mar carpazio pasce / gli armenti informi de le orribil foce. ariosto, 8-54:
ii-25: odo solo / gli empi muggiti de le foche orrende. monti, x-2-321
render pane a chi gli dà focaccia. de sanctis, 11-1-202: il marchese rendeva
e l'alloro, e tutti quelli de i quali si fanno i focaiuoli.
: al che s'agiogne la umidità de tacque, la frigidità de la terra
agiogne la umidità de tacque, la frigidità de la terra, che ne medesimi luochi
, e per la distanzia la calidità de l'elemento focale par che poco v'
, il quale suole venir in mezzo de la forcella, e perciò così lo chiamano
liguri cisapennini, non lungi da la foce de la schirmia, ove quella le prese
, ove quella le prese acque fontanili de l'apennino e da torrenti accresciute discarca
, i-3-75: indi mi trasse al sasso de la croce / e gli occhi sporticando
il cielo verso la sua foce. de bosis, vi-1223: mi parve il mondo
, / perire al fine a l'intrar de la foce. fazio, vi-6-47:
. iacopone, 51-45: li doni de lo spirito clamano 'n alta vuce:
: già d'atlante il figlio / de l'orrida caverna in su la foce
vapore). - anche scherz. de marchi, ii-1-346: passò di là,
d'este, 3483: un fuggone de ferro depento rosso che era per la
focosi amanti in su 'l partire, / de l'un e l'altro in pegno
v-1-27: io mi vestii il dì de l'ascensione d'una robba di velluto nero
, che si rassimigliano / a quelle de le grue, con doppie fodere / e
le accusa, e mostra il numero / de gli anni a quelle pieghe che s'
di siena, 8: de'vai e de li sche- ruoli e di tucte altre
943: andò diliberatamente in uno canto de la chiesa, e spogliossi la fòdara,
perché sono sottili, diligentemente con tavole de oppio o de pino, come paresse a
, diligentemente con tavole de oppio o de pino, come paresse a voi,
giusta la gloriazione della fede della croce de cristo. 2. gloria.
, / d'onne gente ammirata, de mirabele ornato. fra giordano, 17:
così nel glorificato, si mostra il misterio de la santa trinitade. 3
2. celebratore, esaltatore. de sanctis, 7-142: li [i classici
, anziché sopravviverti glorioso e felice. de sanctis, ii-15-51: venga il giorno
. leone ebreo, 28: la fine de l'onesto non può consistere ne l'
. né manco debbe consistere il proprio fine de la pura onestà nel fantastico diletto che
che l'anime de'greci imperatori e de gli altri gloriosi i quali esposero la
stato molto devoto del nome suo e de la sua gloriosa consorte. -sostant
li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu
: come quinci il glorioso scanno / de la donna del cielo e li altri scanni
(i-746): era vicina la festa de la gloriosa assunzione de la sempre beatissima
vicina la festa de la gloriosa assunzione de la sempre beatissima vergine madre del nostro
iacopone, 74-56: amore ch'è condito de sapere, / parerne più glorioso che
faba, xxviii-17: andato sono al prato de la filosofia bello, delectevole e glorioso
volta, una festa da ballo. de roberto, 97: tutti gli uzeda erano
late foglie e i grappoli pendenti. de pisis, 28: il platano più alto
ebreo, 222: sofia. questa glosa de la diffinizione d'aristotile te la consentirò
nobilmente e per segnale / avean le palme de le man pelose. zoccolo, 347
quello dei testi raccolti da giustiniano o de le glose d'accursio. castellini, 36
, 353: a quel che segue de gli spagnuoli prefazione altrimente non bisogna,
origine la stima esagerata di cui il de mena gode. cantoni, 808:
non destano alcun movimento nel torace. de marchi, i-426: « come sono
fiorio, 231: quanto a l'uso de la medicina, egli [il bitume
i-139: gluten sì è la colla, de la qualle se truova parege spezie.
, 2-14: coap- tati sencia giurino de cemento gli quadrati e quadran- guli [
: prende la sementa dello glotone, de la seratura de l'orifant,..
sementa dello glotone, de la seratura de l'orifant,... pestalo bene
lo gnaffe / di lapo di zanobi e de la dada, / perché serrato fu
sì buoni / che fuor del gregge de l'ipocrisia / son tratti, e fuor
; suono lamentoso e prolungato. de amicis, i-608: mi svegliò il solito
un vassoio che regga al fuoco. de marchi, ii-50: quei poveri gonzi,
una guancia. -groppo. de marchi, i-786: un gnocco di piombo
, lat. umanistico gnómus (paracelso, de nymphis et pygmaeis, sec. xvi
lo speziale, dove saranno le diverse specie de gli oriuoli, ciò è da sole
: in ogni rettangolo abcd, preso imo de * rettangoli interno al diametro, come
languido sonno su 'l turgido / sen de la gnossia vergine? = voce dotta
pare e stao quello che lezeva a buran de mar ogni festa el muodo el costume
mar ogni festa el muodo el costume de le arte del pescar...,
..., dandoghe el nome de tutti i pesci,... sardoni
quella sola spezie, come la gobba de i camelli, la cresta de i galli
la gobba de i camelli, la cresta de i galli. soderini, iv-184:
e, quasi in giostra, / facean de la lor gobba altera mostra. calvino
inchiodato sur una seggiola tutto gobbo. de marchi, ii-1137: si diede a
/ d'omeri gobbi contratti sul petto. de marchi, i-990: con quel suo
in vari modi si calano giù nel profondo de la terra, perché alcuna di loro
le lor teste essemo simile a quelle de la rana marina, le altre parte simile
, le altre parte simile a quelle de li gobii. landino [plinio],
che i gobi stanno volentieri nelle lagune de i mari, e dove sia poca acqua
], 9-56: in lo medesmo paese de ponto se pigliamo in lo ghiaccio alcuni
ponto se pigliamo in lo ghiaccio alcuni de pesci e maxime gobioni quali non confessano
moto vital se non con lo calor de li piacti. landino [plinio],
in sul volto soffiando le spingea. de marchi, i-63: goccie diacciate..
giovene,... facendo sembiante de vomitare, li gettò tutto il suco fine
li gettò tutto il suco fine nel gargozzo de la gola, in tanto che non
sangue che una goccia di brodo. de marchi, ii-629: le farò scaldare una
farò scaldare una goccia di caffè. de roberto, 154: in tre mesi di
fea / scender sull'alma mia. de marchi, i-481: il tempo che gli
certaldo, 362: tanto cade la gocciola de l'acqua in su la pietra,
, perch'il pianto m'abbonda più de l'inchiostro; benché trovando serrata l'
maria per ravenna, 16: la bava de la bocca li pioveva, / e
, 87: tristan se ne godia / de lo bel viso rosato / ch'isaotta
stato / fin a l'ultimo dì de la lor vita. caro, 7-16:
] mio spirto / già gode i rai de la superna luce. -intr
fra l'ombre e tacque / con invidia de l'altro un ciel più bello.
d'una collina, che ad onta de i giorni canicolari conservava
mia diva!... goda altri de 'l verso che russa / ne le
aretino, iv-1-192: egli è nel caos de le faccende, pure l'amicizia doveria
amicizia doveria potere pur godere di qualcuna de l'ore che si sogliono rubare a i
/ l'una di lui e ei de l'altra gode. caro, 2-947:
mi godo i privilegi del dogma e de la natura mia. pallavicino, 1-3:
, risiedere. caro, 3-575: de la scea / porta entrando abbracciai l'
necessità e ambizioni è sempre felice. de sanctis, i-222: restano [nel monti
tale da farmi impossibile ogni godimento. de sanctis, 7-418: ora l'idillio è
. góètìa 4 magia * (agostino, de civitate dei, 10. 9 bis
altri, che d'ora in ora, de le sciocchezze, goffità e pazzie di
, detto avevano in laude e onore de i loro patroni, senza domandare altro,
la gente correva in piazza a vedere. de roberto, 2-219: non sapeva come
gli altri pesci egregi tanto / quanto de gli altri più goffi e più rozzi
il don abbondio e il don ferrante. de sanctis, petr., 84:
doni, 3-15: trovasi ne le dozzine de goffi versificatori alcuni poeti da beffe.
il fin la meraviglia. / parlo de l'eccellente, non del goffo:
: arricciatura, sbuffo degli abiti. de marchi, i-142: la gioconda comparve sull'
e tronca al crudo alarco / de la voce e del cibo il doppio varco
23-88: costui par vivo a l'atto de la gola. -benedizione della
. degli arienti, 147: parendoli tempo de cominciare la cura,...
io fossi molto migliore conoscitore de'giudicii de la gola, che in effetto non sono
, goloso (come epiteto). de marchi, ii-401: non hai mai pensato
a tradimento / e nominato fu dio de lo 'nfemo. f. d'ambra,
/ vomiti fumi e partorisca ardori. de roberto, 1-131: ella s'appoggiò con
. aretino, 8-131: i singhiozzi de poveretti mormoravano ne le loro gole,
faceva una gran fretta di render conto de la guerra olin- tiaca, disse che
e sdegno; fargliela pagare. de sanctis, 7-520: quando infine il greco
respiro (per l'emozione). de roberto, 150: ella comprese a un
350: ma questo ancora non fu de tanto peso, che lui più che prima
. goldere il mio reame senza paura de turchi né de inferno. = forma
mio reame senza paura de turchi né de inferno. = forma ipercorretta di godere
a'venti mattutini / fra li opàli de l'acqua violetta. vittorini, 1-79:
volare su la via dei cigni. de marchi, i-333: l'occhio stendevasi
i-301: in arco, a simiglianza de la luna, / s'aprono i golfi
agli occhi ben nuota nel golfo / de le delizie e de le cose belle.
nel golfo / de le delizie e de le cose belle. della porta, 1-165
, iii-264: nel chiostro dove è abondanza de le cose temporali, si truovano molti
pollice e l'indice allargati. de marchi, i-109: doro a quella scempiaggine
.. [l'anima] l'à de la terra, flemma da l'
francese ispirato alle idee del generale charles de gaulle, che persegui ideali nazionalistici e
si riferisce, che è proprio del generale de gaulle o del gollismo; sostenitore
o del gollismo; sostenitore di de gaulle o, in genere, del
se vette me / tanti signor / de le case mazor / avantazadi, / tutti
, / tutti avogadi / en campo de sem polo, / sì come dise el
erba rondinaria, perché ella esce fuori de la terra, quando le rondini appariscono
: temperanza... regola e freno de la nostra gulo- sitade e de la
freno de la nostra gulo- sitade e de la nostra soperchievole astinenza ne le cose
da siena, 983: che hai de la tua golosità, del volere mangiare e
; impaziente. iacopone, 50-58: de far signi sì sono desiusi, / far
far miraculi, rendar sanetate, / de ratti e profezie so golusi. tedaldi
= deriv. dallo spagn. golpe [de estado] 'colpo [di stato
quella resposta, / 'lo la varda de posta / e dèi una goltada.
