porre la mano a la dolce fatica de la presente opera de festevole novelle narratrice
a la dolce fatica de la presente opera de festevole novelle narratrice. idem, 3
titol vero / scritto: « ai liberatori de l'impero ». firenzuola, 713
la città fu congiunta a gli stati de la chiesa, anche quest'ultimo rigoglio
: con la gente di francia e de lamagna / re carlo era attendato alla campagna
. carducci, 694: oh palpitante de la luna al lume / tenero verdeggiar
primavera! idem, 836: a pie'de i monti e de le querce a
: a pie'de i monti e de le querce a l'ombra. idem,
quale uno suo amico a l'estremidade de la vita condotto avea, dissi a
conforti, e scema / l'impeto interno de l'intensa doglia;! ma non
certaldo, 138: sempre mai l'uscio de la tua casa fa che si serri
a dolore. ariosto, 10-36: de la corte d'alcina eran tre donne
. idem, 3-76: lasciano al suon de l'arme, al vario grido,
passavan a tumulto per la mente. de amicis, i-292: un giorno si
in giorno, a libbra a libbra. de roberto, 186: i monaci,
passo a passo è poi fatto signore / de la mia vita, e posto in
, / tratte dal cielo a odor de le vivande. caro, 15-i-193: vi
: dieci monache, tutte giovene e de gran bellezza ornate, con una vecchia abbatéssa
gran bellezza ornate, con una vecchia abbatéssa de buona e santa vita. c.
del collegio. cavalca, 9-9: de i grandi vanti che si diede un santo
colui che officia nelle feste solenni. de roberto, 186: i monaci, a
prammatica nell'abbigliatoio della bella signora. de amicis, i-912: una figura smilza e
m'ha accecato: / tanto lustrare de lei me fo dato, / che me
; come ne'bambini per bachi. de sanctis, i-41: poi venne il bisogno
paesi lontani lontani girano soli stravagantissimi. de sanctis, lett. it., i-351
? -insegno l'abbaco alle formicole. de marchi, 29: buco via buco fa
mano dritta e da sinistra coll'abaco tuo de le dita. vasari, i-389:
mondo è adorno, / uscir buone de man del mastro eterno; / ma me
abbaiamenti e poi digrignando i denti. de marchi, 399: un grande abbaiamento
abbaiamento gli fanno intorno i filosofi! de marchi, 324: protestò, se
di cani ronzanti e abbaianti intorno. de amicis, i-737: faceva sentire di tratto
: dimostrarsi inesperto, ingenuo. de marchi, 85: bisogna proprio cader da
in una lancia che le onde abballottavano. de amicis, ii-72: [le andaluse
d'or, / che abbandonano ridenti / de gli zefiri a l'amor. de
de gli zefiri a l'amor. de marchi, 204: chiuse strettamente gli occhi
temendo e de'troiani, / e de l'abbandonato suo marito, / s'
da certaldo, 116: fa spesso dire de le messe... per l'
abbandonate la sofferenza di un santo. de sanctis, i-182: comparisce fedra abbandonata
splendore intenso, improvviso). de amicis, ii-63: è un luccichio abbarbagliante
egli la lascia dominare, il più de le volte lo guida ad odio più tosto
fitte, / abbassavano il pollice nervoso / de la mano gentile. dossi, 269
a bastanza. masuccio, 408: de tutto è stato a bastanza parlato.
vagante si abbatté...]. de sanctis, i-281: abbattendosi col pensiero
e l'anello abbaziale della badessa. de roberto, 181: egli era il
per alcun tempo tra'letturi o ascoltanti de la racontata novella vi fusse alcuno,.
fusse alcuno,... sappia de certo che lui se abbecca il cervello.
sorridente se ne tornava dalla scuola. de marchi, 319: io non so che
chiuso pensier natura abbella, / morte, de serto avviva. de amicis
, de serto avviva. de amicis, i-497: da quella solitudine,
l'omo aver gioia né gioco / de loco altro che quello / ch'ai core
seguito io, a la preghiera fatta de l'audienza, questa persuasione, cioè,
ch'ebro divenne / l'abbeverar del vin de la follia. monti, 24-446:
grigio, vi abbeverai gli occhi. de pisis, 145: e il mio cuore
per mantenere abbondanti i mercati a benefizio de i poveri, proibiscono [ecc.
fossono sterili. ariosto, 17-18: de le più ricche terre di levante, /
le più ricche terre di levante, / de le più po- pulose e meglio ornate
/ e dato m'ha en pino de pena abundanza. idem, 73-41: puoi
e le fiumane / è l'abundanza de le vene strane, / che circondan lo
tanto darsi a torno, che avesse abondanza de la cosa di cui il marito le
cielo. marino, 19-375; reca de l'abondanza il fertil corno / un'altra
/ ispumeggiano i frantoi / scricchiolando. de marchi, 232: l'abbondanza cacciata dall'
tanta abundanza, / la smesurata amanza de lo core 'nfocato. idem, 80-49
i-248): ove sono le vene de l'argento e degli altri metalli in grande
gli occhi miei piena ne véne / de le lagrime ch'escon de'sospiri, /
fiero ardor più sempre abbonda, / né de la sete mia manca pur dramma.
ha el dolore cusì circondato? / recerca de for, ché 'l vaso è
po, cerchia di persone. de amicis, i-433: quell'accolta di giovani
cristiani accolti sono / ne la tenda maggior de l'altre tende. marino, 5-73
in più rote, a l'arietar de l'onda. parini, giorno, iv-558
guardia e in acomanda, i quali de tenere a termine d'uno anno, a
mia ope- nione era... de fare uno viaggio in levante, e io
giustizia, l'accomandò a messer nicolò de tolomei. idem, 9-95: l'
commercio, 21: se alcuno patrone de navilio, o compagni, prendessero in accomando
commercio, 21: se alcuno patrone de navilio, o compagni, prendessero in accomando
genova: « declaramus ac- comendam intelligi de pecuniis mittendis prò emptione mercium, et
pecuniis mittendis prò emptione mercium, et de mercibus mittendis, ad hoc ut vendantur,
: « accomendatarius est is, qui de accomendis seu implicitis exequendis curam habet *
sopra un masso dirotta- mente piangendo. de amicis, i-460: egli ci dà tutto
e non instruisca gli uomini nella varietà de i segreti della natura, è cosa degnissima
più accomodata- mente, ringraziò il re de la buona openione che di lui teneva.
perché m'è venuta fatta così. de marchi, 832: un piccolo dovere
che rendono il suono naturale e ordinario de gli organi, convengono meglio per accompagnamento
di sguardi. / si come al suon de le canore corde / s'accompagnano i
le battaglie: / ciascuna ne dà guadagno de vittoria en travaglio; / fa fugar
en travaglio; / fa fugar quelle sembiaglie de quigli forti nimice, / fané deventar
è di sopra del carro, e de le ruote, e de li accompagnatori,
carro, e de le ruote, e de li accompagnatori, e de le accompagnatrici
ruote, e de li accompagnatori, e de le accompagnatrici. leone ebreo, 109
iacopone, 36-4: anema, che desideri de gire a la gran corte, /
di vedere acconciare il lume e 'l fuoco de la casa. idem, 177
nullo acconciatore per loro fatiga e magistero de loro acconciatura de panni ricepano per ciascuno
loro fatiga e magistero de loro acconciatura de panni ricepano per ciascuno panno largo in
nullo acconciatore per loro fatiga e magistero de loro acconciatura de panni [ecc.
loro fatiga e magistero de loro acconciatura de panni [ecc.].
acconsente / al pianto, e oblia, de * fortunati il cuore.
meuccio, que'che t'ama assai / de le sue gioie più care ti manda
stricnina, senza con tutto questo accopparmi. de roberto, 143: a rischio di
: fatto che ebbero anche il segno de la croce sopra i tori immantanente diventarono
adomata, / pensa per sua belleza de campare: / ma la castetate l'ha
sento che in breve romperà lo stame de la mia travagliata vita. tasso, 850
/ che m'esce poi per mezzo de la luce / là ond'entrò la dispietata
farete al fin del conto, e de * tesori che lascerete ai vostri figliuoli.
: accordando affettuosi gesti / alla suavità de le parole, / dicea piangendo:
un faggio / il canto accorda al mormorar de tonde; / e progne che lo
gli risponde, / né più si lagna de l'antico oltraggio. parini, giorno
angiolieri, 27-6: ha detto ch'aver de le stelle / potre'inanzi, che
contado. ariosto, 35-73: quei de le mura, che stimar non sanno
: mentre il mio canto e 'l murmurar de tonde / s'accorderanno. ariosto,
. ariosto, 16-56: l'alto rumor de le sonore trombe, / de'timpani
che da l'accordo / e dal trar de le sorti sopravanza, / è speso
sento un accordo sommesso / fra lo stormir de le foglie. ojetti, ii-551:
lo quale mi comandava secondo lo consiglio de la ragione, rispondea loro che amore era
che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti. b. davanzali,
ciò noi » gli son note / de l'occulta congiura e l'arme e i
uso. bruno, 484: l'otricello de la cornamusa mi s'allunga ed il
(47): e pensando che se de la sua partita io non parlasse alquanto
, le persone sarebbero accorte più tosto de lo mio nascondere, propuosi di fame
balaustrati, ed accosciavansi sul pavimento. de marchi, 77: [il cane]
; affabile, alla mano. de roberto, 141: [ella] si
... che gli spagnoli chiamano de las velas o vero de los latrones.
