. tr. affascinare, allettare. de' sommi, 1-48: ecco qua quell'insolente
mio bello, / deh muovasi a pietà de' miei lamenti: / (per
s. maria maddalena de' pazzi, v-67: andò alli armari,
, 31: presi ad esaminare le dimensioni de' toraci de'toracolombare, agg. medie.
: presi ad esaminare le dimensioni de'toraci de' toracolombare, agg. medie. che interessa
del mare, e non dalle torbe de' fiumi lontani che mettono nelpadriatico, portato
mettono nelpadriatico, portato quivi per opera de' venti. targioni tozzetti, 6-26:
i-2-124: le torbide del fiume serchio e de' suoi due vicini, la magra e
molto) che nel dezza de' propri affetti e soggiogati tutti i giovenili pensieri
entrò trionfante di quelli al reggimento de' popoli a sé sotto torbidamente
. michelini, 387: che tacque torbide de' fiumi mosse velocemente rodono il suolo mobile
, 545: della disubidienza o torbidezza de' soldati si dànno molti gradi. botta,
, come nel mar rosso, spiccar vive de' sassi, ma ricorle alle prode.
, la qual suole lasciare alle rive de' fiumi l'acqua torbida, quando il
le piante] la tetri- chezza rabbiosa de' venti torbidi, perché quel clima apprende
esser confusa l'istoria, nelle opere de' quali è torbida o dissoluta l'osservazione de'
de'quali è torbida o dissoluta l'osservazione de' tempi. muratori, 8-i-qi: quindi
asperga / e oblii ne'sonni torbidi / de' suoi signor la verga. -profondo
lo imperadore putentis- simo pensava alla natura de' galli, e temeva che [saturnino]
vennono a lui ambasciatori di grande parte de' morini, scusando l'errore di sua gente
sino al dì d'oggi la nobilissima famiglia de' marchesi estensi, ora duchi di modena
del volto pallido ed oscuro, / così de' torbidetti occhi soae se questa sia come
istaccarlo l'allume da'tavoloni, si prende de' scarpelli o mazzuoli di legno ben cerchiati
potrai co. lloro acontare e richiederle de' tuoi bisogni. landino, 382: passando
l. martelli, 3-344: per virtù de' suo'incanti ne promette...
e 'l mal cammin dispregia. lorenzo de' medici, 10-ii-423: se già madonna
fare del manzoni è diverso dal fare de' più, che, togliendo la locuzione
torceran da te mai l'appetito. giuliano de' medici, 5: o quante volte
dall'asta, e ci son quelli (de' lavoranti) presti a rimetterla sul tagliatoio
, 8-4 (1-iv-696): l'un de' giovani, preso un torchietto acceso in
fossero da davidde da cantarsi al tempo de' torchi, cioè delle vendemmie. -per
sono co'torchi vanno ugualmente fra mano de' dotti, e degl'indotti. passeroni,
: abbiamo rivisto le prove di torchio de' primi fascicoli del giornale. -in
tutte quelle cose che, sebbene ne'paesi de' negri sono cose quotidiane ed ordinarie,
feste gemere i torchi sopra le bambocccrie de' vostri cervelli. muratori, cxiv4- 33
delle belle arti sudano per imprimer de' libri che sieno di solo passatempo a chi
oltre a quello che per dedizioni però migliori de' libri, che chiamano rossi e negri,
, se ne fa artificialmente della grassono de' torchi olandesi. sergardi, 1-159: per
i-273: è già uscito dai torsezza de' suoi rami, quando si pestano e poscia
infortire avanti che elle si sotto- da'torchi de' giunti. foscolo, iv-480: non abbiamo
per consolare la fantasia degli infermi e de' loro domestici, e non già per isperienza
questo, per l'allegrezza e benevolenza de' cavalieri, fu chiamato torquato. ugolino
dì xv di luglio bernardo d'antonio de' medici mi presto una grillanda di velluto
, con torchi d'oro intorno a'colli de' cavalli e degli uomini.
canti della città si trovano del continovo de' ragazzi con piccole torcette a vento per far
anche da'medici il reumatismo di alcuni de' muscoli del collo pel quale non possiamo muovere
pubblici e privati. b. de' rossi, 15: furono accese le torcie
fanno degli obelischi, delle girandole, de' torcieri. d'annunzio, iii-1-1040: 1
2. figur. ubriacone. lorenzo de' medici, 12-643: el sere ebbe di
burchiello, 12: così nel gocciolar de' torcifeccioli, / l'odor degli agli
come lesbina faccia una parata sì comica de' suoi guardi, del suo riso,
suo riso, de suoi stupori, de' torcimenti della sua bocca, della de
bocca, della de licatezza de' suoi riflessi con sì spiritosi oibò. g
non vollero menare, accicché alle percosse de' bolcioni acconcio non fosse, ma con
sua vita, i torcimenti e le scorrezioni de' costumi. beccaria, ii-15: le
servono per rasciugare e ripassare il pelo de' cavalli. cicognani, v-2-17: il costume
cantini, 1-28-59: l / arbitrario pagamento de' prezzi delle manifatture de'drappi a'tessitore
/ arbitrario pagamento de'prezzi delle manifatture de' drappi a'tessitore o delle incanature o torniture
vedrà liquori uscir chiari e adorni. lorenzo de' medici, ii-143: ebro di caritate
sulla croce. 5. maria maddalena de' pazzi, ii-313: pregando il padre che
a'librai per tagliare e pareggiare le carte de' libri. faldella, 1-5-293: quando
ineguaglianza della carta o per iscarsezza di cura de' torcolieri. alfieri, i-243: dovei
si fa la sardegna tutta al giungere de' tordi. 3. cacciatore di tordi
e per paludi e laghi, f perché de' pesci e dell'acqua son vaghi;
per paludi e laghi, / perché de' pesci e dell'acqua son vaghi; /
barbigiioni. monti, vi-130: il fischio de' tordi ha cominciato a farsi sentire,
verrai nell'ottobre, e mangère- mo de' tordi. piovene, 7-354: conoscere la
più spesso è carca; / quando de' tordi son, sempre n'è piena /
. brancati [plinio], 9-15: de' pesci che abitano tra sassi ce manca
trote, delle cheppie, degli aghi, de' lucci, de'tordi. b. del
cheppie, degli aghi, de'lucci, de' tordi. b. del bene,
dia addietro; che e'non ne dà de' sì fatti ogni dì nella ragna.
. cesareo, 27: i nidi de' tordetti / empion di zirli i platani /
marchi, 1-ii-283: 'toreumatografìa': spiegazione de' marmi scolpiti, come que'moltissimi che il
brevità ed eleganza diede il bellorio, de' bassirilievi della colonna traiana, ed il vescovo
andrò inanzi a'cavalieri né alla torma de' pedoni. d. bartoli, 2-3-315:
ch'è donna e guidatrice della torma de' muli vettureggianti. statuto dell'università e
, 2-340: vedeasi per li revertiginosi corsi de' venti venir di lontan paesi gran quantità
dalla chimmeria valle uscian le torme / de' sogni negri con diverse forme. alfieri,
padri, i figli, l'ombre / de' perduti compagni. -di animali
gli elefanti] in torma. lorenzo de' medici, i-258: al dolce tempo il
danni delle cose, dopo le morti de' figliuoli, dopo il tormentamento delle fedite.
sacrilegio il pubblicar le più recondite proprietà de' numeri e delle quantità incommensurabili e irrazionali
cavalca, 20-29: un gentiluomo de' baroni dello imperadore, essendo vessato e
, l'invidia o la nequizia / de' critici sinor mi ha tormentato, / meno
conservar la famiglia, a procrear cioè de' figliuoli, per tormentarsi a tormentarli nella
le altre, tenebre palpabili, flagelli de' tormentatori, orrida visione di demonia.
dante, prima per la veduta orribile de' tormenti infernali; poi per lo passare del
! sento che l'amarti mi costa pur de' tormenti: ma non importa: una
, ma aspettano le occasioni. lorenzo de' medici, i-113: nasce di poi la
coloro che chiamato hanno virgilio il tormento de' grammatici, potevano altresì chiamarlo la peste
grammatici, potevano altresì chiamarlo la peste de' traduttori, come colui che mostra orni
elle [le donne] sono la ruina de' padri, tormento delle madri, flagello
padri, tormento delle madri, flagello de' fratelli, vergogna de'parenti, consumamento
delle madri, flagello de'fratelli, vergogna de' parenti, consumamento delle case, e
suoi nemici in preda / l'avanzo de' suoi bellici tormenti. panigarola, i-195
iii, 362: vaghe d'alcuno tormentuzzo de' loro amanti, si dogliono, si
colla quale il pettinagnolo raddrizza il filo de' suoi strumenti da taglio. =
desidera di tornarsi al padre. lorenzo de' medici, 11-321: essendo già in cammino
suo tanto desiderato aspetto e vicino alla visione de' sua belli occhi. buonarroti il giovane
mercatare ma niente comperò la mattina. lorenzo de' medici, i-96: tornare a vederla
volte essere ito per vederla. giuliano de' medici, 126: dunque a sì gran
lo sdegno di madonna laura, ben de' giudicarsi, per le ragioni addotte di
fede del salvatore jesù cristo. lorenzo de' medici, ii-ii: poi giungendo al
lo esercito gagliardo dovesse muover l'animo de' popoli a tornare all'ubbidienza, e
l'abbadie e diocesi, fondazioni e residenze de' quali sono posti fuori di olanda e
torneranno alla proprietà, godimento et usufrutto de' loro beni, come di sopra si è
p cattaneo, 6-14: nella regione de' trogloditi è un lago chiamato insano o pazzo
emozione (il sangue). lorenzo de' medici, 11-230: con uno semplice sguardo
- quale è 'n me tornato. lorenzo de' medici, 11-178: io prendo ardire
marato. d. bartoli, 16-1-135: de' pellegrini, che rimangon colà,
utile / la parte va tornare de' tempi e degli accidenti, che a chi
crito s'apponesse, dovrebbonsi nella varietà de' secoli rivolger alba, 1-143: tenevano
metà dell'ottavo secolo as de' balli: onde bisogna bene pensare ai termini
io abbi per 90 lire di quelle de' 7 / 8? cioè a dire:
occupamento seguì il triumvirato di ottaviano e de' compagni. v. borghini, 4-89:
delle colonie, che la fa creatura de' triumviri. ulloa [guevara], i-12
ben disse fozio, parlando delle proscrizioni de' trionviri di roma. solaro della margarita,
triumviri insolentissimi e operanti contro il costume de' maggiori. 4. scherz.
