338: allora soprastai a le fatiche de' lavorìi, quando sollicitamente e ne'tempi douti
: aveva ordine di guidarle al convento de' cappuccini, e di dar loro ogn'
personaggi; né lucia il solo argomento de' loro abboccamenti. idem, pr.
7-48: nel quale abboccamento la cavalleria de' bolognesi non resse. m. villani,
il comune de' bevitori vuole il brusco; io per me
1-17: deve avere [il capo mastro de' bombardieri] il suo astuccio con li
villani, 12-17: [un] capitano de' sergenti a piedi del duca, reo
nell'ermo ch'è allato alla città de' panefi, il quale noi sappiamo che divenne
e d'animo altiera..., de' beni della fortuna convenevolmente abbondante. zanobi
di virtù e di ricchezze. lorenzo de' medici, 307: non povera questa lingua
d. bartoli, 9-29-2-162: tal de' essere il loro vocabolario segreto, che carestia
ne véne / de le lagrime ch'escon de' sospiri, / ch'abondan tanto quanto
dico che temenza non ha luogo. lorenzo de' medici, 425: dove tocca la
ripiena e a'cari compagni spose e ciascuno de' figliuoli abbondante, sì come egli
da siena, 244: ora hai de' beni della fortuna: tu se'rica
voli viti, chiudono la via erbosa de' solchi con chiusura di canne, con
abbondevoli e fruttuose viti, sì le letaminano de' pam- pani e della vinaccia. machiavelli
e più sanguinosa, era la capitana de' genovesi e quella de'veneziani; le
era la capitana de'genovesi e quella de' veneziani; le quali essendo abbordate insieme
: non ebbe cuore d'abbordame nessuno [de' viandanti], per informarsi della strada
, 55: abbozzare, propriamente, de' lavori d'arte; poi di qualunque
te [o signore], e gioire de' tuoi giocondi abbracciamenti, i quali gustano
2-577: le revertigini, over retrosi de' venti, nascano ne'venti che s'aprano
sostegno. vallisneri, iii-418: ciascuno de' quali nodi del loglio produce una foglia
. ingegnarsi costoro coll'ampiezza e larghezza de' benefici pubblici abbracciare e conservare eziandio i
alcuno che l'abbia [l'opinione de' pitagorici] abbracciata e seguita. idem,
abbracciato per passarmi dolcemente il poco resto de' miei dì. bertola, 147: il
/ e fatte l'abbracciate. lorenzo de' medici, ii-i77: quel che parlava,
/ di feroce ideale, / gli abbracciamenti de' cavallerizzi / tra i colpi di pugnale
ridurre in brace; incendio. somma de' vizi e delle virtù [tommaseo]:
]: il proprio di questo ordine [de' serafini] si è d'ardere sopra
che tanto questa, quanto l'acclamazione de' greci, e de'latini io, possan
quanto l'acclamazione de'greci, e de' latini io, possan derivare abbreviata- mente
..., e fu uno abbreviatóre de' detti di santo agostino. leonardo,
a pieno compose i libri militari, de' quali cinea tessalo ne fece l'abbreviature.
, 8-58: là vedemmo abbrividire a fior de' prati la capricciosa falange dei colchichi.
quelle, che i teologi chiamano reliquie de' peccati. gioberti, 1-207: il desiderio
zucchero. parini, giorno, i-139: de' tuoi labbri onora / la nettarea bevanda
dolorosa un'ombra in su le fronti / de' guerrieri abbronzate errava. verga, ii-219
lo che segue a'peli del muso de' gatti e de'cani, che stanno
segue a'peli del muso de'gatti e de' cani, che stanno sul fuoco,
pure [il becco e i piedi de' beccafichi] capitano alle volte in mano di
pargioni pozzetti, 1-28: il predominio de' venti boreali nell'estate strigne le biade
hanno un cane che si dia pensiero de' lor bisogni. abbruciare (ant
e abbruciando e levando prede. lorenzo de' medici, i-284: le tua ale
11 mangiare del santo uomo era quel de' poveri di quella maremma, riso abbrustiato
piaceva. verga, i-156: nella brace de' sarmenti... abbrustoliva le larghe
donne [crusca]: si vagliono de' residui dello abburattamento più grosso. b.
residui dello abburattamento più grosso. b. de' rossi [crusca]: essendo in
, / cui solo è dolce il muggito de' buoi / che dagli antri abduàni e
bartoli, 35-22: senofonte, il maestro de' cacciatori, scrisse ab esperto, non
tempo hanno verdi le foglie. lorenzo de' medici, i-291: verdeggia nelle bianche
miglia, si comincia a trovare le selve de' grandi abeti, pini e faggi.
: con la turba dei tristi e de' mendici / tra poveri infelici, ignudi,
cattività babilonica d'avignone, nell'ecclisse de' due luminari del medio evo, la
ruba un animale grosso, 0 quattro de' mezzani, o dieci de'piccoli, o
0 quattro de'mezzani, o dieci de' piccoli, o promiscuamente mezzani e piccoli
ho pensato al pericolo dei ladri, de' facimale, e degli abigei.
severamente nelle pianure basse destinate alla sementa de' grani. idem, 16-iii-16: trovano in
, e quanto all'abilitade ovvero capacitade de' detti offici. leone ebreo, 33:
, oltre a lui, giuliano de' medici con grave dispiacere de'fiorentini, che
giuliano de'medici con grave dispiacere de' fiorentini, che... si
. strinati, 97: scriverò de' fatti di mia casa...,
per testamento o altrimenti, non disporranno de' prenarrati lor beni e su- stanzie.
le figliuole venissero ab intestato alla successione de' loro padri. muratori, i-223: lo
negli oscuri abissi tra le schiere sconsolate de' dannati è uno fra gli altri, cui
, che non si può intendere. lorenzo de' medici, 76: della divina infinità
donare che spettano alla cognizione della sanità de' luoghi abitabili. idem, 3-7: in
masuccio, 18: la maior parte de' luochi de'conventuali pareno più presto spelunche
, 18: la maior parte de'luochi de' conventuali pareno più presto spelunche de latri
: abitacolo de lo spirito santo. lorenzo de' medici, 1-67: il cuor mio
, 1-43: fu abbassata l'autorità de' baroni, che prima non lasciava agli
suo podere, di sapere come si de' abitar e usar con femina; perciò che
da questi animali, detta perciò l'isola de' conigli. leopardi, 22-151: ad
16-iii-228: tali lombrichi, abitatori ne'reni de' cani, furono anticamente osservati dal dottissimo
al balcon s'affaccia / l'abitator de' campi. mazzini, ii-61: gli antichi
nobile elemento per vostra abitazione. lorenzo de' medici, i-178: cercando vo'per ogni
. crescenzi volgar., 1-1: de' luoghi abitevoli da eleggere: delle corti
rotte e non abitevoli, per misleanza de' conducenti e trascu- ranza de'magistrati.
per misleanza de'conducenti e trascu- ranza de' magistrati. padula, 465: potenti e
de'monti, già scalzati dal corso de' lor fiumi, minare sopra li medesimi
discaccia in buona parte le tante cure de' miseri mortali. caro, 2-806: in
dello scudo inerme. b. de' rossi, iii-342: il suo grembo gentil
mira, o crudel, che al mormorar de' lai, / questo povero sen tutto
. c. gozzi, i-107: se de' librai di venezia... non
dell'elemento popolare cagionò una torbida allagazione de' dialetti. = deriv. da
(spezie di tormento praticato nel martirio de' nostri santi, come si vede negli
con sua subita altezza contrasta allo allargamento de' fiumi e canali e torrenti. idem
respirare più liberamente. lorenzo de' medici, i-57: l'uso di poi
chi troverai tu, il quale si contentasse de' termini del suo impero? che
, i-39: c'è anco la licenza de' latini, i quali allargano e
allargò, quasi corona altera, / de' suoi tant'occhi la stellata sfera
, / acciò allargasse sommamente il cuore / de' proci. manzoni, pr. sp
prossimo. redi, 16-ix-35: nel tempo de' dolori suddetti si allarghi con coraggio.
la mercatura chiama piaza tutto il corpo de' negozianti in una città... quando
che avevano fatto il gusto sulla lettura de' padri. idem, ii-92; l'
. latinizzato. b. de' rossi [crusca]: e alcune [
varchi, v-93: in vece de' comparativi usiamo i nomi positivi,
latini, ma il genitivo, a guisa de' greci. = forma assimilata,
utriaca quando fusse piove o umidori, de' quindici dì due o tre mattine allato
marino, 5-150: la nutrice bellissima de' prati / sorta era fuor de le
fuor de le purpuree piume / ad allattar de' suoi celesti umori / l'erbe e
segneri, iv-527: il fine de' dicitori profani è persuader cose tutte,
parentele, in mezzo al sangue / de' torelli, giurar dell'alleanza / il
: diranvi pure, che nella corte de' cesari in ogni palmo di terra s'alleficava
: non potrebbe mai ottenere piena informazione de' fatti allegabili o da lui o da me
molte e lunghe ragioni e sottili allegagioni de' detti savi, ritrarremo al grosso.
