canale. = dal gr. de- privativo e x ^ xaai? 'allentamento
. dtxaxaxtj ^ ia, comp. da de- privativo e xaxdtxe- 'comprensione * =
. acèdia, dal gr. dbojsfoc (de- privat. e xijsoi; 'cura
mancante di bile '(composta da de- privat. e xoav) 4 bile '
. aséortotoi; (comp. da de- privat. e seanòvriq * padrone ')
/ cader en tanta affrantura per cusì vii de- lettato! idem, 25-66: orlèvateen
ta o dcyaxaxria (comp. da de- privat. e ydxa yàxaxxo? 'latte
= voce dotta, gr. de- privat. e yév / jois 'generazione
voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e xt&oq, 'pietra '
3-16: « aivi optimae fiunt corticeae, de- terrimae fictiles, quod et frigore hieme
voce dotta, comp. dal gr. de- privat., fxuexóc * midollo *
voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e \ i. uex6 <
, gr. dcvoccpposicffa (comp. da de- privat. e dccpposioio? 4 di
; 'senza seme '(de- privat. e rrup ^ v -fjvog '
* che non può errare '(de- privat. e 7txav7) t7) <
= voce dotta, gr. de- privat. e tema di rrxdéoocù 4 formo
. àrcpa ^ ta 'inerzia '(de- privat. e 7tpàooco * faccio
. dorjtmxó? 'immarcescibile '(de- privat. e oxjnxixó!; 'putrefattivo
voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e oxuao? * colonna
da imposte '(comp. da de- privat. e xéxo? 'imposta '
scient., comp. dal gr. de- privat. e dt] xy)
, inerzia '(comp. da de- privat. e &op. ó <;
voce dotta, comp. dal gr. de- privat. e rptjoi ^ * foro'.
scient., comp. dal gr. de- privat. e • api!; tpixós
, / ma non che lo piegasse del de- stiero: / poi s'attaccaro con
consacrato il più ardente e devoto amore. de- monti, 5-435: minerva e
. lacopone, 77-12: omo che se de- stenne de dir so entennemento, /
fermo che una de le compagne d'elena de- vesse essere, perciò che baldanzosette e
il parlamento non, come aveva usato il de- pretis, con gli accorgimenti e
ogne paglia avesse mille spighe, / vegnir de- verian men le tuoe fatighe, /
gli arbori chimerizzati, e con le ridicole de- scendenze. chimeróso, agg.
cata. nam lucullus cum cerasum civitatem ponti de- lesset, hoc genus pomi inde advexit
nel cingolo del firmamento, come vedde e de- chiarò il profeta balaam, quando dal
novi disiri / che in breve poi mi de- venton sospiri. bibbia volgar.,
lì venuta a rasone, come arida rena de- nanti a l'austro se levarono,
124: marte, che è comburente e de- struente, significa la corruzione, la
obbligare a tanto. carducci, i-63: de- gnossi [dante da maiano],
un soggetto,... comporre o de- compor l'idee, fissar una
con ale icarie / ch'ai liquido volar de- venner cenere. passavanti, 165:
conveniva. ariosto, 2-3: sì perfetto de- strier, donna sì degna / a
ed orione. varchi, 7-548: non de- vemo però credere che...
fare una similitudine e una comparazione dal corpo de- l'animale al corpo dela terra,
fidem manu propria, hanc paginam meis notis de- pinsi '. - basta così.
avesse il coraggio di fargli rilevare tutte le de- ficenze del suo scritto, che esso
= voce dotta, comp. da de- (dal lat. dè che indica
anzi una strampalateria, uno spropositone, una de- bolezzaccia da ragazzo, non è così
conforme a questo nuovo calendario che si chiamò de- cadario. = fr. décadaire
gli altri persi, / e di somma de- cenzia ciò potersi / dal verbo or
, troncare '(comp. da de- , con valore intensivo, e caedère 4
-decima delle teste o decima salvatica: de- cimina. -libro della decima:
il quale non possiamo credere impotente né de- cipiente. = voce dotta,
ad 'narrandum ', non ad 'de- monstrandum '; non costruisce universali e
ch'odo dir cose, e 'n cor de- scribo, / per che da sospirar
ma per suo merto, anzi per suo de- merto, / per sua malvagia mente
democratismo, sm. concezione politica de- magogicamente ispirata a idee radicali,
né arebbono trascurato di costrigner ciascuno con de- nunciazioni e con pene, per l'
s'oppose. salvini, v-459: depennò de- spoticamente le suddette voci, sfregiando l'
* perire '(comp. da de- * fino in fondo 'e pereo '
i-266: in francia conosco persone onestissime che de- porrebbero in mio favore. pirandello,
), tr. (depòsito). de- porre, posare, collocare; nascondere
sparse? foscolo, xviii-410: io vi de- sider'ancor molti giorni simili a quelli
nome dello zoologo francese a. g. de- smarest. desmectasìa, sf
. dal lat. scient. desmodium (de- svaux, 1813), dal gr
successi di costoro destorono nuove populazioni alla de- struzione dello imperio. guicciardini, iii-332
ampio. = comp. da de- * da 'e versare (v.
