e vole. idem, n-iii-586: de' baleni e de'lampi e de la neve
idem, n-iii-586: de'baleni e de' lampi e de la neve e de
i medesimi filosofi attribuiscono il gran romor de' tuoni allo stracciamento delle nuvole o allertarsi
contro l'altra; tuttavia nello splendor de' maggiori baleni, e quando si produce
tuo vola al mio seno; / de' tuoi lumi è chiarissimo baleno, / atro
, ché non ha freno. lorenzo de' medici, ii-177: poco con noi
si allontanavano e si riunivano con la velocità de' baleni. palazzeschi, 1-70: ho
, e specialmente quella delle balene, de' balenotti e d'un certo cane acquatico chiamato
dalle freccie che tira; così el valore de' prìncipi si conosce dalla qualità degli uomini
. sacchetti, 180: messer giovanni de' medici balestra con una artificiosa parola attaviano
merlo e l'altro, in molti de' quali merli sono alcune balestriere, può
cioè quel piano ove sono le poste de' soldati, si partono dalla crocetta del
doppio recinto di carri, sopra ognuno de' quali stavano tre balestrieri. d'annunzio,
morto cadde il gigante boccone. lorenzo de' medici, ii-6: l'alma creata alle
]: vien ultimamente a dannare la insania de' guelfi d'italia, i quali s'
padrone, ingrossando la pancia per via de' lor mariti e duplicando i figliuoli alle
quella carità spontanea che va in cerca de' bisogni e de'dolori. una di esse
che va in cerca de'bisogni e de' dolori. una di esse...
. vasari, iii-136: nella sagrestia de' frati del carmine è un quadro..
nostra città. voi vedete la discordia de' cittadini vostri, a voi conviene pacificare,
signore, così egli rigettò le grazie de' principi. faldella, iii-61: quel prete
che erano stati o gonfalonieri di giustizia o de' dieci della balìa, magistrato in quella
di pratica, si rifacesse il magistrato de' signori dieci di libertà e pace, chiamato
a prova / se più potente mova / de' colori o de'carmi la balìa
potente mova / de'colori o de' carmi la balìa. 4. figur
tenerissime e bellissime fanciulle in balìa anche de' soldati, senza pericolo dell'onestà di
la carne. vico, 433: de' quali le vite eran in balìa de'loro
: de'quali le vite eran in balìa de' loro signori, e, 'n conseguenza
: giace la quercia che in balìa de' venti / per tanta età su roccia
dee il baliatico, per così dire, de' costumi e delle scienze (perdonatemi la
... e tuttora alla signoria de' detti re era pipino sovrano balio e
giovinetti, che di cogliere il frutto de' loro amori già tanto tempo cercavano.
il più franco cavaliere di tutta l'oste de' cristiani, non ti partire dal suo
più franco cavaliere di tutto il campo de' nimici, che avere a guardare questi
: dove legge vasi, nel lume fioco de' passaggi a livello, « balistite »
cursori, quelli che portano gli ordini de' tribunali. boccardo, i-259: in
melanesi in firenze da melano, de' quali molti ne faceano venire, e tutti
la pompa delle mense, e il sorriso de' parassiti. cattaneo, iii-4-62: attraversate
imparate que'tanti nomi della lor arte [de' marinari], certamente a mirarsi meravigliosa
succede il tentennio, ovvero il ballaménto de' denti. = deriv. da ballare
. soderini, i-20: il rimbombo de' monti et il mugliar delle selve gran
lo strumento impari dal ballo. lorenzo de' medici, 52: in quello i'
e ballano nelle teatrali allegrezze. lorenzo de' medici, 5-9: ballavi una certa danza
io sentirò volentieri quel che saprà dir de' fatti miei, e secondo il suono che
il suo pennello ballava secondo il suono de' denari, e che se voleva spender
spezie, e vengono riposte nel numero de' piccoli piani-animali, stando anch'essi sempre appiccati
ii-315: ballata in cortesia, ad onta de' noiosi, / saluta tuttavia, /
i canterin son fatti rochi. lorenzo de' medici, 310: guido cavalcanti,
.. l'ultima delle due rime de' primi versi, che da tutta la
immagine, la fece portare alla chiesa de' servi, e là alla nunziata la presentò
piramide,... con la infinità de' lumi che si distendeano sopra a tutti
varietà di colori: e negli sporti de' ballatoi, ringhiere, gronde, finestre bizzarramente
nella parte di dentro annessa al muro de' cortili, con sponde attorno; e serve
(v. ballerino1). lorenzo de' medici, 131: ell'è dirittamente ballerina
, e in cavo speco / de' seggi ornato delle ninfe, ch'ivi /
i servitori sono insieme, i fatti de' padroni son subito. in ballo. monti
. negri, 2-744: il ciuffo de' mozzi capelli le ballonzola sempre sopra un
alcuni dialetti, di- consi tuttavia quelle de' voti. -porre alle ballòtte:
ch'or saria l'elefante il re de' bruti. 2. ant.
della lor nazione, come quei che de' meriti de'loro re meglio erano informati,
nazione, come quei che de'meriti de' loro re meglio erano informati, fossero
si dovesse attendere l'appellazione per ballottazione de' signori. bembo, 7-3-186: con
monti, ii-158: nella penultima ballottazione de' seniori, di trenta votanti tutti sono
della civiltà balnearia di alcuni, anco de' migliori imperatori, fan testimonio l'istorie.
mi guardassi dallo sostare dinanzi le mostre de' baloccài, pure le sbirciavo vogliosamente.
da ragazzi, de' quali è proprio il verbo baloccarsi. alfieri
atto: ché, stando nel mezzo de' farisei, facea vista d'andare baloccando
, o magre mai balocca. lorenzo de' medici, ii-287: i'non vorrei che
, o ch'io balocchi / tanfi'de' pulci le persone stolte? fagiuoli, 3-1-71
in piccolo piccolissimo, servono per balocco de' bambini in qualità di suppellettili della bambola
gieri, quanto può essere leggiera l'eredità de' balordi. = deriv. da
i-194: le opinioni su la cacciata de' gesuiti furono varie: apportando mestizia a'balordi
così, nelle contragguardie, negli orecchioni de' baloardi, nelle parallele, nelle difese
tassoni, 5-42: va pomposo il signor de' ravennati /
, ché non gli ratterrebbe le catene de' mulini di po. g. m.
acqua, nella curva della schiena e de' lombi rassomigliava una pantera. pirandello, 8-17
b. davanzati, ii-112: le ricchezze de' cremonesi balzerieno in grembo a'legati e
che da ogni lato, pei lembi de' loro panni, ignudi e scalzi,
, xx-x-42: i'sono stato anch'io de' balzellati, / e vanne tutto l'
fìgur. tommaseo, ii-130: uno de' suoi più notabili artifizii lirici,.
panni né altro per caricarvi, per sospetto de' detti viniziani, e per sospetto del
, avviorono le gente nostre in quello de' pisani, e'quali ostinatamente stavano rebelli
e attende al balzo / le voglie de' mortali. pananti, i-31: e
e per fossati e grotte. lorenzo de' medici, i-309: lasso! quanto dolor
un panno di bambagia tessuto a pitture de' lor idoli. galileo, 512: quando
altro pensiero, fuorché quello di dare de' gombiti nello stomaco o degli urti nei
, bambineria. e anche questo, non de' bambini proprio, ma di chi fa
questa palla della terra. s. caterina de' ricci, 191: la quale vostra
corpi, e in conseguenza i costumi de' bambini, non sarebbe a le nutrici
vino. idem, 4-52: un de' ministri de la regia corte, / che
esperienza, lo fa vivere nel mondo stesso de' suoi sogni. gavoni, 3-207:
assetto scaramuccie. montecuccoli, 1-78: de' reggimenti d'infanteria si formano i battaglioni
5-56: seguiva il battaglion dopo costoro / de' petronici fanti e l'apparecchio. colletta
fanciullo, compose un battaglione che appellò de' lipa- rotti; e insieme si esercitavano
mena la nave dieci battelli per prendere de' pesci. ancora vi dico che le gran
: e in preda a l'ire / de' duo guerrier le macchine abbandona, /
a vapore sono sempre più grandi assai de' battelli, e fanno viaggio da sé »
machiavelli, 161: la seconda stiera, de' principi, perché non era la prima
castiglione, 228: mandò a dimandare un de' dui alberi da nave...
dove la batte l'onda, / porta de' giunchi sovra 'l molle limo. g
a pietà, e mandò nel cuore de' fiorentini questo pensiero. dante, purg
con il tempo si vide, della rovina de' nobili, perché ne furono da il
batte le cosce / altro che sé non de' imputar del fallo. -al figur
già è destino che noi dobbiamo avere de' dispiaceri per altri; mentre ti ho
calcio moderno). g. de' bardi, 1-17: il principio de'fieri
. de'bardi, 1-17: il principio de' fieri movimenti del calcio è il batter
., 11-3: o insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi sillogismi
battevano moneta, non che riceverla dalla man de' tiranni, e papi edificavan città,
e fa ch'io batta le porte de' potenti per lui. -battere il
nel fiume, ascoltò se sentisse batter de' remi; ma non vide né sentì nulla
batter l'opposta ripa per aver lingua de' nemici ad ogni ora. bertola, 73
. non si contentò di battere la via de' passati. goldoni, v-688: permettetemi
maggiore difficoltà si levorono, dal canto de' viniziani, l'offese de'tre bastioni:
dal canto de'viniziani, l'offese de' tre bastioni: le quali levate,
massimamente a lui care e non poche de' vecchi e infermi, che appena mondi colla
battesimo di san giovanni era in remission de' peccati secondo la speranza, e da
averla tenuta a battesimo. s. caterina de' ricci, 388: intesi come in
avevi a tenere a battesimo questo figliolo de' vettori. giusti, i-530: non
, che se non vi fossero stati de' novelli battezzandi, si lasciasse per questo
e confermata per matrimonio, il re de' normanni battezzato, e dal sacro fonte dal
e folle, / e quel che de' seguire intenderai, / e da lui proprio
è tutta la gente battizata. lorenzo de' medici, 593: molto mi duol di
questo poi sì solenne e publico accompagnare de' battezzati si usava anco nel pieno della
, ii-425: ben ne veggo assai sovente de' riputati e battezzati per purissimi italiani natii
san giovanni, / fatti per luogo de' battezzatori; / l'un delli quali,
per tutte il batti-batti mirabile dell'arzanà de' vinigiani (chi ribatte da proda e
, tra il batti e ciaffa demoniaco de' martelli e de'cianfrini pneumatici, che
batti e ciaffa demoniaco de'martelli e de' cianfrini pneumatici, che veniva, di
: e subitamente cavalcaro verso gli steccati de' pisani, e incominciarono a combattere fortemente
e incominciarono a combattere fortemente a uno de' battifolli de'pisani; e sì forte
a combattere fortemente a uno de'battifolli de' pisani; e sì forte combatterò che
compagnia del mantellaccio, 44: egli è de' nostri, e fu già battilana;
. lippi, 3-60: alla squadra de' cuochi ora soggiugne / quella de'battilani
squadra de'cuochi ora soggiugne / quella de' battilani assai famosa. baretti, 1-342
altra simil gente di firenze e de' suoi contorni. carena, ii-496: battilano
621: si usa in firenze nell'arte de' battilori fondere nel mortaio. vasari,
machiavelli, 1038: gli convenne mandare uno de' frategli in levante con panni: un
che spente dall'età; si ride de' battimani, e si ama la gloria.
