andatisene a comperare un libro sciolto e de * moccoli, se ne tornarono poi di
): in quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco
/ secondo che si trova / nel libro de la mente che vien meno, /
'l poeta interiore ha scritto nel libro de la mente i suoi versi, a
si face, / ove il rampollo de la strana pianta / chiuggono, e insegna
suo vero significato, dinoti la sottile scorza de gli alberi, su la quale,
2-40 (ii-22): si dilettava de la musica giulio meravigliosamente, e la
... anzi che si partano de la presenzia de li rectori o vero camarlengo
anzi che si partano de la presenzia de li rectori o vero camarlengo, giurare
un altro. citolini, 479: de 'l computista sono il tener conto,
: lo officio avite ad casa nostra de governare i libri, non paté che
le contengono [le poesie di eleonora de fonseca pimentel], ci viene innanzi un
dietro i cristalli d'uno scaffale. de pisis, 1-100: son curvo ancora sui
. ariosto, 20-82: dal duro volto de la terra il sole / non tollea
el bianco del ova e mitige un poco de fiore de farina. abii grasso di
del ova e mitige un poco de fiore de farina. abii grasso di struto collato
preposizione 'di'ecco il 'liceista'. de amicis, i-532: certi liceisti eleganti
2-22: iustissimamente se potrebbe concedermi licentemente de dire. = comp. di licente
tasso, ii-80: ringrazio vostra signoria de la maschera che mi manda, e de
de la maschera che mi manda, e de l'abito e del drappo..
l'obligo; io dico non solo de l'abito, ma de la libertà,
dico non solo de l'abito, ma de la libertà, 0 almeno de la
ma de la libertà, 0 almeno de la licenza de l'usare. mazzini,
libertà, 0 almeno de la licenza de l'usare. mazzini, 24-218: la
erano efficaci e valide avanti questa proibizione. de luca, 1-2-97: rispetto poi alli
favore di procurarmi fra questo mezzo la licenza de la carne, e comprarmi un mastello
, e comprarmi un mastello di vino. de luca, 1-14-1-64: la sudetta circostanza
questa mia vittoria, tegna lo campo de la mente di coloro per cui fa questa
ii- 351: il fianco abbandonar de la sua dama / non fia lecito
dubbio), la schiavitù non giova. de roberto, 65: il giovane che
legge e correggere; alle pratiche insolenti de la lingua non già, conciosia che le
sono il furto e la licenza. de sanctis, ii-6-47: il petrarca vide
trista la corte papale di avignone. de amicis, xii-246: salgono dei giovanotti
; averne il potere. miracole de roma, xxviii-437: de celo deo venire
. miracole de roma, xxviii-437: de celo deo venire lo rege de lo
: de celo deo venire lo rege de lo munno, se licenzia forse a.
munno, se licenzia forse a. tti de vederelo. a. pucci,
veneziani deliberato di far purgare le fosse de la terra nostra di crema, diedero licenza
libertà. tasso, iii-33: può de le sue composizioni far a suo modo
licenziato l'andasse dove el volesse. de mori, 144: essendo cara la vita
mi dette più spazio a parlarli. de mori, 159: cibati e rinfrescati che
raccomandando 10 suo movimento ne le t>raccia de la fortuna. rappresentazione della natività di
ora facta... circa el licenziar de questa cità de le persone suspecte e
. circa el licenziar de questa cità de le persone suspecte e de mala vita.
questa cità de le persone suspecte e de mala vita. giorgio dati, 1-109
se ricevuto fusse, debbiasi licenziare. de luca, 1-14-1-307: questo stato [di
pigione, disdicendole a certo termine. de roberto, 1-464: quando le arrivarono i
all'esercizio di una professione. de luca, 1-3-2-121: quando siano compiti gli
precedente loco promessa, possano senza defecto de oblivione ad quella satisfare, acciò nesciuno sia
acciò nesciuno sia che presuma essi over de negligenzia over de poca memoria licensiosamente reprendere
che presuma essi over de negligenzia over de poca memoria licensiosamente reprendere. sanudo,
urtato nel pedante che nel licenzioso. de sanctis, 11-7: infievolitasi la fede ed
fuoco alla mina, / pel lungo solco de la negra polve / licenziosa fiamma arde
! troppo grave error lasciar tant'opra / de le licenziose aure in balia. a
, dette al dottore ximenez molte cose de oro. boterò, 292: l'
[commedie] son oggi più lunghe de le latine e più licenziose. a.
., 29-120: ne l'ultima bolgia de le diece / me per l'alchìmia
mercè del loco / fatto per proprio de l'umana spece. petrarca, 97-9:
mi lece ascoltar chi non ragiona / de la mia morte. cariteo, 151:
. tasso, 7-22: il cener freddo de le fiamme sue / goda quel ch'
fortuna, / se inanzi agli occhi de su'amor gli lice / del suo raro
... / ogni nato sarà. de sanctis, 9-10: [il bembo
lice / disubbidire a dio onnipotente. de jennaro, 104: quivi la donna
1-74: lascia la cura a me de la vendetta. / il come appalesar né
licische si fornirebbe in l'armonia de i cigni. guarini, 1-iii-158: cominciando
prende parte a una licitazione. de luca, 1-8-163: li licitatori per loro
e sono queste: il zaffarano prencipe de gli altri, il garofano,.
seme, bevuto nel vino, alle punture de gli scorpioni... le sue
d'amore oggi impudico, / non de gente satirica e silvana, / non de
de gente satirica e silvana, / non de l'agricultura arte soprana, / non
licaon converso in lico; / ma de numa, solon, lycurgo e plato.
demostene] componea dicerìe a li combattimenti de le acque. fr. colonna, 2-3
, ed oltre questo gerione essere abitato fuora de nostri lidi oltra ai liti / cui
sorto, / son l'opre vostre de le misere echeggia per lo scoglioso lido.
marino, vii-491: al fin tra'lidi de l'enfiate labbia / di nostra
. rompe tonde del duolo e de la rabbia. pinamonti, 584:
130: non parte dallo scaricamento de i fiumi e parte dal flusso e
cinghialessa '(cfr. nel capituiare de villis: « singulares et lehas » *
che lietamente il recevesse, per iscambio de quella trovò lo cavaliere con un fido
a le fatiche / piega la forza de le membra sane, / però che ride
sane, / però che ride in cima de le spiche / a l'uom l'
spiche / a l'uom l'augurio de 'l futuro pane. 2.
un tratto, mai non riede. de mori, in: sogliono i nostri
non fu tanto da cavar alcuno utile de la moltitudine de gli alberi fruttiferi, quanto
da cavar alcuno utile de la moltitudine de gli alberi fruttiferi, quanto di ricrear
sapìa / fossi chiamata, e fui de li altrui danni / più lieta assai che
/ che madonna pensando premer sòie. de jennaro, 126: illustre mia canzon
la palma / contra d'adam e de èva il gran peccato. caro, 16-62
altra riva inonda e 'nfiora / arno de gli onor suoi lieto e 'ndovino. foscolo
, il qual piglia tutti i colori de le cose che gli sono vicine.
adorno. caro, 1-958: ei de gli occhi spirava e de le chiome /
1-958: ei de gli occhi spirava e de le chiome / quei chiari, lieti
oscurato pelo / ti sforzi ogn'or de gli anni / velar le nevi e quell'
ancor lo mi vieta / la reverenza de le somme chiavi / che tu tenesti ne
900: ivi non più il rumore de gli anni lieti crescenti, / non de
de gli anni lieti crescenti, / non de gli amor le cure, non d'
silenzio, a pena interrotto dal mormorar de l'acqua e de le fronde e
pena interrotto dal mormorar de l'acqua e de le fronde e dal cantar de gli
e de le fronde e dal cantar de gli uccelli. bertola, 128: l'
occhi putti, / morte comune e de le corti vizio, / infiammò contra me
il piede. tasso, 7-113: segue de la vittoria il lieto corso / e
ebbi a divenir del mondo esperto / e de li vizi umani e del valore.
maestà de la toga, e in vece de lo arguire ne le dispute interviene il
misura / ne la salda architettura / de la fragile tua maglia [di ragnatela
. franco, 3-96: le tempre bellissime de la temperanza, le quai, a
capo e dixe: -fili, absolvo te de la tua demenzia, ch'en cielo
rotte. lalli, 12-13: gli aiuti de la mamma or fìano vani / a
= deriv. dal fr. maille { de blanchet), var. di méaille magliato1
o indumento confezionato a maglia. de amicis, xii-301: era una lavorante in
cervello i miei ditti appuntando il saliscende de l'uscio de la mia memoria,
ditti appuntando il saliscende de l'uscio de la mia memoria, a ciò che
ad una maglietta e ad uno aghetto de la gonnella, la quale mi ho spogliata
darli saldarne, bagnarlo, tirarlo al maglio de l'acqua, batterlo, darli forma
ad una macchina di mille cavalli. de amicis, xii-232: si prendono a parole
, iii, 340: per dirla fuori de i denti, quando questi non rodano
giuoco di maglio con alberi per divertimento de gli scolari de'padri giesuiti fuori la
. tasso, n-iii-698: indirizzati dal lume de la natura, vivemmo come forti e
tutte l'operazioni e oltre tutte l'imprese de la casa de'medici è l'avere
è l'avere imposto fine a la discordia de le virtù e congiunta in amicizia la
: l'uomo magnanimo s'allegra moderatamente de gli onori grandi che da gli uomini da
. campana, iii-147: esser proprio de gli uomini magnanimi lo stimar poco la
e più durevoli che non furon quelle de le quali la magnanima reina circondò babilonia
/ quel magnanimo alfonso, vincitore / de le turchesche, orribili coorte. ariosto
innalzò tue mura / la magnanima man de i prischi eroi. -iron.