spagnoli chiamano de las velas o vero de los latrones. nomi appropriatoli, il
egli sarebbe stato un buon padre. de amicis, i-807: un piccolo tavolino accosto
degli ursini mandarce straticò tra sorte de animali, che più in guber-
e pasturare pecore che in podestaria se avrìano de gran longa saputo adoperare. soderini
e non ubbidienti. masuccio, 230: de circa ventitré anni, ricchissimo, bello
e consuetudini comuni non costituisce città. de amicis, ii-424: un'accozzaglia cosmopolita
accozzaglia. - anche al figur. de sanctis, iii-183: un accozzarne di roba
in un sol componimento più componimenti. de amicis, ii-451: scrivere solamente per
primo che rintoppasse nella via]. de amicis, i-489: ci accozziamo per
verità sotto il velo dell'allegoria. de sanctis, 1-162: grammatici o accozzatori
che ispirino il senso della bellezza. de amicìs, ii-236: s'immagini pure qualunque
t'accresce. dotti, iii-257: de l'arida està l'atroce arsura / accresceano
, conv., iv-xii-i: la imperfezione de le ricchezze non solamente nel loro avvenimento
lo più sono simili nella forma a tette de quadrupedi. la sustanza di esse si
: tutte le cagioni generative e accrescitive de l'amistade. 2. gramm
trovato [giustiniano], / accrescitóre de la nostra fede, / vago di darmi
, capannello; fare assembramento. de roberto, 9: il portone girò finalmente
in crocchio, che fa capannello. de roberto, 296: la nobiltà borbonica se
accosciata come un cane?]. de amicis, ii-687: accucciati nel canto d'
, s'accucciola in una poltrona. de amicis, ii-79: qualcuno s'addormentò col
o per riposare o per ripararsi. de amicis, ii-768: arturo...
le ricchezze virtuosamente, che la prudenzia de l'avaro in accumularle per il suo bisogno
tornavamo che... gli altari de la santa dea non avessemo con debiti
tempo, e tante volte la prepotenza de * fatti le avea soffocate. giusti,
i-409: tutto il tempo che dalla dottrina de * fanciulli poteva furare, quantunque quel
manicuro / ch'ei non v'accuserà de la tardanza. idem, 7-48:
nostre leggi acerbamente puniscano, il peccato de l'ingratitudine è pur quello che acerbissimamente
son di... / soffrir de la pugna e de la morte / ogni
.. / soffrir de la pugna e de la morte / ogni acerbezza. serdonati
ch'anzi stagion, matura / l'acerbità de * casi e de'dolori / in
dolori / in me rendè l'acerbità de gli anni. segneri, i-162:
scioglia, /... / né de l'ardente spirto / de la sua
. / né de l'ardente spirto / de la sua vista dolcemente acerba. idem
a voi spiego il mio affanno / e de la pena mia / narro, e
, 8-37: ove le chiome / de la betia cantò su 'l bacchiglione / begotto
da leggere sotto un'achillea gigantesca. de pisis, 34: l'achillea bianca o
. -... acciò l'acie de la pupilla più efficacemente per la linea
di lodi e vanti / ne l'acqua de la falsa adulazione. c. dati
acqua dolce. -figur. de marchi, 151: un vecchio marinaio molto
viva, leggiera ed ottima da bersi. de marchi, 864: la natura ha
i viventi, ogni lor cosa. de pisis, 193: anche l'ombra è
di parecchi piedi signoreggiano il mare. de pisis, 177: dalla finestra sul
cooperarono a far vive le loro ragioni. de roberto, 181: tenendosi da parte
protezione del re le sarebbe inutile. de roberto, 103: si destreggiò in modo
saraceni gli tendeva agguato nel bosco. de roberto, 98: quando il principe
aperto. -per simil. de sanctis, ii-269: il compito della scuola
ottener nulla da un certo lato. de marchi, 472: la mia vecchia esperienza
era trovato proprio coll'acqua alla gola. de marchi, 85: a me
tempo e tante cose sono cambiate. de marchi, 631: aveva bisogno di emigrare
e leggesi che tanto cade la gocciola de l'acqua in su la pietra, che
in quant'acqua si pesca. de marchi, 689: il signor delegato presentò
poco che lo avesse in fiume. de marchi, 802: pochi uomini in milano
fenno. bruno, 547: levateli de la cattività, per la predi- cazion
la predi- cazion dell'evangelio ed effusion de l'acqua battismale. s.
-quest'ampolla di acqua benedetta. de pisis, io: ho immerso le
indicare due termini assolutamente inconciliabili. de marchi, 869: egli rappresentava la parte
acqua cedrata dolcissima e odorosissima? de marchi, 715: e i rivenditori
colonia » (attraverso il fr. eau de cotogne, dal ted. kòinischwasser)
d'acacia, di cipria fine. de pisis, 130: tutto era buono
l'acqua ch'è ne la pupilla de l'occhio, questo discorso, che fa
le incarcera nella prigione della memoria. de marchi, 197: si divertiva a ripensare
latte. bencivenni, 5-84: modo de infusione d'acqua di cacio, cioè
dondolando la sua botticella come una campana. de amicis, ii-278: bevono una limonata
similitudine delle crisolite e dell'acque marine. de roberto, 33: occhi chiari
disus. far provvista d'acqua. de luca, 1-1-118: porta anco il feudo
ordine lo suo compagno com'è lo segno de l'aquario; e comporemolo de
de l'aquario; e comporemolo de stelle che se confaciano a ciò al modo
spargiarà aqua che faccia fiume, a significazione de l'aqua ch'è mestieri per
ch'è mestieri per rigare la terra de li fiumi e per l'altre cose
x di gennaio insino al dì ix de febbraio... contiene questo segno stelle
149: la causa e l'ordine de la posizione de'pianeti secondo gli antichi
a parma con un capitano svizzero. de roberto, 236: i volontari s'
silenzioso / a stille su le fronti de gli uomini diffonda. marotta, 6-91:
piede e a cavallo; delle caccie de gli animali aerei e de terrestri e
; delle caccie de gli animali aerei e de terrestri e de gli acquatili. magalotti
gli animali aerei e de terrestri e de gli acquatili. magalotti, 17-14: il
cieli ridiscoperti nella loro divina ampiezza. de pisis, 194: il mio cuor,
garzoni, 1-302: gli umori poi de gli occhi sono tre: il primo
non puoi dare del vino? or dà de l'aquarello. g. del papa,
non si vedeva e immollava l'anima. de marchi, 551: certi viottoli
, /... / così de l'ira ogni furore ha spento / venere
le bestie,...]. de sanctis, ii-121: nell'amore può principalmente
]. dispera / l'ultima volta. de sanctis, petr., 39:
chi acquista; compratore. de luca, 1-1-165: quasi che in questo
iacopone, 21-33: quanno era assembiamento / de donne e de donzelli, /
era assembiamento / de donne e de donzelli, / andava con stromento / con
novelli; / facean acquistaménto / per lui de tau- pinelli. fra giordano, 5-331
: tutta la dilettazione par che sia remedio de l'effetto de l'acquistare di quel
par che sia remedio de l'effetto de l'acquistare di quel che manca: donde
: donde più consiste ne l'acquistare de le cose, che nel possederle.
la coppia ormai vittoriosa il dosso / de la montagna senza intoppo acquista; /
in quanto il gelido e l'alpino / de le rigide vie tarda il cammino.
ariosto, 34-45: il mutar spesso de le piante ha vista / di corso,
a'putti si danno per acquetarli. de luca [tommaseo]: la privazione
'l fatto tuo largì da canto / de renner lo mal acquistato. guinizelli, iv-26
, conv., i-vm-12: la operazione de la vertù per sé dee essere acquistatrice
sì è iesù cristo, lo figliolo de -dio: / vedenno el volto tristo,
dico che non solamente ne l'acquisto de la scienza e de le ricchezze, ma
ne l'acquisto de la scienza e de le ricchezze, ma in ciascuno acquisto
altura è sì grande acquisto, / de cristo e tutto 'l suo, stare regina
, ho visto / del franco regnatore e de l'ibero / province immense, e
romano impero, / e parte ancor de l'ottomano acquisto. manzoni, 79:
che erano lagrime. de marchi, 14: appoggiò la fronte
in linguaggio non aspro né acerbo. de roberto, 207: le allusioni ironiche.
gioie improvvise, acri e dolorose. de marchi, 41: cominciò a discendere,
fatte e sostenute acremente varie eccezioni. de roberto, 139: suo padre
acrobata; acrobazia; funambulismo. de marchi, 91: era ancora di quei
un piccolo foro fatto colla strema punta de la sottile acùcchia, e quel posto quasi
gli intelletti. carducci, 478: de l'odio e del dolor l'esperimento /
3. assillo, tormento. de sanctis, iii-308: lei sola sente il
un risveglio dei sensi sino al delirio. de amicis, 1-427: sarà punta a
, dal sottilissimo acùleo della gelosia. de marchi, 273: sforzandosi di mostrarsi
fatto arbitrario né una convenzione acustica. de amicis, i-477: non c'è
d'ingegno, non si può aver cognizion de la divina bontà. g.
: e questa constellazione fo ampia de sopra, al modo de la fronte,
ampia de sopra, al modo de la fronte, e acuta de sotto,
al modo de la fronte, e acuta de sotto, al modo del musello.
la faretra e 'l grave incarco / de l'acute quadrella al tergo pende.
ed è acutissima sopra ciascuno oggetto. de marchi, 235: [gli occhi avevano
.. al debito dell'amicizia. de sanctis, petr., 37: non
che pallide fantasime / lungo le mura de i deserti tetti / spargean lungo,
acuto1, n. 6. de marchi, 211: rideva sugli acuti d'
il muro che chiudeva il cortiletto. de marchi, 162: lo collocò adagino sul
barbier, che il ranno cuoce. de marchi, 308: l'equipaggio..