: poco poi la reazione si vestiva de' panni della rivoluzione, e la scimmieggiava
tica in fondo quasi punto interrogativo de' battimani. de amicis, i-419
sofferrà lo battimento e le percussioni de' mali uomini. masuccio, 202
375: fate loro sentire la terribilità de' bandi; batteteli con le verghe de'mortali
de'bandi; batteteli con le verghe de' mortali pericoli, con prezzi, con
creano alcuni insoliti e non naturali movimenti de' muscoli, e battimenti del cuore e
insensibili battiti delle capillari, sottilissime arterie de' polpastrelli. [sostituito da] manzoni
gini, delle comparazioni, anche l'asprezza de' suoni, anche la difficoltà delle rime
salterelli, minaccia- tore, e battitore de' rettori che non ti serviano nelle tue
di questo spirito santo dispregia i flagelli de' battitori. trattati antichi [crusca]:
il faticoso giorno / la canora virtù de' battitori. -chi bacchia le castagne
1-219: in una certa calle la sera de' 21 nacque una quistione fra due femmine
vorrà voltarsi con prestezza in sull'un de' sua lati... esso batterà due
marino, 7-59: ed osservando de' martelli i suoni / librati in su
in ascolto, moveva placidamente i diti de' piedi dentro il loro involucro. in
a voce pari, con la battuta de' remi rispondevano. d'annunzio, iii-2-31:
aria languida a battuta / dello 'nchinar de' capi. d. bartoli, 40-ii-242
mettersene alla pruova; altrimenti al bastone de' cerimonieri ivi assistenti caro la pagano i
la battuta, 0 'n sull'argin de' rivi. d. bartoli, 40-ii-273:
al maestro della cina confucio per la battuta de' letterati, anch'egli ne rinnegò la
a le fiamme il pargoletto amato, / de' suoi stanchi pensier fido sostegno, /
del tempo che non è il suono de' quarti battuti dall'orivolo. 7
, / mi si ruppe la stringa de' calzoni; / tal che a battuti sproni
due fanciulli vestiti da battuti, uno de' quali gli tiene il libro, e l'
suoi, tanti di que'ruspi, de' quali non aveva forse mai visto più d'
: fiutata leggiermente la valigia delle ciarpe de' miei staffieri, la cassetta della segreteria
la cassetta della segreteria, il baule de' libri,... cominci a
un baulino il velo e le ciocche de' fiori d'arancio. e. cecchi,
il mio baullo grande insieme col librazzo de' dissegni, secondo che vi scrissi.
: la bocca somigliava quella di lorenzo de' medici, ma era torta da uno
, 3-986: vist'ho quando le membra de' meschini / tiepide, palpitanti e vive
tutta la cera dalle bave delle superfluità de' cavi, conducendola il più che si
bava, che sopra vi casca dalla bocca de' bambini. i latini lo dicono *
libera predicazione dell'evangelio, il matrimonio de' preti, la comunione sub utraque e
interviene di noi donne come al fondaco de' drappi e de'panni, che vi
noi donne come al fondaco de'drappi e de' panni, che vi si spaccia sino
vo, dice, nell'abito proprio de' letterati, il quale è una veste paonazza
dell'elmo e strascinollo insino nel mezzo de' suoi cavalieri. alamanni, 16-30:
dice a quel bazurlóne: « de' bein qua, date ben qua, il
., i-424: l'arte de' poeti d'adesso deve imitare le inclinazioni del
. casti, 3-8: il lion de' sudditi animali / potea bear l'impaziente
gregge tuo nutrici e sedi, / te de' celesti peregrini occulte / beàr l'eteree
, i-471: la venere di via de' pucci in questo momento è a beare un
berchet, 36: va', ti bea de' soli suoi; / godi l'aure
l'aure; spira vivide / le fragranze de' suoi fior. gioberti, ii-298:
più genti lasciarsi, le quali ciascun de' regi non signoreggi. per quella parte
nella possessione di dio consiste. lorenzo de' medici, 78: e la beatitudin sua
d'una sì gran parte, eziandio de' più savi filosofi dell'antichità, continua in
femine ch'io sia beata. lorenzo de' medici, 342: e però diremo
, che io pensando contemplava lo regno de' beati. idem, inf., 1-120
, fonte di grazia, / madre de' peccator, nostra avvocata, /..
gittati dagli angeli, tra le acclamazioni de' beati, su 'l carro allegorico intorniato
6-10 (138): e diedemi de' carboni, co'quali fu il beatissimo martire
bernardino da feltro. s. caterina de' ricci, 387: mi son rallegrata
al sole / piangono rese anch'esse de' beati / màrtiri tossa. d'annunzio
, io me terria beato. lorenzo de' medici, 74: l'animo s'era
tasso, 9-58: al gran concento de' beati carmi / lieta risuona la celeste reggia
quando ei più crede al fondo esser de' mali! idem, 11-iii-608: o
, / cui solo è dolce il muggito de' buoi / che dagli antri abduàni e
consolarci insieme delle nostre cure comuni, de' nostri guai, parlando della beata speranza
volerlo audire, / certo lo cor de' sospiri mi dice / che lagrimando n'
allice. alamanni, 4-1-217: quella de' tuoi pensier sola beatrice / ligure pianta.
siamo i maestri tu et io. lorenzo de' medici, ii-179: sì volentier il
ghiotto il tuo marito, è vago de' buoni bocconi, o talvolta vuole la lasagna
. per mezzo delle palle da giuocare, de' fazzoletti lavorati, delle borse, del
lavorati, delle borse, del pane e de' panni infetti buttati a bello studio per
indietro, trovai il meschino in mano de' beccamorti nel cataletto, i quali ne
... resteranno cechi. b. de' rossi, 3-iii-2-19: era una rondine
libertini e, con mio stupore, de' lombardi ipocriti beccarellisti. = deriv.
col becco in una volta. trattato de' falconi, 14: dagline a beccare alquante
dee giacere. salvini, 23-402: de' pecorari i beccatelli sono / dimestico bestiame.
io mi morii, e que'ladri de' becchini non m'ebbero punto di rispetto,
'l gioviale uccello e il serpente / volentier de' tenere in molle il becco. - /
. idem, 9-692: per le case de' grandi... lungo tempo
all'oca. -e come tornerà il conto de' mesi poi? s'incontri in
vo per boschi e per padule. lorenzo de' medici, ii-d'un quattrino? de amicis
becco. castiglione, 269: ed un de' nostri, incontrandosi in una mattà [
.. qual s'è l'uno de' vostri bechi. l. bellini, 3-2-185
calandrino, propose di voler prender diletto de' fatti suoi col fargli alcuna beffa, o
: molto dee essere caro a'più de' lettori, quando sì fatte beffe veggono
: io piagnea: la crudele schiera de' compagni si faceva beffe delle mie lagrime
tutto il mondo, e fassi beffe de' costumi e de'modi suoi. g
mondo, e fassi beffe de'costumi e de' modi suoi. g. morelli,
pene, tornasse a abitare a roma. de' quali editti, da prima per coloro
, 35: oh spavento! lo stuol de' beffardi / baldo insulta a quel volto
e non aveste riguardo al consiglio de' buoni cittadini; anzi li beffavate,
preso questo traditore e beffatore di dio e de' santi, il quale, non essendo
potrete fin dal cielo... beffeggiarli de' loro beffeggiamenti. beffeggiare,
occupano, e noi di sopra ci beffeggiamo de' rattori delle vilissime cose, securi da
, / una maschera compro alla bottega / de' sanfedisti. cantoni, 638: ho
teologia, essendo generale ministro dell'ordine de' frati minori, nell'anno sesto del suo
dimenticando le begole delle rocche e de' naspatoi, il dì e la notte gridate
era gioioso per la fuga. lorenzo de' medici, i-258: al dolce tempo il
le lor pene: / ed il mugghiar de' buoi per le campagne, / ed
, gli cornuti armenti sotto la cura de' ruvidi bifolchi muggiranno. monti, 4-537
. monti, 4-537: al belar de' cari agnelli / rispondono [le pecore
agnellini, delle capre. lorenzo de' medici, i-311: s'io son ricco
/ sonar senti le valle del muggito / de' buoi, e delle pecore il
talor con lo spietato / fragor de' tuoni il tremulo belato. manzoni
, 35 (609): nella varietà de' lamenti e nella confusione del mormorio,
bellfegor; e mangiorono li sacrificii de' morti. 2. belfagòr arcidiàvolo
terra, la qual suole lasciare alle rive de' fiumi l'acqua torbida, quando il
questa maniera sono quasi tutti i fondi de' paduli... « nella belletta
], che co 'l mostrarsi schivo de' belletti e de'lisci. sarpi,
co 'l mostrarsi schivo de'belletti e de' lisci. sarpi, i-2-19: non
non è altro che splendore nell'omamento de' colori e linee; la bellezza dell'
consonanza di scienze e costumi. lorenzo de' medici, 340: secondo i platonici,
negli alberi, ne'quali la bellezza de' fiori fa testimonio della bontà dei frutti.