augusto titolo di proletari, nullatenenti. de marchi, i-21: marco tacque ma
ben ha squadrato il sciocco e buon uomo de 'l marito, come quella che è
deliberazione fatta dal debito e dal costume de i religiosi, ottimi e magnanimi veniziani
cor di generoso sdegno / il magnanimo ardir de la donzella, / onde con tarmi
d'ammirazione per così magnanima generosità. de pisis, 1-105: le cose decantate e
chiama / la gran magnana e donna de gran fama. s. degli arienti,
le piazze gir tinto del volto e de le mane, non altrimenti che se fusse
in corte ad aprir una camera, de la quale diceva il conduttore d'aver
fabbro; sporco, fuligginoso. de marchi, i-860: tu colla tua faccia
, e basta. -qua alla piazza de succhiellinai. goldoni, vi-917: -dove
130: era stato el decto altobello de natura tanto iniqua, sanguinolenta e crudele
e crudele che alla sua morte fo facta de la carne sua da molti vendetta tale
fu seppellita lo venardì... de po'manniare. 2. per
collegio erano electi li più poveri e de minor condizion e con rubarie e magnarie
allo ucello nel palato, el segnio de ciò è ch'el palato dell'ucello
,... dignissimo cavaliero e conte de belen- zona,... essendo
,..., crescette in studio de gioco, de gola e de cative
., crescette in studio de gioco, de gola e de cative femine. leonardo
studio de gioco, de gola e de cative femine. leonardo, 2-137: tutti
una classe sociale). de luca, 1-14-1-434: il famoso conservatorio,
; signorile, sontuoso; imponente. de sanctis, ii-1-42: era la prima volta
citolini, 176: sotto la division de le pietre nigricanti sarà l'ambra nera
dei sensi, dei sentimenti). de sanctis, 11-133: se questi individui si
ne volesse strappare magneticamente un segreto. de roberto, 10-249: emilia, rimasta a
neri davanti ai miei sguardi fissi. de pisis, 1-254: tutto taceva laggiù
potesse turbare il profondo recesso dello spirito. de roberto, 1-320: ti avevo scorta
di questa che affermasi già scienza. de marchi, i-159: anche la sacra scrittura
a credere scaltri ed astuti cerretani. de sanctis, i-360: clelia...
esercita le pratiche terapeutiche. de sanctis, ii-8-475: oggi abbiamo i magnetisti
in uno stato di rapimento trasognato. de pisis, 1-310: si magnetizzava quasi (
da quel suo profumo d'intrighi amorosi. de pisis, 1-115: sta lì lì
verso che dice: 'deposuit potentes de sede et exaltavit humiles ', di
propriamente dell'opera- zioni e la laude de gli abiti. boccalini, iii-197: ricordo
nulla fa tanto grande quanto la grandezza de la propia bontade, la quale è madre
, la quale è madre e conservatrice de l'altre grandezze. cavalca, 20-35:
in questo tempo fo magnificato el vescovato de le sepulture de concime e pietra viva bianca
fo magnificato el vescovato de le sepulture de concime e pietra viva bianca e roscia
ad necchi e pilastre e cornice tucte de concime. -incrementare, sviluppare.
si canta quel versetto * deposuit potentes de sede ', ecc. el signore
l'arcivescovo di lione co 'l consiglio de gli altri rispose in questa magnificata conversione
visione al suo esaltatore e magnifìcatóre. de roberto, 11-2: non era piccantissimo
: magnificenza... è moderatrice de le grandi spese, quelle facendo e sostenendo
, ii-111-11: questa è quella magnificenza de la quale parlò il salmista quando dice a
per lei cominciò a giostrare e a fare de multe magni- ficenzie; ed in diversi
, spendendo e donando del suo, de continuo gli facea intendere lei più che sé
mi ha rimessi, credo, per parte de li denari che si hanno d'avere
che si hanno d'avere del venditore de li miei orlandi a verona. s
magnificenze e pompe, con tanta copia de spettacoli e sollazzi che immaginare mai si
tomo i massi immensi / ne la magnificenza de 'l sol pieno illustrati / sorgevano.
s'appartiene a queli che son facitori de le cose grandi. casti, xxiii-509:
sanudo, lvi-248: il signor duca de urbin ieri sera a ore due de
de urbin ieri sera a ore due de note gionse qui, e li avemo fato
viver diece altri anni ed un vescovuzzo de l'avere ad esser cardinale. i
, né le signorie, né l'allegrezze de le quali massimamente sono astretti, tra
il corpo tragico è più magnifico sofocle. de sanctis, i-219: omero è semplice
suo bello parlare, ammira la magnitudine de li virtuosi romani. leggende inedite,
: guittone..., ai piedi de la nobilissima magnitudine di vostra altezza e
di medicina, 18: per grazia de la vostra magnitudine sensibilmente v'abbraccio.
segue bruto e gente mangnia / che fe'de consolar primo concilio. andrea da barberino
conobbe il magno eroe le messaggere / de la sua madre. tasso, 11-2:
. chiaro davanzati, 90-8: ché de l'altero dicene la gente / che
. degli arienti, 187: re ladislao de ispagna... fu principe de
de ispagna... fu principe de magno stato e rico quanto altro forsi a'
ma qual vita fu mai più cara de la morte del magno antonio, essendosi
essercito che abbia visto il sole, de i nostri tempi? de luca, 1-14-1-131
sole, de i nostri tempi? de luca, 1-14-1-131: suole essere situata
sia alcun che tema, / né più de lacrimare il cor se bagni. aretino
bagni. aretino, vi-235: la cupidigia de l'avere non regna in chi è
, iii-4-31: passi a i concilii de l'ombre, rivegga li spiriti magni /
l'ombre, rivegga li spiriti magni / de i padri conversanti lungh'esso il fiume
se 'l guardi molto abietto, / de jure neghera'mi or quel che aspetto,
giacomino da verona, xxxv-1-627: cità de gran pressura, babilonia la magna.
nostra etate, / oggi del ben de l'anime beate / agli occhi d'i
il suo parvo, gemini principii specifici de le cose. gioberti, 4-1-449: la
però questo molesta / che per lui de negra vesta / che bisogni ora vestire.
facesti fare la grande e magna festa. de jennaro, 38: lunidì primo
della fede che gli medici per via de la verità. tassoni, 9-41: ecco
iii-2-381: tu a l'occhio immobile / de l'alchimista, / tu de l'
/ de l'alchimista, / tu de l'indocile / mago a la vista,
venture, le vicende, le glorie. de roberto, 1-22: le narrava tante
mio stato esser presago / il partir de la speme fiacca e frale, / e
, che sì poco assale / quel de le voglie mie tiranno e mago.
fosse un mago, un santo. de pisis, 1-379: l'elenco sarebbe stato
, perché quest'occhi non appaghi / de l'alma vista de le luci chiare?
non appaghi / de l'alma vista de le luci chiare? / perché non
dolci del mio cor maghi, / de l'amato e gradito mio signore. battista
il magontino arcivescovo: -a canto / de la mazza ferrata io porto l'olio santo
per le grande e non volgar dote de l'animo mirabile, ma così magreta e
, in ultima magrezza e debolezza. de mori, 18: appena aveva figura d'
occhi bianchi livida magrezza, / chieser mercé de l'alta stirpe e de la /
chieser mercé de l'alta stirpe e de la / gloria di roma. d'annunzio
così poco masticabili ai giovani palati. de meis, h-19-374: devi prima raccogliere
e sottiletta. dante, xxi-18: de la doglia diverrò sì magro / de la
: de la doglia diverrò sì magro / de la persona, e 'l viso tanto
cefàs e venne il gran vasello / de lo spirito santo, magri e scalzi,
selve va volando, / passato il tempo de le negre olive. tanara, 5
. anonimo veneziano, lxvi-1-89: toi de la carne magra ben cocta e ben
s'esaurirebbe ogni più ricco terreno. de amicis, xii-227: possedeva infatti non so
-inferiore. guittone, 78-3: de coralmente amar mai non dimagra / la
servir s'arretra / lei, ver cui de bellezza ogn'altr'è magra.
, ii-2-16: a prò de'grandi e de le genti macre / funno pretori,
cose sacre /... impinguan de virtù le mente macre. bandello, 2-57
allegri, 73: allo 'ncontro all'odor de tinelli corrono i poetanti magheri. redi
, ii-321: questi tali vogliono le cose de la fede catolica, predicate e confermate
: non vi feci parte de'sonetti de l'aurora, perché non mando le mie
santo in onta de'suoi uccisori. de marchi, i-758: ti pigli la
, di sillogismi, di garbugli. de sanctis, i-io: se vogliamo lasciar queste
di altretanti sospiri tignosi, le partite de i debiti, che al libro de i
partite de i debiti, che al libro de i vostri sdegni tengono accese le chiarezze
i vostri sdegni tengono accese le chiarezze de le sue falsitadi. allegri, 50:
portator di questa, le farà fede de la magra cera ch'ha ricevuta da
-privare. nappi, xxxviii-219: tu de fecundia sei profondo fiume, / che
gran certaldo fai sì indegno e macro / de laude tante, tal che 'l suo
che lava i contenti, / rimase dante de virgilio macro. -stare magro
parole sciolte / dicer del sangue e de le piaghe a pieno / ch'i'ora
a deo), / ma non de quello amor che penser hai. ristoro,
ristoro, 34: la magiure congiunzione de pluvia ke maio possa essare. dante,
53-8): io non voi'dir de più, dolce mio amore; / ma
: stanne scecuro... / che de to pene non ne curam mai.
una polizzetta che e'venisse sin qui. de amicis, xiii-232: - l'hai
di san mai: non pagareaffatto. de amicis, xiii-131: pagare a sgocciolo,
dioscoride], 195: sotto la specie de i granchi intende aristotele tutti quelli che
chiamati granciporri, le macinette i granchi de i fiumi e similmente i cancelli.
matazone da caligano, xxxv-i-799: del mese de natale / toge lo bon mazale.
