buffonesche; abbracciano anche la natura rustica de' contadini co'loro usi volgari...
: bambocciata è più degli atti che de' fatti o delle parole. onde i pittori
si pensin essi e chi si ride de' quadri loro. e. cecchi, 2-169
la seconda; e questa s'intenda de' femminini ancora: bamboccina e bambòccia-,
in piccolo piccolissimo, servono per balocco de' bambini, in qualità di suppellettili della
sassetti, 101: rispose: avere de' suoi dì veduto molti vecchi rimbambiti, ma
concreto, non è il bambolotto simmetrico de' filosofi. viani, 4-29: rotondo
f. doni, i-161: pirro re de' piroti non poteva passar la banca per
tutto nimico degli ignoranti e molto amico de' sapienti »... alla barba d'
. alla barba d'una gran parte de' signori, che sono il rovescio della sua
4-7 (ii-693): è consuetudine de' fiandresi che, quando vogliono onorare un
. pallavicino, 3-408: all'entrar de' nunzi trovaronsi i principi...
solo gioca contra tutti, e infin de' conti li spoglia tutti... se
una voce sola per significare questa cosa de' giocatori, e non confonder con l'altra
a. segni, 2-178: al piede de' palchi... alzavasi ampia banchina
36: in presenzia della moltitudine de' secolari, e al banco, furono
già sedere un valente uomo sul banco de' giudici a dar sentenza fra * ciascuno '
. bisticci, 3-34: il banco de' medici nel giubileo ebbe della chiesa nelle
desse una lunga, rivolgiti / al banco de' sabbioni, e quivi impegnali / venticinque
428: io ti farò la polizza de' dugento ducati, i quali subito avrai su
i quali subito avrai su 'l banco de' quirini a vinegia. sassetti, 360:
interamente colpevole, in guisaché dall'impeto de' venti contrarii al corso d'arno gli si
pompa delle mense, e il sorriso de' parassiti. panzini, iv-57: ombra di
dall'archetto sin al bancone nella parte de' soprani distanza per l'ultima corda di
: e la veduta della città e de' contorni, da questa stessa banda del
castiglione, 112: disse un de' nostri che, essendogli a pisa
: né si mosse in tanto tumulto de' suoi vicini il re carlo semplice,.
, forse per non potere fidarsi ancor troppo de' baroni e vassalli suoi. =
clemente mandato a chiedere al signor giovanni de' medici certe bande di soldati, i quali
. e dubitando che fusse una imboscata de' francesi, era già volto per fare
compagnia di armati al comando di giovanni de' medici (1498-1527): per la striscia
ottocento fanti, di quegli di giovanni de' medici la più parte, che avevano preso
grandissima sedizione; in prima dalla parte de' colonnelli, che non volevano obbedire a
a fabbrizio; di poi dalla banda de' soldati. = dal provenz. ant
scaccata di bianco e rosso, l'arme de' langravi d'essen e di turigia banda
sono le vostre? siate voi fuori de' gangheri? -e tu se'fuor delle bandelle
, offerendo di levare via il magistrato de' banderesi e di sottomettersi in tutto alla
, i-624: s'intricava la ragnatela de' pennoni, de'lunghi alberi delle navi
s'intricava la ragnatela de'pennoni, de' lunghi alberi delle navi ancorate. in
gran foglio di latta o lamiera, uno de' cui lati è incartocciato in forma di
affetti e portamenti e linguaggio a seconda de' casi. banderuola, assolutamente, uomo
371: le bandiere che erano state de' nemici, le quali erano guadagnate,
quivi aloggia con sua schera / il re de' re, segnor de tartaria ».
e affetti e portamenti e linguaggio a seconda de' casi. barilli, 6-122: le
, 18-2-191: avendo già due bandiere de' nemici preso calenzano. foscolo, xv-29
, il quale andare non suole esser de' predoni. luca pulci, 3-184: come
di valore, di primato. lorenzo de' medici, 181: noi siam d'accordo
ricatto 'stimo che venga dal costume de' corsari, li quali quando pigliano qualche
. battoli, 40-ii-284: il dì de' ss. apostoli pietro e paolo inviò il
querela d'innanzi al signore, ciascuno de' cappelletti solamente sopra romeo gridava, perché
condannato, ove tu venga in forza de' tuoi nemici, ciò sono i
bar etti, 1-181: colla coltura de' loro terreni infecondi potrebbono facilmente bandire in
che tutti li regi, duci e prencipi de' greci dovessero venire al generai parlamento.
fini. pindemonte, 4-854: ma de' consigli che nutriano in mente, / penelope
monti, 11-919: la sonora voce / de' banditor chiamò tutti cui fosse / qualche
mirare avea quel camin preso. lorenzo de' medici, ii-93: fate tutti i
poveretto voi! dove è la riputazione de' vostri anni? -tu non vuoi fornire
parerà, sì come fu deliberato nel consiglio de' dieci e zonta. forteguerri, 10-49
umane indul- genzie, manifesta l'alchimie de' falsi cristiani, fa fallire i simoniaci
: erano radi coloro, i corpi de' quali fosser più che da un diece o
più che da un diece o dodici de' suoi vicini alla chiesa accompagnati; li quali
cristo?... allora li prìncipi de' sacerdoti e li antiqui mandarono a dire
manifatture della lana del comasco, quelle de' baraccani del cremonese, e quelle tante
, ii-379: in capo alla via de' sassetti, proprio all'imbocco di piazza d'
e. gadda, 80: nessun maresciallo de' baraondeschi uffici distrettuali sarebbe mai più riuscito
puoi ne'cieli / o nel gorgo de' baratri profondi / interstizio pensar, che
della presente calamità. s. caterina de' ricci, 139: ringraziate sua infinita
baratta », rispetto al luogo ch'era de' barattieri. fatti di cesare, 76
anco quanto poca cognizione ei dovette aver de' piaceri del mondo, poiché gli baratterebbe
e dissesi per alcuni, per baratteria de' castellani, che non vi teneano la
per denari a chi per ragion si de' dir no, ciò è, conceder i
ogni volta che li conseguisse col mezzo de' denari o de l'equivalente, perché
denno esser premio de la virtù e non de' denari. d. bartoli, 40-ii-425
bozzati... possono insegnare a cavare de' marmi le figure con un modo sicuro
come si vede; perciocché la parte de' bozzi dal primo finestrato in giù,
vallisneri, i-190: fabbricano [le mosche de' rosai] il bozzolo descritto,.
famigliola, e allevarla nel semplice tenore de' suo padri. rajberti, 2-230: voi
in cappucci e mantelli. i più de' gioveni sanza mantello vanno in zazzera.
a'sopras- sindaci di dite / presentar de' lor libri le partite. note al
. l'allegria, la perpetua vittoria de' suoi movimenti! pur sen
canti carnascialeschi, 1-39: facciamo ancor de' brac- ciatelli e gnocchi, / paion
ordine ed el segno, fran- ceschino de' pazzi che andava per chiesa a braccia con
che al mondo ne sieno, lorenzo de' medici, ii-69: fortificando il cor
braccia delle madri, le fece preda de' suoi soldati. idem, 810:
tuoi piedi in un punto passare. lorenzo de' medici, ii-153: ben se potrà
quello cioè di mettersi in braccio di uno de' due che si disputavano il di lui
in mano una verge di cristallo. lorenzo de' medici, ii-142: vieni a me
dà di braccio: che è quell'atto de' cavalieri di porgere il proprio braccio alle
braccia di arnolfo. s. caterina de' ricci, 190: dice che accetterà ogni
croce per dio s'aoperasse nello scampo de' suoi figliuoli. s. degli arienti
prima dal giudice, né la qualità de' flagelli che dovevano usarsi, né il
.. fu rimesso il tutto alla discrezione de' suoi carnefici. sismondi, conc.
braccia vi si macinava. s. caterina de' ricci, 73: il che sarà
braccio regio, o furiose commessioni al tribunale de' malefìci per ogni possibile inquisizione. goldoni
: è così irritato, così fuor de' gangheri,... che ha più
paura di cadere, disteso l'uno de' bracci, il maggiore, verso il
s. caterina queh0 de' ricci, 195: edilìzio tutto rappresentava la
per ciascun lato cinquecento braccia. lorenzo de' medici, ii-26: segue la starna,
pompa delle mense, e il sorriso de' parassiti. d'azeglio, 1-156: quest'
in rotta ungari e valacchi. lorenzo de' medici, i-275: le lepre e 'l
le sue brace davano le carni mal cotte de' presi animali a'cacciatori. sacchetti,
cosa è già pronto. all'un de' lati / crepitar s'odon le fiammanti brage
manzoni, 29: quale a l'ara de' numi allor che il sacro / tripode
/ gli uomini ignudi, e senza de' brachetti, / e gli vedrete eguali
girolamo leopardi, 1-42: fatto de' nostri una sera un ristretto, /
egli erniosi portino il brachiere. lorenzo de' medici, ii-189: tra lor ve
: non bisogna sprezzar l'esperienza / de' secoli trascorsi ed il sapere, / e
e poi con un sogghigno / guatò de' semivivi il bulicame. borsieri, conc
corniole, / come mangime: il mangime de' porci, che stanno nel brago.