con essa, e rimuove l'allegamento de' denti. 2. bot.
farà principio col suo bagno al fondere de' rame. biringuccio, 1-73: la quale
l'uve acerbe; laonde i denti de' figliuoli ne sono allegati. grazzini,
a'tempi nostri. s. caterina de' ricci, 321: e non voglio che
primo formarsi del frutto. lorenzo de' medici, i-312: i picciol frutti ancor
più spiaceva a dio, che quegli de' pisani; cioè non avere in noi né
se tu non gli alleghi qualche cosa de' poeti, così chi è uso alle
(di frutto). b. de' rossi, 2-37: per li quadri poi
sempre tutto impiegato e riconcentrato a favore de' frutti già allegati. carena, i-452:
,..., all'allegazione de' denti, e gli proscioglie quanto 'l sale
quello che io non veggo. lorenzo de' medici, i-21: le frequenti allegazioni [
rando i trebuti, e rimettendo loro parte de' debiti, per la qual cosa la
. c., 12-3-6: lo ripensare de' mali che debbono venire, alleggerisce l'
davanzati, ii-253: alleggerì le riscossioni de' grani, e altri tributi. sarpi,
rifl. ant. s. caterina de' ricci, 212: e con tutto questo
iii-316: mi addolora estremamente la notizia de' suoi presenti incommodi di salute. mi consola
riposo né intramissione né alleggiamento hanno alcuno de' lor mali. bandello, 3-57 (ii-544
la pena, / mostra- v'alcun de' peccatori il dosso. cino, iv-236 (
: ciò si fa attaccando alla gomena de' barili vuoti o pezzi di legno leggiero
, 1-15: conosco lui solo alleggiatóre de' miei mali. ottimo, i-513: o
solamente, vedremo esserci significato l'uscimento de' figliuoli di israel d'egitto al tempo di
significare quello. dunque le favole de' poeti non hanno senso allegorico,
. manzoni, 424: un altro argomento de' classicisti era, che nella mitologia
superiore dell'uomo con la filosofia morale de' gentili; ma bene è mestiere che virgilio
ultimo fine, perché non ci purghiamo de' vizii se non a fine de conseguire
donde egli sospenda con ammirazione le menti de' più provetti. savonarola, iii-65: e
fiumi / tremuli luccicando tra 'l mormorar de' pioppi. d'annunzio, ii-406: di
ed ori / vino spumante, allegrator de' cuori. monti, 14-385: sèmele
, e quella / di bacco de' mortali allegratóre. = deriv.
figliuoli, che spero riusciranno tutti degni de' loro degnissimi genitori. 3.
vi seguirà tanto più spesso d'incontrar de' visi che vi mettano allegria. idem,
e l'allegro. s. caterina de' ricci, 408: ho ricevuto..
n'andasse in carro adorno. b. de' rossi, 1-15: un ornamento d'
aiutato e difeso. s. caterina de' ricci, 77: viva pure allegra
. gagliardo, robusto. g. de' bardi, 2-102: erano [i soldati
[i trevertini] a esser contrafforti de' fondamenti di quella parte del colosseo, ch'
montecuccoli, 2-182: la coerenza de' suoi stati, e gli eserciti sempre
, 2-13: questo pruovano le operazion de' villani, i quali alletamano con lo sterco
alletta. la dolcezza diletta. lorenzo de' medici, i-118: delicati e piacevoli
st., 1-52: questo è de' mia pensieri un dolce porto, /
occasione di manifestargli, e farsi grande de' peccati d'altri procurati con le lusinghe
l'allettavano a prova / l'odor de' fiori e 'l mormorio de tacque.
ore di notte; i quali si de' credere che affettuosamente si abbracciassero. viviani,
sonanti / baci scoccavi nelle curve labbra / de' tuoi bambini. panzini, i-581:
. alberti, 311: non dico de' polli, del cavretto, delle giuncate e
asini nella bruttura di tutta la cattività de' vilissimi uomini allevati, che nelle corti
dell'anime. salvini, 6-37: de' sileni due sono i principali uffici: il
.. / allor non fusti alleviator de' mali. salvini, 17-600: esculapio d'
gran gioia e godimento, / e de' tristi dolori alleviatóre. panzini, i-467:
. render lieto, rallegrare. lorenzo de' medici, 253: se da sinistra in
ii-70: ricordassinsi essere stati tutti allievi de' più famosi capitani d'italia, nutriti continua-
, sulla storia patria, sulle vite de' nostri grandi. einaudi, 1-413
bovine], pascendosi dell'erba fresca de' prati,... fruttino abbondantemente
grosso capo di essa risponda alla cintura de' calzoni, e sia sull'allineamento del moschetto
2-30: isolatori bianchi, alle sandaline de' sostegni, fanno un'allineata di perle:
leggi di toscana, 6-63: intendendo nondimanco de' beni... che in quel
che ne hanno ordinata l'allivellazione [de' terreni], ripromettono in questa parte
d'affanni / incise col terribile / odiator de' tiranni / pugnale onde melpomene / lui
i benefizi, feudi e livelli. de' primi talmente era il dominio presso chi
questi fondi vennero sempre considerati come oblazioni de' fedeli, come riscatto dei peccati,
re *... gli allodiali, de' quali il re non era che amministratore
usata continua- mente, e nelle lettere de' papi ai re franchi, e nelle cronache
l'uova tutte dal lato destro per avere de' maschi. cavalca, 16-4-161: da
mise una gabbia, e allogò due de' migliori balestrieri ch'egli avesse. boccaccio
alloghino la tua anima graziosa nella pace de' loro regni. idem, dee.,
] potentissimi effetti con la massima semplicità de' mezzi, spesso col solo allogare gli oggetti
sedie s'allogarono. s. caterina de' ricci, 312: conosciamo la grandezza
figliuolo... con uno qualche de' figliuoli di sua eccellenza. baldinucci,
nel nuovo paese, renzo ci provò de' disgusti bell'e preparati? [ediz.
, trovai lettere che venivano dal cardinale de' medici. tasso, aminta, 583:
degli abitatori, ma ancora la maraviglia de' riguardanti. c. gozzi, i-112:
tavole e di terra, al favor de' quali i minatori seguono il loro lavoro,
in senso più stretto, alloggio, quel de' soldati; e differisce da alloggiamento in
dà, d'ordinario, per le case de' privati; l'alloggiamento è il luogo
, v-102: il seguente dì una parte de' tedeschi, i quali prima avevano passata
un ritratto originale del mio cuore, de' modi del mio pensare e del mio
, in uno alloppiamento, come quello de' turchi. = deriv. da alloppiare
97-5: gli occhi invaghirò allor sì de' lor guai / che 'l fren de la
cosa. masuccio, 279: uno de' miei fratelli revolto, me impuose che
lungamente, ch'era morto. lorenzo de' medici, i-53: io, per timidità
allora allora asserito. redi, 16-iv-169: de' crudi ancora [pollastri e piccioni]
tra i fieni allor allor falciati / de' grilli il verso che perpetuo trema.