l'eredità e successioni loro in tutto si de- volghino... al soprascritto monasterio
veda i. mazzoni, 1-104: « de- vesi sapere che la voce dieta vien
i-3-515: con esso sono in tribulassione e de- fendrò lui e glorificrò e inpierolo de
molto più la fede,... de- monstra chiaramente che lo onnipotente dio ha
= comp. da di- (anche de- ) con valore privativo e rado (
= comp. da di- (anche de- ) con valore di separazione e radicare
oggi piove dirotto: pare una giornata di de- cembre. verga, 1-98: fuggivo
. azoamylie, comp. dal gr. de- privativo, £ò>ov 'animale 'e
e adorno, / non aspettò che fusser de- scenduti / di quel poggio, ma
roncisvalle, 3-22: non pensò al gran de- sertamento / di gente per fornire el
cazzane et abbacte e trabocca / cum ira de- sfidata. disfidatóre, agg
bel volto era ciascuna intenta, / per de- sperazion fatta sicura. pulci, 25-69
tempio alboin, disperditor de'miei, / de- predator del mio paterno regno, /
, fuoco ed aria [la luna] de- spiuma, / ed al voler uman
de parlar de noia / e d'acquistar de- sprigio. valerio. massimo volgar.
universo paganesmo: / e s'eo no de- struzesse el cristianesmo, / ch'el
gli altari. sarpi, vi-3-90: la de- struzione di molte chiese e la deformazione
ha ingionto [giove] al giudicio la de- fensione e cura della vera legge,
ti dole. petrarca, 233-11: dal de- str'occhio, anzi dal destro sole
e unico disiderio satisfare, me pare assai de- vuta cosa che, de te recordandomi
, 2-48 (i-50): mosse il de- strier, e la gran lancia in
: o dio, il qual non lasci de- stituti / della tua grazia ancor gli
, calco del gr. écyxcùoooc (de- privat. e yx&acra 4 lingua ')
] in-4 metà '), de- privat. e feooii; 4 gusto '
di entrate erariali. balbo, ii-64: de- predavansi le entrate ordinarie, supplivasi con
tommaseo, 3-ii-68: che poi il secolo de- cimottavo avesse gran fede nella potenza dell'
: se il cielo e amor insieme / de- stinan pur ch'io mora, /
(anche aetites), dal gr. de- [xt9og] 'pietra aquilina
significati ancora per questi quattro animali, de- scripsono questo uomo celeste...
.. punire realmente e personalmente e per de- struzione de'beni, possessioni e cose
: hunc habent exactores et in eo mittunt de- bitum pubblicum quod redditur regibus ».
davanzati, i-91: tiberio solamente tolse la de- gnità senatoria a questi quattro scapigliati;
incisorias esse designat, forcipes vero tenaces esse de- monstrat »); cfr. ingl
. biringìiccio, 1-101: come far si de- veno le fornaci di reverbero. soderini
: forte fu l'ora che la prima de- monstrazione di questa donna entrò ne li
spezialmente, cui fuggir non lasciò la sua de- gnità: ma ritirossi in franchigia alle
arrostisce su quegli che davidde chiamò 1 carbones de- solatorios'. gamerra, 66-m: fra
prestando fàvore al suo governo e alla sua de- fensione. g. morelli, 230
-sottoporre a violenza carnale; stuprare, de- florare. d. bartoli,
nuova stagion di primavera / dall'uovo esclusi de- poneano il guscio. l. bellini
, vezando elo lo bon compraore si ie de- smostra le cause le qual davanti le
tutta la mole del solido che si trova de- mersa o estratta. magalotti, 21-61
, 53: trovata la molier in lectoe de- scedata, comenciò con impetuosa furia a
... giudicarono messer filippo a quella de- gnità inabile. bembo, 10-v-318:
, 17-117: il figlio primogenito, verecondo de- cimonono, incancrenito nel desiderio di succedergli
pontefice, richiese l'aiuto dell'incantatori delle de- monia. giamboni, 203: simonia
da la riva, xxxv-1-702: con grand de- vozion la pianta fi cavada; /
]. leopardi, v-957: m. de- saguliers dette una macchina, che fu
infìdeli. gir. priuli, iv-191: de- predevanno e ruinavanno tutto il paese.
i popoli con infervorati voti a ricercare simulacri de- gl'iddii. siri, 1-iv-320:
alma non vede, ma sente che glie de- spiace onne rio; / miraeoi se
mascalcie, 1-15: ma se la infundità de- scienderà ali piedi, tolli sangue delle
enbola, robba, aucide, arde e de- sface, / pergiura e inganna,
si deve inacquare con acqua cocta: e de- vesi bere più la istate che la
banca del letto che v'è uno intavolato de- pinto. c. bartoli, 1-183
lanaiuoli di siena annualmente, introattanto che lo de- vito dell'arte sarà satisfacto, per
sua esemplare attitudine, dimostrando l'effetto che de- , vono fare gli zeffiri a una
volgar., i-xix-2: per la qual de- scrizzione la natura di quelle appare.
, le fatiche così infruttuose, ch'ornai de- vrebbono muovere a pietà...