, / colui potei che dal servo de' servi / fu trasmutato d'arno in
i migliacci bianchi, i bramangieri, de' quali ella faceva non altre corpacciate che
... di quella così mirabil mensa de' gimnosofisti e degli altri miracoli loro,
e degli altri miracoli loro, e de' bracmani. d. bartoli, 18-96:
molto generoso aveva il core. lorenzo de' medici, ii-57: amore è quello,
camera e due volte il percosse. lorenzo de' medici, i-221: lieto amor sta
che mi serbi ancora? / non de' miei dolci figli / a le bramate
nozze, / non al parto felice / de' nepoti mi serbi. chiabrera, 57
pecore sono suggette alle bramosità delle gole de' lupi; e, senz'alcuna mezzanità
a attizzare la desiderata impresa. lorenzo de' medici, i-270: sì come un
il tradimento sentirà di botto. lorenzo de' medici, i-184: né però ancor s'
carico delle nevi e resistono alla furia de' venti. monti, iv-289: il fusto
vi è qualche differenza tra le branchie de' cartilaginei e quelle degli squammosi. verga
lega; et diranno che ch'e cianfardoni de' fiorentini gli bracicheranno uno dì, se
di prendere per le corna tutti i bufali de' miei armenti. serao, i-282:
i-518: per terra il più piccolo de' marmocchi, nudo e steso con la pancia
, e ne riscontra un branco [de' soldati], / nel qual chi è
: eran quivi col principe un branco de' suoi cascizi, e sopra gli altri un
pieno va brancolando sopra i miseri corpi de' figliuoli salvini, 39-i-59
ciechi che viaggiano al buio, alcuni de' quali si schiudano le palpebre a fatica
amici, del partito, ben inteso, de' così detti branda (da branda lucioni
. = dal nome di branda de' luccioni, capo di bande legittimiste antifrancesi
casa, 628: tale gitta l'uno de' piedi in fuori. e tale brandisce
32-18: alfin per entro il fumo / de' sigari onorato, al romorio / de'
de'sigari onorato, al romorio / de' crepitanti pasticcini, al grido / militar,
e al tiberino lido, / il calpestio de' barbari cavalli / prepara il fato,
virgilio, sopra orazio: ne traduceva de' gran brani, li commentava a mio
una parte dell'armatura, e un distintivo de' bravacci e degli scapestrati. nievo,
e questi due fanciulli, l'un de' quali sì bravamente gabbasti, anch'essi
avventura i nimici mia si potrebbeno pentire de' tradimenti che mi hanno fatto. bandello
non gli vuole mantenere. s. caterina de' ricci, 299: oggi sono stati
quelli del corpo. l'una teme de' danni e delle pene eterne, l'altro
, come e'viene per il resto de' danari. tasso, 5-4-334: pensate forse
non essendo sufficiente scudo contro al ferro de' vincitori il fondamento fatto in su le parole
pugnale del manico bello, nel taschino de' calzoni, con una cert'aria di
, 13-54: io feci presto mazzo de' miei salci, / ché lo star quivi
bravo che bello a vedersi è il corpo de' cannonieri, e la sua divisa è
spartani (i quali senz'altro erano de' più bravi), che domandavano agli
vennegli addosso a fargli villania. lorenzo de' medici, i-310: tu non sai forse
savio estimatore si dee, a proporzione de' corpi. 4. atto coraggioso
e belle le teste delle femmine, de' putti, de'giovani e de'vecchi,
teste delle femmine, de'putti, de' giovani e de'vecchi, e dar loro
, de'putti, de'giovani e de' vecchi, e dar loro, secondo
, governatore della fortezza, in consiglio de' capi del presidio propose di arrenderla.
dietro un argine alzato giorni innanzi per compenso de' rotti muri. manzoni, pr.
degli atei per batter in breccia la credenza de' miracoli. p. verri,
, e sono della durezza dell'agate e de' cal- cidoni. campanella, i-1-123:
rotte in una rossa agata le brecce / de' monti intorno; d'avorio la cima
salvini [tommaseo]: la materia tutta de' peli [era] andata nel corno
casotti, 1-3-15: avicenna, / uomo de' più abboccati ra gli antichi, /
] fu l'origine e comincia- mento de' brettoni, onde discesero grandi e possenti re
tutte sette l'arti liberali. lorenzo de' medici, ii-251: il dolce tempo
in guerra... dopo la ossidione de' veienti; dove, per potere fare
, se notte sei, / ristoro de' mortali, / onde pace ed oblio
corpo iace qui del magno carlo / imperator de' roman cristianissimo ». idem, vi-49
un saggio, legga il più brieve de' dodici libri di pier crescenzi, ch'è
man destra e monti; le radice de' quali in tanto alcuna volta si ristringono
alla gloria, che le lunge e torte de' viaggi d'ulisse alla patria. vico
(due brevi e due lunghe): de' le grame é; e) coriambo
cause. segneri, i-344: senza de' quali [aiuti] verrai di breve anche
1-1 (78): e in brieve de' così fatti ne gli disse molti,
con giuramento. breve dell'arte de' calzolai di prato, 13: oltra alla
grandissima diffi- cultà, che la congregazione de' frati predicatori di firenze e di altri
breve lo chiese al generale dell'ordine de' servi, che gliel concedette. sassetti,
strolabii...? s. caterina de' ricci, 226: per vostro conforto
gnavasi a vederli [i volumi] mancanti de' quadernetti onde la stupida ignoranza dei monaci
7-5: conciossiacosaché di ciascuna specie de' arbori sia nel quinto libro pienamente trattato
magna, non che in sardigna. lorenzo de' medici, i-22: è sentenzia di
prenderò a dire alcuna cosa della formazione de' preteriti, che sono la più ampia
la più ampia e la più sregolata parte de' verbi, e porrò brevemente alcune regole
appianare, che mai sempre le penne de' medici tengono affaticate. manzoni, 1044:
230): e così brievemente avvenne de' due innocenti figliuoli del conte d'anguersa
colombini, i-38: sappiate che de' libri vostri n'aviamo già comprati tre
, / si rallegrorno, ma più de' cinghiali /... / e posono
avea spazio di rivederlo [l'indice de' libri rei o sospetti], ordinavasi ch'
repubblica [crusca]: e nel breviloquio de' filosafi si legge. varchi, 8-1-203
/ per ziliante trar de aversitate. lorenzo de' medici, i-22: la brevità del
vana; ed il vero subietto e materia de' sonetti per questa ragione debbe essere qualche
, tanto aveva cognizione degli uomini e de' fatti di roma. b.
freddi che vengono tanno mediante il soffiar de' venti, perché brezza importa un poco
corona. de amicis, vizio de' beoni: -gli ha un po'di briachella
il canto di satiri biachi nell'orgie de' lor baccanali. pindemonte, 18-414: d'
meno insensibili alla felicità o alla quiete de' nostri concittadini. cattaneo, i-1-397:
che mangino le bricie che caggiono dalla mensa de' lor figliuoli... io non
voler captare a mio profitto alcuna briciola de' meriti lautissimi d'altri, ma per significare
2. ornamento, vezzo. lorenzo de' medici, ii-286: non è miglior maestra
in questo [il cor- tegiano] de' migliori italiani. 2. ant
protettor degli oppressi, e un vendicator de' torti. leopardi, iii-335: e
cielo divise dalla ispessa aria. lorenzo de' medici, ii-5: deh prendi esemplo
mendacio, la licenza, indi torigine de' mali pubblici. foscolo, iv-411: non
se proprio e'mi paia / non avere de' miei a bastanza, / comperando i
buone persone non hanno bisogno del favore de' nostri pari, ché si stanno a fare
; litigare. caro, 15-i-100: de' quali [fichi] v'ho mandato.
825: anzi, siccome i toscani de' tempi poco innanzi a lui succhiavano essi
fare non era soltanto uno sfogo necessario de' miei istinti briganteschi e guerreschi...
, delle passioni, delle opinioni, de' costumi, della vita umana; risponderei
così piace al nostro imperatore. lorenzo de' medici, ii-154: quando te veggo tra
come esse avessero a reggere la brigata de' figliuoli, e lassarli loro eredi.
cominciossi a menarvi le mani. lorenzo de' medici, ii-283: io ho trovato al
non è guari che tu mi ragionasti de' modi della vostra lieta brigata, di che
prodigo, come a una scuola et fabrica de' vizii? beicari, 1-90: nel
son gli apostoli suoi glorificati *. lorenzo de' medici, ii- 173: benché sudin
e mangiava la serpe. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 2- 23:
isde- gnaste i versi miei / e de' nostri buon padri avete stima, /
avete stima, / né vi curate de' furor plebei, / perché non giungon del
lesse e boa, tra l'ironia de' nativi che gridano alle maschere.
in luogo d'avere spogliate le briglie de' vostri cavalli, avere dietro le strettezze
e in mezzo alle fratte e a traverso de' fossi. idem, xv-546: chi
con riguardo. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 12-20: a questo
. borghini, 1-2-497: allato alla via de' frenai o vogliam dire brigliai. l
non sentire il brillamento e il tentennio de' bicchieri, più dolce a gli orecchi assai
come dice il pizzica, che la musica de' violoni. -figur. b
. algarotti, 3-469: suole avvenire de' libri che si accorciano, quello che
targioni tozzetti, 12-1-385: cercano diligentemente de' cristalli della ver- rucola più belli e
, senza andare a prendere il brillanter de' francesi ». brillantato (part
tornerà pure ad agghiacciare i petti / de' palpitanti italici mariti. gioia, i-225:
, per gioia; esultare. lorenzo de' medici, ii-275: ardo d'amore,
223: su mi si rechi vin de' regni d'arno: / ma che siccome
di sol che sparso resintilla. lorenzo de' medici, i-278: così belli, robusti
. chiabrera, 421: al tempo de' ghiacci e delle brine / consolato si
par vaghi e pari albori / son de' chiari dal mar soli sorgenti. 4
rezzo in su d'una brinata. lorenzo de' medici, ii-37: il letto è
della toscana bruciò gli occhi delle viti, de' peschi, de'fichi. giusti,
occhi delle viti, de'peschi, de' fichi. giusti, i-380: erba gialla
crine incolto. salvini, 36-33: de' creti idomeneo il re brinato. tommaseo
di tattica, e fumavano mandandosi scambievolmente de' brindisi. manzoni, pr. sp.
. tommaseo, i-335: non parlo de' debiti ch'e'faceva di nascosto da me
del mondo sotterraneo, scriva d'aveme veduti de' così fatti [animaletti], e
: non mancando chi dire esservi morti de' britanni bene ottantamila; di nostri a
insania, che fa cari gli orti / de' suburbani avelli alle britanne / vergini,
bettola, gli vennero a un tratto de' brividi, gli s'abbagliaron gli occhi,
una buffata, curvando le alte teste de' pioppi, ci apporta. un brisciaménto mi
si stende fino all'ultima punta de' piedi. tommaseo, i-444: i
: avere ragione, imbroccare. lorenzo de' medici, ii-188: quest'è 'l piovan
per combattere con lui. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 10-98: non
, e quello faceva il giro lorenzo de' medici, 5-24: se tu cerchi fanciulletta
, con l'agilità del corpo e aiuti de' loro brocchieri, salutati / da un urlo
diverso. chiesa, 1-157: de' baldi ducci, 210: marchesi
e arridi a'cuori / su 'l palagio de' priori / ne - per
ciaschedun la vuol brocciare, / sì si de' ben la cavi addosso all'anima
f. doni, ii-180: i broccolieri de' maestri di scrima son tondi.