trionfi; esso solo adorna le porte de' cesari, e de'pontefici, riesce
solo adorna le porte de'cesari, e de' pontefici, riesce gratissimo in ogni casa
; e ancora, almeno nelle coronazioni de' poeti, comeché rarissimamente avvenga, vi
. idem, 869: e fui cultor de' greci antichi allori / ne le rive
l'ardire, non mai la saldezza, de' fermamente persuasi. d'annunzio, iv-2-105
e possono servir di lume nell'uso de' vocaboli. collodi, 488: ventiquattro
d'ogni cosa santa ettema. lorenzo de' medici, i-197: mentre che 'l
nelle mie vigilie amico lume / testimonio fedel de' miei martiri, / io scaldo il
idem, 3-92: esso benignissimo magno de' suoi amico, siccome scrittura dice,
piriti o marchesite e li sali, de' quali ognuno vede la lor figura, come
quale allumina tutto il mondo. lorenzo de' medici, i-193: sì presto il ciel
dio, fregò la mano agli occhi de' lioncini, e per divina virtù gli alluminò
, conv., iii-xiv-5: l'usanza de' filosofi è di chiamare luce lo lume
sono grandissimi beni e doni di dio, de' maggiori che in questo mondo si possono
l'aurora preparamento a riconoscer li falli de' peccati, ed il dì, alluminazióne e
la medesima sodezza; ve ne ha de' piccoli pezzetti meno sodi, per qualche
allungandogli il tempo dell'allegrezza. lorenzo de' medici, i-256: me divide fortuna
papa, 3-102: l'altro [de' loro muscoli] non solo contrariamente s'ac-
, in particolari. s. caterina de' ricci, 168: non mi allungai per
così fatti intorbidamenti dell'acque stillate, de' quali, per non allungarmi di soverchio
ma, per aver le gambe più corte de' suoi genitori, rimaneva a poco a
. v.]: allungatura, termine de' sarti: lasciatura, che al bisogno
s. v.]: c'è de' drammi che sono una continua allusione:
lo pian stridea la roggia / alluvione de' vulcani, intorno / funereo lume coruscando
/ e io rispuosi: « e de' cieli e del mondo / m'avete sì
e dove si pensa più a vendere de' velluti, delle cuoia e del baccalà
del baccalà, che non a comprare de' libri, massime quando sono almanacchi che
e giacere tra miei passati! lorenzo de' medici, i-14: se bene questa non
i veli / invocavan la madre alma de' cieli. idem, 838: salve
: l'almo / odor delle viole e de' ciclami. cardarelli, 6-122: io
detto dagli autori almuzia, è uno de' quattro abiti canonicali, che sono cappa,
piriti o marchesite e li sali, de' quali ognuno vede la lor figura, come
stae nella cotenna, e corrode la radice de' capelli. idem, 1-80: non
della frescura, / e li alori -che de' fiori / rende la verdura / sì
guittone, 3-41: ma alla gran mattezza de' cittadini alpe son città fatte, e
una medesima massa di neve. lorenzo de' medici, 1-86: qualche fresco piacere
discende. arici, 239: l'ira de' torrenti alpestri / che si fan loco
novelle, non s'arrischiò. lorenzo de' medici, i-204: in monte alpestre
achillini, iii-169: ecco il padre de' boschi alto apennino, / che il verdeggiar
stelle il crin vicino. / bel monarca de' monti, il capo alpino / par
amor con me: / ma l'orror de' gioghi alpini / lo sgomenta e lo
dal nevaio come dal deserto le facce de' mauri, con penosi carichi sulle spalle
. villani, 10-6: lasceremo alquanto de' fatti della nostra guerra, e diremo
e di confetto il riconfortò. lorenzo de' medici, i-74: se avevo in
replicò tanto quanto bastarono ai frati, de' quali alquanti si ristri- gnevano nelle spalle
, 8-15: aspettandoci alquanto le novità de' cristiani, ci occorrono di quelle de'saracini
novità de'cristiani, ci occorrono di quelle de' saracini; e per meglio intendere le
pianete, con certe qui- stioncelle / de' dodici segni alsì che intornia lo mondo.
di legno colla quale si cava l'acqua de' pozzi,... da noi
svegliatasi in loro è l'onda canora de' sentimenti. nievo, 85: temerario
3-49: e bene erano altamente ristorate de' dolori. imitazione di cristo, i-2-3
chi l'altare serve, de l'altare de' vivere; e dio ordinò a coloro
sarà bene, quanto a le cose de' tempii, collocare lo altare, sopra il
1-11-1-13: mentre alla giornata occorrono sempre de' casi nuovi e diversi, almeno
sfugga i medicamenti alteranti, si vaglia de' più piacevoli e benigni. redi, 16-ix-312
perché, per fare contrapeso alla potenza de' viniziani, formidabile allora a tutta italia
delle figure altera grandemente il movimento de' corpi. torricelli, 246: non dilettano
torricelli, 246: non dilettano le carni de' più delicati animali, se non vengono
se non vengono alterate da'sughi spiacevoli de' frutti più aspri e inappetibili. magalotti,
il piè leggiadro avvinta, / e de' su'albori alteramente cinta / esce da l'
che io mi sento, dalle piante de' piè al capo, tutto alterare.
vicini, tanto più alteratamente lo informano de' lontani. = comp. di alterato
quasi di disprezzargli. s. caterina de' ricci, 23: lui è malissimo
ma gli alteratori, per dirli così, de' colori. a. f. bertini
centri, conservavano un'assai costante egualità de' lor passaggi per tutti gli archi.
, onde nacque altercazione, è verbo de' latini, i quali dicono ancora altercari in
posta da parte l'altercazione e combattimento de' dialoghi, sappi che egli si ha
lingua fiorentina significa arrogante alterigia. lorenzo de' medici, i-36: gli occhi vivi e
/ mirando al fin che il camminar de' tempi / fa piegar la cervice ancor
saran quai l'antiqua fama suole / narrar de' figli del tindareo cigno, / eh'
alternamente il canto, / il musico de' boschi alato stuolo. baretti, i-117:
i combattenti / parean vivi, e traean de' loro uccisi / i cadaveri in salvo
note in cento fogli impresse, / de' gravi affetti miei piene e de'tuoi
/ de'gravi affetti miei piene e de' tuoi. 3. ant.
tesorerato, cantorato, e l'alternativa de' canonicati. 0. rucellai, 2-4-9-2:
, andava alternativamente sollevando sulla punta de' piedi la sua massa tremolante, e lascian
serristori, corte., iii-72: de' volanti di 18 piedi di lunghezza,
alterne, e le tranquille / opre de' servi. tommaseo-rigatini, 2353: alterno
. guinizelli, ii-419: non si de' omo tener troppo altero, / ma de'
de'omo tener troppo altero, / ma de' guardar su'stato e sua natura.
superbia], non conoscente, se'de' meriti guastatrice, invocatrice d'ira e
suo fatto: sempre parla di sé e de' suoi gran fatti. idem, dee
di sé ogni gran cosa presummeva. lorenzo de' medici, i-174: l'indomito altèro
idem, giorno, i-971: e de' grand'avi tuoi / le imprese ti rimembra
1-172: vi ha molto più spesso de' fanciulli, che nell'infanzia o per
ed allargò, quasi corona altera, / de' suoi tant'occhi la stellata sfera.
a le feroci genti / l'altero suon de' bellici istrumenti. 6. avv
da un monte, o svelle ira de' venti, / ruinoso dirupa,..
la fortuna volse in basso / l'altezza de' troian che tutto ardiva. m.
: tanto montò l'altezza dello sdegno de' sanesi, che si fornirono di gente d'
amati, che egli non disdegnò l'altezza de' suoi regni abbandonare per pigliare carne umana
pericolose battaglie, per mezzo il sangue de' fratelli e degli amici loro saliti all'
e degli amici loro saliti all'altezza de' regni, in quegli somma felicità esser
la feudalità] di tanta altezza nel governo de' viceré; né già per leggi o
. iperbolico e vano. p. de' bardi, 1-14-32: l'altisonante iperbole e
pongono bassi nel piano a considerare la natura de' monti e de'luoghi alti, e
a considerare la natura de'monti e de' luoghi alti, e per considerare quella de'
de'luoghi alti, e per considerare quella de' bassi si pongono alti sopra e'monti
similmente, a conoscere bene la natura de' populi, bisogna essere principe, e a
principe, e a conoscere bene quella de' principi, bisogna essere po- pulare.
rumor de le sonore trombe, / de' timpani e de'barbari stromenti, /.
sonore trombe, / de'timpani e de' barbari stromenti, /... /
sappiate che questo messer aga- bito fue de' nobili colonnesi, della città di roma,
3-5 (303): lascio stare de' costumi laudevoli e delle virtù singolari che in
misteri di quello altissimo sacramento. lorenzo de' medici, i-m: pensieri alti e
spalle [del colle] / vestite già de' raggi del pianeta / che mena dritto
l'ira / del curvo rostro e de' pungenti artigli. lippi, 7-83: noiato
sott'esse, diventeranno altrettali. libro de' sagramenti, 50-5: però dovete guardare
seco chiamò [il re] sei de' maggiori e de'più nobili baroni che seco
il re] sei de'maggiori e de' più nobili baroni che seco avesse, facendone
, era innamorato fradicio; ma ognuno de' miei lettori trovandosi nei miei panni sarebbe
3-1: viva fiamma di marte, onor de' tuoi,... /
duolo amaro / preme or l'altrice de' famosi eroi. a. adimari, 2-387
ritto lo vide / fra lo stuolo de' prodi, che da tricca, / altrice
. - anche sostant. meo de' tolomei, vi-n-27 (6-1): sì
parole, / e dico sempre. pietro de' faitinelli, vi-n-220 (n-13):
altramente tutto il carico delle taglie caderà sopra de' poveri. baretti, i-80: e
spiegarmi altamente... determinandomi ad assumere de' pesi che avrei lasciati perpetuamente agli altri
qua e di là, monatti alle costole de' cavalli. idem, pr. sp
incarco / de tal te navi e de' più levi pini; /...