/... / dunque ragion de servir lei m'adagra. =
stringati alquanto, e sovvenir ti faccia / de la pudica altrui sposa a te cara
zaffiro i fior paiono, ed hanno / de l'adamante rigido i riflessi. graf
ch'è ne'tormenti / lo scudo adamantin de gl'innocenti. idem, 14-133:
idem, 14-133: ma la tempra de l'elmo adamantina / manda in pezzi
à buon dinaro, / non si ricrede de la sua persona; / vede la
pezzo ne ho addebitato la coscienza. de roberto, 149: tutto quanto aveva
. carducci, 908: tale de gli alti boschi, se luglio il turbine
un addentellato per qualche costruzione fantastica. de amicis, i-494: una complicazione di
senti e d'esserlo t'irriti. de sanctis, ii-34: che cosa farà il
cose, e insistono sulle prime credenze. de sanctis, ii-97: posta una impressione
al figur.: bene informato. de sanctis, ii-215: là [nel don
, ed io li addestrava nel latino. de sanctis, ii-259: si traduceva non
giù fin che ti reggono i polsi. de roberto, 90: il principe
43-409: iustizia sì addemanna tatto / de la vertute. novellino, 4 (18
tutta gente addimostrare / com'è somma de l'altre donne nate. boccaccio,
delizia, e di tua stirpe / e de la patria tua gloria e sostegno.
cor s'appaga; / o primavera de la vita, addio! idem, 689
del commercio, 24: ne la casa de la mercantia sempre tengano e'consoli.
quali tutti e pesi e le stateie de la città ogni anno del mese di
guittone, i-434-31: o fattore de lo stellato fermamento, o redina
per raro mostro, / maravigliando, de la mula il parto. marino,
del vulgo esce e si affranca. de roberto, 65: più istruito e soprattutto
annumerate quante volte lo die questo fine de l'umana vita per li vostri consiglieri v'
può, aristotile essere additatóre e conduttore de la gente a questo segno.
); assumere un determinato atteggiamento. de marchi, 349: in casa del quale
iudìo! / vede co m'ha adobato de lo mio guadagnato! / la sua
, 429: il re lo fe'incontinente de sue regale veste adobare. firenzuola,
addobbato mi fù'subitamente / l'arme de oringo ed ogni sua divisa. berni
a la rosa leggiadra esser marito. de sanctis, lett. it., i-340
[la città] è fabricata de buone case e benissimo adobbate, venendo dalla
addobbati / piovean sorrisi e fiori. de roberto, i-48: la sala rossa,
addobbatore né lavoratore né fancello d'alcuno de la dieta arte, non possa overo
addobbo che potesse dirsi tipicamente turco. de pisis, 144: in fondo all'altare
audire / la fermeza e l'ardire / de li antichi cristian bon cavalieri. idem
per addolcire a la gran diva / de l'alpestre camin la noia estiva,
per una medicina sgradevole). de roberto, 81: quanto a chiara,
6-ii-158: ne i vostri dolci baci / de l'api è il dolce mele /
mele / e v'è l'ago de tapi aspro crudele. / dunque addolcito
, 8-58: non hai lengua a centura de saperle revoli e formidabili.
misero, che farò? ». de roberto, 13: ella pareva tanto addolorata
smembrarai, parte occupandoti a l'opre de la mente e parte a l'operazion del
: deh, or foss'io col vago de la luna, / addormentato in qua'
maligno spirito ch'è chiamato addormentatore. de sanctis, iii-217: monotona e addormentatrice
45: e lo addormirò i gemiti / de l'aure e de'ruscelli. idem
de'ruscelli. idem, 919: qual de la madre battuto pargolo / od in
. - anche al figur. de sanctis, ii-297: la severità dello stile
più tiranni, l'uno ha invidia de l'altro e comincionsi a dare addosso l'
): tutti coloro ch'ànno la sutilità de l'anema per addottrinare ciascheduno ella [
iacopone, 52-22: tant'era lo fervore de la primera fede, / occidennone uno
lassava erede; / stancava li carnefice de fame tanta cede: / martirizata fede vicque
m'adduco / del cor tutto e de l'alma, / perch'è di valor
anco rifiuti / co 'l gran re de l'egitto e pace e tregua / (
tasso, 19-29: or che già mai de l'espugnata terra / potrebbe appien l'
vertade e d'andare per la via de la santa semplicitade. alberti, 125
fatti di cesare, 306: al tempo de la sua signoria, tutto el mondo
adempie con la sua eloquenzia i difetti de la mia negligenza, dubito che anzi
gli adepti del giacobinismo mi erano odiosi. de roberto, 251: la gran maggioranza
larghe aderenze o per espansione di amicizie. de marchi, 465: egli ha
mente saluti, / su l'ali de la vita anco s'aderge / a te
contro gli adescamenti dei falsi amici. de roberto, 205: aveva rinunziato agli adescamenti
dimoranza. stefano protonotaro, i-3-13: e de lei so temente, / per che
aver già navigato sopra le sue acque. de roberto, 295: nella casa degli
succio, 284: uno fiume de proprii e convenienti aiettive quasi in
lombi aggreva. manzoni, 15: de l'inope e del ricco entro le vene
12-29: dogliomi e adiro sovente / de lo core, che dimura / con madonna
ben piena / del gran disio che de li occhi le tira, / incontro a
chi è questo gran sire, rege de granne altura? / sotterra vorria gire
a vedere e orribile è la faccia de li adirati: non sapresti se è vizio
tenuto; imperocché non è erede. de luca, 1-9-2-16: poco importa che dall'
. marino, 264: varcò de l'aspro monte il duro dorso, /
adito a civiltà né a lettere. de sanctis, ii-281: sembra che nel
di venirne in possesso. de luca, 1-9-2-18: non essendo altro l'
viva, / e la pena non deriva de star sempre en me adizata. boccaccio
certa vivezza e snellezza sua propria. de amicis, i-372: si mise a passeggiare
sportello ed un omino appare adocchiando. de marchi, 281: mandò ancora un
posti cominciavano a spegnere i lumi. de marchi, 924: una volta il
che l'adolescenza non comincia dal principio de la vita, pigliandola per lo modo che
etade a bene intrare ne la porta de la gioventute. maestro alberto, 21:
rienti, 398: la terza età de l'omo, cioè la adolescenzia, è
l'omo, cioè la adolescenzia, è de marte, cum ciò sia che li
quella età sogliano ardere d'ira, de risse e de discordie, ché cusì è
ardere d'ira, de risse e de discordie, ché cusì è la natura d'
di scabrosa selce / gran parte adombra de l'aprica spiaggia. grosso, iii-378:
raggi suoi visivi andrebbero sempre in compagnia de i solari illuminanti. idem, 463
10-18: la speranza che avìa / de lo tuo gran perdonare / a peccar me
/ e facìalme adoperare, / en speranza de tornare / a la fin con gran
el bene, / e porto pena de l'altrui peccato. boccaccio, dee
10-151: le antiche leggi... de la pastorale vita: da le quali
, numi terreni, / a voi che de l'europa il fren reggete, /
simboli, d'imaginare il paradiso. de pisis, 123: e si inginocchiano
cantari, 259: / che de valore avene; / avene e adoma lo
/ che comparisse piacimento; / de grazie l'hai adornato. dante, vita
iii-5: adonque è mestieri per forza de rascione che questa donna, la quale
che per lei si vedranno li adornamenti de li miracoli: e vero dice, ché
e vero dice, ché li adornamenti de le maraviglie è vedere le cagioni di quelle
non ha che tutta non si cuopra / de le più rare gemme di levante.
. iacopone, 4-31: contrazione adomase de tre medeca- mente. idem, 36-4
idem, 36-4: anema, che desideri de gire a la gran corte, /
il fronte. tasso, 829: de la stirpe tua son cari pregi / santa
adomato, / dove sta piantato l'arbore de la vita. lapo gianni, iv-109
tante belle e varie creature sensibili, de le quali è composto e adomato questo
soave e vergognosa, e adoma- trice de la sua persona si mostra,, così
bellezze e adomezze e gran plagire / de donne avete, e d'onne altra
, iii-5 (no): adonque de rascione [venere] dea essare [=
dea essare [= essere] donna de delettazioni e d'adomeze e de belleze.
donna de delettazioni e d'adomeze e de belleze. g. cavalcanti, ii-466
'l mondo è adorno / uscir buone de man del mastro eterno. idem,
più adorni panni a onore e festa de la resurrezione. cantari, 45:
all'adriatico. marcheselli, iii-190: de l'adriaca teti in prora frale /
agg. disus. aduggiato. de amicis, ii-370: la città..