vi dica doversi dio mandar esule nel paese de- gl'ircocervi più tosto che darlo all'
et opera e fidele fructusa, usar ogni de- monstrazione di grato animo. bandello,
; nam unum largius, duo exilius proferre de- bemus ». làbdano,
che saria seguito, / se baiardo, de- strier di buona razza, / non
. g. gozzi, i-23-73: il de- strier d'enna lente / trasse dietro
cice. tasso, 16-28: qual feroce de- strier, ch'ai faticoso / onor
con patto ch'egli non ne abbia da de- traere né leggittima, né falcidia,
delle mascalcie, 1-12: quando la rema de- sciende ali occhi e le palpebre fanno
fatiche e dolori ed esercitazioni, anzi maggiormente de- lettazione e desiderio di vergogne, la
ma a che siam noi soggetti? quale de- stin maledico / ammalati ci manda per
testa, egli fra termine di cinque giorni de- vesse personalmente presentarsi in casale. tasso
papini, v-515: framezzo all'innumerevole serpaio de- gl'imbestiati e dei marci era sorto
fatti avanti la presente parte se intendano e de- bano esser tagliati e nulli. b
sì bastevole / ke derezelare podesse la giaza de- saxevole. idem, 69:
notabili fatti degli uomini mescolatamente con quegli de- gl'iddii. crescenzi volgar.,
occhi non contende, / baiardo è quel de- strier ch'in mezzo il bosco /
core / a ttenerte lo menore / fratecello de- sprezzato. dante, inf.,
del fren con mille rote / calcitrando il de- strier da sé lo scote. baldi
-molla di gomma: che sfrutta la grande de- formabilità del materiale di cui è costituita
. pieri, lxxxviii-11-302: calliope, aiutrice de- ^ gli rudi, /..
appresa, / come po l'om far de- fesa? iacopone, 1-54-3: cecato
dial. del lat. tardo molendinum, de- riv. dal lat. class,
: la carne mortificata non dà quiete alle de- monia. fiamma, 1-36: non
. mouchet (mod. émouchet), de- riv. da monche, e provenz
mostrar la morte: / ché, se de- il ho il petto, /
-òris 'che mette in movimento ', de- riv. da movere 'muovere '
studioso inglese henry ellis (1859-1939) e de- riv. dal nome del personaggio mitologico
accademia nostra. carducci, iii-18-30: il de- che fa parte di tale patrimonio linguistico
(1-iv-682): averavisi un'oca a de- naio e un papero giunta. palladio
e deriv., v. offrire e de- riv. offeritóre, sm.
più ant. opificina (plauto), de- riv. da opìfex -ficis * artefice
lat. tardo olfactorius 'profumato ', de- riv. da olfactus (v
, omologo della cisteina, prodotto dalla de- metilazione della metionina (e il sale
, omologo della cistina, prodotto dalla de- metilazione della metionina. =
5-175: ancor che dorma / il feroce de- strier steso fra l'erbe, /
eziandio nelle lettere. bruno, 3-238: de- traano alla divina bontà e all'eccellenza
raggiunta a parigi nel 1893 da h. de- sgrange) e, in campo femminile
, xxxv-1-587: la maior noia qe me de- mana / è l'ora qe me
ii-210: andrai, mercurio, mio orator de- gnoi / a trovar quella diva alma
venture, vedendosi folgorare d'intorno a le de- gnità del cognome lo splendore che esce
permutazioni de le parole par che diano maggior de- gnità a l'orazione. capriata,
. -che determina un effetto di armoniosa de- coratività. -con metonimia: che dipinge
8-115: l'idea della perfettissima impresa de- v'esser tale che contenga proporzione fra
e tuto ispaurito seguiva la cruenta bestia che de- vorar lo cercava. landino, 63
. óajxàto 'fiuto, odoro ', de- nom. da òa (j.
figlia c'è, è desideria, ma de- sideria è un osso duro, è
, lat. tardo obstetricàre e obstetricàri, de- nom. da obstètrix -icis (v
. ostium 'imboccatura, porta ', de- riv. da os oris 'bocca
v.); la var. ossuduèsto de- riv. dallo spagn. oessudueste.
pagense, neutro sostant. di pagensis, de- riv. da pagus 'villaggio '
e vene apopletice troverai doi nervi grandi che de- scendeno dal cervello dal sexto pare degli
e mercimonia ce dovemo dedicare alli suavi e de- lettevoli piaceri. ramusio, iii-161:
: in malavar si chiama betre, in de- can, in guzerate et in cavam
cagna, 3-48: quella pancióna di madama de- eni... si dà tant'
, 1-403: polpette fatte con la pappa de- gl'impiastri. govoni, 2-217:
, dal gr. 7rapaxutixó <;, de- riv. da 7rapàxuou; (v
fare la parenzana e scuoder la taia de de- cati io milia di un cavalier.
paràtus -ùs 'preparativo, apparato ', de- riv. da paràre (v.
, 102: pareggia i piedi / e de- l'alte ginocchia / i pieghevoli nodi
: lo mat om e '1 soperbio de- splas a tuta sente, / l'
parrhasìus, dal gr. ilappàaio ^, de- riv. dai topon. ilappaala *
sono i curatori, overo i procuratori e de- fensori delle parti. g. m
da biasimare. sanudo, xiv-114: la de- liberazion prefata merita in certe particule esser
di giugno, acciò cada il parto in de- cembre entro le stalle. g.
dell'empirismo, dei nuovi hume del secolo de- cimonono e dei nuovi mistici.
lat. tardo passionàlis (tertulliano), de- riv. da passio -ònis (v
nel 1278; mod. pdtissier), de- riv. da pastis, mod.
un bel pastone in men ch'io non de- scrivolo, / quinci a stenderlo in
1551), ai origine provenz., de- riv. da paio 'zampa '
trucidare un vecchio persecutore: jeneval nipote de- v'esser complice del misfatto, onde
fratelli e figliuoli che furono di messer giorgio de- gl'abiati da melano deono avere,
, xxxvi-73: dell'altiero tebro che stimar de- vesi? trarre / vuol ne le
menollo, le man drieto ligato, j de- nanti a la donzella steso a'pèi
xvi), dallo spagn. pecorea, de- verb. da pecorear 'rubare bestiame
x-5-449: esser sofferto / ruffian potevi e de- trattor, / diserto, / le
'che ha i piedi grandi ', de- riv. da pes pedis (v
dal lat. picàre 'impeciare ', de- nom. da pix picis (v
peregrinare, per il class, peregrinàri, de- riv. da peregrìnus (v.