mente nei corpi umani; della bellezza de' quali la più propinqua causa estimo io
, oggetto tanto dilettoso per concorde senso de' savi, si regge principalmente da una
amabile compagna e maraviglia; / madre de' dolci affetti, e dolce cura / dell'
, ne investe e ne fa godere de' benefici e privilegi di quella e ci
le feroci genti / l'altero suon de' bellici instrumenti. idem, 3-62:
e nota, che 'l detto poggio è de' meglio assituati che sia in italia e
a me medesmo di rapir minacci / de' miei sudori bellicosi il frutto. manzoni
mostro non solo ha luogo la moltiplicazione de' petali, ma un numeroso cerchio di fiorellini
passeggiando sul corso, fareste d'uno de' vostri bellimbusti, il quale, non
tanto per ostentarlo oggi sotto il naso de' suoi compagni. cattaneo, iii-4-313:
hanno diverso, secondo la diversità de' luoghi. = voce dotta,
ferirla nel collo indugia e bada. lorenzo de' medici, i-206: questo è ben
. machiavelli, 410: era nella famiglia de' donati una donna vedova e ricca,
, sono naturali e graziose, e quelle de' giovani e de'vecchi con vivacità e
graziose, e quelle de'giovani e de' vecchi con vivacità e prontezza mirabile, i
tutti belli bellissimi: ve ne sono de' bellissimi arcibellis- simi: ve ne sono
bellissimi arcibellis- simi: ve ne sono de' belli, e ve ne sono de'men
sono de'belli, e ve ne sono de' men belli. mascheroni, 827:
nell'idioma corrente e co'bellissimi modi de' latini e de'padri della lingua.
corrente e co'bellissimi modi de'latini e de' padri della lingua. idem, sep
giovinetta, quando / tra l'ondeggiar de' lunghi solchi uscivi / un tuo serto di
le quali sono fatture: laonde parte de' cortigiani a contemplare, parte a l'operare
sep., 152: l'ume de' forti... bella / e santa
azeglio, 1-40: l'italia è uno de' paesi ove più abbondano i facili,
: alla barba d'una gran parte de' signori, che sono il rovescio della sua
necessario / ei nasce, e appien de' suoi doveri istrutto. parini, 679:
per i cimiteri a torre l'unghie de' morti in su la bella mezza notte
foscolo, vii-88: sul bel principio de' suoi scritti ogni autore assume più che
bello affaticarsi a fare dei conti e de' baroni, ei ministri hanno un bel
, veduti e maladetti, come spie de' forestieri e traditori della patria, dall'
rammemora senza lagrime le liberalità della famiglia de' medici verso le belle arti e le lettere
bella giovanezza, e il fiore / de' miei poveri dì, che sì per tempo
apparecchiate / e che si fanno belle / de' lor veli di tulle. quasimodo,
! beati gli antichi che si credeano degni de' baci delle immortali dive del cielo;
una novelletta ch'io trassi dal mondo de' morti, descritta in una crona- chetta
, 2-125: gli spazzaturai usan metter de' pezzi di tappeti sopra le groppe de'
metter de'pezzi di tappeti sopra le groppe de' ciuchi: son le bellurie scoperte nella
ciuchi: son le bellurie scoperte nella cèrnita de' cenci. 2. plur.
bèlo, sm. belato. lorenzo de' medici, i-276: non si sentiva il
, / come 'l peccato tuo vuol de' mie'danni. tasso, 6-ii-17: pur
, ne investe e ne fa godere de' benefici e privilegi di quella e ci
ad invaghir qua giù fumane menti / de' beni eterni, e a sollevarle al cielo
dice non doversi credere che i corpi de' giganti fossero cento volte più grandi de'
de'giganti fossero cento volte più grandi de' nostri. il che (egli dice
avvertasi alla belzuar: le fucine / de' fonditori ne producon molte / con altre pietre
.]: 'bemollare *: mettere de' bemolli in chiave per costituire un tuono
... / ch'avanzato m'avea de' miei salari / e de le bene
, a'fonti l'imda toglia. lorenzo de' medici, ii-39: benché pastor,
, nientedimeno s'attribuì tutti li peccati de' suoi eletti. f. d'ambra,
selvaggio e sconosciuto, e la sicurezza de' suoi guardiani non le lasciassero concepire speranza
vidi il tempo rimenar tal prede / de' vostri nomi, ch'io gli ebbi per
la luna, / che mal grado de' nugoli lo spande / e fa veder,
qualche confusione per le guerre ed inondazioni de' barbari, per quali non si potevano
ombra delle sacre bende. s. caterina de' ricci, 336: vorrei li
vorrei li dicessi che andassi a mona magdalena de' deti, e vedesti quella tela,
ministero i sacrifici, e lo spargimento de' preziosi licori sopra le vittime, e gli
le tonde s'usan più. b. de' rossi, 2-25: la sopravvesta,
lucerne spente / si cava molta colla de' benducci / per risaldar le piaghe d'oriente
xxi-ii-13: ben si possono nondimeno trovar de' furti, che non solamente non sono da
egli usò di far sempre nel volto de' putti una vivacità propriamente puerile, che
composto, è al padre iddio in de' figliuoli di dio una espressa simi- glianza
sarpi, viii-9: la gran devozione de' principi e popoli... eccitò
che il somigliante sia di te e de' tuoi e de'nostri. castiglione,
somigliante sia di te e de'tuoi e de' nostri. castiglione, 341:
bene e il sommo male. lorenzo de' medici, i-16: il bene non
di demoni, de l'idee, de' numeri, de l'uno e del bene
. maestro alberto, 82: ogni sollecitudine de' mortali, la qual usa la fatica
mortali, la qual usa la fatica de' molteplici studii, per diverso calle certamente
bene e prende il pessimo male. lorenzo de' medici, 11-68: o sommo eterno
esser necessitade imposta, che dalla gentilezza de' maggiori non disviino. boccaccio, dee
n'ha bisogno. s. caterina de' ricci, 310: e di tante orazione
/ vola, quando egli è portator de' mali; / ma nel recare i beni
voless'io tanto bene! s. caterina de' ricci, 330: li ho ordinato
tre maniere stati divisi, parte de' quali sono stati chiamati esterni, e
tutti principalissimi e avere il sommo de' beni. tasso, 6-i-140: è questo
a quelle massime intorno alla vanità de' piaceri, all'ingiustizia dell'orgoglio
, figliuol, la corta buffa / de' ben, che son commessi alla fortuna,
56: angosciosa cosa è la condizione de' beni umani; la quale, o
e toglie, convenevolmente dotato. lorenzo de' medici, ii-44: tre spezie son de'
de'medici, ii-44: tre spezie son de' beni uman presenti, / -così comincia
contrade dui cittadini d'alto legnaggio, e de' beni della fortuna molto agiati. flaminio
acciocché la povertà spirituale la faccia ricchissima de' beni divini e sempiterni. f.
di me un rampollo, che resti erede de' miei beni. vasari, 1-943:
partire i conti e raccórgli delle migliaia, de' milioni de'fiorini, de'campi delle
e raccórgli delle migliaia, de'milioni de' fiorini, de'campi delle possessioni, se
migliaia, de'milioni de'fiorini, de' campi delle possessioni, se io non so
i coloni portoghesi di queste parti mancano de' beni stabili, con il frutto de'
de'beni stabili, con il frutto de' quali si sostentino, bisogna ch'e'
penitenza, / che con dura memoria / de' beni andati, e dell'andata gloria
c. croce, 118: ricco de' beni di fortuna, ma difforme e mostruoso
era membro, dev'egli esser privato de' suoi beni? cuoco, 1-73: si
fogazzaro, 2-20: oltre allo sperpero de' beni stabili, quadri e suppellettili di gran
bene della patria loro. s. caterina de' ricci, 438: ci vennono dua
nostri figliuoli. 5. caterina de' ricci, 393: imperò, sendo la
conto l'abate tritemio che li monasteri de' monachi benedettini erano sino al numero di
1-128: cominciarono a passare le congregazioni de' monaci,... che furono.
e liberato l'avea finalmente. lorenzo de' medici, 11-77: rallégrati figliuola benedetta
loro operazione è senza nocumento. lorenzo de' medici, i-247: mostrommi amor quel
pur difficile e schizzinosa questa benedetta razza de' longobardi! si dura fatica a persuadersi
il detto frate michele, avendo soddisfatto ciascuno de' bisogni de l'anime nostre, e
figuro le benedizioni al signore sulla felicità de' tempi presenti. viani, 19-394:
le campanelle, verrete qui. lorenzo de' medici, ii-126: dall'eterno ho benedizion
mano, e a tutti la benedizion de' suoi doni comparte. tommaseo, i-137
exemplo di non malfare, e 'l guidardone de' benfat- tori sia exemplo agli altri di
beneficio, o vero ingiuria, prima de' quello retraere a chi liele fa,
epistola dedicatoria che vi lodasse per amator de' virtuosi, per benefattore, per cortese
, sia contento di farlo a guisa de' fiumi, cioè fuggendo per sotterranee caverne.
ben molti; se compiacendo alla riconoscenza de' beneficati non dovessi venire importuno alla verecondia
, ma per la sua famiglia, de' parenti, e per tre servitori e
detti coloro che sono avanzati per beneficio de' tribuni. dizionario militare [1847]
è benefiziato, è sospeso dal ricevimento de' frutti per sei mesi; ma se
regi provvidero agli spogli ed ai beni de' trapassati vescovi, abati, benefiziati;
, lo palesi. pulci, 1-80: de' benefìci tuoi pietosi e giusti / renda
cui mandato in queste selve fusti. lorenzo de' medici, ii-77: rendi a dio
la più labile cosa che la memoria de' benefici ricevuti: però fate più fondamento
vi sia stimolo ad amarmi la ricordanza de' benefici che in tante occasioni mi avete compartito
il beneficio della sanità acquistasse. lorenzo de' medici, 645: a me pare
645: a me pare questa spesa de' fanti non sia però eccessiva, e
tu cavi da'parenti e dagli amici, de' quali né tu né loro si accorgono
, ne investe e ne fa godere de' benefici e privilegi di quella e ci scorge
della palma, e questa maravigliosa eccellenza de' frutti suoi, con tutto quello di
romani... ottennero, per mezzo de' papi, uno stato che li preservava
sconfitta si dice che fu per tradimento de' colonnesi,... onde furono
propagato nell'origine, dopo molti reflussi de' secoli di ferro a quelli d'oro,
abbia spesi molt'altri in soccorso immediato de' bisognosi. cattaneo, ii-1-393: è
titol regio il nome agusto. lorenzo de' medici, ii-12: dove si gode
, preponendoti a molti, i padri de' quali avevano già sotto me militato. essendo
a quella imagine. leggenda della beata umiliana de' cerchi, 103: iesù,
mai dal suo volere. s. caterina de' ricci, 222: bisogna star contenta
il fondamento in buona parte dell'antica religione de' gentili, ma ancora erano quelli che
trattato me. s. caterina de' ricci, 405: per quella [lettera
casa delle più vicine. in quelle de' benestanti, erano per lo più ricevuti
di questa necessità del lavoro i figliuoli de' benestanti, occorre che l'educazione miri
, 10 sia così scacciato. lorenzo de' medici, ii-45: però che quel
figliuolo, che iacopo, non più de' tatti, ma del sansovino cominciò in
costume di molti, per cattivarsi la benivoglienza de' suoi sudditi, iniquamente aderendo ai persecutori
benevolo. lambruschini, 1-219: nessuno più de' ragazzi ha un sentimento, indistinto sì
. pulci, 1-2: perché tu se'de' tuoi servi pietosa, / con dolce
aiuta i versi miei benignamente. lorenzo de' medici, i-101: furono esauditi i
poco esser percossa in que'beni, de' quali ella prendea tanta allegrezza, conosca
la verdura, / perpetua la beltà de' fiori eterni: / non che benignità de
greggi, gli cornuti armenti sotto la cura de' ruvidi bifolchi muggiranno. marotta, 2-55
sei benigna e pia. lorenzo de' medici, ii-137: e'muor per darti
. anco a'poemi da'fecondi ingegni de' letterati solamente cominciati, e non da infingardaggine
la quale i grandissimi principi sogliono prendere de' poeti e de la poesia, figurarei
: gloria, non che perdon, de' miei lamenti / spero trovar fra le
, or quando altrui non cale / de' nostri alti parenti, / a te ne
documenti della congiura; bensì le note de' mancamenti del governo napoletano alla fermata
indi ben tosto / nato a beffarsi de' marin perigli / aprirà un lusitan novo
a ogni nuovo pa drone de' popoli, senza fare né piangere, né
, e che fanno professione d'intendersi de' vini e di conoscere i buoni bocconi,
caro, i-298: come è solito de' vecchi, che di natura sono la
, vennero tra loro a diversi ragionamenti de' tempi passati. redi, 16-i-23:
altro che sbraitare 8-35: segnano l'uno de' loro cavalli e beonsi il sangue.
