, conv., iii-xi-13: sì come de la vera amistade è cagione efficiente la
è cagione efficiente la vertude, così de la filosofia è cagione efficiente la veritade
e unica cagione efficiente delle lingue. de sanctis, lett. it.,
cose esteriormente, ed ha tessere fuor de la composizione, come è l'efficiente e
l'efficienza, per così dire, de le prime qualità. manzoni, pr
come anco per lo disegno e artificio de le figure. manso, 1-66: anelli
agitate in picciol piano / fa ribalzar de le volubil ossa. parini, 492
gran specchio veramente per mortificare gli occhi de i grandi il vedere tra tanti effetti della
suo colore stesso, / mi parve pinta de la nostra effige; / per che
vere. marino, 15-86: costei de le malìe, che t'avean guasta /
volto. tassoni, 8-63: accecato de gli occhi e de la mente,
, 8-63: accecato de gli occhi e de la mente, / brutta effigie,
medaglia, miniatura, fotografia. de jennaro, 141: francesco sforza, o
in terra adoro / per la memoria de tua vita integra. boiardo, 1-11:
spoglie / e la spada 'e l'effigie de l'amante / sopra a giacer vi
s. maffei, 190: forse de le più belle del paese / qualche
altro; ma l'effigie / c'ha de la madre, ancor me ne certifica
ariosto, 158: fingon costor che parlan de la morte / un effigie ad udirla
, il sangue in forma tale, / de le febri l'efemera si apprende,
gli umori, non ve lo nego. de lemene, i-367: il veggo a
opachi. la radice vale per il dolore de i denti, lavandosi la bocca con
, dove era effincto uno sole ornato de oro e gemme margarite. effìagrare,
crescere il corpo, quando l'influsso de gli atomi è maggior che l'efflusso,
... / vermigli sono e de 'l lor peso aggravano / i rami e
'l lor peso aggravano / i rami e de 'l lor numero; / e tale
cecchi, 5-335: sui cieli di de quincey, tinti di feel'altro e
occolta via andandone a'commodi et ornamenti de la città. bandello, 2-7 (
onde non troppo di lungi da le mura de la città in due parti si divideno
città in due parti si divideno, de le quali l'una per occulta e sotterranea
e sotterranea via ai comodi ed ornamenti de la città si va diffondendo, l'
caro contro le delusioni e i patimenti. de sanctis, 7-529: riprende possesso di
per gli occhi effondere / il sorriso de l'alma. d'annunzio, i-654:
-intr. con la particella pronom. de sanctis, lett. it., ii-159
persuadeva che, ad effugare le tentazioni de l'inimico de dio, non vi
ad effugare le tentazioni de l'inimico de dio, non vi cognoscea più salutifero
, giorno, iii-198: enfiò la neve de la bella gola; / e celato
idem, 996: ma da i silenzi de l'effuso azzurro / esce nel sole
dire in città centrali e comandatrici. de sanctis, ii-15-385: roma sarebbe stata
elli sarà liberato da dio nel dì de le tabulazioni. = voce dotta,
deriva, è sofistica e non dialettica. de sanctis, lett. it.,
teorie filosofiche di hegel. de sanctis, lett. it., ii-423
pelle di capra, e 'l capo de la gorgone, con una celata in
di testa, e parimente all'infiammagioni de gli occhi e delle poppe per cagione
per cagione del parto, alle posteme fresche de gli angoli de gli occhi che chiamano
, alle posteme fresche de gli angoli de gli occhi che chiamano egilòppe, et al
non lascia la sinopia gocciolare l'egilope de gli occhi. serdonati, 11-362: dolori
da 'l labro tuo risuona / o figlio de l'egioco, / o figlio di
lucida malachite stupendamente venata di nero -esclamò de diensi. -io non ho visto mai
: era dunque, tornando a parlare de l'ancilla di mondo, ella familiare
-giove egizio: osiride. storia de troia e de roma, xxviii-389: e
: osiride. storia de troia e de roma, xxviii-389: e carmentis primamente
per man di giove / i vaticinii de l'età future. pananti, i-205:
possa fare alla cupola del duomo. de sanctis, 11-47: mirate quella statua
le fiamme così ardenti / gli elementi / de l'amore e del pensiero / egli
propuose sopra tutti i suoi comandamenti. de jennaro, 84: dopo che chiaro
darne a se stesso una prova. de sanctis, 11-248: la passione è egoista
magistero tal che perde il pregio / de la ricca materia appo il lavoro. magalotti
ingresso, del mio progresso e forse de l'egresso di questo mondo?
finita per la grave egretùdine che me minazza de vicina morte. michelangelo, i-130:
lini e l'erbe salutari appresta. de marchi, i-21: cosa sperate dal vostro
e si reclina / al saltar greve de la gracidosa / profetessa di pioggie, allor
che un tratto alzino il viso. de roberto, 2-199: « consalvo..
m'allegro, / la qual predisse de tissaglia el sangue, / che fe'
core, / di me, che son de gli anni miei nel fiore, /
casa, 675: o sonno, o de la queta, umida, ombrosa /
e l'acqua di corsonna ». de roberto, 416: il deputato non andava
lo stesso che fare quel matrimonio. de sanctis, 7-353: era certo incostituzionale
l'angeli con lor sorte; / de la chiesa è sbannita e serrate ei son
espulso, licenziato, dimesso. de luca, 1-14-1-121: gli eietti si dicono
. canon. disus. dimissione. de luca, 1-14-1-125: quando, cessando l'
nistro della giustizia, m. r champion de cicé, arcivescovo elemento transuranico artificiale
ti so di lui più oltre dire. de jennaro, 153: di bordeaux
di bordeaux, succeduto a m. r de barentin, venne all'assemblea. de
de barentin, venne all'assemblea. de sanctis, 7-186: il poeta del quarantotto
a quello ove le inviai il foglio. de sanctis, 7-303: chi legge il
sul passato non meno che sul futuro. de sanctis, 7-357: tutto questo movimento
dell'esecuzione; perfezione artistica. de marchi, i-622: fra la statua ed
periodo di tempo). de nicola, 459: ieri si affisse editto
a reagire al variare delle circostanze. de roberto, 2-18: che diceva egli?
che la scienza delle costruzioni chiama di de saint-vénant (ad es., una
, sciolta ed elastica e come snodata. de marchi, ii- 571: lo
cde, formato di due lamine dc, de, che si uniscono in angolo.
ha dubbio che le due gambe dc, de, così compresso l'elastro, fanno
più soggetta allo scioperamento che alla noia. de sanctis, ii-13-157: manca alla
guarirti, 164: ne l'uscir de l'eliceto a punto, /..
espa- gnols ont eu une connaissance confuse de ce pays, ils l'ont appelé
regno suo là verso / i confin de l'aurora ed è gigante, / uom
l'ingluvie di quella vorace proboscide. de amicis, vi-1001: o stare a
dire che è più imbecille del ministro de sanctis! 3. che ha
giorno questa bellissima ed elegantissima città. de marchi, i-449: ci sarà un concorso
in qualche modo dall'uso volgare. de sanctis, lett. it., i-286
con armoniosa sicurezza di movimenti. de amicis, i-542: oh, belle vite
le tornite membra con lasciva eleganza. de marchi, ii-315: pareva cresciuta di
a tutti si può dire quella parola de lo ecclesiaste: « guai a te,
ci affettano il pane della sapienza? de sanctis, ii-15-491: gli amici, ne'
e entrando negli anni della discrezione. de sanctis, ii-18-99: tu ti trovi in
: in duplice ordinanza le riprese / de 'l fandango si svolgeano / a 'l
fandango si svolgeano / a 'l chiarore de le accese / tede. montale, 9
di lui quello che dice maestro pasquino de cardinali: e gaglioffo, e porco,
e poltrone era il nome dal dì de le feste. caro, 12-i-233: mi
studenti tedeschi hanno piena la testa. de marchi, il-no: -scusi -interruppe aspramente
miseramente. 3. filastrocca. de marchi, ii-693: rideva anche lui,
fanghiglia, secondo la stagione]. de marchi, i-653: avendo un colpo di
. testi, 11-88: quinci spirar de gl'aquilon malvagi / odo il furor,
essendone ancora guarito, che per consiglio de medici mi bisognava pigliare il fango di questi
moneta perduta córrete pogo, e penserete de fango acquistare auro, cioè d'auro vertù
a queste cose, tenendoli fissi nel fango de la vostra stoltezza! antonio da ferrara
o saturno felice, / l'età de l'auro in fango è or discesa;
guittone, i-20-144: quelli, che savoraro de i suoi favori, aveano tutto esto
masuccio, 73: non perdendosi niente de core, corno astuta ed animosa da
compromette il proprio onore. de marchi, ii-987: gli scandali non sono
. tolomei, 2-191: quando la qualità de la terra manda fuori buoni vapori,
avanti, e pesterà altro che tappeti! de roberto, 163: egli rincasò a
tamanti fanuni, che lu malvasiu exercitu de lo fugirse tracta, / tucti so'in
. aretino, 8-200: tutto il resto de le genti ti parebbero fantaccini di cera
dico che nostro intelletto, per difetto de la vertù da la quale trae quello
sono le sustanze partite da materia; 'de le quali se alcuna considerazione di quella
legge della fantasia è il bello. de sanctis, i-270: questo momento labile
lacopone, 60-41: lo terzo ciel è de più altura, non ha termen né
ha termen né mesura: / for de la 'mmagenatura fantasie mortificate. dante,
in questo modo: che ne lo incominciamento de lo errare che fece la mia fantasia
si chiudono la via del vero. de sanctis, lett. il., i-65
della fantasia e della facoltà poetica. de sanctis, 11-336: la fantasia è creatrice
altro ben non credete che sia / fuor de l'umana essenza e del valore;
discerno virtù da resìa / e chi de nogiarmi mai non resta. b.
