greggi, gli cornuti armenti sotto la cura de' ruvidi bifolchi muggiranno. =
gli alberi nudi le ville erano popolate de' sogni marmorei. la notte era un presagio
in asta, balestre e scoppietti, de' quali gran parte e quasi tutti erano
: i baldacchini, che nell'udienze de' gran signori si veggiono, è verisimile che
vetro, il menò vicino della loggia de' cavicciuli. sacchetti, 112-44: era
e fatto accorto di tutte le malizie de' barattieri? d'annunzio, iv-1-898:
uno non sia degno degli onori e de' magistrati, nientedimeno, se dà denari,
volesse prestare fede a chi l'avisava de' suoi vizii, nientedimeno, al fine
ti do per buon cominciamento / che re de' barattier tu sì sarai; / ché
stinche. leonardo, 1-332: gli strumenti de' barattieri sono la semenza delle bestemmie umane
condannato, ove tu venga in forza de' tuoi nemici, ciò sono i tuoi
civilmente i danni, interessi e spese de' suoi mandanti. 1
. idem, 20-33: ne mandano [de' bambini] per questo in vari luoghi
villani, 4-57: il legato, ammaestrato de' fatti della guerra e de'baratti de'
, ammaestrato de'fatti della guerra e de' baratti de'suoi avversari,...
de'fatti della guerra e de'baratti de' suoi avversari,... avea fatta
per paludi e laghi, / perché de' pesci e dell'acqua son vaghi.
, a'suoi capelli simigliante. / de' quai cadeva al petto doppia lista. a
, i-40: alla barba di molti de' nostri che ci tengano per nimici capitali e
fantasia, e coniate in pochi minuti de' milioni e de'milioni di lire e di
coniate in pochi minuti de'milioni e de' milioni di lire e di zecchini, e
. v.]: * alle barbe de' pazzi il barbiere impara a radere '
/ quand'era a campo all'isola de' traci. giov. cavalcanti, 141
alimentato aveva l'ottimo cittadino, giovanni de' medici, cominciò forte a piegare le
.. si servì delle pietre conce e de' legnami ordinati per quello senza rispetto nessuno
che fur nell'arca numerati. lorenzo de' medici, 155: ritornavansi al bosco molto
novelle e favole?... far de' sassi similmente donne e uomini? convertire
/ mangiar de 'l pane e consumar de' panni. beltramelli, i-64: ma per
si riferisce alla confusione degli affetti, de' pensieri e delle parole (di dove forse
. parini, 639: la oscurità de' tempi, la noiosa lunghezza delle cronache
gadda, 46: nei visi turpi de' barbareschi è l'avorio dei denti, che
gli barbarischi che vencono il palio. lorenzo de' medici, 160: non altrimenti quando
de le colonne, che del laberinto de' medesimi o di quello di dedalo 0
secolo passato, e l'imitazione gretta de' latini e de'greci, alla quale
, e l'imitazione gretta de'latini e de' greci, alla quale succedette il dispregio
d'altre lingue morte, la significazione de' quali non è attestata che da un esempio
sacre, i sacramenti e le reliquie de' santi, delle quali erano piene tutte
erano piene tutte le chiese, spogliate de' loro ornamenti, erano gittate per terra
barbarie, superstizione, e intera bestialità de' sudditi, giova l'ignoranza, e nuoce
incrudelito nelle età miserabili eziandio alla barbarie de' turchi. berni, 17-2 (ii-73)
lupini amari; / e non si cercherà de' barbarismi, / ch'io troverrò ben
parini, 838: dietro alla falsità de' pensieri, alla sproporzione de'traslati,
alla falsità de'pensieri, alla sproporzione de' traslati, alla sconvenevolezza delle immagini,
non naturale alla lingua, la improprietà de' termini, la novità de'vocaboli, i
la improprietà de'termini, la novità de' vocaboli, i solecismi, i barbarismi
: giacciono que'solenni scrittori nell'obblio de' volgarizzatori imprudenti e venali dei secoli scorsi
lingua, né all'orecchio e all'uso de' nazionali, in luogo di riuscirci elegante
comparazione del metastasio, e più se de' frugoniani, degli arcadici, de'nostri
più se de'frugoniani, degli arcadici, de' nostri poeti e prosatori sia puristi sia
[i verbi continuativi] usare in luogo de' positivi, né questi in luogo di
non si augu- mentasse più la potenza de' barbari, pericolosissima non meno alla sedia
raccomandare a'greci che son divenuti servi de' barbari e hanno con l'imperio perduta
/ ogni arte egregia, e colpa de' tiranni. d. bartoli, 40-i-528:
amabile, qual è ragion che sia chi de' allettare i prossimi per guadagnarli alla fede
bugiarda e mal sicura / la speranza fia de' re; / il giardino di natura
superbamente risplendere gli orecchi e le fronti de' barbari, a crescere l'alterezza all'
, o per la fierezza o stranezza de' costumi. bettinelli, 7: soprattutto le
mai veduto roma, dopo le inondazioni de' barbari, dì più magnifico e più superbo
, non osservando le regole e gli ammaestramenti de' gramatici. l. bellini, 5-196
« civiltà cattolica *, e uno de' barbassori della compagnia di gesù? cattaneo
, e per conviti e feste / qual de' barbati eroi fama già vola. tommaseo-rigatini
per l'innavertenza o per la malizia de' mozzi, più animali d'un cavallo
corrono i pali, fanno il giuoco de' barberi, con accordarsi a fare, altri
servir di carriera per la futura corsa de' barberi. gioberti, iii-131: sarebbe come
padri della missione di s. vincenzo de' paoli (a firenze), che portabarbicóne
madonna jancofiore, avendo alcuna cosa sentita de' fatti suoi, gli pose l'occhio addosso
, ella mi comandò ch'io ricogliessi alcun de' suoi capegli, i quali, perché
forteguerri, 1-73: e sorrideva sotto de' barbigi. casti, 18-12: furbescamente
pendente, come le barbiglie e le creste de' gallinazzi. = cfr. barbiglio
, vecchio barbogio, patisce del male de' ragazzini; ha i pedignoni. manzoni
barbogio il chiabrera), e la sodisfazione de' più è lo scopo di chi scrive
non si può negare ch'i volti de' giovinetti a'quali non è ancor venuta la
suo caffè speciale, il più speciale de' suoi barbugliosi caffè. bàrbula (bàrbola
], e massimamente per la varietà de' vestiti, barbute, ed altre armature di
dove tutti de brigata saliti, dati de' remi in acqua, verso la nave
sua barca alle mani d'alcun nocchiere de' quivi a posta d'ognuno, sperti
colletta, i-91: innumerevoli barche ornate de' segni di festa e di pace andarono incontro
la tua barca in abandono! lorenzo de' medici, 103: quattro venti in
ripensa, il barcaiol torcendo / l'ala de' remi in fretta dal notturno / adria
nel fiume, ascoltò se sentisse batter de' remi. tommaseo, ii-327: udrò il
tempo si costumava assai dipignere nelle barde de' cavalli vari lavori e partimenti d'imprese
si può più parlare intorno alle opere de' letterati, perché gli animi si riscaldano
redi, 16-ix-70: questo siero stagnante fuor de' proprii vasi si fermenta e dal calore
siena per dar calore all'armi contra de' fiorentini. -saldare a calore: con
redi, 16-ix-375: parmi che le cagioni de' suoi travagli non vengano da altro,
fave. lastri, 1-1-272: il vantaggio de' prati artificiali non si limita alla sola
un terzo più, ed anche il doppio de' nostri grani seminati nelle nostre calorie.
] non potrà stare vota delle calurie de' pensieri, ma quali pensieri debba ricevere,
, pure è ammesso dalla maggior parte de' moderni fisici e chimici. questo è 1'
non luce, e quindi / può de' lucidi rai tanto robuste / render le
. davanzali, 11-68: que'corpi calosci de' soldati germani,... condotti
me desiderata, ed io rimango privo de' berrettini a coppo di ghianda per non
regolare. riunisce la bellezza dell'economia de' sostegni, ed è abbastanza solida.
avvilirono con grande cal pestamento de' piedi; e in cotale maniera calpestato la
: per terra tratte fur possa de' santi, / e, quel ch'io
gemea sotto il ferrato / piè de' cavalli, e il calpestar de'fanti /
de'cavalli, e il calpestar de' fanti / che inondavan le valli
valorosamente la nemica fortuna ridersi e beffarsi de' suoi giuochi, che, lasciandosi sottoporre
uggia della invidia, o calpestati dal piede de' calo- gnatori. d. bartoli,
; ma almen fra la turba immensa de' miei conservi, simile a quegli insetti che
universale, fuggire quanto può le discordie de' cittadini, le quali non potendo o
calpestare, aprono la via alla mutazione de' governi. cellini, 1-112 (261)
(v-235): il calpestio sentendo de' cavalli, / prese qualche speranza il giovanetto
. brusoni, xxiv-884: il calpestio de' cavalli e 'l saltellar delle ruote in un
senta da lungi il calpestio gradito / de' piedi tuoi. monti, x-2-132: eran
accorgevasi del mio borbottare o del calpestio de' miei piedi. manzoni, pr.
orecchio / il fragor delle rote e de' cavalli / da lungi osserva o
da lungi osserva o il calpestio de' piedi / su la tacita via; poscia
verdura. carducci, 738: al calpestìo de' barbari cavalli / ne l'avel si
] e diligentemente si guardi dal calpitar de' piei delle bestie quando è molle.