sono i'nessuna operazione confermi dall'effetto de' grandi. la qual cosa qui di
leonardo, 2-354: trattato che hai de' moti de'solidi gravi, tratta de'
, 2-354: trattato che hai de'moti de' solidi gravi, tratta de'gravi liquidi
de'moti de'solidi gravi, tratta de' gravi liquidi e dell'aria, e de'
de'gravi liquidi e dell'aria, e de' moti del foco, e col moto
, né per sottrarsi / alla man de' nemici addietro osava / dar volta al cocchio
trivello. garzoni, 7-546: le maniere de' lavori sono: ori a filo,
predominio del buon gusto sul brio ineducato de' soliti cantori nostri, che ogni spettatore
leggerà i libri degli scrittori grandi, che de' triviali. 4. che è
clodoveo, con un lusso da scuderia, de' costumi da scudieri, in mezzo ad
piacere, imparai ben presto le voluttà de' molli costumi. -umile, degradante (
, che non è maraviglia che sia uno de' più triviali soggetti di discorso nelle nazioni
e con evidenza e proprietà espressi, de' quali si può fare un nobil maneggio,
suoi elementi [del granito] sono de' più triviali, la mica, il
se non se forse al modo trivialétto de' buoni fiamminghi. -trivialùccio. tommaseo
e alle volte pur fra la trivialità de' soggetti trovava modo a esprimere novamente gli
caro, 4-935: sole, a cui de' mortali ogn'opra è conta; /
giuno, de le mie cure, e de' miei falli / pronuba consapevole e mezzana
, e chiara ipotesi gentile: / e de' l'alcali, e l'acido,
citolini, 536: le special maniere de' versi sono l'eroico, ove- ro
, 7-iv-94: finquì ab- biam parlato de' ritmi composti in versi trochaici senza cura
versi ottonari) e la prima tetrapodia de' due periodi in cui è partita la
per li versi tetrametri, l'andar de' quali, percioché son fatti di trochei,
. v.]: 'trocheiforme': termine de' naturalisti. aggiunto di po a
tacciamo dunque del pico marzio, insegna de' romani, de la grue, vigilantissimo
quelle delle cornacchie e delle civette, quella de' milvi e corvi, d'aquile e
anti- pate, poiché gli erano preparati de' farmaci amorosi, cioè i trocisci,
e porli dove fa bisogno nelle fabbriche de' tempi e delle opere pubbliche, e
navicellate e ci vedrebbe delle porpore, de' buccini... de'trochi. micheli
porpore, de'buccini... de' trochi. micheli, iii-10-161: questo
sono i trofei, fabricati delle spoglie de' nemici, e piantati loro in su gl'
stessi in attitudine di sottomissione. lorenzo de' medici, i-3: a questo fine adunque
... /... e de' famosi / uomini demolir gli alti trofei
avrien securo in loco, / ove poi de' nemici era trofeo, / se la
di pers, io: per trofeo de' suoi rigori avea / de le ceneri mie
[plinio], 37: nel paese de' trogloditi è la fontana del sole a
, quantunque elle si rischiarino come quelle de' vivai, sono sempre inferme e di pessima
di siena, 76: niu- no de' sottoposti della detta arte [de'carnaiuoli]
no de'sottoposti della detta arte [de' carnaiuoli] uccida o vero faccia uccidere
... fa priamo domandare ad elena de' capitani greci stando in su una torre
. v.]: 'troiano'. termine de' cavallerizzi. aggiunto di cavallo che ha
politi, 1-704: 'troiata', la quantità de' porcelli che nascono in un parto,
hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini e delle buone donne per moglie
anche d'uomo sudicio della persona o de' costumi. viani, 19-456: sono degli
. tassoni, ix-384: le lodi de' prìncipi sono trombe della fama. g.
del verbo di cristo. giusto de' conti, i-59: questa ligiadra e pura
un ventolino agevole / fra le cime de' pini e quelle trombano; / quanto
: indi l'accorrere dei cittadini, e de' guastatori, e de'trombatoli, che
cittadini, e de'guastatori, e de' trombatoli, che cogli schizzatoi volti alle finestre
: il sonar le trombe e le maniere de' suoni loro:... la
si udivano eziandio le voci distinte, de' soldati. c. arrighi, 2-23:
, 52: all'ultimo il merito che de' nostri stenti et miserie per aggradire et
vel coprirei di forme gotate. lorenzo de' medici, ii-316: o trombette svergognate
cronichetta d'incerto, 253: il trombettino de' fiorentini, e messer amerigone tedesco era
: si mosse con tutto il resto de' cristiani, e sonarono trecento trombetti alla battalia
, xii-682: questo era il tenore ordinario de' sermoni di tutti i predicanti trombetti di
canti canascialeschi, cxviii-204: canzona de' lanzi trom tre cornetti.
fiorentini temendo che pistoia per ledette parti [de' bianchi e de'neri] non si ribellasse
pistoia per ledette parti [de'bianchi e de' neri] non si ribellasse, si tromi-
. sanudo, xx-441: se fida de' francesi, i qual senza dubio vi
, essendo la romana lingua e quelle de' barbari tra sé lontanissime, essi a
c'hai si faran tutti monchi. lorenzo de' medici, i-244: se dà libertà
. tasso, n-ii-358: nelle morte de' mariti... usano anco in
, e sopra tutt'altre i libri de' prìncipi. tommaseo, clx-i-436: se aveste
mi raccomando, sta con dio ». de' mori, 1-116: « non v'
malattie, minaccianti di troncare il filo de' nostri giorni. goldoni, ix-278: empia
buonafede, 2-iv-311: il bruckero ad imitazione de' sui maestri morde questo ecclesiastico come troncato
arebbe avuto a rimanere in terra straniera scherno de' nemici. b. corsini, 8-42
vita di una persona). pazzi de' medici, 59: i'son venuto sol
sospir, languido sguardo / chiesi qualche pietà de' miei tormenti. pellico, 3-116:
e del cino, amendue le nature de' detti arbori si mutano, e fanno più
e astruse, si scuoprono più dure de' tronchi e marmi. g. gozzi,
striombra / recando il sol nel bruno de' dolci occhi. 2. per
nel caso propostomi, vedo in quello alcuni de' sintomi di questo, l'arto inferiore
regnator di libia il grave trunco. pazzi de' medici, 124: l'armate /
chiaramente mostrava esser la riva del detto fiume de' bolognesi, il duca volle rovinare detto
piazza. manzoni, v-2-623: voglio parlare de' lavori in parte principiati, in parte
nel secolo 1300 da un certo pezòlo de' gozzi. tornasi di lampedusa, 154:
che fu maritata in la prestante famiglia de' guastavilani. marradi, 413: al vecchio
]: di grazia osservi il tronco de' discendenti, pag. 155. 12
, e dal cerebro i nervi, strumenti de' moti arbitrarli. nomi, 3-11:
niuna se ne disloga. viaggi di nicolò de' conti, 182: l'isola di
alcuni altri gettavano nelle grotte le cataste intiere de' tronconi de'più grossi alberi e i
nelle grotte le cataste intiere de'tronconi de' più grossi alberi e i mucchi de'sassi
tronconi de'più grossi alberi e i mucchi de' sassi. d. bartoli, 4-2-52
ferma ne'polmoni, ma per quei forami de' medesimi polmoni passa nelle vesciche membranose e
sotto le nuvole, e scorse poi de' cavalli sbigottiti che galoppavano in furia su
l'aveva. s. maria maddalena de' pazzi, 11-68: l'oro s'adopera
investigazione di questa proporzione delpaccelerazione del moto de' gravi descendenti? fagiuoli, i-83: cortesia
ogni terrestrità. s. maria maddalena de' pazzi, ii-349: si cominciò dall'ultima
figurate con molta convenevolezza, come le statue de' giudici senza mani, descritte da plutarco
v. galilei, 1-65: le costituzioni de' quali [toni] furono dagli antichi
aspetti della luna col sole le congiunzioni de' tetracordi. gianelli, i-92: suoni,
o nell'acuto, la piena unione de' quali costituisce il diapason, cioè l'ottava
(per accostamento scherzosamente paretimologico a troppello de' porchi s'andò a gittare per avalle laggiù
in testa, per darsi tanto pensiero de' fatti di renzo. pascoli, i-41:
fece un manicaretto troppo buono. giuliano de' medici, 73: poiché amor me tolse
bastevole transito. fagiuoli, vi-28: de' bandi se ne son mandati troppi, /
ira, che tu a alcun de' tuoi il dicessi, ché egli ne potrebbe
con gli altri abitatori del mar rosso, de' quali anco egli non aveva cognizione.
è vizioso, e simili detti. de' mori, 1-87: meglio è peccar nel
. v.]: 'troscia': termine de' conciatori. piccola fossa in cui si
pacichelli, 1-163: si traggono ancor de' carpioni, luci, e tratte di
7-239: aprirono l'ingresso al rimanente de' cavalli toscani, che scagliatisi di trotto
non so quante miglia al trottarèllo noiato de' cavalli. verga, i-408: udiva il
cittadino, il quale ebbe nome guido de' cavalcanti di firenze, uno fanciullo con
, a'sassi scagliati, alle trottole de' fanciulli. g. gozzi, 1-39:
francese, quelle che lavorano sulla punta de' piedi e si mettono in bilico,
in ciascun lato della quale sono dipinti de' numeri come nei dadi, con essa
di atti illeciti o delittuosi. provvisioni de' consigli maggiori della repubblica di firenze [
gaio mallio, tuo compagno e ordinatore de' tuoi maliziosi trovamenti e moverebbe romore?
gemelli careri, 2-ii-476: il dì de' 22 dopo 3 leghe trovammo ocagna, terra
l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati / la notte che le
, che l'esercito ci entrasse. de' mori, 237: ciente per ciò s'
prop. subord.). neri de' visdomini, 254: no finai, né
1-433: l'uno e l'altro de' quali fini mi verrà fatto di conseguire,
di questo eccelso dominio, contrasse per causa de' suoi fratelli una fiera nimicizia con alcune
più a sì fatti pericoli. lorenzo de' medici, ii-238: chi mette tutto il
de lo corpo laido e bructo. lorenzo de' medici, 11-293: truovonsi scritte due
imperadore, e però era chiamato re de' versi e di canzoni. =
, i-4-303: giovò ognora la patria de' suoi studi, de'suoi lumi e delle
ognora la patria de'suoi studi, de' suoi lumi e delle sue trovate tecniche.
findings. redi, 17-143: 'spedale de' trovatelli': quello spedale in firenze si
. de notari, 18: che dirò de' più moderni tro567: eragli ancora dipinto
caratterizzato da capacità inventiva e idea-facilitare il commercio de' popoli affatto disgiunti e separati francesco i aveva
: per tutti questi luoghi udii la fama de' nuovi regni trovati, e da ingegni
di sotto il nitro, l'imbratto de' secoli e la calce ignorante.