. croce, 322: la sua mutazion de viso non provene d'altro eccetto per
più tosto una imagine e una fantasia de l'umana essencia, come afferma mercurio
mezzogiorno, che de'climi temperati. de sanctis, 7 * 553: sono cinque
immaginazione. caro, 12-ii-100: dentro de la grotta, se ci volete far
di un mattino rosa e oro. de pisis, 35: il 'gàllium '
'vie anecdotique 'per il 'mercure de france ', le cronache d'arte per
: egli mostra d'esser mezzo disperato de la sanità, quando da ognuno ci
si mettesse in capo qualche fantasia indegna de la costanza, e de la prudenza
fantasia indegna de la costanza, e de la prudenza sua. l. salviati,
soggiunse 0 non sono fantasie ». de roberto,. 191: « mi
. mostrando i segni, l'eclipsi de la luna, le congiunzioni de pianetti
l'eclipsi de la luna, le congiunzioni de pianetti e altre loro fantasie, operaron
a botarghe acottonate, prevedendo che ognuno de quelli arebono voluto dire la fantasia sua
dottore, non men con sati- sfazione de l'animo mio, mi stimarò aver guadagnato
, / a un'anima amorosa, de la fede. / infelice quel core /
che pallide fantasime / lungo le mura de i deserti tetti / spargean lungo acutissimo
/ divien fantasma, e a'regni de la mente / vola fendendo il core.
pingo e spiro a'fantasmi anima eterna. de sanctis, i-41: rappresentatemi il fantasma
sempre 11 vieto ed il comune. de sanctis, lett. it., i-65
in ore di tristezza / io ti creai de la più pura essenza, / fantasma
farlo. -figur. de sanctis, ii-38: il poeta non rimane
sembianza orribile e spaventosa, i tesori de la memoria sono depredati e l'imagini
a rousseau ed a'suoi partigiani. de sanctis, ii-15-179: 10 credo quel
, fantasma del tempo, aguar- datore de la vita, servente a la morte,
lettere francesi sono preda del fantasma di de sade. 14. con funzione attributiva
l'immaginazione, i sensi. de sanctis, 11-100: è come una rapida
il resto è illusione o fantasmagoria. de roberto, 1-237: chiusa nelle sue
elucubrazione incongruente, illogica. de sanctis, ii-18-144: la tua vita costà
vendicare dei martirii di roma. de sanctis, n-71: un fatto
il fiero suo proposito, fantasticando. de sanctis, iii-156: è vano fantasticare
soggetti e dipingeva tutto il giorno. de sanctis, lett. it., ii-316
collegio capricciosamente fantasticato da girolamo gigli. de sanctis, petr., 182:
vostro è che vi faccia un quadro de la invenzione che gli piace, pur che
il quando mo'si riserba in petto de la fantasticaria, la qual gareggia spesso
73: mi avete fatto sovenir del cervello de la bianchetta, che è il più
occhi, colle reminiscenze, colla fantasticheria. de marchi, ii-1107: alieno affatto dalla
al primo mobile. campailla, 1-5-52: de l'uom la conoscenza / due sorte
d'immagini ideali: / l'une de la fantastica potenza, / e queste in
son materiali; / l'altre son de la pura intelligenza; / e son
tu dissimuli gl'impeti miei fantastici. de sanctis, petr., 200:
la loro lotta per 1'esistenza, de foe ha potenza fantastica forse più grande nell'
come si vede nelle cose poetiche. de sanctis, 7-21: il fantastico nel medio
costui certo non debbe essere l'anima de maestro piero velutaio, ma de uno
l'anima de maestro piero velutaio, ma de uno spirito maligno e fantastico e nato
superbo e fiero, che non teme scongiurazione de dio. -ant. apparente,
sensual dilettazione (ovver la fantastica utilità de le cose esteriori, che sono aliene di
di spiritualità intellettiva, qual'è origine de le cose oneste), in quella
. caro, 12-i-312: nel petto de l'armatura aveano per fermaglio una maschera
fermaglio una maschera, da la bocca de la quale uscivano certe tocche, che
a trovarsi nelle opere de'drammatici. de sanctis, 11-7: infievolitasi la fede ed
oncia di utile all'umana vita. de sanctis, 1-131: la selva dei suicidi
in fantastica luminaria miriadi di foglioline. de roberto, 98: quelle pagine secche
tasso, 12-529: dunque il poeta facitor de l'imagini non è fantastico imitatore,
fantastico e di gridare a torto. de marchi, ii-304: paolino delle cascine era
lo feto che è nel ventre de la madre; e qui pone l'autore
sera tornar co'vostri fanti / carcati de la molta salvaggina, / avendo gioia
occorse far non altramente che i fanti de cucina. pulci, 16-98: tu mi
factore essere u stare co'lui in de la dieta botega u banca...
in caretta, che fra la mischia de gli stradiotti vanno facendo alla sassaiuola.
là dove magazzin fanno e bottega / de palafreni lor, certe fantacce / da fare
molto fanciulla del tempo, e dal cominciamento de la mia fantilitade sono delicatamente nodrita
nomata elidonia la bella, / gravida de sei mesi la meschina. b. giambullari
fantoccerie de'fanciulli, rispetto a'negozi de gli uomini attempati e assennati. =
certo segno, non vale il costo. de amicis, i-410: chi avrebbe sognato
di fantocci...]. de amicis, i-42: stava seduto sur un
non poteva che cosa fusse l'amor de padri inverso di quelli. lippi, n-
ridere nel raccontarmi il negozio della fonderia de serenissimo eretta, e maneggiare da quei
reca mai molestia all'uomo. de marchi, ii-1102: ma il bello ornamento
(67): egli mangiano di rati de faraone, che ve n'ha grande
spalla e scapato, l'armata del re de romani presa. faraònico, agg.
] cum la dextra una farcita copia de maturo grano. 4. figur
accomodate in modo che non pesino più de libre cento l'una, accioché le bestie
fardello / piccolino se ne va. de pisis, 50: ecco una [
il mio fardello filologico si accresce. de marchi, ii-522: il cristo scendeva coi
: lanciate del letto prima fecero fardello de le migliori robbe, e poi uscir fuor
però le balle de'panni e tavole de zambellotti. gemelli careri, vi-9:
, la salumeria e lo spumante. de pisis, 135: non pare forse a
è maraviglia. perché la natura commune de verbi non importa altro che azione et operazione
impostando l'essere, che è così propio de nomi, come de verbi il fare
che è così propio de nomi, come de verbi il fare. goldoni, iv-233
/ di riandare i sempiterni calli? de sanctis, iii-156: ipocrisia vuol dire falsità
, / ched i'sali'su l'albor de l'amore, / ed a la sua
che fare. ariosto, 36-67: ramentando de l'età novella / alcune cose:
che nel dire pongono gli studi loro. de sanctis, 7-408: era [mazzini
le trecce sparte / su la soglia de l'uscio incontro fassi. baruffaldi,
e agiatel podere, non fa re de gran regnio. dante, purg.,
, degno del tuo gusto, / e de) ponteficato nostro d'oro. ungaretti
e il percome di quei nidi. de sanctis, 7-37: il grossi voleva fare
già che per corinna / ninfa pur de l'arcadia, mentre il dardo / d'
stupidi, e però reverenti, e domandatori de le condizioni onorevoli de lo rege.
, e domandatori de le condizioni onorevoli de lo rege. l. ghiberti, xv-328
, è in un certo modo imagine de la vita e de la morte. f
certo modo imagine de la vita e de la morte. f. negri, 317
veramente, nulla è più / triste de l'ombra che le ciglia immote /
ciglia immote / fanno talvolta a sommo de le gote / quando la bocca non
quanto più potèmo dentro la camera publica de la nostra cità. chiesa, 5-72
a le nozze loro femo il giuoco de la inguintana, ove io ruppi una lancia
non giungo a farmene una ragione. de roberto, 238: ella cominciò a
non ho motivo di crederlo malvagio. de sanctis, 7-368: anche quelli che non
luogo, e v'aggiunse l'antro de le ninfe e l'altre cose, ne
republicani lasciate in preda a radetski. de sanctis, il-i-m: con questi giovinotti
bertoldo, 148: fatti il segno de la croce e vattene a la chiesa.