, / disse l'imbratta uscendo fuor de' gangheri. collodi, 399:
sono solleciti a servire il ventre; de' quali fare troppo lungo sermone non è
si mangia; ma broda è lavatura de' vasi lordi, e ogni acqua torbida
liscio squisito è la lor broda [de' fagiuoli], / che ripulisce e
e tenace che non è il male de' suoi bordelli. 5. figur
preteso di spiegare la formazione dei filoni de' monti colla deposizione alternativa di brodiglia petrificata
le sporche minestre e i fetidi brodacci de' goldoni e de'chiari. = dal
e i fetidi brodacci de'goldoni e de' chiari. = dal german. *
; impataccato; sudicio. lorenzo de' medici, 5-16: questa vecchia brodolosa /
alcuna lor cosa, come i vecchi de' loro figliuoli, gli autori de'componimenti,
i vecchi de'loro figliuoli, gli autori de' componimenti, sogliamo chiamare fiorentinamente brogiotti,
e notte stando in sollecita guardia sagacemente de' sospetti cercavano, i quali nel mormorio
di sua madre in fretta / ov'è de' picciol suo'fratei lo stuolo; /
, cioè a dire un'angustia de' bronchi de'polmoni. a. cocchi,
a dire un'angustia de'bronchi de' polmoni. a. cocchi, 8-230:
sempre imbacuccato, per un'angustia de' bronchi de'polmoni, come direbbe
imbacuccato, per un'angustia de'bronchi de' polmoni, come direbbe il redi
n'andò, e accomandato ben l'uno de' capi della fune ad un forte bronco
, e scende, / e nel borron de' triboli / vivida si distende: /
, / che fanno alcuni peggio de' mosconi. manzoni, pr. sp.
scrosciando d'un alto dirupo / rintostasse de' tuoni il brontolio. nievo, 8:
guglie vediam presentemente, / nei monumenti de' sesostri re, / nei bronzi e nelle
, 290: gli occhi stanchi chiudea / de' bronzi intorti al formidabil fiato. marino
.. / né più poi suono / de' cavi bronzi / interrompete / l'alta
: ei tuona in campo / talor de' cavi bronzi / dell'ira nostra esecutor
: la cera bronzina e 'l pelo ricciuto de' siluri, posti a dirimpetto a spagna
le cose: in tal maniere disse de' bronzisti virgilio: 'excudent alii spirantia
purgarsi filippo pe'tempi che le porticciuole de' macigni che hanno per usci e bronzi
filippo a fare certi sonetti. lorenzo de' medici, i-277: né col freno
di più anni, o per negligenza de' brucatori o per qualche stravagante stagione,
o per qualche stravagante stagione, comparissero de' fuscelletti secchi, subito che siano sfogliate
toscana bruciò gli occhi delle viti, de' peschi, de'fichi. govoni, 1-149
occhi delle viti, de'peschi, de' fichi. govoni, 1-149: d'inverno
personaggio sia quel medesimo, l'identità de' fatti non lascia luogo a dubitarne;
dal nevaio come dal deserto le facce de' mauri, con penosi carichi sulle spalle,
mature spighe, ed insieme le speranze de' mietitori. 2. sm.
salvini, 39-ii-220: in più luoghi de' profeti... dice [iddio]
inutile discorrere sul trat tamento de' matti, stupido su il brucior della mano
presenza di quei colori sull'oro estivo de' suoi anelli, non alludano al ricordo
note al malmantile, 1-24: a similitudine de' quali [bruchi] si dice bruco
lurido, il più sformato brulicame era de' contadini. giusti, 2-198: sempre
menzini, 6-34: orsù facciamci dall'un de' lati, e discorriamo delli studi,
dio! s'io n'avess'uno [de' ceri], egli ermo bègli,
là dallo stappo delle gazose, dal fischio de' razzi e dal ruotolìo dei brummi,
bruma e il cerro con esso. lorenzo de' medici, 514: tal maraviglia arà
è ella assai gravosa cura / quella de' figli? a l'infelice madre /
la sposa d'esser liberata dal male de' veniali peccati, acciò che per la
vederai del bianco fatto bruno. lorenzo de' medici, 156: ma la fortuna,
io vo, dice, nell'abito proprio de' letterati, il quale è una veste
altri che ne fosser mai. lorenzo de' medici, 471: s'io non son
quali non è men grazioso che 'l bianco de' tedeschi e de'francesi. chiabrera,
grazioso che 'l bianco de'tedeschi e de' francesi. chiabrera, 150: ivi,
nel letto incortinato lo posava. lorenzo de' medici, 486: come le membra
festa bruna; / delle quai sette de' greci maggiori / furono allora li conducitori
atlante che 'l sostenta e folce, / de' tartarei destrieri a pena uditi / i
addutto. prati, ii-132: come de' bruni arcangeli / alle tremende squille
petrarca, 28-95: e vedrai nella morte de' mariti / tutte vestite a brun le
, 237: se muore un cardinale de' più pitocchi, / si riveste a
su e giù della brusca nella mano de' donzelli, sui ginocchi lustrati delle rozze
fiorentini, 194: a ora di mangiare de' elli bere vino bruschetto. machiavelli,
animi degli amici, ed aumiliansi quelli de' nimici; dove per la bruschezza e
dolce genera sangue grosso; la natura de' membri con molta dilettazione lo tira a
nievo, 696: ah, carlo! de' miei ottomila ducati non ci ho proprio
limpido... -dell'acqua de' maccheroni. 3. locuz. -avere
delicato, che tutto mi fa venire de' bruscoli. 7. dimin.
peripatetici ne'mostri così fatti la similitudine de' membri umani e brutali. d. battoli
sperpero violento e brutale che il peccatore fa de' suoi beni, col trafugamento del suo
il sentimento della mia fedele servitù e de' miei trasporti d'amore. panzini, ii-167
animali bruti e nimici nostri. lorenzo de' medici, 85: o ben de'ben
lorenzo de'medici, 85: o ben de' ben, virtù d'ogni virtude,
satiri, con tutta la frondosa schiera de' semidei, e 'l sommo aere, e
sangue un volgo imbelle / murò il parco de' cervi al re cristian. pascoli,
l'uomo è mezzo fra l'anima de' bruti e gli intelletti angelici. galileo,
sonar già intorno la ferrata zampa / de' superbi corsier che irrequieti / ne'grand'
dei bruti. leopardi, 19-37: così de' bruti / la progenie infinita, a
forti un umil bruto, ed ella / de' suoi lievi dolor tanto è superba!
avarizia... e dall'ingratitudine de' tempi presenti... sì bruttamente
crescenzi volgar., 8-1: le tele de' ragni distese dall'uno all'altro ramo
se non che la servilità e superstizione de' seguaci di lui bruttò e corruppe quella
fraude e di violenza e del puzzo de' morti corpi de'loro signori fetidi,
di violenza e del puzzo de'morti corpi de' loro signori fetidi, e nel sangue
come agli altri le brutteze et spurcizie de' figliuoli, quanto che niun dubita ogni
e d'ogni cosa netto. lorenzo de' medici, 166: già il sole
sonetti], e ve ne sono de' men belli, dei brutti non ve
facultà sua si pattuì e comperò le voce de' cardinali e del collegio; cosa bruttissima
firenze avea distrutta / e la confusion de' cittadini / vi fe'questa ferita tanto
tanto brutta, / e da cotante iniurie de' vicini / per liberarvi e da sì
agosto, è portato morto secondo l'uso de' pontefici nella chiesa di san piero,
le cagioni s'immaginarono esser donne vestite de' lor effetti, come sono la povertà
scavarlo, temprarlo e far l'arte de' fabbri-ferrai, maniscalchi, armaioli, tutti brutti
di molta et sempiterna infamia. lorenzo de' medici, 571: o care,
son monde e purgate / dall'autore de' ben, dio, che fa il tutto
. brutti fino i cappotti e berretti de' soldati, brutto lo stemma dello stato,
macchie della sua vita e alcune brutture de' suoi carmi latini, anche il più gentile
9-3-8: ben sapete ch'e'ci è de' trafurelli / furfantini, ma io son
, / e degli onori a parte de' cittadini il rende. lambruschini, 1-153
dicesi semplice quando risulta dall'infiammazione primitiva de' tessuti che ne sono la sede;
sede; venereo allorché si considera come uno de' sintomi della sifilide; pestilenziale quando sopraggiunge
e letter. bifolco. lorenzo de' medici, 52: tra voi lieti pastor
lorenzo de' medici, 190: io 'l vidi già
buca. soderini, ii-50: fanno visi de' solchi sopra, discosti l'un dall'
forato; punto. lorenzo de' medici, 130: non vidi mai fanciulla
, 541: quel gran platone, monarca de' filosofi, alcuni gran diluvi e incendi
quello che riguarda l'antichità, l'odore de' buccheri è il più antico di tutti
di colore rosso; ma ce n'era de' bianchi e de'neri; fregiavansi con
; ma ce n'era de'bianchi e de' neri; fregiavansi con oro e argento
de la bocca / punica buccia e de' purpurei grani / scopre le gemme in
, scagliategli delle buccie di cavoli o de' sassi, egli [il gatto] mangia
abitabili umidi, hanno, belle facce de' quali la buccia è morbida. trattato d'
i più felici e acuti ingegni, consapevoli de' celesti segreti, ci sappiano dalla buccia
carattere, indole, natura. lorenzo de' medici, ii-165: « chi è costui
d'una legge. b. de' rossi, 3-iii-2-282: del parlare greco io
da scusarlo. fagiuoli, 3-3-150: de' bandi se ne son mandati troppi, /
perloché da'pittori si pongono in mano de' tritoni. credesi che gli antichi romani
. montigiano, 65: fassi ancora de' buccini cenere buona per nettar i denti.
