di lei che mi piacque. de sanctis, 7-272: e qui per difendere
il candore d'un foglio con le impurità de suoi pensieri delineati in caratteri. carducci
iracondo, e non dell'individuo. de sanctis, iii-23: l'italia perì perché
è capace, o per terrore de gli altri. metastasio, ii-193: -non
da ritenere, che perciò convenga saper de quali il delinquente sia reo, ma una
6-159: e perché, per la grandezza de i tormenti, egli deliquii grandissimi pativa
fatica... ora è passato. de marchi, i-537: è vero però
giorno innanzi, gli stessi affetti. de sanctis, 7-46: per acquistare fede
collo, sugli occhi, sui capelli. de marchi, ii-923: o giacomo,
a nemico e traditore della patria. de roberto, 2-169: qual'è, non
monastero di san salvatore in brescia. de marchi, ii-563: delirava la poverina,
solco. onde dicono che el bifolco arrando de lira quando esce della dirittura del solco
, 837: maledicenti a l'opre de la vita / e de l'amore,
l'opre de la vita / e de l'amore, ei deliraro atroci / congiugnimene
!... come faranno? de roberto, 557: in un accesso di
una passione che arse e passò. de marchi, i-716: sentendo un delirio di
, / né così ratto abbandonarmi. de giuliani, xviii-3-697: chi, dietro
delirio. l'università era deserta. de roberto, 315: il generale entrò coi
, alzare lo stendardo della sedizione? de sanctis, i-44: ammazzamenti, latrocini
62-1): oi terra, ch'eri de delicie arca / e d'onni gran
così venner delizie, / o gemma de gli eroi, al tuo palato. zanella
vespasiano, che fu reputato le delizie de la generazione umana. firenzuola, 722:
, eri il sogno del mio cuore. de marchi, ii-658: essa non vede
. tasso, i-42: l'uso de l'arte de'vetri, che presso noi
è da loro impiegata ne l'omamento de le chiese di dio, e nel
chiese di dio, e nel culto de la religione. marino, 12-193:
; / creando a sé delizia / e de le membra sparte / e de gli
e de le membra sparte / e de gli estremi aneliti / e del morir
germano / 'l destinoe d'esser sovrano / de tutto regno cristiano; / peroe vene
ondeggiamento dei piani di bellissime collinette. de sanctis, lett. it., ii-28
ricordandomi in questa fervida adolescenzia de'piaceri de la deliciosa patria, tra queste solitudini
(19): trovamo una nave desegnata de stelle poco delogne dal polo del mezo
dala terra. = lat. de longe-, cfr. provenz. ant.
longe-, cfr. provenz. ant. de lonh 'lontano, da lontano '.
a rienti, 69: nel magnificentissimo delubro de san petronio nostro. ariosto, 3-26
per non esserne delusa / esperienza far de la sua fede, / o perché pur
agli amanti, o buon figliuolo / de la candida maia, o tu che
322: ecco che 'l figliuolo de l'uomo sarà dato nelle mane delli
aveva incenerito ogni speranza e ogni desiderio. de roberto, 2-162: io sono l'
/ offerendogli inoltre anco l'eletta / de l'armi e disfidollo a campo chiuso
stessa ch'oggi chiamate « demagogia ». de sanctis, 7- 288: nel
generale una deputazione composta da'principali de magoghi, perché rinunciassero al
altri, a chi è demandata la cura de la guerra. manzoni, 1017:
che deve farsi del censo. de sanctis, ii-15-239: temo che
all'amministrazione dei beni demaniali. de marchi, ii-45: c'era il cavaliere
, che ha seno e savere, de pauca roba sì demena molto bela vita.
, anzi di molti nomini, che de la parte perfettissima paiono defettivi, non
: che è quella fine e preziosissima parte de l'anima che è deitade. boccaccio
estrema sinistra e dei democratici radicali. de roberto, 2-229: i conservatori,
5. acer. democraticóne. de marchi, i-662: questi democraticoni, a
necessariamente era stato « aristocratico » nel de sanctis. 2. rifl.
opposizione alla grande coltura latifondista. de sanctis, ii-15-314: nell'interesse della indipendenza
p, oxpax (£cù 'ho sentimenti de mocratici'; cfr. fr
l'effettua- mento del progresso sociale. de roberto, 538: sfoggiava coi democratici
graduato concerto e ah'armonia del tutto. de sanctis, 7-309: e la democrazia
come colui che corre appo gli vestigii de gli altri che circa cotal sugget to
menippi, che, assisi nel globo de la luna, con gli occhi ritorti e
hugo, come volete allora esser buffi! de roberto, 2-47: demolivano, con
lo stima, nessuno lo rispetta. de sanctis, 7-404: che forza potevano
-per simil. e al figur. de sanctis, 7-184: nell'uomo come nella
fossero traviamenti di un popolo febbricitante. de sanctis, ii-15-218: quel sistema di
ne fosse l'inventore teut, demone de gli egizi, come credeva socrate nel
zeno, xxx-6-149: demone, tutelar de la mia bella, / torna a lui
l'avea tenuto ascoso e stretto. de sanctis, 11-258: questo vedemmo in tutte
, ora 'larvati 'ed ora * de moniaci ', ciò è
cercar quant'oltre si stenda la potenza de l'arte maga, o sia naturale o
guisa la natura demonica sarebbe men nobile de l'umana, la qual, parlando come
platonico filosofo, è superiore a l'ordine de gli eroi. sinisgculi, 6-80:
onesti e rari / fór spavento e terror de le demonia. cellini, 1-64 (
ti consigliasti mai col tuo demonio? de marchi, i-40: non poteva impedire
non distinguevo più il bene dal male. de roberto, 356: costui facendo pagare
gr. 8a£p. cov -ovo? * de monio 'e xaxpsfa *
che tratta della natura e dell'influsso de'de moni. nel medio evo
demonomachla, sf. combattimento di de mòni. tramater
dal gr. 8aifzo>v -ovo <; * de monio 'e p-àx?
. dal gr. sodfxcov -ovot; 'de monio 'e { /
pervertire, guastare nell'anima. de sanctis, 7-279: ed anche oggi,
quanto in * demordere 'la particella de è intrusiva, e aggiunge efficacia.