. folengo, ii-12: giunto a pena de l'abisso al varco / e fattovi
disse, ed i gesti che feo. de samtis, ii-15-28: mentre dame francesi
esser mia moglie. -signor sì. de roberto, 497: scriveva al nipote
carta e diene malevadore benzo f. guido de ricco. giov. cavalcanti, 300
38: da poi che sei stato de grazia, io voglio fazzi testamento, e
: conciofossecosa che terenzio diseredato da uno de li suoi otto figliuoli, che avea
bensì pagando, e pagando molto. de sanctis, 7-409: si fu persuasi che
voi vostra disconoscensa, e fatevi ben de voi signore stessi e vi fermate forte nei
. guittone, ii-27: me, che de gran voglia / tu'servidor mi fone
/ di monferrato ed i pavesi. de roberto, 315: garibaldi era già
pensare che l'anno venturo ci vedremo. de roberto, 167: erano frattanto arrivati
, / a queiraltro fa festa. de amicis, i-380: e poi abbiamo una
non volse meno far demostrazione alcuna a favore de pontefice, quantunque dal noncio gli fosse
. guittone, i-36-52: seculari gabban de noi, e dietro e avante el vizo
assai più volumi che non sono quelli de le lunghe e verbose leggi. tozzi
armi enea la nube / so- stenea de la pugna. tansillo, 48: donna
torme / facendo a 'l dorso calice de l'ale. montale, 2-60:
annunzio, i-378: quel sorriso fievole de 'l sole / ancor la testa le
bontadi e li doni per lo concorrimento de la cosa che riceve. idem,
un'isola prima, e v'assicura / de la città una parte e la migliore
un occhio o facevano a mezzo. de sanctis, ii-1-153: il dì appresso fui
, fingersi, apparire. storia de troia e de roma, xxviii-396: fecese
apparire. storia de troia e de roma, xxviii-396: fecese pazzo e
serraio sapio, se non me dementico de tarquinio. bonichi, ix-297: per
il suono o lo strepito per così dire de le consonanti doppie, che ne l'
d'ignorati elisi / paion sovente rivelar. de sanctis, 7-150: manzoni vuole una
tutti i cinque sentimenti del corpo. de roberto, 112: i pezzi di
beccaro] nel resto è commoda da farsi de gli amici. baldinucci, 9-xiv-148:
loro scoperte e della loro esperienza? de sanctis, 7-153: i poemetti lirici
, 7-153: i poemetti lirici del de virgilii sono alla byron, cavati non dal
di curiosità, una bestia rara. de roberto, 485: un dubbio era sorto
caro, 12-iii-164: gli farò una lezione de la vostra catena, che si doverà
materia, con concorso di uditori. de sanctis, ii-1-103: quei giovinetti si
scolaretti / ci volean fare i ristretti. de sanctis, 7-227: il giovane cantù
sovente suoli, / il giuoco « de la cieca », agevolmente / mirtillo
mai un denaro, / ma facìa vita de cane; / né da sera né
lontano dalla baraonda, lascialo fare. de roberto, 213: so che tuo
conv., iii-vi-2: del die e de la notte fanno ven- tiquattr'ore.
cura / vèr ponente con gli occhi de la fronte, / e con quei de
de la fronte, / e con quei de la mente il dir figura. giov
, ai cocchi / ed a le logge de le mogli illustri / di ricchi cittadini
, non le faceva aver pace. de roberto, 105: don lorenzo gli consigliò
peccare, credo per cierto / ca de te, luce, verrà sperciare, /
della vigna, 647: manti ne son de sì folle sapire, / che credono
, in uno bello scudo, in campo de finissimo azuro una mano che salava uno
: si fa voler bene da tutti. de roberto, 75: così la nipote
37-26 (iii-231): al fin de le parole un salto pig ia: /
iv- xxix-8: ogni tutto si fa de le sue parti. idem, purg.
non volere che folla si facesse. de roberto, 33: nel silenzio fattosi come
pietro,... sendo maggior de gli altri, e facendo due volte l'
8-146: -dormì egli teco alla vigilia de la tua festa? -con mille suppliche,
non ti facesse più, accennamelo. de roberto, 332: volevo domandarti se
al fatto perché salamone dicesse: « de le femine tutte neuna buona non ho
nonde trovasse, altri uomini assai hanno trovate de le buone. cellini, 530:
ne l'egra valle, col rotar de l'ore, / e per lungo uso
eccessivamente lunga (l'attesa). de sanctis, 11-206: in mezzo a queste
dire: fa un bel giorno. de sanctis, 7-501: fa un bel chiaro
mia forteza: / pareame una mattezza de volerne parlare, / ca no glie trovo
esempio, vanno operando di propria invenzione. de roberto, 212: gli uomini vogliono
somma di danari, andò a lui uno de sua di casa e sì gli disse
colla meno studiata aria di metastasio? de sanctis, 7-536: tutta l'esaltazione che
, e che succedano migliori tempi. de roberto, 554: madonna delle grazie
lui, farà contra di me. de sanctis, petr., 32: solo
9-48: chiamavansi i cavalieri della banda, de più pregiati donzelli di firenze, e
beretta al ricco e al poveretto. de sanctis, 7-378: declamate quanto volete
, ii-42: amor, poi sostenere / de lo mal me non fai, /
, 686: ira non ti serbiam de le sassate / tue d'una volta:
che più d'altri instava, / de la bella figliuola il fa consorte.
che col tempo si potesse far senza de * musici. tozzi, i-48: sarebbe
deh foss'io, come il vago de la luna, / addormentato, e alfin
in tinche, né in ceci. de sanctis, n-i-163: sopraggiunse il babbo,
questa volta glie l'abbiamo fatta! de roberto, 425: ricomprati tutti i
. - anche con valore rifl. de amicis, i-240: un giorno che il
rividi vicino a lui un altro istante. de roberto, 18: baldassarre si faceva
che mai non fasse -più per me, de fede, / che dir: mer-
'l figlio gridare / nel nido oda de l'aquila di giuso, / s'aggira
sia quasi un segno a le saette de la diabetica faretra, le quali il signor
fra le dame / sul mobil arco de le argute lingue / i già pronti a
forma di turcasso, arcuato. de marchi, i-805: la sua figura statuaria
saette argentate il denso velo / feria de l'aria bruna, / sì che
furie faretrate / da le sponde / de l'eusin portano incendi! c
di rea, tu faretrato arciere, / de la donzella sicula / buon rapitor che
ritornare nel primo caos fa a similitudine de la farfalla a'lume dell'uomo.
troppo in virtù ed in sapere. de marchi, ll-yy: la sposina, colla
non curioso a te [roma] de le cose piccole io vengo: /
vista levarsi: / quanto più mira, de mirar più brama,
s'è mai visto così accecato! de marchi, ii-116: non dico..
. le denom. fr. ongle de chevai e sabot 'zoccolo '.
salvatiche, maggiormente costrigne, e nell'uso de sani tiene il secondo luogo. adoperasi
scattoni per ben minestrare / la farfìata de lo bono farfione. = dall'
scattoni per ben minestrare / la farfìata de lo bono farfione. = da
. colonna, 2-182: vidi grande turma de insueta gente, vestiti ruralmente de pelle
turma de insueta gente, vestiti ruralmente de pelle alcuni..., altri de
de pelle alcuni..., altri de fogliace de bardana, alcuni de psilopato
..., altri de fogliace de bardana, alcuni de psilopato,..
altri de fogliace de bardana, alcuni de psilopato,... e del maiore
.. e del maiore farfugio e de l'altre fronde. = dal
cercando elia digiuno in saretta, / ebbe de la farina, onde apresso / del
per farne dece menestre abi una libra de amandole ben monde e ben piste,
netto, agiongendovi doi once di farina de riso stemperata e passata con il lacte del-
[rezasco], 2-370: el monto de la farina fa fare del pan a
e dividesi dalla plebe de'suoi colleghi. de amicis, vi-1002: perché, ligia
della mala farina esce male pane, così de le male volun- tadi, che sono
non per esser da lui chiamato a conseglio de la lastra e cacciar i giudei del
altri. angiolieri, 149-1: chi de l'altrui farina fa lasagne, /
-le chiacchiere / non fan farina. de marchi, ii-898: la gente sa
che ne esistano i presupposti. de marchi, ii-163: -allora, bevo alla
/ e i cantici d'amore / de le vergini farie. = voce dotta
legge ma non conosce l'amore. de pisis, 144: signore, non
avesser tolto sopra la lor coscienza il carico de parasiti? egli è chiaro che i
, i-352: converrà imparar un lenguaggio de farlingoti. grazzini, 362: quand'
notaro tutti inferraiuolati che giocavano a carte. de roberto, 429: da quel giorno
e. cecchi, 9-185: carducci e de sanctis, nell'essenziale, si trovarono
sia necessario aggiungere la minima farmacia. de roberto, 188: sul comodino stavano
seppe poi con qual farmaco mitigarle. de sanctis, ii-15-527: vedremo quali saranno
tratta ottimamente... la farmacopea de i medicamenti. vallisneri, iii-570: mi
padre è afflitto inverso il figliuolo compreso de la famesia, dal quale, quanto più
l'umano pensier, che non penetra / de la mente superna i chiusi arcani,
vestono oggi il sacco del missionario. de marchi, ii-216: fatto stupido e farnetico
a movimenti osceni... così è de i pazzi e de i farnetici,
.. così è de i pazzi e de i farnetici, così d'altri simili
la virtù di tutto il mondo. de roberto, 615: tra queste mura
disegno, ma non prive di vita. de roberto, 496: immagazzinava cognizioni disparate
nozze in tanta festa / tante pompe de sete e panni razzi, / ch'altra
non fu mai simigliante a questa / de più farse, più giochi e più
/... / cantò ancor de la canape una farsa / nel bolognese favellar
tempo mio, / qualcosa annasperò. de sanctis, iii-99: la sua patria
topi. boiardo, 2-10-17: sopra de l'elmo a balisardo mena, /
lano / falsetto estretto, fei de butarano / piattine geno vese
rivolto al capo una gran fassa, / de cotal colpo tocca con fusberta, /
chi vien: candide fasce veggio; / de l'abito non ben scemo la forma
come segno indiscutibile della loro autorità. de roberto, 1-152: una folla di
una fascia larga di seta rossa. de roberto, 1-47: la gente si alzava
per tempo / a darme la cagion de questa rima! bandello, 3-48 (ii-494
, iii-6-10: vidi uscir la magra de le fasce / del giogo d'apennin
apennin ruvido e torbo, / che de tacque di luni par si pasce.