e di farsi quasi gioco e trastullo de gli adulati. segneri, i-139: quel
oro, ma imitano solamente lo splendore de l'oro; così l'adulatore imita
così l'adulatore imita solamente la piacevolezza de l'amico, non facendo mai resistenza
i principi e i giodici s'accorgano de gli errori che fanno, e non conoscono
falsi allettamenti, stolte et aperte adulazioni de l'infido volgo. machiavelli,
le orecchie dei potenti, a onta de l'adulazione e de la menzogna. della
potenti, a onta de l'adulazione e de la menzogna. della casa, 588
idem, 135: l'amore è inimico de la ragione, e la lussuria contraria
la ragione, e la lussuria contraria de la prudenzia, e non solamente non
al figur. iacopone, 41-23: de le quattro vertute / sì la volse
: discendi. marino, 13-130: poi de la gemma adultera e mendace / gli
/ di proserpina nostra, unica prole / de la dea più feconda, unico
più feconda, unico sole / de le ninfe più belle, / ad imeneo
pargoletti amori, / che da la maestà de gli otto lustri / fuggon volando
ei deve condurre da adulto. de sanctis, ii-259: essendo la più parte
, 88-26: lo paradiso parerne ordenato / de nove orden d'angeli en ordenanza:
tre ierarchie è el loro stato / de quella beatissima adunanza. m. villani,
sia lodevole il ritirarsi da le adunanze de gli altri, se non per attender a
lontano dalle adunanze e dai rumori. de sanctis, ii-349: anche a parigi
operazione la quale elli ha en se de fare. idem, vii-4-1 (201)
, 11-15: adunense le creature a far de me la vendetta. idem, 21-67
, 21-67: el nemico fa adunare mille de soi con forcuni. bartolomeo da s
sia cosa che, secondo l'usanza de la sopradetta cittade, donne con donne e
fusse, ensemora adunata, / solfenal de corpi morti e onne puza de privata
solfenal de corpi morti e onne puza de privata, / sì seria moscato ed ambra
ristoro, iii-5: adonque lo segno de libra, là o so poste le bilance
so poste le bilance, sarà segno de iustizia. compagni, 1-2: piangono adunque
adunque le tenebre è il primo grado de l'ombra, e la luce è l'
328: è adunque la nostra anima piena de le bellezze formali, anzi quelle sono
, onde virgilio vuole che 'l senso de l'odorato s'ausi un poco al tristo
ho visto / del franco regnatore e de l'ibero / province immense, e del
romano impero, / e parte ancor de l'ottomano acquisto. torricelli, i-299
scarniti. carducci, 832: dal seno de la madre adusta, / che scalza
che uno lume che viene dal principio de la luce per l'aere infino a la
filosofi, 189: vento è turbamento de taire, movemento d'acque. intelligenza,
, da qui ne nasce che più de gli uomini, che sono guidati, dalla
aere 'aria '; la locuz. de bon{e) aire (modif. débonnairé)
, che si generano ne la concavità de la terra, si sforzano d'uscirne fuora
che d'aereo e d'indefinito. de sanctis, iii-109: la prosa non
disperati che vanno nei palloni aerostatici. de marchi, 520: un uomo fatto a
ricordare i segni della parola. de roberto, i-694: una specie di afasia
mentova nomi e si è dimenticato affatto de * verbi *. onofri, 37:
isidoro, 1-35-3: « aphaeresis abscisio de principio, ut 'temno 'prò '
. quel valdese era un sosia di de gasperi, un sosia dai capelli rossi,
galoppo d'un cavallo che s'awicinava. de marchi, 531: si ravviò i
da'quali geme e trapela incessantemente quanto de sanctis s'affacchina a versarvi. 3
. carducci, 671: a la finestra de la scuola ardito / s'affacciava
il fantastico mondo a cui m'affaccio? de sanctis, ii-117: il maraviglioso ti
. -perché tu? -per lo affasgianare de l'altro, che mentre tutto ricamato di
s'affaitan tutti ei minori vostri e de la forma vostra informan loro.
non m'affanni. dotti, iii-248: de l'arte qui l'industriosa mano /
qui l'industriosa mano / mistura i moti de l'età tiranna, / e per
età tiranna, / e per ludibrio de l'orgoglio umano, / su volubile rota
affretta, e di tirar s'affanna / de la piaga lo strai, rompe la
e. stampa, iii-243: nel biondeggiar de le frequenti spiche / veggia [
da certaldo, 174: lo dolore de l'animo e l'affanno è maggiore
/ ch'intese l'amarissima novella / de la tua morte, tramortir d'affanno.
d'affanno. marino, 263: de la madre afflitta / chi può narrar l'
: et essendo il fanciullo nell'affanno de la morte, si volse all'avolo suo
tiran dentro... mezzo mondo. de marchi, 839: in quanto al
si legge in un romanzo della signora de girardin, marguerite ou deux amours, e
vidisi donni là desfare / e ientili omeni de granni affari, / ke 'n nulla
si confanno meglio agli usi nostri. de sanctis, ii-175: un re costituzionale,
affari; mentalità di affarista. de sanctis, iii-267: si appagarono le vanità
nostro; affarismo ed arbitrio dappertutto. de marchi, 944: in questi tempi di
affari per arricchire. de sanctis, iii-309: un grosso affarista,
è qui il luogo di discorrere. de marchi, 765: riuscì ad avere in
gli dii mi lascino / veder vendetta de chi tanto affondami, / prima che i
estro e il pensiero / dietro l'imago de la gran vendetta? d'annunzio,
petrarca, 81-8: poi volò fuor de la veduta mia, / sì ch'a
i-100: il telesio nel ii libro de rerum natura tenne... che il
già pensanno / e già molto dubitanno / de lo salire affatigato. simintendi, 1-180
[3-60]: ovvero dicono affé de dieci, per non dire affé di dio
pasticcio! carducci, 170: deh balii de la lingua, affeddiddio / che questo
-sempre con quel riso d'idiota! de marchi, 737: il signor giudice
dir. accoglimento di una tesi. de luca, 8-167: sebbene in stretto rigore
2-27-6: « adfirmatio est enuntiatio alicuius de aliquo, ut socrates est ».
e insistono sulle prime credenze. de sanctis, ii-12: quel vagare dell'uomo
'l ce fiero colcare; / l'uno de loro la mano gli aferra, /
buon ruggier l'afferra, / e de l'arcion con tal furor la caccia,
molto m'afferra / che so errato de tua via. 7. meccan
. iacopone, 38-60: l'offesa de deo lègame ad amar la vendetta,
): la fem- min'è radice de l'inganno; / femmin'è quella che
. tasso, i-102: sono ambiziosissimo de l'applauso de gli uomini mediocri, e
i-102: sono ambiziosissimo de l'applauso de gli uomini mediocri, e quasiché altrettanto
. simulatamente, con falsa ignoranza. de luca, 1-2-90: così non può.
o capellature di teste, dov'appresso de li goffi cervelli un sol capello posto
medio tra bello e brutto, partecipante de l'uno e de l'altro.
e brutto, partecipante de l'uno e de l'altro. castiglione, 429:
465: [amore] gli altri affetti de l'alma a pena entrato / scaccia
l'affetto, che nul- l'aia de me piatanza, / perch'eo non so
a commettere un'azione). de luca, 1-15-2-118: affetto: questa non
: accordando affettuosi gesti / alla suavità de le parole, / dicea piangendo.
voglio tralasciar di ridurvi in mente quella de gli amori della vipera con la murena
, direi che l'amore è prima affezione de la materia, la quale, essendo
400: all'intero globo e sfera de gli elementi attribuiscasi o il moto circolare o
che ti attacche, / perché l'onor de toi vertute affiacche. 2
italiano, parla cristiano, in nome de lo tuo diavolo, ché t'intendiamo!
, e parlerai con più proprietà. de marchi, 817: per questo voto
affida coraggio / all'intentato piano / de lo immenso oceàno? cuoco, 1-178:
per questo procelloso e 'ncerto regno / de la fortuna che sì varia e cangia /
degli amanti e 'l tempo aspetta / de la piacevol sua strana vendetta. / usò
se tra gli aspi e le serpi / de l'empia gelosia / io vivo tuttavia
contadina, quando a lei pensosa / de la quartana del marito apprende / affetto lui
, / la donna alfine è il paragon de l'uomo. d. bartoli,
2. figur. raffinatezza. de luca, 1-3-2-155: questa è anche nobiltà
l'istesso sangue del nemico a dispregiator de l'affinità loro lavare. anguillara,
e dal battezzato o cresimato. de luca, 1-15-2-237: convien [il nome
cui si vuole dare notorietà). de luca, 1-4-2-70: quando sia per effetti
d'ardore pel perfezionamento dell'agricoltura. de marchi, i-556: l'affittaiuolo pagava
afficto; ma ttu mm'hai feruto / de lo dardo de l'auro.
hai feruto / de lo dardo de l'auro. = deriv.
che non sia rimasto campo all'operazion de gli antidoti. = voce dotta
che 'l fatto tuo largì da canto de renner lo mal acquistato. francesco da barberino
: io sono maninconissimo, e nemico de la solitudine, ne la quale affligo
quanto / dissi per ira al fin de l'altro canto. firenzuola, 280:
iacopone, 30-63: li nostri guidator de la battaglia / sì so en trademento
sì so en trademento / e li confalon de la sembiaglia / si so en cademento
afflitto, entro le man te mitto / de ioanne, mio eletto: sia el
e come vero prigioniero afflitto, / de le catene mie gran parte porto.
meno che infelice. marino, 263: de la madre afflitta / chi può narrar
amore... sì saitta / de gran secreto sua lancitta; / la carne
dolor ch'io sento; / e de la doglia diverrò sì magro / de la
de la doglia diverrò sì magro / de la persona e 'l viso tanto
continuo giacere sul ciglio delle vie. de pisis, 43: curvo nel sacco afflosciato
barbari silenzi / vince e dal flutto de le cose emerge / sola, di luce
ferraù, 2-30: carlo fece ordinar de far del fuoco; / poi fe'schiere
i carri rotolanti su 'l ciottolato / de la città, slargossi. panzini, i-113
, secondo la spessezza e rari- tade de li vapori che 'l seguono. idem,
, / corri [aurora] al sovran de i mondi, al bel fiammante suria
/ por freno in van col morder de le labbra / allo scrosciar de le
morder de le labbra / allo scrosciar de le importune risa / che scoppian da'precordii
sotto al sangue del paterno busto / de le tenere vite affoghi il fior. idem
ogni torpor, / purghi le nubi de l'afflitta mente, / affoghi il tedio
e anco, se io non sono de me il miglior nuotatore del mondo, ho
? / or co non te morivi de l'amore affocata? idem, 93-52:
/ c'una aiàm sepultura, figlio de mamma scura: / trovarse en affrantura mate
di noi dall'impeto mente entrar e uscir de la bocca, secondo che più e in
27-121]: esclama beatrice dannando la cupidità de le cose caduche e terrene, la
gli dii mi lascino / veder vendetta de chi tanto affondami. 4.