(sec. xiv). de morfinizzare, tr. medie. disintossicare i
le orecchie dii vulgo ma ancora quelle de li dotti con suoi poemi demulciva.
item dicemo et ponemo che del forno de lo staio no si debiano dare supra tre
/ e quanto è 'l bon fiorin de l'or migliore / di qualunca denaro più
loro divote, da quali ottennero summa de dinari assai grande, e fecero officio
à buon dinaro / non si ricrede de la sua persona. latini, rettor.
donare il vostro, donatelo, che noi de la nostra parte non pigliaremo manco un
plebe muore di fame, che fa? de marchi, ii-838: il denaro è
, 53: per sue ispese e de la sua famiglia di vistire e calzare
muovere il giuocatore a fidarsi più tosto de le carte di danari e di spade
ma per potenza economica e finanziaria. de sanctis, 7-378: e c'è l'
danaro contato. comisso, 12-108: de pisis aveva allora anch'egli i denari assai
pagar carissimo un capriccio da matto. de sanctis, i-5: la più facile arte
carpentiere. giulianelli, 2-76: rammentatevi de i duumviri,... de
rammentatevi de i duumviri,... de i dendrofori, de i centonari,
... de i dendrofori, de i centonari, de i fabri, de
i dendrofori, de i centonari, de i fabri, de * soci navali,
de i centonari, de i fabri, de * soci navali, de i fabri
fabri, de * soci navali, de i fabri tutti lignari terrari ed altri.
avea atteso quello avea promesso. storia de troia e de roma, xxviii-414:
quello avea promesso. storia de troia e de roma, xxviii-414: folli denegato lo
, la vanitade, e le paraule de la buscia fai di lungi da me.
nostra gente; egli la dinegò. de jennaro, 146: vergene, che
[la donna] per la durezza de la dinegata domanda sicome per la dolceza
la dinegata domanda sicome per la dolceza de li suoi divini sguardi usciti talora da li
per lo più ingiusto). de luca, 1-14-2-56: in vigore d'una
falsità a danno suo o d'altrui. de amicis, i-716: ma incalzando sempre
clareno volgar., xxi-875: e pensàvase de oscurare e denegrare la loro fama con
2 -proleg.: la molta malignità de i più, che mirarono unicamente a
mastro, se ne sentirebbero delle belle. de sanctis, ii-15-491: gli amici,
deono essere denominate da l'ultima nobilitade de la loro forma. boccaccio, dee
i-457): si fanno molte fiate de le cose le quali, innanzi che la
dottrine e per denotare che la cognizione de le lettere massimamente a li principi conveniva
36-18: marfisa se ne vien fuor de la porta, / e sopra telmo
giunge, / la qual dinotatrice è de la morte. denotazióne (disus.
la rarità e densità fusse cagione delle diversità de le virtù ch'hanno li corpi celesti
di questa sorte d'armi, per cagion de gli assalti de'nimici, e per
: quivi era el mio spavento sentire de lì alcuna fiata sibilante ruina d'arbori e
sibilante ruina d'arbori e uno fragore de rami e sfindere crepitante de ligne cum geminato
uno fragore de rami e sfindere crepitante de ligne cum geminato e orrisono strepito per
che fu tutto quello mese, che era de genaro. leonardo, 2-286: quello
dormir si stese / fin al partir de l'aria scura e densa. varchi,
costoro apportano, della raggione della fissione de la terra per esser corpo ponderoso, denso
/ l'insolito chiaror dell'infinito. de sanctis, lett. it., i-309
avesse, ma per oppilazione e constrizione de l'arteria del polmone causata da quelli fumi
per dormir si stese / fin al partir de l'aria scura e densa. tasso
com'uom cui stringe inusitata cura. de marchi, ii-348: nella chiara luce
graziosi e aprichi colli... pieni de belli e densi ulivi bussi e verdi
/ veggono spalancare il fiero drago / de la bocca infemal gli antri dentati.
: e tuona anch'egli il re de tacque altero. / ch'a suon d'
mentre il girar con infallibii segno / e de tore e del sol mostra e divide
/ e 'l ferro, al piè de lo schidone eretto, / volve in rota
fa che sciupar vie lastricate, / mangiar de 'l pane e consumar de'panni.
viver mal contento, / pe 'l dente de l'invidia che mi morde, /
l'innocente lino / provò le ingiurie de l'acuto dente. 8. tipogr
duro per i denti di don rodrigo. de amicis, i-402: e venivan tra
parlar superbo, / ma, stringendo de orgoglio dente a dente, / con
li accese in tal modo el core de sdegno e d'ira che subito, stringendo
a voto usar li denti / ubaldin de la pila e bonifazio. -venir
difficoltà, si può vivere tranquillamente. de marchi, ii-204: dente strappato non duole
meccaniche (una ruota). de marchi, i-931: la macchina dell'4
c. battoli, 1-217: le membra de gli ornamenti son queste: la fascia
tutti più o meno lo soffrono. de marchi, i-708: per colmo di
la man dentro la cova / invece de l'augel l'aspe vi trova. varano
far questo, ci ho pensato. de roberto, 9: un altro crocchio
mura dentro e fuori della città. de sanctis, ii-1-148: parlai dei miei
, 647: manti ne son de sì folle sapire / che credono ch'
poder, e quanto bene avete dentro e de fór da voi. bartolomeo da s
dentro ei mira, / e de l'altrui follie nota gli essempi. morando
a un solo grillo che viene! de roberto, 7: verde in viso come
mi dole. guittone, i-3-40: avaro de fora pieno è voito dentro, crepa
in core. monte, ii-379: de l'amoroso bene / amor tutto mi
, delle pennacchiere, delle armi. de sanctis, 7-337: da questa grande
. dal lat. tardo deintro, cioè de più intro (deentro > dentro,
indumenti, svestire. storia de troia e de roma, xxviii-408: per
svestire. storia de troia e de roma, xxviii-408: per com- mannamento
roma, xxviii-408: per com- mannamento de li senatori lo vilissimo console fo denudato
, e fo posto nante la porta de numanzia. e stette nudo fi a notte
di continentia, 43: e1 marito de la giovene fece accendere un gran foco
podestà di bologna, v-471-35: li figlioli de dicto guio morto suno tenuti in tale
ogni giorno, e sì il die de le pasque e delle
domeniche e de l'altre feste, sì come i di
, v-470-9: per questa casone guio de vizano vene incontenente a bologna per dovere loro
incontenente a bologna per dovere loro denunziare de la forza e de la violenza che igli
dovere loro denunziare de la forza e de la violenza che igli i aveano facto
non comparsi sarebbe denunziata la contumacia. de roberto, 419: il più facinoroso fratello
, tradimenti, dilapidazioni et similia. de roberto, 2-28: profetavano l'esito
legava ai tre despoti del settentrione. de roberto, 2-59: quelli che ora
figliuolo, e tornò al bosco. de roberto, 564: quel suo spavento,
/ che giurato aveano, lo megliore / de la soa parte. pallavicino, iii-717
, causato dall'insufficiente alimentazione. de marchi, ii-793: come ci sono i
inanulati, cum gli astragali subiecti, dependuli de qui e de lì. =
astragali subiecti, dependuli de qui e de lì. = voce dotta, lat
efficienza, importanza, prestigio. de giuliani, xviii-3-697: chi...