, e ci vedrebbe delle porpore, de' buccini, de'nautili. vallisneri,
ci vedrebbe delle porpore, de'buccini, de' nautili. vallisneri, ii-314: alle
testi fiorentini, 194: di state si de' l'uomo vestire di robe fredde,
me, quando fui eletto al grado de' magi. varchi, v-45: bucherare,
scrostati, sfondati, bucherati dai proiettili de' signorini di casa. pirandello, 6-376
oppidio canusino, perché e'vedeva uno de' suoi figliuoli sempre avere el seno suo pieno
, e... abitano nelle bucherattole de' greppi. = dimin. di buca
nitri, 193: ceccarino s'accorge de' calzoni e vuol dire qualcosa, ma biccio
di passaggio per la città, o de' conquistatori premiati dalla repubblica colla suprema dignità
pareti rinchiuso, onde per le porte de' sensi, come per certi strettissimi buchi,
'. -fossetta. lorenzo de' medici, ii-278: la nencia mia non
purg., 22-57: disse 'l cantor de' bucolici carmi. vico, 653:
... venuto in mente a de' poeti moderni di rappresentar de'pastori,
mente a de'poeti moderni di rappresentar de' pastori, in quelle condizioni e con
si usa ancora collocare nelle metope ad ornamento de' fregi dorici, e massime in quelli
fregi dorici, e massime in quelli de' mercati e macelli ed alle are.
anzi voleva pagarlo di sogni. lorenzo de' medici, i-311: s'io son
sonar senti le valle del muggito / de' buoi, e delle pecore il belato.
leonardo, 1-103: come nelle scorze de' nichi e lumache non si potessi annumerare gli
mesi della lor vita, come nelle come de' buoi e de'castroni, e nella
vita, come nelle come de'buoi e de' castroni, e nella ramificazione delle piante
molte munizioni, il volere i conduttori de' buoi entrare l'uno innanzi all'altro
suo suocero, e quando e'lo vedde de' dieci era tutto del popolo, e
bufali. garzoni, x-491: de' pastori, cioè pegorari, caprari,
., 9-66: infra la generazion de' buoi alcuni sono, che son neri e
secondo cerchio del- ltnfemo a debita pena de' lussuriosi. landino [inf., 5-31
, figliuol, la corta buffa / de' ben che son commessi alla fortuna, /
quanto sia corta e vana la possessione de' beni che son commessi...
... la visiera delle vesti de' battuti, cioè de'fratelli delle compagnie spirituali
visiera delle vesti de'battuti, cioè de' fratelli delle compagnie spirituali de'secolari,
, cioè de'fratelli delle compagnie spirituali de' secolari, la quale tenendosi alzata si tira
cent., 35-65: a ricoverin de' cerchi il naso / tagliato fu che
una buffata, curvando le alte teste de' pioppi, ci apporta. un brisciamento mi
in reverenzia e in devozione le reliquie de' santi, e fare loro onore sì
dava uno buffetto sul naso, chi de' sassi a'piei, e egli sempre saldo
stranezza né potèndosi crédere che il ricordo de' buffetti e de'calci sia amàbile a'crìtici
crédere che il ricordo de'buffetti e de' calci sia amàbile a'crìtici, com'
non difficultate di pubblicare ne'vostri scritti de' sogni e delle buffonate ancor più strane
ii-268: e da costui dirivò il nome de' buffoni, e puossi dire che la
al re l'have contato. lorenzo de' medici, ii-79: fate che presto qui
e simil gente, son gl'idoli de' padroni. questi li ben veduti, gli
e talvolta più d'uno. mira de' gran signori era di ricrearsi dalle gravi
. suvvia, fammi adunque il catalogo de' tuoi antenati. manzoni, pr. sp
, ma undici miei nipoti, il maggiore de' quali è di diciotto anni, il
alle lettere ed ai buoni costumi, de' quali alcuno dei minori sempre godo come uno
a palermo per ammazzare cestio, denunziatore de' suoi: e dopo avere per via
e non descendere alla buffoneria, né uscire de' termini. aretino, 1-28:)
scherzo, per burla. lorenzo de' medici, ii-166: chi è costui che
, 1-817: ora per il campidoglio de' trofei passa questa caterva buffonesca, facendole
un altro pieno di bugie: quello de' denari ci ho tutto speso, e altresì
ci ho tutto speso, e altresì quello de' veri ho tutto e speso e consumato
direbbe una bugia per nulla. lorenzo de' medici, 527: seguon questa infelice
. tesauro, xxiv-97: le bugie de' poeti altro non son che paralogismi.
il dicessi fia detto bugiardo. lorenzo de' medici, 11-74: forse, tacendo il
precorsa è la fama, apportatrice / de' veraci rumori e de'bugiardi. chiabrera,
, apportatrice / de'veraci rumori e de' bugiardi. chiabrera, 168: quale
; e toccògli la mano. lorenzo de' medici, ii-182: la sete lor
potest duobus dominis servire '. lorenzo de' medici, 647: me rimetto in
'n sul pero d'amor vuol far de' nesti / vede le frutte via di giorno
ii-466: la buglòssa simile alla lingua de' buoi: la quale ha questa virtù,
... /... e de' tracuri / le greggi, ed i
sanno farsi vedere o piuttosto dagli occhi de' leggitori che non arrivano a percepirle: completamente
/ e fra l'orribil mischia / de' venti e il buio manto / del cielo
per la gran polve / del tumulto de' piè l'aura pendea. chiesa,
baldinucci, 8-181: prevedimene... de' lumi che ser- vissono a'luoghi,
che ser- vissono a'luoghi, e de' saliri ed iscese, e del fuggire le
al buio e al rezzo. lorenzo de' medici, 627: ora io parlo al
lacone generale, tutto al buio degli animi de' soldati,... gli fe'
io certo affermo / che dentro le pupille de' mortali / regna gran notte, e
nazioni, non videro la vera luce de' tempi. muratori, 1-6: per
: l'italia si va spogliando affatto de' suoi migliori ingegni. oramai restiamo veramente
degli anni / dio pose la mèta / de' nobili affanni. nievo, 777
anche al figur. de' fiori. svevo, 5-144: gli occhi
a viterbo] gl'infermi per cagione de' bagni ch'escono del bulicame. ser
e poi con un sogghigno / guatò de' semivivi il bulicame. giusti, 2-177:
stomaco, ma nel buiimo vi sono de' mancamenti di cuore. d'annunzio,
isbieco, che così calando verso uno de' canti, lo fa più acuto e tagliente
v. borghini, 1-2-479: nel libro de' visdomini, o vogliam e piatta,
. pataffio, 6: e de' zoccoli trasse le bullette. burchiello,
spavaldo. garzoni, 1-790: de' bulli o bravazzi o spadaccini o sgerri
con meno, sì come si fa oggi de' buonaccordi, de'quali alcuni sono nominati
sì come si fa oggi de'buonaccordi, de' quali alcuni sono nominati gravicemboli, come
sagace nel giudicare dell'altrui ipotesi e de' racconti, nel non credere ai quali troppo
i conforti della religione. lorenzo de' medici, ii-134: peccator, la morte
meglio un buondato. s. caterina de' ricci, 297: offerite tutte le vostre
noi, perché non perdonargliele in grazia de' tanti suoi meriti, molto più ch'
chiuder gli occhi alle mostruosità sempre compagne de' primi sforzi d'un grande ingegno corretto
tutti sapete per pruova quanto la conoscenza de' grandi originali e il buongusto formato con
delle belle lettere abbiano contribuito alla soavità de' vostri costumi. cesarotti, ii-285: ebbi
foscolo, vii-134: voi incontrerete talvolta de' professori i quali... affettano
così le leggi per osservarsi hanno bisogno de' buoni costumi. ariosto, 289: molto
.. giudicano che sia più officio de' pontefici aggiu- gnere, con l'armi
gnere, con l'armi e col sangue de' cristiani, imperio alla sedia apostolica che
la cupidità di farla tornare nella tirannide de' suoi. b. davanzati, i-239:
academia, né peripato, che alla curazion de' costumi, e al buon temperamento delle
due compagni si levaro / per le parole de' loro scudieri, / e amenduni stretti
mio dio di buon talento. lorenzo de' medici, 629: se la disposizione sua
giaccio nella state al sole acceso. lorenzo de' medici, 520: oh quante volte
la virtù dell'operare con la gentilezza de' costumi e delle buone creanze,..
si ribella. s. caterina de' ricci, 392: dite loro [a
, non potendo più tollerar la solitudine de' suoi timori e de'suoi desideri,
tollerar la solitudine de'suoi timori e de' suoi desideri,
fortuna, come bon giocatore i tratti mali de' dadi col menar ben le tavole.
nel mio museo tra i simulacri immortali de' più famosi uomini di questo secolo.
leggansi i tanti volumi, che abbiamo de' buoni autori della lingua,...
e uomini di bella statura: al contrario de' svizzeri, che sono piccoli e non
ciascadun vóle essere il primero. lorenzo de' medici, 633: al presente me occorre
nacque adamo, e secondo il detto de' savi quello dì è buono per vendere
far fare corde molto più sottili agli archi de' vostri arcieri, che quelle che per
la smaltatura di fuori. s. caterina de' ricci, 418: ho risposto che
avea bisogno della maggior quantità che potesse de' suoi bon fanti. pulci, 27-211
viii-67: li pontefici stessi nella distribuzione de' benefici della chiesa romana de'buoni tempi
nella distribuzione de'benefici della chiesa romana de' buoni tempi facevano professione d'esser più
fu messa in pezzi per la venuta de' francesi. sarpi, viii-90: in
. vasari, iii-447: mandò subito alcuni de' molta e grande e in buon
e adiuto a uno virtuoso, parlando de' peccati in genere; o dire come
e'si vuole questa pace col volere de' veneziani: conciossia cosa che, senza loro
l'orzo... seminare. lorenzo de' medici, 155: netta era l'
desse conforto e buona vita. lorenzo de' medici, ii-230: dolgomi ancor ch'
altra gli sdegni, che i capi de' popolani mostrorono al vescovo la disonestà dei
vita come sapete, ed era molto de' suoi piaceri. dolce, xxv-2- 259
... fanno professione d'intendersi de' vini e di conoscere i buoni bocconi.