, e 'l polo e 'l porto / de la vita mortai ch'a pena varca
talora ancor con gravità profonda / fin de l'ottava in su 'l bordon s'affonda
e messer iacopo de cavalieri... avendo accolta gente
servitù, da un canone. de roberto, 425: io ho pagato il
43-363: mesere, l'omo è vestito de cargne / e ne la cargne paté
che avvicina con sentimenti fraterni. de amicis, ii-776: le rassomiglianze morali hanno
e freddi, e con affreddare lo corpo de l'occhio con l'acqua chiara,
disgregata che tomai nel primo buono stato de la vista. cecco d'ascoli, 3112
innanzi affrene / più moderato l'impeto de l'ire. idem, 8-3-774: nel
la fuga affiena / su 'l fior de la tua vaga età serena. 3
ornai raguna, / tu al fin de l'opra i neghittosi affretta. idem,
/ e noi gli amplessi affrettano / de la fanciulla nostra. d'annunzio,
ad affrontare un viaggio anche breve. de marchi, 867: ella potrà mettersi
sì vestita: / però 1'affronto de la gente verde / panni che la tua
più scura e affumicata del solito. de marchi, 630: per quanto egli avesse
fra l'ugne e fra 'l veneno / de l'africane belve andar secura. sempronio
manzoni, 857: un racconto di vasco de gama a un re affricano. panzini
dì viene un vento, ch'è de la natura de l'altro di mezzo dì
vento, ch'è de la natura de l'altro di mezzo dì, ed ha
dì viene un vento, ch'è de la natura de l'altro di mezzo dì
vento, ch'è de la natura de l'altro di mezzo dì, ed ha
]: odorifero quivi il grave tronco / de l'agalloco nasce onde conduce / copia
bacco, agasoni delle evante, fustigatori de le edonide, impulsori delle tiade,
e però ne temea; ché l'atto de l'agente si prende nel disposto paziente
beato. idem, 158: e de le quattro cause de le cose naturali
158: e de le quattro cause de le cose naturali, che sono la materiale
da l'oggetto, viene a comprendere de la divinità [= qualcosa del divino
o quali avanzi / ne la fronte de li altri si mostraro / per che
[comento] si vedrà l'agevolezza de le sue sillabe, le proprietadi de le
agevolezza de le sue sillabe, le proprietadi de le sue costruzioni. varchi, v-336
in piato o in altro tuo fatto, de l'amistà d'alcuno signore o
e tenuto aggetto e vile in cospetto de la gente, che d'essere onorato o
un entro spirando / ne la bocca de l'altra, una dolce ombra / di
... da la cima / de la volubil ruota tratte al fondo, /
la latina. dotti, iii-248: de l'arte qui l'industriosa mano /
l'industriosa mano / misura i moti de l'età tiranna, / e per ludibrio
l'età tiranna, / e per ludibrio de l'orgoglio umano, / su volubile
pensier mio breve, / terra, e de l'alma fuggitiva! quanta / d'
quanto disse bene el filosofo: « de futuris contingentibus non est determinata veritas!
templi guardo, e al vuoto ostello / de la ionica dea tomo e sospiro.
], come stolta e maligna aggiratrice de le cose del mondo, sempre si gode
e lieta / ch'ancor questo trofeo / de l'altre palme al cumulo s'aggiunge
iv-10: tu di'che mi vuoi dare de l'acqua: o tu mi
e di giudizio, sentendosi scongiurar per amor de la intemerata reina del cielo e del
generosità d'animo, per amor solo de la vertù, volle e si seppe volontariamente
volle e si seppe volontariamente dagli abbracciamenti de la bellissima giovanetta astenere.
del diritto competente a ciascuno d'essi. de marchi, 455: la regola
e per gli impiegati. = de ver b. da aggiustare1.
lui [il re] s'agglomera. de marchi, 37: le cinque coppie
tanto sovente dett'aggio altra fiada / de dispiacenza e de falso piacere, / che
aggio altra fiada / de dispiacenza e de falso piacere, / che bel m'è
et agradivo or dire / ciò che de vero grado in cor m'agrada.
l'ingrandire; ingrandimento. de filiis, i-45: effetti veri e sensati
armi, e mirabilmente aggrandì i termini de lo stato. vasari, i-100: mercé
bruno, 547: fuggite que'gradi de scienza che per certo aggrandiscono i vostri
te aggrappata d'intorno / la febbre de la vita. slataper, 1-29: zappavano
dalla passione, ma a sangue freddo. de amicis, i-842: siccome regalavo i
ed epistole, v-468-ii-8: tuge li citayn de la tera nostra fizam sì agravé de
de la tera nostra fizam sì agravé de le spexe del comun...
ariosto, 21-67: ma il dolor de la piaga sì l'aggreva, / che
, che gagliardissimamente possa reggere il peso de la detta terra che vi si aggrava.
core, cordoglio del spirito ed aggravio de l'alma mi si presenta a gli
che non ti sarò d'aggravio. de marchi, 788: per non essere di
., ii-v-16: secondo che nel libro de l'aggregazioni de le stelle epilogato si
secondo che nel libro de l'aggregazioni de le stelle epilogato si truova da la migliore
epilogato si truova da la migliore dimostrazione de li astrologi. galileo, 1-1-178: alla
la fossa / stan radi alberi in cerchio de la sucida riva. panzini, i-24
odio. dire s'aggroviglia. de marchi, 748: ormai gli mancavano
quali si innamorano tanto delli varii aggruppamenti de varie pieghe che n'empiono tutta una figura
'l guadagno del vincere, al periglio / de la perdita grande, non si agguaglia
lo capezal aguardace, ch'è un poco de pagliccio. idem, 23-18: aguarda
: co la mente ci aguardai / e de salire me 'nflammai. ristoro, iii-5
delli desideri. marino, 347: de l'alato fanciul la madre astuta /.
altro intenda, / dissimula ed intanto / de l'agguato d'amor l'esito aspetta
a suo voler gli colse, / de l'aguato in cui stava uscito il
la paura agguattò 'l viso in grembo de la madre. idem, 37
a difendere più che ad offendere. de marchi, 817: la fanciulla si
ha'calzoni, / e gli aghetti de seta, e'nastri al tòcco. dizionario
, e agiatel podere, non fa re de gran regno. agiatóio,
3-35: non mi voglio partire de casa mia né mio podere lassare; ma
: [egli] che tutti i luoghi de la casa ottimamente sapeva, senza punto
avvolgono tutta, in atto di volare. de pisis, 119: tremola appena di
sorte del gioco i tristi eventi / de la sorte d'amore, onde fu il
ei canta e culla i queruli mostri de la sua mente, / e quel che
ma 'l suono e 'l moto / ritien de tonde anco agitate e grosse. settembrini
si commuove. carducci, 65: agitatrice de le forti selve, / amor
fratello iperenòr? carducci, 49: de la quadriga eterea / agi- tator sovrano
com'ei me serve / se non de cosa che non monta un aglio.
che si riferisce agli agnati. de luca, 1-10-137: nell'istessa maniera che
214: stimi dunque nimico / il monton de l'agnella? de la giovenca il
nimico / il monton de l'agnella? de la giovenca il toro? idem,
e vendere. idem, i-792: e de avere, questo die, lb.
. dir. legittimo, riconosciuto. de luca, 1-1-318: i legati già purificati
tasso, i-154: quando aristotele parla de le molte maniere d'agnizione, mette
da parole dette, non perché il contesto de la favola necessariamente le ricerchi, ma
. idem, 12-591: l'agnizione è de le cose inanimate o del fatto o
le cose inanimate o del fatto o de le persone: de le cose inanimate
o del fatto o de le persone: de le cose inanimate come quella d'edippo
arte magica; ma questa il più de le volte par che abbia per fine l'
volte par che abbia per fine l'altra de le persone. l'agnizione del fatto
l'agnizione del fatto è più propria de gli oratori che de'poeti, de'
poeti, de'quali è propriissima l'agnizione de la persona, la quale è una
persona, la quale è una mutazione de l'ignoranza ne la notizia, affine
2. dir. riconoscimento legale. de luca, 1-1-201: distinguono se il refutante
che mar magno, / e chi de te dir porrìa? 3.