. figur. decaduto, svigorito. de giuliani, xviii-3-683: come mai persuadersi che
quindi a ingannarsi deplorabilmente e colpevolmente. de sanctis, ii-15-252: giammai trattative sono state
: me disposi adunque legerli la vita de gneo pompeo, scripta da plutarco..
questo aristotele, deplorando 11 poco studio de gli ateniesi, disse che da poi che
tenevano allora in mano i miserabili casi de la deplorata euridice: sì come nel
, tediosa, uggiosa. de amicis, i-465: quest'altro è una
, penoso, deprecabile. de amicis, i-658: povera genovese! il
accorato rimprovero, di aperta riprovazione. de sanctis, 7-365: di qui un fatto
di pegni, ecc.). de luca, 1-5-96: questa circostanza, che
., 19-44: lo buon maestro ancor de la sua anca / non mi dipuose
ria, / come deposto m'hai de cima al fondo! / doppo il primo
ti deponea tra i labbri la querela / de l'usignuolo al frondeggiante maggio, /
le vesti al fin que'tre modelli / de la perfezion ebber deposte, / e
non voler deporre, / traila pur fuor de la fetente cava. spolverini, xxx-1-174
pria t'avverrà le amiche soglie / de la dolce afferrar onda fruttifera, /
tronco corpo fece raccogliere e in castel de l'ovo deponere. michelangelo, i-106:
l'uomo ardito / e così el vii de la sedia depone. la spagna,
per lo ministro, per farlo dal vescovo de la cità dagli ordeni sacri deporre.
mio penser dipone, / cotal disio de l'ascoltar mi vene. collenuccio, 271
due donne, ancor elle essaminate, deposero de le parole ultimamente tra fridiano e la
l'orecchio deporre il caro arcano / de le sorrise parolette brevi. d'annunzio
mio, / ove deposi il fior de la mia vita, / rimanti in pace
. bembo, 1-229: uscito fuor de la prigion trilustre / e deposto de
de la prigion trilustre / e deposto de l'alma il grave incarco, / salir
elièa e deporre le sue pietruzze. de roberto, 262: egli corse su e
magnolia / al labbro s'appressò cupidamente / de la sopita, e vi depose il
se dice ognora e s'ovra / de ben, l'onor è suo, però
i motti miei deporto, è sovro / de saver suo. ugurgieri, 347
/ lasciando nel partir col pianto amaro / de le fiaccole sacre estinto il foco.
... cercano farmi depositar quella parte de le facultà che si mette in lite
d'oro, li quali alcune donne de la villa ve hanno assignati come a sua
in la chiesi a una figura bella de san pancrazio, acciò conceda buon recolto
/ in fin che si rispendino. de luca, 1-5-1-96: questa circostanza,
quella somma e valersene a'suoi usi. de roberto, 55: voglio che ella
al figur. cadetti, 58: fu de bisogno domandar licenzia a quel nostra
monte tato presso un notaro. de roberto, 22: m'ha comunicato
figur. questa voce di contratto innominato. de luca, 1-5-1-93: dime una
piovene, 5-246: i repubblicani sono i de mia speciale giaculatoria, marca
perciò che elino ricievono tuto tempo l'acomande de li storici e un terzo che credevasi
ove si custodisce l'erario. communamente impaciare de te ponendovi denari per angosce. tommaseo
più tua sigurezza, o vero per modo de diposito. mascardi, = deriv
, capitulati i patti, / l'eroe de l'alpi a disarmar la destra,
il valersi del denaro deputato al riscatto de schiavi, e di quello delli depositi nelle
che vi erano contenute in sospensione. de marchi, ii-239: deposito di ètere
avea raggiunto il grosso sulle sponde. de sanctis, ii-15-151: la modificazione al primo
deposito gli crede, / e manchi de l'usura e de la fede.
, / e manchi de l'usura e de la fede. diodati [bibbia]
, poi che ebbe data la sentenza de la deposizione di federico, fatto eleggere
, ancor elle essa- minate, deposero de le parole ultimamente tra fridiano e la
cittadini e ci riuscì a meraviglia. de sanctis, i-96: sono tre uomini virtuosi
guardarsi sommamente di non toccar la lettera de gli autori, di non depravare i
ii-1-22: sazi e stucchi noi siamo de 'l parnaso ornai depravato e fatto spelonca
concetti del bene e del male. de amicis, i-532: piccoli mostri precoci di
prende per vizio naturale ed innato. de sanctis, lett. it., ii-127
di sorgere e comparire nel mondo. de sanctis, ii-15-534: i giornali indipendenti
sì greca, sì latina e italiana. de sanctis, 11-116: l'inferno è
hanno finito col pensare che il governo de gasperi è ancora quello meno deprecabile.
cari i grandi occhi piangenti / e de le madri le protese braccia / te deprecanti
o dea, dal reclinato / capo de i figli: / se ti fu cara
sembianza orribile e spaventosa, i tesori de la memoria sono depredati e l'imagini
quando feroce a depredar ten gisti / de la nimica morte il vasto impero.