147: prendendo quella decozione e mescolandola de' suoi immortali poemi. con il
in ischerzo ch'ei bercia, che fa de' berci, fa certi berci.
: disfidando le frustate di zulino de' dei è descritta per il bevere non per
lingua e al palato colle graziose punture de' loro tanti angoli e serpeggiamenti. goldoni
. boccaccio, 8-94: ella stette de' dì presso a otto, ch'ella
l'acqua chiarissima i pastori beono, quando de' fiumi della verità intendimento traggono. dante
condotto / a ber lo dolce assenzio de' martiri / la nella mia: con suo
mai non si saziano di bere il sangue de' povaretti. pulci, 25-48: ma
passato il segno di misericordia. lorenzo de' medici, ii-141: o acqua santa,
e rumatto come lui beeva. lorenzo de' medici, ii-166: quando beùtoegli ha,
, se notte sei, / ristoro de' mortali, / onde pace ed oblio l'
,... bevendo l'aria pura de' boschi. de amicis, i-532:
che andava bevendo gli applausi dagli occhi de' circostanti e narrava lor sotto voce qualche
. prati, i-282: questa è de' padri miei / la legge e l'awenir
che debbe farsi, per esempio alle piante de' cedrati, da quella che debbe praticarsi
da quella che debbe praticarsi alle piante de' limoni, aranci di portogallo, aranci
son tutti bergoli, avendo parte detta de' fatti suoi, fu da frate alberto
canti carnascialeschi, 1-7: canto de' bericuocolai. b. corsini,
/ se ne volete, i nostri son de' fini. aretino, 8-50: diede
terreno quando volse far quell'encomio al re de' nasi, pensate ciò che farei io
mezzo, un altro raccatta da ciascheduno de' compagni un difetto da apporgli: poi al
e non daresti loro un berlingozzo. lorenzo de' medici, ii-256: o donne,
9-834: ci portò gli antipasti / de' berlingozzi colle melarance, / e latticini
, ii-84: anch'egli sull'andar de' berlingozzi / gobbo nel mezzo, e
sole, a cominciare da'primi autori de' canti carnascialeschi giù sino al fine del
umore del berni ritrarre la fiorentina allegria de' suoi tempi, che alle poesie giocose fu
... le percosse fanno levar de' bernoccoli; ogni superficie che abbia sopra
medesima fodrata di pelle, e un de' servitori porterà questi libri in vece di
famosa delle scarpe, delle berrette, de' ventagli, ecc., antichi e moderni
volse al figlio che seguia la setta / de' gran chercuti e da quei lo rimosse
[il papa] promise la investitura de' conquistati regni al re carlo, e
vicino / per farti di berretta. lorenzo de' medici, ii-165: 10 feci onore
che berretto; se non che col primo de' due nomi si suol chiamare certa cuffia
con certe larghe facciole, di fame de' preti, e mettendo studio a farli orribili
ad ogni sagra, ad ogni festa / de' suoi villaggi, semplice e fedele /
libro. tassoni, 7-46: uccise bastian de' for- nardesi, / che sapea tutto
la vesta da camera e le pantofole de' mariti della prima infedeltà delle mogli.
. brutti fino i cappotti e berretti de' soldati. verga, 3-55: se incontrava
badia, acciò non temessono le minaccie de' potenti, e potessono portare arme
, 1-129: smarrivansi i sembianti / de' bersagliati amanti; / e sotto l'amorosa
al bersaglio è giunta; / onde si de' quetar l'ardente foco [d'amore
arco tuo a tal bersaglio. lorenzo de' medici, i-63: subiunge di poi
vendette e alle cupidigie dei popoli e de' regnanti, de'vicini e de'lontanissimi
alle cupidigie dei popoli e de'regnanti, de' vicini e de'lontanissimi. verga,
popoli e de'regnanti, de'vicini e de' lontanissimi. verga, 1-82: l'
? / -si vende e compra / de' frutti e de l'erbette; e qui
lasciano cadere da qualche altezza sopra uno de' detti pali (i quali pesi mi
informando la gente civile morigerata e onesta de' modi di parlare usati dal loro popolazzo
il qual t'arrecherà tanti gioielli. lorenzo de' medici, 182: chi è costui
bertuccia antica e di sonar maestra. saggine de' sanesi, hanno tanta forza, carissime donne
sùbito infatuato appena si tratta mortalmente d'alcun de' sette peccati mortali. e quali di
suo pianto lava / ed è nel sangue de' suoi figli intriso / voi rubate a
; contumelia, ingiuria. lorenzo de' medici, ii-181: diciam di questi due
tommaseo, i-108: chi ridir quanti de' comuni affanni / nelle bestemmie tue,
pone tre generi d'arti, il primo de' quali consiste ne la contemplazione, il
errare, potrebbe nondimeno talvolta errare alcuno de' suoi interpreti ed espositori, in vari
girolamo volgar. [tommaseo]: alcuno de' bestemmiane giudei. bestemmiare (ant
sfere celesti, e 'l regolatissimo andar de' pianeti, queirinsensato re matematico, d
, iii-n-38: sopra le spalle, de' greci i maggiori / il feretro levàrsi
999: oggi ti canto, o re de' miei verd'anni, / re per
su per giù, sono della stessa taglia de' miei bestemmiati eroi. bestemmiatóre,
69): bestemmiatore di dio e de' santi era grandissimo. pulci, 26-118
maggior bestemmiatore e rinegatore di dio e de' santi che fosse in quei contorni.
forse a qualcuna uscirà la pazzia. lorenzo de' medici, ii-68: o sommo eterno
3-135: scrive theofrasto che nel paese de' thuri il fiume crate fa venir bianchi i
, l'un di loro aperse un de' sacchi, per dar mangiare alla bestia.
è detto gran bestia. s. caterina de' ricci, 373: da antonio gondi
, par., 19-147: e creder de' ciascun che già, per arra /
tommaseo-rigutini, 616: quel nobile gonfio de' suoi natali e de'titoli, che creda
quel nobile gonfio de'suoi natali e de' titoli, che creda lecita a sé
e che, per mostrare l'ampiezza de' suoi diritti, passa sopra 11 dover
asino, bestia, ci aggiungo un pizzico de' miei, miei sacrosanti, guadagnati da
degli apostoli, e l'altra parte de' vestimenti erano in su l'altro bestiuolo.
tante e sì belle, le prove de' balli e de'canti loro quei..
sì belle, le prove de'balli e de' canti loro quei... sì
e. cecchi, 3-45: nella comitiva de' miei amici, una signora volle che
per ischifare 'l tormento di queste bestiolucciacce de' lombrichi. chiesa, 5-70: due o
permesso e secreto e publico dire male de' seculari, aggiungendo che tutti siamo dannati
pezzi...; ed ebbonvi de' sì crudeli, e con furia sì bestiale
bestiale e di gran possa. lorenzo de' medici, i-276: pel nutrimento diventiam
sceso, gli corse dietro insino al canto de' pazzi. sassetti, 152: interviene
carretto, e con bestiale ostinazione tirar de' calci nelle ruote, e così minarsi
seconda lingua simbolica essere state nel tempo de' primi governi civili,... riputate
sommo scorno degli onorati ordini di cavalleria de' maggiori re di europa, bestialmente avesse uccisa
me, ardeva; non ricordandosi de' suoi bestiami, né delle sue spilonche.
caso, che certa gente d'arme de' nimici, cavalcando verso castelfalfi se ne me-
due scrittori meravigliosi, che il bestiame de' puristi non ha mai fiutati, però che
b. davanzali, i-7: moltissimi sparlavano de' sopravve- gnenti padroni: « agrippa essere
, e tornato alle antiche sue frenesie de' magisteri alchimistici, e di quella impossibil
: alfin per entro 11 fumo / de' sigari onorato, al romorio / de'crepitanti
/ de'sigari onorato, al romorio / de' crepitanti pasticcini, al grido / militar
spumanti, / e votare alla vita de' beenti / compagni e consodali.