per conseguire un preciso risultato, tendere, de- dicarvisi; comportarsi in un dato modo
in finora, che siamo nel mese di de- cembre, non ha mai piovuto ancora
xxxv-i-611: mo ve dirai de que se de- vem perca9ar: / lo criator del
: potrebbe, forse, trattarsi di un de- riv. dal lat. precida,
fati recanti già a'suoi effetti i piaceri de- gl'iddii, concedeano graziosi venti alle
, 2-256: invitato la sequente matina a de- senare seco il buffone de lo imperatore
servizio del nostro intelletto non si trattano le de- mostrazioni e speculazioni circa le cose naturali
: el mio maestro me sguardava, / de- cea: filglia que poi fare?
. il prendere o il ritirare da un de- fosito una parte di ciò che vi
persona del conte d'anversa nel suo 'de- camerone '. f. m.
e deriv., v. presuntuoso e de- riv. presumpzióne, v
3-112: ah conte di forbes, peggiore de- gl'istessi farisei che inquirirono la adultera
un certo movimento, da non potersi ben de- nire se fossero rimasugli d'una
. volgar. porculàre, a sua volta de- nom. da porcùla, dimin.
del re et affliggeva li sudditi sino alla de- sperazione. vita di francesco maria de'
molte cose moderne e nuove da potere con de- gnità scrivare o produciare a luce.
seconda metà del sec. xv), de- verb. da frojeter (v.
intitolato * valerianus confessor, hoc est solida de- monstratio quod ecclesia romana hodiema non sit
di piedi quaranta,... si de- veno mettere in tal caso dentro del
. propina 'dono, regalia ', de- riv. dal class, propinare (
la propinquità delle cose sensibili è causa delle de- lettaziom de'sensi nostri e quanto sono
ed al propinquo / enea rivolto: i de- strier scorgo, ei disse, /
prosapie, che naturalmente producono spiriti elevati, de- enerano in costumi furiosi, come
libretto della sfera molto succinto ed un trattatello de- gl'instrumenti astronomici. ha lasciato anco
. prosopopeìa, dal gr. 7ipoaco7io7toda, de- = voce dotta, comp.
, xxxv-ii-325: no teni en reverenzia e de- spregco e guiltanga / de vana prospettate
dall'essercito, allora sappiate che la sua de- struzzione sarà di prossimo.
. prosùmere, prosumire, prosùmmare e de- riv., v. presumere e
non molto tempo pretenotàio apostolico, venne alla de- gnità del cardinalato. nardi, i-235
questo disordine, nato con tanta offesa della de- gnità e utilità propria. di costanzo
. documenti della milizia italiana, i-51: de- bono avere quattro mariscalchi, e quali
fecene grandissima istima, e, delle prime de- gnità che gli dette, fu ch'
, propr. 'osso nudo ', de- riv. da -|ixó < * >
. ptilosis, dal gr. wtixwpts, de- riv. da wtixov 'piuma,
] della lunghezza d'un pollice ', de- nv. da pollex -icis (v
, / sulla punta di gelo, / de- v'è più vasto il cielo,
ritmo cassinese, xxxv-i-13: en qualecunqua causa de- lectamo, / tutt'a quella binia
mediev. (eccles.) purificatorium, de- riv. dal tardo purificatone (v
al far la spia, per sfiducia nelle de- nuncie all'autorità, tanto più che
'tremante '(nel 1653), de- riv. da [to] quake
; / la quarta è temperanza contra van de- lettato. dante, conv.,
mogol, quindi il rubello / al feroce de- strier lentando il morso / si van
mancamenti. forteguerri, iv-355: tu, de- mea, raccogliti in te stesso /
avimento digradava verso il centro per facilitare il de- usso delle acque sporche o colorate verso
un lat. volg. * erraticàre, de- nom. da erraticus 'vagabondo,
pontefice mai non potè avere cosa alcuna di de- gnità o d'alcun bene, e
deriv., v. raggricciare e de- riv. raggricciaménto (raggricchiaménto)
nel secolo decimosettimo e per gran parte del de- cimottavo... da pensatori poco
ordinamenti della giustizia all'uscita del mese di de- cembre del detto anno in libbre trentamila
un rampone, che gli austriaci adoperavano per de- inquenti di particolare efferatezza. g.
il candido latte di cui risplende la tersa de- licatura di si fatti vasi mi rapresenta
insalati e rasciuttì. falconi, 1-75: de- vesi... rilavare più volte
documenti della milizia italiana, i-509: li de- cti officiali della conducta...