, 4-617: le provide formiche, / de le lor vernaricce vettovaglie / pensose e
scende e gli depreda i campi. de rossi, iii-344: già 'l tebro innalza
, 75: o fiume, o de l'erbose... / piagge depredator
ant. dipreduzióne), sf. il de predare; furto continuato,
i-xi-i: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano lo
depressione, io temerei si fosse scordata de la nostra antica amicizia, o avesse
uno stato di grave depressione morale. de sanctis, 7-263: il male era appunto
, di mancare verso di lei. de roberto, 2-236: il suo male era
forza in giù depresse e smosse. de marchi, ii-915: una tristezza desolante
3-29 (ii-407): v'occorrono de le cose per entro che tengono del ridicolo
quelle doglianze monotone come un ritornello. de roberto, 105: lì, il partito
ed alle passioni impazienti di freno. de sanctis, 7-558: perché, se
inferiore al valore reale. de marchi, ii-91: non bastava non pagare
sai., 4-100: laurin si fa de la sua patria capo, / et
di vari casi e di varie mutazioni de la fortuna, la quale ora ci
raffrenano, la scaldano o l'agghiacciano. de sanctis, ii-15-138: ciò che aveva
esso, come cadente, faccia le nascite de gli uomini infortunate; allegando per regola
p, éxpov * misura '. de profundis (deprofundis, de profundo, deprof
'. de profundis (deprofundis, de profundo, deprof undo, deprofundi)
de'paternostri, adesso gli dirò de'* de profundis '. giocosa, 48:
-attendere, raggiungere l'ora del * de profundis *: l'ora, il momento
del vagito sino all'ora del * de profundis '. -aver già detto
-aver già detto a uno il * de profundis *: di chi è scampato
-poter cantare, intonare a uno il 'de profundis *: sapere per certo che
, a decadere. -suonare il * de profundis * sulla schiena a uno:
. = il salmo s'inizia: de profundis clamavi 1 dal fondo dell'abisso
dipura auro e affina; sì sotto de tribulo uno; uno vene meno,
1: considerato la vechieza e deformità de uno saporito compendiolo da dare a ogni
opinione che il mondo ne aveva. de marchi, ii-325: senti, il mio
so tocchi cusì depurati? / for de lor loco sì so iettati. / credo
/ a la guardia del loco e de le genti. sarpi, i-43: i
ad apprendere in tre giorni il governo de gli oriuoli a ruota. gemelli careri,
, / quasi un uomo il miglior de l'universo, / perché poi si scoprisse
casse, che possono servire all'uso de gl'infenni, non si debbino deputare ad
avvisi ed i nuovi provedimenti usciti de l'ufficio sopra ciò deputato. marino
come ai medici, tutori, curatori de li ammalati bisogna intendere che cosa è
il valersi del denaro deputato al riscatto de schiavi, e di quello delli depositi
della vergine, 20: ispiccarogli de le croci, e gittarogli in una fossa
di congregarsi nella sala degli stati generali. de sanctis, 7-353: era certo incostituzionale
sospetto di peste, fu giudicato dai deputati de la sanità il detto frate esser senza
a contrar seco amicizia e confederazione. de mori, x-958: quell'istesso giorno
la salvezza comune non patisse detrimento. de marchi, ii-425: l'uscio si
la carica di deputato al parlamento. de sanctis, ii-15-235: convalidata la mia elezione
ancora viene occupato militarmente dalla truppa. de marchi, i-662: cesare aspira quest'anno
uscita del treno dalle rotaie. de marchi, i-1002: e fu accolto da
de ratizzacene (derattizzazióne), sf. disinfestazione
; cfr. deratizzare. de rato. solo nella locuz. giuridica,
. giuridica, promet tere de rato: obbligarsi in proprio, farsi garante
esso messer tomaso ha promesso e promette de rato, e che ratificherà ed approvarà solennemente
esso se contiene, infra el termine de uno mese prossimo avvenire. =
suo re sospetto vive / in premio de le galliche sconfitte. ariosto, 14-1
e quasi morta stando a pie'de la croce. s. degli arienti,
, straziò in più pezzi il papéro de la citazione, e con irreverenza e scherno
al sergente restituì. tasso, 8-vi-1103: de le ginocchia ei [l'elefante]
forma ha quella parte ch'esce / de tacque, il deretan termina in pesce.
'dietro '(cfr. la forma de reto) con la desinenza
per amore da uno nostro notaro bolognese de bona famiglia,... deliberò,
che era d'altri optimo schernitore, de giuntarlo. d. bartoli, 40-iv-403
deriso, / e le parole avverse / de la vii turba ria / con più
ingl. drive 'spinta, trasporto, de riva '(sec.
si può comprendere dalla similitudine de'padri de i quali alcune volte un mancino genera un
grande tutto ramoso, piantato dentro nel mezzo de la basa d'un monte, e
. e così come la verità del giudizio de le cose causa li diritti e onesti
percioché da questa cagione derivano la varietà de le stagioni, i fiori, i
che possono incominciarsi dalla sillaba 'di'o 'de 'indifferentemente: e v'ha di
viva, / e la pena non deriva de star sempre en me adizata.
derivata l'acqua di esso per uso de l'esercito, tutte le cose pertinenti a
cose pertinenti a l'assedio et espugnazione de la terra preparava. machiavelli, 335
gloria d'isaotta / i larghi modi de 'l poliziano. b. croce, i-i-
discende, sì come testimonia uguiccione nel principio de le sue derivazioni, è uno vocabulo
, sì come testimonia uguiccione nel principio de le sue derivazioni, è uno vocabulo greco
4 dermàtteri ', nome dato da de geer ad una classe d'insetti, perché
corrispondenza, titolo non più riconosciuto. de sanctis, ii-15-133: era urgente determinare
o revocare il proprio testamento. de luca, 1-9-1-102: il maggior caso di
patema sopra la vita de i figliuoli, riducendola al principe.
