che in questa foresta / un sol de noi la converrà cercare; / e
del tutto lieto almeno in parte scarico de le amaritudini dir mi posso, fui in
, quel terribile, / con tra de naimo, che avea gente assai,
però vuole essere manifesta la ragione, che de le nuove cose lo fine non è
vano. / né v'è speranza de vittoria certa. machiavelli, 536: abbandonò
aiutorio. ariosto, 33-127: quasi de la montagna alla radice / entra sotterra
raccogliere puoi ne'polmoni, / quanti chilometri de l'infinito / puoi tu percorrere con
/ a l'ugna e a 'l bacio de l'ardente fiera; / poi tra
fiera; / poi tra la fiamma de la gran criniera / mancavan come languidi
chimere o fantastici e bellissimi animali fuori de le forme di natura? 2.
burla, ghiribizzi di sogni, mascheroni de pazzi, chimere di vanità e giuochi da
delle promesse, attraendo la naturai curiosità de gli uomini e tenendogli perpetuamente ravvolti in
prodigiose schiere, / sono i capricci de gl'ingegni umani, / fantasie,
più con voi vivere. se avete gelosia de le mosche che per l'aria volano
agg. inventato, fantasticato. de luca, 1-10-141: e però assume l'
e dai fiori stillò chimica mano, / de la vita reai si sceglie a l'
capo alle più sottili distinzioni. de sanctis, i-146: l'illustre scrittore.
sua gesta, ne femo questo favore de monstrarne la porta. marino, 346:
ariosto, 19-80: dato che fu de la battaglia il segno, / nove guerrier
matasala, v-70-57: cheste sono dispese de la casa a minuto da chinc'in
aretino, 8-265: egli co denari de la vendita si vestì da paladino,
per il chinino ingoiato, straordinarie visioni. de roberto, 557: le fortissime dosi
bice china al telaio seguia cheta l'opra de l'ago. d'annunzio, iv-1-125
nuovi testi fiorentini, 731: e de dare, questo die, lb. in
ch'è fondà sotto la chioccia / de le globate stelle. panzini,
è differenza tra loro, è per rispetto de i luoghi più opachi e più esposti
inaspettato il capo, / ritiri i nodi de la cara vita: / perché,
quasi a sommo una grandissima montagna, de molte bailie ossa de pesce, te
grandissima montagna, de molte bailie ossa de pesce, te quali noi chiamavamo chioccole,
gli atomi d'epicuro, o te qualità de i peripatetici, o te chiocciole di
d'argento, adorna e ricca / de le più belle pietre di levante.
i valse niente, ca i chiovi eran de carne. dante, purg.,
cui core era con saldi chiodi il nome de la donna fitto, non si rimosse
. preoccupazione costante, idea fissa. de sanctis, ii-1-173: non mi sapevo consolare
saputo por il chiodo a la rota de la fortuna, cioè viver da gentiluomo
e traduce l'espressione fr. clou de girofle (cfr. spagn. davo,
chiome... più che 'l giallo de la rosa biondissime dopo le spalle gli
e il calle assunto, / che de le ricche chiome / in parti ugual va
aminta, 406: intrinseco divenni / de la più vaga e cara verginella /
oro ondeggiante. marino, 217: de l'aurea chioma, che m'avinse,
chioma nera / spronò contra il campion de la riviera. mascheroni, 839:
seguono saltellando e perdendosi fra quelle chiome de l'erba. l. martelli,
givan segando allor le bionde chiome / de l'aperte campagne al caldo estivo.
/ che nella mano hai volta, de ventura, / e guarda de iustar
volta, de ventura, / e guarda de iustar sì ben la soma, /
redini / chino il chiomato sir. de sanctis, ii-1-127: costui era un
il testo d'ovidio publio nasone solmonese de arte amandi, forse alquanto corretto per
corrisponde alla nostra * villa '. de roberto, 646: scesero entrambi dinanzi al
ed adorno, / tragge lo cor de la persona vostra; / e'prende vita
in queste chiostre amene, / o de la donna nostra amore e spene.
invidia e scorno / fanno a le logge de l'empirea corte. cesarotti, ii-415
la troppa faccenda ch'io raccoglio / de la mia mente sì n'occupa il chiostro
e ne'celesti chiostri / il vago lampegiar de gli altri segni. lorenzo de medici
lampegiar de gli altri segni. lorenzo de medici, 96: e, stando ancor
, 36-66 ma tempo è ormai che de la luce io sgombre, / e mi
cielo, / da l'empie man de l'aversario nostro. -utero.
l'ingrati figli porta per uscire / de li materni viperini chiostri. 7
troppo brevi chiostri / l'ardir restrinse de l'ingegno umano. bruno, 3-33
inquisizione [furono] aperti que'chiostri de la verità, che da noi aprir si
, e chi contrafà cora in pena de c soldi che va corno è dito de
de c soldi che va corno è dito de sovra... e rascanna chioara
umore. segneri. 5-242: fui de lui in punto: lo trovai in letto
manico aretino, 8-245: già la signoria de la signora, che la lama di
chirieleisònne i morti, si era imbriacata de la ciarla, e de la galanteria del
era imbriacata de la ciarla, e de la galanteria del suo oste, e
ipotecario, pignoratizio). de luca, 1-2-30: si potrebbe forse sopra
sovrano munito di firma autografa. de luca, 1-19: i bandimenti, editti
, nel quale gli ordino di farla intagliare de verbo ad verbum a lettere d'oro
riscuotere un chirografo, idest un libellulo scritto de nostra mano repleto d'ingeniosi e acuti
i suoi principii ha più vicini / de l'altra, i suoi giudicii anco ha
l'esperienza poi con lunga cura / de l'osservazion l'arte assecura. g.
1-28: e la causa per che essa de l'opera mia mi richiede è perché
mia mi richiede è perché, buttando de figure e punti e avendo pure ben
, da l'arte de'geomanti e de gli astrologi: e l'esperienza dimostra che
e l'esperienza dimostra che le predizioni de gli astrologi sogliono il più volte esser vere
esser vere. marino, 15-41: de la chiromanzia l'alta scienza, / la
, per amor nostro, un paro de chiroteche bene olenti. jmbriani, 3-215:
suono di chitarre / là ne la spagna de gli atzechi. d'annunzio, iv-2-289
coronato, e posto lui sopra l'opere de le mani tue. idem, purg
/ d'iniquo e d'oppressor. de sanctis, lett. it., ii-159
altare pervenuti, ove la ima- gine de la santa dea si vedea, trovammo un
miri, / e son le monarchie de l'universo. / d'or coronata
. / d'or coronata è quella de gli assiri, / d'argento l'altra
nascer l'aurora / di rose coronata e de iacinto, / che fuor del mar
già da la porta aurea del mondo / de le fiamme minori il sommo duce /
. ypàcpco 'scrivo 'coro nói de (coronoidèo), agg. anat.
, ignave / giacquer le menti. de sanctis, lett. it., 1-88
, conv., ih-xv-n: la bellezza de la sapienza, che è corpo di
detto è, resulta da l'ordine de le virtudi morali. petrarca, 128-3:
dolorosi mestieri che a le cor- pora de li morti s'usano di fare. idem
sede ella [= nella] parte de sopra, aciò ch'ella entendesse el corpo
del mondo, e specialmente le parti de sopra più nobili, come la mirabele
del sole è cinque volte quanto quello de la terra, e anche una mezza volta
. savonarola, iii-448: li sensi ancora de l'uomo possono essere ingannati; tu
freddi, e con affreddare 10 corpo de l'occhio con l'acqua chiara, riuni'
, che tomai nel primo buono stato de la vista. 22. l'
quasi forma visibile, e sensibile. de sanctis, lett. it.,
caposaldo. caro, 5-2: costoro de gli entimemi, che sono il corpo
gli entimemi, che sono il corpo de la pruova, non iscrivono cosa alcuna;
solo i motti, ma i corpi de le imprese. -chiamiamo corpo la pittura:
e le empiono d'olio secondo la capacità de * corpi di quelle. l.
io non intendo qui tutto 'l corpo de l'universo, ma solamente questa parte
ma solamente questa parte del mare e de la terra, seguendo la volgare voce,
/ crosciar vedemmo le trecento torri / de la cerchia. 39. raccolta
, se 'n prima fra 'l corpo de la compagnia... non se n'
loro. manzoni, 1042: il deputato de volney... doveva diventar membro
.. al capo di qualche corpo. de roberto, come avesse chiaro innanzi
la trabalzino, non sicuro, mise de gli altri a'luoghi loro secondo l'usanza
più uno frate, in cambio de quisti denari, me voleva confessare;
allogarono ima grossa com corpo de iuda! bibbiena, xxi-1-70: -di tutto
* spirito di corpo che rende anguille. de roberto, 546: afferratolo per le spalle
in corpo questi birbanti dei congiurati. de sanctis, iii-48: prima ancora che parli
nella mente, nell'animo. de roberto, 91: quella rapida corsa,
puttana, e perciò è il cocco de le puttane, serratela in corpo.
fuoco, perch'essendo infinito il numero de le figure e de'corpicciuoli che non
xxv-11: la nostra anima conviene grande parte de le sue operazioni operare con organo corporale
dio, essere pura e santa. de sanctis, lett. it., i-243
dalla credenza colla borsa del corporale. de roberto, 738: il sacerdote deponeva
io tutto e pieno / l'intendimento de la morte accolsi. d'annunzio, v-i-
una pensione mensile di lire quarantuna. de roberto, 310: col mondo sottosopra
nel mondo inferiore tutte le bellezze sono de le forme (come ti ho detto)
[= nello] cielo en figura de villano, e sta erto e sparge aqua
del conte ercule di bentivogli, uomo de optimo ingegno, benigno, liberale donatore,
che da l'intelletto riceveva non solamente de la parte superiore, ma ancor de l'
de la parte superiore, ma ancor de l'inferiore attiva e corporea. g
regga. gioberti, 1-iii-31: il variare de tempo fa negli ordini del mondo spirituale
dello spazio in quelli del corporeo. de sanctis, lett. it., i-182
il facevano con una maravigliosa sublimità. de sanctis, lett. it., 1
e podagre sue e l'ira avea de non poter tenire la mulla. a.