, 1-207: pietre verdi con la bocca de gombili di puglia, overo reame
citolini, 335: gristrumenti per i frutti de la terra sono la falce fenaia.
recise, anguillara, 13-263: i peli de la barba e de l'inconte /
: i peli de la barba e de l'inconte / chiome pareano gommone di navi
in caso di particolare necessità. de sanctis, i-77: eccoti un vascello.
: senza scandagliar nella calamita l'estro de turbini e stendere le gomene di un saldo
gitta per terra per il troppo peso de i gomiccioli che ravolgendovisi vi genera sopra
, le quali, come poco pratiche de le cose del mondo ed avezze fra i
gomito, di gomiti: gomitata. de amicis, i-io: dentro i fossi di
3-4 (ii-275): empitosi le maniche de la veste che « a gomito »
costui, secondo l'uso, / de la lingua piccante ebbe arrotato, / torse
si facevano largo tra la calca. de roberto, 25: bisognava lavorar di
ridotta in stato da poter sparare. de marchi, i-324: -è tempo di
pelo molto lungo e folto. de marchi, i-1010: lilì, un gomitolo
, i-2-62: alcune volte nelle piaghe de i cani si sogliono generar vermi li quali
gomma il bello era già sfatto. de roberto, 112: i pezzi di
, 20-257: a tutte diede parte de le sue gomme, de le sue
tutte diede parte de le sue gomme, de le sue bolle e de le sue
gomme, de le sue bolle e de le sue doglie in pagamento. gelli,
i busti armati, / a guisa de le belle tartaruche. garzoni, 1-870:
furti / rapir d'amore inosservato. de marchi, i-77: entrò nell'elegante gondolétta
bruno, 3-54: giunsemo al ponte de palazzo del milord beuckhurst; e quinci
le genti al gonfalon dell'arte. de sanctis, iii-169: il gonfalone era il
quattro santi e con la rossa croce. de roberto, 2-215: gli piovevano ora
togliesse il gonfalonierato. ammirato, 1-501: de i settanta poco numero era quello che
, 542: armato [san piero] de la schiera de le vir- tudi con
armato [san piero] de la schiera de le vir- tudi con la fede gonfaloniera
e di grande profitto a la difensione de la detta fede per la quale tutto
singolari', tutte e tre le canzoni de gli occhi, quando anche null'altro di
la sua disgrazia gli pesasse assai. de marchi, i-895: gonfiava gli occhi per
gonfiano. aretino, v-1-117: mercé de i vostri versi provo come sa gonfiar la
adulazione, / che fa col vento de le sberrettate / gli ambiziosi gonfiar come
carducci, ii-1-26: quando mai la musa de 'l sermone, come dicono sia
un numero, una quantità). de amicis, xi-250: ballavano a suon di
causa, 10 nominò oratore gonfiato. de sanctis, lett. it., ii-133
castelvetro, 4-1 io: edipo dalla gonfiatura de piedi foratigli prese nome quando nato fu
la solita buonapartiana gonfiezza ebbe allegato. de sanctis, lett. it., i-20
gonfi portava / di pianto i lumi. de marchi, iv-219: aveva bene gli
pregno, / sopra la porta sta guardian de gli orti. pasolini, 80:
di gente (un luogo). de roberto, 315: il corso gonfio di
nubi, e giuso indi traboccano. de marchi, i-825: soffi rabbiosi..
bramò di essere creduto un dio. de sanctis, 12-37: è un po'gonfio
gonfio è lo sproporzionato del grande. de sanctis, ii1- 238: abborriva il
. caro, 9-2-129: si scusa de gli disordini che possono avvenire per essere
papa va sempre a vele gonfie. de sanctis, ii-15-325: questo era..
soddisfazione. aretino, 8-276: diceva de suoi capegli, del suo viso,
suoi capegli, del suo viso, de la sua bocca, de le sue mani
viso, de la sua bocca, de le sue mani e de la sua persona
sua bocca, de le sue mani e de la sua persona cose de l'altro
mani e de la sua persona cose de l'altro mondo, et ella..
dal nome del poeta spagn. luis de góngora y argote (1561- 1627)
fuor dal bel lembo aurato e bello / de la gonna sua vaga / spinge il
/ varie di lingue e d'arme e de le gonne, / a l'alta
caro, 8-1123: iva la pompa / de le genti da lui domate intanto /
in cimberli tutte le gonne del corso. de marchi, ii-45: un gobbetto elegante
gonna / del ventro to, sì come de colei / che se'd'ogni vertù
: custodirlo, sorvegliarlo gelosamente. de roberto, 485: la duchessa, sacrificati
corteggiare le donne; libertineggiare. de marchi, i-121: da molto tempo supponevo
a punto corte / giocano a l'ombra de le gran foreste. chiabrera, 218
/ e tu lo credi un don de la rivale. / anche tu ne
terra cotta, e non di bronzo. de sanctis, lett. it.,
in braccio si vendeva. nuovo modo de intendere la ungila terga, 344:
aretino, 20-256: ritornerà l'usanza de la favella di prima, perché anco
pessa posta ivi da l'altra parte de la via: dal primo quella via,
alza, il sostiene, il terge e de la gora / del suo sangue lo
a saltoletti, ché la sfogliosa è gorda de burnetti. viani, 19-664: bada
in prima par che porga / accuse de costui, e poi se lassa / uscir
poi se lassa / uscir cose fittizie de la gorga. 2. gorgia
suol gorgheggiar da l'alta scena. de marchi, 1-831: seduta innanzi al piano
a gorgheggiar * bell'idol mio '. de marchi, i-123: una voce di
a la gorgiera, / tra il confin de lo scudo e de l'elmetto.
/ tra il confin de lo scudo e de l'elmetto. 4.
forse ogni mattino / da la purezza de la correntia / come l'anadiomène del marino
bebbe, / quando del gorgo e de la destra riva / fugò lo stuol di
mezzo v'abbia una isoletta, / de la qual esca sì forte venetta, /
si lancia per pigliare / la luce de la stella, tanto i piace, /
, che brilla e gorgoglia e ribolle. de marchi, iv- 216: solamente la
'l versare e di questa fonte e de l'altra, oltre al vedere, si
: la marea alta viene pe 'l giallore de 'l litorale con un acre gorgogliamento di
) che rimane strozzato in gola. de marchi, i-254: -vengono -mormorò con una
sotto i roveti che coprivano il vallone. de roberto, 177: dalle mense levavasi
n-iii-1106: mi pare che, parlando de le cose artificiose, mi vengano incontro
di aspetto truce, animalesco. de marchi, i-219: forse era invecchiato di
producono lanugine, di che si fanno panni de lini. = dal lat.
termine letter.). bonvesin de la riva, v-447-120: se 'l don
gota '; cioè quando esce la colpa de la propria bocca del peccatore per la
ciuoli e la rocchezza, l'asprezza de le fauci. = deriv. da
artistica, morale, intellettuale. de sanctis, lett. it., i-37
al gusto che si chiama gotico. de sanctis, 7-502: questo gioco di
non numerate e segn. a-iii. de marchi, iv-225: vedete inoltre che
libro... si dà notizia de le altre nazioni e popoli esterni, toccando
un velamiro, uomo molto stimato e de la persona prode. p. f.
, 134: in questa cità è abundanzia de tute cose preciose, cioè oro,
] gran copia d'ottimi frutti e de gottoni. = deriv. da cotone
. non essendo ancora le lucide gotte de la fresca brina riseccate ne le tenere
poi, apresso le dolenti grotte / de l'ampio naso, mostra pur le fossie
trovamo certe minerie essare gotate e meste de molti colori, come so'diaspro de pantera
meste de molti colori, come so'diaspro de pantera, e nicchilo, calcidonio,
, calcidonio, sardonio e molte generazioni de marmi. intelligenza, 27: havi una
el gotto o tassa, e pieno de acqua esserele donato in mano. tansillo,
94: io sono... gravato de inutile famiglia. guicciardini, 13-ix-241:
vincoli da parte del testatore. de luca, 1-10-117: [de'fidecommessi]
: i verdi campi / tritati e pesti de i destrier feroci / da l'unghie
: in quel tempo d'armenti e de lanosi / greggi io non so s'i'
nubi la grave ombra s'avvalla. de marchi, ii-389: la grande città.
più li aspetta. ariosto, 19-97: de l'aspra donzella il braccio è grave
serò contento / così del male e de le gravi pene / come seria del
. bembo, 1-271: il grave de la vita far leggero. -che occupa
gravi, / pria che morisse, de la bella sposa / che s'aquistò con
malvagità d'aria e per la stagione de l'anno. -che è colpito
, / come ti piace, intorno de la fede. alberti, ii-207: gio-
perduto in via più grave errore. de mori, x-941: con animo invitto e
, 69: vederò in libro de confessione, circa questo gravissimo peccato.
gravissime lettere e minacciasselo... de farlo morire incarcerato. bacchetti, i-io
e violoncello attaccarono un grave andante. de roberto, 510: il campanone
cassa, e quella / te se defenderia de follegiare. albertano volgar., ii-184:
sorriso de'gravemente ignoranti suoi contemporanei. de sanctis, ii-15-336: non ha dubitato
piacer manchi di gravezza e noia? de roberto, 1-371: come liberata da una
/ poggiata ad un baston per debilezza. de mori, x-941: non potendo egli
anni, determinò di mandarvi il figliuolo. de sanctis, ii- 1-155: tornò in
sono visso... senza gravezza alcuna de l'onor mio. -intensità,
fieramente la borsa dei poveri letterati. de roberto, 596: teneva lunghi discorsi
a saper giudicare la gravezza e la differenza de li peccati. garzoni, 1-499:
piacevol suono... dolcemente cavava de la dolcezza di un gravi- cembalo.
il figlio è frutto /... de le nozze; e questo frutto /
, usciron fuor gravidi e lenti. de roberto, 178: si levava di tavola
aere se fece gravido, nebuloso e carico de tuoni, saette e venti. tasso
d'angoscia / porto gravido il cor. de roberto, 244: ogni tanto
una parte e piccone dall'altra. de amicis, i-402: otto colossi,.