donne... ti sanno fare de' piattellini molto ghiotti cogli erbami acconci alla
quella intendeva vivere e morire. lorenzo de' medici, 568: quando un'impresa
mio amico. machiavelli, i-771: de' giuochi della fortuna io ne ho assai
decretai di esaminare la giustizia coll'esperienza de' fatti; e badate, di grazia
nostra favola / saran dunque il subietto de' travagli / duoi diamanti, un de'
de'travagli / duoi diamanti, un de' buoni e un d'alchimia. nievo,
parimente una buona quantità da una delle vene de' piedi. moneti, 96: feci
affidati a uno che credeva il fior de' galantuomini; e scoprendolo poi un imbroglione
un imbroglione, vorrebbe conoscere lo stato de' suoi affari: che conoscere? è
si farebbe buono. s. caterina de' ricci, 302: vedete se si
conto, abbonare. s. caterina de' ricci, 289: intendo avete riscosso scudi
pur difficile e schizzinosa questa benedetta razza de' longobardi! si dura fatica a persuadersi
, 326-11: e fi'al mondo de' buon sempre in memoria. machiavelli,
amava ognuno, i buoni lodava, e de' cattivi aveva compassione. ariosto, sai
era in bologna, in quell'età, de' buoni. alfieri, xiii-61: corrotti
buono, se non naturale. lorenzo de' medici, 59: or poiché dio
abbandonato da'compagni, andò in mano de' monatti, che, spogliatolo di quanto
1-6 (29): andato il cardinale de' medici a roma, contra ogni credere
vita, volle solvere i tenaci legami de' beni temporali delle ricchezze di questo infelice
sagrificato il buon senso al cattivo uso de' comici. casti, 21-11: il
, mancava di cognizione della lingua e de' costumi dei greci. manzoni, pr
essa compagnia della cazzuola il signor giuliano de' medici, ottangolo benvenuti, giovanni canigiani
i bovi. perenne, trovasi nei fossi de' terreni umidi. tutta la pianta abbonda
bupestre. genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, che mangiati coll'erba de'
de'coleotteri, che mangiati coll'erba de' buoi, recan loro la gonfiagione e
, l'ombrello bianco, la cassetta de' colori, risvegliava ne'ragazzini de'paesetti
cassetta de'colori, risvegliava ne'ragazzini de' paesetti l'idea e la speranza che arrivasse
garzoni, 1-554: i maestri de' burati e sedacci... non possono
il pubblico consenso de' letterati ha sempre applaudito a coloro che
tanto da non svegliare la generosa bile de' loro nuovi ospiti, che per prosopopea
. targioni pozzetti, 12-3-235: sopra de' quali [stili] è collocato e
a far siepe su la foce e bocca de' porti, e gli serrano in maniera
awegna come negli animali, per mischiamento de' prossimani e vicini semi in complessione
sì come gli asini e i cavalli, de' quali si generano i muli ovvero
cato. nomi, 7-48: dirò de' buriassi il nome altero / per far
, conviene ch'io vi dia un rosso de' casi suoi per non ci avere a
furono il fiato della camerata dell'orto de' rucellai, ed egli la tromba.
caro, 15-i-210: se avete paura de' pali, veniteveneburisto (burìstio), sm
: tosto era sollecitata la a persona de' benefizi ricevuti. caro, 15-ii-93: voi
... / cantammo i cori / de' tre colori; / adesso sbraciano /
manzoni, no: il frasario stesso de' vari sistemi somministra agli scrittori burleschi dei
a simposio i suggetti per le lunghezze de' drammi e per la difficultà del rappresentarsi
consuman le mucche, il salario de' guardiani e del burraio, la
i-232: ora, essendo solito costume de' nocchieri combattuti dalle borasche votarsi a qualche
di memoriali, e d'orribilissime accuse de' padri, con una violente domanda che
volte si chiamano tra noi questi trarupi de' luoghi alpigini e salvatichi. landino [inf
mie tra mille sterpi / rimason (de' pensar) tutte stracciate / tra boschi e
e... ti sanno fare de' piatteffini molto ghiotti cogli erbami acconci alla
vostro non areb- bono calculato il sito de' burroni, l'altezza de'macigni e
calculato il sito de'burroni, l'altezza de' macigni e gli abissi de'catrafossi,
l'altezza de'macigni e gli abissi de' catrafossi, in che ci eravamo ridotti.
, e scende, / e nel borron de' triboli / vivida si distende: /
rubate. varchi, 18-2-162: de' loro trecento fanti buona parte si trovava
mandare allo stretto un'armata in busca de' navili che vanno là dal dacen. chiabrera
fresche,... / chi parlamenta de' paesi bassi, / che olanda s'
bottoni / vedeva anch'ei di buscacchiar de' bezzi, / messe su le commedie
a ciò che potesse richiedere il bisogno de' suoi protetti. nievo, 40: la
antipor la fortuna e il beato commerzio de' poeti all'inquieta e ansiosa vita de'
commerzio de'poeti all'inquieta e ansiosa vita de' dicitori con tutti lor consolati, buscati
, e se vedessi sasso / là velia de' passar, netta 'l cammino.
alte lode, / e come il campo de' pagan va ad orza; / e
, 5-333: quantunque bussi all'uscio de' quaranta si batterà meglio di qualche giovane
bussi tutto el bosco suona: del rimbombar de' comi il ciel rintruona. tommaseo,
1018: s'odono i duri passi de' custodi / fuor delle porte, e
fuor delle porte, e il busso de' ronconi / sul pavimento. la città par
, come son colorate le punte pur de' venti nel bussolo, e nella carta si
. ho imparato a posta il gioco de' bussolotti, a fare sparir la moneta.
dove un uomo lesto faceva il giuoco de' bussolotti con mirabile destrezza. manzoni,
campagna erano stufe dei chiassi demagogici e de' bussolotti monarchici. pratolini, 1-181:
caddon tutti i mozziconi in terra. lorenzo de' medici, 471: se pien di
non è che in danza scocchi / de' tondeggianti membri agii diletto, / il cui
ogni fatta, e soprattutto le immagini de' loro antenati illustri, de'quali omavan
le immagini de'loro antenati illustri, de' quali omavan le loro abitazioni, i cortili
l'apoteosi che l'associò al coro de' beati. manzoni, 1057: una [
riposte ne'tondi incavati dentro i pareti de' lor cortili, e, con troppa
le bustora d'ugulinella. b. de' rossi, 1-20: un ricchissimo fregio
vipera di bernabò ebbe morso le torme de' sibilanti venti a'garretti. = cfr
, 3-46: lo scritto somiglia quello de' più antichi monumenti di grecia, ordine
redi, 16-iii-266: tra le razze de' medesimi pesci marini, che pur buttan l'
(470): aveva anche varie opere de' più savi e sottili seguaci di lui
], tra i moderni: quelle de' suoi impugnatori non aveva mai voluto leggerle,
sua persecuzione non sarà che l'odio de' buoni. pananti, i-278: io
dechiararsi assoluti patroni in tutte le collazioni de' benefici per tutto il mondo, e
464: sonar le trombe e le maniere de' suoni loro, cioè buttasella, a
, 12-7-286: quattro buttatèrra, due de' quali di continuo gettano la pasta nella caldaia
giovane, ma butterata nel viso. lorenzo de' medici, 192: quel butterato si
bandi e ordini, 5-22: i registri de' fornai, macellari, agnellai, buzzonai
, che morbidi si mandan fuori, de' popoli della toscana proprii si posson dire
la quale, per forza della virtù de' nomi,... si dice che
lo sarete, aspettatevi che il volgo de' pretesi medici vi fugga, aspettate che
produr suole... la vanità de' cabalisti, degli astrologò degli alchimisti,
cabalisti, degli astrologò degli alchimisti, de' cavatesori, dei ciarlatani, e se altri
cabalista era tenuto, / e che de' temi avesse in man la rete. serao
di caccao che veggiamo in europa, de' quali ci serviamo per formare il cioccolatte,
/ da far de le patacche e de' fiorini, / poiché tu con gli tuoi
, ma la non riportò già a dietro de' vostri danari... ella uscì
granduca ferdinando, nella quale voi eri pur de' cacasodi. bar etti, 1-119:
, e per dir la parola propria de' volgari cacatamente, si dice: e'ponza
: considerai negli altri abbondanti la cera de' favi, e l'estremità che hanno i
, 45: e spesso intruonan l'uova de' cacchioni. tanaglia, 2-161: poi
.. de lui se innamorò. lorenzo de' medici, 470: se delle fiere
e tra questi panni la caccia esser de' principali, perché ha una certa similitudine
musica. marino, 261: altri giamai de' boschi e de la caccia / più
principi e gran signori, in un sol de' quali acquistava alla fede e dava a'
gaetano, dopo aver inaffiato le gole de' suoi, aveva cominciato a porger il
, 1-419: essendo però egli stanco de' romori del mondo, comecché si trovi ancora
credere andava a caccia tutto il giorno de' più strani pretesti per rincrescermi. carducci
che fuggono, coi rimanenti, fatto de' fianchi testa, percuotere il nimico di costa
: continuo si era in far caccia de' fedeli. idem, 34-296: a
con arme d'intorno / per far caccia de' lupi e degli orsi. panzini,
poca prodezza, ma per lo soperchio de' nimici furono messi in caccia, uccidendoli
verbo latino latrare, che è proprio de' cani; de'quali si dice quando
latrare, che è proprio de'cani; de' quali si dice quando abbaiano, che
tornar nelle stagion canute / l'allegrezza de' freschi anni. dossi, 227:
comitiva de' cardatori. salvini, 23-134: e tu
avieno patiti, stando sotto la segnoria de' re,... non solamente il
cacciare il nome e la segnoria de' re, apertamente il manifesta. bartolomeo
3: elessi di scrivere della divisione de' nostri cittadini; e d'onde procedette
s. v.]: importuno fiutatore de' fatti altrui. = comp.
porco, poi che sente l'agute sanne de' caccianti cani, schiumoso con furia si
pive, / e sempre alle carote de' poeti / credevan gl'ignoranti attenti e
il re latino, il quale fu de' discendenti del re saturno che venne di
: la primavera caccia il verno. pietro de' farinelli, vi-11-125 (15-8):
cucina avria cacciati i cani. lorenzo de' medici, 485: teme alla vita
un gran servitore ed amicissimo della casa de' medici, e quando piero ne fu
loro interiora metti aizzando gli acuti denti de' feroci cani. sacchetti, 33-33:
, 1-237: fiumi discendenti cogli empiti de' gran diluvii dalli alti monti...
loro quello che tutto dì è in bocca de' savii de'nostri tempi, di godere
che tutto dì è in bocca de'savii de' nostri tempi, di godere el benefizio
? foscolo, xiv-308: tu hai de' begli amici; dio te li benedica:
banco, e cala giù le brache. de' fanciulli erano dentro con le granate,
così parlando le cacciò le mani / de' capei d'oro entro le bionde masse,
cacciar loro a forza per entro il corpo de' turaccioli d'esca, e messovi fuoco
cavalcanti, 113: era tanto il numero de' nostri e la virtù de'capitani,
il numero de'nostri e la virtù de' capitani, che i più si armarono,
e rampogna, dicendo, che i consigli de' poveri non son seguiti, o cose
. fucini, 9: alcuni de' miei compagni, occupati in varie
quando roma divenne libera per la cacciata de' tar- quinii; dove da'romani non
il sacco di roma, la cacciata de' medici di firenze. colletta, i-175
di gesù, cedette alle continuate istanze de' principi, e pubblicò un breve che
delle cacciate fiere le selve loro, così de' quistionevoli ragionamenti sono le vere conclusioni.