pretore dell'antica roma con l'interdetto de homine libero exhibendo. tale legge risale
alla figliuola ricco e orrevol corredo. de luca, 1-6-207: danno più comunemente
lingua è quasi fren che regge / de la ragion precipitosa il morso, / timon
è dato a regolar con legge / de la nave de l'alma il dubbio corso
regolar con legge / de la nave de l'alma il dubbio corso, /
apre i pensier, man che corregge / de la mente gli errori e del discorso
temperie il fuoco giovenil corregge, / de gli onori al desio che l'alme asseta
che farai? te medesmo occidirai / de lo deiuno che fai, sì l'hai
di biasimare: salva qui la via de la debita correzione, che essere non può
vai freno, o governo, / de la stirpe comun pensar bisogna / a cancellar
vorrei che tu gli vedessi inginocchiarsi a piedi de le corrive, con la correggia al
tamente; e questo è perfetto correggimento. de jennaro, 44: e perché
mano mi sono, sperando al corregimento de la tua sublime sagacità, a quella
vettori, z-168: i nomi adunque de gli ulivi, che sono in uso
la virtù è premio a se stessa. de sanctis, lett. it.,
è la cosa amabile ed il correlativo de l'amante. boccalini, i-241: bruto
. -termine corrispondente, complementare. de sanctis, i-102: il sottinteso ha per
perché faccia stimar il suggetto men degno de la fruizion de l'oggetto...
il suggetto men degno de la fruizion de l'oggetto... o perché non
il corpo, ma eziandio a ciascuno de * membri, il difenderla e patrocinarla
. ristoro, vi-4 (151): de la cascione perch'elli fo mestieri che
mestieri che la terra abetabele avesse permestione de tacque sopra essa e entra essa, correnti
proprio, corrente, e poetico. de sanctis, iii-90: si voleva una
fame immensa. marino, 16-64: che de la tua virtù generativa / empi l'
fosca, corrente, depinta nella superficie de la materia corporale. 13
f. corsini, 2-231: antonio de alaminos fu il primo piloto che s'avventurasse
riflussi, e le diverse precipitose correnti de * canali fra isola e isola.
sempre tentato di prenderla di petto. de roberto, 434: i tempi erano
professano, che vi aderiscono. de sanctis, iii-125: discepolo di locke,
è con lui sì il rapido corrente / de l'agitato mar ch'in fretta cala
, 3-740: si balla, si fa de capriole, di correnti, di branli
forse ogni mattino / da la purezza de la correntia / come l'anadiomede del
cui rivolgerassi l'esecuzione del pagamento. de luca, 1-8-186: questi non siano propriamente
sol lice a'giostranti / per legge de la dea figlia di giove. davila
le precedenti parole, venne in tanta grazia de le genti, che quando passava per
e tai furori. marino, 275: de la dea pudica / corre a la
, conv., iv-v-8: la nave de l'umana compagnia dirittamente per dolce cammino
loro altro che commiserazione e conforto. de sanctis, lett. it.,
, come di quelle che correranno. de luca, 1-13-1-57: è più ricevuta in
eserciti per le paghe che non corrono. de luca, 1-15-1-411: nel tribunale dell'
vuol sapere che anni corrono nel mondo de li 28 anni de la luna, prenda
corrono nel mondo de li 28 anni de la luna, prenda gli anni del
regola e la vita d'i servi de la verzene gloriosa, ordenaa e fata
fu bisogno mandar a novara un notaio de la corte per essaminar testimonii,.
gli umori che corrono, e le qualità de tutti i vostri cittadini. chiabrera,
che corra, se bene vi sono de quarti d'un giulio fatti d'argento,
con cura, a più riprese. de sanctis, lett. il., ii-404
. bruno, 3-729: o bella età de l'oro / non già perché di
): ancor che gli spiacesse invece de la padrona giacersi con la fantesca, nondimeno
ambedue insieme correremo per nostro questo regno de la maledicenza. a. f. doni
s'era fatto signore d'una gran parte de gli abitatori della diserta valle. b
: egli tutto il giorno in casa de la calora dimorava, il cui marito viveva
della sacra rota romana. de luca, 1-15-3-253: sedono tutti gli auditori
vero del decano, per la scissura de * voti de'corresponsali o per altro
cresce e multiplica sì che le spighe de la ragione, cioè la vera oppinione
lasciava norme di vivere più corretto. de sanctis, iii-273: tra questi esempi un
, polifemo, o il correttore / de popoli drlante? manzoni, 19: oh
eroi non nati! ecco togati / vindici de le leggi, e d'oro aspersi
agg. ant. correttivo. de luca, 1-6-245: questa non è consuetudine
sia fato la visitacione e la corecione de questa condicione in questo modo. bibbia volgar
le avversità, le quali sono correzione de * nostri peccati. machiavelli, 608
, tosto 10 figlio a la tetta de la madre s'apprende, cori tosto,
e sommo favore a farmene parte [de * vostri scritti], purché vi contentiate
che li vegga senza carico di correzione, de la quale non voglio far professione.
tanto o quanto avessero dell'irregolare. de sanctis, iii-55: considerando l'antichità
spazio di tempo attesi a la correzione de le stampe e procurai ch'i libri da
molti si può fare; l'uno de i quali è una certa correzione che
caro, 5-212: il capo principale de l'elocuzione è la correzione de la
principale de l'elocuzione è la correzione de la lingua. algarotti, 1-7: e
nitidezza e la correzione del testo. de sanctis, i-19: il *
/ un corri corri d'accordo. de sanctis, iii-218: questo dialetto siculo
= deriv. dallo spagn. corrida [de toros] propriamente 4 corsa [
corridoi / miran la giostra al lume de la luna. carena, 2-111: *
2-195: impegnossi troppo nella scaramuccia pietro de moron, che cavalcava una giumenta ardente
corrieri, ambasciadori, nuncii della magnificenza de l'unico altissimo, che con musicale armonia
re di francia enrico quarto. / de ponte-surga povro prisonieri, / ignudo, scalzo
in quello bosco. boiardo, 1-6-39: de qui se parte il conte, e
cavallo. - anche per simil. de esse meni alle terre abitate. / vede
e sembra di corrièro. il conte de novelle il dimandava. ariosto, 45-10:
. corrieri, ambasciadori, nuncii della magnificenza de prese settemila ducati che trasportava il corriere
giove, e 'n terra scende / che de la ninfa maura amor l'accende.
sia dovuta la prestazione dell'altra. de luca, 1-1-40: padronato ecclesiastico il quale
(prestazione e controprestazione). de luca, 1-2-239: che la concessione sia
84: ho inteso questa corrispondente proporzione de li membri conoscitivi de la testa a
questa corrispondente proporzione de li membri conoscitivi de la testa a li membri generativi del corpo
], s'abbassa la corda corrispondente. de sanctis, lett. it.,
più comoda e altamente effettua la perfezion de l'intelletto umano, ed è più
12-i-331: mandatemi le lettere per via de cavalcanti, sotto coverta a messer giovanni
costà al suo corrispondente quanto prima. de luca, 1-7-2-15: se sempronio accetta
negli animi, è per la corrispondenzia de più virtù: quella che è ne *
delle falde esser così da l'un de * lati del fiume come dall'altro.
che son conformi e corrispondenti alle leggi de l'altra. marino, vii-249: lascio
leone ebreo, 50: con la correspondenzia de l'unione corporale, il spirituale amore
più perfetto, così come il conoscimento de la prudenzia è perfetto quando corrispondeno le
mando a v. s. un volume de * miei 'discorsi sacri ', e
: perché non corresponde alcuno accento / de la mia voce a l'aria del bel
e il mondo, ne l'odir de lei, contento. leone ebreo, 238
corrisposto a più di ima congettura. de sanctis, i-133: il poeta..
3-68: certo, se l'imperio de la fortuna corrispondesse e fusse agguagliato a
le proporzioni delle membra al tutto. de sanctis, iii-159: il culto della vuota
leone ebreo, 50: con la correspondenzia de l'unione corporale, il spirituale amore
più perfetto, così come il conoscimento de la prudenzia è perfetto quando corrispondeno le
cardinali francesi] bisognava metter contrappeso creandone de novi e persone di valore, de'
: venne poco dopo il caziche con alcuni de i principali abitanti a rendere obbedienza,
rendere obbedienza, discolpandosi con l'oppressione de i messicani, mostrando in corroborazione dell'
se alcuna ne corrompe, non è de la 'ntenzione de la cagione, ma è
corrompe, non è de la 'ntenzione de la cagione, ma è accidentale effetto.
n'accorgendo, la natura loro. de luca, 1-3-2-148: quindi segue che si
/ corrompon l'aure e fanno / de l'auree stelle impallidir la luce. d
, grandissima quantità d'oro per carità de la patria rifiutare, dicendo che li
cittadini non toro, ma li possessori de l'oro possedere voleano? cavalca,
fu prima dire e ragionare, la condizione de la parte che si corrompea, e
che si corrompea, e poi quella de l'altra che si generava. leone
cinque milia ducento sessanta due del prencipio de la creazione; e quando saran finiti
veggio che la donna vostra più de l'altre che di carne e d'ossa
sì come vuole lo filosofo nel settimo de la fisica e nel primo de generatione.
nel settimo de la fisica e nel primo de generatione. cecco d'a scoli,
a dio e a lui domandò lo ristoro de la morta gente. i.