caso de non voler chiedere il beveraggio de' trovati dinari, con credere non
con buona conscienza recevere. lorenzo de' medici, ii-96: basta, la terra
tremante: / a beverar i cavai de' padroni / andavamo a quest'acqua qua
forza e consuetudine del beitore. lorenzo de' medici, ii-172: costui è bevitor per
alla prima bevuta entrano i commedianti, de' quali altri sono pubblici, e che vanno
opere degli eccellenti artisti che in quelle de' grandi letterati, perché questi preoccupati furono
certi bottoni / vedeva anch'ei di buscacchiar de' bezzi, chiello, 130: tu
mi fanno nelle stelle contemplare. lorenzo de' medici, ii-155: procura ben quel
battoli, xxix-1-158: or quanto alle varietà de' colori, non accade che io,
non so che si trovino serpenti maggiori de' biacchi. collodi, 388: quando
nuovo seme entro vi metta, / de' frutti vecchi la farà spogliare, /
tanto caldo velen da questo fiocca. lorenzo de' medici, i-244: allor ch'un
tagliorono la seconda volta le biade de' pisani. vasari, iii-221: sono tante
delle biade e ne'cadaveri alla ingenerazione de' vermini. pindemonte, 18-39: s'io
le quali, con le non fruttuose spine de' desideri, la biada abondevole de'frutti
spine de'desideri, la biada abondevole de' frutti della ragione affogano, e le
le biade sono mature, e pochi sono de' segatori, e pregate il signore della
, xxix-1-158: or quanto alle varietà de' colori, non accade che io, ancor
2. figur. illuminare. giusto de' conti, ii-36: vedea le mie suavi
orina produce poi l'abrasione del muco de' canali orinari, onde le succedenti orine torbide
tra i verdi dei cipressi e de' pini biancheggerà una rotonda borgese, 1-75
questa [città] veggonsi di lontano biancheggiar de' fransilenzio, con la loro aspra solitudine
abbiano un di sotto le campane de' lumi, sul biancheggiaménto della valore
azzurro, ma solo pare di quel colore de' nugoli che biancheggiano quando 'l tempo è
solchi / dei precipizi, il biancheggiar de' sassi / nei greti asciutti. baldini,
fuoco irruvidisce e fa nere le superficie de' corpi, il gielo all'incontro lisciandole
: fiutata leggiermente la valigia delle ciarpe de' miei staffieri, la cassetta della segreteria,
, la cassetta della segreteria, il baule de' libri, quello de'vestiti e della
, il baule de'libri, quello de' vestiti e della biancheria,...
pennello, e va'raffermando la sommità de' detti bianchetti. serao, i-1007:
chiara, che si trova nell'uova de' volatili. fucini, io: a
son giunto -lasso! -ed al bianchir de' colli, / quando si perde lo
[crollava] le tempie biancicanti de' capelli canuti. foscolo, iv-362: fumano
bianchezza che hai mia vita presa. lorenzo de' medici, i-291: l'uliva in
. guicciardini, iv-261: essendosiper comandamento de' capitani tutti i soldati messi una camicia
, con muratori ed eziandio con aiuto de' soldati, essendo qualche ora innanzi giorno,
, 482: chi potrà dir de' collarini bianchi / più che neve di
anime vostre, che le gonnelle. lorenzo de' medici, ii-5x: l'intelletto e
, a'suoi capelli simigliante, / de' quai cadeva al petto doppia lista. petrarca
e pur canuto e bianco. lorenzo de' medici, ii-164: un altro drieto a
villani, 10-80: castruccio, per ischemie de' sanesi non fece loro null'altra risposta
/ vendemmia il tino / ferve e de' colli italici la bianca / uva e la
madonna jancofiore, avendo alcuna cosa sentita de' fatti suoi, gli pose l'occhio addosso
-non abbronzato dal sole. lorenzo de' medici, i-310: s'io non son
pubertà e degli eunuchi. vezza de' lombi e delle vene vicine all'utero.
morte qua, che vita altrove. lorenzo de' medici, cata da un governo al
ha affidati a uno che credeva il fior de' galantuomini; -palla o fava bianca:
nere ed una bianca. stato de' suoi affari: che conoscere? è un
,... il detto dante era de' / quantunque ei sia nel musicar
e biancone come fu / dante era de' priori e così chiosa. machiavelli, 419
i cancellieri era uno di codesti gondolieri, de' quali molti si veggono, erano discesi
bianco: il muggine. coll'inchiostro de' poeti, nondimeno erano biancucci. -polizza
, e perciò si dinota che la candidezza de' costumi non un punto bianco la
di qua già mai non fuci. lorenzo de' medici, ii-74: agnesa,.
fiorentini e a'lucchesi per la cacciata de' bianchi di firenze e degltnterminelli di lucca
gli sostenesse, ricorsono a messer veri de' cerchi, uomo per ciascuna qualità non
8-221: per la malignità o ignoranza de' giudici, o ancora per la oscurità delle
: vedrete l'amo, il palazzo de' pitti, / il ponte vecchio, ed
. lippi, 3-67: maestro de' bianti e de'monelli, / e'veste
lippi, 3-67: maestro de'bianti e de' monelli, / e'veste la
si vede da un libretto intitolato 'sferza de' bianti '. fagiuoli, 3-7-161
color delle gote, degli occhi, de' capelli, di che putredine biascicata si nutre
donar loco al luminoso giorno. lorenzo de' medici, i-16: a me pare
si avesse a esporre tutta l'universalità de' cittadini e tutto il dominio a tanto
la comunione del calice e il matrimonio de' preti. allegri, 102: chi
luogo coloro che sono biasimatori dei tempi de' cristiani. fra giordano [crusca]
com'io; / dell'uccisore e sperditor de' tuoi / non ami il figlio.
, infamare e ingiuriare è proprio de' vili, ignobili, dappoco e scelerati.
galileo, 115: in questa libra niuno de' miei pensieri viene approvato, né
. ant. beato. lorenzo de' medici, ii-153: ben se potrà tener
perché femio racconti i tristi casi / de' greci, biasmo meritar non parmi.
altri assai signi fece iesù nel cospetto de' suoi discipuli, che non sono scritti in
come è tua usanza. s. caterina de' ricci, 146: e questo
lasceremo a'benemeriti bibliotecari e bibliografi, de' quali la patria nostra è provveduta più che
si conosca. carducci, ii-1-288: de' miei lavori tipografici, vedrai fra poco le
lasceremo a'benemeriti bibliotecari e bibliografi, de' quali la patria nostra è provveduta più
bicchierai. garzoni, 1-541: i difetti de' vetrari son comuni...:
mi gridasti: bravo; / e de' miei versi funebri t'incoroni il bicchier.
del bicchiere: essere ubriaco. lorenzo de' medici, ii-167: la vista sua tei
. -bicchierétto, bicchieruòlo. lorenzo de' medici, ii-184: ed egli a lui
, ci lanciavamo, al mutuo impulso de' ginocchi, nello spazio, facendo a
* letti morbidi e ben acconci, de' quali erano due o tre intorno ad
una bicocca, sulla cima d'uno de' poggi ond'è sparsa e rilevata quella
dietro alla cucina loro, si fece de' danari a comune, che alzò il
una bicoccuzza, usurpar vuole / le cerimonie de' culti divini. = basso
vanno in funzioni pubbliche, avanti al collegio de' dottori. casti, 22-115: l'
e non del numero e della buona voglia de' commensali: c ognun d'essi
e rossi, continuamente lacrimando. lorenzo de' medici, ii-43: se [i
bieca; / uniformi ritinte, e de' gioielli / il bugiardo baglior che non accieca
deludeva i verdi cerchi annuenti, al passare de' semàfori solitari. = dal fr
bietolina, ma che è la luteola de' tintori. bietolóne, sm
/ sotto una bietta all'uno de' tre piei. / mi vi acconciavo sopra
, perocché e'vengono segnati dall'impronte de' simulacri ch'ei va lasciando, quali
greggi, gli cornuti armenti sotto la cura de' ruvidi bifolchi muggiranno. chiabrera, 374
: in seminati solchi, / speranza de' bifolchi, / della maese giovine /
biolco avanti trae la coppia / prima de' bovi. d'annunzio, ii-4: udite
mina, e il biforcaménto de' rami della femmina costringa i rami del
, 4-21: se vuogli por le vette de' fichi, tolli il ramo triforcuto e
/ l'infide d'acheloo biformi figlie / de' naviganti amabile periglio, / inevitabil danno
e può distinguersi in due, l'uno de' quali può chiamarsi genio grammaticale, e
marzio, e nell'altra le feste de' saturnali celebrate in tal luogo con tutte
luogo con tutte le bighe e quadrighe de' cavalli. marino, 7-138: quanti
noè nell'arca, il che non fu de' mondi, ma 4 septena e septena
4-184: assai ce ne sono ancora de' bigati e de'quadrigati, che così
assai ce ne sono ancora de'bigati e de' quadrigati, che così dall'impronta che
., 1-19: queste cose sono mimiche de' gorgoglioni, e de'topi, e
cose sono mimiche de'gorgoglioni, e de' topi, e d'ogni altro bigattolo nocivo
di bigatti. casti, 14-78: questo de' più sensati e industriosi, / e
burchiello, 226: così interviene de' mondani stati, / che tal, che
un metello, / che sarò forse portinar de' frati; / e quel che porta
abito. parini, 329: dàlie de' nastri, dàlie de'merletti, / e
, 329: dàlie de'nastri, dàlie de' merletti, / e qualche stringa,
stringa, e qualche coreggiuolo, / e de' bigheri ancor, degli spilletti.
un tempo vedendo le civette la bellezza de' cardellini, le variate penne delle colombe e
penne delle colombe e le dipinte code de' pavoni, ebbero di ciò dispetto; e
grotta sul bigio tufo, tra l'ombre de' pini, al margine d'un acquicella
e'maggiori loro amici della casa de' medici, e che nel 34
nostri familiari, che significano essere fuori de' pupilli e negli anni della discrezione.
] che mi ritrovi una trentina o quarantina de' miei biglietti da visita e me li
di francia fosse in uso la moneta de' biglioni, cioè fabbricata di schietto rame
sacchetti, 139-16: per comprendere un poco de' modi del giudice, però che a
] alla vigna nelle bigonce. lorenzo de' medici, ii-322: di bardoccio siam garzoni
gli riscaldavano, cominciarono tosto a giucar de' piedi e a sogghignare e ad arrossare.