, sempre s'appressa a quella. de amicis, i-295: in nostr'assenza.
china al telaio seguia cheta l'opra de l'ago verga, i-59: prese il
x-84: ne i vostri dolci baci / de l'api è il dolce mele /
mele / e v'è l'ago de l'api aspro crudele: / dunque addolcito
brano musicale, in quanto espressione soggettiva de gusto e della sensibilità dell'interprete.
in agone, / l'aspra tragedia de lo stato umano, / i vari assalti
/ e i gran giochi del caso e de la sorte. idem, 8-6-29:
operose battaglie. carducci, 90: o de l'italo agon supremo atleta. idem
pena, nell'agonia e nel sangue. de pisis, 85: come in agonia
già ferveva fremeva urta- vasi / de la sua voce al suono / sì come
anche come sm.). de marchi, 810: nei quieti meriggi di
stampatori sweinheim e pannartz nell'edizione del de civitate dei di s. agostino.
avevan freddo„ ancor che fosse agosto. de marchi, 415: fu durante il tempo
nettare, / e cor l'agresto de la salmeria, / fece in un tratto
ecco lo agricola aspetta lo prezioso frutto de la terra ». idem, par
idem, 1-506: columella nel primo de re rustica vuole che il buono agricola
., iv-ix-13: e conoscere la vertù de l'erbe pare aver parentela con l'
[benché] lo conoscere la vertù de l'erbe sia sotto la medicina overo sotto
pittore poi architetto e agrimensore vito antonio de rosa il padre. = voce
. idem, 8-8: per il diritto de lo lungo, divisono la piazza in
oggi più comunemente * gugliata '). de ledda, ii-215: non
veste penosa; / tesseola lo diavolo de pili de spinosa; / onne pelo parerne
; / tesseola lo diavolo de pili de spinosa; / onne pelo parerne una vespa
uguccione da lodi, v-150-78: l'apostolico de roma non à quela ventura. /
crucola, / no i vai agur de corf né de cornigla. 2
/ no i vai agur de corf né de cornigla. 2. locuz.
e spiar torme / e '1 covil de le fere. idem, 7-55:
suol far il vecchio sartore ne la cruna de l'ago, perché essendo ne'vecchi
più feroce, i e s'aguzza de l'ira a l'aspra cote. pallavicino
donando lo onore e la ghirlanda de la vittoria, avea ad ambiduo i suoi
, 1048: via tra lo sdrucio de la nuvolaglia / erto, aguzzo, feroce
renzo, con un viso da indemoniato. de marchi, i-764: ah che momenti
deo, che dolorosa / ragione aggio de dire, / che, per poco,
: ahi lasso! or è stagion de doler tanto / a ciascun om che ben
., iii-vm-12: ahi mirabile riso de la mia donna, di cui io parlo
che mai non si sentia se non de l'occhio! idem, inf.,
visto, / troppa in alcuni avidità de toro. idem, aminta, 1194:
e al riporre le ricolte, per amor de le quali bisogna ordinar l'aia,
cioè poi ch'è battuta l'ima aiata de la pallia, sicché ne sono uscite
cani, secu- rissimo subsidio et aita de le timide pecore. ariosto, 25-5:
lagrimose, e 'l vulgo inerme / de la tenera etate, e i vecchi stanchi
giardino, grandi come tappeti da biliardo. de roberto, 166: guardava giù nel
che ci fa tanto feroci: maravigliasi de la umana stoltizia, la qual piglia tanta
le tue avversità, e quelli che de le tue tribolazioni si reca a sé parte
cesare, 29: l'aiuto de li dei non viene a coloro che vogliono
rare volte adiviene, con picciolo agiuto de la propria mano senza danno si rileva.
226): e anco secondo l'aiutorio de l'altre stelle trovamo una state più
di cesare, 16: rendeteci quello aiutorio de la legge la quale la iniquità de'
sue trapassa a volo / non pur de l'aria i più ventosi campi, /
. manzoni, 26: con l'ali de la mente a lei / appressarmi tentai
mente saluti, / su l'ali de la vita anco s'aderge / a te
/ impennatevi a i sogni, ali de l'anime; / irrompete a la guerra
awentaranno sopra, te faran sentir l'empito de la carca che portano.
occhi chini. idem, 16-107: de la mano ai candori alabastrini / io
3-286: il celebre antiquario baron filippo de stosch... era di parere
io vidi a roma, ne'tempi de eugenio quarto, in uno vaso d'
anima, nel trascorrer dal corno al piede de la croce, non si partì né
marino, 288: cerchiava l'alabastro / de la colonna pura / che reggea l'
carducci, 38: l'alacre fame de l'oro / ascende vigile la prora
miglior lena a ripigliare il comando. de marchi, 611: egli prese un badile
grande alacrità...]. de marchi, 491: contenta di vedere un
avanti, avanti, o indomito destrier de gl'inni alato! pascoli,
vate, / sovr'essi il coro de le strofe alate, / e spargi anche
alba / a scuoter l'ombra intorno de la terra. boccaccio, dee.,
occhi vostri aperto dono, / e de la voce angelica soave. marco polo
dal fondo usciti / caliginoso e tetro de la terra. idem, aminta, 1288
frodi / note in parte a voi son de l'empia armida; / com'ella
] sol vuol le chiavi / tener de taltrui core, / egli scacciarne fuore /
. idem, 6-iv-1-138: o figlie de la terra, / compagne de l'aurora
o figlie de la terra, / compagne de l'aurora, / aure, de
de l'aurora, / aure, de l'aria albergatrici erranti. =
perdono nascosti ad ogni occhio curioso. de pisis, 66: nel silenzio di questa
sul verde. idem, 114-3: de tempia babilonia, ond'è fuggita /
dolce albergo riede. idem, v-i: de l'aureo albergo co l'aurora inanzi
.., oltra al grande circuito de le belle mura, contiene in sé il
che... / il numer de l'agnelle estimi il lupo. idem,
affanni stanco, / tra selve e fonti de le muse amiche, / alberghi bramo
deh come / tu che sei figlio / de l'ombra oscura, / abiti albergo
quinta soglia / dell'albero che vive de la cima / e frutta sempre e
peccò, fosse corso a l'albero de la vita pentendosi, sarebbe vivuto assai
o passlon degli albigési, o lenta / de gli ugonotti nobil passione, / il
solo chi ve mira, / già mai de la vostr'ira non se parte
il nostro signore fu su l'albore de la croce crocifisso. = lat
sanza penzare / la sublimata stella de l'albore. rinaldo d'aquino,
apparia. idem, 12-58: già de l'ultima stella il raggio langue / al
: nel mattin periato e freddo / de le stelle al muto albor / snelle vengono
, ii-187: la albugine o 'l bianco de l'occhio è appropriato a la
71: mondifichi le sottili albugini de gli occhi. = voce dotta
si dissero. parini, 493: quando de l'ode alcaica / il sempiterno autore
e descrizione è dovuta a cesare (de bello gallico, 6-27); poi
e torte. dioscoride italiano, 3-165: de l'alcea: è un'altra specie
ingegnerò / e meno chi più sente de l'alchima: / unde l'alchima
inclinazione a più presto seguitare il camino de le miniere che l'alchimia, ancor
e a l'argento naturale, tratto de le miniere, più che a l'alchimico
, perché se gli erano le sustanzie de suoi materiali bruciate, e chi per essergli
[satana] a l'occhio immobile / de talchimista, / tu de l'indocile
immobile / de talchimista, / tu de l'indocile / mago a la vista,
in sé produce... / e de l'alcione al desiato parto / è
/ solitario di navi e muti intorno / de l'erma spiaggia i desolati orrori,
, sola, tra il pianto / de gli alcion, per l'acqua procellosa.
s'udir le alcione alla marina / de l'antico infortunio lamentarse. carducci, 900
, 38-81: duo sacerdoti, l'un de l'una setta, / l'altro
l'una setta, / l'altro de l'altra, uscir coi libri in mano
idem, i-358: molti sono i soggetti de le arti, ed uno è il
molte cose le quali si potrebbero trarre de l'essemplo onde nascono queste, verrò
diceano a li occhi miei / quei de la bella donna alcuna volta. idem,
oblia / la noia e 'l mal de la passata via. idem, 70-11:
dunque alcuno se lunga è la digressione de la mia scusa. idem, conv.
: noi non possiamo alcuna cosa fuori de la veritade, ma per la veritade.
/ d'arbitrio, e dal camin de libertade / seco mi tira, sì ch'
pure farne sembiante. bruno, 493: de l'altare, dunque, capricorno,
per arbace / la monarchia giù cadde de li assiri, / che fu
incertezza della sorte, dell'avvenire. de luca, 1-11-3-30: regolando il valore dal
48-30: alegome en se- pultura ventre de lupo en voratura, / e l'arliquie
acque, / là 've zefiro aleggia. de sanctis, lett. it.,
il capo in lunghe tele avvolto. de sanctis, lett. it., ii-54
nel sentimento grosso più che il brodo de macheroni. marino, v-69: fatti
l'alfana che strascica su l'orlo de la via / sotto gualdrappe e cingoli la
/ de'tepid'ozi e l'adipe de la pasciuta valle, / guarda con muto
franco, 2-11: sei veramente un dio de la guerra, un soldataccio pratico nel
, / perire al fine all'intrar de la foce. petrarca, 17-12: largata
idem, 7-24: esce al fin de la selva; e per ignote / strade
; e per ignote / strade il conduce de la luna il raggio. campanella,
/ la donna alfine è il paragon de l'uomo. abbellì, iii-179: fatto
raggi del sol maturo alfine, / de la feconda vite il biondo incarco /
, e covertolo d'alache marine, de quale lo paese è abunde- vole molto
borea prigioniero, il fiume? / de la quercia e del faggio ancor le brume
i caduti là nel giugno ardente / de l'alta roma a fronte / e
, 642: senton [i morti] de i freschi venti / l'alito ed
idem, iii-1-127: che fia de tal tre [donne], se questa
: non più del tempo l'ombra o de l'algide / cure su 'l capo
condizione sociale o politica. « signor de fiori alias von blumen, spia ebrea
... ebbre ducento di piccioli. de luca, 1-1-229: questo è un
, a modo di persona alienata. de sanctis, lett. it., i-151
spiritualità e alienazione da materia e astrazione de le condizioni corporee, remuove la diversità
le condizioni corporee, remuove la diversità de le persone. l. a dimari,
per dir così, della vita. de sanctis, lett. it., i-284
tasso, n-ii-267: l'alienazione de la mente, come che possa impedir l'
ciò che può essere utile e lodevole. de sanctis, lett. it.,
uomo alieno da se medesimo e proprio de la persona amata. machiavelli, 384
ariosto, 3-49: dagli artigli de l'audace / aligero leon terrà difesa
, i mezzi di sussistenza. de luca, 1-4-1-53: questa disposizione non importa
semplice alimentario. fu. ugolini [de stefano], 18: alimentario è
: etna / da la bocca profonda / de l'aperto spiraglio / lunghi tratti vibrando
fatto l'omo, e si fo fatto de corporale e de spirituale sustancia. la
, e si fo fatto de corporale e de spirituale sustancia. la corporale fo fatta
spirituale sustancia. la corporale fo fatta de quisti alimenti; ca l'omo ave
animo, da lo foco lo calore. de rosa, v-591-48: quatto altre cose
1 osso '. aliò ti de, sf. mollusco gasteropodo proso-
impeto al corso. carducci, 49: de la quadriga eterea / agitator sovrano
accendente. dioscoride italiano, 4-185: de l'alipo: è un'erba surcolosa e
. = dal fr. fleur de lis 4 fiore di giglio ', in
singhiozzo. dioscoride italiano, 3-105: de l'alisso: è pianta che ha
. 3. figur. de sanctis, lett. it., i-181
calde / mandan per le fessure / de la pomice alpina aliti ardenti. idem,
, 615: che importa a me de gli aliti / di mammola non tócca?