, e come ne fan vedere le corrosioni de monti altissimi e lontanissimi dal mare.
rosivo molto, e mortifero veneno de la vita. 2. di
lus suriosa, / vita de scrofa fetente, sozata en merda lo
tosa, / sprezanno la vita celeste de l'odorifera rosa! / non
/ si piange: or vo'che tu de l'altro intende, / che corre
secondo moralità, con freddezza crudele. de sanctis, ii1-8: diciamo pure che il
comune alla quale dante nel suo trattato 'de vulgari eloquentia 'assegna l'origine e
incorrotte si son fatte mature e corrotte. de sanctis, i-174: i più in
68: son veramente i sogni / de le nostre speranze, / più che de
de le nostre speranze, / più che de l'awenir, vane sembianze, /
guaste e corrotte / da l'ombre de la notte. marino, i-233: cotesti
. idem, 1-42: messer iacopo de * cavalcanti, perocché altra volta era stato
/ e fa uno corrotto ch'è de granne pietanza. gioberti, 1-ii-356:
propter ali quod corpus mortuum '. de roberto, 56: indistintamente poi a tutti
corotto, / che m'à fallito de lo suo convente. cino, ii-603:
te priego che non te corrocci né de mia importunità te maravegli, ch'io
, 119: -io non ho om de le mia compagnia / -rispose il re -che
ora che uno frate, in cambio de quisti denari, me voleva confessare; e
è una bella festa, al corpo de iuda! *. e, questo dicendo
carducci, 917: batta ne 'l raggio de gli occhi, che fiero corusca si
che è ridere se non una corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno
se non una corruscazione de la dilettazione de l'anima, cioè uno lume apparente
trascorsa in corruttela per mezzo delle convocazioni de sinodi. tesauro, xxiv-104: alcuni,
ne'popoli male inciviliti divien corruttela. de sanctis, lett. il., ii-109
cioè della corruttela del nostro stato. de sanctis, iii-8: l'italia, sotto
natrice sol d'opre furtive, / corruttela de l'alme, / calamità degli uomini
questa bellezza spirituale, che fa ognuno de l'incorporei bello, e ancora si comunica
la religione più che qualsivoglia altra sorte de filosofia; come quelle che poneno il mondo
finito,... la sustanza de le cose esser corrottibile, l'anima
suma creatura en deo communicata, / de virgo nata senza cor- retura.
scompone le parti d'un corpo. de roberto, 160: il suo corpo,
, né giusta e durevole libertà. de sanctis, leti, it., i-168
, a una società). de sanctis, iii-89: si trattava di restituire
è luogo d'al- cuna correzione. de luca, 1-15-2-183: correzione de'servi
dopo di avere già onde sussistere. de sanctis, lett. it., ii-406
molte volte che per essere la tunica de la pupilla sanguinosa molto, per alcuna
e guasti, e'mastieri per forza de rascione, ch'elli abbiano da l'
ogni corruzione generazione, imperocché la generazione de l'uovo e la generazione de la
la generazione de l'uovo e la generazione de la cosa eterna è senza principio.
più tosto cade la età e la memoria de tutte genti, ed avvengono grandissimi corrozioni
v-205-71: se alcuno pisano corsale iscisse de la citade di pisa, ut de le
iscisse de la citade di pisa, ut de le predio te isule, per fare
buggea, li consuli et le podestate de li pisani li quali per temporali fusseno,
, 185: te restarà cautela a cognoscere de quante manere de corsali vanno per
cautela a cognoscere de quante manere de corsali vanno per lo mundo discor
a farsi da loro medesmi impir le budelle de fiorini. = » lat.
la gorgiera, / tra il confin de lo scudo e de l'elmetto, /
tra il confin de lo scudo e de l'elmetto, / d'una percossa sì
nostro corsivo da quella del manoscritto. de sanctis, i-178: traduce: « avec
sanctis, i-178: traduce: « avec de simples voituriers », e scrive in
rifugge, e sol nel corso / de la salute sua pone ogni speme.
all'ultimo ritenne [astolfo] / de la ricca provenza il leggier corso.
awentaranno sopra, te faran sentire l'émpito de la carca che portano. chiabrera,
: ma le bariere e i corsi de la chintana e i tomeamenti non son contese
tomeamenti non son contese fatte per diletto de la pace? 5. figur
lingua è quasi fren che regge / de la ragion precipitosa il morso, / timon
ch'è dato a regolar con legge / de la nave de l'alma il dubbio
a regolar con legge / de la nave de l'alma il dubbio corso. c
imporre con sue parole legge al corso de la incantata luna. machiavelli, 804
si può ancora non attribuire al corso de le stelle che l'innocente sia condennato
co'premi onorato, che l'industria de molti, l'avedimento, la prudenza,
sciocchezza e la malizia e l'ignoranza de gli altri sia arrichita. galileo,
mi guarda? / quali su i ruderi de le memorie / di laide maschere corsi
, / che il corso a seguitar de la tua mente / vien l'applauso
possente / né il più comun di quel de tesser grande. foscolo, vii-64:
vita, e sono moralmente vecchio. de sanctis, i-26: il fato è
per questo giudico che s'interrompa il corso de gli onori suoi, perché a questa
206: questi, secondo l'uso de la scuola pitagorica e nostra, non voglio
voglio ch'abbino facultà di esercitar atti de interrogatore o disputante prima ch'abbino udito
prima ch'abbino udito tutto il corso de la filosofia. galileo, 3-1-143:
giunge / corsa già troppo lunge. de roberto, 269: corso a prendere il
arte dei cavallerizzi] le diverse maniere de i cavalli, cioè, il ronzino,
mano ser bonamico da la pieve vecchia de la corte di cerreto. crescenzi volgar
occhi putti, / morte comune e de le corti vizio, / infiammò con tra
anch'io, / e benché fossi guardian de gli orti / vidi e conobbi pur
ch'era figura / vera ed idea de la moderna corte. forteguerri, 4-29:
castello è avane, e corte / fu de i re d'italia un giorno.
11-ii-4: è uno de'primi splendori de la corte romana e una de le
primi splendori de la corte romana e una de le più salde colonne de l'ecclesiastica
e una de le più salde colonne de l'ecclesiastica dignità. foscolo, vii-135
, / da che eu me repento de ciò che m'è avegnuo, / en
anonitno genovese, xxxv-1-758: de ben far festa e covìar / e
onor, / mai no ne visti par de lor. novellino, 64 (105)
, v-190-2: provinzano martinelli d'aliana de la corte di petronio in greti. aven
, 13-33: la lussuria fetente è cacciata de la mente: / castetate sta presente
un pezzo inante / verso ruggier fuor de le prime porte, / e lo raccolse
corte perch'io accetti altri partiti. de sanctis, lett. it., ii-396
e fanno ad artois la corte. de roberto, 363: in mezzo ad essi
, 26: comandò ai famigli de la corte che presto el pren- desseno
z. per aver ferito un sergente de la corte e indirettamente vietato che non si
può dire ch'io, sì per sospetto de la corte e di quel che poi
io... non aveva temenza de gli sbirri. f. f. frugoni
onore d'essere presentato al vecchio marquis de b * * *, segnalatosi in gioventù
imprese cavalleresche nella corte d'amore. de sanctis, i-38: ti deve dire [
soldi mezo n denari per la lavorascione de la cortigela. strinati, 114: for-
in sembianza si vedean le finte / figlie de le selvatiche corteccie. 2
, come sono quelle del cedro, de melagrani e delle zucche:..
forte ad onne ria tortura; / de vii corteccia veiolo ammantato, / conservace l'
effetti sul transito sono precisamente opposti. de sanctis, lett. it., ii-73
non ristringersi alla corteccia dell'insegnamento. de sanctis, lett. it., i-171
vane... misurano i cuori de gli uomini da le passeggiate, dai corteggiamenti
da la porta aurea del mondo / de le fiamme minori il sommo duce /
questo diogene, il quale per grazia de le stelle non ave altro, che voi
chiamar la signora; ma quali consolazioni! de sanctis, lett. it.,
che, non conoscendo intieramente la qualità de la donna, s'erano messi a
e che piaceva anche a me. de sanctis, i-178: s'indegna che la
da ferdinando e carolina di napoli. de sanctis, lett. it., ii-90
verginella e reina, / dentro la reggia de l'ombrosa siepe, / su lo
sostiene, / e corteggiata intorno / de lasciva famiglia / di zefiri ministri, /
la corona e d'ostro il manto. de sanctis, lett. it.,
più d'ogni altra bella / fia de le grazie l'ultima sorella. tommaseo,
. marino, 19-386: passò poi de la dea, che 'n cipro impera
incivile perché è tua sorella *. de sanctis, lett. it., i-26
carducci, 504: cresce l'ombra de le nubi, si distende su la terra
fenice de'colli, / col natale de l'anno / rinascendo più bello, il
freme / di mistero e di splendor. de sanctis, lett. it.,
a piedi verso la casa della sposa. de roberto, 298: quando dio volle
/ giovinetto cortese / e de'parenti e de la patria tutta / dolce delizia e
come ricercano l'usanza e la creanza de le corti. manzoni, 63: il
/ per tua santa mercede / sovra de noi provede, / ché forte ciascun
fuoco al fin si metta, / né de la vita a un sol si sia
ragionava d'arme e d'imprese e de la bellezza di questa nostra lingua e de'
, ché io ti pagherò molto cortesemente de la tua fatica e te ne resterò con
conv., iv-xxv-i: la maggiore parte de l'amistadi si paiono seminare in questa
un cavaliere, che veste i panni de la cortesia e in ogni suo affare
non già meo valore / me conquistò de voi la segnoria, / ma la gran
segnoria, / ma la gran cortesia / de vostro dolze e debonaire core. angiolieri
. tavola ritonda, 1-484: la cortesia de l'uomo cortese fa rimuovere la villania
la via, / carne sì volse pigliare de la vergene maria: / ma non
tanta è la sconoscenza, che vèr de me voi mustrare. dante, vita nuova
e poi piaccia a colui che è sire de la cortesia, che ia mia anima
se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioè di quella
segnore m'avea nominata ne lo cammino de li sospiri; e acciò che lo
troppa gente ne ragionava oltre li termini de la cortesia; onde molte fiate mi pesava
in cortesia l'assunto / di gittar de la sella il cavalliero. g. stampa
a farli cortesia / insin che sia de la scienza saggio. s. giovanni crisostomo
, di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e la cortezza del
non vile / sembianza era costei. de sanctis, iii-305: dame mezzo vestite
quantunque tutti quelli che sotto lo stendardo de la cortegianeria voglion esser posti e poi
il canto degli uccelli, il mormorio de tacque, il respirar del vento,
il respirar del vento, la freschezza de l'erbe e simili ciancette. cortigianescaménte
bello del ronfare la piantò nel letto de toste cortigianescamente. = comp. di
distinta dalla lingua nobile e cortigiana. de sanctis, lett. it.,
cortigiano emula e vince la donna. de sanctis, lett. it., ii-90
romanesche, nate / per morir cortigian de la pagnotta. marino, i-22: tutta
la spalla o gli dona una sferra de le sue cose vecchie. caro,
cardinali. ariosto, 12-10: nulla de muri appar né de pareti: /
, 12-10: nulla de muri appar né de pareti: / che quelle e il
ariosto, 32-80: quale al cader de le cortine suole / parer fra mille
corta / uscirò al camin lor fuor de la porta. celimi, 1-94 (223
è lunga a venir troppo, / e de la vita il trappassar sì corto.