18-35: non la calpitorono e'figliuoli de' mercatanti, né trapassoe per quella la lionessa
dioscoride], 693: vogliono alcuni de' moderni che la calendola su detta sia la
plinio, fondandosi solamente nell'aureo colore de' suoi perpetui fiori. domenichi [plinio]
, queste a mietere quella suprema calùgine de' fiori, queste altre a sopportare et
con infinite calunnie la non punita avarizia de' barbari tormentava - opposta a'pericoli l'
licito ancor a noi seguitar la consuetudine de' nostri tempi, senza esser calunniati da
.], 32-16: gli argomenti de' suoi predicatori sono annodati di calunniose ragioni
-far calura: scaldarsi. pietro de' faitinelli, vi-11-207 (2-4): in
mente soffice. pietro de' faitinelli, vi-n-225 (15-10): e
di galeno, che vale al cadere de' capelli, e principio di calvezza;.
conceputa contro i nipoti, per l'interesse de' beni, e per l'odio del
1 gnoi di fiandra, e gran parte de' malcontenti, gli ugonotti della francia,
questo proposito, delle tre eresie sì famose de' nostri tempi, degli anabattisti, de'
de'nostri tempi, degli anabattisti, de' luterani e de'calvinisti. bar etti
tempi, degli anabattisti, de'luterani e de' calvinisti. bar etti, 1-298:
. pascoli, 1238: chi le coorti de' chiomati galli, / alzando la pupilla
di più colori che non son le tavolozze de' dipintori. carena, 2-10: sarà
egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini e delle buone donne per
donne cuciono attorno a una delle gambe de' loro polli vaganti, per contrassegnarli e
baretti [tommaseo]: feciono imperadore uno de' loro uomini, che dio sa se
sì adattata al mio disegno, appresso de' santi padri greci... non
i-72: perché non consultare la storia de' vostri ordini religiosi, a voi certamente
ragione si desidera. insomma, la chiusa de' sonetti par che debba lasciare qualcosa che
volgar., 1-280: due prencipi de' greci gli calzarono li sproni dell'oro.
calze incarnate di cuoio. s. caterina de' ricci, 292: in questa solennità
empio la pancia, / e ben ho de' contanti a mia piacenza. ser giovanni
parte esteriore del muro, con isverze de' medesimi sassi. e. cecchi
come se la conclusione fusse fatta prima de' principii e de'mezi. marino,
conclusione fusse fatta prima de'principii e de' mezi. marino, i-116: la conclusione
'l loto ci ò trescato! meo de' tolomei, vi-n-46 (17-11):
uffici così fatti. s. caterina de' ricci, 292: e in vero,
dati, 94: strignevasi le fibbie de' calzari con auree allacciature. g.
. averani, 1-1-6: oloferne s'invaghì de' calzari della formosissima giuditta. muratori,
è che i romani antichi portavano bensì de' calzari in piedi, ma lasciavano nude
, co'quali si accresce la pressione de' canali e si facilita il moto della linfa
zampe dei volatili). trattato de' falconi, 17: sono altri sparvieri,
sino dal 18 frimale-scorso, giorno dell'arrivo de' depositi, io sono stato forzato a
frequentava, come socrate, le botteghe de' calzolai, de'legnaiuoli, de'fabbri e
socrate, le botteghe de'calzolai, de' legnaiuoli, de'fabbri e degli altri simili
botteghe de'calzolai, de'legnaiuoli, de' fabbri e degli altri simili. cattaneo
brutte e sgraffiate: e la pelle de' ginocchi, al disotto la ròtula, s'
pugnale dal manico bello, nel taschino de' calzoni, con una cert'aria di festa
.. aggavignato e stretto / il valor de' lucilli e de'catoni. -tirarsi
e stretto / il valor de'lucilli e de' catoni. -tirarsi su i calzoni
ci vedrebbe... delle nerite, de' trochi, delle carne, de'
de'trochi, delle carne, de' pettini. vallisneri, ii-325: si trovano
, e perciò si dinota che la candidezza de' costumi non è imitata da gli adulatori
un segnale molto considerabile simile a quello de' camaleonti affricani, cioè la mutazione de'
de'camaleonti affricani, cioè la mutazione de' colori, onde possiamo chiamargli i camaleonti
ghiaccio lentamente indurato, con l'andar de' secoli, si formi il cristallo. carducci
è, come dicono, il camaleonte de' pianeti. garzoni, 1 -77:
generi alimentari. leggenda detta beata umiliana de' cerchi, 64: sempre nel suo
, come e'fece, alla mensa de' suoi canonici, che viveano, secondo
machiavelli, 7-5-38: per lo strepito de' carnati, fischi e ragionamenti ciompeschi assordare
masuccio, 440: me tacerò non sulo de' loro scelesti ed enormissimi vicii, e
: « scherzo, scherzo. ripeto de' sofismi che ho accattati su libri ».
buonarroti il giovane, 9-633: se de' negozi / del mar, se delle 'ncette
, cessò ad un tempo la protezion de' francesi e la dignità del gonfalone. segneri
. malispinì, 1-445: quella de' cambiatori fu il campo rosso, entrovi seminati
8-3 (244): andare alle tavole de' cambiatori le quali sapete che stanno
acquistare cose perfette, sì come li cuori de' valenti uomini! lo cambio ogni
cambio corrente; cioè che gl'interessi de' cambi di ciascuna fiera overo di ciascun
, risultante dal molto commerzio e intrecciamento de' trafficanti: e però sì fatti cambi
di cambiò). lettere e istruzioni de' dieci di balia, 6-11: sarà con
mercatante: lui truova tutte le sottilità de' cambi per venire al fine suo,
guadagno lo tira. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 2-59: se li
della diversa importazione o asportazione o consumazione de' tre metalli usato comunemente per monetare,
soprappiù apparente aggiunto al peso eguale de' due metalli presente o lontano (
allora / pur quivi tutto il fior de' cittadini. cattaneo, ii-2-145: è su
sendo andato a partito per la arte de' mercatanti e per la arte del cambio,
cambio, fui tratto consolo alla arte de' mercatanti. 14. locuz.
stato. firenzuola, 451: al romor de' quali [lamenti] corse subito il
una loggia dorica bellissima simile al coliseo de' savelli, ma in cambio di mezze colonne
colui pure che non pratico delle celle de' caratteri compone a tentone, s'avverrà
baldinucci, 2-6-620: gli strumenti, de' quali ottaviano si servì in quelle opere
: la cameleuca è propizia ai dolori de' lombi. è erba che verdeggia con fiondi
oh sola e cheta in mezzo de' castagni / villa del douro, / che
me ne'lieti / fantasmi lucidi de' suoi poeti / grecia riviva!
voleri, da'piaceri, da comandamenti de' padri, delle madri, de'fratelli
da comandamenti de'padri, delle madri, de' fratelli e de'mariti, il più
, delle madri, de'fratelli e de' mariti, il più del tempo nel piccolo
proem., 49: le incerate canne de' pastori porgano per le fiorite valli forse
, che li tersi e pregiati bossi de' musici per le pompose camere non fanno.
saggiare i cibi, nascondevano alla comune de' servi le camere del sonno; e,
. machiavelli, i-484: l'officio de' ciamberlani è intrattenere el re, pervenire alla
bruno, 3-767: che si fe'de' doi giovanetti? -cupido le dimandò per il
restituzione di bologna, il papa colla volontà de' suoi cardinali ne rinvestì gli ambasciadori.
questi predatori, se dalla reverenza di uno de' signori non fusse stata difesa. bandello
altro principato spirituale e temporale col voto de' suoi cherici. p. verri,
rendere impossibile l'esame e la votazione de' bilanci preventivi. panzini, iv-102:
, 737:: l'officio della camera de' conti è rivedere e'conti a tutti
sindaco della così detta altre volte camera de' mercanti. cuoco, 1-55: una parte
popolazioni, fu fatta amministrare dalla camera de' conti e da un tribunale chiamato « misto
non ancor resoluta sopra al fare altanime de' cannoni da piè una parte, che fa
un microscopio; chi ha in mano de' prismi, e chi delle camere ottiche.
allegri, 74: e quasi certo de' buon effetti della scrittura del suo celebre
carità, per amor di dio e de' suoi morti, faccia qualche cosa per la
. busini, 1-87: il gobbo de' pandolfini fu ed è ingegnosissimo uomo,
i-9: il negozio che l'università de' politici per tanti mesi ha trattato con questi
sotto nuovi nomi riuniscono l'antica ignoranza de' luoghi e delle cose, l'antica oscitanza
accresciuta, perché la stampassero ad esterminio de' bravi. 2. neol.
: erano quattro sue camerate, ognuno de' quali tenea la sua zambracca alla mano
tutti. algarotti, 1-359: le camerate de' seminaristi, i più picciolini innanzi e
unicamente alla cameriera. essa è depositaria de' segreti; essa è consigliera della bellezza di
del popolo di firenze alla! tornata de' guelfi: e camerlinghi della pecunia feciono
: più volte il feci fare camarlingo de' signori della moneta. bisticci, 3-53:
ferro fossero troppo piccole alla maggior capacità de' cannoni, fu ad esse palle fatta
questo [dante] dice perché le sale de' signori sogliono essere ben piane e ben
, 504: quell'impeto e quel vigore de' capegli, dalla fronte, come una
che sono in giove o in qualche altro de' pianeti. pellico, 11-86: dalla
: biella tra 'l monte e il verdeggiar de' piani / lieta guardante l'ubere convalle
vasari, iii-407: dicesi che piero de' medici, che molto tempo aveva praticato
. locchi, 26: le facce magre de' miei fratelli, / che sono
spazio, e, come costume è de' camminanti, con lui cominciò ad entrare
gionti di francia al confino. lorenzo de' medici, 55: tal sentier par bello
a tavola in compagnia, sì corno de' cavaliere francisi, cambiando, è costumato
. pulci, 16-97: l'un de' giganti a rinaldo cammina, / e
che io sia arrivato insino a questa età de' 58 anni, con la qual tanto
. io cammino sopra la mia età de' cinquantotto anni finiti. 4.
debil raggio / delle stelle remote e de' pianeti, / che nel silenzio camminando
danno del ben fare altrui. lorenzo de' medici, 64: la ragion tiene
son camminati alcun tempo per la via de' vizi, non si disperino, e non
il che accade quando i riformatori, de' vizi di quei che devono esser riformati
visitare li santi luoghi e reverendi, de' quali questa città è piena, e
la donna e co'figliuoli. lorenzo de' medici, 204: come un catin di
fango e tra l'obliqua / furia de' carri la città gir vede; / e
perder tempo ad acquistar tesoro. lorenzo de' medici, 330: mostrommi il morto lucifer
errori degli uomini grandi, gli errori de' grandi artisti sono tanti scogli, che
, era dove poi furono le case de' frescobaldi. firenzuola, 67:
: osserverei el medesimo ordine nella elezione de' senatori, quando alcuno ne vacassi,
, et le altre sette mi avanzavano de' mori che morsero per il camino.