'l forte scudo imbraccia / e pn sul de- strier si raferma e rasetta. n
che si esplica in ragionamenti logici, in de- sostant. duzioni conseguenti o in
delle mascalcie, 1-12: quando la rema de- sciende a li occhi e le palpebre
gastigo che da'magistrati... a'de- liquenti si dona è per far bene
incrudirsi, riuscire indigesto, aggravarsi ', de- nom. incoativo da crùdus 'crudo
servita ', di 'regalare di 'de- scuidi '». regalataménte
, gli pareva passare infino nelle sante regioni de- gl'iddii. -regno dell'
...; e perciò la prudenza de- gl'imperadori cinesi ha regolato i loro
francia e la gran bretagna, offensiva e de- fensiva, essendo questi termini relativi e
fensiva, essendo questi termini relativi e referendosi de- fensiva a sé ed offensiva ad altrui
paolo come lo disse chiaro: 'qui de- scendit, ipse est qui ascendit?
reliquiae -àrum * resti, avanzi ', de- riv. da reliquus (v.
lxxxiii-499: or m'è tornato amaro lo de- lecto e lo bene, / e
nostre sono degli scioperati, de'farisei, de- gl'impotenti, e de'mercenari;
della fantasia, che informò-le restaurazioni del secolo de- cimonono, l'affetto al passato e
mazzeo ai ricco, 407: ben mi de- gio allegrare / d'amor che 'mprimamente
1-220: i musici italiani ribalbettano ora il de- bussismo come i pittori hanno ribalbettato il
, / con panni rotti, senza alcun de- naio. boccaccio, dee.,
, con valore iter., e dal de- nom. di bello1 (v.
non ebbe punto ribrezzo di acquistarsela con un de- itto. foscolo, 1-191: non
(spesso in espressioni sostituibili con un verbo de- nom. dell'oggetto indicato, in
camus, che aveva come titolo 'les assassins de- licats'. 37. ant
deriv., v. recomandare e de- riv. ricomandìgia,
, con valore iter., e dal de- nom. da compatto (v.
il bisogno di incorporare nel ministero il caduto de- pretis. 4. reintegrazione
uomo molto valoroso e fu molto in grazia de- gnmperadori di roma, imperocché fece grandi
eropri princìpi o alle proprie posizioni; senza de- olezze o cedimenti, senza eccezioni
ii-412: di nuovo sollevava il conte di de- vonia, che del rimanere addietro a
bianchetti, xxxvii-193: consegliò che barbiano se de- sfese / e ch'el metesse mano
molti stormenti / e l'anitrir de'buon de- strier possenti. sannazaro, iv-94:
con valore iter., e da un de- nom. da penna1 (v.
fa qualcuno, la sua opera [di de- rain] ad una funzione di semplice
: il suo [del coro] passo de- vrebbe essere con gravi giri ed eziandio
, con valore iter., e dal de- nom. da raffica (v.
firenze coh'inimici e contro li inimici del de- cto comune. landino, 286:
impulso di quella violenza e precipitazione che un de- spotico imperio stampa in coloro che temono
quale li subvenesse et aiotasse in quisto suo de- saventuroso periculo. = comp.
, con valore iter, e da un de- nom. da senso (vi)
domandare miracolosa, che contiene le persone de- gl'iddii, i risposi divini,
scuoter si dee perpetuo 'l vaglio, / de- turpator di fòri e tribunali.
rhythmoidès, dal greco pi * suoet&qs, de- riv. da pi * 9fió <
avaria. iacopone, 3-81: nulla cosa de- manno: / en veretà promettote de
a questo le venne a piangere e sospirava de- spectosamente, la quale ancora pans se
la deficienza di prove, la ritrattazione dei de- nunzianti, rendono finora nullo il processo
maschi, dai quindici o sedici anni alla de- crepitudine, allineati lungo 1 viali che
d'alessandro. anonimo romano, 1-194: de- stenneva la mano, faceva semmiante che
, lxxx-3-427: se la maestà sua si de- clarasse, porteria pericolo che, rompendosi
di loro vegnerebber seco, / e gli de- fenderian d'ogni guerra / e d'
mina deltanime, attendeva con inumana barbarie alla de- stmzione de'corpi. campailla, 1-3-49
, xii-129: essendo salita una donna che de- pose ai suoi piedi un grosso cesto
volgar., 3-7: quel santo omo de- scagao de la soa citae for de
de s. petto de monchie, se de- bano escimere del 'extimo rurare', e
. tardo ed. eccles. sacramentarius, de- riv. dal class, sacramentum (
giovinetto core / non produsse di te mai de- o fiore, / ond'ora
exagium, propr. 'peso, misura', de- verb. dal class, exigère 'pesare
, cioè salamoia o senape nel fine con de- coctione di fici. crescenzi volgar.
nascono. boccaccio, iv-207: per misericordia de- gl'iddii furono [la madre
egli la spesa per un 'momentum, quod de- lectat'provar taetemum, quod cruciat?
tenesse li beni dell'opra occupati. e de- bialo dire dinansi a lo populo suo
personal e natìa, sono i primieri a de- traere a quelli de'quali rimbomba per
dotta, lat. sanguinolentus, sanguinulentus, de- riv. da sanguis -ìnis (v
università di bisceglie, 206: li sansari de- biano mostrare loro libro del oglio averanno
pantera, 1-93: le vettovaglie che si de- veno provedere per servizio dell'armata sono
: le quali confermazioni e nove concessioni li de- biano essere fate in bona e valida
voce di origine incerta: generalmente è ritenuta de- riv. dal fr. ant
g. argoli, 680: vanno i de- strier con le sbrigliate teste / tenendo
e deriv., v. sbombardare e de- riv. sburlacciare (sburlaciare
: 'scalare una partita, un giuoco': de- trarlo da quelli che l'uno dei
. n. agostini, 6-1-72: quel de- mon falso pien di scaltriménto, /
, 88: venendo il decto imperadore al de- cto papa in lombardia, per molti
, pungenti tratti di spirito e quel brio de- leddiano di sapore quasi selvatico e perfino
. guerrazzi, 10-444: il giudice del de- cimosesto secolo, sbrancato dalla razza dei
, con valore privativo-detrattivo, e da un de- nom. da herba (v.
ferire: / « mesere, dacce adiuto de- fennenno, / che forno se ne
affluenti, dietro schermi d'alberi gracili appresi de- olmente al suolo argilloso, si
appicciate a le vene, essendono nel dì de- cemo liquefatte, per prova se cala
quel che più soffre è otello e non de- ducci, ii-7-218: dopo aver discusso
schisma, dal gr. oxto|ia -0x05, de- riv. da oxi&o (v.