che mortali / da sostener la vista de gli dei. / non cred'io già
e 'n su l'eccelsa cima / de la mia rota ascenderai di corto.
avendo di bocca sua confermata la confessione de l'amante, fu condannata che le
/ che le permetterebbe un genovese. de roberto, 310: col mondo sottosopra
gioco [della palla] che uno de i giuocatori sappia fare, altramente egli
spirto alberga / sin ch'oda il suon de l'angelica tromba, / che dal
erano tutte nobili e di più chiaro sangue de la moglie. g. m
corvàccio! » risonò all'intorno. de roberto, 564: scorgendo le vesti
organo della cosa infinita ed eterna. de roberto, 363: in mezzo ad essi
sì come dice lo filosofo nel principio de la prima filosofìa, tutti li uomini naturalmente
corpo entri ne l'essenzia e sustanzia de le cose corporee, e che ne
192: doi sono gli principii essenziali de le cose, la materia e la forma
contingente, la divinità e l'universo. de sanctis, leti, it.,
a mutare tanto l'aspetto delle cose. de pisis, 139: vedi,
mostrare, / set te lo plachesse de fare, / estu meu comandu scultare »
palazzo, ma una città in forma de palazzo esser pareva. vasari, ii-123:
/ fanno piccoli cenni di tacere. de roberto, 362: quando bisognava mettere fuori
conte ridolfo,... sana de la mente.. dispongo ed ordino
mente.. dispongo ed ordino così de le mie cose. boccaccio, dee.
33: in questa città del nombre de dios vi stemmo forse quindeci giorni molto
perch'elli entendesse e conoscesse lo mirabile artificio de questo mondo. firenzuola, 55:
quando le circostanze lo rendono opportuno. de sanctis, leti, il., ii-69
fedeli al nuovo ordine di cose. de sanctis, iii-92: l'idea che tutto
l'uomo non doverebbe mai (non favello de ladri) per una picciola cosa (
anche passato il tempo di ridere. de sanctis, iii-93: le idee nuove
... risplende per l'opere de gli academici, come si vede continuamente
: mercoldì ad otto giorni, che sarà de le ceneri, sarete convitato con molti
esaminata, non lo sapeva dire. de sanctis, lett. it., i-112
le più belle cose del mondo. de roberto, 336: -ma, sai,
questo è quello strale / che l'arco de l'esilio pria saetta. sonetti e
gli stessi romani non fussero della cosa de gli anni ben risoluti. manzoni, pr
(44): e ne l'una de le mani mi parea che questi tenesse
, / quei conosce i momenti. de sanctis, i-16: una giovinezza ardita
in te mai mente altera? / e de pietà ribella / però se in cosa
: umana cosa picciol tempo dura. de sanctis, lett. il., ii-412
che questo spirito viene per li raggi de la stella: per che sapere si vuole
realtà in quanto progressivo divenire. de sanctis, lett. it., ii-58
, e si caricò la storpiatura. de sanctis, lett. it., ii-79
si truovano da galeno, ne'libri * de medicina mercuriali ', essere manifeste ciance
le sue cose belle / per dar più de diletto a li ochi nostri; /
a li ochi nostri; / e tu de esser mirata te disdegni? bembo,
i più severi fulmini della legge! de roberto, 415: avevano fatto sapere che
a la beata mensa, ma, fuggito de la pastura del vulgo, a'piedi
narrazione trapassi continuata di cosa in cosa. de sanctis, lett. it.,
che. guittone, 156-1: alberigol de landò, appena cosa / disconcia ed
, ovvero uno stato di cose. de roberto, 271: allo stato delle cose
un controsenso, un'assurdità. de sanctis, lett. it., i-174
straordinaria sono sostanzialmente una cosa stessa? de sanctis, lett. il., i-24
, standosi in un er- metto presso de la villa un miglio, e forse due
: cominciò tutte le domeniche nel mezzo de la messa a far loro brevemente un sermone
a l'altro, non rubar i pali de le vigne, non far pascer le
canta e grida, / è uno disio de l'arma, che pemsosa / la
ove si fida. / e quest'è de l'amore la propia cosa, /
sannazaro, 11-179: cominciò a servirsi de le astuzie e, bassando in un punto
l'altre inferiori sono coperte da una scorza de albero. marino, 18-94: ed
fallo, / né cercar compassion de le sue angosce. marino, 12-24
; suppone pertanto sempre la riflessione. de sanctis, leti, it., ii-62
proprio vivere, godere e patire. de sanctis, leti, it., ii-262
l'acqua, lo vento posa, de stimolar non tace! dante, inf.
o per mala coscienza si allontanarono. de sanctis, lett. it., ii-156
, la grandezza e la potenza / de la cittade [di mantova] tien quel
dovrà informare e guidare quella rivoluzione. de sanctis, iii-3: ci era dunque
d'assai di quella d'omero. de sanctis, lett. it., i-122
115: messere, e vui séte uomo de dio e non vi fate coscienzia nominar
con ragione mi fo coscienza disturbare. de sanctis, lett. it., ii-100
del favor che mi fa, e de la stima che mostra tener de le
, e de la stima che mostra tener de le mie cose, ancora che la
che siano da lei messe in considerazione de gli altri. tasso, 7-40:
sposo poi un miracolo di tenerezza. de sanctis, lett. it., ii-152
... dispongo ed ordino così de le mie cose e de'miei beni,
passo seguitandole, andavamo per lo silenzio de la serena notte ragionando de le canzoni
per lo silenzio de la serena notte ragionando de le canzoni cantate. galdi, i-237
, 434: meglio così! sangue de i morti, affretta / i rivi tuoi
fare; / co porrai pena portare de cusì granne offen- sanza? '.
: li medici dicono che la superfluità de sangue che li corre al cerebro lo
così splendido, così in pace. de sanctis, iii-11: mai l'ingegno
gli dii mi lascino i veder vendetta de chi tanto affondami, /...
sia fatto così e così; ma de l'uomo mostra che vi pensasse nel
qui ci vuole il padre cristoforo. de sanctis, lett. it., ii-77
stagion dai rami sgombra. / cori de lo mio core, / ch'è selva
e civile degli aspiranti alle cattedre. de roberto, 586: io posso soffrire
10-153: sospirando egli sovente per rimembranza de le antiche fiamme, i sospiri si
hanno, a parlar così, più de l'immune. grazzini, 4-389: mai
significato assoluto. -anche iron. de sanctis, iii-202: il poema del cervantes
il bello ingegno vostro dalli onorati studi de l'alta cosmografia, della vaga geografia
le morali d'aristotile con l'aggiunta de l'istorie, de la cosmografia, e
con l'aggiunta de l'istorie, de la cosmografia, e de le cose che
l'istorie, de la cosmografia, e de le cose che corrono a la giornata
che si piglia e si assimila tutto. de sanctis, lctt. it.,
opere proprie, ha la mira. de sanctis, lett. it., ii-154
le vesti di grand'or consparte / porti de gli avi il patrimonio antico. pindemonte
, / bruto porco arlevò col pan de sorgo, / se te fazzo sbalzar zoso
poco, e del cospetto a pena / de la sicilia navigando usciti. alfieri,
se io me conduco nel cospetto / de quella per cui formo le parole, /
la mia gravissima colpa, in conspetto de l'intemerata absoluta giustizia. manzoni,
egli, aver pur questa felicità de ritener quella imagine divina nel conspetto de
de ritener quella imagine divina nel conspetto de la mente, de maniera che, quantunque
divina nel conspetto de la mente, de maniera che, quantunque ciechi, hanno
perché rimanermi inerte mi pareva codardia. de sanctis, iii-347: aveva [il settembrini
francia: ne ritorneranno realisti ». de sanctis, iii-348: cospiratore inabile [il
era stato un cospiratore e un combattente de le prime rivoluzioni italiane. bocchelli, 2-242
rivoluzione, stava ormai per iscoppiare. de sanctis, lett. it.,
i siciliani, ed esperti nelle cospirazioni! de roberto, 428: il professore diceva
potenze straniere e nemiche della francia. de sanctis, lett. il., ii-257
/ perché fu ella fatta / e de la costa tratta: / prima,
, 2-8: la femina fu fatta de la costa de l'uomo. monaldo da
la femina fu fatta de la costa de l'uomo. monaldo da sofena,
e ferìo cesare di sotto la boccola de lo scudo, ri che neuna difesa li
, che non li mettesse lo troncone de l'asta in tra le due coste
, 270: quale tenea casa a pisone de costa la sellaria. monti, 17-375
costa. marino, 329: de l'ispida pendice / la costa inaccessibile si
lor ripa né costa, / ché de lo scampol no rimarà costa. boccaccio,
di sicuro, porto di acapulco, capacissimo de innumerabile navi. marini, xxiv-822:
una costa del le povere donne per sostenimento de la vita loro. arelago infinità di
e seguire / tanto la costa de la negra gente, / che passino
costante, e tutte le persone che erano de tomo, suspi- cavano tale atto.