. bruno, 65: qua son de gravioli, targhe di zuccaro, mustaccioli
perché in ogni verso vi è alcuna parte de gravità quale sempre tira la detta balla
del-corpo mio et per la molta debolezza de le gambe. p. fortini,
gravità e sodezza ne'suoi ragionamenti. de sanctis, ii-15-152: senza disconoscere la
76: essendo... uomo pur de gravità..., cum
le guagnastre, in dispreggio di dio e de gli uomini del mondo beffeggiati, gli
: debbiamo giurare a le sancte dei guagnelie de eleggiare e chiamare tre consoli, uno
di siena, 252: neuno de'sottoposti de la detta università possa né debba in
neuno modo lavorare in alcuno dì de le festi infrascritte: in dì di domenica
speize assae moderae, stem sempre contenti de vestimente utile e oneste e remote da ogni
bacchetta in mano e attendere agli studi de l'arme come de le lettere,.
e attendere agli studi de l'arme come de le lettere,... guai
: a tutti si può dire quella parola de lo ecclesiaste: « guai a te
, disse che quelli erano le guaine de li castelli di cesare: con la qual
nascondervi i pezzi smontati del trapano. de marchi, i-142: comparve sull'uscio
io caverò una volta questo coltello de i mia giusti che tengo serrati nelle mia
de'lor guai, / che 'l fren de la ragione ivi non vale, /
, / e questa è la cagion de nostri guai. campanella, i-
deh'inferno. iacopone, 19-18: de quel c'acquistasti volem gaudire; /
se tu vuoi perseverare in far giudicio de le mie colpe, i miei guai dureranno
fu spesso udito sovra gli alti tetti / de le sue case lamentale, e lunghe
cessi di guaiolare come un fanciullo. de meis, ii-19-106: sono come una
, sm. guaito prolungato. de marchi, ii-58: o gaudio! -
uomini a le giure o vere guaide de le temine. delfico, i-258:
di montieri, v-52-174: se verun omo de la compagnia guaitasse l'un l'altro
gualcherie perverranno a le mani del comune de l'arte decta. = variante
mese di gennaio, a le spese de le gualchiere. = deriv.
e'panni; cioè a ciascuna casa de le gualchiere uno. rinaldo degli albizzi,
chiostri, accompagnata / da l'uniforme suon de la gualchiera, / più santa la
. gualcheràio, gualcheraro), era quella de la fanciulla, che quattro sottil fìluza de
de la fanciulla, che quattro sottil fìluza de sm. tess. operaio addetto
nella mano contratta la terribile borsa. de roberto, 4-41: accanto alla finestra,
per molte mani, tutta gualcita. de roberto, 3-28: traeva il portafogli.
: quelli omeni non possano portar gualdrappe de seta, e che in la gualdrappa de
de seta, e che in la gualdrappa de panno ne possano far una fassia de
de panno ne possano far una fassia de seta tanto larga quanto de tre dite
una fassia de seta tanto larga quanto de tre dite. dottori, 1-420: fu
. gerg. minestra. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 344: *
. brasca, 85: lo principe de li sacerdoti,... facendoli
ferrara, 131: piango 'l color de le polite guanze, / più vivo assai
rubino, / che fu 'l primaio uncino de mia mente. leandreide, lxxviii-ii-292:
, 424: le sue polite guanze de le prime lanugine non erano offese.
per la femina. augustini, iii-196: de la tua guancia il don fugace /
elmo per coprirla ho di mestiero. de sanctis, 7-255: quando ricevete un sopruso
14. dimin. guancina. de amicis, i-65: -che bel monello!
la camicia, acciò dimostrasse la pregnezia de donna agnese, n'andò subito a
e l'eburneo canal mostrava tutto / de la leggiadra e dilicata gola. parini
per parecchi giorni nel 4 perfumador '. de marchi, ii-147: stese le mani
poi come fenice mirar fisso nella luna de i bei vostri occhi. leti, 5-iv-638
che non ha allungati gli unghioni. de sanctis, ii-1-194: era un giovane
[registro, 1370]: uno guantiere de cambi de'avere a dì
di porta renza tutti portavano i guanti. de sanctis, i-74: e i dragoni
ch'el piccenino e 'l grande / de tuto el suo poder te danno el
spirito santo..., / de dio messaggio e manna, / che tien
dio messaggio e manna, / che tien de speme el guanto. collenuccio, 174
farsene mallevadore, scommetterci su. de roberto, 242: cittadini! prodigioso è
, / col guanto almen se degni de acceptare. caporali, i-106: tentar mandarlo
de sanctis, 7-346: cesare balbo lo vedete
nell'evitare ogni questione che potesse disgustarlo. de sanctis, lett. it.,
guantoni o manopole di panno bianco. de amicis, i-94: mani aperte e
, ed ostenta coraggio e valentia '. de marchi, i-500: due carabinieri.
che è speciale ai popolani guappi. de roberto, 4-53: -aveva giurato di
/ e 'l segno ancor ci resta / de la notte passata! sempronio, 18-25
la vergine gagliarda, / vero amor de la patria arma le donne. / correr
vita di s. petronio, 48: de mi ve fidasti ch'io ne fosse
. sanudo, lvi-465: le galie de sier zacaria barbaro e sier davit bembo
re, prevenendo secretamente in casa de questo suo amico la matina per tempo
matina per tempo, in una guardacamera de la casa se nascose. bandella,
divisione, la qual è per bisogni de 'l fuoco, troverete il capifuoco, il
albertano volgar., 1-28: i modi de la prudenza sono sei: rascioni,
. lo guardaménto è savere con cautela de i vizi contrarii. guardamèrci,
santo diavolo di palermo e al dispetto de i guardanasi, che non gli lascian
casotto a fare una fumatina. de roberto, 407: tutti tenevano adesso il
che sì presso ha 'l riprezzo / de la quartana, ch'ha già l'unghie
guittone, i-20-53: isbendate li occhi de la mente vostra e guardate ben,
, e guarda, / e 'l pensier de l'andar molto difalca. pulci,
tenebre costumati, non puonno el raggio de somma vertù guardare: tenebre veggiano,
assol. guittone, i-3-167: si de fatto guardiamo, filosofi amaro a tenere
guardare assai meglio dentro di te. de sanctis, 7-419: guardiamo rosmini.
quale dispone. -rifl. de sanctis, leti, it., i-278
la chiesa guarda, tutto / è de la gente che per dio dimanda.
. marino, 6-74-81: la giovenca de l'infido amante / a guardar con cent'
quella parte, quando si dirizza al bisogno de lo ricevente. idem, par.
papa guardo / lo qual trasse fotin de la via dritta ». -ant
donna del ciel, del sole e de la luna, / pregate il vostro figlio
'l pregio / di sì gran cose e de la gloria stessa / non muove lui
frate mio, conosce e pensa guardare de tutte guardie, de quanto puoi,
e pensa guardare de tutte guardie, de quanto puoi, per te traire per grasia
: / guardati, bella, pui de ripentere. giamboni, 88: ha a
, che sia contrario a le parole de la correzione. idem, inf.,
la cagion che non ti guardi / de lo scender qua giuso in questo centro
non riesca, non foss'altro sospetta. de sanctis, 7-362: guardatevi dal credere
a letto senza * o seu pucaro de agoa ', considerato per il sigillo
da me, ch'io ti disfido de la persona ». boccaccio, ii-248:
genio da i folli inganni / te de lo spirto guardi e del core. manzoni
il pastor tra noi / felice tanto e de le stelle amico. marino, vii-148
in modo svagato e ozioso. de roberto, 369: nonostante la sua abituale
ira o rancore nei suoi confronti. de roberto, 474: bada che non ti
di magazzini e armerie. de amicis, i-125: aveva a sua disposizione
sulla tenuta di tale raccolta. de sanctis, 1-xv-1-117: se l'on.
); cfr. fr. garde de seaux, garde scelles; spagn. ant
di vedere da vicino il revolver. de roberto, 362: era più tranquilla
stava in casa guardato come matto. de amicis, i-301: eran que'giorni che
de'suoi. tasso, 6-43: de la spada tancredi e de lo scudo /
6-43: de la spada tancredi e de lo scudo / mal guardato al pagan
; protettore. monte, xlii-1-44: de la romana chiesa il suo pastore,
tutto il suo consiglio, consentio, / de lo re carlo, esser difenditore /
dà censo e fio, / e de lo 'mperiato guardatóre, / per che fue
noi siamo stati solleciti e diligenti guardatori de le cose sue. g. m.
fatti guardatori del fondo della torre del porto de santo bonifacio. b. davanzali,
quella parte, si assalisse il campo. de roberto, 237: metteva il capo
tu, costante e sicuro fondamento / de vertù tutta e guardia, umilitate. boccaccio
fonte, guardia e nutrice della virtù. de sanctis, ii-15- 298: fu
. masuccio, 358: genefra, inteso de la gelosia de colui,..