fai l'omo grande derrade, / de sacrament, che molt era za redo-
... perciò che ella dava loro de le busse a buona derrata. a
182: quivi alloggiai con parte de le genti nostre e to- gliemo derrata
ti dolere se la giunta è maggiore de la derrata; ma bastiti il mio non
fatta essendo stati ammazzati tutti i vecchi de la casa ed anco i giovini,
che que'che vanno sempre dirubando. de jennaro, 151: in fiesol so
serpente / et anche un altro a cità de castello, / e festi topinello /
. lacopone, 51-33: l'articul de la fede sì s'onno congregati:
guittone, 227-13: non mova già de le man vostre il cardo, /
cfr. ital. merid. [de] sceta [re], descitato
dovunque il figlio a satollar l'adeschi / de l'ingorda libidine le brame? parini
, 12: e si viene alla tratta de gli uffici,... /
», la quale li rende perpetui. de sanctis, 11-28: in questa condizione
descrittivo, lo stile descrittivo. de sanctis, leti, it.,
209: quello disponesse il re carlo de li gentiluomini e de li dui cardinali
disponesse il re carlo de li gentiluomini e de li dui cardinali de l'antipapa non
li gentiluomini e de li dui cardinali de l'antipapa non ho trovato appresso alcuno
mio carattere nelle sue successive modificazioni. de sanctis, lett. it., i-49
poliziano, il quale ne la descrizione de la casa d'amore versò quasi tutti i
tutti i fiori e tutte le grazie de la poesia. campanella, i-388: le
caro, 2-1162: è de la porta fuori / un colle, ov'
fu partitore a nuovo popolo e distributore de la terra diserta sua. idem, purg
inerte / paiono le deserte / piazze de la città. pascoli, 195: ecco
sole che va in quella parte. storia de troia e de roma, xxviii-401:
quella parte. storia de troia e de roma, xxviii-401: vennero per lòcora desèrtòra
sua sinigaglia / sì bella a specchio de l'adriaco mare. d'annunzio, iii-2-369
parole: datem'una limosina per amor de dio: ma egli aveva la bocca sì
de'miei amici presso che tutti. de sanctis, 12-3: i pietosi amici non
passata in cosa giudicata, e ferma. de luca, 1-15-1-381: passati questi
e morti come in dizerto? storia de troia e de roma, xxviii-
come in dizerto? storia de troia e de roma, xxviii- 415: e
o quattro giornate, per il quale fa de bisogno portar da bere e da mangiare
salvagina, e 'ne la lingua de l'uomo savio dimora umi- litade.
sterilità, nudità e deserto universalmente. de sanctis, 7-194: c'è poi una
core: / « apparecchiate la via de l'onore ». bibbia volgar.,
deserto. c. e. gadda, de l'imperio sia diserto. 2-56
184: così come la luce e visione de rocchio de l'uomo è dependente e
come la luce e visione de rocchio de l'uomo è dependente e deserviente, con
deserviente, con molte sue differenzie, de la luce intellettuale e sua visione, così
deserve a la prima e vera luce de l'intelletto divino. deservire1, intr
amata. federico ii, 2-1: de la mia disianza / c'ò penato ad
, / esser per voi desio / de la vita e del cor vedovo anch'io
materia ogn'or desia; / e vario de le stelle il corso io scemo.
desiata verde solitudine / lungi al rumor de gli uomini! svevo, 2-484: in
repubbliche desiderabili, le rivoluzioni felici. de roberto, 68: per lei, come
sta dinanzi a l'altro a li occhi de la nostra anima per modo quasi piramidale
prima tutti, ed è quasi punta de l'ultimo desiderabile, che è dio
fanno più ampii, l'uno appresso de l'altro. 3. locuz
cosa è misurato secondo la possibili tade de la cosa desiderante: altrimenti andrebbe in
pur veggo che desideriamo molte cose, tessere de le quali non solo manca nel desiderante
e la ventura li dà piacimento / de lo gran bene ch'ha disiderato.
libri e giornali desiderasi il contrario. de sanctis, 7-118: se in qualche
la mano d'un altro artefice. de sanctis, iii-159: ma questa letteratura,
diventasseno caritativi e desiderativi del bene e de l'onore dei prossimo. leone ebreo
amore in tutti tempi rendere lui dovete de tutta la vostra vita? laude,
parvemi tanto allor del cielo acceso / de la fiamma del sol, che pioggia o
bisogni del cuore e dello intelletto. de sanctis, 7-379: la società bisogna
: valoroso e prode omo, amatore de vertù, desideratóre di pregio e di vittoria
venire vivo cioè di venire per purgarsi de vizii, dante non l'arebbe seguitato
: l'amico è nome desiderevole, refugio de l'aversitade, beatitudine senza abandono.
xxviii-197: e voi, madona venus piena de piatà, perdonad a li mei desideri
porta, 1-4: il volersi sodisfare de illeciti amori e di poco onesti desidèri
determinare 'e per 4 stabilire '. de roberto, 63: poiché era inteso
augusto titolo di proletari, nullatenenti. de roberto, 2-86: le stesse parole
, ove raggionevolmente possa designarsi la linea de la sua base. gemelli careri, 1-ii-297
s. degli arienti, 242: uno de li compagni de maestro piero el menò
, 242: uno de li compagni de maestro piero el menò seco a desenare.
li amici e convitati, el marito de la giovene fece accendere un gran foco
attendeva alla lettura e agli studi. de roberto, 152: arrivò lì, fra
: e per lo più nelle desinenze de versi. n. franco, 2-110:
desio lo spigne / parti a seguir de le innocenti muse, / il germe
dicendo: ov'è 'l disio de li occhi miei? ». idem,
mi sembiò l'imago della imprenta / de l'ettemo piacere, al cui disio /
giocondo / senso a le cose inspira. de giuliani, xviii-3-679: ora lo invita
versi miei laboriosi / tremò il disio de la bellezza antica. viani, 10-329
, co 'l pòi sofferire, / de sì amara morte farme morire? / damme
amara morte farme morire? / damme licenza de me ferire, / ché mo me
che ne la mente mi ragiona / de la mia donna disiosamente, / move cose
/ ma, fin che l'ombra de l'amiche piume / porse al cor
: quilli pochi che ne so campate / de quisti doi legami dolorasi, / en
[l'antico serpente]: / de far signi sì sono desiusi, / far
far miraculi, rendar sanetate, / de ratti e profezie so golusi: /
quale era tanta che mi facea disioso de la morte, per andare là dov'elli
son lieti e contenti / di veder de le mille parti l'una, /
s'accostò con gli orecchi desiosi. de sanctis, ii-15-17: uscito dal campo
miro in vece ed in sembianza / de la mia donna, che men fredda
per mant'ore, / caro amore, de te repieno gire. / amor,
o desir vano e fiero! / che de l'eterno ben chiuda la via.