ze sì annullarono il detto uficio de' xiiii, e si creò e fece nuovo
. algarotti, 1-iv-249: la proibizione de' libri non è trovato moderno; né
ancora alcuni lochi, che allegano materie de' filosofi, o per sé sole, o
. parini, 411: ser giove avea de' bei trovati a moggia. / forse
non giudicai opportuno di difendere la verginità de' miei piedi perché appunto in quella eravamo
. giamboni, 4-30: zoroastre re de' battriani, e trovatore come si dice
magico, e dopo zoroastre, re de' bastriani, trovatore di quella iniqua arte,
, e l'una delle ultime invenzioni de' primi trovatori del linguaggio. 2
imperadore, e però era chiamato re de' versi e di canzoni. ottimo, i-51
alcun di quei dieci ordini di cose de' quali aristotele o archita fu il trovatore,
e con addosso questo nuovo pregiudicio della fuga de' complici, e poco appresso convinto falsario
(un atteggiamento spirituale). corona de' monaci, 49: l'ubidienza, carissimi
spettava al secolo precedente, e alle razze de' cavalieri poeti che dove avevano signoria tenevano
: prima di dante, le poesie liriche de' trovatori, ('troubadours'), le
, ('troubadours'), le epiche de' trovieri ('trouvères') dalla provenza e
sta, che non solamente nella poesia de' troveri e trovatori (che è notato da
: diè materia alle leggende e a'conti de' 'troveri'della francia settentrionale dei 'minnesingeri'di
zioni, e quel ch'incontro al numero de' bissesti, nella colonna dell'equazione trova
opporsi ad alcuni trozzi miserabili delle falangi de' macedoni rifatti di pezzi. b. visconte
, 1-687: sta giuocando larte talumio re de' veien- ti con non so chi a
: truccia, truccia, dice uno de' giuocatori al compagno; e quasi immediatamente
vien egli [anassimandro] per la regola de' contrari ad ammettere il potersi fare qualche
vien egli [anassimandro] per la regola de' contrari ad ammettere il potersi fare qualche
gl'imperiali, smaniosi che più di quaranta de' loro soldati sparsi per quella campagna.
all'armi dello sueco trucidati da tre mila de' fuggitivi cesarei. manzoni, storia della
: voglio dire, che di capestri, de' pugnali, de'giudici, de'manigoldi
che di capestri, de'pugnali, de' giudici, de'manigoldi, d'impiccati,
, de'pugnali, de'giudici, de' manigoldi, d'impiccati, di trucidati,
crusca]: i crudeli ministri, trucidatori de' santi martiri. alfieri, xv-75:
al contaminato di tanto sangue i zampilli de' suoi giardini. guerrazzi, 1-251:
la chioma di sansone, / facesti de' barbier tanta dovizia. -potare una
nelle piazze; nelle taverne, ne'palazzi de' prepotenti, all'ozio, alla truffa
giuntando al giuoco, non vivendo alle spalle de' comitati rivoluzionari muti spesso aria?
le membra delle statue, dalla stupidezza de' scavatori rotte e assassinate, sono state
è poco senno a fidarsi nelle parole de' bricconi, che ànno già per loro trufferia
. ortes, 1-178: 1 delitti de' poveri sono, come ognun sa, le
, i ladronecci; e i delitti de' gran signori e dei grandi monarchi,
porci poi pescar nel truogo. lorenzo de' medici, xxvi-3-156: come tornando da
, 1-17: alla scortificazione e rossore de' testicoli della terra che sta sotto il truogo
ugni. statuto dell'università e arte de' cuoiai e calzolai di siena, 301:
, senza aver bisogno di chiamar truppa de' tuoi lavoratori. marino, 1-14-344:
comici dell'italia, che intenda le circostanze de' tempi e il ben condurre una truppa
figli sostentar di scarso / alimento, così de' combattenti / equilibrata si tenea la pugna
la maestà contra la forma dello scrivere de' latini. g. f. morosini,
gli potesse dall'odio dello scin e de' suoi collegati, si mise a tu per
culto... fabbricate dalla corporativa de' suoi fabbri, pure di suono.
e con la tuba di dio, discenderà de' cieli: e li morti, li
una lanterna, con tre fori, dentro de' quali si contiene il seme,
gli uccelli han senza posa / amor de' propi figli rossifraghe, / e colombe tubanti
redi, 16-iii-160: mi furon portati de' rami di salcio, nelle foglie de'quali
portati de'rami di salcio, nelle foglie de' quali eran nate certe tuberosità o gonfietti
si è derivato principalmente dalla comune opinione de' moderni naturalisti, che le terre calcarie
morbi che vengono dimostrati essenziali dalla sezion de' cadaveri, gli riduce tutti a tre classi
magalotti, 6-250: quei ribaldacci / de' tuberosi / con quel profum / c'
d'un organo, il quale ha molti de' suoi tubi che pendono in fuora a
(delle meduse) come pur quella de' tracheiformi tubetti è d'indole diversa dal
milizia, i-69: sentendo i sibili de' venti nelle canne, e negli altri tubi
, 9-50: compiuto il trattato delle lesion de' membri del cavallo e delle gambe,
a dire dell'infermità dell'unghie e de' piedi, e prima della setola, la
fosse in comunione e tra il numero de' fedeli. = nome d'azione
e sentesi per tutto un tuffe taffe / de' fieri colpi ch'avean fracassate / le
1 tuffoli, che sono i colimbi de' greci, e tutti gli altri uccelli
articolazioni delle mani, ae'gomiti, de' piedi e delle ginocchia. =
che, per mutua tuizióne e salute de' loro stati, ciascuno accadendo mille marchi d'
a maglia traforato che somiglia al fondo de' merletti e ne ha di più sorte:
parute tante tulliesse nella eloquenza e squisitezza de' lor complimenti al primo scontrarsi, alla
e la ricerca della peregrinità nella imitazione de' classici, lo sforzo: i quali due
flemma sottile, di rado occorre alle mani de' ciru- gici e, come dicono i
dicono i medici, sogliono apparar nel capo de' fanciulli, ed è passione detta da
tra marmoree sponde / patir l'oltraggio de' chercuti re, / e con l'orgoglio
tumida come d'umori linfatici e debole de' nervi e fievole della persona, sopraccarica
/ o capsula, che a gli stami de' fiori / insita, viene su conicamente
delpariosto e del tasso, la vanità ciarliera de' poemi romanzeschi nel cinquecento e la sciapitezza
ulcera. spallanzani, 4-i-292: ha poi de' siti da cui risaltano numerosi tumoretti,
16-247: tumulati nella chiesa di santa maria de' servi, poi rimossi a causa di
tinente, o nelle bocche de' fiumi. 2. figur.
arrivare. targioni tozzetti, 6-47: materiali de' fidi: loro origine, qualità,
., 209: all'orror de' notturni / silenzii si spandea lungo ne'campi
., 1-234: quanto più molesto tumulto de' pensieri carnali ci afferra, tanto più
tutta la famiglia intumulto, commiserata dalle adulazioni de' soliti amici suoi con me sdegnosi.
livio volgar., 4-241: nel campo de' romani era stato tumultuato, acciò che
gli eretici la solita guerra contra le immagini de' santi, e contra le sacre sopellittili
, 168: rottami di pietre de' primari e secondari, tumultuariamente confuse.
volta commissione a qualche cavallo o bandiera de' veliti che gli rimettano. siri, x-220
siri, x-220: animati alla propulsazione de' comuni pericoli fece testa valorosamente e con
fumo, i fiati degli uomini e de' cavalli sollevati da due eserciti, che
espressiva; in modo concitato. de' sommi, 19: non è naturale che
la duchessa di longavilla con la soavità de' suoi discorsi, e col mae
giannone, ii-16: i migliori sistemi de' più esperti astronomi ci ripugnano, e passa
deliàs, e già finì la gara / de' tunicati iàni: già tace / il vostro
il primo al secondo: damme io de' tuoi, che n'arò doi tanti de
el mio seguir sì grave? giuliano de' medici, 133: ma se in vèr
che ti piace puoi fare di quello de' sudditi tuoi sanza colpa. grifoni, xxxvii-87
. ariosto, 4-8: or un de' tuoi mi trova, / che più di
dell'età dell'oro e della comunione de' beni senza la distinzione del mio e
, 2-i-478: o donne, sotti morti de' tuoi? vuoi cognosciare se so'salvi
cura, e non ha mai temenza / de' folgori tremendi al fiero suono. pascoli
un gran tuono con puzza. uno de' giovani dice: « madonna cicogna,
tuorlo del mondo, guardia e madre de' frutti, coperchio del ninfemo, madre
e varii e molti come i ricci / de' mie capelli foggiati in topè. savinio
togliendo via le ostruzioni e le ture de' loro canaletti. = deverb. da
congregazione di facchini come al collegio apostolico de' cardinali. i. tavolato [in
disse: « fate turare le bocche de' fiumi, che vi mettono entro, e
l'orto suo. s. caterina de' ricci, 412: c'è chi li
la pendente roccia, / che l'un de' lati a l'altra bolgia tura.
volto per non essere conosciuta. corona de' monaci, 132: alcuno giovane con
fanno gomitolo: anche se i buchi de' fiali son turati quasi a modo di
dua testimoni andò a casa del notaio de' conservatori, e presente loro li dette una
i cammini, per li quali passanocol mezzo de' sensi al cerebro le idee de'corpi esterni
passanocol mezzo de'sensi al cerebro le idee de' corpi esterni. 7. locuz
tasso, 18-65: non è la turba de' pagan già lenta / a trasportarne là
: non sa la turba sciocca / de' miseri mortali / qual pregio è rimaner dopo
. boccaccio, iii-11-3: seco rise de' pianti dolenti / della turba lernea,
, la diva dalle bianche braccia, / de' moribondi achei fatta pietosa. d'annunzio
luoghi, nulla restasse per la turba de' poveri e bisognosi, e che per loro
turba delle cose non basta. corona de' monaci, 93: spesse volte la turba
dalle cose che ingereno le moleste turbe de' pensieri, già a molti mette orribile
a dosso i turbamenti delle piove e de' fiumi e delle tempeste. gemelli careri,
ci vegna a turbar nostra pace. lorenzo de' medici, 10-ii-428: se fortuna mi
tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne
fortuna ad versa. s. maria maddalena de' pazzi, i-210: vedeva il demonio
259: lo stesso èe dirsi de' preteriti, che hanno l'affisso, ed
né alla eroica tragedia con termine e morte de' regi e delli potentissimi regni, ne
e non s'arebbe immollate le piante de' piedi. gemelli careri, 1-iv-65: quando
popolo possa fare consoli a sua voglia o de' padri, o della plebe. f
francezco draco corsale inglese e importuno turbator de' paesi del re di spagna, li quanto
fissai / al rotante pianeta il turbine de' rai, / che sé volve e a
del corpo, dell'abito, e generalmente de' più notabili modi servati nella sua vita
cesarotti, 1-ii-166: va'nelle sale de' conviti miei / a ricovrarti, e alle
quattro navicellate e ci vedrebbe delle porpore, de' buccini, de'nautili, de'turbini
vedrebbe delle porpore, de'buccini, de' nautili, de'turbini. vallisneri, 1-768
, de'buccini, de'nautili, de' turbini. vallisneri, 1-768: veggiamo inoltre
le lumache, i turbini, i tarli de' legni, i millepiedi, e mille
quali turbit vaio lo stesso che il medicamento de' turbitti. 0. targioni pozzetti
figur. e iperb. meo de' tolomei, 56: donqua ben posso dicen
a poco a poco / calma il turbo de' sensi esagitati. 5. ant
ci assale. graf 5-440: tace / de' turbolenti miei pensieri il grido.