de la geometria. bruno, 261: de' quali, altri son effettualmente caldi,
indizio ai monatti, che c'eran de' morti da portar via. idem,
a una voce, i monatti, alcuni de' quali seguivano il convoglio a piedi,
versi, esser non possono. imperciò che de' beni che di scordano,
determinato circolo e ordine, si de' credere, che dov'è l'uno,
notaio, avea grandissima vergogna quando uno de' suoi strumenti (come che pochi ne facesse
per altra cagione che per tenere il nome de' tarquinii. ariosto, 43-136: anseimo
, / se lassuso è quanto esser de' gradita, / terrà del ciel la più
non c'è, se è un'invenzione de' preti; che fo io? perché
? petrarca, 72-74: certo il fin de' miei pianti, / che non altronde
al fin dolce tremanti, / ultima speme de' cortesi amanti. boccaccio, i-296:
, disiderando altronde aver figliuoli. lorenzo de' medici, i-191: per altro mare
[l'appennino], bel monarca de' monti, il capo alpino / par
una parte più e meno altrove. pietro de' faitinelli, vi-11-225 (15-10):
ubertosi, fare senza utilità dolere altrui de' beni del prossimo, e per conseguente
tasso, aminta, 301: tu de' fatti propri / nulla ti curi, e
e non guardare a cui. lorenzo de' medici, i-i77: non dar, amore
vidi le sue spalle / vestite già de' raggi del pianeta / che mena dritto altrui
austerità delle alture è temperata dalla amenità de' vigneti. manzoni, 835: una
non fusse più in suso dell'alture de' monti. d'annunzio, iv-2-928:
non dirò nulla a molti scientifici precettori de' rampolli de'grandi d'oggidì, che,
nulla a molti scientifici precettori de'rampolli de' grandi d'oggidì, che, deridendo
e la soda corretta eleganza, allevano de' geometri, de'matematici, de'fisici
corretta eleganza, allevano de'geometri, de' matematici, de'fisici...
allevano de'geometri, de'matematici, de' fisici..., de'diluvi di
, de'fisici..., de' diluvi di scienze, che poi non sanno
. idem, giorno, iv-61: o de' miei studi glorioso alunno / tu seconda
, 8-72: or te, padre de' pii, te giusto e forte, /
/ sollecite escon fuori alla divizia / de' fior, per trame cera, e porre
i vacui d'antichi alberi, nelle valli de' monti. civinini, 1-192: un
arno, quando tacque mancano. lorenzo de' medici, i-243: suave agli occhi tonda
o men capace: sgombrare il letto de' fiumi, dilatare l'alveo; ciottoli
, ma poi che gli occhi alzai / de' tuoi begli occhi al troppo chiaro oggetto
messer niccola appresso del re, niuno de' baroni osava alzare il ciglio. petrarca
1-512: egli loro mostrò appresso la creazione de' belli spiriti, i quali non conoscenti
per la qual cosa eterno esilio meritarono de' beati regni. aretino, iii-200: né
so ragionare com'è fatta la fede de' papi. della casa, 611
o poco più. g. de' bardi, 2-71: rispose [apollodoro]
hanno avuto ardire d'alzarsi alla scienza de' secreti divini e que'penetrali della deitate
bartoli [tommaseo]: le povere vene de' nostri monti non producono diamanti, rubini
. magalotti, iv-135: uguali nella somiglianza de' materiali, della pianta e dell'alzata
, della pianta e dell'alzata dell'edificio de' loro corpi. idem, 1-432:
un argine alzato giorni innanzi per compenso de' rotti muri. 5. figur
sono ricordate le spese per l'alzatura de' mantici; né in questo senso si ode
in qualche malvagia amabile. s. caterina de' ricci, 447: il vino rosso
. s. cate rina de' ricci, 5: datevi tutto a gesù
tremanti; / come ne gli occhi de' cortesi amanti / noi rimiriam talor
nato alle cattedre universitarie ed alle tribune de' parlamenti, eppure, dalla ignorante viltà
parlamenti, eppure, dalla ignorante viltà de' tuoi concittadini costretto al tavolo dell'amanuense
, in altrui / sol qualche effetto de' begli occhi sui. idem, aminta,
suddito alli duci e alli principi. libro de' sagramenti, 50-1: ma egli dee
difettose ed ingrate risonavano al- l'orecchie de' vassalli affezionati le trionfali e felici acclamazioni
le madri] provano nel vedere i figli de' loro figli, vien loro fieramente amareggiato
fiacchi, 83: non ci lagniam de' mali / perché son usi amareggiar sovente /
animi, sempre più amareggiati dalla presenza de' mali..., abbracciavano più volentieri
: la rena di mare... de' essere prima bagnata d'acqua dolce,
più richiede aspra la vendetta. lorenzo de' medici, i-33: né con l'uno
amaritudine e di noia. s. caterina de' ricci, 18:
bar etti, i-127: non è de' loro pranzi e delle loro villeggiature che
1 lombrichi terrestri tenuti nella decozione amarissima de' medesimi lupini vi campano molti giorni. marchetti
: tutti incarchi sostenere a dosso / de' l'uomo infin al peso ch'è
, amor, che tu sol viva / de' dolci amari pianti de'mortali, /
sol viva / de'dolci amari pianti de' mortali, / d'un vecchio stanco orna'
sentìa nell'inno la dolcezza amara / de' canti uditi da fanciullo. carducci, 28
i pietosi pianti e l'amare lagrime de' suoi congiunti fossero concedute. meditazioni sopra
quanto fu riso dianzi del suo falso trionfo de' germani. salvini, ii-350: diciamo
/ senza i baci e gli accenti / de' pargoli innocenti -e il puro amplesso.
amarore. tasso, 8-3-763: e de' purgati umori / il terrestre amaror cangiato
mortaro di bronzo pestarlo, sì come de' fare del lapis amatito. libro delle
, si conviene di questa benevolenza de' tuoi progenitori. petrarca, 24-11:
onesta povertà], se dalla oppinione de' volgari è dannata e son commendati 1
tasso, 7-19: ne la scorza de' faggi e de gli allori / segnò l'
, che quelli che sono di sotto de' cieli. amato2, agg.
essa subitamente non abbia molti amadori, de' quali alcuno con la sua bellezza,
antonio [giacomini]... nimico de' tristi e poltroni, amatore e premiatore
tristi e poltroni, amatore e premiatore de' buoni e valenti uomini. imitazione di
mercantessa, / a 'ncaparrar l'amor de' passeggieri, / ciurmatrice di poculi amatori
d'involuzioni e di laberinti. lorenzo de' medici, i-151: or, poi
cotali ambagi al giovinetto / fu mostro de' suo * fati il leggier corso: /
. una solenne e grande ambascieria da sei de' maggiori cittadini. idem, 12-59:
. machiavelli, 288: veggendo l'esercito de' nemici disse: « questi sono cavalli
personalmente. foscolo, v-364: fu de' più benemeriti della letteratura europea, illustre
magistrature, e venerabile per antica gravità de' costumi. manzoni, 823: in
: io so bene quanti amanti, e de' primi di questa città, m'hanno
portano inoltre gran quantità di diamanti, de' quali io veddi, serenissimo signore, imo
s. caterina de' ricci, 155: ora...
. davanzali, ii-339: l'ira de' principi è ambasciatrice della morte. marino,
, sogno fallace, alle veloci / prore de' greci; e nella tenda entrato /
i miei dolori mi schernivano. lorenzo de' medici, i-93: ambodue questi effetti causano
, 592: a messer jacopo [de' pazzi] non pareva che fussi riuscibile sendo
. idem, 593: [francesco de' pazzi] affermava che o a nozze,
i padri nostri, / sendo al governo de' lasciati regni / richiamati ambodue, gli
il fuoco irruvidisce e fa nere le superficie de' corpi, il gielo all'incontro lisciandole
: furono ambodue guerrieri, ambodue trionfanti de' loro nemici. redi, 16-iii-121:
, del quale è scritto nel libro de' giudici, che usava l'una mano e
versar la piazza della memoria de' galant'uomini vostri pari. nomi
debita fede in ambiguità caduta. lorenzo de' medici, ii-54: mentre è legata
: imperò che 'l vagabondo nella diversità de' pensieri si dilunga dal segno, che
caso si farebbe. s. caterina de' ricci, 55: sto in ambiguo animo
ti parrà forse esser nel travaglio / de' buoi entrato, o in pastoie condotto,
qual cosa si potè conoscere l'ambito de' cittadini, più nel senato, che nel
... dell'onore che mi fa de' suoi, da me ambitissimi comandamenti.