capire queste cose; perciò disprezzi. de pisis, 3-80: attrasse la sua
: ch'io non li farei una de le mie per cento de le sue.
li farei una de le mie per cento de le sue. aretino, vi-50:
: dove li pelegrini pagavano per andar de lì ducati 13 per uno a'mori,
maestro martino, lxvi-1-159: * erbolata de maio '. cariteo, 119: maio
il vescovo, per la arsione grande de la febre, gli domandò da bere;
. caro, 12-i-178: la credenza de le maioliche non s'è ancora cominciata
nostri di maiolica... per nolo de la terza parte di salme 386 di
caratteri maiuscoli in fronte a le vigilie de gli uomini famosi, si debbe coronar
le palesemente signoreggianti nell'animo nostro? de amicis, xii-347: il danno e il
po'istrangolato, che tal gola / avea de dir male d'ogne gente. ibidem
esperta argiva / elena, benché morta. de roberto, io_93:
l'invalidità del negozio). de luca, 1-15-1-285: nelle robbe mobili,
eletti, se fossero nemici e malaffetti de » re. ricci, 2-19: una
38): tu sai la 'nfermità mia de l'altr'anno / quanta mi fu
. tasso, n-iii-655: la materia de le cose contingenti... è molte
de'fulmini ancora, de'venti, de la neve, de la pioggia, che
de'venti, de la neve, de la pioggia, che son misti imperfetti,
: o fosse inavvertenza o troppo ardore de i combattenti... o la malagevolezza
magistrati e del sacerdozio, e finalmente de la maniera che dee osservarsi da le donne
l'omo de'andare per li gradi de la penitenzia più agevili al principio,
d'iddio e... osservanza de la religione... malagevolmente si posson
fa iti essa tutta la peggior ribaldaglia de gli sciaurati. idem, 7-3-167:
. idem, 7-3-167: le femine de guadagno avea proposto di relegarle come in
con carne tagliata minuta e mondata bene de vene e de nervi e dagliene in
minuta e mondata bene de vene e de nervi e dagliene in doi lamine de carne
de nervi e dagliene in doi lamine de carne. = etimo incerto.
malamente. -illegalmente, invalidamente. de luca, 1-15-1-76: senza necessità di allegare
/ a quelli che canteranno / pietosamente de lo meo dolire, / e dì
dimandi il papa come sopporta el matrimonio de anglia, disse: malissimamente. nannini
caterina, v-426-104: a l'orecla de la raina è manifestado / la crudele sentenzia
fa l'inperadore malamente et a torto / de quello precioso vergene santo corpo / de
de quello precioso vergene santo corpo / de santa katerina. storia dei santi barlaam
potente. guittone, i-27-19: se de creature altre noioso fosse e dannoso non
dannoso non parer bono, in omo, de creature perfessione, quanto vai meglio,
come la imperadrice del mondo diventò serva de gli spagnuoli ». = comp
. come le malandrine facessino quel conto de la vita d'altri che esse fanno
la vita d'altri che esse fanno de la robba. berni, 26-14 (ii-279
, per suscitarvi disordini e delitti. de marchi, ii-580: non vi dà l'
sempre che invero i dottori sono i malandrini de le leggi. 5.
nomadi che abitan sotto le tende? de marchi, i-47: questa lettera mostra
: ah! tortona fosti vana, / de speranza e de fede. / malanagia
fosti vana, / de speranza e de fede. / malanagia chi en te crede
uno stivale per buttarglielo in faccia. de roberto, 231: malannaggia!..
alcun ven a sentire / nel spinzere de la porta, / io serò morta /
quattrocento, lxiv-63: per un punto de piacire / agio avuto lo malanno: /
doglia e tanto affanno / me conven de sustinire. 2. malattia,
ciò che il ladro medico favella / de l'arte del mal an che dio
nuove che non gli lasciavano requie. de roberto, 7-159: solo per non sentire
, minaccia, presagi nefasti. de roberto, 3-268: -non avete altre novità
en ella via / e null'è che de lui aia pietanza! = deriv.
carcerati, o vero fora cum la grazia de la malapaga, debian renovare le lor
la vita delle messi e dei frutti. de marchi, i-825: un altro lanternino
qual sono rami e foglie. ciascuna de queste copre uno omo da l'acqua
acqua e dal sole. nel mezo de questo getta un certo ramo che fa
ramo che fa li fiori a modo de un pede de fave, e poi fa
fa li fiori a modo de un pede de fave, e poi fa alcuni fructi
palmo e sono grossi come una asta de una zanetta. e quando se voi
se matura in casa. et uno ramo de questi fructi ne farà cc vel circa
una dozzina di napoleoni d'oro? de marchi, iii-1-668: egli non è
. regione infestata da tale malattia. de roberto, 184: fra cola, in
per civiltà quello che non vorrei. de sanctis, ii-7-109: l'ariosto..
(lo stato di salute). de sanctis, ii-1-73: quel suo stato malaticcio
di incertezza; vacillante, malsicuro. de amicis, xii-249: non m'ero certamente
una luce dolce, quasi malata. de pisis, 3-26: andava a vedere certi
nell'anima e impigrito nel corpo. de pisis, 1-374: ho detto come fosse
temperamento. papini, iv-357: [de sanctis e croce] paurosamente affetti da
siena (1290 c.): « de manutenendis bonis et locis maladorum..
non sol malattia del corpo, ma de la mente. assarino, 51: durava
. -malattia del tic o di gilles de la tour ette: tic convulsivo accompagnato da
, e non se po covrire / de demostrar la sua gran malatia / a lei
cui egli s'avvede sin da principio. de sanctis, i-72: in quella vita
a stentare sotto una ingiusta mercede. de sanctis, 9-171: viene il seicento,
, ciascheduna contingibile in un oriolo. de sanctis, ii-15-495: l'unanimità in
la bocchiròla. -malattiòla. de pisis, 1-349: era un viziato e
su da le campagne desolate; / fuor de la nebbia i corvi agitan l'ale
non volle malauguratamente più tardi la occupazione de l'harrar, che il bismark suggeriva.
, xxxv-1-612: mo me besogna dir de quig malaguradi / q'ili no voi veder
però che elli è atto a volere de la robba assai e godersela a la malaugurata
incute tristezza: desolato, squallido. de amicis, xi-2: la città,.
, il suo vescovo che faceva? de amicis, xiii-67: -ha letto la notizia
-destinato a provocare devastazione e morte. de amicis, ix-223: quegli strumenti malaugurosi da
le « coabitazzione », ponghiamo, de via capo d'africa. 3
viena stava di mala voglia, dubitando de sinistri successi. ariosto, 275
voglia che mai la più nera. de marchi, ii-182: per tre o quattro
malaventurato servo, poscia che sia nato de gentilissima ischiatta. g. villani,
aventurosa era fermata, / quando dal suon de la dolente voce / per lo mezzo
fanciulli malavvezzi / stuzzican travagliando sempremai. de roberto, 1-85: il loro figliuolo,
sercambi, 1-ii-738: quel malbrich ne becca de no- sochio, / ma sfalza e
luogo, un ambiente). de bosis, 76: o mondo che albeggia
e savoia e restare escluso in tuto de italia; e già è chiara la sua
d'orleans a formare un terzo partito de francesi malcontenti e nemici di mazarino.
, poco slancio di sagri- ficio. de roberto, 350: biasimava il malcontento contro
forse a suo malcosto, salvarla. de marchi, i-165: sì, io sono
malcreato che non vi lasse qualche cortesia de le reliquie che tiene circa il mustaccio
/ dalle genti nimiche e malcreate. de sanctis, ii-1-52: c'erano poi i
ben distribo; /... / de le maldicente. mostacci, 146:
effetto essi la peste e il morbo de le case e de le corti e cagione
peste e il morbo de le case e de le corti e cagione bene spesso di
glieli volia / per temenza ch'avia / de li del prossimo, e tristizia
. che tal gola / avea de dir male d'ogne gente. paolo da
vostra signoria, di tutti gli altri de la corte mi son dimenticato, non per
da la maldicenza e da la ingordigia de l'arricchire per il morir d'altrui
abbandonano per cercare delle più recenti. de marchi, ii-45: c'era il
. aretino, v-1-631: per grado de la propria modestia sete obligato o a
la comedia imitazione de'peggiori, intese de la comedia vecchia, a la quale
4. dimin. maldicenzùccia. de marchi, iii-2-124: dove...