358: genefra, inteso de la gelosia de colui,... cognoscendo con
guardia presso a la mia mente / de la donzella, per cui amor sente
sforzato avea la porta, / e de la guardia buon numero ucciso.
la tessera / al secco taglio dai de la guardia. -nell'ippica,
1-289: orlando ferì lui sopra alla guardia de l'elmo, e apena gli
lo stocco e gli rimase apena / de l'else d'oro in man la guardia
, 5-3x1: essi viddero tutti la gente de romani, la quale in corinto a
il vigile licisca a guardia / veggo de 'l claustro. -essere in guardia,
tu prenderai subito il suo posto. de marchi, ii-194: ora non c'era
spini e non in sasso e non lungo de via aggialo sementato. libro di sentenze
contro qualunque tradimento di finte ambasciate. de sanctis, 7-278: non è un oratore
leggieri l'una scambia dall'altra. de sanctis, i-224: questa maliziosa falsificazione
« molto breve » con il guardiamarina de francisci. = comp. da
essere dell'officio de'priori. de luca, 14-1-218: in questa religione non
: però da'poeti è fatto guardiano de gli orti de le esperidi. forteguerri,
poeti è fatto guardiano de gli orti de le esperidi. forteguerri, 16-29:
confini / là dove gela il guardian de l'orse, / cangiò le gemme sue
tuoi pensieri. ariosto, 36-63: restai de la tua perdita dolente, / e
/ si ho detto en ciò fallanza vèr de quest'omo mondano. scala del paradiso
tratto poi da un'altra cura, / de le fortezze e di tutto il domino
fortezze e di tutto il domino / de l'isola guardian lascia il cugino. boterò
tasso, 7-12: ben che fossi guardian de gli orti, / vidi e conobbi
di maddaloni, v-476-124: li mastri de chesta casa, corno a guardiane delle anime
chesta casa, corno a guardiane delle anime de li fratelli e sore, degano essere
e sospettosa / di me ti rende e de la mia cartago / il temer di
eterno] goffredo che scacciar desia / de la santa città gli empi pagani,
sereno, / con guardo sì men de l'usato bieco, / che fu slegato
mai sì acuto / hai ne'difetti de gli amici il guardo, / come
, 16-9: la vaghezza del guardo e de le piume / sì mi trasse vicino
prerogative proprie di un sovrano. de satictis, 7-287: nella legge delle guarentigie
guarentire, per ferro furono morti. de cristo / oris, conc., ii-593
a vedersi né facile a sopportare. de marchi, i-323: fu da me una
. el devorano. poscia non sta guario de tempo che el festivo e periocundo aspecto
allo angelo cherubini che li donasse guarimiento de quillo male donde illu era malatu.
silvestro / d'entro siratti a guerir de la lebbre. boccaccio, dee.,
. garzoni, 5-66: tu vendicator de gli eccessi,... flagello de'
non sono atato, / ch'altri de me guerir non ha valore. iacopone,
guarire l'avarizia con la vanità. de sanctis, ii-15-336: i mali 'non
che dio non mi può guerire / de li lacci che [i demoni]
l'acque del deluvio so passate / de sopra a le lor mura / ed ène
(23-1): poi che guerito son de le mascelle, / io non rido
nuovi testi fiorentini, 223: ci de dare ib. nj di pisani in
da caligano, v-500-177: vestito era de seta / fresca e colorita; /
guardar ch'io copra sotto lempo / de mia guarnazza tuo corpo crudele. della
, 6-23: non mi pare atto degno de la guarnacca romana inanzi l'intero vostro
6. dimin. guarnachétta. de sanctis, i-74: i dragoni ci stanno
soltanto due buchi per gli occhi. de roberto, 1-282: stava
guemito d'al- cuna cosa del fatto de la coniurazione. rinaldo degli albizzi,
di bombe, moschetti, cannoni. de roberto, 4-19: si metteva in
: la sancta umiltate /... de fed'è guarnita. sojfredi del grazia
guernita delle sue circostanze, delle cagioni, de i difensivi che possano onestare quella richiesta
impossibili e inaudite ebbero una barca guarnita de quanto besognava. nardi, 336
mio destin seguendo / e lo splendor de la materna stella. campiglia, 1-142
una nave che abbiano, speroni possano essere de oro et argento. vasari, i-844:
contorno (di una pietanza). de marchi, i-734: tre oche e una
. donato, 4. del guartèro de porta san pero, 1. =
per antonomasia, clemente v (bertrand de got, già arcivescovo di bordeaux)
alto arrigo inganni, / parran faville de la sua virtute / in non curar
2-29 (i-980): queste sono parole de la lingua nostra guascona che in italiano
- anche al figur. cerine de la chitarra, vi-638 (8-7):
1091: la vergogna e il guastamente de l'onore è in cose palesi.
e il guastamente di questo ordine maraviglioso de l'universo. buommattei, 96: ec-
d'attorno per isfoggio di vanità. de marchi, ii-123: i maestri guastamestieri,
animali, ecc.). storia de troia e de roma, xxviii-413: la
.). storia de troia e de roma, xxviii-413: la...
.. grandine, la maiure parte de la terra guastoe. g. villani,
): quando egli apre la bocca de la tomba, / per dir parole,
acconciare i ferramenti guasti, e far de novi per poter socorrer sempre a chi mancano
momenti supremi, contaminarono il paese. de sanctis, ii-n-159: una povera pazza,
bel sito. marino, 15-86: costei de le malìe, che t'avean guasta
e rompe l'armonia delle fabbriche. de sanctis, iii-213: natura, donna e
il libro, guasta la composizione. de sanctis, 7-123: si può sbagliare un
'nse- gnasse di guastare alcuna moneta. de rosa, 565: èi pena capetale
da laudare, / in gentil donna sovra de l'onore. bambagiuoli, 27:
lasciò però tanto vincere a quell'amor de la patria, che tanto oggi ne guasta
erano assediati in kars dai russi. de marchi, ii-576: non volendo guastare
. degli arienli, 422: molti de questo ridevano; e don ateon, saldo
: fuor guasti tutti gli ordini fatti de nuovo. savonarola, 9-40: essi
le gabelle fatte e ordinate per la guerra de arezzo. 13. interrompere (
romanorum, v-168-326: uno die fore de la citade se fecea sacrifìcio. a li
volea dare alla sua, guastò. de sanctis, ii-15-207: per troppo zelo
diero / per moglie in sul fiorire de gli anni miei. caro, i-216:
perché s'elli avenisse che la batallia vencesse de tristano, per poter quella malvangia guastare
pensare e del fare con calma. de marchi, i-ioii: i commensali che
io stimo che questi fossero uomini amici de la patria, liberatori de la grecia guastata
uomini amici de la patria, liberatori de la grecia guastata da le fiere e
domenedeo che lo omo sea descazado fora de la soa citade per la ira de
de la soa citade per la ira de lo principo, e quelo ch'è descazado
che ha presa una mala piega. de sanctis, 7-495: la poesia non è
gli brontolò: « cossa l'ha mai de capì lu? ». de marchi,
ha mai de capì lu? ». de marchi, ii-60: stentava a digerire
il fin dolore: questo è guastator de gli animi, i quali fa che senza
, xxx-1-59: le guaste / foglie de l'orto suo. arici, i-158:
si cumuli del guasto / pagliaio e de lo strame. tecchi, 11-153: tutta
. ricchi, xxv-1-183: gli amici de l'aceto e del vin guasto.
arnesi de'cavalli, ma i propri vestimenti de gli uomini e gli ornamenti e l'
, lviii- 87: le raze de li cavalli... in ditto regno
non guasta, da una gran passione. de sanctis, i-48: nel vedere tanta
le sceleragine e guasta vita d'alcun de loro, niuno sei deve a noia recare
vizii che disonorano la sua vecchiaia. de sanctis, 1-11: l'istinto dei giovani
dì guaste e corrotte / da l'ombra de la notte. forteguerri, 23-24:
gentilissima madonna,... per mostrare de essere, o pure per essere in
e geremei, v-462-5: del guasto de bologna se co- menza, / corno
pensiero una opportuna osservazione del profondo court de gébelin. carducci, iii-18-333: dal
, 118: fu dato el guasto de le dette gabelle al tempo del priorato de
de le dette gabelle al tempo del priorato de bindolo de munaldo. aretino, 1-42
dette gabelle al tempo del priorato de bindolo de munaldo. aretino, 1-42: intendo
1-52: era vescovo allor per avventura / de la città messer adam boschetto, /
.. voi far boni campi 20 milia de guasture tra la bataia et este
, e 'n su la porta / de la stanza si ferma e guata pria.
quando la mattina si scoperse la fuga de francesi, ne rimasero così attoniti li capitani
due parti biecamente guatavansi e dispettose. de marchi, i-646: sotto il portichetto
/ ch'un'ora dura a l'entrar de la state. origene volgar.,
per guattero, non conosceva ancor nessuno de la corte. aretino, 1-120:
l'orgoglio delle più grandi dame. de roberto, 109: i guatteri,
la pesta udivasi / guazzar nel fango. de marchi, i-427: ragazzi, che
e le quattro tempora hanno in divozione de le divozioni, vengano a te guatton
in somma il posto per ogni verso. de sanctis, lett. it.,
panno o altra cosa attinente a l'arte de la lana ne'lavatoio o vero guazatoio
la lana ne'lavatoio o vero guazatoio de la decta arte de la lana.