. anguillara, 2-48: le corvature de le rote intorno / da salda fascia
due parole sulla fascia di un giornale. de roberto, 4-101: un giorno trovai
ragazza le cose andranno sempre bene. de marchi, i-563: dire che la gina
certamente non tutti ne uscivano contraffatti. de roberto, 414: del fazzoletto che
, perché monton paresse, / che de le pecore e'non divorasse? fazio,
sputi e le gotate e la fasciatura de gli occhi. tanaglia, 2-84: se
il mantello per andar in chiesa. de marchi, ii-58: sotto i trabalzi del
secondo fascicolo del poema del grossi. de sanctis, ii-82: spende [lamartine]
4. dimin. fascinétta. de marchi, ii-394: vado fuori a pigliare
, a guisa di raggi, mandato fuor de gli occhi aperti che, con forte
venir dietro come pecorini al sale. de marchi, i-416: di questi strani
i teneri agnelli dal mal fascino / de gli occhi invidiosi, e ne conserva
. tasso, n-ii-281: l'occhio de l'invidioso affascina colui a chi si
si porta invidia, perché il veleno de l'anima, per lui trapassando,
per invidia di sguardo, il principio de la quale è ne l'animo come
eserciti sul- l'4 umanità '. de marchi, i-953: aveva una grandissima
sacro '4 di de flers e caillavet. il personaggio zakouskine,
che ha in man la cetta e de sei dardi un fasso. machiavelli, 884
pensieri, ma a un certo fascio de scritture solamente,... più
i fasci d'armi alla stazione. de amicis, i-18: in campo, se
in testa. marino, 271: de le spoglie / sovra un letto di fior
son sì stanco sotto 'l fascio antico / de le mie colpe e de l'usanza
antico / de le mie colpe e de l'usanza ria, / ch'i'temo
vita vomicano quii suco... de questo colore li fasci et le accepte
, oscurità e questioni di parole. de sanctis, 7-389: lo stato libero
l'acqua dal pozzo, fecero due fassi de feno a l'asino ne la camera
di stranissime chinature. baruffaldi, xxx-1-76: de le sciolte chiome un fastel fatto,
fasti quaggiù, mira i trofei / de la nemica tua flebili e tristi.
lettori, / sol narrerò la somma de le cose. s. degli arienti,
sono scorticato, me è spezato el capo de tante zanze, che più assai me
dalla frustrazione delle aspettative e dei de sideri, dall'offesa del
3-1): fastel, messer, fastidio de la cazza, / dibassa i ghebellini
in fuora cento altri fastidii]. de marchi, i-729: il fittabile..
dipingete mentre m'allettate con l'esca de gli onori e delle ricchezze. della
sagreti, ella fa l'uomo servo de la più vile cosa che sia, cioè
, caduco e pieno di fecia e de fastidio; la secunda è col corpo immortale
, / posar se fece al lito de provenza, / ché de esser fuora mille
fece al lito de provenza, / ché de esser fuora mille anni gli pare,
perpetuo, dà vero fastidio. de sanctis, lett. it., i-294
è l'ascoltare quelle persone, quale de natura sono odiose, de costumi moleste e
, quale de natura sono odiose, de costumi moleste e de narrazione fastidiose,
natura sono odiose, de costumi moleste e de narrazione fastidiose, tanto più suave e
fastidiose, tanto più suave e dolce è de intendere quello che de amare sono degne
e dolce è de intendere quello che de amare sono degne, e de eloquenzia
quello che de amare sono degne, e de eloquenzia abondantissime. tolomei, 2-68:
terra, sentendosi di vicino le tenebre de la notte. anguillara, 6-16: qualche
/ che non ho punto a far de tuoi ricordi. garzoni, 1-553: vengono
qual del figlio al padre, / tal de l'amico il vizio, ov'ei
allodole pel cielo, / giocondo il volo de le mie giornate. -disgustato,
leggenda aurea volgar., 927: uno de le contrade di piemonte era enfiato molto
mattone / par che risvegli l'anima de i secoli. d'annunzio, iii-i-
ardeano ancóra / al vespro più vermiglio de l'aurora. -posizione elevata.
finissimo oro,... teneva de gli spettatori gli animi sospesi. vico,
o quando inteso a dispiegar la pompa / de la giuba e del fior..
fastosi / le vergogne a lui celate / de la nuda umanitade. tommaseo, i-471
l'uom sia vostro figlio; / che de le spine ancor nascon le rose,
e la seconda porta, / e de la fata illustre a'servi chiede. tasso
: nel mattin periato e freddo / de le stelle al muto albor / snelle vengono
/ fin che tu giunga in riva de 'l ruscello, / ove un giorno la
/ adagiò ne 'l fiorito / letto de l'erbe il corpo agile e bello.
dì la fata ocira / si sente de lo dio, c'ha chiuso in petto
ale, / quando forza fatale / de gli anni miei congiunse il vago aprile /
spoglia, / nostra colpa e fatai. de sanctis, iii-35: ugolino, se
simile a quello osservato da'romani verso de i loro penati e dei fatali.
i-631: dicono che nel folto de le chiome / voi abbiate una ciocca rossa
fatale. -essenziale, fondamentale. de sanctis, 11-13: la situazione è la
perentorio. - anche sostant. de luca, 1-15-1-381: passati questi fatali,
amante, / e sì s'accorse / de l'insidia e del tratto. segneri
, all'impotenza e alla disperazione. de sanctis, iii-25: la razza italiana
la vita / che per lo mar de l'essere si volve / cercò; d'
tanta dolcezza, / che 'l fren de la ragion amor non prezza, / e
risplendente, come semi d'amaranto. de roberto, 1-103: era così bella,
a ciò ha delle opinioni singolari. de marchi, i-365: « u barone »
forti e grandi che nelle mediocri. de sanctis, 7-318: balbo pone come principio
pallante / e che 'l bel segno de l'aguglia scorse. / chi dir potrebbe
fatica s'ange in su le porte / de 'l tenebroso inferno, ove dolente /
mondo... diventeranno malvagi. de sanctis, iii-142: [nel parini]
lo loro difetto, dopo lo desiderio de la perfezione, caggiono in fatica di sospiri
, li quali boezio nel quarto libro 'de consolatone 'le chiama le dodeci fatiche
suo mausoleo. guarini, 49: così de le fatiche e degli affanni / prendea
tutte le fatiche giapponesi, per cagion de gli spessi e orrendi termuoti, che
ebbero en ciò fare / fatica assai, de vostre gran monete. dante, purg
maggior fatica che a portar il sasso de la vemia, come si dice per
fatica, / e la fazon più de dolcezza pone. boccaccio, dee.,
molto lavoro e molta pazienza. de luca, 1-7-4-21: siano puri leggisti,
salvare gli altri, e poi morire. de jennaro, 34: or vegio e
esquisite, quanto in non tacere alcuna de le vere. giordani, v-i7: né
nella fatica usata per aver il libro 'de modo agendi ', e facilmente entro
furo gravati, tu li agevolerai. storia de troia e de roma, xxviii-397:
tu li agevolerai. storia de troia e de roma, xxviii-397: quella guerra durao
: le cose aventurate faticano li animi de li savi. frezzi, 1-8-
il mio grosso e rudissimo ingegno, e de la pigra e rozza mano scritte alcune
più esercitate sono più gagliarde che quelle de un altro omo robusto, ma non assueto
solea trasportare l'animo faticato de'mestieri de la corte. de jennaro, 56:
faticato de'mestieri de la corte. de jennaro, 56: giunto fatigato un giorno
, 112: per la cagione e rimedio de la fatigazione di questi contrari la potenzia
dì del vagito sino all'ora del * de profundis '. fogazzaro, 4-98 «
sabato, calandosi faticosamente sui ginocchi. de pisis, 50: ecco una [vecchina
massimo volgar., i-565: la deitade de la industria medesima riguardò te altresì,
; ma tesser costante ne la calamità de gli amici, è virtù degna di memoria
al formidabil fiato. baldi, xxx-13-81: de le palme di siria, il cardamomo
oh com'è faticoso / il cammin de la morte! marino, 2-2: stette
i par che salga su da'petti de l'allegra compagnia. svevo,
vaniloqui morton avrebbe risparmiato ai dotti. de sanctis, iii-158: quella parola così facile
re mio signore cognoscere, si non de questa poca acqua, quale ne le mei
: morremo; e sempre faticosa intorno / de l'almo sole volgerà la terra,
l'ampio sen di morte, / porto de le miserie e fin del pianto,
traendo il dorso faticoso e stanco. de sanctis, i-182: comparisce fedra abbandonata della
ne i secoli / la faticosa storia de gli uomini, / dal parthenon grande a
gli oscuri / oracoli di febo, e de le grotte / le risposte fatidiche e
a'tuoi concenti / mesce i susurri de le folte chiome. bacchelli, 11-33:
che risveglia per via d'odorato / de la mente 'l fatidico foco, / e
e in cerchio tira, / e de l'umana ambizion si mira / quasi
predetto i fati della tua dottrina. de sanctis, i-95: le grazie debbono cessare
altro non è ch'un necessario ordine de le cose. alfieri, 1-244:
l'eteria luce a questi orrori / de la profonda notte or mi conduce, /
tosto pianse in nere spoglie avolta / de la sua genitrice il fato reo. marino
-anche come formula d'augurio. de jennaro, 118: al divo fior,
sembra una bertuzza / del viso e de le spalle e di fattézza, / e
'l mondo luce, / amor iesù, de li angeli bellezza, / cielo e
una delicateccia / mescolata di ardire e de vigore; / e labri, il naso
teccia / parean depenti per la man de amore. dolce, xxv-2-232: cotesto
nelle fattezze loro si rassembrano alla forma de i delfini, da i quali ha
duo mariti scèrrai del gregge ibero. de amicis, i-419: s'avanzavano le compagnie
, e d'occhio vivo. de marchi, i-125: il mio volto quella
m. ricci, i-400: doppo de sepolto lo fecero cavar fuora un'altra
si attiene al diritto). de luca, 1-15-1-138: si deve contenere [
n-iii-982: da questo prendete la distinzione de le virtù, assegnando a la parte contemplativa
l'arte, l'una e l'altra de le quali è retta ragione o abito
notizia: e dimostra che 'l fattizio de suoi tempi si faceva nelle tintorie della
naturali. -sostant. de sanctis, iii-145: la natura gli dà
per quanto poteva, dichiarir le cause de queste compagnie ed ordini de'cavalieri fatti
fatti. guarini, 141: a mezzo de lo speco, / ch'è di
le querce e ne la selva già. de amicis, 1-375: con te che
il torculo per toccar denar freschi. de sanctis, ii-7: guglielmo schlegel ha scritto
condurre per acqua alla sua villa. de roberto, 242: cittadini! prodigioso è
, conv., ii-11-2: li spiriti de li occhi miei a lei si fero
avere / a render conto a dio de fatti suoi, / sì sa frenar,
sì che non passa i termini / de l'onesto e del giusto. buonarroti il
uno saltoletto insuso, incominciava a parlare de opere d'arme e de gran facti
incominciava a parlare de opere d'arme e de gran facti de guerra. ariosto,
opere d'arme e de gran facti de guerra. ariosto, cinque canti, 5-40
. e insegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa, cioè il pane
minacce, né fatti del cielo o de gli uomini. -conseguenza.