lo lor core erano envidiusi, / pieni de rancore; / mustravase che non voleano
mio disire, a ciò che una de le due cose ne segua, cioè o
e rapace, / servando l'uso de l'antica forma, / che l'uman
represono maestro piero e pregaronlo volesse desistere de tanta pazia. straparla, 12-5:
della nobiltà a desistere dalla sua modificazione. de roberto, 419: fu chiamato un
la sua modesta dimora d'artista. de marchi, 439: una tristezza desolante,
aspetto il più tristo e desolante. de sanctis, 7-401: bini era un giovane
davila, 71: abbattere i templi, de solare i monasteri, e
d'oeneo i campi, al suon de tarmi greche / arruffò il pelo, e
desolante, cupo, tetro. de sanctis, 7-43: da molto non piove
e minati i templi, / gran parte de la terra desolata: / mai non
roma deserta e desolata, con parte de l'esercito andò in persona in calabria contra
/ noi posso far, tutto m'accenno de lassargli desolati: / dai vicin sirìan
desolata cittade, scrissi a li principi de la terra alquanto de la sua condizione.
a li principi de la terra alquanto de la sua condizione. manzoni, pr
solitario di navi e muti intorno / de l'erma spiaggia i desolati orrori, /
desolato, esclusa / dai verdi schermi de le tue finestre, / per tonde de
de le tue finestre, / per tonde de la bruna aura morìa. fucini,
pure segnavano la traccia de'filari desolati. de amicis, ì-215: molti paesi erano
errori fisici commessi negli scorsi secoli. de sanctis, 7-199: dopo, barbarie,
la desolazione: procurare un grandedolore. de amicis, i-204: quel povero infelice,
desórdine, v. disordine. de ^ òria, sf. entom. genere
che li era sta tolto zoso uno de gli apicati da le forche, che i
ancora ce odi'strillare / una setta de anime taupinelle, / che se stavano a
desponsate, sa reste forse de omini sponse ora, de villani, de
reste forse de omini sponse ora, de villani, de vili, de
de omini sponse ora, de villani, de vili, de desvalenti, come
ora, de villani, de vili, de desvalenti, come le più de
de desvalenti, come le più de sponse secular sono. iacopone,
ne desponsate, / che deia de noi aver pietanza, / che
ch'aggio portato, / che de porto -saisina aggio, ed aporta / ch'
aconciarse, se poteva, cum il despoto de la morea. bandello, 1-47 (
nobilissimo di quei dispoti e prencipi che de la grecia e del reame de lo epiro
prencipi che de la grecia e del reame de lo epiro furono da'turchi cacciati.
dei liberi / s'oda echeggiar. de sanctis, 7-49: cospiravano, fremevano,
, senza troppo interessarsi a me. de libero, 66: ora la volpe è
despota / monello a maledir. de roberto, 2-39: nell'intimo della sua
, onde fozio notò l'intero. de sanctis, i-52: poco poi la reazione
inciampi / e sventure non sa? de sanctis, ii-1-30: giovannino, ch'
dei mali che le s'imputavano. de roberto, 507: ora, di fronte
i-1-137: vago son non poco alcuna fiata de grossi pesci mangiare, e, al
colli ove la bella vesta / prese de le terrene membra pria / la donna
stelle, / destando febo al mover de l'aurora, / alor che scosso
aurora, / alor che scosso fuor de le gonelle / buon antico nocchier si leva
: laonde il conducere a la contemplazione de le cose divine e il destare in questa
improvviso il desta / una furia funesta / de la stirpe degli uomini flagello.
del cannocchiale / e delle scale. de sanctis, i-91: una femmina perfida e
/ l'eco destar delle convalli. de sanctis, ii-15-97: temono che la libertà
fare qualche cosa onorata, bella, degna de memoria e lodata da tutti, e
marmitta, ix-295: già l'alte voci de l'augello udite / che chiama il
virtù; che io essercito in nome de chi mi manda. 10.
crestato, ch'a l'insidie / de l'aversario sì l'avisa e desta;
non si desta / di qua dal suon de l'angelica tromba, / quando verrà
occupata. caro, 8-92: déstati de la dea pregiato figlio; / /
/ s'è cinta la testa. de roberto, 591: desta vasi a un
disunione e debolezza non si rimedia? de amicis, i-30: intanto fra la
/ si destàr 1'esistenze, e de l'abisso / romoreggiàr dal fondo /
., a la galea che va ben de la vela, voglia con la desterità
se l'alta providenza elesse / te de l'impresa sommo capitano, / destinò insieme
germano / 'l destinoe d'esser sovrano / de tutto regno cristiano; / peroe vene
prendesse viaggio. cicco, 45-22: de l'altra baronia ha destinato / armarne tutta
freddi sposi / le tenebre concede, e de le spose / le caste membra;
tasso, v-53: m'avanzano poche ore de l'anno per legger le cose nuove
e la ventura li dà piacimento / de lo gram bene c'ha disiderato. m
/ fuor che il nostro dolor. de roberto, 103: dichiarando ai suoi
e delizia de'principi di toscana. de amicis, i-225: qualcheduno, all'
nave che pò esser menada per forza de diversi venti in diverse parte,
lasciando nel partir col pianto amaro / de le fiaccole sacre estinto il foco.