di mentastri; / ma il cuore de' pastori era in cammino / sempre. pavese
spazio, e, come costume è de' camminanti, con lui cominciò ad entrare
): tra un po'di memoria de' luoghi, che gli era rimasta dell'
rador promesso abbiam di gire. lorenzo de' medici, 258: or, s'
, i-477: e poi la natura de' svizzeri è più atta alla campagna e
* campagna bacologica 'per l'allevamento de' bachi da seta; la 'campagna
sonando pel selciato deserto, i baroccini de' campagnoli. baldini, 1-27: i campagnoli
i-450: t'imponiamo non costringa alcuno de' nostri descritti a cavallo, né alcuno
rimondassi le fosse, contro la forma de' soprascritti capitoli. carena, 2-313: 'campaio
', colui che è preposto alla custodia de' campi. de roberto, 352:
per mostrare più la grandezza della casa de' medici e dello stato, duoi spettaculi militari
. monti, 1-430: pervenuti / de' mirmidòni alla campai marina, / trovàr
il bagaglio con tutto il campamento / de' padiglioni han cura di guardare. =
degli asini. e quando l'oste de' fiorentini andava, si sponeva dell'arco
... potrai lì vedere similitudine de' diversi paesi, ornati di montagnie.
foscolo, iv-363: suonava la campana de' morti, e il presentimento della mia fine
in cui suona la campana. meo de' tolomei, vi-n-25 (5-3): mie
, aceto bianco, mèle, fior de' gigli, fagioli freschi, verderame,
g. villani, 11-93: i salari de' donzelli e servidori del comune, e
fiata, / per seguitar l'andazzo de' romori, / me ne dette una giunta
diametro, che si appende al collo de' bambini in dentizione, per agevolarla col
composizione e nel finimento di questo flagello de' beccafichi [la ragna]. carena,
magistrati di firenze, ne'quali uno de' colleghi si chiamava il proposto: e questo
reliquie, in mezzo il mare, de' campanili delle chiese, nel paese di zelanda
e s'inciampa co'piedi nelle croci de' campanili sepolti nelle ceneri. algarotti,
1-52: e n'ha fatto con esso de' rammanzi, / che un po'di
buonarroti il giovane, 9-53: godea de' pazzi, e di pazzie campava /
morte sempre ha strale sulla corda; / de' giovani ogni dì n'ammazza assai /
ogni dì n'ammazza assai / e de' vecchi nessun ne campa mai. ser
. et esso dicea: io mi pento de' peccati miei. ed alcuno gli dicea
sicuro. machiavelli, 566: [cosimo de' medici] da il con
degli alberti, che era uno de' primi aderenti loro, fu confinato. ban
, se l'alma notte, / de' numi domatrice e de'mortali, / non
notte, / de'numi domatrice e de' mortali, / non mi campava fuggitivo
ben tre fiate l'invido / timor de' regi ti campò da morte: / lèvati
più nascosti rami. s. caterina de' ricci, 138: qualche persona, che
/ anzi quasi sparito / da la vista de' cani e de le genti, /
ed in su'lembi e nella fine de' vivagni del panno. 2.
fontana. machiavelli, i-595: francesco de' pazzi intanto e bernardo bandini, veggendo
né dei campati / dimandar, né de' morti. colletta, i-216: degli
quale vi perseverò quasi intatto dagli assalti de' barbari. carducci, i-1153: l'
campeggiamenti, non obligandomi a dar conto de' negoziati segreti, ne'quali spesse volte
. villani, 9-95: aveano le fortezze de' monti d'in- torno, per modo
con assai meno gente campeggiò nelle terre de' nemici, e tenne le genti dell'
e tenne le genti dell'arme fuori de' terreni della lega, ma si governò in
veggendo i fiorentini mancato disavventuratamente l'aiuto de' perugini, e cresciuta baldanza a'nimici
quale sei rosette vermiglie campeggiavano. lorenzo de' medici, 513: campeggeran ne'
: di qui nasce che sempre le cime de' colli che campeggiano nelle spiagge delli monti
attico, cavaliere, male tra le imagini de' claudii campeggiava. bruno, 54:
dove possano scorrere non solo tutte tacque de' gemitivi e travenate per la terra,
eroe. guittone, 198-12: de' debili tu [giustizia] retta e tu
. varchi, 8-2-152: le leggi de' longobardi concedono ai cherici il dare il
295: fulgida asta scote / la giovinezza de' campioni alteri: / chi fregia,
egli è da temere non all'avidità de' più sieno rapiti tutti gli altri. baretti
tratti a sterminio dalle risse inique / de' lor prenci, campione egli si vanta /
italia e in molte parti l'uso de' campioni è ito via, e la chiesa
di que'tempi, pieni delle ceneri de' loro morti o in altro modo,
. vico, 609: la custodia de' confini cominciò ad osservarsi, come si
il cultor, che sopra il grembo / de' lavorati campi / mira con fausti lampi
ragguagliamento, la terza è il mischiamento de' campi, la quarta è il suo tritamento
, 170: spesso i duri lavoratori de' campi sotto l'ardente sole ingannano la
quindi la dea crucciosa / mi fe'de' propri cani e preda e pasto.
universa / mole e l'eternità volve de' tempi. leopardi, 33-62: voi,
soccorso del detto castello vennero le masnade de' cavalieri di siena e di pisa,
bisticci, 3-197: giunti appresso il campo de' nemici, circa a ore diciannove,
e potremo goder sicuri e lieti / de' beni altrui, finché fortuna 11 vieti
): era nel campo ovvero essercito de' cristiani. g. morelli,
il romore per il resto del campo de' fiorentini, si riempié di confusione ogni
, aspettando la morte, indegna troppo de' miei natali s'ella non viene provocata
il campo mio risponda: / il re de' regi s'apparecchia all'armi. manzoni
il telo della tua faretra / uccide de' sofisti in mezzo al campo / degli ingegni
verrei in campo col paggio dietromi vestito de' colori donatimi da la diva, e ad
le querele, si provan le patenti de' campi liberi e franchi, e de steccati
, si presentano all'avversario notate a piè de' cartelli mandati. -per simil
fuggir del campo ella prendea. lorenzo de' medici, 488: vedesi ombrone ognor più
: non nelle scuole degli oratori o de' filosofi tra lettere e libri, ma negli
in queste chiuse, / la fé de' pochi che a guardarle io scelsi,
ornai cedere il campo al numeroso stuolo de' nemici per non cedere miseramente la vita
, 7-9: fu sì forte l'assalto de' tedeschi, che malamente menavano la schiera
tenere campo. caro, 9-1082: de' troiani intanto / tale un numero altronde
magnanima clemenza se non fussero gli eccessi de' delinquenti? stigliani, 1-6: porgi almen
questa materia stralciare, avrà la benignità de' leggitori gran campo da compatirmi. c
. algarotti, 1-139: i soggetti de' quadri, dove trionfa maggiormente la pittura
anco messa a campo la materia della remissione de' peccati, e della penitenzia e del
istampa, che lo ammettere la diversità de' colori ne'raggi della luce è lo stesso
già co'campi elisi, / fortunato giardin de' semidèi, / la vostr'ombra gentil
d'un rio / a l'aèr dolce de' miei colli toschi. pirandello, 7-130
la sua volontà in un piccolo campo santo de' frati sei miglia fuor di città.
i notai. il secondo ai mercatanti de' panni franzesi. il terzo ai campsori,
per avventura cesserà la paura della podestà de' rettori e de'giudici terreni, e finito
la paura della podestà de'rettori e de' giudici terreni, e finito che sarà
leggieri di danari, arei alle volte dubitato de' casi suoi, vedendomisi avviluppar dintorno
due occhi,... del mezzo de' quali il non camuso naso in linea
attaccata è la battaglia / tra il re de' sardi e le città nemiche, /
a fiorire in conversazione con la canaglia de' prati e co'fuorusciti delle siepi a maggio
il saluto a qualsiasi buono o tristo de' plebei; né mai aveva posto mente
ogni sorta di canagliume, da quello de' trivi fino a quello de'palazzi, si
da quello de'trivi fino a quello de' palazzi, si fosse tenuto urbano e
.]: 'canaio', maestro e allevatore de' cani. lo squarcia canaio di g
., 30-66: li ruscelletti, che de' verdi colli / del casentin discendon giuso
ingannati, xxv-1-353: quello è il palazzo de' rangoni; qui sotto passa il canal
naturale, racconta d'aver egli condotti de' canali di piombo fino a due e
insino a noi per li purissimi canali de' nostri antenati. alfieri, i-252: ed
un segnale molto considerabile simile a quello de' camaleonti affri- cani, cioè la mutazione
camaleonti affri- cani, cioè la mutazione de' colori, onde possiamo chiamarli i camaleonti
bellini, 5-123: se voi aveste pratica de' canali d'aria delle piante voi li
si vedono nella superficie interna delle scorze de' rafani. 11. archit. scanalatura
, vogliono essere venti facce in cambio de' canali, e non rimanere fra canale e
carducci, 694: o severino, de' tuoi canti il nido, / il covo
tuoi canti il nido, / il covo de' tuoi sogni 10 ben lo so.
come il grano maturo, / pentèlico, de' tuoi pastori / mi sovviene selvaggi /
ecc.]. garzoni, 1-486: de' linaruoli e canapari, cordari, testaruoli
le troclee, trapassate con le mani de' fanti. cellini, 2-75 (431)
le corde s'allunghino per lo stirarle de' pesi, il danno a vedere eziandio
/ fregiati d'aurei lembi, / de' canapi felici / spiravan ostinati i venti amici
/ a ballar il canario al suon de' venti. = dal nome delle
mente da caccia). lorenzo de' medici, 156: or su andianne presto
fuori, / acciò che i piè de' cavalli stamani / non ci guastassin di can
un simile non degnerebbe con gradasso nano de' medici. grazzini, 3-1-186: se tu
xiv-144: mi ha cancellato dal ruolo de' militari. manzoni, 288: i francesi
: a mano a mano che un de' mille si spegneva egli cassava un nome.
parte dai mandati del- l'imperadore, de' quali il maggiore, e a cui gli
antichissime, o per donazione e liberalità de' loro stessi maggiori. segneri, i-746:
anco quanto all'abilitade, ovvero capacitade de' detti offici. 3. matem
quale aveva la sua cancelleria ad uno de' capi del nostro corridoio, trasportossi altrove
far muovere della magna messer carlo re de' romani eletto imperadore, e però mandarono
.. erano per lo più i cancellieri de' reami d'europa, quali restarono tre
vecchio, ch'era stato della chiusa de' leoni. g. villani, 6-65:
la mano a suo piacere tra testicoli de' cadaveri,... al fioravanti che
onga fino al mo- stacio nella marcia de' cancherosi. 2. figur.