lavatoio o vero guazatoio de la decta arte de la lana. = deriv. da
guazzi della bormida e del panaro. de amicis, i-87: dinanzi a noi si
'sine nomine', 22: la fogna de la strada dinanzi non sgorga e tiene
tristo volto: / e gli occhie de la gatta, c'hai sì guazze,
com'era / molle e guazzoso, de la rupe in cima / qual bagnato
. sannazaro, 9-135: al tempo de le guazzose piogge tutte le acque,
sanudo, i-563: la qual terra de spino è situata sopra un colo sassoso
citolini, 267: quelle [parti] de 'l tronco sono il collo, la
146: esso gias succede rettore col gubernaculo de la nave. baruffaldi, i-124:
di continentia, 118: constituilo gubernatóre de tutto el suo avere. scala del
degli arienti, 200: la farò de la casa libera gubematrice, e lassaròla
le quali dietro gli archi del ponte de l'emissario per lunghissimo tratto all'ingiù
tuo, ma più mio per respetto de la guelfazióne. guelfeggiare, intr
più con valore polemico). de sanctis, 7-316: balbo se non era
francesco di vannozzo, 21: se cervei de gatte / avesser manecato, sarie troppo
il desinare, s'entrò a dire de la guerra civile che ai tempi degli avoli
vii-536: la guerra è il gioco de gli stati, non meno pericoloso e zaroso
carducci, 1015: tonaro i foschi dei de te patrie, / dai chiusi ostelli
si conosce che sei veramente un dio de la guerra. -diritto di guerra
venezia]... per la quantità de te navi, de te galee e
. per la quantità de te navi, de te galee e de gli altri legni
te navi, de te galee e de gli altri legni da guerra e da carico
inclita cità li soi celesti influxi avea passato de sedizion civile e guerre intestine ed externe
esito. -anche al figur. de sanctis, 7-390: la democrazia doveva dichiararsi
: cresce ogni or la temeraria guerra / de l'insolente orgoglio baccanale. / questa
ragionando insieme / dell'amorose guerre e de le paci, / de i dolci pianti
guerre e de le paci, / de i dolci pianti e de le false risa
paci, / de i dolci pianti e de le false risa. v. franco,
fino alle questioni tra due contadini. de roberto, 210: in casa fersa c'
giri si divide e volve: / e de la sua materia è lite e guerra
pugna, sicché la ignoranzia è cagione de la guerra e del combattimento. petrarca,
, 91-129: la guerra è termenata, de le virtù battaglia, / de la
, de le virtù battaglia, / de la mente travaglia; cosa nulla contende.
dante, purg., 15-112: de li occhi facea sempre al ciel porte
avinta di durissima catena, / fa de le proprie infamie oscena-scena. -scendere
tutta la guerra alla mia dimanda. de sanctis, i-180: [alfieri] fece
/ l'essala- zion dell'acqua e de la terra, / che quanto posson dietro
/ paleserò del vostro puttineccio, / de la foia che tanto v'è montata
insegna usata da clorinda in guerra. de amicis, i-53: una sciabola vera,
onde indolcirne e infemminirne la voce. de roberto, 120: che era mai,
-procurare affanno, tormento; travagliare. de sanctis, i-135: pier delle vigne al
torbide procelle, / che vengan fuor de le natie lor grotte / ad oscurar il
germe, il qual piegando / al sorvenir de gl'inimici colpi / il molle corpicciuol
guerreggiare, non si proponendo il fine de la pace, sarebbe simile ad un arderò
se guerreggiava tebaldo con guilielmo che filiolo de amerigo de werbona era. g.
tebaldo con guilielmo che filiolo de amerigo de werbona era. g. villani, 6-33
scorta. n. villani, 4-4: de la vita guerresca i gran disagi /
/ ché mi faccia dimossa, / se de li mie'vi faccio guerrianza.
te parò belle / fatto ho orden de sorelle, da le qual si guerreiato
altri, aveva varcata la puerizia. de sanctis, i-208: è un libro di
primo feritor, cuorre nel campo / de li inimici circando il primero. boiardo
avinta di durissima catena, / fa de le proprie infamie oscena scena.
[è]... una de gli infiniti ministri e guerrieri suoi [di
e'n lor si volge il danno / de le contese altrui. bozzati, 3-205
spesso udito sovra gli alti tetti / de le sue case lamentarse e lunghe / sparger
la più nobile pietra del mondo. miratole de roma, xxviii-428: allato là dov'
xxviii-428: allato là dov'è la memoria de cesare, ène la gulia, dov'
la gulia, dov'è la splendevile cenere de cesare suso ne lo melo. caro
1-65: « quello [ordine] de gli eremitani... fu raccolto da
santo). cfr. fr. herbe de saint-guillaume; spagn. yerba de san
herbe de saint-guillaume; spagn. yerba de san guillermo. guglièlmo2, sm
., xxviii-309: elli da guiardóne de bene o qui o altroe. =
pertanto un vizio, posto in voluntà de la donna, gli è il suo guida
matre sua, ch'è capo e guida de questa terra,... fazo
lo crudel pelago della vita tempestosa. de marchi, i-869: il 'globe
andasse [il marinaio] a guida de la stella, / molto accatteria caro lo
. aretinp, ii-31: la discrezione de la coperta, che cela i suoi guidareschi
e rogna. caro, 12-iii-275: de gli altri guidaleschi non dico. landò
al porto de la beatitudine conviene andare secondo 10 guidamento
andare secondo 10 guidamento dei 7 doni de lo spirito santo. 2.
e più non soffri / che lo stagnante de le dapi odore / il cèlabro le
qual tu togliesti / forte a cantar de li uomini e d'i dèi. antonio
tansillo, 5: potea il ponente far de l'una adorno, / e de
de l'una adorno, / e de l'altra il levante, onde men bella
della cometa, che guida a betlemme? de roberto, 11: si fermarono dopo
, io vidi / a la tremola luce de la sera / scender soletta un'altra
maestro torrigiano, 316: e quest'è de l'amor la propia cosa, /
'l vecchio testamento, / e 'l pastor de la chiesa che vi guida: /
lunati scudi / guidar pentesiléa tarmate schiere / de l'amazzoni sue. tasso, 3-39
molza, 1-156: lucente globo, e de la notte raro / immortai pregio,
e chiaro. morando, iii-231: de le sfere al suon con piè lucente
rezasco], 342: nixuno de qualunque stato... poeza impetrare guidàtico
per mano come orbo ch'io era. de marchi, ii- 534: guidato
perduto tempo / e 'l lungo vaneggiar de i molti giorni, / ov'io devea
... scese in italia. de sanctis, ii-15-45: moltitudini inferocite, guidate
tien dritta da'sicuri da'l'insulto de soldati a cavallo, a quali guidatori si
1141: se'nera ed oscura figliuola de le tenebre, amica del diavolo e guidatrice
necessità, bene e valorosamente operare. de sanctis, 11-62: la volontà
: i quattro segnori che son guidatori de le dette quattro osti, cioè catuno della
iacopone, 30-58: li nostri guidator de la battaglia / sì so en trademento /
sì so en trademento / e li confalon de la sembiaglia / sì so en cademento
degli estranei e nuovi e impensati casi de la racontata novella... saranno
martire ch'altri riceva. onde appare che de la loro vanità furono degnamente guiderdonati.
piangendo mi propuosi di dicere alquante parole de la sua morte, in guiderdone di
nemici. del bene, 66: ei de le spoglie, che vincendo tolse /
fiorentini, 9: à pagato in quiderdone de la su'parte a aldobrandino. ricordi
dona moscadi à dati a sere talomeo de la piaza viij 1. per guidardone
roseo [tommaseo]: intanto due guidoni de i nostri vanno a soccorrere la nostra
e feccia del volgo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 343
connoscere ch'elli dee avere la cura de la citade e mantenere suo onore e suoi
donote questo nobel pannizo, / ca de coio scorfizo te pensai d'ammantare.
, xxxv-n-325: desprezzo et guiltanza / de vana prospertate. = variante da
un giunco al guindo. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 343: 'guindo'
. ibidem, 345: 'aver un poco de funa al guindo'. essere impiccato.
e tu avessi un guinzo. nuovo modo de intendere la lingua terga, 344:
alcuno nostro presso lo ill. mo duca de baro, per mezo del quale li
.., ne è parso prendere de voi fiducia. giov. cavalcanti, 11
rono etiam a li infrascripti come qui de soto per ordine è descripto. brasca
non senta in qualche parte il fumo de lo incenso. b. pino, 5-18
riscaldossi in tal modo per l'accendimento de l'ira, che distese le nerbora e
trattato delle mascalcie, 1-59: il male de la infreda- tura, che aviene ali
testa. -di animali. de amicis, ii-404: gli uccelli infreddoliti sui
, i cugini; e perciò la infregiata de sua paternità trottò via: e giunta
che lo picchiano le padroni dei signori de le case ne le quali vanno.
il tonator severo / infrenò il voi de la quadriga ardente, / e il tiranno
tentò di abbandonar gli orridi teli. de bosis, vii-1285: parte avess'io
/ la temperanza enfrenalo, ch'è de male notrito. bibbia volgar.,
che scioglie in pianto il pio duol de l'amore. -contenere in una giusta
castello inalzato a posta per infrenarli. de roberto, 179: quel bravo vecchietto era
che fosse enea, ne la parte de lo eneida ove questa etade si figura.