d. bartoli, 40-i-216: i cacciatori de' ladri, ladri sono essi più che
nimico della corte di roma. lorenzo de' medici, 545: cacciata fugge dinanzi
, 150: escono tali popoli de' paesi loro, come di sopra si
, 7-ii-144: e tali erano le prodezze de' guelfi e ghibellini, gente infuriata l'
perché la mia indigenza mi serrava la porta de' magistrati. giusti, iii-25z: io
su, di giù come le anime de' scioperati cacciate da dante alle porte dell'
e cacciatrice, spaventata per la voce de' cacciatori, fuggìo. marco polo volgar
il dittamo per cavarsi fuor le saette de' cacciatori. chiabrera, 68: avea
una morte per le mani della turba de' cacciatori ch'era più addentro nel bosco
di buona voglia nelle mani andando / de' cacciator di pesce ad esser presa.
noi niego, no) un illusor de' buoni, un cacciator di borse, un
erano stati i principali ricoveratori dello stato de' neri, e cacciatori della parte bianca
cinesi]... i cacciatori de' ladri, ladri sono essi più che i
ii-43: posti due o tre de' suoi semi in un cacherello di capra o
generosi spirti / degni del giogo estranio e de' cachinni! tommaseo, i-361: la
e dispiacevol suono rende all'orecchia ancora de' correttori la cacofonia, overo cacephaton »
cagioni della cacochimia: l'uso abituale de' cibi di difficile digestione, la ripienezza,
e dispiacevol suono rende all'orecchia ancora de' correttori la cacofonia, overo cacephaton,
: gli veniva a ruota il lionello de' guenci, detto lello, iridato,
del frutto, come è quella de' nocciuoli, simile al pepe lungo.
più dai venti combattuto, così avviene de' mortali: quanto è più glorioso l'uomo
(168-3): lui, che fu de' pensier nostri eletti / condegno albergo,
ma un cadavero, a modo de' latini, o veramente un morto
veramente un morto, a modo de' volgari. tasso, 8-39: là dove
sano. campanella, i-171: l'anima de' morti non torna al cadavero,
averlo aperto il cadavero d'un de' morti per sincope, avere il sangue aggrommato
il gioco, e comprender l'effetto de' muscoli, fa di mestieri paragonare di tempo
cute, e singolarmente con le statue de' greci. perelli, 1-7: dee intendersi
1-7: dee intendersi... de' cadaveri delle piante, de'rettili, e
.. de'cadaveri delle piante, de' rettili, e soprattutto degl'insetti.
sovr'esso incominciaro / inno i cantori de' lamenti, e al mesto / canto pietoso
pavimento; né agl'incensi avvolto / de' cadaveri il lezzo i supplicanti / contaminò;
pur quel che si vide / già de' guerrieri lapiti e centauri, / che fèro
. e ciò fu comparando il moto de' gravi cadenti qui presso alla terra col moto
) cadente: meteora. lorenzo de' medici, 527: indi eolo austro move
: ma il numero de gli egri e de' cadenti i fra l'ombre oscure non
acque cadenti / giù per li verdi tramiti de' monti. 3. che tramonta
tasso, 8-6: sveno, del re de' dani unico figlio, / gloria e
consolator ne vieni, / o troncator de' miei giorni cadenti? foscolo, vii-157:
... il p. francesco de' petris. magalotti, 9-1-173: de'
de'petris. magalotti, 9-1-173: de' dieci e de'sedici del cadente sono le
magalotti, 9-1-173: de'dieci e de' sedici del cadente sono le lettere che mi
che scorre come per più tasti nell'intrecciamento de' primi sei versi sopra due rime,
non caggia per mala misura. lorenzo de' medici, 106: pria che cavi a
così il furor di peregrine spade / sol de' gran re l'altere teste opprime.
se si fan brevi e rare, / de' vostri danni è vostra colpa fonte.
sì le acque delle fontane sì quelle de' fiumi. manzoni, pr. sp
la bella giovanezza, e il fiore / de' miei poveri dì, che sì per
schietti. -colare. lorenzo de' medici, 501: cerber nel basso regno
le piene percosse un suon s'udia / de' cavi fianchi, un rintonar di petti
caggia in uno di quegli che sia tenuto de' più valenti uomini della città.
, la spada della legge a conforto de' buoni e ad esempio de'perfidi.
a conforto de'buoni e ad esempio de' perfidi. cuoco, 1-154: voi,
in cade / dalle cime de' monti maggior l'ombra. pascoli,
avarizia, / che, dove de', non spende, / e già l'
a vergognare; e questo èe l'uno de' segni uno stato di estasi con catalessìa;
caro. guicciarcontro la sicurezza e libertà de' cittadini sono uno de'dini, 340
la sicurezza e libertà de'cittadini sono uno de' dini, 340: credo sia vero
suso / per veder dio, non de' parerci strano / se talor cade giù
che il più tapino, / l'ultimo de' soggetti... /..
il dì parlando di dio e delli esempri de' santi, per carità e in sollevamento
dal vago d'altre bellezze e dalle ombre de' disgusti e delle malinconie, abbagliato da
il cavallo di melone morto tra la pressa de' saraini, e'cadde inanzi, e
, dove non... per mano de' soldati del piccolomini, ma tradito da
quelle superchie et a'passati inutili pompe de' mortorii, se non perché la pietà
se non perché la pietà et officio de' vivi sia lodata et approvata?
212: perché pur al foco / de' miei sospir non cadi e non t'incendi
: come le stagioni dell'anno spogliano de' fiori e de'frutti la terra e poi
stagioni dell'anno spogliano de'fiori e de' frutti la terra e poi di novo d'
perché cadesse anco quello sopra gli acquisti de' lor figliuoli, gl'imperadori introdussero prima
giovane, cadde per allora la famiglia de' medici di quella potenza la quale,
perché racconterò io molti, la vita de' quali immaculata sostenne le battiture della fortuna
fortuna da non comportare? la selva de' capelli cadrebbe nel novero di quelli,
ponte al cader del sole. gli sfondati de' colli erano già scuri; ma le
cader delle discordi voglie, / e de' miei sensi, e di nemiche spoglie
tue censure. molte osservazioni, e quella de' [galli] più d'ogni altra
, a'suoi capelli simigliante, / de' quai cadeva al petto doppia lista.
fame e sete delle cose spirituali, e de' beni divini; stamane cade a disporre
, o in un solo, nel numero de' più escano le così fatte. monti
.. il che è proprio contrassegno de' cadetti o minori della reai casa di
quali poter seguire il viaggio degli studi e de' gusti, mentre i francesi appena n'
levoe grande romore per lo cadimento de' morti. ottimo, ii-93:
o successioni o devolu zioni de' feudi per cagione di fellonia o di caducazione
, ma in tuoni ardenti / presi de' brandi ad impugnar le croci. pedemonte,
, 4-135: per fare immortale la caducità de' miei scritti, unico rimedio è [
divina scrittura assegna questa cagione alle cadute de' peccatori. manzoni, 146: ma
violenza aperta. monti, x-2-105: de' nipoti la viltà veduta, / le fraterne
caduta di casa sveva e la vittoria de' comuni nell'italia centrale fecero della cavalleria
, ii-250: spedirono al re uno de' principali lor capitani, perché...
natura, che, sboccando da'fianchi de' colli, si rovesciano sulla pianura e
lo più a metter sotto le gronde de' tetti, per ricever l'acqua piovana,
o fratei mio, gemendo / il fior de' tuoi gentili anni caduto. nievo,
riconfermarveli [nel vangelo], e de' già caduti per rialzarli. vico, 249
tommaseo, i-69: non io le membra de' caduti in guerra / a'piè nemici
mi pervenne una carta gentilissima / de' tre caduto. monti, x-3-359: la
altra comunità: il primo è chiamato de' ministrai, il secondo de'cafaggiai. tommaseo
è chiamato de'ministrai, il secondo de' cafaggiai. tommaseo [s. v
il caffè, il cioccolato e mandino de' libretti alla stampa al tempo di carlo magno
scienze... e si raccontano de' casi ne'quali coll'uso del caffè
4-259: diceano al caffettier que'ragazzoni / de' goffi sali e impertinenze vili, /
molte erudizioni, / le dice con de' termini incivili, / e scopre il
io ho dati a tutti gli altri de' convitati, per poter giuocare insieme infra
grani o di licori, per quelle de' grani intendo io ancor di sali, farine
i papi, ma l'ambizione de' papi, ma l'avarizia de'papi.
de'papi, ma l'avarizia de' papi... hanno tutti i nostri
40: né gente or voglio cagionar de' mali / che lo stesso bevea calice d'
potentissima reina, essendo avvezza a far acquisti de' stati grandi con i parentadi, ha
voleva cose dolci, comecché sono cagionatrici de' travagli dell'utero. marino, vii-392
andavan sì matti e sì tapini. pietro de' faitinelli, vl-n- 222 (13-4)
, quando lucca fu tradita, / che de' miei lombi è la lussuria uscita /
di guido cavalcanti fiorentino, la quale de' movimenti, cagioni, e costumi e
di tutti il mal serai. lorenzo de' medici, 71: nostro intelletto,
su'monti più alti e più alpestri de' nostri apennini... trovai, la
: ah! se la calma / de' suoi dì pende da me sola; e
: * questo è iesù nazareno re de' iudei'. m. villani, 1-82:
e sapi che a noi pur coviene avere de' denari per dispendare e per fare la
. villani, 1-7: per cagione de' detti mari e per le montagne che vi
rimbombe / chi me fa morire. lorenzo de' medici, 215: io credo
intorno o diritti o successioni o devoluzioni de' feudi per cagione di fellonia o di
ch'e'si aggira continuo dintorno alla macina de' pistrini come la circonferenza dintorno al centro
, 1-93: quindi per tema che alcuno de' quattro cavalieri, o per obbligazione d'
, 454: i consiglieri e servitori de' principi, pensando farsegli grati, egli consigliano
guardia di tal patrocinio le velenose zanne de' cagnacci arrabbiati. rosso di san secondo,
èi a baratto da chiaruccio di salvi de' girolami...; ragionai la canna
viaggiatrice, non dissimile dalle viaggiatrici compagnie de' commedianti. monti, iv-206: g.