ancora più fedeli di tutte le spose. de marchi, i-373: prese a camminare
che 'l sommo iddio / il guiderdon de la tua fé dipinge / oggi a'tuoi
ombra, aspettando il suo destino. de marchi, i-270: e spesse volte
destituto da quelle cose che piacciono. de sanctis, ii-15-529: discentramento in grandi
il favore, la sollecitudine e la potenza de l'avversario lo soffoga. e da
ma tranquilla: « destituito ». de marchi, ii-317: un povero impiegatalo destituito
. bocchelli, 3-82: il nonno de nada, fedele e onesto intendente di ferdinando
3. dissolvimento, disgregazione. de sanctis, ii-15-208: noi siamo andati tant'
mondo / ne'silenzi più cupi / de la notte sepolto, ei desto ancora
umil capanna ingombra, / per fuggir de la notte il freddo e 'l fosco.
stefano, 12-1: espe, filoxofo, de numero sesto, / che in la
levatasi, colla sua fante si consigliò. de mori, x-940: mentre fendendo vien
e le tempeste, / l'augel ministro de lo strai celeste / dato ad opre
amanti in su 'l partire, / de l'un e l'altro in pegno di
istesso allor costrutti / per opra fur de la divina destra / i larghissimi vasi
tulati i patti, / l'eroe de l'alpi a disarmar la destra, /
fiero e prode, mise 10 scudo de al dinanzi, e comincia a fedire a
le foglie rosseggiane a varie tinte. de sanctis, 7-351: un bel giorno
lato diritto e sinistro dell'assemblea. de sanctis, 7-323: invece cavour che
minghetti il più eloquente de'suoi successori. de roberto, 2-6: non sapeva ancora
movimento ideologico, artistico, letterario. de sanctis, 7-107: i classici diceano che
arme] possiamo contra li sinistri colpi de fortuna dextramente combattere. = comp.
supplizi prodigati ad amici e nemici. de roberto, 103: associossi al gabinetto
piaghe di cristo a santo francesco] de la sua vigorosa destrenuità, cioè che
corso; / nulla del braccio e de la man feroce / la destrezza e la
modi, che gran dubbio è stato / de lo avvenirmi disonore et onte. tasso
; cioè di sotto a la scala de la porta del purgatorio; e dice *
con saette argentate il denso velo / feria de l'aria bruna, / sì che
questo ingrato, perfido e crudele, / de la mia fede ha preso dubbio al
fortuna e dal caso si govemassono. de sanctis, ii-1-40: vedevo fra le
con ciò sia cosa che principalissimo fondamento de la fede nostra siano miracoli fatti per
stato incerto, / ch'ancor gli par de l'orgoglioso flutto / veder l'abisso
e guarda, / e 'l pensier de l'andar molto difalca, / così l'
. tasso, 8-6-1424: tralascio alfin de l'animal rinchiuso / nel laberinto la
terminasse col ferro le liti dubbiose. de sanctis, 7-64: quando si è
entravenendo in questi sinestri, per vendicarsi de l'ingiuria de l'adulterio fa sì che
sinestri, per vendicarsi de l'ingiuria de l'adulterio fa sì che la sua
, / giudice accorto e scaltro / de la pugna dubbiosa, il vel si scinse
deporre / la bella coppia esangue, / de la prima ferita il primo sangue.
, 67-3: amor, di'la cascione de lo tuo par- temento, / ché
20: il cavaliero se maravigliò forte de tale accidente, e de maiore dubitanza gli
maravigliò forte de tale accidente, e de maiore dubitanza gli donò ac- cagione.
215: non c'agia dubitanza / de la dolze speranza / che 'nver di me
iacopone, 41-45: non aver dubitanza de la recezione; / de far più demoranza
aver dubitanza de la recezione; / de far più demoranza non hai nulla cascione
., 138: se tu dubiti de l'amico se elli è buono o rio
rio, dei tenere sospesa l'amistà de l'amico dubbiosa, innanzi che tu 'l
uno eretico e intendere quello che dubita de la fede cristiana, voglio che sii quello
essere veduto da chi che sia. de marchi, ii-662: arabella, che aveva
impaziente, v'ho giudicato incostante. de marchi, ii-47: il pianelli ha perduto
quello che aveva la passata nocte sentito, de qualche fraudolenzia de la moglie. b
passata nocte sentito, de qualche fraudolenzia de la moglie. b. davanzati, i-403
scia, né posso avere certa alegreza se de questa cosa per voi no abo certeza
sonno quegli che temono e hanno paura de l'ombra loro, e dubbitano che
del maestro., dubita- rave fortomente de favellare. francesco da barberino, 89:
alla spelonca il guida, / ma de entrar dentro il frate dubitava. ariosto,
dubitazioni ', le quali dal principio de li sguardi di questa donna multiplicatamente surgono
calavra. tasso, n-ii-104: parlando de la seconda specie, diremo che 'l titolo
iv-vi-8: aristotile è maestro e duca de la ragione umana, in quanto intende a
da ogni uomo chiamato vile e codardo, de lì si partisse, e da indi
ducato, che era governato monarchicamente. de sanctis, ii-15-326: austria e prussia e
/ la tua voce el fugava de tutto lo ducato. 3.
337: ne la mente del duce de l'esercito preesiste l'ordine di tutto quello
tutto il suo esercito e d'ognuna de le sue parti. caro, 7-165:
/ quaranta duci; e l'aquila de l'alpe / vola d'avanti. quasimodo
volgar., xxviii-197: l'alta potencia de li dusi e de li re.