182: 'sciopinato': descobinatus, saucius, de- fectus. sciupinìo, sm.
deriv., v. scomunicare e de- pegio mi ne contava, / e non
i confini con scorrerie, abbruggiamenti e de- struzzioni delle campagne. muratori, 14-85
quella scrignuta ». boccamazza, i-1-508: de- vemo sapere che 'l meglio ucello è
il lomb. ant. fa scucco, de- verb. da scuccà 'fallire (il
: o figliuol, veggio che m'ài de- relicta / o righi el sangue de
comp. dai pref. lat. ex-e de- , con valore privai, e da
. dai pref. ex-, e de- , con valore di alfontanamento, e da
valore intens. e iter., e de- , e * roteolàre (v.
ex- (con valore intens.) e de- (con valore privativo-detrat- di proiettili che
, con i pref. lat. ex-e de- , con valore intens. sdrulicare
suonni siano vanitati, siano moiti delusioni de de- monia, nientedemeno moiti suonni se trova
reverensia, rinvitò per la mattina rivegnente a de- snare seco. p. f.
, secundariamente, prenumptiando de le cose che de- vevano venire depo loro nella religione.
signàle, neutro sostant. di signàlis, de- riv. dal class, signum (
segno di dario. delfico, ii-362: de- vesi... osservare che tale
voglio mancare d'obedienza a quegli miei padri de- numero cardinale che equivale a sei
fanno elezione del mastro della nunziata, del de- putato della pecunia, del deputato della
un tiggon de fogo e tufo quel regnarne de- vegne salvaiura e le nobel vigne e
e le nobel vigne e quelle bonne terre de- vegnàn boschi de spine e de rovee
parlo degli amanti che s'usano, non de- gl'imaginati delle scuole platoniche, de'
arrestati. faldella, i-4-111: l'onorevole de- pretis, con meravigliosa cocciutaggine pretendendo di
lat. senecio -ònis (passato anche nella de- nom. scient.) deriv.
xxxv-i-582: lo bever e 'l mancar trop de- licadamente / embriga 'l sen de l'
incisione che in molte delle alghe unicellulari de- smidiacee si forma per costrizione mediana della
li antichi concili... sempre avevano de- chiarato la sentenza cattolica e poi dannata
immaginari, non li qualifica, non li de- nisce: li sente e rappresenta.
papini, v-514: framezzo all'innumerevole serpaio de- gl'imbestiati e dei marci era sorto
: il servar l'uva scelta fino a de- cembre, lo spremerla poi delicatamente nel
or questa sfaciata et importuna / toglier mi de- viglie, e l'adulazione sfacciata di
napol., dallo spagn. disfraz, de- verb. da disfrazar (v.
tirannico. periodici popolari, i-317: pochi de- porrann'o [all'avvento della repubblica
a capo chino ad allungare la linea dei de- portandi. -spostare da una
sfioccaménto del tessuto cromatico, forse attraverso il de- lacroix, ritrova un barbaglio dello splendore
uso lettera a quel modo che nel secolo de- cimosesto si costumava. -privo
deriv., v. sguaraguatare e de- riv. §guamàccia, sf
maniere al consorzio della gente signorile e ai de- streggiamenti morali della città, si adattavano
deriv., v. signoreggiare e de- riv. signorino, sm
da le mano de questa fiera silvana, de- voratrice de ogne mia contentezza e bene
molto amici e tanto che immediate senza rispetto de- sceseno a le nave, dove forono
. prose genovesi, 37: ancoe se de- letavam singuarmenti, perché saveam e eram
spanda. marino, 1-20-297: sinistrando il de- strier dal destro piede, / cadder
cose che 'ntervenire te puono, possano e de- biano tei trovare corredato e guarnito di
: li signori veneziani eranno nutriti in tante de- licateze e morbidi e lascivie e delicateze
tardo systematìcus, dal gr. aucmjuatixóg, de- riv. da oi) ott)
svolse nell'italia settentrionale nei secoli decimosesto e de- cimosettimo pel bisogno di regolare i corsi
(v.), piuttosto che de- sene [dei suoi libri]
3-ix-1989], 43: dopo l'utopia de- con degli enormi picconi e cede.
lo star che tanto / gli fece il de- strier sopra, mezzo infranto. p
si convenga. tasso, v-64: si de- vrebbe tenere obbligato o a la mia
da lodi, xxxv-i-613: grassi palafreni -e de- strier secomadi, / de belle vestimente
del sole, o sia della religione e de- gl'incas. foscolo, ii-354:
, 4-130: deto raia abuleis, avendo de- scaciato suo gennero, re de bachian
settembre 1985], 21: le conseguenze de- pressigene e somatizzanti appaiono scontate.
aretino, v-1-528: io dedico a la de- gnità vostra la piccola somma dei versi
deriv., v. soprapprendere e de- riv. sopraprèzzo e sópra
, non poteva caminare con quella celerità che de- gravi dell'acqua,... poste
confacevoli al vino, che fannosi bollir col de- fruto, all'incirca queste: ghiaggiuolo
consciengia non rimordesse di prenderlo, ed alora de- bia sostenersene cum parola del suo confessore
177: a zascauno vizio è preponudo e de- putado uno demonio e quello à soto
spintasi oltre per antiguardia la fusta capitana del de- za, non fu dieci remate in
e deriv., v. soprapprendere e de- riv. sovrapprensìbile, agg
o fante, non te reputar soga cosa de- solver lo cavello... e
v. spazio); secondo altri, de- nom. da spazzo.