vizio di superbia; ed è uno de' suoi rami; ed è ambizione quando alcuno
, 11-132: l'ambizione dell'ufficio de' venti della balìa reggenti, ebbono a
ma quanto la virtù vostra et gratia de' cittadini vi darà luogo. leonardo,
cupidità. machiavelli, 24: dalla ambizione de' prelati nascono le discordie e li tumulti
8-19: credo che l'ambiziosa superbia de' veneziani per gravi discipline sia umiliata nel
questi vecchi sono molte volte più cattivi de' giovani, ché ce n'è oggi
il bel piè ridea / tutto il popol de' fiori, / e sì come a
/ quasi d'arabi incensi / le fean de' propri odor votive offerte. idem,
: il zolfo 11 fuoco. lorenzo de' medici, i-201: l'onda, più
; l'ambra somigli / al versar de' cristalli. carducci, 219: tu
/ concittadine degli eterni e gioia / de' patemi conviti eran le muse / ne'palagi
bel dio del- l'ellade avesse circonfuso de' vapori della sua ambrosia immortale. panzini
... conoscendo che l'ordine de' giudici in cartagine, per esser perpetui,
dire quanto luogo di diletto. lorenzo de' medici, i-32: andavo cercando qualche luogo
austerità delle alture è temperata dalla amenità de' vigneti. manzoni, pr. sp.
dà serenità all'animo. lorenzo de' medici, i-73: un luogo amenissimo dove
verdure, a le gioiose / contrade de' felici e de'beati / giunsero alfine.
le gioiose / contrade de'felici e de' beati / giunsero alfine. tasso, 1-49
laureti. parini, ii-43: io de' miei colli ameni / nel bel clima
forse sarà vera... l'autorità de' magi e degli incantatori, e l'
opinione del popolo fondato sopra questa autorità de' magi tiene per vero e chiaro,
questa pietra sia tenuta e posta nelle tazze de' briachi? cellini, 564: i
, i-721: nella parte più bassa de' fianchi [di una chiocciola] campeggiano
le dame lo ammansavano con le lusinghe de' begli occhi. = comp. di
buono al buono, rendono l'inimicizia de' tristi più acre. collodi,
130): e così nelli amichevoli modi de' nemici non si dee uomo fidare.
dico io, né il metter su de' pegni. idem, 596: coloro,
. s. cate rina de' ricci, 302: andremo sollecitando, che
si fida di persona e ha paura insino de' parenti e della moglie. leone ebreo
da narsete, con il quale nella guerra de' goti aveva tenuto amicizia, lasciò la
colla promessa del pagamento del mio debito de' dugento ducati, sopra il quale non
ducati, sopra il quale non espresse che de' sentimenti da vero amico. -amici
un gran servitore et amicissimo della casa de' medici. idem, 2-83 (445)
augustin son quici, / che fuor de' primi scalzi poverelli / che nel capestro a
produce r amilolisi. misera cupidigia de' mortali, la qual, solo alla propria
. varchi, 13-3: la scienza de' minerali... pare che abbia
ugurgieri, 90: velerai le chiome de' capegli, cuperte d'amitto purpureo.
tanto, che con tutto il sapere de' medici non se ne potette levare il livido
di marzo feci ammaccare altri nuovi fiori de' giacinti. idem, 16-iii-379: questi
il suo elmo ammaccato per le forze de' contrarii nemici. torricelli, 103: prendasi
sbavatura, che circonda esternamente i bozzoli de' vermi da seta. leggi di toscana,
è buono, o non buono de' vicini vostri, ch'è chi ama quello
, 11-11-3: molti savi ad ammaestramento de' presenti scrissono storie de'fatti passati.
savi ad ammaestramento de'presenti scrissono storie de' fatti passati. dante, cono.,
dei cinque sensi, 1-13: e de' fatti passati sì piglia ammaestramenti per le
. tommaseo, 3-iii-97: all'ammaestramento de' coetanei e de'posteri, egli doveva una
3-iii-97: all'ammaestramento de'coetanei e de' posteri, egli doveva una qualche notizia
..., sollecita i passi de' compagni, seguendo quelli d'ascalione,
correttrice e ordinatrice degli desideri, e de' costumi ammaestratrice. segneri, iii-1-278: nes-
fortuna, più ammaestrevole esemplo di me de' tuoi mutamenti. zanobi da strada [
estens. legare, agganciare. lorenzo de' medici, ii-155: o vuoi per ammagghiar
aure / e si mesce al cantar lento de' nauti, / mentre una nave in
, 482: in questo tempo giovanni de' medici ammalò. gelli, i-59: quanti
è fatto di figura simile al rombo de' matematici. e di qui lavoro a mandorla
le dame lo ammansavano con le lusinghe de' begli occhi. albertazzi, 174: io
in ciel, / e muta il suon de' bronzi e tare ammanta / oggi di
d'altre piante, al culto ignote / de' nostri campi, ammantasi. d'annunzio
fiori, ecc.). lorenzo de' medici, i-307: qual sieno i mia
luminosa stendea l'aurora in cielo / de' primi raggi il suo vermiglio ammanto. alfieri
mettetevi dentro il sommo bene, senza ricordarvi de' poveri saccardelli, amici e servitori vostri
... quanti affetti fossero negli animi de' poveri ammartellati. lippi, 1-42:
: e già son pieni / i banchi de' librai di mille e mille i fogli
[il ferro] si ammassella (fanno de' masselli) anco di quattrocento libbre.
tratti [gli scogli] dalle viscere de' monti..., e ammassicciati in
false, dubbie, che si chiama storia de' franchi. idem, pr. sp
. che di concedere l'ammasso libero de' grani ne'luoghi di mercato mediante una
.]: a tener dietro alle dicerie de' giornali, gli è un ammattimento.
.. di. mettere la borsa de' cento fiorini sotto un mattone dell'ammattonato.
.. per dargli qualche piccola ricompensa de' molti passi che fece in occasione dell'
punto meritevole di morte d'uomini; de' quali se ne tiene in questo caso quel
sono avvezzi, come è gran parte de' persiani: molti dei quali, essendovisi assuefatti
. leopardi, i-723: questa facoltà de' composti di due o più voci, è
aloè sia quel potentissimo e presentaneo ammazzatore de' lombrichi, come lo celebrano gli scrittori
12-8: domandò a'pisani l'ammenda de' suoi danni e interessi avuti per loro.
idem, 10-100: per penitenza e ammenda de' suoi misfatti e difetti, si mise
che alla 'ngiuria ricevuta dal poco senno de' giovani non guardasse tanto...,
apparecchiato. idem, i-565: le riprensioni de' più savi sostieni, e secondo il
rimango; e un solo breve istante / de' miei servi natali il fallo ammenda
non avere per male chi ti riprende de' falli che fai. s. giovanni crisostomo
quando tu ti ripenterai, o amenderai de' tuo'peccati? s. bernardino da siena
, 90: tu ti mondi de' peccati tuoi, e così amendandoti,
sull'osservazione degli altri specchiandosi, può de' medesimi suoi falli, e delle sue
. villani, 7-1: avendo memoria de' commessi mali non ammendati per tempo.
, una sentenza). statuti de' cavalieri di s. stefano, 180:
ne'cittadini nostri l'uso et consuetudine de' passati abbia adminicolo et possanza. o
, né diliberare tra loro. lorenzo de' medici, i-222: né nuovo pensier
ii-275: io non so se nel cerchio de' vostri studi abbiate ammesso quello della lingua
trovò chi admettesse bruttezza alcuna. lorenzo de' medici, i-23: lo stile della
16-iii-m: ammette che dal corpo corrotto de' ranocchi, e convertiti in terra si generino
giovani ad abbruciare un palagio della casa de' medici, ed uno d'iacopo salviati.
era ancora ammezzata, quando per mancamento de' guastatori quando per altra cagione; perché
capellano volgar., ii-337: non si de' guardare chi sia giovane o ammezzato.