l'alta potencia de li dusi e de li re. fra giordano, 2-23:
64-8): poi che gli guelfi de l'arme pronti / siano, arditi e
-cocchiere. anguillara, 2-34: de la proferta il giovinetto altiero, /
esser duce / del suo bel carro e de la sua gran luce. -per
degli altri pianeti, incita la natura de l'omo al desiderio de li onori
la natura de l'omo al desiderio de li onori, gloria e dignitate. bandello
io spero di venir al desiderato fine de l'intento mio. dell'uva,
e duce, / che tu sia fuor de l'aspra selva ria. molza,
or le fo stile, or foglio / de gli elementi istessi e d'essa luce
tasso, 15-45: essi al congedo de la nobil duce / poser nel lido desiato
desolata argia. carducci, 74: qui de le caste menti ama il governo:
m'à dato -e dutto inanti. storia de troia et de roma, xxviii-377:
dutto inanti. storia de troia et de roma, xxviii-377: figlio mio, ne
xxviii-377: figlio mio, ne l'isola de coleo ène una ventura de uno pecorone
l'isola de coleo ène una ventura de uno pecorone, che hao la lana de
de uno pecorone, che hao la lana de 1'auro et ène fatto ad onore
1'auro et ène fatto ad onore de dio iovis. se tu ma la
duci, io te donno la midate de lo regno mio. bibbia volgar.,
dutto, donna, a mantenire. storia de troia et de roma, xxviii-425:
a mantenire. storia de troia et de roma, xxviii-425: de costantino sonno varie
troia et de roma, xxviii-425: de costantino sonno varie op- pinioni. vole
fede; e fece fare la ecclesia de santo pietro e de san paulo. anonimo
fare la ecclesia de santo pietro e de san paulo. anonimo, 24: quest'
giovane menata al signore in lo castello de la cità, la provida duchessa,
, 823: dietro a le piante de la mia duchessa / andando, con
persone, / ed avendo isconforto / de ciò ch'è loro apporto. dante
se ne fugie e... più de doa miglia passò prima se fermasse.
facili tutti e due ed eleganti. de sanctis, 7-415: morì [mazzini]
. francesco da barberino, i-171: de la parente osserva / che se la
, poco mi cale; / ché de le due converrà esser l'una: /
27-12: fa al lume del sole e de la luna / dugento volte questa via
son di seguitar sì intento / l'istoria de la perfida orrigille, /..
dugento / mila persone, o più de le scintille / del fuoco stuzzicato,
famoso per la vita del marito. de roberto, 1-339: il cavaliere augusto
io potessi aver danari e l'elezione de l'arma, penserei a qualche duello:
. questo duello è un delitto. de marchi, i-776: il duello, senza
4. dimin. duellino. de amicis, i-288: ci fu anche qualche
a intendersi; disaccordo, diverbio. de marchi, ii-139: seguitava ad alzare la
= dal nome di un personaggio de 'l'elisir d'amore 'di
, sf. ant. indulgenza. de rosa, 556: vatténde a santa chiara
dulcencia prenaria corpa e pena tutti li iorne de cristo e de la vergene maria
tutti li iorne de cristo e de la vergene maria. = da
, ma fa- zemole onore per reverenza de dio. e questa reverenza si è
e beco marito, cum tutta la nobiltà de la terra a vederti sposare una
dunati ove tu arai appa- rechiato de celebrare le noze, mi farai condure de
de celebrare le noze, mi farai condure de galea al conspecto del mio vecchio
: le inevitabile saette del figliuolo de plutone me pungono subvenire al tor
chiato core e provare la fortuna de questo sì dolce e acceso amore
e governo m. speron della famiglia de speroni. redi, 16-ix-214: senza dunque
il duodecimo re nata, / e de l'eterna gloria di bretagna. baretti
petrarca, 23-4: nel dolce tempo de la prima etade, / che nascer
i miei lunghi duoli, / non de 'l suo cor la pena / a la
a la magnificenza e a la grandezza de gli edificii, il domo di milano
trapassa tutte le chiese di francia, de le quali io ho notizia. bettinelli
/ che non era facta ià per mano de omo. tavola ritonda, 1-52:
inerte / paiono le deserte / piazze de la città. d'annunzio, i-255
risa di lei, tra 'l vasto fluttuare de l'erbe / al vento, sotto
/ al vento, sotto i dòmi alti de la verdura, / squillavano. montale
tuo spirito sia duplicato in me. de sanctis, 7-154: otello è protagonista incompiuto
forza, e quasi come un occhio, de vedere e cognoscere el bene, el
né dell'impronte della vostra lupa. de sanctis, 7-461: questo voler avvolgere tutto
senza disporsi ad alcuna condiscendenza. storia de troia et de roma, xxviii-401: quello
alcuna condiscendenza. storia de troia et de roma, xxviii-401: quello duramente e
troppa gente ne ragionava oltre li termini de la cortesia; onde molte fiate mi pesava
due o tre altre già fatte. de sanctis, i-2: una raccolta di lettere
di desiderio, morirò di privazione. de roberto, 324: che il contino
la radiosa visione della sua giovinezza. de roberto, 140: aveva fatto scavare un
camino durato per costei, dulcissimo albergo de tuti miei pensieri. g. m
: la seconda ragione fu lo desiderio de la durazióne di questa amistade. leone ebreo
dissoluzione del tutto consegue a la circulazione de l'ottava sfera come quasi causata da
2. formaggio. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 340: formaio
sarà un altro testimonio a i posteri de la nostra amicizia; la quale io
diamante rompe a tutte l'ore / de lacreme lo molle scendimento. / donqua,
. -sensazione di rigidità. de marchi, ii-238: paolino afferrato colle mani
infelici, è durezza simile a quella de le colonne del marmo. pallavicino, i-299
, 11-29: vedrete ne i più de i nomi greci accoppiamenti di varie consonanti
può, è ordinato a levar lo difetto de le canzoni sopra dette, ed esso
l cor duro e la gelata mente / de chi in un punto mi fa vivo
si togliesse alla stirpe di ferdinando. de sanctis, ii-1-109: la mia presenza
duro e mal atto / gran parte de la gloria vi defraudo. varchi, v-72
. guittone, i-1-97: o quanto e de quante parte periglioso travaglio e dura pena
/ avinta di durissima catena, / fa de le proprie infamie oscena scena. magalotti
: duro, marchese, allor che de la vita / l'arco piega e il
palladio volgar., 1-21: nelle stalle de * cavalli si pongano di sotto alla
, con traria alla natura de le cose troppo terrestri, vogliano che
in una lingua che non abbia carattere. de sanctis, iii-158: era facile [
lo officio chiamato duumviro, il libro de le cose sacre de la cittade, il
, il libro de le cose sacre de la cittade, il quale era commesso
non ne volle sapere di quella ricreazione. de roberto, 2-115: la formazione d'