e cagnoletti codin- zolanti tra le gambe de' vendemmiatori, e fanciulle a pie'nudi
come chi dicesse a un superiore che murmurasse de' sudditi, che 'l pesce comincia a
venne preso andrea di mess. piero de' pazzi e 'l brigliaino, cagnotto di
. varchi, 18-2-394: né mancarono de' suoi soldati e satelliti, chiamati oggi
inf., 32 -proem.]: de' quali [traditori] in questo capitolo
, e che quantunque bussi all'uscio de' quaranta si batterà meglio di qualche giovane
, che fanno diversi nidi, uno de' quali da me descritto fora i legni
nave u vero legno. lettere e istruzioni de' dieci di balia, n-142:
delle due navi zelandesi fecero entrare molti de' lor marinari in due battelli,
a penna, e calamaio. lorenzo de' medici, 193: mostrommi il duca mio
, onde non garbandogli piucchetanto quell'intruglio de' mutui, venne nel pensiero di comprare
giova la calamandrina bevuta alla freddezza de' nervi. mattioli - [dioscoride],
. recipe cala- mento, cioè nepitella de' campi, e timo. crescenzi volgar.
ii-469: [socrate] l'odiator de' calamistri e de'fuchi e d'ogni
[socrate] l'odiator de'calamistri e de' fuchi e d'ogni ornamento ascitizio che
latini di quell'aureo secolo acesare solo si de' la prima gloria della penna come della
ingeniose, che a sé tirino gli occhi de' circonstanti, come calamita il ferro.
posso di meno di non ammirare la semplicità de' nostri arcavoli, i quali sulle ferite
, meritò i rimproveri o il sorriso de' gravemente ignoranti suoi contemporanei. parini,
carte né di strolabi; hanno la scienzia de' venti, e si servono della calamita
genti a servirla, perché la molta copia de' suoi tesori è quella calamita, che
affanni e di molestie; / sarò de' bacchettoni e delle bestie / la calamita.
terra e per mare ma il consentimento de' cieli e degli uomini pronunziavano a italia
la insaziabile rapacità e la ferocia inestinguibile de' cherci aveva fatto qua abominevole e qua
uomo; solo il coraggio e la voce de' poeti soccorse. foscolo, xiv-77:
: ma sarò sempre confortato dalla memoria de' pochi uomini benefici ch'io ho lasciato sui
sui confini della mia patria a conforto de' sciagurati. addio addio. manzoni,
: un circolo compartito nelle trentadue direzioni de' venti, e che nel suo centro
di ciancie, e scritte / con lagrime de' calami d'egitto. cellini, 1-128
/ calamo schiccheri / preso dal fascino / de' paradossi. d'annunzio, v-3-105:
, tagliando col temperino affilato il calamo de' paduli di bambilonia al modo del rostro
latine, come greche dell'oncie, de' diti, de'palmi, de'piedi,
greche dell'oncie, de'diti, de' palmi, de'piedi, de spitami,
oncie, de'diti, de'palmi, de' piedi, de spitami, de passi
costa di mare, nel quale possono entrare de' piccoli bastimenti e mettersi al coperto dai
, i-105: daniele fu calato nella fossa de' leoni; ma intanto venivano fin li
, e cala giù le brache. de' fanciulli erano dentro con le granate, gridando
purtroppo! e quando anche il soave sogno de' nostri amori terminerà, credimi, io
la maggior parte degli eretici, massimamente de' famosi e capi d'essi, sono stati
voce / quasi di pianto il mormorar de' flutti. panzini, ii-x21: calata
dubbio è segno di fortuna ». lorenzo de' medici, 80: or perché par
di villan scapigliati e gridatori, / de' quai resolvan sì fatti sudori / che turbin
esercito, del suo avvicinarsi, e de' suoi comportamenti, non sa bene cosa
vimini, entro il quale le donne de' tempi più antichi tenevano la lana. era
e grande, / e v'ha de' sommi dei tutto il consesso; / con
celebrazione di un sacrificio. meo de' tolomei, vi-n-57 (19-130): néd
gli cominciarono a dare delle pugna e de' calci... martellino gridava mercé
levò il capo dal collo. lorenzo de' medici, 188: e dissi: -o
: altri non si può valere né de' ponti, né della porta, sendo l'
la strada patente nelle più folte calche de' concorrenti,... e nell'
37-57: fu sì smisurata la moltitudine de' concorsi da tutto intorno il paese..
/ s'appressa: e il fior de' cavalieri eletti / su focosi destrieri alto
della bottega, ch'erano alle finestre de' piani di sopra, con una munizione
tommaseo, i-364: i colori varii de' cappelli e del vestire distinguon la calca,
calca, tacita sì che lo scalpiccio de' piedi è il rumore più alto. nievo
mondo dei morti] la plebe / de' cornuti ministri. d. bartoli, 40-ii-31
così di telamon l'esimio figlio / de' troiani disperde le falangi / che a patròclo
subitamente, udito questo, ben dodici de' sergenti corsero là dove il misero martellino
per la china, si venivano nelle case de' nimici, ch'erano a lato a
grazzini, 3-2-296: fannosene degli zoccoli de' grandi e de'piccini, / senza guigge
: fannosene degli zoccoli de'grandi e de' piccini, / senza guigge, con esse
/ senza guigge, con esse, e de' tagliati / in punta in punta,
, 57: svinai, svenai, sventrai de' vini / che vanno in caleagnini,
, le figure dello indietro daranno colle punte de' piedi nelle calcagna di quelle dinanzi,
se ho fatto un sacrificio a vulcano de' miei scartafacci, cosa potevasi far di meglio
non calchi con le piante / le teste de' fratei miseri lassi. idem, purg
calcare qualche cosa, come nelle morse, de' fabbri, ne'torchi degli stampatori e
fabbri, ne'torchi degli stampatori e de' librai. pindemonte, 7-167: abbarbicata
vi lussureggia una feconda vigna, i de' cui grappoli il sol parte dissecca / nel
rei con la potenza loro estorta / calcan de' buoni i colli pazienti. boccaccio,
accorse ch'eransi già cambiati i concetti de' cesariani sopra la riformazione: poiché là
. questa domina maggiormente lungo le rive de' fiumi, e in quei terreni che
in pria. carducci, 53: giacea de' tori indocili / dal vago piè calcato
plebe / che sorge contro la ragion de' forti / e il pio sdegno e le
, vii-97: veggendo tuttodì le carte scritte de' libri, fortemente calcate, lasciare segnata
la spada, e cacciossi nella calcata torma de' nimici. pulci, 18-55: e
5. borghini, 1-88: sempre de' vostri è calcata la carcere, da'vostri
da'vostri sempre si sospira nelle miniere de' metalli, de'vostri s'ingrassano le
sempre si sospira nelle miniere de'metalli, de' vostri s'ingrassano le fiere.
, / lungo le fosse a cor de' raperonzoli. / l'ellera sotto terra e
delle quali sarà molto buona all'intonacatura de' muri. vasari, iii-428: la
stimati i calzolari, s'avessero cognizione de' calceamenti antichi,... de'
cognizione de'calceamenti antichi,... de' 'coturni ', ch'usavano i
, ch'usavano i tragedi in scena; de' 'phecasii ', ch'erano scarpe
sacerdoti antichi forse come son quelle oggidì de' frati berettini. f. buonarroti, 2-26
celimi, 566: questo lor bianco [de' rubini] somiglia una certa pietra che
: quelli che furon inventori delle concie de' corami... trovarono opra commodissima
aperti fra li dua dita più grossi de' piedi, quali usano portare tanto l'uomini
in ogni parte ribattuti, coll'aiuto de' balestrieri e delle pietre e della calcina gittata
del serraglio in su i calcinacci delle case de' tomaquinci. pulci, vi-108: erano
i calcinacci nelle articolazioni delle mani, de' gomiti, de'piedi, e delle
articolazioni delle mani, de'gomiti, de' piedi, e delle ginocchia. giusti
: / così d'una divina / de' mille il foco ho drento, / c'
, / sappi ch'un raggio sol de' tuoi sembianti / può romper marmi e
le sue radici fino con la produzione de' tumori e dei nodi calcinosi. =
massi o pulita terra, alle cime de' monti, più che da costa o
, figliuoli! avanti, co'calci de' fucili! jahier, 231: non c'
gli cominciarono a dare delle pugna e de' calci... martellino gridava mercé
pistasse l'acqua nel mortale. lorenzo de' medici, 469: l'errante chiome poi
dalla dea necessitade, che gli dié de' calci, se rimosse da là
, con questi calci diede tra'deschi de' tavernai. andrea da barberino, 2-220
sposa * percioché camminando su le punte de' piedi faceva spesso quella danza che si dice
masnadieri il dì seguente andarono a dar de' calci a rovaio. pulci, 15-71:
sue vivande ebbe ordinate, / e fecegli de' calci dare al vento. boiardo,
/ un laccio al collo, e dar de' calci all'aria. bandello, 1-19
sazia di vendicarsi, deliberò vederlo dare de' calci al vento. firenzuola, 471
le cose altrui, non arebbe dato de' calci al vento sul merca- tale.