queste due cancrene, cioè dalla pedanteria de' parolai, e dalla scurrilità de'spaventaceli
dalla pedanteria de'parolai, e dalla scurrilità de' spaventaceli dell'infima letteratura, sembra che
, 3-180: 'l lume della scienza de' filosofi è a modo del lume della candela
più per risa / ch'a riverenza de' santi beati. boccaccio, dee.,
suo pure all'usato rende ». lorenzo de' medici, i-217: come par nova
alcune virtù morali, quali hanno bisogno de' beni: come in effetto conviene agli
sig. a cacciarsi giù per la verga de' frugatoi, delle candele, delle minuge
pavimenti di legno, e il cadere de' sacri candelabri sugli altari,..
lo più conformati secondo i primitivi usi de' lumi, cioè a foggia di bacchette,
fiamme già uno mese durato nella fornace de' bicchieri, e veduto a sé avvicinarsi
turco, ma in numero dupplicato, de' quali tre avevano le candele spente e
gli oscura? / italia, sepoltura / de' lumi suoi, d'esterni candeliere.
essere in estrema povertà. meo de' tolomei, vi-n-33 (10-2): sì
. davanzali, ii-95: ma nel far de' consoli, chiedeva come gli altri candidati
e perciò si dinota che la candidezza de' costumi non è imitata da gli adulatori.
rendea lume nel prato fiorito. lorenzo de' medici, 367: belle, fresche
in vista / del bianco seno e de' cerulei lumi / il candido il candore
acque cadenti / giù per b verdi tramiti de' monti. pascoli, 1235: due
, iii-32: indi la pompa / affrettasi de' servi; e quindi attende / con
, il calibonio di damasco, il chiaretto de' galli, il milesio, il leucadio
, e ancora mi avanza. lorenzo de' medici, ii-172: perché malvagia non
dalla mia brevità potrete rilevar il candore de' miei sentimenti. manzoni, pr. sp
. petrarca, 23-160: ed ancor de' miei can fugge lo stormo. marco polo
sforzò a mangiare non solo le crude carni de' pollami e de'mangiabili quadrupedi che si
solo le crude carni de'pollami e de' mangiabili quadrupedi che si pararono loro dinanzi
pararono loro dinanzi, ma sino quelle de' cani, de'gatti e de'sorci.
dinanzi, ma sino quelle de'cani, de' gatti e de'sorci. fiacchi,
sino quelle de'cani, de'gatti e de' sorci. fiacchi, 173: egli
o signore, anche i catolini mangiano de' minuzzoli che cadono dalla mensa del signore
verga, 4-78: [aveva] de' begli occhi di cane carezzevoli e pazienti,
non che essere morto per le mani de' cani giudei. petrarca, iv-2-144:
loro meglio che essere venute alle mani de' cani saraini africanti. pulci, 1-31:
questo can villano. s. caterina de' ricci, 276: è legato, e
per lungo e per largo la storia de' suoi amori, e del come suo padre
era, si può dire, uno cane de' bostoli, 1 quali erano i maggiori
serbate voi... la comparazione de' cani dietro alla cagna che va a cane
intendete: io ho avuto lo spasso de' cani, tocco delle mazzate, ito a
marrani / toma a vederci qui, siamo de' cani. -essere in mano dei
morte, e paion state in man de' cani. -meglio avere preso il
ha lo stato in questa terra, de' nostri pari, non truova cane che gli
carducci, i-1418: figuriamoci ora un de' così detti poeti dell'età nostra,
anzi hanno perduto coloro che erano creditori de' vostri soldi; co'quali medesimi soldi ne
di fuora, e di dentro hanno dipinti de' mazzolini e de'canestri di fiori,
e di dentro hanno dipinti de'mazzolini e de' canestri di fiori, ornati qui e
bello affaticarsi a fare dei conti e de' baroni, e i ministri hanno un bel
nel mestruo. parini, 639: parlerà de' cangiamenti accaduti nei governi, de'passaggi
parlerà de'cangiamenti accaduti nei governi, de' passaggi fatti dall'anarchia all'oppressione,
che svarii dal campo. lorenzo de' medici, 545: cacciata fugge dinanzi l'
colori delle carni, distingue il cangiante de' panni, varia le piume degli uccelli,
sempre va scemando sua beltate. lorenzo de' medici, 256: lasso! ch'io
, vii-41: tu non però contento / de' suoi [di natura] doni
e le pesanti evolu zioni de' tedeschi divennero inutili come le falangi de'
zioni de'tedeschi divennero inutili come le falangi de' macedoni in faccia ai romani.
di sèguito a tre sorte d'autorità de' senati, che si cangiano dentro il
distruttore o cangiatore delle nazioni, o de' loro nomi. = deriv.
canicula. landino, 154: canicula appresso de' greci è detta sirio pel suo splendore
canicola. ma messer febo, a uso de' parti, ne saetta ancor fuggendo.
natura 10 produsse al mondo in uno de' più ardenti giorni della canicola. cuoco
mi han crivellato sopra, il decano de' dudici segni m'ha balestrato in capo,
, i-211: e parmi esser dell'indole de' cani, / che...
passasse in quella efferata e immane famiglia de' claudi. d. bartoli, 9-31-2-119:
canini, perché han similitudine con quei de' cani. redi, 16-iv- 184:
, 252: contro alla rabbia de' venti e per la percossa delle folgore
di verdissimi lauri, per le continue vittorie de' suoi figliuoli. ariosto, 15-52:
piante nostrali che fanno su i ciglion de' fossati e pe'terreni umidi e
dicevano schernendolo: dio ti salvi, re de' judei. s. bernardino da siena
bernardino da siena, 344: queste canne de' mercatanti, che... so'
e con le pertiche misurano le stàiora de' campi, mettendo i confini. carena,
silvestre canzoni vergate ne li ruvidi cortecci de' faggi dilettino non meno a chi le
degli indorati libri; e le incerate canne de' pastori porgano per le fiorite valli forse
suono, che li tersi e pregiati bossi de' musici per le pompose camere non fanno
dispari a sonar posti, / cantan de' loro boscarecci amori. marino, 2-71:
e 'l giostrare, sia in questo de' migliori italiani; nel torneare, tener
che fuggono, coi rimanenti, fatto de' fianchi testa, percuotere il nimico di costa
urtarsi, darsi di petto con quella de' nimici. carducci, i-1350: se
. milizia, ii-194: le canne de' cammini ne'differenti piani d'una casa
dentro alle branose canne / le membra de' compagni al sasso dome. cellini, 2-4
e con le canne asciutte / sentan de' lupicini urlar per fame / pieno un digiun
. che aveva la canna o canale de' polmoni lungo due braccia. g. gozzi
circa. parini, 675: havvi uno de' membri della loro università che ha cura
: jacopo è come una canna in balìa de' flutti. non ha iniziativa, non
. borghini, 4-462: con la canna de' quali [stoici] se si avessero
assai che mel di canna. lorenzo de' medici, 472: nutrisco d'ape
111: e già dal caro / sangue de' suoi non asterrà la mano / la
chiamansi, e sono scettro ed isfarzo de' ministri grandi di guerra, e più scherzo
che avvezzo alle cannate e perticate de' ragazzi, non corre così avventa
più cannelle si accenna l'ordinata armonia de' cieli. d'annunzio, ii-807: un
-figur. 5. caterina de' ricci, 276: quasi che dica [
vettovaglie, insino a cavare gli zaffi de' tini, e le cannelle e li
crescenzi volgar., 11-4: l'acque de' pozzi e de'condotti, a comparazion
, 11-4: l'acque de'pozzi e de' condotti, a comparazion dell'acque delle
strumento che serve a raddrizzare i denti de' cardi da cardare. 10.
32-66: e già dal caro / sangue de' suoi non asterrà la mano / la
. vallisneri, iii-418: ciascuno de' quali [nodi del loglio] produce
cui si tesse l'ordito delle tele, de' panni, e de'drappi.
ordito delle tele, de'panni, e de' drappi. = dimin. di
cristallo, sigillato a fuoco dall'uno de' suoi capi, sì saldamente, che
bucciuolo di penna conrispondente alla quantità legata de' peli, e fa'che 'l bucciuolo
parte da monti acuti e cenerognoli, de' quali l'altezza non è nemmen tale da
curar le piaghe fatte dalle frecce avvelenate de' cannibali, si servono solamente di questo
di tratto in tratto, per via de' loro cannocchiali, si avvedevano di qualche
milano è tutto lumicini come gli altarini de' bimbi -malgrado la nebbia, il mondo
corre sul fango a vedere la baldoria de' focherelli in castello. -il cannone va cannonando
: chiaro il dimostrano le ingegnose macchine de' moti spiritali, dove più sicuri lavorano
buoi e cigni, e dall'altro de' bimbi e bimbe che scherzano a'soldati e
di terra, e canale di piombo de' condotti. -per simil.
suono; li polmoni sostengono la vece de' mantici, i quali il petto comprime
senza che indebolivano molte volte il fondamento de' torrioni e delle muraglie. 3
della cera formano anch'oggi la sampogna de' pastorelli. settembrini, 1-19: teneva
lui incaricato di soprain- tendere al lavoro de' muratori. e perché egli suol tenere
ma non già la faceva fine e meta de' suoi travagli, lesse tutti e due
i poemi d'omero con l'aspetto de' suoi princìpi di filologia, e per certi
osservati. algarotti, 2-197: uno de' canoni... di quel libro,
e fu padre della turba clamorosa, implacabile de' grammatici, intenti sempre ad angariare gli
in italia, e sanzionati dalla consuetudine de' più, io non credo però di
annoiare il lettore con una lunga esposizione de' princìpi che ho seguiti in questo lavoro.