legni, e come un tanto / de la novella troia incendio estinse. / fama
doni, 3-187: si ficcò nella gabella de contratti, dove era un numero infinito
medicina, ché poi meglio aconciarebbe i facti de l'anima sua e farebbe testamento.
breve di montieri, v-53-192: che de le quatro volte e da ine insune
ariosto, vi-200: forse venuti sarebbono / de gli altri, che manco parole datoci
, mi sarei almeno appagato di quella de le parole, de le speranze,
almeno appagato di quella de le parole, de le speranze, de le promesse.
le parole, de le speranze, de le promesse. d. bartoli, 25-12
delle proprie cose in casa loro. de sanctis, ii-1-121: dopo di avere analizzato
e i fatti dell'antica etade. de sanctis, i-69: l'artista può bene
comportarsi, condotta, contegno. storia de troia e de roma, xxviii-410: e
, contegno. storia de troia e de roma, xxviii-410: e poi che
tanto cresceo, che a tutti quelli de numidia placea molto lo fatto de iugurta.
quelli de numidia placea molto lo fatto de iugurta. bonichi, 20: non
, lxiii-72: qual om è laldatore / de lo figura è sparita dal terrazzino.
a rivendicare un diritto. de mal molto aggravato ». boccaccio, dee
! pensa splende in la intelligenza de lo cielo / deo creator, più
praticamente. guittone, i-3-167: si de fatto guardiamo, filozofi amaro a tenere
senza mettersi a scoppiare... e de fatto a questi giorni, dopo aver
: se 'l virtuoso attendesse alle ricognizioni de i principi della terra, e non
garzoni da eleggier dicon sia e approvan de fatto. m. villani, 9-87:
, 2-13-64: la balena se mosse de fatto, / sì come alcina per
ei siano certissimi del fatto loro. de roberto, 67: era troppo sicuro del
fae al fatto perché salamone dicesse: « de le temine tutte neuna buona non ho
trovasse, altri uomini assai hanno trovate de le buone. trattato di virtù, 15
né a quilli che fano li facti de la erede. boccaccio, dee.,
aretino, 8-186: nascondilo nel camerino de la fante, dove fa che stia
le speranze di qualche gran fatto. de roberto, 385: la soppressione delle società
uno l'ossequio e la libertà. de roberto, 404: ufficialmente, il
aretino, ii-125: io lodo lo splendor de la mia salute, e non un
mio letto, nè un diligente forbitor de i miei drappi. pallavicino, i-820:
fine, ch'ella è creatrice e fattore de tutte l'altre fedi. leggende di
31: giusto è che 'l principio de le cose oneste sia nel sommo fattore;
33: antonio di bertino nostro fatore de le petine de'dare a di xxi d'
agricultura, l'industria, il commercio. de sanctis, i-53: chi ha fatto
accostato da un fattorino del telegrafo. de amicis, ii-391: quando il tranvai
: dipoi il verbo di dio compose de gli elementi di dio, in giù cadenti
queste lire ccc, e per fattura de la carta, lire iij, sì che
contarmi per consegnare in catalognia a francisco de prato e compagni. sassetti, 343
e tu altro non sei che fattura de la mia imaginazione, e sogni sono stati
e ingannavano lo mio populo d'israel. de luca, 1-7- 3-66: quando si
brame / collochi in fatuo sen. de sanctis, iii-154: [l'ironia del
forme di virgilio e di omero. de marchi, i-12: amava i lunghi ragionari
fondono serpi fatue e brevi viole. de pisis, 59: [il razzo]
pericolosa, difficile, imbarazzante. de marchi, ii-217: egli per il primo
. la fausta victoria, il capitano de l'armata ducale volendo de li regali
il capitano de l'armata ducale volendo de li regali captivi in genoa triunfare, non
fiore di color rosado, il doppio maggiore de i papaveri; il quale lascia nel
cecchi, 20-11: il bisavolo / de l'avol de l'arcavolo mio nacque
20-11: il bisavolo / de l'avol de l'arcavolo mio nacque / della fava
questo esprimer volse / la nostra età nemica de i poeti: / e due colombe
parte di coloro che fanno la professione de i semplici, che sia il telefio quella
: a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga de bocca
tanto de lena, / che for tragga de bocca la favella. boccaccio, dee
e gorgheggiando da l'angusta gola / de la favella in vece esce il barrito.
, ch'è sì sciocca / nel manzonismo de gli stenterelli, / canora discendea,
canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia. ungaretti, xi-247
mali ti toglie / la favella. de marchi, ii-977: la santina..
hai faccie / intrare ove giustisia / de giudicio favella. g. cavalcanti, iv-84
in quella parte ove favella / amor de le bellezze c'ha vedute, /
. tasso, 11-iii-850: proprietà è de l'amico il parlar liberamente, de
de l'amico il parlar liberamente, de l'adulatore il favellare in grado. garzoni
poter fra noi / chi non sentì? de marchi, i-45: quante belle cose
fi'convitato a la mensa, / de poco favelare te sia a mente: /
questo clima sia in buona parte cagione de l'inconstanza di questa nazione; la quale
, ch'altra persona non lo serviva de la rea femina, né alcuno abitava in
che si copre e sprezza, / e de la fronte, a darmi pene avezza
mille, / che non mi facci de l'attender niego, / fin che la
. tommaseo, i-461: i più de * guelfi, vedendo montar la favilla per
, partito, m'ardon le faville. de jennaro, 31: li accise
la presente rissa, / dov'el parlò de la rana e del topo. esopo
: tale è la favola della congiura de i membri contra il ventre, raccontata da
.. le solite favole di fedro. de sanctis, 1-86: che il vecchio
giove, che ciò è favola, de la quale, filosoficamente disputando, durare
trovò con mirabile origine nato in mano. de sanctis, i-40: noi non abbiamo
che ogni sera... ciascheduna de cinque damigelle, a cui verrà la sorte
materia. masuccio, 453: diranno che de cinquanta novelle, de le quale io
: diranno che de cinquanta novelle, de le quale io te ho ordenato, la
la morte! salite il tramite / de gli inni, e con citara d'oro
un fatto, di una situazione. de marchi, ii-307: ma intanto chi ha
forse solo al principio della favola. de sanctis, ii-15-310: è l'enigma
ordine e 'l decoro e l'armonìa / de la tragedia sua stendono il tema,
introduzione alla favola col dialogo d'azione. de sanctis, i-31: il romanzo essere
dee questa maraviglia esser riputata più impossibile de l'altre, né merita maggior riprensione
nannini, 165: secondo la diversità de gli dei introdotti da favolosi poeti e
cielo. caporali, ii-17: l'una de le due trombe era di pura /
: / e il giudizio molesto / de la falsa ragione incontro alzosse. baldini,
gas da abbarbagliare la vista agli orbi. de roberto, 66: l'abate era
i vagabondi amori, / o il vaporar de le fragranze. d'annunzio, i-933
: si legge ne l'undecimo libro de la storia ecclesiastica che justina madre di
, la quale era balia e favoratrice de la resia d'ario, sì cominciò a
ario, sì cominciò a conturbare lo stato de la chiesa e a minacciare i preti
sorte non possono crescere, né durare. de sanctis, ii-15-31: quando io
, è vergogna della fama e peccato de l'anima il non rammentarsi di dio
quest'aure liete, / se per favor de le benigne stelle / la mia donna
bel purpureo lume, / e ne tatto de gli occhi e de le membra /
e ne tatto de gli occhi e de le membra / altro che mortai cosa egli
cor. caviceo, 1-376: privo de consiglio e nudo da favore, non scio
egli v'accorre / scorto al favor de la notturna stella; / e vede poi
s'abbracciare / giù ne 'l letto de 'l fiume, / co 'l favore de
de 'l fiume, / co 'l favore de 'l vento. pea, 7-122:
mi gittò in occhio con il favore de le robe che mi donò il conte
baie del duca che mi erano scappate de la penna. tolomei, 2-134: piacciavi
che non veggio con l'occhio de la servitù altro principe che voi. tolomei
danno e del favore / s'avanzò de l'amico, e de le grida,
s'avanzò de l'amico, e de le grida, / con che gli dier
il tale, non sarebbe andata così. de roberto, 2-151: costoro chiedevano favori
di s. a. ser. ma de 1 e 23 di marzo, e
1 e 23 di marzo, e de gli xi d'aprile. rolli, 584
, piacere, diletto; felicità. de jennaro, 89: la prima donna assai
/ che figurarsi di vederlo or ora / de la plebe al favor portar feroce /
vista così imbarazzata, così esitante. de roberto, 179: da queste fabbriche ricavava
12-ii-54: tutta volta, a maggior espression de l'obbligo che io tengo e dell'
di procurarmi fra questo mezzo la licenza de la carne, e comprarmi un mastello
naufragasse ciò farebbe torto a vicenza. de roberto, 2-35: quasi tutta la destra
. -acer. favoróne. de marchi, i-730: aveva in quei giorni
favoreggia con gli sguardi e col chiuder de l'occhioletto. 7. preferire
a loro ed alla loro patria. de sanctis, ii-15-156: poniamo che nel nuovo
il ministro procederà subito alla nomina. de roberto, 2-35: la proclamazione,
autorità in guisa, ch'io viva sicuro de la sua benevolenza. diodati [bibbia
, 11iii- 798: non mi contentando de la viva voce o del parlare,
parlare, nel quale per l'impedimento de la lingua fui poco favorito da la
riputato opportuno di favorirmene una copia. de marchi, iv-224: « sono un povero
, volgono tutto in suo vantaggio. de marchi, ii-573: potreste fornire delle
. questi allievi dà il favoritismo! de sanctis, ii-15-394: consorterie nella camera
. collenuccio, 115: li elettori de l'imperio, parte eles- seno ottone
minava a gran passi a i primi onori de la corte. gemelli careri, 2-ii-140
, nulla curando le vere lamentazioni de la reina, andava dietro al viver
oggi con questa e dimane con quella de le sue favorite donne si dava buon tempo
ben si conosce che sei veramente un dio de la guerra. g. m.