: i fiori / e i molli aliti de i tigli / via pe 'l fresco
volessero prepararsi a fare il girotondo. de pisis, 46: un bel maschio ^
li felloni principi. iacopone, 90-136: de tal mesura la mente m'allaccia /
tutta. tasso, 6-i-38: re de gli altri, superbo, altero fiume,
78-77: del monno sirò accompagnata, / de lui giraio enfacennata: / che
e troppo angusto. marino, 6-80: de le sue ricche penne [il
alberti], 5-9: collocarono in mezo de la città il palazzo principale, e
il palazzo principale, e allato il tribunale de la sentenzia. l. salviati,
bellissima de'prati / sorta era fuor de le purpuree piume / ad allattar de'suoi
facesse lamentanza / ch'eo facesse fallanza de lo legale amore. = etimo
a sostegno di una causa. de luca, 1-7-3-91: la nullità dell'alienazione
le creature inferiori e participa della natura de l'uno e de l'altro,
e participa della natura de l'uno e de l'altro, cioè in quanto ella
quanto egli s'affatica a descrivere il modo de i fegatelli,... e
/ « mesere, eo me lamento de mia sorte, / ché la iustizia sì
io mandi a vostra eccellenza le alligate de la corte e i deci- ferati di
spesso piglia l'uomo parte degli affanni de l'amico per alleggerirlo di quelli. ariosto
, 1-51: ma non però disegna de l'affanno / che lo distrugge alleggierir
essi particolarmente, sono sempre nondimeno alleggiamento de le fatiche di chi gli riguarda.
vo'cosa udir né veder mai / che de l'angoscia m'alleggiasse alquanto. mare
marino, 3-13: l'arco rallenta e de l'usato pondo / al fianco ingiurioso
dichiarerò in questi versi: in exitu israel de aegypto, ecc. da'quali,
perché in esse non è verità de istoria. berni, 34-3 (iii-149)
, e le allegorie religiose. de sanctis, lett. it., i-152
ci purghiamo de'vizii se non a fine de conseguire la cognizione di dio. idem
tasso, 11-ii-291: sotto il nome de la terra allegoricamente vien la potenza significata,
si riducono, ci è signifi- catore de l'atto. carducci, iii-10-151: e
in bona e in mala parte. de sanctis, lett. it., i-106
. sannazaro, 10-162: per mezzo de gli alberi e de le sepi si vedevano
: per mezzo de gli alberi e de le sepi si vedevano fiere bellissime e
rimorso per me di essergli a carico. de marchi, 451: egli aveva ahegramente
cittade per regione: / cantase lo canto de alegranza. dante, vita nuova
inamo- rare e per deiettare la gente de la lussuria. francesco da barberino,
signore, e il pranzo allegra, / de la tua dama: a lei dolce
25-1: quando t'aliegre, omo de altura, / va', pone mente a
rama / e la primavera s'adoma / de lo bello tempo che toma, /
novella, / merzé d'amore e de dolci pensieri. savonarola, iv-19: egli
trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti; / perché negli atti
da gran tempo vivo quasi solitario. de sanctis, lett. it., i-328
matin sereno e chiaro, / al suon de l'allegrezze si destaro. idem,
mano, / ch'ai tempo son de le allegrezze tratti, / come andaron veloci
pagato, / c'abi tanta alegreza de la stolta belleza. cavalca, 171-
e'sun sano e aligro, e de ti audire desidero lo sondante. petrarca,
è quel romor che a voi pervenne / de la sua morte. forteguerri, 10-3
sentire allegria, e di ispirare allegria. de sanctis, lett. it.,
vari tuoni. marino, 357: rompon de l'aria mesta / i silenzi lugubri
fiato laudi il signore: alleluia. de marchi, 333: anche il rigutini
, / so preso a l'oncino de la tristanza. idem, 75-62: non
essere bastevole, allentavamo appoco appoco i capi de le maestre funi, quelli calando.
erba sorge, / e 'l miglior strai de la faretra appresta. / tende prima
si scopra, / ch'io non fo de la morte, che ogni senso /
sono molti omini periti / che alentano de gire a lo signore. michelangelo, ir5
che deza aver per vieto / lo pan de la mistura / con la zigola cruda
tuffato e rituffato negli anni più belli. de sanctis, lett. it.,
/ l'odor de'fiori e 'l mormorio de tacque. idem, 5-47: la
sorrida, un mondo che splenda. de sanctis, lett. it., i-287
e allevata, ma che tutto il tempo de la sua età fosse stata nodrita in
fatica, il non aver a mutare alcune de le cose ch'egli approva.
: imperò che risusciteranno con le dote de la sottilliezza, de l'agilità, de
con le dote de la sottilliezza, de l'agilità, de la impassibilità e
de la sottilliezza, de l'agilità, de la impassibilità e de la chiarezza.
l'agilità, de la impassibilità e de la chiarezza. crescenzi volgar., 1-2
, 238: omini nobili e generosi, de grande allevo e de onorata creanza.
e generosi, de grande allevo e de onorata creanza. = deverb. da
. idem, 93-3: donna de paradiso, / lo tuo figliolo è priso
quali esce col grado di sottotenente. de amicis, i-435: delirando, [l'
amore non alligna in anima schiava. de sanctis, lett. it., i-313
: o celeste paradiso, 'ncoronato stai de spina, / 'nsanguenato, pisto,
en terra dare, / ch'osciva de quel corpo deviso / dal capo ai
ariento e altre, e tale alistarà de bianco e de nero e d'altro,
, e tale alistarà de bianco e de nero e d'altro, come lo
/ che tua povertate pò satisfare. storia de troia e de roma, 77:
pò satisfare. storia de troia e de roma, 77: quando iasone allitao a
77: quando iasone allitao a lo porto de troia, per grande tempestate de lo
porto de troia, per grande tempestate de lo mare. frezzi, ii-5-154:
danari lucchesi per annuo censo prò terra de tumulo... presa a uveuo
o allòbroghi) sono ricordati da cesare nel de bello gallico, come popolo montanaro,
quella gente con cui doveva accomunarsi. de marchi, 373: la quale [
di 100 mila di beni allodiali. de luca, 1-1-31: le quali [robe
, prerogativa dell'allodio. de luca, 1-1-47: la regola, secondo
esente da obblighi feudali o statali. de luca, 1-1-45: che però si dubiti
allogò nel ca- merone dell'infermeria. de sanctis, lett. it., i-371
tutti vi disegno / gli ornati alloggiamenti de la corte. firenzuola, 265: io
vaghezza non ti meni / al magazzino de le ciancie: ah fuggi, / fuggi
alloggiamenti d'epicuro; e in quella parte de gli alloggiamenti, ove né virgilio,
], 5-10: nel porre gli alloggiamenti de li eserciti, si debbe certamente riandare
conciosia che tali alloggiamenti sono come semenze de le rittadi; e troverai che e'sono
sannazaro, 6-97: per la allontananza de la cara patria, e per altri
: la perfezione dell'intelletto per cognizione de la verità... si appropinqua a
. si appropinqua a la superna misura de le altre per la maggiore o minore
fa pecare / e da l'amor de cristo i fa aluytanare. petrarca, 23-14
tòa vanità, / tu he grand vanagloria de tòa grand beltà, / no guard
me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine. idem, vita nuova,
io non senta bene allore / li guai de li scacciati tormentosi. idem, inf
sì de'lor guai / che 'l fren de la ragione ivi non vale. arrighetto
, allora! allora dio sarà glorificato! de roberto, 126: giacomo s'accigliò
quasi dormi. ariosto, 2-26: ben de l'andata il paladin si lagna:
gittossi allor che i palpitanti lari / de la patria difese. monti, 8-764
quella dafne che divenne alloro, / de le cui fronde poi si ornò la fronte
la bruna chioma / splenda minore. de marchi, 355: in mezzo alle macchie
lodare... / la bella virtù de la bell'alma / a cui si deve
6-16: ei vestissi allotta / la purpurea de l'arme aurata cotta. idem,
commissione], fra li altri, de boni, berchet, basevi, ro-
ragione quella che non è tede. de sanctis, lett. ii., ii-159
a fiorir tombe, e solo allude / de la morte i trofei l'arco d'
senza il panno bagnato. de marchi, 397: le gelosie si sgretolavano
faville, / che mi scaldar, de la divina fiamma / onde sono allumati
..., repercote e recopre de lume l'una l'altra. idem,
peccare, credo per certo / ca de te, luce, verrà spereiare, /
è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che quella allumina
splendidissima, vui sii soave e dolcissima de cristo aluminata. cavalca, 9-64: veggiamo
ne la più alta e ruinosa cima / de lo scoglio scosceso, onde gran tratto
e, più spesso, la dimensione. de marchi, i-585: la febbre l'
così vo allungando la risposta, diffidandomi de la mia innocenza. 4.