buonarroti il giovane, i-534: e de' principi è arte propria, e più propria
amministrando gli uffici di chierico nelle chiese de' monaci..., diedi buon odore
qualche borgo o castello o villaggio, de' quali per tutto il camino se ne
.. la salute deh'anime de' prossimi, orando, predicando, insegnando
giorno il quale non al sommo amministratore de' mondani vizi, né alla fredda pigrizia
cura prenda [la nazione] della elezione de' suoi amministratori. cattaneo, ii-2-9:
non già m'era usufruttuaria ed amministratrice de' beni, che, moralmente, appartengono
ma è così facile all'uomo abusare de' suoi diritti, e il volgere a mal
, e da lui comandataci nell'amministrazione de' suoi sacramenti? manzoni, 139: di
. villani, 4-32: l'ammiraglio de' veneziani con tutte le galee e gli altri
: se voi vi contentaste della stima de' principianti delle scienze... potreste farvi
e l'imitazione gretta dei latini e de' greci, alla quale succedette il dispregio
aprire l'ammissione » (delle valvole de' condotti di vapore). = lat
figura non sarebbono degni di amore. lorenzo de' medici, i'9i: e,
la ammite è simile all'uova de' pesci, ed un'altra par fatta di
pedanti della novità, tentano l'ammodernamento de' linguaggi; soli i popoli sono potenti
loro medesimi dela pietà ch'elli avevano de' loro tenpi [= templi] e
d. 'ammollire: quindi gli ammollienti de' medici. fogazzaro, 5-119:
le delizie ammolliscono co'corpi gli animi de' giovani. tasso, 5-45: tancredi
ammolliscono co'benefizi, non cedono alle minacce de' futuri gastighi. giordani, ii-45:
per rischiarar la vista; mitiga il dolor de' denti, ma con maggior forza essendo
21: egli [cristo] de' suoi detti ed ammonimenti ci rende sofficiente
: la parola tua... de' consolare altrui, o insegnare o comandare o
.. tagliato l'orecchia a uno de' servi del prencipe, ammonendolo che
altra cosa, oltre a la disposizione de' membri. machiavelli, 632: stimimi tu
aver trovato i figliuoli crudeli tormentatori: de' quali come sia angosciosa qualunque condizione non
3-34: predicati, e ammoniti siete meglio de' vicini vostri. g. villani,
10 ammonitore. salvini, 39-iii-171: ammonitore de' pericoli; consolatore ne'travagli; soccorritore
campana che svegli altre riflessioni nell'animo de' miei concittadini. manzoni, pr. sp
, dee più studiosamente schifare l'ammontamento de' nomi propri, onde si origina languidezza
chiamarono gl'indici e le tavole de' libri, le quali ammontatamente tutte
allegri, 202: quei che cercano de' funghi, per ogni po'di scoperta ne
ammontato. tommaseo, i-531: non dico de' monumenti dell'arte comprati o rubacchiati all'
piangono il loro esilio ammontati nelle carcere de' musei. collodi, 379: il
segneri, iv-122: se la moltitudine de' seguaci rende miracolosa la setta dei luterani
parini, ii-94: ma al piè de' gran palagi / là il fimo alto fermenta
gli assalti, ché la maggior parte de' suoi erano ammorbiditi. c. dati,
: le mucide comparse degli ammorsellati, de' picchianti, della carne giostrata. fagiuoli
corpo il cibo competente; / pigliar nota de' più morbidi e triti...
[la zuffa] che alle case de' cerchi non andasse molta gente. sacchetti,
scienza gli stoici, i quali vogliono tammortimento de' sensi. 2. intorpidimento delle
adriani, 3-6- 145: ricordandosi de' piaceri già goduti, per mancanza di
mancanza di nuovi, tornano la memoria de' vecchi..., e gli riaccendono
, che il di lui seme sia dotato de' suddetti spiriti, ma che essi restino
inutili, ed invalidi per la corruttela de' fermenti rattenuti nell'utero. filicaia,
rigutini, 72: ammorzare par che ammetta de' gradi; spingere e estinguere, meno
vivifica e dà vera notizia della qualità de' colori, e l'ombra ammorza ed oscura
le semplicette lepri vanno a schiera / de' can secure, ad amorosa traccia: /
a'miei studi, ognor benefici ammorzatori de' miei acerbi pensieri. = deriv
149: scoscendere... è proprio de' rami dell'albero... e
rami dell'albero... e de' massi delle pietre, e delle montagne,
e prestamente soffocati, furono gli ammutinamenti de' soldati, ma ricomparvero fra la gente
fanti tedeschi, delusi da varie promesse de' pagamenti e seguitati poi da'fanti spagnuoli,
dicendo offesa la dignità, la indipendenza de' giudici. manzoni, 367: solamente l'
eloquenza ammutì, e atene fu serva de' retori. giusti, ii-324: in paesi
, 4-16: amnestia, cioè un dimenticamento de' mali. f. corsini, 2-572
e di prenderli coll'amo. lorenzo de' medici, i-276: né sotto l'ésca
ami. idem, 1-160: sazio de' vezzi perfidi e malvagi, / c'han
stramba e la lagina, essi a far de' lor piaceri in una parte del giardin
amore che gli dà morte. lorenzo de' medici, ii-43: l'amor farà men
un sole, / in me, movendo de' begli occhi i rai, / cria
se non insania, / a giudizio de' savi universale. castiglione, 429
io non solamente non saprei biasimare alcuno de' veri amanti, anzi lodo un disio
: perch'a lui m'appiglio. lorenzo de' medici, ii-3: quella vaghezza,
giovinezza, amore, / sospiro acerbo de' provetti giorni. tommaseo, i-i77: morte
tommaseo, i-i77: morte ed amor de' tuoi mister', natura, / de'tuoi
amor de'tuoi mister', natura, / de' tuoi misteri, o fede, apron
obligato a disporre in ordinanza la schiera de' miei argomenti, per chiaro altrui dimostrare quel
io canto. tasso, 7-19: e de' suoi strani ed infelici amori / gli
1295: tirsi mi dié notizia intiera / de' suoi secreti ed angosciosi amori. bruno
iii-244: [i] n guiderdon de' suoi sublimi amori / porta l'orsa del
. dotti, iii-246: api amorose noi de' nostri amori / qui sussuriam le gioie
: clori, se nulla restati / de' pregi antichi, e tendi invan risplendere,
d'amóre: essere innamorato. lorenzo de' medici, 217: amar non puossi chi
giovinetti, che di cogliere il frutto de' loro amori già tanto tempo cercavano
ciascuno come si conviene. lorenzo de' medici, ii-102: o dolci frati,
in ogni luogo aver si vuol de' suoi, / che son di più amore
che fa cari gli orti / de' suburbani avelli alle britanne / vergini, dove
all'amore d'italia, al bene de' fratelli io dovessi sacrificare la vita.
e'gittasse fiamme d'amore. lorenzo de' medici, ii-53: d'un amor
qual nasce dell'amor del mondo e de' perversi desideri di quello, e in
. idem, 11-17: poi che de' cibi il naturai amore / fu in lor
, 1-280: amor di febo e de' celesti è deio. tommaseo, i-161:
si vedevano aggirarsi lì sotto per amor de' fichi, lenti lenti, curiosi e cauti
vogliono esser posti lontani da le case de' cittadini, per amore de gli incendii.
il veggio o di lui penso. lorenzo de' medici, ii-153: se tu sapessi
bellezza, ne investe e ne fa godere de' benefici e privilegi di quella e ci
che questo universo fussi fatto e composto de' quattro elementi in questa maniera: che
, si pinge figurato. (qui de' essere la figura de l'amore pinta sì
): quantunque amor volentieri le case de' nobili uomini abiti, esso per ciò
per ciò non rifiuta lo 'mperio di quelle de' poveri. idem, i-204: amore
ventilando, / qual la faretra empiea de' freschi fiori, / poi sovra il letto
rigidi martiri, / e la stagion de' redivivi odori, / fra le gioie del
come ha fatto ora con la sua de' due, per la quale s'allegra
, nel quale ho fatto scrivere ventiquattro de' miei sonettacci. magalotti, 9-2-91:
morelli, 278: non essere ingrato de' benefici ricevuti, riconoscigli da chi gli hai
gli amorosi preghi / e le lagrime sante de' mortali / son giunte manzi a la
con gran piacere se godeano. lorenzo de' medici, i-65: or li amorosi e
quando ei più crede al fondo esser de' mali! idem, 6-ii-47: a voi
quale è fonte di tutto amore. lorenzo de' medici, ii-147: con amorosa voce
: essi proveranno l'un verso l'altro de' sentimenti vivissimi, tenerissimi, amorosissimi,
non ho fatto mai, se non de' sonettucciacci amorosi. nievo, 144:
, iii-32: certo egli è l'amostante de' pesci: o che bel nome,
porraccio. differisce dal porro ordinario nel capolino de' fiori più piccolo, e nelle foglioline
s'indraca, cioè [la schiatta de' cavicciuli] fa come lo draco, ed
di essa i più remoti confini, de' quali sinora non udisti parlare, non
è mia opinione, ragguagliando l'ampiezza rispettiva de' due paesi il nostro sia il più
due paesi il nostro sia il più ricco de' due, per la viva ragione che
non questo, potendovi assicurare che ciascuno de' campi e de'prati nostri produce almeno
potendovi assicurare che ciascuno de'campi e de' prati nostri produce almeno il doppio d'
soffre, ingresso libero ai migliori / de' messeni concedi. foscolo, iv-353: le
verità ed ampiezza le vite ed opere de' pontefici, distenderebbe la storia civile della
alle fiamme e le delizie amene / de' bei palagi, antico / sudor degli
213: felice te che il regno ampio de' venti, / ippolito, a'tuoi
ampioso lagume, / ch'a piè de' monti faceva un gran fiume. =
mali, se bene dotato sì ampiamente de' beni della fortuna, era spogliato quasi
. letter. abbraccio. lorenzo de' medici, i-268: o parolette, o
; diffusamente, copiosamente. lorenzo de' medici, i-63: di questa parte diremo
esposizione del sonetto. s. caterina de' ricci, 4: sono certa il signore
. idem, 387: gli esempli de' quali [pontefici] ampliorono in modo
i viniziani] non aveano da temere molto de' loro capitani, ma, come egli
dovrebbero tutti quelli che attendono al culto de' terreni, alla moltiplicazione e conservazione delle
che v'intervenga ristri- zione o ampliazióne de' significati. beltramelli, i-213: ciò
e bello, se costui dico è de' virtuosi migliore. buonarroti il giovane,
3-201: commemorò da principio i meriti de' re francesi con la religion cristiana,
anticamente un serpente con sette teste, fu de' greci, e de'latini poeti un
teste, fu de'greci, e de' latini poeti un favoloso trovato, ed una
algarotti, 1-446: il sistema politico de' veneziani, chiamati allora signori delle coste,
nelle còse virili et ampie. lorenzo de' medici, i-4: [propose]
[propose] amplissimi premi a chi alcuni de' versi omerici gli apportassi. machiavelli,
fabbrica dello strumento una più ampia descrizione de' suoi usi. baldinucci, 133: regione
il signor marchese albergati, senatore amplissimo de' quaranta di bologna. c. gozzi,
non avesse quasi fatto venire alle pugna de' nostri librai..., i miei
posson racchiudere, fuorché nell'intima corpulenza de' solidi naturali. manzoni, pr.