. tasso, u-iii-584: si disputa de la ragion di quelle cose ch'avengono
poi che il tempo invola i fiori / de la cara gioventù. pindemonte, 189
una bellissima storia, messa in mezzo de due figure similmente come l'altre sono
si fa, contro ai mali, / de la costanza sua scudo ed usbergo.
che vale dieci, può costar mille. de roberto, 430: i libri che
renduto a fare / l'arte disgraziata de l'usurare, / la qual consuma la
costato, / ché ben n'ho men de la sangu'e del fiato, /
ragione. bruno, 3-61: il vermine de la conscienza diceva: se questo poco
ix-215: e quando ch'el vien de notte, / e tu ve'ch'i'
ed abbrusciando il paese con grandissimi danni de la contrada. tasso, 1-78: le
] ella [= nella] parte de vanti ella fronte sei stelle aunate, le
di quella croce corse un astro / de la costellazion che lì resplende. guerrazzi
gli metteva addosso una costernazione repentina. de roberto, 574: ma se tutti,
, 2-33: io ho fatto il saggio de le pèsche, che di costì mi
arte. segretario generale della costituenda provincia de la spezia *. c. e.
anello passivo dell'incomprensibile suo sistema. de sanctis, lett. it., i-76
costituire la pensione a m. rocco. de luca, 1-6-100: quando poi.
sicurezza, e liberarci dalle fallacie? de luca, 1-6-41: quando però sia monasteri
né chiarire mutuamente i loro pensieri. de sanctis, lett. it., ii-415
quando temendo / che non costi * de corpore delieti ', / ed ei costituir
società non vi sarà truppa permanente. de sanctis, lett. it., ii-265
, 13-5: costui, per paura de ladri, fingeva di esser constituto in gran
del mondo è il principio formale constitutivo de l'universo e di ciò che in
e riassume la grande idea nazionale. de sanctis, lett. il.,
ci assicura le nostre franchigie costituzionali. de sanctis, lett. it., ii-
tasso, 11-iii-1019: se per la constituzione de la virtù fosse necessario il nodo e
ne seguirebbe che ciascuna virtù fosse forma de l'altra e ch'ella fosse virtù
necessità e dall'ordine delle cose. de sanctis, lett. it., 11-68
anticamente in italia, quasi dal principio de la costituzione di roma,..
nei modi e nelle forme legali. de luca, 1-6-118: quanto alla prova della
a stabile ed ordinata ragione grammaticale. de sanctis, iii-89: si voleva considerare
il signor lombardello cavar da l'idea de la poesia, non il racconto, ma
non il racconto, ma la costituzione de le cose e de l'azioni, perciocché
ma la costituzione de le cose e de l'azioni, perciocché il racconto è
tanto superò silio ne la costituzione de la favola, che non si può dubitare
corruzione, e l'altro dopo la corruzione de la lingua romana. algarotti, 2-298
posto nome alla sua romiteria, la regola de quattro evangelisti, dell'ordine di san
risponderà per insino che dura il giudicio de la sua causa, il quale s'
era emposto, / davame 'l costo de gran battetura. pulci, 10-114: e
a le tue labra accosto / e de l'anima il fior suggo coi baci,
signor griso fosse qui a regolare ». de roberto, 131: ordinò al cocchiere
del tuppo, 526: esopo, ignaro de tante tradimento, suplica li delfii che
poi cacciarli anche di città come grandi. de roberto, 316: presiedè il pranzo
-per simil.: di animali. de pisis, 215: grigio colombo nell'alba
mie luci asciutte / con le parti de l'animo tranquille / quelle note,
di sua man l'abbia construtte. de sanctis, lctt. it., i-193
suoi personaggi, ecc.). de sanctis, lett. it., ii-400
per il nostro proposito del nascimento de l'amore, è che tutti gli amori
desideri umani nascono da la coalternata divisione de l'intelletto e corpo umano. ariosto
civile consorzio mal atti al bene. de sanctis, iii-301: zola ha da natura
per simil. e al figur. de sanctis, lett. it., i-153
li rettorici, sì per lo numero de le sue parti, che si pertiene a
meglio e nelle parti e nel tutto. de sanctis, lett. it.,
di un artista). de sanctis, lett. it., i-194
bile, in contar sogni e dir de pappolate senza construzione e senso alcuno,
vogliono render suspetti ed profezia grande, de recondito misterio. galileo, 3-4-252: così
: accompagna costor soavemente / il sonator de la sincera avena. salvini, 30-2-195
testa, di quello un corno, de l'altro un quarto di dietro, di
, 1-232: cingi le costei tempie de l'amato / da te già in volto
opposizione andò temperando il suo rigore. de sanctis, lett. it., i-181
/ in difamarlo noi ci assottigliamo. de jennaro, 119: mostrato m'à tue
stato assai ne lo pensire, / che de 10 star con deo hai costumanza,
mi è preso di ricontare l'insegnamenti de li filosofi di quella dottrina ch'è
ant. pratica, frequentazione. storia de troia e de roma, v-157-24: cycrobs
, frequentazione. storia de troia e de roma, v-157-24: cycrobs da lo
da lo numero e da la custumanza de c cavalieri, dicto fo nocen- taurus
per riccura, / ma per isforzo de bon costumare. francesco da barberino,
guittone, i-267-124: fue costumato a pascierse de ve- neno con altra vivanda mesto.
spalle '. il che mostra il costume de l'insolenza, e de la rustichezza
il costume de l'insolenza, e de la rustichezza. costumazióne, sf
costume. guicciardini, 54: el costume de * capitani quando sono male pagati,
che potreste mutar l'aspro costume / de le luci, ond'io vo per
... per adottrinare la gente de la scienzia e de tutte l'arti e
adottrinare la gente de la scienzia e de tutte l'arti e de li boni
la scienzia e de tutte l'arti e de li boni custumi per sapere vivare.
rei con la potenza loro estorta / calcan de * buoni i colli pazienti. albertano
dissidio pose / il corrotto costume. de sanctis, iii-4: la corruttela de'
leggi; ma chi vuole che cognizion de le leggi sia filosofia de'costumi, come
è da sapere che li costumi sono beltà de l'anima, cioè le vertudi massimamente
la diversità de * climi han sortito varie diverse nature,
colore, detto anche francesemente 'tout de méme ', qua si dice: vestito
'. il che mostra il costume de l'insolenza e de la rustichezza. tasso
mostra il costume de l'insolenza e de la rustichezza. tasso, ii-335: il
è cattivo assolutamente; ma il più de le volte si manifesta generoso e magnanimo.
contenuta nelle espressioni haute couture, maison de couture, ecc. ». costurière
cose; in cotal mentre io, addobbato de la vostra divisa, senza saputa de
de la vostra divisa, senza saputa de la ninfa, vi verrò drieto gattone
io potrò nel verso mio scoprire / de 'l vostro sen le due beltà gemelle /
vostro sen le due beltà gemelle / e de le late spalle il candid'arco?
toscanesimo ha 1'* e'*. de sanctis, i-126: l'ingegno ha una
stringe, e tenta / prevenirlo. de sanctis, i-71: prendiamo ora ad esempio
, 18: perch'io portavo un cotalon de ferro, / ch'aveva un po'
awegna che quelle cose, per rispetto de la veritade, assai poco sapere si
più dilettazione che 'l molto e 'l certo de le cose de le quali si giudica
'l molto e 'l certo de le cose de le quali si giudica secondo lo senso
/ sì gravi i corpi e frali / de gli uomini mortali, / che quando
viene e toma e patteggiando spesso / de le compre d'amor tratta i mercati
parlare indarno è tale: / perché de la virtù cote è lo sdegno. f
/ vigore in su la cote aspra de l'arte, / o troppo a questa
pietra. ariosto, 18-6: sparge de l'uno al campo le cervella,
metallica, che comunque da la cotenna de la terra essi cavin fuori alcuni vapori.
dal sangue materno si separa per mezzo de i cotiledoni o delle placente un fluido,
, il quale poi passa per mezzo de i vasi umbilicali in nutrimento del feto
s. 5 pie. -fue de l'aseto di puccio pisano. 2
; / al suo dispetto lo trasse de arcione, / e poi tra le sue
nel branco, e buona notte. de sanctis, ii-1-132: non è la
imitate ed esagerate con la massima ricercatezza. de roberto, 238: faceva come vedeva
sua bella cotta crespa ed inamidata. de pisis, 144: in fondo all'
sanno, o che possono, l'una de l'altra, e quella filza di
: ei vestissi allotta / la purpurea de l'arme aurata cotta. baldi, 4-1-216
l'ordine di servitori. non parlo de quelli de la prima cotta, i quali
di servitori. non parlo de quelli de la prima cotta, i quali son gentiluomini
men capaci di tal censura, parlo de le altre specie di servitori; de'quali
specie di servitori; de'quali altri sono de la seconda cotta; e questi tutti
chi un cottimo, chi gli ornamenti de la chiesa, e chi ima cosa e
sopra quella bestia per condurli alla region de gli uomini, l'asino..