, profondando in quello delle leggi e de' canoni al quale il portava la sua
grazia della ragion canonica inoltratosi a studiar de' dogmi, si ritruovò poi nel giusto mezzo
principalmente prese vigore da che l'uso de' canoni penitenziali si rallentò, e molto
beneficio nominale senza assegno. lorenzo de' medici, 642: a guglielmo dirai,
li concedette innocenzio non solo el padronato de' vescovadi, ma ancora de'canonicati e
el padronato de'vescovadi, ma ancora de' canonicati e di tutti e'benefìci curati,
di medicare non è un barbaro difetto de' professori, ma una canonica operazione costumata
avendo a vedere una carta compiuta dal canonico de' bardi, per consiglio che volea da
canonici regulari di sancto agostino. lorenzo de' medici, 178: non hai tu
iii-103: aderendo più alla dottrina de' teologi che de'canonisti, asserivano
più alla dottrina de'teologi che de' canonisti, asserivano l'autorità del
ne'fonti delle canoniche leggi e de' canonisti dottori sparse si contengono, che
di coscienza, che le materie de' giudicii, o altra cosa ne'
simili cerimonie, e miselo nel catalogo de' sancti, per infiniti sua miracoli e per
arcivescovo di fiorenza frate antonino dell'ordine de' predicatori; uomo veramente per santità e
gli fu data, isponendone la sufficienza de' meriti per canonizzarlo. colletta, i-139:
forza, della grandezza, delle sorprese, de' gran colpi, gran voli, grand'
. bartoli, 38-47: al formarsi de' processi canonici, ordinati con apostolica autorità
sua canonizzazione, si presentarono a testificare de' meriti che ne avea, sì per le
eroiche e sì ancora per la qualità de' miracoli. segneri, iii-2-117: secondo
, che si fanno per la canonizzazione de' santi,... la sola mole
d'essere posti dalla chiesa nel catalogo de' santi. noi non possiam credere nel
anima svegliatasi in loro è. tonda canora de' sentimenti. carducci, 864: move
: le, cànove dei vini toscani, de' vini nostrali, del chianti, di
infiascati. -figur. b. de' rossi [crusca]: giudicando i censori
del valore della nostra lingua in presenza de' nemici, ecco che io vi fornirò
a'bisogni della famiglia o agli appetiti de' padroni e degli amici loro. g
imitabili col giro della sintassi e col suon de' vocaboli,... scorre libera
che riguardano le correzioni fatte alla cantafavola de' promessi sposi, nella seconda edizione illustrata
e qualche volta s'è fatto il simile de' poeti. guerrazzi, iii-134: il
i cantimbanchi, si riducono ne'claustri de' religiosi a far mille materie, e
del paradiso, e banditolo dal coro de' suoi felici cantanti, 10 confina tra
un albero, dimenticato di sé e de' suoi greggi giaceva... del cui
regge la musica in su le spalle de' minori. tasso, 14-65: sì canta
/ forza a cantar delfi uomini e de' dei. idem, par., 2-3
: le orazioni contenute in questo libro de' salmi cantavansi in diversi modi da'profeti
per cammino / cantasson sempre l'ufficio de' morti / per rimembranza del regno divino.
e ferraguto, cima di possanza. lorenzo de' medici, 100: questo chieggion
ciel, / e muta il suon de' bronzi, e tare ammanta / oggi di
, 25-240: vera è la fede sol de' cristiani, /... / e
santi impugnarono la barbarica ed empia consuetudine de' duelli. ma cantavano ai sordi. forteguerri
. i il piace voi cantar de' vaghi augelli. castiglione, 170:
non badare a quello spesso i duri lavoratori de' campi sotto l'ardente sole sacchetti,
come si pecca persino nella costruzione de' teatri. parini, giorno,
/ e si mesce al cantar lento de' nauti. pascoli, 113: vien
[crusca]: tradì la santa gesta de' paladini, come si legge in que'
eroi ed a modelli famosi banditi, de' quali odono continuamente esaltate le gesta dai
dai cantastorie nelle fiere e nelle feste de' paesi. de sanctis, lett. it
in prima, d'esser pietosissimo inverso de' poveri, religiosissimo in udire ogni dì tre
rimembrar ne giovi / del dotto ingegno e de' poemi saggi / suoi sì leggiadri cantatore
e cantatrici, e tutti i delicamenti de' figliuoli degli uomini. a.
, mi par che 10 debbano aver de' ballarmi ancora, a'quali mi paiono
accompagnato dalle tibie, o al letto de' morti, o al portargli al rogo
dette i cosciali, imperniati insieme all'un de' capi, quasi a modo de'compassi
un de'capi, quasi a modo de' compassi, e di una terza stanga posta
vi sono di più coloro la vita de' quali incomincia nelle acque e dipoi termina
: nel- l'andarmene, salutai due de' poveri ladri, miei vicini, ch'
per uccelli. olina, 53: de' richiami quanti più se n'ha, e
. carducci, 497: sotto il vento de' cantici immortali / piegavano croscianti / le
in nostra lingua è trasferito 4 cantico de' cantici '. diodati, 1-585: fra
dopo lui, intitolato per eccellenza cantico de' cantici: come il paragone fra tutti gli
nutricano. caro, 8-1034: quinci de' salii e de'luperci ignudi, / e
, 8-1034: quinci de'salii e de' luperci ignudi, / e de'greggi de'
salii e de'luperci ignudi, / e de' greggi de'flàmini scolpito / v'avea
de'luperci ignudi, / e de'greggi de' flàmini scolpito / v'avea le tresche
desinenze, secondo che si trova ne'cantici de' longobardi, e che in quanti modi
, celebrando insieme con priamo la fuga de' greci; dell'onta de'quali sarà
priamo la fuga de'greci; dell'onta de' quali sarà un perpetuo monumento il cavallo
così fra terra, da qualunque bombardamento de' nemici. targioni tozzetti, 12-2-228: dall'
targioni tozzetti, 12-2-228: dall'angustia de' cantieri... dell'arsenale vecchio chiaramente
verso namedy, ove questi immensi tributi de' boschi germanici formano alquanti smisurati corpi che
una stoppia, s'erge il candore de' buoi aranti. serra, ii-504: accennava
. la cantilena infernale, mista al tintinnìo de' campanelli, al cigolìo de'carri,
al tintinnìo de'campanelli, al cigolìo de' carri, al calpestìo de'cavalli, risonava
al cigolìo de'carri, al calpestìo de' cavalli, risonava nel voto silenzioso delle
e tirtèo e pindaro volsero il suono de' carmi generosi ad accendere i prodi ed
coprisse i lor pensieri, il murmurc de' lor pensieri. serra, ii-517: tutto
queste cantilene in verso non furono invenzioni de' secoli barbarici, ma dagli antichi secoli
fra giordano [crusca]: in vece de' sacri salmi, alle disoneste cantilenale carnovalesche
gli inimici. non parlo del consumamento de' grani e delle biade; non parlo
grani e delle biade; non parlo de' vini de'quali quelli che avanzavano alla
delle biade; non parlo de'vini de' quali quelli che avanzavano alla ebrietà militare
trattar di stato, / per le case de' grandi, / insino al canti- nier
11 chericato, ed egli sopra gli omeri de' suoi pari con funeral pompa di cera
, senza fallo, molti pochi; uno de' quali più in pregio è stato
] è lirica, come nelle risposte de' fedeli (il coro) al prete o
figli, / de i cannoni e de' canti a l'armonia: / il giorno
delle vote carrette e simile il canto de' galli, e teme assai nel vederli
9-29: me non il canto / de' colorati augelli, e non de'faggi
canto / de'colorati augelli, e non de' faggi / il murmure saluta.
con equivoci allegri e con libertà propria de' baccanali. baretti, 1-81: mi
vocaboli puri e le frasi nette nelle cloache de' decameroni e de'canti carnascialeschi? tommaseo
frasi nette nelle cloache de'decameroni e de' canti carnascialeschi? tommaseo, ii-47:
, col corteggio delle commedie turpi e de' canti carnascialeschi, de'capitoli e delle
commedie turpi e de'canti carnascialeschi, de' capitoli e delle cicalate, delle denunzie e
ho grandissimo piacere; e del canto de' ranocchi non mi è parso mai di
tempo, aonia diva, / quando de' miei furenti anni fuggiva /
/ della prima capzon, ch'è de' sommersi. boccaccio, 18-62: de'quali
è de'sommersi. boccaccio, 18-62: de' quali tre libri egli [dante]
. it., i-206: nel canto de' simoniaci il sarcasmo fa la sua splendida
mascherata. vasari, ii-492: lorenzo de' medici fu primo inventore...
le reti, / là in un canto de' cani il covil. nievo,
, accanto a il bianco che era de' landi. varchi, 18-2-372: mandò
da taglio per gli edifici, alcuni de' quali si conservano ancora in buono stato,
pratello d'altissimi alberi circuito, nell'un de' canti del quale era una bellissima fontana
. bembo, 1-138: dall'uno de' canti mi venne una capanuccia veduta,
lei si vede la strage che fa de' morti il piovere, il pugnere ed il
i-324: se ben riuscì vano il tentativo de' protestanti, e le cose del tirol
i sospiri le catene il pianto / de' mortali ponea; quindi versava / de'mortali
de'mortali ponea; quindi versava / de' mortali i delitti; e a nessun
mano; e questo è pure uno de' tanti capricci della fortuna: ecco come
metterla in pratica. s. caterina de' ricci, 170: orsù, dunque,
queste due conclusione è che 10 stato de' medici, che era essoso allo universale della
, in onore delli loro idoli, de' quali se ne vede tuttavia per la città
in segreto, parte scopertamente, molti de' signori più grandi, e già (per
, i fusi delle colonne, la grazia de' capitelli, le base, le mensole
. marino, 6-21: ciascun canton de' quattro innanzi sporge / una torre angolare
rincasando... ecco dai cantoni de' palazzi e dai marciapiedi le fiorivano incontro omaggi
in propria defesa a tutti li cantoni de' svizzeri, facendo in particolar menzione di
principale che dà il nome ad uno de' cantoni della republica elvetica. pecchio,
da colonne e da intagli. ne'fondi de' palchetti, in cambio di legno,
veruno, anzi che farlo all'opere de' letterati, il voglion fare a'libri de'
de'letterati, il voglion fare a'libri de' cantonieri, de'ciurmatori, de'ciarlatani
voglion fare a'libri de'cantonieri, de' ciurmatori, de'ciarlatani. =
libri de'cantonieri, de'ciurmatori, de' ciarlatani. = dallo spagn.
: egli hanno questi signori le capelle de' cantori che bene pare proprio uno tumulto
dimolta corda. s. caterina de' ricci, 161: vi si raccomanda la
sovr'esso incominciaro / inno i cantori de' lamenti, e al mesto / canto pietoso
, mi par che lo debbano aver de' ballarmi ancora, a'quali mi paiono fatte
manzoni, 4: comune vizio de' cantori è questo, / che di cantar
si accostano, e questo è uno de' principali anzi necessari pregi di un vero buon
nelle selve e ne'monti e nelle rive de' fiumi dimoravano. tasso, 6-iv-1-211:
ii-13 (24): le ricchezze de' vecchi non sono da misurare alla canutezza
di vecchiezza; c'è dei giovani de' quali è notabile la canutezza prematura.
], e da quella pervegnendo alla canutezza de' senti menti [ecc.