altro che ad attestare ampollosamente l'impotenza de' loro autori. palazzeschi, 3-30:
ore che dianzi meste / ministre eran de' farmachi, / oggi l'indica veste /
e trito zolfo; / perché dal morso de' volanti insetti / e dagli estri
. segneri, iv-145: l'istesso dicasi de' calvinisti, degli anabattisti,..
religiose, la religiosità e le superstizioni de' tempi di omero, ne'tempi di
v-518: questa credo che fosse l'arte de' servi lettori, o anagnosti, de'
de'servi lettori, o anagnosti, de' quali si servivano gli antichi. prose
morale, l'ahegorico e l'anagogico: de' quali il primo è assai semplice ed
difficultà; il secondo è per ammaestramento de' costumi; gh altri due servono più
, che fui l'ultimo a godere de' suoi dottissimi insegnamenti; l'ultimo sopravvivente
in chimica, e non fare analisi de' composti. tommaseo [s. v.
,... ho fatta scelta de' seguenti problemi così curiosi, e tanto
che l'arte chimica si è uno de' più acconci e de'più nobili istrumenti
si è uno de'più acconci e de' più nobili istrumenti per rinvenire analiticamente la
analitica e de la civile che tratta de' costumi; simile in una parte a
, e ne l'altra a le dispute de' sofisti. bruno, 3-673: la
che in grecia vissero avanti che la scienza de' corpi cedesse a quella delle parole
sopra virgilio, sopra orazio: ne traduceva de' gran brani, li commentava a mio
quella di coloro di sparta, l'esercito de' quali va oltre a suono di zufoli
né conforto alcuno è sanza le misure de' piedi anapesti. speroni, 1-1-182: la
il naso arricciato con l'ampie anari, de' quali usciva molte e grandi setole.
occupa ancora le cellule tra gl'interstizi de' muscoli e delle membrane,...
idropiche, il tenerle cioè sopra a de' carretti,... che è appunto
a chi nega che alla perfetta remissione de' peccati si richiedono tre atti del penitente
, perché della varietà e del sito de' membri umani ci fa vedere e conoscere
; secondo, manifesta le particule de' membri sottoposti e soggetti a mille infirmità
preveder la disposizione ch'à da esser de' corpi nostri; quarto, e ultimo,
curar con sapienza i mali, essendo prattici de' luoghi dove le malitie s'annidano,
si fa strada fra fibra e fibra de' più pingui mollami fino alle carni e
, forse che 11 rende più atti de' meno anatomici a guerire più quantità di
cosa intende, che a far anatomia de' cori. campanella, 2-129: la mirabile
[i naturalisti] esaminando le anatomie de' corpi... andranno in estasi di
avessi tanta fortuna di rinvenire chiaramente qual de' due fosse il maschio, e qual
baldinucci, 102: nel far menzione de' muscoli, non andremo con l'ordine
, / se dell'uve e se de' vini / far volesse notomia. leopardi,
delle osservazioni da voi fatte sui crani de' gozzuti, le distribuirò fra questi medici
l'anatomia dell'uomo (come essi fan de' condennati a morte, anatomizzandoli) e
..., il particolareggiamento de' muscoli anatomizzati senza pregiudicio della mor
le sponde / de gli stagni e de' fiumi in strana guisa, / braman lavarsi
: le ancihe già liberarono roma dalle insidie de' nemici. idem, 427: l'
a te sono ognora, / tributarie de' cor, mih'alme ancehe. sempronio,
ancehe il cane affida, / al par de' giochi, al par de'cari figli
/ al par de'giochi, al par de' cari figli. alfieri, 9:
perfino. bàlducci, iii-308: fa de' regni e de'regi alte rapine /
bàlducci, iii-308: fa de'regni e de' regi alte rapine / morte, e
sua casa non si partìo anche. meo de' tolomei, vi-n-43 (15-8):
scola sono varie opinioni anco nella materia de' sacramenti. marino, 316: con la
non ne faccio più, come anco de' versi sul gusto di quelli che un tempo
poi fatti n'avean cumuli spessi, / de' quali, senza mai farvi ristoro,
erano pie ed innumerevoli come le ali de' cherubini ne'fondi delle ancóne giottesche.
scogli l'unci- nute ancore, e de' segati mari e della lunga via le meritate
strumento di ferro, il quale dall'un de' lati ha più rampi- coni, e
, 5-1-146: ciò la maggior nave de' nimici... vedendo, muta
. ferma su l'ancora ritorta / depose de' suoi duci il peso grave. d
petrarca, 80-34: s'io esca vivo de' dubbiosi scogb, / et arrive il
errare, potrebbe nondimeno talvolta errare alcuno de' suoi interpreti ed espositori, in vari modi
, averessimo ancora,... de' comici e delle comiche eccellenti. 7
stende,... rompe l'impeto de' cavalloni,... e non
, pur nondimeno tuttavia sospettava. lorenzo de' medici, i-12: alla necessità della vita
sugli eserciti, ha bisogno del favore de' provinciali a intrare in una provincia.
, 7: andando ciò per gli orecchi de' bolognesi, molto sparlarono contro al crudele
, e questo, che ha un de' suoi piedi sopra il semicircolo della staffa,
lunghi andamenti, ma per gli effetti de' cattivi costumi. crescenzi volgar., 5-19
celabro, allora si raunano gli andamenti de' sensi sensibili degli uomini. boccaccio,
o grazioso apollo, per lo merito de' cui raggi io dimoro in tanto bene,
i movimenti della mente, o i frutti de' meriti nostri? idem [s.
re del giappone sapesse tutti questi andamenti de' frati, nulladimeno lo dissimulava. g
non mancarono di quelli che presero sospetto de' suoi andamenti in così fatta occasione.