partecipanti a un torneo sportivo). de marchi, i-468: a andreina » batté
grugno di maiale annasante il pastone. de marchi, i-497: era costui un
nitida come una palla da bigliardo. de roberto, 607: i favoriti erano
masuccio, 358: genefra, inteso de la gelosia de colui, ancora che
358: genefra, inteso de la gelosia de colui, ancora che la giovene d'
si rappresentasse dinanzi al magistrato loro. de luca, 1-3-1-13: li giuristi, e
: questi dubitando che separati dal corpo de i suoi fazzio- narii potessero correre qualche
adulterato, fittizio, contraffatto. de sanctis, 7-382: quella degl'idealisti è
fra poco. -avvenimento. de sanctis, ii-18-66: a venezia non è
seguace il voglia rivolgere a l'oppinione de l'etemità del mondo, dicendo che
i tedeschi, ch'erano la maggior parte de l'esercito suo, e per questa
meno la repubblica dittatoria d'una fazione. de roberto, 2-34: se quasi tutta
'in diebus illis 'quei satrapi / de la peripatetica fazione / studiavan passeggiando come
maggior parte, mandata subito a guardia de gli approcchi, vide cader due volte il
mala relazione che le fosse fatta generalmente de gli uomini e del fazioso vivere di civitanuova
una riforma di cose che di persone. de sanctis, ii-15- 236: se queste
/ insieme con un foglio. de marchi, ii-1023: fece un grosso involto
continentia, 108: demostrò el giovene de assentarsi per cagione de solazo da la
demostrò el giovene de assentarsi per cagione de solazo da la terra; et il
terra; et il signore andando, come de suo consueto era una volta al mese
en lo leto te zeta, / de dì en dì la morto sì t'aspeta
lo sviluppo di germi e parassiti. de sanctis, 7-199: dopo, barbarie,
fùr cari i grandi occhi piangenti / e de le madri le protese braccia / te
o dea, dal reclinato / capo de i figli: / se ti fu cara
entrare negli ordini pacifici e civili. de bosis, 185: non le consuma
chiese questi per maestro / a guarir de la sua superba febbre. buti, 1-702
il creato a ritornare nel caos. de sanctis, petr., 25: né
serale. -peggior. febbràccia. de amicis, i-725: m'indicò un contadino
mano accanto alla guancia sul cuscino. de marchi, ii-619: cogli occhi spalancati nel
animo, una persona). de sanctis, 7-408: tutto questo, che
nell'agonia di un desiderio febbrile. de sanctis, i-62: in quel tumultuare,
. l'impeto della sua violenza cade. de roberto, 436: l'attesa delle
figliuolo quasi per comunicargli la sua fede. de roberto, 4-51: con gli occhi
mentir né può né suole, / de l'oracol febeo presagio fiero. 0.
lucrezio: ei la natura / canterà de le cose in stil febeo. algarotti,
.. de'fecasii, ch'erano scarpe de sacerdoti antichi forse come son quelle oggidì
purificato [lo sperma] con attraizione de le feccie melanconiche, l'ingrossa e
da poter sturare per cavarne le fecce de la terra purgata. domenichi [plinio]
pontano, 1-29: resvegliatevi, pultroni de feccia. tassoni, 6-14: codardon
il calice d'umiliazione sino alla feccia? de sanctis, 7-469: una volta entrati
di prencipi levati dal sucidume e feccia de la stalla, si fanne grandi.
tasso, iv-164: veramente, il sospetto de la mia infermità va sempre crescendo,
-sostant. tasso, 8-2-119: altri de gli elementi il sommo e 'l puro
scritto in istile non intieramente a quello de gli altri miei libri somigliante. diamo
le feci. campofregoso, i-72: de l'ariete l'intestine, / poi che
signora tutto fecido e luttuoso, uscii de la cloaca, per non potere della
4'ascra, / che cantò i doni de l'antica madre. tasso, 13-i-581
annunzio, i-46: gioconda vite, amor de 'l divo bromio / che lasciva ti
anche assol. tasso, 17-92: de la matura età pregi men degni /
-figur. cammelli, 317: de far la mia vendetta ognor vaneggio:
al suo pietoso favellar dagli occhi / de la tua dama dolce lagrimetta / pari
bacco entro commossi / al tiepido spirar de lè prim'aure / fecondatrici. cuoco,
potessero predire la fecondità e la sterilità de l'anno, le pioggie e i
. caro, 12-iii-284: la fecondità de l'ingegno vi fa soprabbondare e ne
ci ha: che l'una qual de l'onda / femina assaggia, senza alcun
, 5-90: non credo mai, che de la madre alcuna / più prospera nascesse
, che una ne suole partorir cento. de cristoforis, conc., ii-748
, di procelle e d'austri / e de le furie lor patria feconda. preti
sorte del gioco i tristi eventi / de la sorte d'amore, onde fu il
d'annunzio, i-22: o tesori de l'arte, o grandi immagini /
generose, e gl'impeti / audaci de 'l pensiero! panzini, iii-301: un
poca cosa in paragone al bisogno. de sanctis, ii-15-189: ciò che testifica una
che un trovato di feconde immaginazioni. de sanctis, lett. it., ii-135
] reserva per fina a la ora de l'esito del parto, quella cum quello
, infiato dell'ira, fedato del vizio de la impazienza. masuccio, 294:
obligati e debitori, ma tutto el resto de li viventi piccoli e grandi vi avesseron
sustanza di cose sperate / ed argomento de le non parventi; / e questa
folengo, il-n: se 'n le piaghe de la lancia e chiodi / vive la
è la « grazia ». de sanctis, 111-174: né i concordati rinvigorirono
sante parole / che allor mi disse de la nostra fé. sacchetti, 11-23:
, 52-19: tant'era lo fervore de la primera fede, / occidennone uno,
lassava erede; / stancava li camifice de fame tanta cede: / martirizata fede
e scherzi e fole / torpe il campion de la cristiana fede. bruno, 3-47
uccisi, debellati e sassinati gli nemici de la fé nostra; non meno che
me, voi che credete / nella fede de amor in lui sperando / e cun
né da altro potevano essere aboliti. de sanctis, lett. it., ii-201
confronto un dolce e mansueto nome. de roberto, 607: il maggiordomo s'
boiardo, canz., 45: ora de amara fede e dolci inganni / l'
veleno, / a un'anima amorosa, de la fede. / infelice quel core
le destre / audaci al ferro. de sanctis, i-io: potentissimo di volontà e
il pegno / della tua fede. de bosis, 158: eccomi! il
, in quei giorni, a debellare il de laugier, che si trovava a massa
?... è questo el premio de la fede ch'io ve ho portato
guadagnarsi con un notabile atto la grazia de l'imperatore, tutti li patroni de
de l'imperatore, tutti li patroni de l'armata contra la fede datali miseno in
b. tasso, 1-3-35: s'hai de lo scudo ricovrar desire, / io,
i'taccio e madonna non vede / de l'interno mio mal, senza altra fede
amanti in su 'l partire, / de l'un e l'altro in pegno di
le destre e gl'impalmò per fede. de luca, 1-8-31: se il non
4-15: molte più [leggi] trattano de gli atti stessi, titoli interi avendosi
esser quelli, vadino a pigliar la valuta de i suoi beni. cantini, 1-22-32
pagamento di quello aranno comprato presente duoi de suoi marinari, e non potendo far
presso i primi banchieri d'italia. de sanctis, ii-18-153: nel mese di
[lo sposo] con l'anello de la fede sua la mia mano diritta,
con salde e ben ferrate sbarre / de la guerra saran le porte chiuse. bonarelli
quando sovene / mene d'essa o de cosa / che ve faccia repqsa. boccaccio
sotto pretesto d'amistade chiude lo difetto de la inimistade. marco polo volgar.,
baldonasco, 1-30: faite star fuor de le sue masione / a molti ch'
eran buon de'comunali / di toscana e de la fede pura. bonichi, 180
o sospettare questa logica colleganza. de sanctis, 7-264: certamente il tommaseo
stato ammazzato per cagion d'una donna de la quale s'innamorò. tasso, 13-65
e, in fede di lui, antonio de herrera vogliono che anche il prete gio
poco di mano in questo negoziato. de sanctis, i-61: voi non vi accorgete
guittone, i-20: ciò che tom de voi conosce e vede, / semiglia
fede!: esclamazione di meraviglia. de roberto, 11: scorgendo la folla ed
due codici, ell'è storia vera. de roberto, 509: nella mattina,
intanto, avare prede / al fulminar de l'una e l'altra stella; /
età / ereditaria / l'asinità. de roberto, 88: la tradizione di famiglia
di siena, 2-22: niuno de'frategli de la compagnia possa 0 debba prendare o
testimoniano * in causa testamenti '. de luca, 1-10-267: quando ci sia solamente
lascio et ordino mei fidecomisari il priore de frati predicatori di santa maria novella,
di santa maria novella, el guardiano de frati minori da tempio et frate gherardo
gherardo nasi e frate donato del ordine de frati predicatori se seranno vivi in quel
un fedecommissàrio (una successione). de luca, 1-10-213: se la volontà del
lite che abbiamo coi mor- mile! de roberto, 205: egli citò l'antichità
pupillare, e non fidecommes- saria. de luca, 1-10-37: diventa ancora anomala,
generazione in generazione nella stessa famiglia. de luca, 1-2-98: cadono più questioni.
tuisce un fedecommesso. de luca, 1-6-56: la legge..