., i-572: la maidicola lingua de la vecchia comedia, avegna che desiderasse di
avegna che desiderasse di stringere la potenza de l'uomo, ampoi confessava che ne li
, ampoi confessava che ne li labbri de l'uomo abitava facondia più dolce che mele
versi «... in seno / de le vo- str'ombre apprestami /
.); cfr. fr. mal de mer. maldimontagna (mal di
); cfr. fr. mal de montagne. maldipància { mal di pància
volte e con piane parole lo riprese de sua tenacitade e del suo mal dire
e l'aire gli sum maldisposti; / de lulglio a portar pelle ogni om impara
a portar pelle ogni om impara; / de mali uzieli non se fa buon rosti
così agevolmente guarì il ricco abbate del male de lo stomaco e meritò d'esser per
grazia di santa chiesa e divenir friere de lo spedale. betti, i-723:
letter. indocile, ribelle. de bosis, 5: giova tue pure forme
e regge sé mal naturato contra l'impeto de la natura, che colui che ben
: non già; ma porterò contra de core: / se me non vinco,
sì come dice lo filosofo nel primo de l'etica e tullio in quello del
: se distinata fèsseti, ca- deria de l'altezze, / ché male messe fòrano
, e vergognose, / ch'usciste fuor de la battaglia asciutte, / qui vi
state / poiché tingiurie mie mal vendicate. de amicis, i-605: una coppia male
: morto tomombeio, tutta la progenie de i mamalucchi andò di male: quai tratti
conforme alla regola o all'aspettazione. de luca, 1-14-5-44: quando un vescovo si
ne la quarta lacca / pigliando più de la dolente ripa / che 'l mal
la dolente ripa / che 'l mal de l'universo tutto insacca. cavalca, 20-14
lo mondo oggi si spande, / de vin serva, di letti e di vivande
., 11-25: perché frode è de l'uom proprio male, / più spiace
., 16-68: sempre la confusion de le persone / principio fu del mal de
de le persone / principio fu del mal de la cittade. fiore di virtù,
fra tutte le terre d'europa. de sanctis, ji-n-51: in chiesa è un
, / se fosse amico il re de l'universo, / noi pregheremmo lui de
de l'universo, / noi pregheremmo lui de la tua pace, / poi c'
natura è dogliosa; / siate cordogliosa de volerne sanare. chiaro davanzali, xxii-25:
/ folle saria quell'ora. storia de troia e de roma, xxviii-424: fo
quell'ora. storia de troia e de roma, xxviii-424: fo morto de
e de roma, xxviii-424: fo morto de male de morbo in bedonia bibbia volgar
, xxviii-424: fo morto de male de morbo in bedonia bibbia volgar., i-248
, 48-14: a me venga el mal de l'asmo, / ion- gasece quel
iacopone, 48-4: a me venga mal de dente, mal de capo e mal
a me venga mal de dente, mal de capo e mal de ventre. carducci
dente, mal de capo e mal de ventre. carducci, ii-3-359: è una
sforza, 90: a male de pietra: piglia de el latte de femina
90: a male de pietra: piglia de el latte de femina che abbia el
male de pietra: piglia de el latte de femina che abbia el fantolino maschio e
fasciculo di medicina in volgare, 45: de qua nota più oltre la via per
, 29-48: qual dolor fora, se de li spedali / di valdichiana tra 'l
tal puzzo n'usciva / qual suol venir de le marcite membre. c. e
male ad uno infermo e temendosi molto de la morte per la tagliatura, pregando lo
[tommaseo]: composizion per mal de gli occhi [del cavallo].
bene usi, / fuor mi rapiron de la dolce chiostra: / iddio si sa
, 23-131: non ben si ripente / de l'un mal, chi de l'
/ de l'un mal, chi de l'altro s'apparecchia. boccaccio, dee
mosse sé sempre a ragione, / 'de limo terre 'l'om fece e
, vocazione a scrivere versi. de amicis, x-243: il déroulède era studente
fosse il pessimo de'mali, determinò de mantenervisi fino all'ultimo spirito. g.
ella oblia / la noia e 'l mal de la passata via. livio volgar.
prenda) / ch'è la maggior de la qual si favelli. idem, inf
se io v'andassi,... de l'uno male io ne farei due
pochi anni ho mandato a male. de gli spirituali non me n'è rimasto pur
noi; ci vuol servi e maledetti. de sanctis, ii-n-77: sul terreno cristiano
, iii-3-362: e maledetto il re! de i gentiluomini, / de i ricchi
re! de i gentiluomini, / de i ricchi il re, che viscere non
6-8: io sono al terzo cerchio, de la piova / etterna, maladetta,
se io mi sconfortai / nel suon de le parole maladette, / ché non
deritto, / me reprendea niente, oi de fatto oi de ditto, / respondea
me reprendea niente, oi de fatto oi de ditto, / respondea mantenente, tanto
boiardo, 1-22-7: non avea voce de omo né intelletto; / salvatico era
ch'aveti pur molto desire / ognora de guardarme le cosse base; / cognosco
sua zucca monda, « que dirà de esto su excelencia », che ha
pel daelli che non finisce mai. de marchi, ii-22: io non so che
che gli dié in guardia il passo de la morte. g. gozzi, 1-241
accennato che voi siate informato da lui de la maledetta causa che io ho con
bene, fuori che dei maledetti denti. de amicis, xi-58: dalle feritoie ci
, fece una buca, nel pesce, de le maladette; e guastato lo avanzo
le maladette; e guastato lo avanzo de tutte due le ceste, spiccò un salto
il letterato, / vienmi una rabbia de le maledette / di dargli in testa un
maledicenti. / maledicenti a l'opre de la vita / e de l'amore,
l'opre de la vita / e de l'amore, ei deliraro atroci / congiugni-
maledica lingua de'gentili restò col testimonio de gli occhi confusa. g. p.
le malediche lingue sveller tosto / che de falsi rumor sono inventrici. siri,
è una lingua maledica, ma galantuomo. de marchi, ii-800: tra i soliti
ogni benedizione. tassoni, 8-11: de l'orribile pugna il gran successo /
aretino, v-1-292: ritornate con i pensieri de la mente a l'essercizio de le
pensieri de la mente a l'essercizio de le scienze, acciò che i tempi
che vi tiene abbada con le lusinghe de la pigrizia per compiacere a la morte
: si maledice o si adora. de amicis, i-303: berchet è irato,
lor maledizion ', cioè dei prelati de la santa chiesa; cioè per loro scomunicazioni
locuste, quali eri marchiorno alla volta de bergamo, e il vescovo di san marco
disse linda. -sostant. de sanctisj 9-44: se date una buona notizia
chiamano 1 torniosi 'hanno la similitudine de li delfini. son differenti in la
delfini. son differenti in la tristizia de l'aspecto, peroché non è in loro
la malificènzia son assimigliati a li mossi de li pesci cani. 2. negatività
essendo tu un paradisico ortolano è agricoltor de l'arbore de la vita, fuste
paradisico ortolano è agricoltor de l'arbore de la vita, fuste maleficiato sì che te
la fede et è cresuta la malicia de la zenta che, s'el no fosse
debbia il maleficio occulto. fiorentino con vasco de gama, 131: nella detta città
e della indigenza procedono i malefici. de roberto, 9-229: le pareva inverosimile
novellamente è staa intro aspectao, berto de vizano e i altri de casa..
aspectao, berto de vizano e i altri de casa... per casone d'
113: siano tenuti e debbiano i cancellieri de la corte del maleficio...
., dove non erano se non de quilli de l'una parte e de
dove non erano se non de quilli de l'una parte e de l'altra
non de quilli de l'una parte e de l'altra, per il che mal
. nuovi testi fiorentini, 423: de dare s. iiij * * *,
che ssi diedero al notaio dei massari de la camera del comune per la pollizza
del maleficio. libro di statuti et leze de venexia [in rezasco, 875]
[in rezasco, 875]: promission de miser iacopo tiepolo... sopra
. malattia, malanno, accidente. de luca, 1-14-2-76: nell'altra specie dell'
ovvero da causa accidentale di maleficio. de marchi, i-658: pover'anima, venga
meliga rossa, contro i malefizi. de roberto, 7-97: la notte..
, / ki se faeva el tempio, de questo sacrifixio. baldelli, 5-7-394:
senza dubbio ne'corpi inferiori per cagione de la materia, la quale è malefica
el se gle conten masima cosa / de corduglianza; / che toca e fere zascauna
. imbroglione, briccone, bugiardo. de sanctis, n-214: siccome colui che fa
testa inturbantata, il visitatore malese di de quincey balza su dalle tenebre.
oppinione di coloro che hanno udito bene de li suoi maggiori, fa più debile.
non ascoltato, così lo malestrùo disceso de li buoni maggiori è degno d'essere da
la mala volgenza / entro de lo cor li tra'. compagni, 1-24
malevolo non sente dolore, ma gode de l'altrui male. bisaccioni, 3-317:
tra lo stuol de'malevoli divengo. de sanctis, 12-61: mi parli di
che la sua bella si faceva sposa. de marchi, ii-32: egli avrebbe domani
di filosofi, vi-262: la forza de la iustizia è tanta che quelli che stanno
è tanta che quelli che stanno e vivono de robberia e di malfare non potrebbero durare
malfare non potrebbero durare sanza alcuna parte de iustizia; ché 'l segnore dei ladroni,
amore la fiera tor- pizata, / de gauzo maula e frégase: zo è causa
queste bestie pazze, senza cervello. de luca, 1-12-3-18: il concorrente si
che molti capitoli di questo statuto parlino de li malifici e delli eccessi che si commettono
commettono contra l'onore e lo stato de li omini e de le persone di
onore e lo stato de li omini e de le persone di questa arte, e
savii, et altro no prenderà esemplo de fare sembiante. papini, iii-23: mi
]: malfermo braccio, piede. de amicis, ii-146: girando in mezzo
oscura e malferma dottrina delle pene. de sanctis, i-148: la vita di dante
voce dotta, lat. mediev. [de morbo] male ferrati-, cfr.