porco franco e dodici centesimi il giomol de roberto, 551: tutte le volte che
e gli sta sempre alle calcagna. de roberto, 137: donna mara, sulle
sembianza si vedean le finte / figlie de le selvatiche corteccie. tassoni, 272
per l'urto e per l'impeto / de gli affetti tremendi, / me per
de'casi, e per gli orrendi / de i gran re precipizii, / ove
e l'aspra lima, / primo signor de l'italo coturno? prati, ii-56
la man dentro la cova / invece de l'augel i'aspe vi trova; /
quando sono nate, udendo la boce de la diritta madre, sì si partono
così covo le piume e chiamo spesso / de le mie gioie invidioso il sole;
ad occhio, palpandolo colle mani. de roberto, 300: la covavano con
segno è che male ci cova. de sanctis, lett. il., i-136
le aperte piume / colomba al pigolar de la covata, / ella corre beata /
questo spiraglio i loro spiriti malcontenti. de sanctis, lett. it.,
union de'corpi solamente, come è quel de le fiere, le quali sogliono avere
nido, i figliuoli e i pericoli de la caccia, non sarebbe unione o vero
unione. marino, 263: non de l'investigar con traccia accorta / de
de l'investigar con traccia accorta / de le fere i covili / l'alta sagacità
audito; / scrissete nel mio libello, de quel non fui essaudito; / ch'
sia distesa, / e nel colmo de l'ombra alta e profonda / sarà dal
cui riverbero era tremendo, io soffocava. de sanctis, iii-315: napoli non ha
covo, / avvocato e servigiale / de la pace universale. -non uscire
lo saperrà insegnar a covo. b. de rossi, 3-iii-2-285: quel gelosaccio di
/ e men gli stima che un covon de paglia. cellini, 1-92 (217
nel mezzo, crudelmente fu lacerata. de sandis, i-27: tale è la
il cozzar de'due dadi; or de le mosse / pedine il martellar. cesarotti
bel corpo d'imelda / cozzàr le spade de i fratelli e corsero / lunghi quaranta
: la invidia, madre e figliuola de la corte, ha cominciato con mortale
e i gran decreti / svolger non può de l'immutabil mente: / si parte
, e delle passioni di parte. de sanctis, i-109: non ved'egli che
/ e d'allegranza: / con abundanza de lo dolce pianto, / lo bel
e il cozzo orrendo solverà la lite. de sanctis, iii-8: l'italia,
, ho paura. nel cozzo / de l'ire terrene son troppi i caduti.
, / né rammenti il passato! de sanctis, lett. il., ii-419
, non giova dar di cozzo. de roberto, 102: i cadetti avevano
in somma voi, che siete cozzone de gli uomini vivi, che sarete dunque delle
dai monarchi che sono gagliardi uomini. de roberto, 376: quando non guidava
degno preco / fa cràstino là giù de l'odierno. pallavicino, i-558: i
t'importa, o razza sfatta, / de le cose di quaggiù? / un
ferro di cavallo in brillanti e rubini. de pisis, 135: non pare forse
-distintivo di onorificenze cavalleresche. de roberto, 297: portava a spasso,
confeziona o vende cravatte. de roberto, 342: questi per accaparrarsi simpatie
vestire celar la reale e generosa creanza de l'animo suo. aretino, ii-135:
magistrato ad un padrone di casa. de roberto, 191: ma queste, cara
come ricercano l'usanza e la creanza de le corti. g. c. croce
, lasciando senza risposta parecchie lettere. de sanctis, iii-181: illuminiamo gli intelletti
, e che dopo che colombo e vasco de gama l'avevano rifatta come era stata
che molti animali sieno cibo l'uno de l'altro. della casa, 2-3-359:
, amare e desiderare la vita. de sanctis, lett. it., ii-160
en cui è poderosa / aversitade, de a potense lene / metter creando vigore
viso esser conviene, -unde vaghezza / de fino amore cria. petrarca, iii-2-79:
e delle luci a voi compagne! de sanctis, iii-287: lasciamo stare il
vita entro vi cria / move dal riso de la donna mia. cardarelli, 342
nuovo re, che si prepara / de l'onta vendicar ch'ebbe a novara
crearlo l'imperatrice suo cavallerizzo maggiore. de luca, 1-3-2-150: si ripigliò in parte
: subito fu spedito al castigo giuseppe de liguoro, che allora era intendente di
desia la terra o il cielo. de sanctis, lett. it., ii-147
iudica necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de * nimici, guadagnarsi delli amici,
qual si cria ne la vista morta / de li occhi. cino, ii-586:
speranza], / o miei soave de l'afflitta mente, / e 'l piacer
: sì s'innoltra ne l'abisso / de l'eterno statuto quel che chiedi,
tutto che s'era millantato in roma de le grandezze e de le ricchezze sue
era millantato in roma de le grandezze e de le ricchezze sue di qua, non
impressa dall'onnipotente nelle sue opere. de sanctis, lett. it.,
duca, è informato d'ogni cosa. de roberto, 56: tra i creati
conducie, / che vanno a servidore / de la santa erode. latini, i-292
più fecondo compositore de'giorni nostri. de sanctis, leti, it.,
pura opera e creatura dell'assuefazione. de sanctis, i-9: innanzi al poeta il
posto alla testa degli affari, il vecchio de marco confinato ai minuti dettagli di casa
236: tengono che fino a l'ora de la creazione solo dio fosse in essere
monarcale sugli esseri che lo corteggiano. de sanctis, leti, it., i-249
freno anche essendo credente e cattolico. de sanctis, lett. il.,
della folla de'ciechi credenti e paganti. de sanctis, lett. it.,
credere, e a lui mancavano tuttavia. de sanctis, lett. it.,
il guardi per fiorenza, / ché de lo 'ngegno suo sta cavali ero; /
, che si suole prestare a sogni de gli infermi o a fola de romanzi.
sogni de gli infermi o a fola de romanzi. alamanni, 6-16-32: sicché
frutto di virtù per gli uomini. de roberto, 586: io posso soffrire
già era 'l mondo tutto quanto pregno / de la vera credenza, seminata /
a lo 'nvesibele cieco ven con baston de credenza; / a lo divin sacramento vence
: fate, parente mio, pur de gli stocchi: / pigliate spesso a credenza
chelli per temporale saranno signori u consuli de la compagnia manifestaranno a loro tutte tener
cucina. marino, 14-8: tosto de l'aurea noce apre la scorza / e
ne'suoi fondi le poche stoviglie. de roberto, 18: la cugina graziella,
il buon tebaldo esercita le dita. de sanctis, i-78: pio ix dee far
pur capita la vostra voce. -credo ben de la voce; ma del proposito penso
ordenata, o il crese o de creder mostrava. boiardo, canz.,
e non fia intesa / la celeste beltà de che io ragiono, / poi che
creda / ch'avrebber vinto i figli de la terra; / mettine giù. pulci
l'opra si vede, / qual de la prisca età si legge e crede.
in questo tondo / fosse la quinta de le luci sante? galileo, 189:
spesso li usci e i muri / de la contrada u'sono innamorati. petrarca 73-16
più parigina ch'io non credessi. de roberto, 600: chiamandolo « principe
sono i modesti che credono alla modestia? de sanctis, iii-85: anche oggi,
ebber battesmo, / ch'è porta de la fede che tu credi. cavalca,
ma ciò che sia non so. de sanctis, iii-139: dal concilio di
nulla mi vai che supplicando parli / de la fé ch'avea in lui zerbino avuta
forte capitano credesti la più nobil parte de l'uomo. guarini, 182: dunque
buona quantità di pecunia a certi uomini de la pergola, subditi di messer pandolfo
perder mai di vista due cose. de sanctis, iii-261: chi si tiene in
compatibile colla credibilità, colla illusione. de sanctis, lett. il., ii-163
diede la soprintendenza dell'artiglieria a francesco de orosco, soldato di credito nelle guerre
la parentela, e presso il pubblico. de sanctis, lett. it.
i nuovi dogmi perdono il credito. de roberto, 581: quelle carte
]: come vedi per la lettera de la nostra compagnia ebe per più suto detto
questo mi faciate costì creditore me proprio de f. 613 * 4 e debitore paolo
atti o d'idee di qualche importanza. de sanctis, lett. it.,
ie braccia in croce umilmente l'uno de la sceleraggine fatta e l'altro de
de la sceleraggine fatta e l'altro de la troppa credulità, a fenicia e a
/ la tua sublime / credulità. de sanctis, lett. it., i-74
/ sotto l'onnipotenza tener creduletate, / de mai rascion non petere a la difficultate
accordarono. bibbiena, xxv-1-28: buttando de figure e punti e avendo pure ben la
e par più presto filosofo che credulo de la legge. tasso, 2-5:
. marino, 18-157: o troppo de le fere aspro seguace, / ed ai
ed accortosi a lo sfavillare degli occhi de la sua donna che ella tutta d'amore
anonimo, 348 a: non si blasmi de lo suo creduto. d.
legge, dimostrano come dalla vera comunione de * beni noi siamo più lontani che mai
vedendola vaga e gli occhi suoi belli de onestà pieni, li capilli anellati e biondi
anellati e biondi e il candido viso de cremisino mescolato,... deliberò in
nuovi testi fiorentini, 377: ne de dare 1 fiorino d'oro, lo
. kren, di origine slava. de sansone cum el fo engegnao: / la
creppa. marino, 12-147: repente allor de l'arbore, ch'io dissi,
ha albergate doglie! / tentat'è de rei voglie de volerse perire. cavalca
doglie! / tentat'è de rei voglie de volerse perire. cavalca, ii-36:
occulta; ove apertamente ad ogni omo de la terra la contamo. poliziano,
dico io! faremo crepare gli invidiosi. de roberto, 316: vi manca la
dalle risa. bellincioni, ii-38: de le risa el melon vidi crepare.