(come ben discorre senofonte nel libro de' detti e fatti di socrate) obedire
trar del capo la canuta chioma. lorenzo de' medici, 513: coronerà la sua
insieme e venerando, nel quale la bianchezza de' capelli e della barba tutta canuta,
, 64: scommetto una buona ciocca de' miei capegli ancora neri; il che
mano. bembo, 1-138: dall'uno de' canti mi venne una capannuccia veduta,
barbuto e vestito di panno simile alle corteccie de' quercioli, tra'quali egli era.
cecità delle menti canute! / oh de' giovani incauta fidanza! / oh vigilie
, com'aura, è per natura / de' giovani il pensier; ma dove il
; ma dove il senno / intervien de' canuti, a cui presenti / son
rossa, nera e canuta. lorenzo de' medici, 482: quel monte che s'
un gi- netto del betis, cinto de' suoi arcieri, aggiravasi per la sera
tornar nelle stagion canute / l'allegrezza de' freschi anni. marino, 13-41: non
dire e fare per scherzo. lorenzo de' medici, ii-277: pel vicinato molto si
forte, i compagnoni; a nessuno de' quali passò per la mente che quelle parole
dalla narrazione delle mie disgrazie, con de' tratti che facevano molto ridere i spettatori
parrà lor molto amara, / perché de' vizi lor dicendo vai. petrarca, 53-99
di guido cavalcanti fiorentino, la quale de' movimenti, cagioni, e costumi e
beltate immensa no 'l consente. lorenzo de' medici, 311: mi sforzerò
le sue canzoni con la favella composte de' suoi popolani, che elle così vaghe,
non me ne maravigliare. s. caterina de' ricci, 457: ho ricevuta la
senza fallo, molti pochi; uno de' quali più in pregio è stato a'suoi
/ della prima canzon, ch'è de' sommersi. buti, 1-518: della prima
o di altri animali. lorenzo de' medici, 545: già alcun de'più
lorenzo de'medici, 545: già alcun de' più solleciti augelli / chiamono il sol
arboscelli / si smorza la confusa / canzon de' fringuelli. carducci, 44:
del dovere un di la cina divenir preda de' forestieri. manzoni, pr. sp
]: il mondo ci ha dato de' calci, e siamo fatti la
/ di consigliare amante diffamato. pietro de' faitinelli, vi-11-230 (17-53):
poi una infamia a colei. lorenzo de' medici, 217: va'canzonetta; e
bei motti e delle canzonette all'allegria de' francesi. foscolo, iv-302: sono tre
capi... ma ne'concetti particolari de' lor canzonieri, e non solo in
canzonieri, e non solo in quelli de' canzonieri ma in quelli delle lor «
bernieschi, e in somma tutta la turba de' sonettisti, de'canzonisti e de'capitolisti
somma tutta la turba de'sonettisti, de' canzonisti e de'capitolisti d'italia, se
turba de'sonettisti, de'canzonisti e de' capitolisti d'italia, se le loro
perciò primieramente diffinirono il cao essere confusione de' semi umani, nello stato dell'infame
fisici furono desti a pensare alla confusione de' semi universali della natura, e,
, 744: fra mezzo al boschetto de' pini era disposta una grande tavola,
la età e per le bellezze capacissimo de' suoi disideri. idem, 427: ogni
la pietra con che si fanno le bocche de' forni da colare il ferro in detto
n-iii-807: se 'l matrimonio fosse union de' corpi solamente, come è quel de
più reale di quella dell'alone, de' parelii, dell'iride e della riflession nella
dico adunche che, posposta ogni autorità de' filosofi, parlando naturalmente, è ancora
ferro fossero troppo piccole alla maggior capacità de' cannoni, fu ad esse fatta con
che dio la può saziare. lorenzo de' medici, 76: avviene all'alma nostra
ma gli ultimi non ricevono scambievolmente quelle de' supremi, ma n'hanno solamente la
coloro che cercano d'empirlo dell'acque de' beni temporali, adiviene come alle belidi,
matrimoni contratti prima della legge, molti de' quali eransi fatti colla speranza di una
. essere capace. 5. caterina de' ricci, 295: ma li servino con
il poggiare per le cime degli alti gradi de' fastigi reali, e come sia poi
delle rustiche chiesicciuole o le umil vermene de' teneri lentischi. tansillo, ix-623:
al balcon s'affaccia / l'abitator de' campi, e il sol che nasce /
capanne; e cade / dalle cime de' monti maggior l'ombra. collodi,
mente d'aver veduto, in uno de' campi più vicini alla sodaglia, una di
al malmantile, 314: le feste de' tabernacoli, le quali cadono nel decimoquarto della
. e avendo egli accesa la fossa de' carboni una volta, e stando la notte
si vede colassù quel fuoco. lorenzo de' medici, ii-37: il letto è
. bembo, 1-138: dall'uno de' canti mi venne una capannùccia veduta,
in capannuccie vili / l'alto lavor de' suoi palagi augusti. leopardi, ii-655:
fare un capannello, / e aver de' gran segreti col bargello. manzoni, 1056
a chius'occhi sono incorso in errori de' quali amerò davvero d'essere corretto;
commessi tanto più degni del severo gastigo de' maestri, in quanto che commessi ad
. machiavelli, 6-7-211: tre cantoni de' svizzeri avevano preso dall'imperatore, per
a'vescovi per caparra della buona mente de' legati intorno a reintegrar la loro giurisdizione
con loro ». caro, 4-184: de' franzesi dicono ora, che ogni giorno
giovane, 9-279: quelle [cerimonie] de' mercanti, / che si contentan delle
stimi rinaldo al suo dire ». lorenzo de' medici, ii-311: la sua lana
, 18-2-147: la corteccia di fuori de' qua'bastioni era di mattoni crudi fatti
immondità, e assottigliato, come il mestiero de' linaruoli ricerca. magalotti, 1-439:
spruzzarsi di odor, delle rubriche, / de' fiori al seno e a'fianchi del
.. perché non voglio essere il servo de' miei capeggiati e l'instrumento degli interpretati
, a'suoi capelli simigliante, / de' quai cadeva al petto doppia lista. cecco
luce adesso, / e 'l bel color de' biondi capei crespi. mare amoroso,
crespi e li biondi capelli, / de' quali ha fatto per me rete amore.
vinti dal color de le sue carni e de' capegli. campanella, i-265: di
cosa è già pronto. all'un de' lati / crepitar s'odon le fiammanti
, 32-70: però, secondo il color de' capelli / di cotal grazia, l'
/ io lo ammunisco. s. caterina de' ricci, 61: se li volete
insanguinati capelli, e gittolla nella fossa de' carboni ardenti. boccaccio, dee.
gli cominciarono a dare delle pugna e de' calci. idem, vii-167: s'i'
ed altri cibi salati, la sottigliezza de' quali divenuta in certo modo capellosa,
di trovar qualche facezia e motto sopra de' guadagni ch'e'faceva disonorevoli, per
3-77: legati i capestri al collo de' morti li tranarono per la terra vituperosamente.
e quanto ha trionfato, ponendosi nella frotta de' marioli, per esser egli padrone de'
de'marioli, per esser egli padrone de' lacci, signori della forca e re
lacci, signori della forca e re de' capestri. marino, 14-45: furcillo è
tutti capi da galera, il miglior de' quali era fuggito al capestro per indulgenza
idem, par, 12-132: che fuor de' primi scalzi poverelli / che nel capestro
tasso, n-ii-80: essendo l'essenza de' dannati imperfettissima, come quella ch'è
assai competente, coll 'armatura... de' vaccari; cioè sella alla vacchereccia cogli
1-708: sugamani stracciati come le tele de' ragni, i lenzuoli tutti ripezzati, e
o quante usanze per la poca fermezza de' viventi sono ne'miei tempi mutate, e
targioni tozzetti, 12-7-8: le foci de' fossi saranno talmente rinterrate e rintasate dai
prima depositata, che la pigra acqua de' fossi non le potrà riaprire e render pervie
angeli, nella capigliatura, nella grazia de' volti e de'panni, ed insomma
capigliatura, nella grazia de'volti e de' panni, ed insomma in ogni altra
tornare a dirti che quelle due ciocche de' tuoi capelli mi sembrano nerissime, e prive
frulli, pieno di sussurri, / pieno de' flauti delle capinere. idem, 1265
capisce un picciol tondo. s. caterina de' ricci, 279: fu ripiena [
mostra altrui cantando la mia zoglia. lorenzo de' medici, 76: dello immenso onnipotente
, ma santa ma operosa? censori de' costumi, premiatori della virtù, dispensatori
cosa che non le sia dalla scorta de' sentimenti, posta innanzi, ed essendo cotale
, la cui difficoltà fece dire come uno de' più celebri antichi filosofi si buttasse in
[il bisogno] son gli spedali / de' mal nati bambini, / de'vecchi
/ de'mal nati bambini, / de' vecchi, e de'malati pellegrini,
nati bambini, / de'vecchi, e de' malati pellegrini, / capirotti, incurabili
* fuggiva alle persecuzioni e alle insidie de' suoi nemici, i quali lo accusavano d'
molte città e molti popoli. lorenzo de' medici, 572: ed io,
se bene con antipatia, come nemico de' gatti capitale, così bizzarra pittura, ne
dire di ciascheduno peccato, e prima de' vizi capitali. passavanti, 149
rettamente discorrere. foscolo, v-i77: de' vizi e delle virtù capitali che distinguono
più antiche e quasi tutte le capitali de' popoli essere poste sull'alto de'monti
capitali de'popoli essere poste sull'alto de' monti, ed al contrario i villaggi sparsi
e nobili persone del nostro contado e de' nostri muni- cipii, le quali si
di roma e in tutte le capitali de' piccoli principi; i quali, avendo
, per esser chiarito della condizione e de' costumi del paese. leopardi, iii-95:
: [piacenza] è la capitale de' poveri e de'ladri. bocchelli,
piacenza] è la capitale de'poveri e de' ladri. bocchelli, i-85: quella
scala, poi volta giù per il paese de' tongusi, poi d'irtuski; traversa
piovano arlotto, 226: alla morte de' preti si suole rubare o guadagnare qualche
transmettere ai loro figli. il calcolo de' capitali fu ordinato farsi sulla rendita alla
compagnia, rendendo agl'interessati la lor parte de' capitali. cattaneo, ii-2-163: era
mi pensavo ch'egli avesse o maritato de' danari la sorella, o fattone capitale.
lorenzo de' medici, 188: costui taverna fa,
cominciano con un forestiero. s. caterina de' ricci, 239: avevo..