si gli attaccò il malfrancese, che niuna de le sue sgualdrine lo voleva vedere,
e amministrativamente inefficiente e disgregatore. de luca, 1-3-1-34: quando poi si tratti
di carlo, / al re agramante e de l'assedio trarlo. bandello, 1-3
più mirabil vista / la fortezza, virtù de l'alma invitta, / mal grado
l'alme a morte, / e de la rocca fragile del core / difenda pur
sono stato ammaliato: e l'operazioni de la malìa sono potentissime, conciosia che
lontananza roco / e veder cervi a mezzo de la via, / grandi e candidi
eragli insinuata, qual tetra malìa? de pisis, 1-51: è la vile sega
caldi vesperi, / da l'alto de la via sistina. térésah, 1-117:
franco, 1-34: e1 babbo pari de cipollin maligi. mattioli [dioscoride]
confermata la fama, malignamente volgata, de la mia pazzia, certo è stato
riccoboni, 283: mandò lettere alli gardinali de l'antipapa e molti altri prelati e
l'antipapa e molti altri prelati e signori de le cità, dicendo come gregorio era
questi: che se li dica come de la volontà del papa se ne vederà declarazione
provisioni opportune non fecero mai danno. de roberto, i-197: che vorresti fare
niente di meno è tanta la malignità de li sopradetti beccari, che non restano
hanno fatta pena nel vostro paese. de roberto, 1-117: -ah, gli vuoi
tutte le sue membra, prevenendo la malignità de gli abiti, da'quali doveano occultarsi
stelle, / ovver si scopra il volto de la luna, / che suol esser
per invidia di sguardo, il principio de la quale è ne l'animo come in
... non ha vinta la malignità de la mia fortuna, la quale ancora
occasione del suo morire che la malignità de la malattia e, come qui giudicano i
f. rondinelli, 36: i corpi de i poveri, per i patimenti e
creduto che servano, mercé della qualità de i loro ingredienti, atta non meno a
atta non meno a difendere dalla malignità de gli spiriti velenosi e dalla corruzione le
in zo ke to color lo sangu'de crist desegna / e a ti fi assemeiada
li occhi mei versi / quel duol de che il mio cor fu tanto pregno,
, disubbidiente (un bambino). de marchi, i-530: come farete a imboccarla
quanto, / per non odiare il verso de lo incanto. mattioli [dioscoride]
aiuti ne i pericoli spirituali delle battaglie de i maligni spiriti, che sono potentissimi
, 33: finché non vi è de carboni scintilla, si può sfiatare ogni maligno
mercé, cui tanto si commise. de jennaro, 51: io non so qual
e i gridi, / ingombro l'aria de sospir di foco / e il mio
maligne, e se n'astiene. de roberto, 10-186: ella non sa a
co'maligni medicamenti acquistata la morte. de mori, 249: conosciuta allo specchio
ella [la maga] ne l'ombre de l'oscura notte / erbe maligne e
non curi, / cogli nel fior de gli anni i frutti d'auro.
a lezro questa scritura nova, / de la cità malegna per figura e per
, dal voler portate; / cotali uscir de la schiera ov'è dido, /
, quand'è disceso / al piè de le maligne piagge grige. idem, inf
, intendendo tanti maligni offizi fatti contra de noi indebitamente da quelle persone. nardi
aver ottenuto dal governatore di milano proibizione de i commerci della rezia, con fine
tal son tornato ne'dolor malegni. de jennaro, 114: vergene, matre del
, e questi, come abbiam detto de l'intemperante, è incurabile. galileo
d'un tono solo, chiamiamo poesia. de amicis, i-363: le ragazze che
. v.]: quel malignaccio. de marchi, ii- 544: nei pochi
, / ché questa tua mallina penso de medecare. idem, 43-351: ordenata
medecina: / la penetenza, ch'è de tua amistate; / • si mai
una [compressione] è 'n segnoria / de la malinconia, / la quale è
, cioè melancolia, che l'à de la terra, flemma da l'acqua,
/ che tu non fossi a rischio de la morte / di tanto rider che
tommaso di silvestro, 13: morì de malenconia, perché s'era ammalato uno suo
costà poiché v'è, tenerlo purgato de la melancolia, distorlo da l'assiduità
la melancolia, distorlo da l'assiduità de le orazioni, vietarli la solitudine,
da furor di maninconia, poiché gli effetti de l'uno si son divolgati, desidero
son divolgati, desidero che l'opere de l'altro eziandio si manifestino. s
in qual parte di noi la sede de * l dolore? dizionario di sanità
né bella, / tutto lo mondo, de la vita mia; / ché della
suscitata dalla speranza lo occupa soavemente. de amicis, i-192: di sera,
la città marmorea taqente / dir le malinconie de l'infinito. di giacomo, i-366
vi piglia la malinconia di monacarvi. de roberto, 3-135: con le tre lire
l'immenso candore seguitanti / il ballo de le falde capricciose, / lontan lontano fugge
la melencolia evacua, pillole inde over de aloes. bisticci, 3-344: s'ammalò
, mal nodrito, estenuato, ha difetto de sangue, copia di malancolici umori.
di rompere le certe e naturali leggi de la vita vera che sta nelle vostre mani
culazion delle cose scibili si fa l'agitazion de gli spiriti e l'adustion de gli
agitazion de gli spiriti e l'adustion de gli umori col diseccamento dell'umido;
, se non migliora, piglia radice de rose selvatiche e silbo e mescola con acqua
è 'l refrigerio dell'affammati, refuggio de tribulati, allegrezza de'malenconici,
stati di chiaro ingegno ne gli studi de la filosofia e nel governo de la repubblica
studi de la filosofia e nel governo de la repubblica e nel compor versi;
e senso alcuno, ne vogliono render suspetti de profezia grande, de recondito misterio.
vogliono render suspetti de profezia grande, de recondito misterio. campanella, 4-493: i
assedio / t'ha avolto el cor de più sospiri erronichi. castiglione, 2-i-81
non fosse ristorata d'una coltura superiore. de roberto, 10-64: stabilito di partire
, vi-338: così voi sarete di riffugio de mie cure senili; in voi essultarà
senili; in voi essultarà il malenconico de la mia vechiezza, da voi dependeranno
vechiezza, da voi dependeranno le giocondità de i miei riposi. vasari, iii-445
esopo volgar., 6-28: la muglier de xantho, malanconosa e piangendo, intrò
, dove si trovava il cardinale. de roberto, m-255: si potrà invece
contentissimo che questo malinteso sia svanito. de roberto, 280: -non per questo.
sono un malioso ed un negromante. de marini, 182: si indusse a chiamare
fe'venir la maliosa carne / che de la fronte al tenero pulledro / con
al tenero pulledro / con l'amor de la madre si divelle. d. bartoli
turba lo core suo né teme perigli de maliosi tempi advenienti. 3.
albertano volgar., 1-28: i modi de la prudenza sono sei: rascioni,
... lo maliscalteriménto è cognoscimento de la vertudie da vizi che paiono vertudi.
essa mercié cui dia, / e essa de lei puna om dur nociente. compagni
., i-1-3: da la parte de l'anima [il difetto] è quando
popolari di roma molto biasimavano la malizia de li nobili e magnificavano la bontà del tribuno
siam nati / tra gente iniqua e de malizia pregna, / ne la qual vicio
. gesualdo, lxx-393: la malizia de gli uomini sì guasta che, volendo
, e fu il bel regno / de l'innocenza desolato e domo! giordani,
proverbia super natura feminarum, xxxv-1-529: de lo cor de la femena eu me'
feminarum, xxxv-1-529: de lo cor de la femena eu me'n son ben acorto
son ben acorto: / fontana è de malizia e arbor fruitante torto. domenichi,
iacopone, 4-40: confessione parerne atto de veretate, / occultata malizia redutta a
statuto ed ordinato è che, se alcuno de la detta a ^ te farà e
continentia, 8: il giovene alieno de tute le malizie e vanità. bellincioni
vj, i megliori e i più leali de la compagnia, rimossa ogni malizia,
la 'ntenzione mostrare lo difetto e la malizia de lo accusatore, dirò, a confusione
è fatta dalla malizia di contraenti. de luca, 1-13-1-64: la materia non
cioè giove, el quale è amico de la natura. imperoché secondo gli astrologi è
, espediti e sani a la luce de la veritade, dico essere manifesto l'
veritade, dico essere manifesto l'oppinione de la gente, che detto è, essere
triaca magna, converrebbe che voi pigliaste de la tiriaca de la terra sigillata;
converrebbe che voi pigliaste de la tiriaca de la terra sigillata; e perciò che,
qual per lo più si trova nel nido de gli augelli. guarisce gli offesi dalla
v-54-232: si debbia kiamare tre omini de la compagnia sanza malizia e quelli sì debiano
i-xi-2: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano lo
bandello, 1-22 (i-278): de la sua indegna ed immatura morte io
oste dei franceschi intorno a la cità de forlì, maliciosamente fece vista d'essere fuggito
con tucta la sua giente et uscì de la cità. crescenzi volgar.,
, un edipo a chi l'ascolta. de mori, 181: salvossi il magagna
più si stimava, con la coda de l'occhiolino alcuna volta il guardava e
. tasso, n-iii-1079: che dirò de la lepre, che per temenza confonde
i propri vestigi?... che de la maliziosa volpe, ch'è sì
l'orecchia al ghiaccio, fa congettura de la sua grossezza. casalicchio,
16: per maliziosa lusinga e falsa sposizione de la scrittura, sforzerassi di mostrare e
i raccolti da la fama errori / de le belle lontane. nievo, 1-258:
all'esterno. citolini, 282: de le gambe è l'osso de la coscia
282: de le gambe è l'osso de la coscia,... e
citolini, 460: le baliste de gli antichi, gli scorpioni, l'arcobaliste
promisero e obrigarono di conservarne la compangnia de le sopradette cose sanza danno. giov.
talora l'ultimo pudore dell'anima. de marchi, ii-42: so bene che
scrivervi questa, perché vi tegnate carta de l'affezion mia, come io tengo
, come io tengo tanti amici mallevadori de la vostra. campiglia, 1-187:
libre dugento in fiorini, per la dotta de la moglie. fecene carta e diene
e diene malevadore renzo f. guido de ricco di fare istare contenta la moglie di
, perché fondata sulla malleveria divina. de sanctis, ii-15-426: voi dovete avere
/ dimmi via! la verità. de amicis, x-126: lettere di malmaritate
, e taccisi che ella combaci appunto. de nicola, 256: mi si dice
lasciate in pace almeno le fortezze. de sanctis, ii-13-68: quella * odissea'così
gli urtoni, / fra tanta calca. de amicis, xiii-180: le parole 'malmenìo
e più goffo d'un voto. de amicis, xii-422: c'era in un
, / (checché talun diranne) / de gl'itali teatri / le malnate tiranne
e regge sé mal naturato contra l'impeto de la natura, che colui che ben
, della persiana e dell'araba. de amicis, ii-587: egli dovette star là
idiome [il moro] gli disse che de tale amore del tutto se restasse,
mal comunalmente / e faite star fuor de le sue masione / a molti ch'
202: infinita è la schiera de li sciocchi e de li mali. castiglione
infinita è la schiera de li sciocchi e de li mali. castiglione, 235:
conv., iv-1-7: questo è terrore de l'umana bontade in quanto in noi
visione che li parea vedere le dee de la scienzia a guisa di belle donne,
la mala ricolta non ci si può servire de le venti botte di greco, secondo
e multi- plica sì che le spighe de la ragione, cioè la vera oppinione
me par tuta, / siramme meretuta de foco e de 'ncendore. dante,
tuta, / siramme meretuta de foco e de 'ncendore. dante, inf.,
purg., 20-43: io fui radice de la mala pianta / che la terra
., 12-119: tosto si vedrà de la ricolta / de la mala coltura,
: tosto si vedrà de la ricolta / de la mala coltura, quando il loglio
perché el vedeva in tuto e de soperchio / cne di mal ochio lui
rivai fuggita; e, segni aperti / de la sua gelosia portando in fronte,
meridionali, fantasma, spettro maligno. de roberto, 302: era apparso come una
malora. doh, basti per lo peccato de la carne e de la lussuria.