, onesto nelle azioni. storia de troia e de roma, xxviii-400: adunao
azioni. storia de troia e de roma, xxviii-400: adunao una gramissima
, che ad inscus ^ re sé de l'infamia di quelli, si concede da
nulla intese / la compagnia fedel. de marchi, iv-228: chinai la fronte anch'
rimembrando ch'io sia fedel donato / de la più ricca gioia ed avenente / ch'
amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione. petrarca, 285-4:
a mio giudizio) satisfacendo, se de le cose più degne li più importanti capi
che gli basta riceverle secondo la capacità de la natura de l'occhio o del
basta riceverle secondo la capacità de la natura de l'occhio o del specchio: e
bene non può conseguire tutta la natura de la cosa ricevuta. tolomei, 1-88
.. / tratto m'hanno del mar de l'amor torto. boccaccio, i-524
e spirituale dei cristiani cattolici. de sanctis, 7-217: il contenuto manzoniano è
, 3-859: gli fedeli di giuda e de le genti / con vita parimente sempia
, guitton, vero devotissimo fedel vostro, de quanto el vale e pò umilmente se
sgozzate / or gronda sopra a lei? de roberto, 2-17: a chi
aretino, iii-45: -non gli mando de le pezze per le piaghe, perché
per le piaghe, perché le camisce de le donne le marciscono. -dio
àbramo, della mansuetudine di moise, de l'umiltà di davitte e della sapienzia di
come ei fedelmente ti consiglia) / de la tua gioventù solo i più scelti
a lei fece ubbidire; / e de la fedaltà fece trar carta: / cleopatra
sedechia fatto patto e iuramento a nabuchodonosor de osservargli fidelità, non servò il iuramento
lega e patto cum faraone, re de egitto: il che iddio l'ebbe molto
balzare alla mente l'immagine intera. de sanctis, ii-15- 40: il
nel notturno simulacro della vita psicologica? de roberto, 51: si mise dietro
le leggi civili dei singoli cantoni. de sanctis, ii-65: secondo l'ordinamento
ogni vincolo verso il fedifrago re. de sanctis, ii-15-477: ove bismark ci
e ben rispose / il cavalier, qual de la dama il fiede / tenera occhiata
vi si vede / in molta copia de l'amfisibene. / questi han due teste
fiede, / e lo riversa sì che de l'elmetto / una percossa grande al
immantenente / fedì 'l cavallo ai fianchi de li sproni. anguillara, 5-127: plutone
glie mei tri- st'occhie folte / de lacrimar lo dolor che me fède. ariosto
sedia... in verso 'l fondo de la rosa,... lo quale
', cioè a mezza la lunghezza de la detta rosa, 'le due discrezioni
massimo volgar., i-200: uscito bruto de la camera, ella sotto cagione di
infin che non si lava et àe coscienzia de la sua fedità. felice da massa
strisciar sul suolo a sé facendo / de le inarcate spire impeto e forza.
una parte chiedea del fedo letto. de sanctis, 11-121: il poeta immagina
. maestro martino, lxvi-1-153: salsa de pavo. habi di rossi d'ovo
. vuol forse una buona frittura? de marchi, iv-217: don giulio non aveva
un quarto di... animale. de marchi, i-854: fu lui che
insofferente, bilioso, astioso. de marchi, i-964: fu appunto nello strascico
di scabrosa selce / gran parte adombra de l'aprica spiaggia. manzoni, pr
altezza vincean le nasciture / querce vocali. de marchi, ii-1107: v'erano bei
ecco che 'l dubbio e combattuto legno / de i travagliati amanti, / felice piglia
varie cose il suo poema ornare. de sanctis, 7-103: e felicissimo nel maneggio
tanti manifesti signi, questa cosa esser voluntà de dio..., qual vedi
filosofici: menano alle più felici deduzioni. de sanctis, i-257: abbiamo, adunque
pensavo all'alighieri e all'estasi / de 'l suo sublime amore. levi, 1-216
m'avanza, / perché l'arbor de l'alta mia speranza, / ch'un
quelle carole differente- / mente danzando, de la sua ricchezza / mi facìeno stimar,
credette / agili su le vette / de le navi apparir pronti a i perigli
nocchiero ha per oggetto la felice navicazione de quegli ch'ei conduce. magno,
felice furto; e per accorto farmi / de l'ora del partir, desto a
: / nova speme d'italia. de roberto, 541: il parto fu felicissimo
degli arienti, 409: opera mia, de le 'porretane novelle 'narratrice,
., iv-iv-i: lo fondamento radicale de la imperiale maiestade, secondo 10 vero
secondo 10 vero, è la necessità de la umana civilitade, che a uno
nel più verde e più sereno aprile / de la felice sua gioiosa vita, /
quelli ch'anticamente poetare / l'età de l'oro e suo stato felice, /
dolci anni, ciò sono gli anni de la prosperitade. serdonati, 9-58: noi
, che non temerebbe tucto el resto de italia. della casa, 1-30:
ponteficato di leone massimo felice memoria. de roberto, 42: la felice memoria non
d'altro affar s'era occupata. de sanctis, ii-15-90: ho studiato la legge
tasso, iv-185: spiegano felicemente le vele de l'ambizione al vento de la fortuna
le vele de l'ambizione al vento de la fortuna. f. negri, 70
, iv-xvn-8: lo filosofo nel primo de l'etica... diffinisce la
loredano, 1-8: che la felicità de gli amanti consista nel ricever in dono
luce, perché allumina noi ne la tenebra de la ignoranza mondana. giovanni dalle celle
regno e regno, le quali sono tribulazioni de le cittadi, e per le cittadi
le cittadi, e per le cittadi de le vicinanze; e per le vicinanze
le vicinanze; e per le vicinanze de le case, e per le case de
de le case, e per le case de l'uomo; e così s'impedisce la
principe debbe avere per oggetto la felicità de suoi cittadini. partita, 4-1-128: alla
tasso, u-ii-197: particolar felicità è de la vostra nobilissima progenie l'aver sempre
ne la borsa e tractone uno pugno de bolognini de oro e de argento,
borsa e tractone uno pugno de bolognini de oro e de argento, cum acto
tractone uno pugno de bolognini de oro e de argento, cum acto assai piacevole e
argento, cum acto assai piacevole e de grandissima liberalità li gettò verso la bella
/ ei [bonaparte] parla i diritti de l'uomo. buzzati, 4-192:
a le inique anime felle / ministri sete de li eterni pianti, / cittadini d'
ch'eo ve vói dir novella / de la cità d'inferno, quant'ell'è
apella, / segundo che li sancti de parla e de favella. 2
/ segundo che li sancti de parla e de favella. 2. ant.
. cantari cavallereschi, 272: appresso de alarino nacque poi / de carlo magno
: appresso de alarino nacque poi / de carlo magno l'ardito cadetto / per mano
solito inante, / a me che de l'inganno era ignorante. b. davanzali
ben, che i denti crudi / de le belve non teme ingorde e felle;
e felle; / poiché dal branco de le pecorelle, / almo pastor, la
e l'altra giacque, / al morir de la madre il figlio nacque. alfieri
guittone, i-14-127: non unghie de denti grandi diede natura ad omo
tanto peso / che tosto fia iattura de la barca, / erano i ravignani.
.. / non ti sdegnasti / de la sua fellonia? boccalini, ii-198:
di papismo contro la chiesa anglicana. de luca, 1-15- 2-213: fellonia.
. guittone, i-14-55: o reina de le cità,... non corte
le cità,... non corte de dirittura, ma di latrocinio spilonca:
mattessa tutta e rabbia scola: specchio de morte, e forma de fellonia, la
scola: specchio de morte, e forma de fellonia, la cui fortessa grande è
raccontar lassù che ti fei guerra. de roberto, 633: rammenti la fellonia
corda inflessibile che via trascina / 'de profundis 'gli utenti e li
appresta muta, astuta / col gomitol de la lana. -figur. ispessire
tabarone ha preso / e un capellaccio de un feltron crinuto, / perché dagli
con i busti armati, / a guisa de le belle tartaruche. p. della
la velocità delle filuche e il valore de i marinari del molo picciolo di napoli,
a punto il quale dee esser termine de l'inondazione del fiume. panzini, iii-389
: / guardati, bella, pui de ripentere. guittone, i-12-34: ai
ai che miracol... / de femina veder sia suggiugato / baron e
questa non è femmina, anzi è uno de li bellissimi angeli del cielo ».
iv-10-25: non lungi qui fu il regno de le femini / che co'mariti lor
genova colla sposa e la suocera. de roberto, 574: la casa francalanza
credula e tenera del padre e vaga de l'amor del re, fu contenta.