(un temporale). lorenzo de' medici, 11-196: quando uno legno di
nelle turbolenze, o del popolo, o de' soldati... ben otrà giovar
turbolenzie delle acque scaricate in mare dal corso de' fiumi che in quello versano.
. che si fosse dato sotto la protezzione de' turchi e che conducesse un grandissimo esercito
magazzini, 5-38: l'altra colta è de' poponi... detti qua zatte oturcheschi
: 'turchinetto': uccelletto forestiero della classe de' regoli. = denv. da turchino1
volete, la fede cupa e feroce de' vandeani, e il lor precipitare, uomini
. j: 'pietra turchina': a uso de' e. cecchi, 13-493:
. carducci, ii-10-135: per mezzo de' cui [di catullo] versi vorrei
. de luca, 71: quest'uso de' servi, che volgarmente in italia diciamo
spallanzani, 4-v-301: riposti a nascer sotterra de' ceci rossi e de * fagiuoli che
che abbia mai potuto osservare questa turgènza de' vasi dell'utero. targioni pozzetti,
raggrinzarsi ch'elle fano per lo sguainar de' denti, gemono una certa roba, che
vizio; incensata da tantin che nei tunbuli de' loro cuori fanno sfumar gli storaci e
manlio figliuolo del console sopra le tende de' nemici colle sue turmali genti in modo che
turni. de luca, 1-15-3-233: de' dodici luoghi ne siano fissi quattro per
signori no... come le congreghe de' preti hanno ancor essi il loro turno
essi dei le avevano ordinate in purgazion de' peccati, potea non gelare e fremer dentro
di moise e di tutto il popolo uno de' figliuoli d'israel entrò nel lupanale del
deteriorarsi. mazza, iii-164: de' tempi al cangiar cangiando anch'essa /
disse che stato sarebbe sozzo ad un de' baronci. 3. edificio,
: anche un giorno le canzoni / de' valenti menestrelli / valvassor, conti e baroni
gui', né da compararsi a gli omeri de' torrigeri elefanti, a colli de'robusti
omeri de'torrigeri elefanti, a colli de' robusti tori, ed alli crini de'superbi
de'robusti tori, ed alli crini de' superbi leoni. = voce dotta
duca], il reverendo messer guido de' medici..., il reverendo messer
artiglieria (una nave). pazzi de' medici, 83: chi dalla selva tira
genere di cetacei della famila prossima festa de' tussanti, inviar due dissertazioni. glia
gliuolo pupillo, lo lasciò in tutela de' fiorentini, che fedelmente lo govemorono.
più tenerezza e con minor ritegno la tutela de' figli miei, ed invece di considerarla
al quale era stata affidata la tutela de' miei beni sin dalla morte di mio padre
antichi apolline e nove muse avere la tutela de' poeti. g. p. maffei
fece il pretore tutelare, essendo prima ufficio de' consoli, ac- cioché più diligentemente si
... pendevano in su le teste de' termini che pareva custodire alberi intatti e
, che implorare il solito nume tutelare de' disgraziati, che è la morte.
innegabilmente il diritto d'invocarle a tutela de' suoi. carducci, iii-13-18: ferrara
nei quali si conservassero gli atti anche de' privati, i rogiti de'notai ed altri
, 1-174: non farà il simile de' gran fatti, quando sarà fuori della tute-
romani: che morendo lo lasciò tutore de' figliuoli. b. davanzati, ii-395:
, che colà si trovava, giurar tutrice de' figliuoli, e sovrana reggente degli stati
nel titolo seguente di questo medesimo libro, de' tutori e de'curatori. vico,
questo medesimo libro, de'tutori e de' curatori. vico, 626: la potestà
e dato, e curator eletto eziandio de' mondani pupilli, e sempliciotti nostrali,
; e l'uno e l'altro è de' grandi della cittade.
che egli non è padron della robba de' sudditi, ma tutore e conservatore.
finanze, quando si sarà il tutore de' cittadini. colletta, iii-163: l'
tommaseo, 3-i-123: se avesse coscienza de' propri destini, austria poteva farsi tutrice
chiamò dio, padre degli orfani e tutore de' mendici, non ristrinse la divina protezione
passavanti, 93: sono malagevoli casi quegli de' matrimoni, delle dispensagioni, delle commutazioni
matrimoni, delle dispensagioni, delle commutazioni de' voti, delle restituzioni, de'testamenti
commutazioni de'voti, delle restituzioni, de' testamenti, dell'esecuzioni, delle manovalderie e
quale esercitano tuttafiata nel movimento e contrazione de' muscoli. = comp.
-ineluttabilmente, inesorabilmente. lorenzo de' medici, ii-249: quant'è bella giovinezza
. gere tuttavia più il cerchio de' miei uditori. l'armata spagnola
2-1-96: è successo poi il secondo ritorno de' medici nel mdxxx, con quella violenza
al riguardo dell'altra vita. lorenzo de' medici, i-258: nòrte di latte
molto più lucide e molto più nobili de' raggi del sole, e solo inferiori a
regina fingendo con gli ugonotti il fine de' suoi disegni, non si vedeva per
fosse inver di me più fera. lorenzo de' medici, 1-7: assai bene alla
; e certo non si svela nel distacco de' vari piani- o nel giusto rapporto con
si augurava che la punta d'uno de' suoi stivali venisse a colpire uno de'suoi
uno de'suoi stivali venisse a colpire uno de' suoi stinchi per aver ragione di bisticciarsi
da quanto e iterato. f. de' folcacchieri, v-i 14-12: quand'eo vegio
di rincontrare, se non l'intiera sodisfazzione de' particolari interessati, almeno della maggior parte
sviluppo. -l'universo. lorenzo de' medici, ii-125: il creatore, e
villani, iii-n-77: giovanni avisò l'ufficio de' signori... avendo appo loro
. giuliani, i-245: il seme de' bachi da seta... come scoppia
ordine plebeo, tuttoch'agguagliassero la gloria de' più nobili. siri, viii-564: dio
estate di san martino, una primavera de' morti, grave e soave, in cui
, 642: in francia comincia la stirpe de' re che dominano tuttora, ma il
me fra di noi le diademe de' santi, o come la fanno alcuni,
cacesi e la figliuola de. re de' mangi, che le dorvesser menare ad argon
e dentro a'suoi pensien, / e de' miei occhi tututto s'accese, /
sicura. il quale è il tuzionsmo de' popoli primitivi, il tuziorismo che si
nove e l'antiche / scritture u'tocca de' vaghi desiri, / che per voi
per fuggire l'ubia che sempre si recava de' morti. g. m.
. gherardi, ii-194: le brigate de' cavalieri e scudieri con giocondissima festa verso
regno; e sì per le medesime generazioni de' frutti che produce, come per la
contendenza, / ma ubidènza. neri de' visdomini, 252: lasso, or è
di buon'ora al più duro esercizio de' campi, alla ubbidienza la più ossequiosa.
quella via si fu subito volto. de' sommi, 1-34: vien pur via ch'
innalza / tu allor la mente, e de' grand'avi tuoi / le imprese ti
: elessono per sindachi e procuratori dua de' loro vuomini, de'quali l'uno fu
e procuratori dua de'loro vuomini, de' quali l'uno fu vettorio di papi
: biella tra 'l monte e il verdeggiar de' piani / lieta guardante pubere convalle,
grave furore. s. maria maddalena de' pazzi, v-182: maria, quando
, 233: qui saranno ancora i mantelli de' cavalli, e prima il leardo con
uberosi, fare sanza utilità dolere altrui de' beni del prossimo, e per conseguente disiderare
'ubertosità': l'essere ubertoso. ubertosità de' terreni. soffici, v-2-43: strami tutti
, i-763: su 'l pendio verde de' lombardi colli, / a piè de l'
lubrano, 1-161: la mortificazione implacabile de' sensi interdetti ad ogni cosa, che
casti, ii-5-48: spesso lo stuol de' cavalier promossi / ma senza tal formalità
gattivo e detrattore vedendolo, disse inverso de' fratelli: « o, o,
iii-1-129: alcuni padri son sì ubbriachi delpamor de' figliuoli che disvengono però come stolidi e
leonardo, 2-61: a la fama si de' dipignere tutta la persona piena di lingue
e uccellabili. caro, 12-i-n: de' nicchi, io gli avevo, gli più
doni, ii-25: io lasciai l'uccellaia de' tordi e attesi per tender panioni per
baldinucci, 9-vii-215: colorì la facciata de' dotti in rovigo, dove rappresentò quasi
e non ne risente pregiudizio la coltura de' campi. d'annunzio, iii-2-1145:
mettere in muda, pascilo delle carni de' grandi uccelli, acciò che ricor- dantesi
uccelli, 18: le carni ancora de' sopradetti uccelli, se sono calde, anche
in voler uccellare e mordere i difetti de' prìncipi. baretti, 1-21: egli satireggia
ghirardacci, 3-150: seguitan li presenti de' cittadini bolognesi:... matteo
a me le loro avvelenate lingue gli uccellatori de' miei sermoni! 3. chi cerca
svolazza or qua or là agli usci de' grandi. b. del bene, 1-4
, 355: marco varrone dà il principato de' letami a lo sterco de'tordi,
il principato de'letami a lo sterco de' tordi, il quale si trae de'pucellinaie
sterco de'tordi, il quale si trae de' pucellinaie dove e'tordi se 'ngrassano.
, dalle quali vengono i profumi più inebrianti de' gelsomini e delle gaggie. cassola,
. idem, 1-586: sono i pensieri de' quattrini, che mi rodono; e
però il più, dal pigliar che fa de' pesci, a chiamarlo 'pescatore'e 're
si ritenne, / vicino a'monti de' quai prima uscio. idem, par
nel becco un insetto: / la cena de' suoi rondinini. -di animali
2-425: tutte tonde, percuotitri- ci de' lor liti, combattevon quelli colle varie percussioni
di diversi corpi annegati, le percussion de' quali uccidevano quelli alli quali era restato
possanza. boccaccio, vii-15: il folgor de' begli occhi,... m'
e di valeriano impera- dori, perseguitatori de' fedeli cristiani,... fu grande
: egli gittandosi a terra fra gl'uccidimenti de' rutuli fuggiva, e difendevasi per tarmi
diviene forsennato e ucciditore della moglie e de' figliuoli. botta, 4-189: vide premiarsi
d'omicidio -che per disviare la vendetta de' parenti dell'ucciso mangiavano suppe sopra il
in disparte pur tu ch'omicida / sei de' giganti solo e degli eroi: /
calca intorno all'uccisore di quelli che dolore de' perduti parenti. manzoni, pr.