, 6-70 (i-176): e dà de' calci al vento in sul sabbione /
dar calci all'aria, in compagnia de' fornai. -dare un calcio
volere / quelle seguire ch'or mi dan de' calci /... / alcuna
i-73: su, padre carissimo, diamo de' calci al mondo con tutte le pompe
promissero per te la fede di dare de' calci al mondo e a settenasso. savonarola
nostre: il mondo ci ha dato de' calci, e siamo fatti la canzona d'
l'opera. s. caterina de' ricci, 81: così ha fatto il
quale fu destramente governato. g. de' bardi, 1-11: che cosa sia
del cinquecento. durante la signoria de' medici furono giocati dei calci riccamente preparati,
calcitranti. marino, 10-223: fuor de' materni imperi intanto uscito / passa il re
. v.]: calcitrare, trar de' calci. raro anco nella lingua scritta
., 16: le molte iscrizioni de' tempi barbari col millesimo, se per
garzoni, 1-580: e lo sbatter de' denti per il freddo, il gridar
alle calcole, e per ogni staffa de' licci passa un filo dell'ordito;
delle calcole, tira in giù l'uno de' licci, e con esso liccio tira
sono i licci) imperniati dall'un de' capi in una chiavarda, nel mezzo della
, fondate sulla concordanza dello scopo e de' mezzi. calcolante (part.
quadrante vostro non arebbono calcolato il sito de' burroni, l'altezza de'macigni, e
il sito de'burroni, l'altezza de' macigni, e gli abissi de'ca-
l'altezza de'macigni, e gli abissi de' ca- trafossi, in che ci eravamo
luna. carletti, 17: domandando de' prezzi, trovammo che non ci riusciva
piles furono mosse da un celebre matematico de' nostri giorni. targioni pozzetti, 12-3-52
calcolare, cioè, mediante un numero de' più capaci fra essi, e che fanno
della lista e che allunga il catalogo de' suoi mali con de'mali che non sono
allunga il catalogo de'suoi mali con de' mali che non sono sovente tali in
damaschi e i velluti e le dorature de' salotti, o ne'giochi e rimandi delle
4-172: erano allora superflue le arti de' moderni calcolatori. bettinelli, i-202: oh
: l'intensione e la durata, sia de' beni, sia de'mali, sono
la durata, sia de'beni, sia de' mali, sono quantità incommensurabili e perfettamente
sì le acque delle fontane sì quelle de' fiumi. vico, 216: contavano [
[gli ebrei] giusta la ragione de' tempi corsi del mondo, oggi dagli più
guerra sorda e inesorabile fatta a coloro de' quali per obbligo di giustizia, di morale
: il calcolo della durata e intensione de' beni e mali, sebben giustissimo per
il greco] doveva esercitare la sagacità de' prudenti, il valore de'forti, la
esercitare la sagacità de'prudenti, il valore de' forti, la virtù de'savi e
il valore de'forti, la virtù de' savi e il vigor degl'ingegni; dovea
empieva la bocca di calculi, et apresso de' liti con molta voce declamava. marino
acque minerali sono il più certo rimedio de' calcoli nati nelle reni. bruno, 3-452
partorì un calcoletto grosso e due altri de' più piccoli. = » voce dotta
ne morì. s. caterina de' ricci, 404: son stata più di
fuga attraverso i buchi della caldaia e de' tubi dell'ultimo resto di vapore.
è gaia giovanetta e bella, / de' 'l core aver più caldamente acciso. g
a cavallo per farli assalire l'oste de' fiorentini, promettendo loro grandi doni e
che i crocchioli / si calano all'assedio de' caldani. segneri, iii-3-143: si
, appoggiando i polsi su le estremità de' ginocchi. leopardi, iii-824: qui
col ferro e col capestro il gran numero de' ladroni sparti per quasi tutto il reame
0 altro vaso di terra, e trovate de' carboni del cerro, o legno di
a quanto è commesso loro. lorenzo de' medici, 163: in vero egli
sensitivo assai, e che l'anima de' bruti non sia altro che spirito caldo,
ferve / il suo nome, e de' suoi detti conserve / si fanno con diletto
mente, / sempre avverso, e de' miei forti disegni / acerbo correttor.
, allettato dalla novità o dal maraviglioso de' fenomeni che gli si affacciano, le
e le viole / arse ha 'l vento de' caldi miei sospiri. tasso, 6-ii-160
: un occhio avvezzo alle opere originali de' migliori veneti, nota la diversità delle tinte
di francia, / era sì caldo de' molti fiorini, / che li uomin
intensità, con forza. giusto de' conti, i-43: e quella man di
. pucci, cent., 47-56: de' brusciati fu messer tebaldo / l'un
brusciati fu messer tebaldo / l'un de' pregioni, il qual fece soprastare / lo
dimmi ove adesso angelica dimora. lorenzo de' medici, 167: quanto più
fu magnanimo: e per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per farli
fu magnanimo, e per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per fargli
molte cose per fargli grandi; e fu de' primi, o primo papa, nella
/ ma, certo, chi nel fior de' soi primi anni / sanza caldo de
che interessa il machiavelli è la spiegazione de' fatti nelle forze motrici degli uomini, e
romore la terra di prato per sospetto de' pugliesi. b. davanzati, i-125:
al caldo et al gielo, / de' be'vostr'occhi il dolce lume adombra
passeggiando sul corso, fareste d'uno de' vostri bellimbusti, il quale, non
tanto per ostentarlo oggi sotto il naso de' suoi compagni. [sostituito da] manzoni
di beveraggi, o col mezzo espresso de' demordi, l'uso dell'atto carnale fin
calendario dei beati que'soli che abbondano de' beni temporali. redi, 16-i-12:
giudice di legge di grande fama nella pratica de' piati criminali e civili,..
color che 'l vedevano testimoniavano, un de' più be'giardini che mai per alcun
, onde s'intende / sian per partir de' greci a le calende. l.
che i vecchi, il diavolo, accrescitore de' mali, si fece da una brigata
superbia, che pensarono scontrarsi nella brigata de' cerchi e contro a loro usare le
t'aponi. due messeri da calendimaggio, de' quali noi ne facemo qua uno l'
ne caglia, morrò detoperato. meo de' tolomei, vi-n-46 (17-10): almen
è la battaglia / tra il re de' sardi e le città nemiche, /
che gli corrucci e sangue / derisor de' mortali, e de'celesti / né di
sangue / derisor de'mortali, e de' celesti / né di patria gli cal
proibisce a tutti ed a ciascheduno de' suddetti vetturini, carroz zieri
: fu questo la corsa, che chiamasi de' calessetti, la quale si eseguì nello
si eseguì nello stesso luogo che quella de' barberi, né con minor pompa, né
cercano gli oracoli de floron, uno de' grandi principi de gli arctici spiriti
. montecuccoli, 1-125: misura de' diametri e de'pesi delle palle è
montecuccoli, 1-125: misura de'diametri e de' pesi delle palle è il piè geometrico
poi diffuso questa voce, per uno de' soliti scorci, nel significato addirittura di
prima i cupid'occhi al raggio / de' bei lumi ridenti, egli il riceve,
: rubata è la mia abbadia, / de' calici non ci ho più la semenza
trova la tomba. monti, x-3-464: de' più bei fiori il calice / suggendo
canti carnascialeschi, 1-337: portato abbiam de' nostri calicioni, / che v'insegnammo
che v'insegnammo fare; / e'son de' vostri assai più belli e buoni.
milizia, ii-191: 'calidario'. stanza de' bagni antichi, nella quale si faceva
stanza nella quale si tengono le piante de' paesi più caldi. panzini, iv-100:
nipote che fu di hoccata cane imperadore de' tartari, a richesta e ammaestramento del re
di baidarca (ciò era il papa de' saracini). fazio, v-13-75: h
gamba, sull'andare delle calighe militari de' soldati romani. pascoli, 912: su
ch'è fra il magnifico et il zani de' nostri tempi. g. a.
la roggia / allu vione de' vulcani, intorno / funereo lume coruscando;
l'aria del fummo e della caligine de' fuochi e della polvere, che i raggi
caligini, né delle polveri delle mura e de' solai che cadevano per la città.
carducci, 292: la verde caligine de' boschi. borgese, 1-173: quei crepuscoli
questo re della gloria. e tu de' regi / compagna eterna e degli eroi
ii-360: ho perduto il più antico de' miei amici, il vero padre del
in un oggetto, nel quale la caligine de' tempi deve ascondere la mano dell'uomo
: ei per entro l'oscura / caligine de' secoli ondeggiante / rifuggì tra le antiche
, approvando e confirmando le tenebre caliginose de' sofisti ed asini. campanella, 961:
et esalan più chiaro, secondo la differenza de' loro umori o grassi o caliginosi,
dintorno il morto / pàtroclo il fiore de' guerrier coprìa, / mentre l'un'oste
e serve a tirare e a sollevare de' grossi pesi. tommaseo [s
di poco valore. lettere e istruzioni de' dieci di balìa, 12-104: quando
balìa, 12-104: quando il campo de' nimici era in quello di pisa, e'
significa propriamente viottoli stretti fatti dal callo de' piè degli animali, onde dichiamo 'calle'
uscir con manco disonor ch'io posso de' gangheri; ma il male è,
... inavveduto balza nelle mani de' cacciatori, miseramente inciampando nella callaiuòla tesagli
vidi le sue spalle / vestite già de' raggi del pianeta / che mena dritto
'calle ', perché dal callo de' piedi degli animali son premute e fatte
animali son premute e fatte. lorenzo de' medici, 160: scaldava il sole al
romantica e fogazzaroide, facile a sospirar de' tramonti e proclive agli esercizi calligrafici a
copista, tagliando col temperino affilato il calamo de' paduli di bambilonia al modo del rostro
ched è sottile e fina. lorenzo de' medici, 531: erano i tori
forteguerri, 24-56: rinaldo, ancorché avesse de' gran calli / su la coscienza pe'
di poi per tutte le parti del corpo de' golosi le superfluità indigeste e fredde degli
, a ragionar sincero, / alcun de' vostri fatti m'è molesto, / e
del freddo, della calma dell'aria o de' venti. targioni tozzetti, 1-12:
cibo. monti, x-3-141: dolce de' mali obblio, dolce dell'alma / conforto
se le cure egre talvolta / van de' pensieri a intorbidar la calma, /
mezzo a noi la calma dell'anima e de' sensi! de sanctis, lett.
calma, non aveva fatto annunziare da uno de' suoi segretarii che la processione era rimandata
della potenza del romano imperio alla venuta de' goti e de'vandali in italia.
romano imperio alla venuta de'goti e de' vandali in italia. sacchetti [crusca]
giamai... calpestati dal piede de' calognatori. = deriv. da calognare
mandasse a firenze, ma il capitolo de' calonaci di gerusalem noi voleva lasciare portare
me. non altrimenti accadeva al pedagogo de' pedagoghi. 2. agg. scherz
ceccoli, vii-680 (18-10): ciaschedun de' fuggire a la merigge, / quando
ha bisogno di servirsi de la retraizione de' sensi, poi che non hanno che fare
a lo calor superfruo contasta. lorenzo de' medici, 531: erano i tori indomiti
il calore sensitivo assai, _e_che l'anima de' bruti non sia altro che 1 spirito
ogni cosa. leopardi, ii-1136: uno de' maggiori frutti che io mi propongo e
per calore dell'amicizia collauda. lorenzo de' medici, 195: vengon spesso tra