per lo peccato de la carne e de la lussuria. allegri, 144: ricordatevi
realtà). sanudo, xlv-436: de questo campo de la lega va tuto
sanudo, xlv-436: de questo campo de la lega va tuto in malora per
fatti ancora, / e molti tengon vita de soldati, / così ogni cosa ne
., 899: crescendo il malore de la resia ne le parti de li albigesi
malore de la resia ne le parti de li albigesi. macinghi strozzi, 1-333
ne'contratti ti mettono per le mani de le più male paghe che siano, o
che 'nver me fate senza percepenza / de li noiosi e de li maiparlieri. anonimo
senza percepenza / de li noiosi e de li maiparlieri. anonimo veronese, xxxv-1-517
, vi-1-188 (48-7): ad onta de la gente malparliera, / mi riterrete
poesie bolognesi, v-343-59: questo servientexo de core verase / lo fece che de chi
servientexo de core verase / lo fece che de chi se tase / per gli malparleri
gioverà risparmiarlo, chi sente carità cristiana. de roberto, 219: un gran signore
, 41-120: quelle novelle che si contano de gl 'lddii, e in
eventi che determinano tale situazione. de marchi, iii-2-141: la riunione dei piccoli
giudizio estetico; cattivo gusto. de amicis, xiii-362: qualunque scrittore, che
possedere, / gne porria om dire de questo trattato? vita di s. petronio
viso malsano e di cattivo colore. de roberto, 710: sul viso scarnito e
polso ha la mano / per parte de la 'nferma tua nimica; i guarda
recando seco le sua malsane abitudini. de marchi, ii-726: la più giovane di
idee, sbizzariscono la curiosità malsana. de marchi, i-811: non era amore questo
no, era un'esaltazione malsana. de roberto, 1-185: uno strano fascino
10-60: un libretto dello stesso de ruggiero conduce a una briosa polemica
). - anche: falso. de sanctis, iii-140: ne'...
vergogna ho dei malsani / artifizi e de l'ombra accidiosa / in cui si
, 12: ebbe lo mal sottile e de quello morì. tanara, 112:
fors'anche per diligenza del cardinale. de sanctis, ii-n-43: il malsuccesso scoraggi
là o'el fi colegado, / de malta e de calcina ferament sofrenado.
el fi colegado, / de malta e de calcina ferament sofrenado. frezzi, ii-19-128
: piangerà feltro ancora la difalta / de l'empio suo pastor, che sarà sconcia
, / levi co'la suo tribù de li eletti: / venite fuor, che
e maltalento, eccitano un denunciante. de nicola, 243: chi sa però
saranno costretti a lasciare il mal tolto. de roberto, 425: i fedeli della
lì, l'altro è stato in corte de l'imperator e maltrattado. b.
capitolo divisando della varietà de'personaggi e de gli accidenti necessari alla favola epica e
giornali mal trattino i miei scritti. de amicis, vi-1005: io maltrattavo il
donna maltrattata e carcerata dal marito. de roberto, 190: a veder
ii-164: pareva loro esser mal trattati de gli onori e de gli uffici, et
esser mal trattati de gli onori e de gli uffici, et esserne più degni.
se chiama melapo, è lo corpo de santo toma apostolo, molto maltrattato per
lucchesi [rezasco], 185: neuno de la cità di lucca...
modena non ge se non fora usiti de altre città e banditi de più logi,
non fora usiti de altre città e banditi de più logi, e la schiuma di
il nuovo capo dello stato: enrico de nicola, avvocato napoletano di 69 anni,
qual protestò sopra la conscienzia quantunque teatina de monsegnor di verona, che non era
labbro adolescente / che pipa eternamente. de amicis, i-504: domani ripiglieremo le
gli studenti / nel tepido chiarore / de l'aule graveolenti. -essere
del rifiatare cum suono. la cura de essa: fa cuocere malva in una
per cinquanta alle spalle dei poveri. de sanctis, ii-15-389: non potevamo piacere
e domandagli se gli par 'malvacea'. de roberto, 538: il duca e
, xxxv-1-525: or dirai qualqe cosa de la lor malvasia [delle donne],
, / onde se varde li omini de la soa trizaria. francesco da barberino,
i-xi-i: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano
malvaxio cavaliere, senza raxone, / de la sua zolia l'avè a manifestare.
, purtroppo, in me tuona. de roberto, 1-30: il dispetto certe volte
nuova, 31-n (101): partissi de la sua bella persona / piena di
ed essaltati. boiardo, 1-3-21: anseimo de improviso l'ha trovato, / con
la leggiadria], / ch'ai prenze de le stelle s'assimiglia. idem,
ne torci e forci / per una man de porci che te rege. g
476: essendo giunto cristo al termine de le tenebre quasi com'uno rubatore splendiente e
pessime novelle, le quai èno vegnude de le contrade de grecia d'una cussi
, le quai èno vegnude de le contrade de grecia d'una cussi facta gente malvaxe
vertere l'imperio mio per agrandire la fé de macometo. -con riferimento ai diavoli
sale / ogni mio verso in ritmo de l'adagio / per la sua nuca
scende e quando poia, / ma de la condizion malvagia e croia. boiardo,
e poi m. antonio a cosa indegna de la virtù romana. graf, 5-322
, / e lo serbò pel giorno de le nozze. m. adriani, iv-348
è costretta, e tutto per sola industria de le malvaggie, che d'essere di
nulla scusanza: / fare ne voglio rascione de che è fatta provanza.
pietade, mi diseparò da la malvagità de le corti. loredano, 2-463:
1-347: io sì moro di gramezza / de sta tua malvasità. / se in
, 2-119: essendo per la malvagità de gli usurai quasi sepolta e rovinata la plebe
plebe romana, per la gran somma de i debiti,... coloro che
fecero dei due figli della duchessa. de amicis, i-592: non mi potevo
maniera dimostrar la vanità e la malvagità de gli dei gentili. giannone, 2-i-304
fuoco d'inferno: ora àne guidardone de la sua malvagità vita. =
la malvagia. prudenzani, lxvi-1-114: romeca de mattina e malvascia, / a tavola
tavola gaglioppa e cortonese, / cima de giglio e vin di romania. s.
aqua [ardente] malvaxia, vino de tiro, trebiano, ribolla, vino greco
universalemente con le proprietade e condizione che de sopra diete sono. sanguinacci, xxxix1-
dotta deriv. dal poi scopersemo insula de candia,... la quale insula
comportarsi male '. malveduti. de marchi, i-760: sono già abbastanza malveduto
in questa casa. abundante de perfetissimi vini malvatici. dalla croce, malversato
i disordini soliti prodursi fatti di radice de malvavisco e di sonza de porco cum la
fatti di radice de malvavisco e di sonza de porco cum la della guerra medesima, che
signore presto giovanni, il quale farina de formento. ceresa, 1-1132: qual fior
di caterina sforza, 34: piglia radice de malva viscio, versazione ', in luogo
'prevaricazione, concussione 'o radice de epentarie, gigli bianchi an e lava bene
, xxxv-1-537: demandano le femene nove de zo qe sano, / e ride e
s'era... introdotto. de sanctis, ii-6-249: finché dura in
, infino a tanto che qualche malvezzo de gli stessi... non mi fa
quello che operar non vogliono per amor de la vertù, facessero per tema de la
amor de la vertù, facessero per tema de la pena. a. cattaneo,
non altro / si udìa fra il gelo de le notti eterne / che il pigro
ha camminato... liberamente. de bosis, 171: una tristezza suprema /
., 31-56: dove l'argomento de la mente / s'aggiunge al mal volere
le buone intenzioni dove si mostrino. de sanctis, ii-n-225: il gran delitto
lo 'ndiziu / ket fece cristu tantu de propiziu. iacopone, 24-27: si mamma
, -che tal era il nome de la balia, -assai la persuadesse a
, i-115: toma a quel seno de le dolce mamme, / adunque, giusto
petto. tasso, 4-31: parte appar de le mamme acerbe e crude, /
le tenere labbra il padre stesso / de la fera premea torride mamme. erasmo
soldano di quella ogn'anno mandava a comprare de gli schiavi fin sopra la tana e
ai vecchi mammalucchi del consiglio comunale. de marchi, iii-1-226: anche lui non è
sanudo, liii-449: veneno 40 a cavalo de l'ordene de li zaus et altri
veneno 40 a cavalo de l'ordene de li zaus et altri periti in la guera
, 446: -dal bel seno de la mia dolce emili / dunque vien
femmina del bue marino] mai più de doi ad un ventre; notrica el figliolo
i-337): che dirò... de l'alabastrino petto, ove ella sotto
, iii-3-209: che importa a me de gli aliti / di mammola non tócca?