è pros- simana / la fazon dolce de la donna mia. dante, 11-6:
iv-182 (48-3): donna gentil, de la vostra rivera, / contro lo
un pizzicotto: assestarlo, allentarlo. de roberto, 112: consalvo disfece il nodo
idem, 140: credemo al testimonio de altro, ancora che sapi amo che
frequente ne'contrapposti, ne gli scherzi de le parole, ne le allusioni.
invece di bestie, parlano re. de sanctis, lett. it., i-258
da formar campi asciutti e redetate de lo suo paternato. dante, vita nuova
si cria ne la vista morta / de li occhi. idem, inf.,
anzi, foco fecondo, / è sostegno de l'alma, alma del mondo.
avare prede / al fulminar de l'una e l'altra stella. p
non sostien lei, né l'omicida / de la dolce alma sua conduce a morte
grosso miracolo di farmi dare una pensione de questo buon re. tenca, 1-67:
lui ch'egli volesse al manco / de l'ultima vittoria esser consorte. idem,
41): in quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale
. tasso, 6-70: pur se non de la vita, avere al meno /
la vita, avere al meno / de la sua fama dèe temenza e cura.
forse ch'egli abbia / nel paradiso de le glorie tue / o luogo o parte
serena; / ma poi ne l'apparir de l'alma luce / gli appare insieme
, 838: salve, o serena de l'ilisso in riva, / o intera
morremo; e sempre faticosa intorno / de l'almo sole volgerà la terra, /
offeriscono innanzi / gl'incalmi naturali / de le palme e degli alni. idem,
un alone intorno ad ogni luce. de pisis, 121: non ancora tre quarti
dinanzi ai bastioni. fr. de marchi, 1-21: oltra alla spalla che
natura al nostro stato, / quando de l'alpi schermo / pose fra noi e
d'italia / al piè del gigante de l'alpi / rechi soave! giocosa,
pellegrino scendevano a svernare nelle maremme. de pisis, 107: il pastorino
, 329: 'l cavo ventre / de la montagna alpestra, / d'incendio vivo
in alto a l'alpestre aura ondeggiar. de marchi, 355: il giardino,
tutta ignuda / la vide in mezzo de le gelide acque, / eh'a me
per addolcire a la gran diva / de l'alpestre camin la noia estiva,
/ di lor, del fiume e de gli abeti il canto. fogazzaro, 4-21
la coppia ornai vittoriosa il dosso / de la montagna senza intoppo acquista, /
quanto il gelido e l'alpino / de le rigide vie tarda il cammino. idem
boschi alto apennino, / che il verdeggiar de la sua bella fronde / nel ceruleo
dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose. soffredi del
.. / dammi, per dio, de la gioia alquanto. g. villani,
mi manca a fornir l'opra / alquanto de le fila benedette / ch'avanzano a
certo che sempre questa rota giri? de sanctis, i-197: irresoluto come egli era
alle coste i rossi e neri. de marchi, 651: il grazioso monsignore non
gli rigonfiava l'animo d'ira. de sanctis, lett. it.,
altamente! petrarca, 359-32: o de l'anime rare, / ch'altamente vivesti
/ e altamente cantar partito piglio. de marchi, 14: egli sentiva troppo altamente
ai campanili e su pe'tetti. de marchi, 94: una moltitudine di abbaini
, 12: chi l'altare serve, de l'altare de'vivere; e dio
anonziano, di quello vivano. miracole de roma, v-419-63: vide in celo
maiore; paricchi dì, per divozione de tutto il populo, che aveano già il
duomo. carducci, 684: in fondo de la chiesa due soldati / guardavan fisi
denti fiammeggianti dentro una gola nera. de marchi, 134: l'altar maggiore brillava
già detti aridi, perch'a gli altari de gli idoli offerivano abominevoli sacrifici. marino
che si prostra / non badan punto. de sanctis, i-5: ci è esempio
essere congiunta con l'alterante cagione. de luca, 1-11-1-13: mentre alla giornata
lo venti [numero] significa lo movimento de l'alterazione: ché, con ciò
l'altare. bruno, 492: de l'altare, o turribulo o fano o
pur come una tavola della sommersa nave de la religione. 7. dimin
venia per far nel barbaro omicida / de l'estinto dudone aspra vendetta; /
raggia. dioscoride italiano, 3-164: de l'altea: chi lo chiama ibisco,
le sue molte utilità ne l'uso de le medicine. verga, 3-78: sciroppo
a ciò il prezzo della stoffa. de sanctis, leti. it., i-323
, da qui ne nasce che più de gli uomini, che sono guidati, dalla
pensieri non fusse stato alterativo e infettivo de la tua mente, come fu piramo
calde / mandan per le fessure / de la pomice alpina aliti ardenti. a.
venti [numero] significa lo movimento de l'alterazione; ché, con ciò sia
... è [la scienza] de la natura di tutte le cose che
difficile a conseguirsi... per difetto de gli strumenti astronomici, suggetti a molte
: quando per difetto d'alcuno principio de la nativitade, sì come mentecatti;
gentile ne l'alterazione del polso s'accorse de l'amor d'antioco verso la madrigna
alter ego e da uomo di paglia. de marchi, 937: se non sarà
ma soltanto reprimere la loro alterezza. de sanctis, leti. it.,
ira depone e l'alterigia ammorza. de rossi, iii-343: gonfio dagli austri
alma sorella, / a l'alternar de la cui face il mondo / in mezzo
la cui face il mondo / in mezzo de la notte un dì secondo / gode
porzio, 396: i benefici de iure patronato regio sono a lucerà il
: canto alterno, alterni corpi. de sanctis, lett. it., ii-401
maestà regia traluce / per gli atti ancor de l'essercizio umile. idem, 19-4
altiere / i grandi al carezzevole / suon de le mie preghiere. pascoli, 361
, / sì ch'i'vo già de la speranza altero. caro, 9-410:
parenti insieme aggiunti. marino, 6-80: de le sue ricche penne [il pavone
. faceva pensare a una regina. de pisis, 22: tu altera come onda
petrarca, 19-1: son animali al mondo de sì altèra / vista che 'n contr'
e tutt'altra bontate / lieva principio de la tua altezza, / guarda la vita
: donna c'ha bellezze / più de voi ed altezze, / mi darea di
e bramata. dante, 24-4: de gli occhi de la mia donna si
. dante, 24-4: de gli occhi de la mia donna si move / un
lo ha collocato nel seno del favore de la sua grazia. firenzuola, 450
del mondo con la descrizione del cielo e de la terra; e altre palle di
del polo, altri per gli altri usi de l'astrologia e de la geometria.
per gli altri usi de l'astrologia e de la geometria. 6.
la ragion che mi difenda / e de l'altezza mi conduca a porto.
, la dignità bianca del marmo. de marchi, 374 * in queste angustie
sedia da parte d'aquilone, / de contra deo altissimo fo la tua entenzione:
da l'altissimo signore / nel ciel de l'umiltate, ov'è maria.
che massimamente siano tre: l'uno de i quali è congiugnere insieme due parole
ne la più alta e ruinosa cima / de lo scoglio scosceso, onde gran tratto
che senza temer punto / l'altissima de l'acqua / profondità vorace / varchi
della gerguerra ferrati non l'interrompe. de pisis, 12: a mano a
. ariosto, 16-56: l'alto rumor de le sonore trombe, / de'timpani
mandato; / lo cor fo paventato de la sua annunziata. novellino, 54
questa [tastrologia] più che alcuna de le sopra dette è nobile e alta per
14-13: l'alta previdenza elesse / te de l'impresa sommo capitano. giovanetti,
, ma non resiste al tempo. de sanctis, i-5: ma vi è una
: e ben lor pare / degno de l'alto grado ove l'han posto.
l'aria io poggi / nel cerchio de la luna o in paradiso, / ché
libro... uscì con illustrazioni di de pisis, ma passò quasi inosservato,
la memoria. = da autorità (de), con la consueta alternanza popol.
d'amore] m'hai feruta / de lo dardo de l'auro: ond'ò
m'hai feruta / de lo dardo de l'auro: ond'ò gran male,
core m'à partuto. / di quello de lo piombo fa altrectale / a quella
altretante il verno ha scossi i boschi / de le lor verdi chiome. idem,
giorno, iii-6: già sotto al guardo de la immensa luce / sfugge l'un
n-13): dio vi purgò l'altrieri de l'opre empie / per eternai di
xada, / zo è del mese de maio, / quando el tempo è gaio
, ed è cominciato il settimo. de roberto, 124: fino all'altr'ieri
sacrificio d'uomini, altrimenti lo corruccio de gli dei non si poteva rimuòvare. savonarola
dall'impudenza: altrimenti state freschi. de roberto, 210: è una cosa
altrimenti è disposta la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la informazione
primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de li fiori, e
sé la informazione de l'erbe e de li fiori, e altrimenti lo verno;
di quanto / dissi per ira al fin de l'altro canto. idem, 40-68:
rappresenterà uno gentilomo, altra uno omo de villa, altra uno religioso, et
il rapto platonico è di tre specie, de quali l'uno tende alla vita contemplativa
cossi son tre specie d'amori, de quali l'uno dall'aspetto della forma
geme il vicino mar sotto l'incarco / de tal te navi e de'più levi
mondo con la descrizione del cielo e de la terra; e altre palle di
del polo, altri per gli altri usi de l'astrologia e de la geometria.
gli altri usi de l'astrologia e de la geometria. bruno, 261: de'
/ due fonti ha: chi de l'una / bee, mor ridendo,
/ bee, mor ridendo, e chi de l'altra, scampa. idem
certaldo, 39: due sono le porti de la giustizia: per l'una
corpo essangue / su 'l pomo de la spada appoggia il peso. bruno,