bisogno, saprei far capitale dell'assistenza de' padri cappuccini *. guerrazzi, i-154:
sola rimase guidatore della guerra e capitana de' soldati. giostra delle virtù e dei
rimandarono tutte le insegne tolte all'oste de' romani, ch'era sotto la capitananza
villani, 11-134: ma maggior fallo fu de' nostri rettori a dargli l'insegna reale
el paese vostro di nuovo o pigliare de' termini suoi antiqui; e perché e'
ciascuno n'hae tremila sotto di sé, de' quali ne stanno sempre nel palagio l'
. guicciardini, 54: e1 costume de' capitani quando sono male pagati, è non
il capitano della nova milizia, un de' ribelli premiati, fece alzare i moschetti
benché insufficiente e indegno. s. caterina de' ricci, 224: e se
incomenzata, al tempo di messere hinglelmo de' por- cari potestà, et aldobrandini pilosi
rettori di parte, e chiamarli prima consoli de' cavalieri, e poi gli chiamarono capitani
: due giorni sono, nel gran senato de' letterati, capitano del mare ionio dichiarò
sicure. e avea spente le brigate de' paesani, delle quali per antica consuetudine
fortunato prete, e capitano della resia de' manichei, il quale ostinato, come
): era molto spesso fatto capitano de' laudesi di santa maria novella. guicciardini,
che quella povera gente risolvettero di disfarsi de' loro figliuoli. 2. sboccare,
floreale, ma gnucchi, al sommo de' pilastri d'ambito: in calce- struzzo
... con tutto il drappello de' capitolanti, partendosi in processione dalla chiesa
, che que'principali procacciavano il ritorno de' medici; però in questo affare ci
. e mandati a sassocorbaro per osservanza de' capitoli capitolati,... menammo il
bemieschi, e in somma tutta la turba de' sonettisti, de'canzonisti e de'capitolisti
somma tutta la turba de'sonettisti, de' canzonisti e de'capitolisti d'italia, se
turba de'sonettisti, de'canzonisti e de' capitolisti d'italia, se le loro
de gli lenzi. s. caterina de' ricci, 305: il che non replico
vasari, iii-520: erano obbligati in virtù de' loro capitoli ad onorare la morte di
potesse rimettere quella città sotto la servitù de' medici. sarpi, 1-66: fece
. gozzi, 1-130: nel capitolo de' beoni si legge, che andati due conci
malispini, 69: ma il capitolo de' calonaci di geru- salem noi voleano lasciare
mandasse a firenze, ma il capitolo de' calonaci di gerusalem noi voleva lasciare portare
per buon comin- ciamento / che re de' barattier tu sì sarai; / ché pezz'
anno medesimo il capitolo generale dell'ordine de' frati minori si fece a milano.
capitolo, laddove essi s'accusavano peccatori de' falli i quali ellino avevano commessi,
vasari, i-690: avendo egli [cosimo de' medici] fatto murare la chiesa e
, a metter le mani addosso a uno de' buoni figliuoli che, il giorno avanti
forza ad ogni poco capitombolar nel nulla de' loro versi! nievo, 1-7: ora
vuole pervenire al grado del priorato e de' maggiori ufici del comune, ove s'
me arpresenta denante cosa corporeata. meo de' tolomei, vi-n-44 (16-1):
91: una graziosa e splendida donna de' lambertini,... nominata madonna violante
sempre solo per non avere a fidarmi de' complici, sempre carico d'armi e
, d'un capo strano, con de' lucidi intervalli stupendi. rajberti, 2-198
virgilio, sopra orazio: ne traduceva de' gran brani, li commentava a mio
5-39: nel sesto di borgo furono guelfi de' bondelmonti, e furonne capo. m
domenico, capo e fondatore dell'ordine de' frati predicatori. s. bernardino da
morani e spinelli. carletti, 19: de' quali schiavi io ne ebbi la cura
il capo della piazza dinanzi alla chiesa de' frati minori detta santa croce. simintendi,
scala leggeri di funi tirò su l'uno de' capi e acco- mandollo a uno de'
de'capi e acco- mandollo a uno de' merli, e incontanente montati suso per
495: a ogni dirittura e mezzo de' sodi delle due colonne, sopra dove
spesso un filo incrocicchi, e l'un de' capi / co'denti afferri, e
cento in un giorno, a capo de' quali giungono a certe altre pic- ciole
: con altissime grida approvarono l'elezione de' principi per protettori e capi della religione
, conobbe e dichiarò formalmente l'inutilità de' sudori umani. giusti, v-231:
avere loro cardinali, li quali sono origine de' tumulti infra loro. panciatichi, 45
non desidera altro che vedere le bandiere de' cristiani, quanto è facile l'entrare
. bruno, 3-82: ad un de' nostri essendo presentato l'ultimo loco,
verde ch'arso sia / dall'un de' capi, che dall'altro geme, /
scale, gl'ipocausti, le officine de' cibi, e una galleria coperta.
. baretti, 1-198: il prezzo de' quarantotto fogli annuali di questa frusta,
tiene, e questo, che ha un de' suoi piedi sopra il semicircolo della staffa
mature uve; e ne l'un de' capi di quella un serpe si avolgeva con
varie offerte a suon d'araldi, / de' coralli purpurei i rami grossi / con
copia di berilli e di smeraldi, / de' papaveri molli i capi rossi, /
fa gemer latte dall'inciso capo / de' papaveri suoi. monti, x-3-347:
io salutava a ogni passo la famiglia de' fiori e dell'erbe che a poco
. sarpi, i-392: nella congregazione de' canonisti, formata per raccogliere e rimediare
a questo capo sia migliore che quegli de' romani e degli spartani. vasari,
-intr.: la femmina è capo de' mali. passavanti, 149: non sono
principio, tutti gli altri vizi. lorenzo de' medici, 640: con quei cardinali
a me basterà di tutto il drappello de' gloriosi trame fuori un solo senza più,
a le cime delli albori e alle capita de' rami. ristoro, i-9 (19
di santi, 4-224: in sul dosso de' piedi erano le capita [de'chiovi
dosso de'piedi erano le capita [de' chiovi] ritondi e neri, e le
-a lato, di fianco. lorenzo de' medici, 160: era da ogni parte
, come fossero innocenti. pietro de' faitinelli, vii-439 (18-2)
larga, va innanzi, e gli ordini de' nemici rompe, perché da molti in
m. villani, 2-18: messer piero de' tarlati d'arezzo... e
piccoli e grandi avere tutti gli stremi de' vestimenti frappati in tutte le parti sì
costei che io mi sento, dalle piante de' piè al capo, tutto alterare.
poveri maestri ciechi che appoggiati alla spalla de' figliuoli corron dietro al poeta laureato da
anno. galileo, 4-4-256: la risoluzione de' quali [conti] dipende dalla geometrica
interpretando i fini della provvidenza a favor de' mortali, descrivono, per sommi capi
: attendervi con attenzione. lorenzo de' medici, ii-27: e la cagion che
t'eran battuti pel capo, / trovavi de' mattoni in ogni lato.
medesime [d'acqua] possono nascere de' fiumi, e i rii e i
vennero a firenze con lettere e suggelli de' detti, e feciono capo agli anziani del
perché vi è annessa ancora la carica de' fiumi, [vorrei] intendesse v.
aforisma che « dei gusti (ossia de' piaceri) non si disputa ». e
m. villani, 1-67: elessono tre de' maggiori cittadini di cui il popolo faceva
come è detto, farsi capo e defensore de' vicini minori potenti, ed ingegnarsi di
non vivere al bacchio; e come de' cavalli da carretta suol dirsi, che,
a ciò, sicché a buone parole de' nimici naturali e antichi non s'addormentassono
che t'ha messo in capo di scrivere de' versi per la sua morte?
. malispini, 80: il mosca de' lamberti disse la mala parola: 'cosa
batterlo o di fedirlo, il mosca de' lamberti disse la mala parola: cosa
355: e1 mosca lamberti, uno de' ragunati, uomo feroce e precipitoso,
come chi dicesse a un superiore che murmurasse de' sudditi, che 'l pesce comincia a
capolino, spuntare. s. caterina de' ricci, 183: se io avessi potuto
: ognun sa che la prima industria de' seduttori, dei capobanditi, degli autori
, fiammifero). b. de' rossi, 3-iii-2-15: il cimiere del sestini
strofinatine, delle sue smorfie e stizzucce, de' suòi pian- tuccetti. 2
faccende sino alla tritatura e riponi tura de' grani... per via di
mesi che fui scelto dal cavaliere mediatore de' patti tra lui e il sacchi.
sono su ciascuna di quelle malandrine fuste de' sassoni, tanti vi ci par vedere
da la rapina de le balene e de' gran capidogli. ariosto, 6-36:
, anche nella vostra professione vi sono de' bei capi d'opera! -ve
cuoco, 1-203: si son veduti de' monopolisti inglesi mercanteggiare i nostri capi d'
opera, prendendo pari pari lo chef-d'oeuvre de' francesi. a noi dovrebbe bastare capolavoro
è, però, sempre, il disprezzo de' buoni, e seggan, pure,
[la donna di valore] si fa de' capoletti: fin, lino, e
capolino che mi mostra. s. caterina de' ricci, 201: a ogni
cortina indietro e si fa capolino a'bucolini de' graticci. pananti, 1-6: ogni
, i-1036: battagliano gli onorevoli con de' nomi e per dei nomi, e dietro
architetto, dove le disporrebbe l'arte de' capimastri, e l'opera de manuali.
dice che vuol essere pagato. giunge uno de' capomaestri, e maravigliasi.
capone per uno, di quelli della via de' servi, che par che ridino,
, che si mette in capo alle pagine de' fare a caponascondere { fare a
italia, che il dominio e l'imperio de' romani si perdesse.
di fare d'arme, i caporali de' masnadieri del castello erano scesi co'loro
s'era messo per archibusieri nel numero de' caporali, col bargello. lippi, 9-2
: essendosi accresciuto alla cittadella il numero de' prigionieri inglesi, ed il bisogno di
quale erano i caporali delle maggiori case de' nobili guelfi usciti di firenze. idem
m. villani, 1-45: i caporali de' tedeschi e degli ungheri, con molti
ebbi un grande raccapriccio; cioè uno arricciamento de' capelli del capo, che significa la
uno capo riccio; cioè uno arricciamento de' capelli del capo, che significa la paura
i, è anche attribuito a meo de' tolomei. caporióne, sm.
, ii-45: neltandarmene, salutai due de' poveri ladri, miei vicini, ch'
le sante marie di agosto per ordine de' caporioni di roma (che così si
ch'io gli debba dir caporioni / de' sestier della terra. = comp.