: dato principio a la levata, una de le barbote, la menor, tirando
firenzuola, 893: i picciol fiori / de l'isopo, del timo e del
timo e del serpillo, / e de la mammolétta verginella, / ch'e
lo misaro tutto ad saccomanno et ad filo de spada uomini, donne e mammolette.
perché in questa insula ce sono mercanti de tal sorte, che non fanno alla
che non fanno alla mercanzia se non de comprare mamoli piccoli, alli quali fanno
persone: / la gran compassione / fo de veder le donne e i mammoletti.
tornata inderieto restarono in una casa for de massa dui mammoloni poco pratichi, quali
pratichi, quali forono retinuti da quilli de massa. = deriv. da bambolo
do- veano mandarli alla volta di val de non over val de sol, li
alla volta di val de non over val de sol, li quali se divulgava volerli
con cui mi stropicciai il viso. de amicis, i-616: il povero vecchio ficcò
, e andò via quatto quatto ». de amicis, xiii-128: se tu dici
nimici finalmente n'hanno auto una manata de le buone, e han potuto conoscere che
mare e in fiumi; è della fattura de una pelle gonfiata con doi piedi solamente
porto che e'poso rezever grandeza e onor de magisterio a la mea voluntà, se
magisterio a la mea voluntà, se mancamento de pecunia noe fose. boccaccio, dee
: arbe... al mancamento de i porti supplisce con la amenità meravigliosa
ci risulterebbe dal mancamento de'galeni, de gli avicenni e di simili infiniti micidiali
amore, quale è fra le creature de l'una e l'altra, presuppone mancamento
: vengono a costoro sforzati dal mancamento de gli affari ad usar malvagiamente l'arte
ingegno alle calunnie e al duro indugio de i litigi. birago, 769: patisce
testimonianza, in un'accusa). de luca, 1-15-1-296: quando dal reo si
: / l'è bianca e rossa e de bella misura. leonardo, 2-220:
che vuol far per questo una giovine bella de l'amore d'un vecchio canuto,
condennazione, essendo molto vechio e carigo de anni, aparsse al dicto conseglio de
carigo de anni, aparsse al dicto conseglio de absolverlo. castelvetro, 3-142: si
mancamenti, e quali / sian le fatiche de la luna. torricelli, 189:
ricordo di averle mostrato a milano. de roberto, 3-215: il terriccio portato via
l'estinzione di un asse ereditario. de luca, 1-10-97: se, mancata la
fatto che per mancansa di fede o de memoria. della casa, ii-164:
ebreo, 208: questo amore sarà de le cose che mancano e non si
mancando loro la varietà e la finezza de i concetti, si vagliono delle favole
. tasso, n-iii-986: mancando una de le virtù, mancano tutte l'altre,
punto e solamente / mancava il cavalier de la ventura. gemelli careri, 1-i-244:
già; sol manca a l'apparecchio / de gli altri arnesi il fino elmo lucente
in un casalone in su un monte de spazzatura. -terminare, interrompersi (
: come a dir del viso e de le chiome / e de'begli occhi,
, iv-145: questi, che è de virtù qui solo esempio, / ma di
meglio di cinquecento raitri di franconia, de gli ungheri assai meno. davila,
o morte potrà far che manchi / de l'opre vostre la memoria eterna. morone
ma si truovano solamente su pe'libri de gli scrittori. lancellotti, 3-141:
, 1-326: per il mancar della memoria de gli uomini per molte cause (come
dilluvio, noè uscì dall'arca. de nicola, 86: le notizie..
e nella città vi è del fermento. de roberto, 10-273: mi duole che
mia trista intenzione è mancata nella ferocità de le vertù. g. gozzi, i-22-147
lo intelletto per se stesso manca. de jennaro, 112: alto sugietto al
, più nel scriver manca / in dir de questa, ch'è sola gentile.
l'occasione. grifoni, xxxvii-82: de zò l'amante de'prender vageza,
. fecele sconfiggere da leandro, re de li spartani. 23. violare
ora che voglia patire che mi sia mancato de le convenzioni fatte e differito il pagamento
): come egli fu per uscir fuor de la porta, diede diece ducati d'
v. s. con questa occasione de la venuta di monsignor l'abbate s
12-iii-117: così m'aveste per mancatore de la promessa ch'avete voluto da me
poltroncionaccia puttanissima, mi ha pur mancato de la sua traditora promessa » e,
, e il progresso e l'ordine de l'universo in alcun modo sarebbe manchevole e
, 158: né può il fabro de i metalli in vece dell'oro servirsi del
(i-837): come egli sentì lodarla de la bellezza del volto e di proporzione
a quelli, loro, manchevoli e de studii e d'arti e de negozi
manchevoli e de studii e d'arti e de negozi, s'internano talmente nel mangiare
, bisogni in casa, manchevoli le spese de la sepoltura, figliuole povere di dote
oh quante / volte al manchevol lume / de la fida lucerna io per la stanza
. iacopone, 37-6: o specchio de belleza, senza macchia reluce; /
; / la mia lengua è 'n manchéza de parlarte con vuce. anonimo fiorentino,
è quel presente che si dà nel principio de l'anno per la bene entrata e
che modo poss'io / mai ristorarti de sì degna mancia? giovio, i-125
i vasi e, tolto una manciata de l'uno ed una de l'altro,
una manciata de l'uno ed una de l'altro, gli gittava e spargeva
destre parti per la natura sono migliori de le sinistre. lippi, 1-66: gobba
somma un uom mancino, / una de le più vili creature / ch'abbia sto
la gran roma, ch'era / de la regai tirannide mancipio, / acquistò alor
veterani e sempre invitti e solo / de la fortezza e dell'onor mancipi. algarotti
grande e coperta, e son più larghe de talmadie, che non hanno tendola alcuna
vaga pellegrina, / che mano ostil de l'aver suo fe'manca, / fuggendo
assai sarebbe manco / e giù e sù de l'ordine mondano. amico di dante
loco ov'ha sua età fornita / e de la famigliuola sbigottita / che vede il
xxxix-i-200: io vidi ogn'uom repieno de tristizia, / che per pietà i'
. guittone, xxix-121: chi prende de ben vano è corto e manco,
1-13-27: così la fronte ha partita de bianco, / la ungia di dietro
, non è perfetta, non è manco de lo detto essemplo, ma de la
manco de lo detto essemplo, ma de la materia la quale individua. bambagiuoli,
: quasi esclamando e per iscusare me de la varietade ne la quale parea me avere
per gli ocli, c'hanno manco de ti, donna. a. pucci,
tommaso di silvestro, 10-5: giovane de 30 anni o manco. alberti,
sono, o poco manco, / de le spelonche usciti e de le selve;
, / de le spelonche usciti e de le selve; / hanno piloso il viso
ch'io te mando in dono, / de cui non più sul pedon me ne
poi facemmo dimostrazione d'impiccare un vincenzo de la pinghina, persona d'assai patentato
la pinta in su l'ultimo grado de la scala da la banda di cesena
, 308: noi non possemo in manco de doi dì per la longa volta che
fare, e non serriamo però più de loro, e però tale movimento serria periculoso
percioché vendeva più e comprava a manco de gli altri. -aver manco o di
signor mio, poiché non ve piace de farine per ora cavaliero (che molto me
in che mi riconosco assai da manco de gli altri. brusoni, 541:
): l'asta gli appicca a mezzo de la testa / e poco manco che
. l. giustinian, 1-100: de dolcezza io vegno a manco, /
manco. calogrosso, 122: se de cotal stato / convien che per morire esca
invano / posto al risco leon de la battaglia; / né il nostro
: quella pistolaccia che manco s'insognava de sparà la teneva per difesa: e adesso
è per mancore, / caro amore, de te repieno gire. idem, xxxi-128
per lo mandamento delli iddìi. storia de troia e de roma, xxviii-413:
mandamento delli iddìi. storia de troia e de roma, xxviii-413: iugurta ne la
ne la presone fo strangolato per mannamento de mario. francesco da barberino, i-266:
pratica per proprio conto. de luca, 1-15-1-107: per le regole legali
amarilli / per fare il gioco « de la cieca ». tasso, i-74:
m°cccxi: mandò per vicario meser taddeo de lupo de gli odiati da fiorenza.
mandò per vicario meser taddeo de lupo de gli odiati da fiorenza. papi, 1-4-32
vi dovrite -infra lo cor doliri / de mie'martiri. pier della vigna,
confessore e purghisi lo stomaco e il ventre de l'anima da la superfluità de i
ventre de l'anima da la superfluità de i peccati. tassoni, 11-14:
da lui mi parte / e trami de sta travaglia, / mandamene in altra parte
per semblansa. guittone, i-107: currado de sterleto, mea canzone / vo mando
vento / m'ha voi fedele e om de ciò ch'eo vaglio. g.