(1-775): io me ne crepava de le risa, e per non guastar
ne fan quel guasto, che fa de le vivande un che ha cenato a
altri insieme non sanno la decima parte de quello che sanno le mie crepide.
rucellai, 284: quand'escon l'api de i rinchiusi alberghi, /..
... / sentesi prima il crepitar de l'arme / misto col suon de
de l'arme / misto col suon de le stridenti penne. pascoli 245: sembra
, che tutti sanno. è il tempo de 'la signorina felicita ovvero la felicità
. carducci, 1000: nel crepuscolo de i sensi / tra le due vite
a notte discende / pe 'l crepuscolo pario de le doriche forme /...
notte. caro, 12-iii-137: nel mezzo de l'ovato per empir tutta la parte
quanti. -per simil. de pisis, 203: in un crescendo sottile
'di inaspettate e originalissime stramberie. de sanctis, lett. it., i-236
vedesti, e madri / veglianti a studio de la culla, e curvi / de'
carducci, 909: non più il rumore de gli anni lieti crescenti, / non
gli anni lieti crescenti, / non de gli amor le cure, non d'imeneo
sannazaro, 9-138: la maggior parte de le cose e divine et umane è
e così per conseguente, i tempi de l'arare; del mètere, di piantare
teme per usato / dunqu'è temenza de l'amor crescente. tasso, 4-16
fòri artigli / cresciuti, e l'arme de la bocca orrende, / mena seco
/ io son rimasta timida fanciulla. de roberto, 309: ah, come aspettava
fatto chi? quelli che sono / de la schiatta gentil sua stratti e nati,
aiuto, / avendo posseduto vertù fuor de suo atto, / questo è novel contratto
non iscema e non cresce mai senza saputa de la ruffiana, et il sole non
, e non si colca senza licenza de la ruffiana. piazzi, i-2-173: diviene
per l'appunto un terzo del palmo romano de gli architetti. algarotti, 2-156:
passarono già i cento! ». de roberto, 147: poi il suo cruccio
costato, / ché ben n'ho men de la sangu'e del fiato, /
crescendo il conoscimento, cresce l'amore de la divinità conosciuta. bembo, 1-91
vendetta, e allearmi / nutrir si de *. pindemonte, ii-177: e col
ha sempre possibilità, da la parte de l'oggetto conosciuto e amato. galileo,
: gli antichi si maravigliavano estrema- mente de i crescimenti del nilo, non solo perché
guagno re'intender, / poi che atri de so mar prender / corerà con largo
sembiante d'un uom d'antica età de: i vòta di sangue, empie
ix-100: se v'accorgeste del fuggir de l'ore, / e come il tempo
e non ben chiude / l'estremità de le bellezze ignude. idem, vii-564
dell'anno s'intigne nel mele. de roberto, 176: in città, la
coro. aretino, 8-57: i quadretti de lo orto divisi da alcune belle viette
come nel freddo inverno suol fare il fiato de gli uomini; pensati che quivi non
tra gli altri uccelli io viva adorno / de getti, de braghette e de sonagli
io viva adorno / de getti, de braghette e de sonagli, / con le
/ de getti, de braghette e de sonagli, / con le promesse assai
/ più ch'a le vere brocche de bresagli. palladio volgar., 1-28:
la man trepida, le ondanti creste de l'elmo / posate a terra,
ond'era tratto napoleone non piangono. de sanctis, iii- 357: non
/ e pe 'l tristo deserto / de le crete maligne / un fioco suon correa
eretico. citolini, 201: parlando de le radici d'erbe troveremo...
da verona, v-434-102: a lo re de l'inferno per gran don lo
tesse / là da'belli occhi, e de le chiome stesse / lega 'l cor
a quella claudia che 'l naviglio / de la madre di dèi trasse pel tibro.
tasso, n-iii-739: più certo testimonio de la sua pudicizia è l'amor del
... sindichi e procuratori legittimi de la detta parte, a'piati tutti e
a dio, raccapricciavasi e tutto inorridiva. de luca, 1-15-2-17: quelle cause d'
per mandare ad effetto, primieramente fu de bisogno domandar licenzia a quel vice re
'che sopra un piatto di granelli. de luca, 1-152- 162: sopra questa
, ma la grandezza della criminalità. de luca, 1-3-1-98: come, per
uomini quei ch'hanno del porco, de l'asino e del bue, son certo
): se lo sugello à en se de fare el leone colle grande crina e
stalle, / ove a l'uso de tarme si riserba, / fugge, e
e vie magiore / che quel de augusto on d'altro imperatore,, che
395: si mostra in viso de la stella bianca / qual mostra crini
adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, / o bella
270: quindi i verdi crini / de la madre d'amor recisi e sparsi
e quattro- cento / gl'inculti abitator de l'apennino; / apennin ch'alza
gonna a rose turchine: / più snella de la crinolina emerge la vita di vespa
suoi frutti come gli altri erbaggi de gli orti. montigiano, 190:
un'opera letteraria o teatrale). de sanctis, iii-78: quando si sente dannato
dare prò olo sanctu et crisima tomela de granu sesta rase. iacopone, 43-326
ne la tua fronte croce segno / de crisma te, salute a tua valura:
divi sione, che è de le pietre biancheggianti, sarà...
tìasi l'onda in rivoli tra'massi / de 'l clivo, in più di cento
sedeva, sì per goder il fresco de l'ora che da le crispanti acque soavemente
così pensoso, gionse a una riviera / de un'acqua viva, cristallina e pura
-intellettualmente lucido. oriani, x-21-270: de nittis, immobile ai piedi della culla
orpimento e l'arsenico cristallino esser apponto de una medesima natura. redi, 16-v-407:
/ terzo ciel ha trovato, ardor de serafino. dante, conv., ii-111-7
un sistema, ecc.). de sanctis, lett. it., i-184
astratte, prive di vita. de sanctis, lett. it., ii-148
pubblico, come la biblioteca del bibliofilo de marinis. sinisgalli, 6-98: il
neve ritornare. bonagiunta, xxxv-1-272: de dentro da la nieve esce lo foco
maiore lampada... era sferica de mundissimo cristallo. ariosto, 33-104: colonnate
o labbra profane: al labbro solo / de la diva che qui soggiorna e regna
: ti addurrem ne le fulgenti / de l'ametista grotte e del cristallo,
no è or, dar è plui de cristal. cenne da la chitarra, vi-11-192
. tasso, 16-20: dal fianco de l'amante (estranio arnese) /
i fiumi, i e 'n vece de l'erbetta per le valli / non
venuti per disporlo a morir cristianamente. de sanctis, lett. it., i-160
, el sale e 'l battesmo / de mio cristianesmo / e chi me pose
di rivoluzioni, com'è camminato finora. de sanctis, lett. it.,
esclusione di un nome nel conclave. de sanctis, lett. it., i-112
* o vero « gentili *, de li quali le sentenze anco non sono
ed è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che quella
. degli arienti, 8: lo effecto de la nostra congregazione, fratelli miei!
voi, e quelle prendere solamente in defensione de la cristiana fede, che da quelli
son cristiano * e non ama? de sanctis, i-128: il suicidio antico è
o letteraria, un'istituzione). de sanctis, lett. it., i-119
roma) alle norme della giustizia. de sanctis, i-128: il cristiano anche dietro
. carducci, 507: coprì l'onda de l'orchestra la reai confessione, /
ma tra le sue idee medesime. de sanctis, lett. it., ii-151
doti principali è la giustezza del criterio. de sanctis, lett. it.,
nella negazione e nel biasimo compiacersi. de sanctis, i-145: la critica dunque
istoria letteraria de'secoli che seguirono. de sanctis, lett. it., ii-156
condannando, altri atti e parole. de sanctis, lett. it., ii-265
su un'opera, un autore. de sanctis, i-127: egli ha diviso la
, in cui noi li vediamo. de sanctis, 1-8: al sensismo succede
mie note che le servono di risposta. de sanctis, iii-288: carattere principale di
il flusso e il reflusso e l'inondazioni de l'oceano e per poco la ritirata
come tu sai, per la morte de la felice memoria del signor duca mio marito
e cotto, come l'altre erbe de gli orti, e conservasi ancora in
garzoni, 1-554: ma il mestiero de * crivellari e di quelli che fanno
: a lei le ninfe bionde / filan de l'ermo in stami il ricco limo
di più ragioni, che le fantasie de le persone, studia, spia,
, scappàvano quasi scopati i mici. de roberto, 785: a un tratto,
gli occhi all'appressar del toso. de roberto, 35: in certi crocchi di
area veneta: cfr. venez. crózola de la vanga (v. croccia2
montebelluna, ix-1100: 10 stava apreso de la erose trista / planzendo le mie pene
sostenne, / io ti farò parer de l'« u * un « enne *
, / che me tormenta in guidardon de amore. grazzini, 328: e saltando
, 1007: sotto il falcato voi de le fischianti / al sol di maggio
sue orazioni, e metteva su gli usci de le case de le croci benedette.
metteva su gli usci de le case de le croci benedette. cellini, 1-80 (
come noi veggiamo, sostiene il trofeo de la croce, il quale in tanti altri
carducci, 1076: gli abitanti venian de le tre porte, / il carroccio
essere valutate da chi mi conosce. de roberto, 350: i buoni liberali
per ricognizione di questo pronostico merito ima de le grandi. buonarroti il giovane,
miracoi sentimenti l'idee un di cole de roma, xxviii-435: lo fece dedicare quello
quale erano rap ad onore de la beata damma santa maria sempre vergine,
quattro la quale ène ma tre de tutti li santi. boccaccio, dee.