/ e bevvono a bigonce. lorenzo de' medici, ii-299: non si vuol con
favore del romanticismo, e per opera de' suoi seguaci lo trapiantò pure in toscana
(su una situazione). lorenzo de' medici, i-233: e, benché avessi
parte e setta nella nostra terra. lorenzo de' medici, ii-101: non pensi a
tommaso di pazzino bilanciaio, ed alcuno de' covoni con lui, fedirono a morte il
il colpo). lorenzo de' medici, ii-125: il fattor canto,
maraviglia se cessando a me le battaglie de' molti spiriti, io abbia sentito le
credea che fossono minori che'crudelissimi combattimenti de' demoni. machiavelli, 68: così dall'
accompagnare l'interesse dell'altro nell'animo de' lettori. einaudi, 1-356: sarebbe necessario
fra catilina e cicerone, incerto qual de' due fosse il padre o rinimico della patria
e né caschi in basso. lorenzo de' medici, i-278: il corpo uman
sé proprio sarebbe molto pericoloso se alcuno de' maggiori potentati ampliasse più la sua potenza
m. adriani, 3-1-62: giove bilanciator de' fatti umani / ne l'alto ciel
giuoco ch'egli giuoca facendo a scaricabarile de' regolamenti sul collegio degli esaminatori mentre dura
ha tutta in dosso, siedesi nell'un de' piatti d'oro e nell'altro tanto
e puerelli stiano nelle dure braccia de' padri, a'quali piccola cosellina
piede escono certi perni sopra la punta de' quali si bilicano gli usci, e
essa, tenendola sostenuta su due soli de' suoi piedi. [sostituito da] manzoni
loro occhi veggenti, uno o più de' nemici. baldinucci, 2-5-407: in
mettei / sotto una bietta all'uno de' tre piei. / mi vi acconciavo
[alberti], 7-12: le porte de' tempii, che per durare quasi sempre
b. davanzati, i-52: le cose de' mortali predicando incerte, e quanto più
poggio [di poggi- bonsi] è de' meglio assituati che sia in italia, ed
grandi, 2-3: i millioni de' millioni, che possono dirsi billioni
, ii-49: le ciane sono spauracchio de' pedanti, come erano de'bimbi le streghe
sono spauracchio de'pedanti, come erano de' bimbi le streghe. verga, 3-71
c. gozzi, i-236: la serie de' casi afflittivi che quell'uomo commiserabile s'
canonico bilioso non abbia a lodarsi molto de' suoi freddi scoliasti: perché o gli
si vuol bindolare, sempre si trovano de' falsi pretesti, e si spacciano infinità di
, e non potesse ricevere l'avanzo de' fossi, che in tal caso si
corruzione corrotta, della tirannide tiranneggiata, de' bindoli abbindolati. giusti, 2-78:
del sole che si chiama pesce. lorenzo de' medici, ii-48: i ben
e tre bioccoli rase alle cervici / de' sacri agnelli. onofri, 5: fa
ciocche / l'anime; che piovean, de' saracini, / che par che neve
) e né sono il dì de' morti intorno a moccoli / così lesti i
. lampredi, 2-16: per parte de' posteriori biografi... resterà la
sp., 22 (378): de' molti esempi singolari che d'una tale
madonna jancofiore, avendo alcuna cosa sentita de' fatti suoi, gli pose l'occhio addosso
quasi rossino, o biondèllo, dal colore de' capelli. tommaseo, i-488: un
pronta la muta dei segugi, / de' bei segugi falbi e maculati / dall'orecchie
degli occhi azzurri e neri, il biondor de' capegli. popini, 25-207: i
traverso, di sbieco. lorenzo de' medici, ii-155: i'me posi a
avete ancora imparato che il mondo è de' birbanti? foscolo, xv-397: il principe
, era stufo di sentire tante birbonate de' suoi paesani. de roberto, 418
« c'è bene a questo mondo de' birboni, de'prepotenti, degli uomini
è bene a questo mondo de'birboni, de' prepotenti, degli uomini senza timor di
bicchieri, un portacenere dicendo: questi sono de' suoi discepoli. burchiello, 89: cementatore
una birreria formidabile di demoni, altri de' quali vi afferrino per le braccia, altri
di fra michele, 71: essendovi alcuno de' fedeli che riprendea coloro che diceano che
la notte. -egli hanno forse paura de' birri, chi sa? cellini, 1-82
né guercia, perché se ne trovano de' buoni, ma babbuina, che non ne
la repubblica. colletta, i-166: capo de' commissari con suprema potestà era il marchese
in lungo ordine, insieme col presidente de' birri e con le damigelle di corte
corallo, una bisaccia che le perle de' denti in sé riserva.
». idem, 8-61: io son de' paladini il più codardo, / e
forma di ghirlande, / le conserve de' più soavi pomi, / sparse d'
-dimin. bisantino. b. de' rossi, 1-15: una giovane di bellissimo
, avoli o bisavoli, fussino stati de' tre maggiori. berni, 30-49 (
francesco mio bisavolo, la più parte de' quali andarono in libreria. boccalini,
): nella strada chiamata la corsia de' servi, c'era, e c'è
il giorno si perde nel gran vortice de' rumori, i quali s'avvolgono per l'
fine de l'umana virtù ne l'acquisto de' regni e de le provincie. grande
il lamentar degli augelli, e il bisbiglio de' zefiri fra le fiondi son oggi più
le vertebre del suolo, / dai bisbigli de' germi a primavera, /..
che poi si portavano via tre o quattro de' frequentatori della bisca, quelli più macchiati
l'acutezza della punta o del taglio de' biscanti invisibili delle loro facce per avventura
che vuole e ancora fargli delle bischenche e de' soprusi, si dice: 'egli
. dimin. bischencuòla. b. de' rossi, 3-iii-2-18: dolendosi che una volta
di rado ne'fegati delle pecore e de' castroni, e che da'macellai
superfìcie della tastiera insin dentro il ricettacolo de' bischeri;... per accrescere il
: biscotto. 5. caterina de' ricci, 105: sono una scatola,
-acer. biscottóne. s. caterina de' ricci, 105: sono una scatola,
collo co'pugni, e facendo sproni de' calcagni, la cacciava in furia. d'
su per l'erta, tra le risa de' suoi amici. d'annunzio, iii-2-360
, 1-27: e dichiarò l'ordine de' dodici mesi dell'anno, e 'l bisesto
silvio,... fondò la famiglia de' giuli. giov. cavalcanti,
bisogne, fu soprapreso d'alcune fuste de' mori. bandello, 1-5 (i-79)
usi tra gl'italiani, stante la moltitudine de' governi, erano tali, che
, che, per affinare l'amor proprio de' letterati e renderlo ad un tempo
a fare il rifondato della terra e de' cicli, che gran compasso gli dovette bisognare
, 161: la terza stiera, de' triari, aveva ancora gli ordini più radi
bisognando, le due prime stiere, de' principi e degli astati. ariosto, 43-70
, 55: molto minore è il numero de' citriuoli che entra in una state in
croce, che non fu el numero de' facchini che entrarono venerdì in casa nostra
ho detto quanto m'è parso bisognevole de' muri semplici e dei loro ornamenti.
nella maniera però, che delle armadure e de' ponti, senza i quali non si
57: le lastre di pietre scagliose de' genovesi e d'alcuni luoghi della toscana
più vi fia caro avuto. lorenzo de' medici, 623: e venendo alcuno
, e sien le braccia tue / de' miei duri bisogni il dolce porto. d
, vi-5: o tiranno signore / de' miseri mortali, / o male, o
per arricchire col sudore e col pianto de' propri concittadini li sospingono al bisogno
bisogno d'aiuto et di conforto. lorenzo de' medici, i-16: il bene non
, per il sospetto che augu- mentava de' svizzeri, avere bisogno di maggiore presidio
aver trovati i figliuoli crudeli tormentatori: de' quali come sia angosciosa qualunque condizione non è
bisogno fu la rabbia s'abbattesse / de' perfidi giganti, ch'agognaro / il
gli errori consueti agli amanuensi, è de' più sicuri, c'era egli bisogno
festa bisogno fa è apparecchiato. lorenzo de' medici, ii-54: apollo, s'ami
come se la conclusione fusse fatta prima de' principii e de'mezi. c. dati
conclusione fusse fatta prima de'principii e de' mezi. c. dati, i-381:
osservazione, che fa non poco al bisogno de' sopraddetti pronomi, è, che la
, tempo d'angustia, e tempo de' bisogni, e magni e molti.
conti e rac- córgli delle migliaia, de' milioni de'fiorini, de'campi delle
rac- córgli delle migliaia, de'milioni de' fiorini, de'campi delle possessioni,
delle migliaia, de'milioni de'fiorini, de' campi delle possessioni, se io non
e'veleni... il simile crediamo de' buoi salvatichi detti uri overo bisonti.
bissare, barbaro neologismo che nel gergo de' teatri vuol dire 'far ripetere '.
splendente. per che li bissini sono giustificazioni de' santi. s. bernardino da siena
candido. el bissino sono le giustizie de' santi. landino [plinio],
fazio, ii-13-67: questi tre figli, de' quai ti fo lume, / costantino
magalotti, 20-147: ne troverete [de' cani] un che poppa, un
e se tu leggerai nell'ultima pagina de' libri le scorrezioni degli stampatori, tu
.. imperciocché i primi bisticci, de' quali ci sono rimasi gli esempi, consistevano
si metterebbe a ridere; direbbe uno de' suoi motti, de'suoi bisticci un po'
; direbbe uno de'suoi motti, de' suoi bisticci un po'salati, se
bistirando la detta dottrina alla cognizione de' futuri contingenti. = comp.
michiele, i-319: parte alcuna non ha de' studi suoi / commune il sacro coro
pericoli e puerelli stiano nelle dure braccia de' padri, a'quali piccola cosellina sconcia
. burchiello, 16: e le teste de' lucci / hanno tanti ossicin bistorti e
, tenendovi sopra sentinelle che all'accostarsi de' nemici davano il segno colla campanella.
che vale amaro-, e nel linguaggio de' caffè chiamano con questo nome uno de'
de'caffè chiamano con questo nome uno de' così detti aperitivi, che dovrebbero far
intorno a fuochi di bivacco / le carovane de' miei padri ancora. deledda, iii-47
.: anche ora saprà tessere le tele de' ragnoli? quando i nidi di molti
mi sovviene delle chiocciole col guscio e de' lumaconi ignudi e terrestri che bizzarramente s'
algarotti, 3-157: la più parte de' pittori veneziani, quanto si sono studiati
con quale maggiore amico e più commiserabile de' miei danni che tu, sfogarmi. boiardo
il giovane, 9-533: colla reflession de' nostri lumi / in queste bizzarrissime lanterne
morale e legislatore del cuore con quegli esordi de' canti. baretti, 1-143: tutta
di nobile e leggiadra poesia i costumi de' tempi loro copertamente narrando, a questa
: credo questo vocabolo bizzarro sia solo de' fiorentini, e suona sempre in mala
bizzarri, / e camminate per la via de' carri. foscolo, 1-408: tu
: questo [frate], ancor che de' bizzochi sembrasse, e con un paio
, cioè fa morbide e inferme le menti de' miseri. goldoni, vi-139: con
: invitandoli a tornare obbedienti, prometteva de' passati misfatti dimenticanza e perdono: blandizie
gioì ch'ella in tal modo / de' proci i doni procurasse, e loro /
rare e men feroci che quelle de' cittadini. 3. mite;
, par., 22-85: la carne de' mortali è tanto blanda, / che
., 22-85]: la carne de' mortali, cioè l'appetito carnale delli
boccaccio [crusca]: la bestialità de' blasfemi è tanta, che essi estimano troppo
vico, 424: sopra ritruovammo i fondi de' campi ov'erano i seppelliti essere stati
o cocchi di certe elei, col sangue de' quali si tinge la lana.
capitale. monti, 10-514: quai son de' teucri le vigilie e i sonni?