. che non è possibile contenere. de pisis, 1-423: la morìa della città
intrecciate dalla collera e dal timore. de roberto, 10-28: egli si trovò,
, 1-33: poi lui infrinxe li pacti de la pace cum suasione de ghiberto.
li pacti de la pace cum suasione de ghiberto. sannazaro, iv-344: in roma
. aveva slombato gli infrolliti pretoriani. de pisis, 1-499: un vecchio scrivano
. - anche al figur. de amicis, xi-148: le ragazze che sono
9-35: questo [la porpora] è de pochissimo umore in certa vena bianca.
di denaro, un capitale). de luca, 1-5-1-29: oggidì niuno si presume
iv-52: in- sino qui i principii de la tua adolescenzia hai tra semplici e
onde con ragione può esser detta vana. de luca, 1-5-3-53: col pericolo della
or che tu se'sul fiore / de bei verd'anni tuoi. c. i
plerumque lata erat, plerumque tortilis, de albo et cocco ».
ciola favilla o debil fiamma nel camino de l'aria s'intepidisce, infuma e
iacopone, 71-19: la lettèra è 'nfunata de fede arti- culata, / l'articuli
del- l'animo e della salute? de amicis, xi-275: poi vengon le
n. 21). fr. de marchi, 1-171: bisogna incavilliar gli altri
ben contento che voi tocchiate il corpo de la mia consorte, se così ricerca
: gl'uni, con l'esempio de gl'altri infuriando, altri prendono gl'archi
se per divin furore intendessimo particolare ispirazione de la divinità, la quale immediatamente quasi
che la tua morte affretta e infuria. de libero, 1-121: qui estremo nasce
tranquillità. boiardo, 2-12-43: astolfo de ira subito s'accese, / e
. adriani, 3-4-291: quel bacco infuriator de le baccanti, / che si compiace
deliberomo di darli eri matina una infusione de reobarbero in siropo. ricettario fiorentino,
per lo glorificamento e per la infusione de la grazia, che son tre generazioni spirituali
nel medesimo libro si scrive, trattando de la infusione de la bontà divina:
libro si scrive, trattando de la infusione de la bontà divina: « e fannosi
bontadi e li doni per lo concorrimento de la cosa che riceve ». passavanti,
le metti in infussion in libre ni de olio comune per doi giorni. mattioli
che [l'alchimista] incolparà nel difetto de l'opra, sarà l'aver dato
girolamo volgar., xxi-496: io de le fave infuse pasco la mia imbecillità.
/ dai secoli infuso nei tronchi / de le selve terrestri. -con riferimento
.. iddio, ch'è dator de l'anime, co'raggi d'un solo
dante, conv., iv-xxn-4: de la divina bontade, in noi seminata
in noi seminata e infusa dal principio de la nostra generazione, nasce uno rampollo
. tasso, n-ii-310: la grandezza de l'animo... è virtù infusa
/ che li par d'esser fuor de l'acqua un pesce. sansovino,
pennello,... lasciò certi semi de gl'affetti suoi nel mio debole intelletto
pelegrin che tornar vuole, / così de l'atto suo, per li occhi infuso
, 2-343: fase infermentate et actractiune de nervi inpedementente l'annamenti delu cavallu,
foce / e colà t'infuturi. de sanctis, lett. it., i-223
te gli ingabbiarono come gli altri. de amicis, xi-2: per una celia
che ha pagato la gabella. de luca, 1-14-4-85: che un'altra [
disputa filosofica che io aveva ingaggiata seco. de sanctis, ii-15-211: gli uomini i
consentire che tu t'ingaggi soldato. de roberto, 238: s'era ingaggiato garibaldino
animo et ingalliardire la s. tà de n. s. sanudo, x-166:
faville], da la tenebrosa parte de l'anima eclissate,...
niente operano, se dal veemente spirito de le parole non sono eccitate e ingagliardite.
invisibili colpi, a i colpi aggiunti / de l'agitato mare, ingagliardito, /
, 1-194: chi si crede trovarne sempre de buoni [ministri] da sostituire nel
: / s'è 'l monno de te engannato, sèquita maledezone. ca
non s'era in gannata de l'amor di lui. galileo, 4-4-257
giucate, / com'omo fae / de lo fantino, / che gioi li musa
e multi se 'nde ingagnano credende essere de li intimi, che non sono. dell'
/ come ingannò i custodi? e de la dea / con qual arti involò l'
vita ammonisce... l'iracondo de lo 'ncrudelire, il giudice de lo 'ngannare
l'iracondo de lo 'ncrudelire, il giudice de lo 'ngannare. -mentire.
ingannai, / e per ammenda poi de l'adultero, / lentamente il velen gli
per lo più rubbati, e nel maneggio de i denari ingannati. tarchetti, 6-ii-625
; / non t'inganni l'ampiezza de l'intrare! idem, purg.,
/ senza radixe, tuti quanti / fuora de la terra lassa una spanna, /
2-i-38: riputai favole inventate dalla sagacità de i più saggi, per ingannare la
saggi, per ingannare la stolta incredulità de i popoli, gli attributi ad amore
.. non inganna mai le speranze de i suoi servidori. baldi, 58:
pose il viglietto nell'ufficio d'aleria. de marchi, i-774: perdonatemi se ho
danze placide e tranquille / l'ore ingannar de le noiose notti. c. i
tempo inganna, / sul punto che de l'ombre il dì s'indonna, /
. tasso, 13-i-703: che dirò de le linci? / che de'pardi dipinti
. defraudato, truffato, derubato. de mori, 132: tenendosi essere il più
su gl'ingannati sensi / desir che segga de la mente in cima!
giambullari, 411: non rimase punto ingannato de 'l suo giudizio. botta, 5-519
diceano ch'era bevitore di vino e amico de i pubblicani e un ingannatore. bibbia
coloro che ànno loro conversazione della virtù de l'anima e di la grazia di dio
a i dì nostri / vorrian dir de i paternostri; / dio sa poi
vole in erba misurare el grano. de mori, 64: chi si diletta
falsissima e dan nosissima oppinione de li malvagi e ingannati uomini che di
danno. tasso, 18-55: vuo'che de l'arme une l'alto apparato /
. / lo nemico engannatore, avverser de lo segnore, / creato tomo, ave
mosso da invidia, ingannò èva. de roberto, 706: il sogno non
un'altra, acciò che nel numero de gli ingrati possiate darvi il vanto di
soldato italiano alla volta di roma? de marchi, iii-1-248: se l'avevano ingannata
se ne passò in casa di proserpina. de mori, 54: non credendo essere
): i fratelli, che nulla de l'ordito inganno sapevano, una notte,
stata ingannevole. -effìmero. de pisis, 3-146: spinse indietro le spalle
vannozzo, 141: madre d'enganni e de danni infiniti, / piena di sodomiti
solito inante, / a me che de l'inganno era ignorante. beccuti, i-280
alberi case colli per l'inganno consueto. de libero, 1-25: nei tuoi occhi
5-186: l'altra parte di questo inganno de le parole consiste ne l'equivocazione,
168: la bellezza è un inganno de gli occhi, una tortura de gli
inganno de gli occhi, una tortura de gli animi, un avoltoio de'cuori.
, il primo volo / a casa de l'astrologo, e gli chiede / se
vedo da tute ore / sto mondo pien de ingano; / muta è colei,
è senza inganno uomo celeste, colonna de le leggi sante, paragone di clemenza.
sconvolgimenti assurdi, ire e contrasti. de sanctis, ii-7-259: il tedesco..
più impenetrabile che non son l'alpi de gli arimaspi. lubrano, 1-254:
di que'quattr'ossucci di ballerina! de amicis, xii-206: si vede che
lor povera dote, e ingavagnano il pane de le reni rotte. = denom
non bixogna ch'io m'inzegni / de mostrarti s'io me degni /
saette / che m'hanno il cor de gli anni più di sette / passato senza
e ingegnavosi fare tal presa l'uno de l'altro che lo potessino gittar a terra
della varietà dell'opinione circa el modo de ordinare et ingegniare detta cittadella. panigarola
di mulini] ingegnati su le barche / de belisario di bisanzio. idem, v-2-376
38: dedalo fu ingegniero e fu de atena / ma sbandito era onde abitava
più 'ngegnero / e meno chi più sente de l'alchima. anonimo fiorentino, iii-74
ardimento e podere / e cor de tutto ben mettere avante / donali
amoroso canto: / secca è la vena de l'usato ingegno, / e la
istoria a i secoli futuri, / idolo de le penne e de gl'ingegni.
, / idolo de le penne e de gl'ingegni. varano, 1-379: gl'
e'dicti rectori dare in mano del camarlengo de la decta arte ciò che a lore
muti facilmente, / contrario oggetto proprio de la fede! tasso, 1-9: vede
lochi da tener li sponduli in la età de lucio crasso oratore...,
ingegno. panigarola, 1-81: vedi ingegno de barbari sino a quel tempo non solo
fermamente, et guardati che lo ingenio de lo diabolo non ti somecta; che
ti somecta; che per lo potere de deo de lo cielo, io cofondarò lu
; che per lo potere de deo de lo cielo, io cofondarò lu diabolo
allora... venne uno tremulizo de terra, per lo ingenio de lo diabolo
tremulizo de terra, per lo ingenio de lo diabolo. boccaccio, 1-i-40:
toa possanza, / ponendo gran speranza / de su- biugarmi con toi grandi inzegni!
è uno pozo profondissimo e con ingiegno de due rote et al modo de uno
con ingiegno de due rote et al modo de uno molino con dui camelli se cava
molino con dui camelli se cava fori de l'acqua. ariosto, 18-154:
i più ciechi ingegni, / più de l'altrui che del suo mal presago,
è del tesoriero stefana di passamonte e de gli eredi suoi, ed è un de'
, / per c'altri me tenga de meglio; / ma molto m'appiccio e
ingegno di tutti i paesi d'europa? de sanctis, ii-6-244: dove non puoi
) è calco dello spagn. ingenio de azùcar. ingegnóne, sm.