(518): c'era però anche de' capi scarichi, degli uomini d'una
2-prefaz., 9: oltre le maniere de' capiscuola, ne sorsero in lei [
. questa è la razza degli eroi, de' capisette, e de'fondatori delle nazioni
degli eroi, de'capisette, e de' fondatori delle nazioni. giusti, iii-335:
2. soprassoldo. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 12-62: gli un-
,... che sei il caposquadra de' suoi lodatori,... che
6-196: [aveva il granduca francesco de' medici] conosciuto per l'esperienza d'alcuni
da qualche anno in qua l'imprese de' bestiami. -figur. beltramelli
.., ma da certi capiversi, de' quali mi hanno dato negli occhi le
noi ridetto più volte che nel capovolgersi de' cannelli tratti fuor del mercurio stagnante dopo
da noi diritti si veggono gli oggetti de' quali nell'occhio capovolta è la immagine,
, 1-94: mettete or fuori il catalogo de' più scimuniti uomini e de'più capizucca
il catalogo de'più scimuniti uomini e de' più capizucca, che in sulla terra abbiano
. carletti, 223: la maggior parte de' quali [soldati] sono gentiluomini scapoli
rimase stupefatto e edificato della buona maniera de' cittadini verso la gente di campagna;
loro sia permesso... dire male de' seculari. pulci, 3-73: i
e non fa santo. s. caterina de' ricci, 396: e vi ricorda
... mettendo di tutta quella varietà de' colori, cioè incarnato, verde,
, ne dura ancora un segno nelle cappe de' canonici ed altri ecclesiastici. monti,
i cieli delle volte, e le cappe de' camini. note al malmantile, 2-816
2-816: essi ripuliscono le cappe o gole de' cammini dalla filiggine. carena, 2-220
in molti lochi si trovano nell'alte coste de' predetti monti. brusoni, xxiv-866:
, le cimici o cappe degli agrumi e de' fichi, e tutti quegli che nel
ed i prelati ci stanno in grazia de' loro paludamenti paonazzi, e ci stanno
. / tra il popolo cappando, de' migliori, / uomini venti, pose
mortuaria, funeraria (ant. cappella de' depositi): quella destinata (nei cimiteri
di s. lorenzo, detta comunemente de' depositi, perché quivi stanno in luogo
stanno in luogo di deposito i cadaveri de' principi dell'immortal casa dei medici.
. molti privati cittadini; delle condannagioni de' quali furon poste in campidoglio quadrighe di
1-130: e dopo veniva la cappella de' musici, posta in mezzo da un secondo
del paradiso, e banditolo dal coro de' suoi felici cantanti, lo confina tra
12-2-33: il cornicione interiore del cappellone de' reali depositi di s. lorenzo di firenze
339: tutto passa fuorché le cappelle de' chiodi. 2. figur.
quarta parte; che torna in utilità de' lavoratori che fanno acquati, che son
vini, massime aiutati dal- l'uve de' cappellacci e macchie e dalli abrostini.
del falcone durante una caccia. lorenzo de' medici, ii-25: era bartolo al fondo
mandasse a firenze, ma il capitolo de' calonaci di gerusalem noi voleva lasciare portare
a dire il vero, la famiglia de' filosofi è stimata più vile dalla maggior
parte del mondo, che la famiglia de' cappellani; perché non tanto quelli,
e delle vie della cittade, e de' borghi e de'sobborghi che nelli suoi popoli
della cittade, e de'borghi e de' sobborghi che nelli suoi popoli sono,
grandissima incomodità, per le molestie continue de' cappelletti. varchi, 18-1-355: secento
roni, e le antiche arme. lorenzo de' medici, 186: sentistu mai dir
cavalieri e donzelli, / e per istudio de' vostri cappelli / credete vantaggiare i fiorentini
di più cardinali suoi congiunti, e fecene de' sì giovani e di sì disonesta vita
ii-221: tutti costoro dal rosso cappello de' quali la elezione è accompagnata da congratulazioni
state non porta mai cappello. lorenzo de' medici, 162: empieva le ville /
206: 'cappello'è la copertura de' muri di ricinto. se si fa
della congregazione fondata da s. vincenzo de' paoli (dalla cuffia bianca inamidata,
ponti, e marmi / putono ancor de' lor nefandi fatti. goldoni, vii-1025:
don petronio, questi poeti spiccano talora de' salti mortali! rajberti, 1-115: capperi
tra masso e masso, a guisa de' capperi, spandono le loro radici. panzini
] ghiacere tra le guardie e poste de' soldati, coperto d'uno capperone militare
v.]: 'capperuccio', sporto conico de' capanni che serve per gronda all'uscio
propriamente detto, in ciò che uno de' capi entra, non scempio, ma addoppiato
. buonarroti il giovane, 9-14: de' ciuffi vi saran, delle pianelle, /
, 7-23: il loro covare [de' volatili domestici] e rilevare i pulcini
solita farsi da'contadini per la nascita de' lor figliuoli, detta dall'uccidersi e mangiarsi
della buona vitella di surrento, e de' buoni capponi piemontesi e veneziani. pananti
bellini, i-40: nelle più delicate vivande de' credenzieri... come saporetti,
(53): tale era la condizione de' cappuccini, che nulla pareva per loro
lattuga. suole anche chiamarsi 4 insalata de' capuccini ', perché questi frati usano
con molte autoritade della scrittura e detti de' santi, e per la regola di
de vedere vi ha concesso. lorenzo de' medici, 183: chi è quel c'
piccoli e grandi avere tutti gli stremi de' vestimenti frappati in tutte le parti..
tempi lo veggo alquanto risorgere per difesa de' fanciulli, ed anche del sesso femmineo
veduto, pure che egli dica male de' cappucci. 4. figur. ciò
carnale non fa i figli suoi schiavi de' servi, né di peggior uomini ch'essi
ch'egli piantò, e ronzano le api de' suoi bugni, e s'ode qualche
partiti contrari. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 9-46: tu che
di tre legni; le teste da capo de' quali congiunte si sprangano e si annodano
ovvero lavanese, che nasce ne'letti de' fiumicelli, intorno a qualche gorghetto.
dirò pure. s. caterina de' ricci, 186: questa volta non doverà
assai più destri ed alti. lorenzo de' medici, ii-283: cara nenciozza mia,
: errando nel campo delle memorie e de' vaticini, percorse, capricciando su tutti
stato chi ha chiacchierato che i capricci de' prencipi e i favori spalancati della corte
, e chimere. carletti, 47: de' quali schiavi per loro capriccio comprano alle
, nella loro maggiore celebrità o folla de' corpi, vissero come bestie immani in
potendovi appena due convenire, seguendo ogniun de' due il suo proprio piacere o capriccio.
feconda di capricci è il gusto smoderato de' piaceri prodotto dall'ozio. è proprio delle
teste deboli e mal organizzate degli ammalati, de' convalescenti, e di quell'età e
vii-97: fece oltracciò delle fantasie e de' capricci con produrre tanti mostri bizarri,
la mano; e questo è pure uno de' tanti capricci della fortuna: ecco come
, solo, per mascherare le brutalità de' capricci e del senso. oriani, x-21-43
su'monti più alti e più alpestri de' nostri apennini... trovai,
il suo pennello ballava secondo il suono de' danari. guarini, 297:
sia così stato capriociosamente composto da alcuno de' secoli bassi. baretti, 1-5:
: la strada, rotta dal tempaccio de' giorni addietro, correva capricciosamente, da
spalliere ed i pastin ben culti / de' frondosi boschetti / di mirar si compiace
la vaghezza degli ornamenti, la disposizione de' colori, le capricciose forme. brusoni
carta e poi ripiegarla e mi compiaceva de' capricciosi disegni, della macchia risultante.
quelli ignudi che piovono dal cielo, e de' cascati nel centro della terra conversi in
che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de' parti loro. marino, vii-141:
il solstizio, si vogliono caprificare gli arbori de' fichi. = deriv. da caprifico
romano ricevette un singoiar favore, vendicandosi de' suoi nemici con un segno che quella
è una maraviglia a vedere la diversità de' zaini e delle vesti, e la
e che tutti spet / de' lanuvini sagrificii avvolta, / tutti a mensa
, assomigliati alla capriola e allo capriolo de' cervi in su'monti delli aromati.
, / al fischio degli abeti, / de' cavrioli al corso, / dell'aquile
piane che si caccia sotto alle ruote de' cannoni e s'inchioda al ponte per
detto da galeno nel libro delle differenze de' polsi, quasi andante a salti.
i caproncelli de' due sessi nella guardata lunga, propizia
tentazioni tempera, secondo le varie disposizioni de' captati. captatòrio (cattatòrio),
che se ne accenna nella materia de' testamenti. idem, 1-9-1-129: partico
riquadri delle boccaporte ed in altre aperture de' ponti e dei castelli, a fine di
sorta di fagiolo coltivato nei giardini in grazia de' suoi fiori d'una grandezza e bellezza
primo ad averlo fu il granduca ferdinando de' medici poco dopo il 1660. da tale
, / le constellate e morbide aiuole de' giardini / sono il lor dolce agon:
] così intrepidi a ricevere l'assalto de' nemici, che il principe e l'
primo incontro ruppe e riversò la truppa de' nemici, e... fatto velocemente
che da'moderni si pone nel genere de' pivieri. = voce dotta, lat
mente le tue derrate, diminuendo il numero de' tuoi spesati [ecc.]
/ quant'elli ha fatto carampìa, de' denti, / che ventiquattro di bocca n'
sempre, e tosto che quelle schiere de' volatori si levano in aria, se ne
esser l'ultimo a partirsi. g. de' bardi, 1-16: talora colle bande
dentro uno nostro caratello di vino. lorenzo de' medici, ii-165: ve'gote rosse
liquido contenuto di un caratello. lorenzo de' medici, 185: dalla sinistra vien checco
e del bembo non se ne trovano de' meglio; comeché, a dir vero il
ateismo sia dell'istesso carato di quello de' due nostri comuni amici. gioberti,
. d. battoli, 32-8: seguirebbe de' circoli ondeggianti in essa quel che de'
de'circoli ondeggianti in essa quel che de' caratteri scritti dalla sibilla sopra le foglie
se si potesse evacuare in un tratto de' registri, de'ricettarii, di tanti libri
evacuare in un tratto de'registri, de' ricettarii, di tanti libri, libretti,
rovescio, che trattano della pittura e de' modi del disegno e colorire. l.
16-i-16: giovanetto scrisse / nella scorza de' faggi e degli allori / del paladino