1 ghirigori che ci sono sul blocco de' fogli, al telefono. sinisgalli.
italia non so che si trovino serpenti maggiori de' biacchi (coluber milo). è
milo). è vero che nelle vite de' ss. padri... si
che significa presso di noi uno spauracchio de' fanciulli simile al \ i. op [
ecc. dei greci, alle lammie de' latini ecc.... non è
corpo e coda di serpente. lorenzo de' medici, i-96: securo già non
per maggior oltraggio, / la lealtà provò de' viniziani. ariosto, 1-34: ad
sacchetti, 118-68: io vi recava de' fichi che stavano divisi e a bocca
loco de la bocca / punica buccia e de' purpurei grani / scopre le gemme in
che mai non truovono luogo, cercando de' fori donde possano uscire, e ancora
laude nella bocca del peccatore. lorenzo de' medici, i-272: nel volto ogni
pietra con che si fanno le bocche de' forni da colare il ferro in detto
al sole / piangono rese anch'esse de' beati / martiri tossa. de amicis
/ ché quella gente forte lamentava. lorenzo de' medici, i-295: tal fremito piangendo
far siepe su la foce e bocca de' porti, e gli serrano in
pananti, i-322: senti il nitrir de' fervidi cavalli, / il tumulto de'campi
nitrir de'fervidi cavalli, / il tumulto de' campi,... / e
ti dirò meglio a bocca. lorenzo de' medici, ii-233: più dolce assai
che, venendo, tu sarai dispensatore de' miei tesori. lorenzino, 245: io
/ e si maturin poi, s'ella de' pascersi? varchi, 22-37: tanta
tu in questo caso ti fidi meno de' tuoi servidori che sia possibile, a ciò
setta avevano in tanta venerazione la scienza de' numeri sieno le sciocchezze che vanno per le
quasi nova colomba, / per bocche de' pastor'volando andrai; / né verrà
* * da'discorsi di politica, de' quali si appassiona -sua figlia non apriva
quello che tutto dì è in bocca de' savi de'nostri tempi, di godere el
tutto dì è in bocca de'savi de' nostri tempi, di godere el benefizio
[la coscienza pubblica] poteva accusare de' suoi mali l'autorità; ora che l'
bocca quel che avesse gli cavai. lorenzo de' medici, ii-74: non dir più
quanti sono gli giorno nelle scaglie morte de' pesci, ne'legni fracidi, e
, di disprezzo, nette nelle cloache de' decameroni e de'canti carnadi disgusto.
, nette nelle cloache de'decameroni e de' canti carnadi disgusto. -fare le boccacce
, che si chiama / perlone, dipintor de' miei stivali; / un uom,
mondo acquistasi gran fama / nel far de' ceffautti pe'boccali. note al malmantile,
tonsoribus... fu antichissimo costume de' vasai lo scrivere o dipignere alcuna cosa
carena, ii-155: dall'un de' lati il boccame ha un risalto a
di scartocci, secondo la boccatura e peso de' pezzi. boccerìa, v. bicceria
terra, tanto grande quanto si è un de' tua pugni tenendoli stretti. magalotti,
giovane, 9-751: alle grida / de' boccheggianti concorrendo là, / aiutaron perir
per esserne carestia nel navilio, per causa de' gran secchi, e perché i sua
bene alcuni sogliono ciò limitare nel giuoco de' scacchi, ad imitazione potrebbe cadere l'
che nelle bocce rosse sono ricolti. lorenzo de' medici, i-312: eranvi rose candide
170: non si vedea de le cime de' monti, / sì le boccole e
intro 'n un ricco letto. lorenzo de' medici, ii-152: la m'ha sì
, 158: diteli che ci mandi qua de' tordi o altre cose buone da
in tre bocconi / eccoci qui padroni de' padroni. pea, 7-106: lo
cosa che vada liscia. lorenzo de' medici, ii-81: misero a me!
del netto: / tanto fortuna è de' suoi beni avara. -non è boccone
spossato mi sdraiai boccone sotto il boschetto de' pini, e in quella muta oscurità
. -anche al figur. lorenzo de' medici, ii-298: non è ver che
, ne'princìpi suoi, degli antichi errori de' boemi. giusti, iii-50: patirà
le mando, potrà portarlo per assaggio de' suoi amici a napoli. = spagn
v-550: e che il boia sia de' maggiori benefattori che vivono, chi ardirà
tutti capi da galera, il miglior de' quali era fuggito al capestro per indulgenza del
già aspiro con voluttà l'acre fumo de' boleti agrippinei; odo già p unghie
per avventura capitati male, se uno de' tre che portava la bolgetta...
alla pendente roccia, / che l'un de' lati all'altra bolgia tura. idem
stanza tutte dipinte le bolgie del regno de' dannati e le loro pene e tormenti,
nostra bolla, che noi senta il collegio de' nostri frati cardinali. vasari, ii-67
mandata al provinciale nostro e al ministro de' frati minori e a frate raimondo. masuccio
tutto e per tutto, dalle bolle de' papi alle prediche de'teologi e alle
tutto, dalle bolle de'papi alle prediche de' teologi e alle epistole famigliari dei dotti
.]: è uscito un nuovo volume de' bollandisti. = voce dotta
scale e trotta arzillo e gaio, / de' tanti commissari al più vicino, /
lettere bollate tutte le investiture delle dignità de' vescovi e prelati. boccalini, ii-209
v.]: bollatore delle merci, de' fogli. = lat. mediev.
e della bollatura apparisca per lo libro de' sensali o per 10 libro del mercatante
detto giovanni, avendo più volte udito de' costumi di noddo, veggendosi posto a tagliere
che anco tutte il corpo sia pieno de' medesimi fluidi bollenti e facili a mettersi
condur la roba. b. de' rossi, 5-1: comandò ai ministri che
sale, 72: dovranno ricevere dal guardiano de' magazzini una bulletta stampata o scritta a
il cavar dei bolletini, il tirar de' punti et cose simili si sottopongano al
finezza dell'opera nel lavoro, non de' grandi e perfetti animali, ma de'
de'grandi e perfetti animali, ma de' piccolissimi per la mole, e de'vilissimi
ma de'piccolissimi per la mole, e de' vilissimi per lo nascimento, sì come
inf., 21-8: quale nell'arzanà de' viniziani / bolle l'inverno la tenace
nel fosso su » diss'el « de' malebranche, / là dove bolle la
: costui dunque, entro le tenebre de' sepolcri, dov'era uso di chiudersi a
: in ogni parte il conflitto bolliva / de' giuochi delle carte e de'parlari.
bolliva / de'giuochi delle carte e de' parlari. alfieri, 1-19: là dove
odio che quel signore portava a lorenzo de' medici, s'accampò alla castellina. vico
li vidi di nuovo in quell'arzanà de' viniziani ove « bolle d'inverno la
si corresse a furore di popolo al palazzo de' medici. [sostituito da] manzoni
sigillo, timbro, marchio. statuti de' cavalieri di s. stefano, 56:
bollori si vedeva l'acqua rilevare. lorenzo de' medici, ii-178: questi son tutti
della state, si portavano all'assemblea de' vassoi con sorbetti agghiacciati. collodi,
l'umana temerità, troppo scaltrita artefice de' propri danni, per via di mostruosa
via di mostruosa antiperistasi infiammava il bollor de' conviti col gelo della morte vicina. vico
che il nome dell'autore dell'opera de' pregiudizii non è sì sconosciuto ed oscuro
, gli esercizi violenti, l'uso smoderato de' liquori e generalmente tutto quello che può
opera imperfetta, come sogliono esser le bolze de' dipintori e delli scultori.
soldatesca,... alla quantità de' viveri, alle bombe, alle mine,
da fare il giuoco; e ciascuno de' ladri piglia il suo posto, il quale
ancora da'loro ragazzi e da quelli de' greci, sebbene in qualcosa differentemente.
toccar bomba. questo detto viene dal giuoco de' fanciulli, chiamato birri e ladri,
procurano di pigliarli, corrono ad uno de' luoghi immuni, detto bomba dal romore
se anticamente venia creduto che la seta de' seri e la bombacina di europa fossero
(e bombagiari), gli instrumenti de' quali sono l'arco, la corda e
stendardo atterra, ogni bandiera. lorenzo de' medici, ii-93: fate i graticci
fattamente nel segno, che le macchine de' nemici tutte n'andranno a terra.
. non si pon bombardare con detrimento de' muri. serdonati, 7-203: quivi
si romperanno subito. registro di lettere de' venti di balia, 5-6: si manda
la volontà del commissario. lettere e istruzioni de' dieci di balia, n-132: vi
artiglieria armati di bombarde). lorenzo de' medici, ii-93: fate i graticci,
ch'è divoratore e bombardo, amico de' pubblicani e de'peccatori.
divoratore e bombardo, amico de'pubblicani e de' peccatori. = cfr.
che i bombici di coo ed i vermi de' seri e i bachi nostri sono una
: 1 bombici fanno tela a uso de' ragnateli, per veste e pompa delle
da alcuni si crede che il bonbon de' bambini possa esser voce infantile ».