. ant. chiave. nuovo modo de intendere la lingua zerga, 346: «
questa favola ne mostra quali sono li progenitori de l'amore, e come di loro
come di loro nacque, e qual natura de li parenti ha sortito. fascicolo di
, ded.: anche le imagini de giganti si ritranno ingegnosamente in iscurcio.
ingegnoso, / che la vita scrivea de l'anno santo! leopardi, 1014:
isola ingegnosa di murano, fabbra trasparente de i tersi cristalli. c. 1.
marte istro apparisti, / soave agitator de l'aure estive. 2. ricco
di costui non si sarebbero allungate. de sanctis, 11-136: la loro rabbia ingegnosa
dargli forza a sostenere i tormenti. de sanctis, ii-6-24: il pubblico incredulo avea
filosofo che aveva dell'artista, cesare de lollis..., si provò a
. dell'ingegnose mani degli artefici e de le fatige dell'opera. magazzini, 4
2-377: con tributario fasto, / de la bella reina, in bionde zolle,
l'aspre e mal formate palle / de l'acqua ingelidita,... /
sì come gli altri tutti eh'ingeliscono de le lor donne) per la tua
che casale dovesse andar finalmente nelle mani de gli spagnuoli. redi, 16iv- 393
i-652): [ii] pestifero morbo de la gelosia... del tutto
.. del tutto acceca gli occhi de l'ingelosito. d. bartoli,
nelli ingemmamenti che si fanno nei sciloppi de i liquori del zucchero. vallisneri,
/ figlia del sol m'ingemma. de pisis, 2-76: crocea la luce
, la quale engenerasti la chiari tae de lo lume eternale! allegrati, madre,
engènere, / amor descende en figura de venere. fiori di medicina, 23:
un contagio. giamboni, 10-42: de la lunga e gran cena si ingenera
diritto, che s'ingenera nel piacere de la morale dottrina. corona de'monaci
gli affanni / l'ingenita virtù. de sanctis, 11-90: l'anima sente un
ampia piaza imo ingentissimo foco e machina de legno se ordina et acumula. cattaneo
arienti, 1-378: pensate in la vita de costei, che in questa vita è
e d'arme ingente, / sol vincitor de le feroci squadre. idem, 196
troppo di gentilezza tornerebbe in effeminatezza. de atnicis, ix- 306: ma
'fino a pigliare costumi molli. de marchi, iii-1-73: le mancie che
a ingentilir di pampini le balze. de sanctis, 11-242: per francesca è
tutte queste male condizioni ricoprite col velo de l'ingenuità e de la libertà del
ricoprite col velo de l'ingenuità e de la libertà del dire, facendo professione di
a lui non ride / la cara de le grazie ingenuitate. 3.
che sieno parsi, hanno però dato indizio de la ingenua bontà e generosità vostra.
la penetrazione, quando compose il * de antiquissima '. -originale, autentico.
permessa che la sola giustizia pubblica. de sanctis, ii-n-222: ad essi [gesuiti
ampia e paterna l'ingerenza reale. de roberto, 286: non può tollerare la
l'odio s'ingerisce nell'iniquo concilio de gli ebrei. foscolo, xv-264: de'
ne la quale si scrivano tutti i cacciati de la compagnia. testi fiorentini, 64
degga scrivere tutti li frati e suore de l'ospitale, le quali fussero passate di
ebbe mai, / fin a que'goffi de gli inghiesuuti; / che fate voi
l'inghiarato a un peristilio psèudo-greco-romano. de roberto, 645: la carrozza rotolava
iacopone, 3-57: or ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro
/ ché ha il ventre assai maggior de un grande armario. ariosto, 11-37:
.. / fiume iordan se spera de 'nghiuttire, / lo popolo de cristo
se spera de 'nghiuttire, / lo popolo de cristo devorare. idem, 74-68:
-o ingiottito o sputato l'hai. de luca, 1 -proem., 51:
. tasso, 12-663: il concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o
© per morte. folengo, i-224: de l'innocente ninfa l'aurea etade,
-mandare in rovina, annientare. de sanctis, 11-15-341: i principi minori di
.. me l'han rotto. de marchi, ii-138: bisognava mordere il freno
noi, e loro inghiottiscono i cameli. de marchi, i-380: si comincia a
di frenesia qui il coccio, inghiottonito de le sue apparenze. inghiottornire,
nel seno del prato le molte varietà de i fiori,... pensarono de
de i fiori,... pensarono de inghirlandarsene. caro, 5-101: voi
. frugoni, 4-96: a la guerra de buoni bocconi / s'armino i denti
queste cose un fascino tutto sensuale? de roberto, 1-299: si afferrava a
suo vigore / ingigantire in ogni arteria. de roberto, 4-160: in quei momenti
requian le cose, e al raggio de la luna / la tremula del mare onda
trecento volte questo verso ch'è scrito de cenabrio, ingenogiandote
padre suo presto tocava / con ato de alegreza, ma niente non parlava.
, / che s'inginocchia al raggio de la luna, / e per purgarsi scende
, / gli dimandai... / de l'error mio perdon, di me
se io potessi così levarmi sette cinquine de gli anni che mi sfracassono la schiena de
de gli anni che mi sfracassono la schiena de la vita, sì come voi avete
vita, sì come voi avete saputo scaricarvi de le sette lettre che vi inguidarescavano il
. bembo, 3-60: gli abitati tronchi de gli alberi e le rigide spelunche subitamente
mio terren più non s'ingiunca / de l'umor di quel sasso, altro pianeta
riva s'ingiunca / per uscir fuor de la cruda spelunca. sannazaro, iv-94
dal ministro che tuti fidelmente s'acuxi de i deffeti. boccaccio, dee.
la ingiuria che ne riceverebbe la generosità de la vostra gratitudine, direi di tener
. guidiccioni, 5-3: a i colpi de fingi urie è fatta segno. caro
lunge mi sprona / da l'inventrice de le prime olive. boccaccio, dee
. acciò che le nostra corpora sieno sicure de le iniurie. valerio massimo volgar.
ingiuria de'tempi o la negligenza de gli uomini... non ci avesse
dove io son nato e offendere la virtù de la qual vivo, se, nel
en questo fatto è eniurata, / de la sua emmensetate averla sì abbreviata.
libro di commercio dei peruzzi, 434: de le sopradette quattro carte per li detti
astro). pindemonte, ii-67: de l'antico lume il volto serba,
l'ingiurie sono quelli ch'hanno le cose de le'quali sono bisognosi gl'ingiuriatori.
e'non prenda sì gran smarrimento. storia de troia e de roma, v-161-143:
sì gran smarrimento. storia de troia e de roma, v-161-143: antenor retornao in
ad priamo, e dixe corno ademannao de la soro, e de le paravole
dixe corno ademannao de la soro, e de le paravole iniuriose che odio. boccaccio
/ macchiare il nudo ingiurioso ferro / de i figli d'arno. filicaia, 2-1-31
le insidie latre / del mundo, e de fortuna iniurosa / e morte non biasmar
: ahi, piaciuto fosse al dispensatore de l'universo che la cagione de la mia
dispensatore de l'universo che la cagione de la mia scusa mai non fosse stata
tanto ingiustamente della fortuna ti duoli. de jennaro, 152: bussiride si dole
152: bussiride si dole iniustamente / de la tua man, che la cerva
84: era indeclinabile giudice de'giusti e de gli ingiusti. -per antonomasia. nemico
, / che ti vedesse il mar de le sirene / qual già l'inachie arene
patto, la vendita sarebbe ingiusta. de luca, 1-7-2-45: questo rimedio della
. -moneta ingiusta: alterata. de luca, 1-2-146: quando poi quelli a'
secolo xviii da incisori francesi). de pisis, 1-404: sotto, in carattere
atteggiamento di simpatia per gli inglesi. de sanctis, ii-15-62: [i siciliani]
bruno, 3-454: le parti de l'iride... vegnono inglobate
inglobate in isferico quando sono per beneficio de l'acqua agglutinate insieme. papini,
altrui fatti, lasciano i propri. de mori, 52: uno di quelli,
a poco a poco s'intenerisca. de sanctis, ii-13-205: la sua vita
, 12-i-28: ingolfatevi poi in quel mare de l'arena, ma passatelo in lettica
affogarci quel poco che ho di mio. de roberto, 1-439: per distrarsi s'
questo mare così irato e così tempestoso de le azzioni del mondo e de l'
tempestoso de le azzioni del mondo e de l'amministrazione de la republica. g.
azzioni del mondo e de l'amministrazione de la republica. g. m. cecchi
ingolfa / la baltica amfitrite, una de l'altre / più grande e altera mi
dunque dalle rime ingolfato nella prosa. de roberto, 1-403: ma come, ingolfato
immagina certamente: nominò una giunta. de pisis, 3-40: dell'ebreo polacco nevrastenico
punte di cardi / la bocca ingombrano de la caverna. g. raimondi,
benda che gl'ingombra il ciglio, / de la gloria e d'onor calca il
il mirto ove è legato, / che de le frondi intorno il piè gli ingombra
magnifica strada e le tre piazze. de amicis, i-117: un soldato di
l'umil capanna ingombra, / per fuggir de la notte il freddo e 'l fosco
. in pre- sencia del pare e de li baroni fo ingombrado del demonio.
ridotti per ben munirla contra gli urti de gli avversari. -caricare, empire
engumbra! ariosto, 17-58: l'amor de la sua donna sì lo 'ngombra,
di modo il malinconico che la grandezza de la colera, che troppo è impaziente
quattro mi parea che ingombrassero più lo riposo de la vita. sacchetti, 67:
: il mare, scosso da i tuoni de l'artigliane... e ingombrato
... e ingombrato da la infinità de le barche, a pena diede luogo
, unitarie, federalistiche, ed altre. de sanctis, ii15- 246: l'italia
i corsali... a i tempi de i romani con la moltitudine de legni
tempi de i romani con la moltitudine de legni armati tutte le marine ingombrate tenevano
., 552: le femmine ingombrate de le demonia per lungo tempo esso martire
per lungo tempo esso martire le scacciò de le corpora con molto rigittamento di sangue
tenere ne la botiga e ne la corte de la decta arte alcuna soma o balla
voluminoso. - anche al figur. de marchi, i-268: sento che in me
congiunta, e la tranghiottì ingordissimamente. de marchi, 1-88: si ricordò della
] ingordamente disiderino vedersi sovra il grado de la beltà, maraviglia non de'parerci
soverchio amore, o vero per vedersi privar de la persona che più ama, correre
diffuse. caro, 3-96: ahi de toro empia ed esecrabil fame! / e
la proclamano [la materia] come figlia de la pri quantità piuttosto che
vazione e simile a l'ingordiggia irreparabile de la vogliente cronica degli imperatori romani
di quei vini che sono fatti dall'ingordigia de gli scriversi a l'ingordigia de
de gli scriversi a l'ingordigia de i loro contentamenti. g. f.