per indicarne l'estrema giovinezza). de sanctis, 7-363: codesta mansuetudine allora veramente
corre non chiamato,... de la feminile onestà nemico e insidiatore. delfino
fascino / sovrumano a la bellezza / de le teste feminili / che il gran vinci
chi vien: candide fasce veggio; / de l'abito non ben scemo la forma
ebbe loco / se non secondo. de sanctis, lett. it., ii-175
. -sostant. femminilità. de sanctis, 7-47: -e che cosa è
] a smettere questa instabilità femminile. de sanctis, i-248: pure, queste
si debiliti [ecc.]. de sanctis, iii-128: pittore inconscio [il
: sotto i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi trovarete il
il sesso feminile... le labbra de la natura e le sue camerelle e
dolce anco è vedere / il solco de le membra feminine / per mezzo a
en ciò fare / fatica assai, de vostre gran monete. iacopone, 93-34:
per cui dispersa vada / la violenza de le rapid'acque. -letter. tagliare
lengua nequitosa / non può maie posare de starme a 'niuriare / con parole cocente,
fendere l'anima dalla tua malattia. de amicis, i-404: gelati dal vento che
cesare, 102: quando li becchi de le navi cominciaro a fendare tacque, sì
, i-463: acuto fende il riso de l'amante / giovine que'silenzii perfetti,
: andiam per mezzo / de'nemici e de tarmi a morte esposti / senza riservo
rive, e fendo i campi / de la fertile ausonia, al cielo amico,
discosceso e rotto / vede i confin de l'uno e l'altro mondo. gemelli
chiama i ruvidi bifolci, / e de panni, ch'avean non già soavi,
/ ma pur conformi a i fenditor de solci, / riveste a lei. salvini
e de'ladri, turpe e biasimevole. de luca, 1-6-218: cadendo la proibizione
con dei cenci, raccomandando assoluto riposo. de marchi, i-967: non mancavano le
294: s'io potesse contrafar natura / de la finice, che s'arde e
ben ciascun suo fatto, / un vermicel de la cenere nasce, / lo qual
. / la vaghezza del guardo e de le piume / sì mi trasse vicino
diadema e i vari fregi / de la testa e de l'ale / fenice
fregi / de la testa e de l'ale / fenice orientale. magalotti,
36-17: marfisa se ne vien fuor de la porta, / e sopra l'elmo
di fenice tien simiglia, / sentendo de la vita gravitate, / more e rinasce
11 volto e gli atti figurando / de la fenice ebrea, / fiamma a
tasso, 8-5-1404: allor coglie de l'aereo giogo / forte palma
-acido fenico: fenolo. de roberto, 565: alle zaffate dell'acido
b. croce, ii-14-129: il de ruggiero, anche lungo tempo dopo che
/ che mai non dorme, / re de i fenomeni, / re de le forme
/ re de i fenomeni, / re de le forme, / sol vive satana
è anch'esso un 'fenomeno '. de sanctis, iii-229: per creare un'
l'insegne di maggiore o di colonnello. de sanctis, lett. it.,
breve di montieri, 412: se verunomo de la compagnia u di for de la
verunomo de la compagnia u di for de la compagnia andarae per messageria per lo
251: e fei dei consuli e de l'iudice e notaio e messo, e
: debiano pérdare tucto el loro feio de la rectoria dell'arte. e se no'
pagasse, al voler mio, / de la sua malvagità. 4.
desiderio d'un ardor ferale, / disceso de essa passion di morte / dentro dal
di morte / dentro dal core in de l'alma nata. f. f.
mercaremo doi o tre oboli idest baiocchi de fercule per prandio. = voce dotta
metallo e deposto in mausolei sontuosi. de marchi, i-112: furono accese le
un panno nero orlato di giallo. de roberto, 28: veniva innanzi la fila
/ a le spietate imagini destossi / de lo sdegno più rapida la fiamma, /
v. franco, 283: senza curar de la miseria mia, / a far
ariosto, 11-66: e ne la face de begli occhi accende / l'aurato strale
: fuggendo / per la gran selva de la terra il nato / de la
gran selva de la terra il nato / de la donna ululò già co'leoni /
, schiusa le nari ferine a l'odor de la selva, i violata dal sole
poneno, e sono, più specie de furori, li quali tutti si riducono a
morto / e nominato pan, dio de le selve. boccaccio, dee.,
con gradi inequali / nel bel campo de l'aria uscite a schiere, / e
altri ferir d'acuti strali, / de la battaglia al sussurrar che fate,
/ per l'alber giù, rompendo de la scorza, / non che de'
, / non che de'fiori e de le foglie nove; / e ferì 'l
65: mira idraote il parto, / de la cavalleria testa primiera, / ch'
da giogo indegno, / l'arme ardenti de l'ira in van riprendi / e
trova ferir più fermo e vero / de l'arco mio, né più certa saetta
madonna è stata: / la qual de li occhi suoi venne ferire / in
vita nuova, 19 (72): de li occhi suoi, come ch'ella
che la beata gioventù vien meno. de sanctis, petr., 37: quando
della pira. govoni, 1-54: portavan de le torce fumose / che ferivano tacque
chiama il mio cieco furore / e de le genti il fremito e le strida /
, 66-8: veio che iustamente haime de te punito: / mu
/ iustizia m'ha ferito e hame de te privato. chiaro davanzati, xxxi-48
giunta. iacopone, 90-1: amor de caritate, perché m'hai sì ferito?
, non li fu onore / ferir me de saetta in quello stato, / a
non mi pento / d'esser ferito de la tua saetta, / s'un tuo
slanciarsi, scagliarsi, irrompere. storia de troia e de roma, xxviii-415: cesar
, irrompere. storia de troia e de roma, xxviii-415: cesar quella notte
quella notte se ferio ne l'oste de pompeio. e li romani fugìano la
avere vigore. cavalca, 15-255: de i capitani di dio, che non
foco, / veggendo il gran splendor de la lumiera. boccaccio, i-458: come
trono, / che fèr per la finestra de la torre / e ciò che dentro
/ ergea le bionde teste; e de gli eletti / in su le fronti il
e ferando e inpiagando quello sì che de le diete ferrìe morto è. bibbia volgar
sanano. trissino, xxx4- 73: de le medicine / che si sogliono apporre a
nell'ombra, sentirei su la ferita. de roberto, 414: la ferita era
inferno. tasso, n-iil-623: l'ago de l'api suol rimaner ne le ferite
aer bruno; / ma il numero de gli egri e de'cadenti / fra
ascoli, 39: poi gira il corpo de la nostra vita, / agente universal
virtù pinge sì la sua ferita / de li ferventi raggi onde si scalda / la
ha frali, / predicar fole, e de l'altrui ferita / venir con ciancie
ferita delettosa, / ferita gaudiosa, chi de te è vulnerato! neri de'visdomini
mai non tem'io, / amor, de la tua man nove ferute. lorenzo
. degli arienti, 48: li dette de uno coltello nel pecto e passolli cum
sparge di sangue uman, fatta ministra / de l'altrui ferità. rosa, 113
di ira. -selvatichezza. de sanctis, lett. it., i-315
della barbara ferità del mon- forte. de marchi, i-973: ma i medici dimostrano
fo ad entendere le parole loro e de videre la fiertà dei loro visi.
. caviceo, 1-155: per ferità de venti pervenissimo al troado. caro,
amaritudine che mi viene dal vero affetto de la servitù mia, e da l'
e da l'acerbezza e da la ferità de l'accidente. varano, xxii-278:
e da li spini, e pieno de paura, cominciò a gridare. bartolini,
amor proprio è ferito -domani giacciono. de sanctis, iii-151: nella sua bile parini
i- 724: premere sento il peso de la vita, / che fu sì lieve
[coi fiori], onde ferita / de l'anime la bella feritrice / lacerata
, / e provò carlo già tratte de curio. fr. colonna, 1-2017:
al facto cerchio girando cum l'aiuto de la feria (perché senza epsa andare
mio, ché volere è di me e de dio. garzoni, 1-748: s'
.., come vaga e calida de questo solacio, e per fare un poco
ortiche e da li spini, e pieno de paura, cominciò a gridare: '
il zoppo ferlezando, che se smassellava de le risa, dixe: -che cosa
a la feria, non che uno de legier cervello, disse che don ateon tornasse
disse che don ateon tornasse a casa de don baptista. = deriv. da
per l'alma un ferlino, / de tanta moneta quant'eo guadagnaie. velluti,
già maritata, stanca d'aspettarlo. de amicis, i-14: vivevano assieme da
. caro, 12-i-312: nel petto de l'armatura aveano per fermaglio una maschera,
fermaglio una maschera, da la bocca de la quale uscivano certe tocche che facevano
dilicato oltremodo e sottil velo, / de l'azzurro del cielo. panni,
importa, o razza sfatta, / de le cose di quaggiù? / un fermaglio
/ con un passo di scrittura! de marchi, i-746: intanto ch'io
: impetuosamente io su i fermagli / de l'ultima terzina ancor lavoro; / e
/ sì fermamente -sono 'n podestate / de la beffate -ch'è 'n voi si piacente
t'amava. tasso, n-iii-767: de la naturale [filosofia] molte cose appresi
i voleri cesarei, onde i grandi accrescimenti de i vostri onori splenderanno in ciascuna parte
i vostri onori splenderanno in ciascuna parte de l'universo. 2. stabilità
assicurazione. federico ii, 2-4: de la mia disianza / c'ò penato ad
; e tale a me s'accosti. de sanctis, petr., 22;
fermava l'etera e suspendeva le fonti de tacque. bibbia, volgar., v-562
[le sacre immagini] al bersaglio de gli archibugi loro e moschetti, e
e che gli esponga / quanto ciò de l'italia e del suo stato / tomi
, madonna, fu lo nascimento / de la mia 'namoranza / und'ò ferma speranza
, si mantiene e rifà sempre tistesso. de sanctis, 9-10: fermò [il
dante, purg., 21-99: de l'eneida, dico, la qual mamma
convenia la nobil vita / consumarsi / de la bella ifigenia; / dal fermar
. casalberti, i-54: al notaro de l'assessore, che fermoe lo comandamento