bompresso, le quali fanno il servizio de' paesi del golfo. fucini, 424:
poco a poco in terra andava. lorenzo de' medici, i-259: i pesci sotto
ha preso in affitto tanto le porzioni de' suoi fratelli, che di suo padre,
... alla soprantendenza della bonificazione de' territori suddetti. targioni tozzetti, 11-1-58
innesti, aveva tre rami, nell'uno de' quali era innestata una vite, che
ladri editori, non profittino della bonomia de' cantanti o della miseria dei copisti. rajberti
possi seguitare il cantar mio. lorenzo de' medici, ii-37: chi in semplice
. bartoli, xxix-1-15: altrettanto è de' filosofi, che platone dalla sua repubblica
sospiri. monti, iv-242: bontà de' nuovi postali regolamenti di questo paese, ricevo
ciascuno ne la bontà de le vivande e de' vini preziosi. panzini, ii-379:
6-ii-126: così parli del nostro / fonte de' bei desiri? / -nido d'
, che suona così gradito nella bocca de' nostri azzimati bellimbusti *; arlìa,
vapori, e dipendono allora dalla sensibilità de' nervi. = deriv. da
, e margutte ha risposto. lorenzo de' medici, ii-23: « luigi pulci
e'mi pare un di questi gufi de' canonici, e uno spadaccino sotto:
accorgevasi del mio borbottare o del calpestio de' miei piedi. serra, ii-452:
. dirnin. borchiétta. b. de' rossi, 1-3: eran ne'quadri,
(dopo il bastardo). statuto de' cavalieri di s. stefano, 199:
separarsi dall'altrettanto malvagia che dispregiata bordaglia de' bonzi. papi, 1-1-10: i
e sagrilegii, erano stati provati molti de' suoi inconvenienti; e massimamente era mostrato
di donne colle parole delle taverne e de' bordelli. giusti, 2-66: se poi
, / e adorna il capo ancor de' primi allori / questa vedova tua che in
cesare, 127: appressossi ad una nave de' romani, e gittò la mano al
la cura deli animali inrazionali, sicome de' cavalli e muli e bordoni e asini
senza alcuno ostaculo concedere. lorenzo de' medici, i-293: zeffiro s'è fuggito
e chiari: alcuni altri sperti conoscitori de' vini all'austro gli assaggiano. libro
, e 'l diadema e il manto / de' boreali vandali ai nepoti / vestendo,
borghesi romani e degli altri, cioè de' paesani, fu dato loro nobili e ricche
): e andandomene per lo borgo de' greci,... pervenni in
in ogni verso grandi, le giunte de' borghi. il murato, che sono le
le vie del borgo / dal ribollir de' tini / va l'aspro odor de i
paia vanitate o boria / a giudicar de' segreti di sopra, i quel che
vergognata se stima e vilissima. lorenzo de' medici, ii-90: dio ha messo
. f. doni, i-41: molti de' nostri tempi pigliano sempre e non lasciano
; 10 che vedremo essere stato privilegio de' soli ebrei. 4. sfarzo
casa: solo affinché con gravissimo scandalo de' buoni sopra le chinee e ne'ricchi
borioso intonaco, / che il mantel de' gagliardi esser non so? dossi,
india chiamansi, e sono scettro ed isfarzo de' ministri grandi di guerra, e più
alla borragine nella cura degl'ipocondriaci e de' melanconici. serao, i-350: innanzi
. mediev. borago, in piero de' crescenzi), che si suole riconnettere a
e'discerne lo sporgere e il rientrare de' massi, il sentiero che serpeggia per
brutta copia 'è di uso speciale de' napolitani. = voce napoletana,
tutti [que'denari] uscirono dalle borse de' fiorentini. boccaccio, dee.,
i veli da calici, le fodre de' tabernacoli, i cossini, le catedre e
la quale non è stata troppo contenta de' fiorentini. cattaneo, iii-4-135: l'
segratamente borsa e mandargli [al capo de' tartari] ambasciaria di donne ben parlanti
infermo, prese tanta umidità che la borsa de' granelli se gli riempié d'acqua talmente
borsa, scroto, coglia, riposticolo de' testicoli. 8. deformazione,
man tenea / una borsaccia, dove de' mortali / le suppliche e l'inchieste ei
luogo detto la borsa, che è luogo de' mercanti. boccardo, i-370: due
e borsaiuoli, / e nimici mortai de' muriccioli. note al malmantile, 1-62:
si mise in uno carniere. lorenzo de' medici, 5-24: ella non è
e borselli di mezza città, priva de' vezzi suòi, sparsi pei tàvoli e pei
non ho il granchio al borsello; de' quattrini non me ne mancano.
. vasari, ii-574: avendo giulio cardinale de' medici, il qual fu poi clemente
/ anzi quasi sparito / da la vista de' cani e de le genti, /
, iv-486: l'altra famiglia poi religiosa de' padri domenicani... cambiò in
, della demagogia per mezzo le boscaglie de' versi altrui, merita un contentino. verga
vaghe donne, che con le punte de' loro penetrevoli sguardi prendono gli animi di
qualcuno che non cantin bene al pari de' boscarecci. casti, 19-113: e bionde
de pigliarlo o farli cortesia. lorenzo de' medici, ii-249: questi lieti satiretti,
e d'indorati allori, / non de' rozzi bifolchi, o de'pastori,
, / non de'rozzi bifolchi, o de' pastori, / ma d'amorose dee
... / ma quell'è un de' più rari / al boschetto » alla
generale scomparve nella boschina, col codazzo de' suoi consiglieri, allora ciascuno dei rimasti
boschi; coltivato a boschi. somma de' vizi e delle virtù, 410: avvegna
targioni pozzetti, 12-4-331: le prode de' campi, le ripe di fossati,
ripe di fossati, e di viali de' boschi da taglio. fogazzaro, 5-424
ne ha aggiunto dipoi la sottigliezza ed intemperanza de' legisti nati dopo l'anno 1100,
natura del luogo boscoso e per la malizia de' numidi. livio volgar. [
. sannazaro, 1-52: et in un de' lati si scerne il noderoso castagno,
già s'ombra, il busso / picchia de' diuri zoccoli, e la gonna /
, che... le incerate canne de' pastori porgano per le fiorite valli forse
, che li tersi e pregiati bossi de' musici per le pompose camere non fanno
del pettine, del dirizzacrine, e de' bossoletti pieni di liscio. pulci,
e le pallotte e gli altri strumenti de' travagliatori e de'tragettatori. pulci,
e gli altri strumenti de'travagliatori e de' tragettatori. pulci, 22-26: guarda
materia rendere sempre 11 voto nel bossolo de' non sinceri, io vi confesso, cla-
sonanti bòssoli comincia; / ora il picchiar de' bossoli sul piano; / ora il
, l'urtare, / il cozzar de' due dadi; or de le mosse /
/ i bossoli e la verga / de' giocolier spregiò. d'annunzio, iii-2-278:
, stoppa-accesa e turàccioli, abituale pasto de' bossolottai. = deriv. da bossolo
sarebbe a mio parere un'opera degna de' nostri botanici il raccogliere tutte le varie specie
, dove un botanico, arrampicandosi per de' massi ignudi, poteva trovare un qualche
quand'io era in prigione. lorenzo de' medici, 11-88: a lui [dio
di udire quaranta mattine la prima messa de' servi che la impregnerebbe, la si
crocifissi, che sono in quella cappella de' giocondi, che è nella tribuna de'
de'giocondi, che è nella tribuna de' servi, che se egli otteneva quella dignità
, / che di'c'hai fatto de' boti forse uno. idem, v-17:
mai non si partiva da lui. lorenzo de' medici, i-274: né la volpe
pel rosso... via dal recinto de' bovi / cacciano e seguono i botoli
alla tribuna; / già la canèa de' botoli arrogante / scioglie e raguna.
simili al cicorio; truovasi ne le ripe de' fossati... e'capadoci la
in aria che feria con maggior botte / de' naviganti il grido universale, / e
. sassetti, 234: quegli galantuomini de' franzesi sono stati chiariti in anversa dal popolo
il giorno, col canto delle botte e de' ranocchi, si levorono. burchiello,
vallisneri, iii-377: botta, detto rospo de' lombardi: animale noto, di vista
vetturali]... capitai inimici de' bottacci. = da bottaccio1: cfr
per paludi e laghi, / perché de' pesci e dell'acqua son vaghi; /
per essere stato pedante fradicio di cosimo de' medici. vasari, ii-553: fu dunque
, si servono della regola in astratto de' matematici, ancorché tali fondi sien cose
, si servono della regola in astratto de' matematici, ancorché tali fondi sien cose
avere la stessa origine. lorenzo de' medici, 627: e1 ragionamento de'pazzi
lorenzo de'medici, 627: e1 ragionamento de' pazzi e la sicurtà che ne fu
facea qui le misure rase. lorenzo de' medici, 159: giovan simone ha già
mi conducessi a radere le insaponate barbe de' rustici villani. machiavelli, 64: i
. palladio, 3-20: queste basiliche de' nostri tempi... sono sopra i
quelli servi de la seconda cotta sono de' mercantuzzi falliti o arteggiani, o quelli che
, 108: un pizzicagnolo, non mica de' principali,... ma di
/ una maschera compro alla bottega / de' sanfedisti. nievo, 728: povero adriatico
. sacchetti, 164-73: andò al canto de' tre mugghi, là dove stava
1-7 (36): giunto all'età de' quindici anni, contro al volere dì
stentatamente degli avanzi e del capitale; de' padroni stessi, per cui il cessar
ne giova: / e i bottegai de' titoli lo sanno, / ma tiran via
sopra di sé un mezato per uso de' botteghieri; e sopra vi sono le stanze
fiasco stamane m'avesse spaventato. lorenzo de' medici, ii-160: tutti n'andiam verso
478): facevan magazzino delle casse, de' botticelli, de'laveggi]. de
magazzino delle casse, de'botticelli, de' laveggi]. de amicis, i-295:
bottiglia. tommaseo, i-335: non parlo de' debiti ch'e'faceva di nascosto da
vi avevano a destra ed a sinistra de' gran bottiglioni di cipro. verga, 4-114
i contadini che vengono per quella ricchezza de' campi. 4 ore da bottinai '
di cortesi premure. al lume perso de' fari, cinque rivoltelle spianate, cinque
fuggiva e non pagava il scotto. lorenzo de' medici, ii-172: non altrimenti se
, con una gonnelluccia in dosso, parte de' bottoni isfibbiati. lorenzo de'medici,
, parte de'bottoni isfibbiati. lorenzo de' medici, ii-155: che non me
/ che paion paternostri di corallo. lorenzo de' medici, ii-155: se tu volessi
intorno al collo ed a le maniche de' bottoncelli d'ariento inorato. d
. garzoni, 1-490: de' riccamatori o fregiatori e lavoranti a gucchia
confaccente essere, non misurar le rivoluzioni de' cieli, come astronomo, ma come
senza niuno indugio, faccendo a distensione de' solari raggi e del lacrimoso verno case
e le capre, perché s'hanno de' pascoli abbondanti e sani da ogni lato.
casa medici, la facciata del palazzo de' pitti, quello degli strozzi, ed
composizioni, portorono al re una bozza de' capitoli, ne'quali la città sarebbe convenuta
pigliar la gru ad un bozzagro. trattato de' falconi, 13: se alle
e dial. abbozzato. lorenzo de' medici, i-301: le membra mostran,