: ratta più che il'fulmineo / piè de' poliedri ucrani, eccola! e l'
, ve ne sia alcuna nella velocità de' suoni, come per la concordia tra
delle udienze pare che sia la condanna de' carcerati poveri. b. croce, iii-2-434
: il padre le bel, superiore de' trinitari del convento di fontai- nebleau.
in più parti del mondo gli ammaestramenti de' più savi andò cercando. sacchetti, x-40-6
e farò udire sopra rabbat, ch'è de' figliuoli di ammon, sbo- glientamento di
e aguzzalo. leonardo, 1-77: de' cinque sensi, vedere, uldir, odorato
instru- mento dell'orecchio ricettiva delle spezie de' suoni per mezo dell'aria e dell'
del trillo; un'altra in quello de' passaggi; un'altra negli studi delle lettere
vi voglio ricordare, essere la natura de' motti cotale, che essi, come la
, fin dall'esordio, una gran parte de' radunati, sospeso ogni altro discorso,
delli uditori si debbe formare il sermone de' dottori. buti, 1-5: conciò sia
in francia. dopo quegli antichissimi tempi de' collegi pittagorici la storia letteraria di rado
che gli uditori o ambulanti, o stabili de' primi scolastici. manzini, 16-44:
udoni di bianchissimo lino, per ornamento de' piedi. = voce dotta,
può darsi,... che alcun de' notai lasciasse in quelle carte alcun saggio
corte viscontea; per il battesimo cioè de' due gemelli nati da isabella del fiesco moglie
riconoscere la grandezza 'officiale', fece ammenda de' suoi iambi e fu liberalmente riaccolto.
, il pio istituto procura per mezzo de' suoi ufficiali di trovargliene; e se non
: al 15 aprile 1393 il consiglio de' seicento decretò dovesse permanere l'officio di
le quali s'apartengono al decto officio de' 'signori officiali della conducta'. -ufficiali
stati instituiti per le spese degli officiali de' banchi. 2. stor. titolare
che introducevano delle cattive usanze in pregiudizio de' popoli, e spezialmente tali angherie inferivano
inferivano ai servi ed arnioni non solo de' secolari, ma anche degli ecclesiastici.
, come gli altri di cancellarla alcuni de' quali ne spettano al sommo penitenziere.
arti, comparere debba dinanzi all'università de' mercanti..., e eleggere a
: eglino mandarono officiali per le case de' padri a prendere pegni e a domandare s'
che fai. hai finito di spogliare de' lor migliori officiali le biblioteche romane? spoglia
.. sopra l'esenzione dagli ordinari de' luoghi nelle cause specialmente commesse a questi
le son deputate. s. maria maddalena de' pazzi, vii-295: che in tutte
, mi hanno mandato, per ordine de' padroni, il caffè. -figur
scontro, in compagnia del medico e de' due ufficialetti d'artiglieria, amici di
del riccio, 4-287: un primario ufiziale de' nostri tempi si facea vedere di tempo
. mazzini, 12-213: ho nuove de' miei amici, e tra gli altri dell'
nel medesimo anno cominciò la nuova religione de' sacerdoti agustali, ad esempio di tito tazio
alma città di roma, l'ufizio de' quali benché affatto diverso da quello degli
. eleggemo sei cittadini comuni, tre de' neri e tre de'bianchi. relazione dalla
cittadini comuni, tre de'neri e tre de' bianchi. relazione dalla corte di roma
l'ufficio di san giorgio e alcuni altri de' primi cittadini. lippi, 3-55:
ha avuto il padre o almeno l'avolo de' tre maggiori perde (sì come noi
. aveva l'ufizio rinovato del maestro de' cavalieri, chiamato da loro il gran conestabile
1-2-17: gli offici et i luoghi de' monti, o ragioni col principe, sono
sommamente stimato, e communemente ad un de' primi baroni del reame soleva darsi.
nuovi tribuni militari, con la podestà de' consoli. guicciardini, vi- 173
notizia di questa materia, preso licenzia de' compagni per essere stracco ed itosene a casa
d. bartoli, 14-1-63: alcuni de' provinciali oltremontani, che per l'eccessiva distanza
; questi pare ne ragionasse con alcuni de' suoi compagni, ma non in forma
radunò il senato, e per l'autorità de' padri comandò che non si tenesse ragione
, quel bene che per la malignità de' tempi e della fortuna tu non hai
parere mio, come è propriamente ufficio de' buoni cittadini. firenzuola, 245: io
albertano volgar., 1-21: l'oficio de' medici si è, e a loro si
, onde i giudici / pendano poi de' premi e de le pense, / onde
esercizio / d'empiere 'l nostro regno de' peccanti, / ora è bisogno esercitar
con uffizi tanto diversi alla frequente divisione de' quasi impercettibili istanti. spallanzani, iii-169
illustre signor cavaliere gualengni, allora giudice de' savi, fece caldo ufficio meco ch'
, e un diacono del detto monasterio de' monaci va a fare l'officio al detto
se volete ricompensarlo [il contadino] de' suoi uffizi generosi, egli si crede
. boccaccio, vlii-1-83: l'ostinata malivolenza de' suoi cittadini nella sua rigidezza stette ferma
, lxxx-3-38: non si potria il re de' romani in germania mantenere nell'impero,
.. era molto spesso fatto capitano de' laudesi di santa maria novella, e
detto gherarduccio cominciò a ripararsi al fondaco de' biliotti in porte sante marie; e
ch'alle sinistre interpretazioni, e persuasioni de' nostri malevoli. bacchetti, 2-xi-19:
tra concittadini è varia giusta la diversità de' paesi. c. gozzi, ii-106
officioso, che di essere portato in voce de' fabulatori. machiavelli, 1-vi-291: se
con lui erano di fiorentini messer bernardo de' medici vescovo di furlì, fedele,
offiziosi, e cortesi verso la casa de' medici. tasso, iii-33: egli è
preso a ufo il diletto di vedere de' bei ritratti. 4. senza
il restante, e sente il riscaldato de' serbatoi dell'arcadia. papini, ii-787
): inutile, vano. lorenzo de' medici, 12-864: io piango non udito
cominciamento e radice della mala pianta, cioè de' reali di francia, la quale mala
]: ed ode lo rumore della porta de' pesci ed uggiolaménto della seconda, e
s. v.]: l'uggiolio de' cani non m'ha lasciato dormire.
cibo, una bevanda). pazzi de' medici, 159: dimmi: hatt'ei
vedrebbe il sole stabilire una perpetua eguaglianza de' giorni alle notti. grandi, 4-4-13
in mano, in fronte e a'piè de' re s'ammira. lancellotti, 429
non è solo da imputare alla corruzione de' costumi, privati e pubblici, ma ben
310: essendo il corpo nostro composto de' quattro elementi terra, fuoco, acqua,
a quei rari pastori landesi, ultimi discendenti de' vecchi fantastici che su gli alti trampoli
potevan eguagliare il galoppo d'un cavallo de' pirenei. 2. rendere più persone
essere uguagliati a'libri delle leggi civili de' romani. manzoni, pr. sp.
grandezza eguagliasse la moltitudine della navale armata de' nemici. bellori, iii-85: or
. negri, 75: la piccolezza però de' lapponi non è tanta, come de'
de'lapponi non è tanta, come de' pigmei, che stimo favolosi, o de'
de'pigmei, che stimo favolosi, o de' nani; ma i più grandi eguaglieranno
ma i più grandi eguaglieranno appena un mediocre de' nostri. c. i.
arche, in cui si chiudevano i corpi de' padri almeida e de petris: e
solo eguagliati, ma vinti dalla pietà de' cristiani europei. 4. accomunato alle
scellerati, sacrileghi, ingrati, eguagliatori de' dannati, emoli de'diavoli.
ingrati, eguagliatori de'dannati, emoli de' diavoli. 3. sm.
loro che sono governati; perché il numero de' gentiluomini o egli è equale al loro
biyancie uguali, e ponvi diversi fati de' due, per vedere cui la fadiga danni
, 7-114: fassi cotale distinzione che se de' tuoi pedoni avere vuoli vittoria e contra
avere vuoli vittoria e contra i cavalieri de' nemici avere speranza, luoghi aspri e
salmo dicendo. s. maria maddalena de' pazzi, i-192: quando orò poi
o nettezza di parole e di sentenze de' loro libri prlando, lasciarono scritto. b
regolare, simmetrico; armonico. lorenzo de' medici, i-58: né sarebbe gentile [
verri, i-119: « signor tal de' tali », glidiss'io, « le
, che gli averei mandati a biancozzo de' nerli; non si può più: altra
/ ch'i'ho la fantasia fuor de' confini. firenzuola, 2-310: altrimenti io
gadda, 15-61: guiderdone alla pena antica de' lor visceri,... era
per irritare et ulcerare maggiormente gli animi de' catalani. verga, 5-319: quando
ulcerare maggiormente lo sdegno del papa, e de' nipoti. -corrompere, guastare moralmente
. - anche sostant. lorenzo de' medici, ii-75: non darò al padre
dannoso. mazzini, 92-211: uno de' più potenti teorici del sistema costituzionale britannico
è la coscienza di una gran parte de' cristiani, tutta ulcerosa. =
tuo sonante saettar, che inerme / tacer de' in te, se a fraudator sei
ulne, gran quantità di sassi, de' quali molti ve ne furono di cinquanta piedi
poco tempo a volger era. giuliano de' medici, 105: aperto l'uscio,
. agostini, 70: l'iniquità de' quali [predecessori] ho io così a
oriente dal zelo della conversione de' giapponesi, che sommamente amò, sommamente
capo mi si stende fino all'ultima punta de' piedi. 13. portato
in versi alla signoria per essere nominato approvatore de' so- damenti che su facevano dai debitori
e per tutti gli altri. giuliano de' medici, 19: ultimo vale, e
l'irsuto tergo e al rumore / de' greci eroi grugnando orribil sorse.
cosa ruina in servitude; / qui de' felici è tutto, anche la gloria.
della sala, sono occupati dal partito de' realisti, volgarmente soprannominati gli ultra.