45: mandemo a vui, supto pena de scomunegaxone, che no deipae fare cum
u compagnia contra lombardi e la glesia de roma. guittone, viii-73: en
vostra salute, / che sia conforto de la sua virtute. bibbia volgar.,
. giacomino pugliese, 180: madonna de sta vita tra- passao, / con
: / manna lo tuo consiglio, donna de gran valore. dante, xvii-10:
meuccio, que'che t'ama assai / de le sue gioie più care ti manda
l'esercito] le grida, / e de le trombe udir fe'il suono arguto
ciascuna parte, non è questa la cagione de la somiglianza. democrito, volendo che
la madre, non spiega intieramente la causa de la similitudine. -versare (
invita a svolgerlo le dita rosee / de le signore, / non te per questo
/ a 'l bel vale d'amor de 'l sole occiduo / e gli mandi i
del quattrocento, lxiv-119: niuno più de me t'à amato tanto: /
parigi avea mandati all'assemblea nazionale. de sanctis, ii-n-94: venuto il '48,
/ ch'eo non desperi amando / de la vostra amistate? lettera senese,
risolve provvidenzialmente una situazione intricata. de amicis, ii-281: l'eunuco, apparendo
disegno con ruinarve con la guerra del duca de loreno. -mandare a ruba e
con una grossa banda di fanti. de amicis, ii-205: veniva verso di noi
stimò che l'occhio imitasse la natura de l'acqua: la quale opinione aristotele
romani, 75: teodorico stimu- lado de rabia e de la iniquitade elio alcise a
: teodorico stimu- lado de rabia e de la iniquitade elio alcise a gladio boezio
bembo, 5-35: uccisero la maggior parte de turchi e il rimanente mandarono in fuga
, io sono un bel montone. de amicis, ix-265: una * prima classe
i-55: essendo io mandatario e calcolatore de gli atti et ordini delle ss. vv
ricordo trovato ne'più secreti archivi. de luca, 1-13-1-51: in concorso poi
e furon da quello assoluti e liberati. de luca, 1-15-1-83: ancora sono li
-divina dunque, non umana fu l'invenzione de le lettere. -divina senza fallo e
e ritrovata da iddio e per mezzo de gli angeli mandata a gli uomini, com'
el processo contra meser ludovico e biasino de atti e tenne modo che epsi fugero
atti e tenne modo che epsi fugero de la ciptà e non volsero comparire ad suoi
cavaliere scudi cento di moneta per finire de pagare le spese della muraglia del poggio
dato dallo scrivente cessi e s'intenda de jure rivocato, se al tempo del pagamento
rappresentanza e il mandato senza rappresentanza. de luca, 1-15-1-107: per le regole legali
accettare, e quelle che no ributtarle. de luca, 1-14-2-30: tra gli assenti
lviii-34: li iudici aveano amplissimo mandato de iudicar il tutto. albergati, 351:
tortora, ii-48: il consenso de gli stati generali non sarebbe altro che
modifica mai la sovranità del popolo. de sanctis, ii-15-424: gli elettori non
à besoniu, tebe saccente, / de mandicare, de libere niente? ibidem,
tebe saccente, / de mandicare, de libere niente? ibidem, xxxv-1-13:
tacque la solitaria; e pe'silenzi / de la notte d'aprile / fremeva ancor
sopra il mare, / tacciono le mandole de i poeti. 3. dimin
gittarsi in mare, per compassione de gli dei [fillide] fu conversa
vittorio, c'era un brodo longo de mezza paggina. = dimin. m
di siena, io: la soma de le mandorle rotte, ij soldi kabella;
43: piglia dello lavazzo, mandorle de persego, erba de s. maria,
dello lavazzo, mandorle de persego, erba de s. maria, oleo comuno e
avrai elevati questi troverai doi amandole una de ciasche banda, le quale sono di
di tal figura [del rombo]. de pisis, 3-202: rividi dal trenino
cocta per xii persone, toi tre libre de mandole e toi meza libra de zucharo
libre de mandole e toi meza libra de zucharo, toi le mandole ben monde
; ch'anzi tempo... / de suoi candidi fior le tempie cinse.
. carducci, iii-4-114: l'ombra de le nuvole / passa a sprazzi su
, i-499: a lei li arnesi de l'incantagione / porgono i vecchi.
all'aer cupo, / il numer de l'agnelle estimi il gliare,
questi ch'addito e mostro, / custodi de la mandra, e non ho
. frugoni, i-10-165: fin le vacche de la mandra mia, / aggirandosi
: voleva far venir alcun suo lavoratore de l'orto, dei quali n'aveva
: persona odiosa, spregevole. de amicis, xi-13: quel ceffo di mandrillo
dante, xlvi-32: io non fo de la morte, che ogni senso /
un berrettone, / che fu di dante de la stampa vecchia, / fatta a
, ve n'anderete servendo nel far de le forme. baldinucci, 65:
portano affetto. leopardi, iii-377: de romanis è un buon uomo, non
, sopra cavalli beletissimi feceno maravegliose prove de salti et altri maneggia- menti sotto le
olim 'francese 'cum 'el resto de le belle, vage et ornate damisele
tutti questi giuochi son maneggiati dalle mani de gli uomini, il moto delle quali
di cinque, ora di nove. de roberto, 631: dal tanto maneggiarlo [
. campofregoso, i-69: pel manegiar de gl'instrumenti / desti e per il
oramai più gli occhi tanto alla destrezza de i corpi e al maestre
regina] piangeva continuamente e suspirava maneggiando de continuo la persona mia e promettendomi lei
braccia / e si dolean tra lor de le lor sorti. de mori, 101
tra lor de le lor sorti. de mori, 101: usando egli ogni suo
, 1-89: a lui [lope de vega] pare che per tutta la fabbrica
un villano colla pratica dei fiumi e de i loro ripari che chi facilmente maneggia
maneggia ancora liberamente la propria volontà. de sanctis, ii-13-7: il fanciullo trattava
ignorante. tolomei, 5: le cose de le dottrine sono state talora da molti
, e non lo trattar degnamente. de sanctis, ii-n-12: c'è nel
pontano, 169: circa le cose de pesaro, secundo li advisi de roma
cose de pesaro, secundo li advisi de roma, me pare che la ex.
prudentissimamente sia messa ad usarece el mezo de ill. mo conte hieronymo. e
perché maneggiava le mercanzie de'primi mercanti de fiorenza. vasari, ii-202: appresso
bisaccioni, lx-1-35: chi prende pietà de gli amori altrui fabrica un ponte a se
miei, è sogno di stolto. de sanctis, ii-15-163: io credo ancora
indugiare la prima pur parendo promoverla. de roberto, 11-202: il solo rimprovero che
, v-1-334: alcun altro stende la mano de la volontà e, presa gioia o
a i bacini, intitolandogli a la pompa de la sua credenza. =
di forme e di cognizioni morte. de pisis, 1-503: non date allori e
a la palla ed ora su la scola de 10 schermire, adattandosi meravigliosamente al maneggio
drappello, di compagnia, ec. de amicis, i-75: quando tutto il reggimento
al maneggio delle macchine a vapore. de amicis, xii-133: c'era un garzonetto
manuale, sfregamento con le mani. de notati, 63: rattien [il gagate
che col maneggio sia prima riscaldato. de luca, 1-14-1-246: si mantiene questa religione
esercito di adoratori vinti e incatenati. de sanctis, lett. it., ii-72
el facto, per essere lo officio de zanantonio da manezo: a me non
è ottima la regola che la direzione de gl'interessi publici non si fidi a chi
: se gli lassassi el maneggio e governo de la tua casa, come fanno li
pietta oscura / predestinata a splendidi maneggi. de amicis, i-442: sotto le relazioni
paesani, ci si intervengono e impiegano. de mori, 224: aveva egli maneggio
infinita, per non pregiudicare la religion de i suoi predecessori nel conchiudere ciò che si
se governava quietamente contra l'in- tempzione de li capi tirampni, quali l'uno recercava
. m. rosetti, 16-115: de la vistula il prence il buon corsiero
voia o no voia, s'adovra de nient, / mai l'om qe ben
s'el t'onfende, / s'el de li soi peccati envers ti se repente
peccati envers ti se repente, / qe de la toa gracia no sea rie e
per quiete dell'animo, per moderazion de gli affetti, per regola della vita
anticamente, oh ch'omaccion reali? de roberto, 252: figuratevi un po'
intorno. aretino, 20-78: tratto de la prigione e menato in publico, co'
, stanze ': d'arataegli, de gioghi e d'erpigoni, / racegli,
garzoni, 1-194: tutti gli ingeniosi lavori de gli organi e gli instromenti artificiosi,
zitello. ugieri apugliese, xxxv-1-895: de cappe faccio ben mantella, / trabocchi
con manganelli o lieve di ferro movendola de la fornace, gitterannola in terra. bruno
: di modo che li versi manganelli / de l'aretino... / manifestar
nel 1774, così chiamato da guyton de morveau (a. 1785); fr
/ alcir l'un omo l'autro e de lane'e de spade. giacomino da
un omo l'autro e de lane'e de spade. giacomino da verona, xxxv-1-630
no è or, dar e plui de cristal; / mangano né trabuco né altra
: à 'uto querele da quelli villani de uno alexio robotin, fo messo sopramasser di
man- giagroppi - portiere al 'tailleur de paris '. = deriv.
sangue la lancetta, / capitan merendon de i mangialasche? tramater [s. v
.. / succede al mangiamento / de i cacciator l'orribile imbarazzo. rosmini
darli di le ferite e butarli zoso de li balconi. muratori, 9-154: chi
e le frodi che possono occorrere. de marchi, ii-iii: lei sa meglio di
o svolge male, svogliatamente. de amicis, i-891: qui sulla soglia liceale
gode, inutile, stipendio pubblico. de amicis, xi-271: dei mangiapagnòtte di
: levati di torno quel mangiapolènda. de roberto, 182: don blasco era violento
de amicis, xii-72: all'udire il suo
pane e bevve la vernaccia. michele de cuneo, lix-50: li undici iudicamo essere
[la mustela] per le grotte de le rupe de'fiumi, dove..
, succhiare. leonardo, 2-318: de putti che tettano. molti frantasso,
i cibi che si toglievan da'sacrifici de gli idoli, non dovevano esser mangiati in
del marito e suo, e mangiorono de l'albore proibito del conoscere bene e male
l'odor ch'esce del pomo e de lo sprazzo / che si distende su per
cinque ed a genova in venti. de amicis, i-180: avanti, ragazzi!
como è caldo, buctali dentro una oncia de stagnio limato e mistica cun un bastoncello
strumenti, mangiano anche il coltivatore. de amicis, xi-216: l'imposta spropositata.
ha, forse, danaro sufficiente. de roberto, 3-260: si son mangiate
si mangiava 'pane e neutralità'? de luca, 1 -proem., 51:
inediti, 54: lo corpo è nemigo de l'anima e l'anema del corpo
spensieratamente. guittone, xx-79: cor de tutto ben mettere avante / donali [