cui consorte / al debitone ei fa suo de- bituzzo. = forma aferetica
, il cacciatore barbuto e spennacchioso del principe de- midoff. = deriv. da
., iii-19: spisso le cose pensate de- nanti mancano e le cose non sperate
tardo spermatìcus, dal gr. ajcequaxixóg, de- riv. da ojiégna (v.
lo argalia, rivolto, / con quel de- strier che al mondo non ha pare
con valore intens., e da un de- nom. da. piccino (v
. plur. zool. famiglia di poriferi de- mospongiari, comprendente diverse specie d'acqua
loco, e per gettare diete spurcheze lo de- biano adomandare al sindico e catapani,
rendevasi sprezzatóre di ogni riposo e di ogni de- izia. giordani, v-99:
de'beni del prossimo, ma ancora sprezzatore de- gl'iddii e sacrilego. castelvetro,
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-83: tale de- cea mal de me a torto,
... non comandi alli suoi ministri de- monia e imaginazioni e fantasie che ne
'esser verisimile che succedano di tempo in tempo de- gl'inverisimili'. gherardini, lxxxix-ii-157:
: massaio con istaio / di maggio fa de- naio. proverbi toscani, 67:
milizia italiana, i-329: debbino sempre tenere de- scripti, armati et ordinati..
milizia italiana, i-15: decto capitano sia de- fensore de l'officio de'signori nove
che tanti bei stenterelli vanta / venti quattro de- cembre mille ottocencinquanta. gramsci, 11-259
incorporarsi ne'suoi domini in virtù di patti de- ditizi. nievo, 436: i
avv. in modo erroneo, infondato o de- viante; contrariamente alla logica, alla
fabio riuscì molto meglio il disegno che a de- cio: il quale si straccò ne'
eo sono straineri, / vivo in gran de- sianza. 3. inesperienza
eo sono straineri, / vivo in gran de- sianza. 2. che
di straviare), agg. ant. de- viante; traviante. f
prima gli frustano e striano in rosso-blu le de- per estens. macchiato, imbrattato.
, che fioriva poco oltre la metà del de- cimoquinto secolo. vien riconosciuto costui come
, sentenno la subitezza dello patre, partivase de- nanti, dava la voita. alberti
, ii-251: non meno sugosamente che brevemente de- scrisselo san cipriano. g. b
questo. grillo, 530: lasciar queste de- gnità superlative a chi superlativamente le merita
(calco dal gr. ujreqùetixóg), de- riv. da superlatus 'iperbolico', part
iii-19-211: guglielmo oberdan la mattina del 20 de- cembre 1882 era stato suppliziato in trieste
: sorcio delle chiaviche, surmulotto ('mus de- cumanus') grosso, ha la coda
pass, di tabouer ^ dichiarare tabù', de- nom. da tabou (v.
. c.) 'recidere un ramo', de- nom. da talìa, per talèa
in rezasco, 1163]: far se de- bia elezion di xxiv nobili nostri per
gente; / fassi far largo il buon de- strier baiardo: / chi la tempesta
-mala tentazione: / « che fai, de- toperata -d'onne tua nazione? /
, passato in seguito nel linguaggio scient, de- riv. da terère 'sfregare,
terminare, propr. 'segnare il confine', de- nom. da termìnus (v.
nel xiii sec. a ravenna), de- riv, dal class, terra (
piacemi che le nostre paiolate stiano bene. de- spiacemi che la febre quartana e terziana
e1 re cristianissimo vene a trovarmi, de- chiarandomi la qualità de la istoria,
di qua mo'di là, guardandolo. de- bascetta, 114: 'tirapròve':
dal gr. nxoxe ^ a'ixóg (de- riv. da nxotancùog 'tolomeo', legato
e po fendè a delle frasche? ve de- vertì colle donne al. casin?
1-86: questa parola tornò in pregiudicio di de- -palesarsi, esternarsi nuovamente (uno
essendo le grazie figliuole di giove, non de- vemo pensare di far piccolo peccato et
estens. mezzo di sostentamento, somma di de- a tozzi e bocconi: con discontinuità
xxviii-16: comandamoti [rivolto al carnevale] de- strectamente ca, tra qui e martidie
gr. tgó / w ^ a, de- gno d'israele. g. manganelli,
e trasgressioni. stigliani, 210: il de- cimosesto modo è per sentenzioso trapasso,
, peccheresti gravemente. boiardo, 1-13-28: de- strier del mondo con questo si vanta
., v. transustanziare e de- riv. trasvalicare e deriv
[rezasco], 7-2-121: credemo che de- bia dame treta de grani.
volgar., 3-1 io: e fon de- nance a nabucodonoxor e ingonegian se con
ugni fructo d'arborxello, / dolce e de- lectevele e bello; / tal rende
, propr. 'ripartire fra le tribù', de- nom. da tribus (v.
trientalis, da triens -entis 'terza parte', de- riv. da tres (v.
tardo tropologìcus, dal gr. xqojioxoyixóg, de- riv. da xqojtokoyict (v.
lai mediev. tubare 'suonare la tromba', de- nom. da tuba (v.
sicuro tutàmine nella mia navicula, il perché de- meare al materno regno et destinata insula
, 36: la cosa prolungandosi fino al de- cembre, e in ultimo l'ìmperadore
: lo quinto, amore menarne -ad esser de- sponsata, / al suo figlio dolcissimo
: morì 'l secondo dì all'uscita di de- cembre. quaderno di un commerciante pisano
altre sue virtù, prendeva piacere e se de- lectava molto de utilitare li suoi amici
ode nella quale sarà detto molto male del de- pretis, del mancini e del popolo
fr. végétarianisme (nel 1877), de- riv. dall'ingl. vegetarianism (
venere'), poi 'riverire, rispettare', de- nom. da venus -iris (v
[donnola] s'insala, e un de- naio della sua carne invecchiata col sale
: ad amori vezzosi, verricelli di voci de- monstrative composti. f. f.