domando; e l'opre virtuose / de' buon romani el nome loro e 'l regno
, 3-413: ma se nella schiera numerosissima de' mo = comp. dal
dettami della chiesa cattolica in modure emergenze de' tempi si confaceva, sarebbe forse l'italia
mezzo termine: « che necessità di formare de' giovi e delle palladi? scolpite e
età, / invidiando il rorido fulgore / de' miei giovani sogni e i desii splendidi
brame, tra gl'inconditi e partentosi ululati de' funesti augelli,... il
190: è l'origine della trasmigrazione de' popoli già dalla religione umanati.
succeduto all'umanesimo vero, pensi al latino de' seminari (ora si vanno rimettendo)
velato / l'eterno figlio, il re de' regi è nato. -in
iv-297: col divino plutarco potrò consolarmi de' delitti e delle sciagure dell'umanità volgendo
: vidi e vedo più di due terzi de' miei e. corradini, [
peccato è cosa di dimonio. giuliano de' medici, 121: come è diverso
mani e della fronte dell'umbilico e de' piedi si vantano d'indovinare.
morirono insieme trasteverini e guardie nazionali de' rioni, romagnoli e piceni e umbri
umidezza. galileo, 4-2-444: trovandosi de' corpi, come è l'acqua,
: ermete dice come la terra è madre de' metalli, la quale coperta nel suo
le cime delli albori e alle capita de' rami, le sementi si levano, crescono
/... / volgete i rai de' begli occhi sereni / al gran farnese
questi furori melanconici, e le disorbitanze de' costumi, e le astrazioni delle menti
aggiu- gnéndo all'umidor delle piogge quello de' suoi sudori. oriani, x-4-197:
stagioni, la dolcissima primavera che colfalito de' zefiri e con un certo umidore dell'
dall'umidore della carità per lo caldo de' desideri terreni. = deriv. da
'l discepolo in conspetto del maestro. giusto de' conti, i-90: gloriosa, benigna
nome, ti vestìa l'altare / de' gigli che son tuoi, vergine umile.
dell'abandonata milizia cercava perdono. giuliano de' medici, 114: la bella ninfa,
, 1-457: ben vi si può de' susin trapiantare / e con marza o
volgar., vi-181: nello umiliamento de' peccatori non esser tu sanza paura.
umiliamento del cuore e per 10 purgamento de' vizi. 2. atteggiamento
insino alla terra. s. caterina de' ricci, 3: chi s'esalta sarà
dio, a riconoscere il peso e merito de' lor peccati. -fare atto di
il vento umiliato e riede, / de' turbini al fuggir, calma ridente.
altre agli esercizi di pietà, della fabbricazione de' panni, filando la lana. fenoglio
, che dio signor nostro, umiliator de' superbi, permise, che avesse in presenza
ch'el si degni / renderle parte de' perduti regni. leggenda aurea volgar.,
cresciuta superbia del peri la bassezza e umiltà de' suoi natali. f f
croce, ii-38: è commune opinione de' medici che la paralisia, prodotta da
solaio le schiene o i pezzi, sovrapponi de' grossi pesi, affinché scoli l'umor
danti, l-1-255: l'occhio è composto de' suoi tre umori, acqueo, vitreo
1-213: egli è simile ad un vecchio de' nostri tempi di così terribile umore che
sterne quel rare che i determinare il carattere de' vari secoli della letteratura italiamoderni anglomani chiamano
di deridere i difetti ed i vizi de' suoi tempi. ghislanzoni, 7-119: il
la storia della medicina offre infiniti esempi de' funesti effetti, che l'abuso di tali
umorista, il quale con la singolarità de' suoi pensamenti mi avrebbe per qualche tempo intrattenuto
. fusinato, i-116: persuaso pertanto de' miei torti, ma più ancora delle
ma ancora, come si disse, de' frutti. jahier, 273: mai i
ant. catturare, imprigionare. corona de' monaci, 84: avenne che uno nocchiere
denar] me ne vengon uncicati; / de' quali fo sì gran manicatura, /
piede e mezzo, e poco più: de' quali il primo sia uno scarpello uncinato
attaccherete la vostra staterà accomandata con uno de' sua uncini in terra in questa forma
fr. serafini, 179: che dirò de' ghiacci, delle forche, delle macine
): amor, s'io posso uscir de' tuoi artigli, / appena creder posso
, le quali ritraendoci a forza dal corpo de' nostri giusti pensieri, ci tirano nella
e agli scogli l'uncinute ancore, e de' segati mari e della lunga via le
a bartolommeo spontoni, undècimo nella serie de' maestri di cappella in san petronio e che
il caffè], 17: il numero de' tagli differenti non può esprimersi con meno
così parla della musica degli ongari e de' turchi. di brente, 148: inteneriti
e tedesca; il folto corteggio a piedi de' più sublimi personaggi, dei ciamberlani,
sol quanto è bisogno a piu generale consuetudine de' vari paesi e classi delle persone,
hanno le gonne e tolta l'arte / de' farsettoni a l'unghera manera: /
vangelo a'poveri, e la remission de' peccati, e il lume a'ciechi.
quale ad unger cominciò la schiena / de' fiorentin, con bella diceria. unghia (
il popolo unito. delle pistilenziose avarizie de' cherici, e spezialmente de'frati boccaccio,
delle pistilenziose avarizie de'cherici, e spezialmente de' frati boccaccio, dee., 7-2 (
penetrata nella carne e dicesi specialmente delrunghie de' piedi. 'ha un'unghia incarnita in
o di altri mammiferi ungulati. giacomo de' falconieri, xlvii-104: le degne donne de
con la fiamma, e l'unghia de' cavalli, / grave, pestò le sue
bisanzie degli arabi sono l'unghie odorate de' greci; le quali sono una sorte di
, come già sansone tra l'ugne de' filistei. manzoni, fermo e lucia,
presa indissolubile dell'amore. giusto de' conti, ii-81: e temo forte ch'
: continuamente e per tutta l'estensione de' suoi domini correvano negoziatori ed agenti affacendati a
. foscolo, vi-375: così pure de' templi e simulacri tutti unguentati, de'canestri
pure de'templi e simulacri tutti unguentati, de' canestri pieni di fiori portati dalle giovinette
dinnanzi, sopra le junture, nel luogo de' pili, preso a le ungole ae
ungole ae infiatura, o el tocamento de' piedi è molle, questo è male e
tasso, 8-6: sveno, del re de' dani uni co figlio,
discorsi, all'esempio e all'intenzioni de' padroni. piovene, 15-72: la
non possa arrivare a svelare buona parte de' suoi artificii. 2. che
qualità di studi si permutò. lorenzo de' medici, i-32: non essendo amore altro
, a quello della patria, e de' suoi simili, ch'io chiamo virtù morali
materia. boccaccio, 9-79: ma de' corpi, benché da uno medesimo martello
di siena è maravigliosa per l'uniformità de' palazzi alti con archi. p neri,
. rosmini, 5-2-304: l'uniformità de' pensieri, delle opinioni, e il
, e il consenso degli affetti e de' voleri è all'anime come il possesso
la regina madre per padre di lorenzo de' medici, e per madre di una
cristo nostro signore, non ti fare compagno de' dimoni, e della arsura del fuoco
d'unione di più cose. lorenzo de' medici, ii-120: tra 'l foco e
, 1-223: il principio della confederazione de' nostri sanniti era di un'unione naturale
. villani, iv-12-70: assai avemo detto de' fatti di bologna, ma ènne paruto
, i-ii-3: e come dicie il sovrano de' filosafi nel primo di pulitica nel primo
da lui retragga. s. maria maddalena de' pazzi, ii-104: perseverando detta anima
dagli orecchi, e percossi dal riflesso de' denti perdevano il pregio.
del suo consiglio, di unir le genti de' duchi di guisa ei lorena alle sue,
animi è mezzano fra coloro gli animi de' quali unisce. fagiuoli, i-190: arda
a dio padre. s. maria maddalena de' pazzi, ii-328: il sangue
molta gente; l'altare ardeva de' poeti uniscasi il drappello. p verri,
duolo / per chi se'n và de' cari eletti in schiera. ungaretti, ii-106
. torti, xix-4-891: le passioni de' personaggi d'omero erano semplici, unisone
un corpo: la legge principale de' corpi è la coesione delle parti, che
. s. maria maddalena de' pazzi, ii-95: vedeva l'unità della
vero quel che voi giudicate, aviene come de' numeri, i quali si possono multiplicare
maddalena di strà san donato dell'ordine de' predicatori e le suore di santa maria da
amici suoi, i quali si fecero capi de' parigini, che già si erano armati
, vo'dar mille mentite, / che de' fratelli è la concordia rara: /
, 16-iii-377: sul dorso e su'fianchi de' medesimi pinci, oltre i suddetti camumi
universale mondo, che uno solo imperadore de' romani signoreggiava pacificamente tutto il mondo.
anno, continuando xxx dì, le chiese de' beati appostoli santo pietro e santo paolo
parini, 416: odi 'l romor de' cocchi universale / che van precipitando inver
g. villani, iv-ii-100: lasceremo de' fatti universali degli strani, e torneremo al
scienze, e dell'arti con riputazione de' letterati, e con universale vantaggio.
cattività della plebe, cioè il falso culto de' gentili, e ne gioirà il nuovo
di ogni atto di ribellione, colla restituzione de' carichi a coloro, che per ciò
: potette mostrare ai cittadini fiorentini gli errori de' passati stati, e rivoltargli a costituire
cent., 55-95: dante fu uom de' più universali, / che a suo
g. gozzi, 1-395: la idea de' dizionari universali non è derivata dagli antichi
... la invenzione è stata tutta de' letterati de'nostri secoli, e la
. la invenzione è stata tutta de'letterati de' nostri secoli, e la fabbrica di
questa da un nocumento contratto nel principio de' nervi, tutte le parti del corpo perdono
moto; et in quella, uno de' lati del corpo, o destro o sinistro
. mamiani, 34: il confronto de' particolari ingenera dentro alla mente un concetto
107: la congiura di lorenzo de' medici contro al duca alessandro riuscì,
boccaccio, viii-1-192: potrà muovere gli animi de' sudditi a seguire,...
non vuol dire altro, che la università de' cristiani buoni, e che sono in
degna è d'ogni riguardo l'università de' contadini, dalle fatiche de'quali dipende
l'università de'contadini, dalle fatiche de' quali dipende uno de'primari tesori della
, dalle fatiche de'quali dipende uno de' primari tesori della repubblica. 3.