5-7: essendo dama maria, sirocchia della de le quali io ho notizia, ed in
un'onda di sentimento fantastico nuovo. de marchi, i- 233: andate
, ecc.: un personaggio. de roberto, 607: seduto sopra una di
madonna magdalena..., giovene de virtù e laudevoli costumi, quanto altra de'
costumi, quanto altra de'suoi anni de la nostra cità, decorata, demostrandose,
demostrandose, come è sua natura, de dolce aspecto..., dixe:
io narrarò uno altro amoroso caso. de sanctis, lett. it., ii-411
una gioconda terrazzerà con un pergolato. de roberto, 166: il ragazzo guardava
se così fusse, vedresti omini solamente de virtù prediti e fecundi essere de dignità
solamente de virtù prediti e fecundi essere de dignità decorati, e non famigli de
de dignità decorati, e non famigli de stalla,... né alcuno de
de stalla,... né alcuno de nefanda ed execrabile vita a le volte
tattiche machiavelliche, di transazioni bastarde. de sanctis, petr., 20
, decorato col nome d'ideale. de roberto, 2-232: al giornalismo ed
un paio d'anni una fortuna. de roberto, 76: costretto a chiamar zappatori
il giovine dio greco delle nozze. de marchi, ii-279: venne in tavola un
l'uso francese: 4 la décoration de la légion d'honneur '. è il
/ di questo fatto nobile e decoro. de jennaro, 135: l'alta virtù
. caro, 5-490: è 'l favor de la gente, e quel decoro /
ridotti siamo e ci manca la compagnia de le donne,... noi possiamo
bisogna servare il decoro ne le occorienze de le occasioni. caro, 12-iii-58: perdonatemi
di fuori; io al di dentro. de sanctis, i-5: questa dignità non
di costanzo, 1-46: conveniva alla santità de papa e al decoro di quel sacro
anche il decoro della mia facoltà. de roberto, 22: voglio che il funerale
la legge e i precetti di dio. de roberto, 54: gli condono tutti
vi darò del grande, v'userò de l'inchinevole, e farò ogni male,
pare assai de- vuta cosa che, de te recordandomi, il fine disiderato si
, 3-15: trovasi ne le dozzine de goffi versificatori alcuni poeti da beffe.
che avanzin di buona fama gli altri de la città, importan più, dico
immortali, / né il colpeggiar temer de la squarcina. -mettere in dozzina
iii-127: palette, raddoppiare il numero de le mandateci: né se ne piglino
ne sai voglio che senti, / de la pietra draconica, com'io, /
xxv-2-29: « dracopopodes dicunt graeci serpentem de... genere draconum, quem dicunt
. dragaminas, corrispondente al fr. dragueur de mines e ingl. mine-sweeper.
103: faria pietate a un cor crudel de tigre, / a un crudel cor
/ e mortai drago in orridi deserti. de marchi, ii-389: il portinaio,
ammirato, 1-153: il conoscer la natura de principi è cosa molto difficile, perché
si legge al xxxvii capo del ix libro de l'istoria de gli animali in queste
xxxvii capo del ix libro de l'istoria de gli animali in queste parole: il
xm capo dell'ottavo libro dell'istoria de gli animali il drago marino è un
i tordi, i gobii, e molti de gli altri con tutti i sassatili.
farmi fare la dragona dal corsellini. de amicis, i-349: il capitano..
terra / fosse in alcuna serra / de le grande alpi, che si trovan
vigilanza: però da'poeti è fatto guardiano de gli orti de le esperidi e un
poeti è fatto guardiano de gli orti de le esperidi e un grandissimo cardinale ne fece
il dragone similmente ne le sacre lettere de gli egizi e de'cristiani or significa
battaglioni e coi dragoni di piemonte. de sanctis, i-74: pio ix fa
dans leurs étendards, sous le maréchal de brissac, qui institua ce corps dans
peso che 'l danaio d'argento de i romani... si truovano per
ciò che fu fatto per riparare la rovina de li angeli. 2.
acqua. posi, iv: drame cento de constantinopoli fano in venesia al sotile lire
.. muschio e zibeto e perle de onza se vendono a metecalli e se
fin tanto che dramma / me remarrà de vita o de valore, / non
che dramma / me remarrà de vita o de valore, / non partirà da quel
ostante condotto con una qualche intenzione. de sanctis, i-189: l'essenza del dramma
all'ambiente idillico dell'arcadia. de sanctis, lett. it., ii-188
distinguono da quelle del dramma musicale. de sanctis, lett. it., ii-331
più attuali problemi della vita contemporanea. de sanctis, i-n: a molti critici è
l'autore non lo seppe cogliere'. de sanctis, 7-337: in d'azeglio è
la verità e l'errore). de sanctis, iii-40: il padre..
inventore di un nuovo genere drammatico. de sanctis, 11-26: la divisione de'generi
educare al buon gusto anche il popolo. de amicis, i-537: qualche volta
di semplicità, che di varietà drammatica. de sanctis, 7-540: queste situazioni diventano
che denota vitalità, esuberanza. de amicis, i-79: alberto, uno dei
può essere affettazione e anche menzogna. de sanctis, ii-9-502: l'autore vi
un'espressione. - anche rifl. de sanctis, iii-79: l'ideale più alto
reso vivace, brioso, movimentato. de sanctis, 7-88: l'4 errico '
quel di dudon aventurier drapello, / fior de gli eroi, nerbo e vigor del
, ii-223: passa fra il pianto de la morta al letto, / cui le
netto nel formicolio nero della gente. de roberto, 516: una delle sue piccole
a drappelloni bianchi, verdi e rossi. de roberto, 24: dinanzi alla folla
posto con lui, perché imparasse l'arte de la drapperia, e devea per obligazione
noi altri narrò una mal pensata malizia de uno mercatante drappieri di lione, che,
candido petto imo veluppeto, a modo de una palla, de drappo crimisino,
veluppeto, a modo de una palla, de drappo crimisino, legato al bianco collo
tappezzeria. lacopone, 65-168: de margarite e perle sirà la vesta ornata
vesta ornata, / la zambra apparecchiata de drappi e baldacchino. francesco da barberino
cavato del coffanetto so- lemnissimamente el capo de l'oca, involto in uno drappo
del barbiero se partite, facendo sembiante de biastemare tutto el paradixo. bembo,
8-126: o driadi, formosissime donzelle de le alte selve, le quali non
sera vedute in cerchio danzare all'ombra de le fredde noci con li capelli biondissimi e
quando si soleva drizzar il crine de lo sposo con una asta in
. nuovi testi fiorentini, 409: de dare la giana s. xx,
,... / occupate dal principio de la loro vita ad alcuno mestiere,
l'animo loro a quello per forza de la necessitate, che ad altro non intendono
parole sue. petrarca, 80-39: signor de la mia fine e de la vita
: signor de la mia fine e de la vita, / prima ch'i'fiacchi
brando. bruno, 3-236: l'anima de l'universo, in quanto che anima
vide una cosa che non s'aspettava. de sanctis, i-34: ei si rivolge
, il-n: se 'n le piaghe de la lancia e chiodi / vive la fè
pian pri- gionier dietro sei trasse. de sanctis, ii-2: non si può
nido è fatta / del longobardo. de sanctis, i-185: questo personaggio è così
: dirissandosi le diete navi e galee de re per sentimento che ebeno d'una nave
ii -canzone, 8: onde 'l parlar de la vita ch'io provo, /
terreno, dirizzata, alquanto ri- traerme de loro generalità offendere. gir aldi cinzio,
razionale, qual'è governatrice non errante de la natura. 4. messo
. -con valore iperbolico. de roberto, 1-306: tragica, muta,
patria. tasso, n-iii-995: fanno testimonianza de l'an- tiche ricchezze e de l'
testimonianza de l'an- tiche ricchezze e de l'antico valore, con tante coltre di
e sì vari e sì inusitati ornamenti de le chiese drizzate al culto divino. gemelli
imita il suono del campanello. de roberto, 299: nel pomeriggio: drlin
cipresso, / e su la tolda de le fuste snelle / venezia mattiniera. d'
per modo minore, quasi come druda de la quale nullo amadore prende compiuta gioia
sentimenti, delle proprie emozioni. de sanctis, 11-255: nel purgatorio non ci
, ingannano quel sentimento che, come de gli altri è più nobile, così
iscoprire quanto mai eglino potessero tentare. de sanctis, ii-18-7: giovanni non ancora
e guarda, / e 'l pensier de l'andar molto difalca, / così l'
man co'semi esporre / le speranze de tanno al dubbio campo, / e macerati
macerati e tinti al vario lampo / de la pallida pianta i doni corre. alfieri
tasso, n-ii-286: il primo grado de gli animali è quello che ha l'
natura, i quali par che partecipino de la natura de le piante e de
i quali par che partecipino de la natura de le piante e de gli animali.
de la natura de le piante e de gli animali. d'annunzio, iv-2-59:
. davanzali, i-282: la sconfitta de gl'iceni fe'accordare i dubbii.
del grazia, xxviii-220: del fatto de la vendetta e de la guerra fare grande
: del fatto de la vendetta e de la guerra fare grande dubio vedemo,
essi ponevano lo campo per lo dubio de la notte, sì ardevano erbe intorno al