: marsilio a mandricardo avea donato / un de- strier baio a scorza di castagna /
volar la testa, altretanto più gli fa de- bolire le ginocchia. berchet, 77
ruzzini, lxxx-4-380: alla virtù di molti de- gl'ecc. mi precessori toccò l'
de santa agnexe, da li proprii prevei de- biasse confessare. guglielmo da saliceto volgar
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da aerare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore di derivazione, e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da albumina
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da amplificare
. da auro col pref. lat. de- , con valore privat, e coi suff
fiat, 655: la eai, per de- biture sue verso la sfim rilascerebbe alla
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da canapule
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da canapule
'cappa, copertura', col lat. de- , con valore privai decapato (
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da capsula
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da carbossilare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da carcerare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da cartello
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da cera
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da cera
. da cespuglio col pref. lat. de- , con valore privai decespugliatóre, agg
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da classificare
da cloro, col suff. lat. de- , con valore privat. declorato (
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da collettivizzazione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da comprimere
. da comunistizzare col pref. lat. de- , con valore privai, e col
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da concentrare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da condizionare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da congestione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da consolidamento
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da contestualizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da contrarre
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da contrattura
da corno, col pref. lat. de- , con valore privat. decornazióne
da corna, col pref. lat. de- , con valore privai, e col suff
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da costruttivista
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da costruttivo
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da costruzione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da crescita
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da criminalizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da cristianizzazione
con sovrapposizione del pref. lat. de- , con valore privai dedicàbile,
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e dall'ingl
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da fibrillare
= comp. dal pref. lat de- , con valore privai, e da fiscalizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da fonologizzazione
da foresta, col pref. lat. de- , con valore privai deforestazióne, sf
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da geminazione
, 12-365: ecco dunque babette fra i de- gaullisti. dégorgement [degor /
, comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, dal gr.
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da indicizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da industrializzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da lattosio
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da legiferare
, comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, lex legis
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da legittimare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da localizzare
= còmp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da locazione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da lottizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da medicalizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e dal verbo
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da motivare
, comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e musca
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da nazionalizzare-
da nocciolo, col pref. lat. de- , con valore privat. denocciolato (
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat, e da odorizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat, e da onomastico
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat, e da orbitare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da ospedalizzare
da partito, col pref. lat. de- , con valore privai, e il suff
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e dal part
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da personalizzato
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da un
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da polimerizzare-
. da polpa, col pref. lat de- , con valore privai depolpatóre, sm
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da polverizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da pressurizzare
. come avremo una misura per calcolare la de- preziazione della lira di piemonte?
preziare per prezzare col pref. lat. de- , con valore privat. deprivare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da professionalizzazione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da proletarizzazione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da psichiatrizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da qualificare
= comp. dal pref. lai de- , con valore privai, e da realizzare
= comp. dal pref. lai de- , con valore privai, e da regolamentare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da regolare
'il regolare', col suff. lat. de- , con valore privat. dereìsmo
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da responsabilizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore di allontanamento, e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da rubricare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da sacralizzare-
. da salino, col pref. lat de- , con valore privai, e il sufi
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da scolarizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da segretare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da semantizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, da ossì \
da sovrano, col pref. lat. de- , con valore privai, e il suff
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da stabilizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da stagionale
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da statizzazione
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da storicizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da storificare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat, e da strutturare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da territorializzazione
deriv. da togliatti col pref. lat de- , con valore privat., e coi
di 'veleno', col pref. lat. de- , con valore privat. detossicazióne
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, da tossi [
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat, e da vascolarizzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
vado a usare questa mia virtù linguistica e de- viazionistica. = deriv. da
da viscere, col pref. lat. de- , con valore privat. devocalizzare,
da vocale, col pref. lat. de- , con valore privat., e il
da volt, col pref. lat. de- , con valore privat. devolution [
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privai, e da languire
da mazza, col pref. lat. de- , con valore intens. dimazzatura,
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e articolato1
= comp. dal pref. lat. de- , con valore di derivazione, e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dalpref. lat. de- , convaloreprivat., eda citazione; cfr
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
. da clericale col pref. lat. de- , con valore privat., e il
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
, comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
28-1334: il potere spoliticizzato, deideologizzato, de- (si vorrebbe dire) moralizzato:
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dalpref. lat. de- , con valoreprivat., eda underiv.
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dalpref. lat. de- , convalore privat., e da underiv
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e dal
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e territorializzare
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore di allontanamento, e da
= comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., e da
, comp. dal pref. lat. de- , con valore privat., edaundenom
adattati ai talenti debordanti e ilarotragici di danny de- vito e michelle pfeiffer, i due
comp. dai pref. lat. ex-e de- , con valore privat., e da