.. conceduta dalla università della detta arte de' calzolai, ecc. statuto dell'arte
singolari. parini, 675: hawi uno de' membri della loro università che ha cura
ix-1-508: or, stando alla teoria de' pitagorici,... dio sta
con uso iperb.). giusto de' conti, ii-70: transcorendo vo per l'
: ne'numeri, uno è al principio de' numeri, se tu vi agiugni un
. foscolo, ix-1-691: e religione de' matematici di non credere che uno e uno
, chiamato anche nu mero de' numeri, fonte degli altri numeri, rappresentante
che voleva prender uno contro la volontà de' suoi parenti, facendo in quella maniera,
a far sembiante di distendere l'uno de' diti, e appresso la mano e
una: immediatamente, subito. meo de' tolomei, vi-ii-23 (3-5): io
dal ciel si mosse, / al suon de' baci suoi dal sonno scosse? metastasio
sonno scosse? metastasio, 1-ii-759: muto de' saggi il ragionare ascolta; / né
, s'unqua fesempio / degli avi e de' parenti / ponga ne'figli sonnacchiosi ed
venne sotto l'artiglio un pipistrello / de' più bei, che la notte unqua vedesse
4-16: pace, pace feconda / de' più soavi frutti, onde la speme /
gentile uomo per procuratore e che egli aveva de' fiorini più di millantanove,..
, ii-5-300: cercavano il 'guari'e funquanco'de' so- nettini, o ne'madrigaietti amorosi
come unque mai aveva studiato i libri de' savi mondani. livio volgar., 1-69
abate la soddisfazione di untarsi la regione de' reni con un poco d'infrigidante di galeno
1-86: la mattina comandò a una parte de' suoi soldati che pigliassero tutta la pece
, e la prima tacca della stadera de' quali dice un migliaio, e di
, / ignudi ed unti, uscir de' miei compagni / i più robusti,
. bartoli, 1-1-96: la maggior parte de' pagodi son neri, e perciò
. scarfoglio, 84: con caterina de' medici non solamente le mode di toscana,
le quali per quella uncopia nelle materie de' metalli che sono dalla natura prodotte:
la cresima, l'ordine. corona de' monaci, 171: la grazia dello spirito
ricevesti nel santo battesimo e per la remissione de' peccati, e per la santa unzione
profeta, s'egli avea compiuto il numero de' figliuoli, sì rispose con isdegno:
il suo nome secondo / per l'unzion de' sommi sacerdoti, / regi, profeti
significa onore come si vede nel libro de' giudici al cap. 9. pacichelli,
l'unzione onde pareva penetrato nella celebrazion de' misteri e gli sguardi pieni di religione
di carità e penetranti l'intimo stesso de' cuori umani, e le moderne questioni
diritti delvuomo e del cittadino ilpre andava cercando de' poveri bisognosi. aretino, v-1-483: per
cuoco, 1-39: chi paragona la 'dichiarazione de' diritti del- l'uomo'fatta in america
lei non senza liti / potrà passar de' cavallieri erranti. fasciculo di medicina volgare
; e un uomo tutt'altro che de' consueti. bacchelli, 1-i-392: non poteva
né meno degne di tutta l'attenzione de' pubblicisti, de'finanzieri e degli uomini
degne di tutta l'attenzione de'pubblicisti, de' finanzieri e degli uomini di stato.
abitudini, ecc. viaggi di nicolò de' conti, 55: tale fu l'uomo
franchezza, che molt'altri, quello de' pimmei, cioè, che si trovassero
sopracciglio, e presto vennero a infilzarmi de' complimenti portoghesi e spagnuoli che non finivan
, sottoponendo per lo contrario i misfatti de' malvagi a'debiti colpi. monti,
del fiume. marchetti, 5-219: pria de' pennuti augelli il vario germe / nella
per mangiare l'uovo', come dicesi de' selvaggi che recidono l'albero per cogliere
mondar l'uovo / per quei chiappaminchion'de' fiorentini, /... / non
. marchi, 1-ii-314: 'uranografo': descrittore de' corpi celesti. = deriv. da
tasso, n-iii-999: ne la piacevolezza de' motti e degli scherzi il mediocre è faceto
oltre ad una fina e soave critica de' costumi, ottimi insegna- menti si dànno
, o dal peregrino, perché noi troviamo de' monumenti che ci mostrano questa scelta ora
solita annua recognizione. documenti dell'archivio de' provveditori soprintendenti alla camera de'confini della
dell'archivio de'provveditori soprintendenti alla camera de' confini della repubblica di venezia [in rezasco
che numa pompilio, il secondo re de' romani, secondo il modo de'gientili sagrifi-
secondo re de'romani, secondo il modo de' gientili sagrifi- cando, all'ancilla essere
, i-254: urbinate mi piacerebbe, o de' paesi più adentro, o pur de'
de'paesi più adentro, o pur de' suoi propri castelli. duodo, lii-15-146:
, qualor si accenda, un fuoco urentissimo de' corpi animati -siccome i morbi, che
ardere di passione amorosa. lorenzo de' medici, ii-65: perché tu nel mio
o gialletto, che si vede nello sterco de' camaleonti deve sapere, che quello viene
importante, rilevante. lorenzo de' medici, i-77: or li uomini e
cavalli al giogo ha missi / la scorta de' febei raggi orienti. marini, i-312
a non voler qui con noi partecipare de' nostri contenti? giuglaris, 380: lo
ricorrono al principe, e al collegio de' savi. panigarola, 1-79: in caso
lui in quelle congiunture disastrose, e valersi de' suoi consigli in quelle urgenze. galileo
tempi delle sue maggiori urgenze i soccorsi de' grani senza sapere da qual parte derivassero
, come si è già accennato parlando de' mali urinari, nelfa classe de'quali passa
parlando de'mali urinari, nelfa classe de' quali passa allora questo particolare effetto della
, la voce del grido dalla porta de' pesci, e l'urlamento dalla seconda,
precipitosa e torba / l'urlante possa de' torrenti alpini. carducci, iii-4-298: o
pioggia come cani; de l'un de' lati fanno a l'altro schermo. boccaccio
: 'urlar'; questo è proprio de' lupi, comeché e'cani ancora urlino
loro orecchie, e gl'improvvisi slanci de' cervi e de'caviteli, erano pure
e gl'improvvisi slanci de'cervi e de' caviteli, erano pure auguri funesti.
, come dicto è, sopragiunse de' turchi giù per la montagna con urli,
volgar., 1-1-112: il fuoco de' nimici avea arso lo santo tempio, ed
feretro; monumento sepolcrale. lorenzo de' medici, ii-271: basta l'urna di
, sep., 1: all'ombra de' cipressi e dentro l'ume / confortate
di santa croce, / presso l'ume de' grandi ove pareami / d'udir spesso
che si mettean nell'urna i nomi de' più valorosi, ne dimandò la cagione.
: l'urogallo stanzia sopra l'altissime cime de' monti ed ama principalmente la germania ed
che... molti rimangon vittima de' cacciatori, che spiano quel momento per ucciderli
e vuoisi mettere, con tanti altri de' quali, tuttoché non tinti nell'amo,
, 219: felici quelli, il nome de' quali non urta qualche ricevuto pregiudizio.
... / ora il picchiar de' bossoli sul piano; / ora il vibrar
sparpagliar, furiare, / il cozzar de' due dadi; or de le mosse /
tanta risoluzione, e impeto nelle trincere de' nimici... che l'aprirle,
, e non avendo potuto fermar la fuga de' suoi, né rimettere in ordinanza i
grand'impeto le due squadre di cavalleria de' nemici delle quali quella de'valloni,
squadre di cavalleria de'nemici delle quali quella de' valloni, elvera su la man manca
caddono nella prima unta per gli urti de' cavagli. pulci, 20-73: tu ci
, sono innumerabili i casi dell'urto de' dritti, onde sorgono guerre, perché la
lo scrittore dovesse resistere sempre all'urto de' suoi sentimenti. d'annunzio, iv-1-148:
chiese è u. nome dell'usaggio de' crechi, significante inverso quelli, in ciò
, fuggia l'usanza e le compagnie de' vani garzoni. del garbo, 40:
sotto uno di que'porticati all'usanza de' turchi, sì nel sedere come nelle
fa sopra una croce) all'usanza de' nostri vecchi: l'usanza che si trova
sì. lla bea con zuchero. meo de' tolomei, vi-ii-25 (5-3):
, una spezia di legume della grossezza de' medesimi. -con uso intr.
: egli [polifemo] usa delle carni de' miseri uomini, e di sangue oscuro
ed in particolare se alla solita usanza de' giovani, sieno sovèrchiamente usate. gioberti
l'italiano, egli non voleva essere de' nostri, e usava la lingua del
, dove divenne letterata mercé la corte de' conti di provenza che passavano al trono
voce erodoto poco dopo per li giuochi de' dadi, e delle tessere, e d'
gemelli careri, 1-v-317: il debole de' giapponesi si è il medesimo, che
sue leggi, e usassi la libertà de' suoi passati. dolce, 7-37: ricevuti
francia, usando ingiustamente e contro alla verità de' fatti il titolo e il nome di
dividevano all'intorno, quasi a guisa de' raggi d'un'aureola, come ancora
che quel banco. s. maria maddalena de' pazzi, ii-426: gli amici usono
ho notato che ella, come mille altri de' buoni usa nominando le persone pel solo
mando ». giuliano dati, 39: de' sua reame i'ti fare'stupire /
il che era sgominare tutte le forze de' ghibellini, e a firenze se ne fecero
usate, e frequenti, con l'estremità de' luoghi abitati. 11. abituato
eccelse oltre l'usato alzasti, / e de' soggetti vasti / con ali di stupor
-e molti sì ci on tralipato. neri de' visdomini, 450: ben credo c'
lunge / più che l'usato mio de' passat'anni, / mostrale il foco e
mercoledì passato, non potendo lo scrittore de' presenti fogli avere le notizie per tempo
gli usatti n'ha portati. / ciascun de' malandrin restò dolente. pulci, 19
è da sapere, che le terze voci de' verbi uscenti, o trasportanti l'azione
, 2-72: fa che vi sian de' libri, con che io passi / quelle
, 1-315: entra il corner le camere de' grandi: / in ogni rocca,
usciménto che li troiani facessero nell'abbandonato campo de' greci, non fosse discoperto l'aguato
dela vescica, ernia, la infermità de' coglioni, usciménto di budello.
uscimento fuori della scurazione, è un de' maggiori pensieri della nazion cinese. 6
: il signore suo raccolse la moltitudine de' servigiali, e ricercandolo per fuori di vie
mio padre pensa incessantementeche lorenzo è già alruscio de' vent'anni. -fermarsi al primo
che / avrebbono; ma io che son de' vecchi, / non mi fermo al
straparola, i-46: era nella camera de' fanciulli un usciolo, per lo quale nella
e di lor molto attenti / al ritorno de' flutti con un salto / si lanciarono
e vecchie, lo quale, uscendo de' camini, pare forte azureggiare quando si trova
, 26: noi eramo tutti esciti de' pupilli; avevamo tutti fatto più d'
guasto. marino, 4-205: lui vestirò de' colorati vanni, / egli avrà l'
spagna circa il levar via la moltitudine de' titoli, come disopra si disse, ma
perché fanno l'uscita, e 'l mal de' bachi. f. degli atti,
castelvetro, 8-1-433: si truova l'uscita de' pericoli e la soluzione delle difficultà per
. villani, iv-n-109: quando finiva tuficio de' priori... anzi loro uscita
officio [di capitano di guardia] e de' suoi processi per lasciarne esemplo a'cittadini
e gli usciticci sono traditori. pietro de' faitinelli, vi-ii-675 (15-13): ch'
il sangue uscito dalle vene delle braccia de' tisici, asmatici e opilati di polmone.