dopo morte eterna vita / l'arte, de la
di spagna, era tanto la ingordità de gli padroni della nave di caricar mercanzie
salute è rea. ariosto, 1-14: de l'acqua ingordo e frettoloso, /
ingorde che si pascono ne i corpi morti de gli uomini. tasso, aminta,
13-7: chi disse venezia essere una ingorda de danari non errò. campanella, i-53
mostra e letta, / per dubbio de gli ingordi stampatori. moneti, 154:
delle superbe, infìnte ed ingorde corti. de roberto, 6-177: che la vecchia
ha trasformati. carducci, iii-1-423: ella de l'altro braccio ingorda cinse / e
braccio ingorda cinse / e presse il collo de 'l garzon diletto: / e seno
la malizia tosca / tirata dal favor de l'aria fosca. varano, 1-190
e la rapina, / l'amor de l'oro ingordo / trasser fin di
3-39: non era meglio, ohimè, de l'arme scarco / goder la patria
con intento e ingordo occhio la persona de la donna, snella e ben formata
ingordo riguardò da terra / l'armi de 'l padre. cicognani, v-1-318: passavan
, ingordo et importuno, / struggitor de le genti e de le cose,
importuno, / struggitor de le genti e de le cose, / com'più vorace
cose, / com'più vorace sei de le più belle! pisani, 266:
coi piè si sforza / cavarsi fuor de la palude ingorda. f. f.
egli abbia ingordo / cadavere giacente, de l'immonda sua fame amico cibo. buonarroti
pisa. caro, 12-i-41: si meravigliava de l'ingorda pena imposta al giovine e
l'ingorda pena imposta al giovine e de la lunga prigionia del vecchio.
sprizzi, e con sgorghi di sangue. de roberto, 338: il sistema glandolare
-figur. ostacolare, confondere. de marchi, iii-2-486: sapeva colla mano forte
sboccare nell'aria una gran quantità de vapori e di fiamme, a guisa che
chi fece l'uomo a la imagine de la simiglianza di lui ». siri,
, inf., 7-129: così girammo de la lorda pozza / grand'arco,
/ si stiman men del rame. de amicis, xii-456: rude giornata di lavoro
da la riva, 74: la povertà de l'omo me fa mente nella vita con
anni, nelle inflessibili leggi siderali. de roberto, 794: l'atroce ingranaggio
e so- frenza, -ch'è somma de li beni, / corno la speni -che
entendemento, né poterme engrandire, / de for de che dare pòime per pagamento?
né poterme engrandire, / de for de che dare pòime per pagamento? / cosa
dare pòime per pagamento? / cosa de valemento non è de tuo largire. alhertano
? / cosa de valemento non è de tuo largire. alhertano volgar.,
/ interpreta ingrandisce i sagri arcani / de gli amorosi gabinetti. foscolo, iv-372
dell'alienazione mentale, una monomania. de sanctis, iii-201: il più spesso dal
squillace. aretino, il-no: chi dubitasse de la bontà sua, chiariscasi nel suo
grazia ch'io m'ingrandisca in dir prima de la vostra donna. -de la mia
, tenevano in timore grandissimo parigi. de luca, 1-15-3-148: è nata una
. tasso, 11-ii-346: le carni de gli animali selvaggi, benché sian di
giovio, i-105: e1 stendardo de la potente toscana... ingrassarà el
quando la stopia è arada, / de i lovini sia somenada / e falla un
chiaro davanzali, 18-11: s'io avesse de l'orso la natura, / porìa
, / ha fatto una pre- gion de la sua bocca, / e l'anime
mie popolo è tanto impinguato e ingrassato de molteplici doni e grazie che io gli dò
: chi non si compiace d'esser vestito de l'altrui penne, ingratamente riceverebbe la
l'altrui penne, ingratamente riceverebbe la lode de gli altrui scritti. =
ogn'altro peccato assai più quello / de l'empia ingratitudine l'uom grava.
il trasgredirlo sarebbe ingratitudine e impietà. de luca, 1-9-1-105: quella presunta revocazione.
ingrato, perfido e crudele, / de la mia fede ha preso dubbio al fine
l'antico stato / da le man de l'ingrato empio signore. goldoni, x-913
guerra. benzio, xxxvi-143: tu de le noie mie pur troppo ingrata godendo
non esser, donna, ingrata / de tanto bon amare, quanto ti porto!
) ci affrettano al 'requiem 'de i cimiteri. dalla croce, iii-30:
stagni e da fiumi, riesce men falso de gli altri mari, di modo che
tanto, che temperandosi con l'acque de cavati pezzi, ne risultava un misto
e nuovi fior nati / a dispetto de gli orridi / giorni del verno ingrati.
: piova il padre onnipotente nel seno de le nostre anime de le sue misericordie e
onnipotente nel seno de le nostre anime de le sue misericordie e de le sue
le nostre anime de le sue misericordie e de le sue compassioni, sì che potiamo
noi, togliendoci il superbo e lo ingrato de le vanità, de le intenzioni.
superbo e lo ingrato de le vanità, de le intenzioni. 12.
. mario né detto da me. de sanctis, 11-362: vi sono de'concetti
cui benedizzione ingravidava di modo i semi de le sue biade, che in breve crebbe
. aretino, 10-88: l'arbitrio de la nostra umanità unisce le voglie,
birago, i-2-485: il cane prima de i quattro anni e la cagna prima de
de i quattro anni e la cagna prima de i tre, né il cane doppo
spirito sancto ingravida dello spirito maligno. de luca, 1-15-2-110: alle volte si
313: la sua mente è ingravidata de la forma de la sua bellezza.
la sua mente è ingravidata de la forma de la sua bellezza. b. corsini
, la bontà e l'onestà. de meis, ii-19-277: lia appena veduta si
te la dee ancora più ingraziare. de sanctis, ii-13-451: sei furbo. quando
anche ché tu z'ài tolto lo séno de grezia. m. frescobaldi,
trissino, 2-1-177: n'avea quell'acqua de le fonti, / la qual bevemmo
ingresso, del mio progresso e forse de l'egresso di questo mondo? mazzini,
speculazione abbia avuto la medesima opinione. de luca, 1-15-1-268: inteso in tutto
forzarne l'uno e assicurarsi la condotta de i viveri. s. maffei, 5-5-242
scrivere a v. s. il catalogo de gli autori delle navigazioni e viaggi,
, snodò la lingua ingroppata nei lacci de la passione lasciandosi cader di bocca cotali
3. fitto, compatto. de notori, 182: spaventevoli dentoni, quasi
in là venne / uscir li orecchi de le gote scempie; / ciò che non
... per passare in terra de roma, e tanto più che li inimici
]: quello che arà xx campi de terra in una pezza, possi ingrossare quattro
in una pezza, possi ingrossare quattro de terra de suo vicino. mazzini, 51-128
pezza, possi ingrossare quattro de terra de suo vicino. mazzini, 51-128: perché
i buffoli, ha ingrossato la sottigliezza de l'aviso che io presi in privarmene
. panzini, i-43: lo stoppino de la lucernetta s'ingrossava in un putrido
potano accio che ingrossino lasciando e tronconi de rami lunghi un mezzo piede. machiavelli
sole è fìtto / nel segno de la luna, ch'esso [il nilo
progredire; urgere, incalzare. de sanctis, ii-15-389: i tempi ingrossavano ognora
. ariosto, 3-22: eccovi fuor de la prima spelonca, i che gente
[plinio], 9-45: la multitudine de li pesci cani principalmente molesta con grande
principalmente molesta con grande periculo quilli quali de intorno a lloro natano sott'acqua. essi
una certa nebia se ingrossar sopra le teste de tali animali simili ad pesci piacti,
per questo modo veniva ingrossando il capitale de la comune ricchezza. botta, 6-ii-590:
: chiusa / amarezza più ingrossa. de marchi, ii-678: sentì ingrossare la
passa a stento. -ispessito. de roberto, 8-260: la lingua ingrossata e
conto all'ingrosso che tutta l'entrata de gli arciduchi ascenda intorno a
- al figur.: rannicchiato. de roberto, 11: in un angolo di
stizza (il volto). de roberto, 467: tutto il giorno quella
chiose cagliaritane, 46: da la forcella de la 2. rifl. dial
; e [il salasso] de in el sinistro, spada?
si'e anguinaia. fontana de gracia, madona aprexiata, / inguènto oleninguinario
aretino, v-1-712: voi avete saputo scaricarvi de le 2. bot. ant
... in una inghistara piena de aqua, che cum certa polvere fece
, non altro che mi in cambio de io, gotto in vece di bicchieri e
metti in una ingristara grande et impila de acqua dolce de fiume et fallo bollir
una ingristara grande et impila de acqua dolce de fiume et fallo bollir. soderini,
, come se vu fussi un fancello de fraternità, o de palazzo, e
vu fussi un fancello de fraternità, o de palazzo, e ve ce 'ngulappaete,
come se vu fussi il figliuolo de genaeo. redi, 17-97: 'inguluppare',
sina al solo intromessi, se ingurgitavano, de optimo coagmento uno nel lingulato de l'
, de optimo coagmento uno nel lingulato de l'altro coniuncti. = voce