quel mal sangue di giuda scari otto. de' mori, 11: era pur poco
2-2-182: morte non vidi io più. de' sensi uscita / non so in qual
, 1-8-107: i ricchi metalli dalle viscere de' monti usciti, in sottilissime fila tirati
più l'orecchio altri alle note musiche / de' due famosi uscignuoleschi gutturi, / che
usitatamente, e omero intende nel predetto verso de' guardiani, e non de'muli.
predetto verso de'guardiani, e non de' muli. frachetta, 2-25: ci pare
di dove sogliono venir tutti i re de' romani a incoronarsi. 2. molto
o dal lazio, o dall'italia de' tempi di mezzo. carducci, iii-5-
i caratteri dei due vecchi non siano de' più usitati fra gli uomini di questa età
del tebro / l'onda pietosa a seppellir de' gracchi / ne ^ suoi gorghi le
le strutture minime, e la natura de' fluidi con l'uso de'microscopi e della
la natura de'fluidi con l'uso de' microscopi e della chimica, avriano passato
in padova dal nostro accademico sol per uso de' suoi discepoli. viaggio di i.
s'esercitano spiritualmente, ma all'uso de' loro direttori. d'annunzio, iv-1-829
interesse. statuto dell'università e arte de' cuoiai e calzolai di siena, 290:
l'ancore delle navi, per le reti de' pescatori, e per ferrare le botti
due libri aella fabbrica e dell'uso de' vari astrolabi, compose anco tavole astronomiche,
commandare dalla necessità di servire; fuso de' beni dall'esperienza de'mali. cacherano
servire; fuso de'beni dall'esperienza de' mali. cacherano di bricherasio, 1-130:
d'alcune opinioni che regnano nell'argomento de' fiumi. leopardi, iii-14: altri potrà
a santa elisabetta. s. maria maddalena de' pazzi, ii-85: quando noi siamo
. maffei, 7-326: le parole de' testamenti non vanno considerate secondo il vocabolario
non posero altra ragione che l'uso de' classici. carducci, iii-23-239: l'onorevole
: s'ei non potrà col nèttare de' numi / sovra l'uso mortale alto levarsi
valle, 1-84: com'è uso de' servi potenti, mortalissimi nemici a'padroni
ad usurpare nel modo medesimo le rendite de' vescovadi. dell'uva, 65: aresti
pellire una donna morta, alla piazza de' frescobaldi, e essendo l'uso della
l'uso aveva introdotto che le spoglie de' vescovi ed abbati si applicassero al papa
opinione ha fatto gran piede l'uso de' buon maestri. de sanctis, ii13-
distendon gli usolieri / tra 'l fior de' baccelli, e quel de'ceci? tesauro
'l fior de'baccelli, e quel de' ceci? tesauro, 2-260: alcun'altro
/ del sepulcro di cristo in man de' bruti, / né sarien ussi le nazion
, i quali penetrando all'odorato acutissimo de' cani, massime da caccia, destano in
, perché tali fondi erano nel cqmmerzio de' soli nobili. 2. per
come sapete, di comunicare col colore de' nobili la suprema dignità del ducato,
la restituzione in integro secondo il parlar de' giuristi, appresso di loro i quali
, si vede schiusa innanzi la via de' miglioramenti e degli onori. lucini,
ne la sua corte, né usofructare alcuno de' suo'beni. gregorio dati, 3-62
così vorranno, l'usufrutto. lorenzo de' medici, li-m: la signoria, la
i nobili ed i ricchi la proprietà de' beni, davano quegli in usufrutto a'poveri
i proprietari infatti quelli che più godono de' vantaggi dello stato sociale, se si possono
quanto quel frutto / che fa il cor de' monaci sì folle. ottimo, i-310
; i ricchi si mettevano in possesso de' beni del debitore per la soddisfazione del
a rendere cento per uno. corona de' monaci, 34: colui che fa misericordia
volta, pagherete con gran usura la pena de' vostri schemi. manzoni, pr.
leopardi, iii-383: ti ringrazio soprattutto de' ragguagli che mi dai di te stesso al
giannone, 2-i-186: regolare la giustizia de' contratti, e deffinire quali debbano riputarsi
usuraio. - anche sostant. meo de' tolomei, vi-507 (20-3): caro
natura non può fare alcun frutto, cioè de' danari. sercambi, i-157: per
232: o fortuna, io sono stomacato de' tuoi sconci e sozzi detti..
ogni giardin dirama, / farà pur de' tuoi fior scempio improvviso, / ma ciò
simone di chiaromonte, amendue della setta de' palazi, ma portavano invidia al conte
9-42: ci fa vedere la storia de' regnanti, che han voluto dominare sopra
villan brutti, / che do- mator de' prìncipi, e difesa / si nomeran de
: negli occhi di que'giovani, molti de' uali ignoravano un anno addietro d'avere
, e sarei più lungo nell'esposizione de' grati miei sentimenti. -conseguire meritatamente
preoccupazioni, non è tuttavia se non uno de' ventinove globi e pianeti principali.
furia i cattolici, arricchì terrario regio de' loro beni usurpati. pallavicino, 1-381:
riprendersi gli usurpati diritti delreguaglianza, vendicarsi de' lunghi torti e riporre nel dovuto equilibrio le
e che porrà in chiaro uomini nostri, de' quali la vita e i lavori si
pervieni a quelle dell'inimica donna usurpatrice de' nostri beni, come di luogo iniquo
il defonto cinghes-khang, guardandolo come usurpatore de' suoi diritti. delfico, ii-324: 1
pu- blicare due altri decreti contra quelli de' parlamenti di turs, e di scialon
, 11: ma come tutte le cose de' mortali sempre boli, come dicemmo,
la rovina e l'annichilamento di molti de' tanti usurpatorelli spicciolati qua e là per
spalleggiato dalla buona critica, al lungo furore de' guelfi e de'ghibellini e alle guerre
critica, al lungo furore de'guelfi e de' ghibellini e alle guerre napoletane, viniziane
e profanazioni delle chiese, le usurpazioni de' beni ecclesiastici, le persecuzioni, 1
le vostre usurpazioni, le vostre oppressioni de' poverelli, la vostra tanta abundanzia e
e venire ne l'arca a fare penitenzia de' vostri peccati. guicciardini, 11-185:
prìncipi, a're e agli imperatori, de' quali è propia: laonde questa mi
tasso, 12-511: se ne'l'arte de' gl'istorici ha alcuna parte il numero
v.]: esser come l'utello de' contadini; sudicio e sboccato.
gioia, 2-1-166: la pronta ossidazione de' metalli non permette che di rado l'
; 7 e quindi al fine ecco de' nervi un tremito / che vi commuove,
utero fecondo. s. caterina de' ricci, 466: l'amore lo tenne
/ oroscopi conceda nel fecondo / utero de' mortali, zoppi, infermi ed immaturi ed
, si rivelò di lì a poco un de' mostri più malfacenti che utero di donna
morte alloghino la tua anima graziosa nella pace de' loro regni. giuseppe flavio volgar.
, che conosceva altrettanto dannosa al partito de' prencipi, quanto utile a quello della
di danari, e tutte l'entrate de' beni ecclesiastici, ch'erano state di odetto
utili al mestiero della guerra, cioè de' capitani, degli uomini armati a cavallo,
, iv-13-38: e questo è il fine de' tiranni di lombardia, per trarre loro
2-17: gli mise in mano buona somma de' suoi danari per trafficargli, per partir
il profitto, e alla svelta leggerezza de' piedi la seria gravità de'precetti.
alla svelta leggerezza de'piedi la seria gravità de' precetti. pananti, ii-210: savio
giordano, 1-117: questa è l'utilità de' giusti grandissima. dante, conv.
oneste voglie, perché solo alcuni privilegiate de' vostri ammonimenti armoniosi? b. croce,
a ciascuno, per gli scambievoli vantaggi de' membri che la compongono, e questi
le utopie ben regolate fin ora fuor de' libri non son comparse. solaro della margarita
usi politici a cui, secondo le qualità de' governi e de'tempi, si possono
, secondo le qualità de'governi e de' tempi, si possono utilmente adattare, servono
utrie, dalle lasche, negli stagni de' quali vivono, e de'quali si pascono
negli stagni de'quali vivono, e de' quali si pascono. = var
. v.]: 'uzzato': termine de' bottai. che ha sufficiente o soverchio
. v.]: 'uzzo': termine de' bottai. il corpo a gonfieza nel
e il fine simile a quello dell'intonazione de' salmi, il principio però semplice era
ii-20: in quest'ora ricevo tua lettera de' dì v per lo vostro cavallaro.
sotto color di visite o per mezzo de' medici investigando i progressi del loro male,
: morto clemente v, le discordie accanite de' cardinali lasciarono la sede pontificia vacante per
iv-159: i torbidi della francia, de' paesi bassi, m'impediscono quest'anno l'
di levare le vacanze delle famiglie nell'elezione de' magistrati. 5. dir
fu fatto papa annullò tutte le grazie de' vacanti fatte per papa celestino, chi non
ora / riguardando chi passa, osservatori / de' diversi costumi delle genti.
la chiesa ordinò che ciascuno nelle vacanze de' benefici pagasse una annata alla camera. bembo
processo del tempo ne vacherà nessuno o de' dieci o di loro per morte o per
ad uno de li figlioli de cabrino de' pinzoni. = deriv. da vacarex
arano in que'tempi, apresso la vacazione de' franceschi. inghi strozzi, 1-337:
terra fosse stata di casa sua o de' suoi, abbia vacazione. 3.
delle quali era la bellissima specie e forma de' corpi. boiardo, 1-46: il
attaccata a qualche mascella, com'è seguito de' denti di cani carcarie, di vacche
.. prenderà più che volentieri cinquanta de' suoi zecchini e le dara venticinque tomi
che in sino dove sono oggi e'banchi de' mercatanti. tommaso di silvestro, 86
rapina, le quali son grosse molto più de' granelle di panico. 4
galiani, 3-161: moltissimi generi, anche de' più necessari, non hanno fra noi
/ ponno agguagliar le smisurate forze / de' leoni i capretti, e con le membra
modo che col suo impeto tutte le macchine de' romani tremare e vagillare faceva. muratori