. b. martini, 2-1-325: uno de' più riguardevoli cambiamenti musicali era il movimento
per mia parte ciascun besso. lorenzo de' medici, ii-21: or su andianne presto
per le vie del borgo / dal ribollir de' tini / va l'aspro odor dei
ben ne vo io, se non esco de' gangheri. piccolomini, xxi-1-300: l'
andare e andrebbegli ad aprire. lorenzo de' medici, ii-28: lasciò la starna andare
che e'si lasciano andare alle voglie de' litiganti. g. m. cecchi,
chi veniva trasse fuori questa sua borsa de' fiorini che aveva. ariosto, 7-14
e piccoli, poterono vedere. lorenzo de' medici, ii-30: quanto più vanno,
,... sguarda nelle fosse de' cimiteri. boccaccio, dee., 1-1
non so s'e'vi rammenta / de' tempi com'andaro umidi e molli. lalli
e manfredon ne va poco contento. lorenzo de' medici, ii-29: tu se'matto
i figli riescono tali, è la testa de' padri che anderebbe rotta, almeno novantanove
pettinato come voi potete vedere. lorenzo de' medici, ii-32: fatto questo, ciascun
i cavalieri è da considerare quale schiera de' nemici va innanzi, e quale appresso,
andando manasar re cmdele sopra le terre de' giudei, e combattendo il popolo giudaico
, cioè a fune e legno, dar de' calci al vento, ballare in campo
qualcuno: essergli paragonabile. lorenzo de' medici, ii-152: ella potrebbe andare al
ferventi sollecitudini furono la cagione che in niuno de' pregati andasse l'elezione del ponteficato,
... con la prima lettera de' versi del sonetto accennare il loro nome,
vuoi andar con dio, va'col prior de' diavoli. idem, 139: v
.. disse la contessa a quella de' quatro: -e come vi sta di
peggio - la contessa si volse a quella de' cinque: -e a voi come
: -e a voi come sta de' cinque? -rispose: -che sempre sono
esprimere stupore, incredulità. lorenzo de' medici, ii-25: tira, buon can
là. segneri, i-549: la croce de' principi sono le udienze. la croce
principi sono le udienze. la croce de' prelati sono le visite... la
le visite... la croce de' maritati è la sofferenza, e così va'
romore, il quale andare non suole esser de' predoni. seneca volgar [crusca]
ghiaccio lentamente indurato, con l'andar de' secoli, si formi il cristallo. leopardi
imaginare colla fantasia, per i belli andari de' panni e delle arie che e'diede
. buonarroti, 1-125: fu proprissimo de' medici quel pileo,... essendo
tempo ad ascoltare l'andare e venire de' carcerieri. settembrini, 1-19 7: nelle
andaro di pieno andare verso le logge de' nemici. -di queir andare:
sono molti acutissimi, e sull'andare de' buoni epigrammi de'greci e de'latini
, e sull'andare de'buoni epigrammi de' greci e de'latini. idem, 16-iv-180
andare de'buoni epigrammi de'greci e de' latini. idem, 16-iv-180: quell'altro
quell'altro liquore che gronda dalle guaine de' denti [delle vipere] ha un
di par saranno ambo puniti: / ella de' suoi commessi errori inanti, / egli
suo bene non mi lascierà sentir la noia de' miei incomodi. d. bartoli
affanno: / ei le storie d'amor de' tempi andati / ti ridiranno. panzini
, e negl'intrigati andirivieni e meandri de' canali sanguigni. vallisneri, ii-312: diciamo
seco per lo andito lungo le camere de' signori, della sua condotta ragionando,
bosco di coralli terrestri portanti alla sommità de' rami ampie ciocche di fiori.
annunzio, iv-1-63: udivasi rintronare lo scalpitìo de' cavalli sotto l'androne sonoro. panzini
nostra lingua anelare et ansare. lorenzo de' medici, i-149: qual più propria
far cimento del valore e della forza de' proci, presenta loro avanti il fortissimo
d. bartoli, i-424: alle bocche de' venticelli del cuore v'ha tendinetti,
, 42: transvolar le serene / forme de' sogni improvvido / l'uom ricontempla:
giace anemica la musa / sul giaciglio de' vecchi metri. cagna, iii-203: la
consegnare la scatola, entrovi le cipolle de' fiori, e le radiche degli anemoni
di latta o di lamiera, uno de' cui lati è incartocciato in forma di tubo
tu anfani a secco, proverbio antico de' fiorentini, e usato dal boccaccio,
altra nella coda, correndo da ciascuno de' capi, circulato il tratto del corpo.
lasciar una laguna anfiteatrale, per porto de' navicelli. anfiteatro, sm. archit
* il marchese b. è uno de' primi anfitrioni 'il nostro anfitrione,
, sono le fraudi, sono le oppressioni de' poveri angariati. beccaria, 1-5x6:
faccia naufragio, o cada in preda de' corsari o de'pirati, il principe
o cada in preda de'corsari o de' pirati, il principe che l'ha
primo dì dal ciel una angiolèlla. lorenzo de' medici, 1-2-147: sicché a un'
continuo e certissimo. 5. caterina de' ricci, 2-189: arrivati a quel felice
ch'ancor meco alberga, / fu de' begli occhi vostri aperto dono, / e
cantando osanna / così facciano li uomini de' suoi. idem, par., 2-11
imagine, tutte andavano a'dolenti regni de' malvagi angeli..., e a
/ la milizia de gli angioli e de' santi, / che ne impetri vittoria ella
, quanta parte dell'animo mio e de' miei pensieri, quanti sentimenti del- l'
iv-1-272: le campane... de' cappuccini sonavano l'angelus nel crepuscolo, confusamente
lauderà 'l mio signore ». lorenzo de' medici, 5-3-165: e'l'an-
e affettuoso). s. caterina de' ricci, 245: la vostra nipotina.
, 452: avevo avuto gran contento de' vostri quattro angiolini venuti con loro madre
. bimbo morto. s. caterina de' ricci, 297: se ne rallegri,
marino, 6-21: ciascun canton de' quattro innanzi sporge / una torre angolare
e meno apparenti, tralasciando la rappresentazione de' sottigliumi, e sfuggendo sopra tutto l'
creato dalla linia incidente e dalla refressa, de' quali ne resultò le superbe e minacciante
l'un con l'altro ne'corsi de' fiumi consuma gli angoli delle pietre.
cherrei. simone da cascia, 1-11: de' quali alcuni furono morti di ferro,
idem, i-236: o ultimo termine de' dolori, infallibile avvenimento di ciascuna creatura
infallibile avvenimento di ciascuna creatura, tristizia de' felici e disiderio de'miseri, o
creatura, tristizia de'felici e disiderio de' miseri, o angosciosa morte, vieni a
1925: tirsi mi dié notizia intiera / de' suoi secreti ed angosciosi amori. sempronio
mescolato con molte angosciose voci. lorenzo de' medici, i-165: pensavo, amor,
velen la terra apra e divida. lorenzo de' medici, i-192: perde ciascun senso
. idem, 16-iii-364: il volgo de' pescatori porta credenza che l'anguille siano
: l'angurie sono di spezie e sapore de' cetrioli, lunghe come zucche, ma
lumaca, sì perché il tremendo fragore de' tuoni e lo strepito dehe grida e dehe
e di tempo decretò inviolabili le persone de' rappresentanti del popolo. foscolo, v-122
semplici e le meno angustiane il commercio de' grani. tommaseo [s. v.
., i-proem.: adunque io piero de' crescenzi, nato cittadino di bologna,
che sono anici coperti di zucchero, de' quali con una mano se ne pigliano le
via e'sogni; desta l'appetito de' cibi: per queste cagioni alquanti lo chiamorono
la quale non ha dimensione. lorenzo de' medici, ii-48: i ben della no-
fantasmi, che le pervengono dagli organi de' sensi esterni, e gode e patisce
abbia difinito o no se l'anime de' bruti sieno materiali o immateriali.
i pittagorici ed i platonici, dal moto de' cieli ca gionarsi suoni ottimamente
3-3 (287): ricordandosi de' conforti datile dal frate dell'opera della
il pregò che messe dicesse per l'anima de' morti suoi. paolo da certaldo,
ti fa bene, e per l'anime de' tuoi passati. sacchetti, ii-166:
da'bei stellanti chiostri, / cinta de' raggi sì del vero amore, /
le vie del borgo / dal ribollir de' tini / va l'aspro odor de i
. colletta, i-105: restrinse le ordinazioni de' preti a dieci per mille anime.
la cima di esso tra 'l più folto de' giovani rami. -seme dei frutti
. vasari, 1-1267: il primo de' quali rovesci di medaglie era la deduzione
in un nocciolo; tratta la similitudine de' noccioli di pèsca o d'altro frutto,
'l peso; tanto è l'amor de' fiori e gloria di generare il mele.
tanti anni tra noi, all'ombra de' cappelloni de'gesuiti, e de'troni
anni tra noi, all'ombra de'cappelloni de' gesuiti, e de'troni e tronfili
all'ombra de'cappelloni de'gesuiti, e de' troni e tronfili e tronucci de'principotti
e de'troni e tronfili e tronucci de' principotti austro-borbonico- italiani, che dio faccia
ii-390: fece... la chiesa de' zoccolanti aprire, spazzare, dirvi messe
, non che a ragionare. lorenzo de' medici, i-96: udire e spirare
creò iddio, oltre alli angeli. de' quali i primi sono li animali formali
davanzali, i-89: ecco qui la gloria de' cherusci: per li costui consigli s'
savio estimatore si dee, a proporzione de' corpi. f. negri, 121:
idem, i-244: anche l'organizzazione de' più minuti e invisibili animaluzzi è una
. illustriss., che alcuni filosofi de' più venerandi hanno creduto che il nostro
, tutto animava / la bell'arte de' vati. 2. figur. di
scrivere mi solete ricordare che le storie de' nostri tempi non daranno altra lode agl'
sentiva una tristezza, quasi uno spavento de' passi già fatti. palazzeschi, 1-118:
: cotal primo parlare... de' poeti teologi, non fu un parlare secondo
a giudici ordinari, nondimeno è proprio de' principi, che sono legge viva e
: le preste animavversioni, ovvero giustizie de' rettori, generano più spavento nelle menti
rettori, generano più spavento nelle menti de' popoli, che quelle che si fanno secondo
di stamattina è stata una continua animavversione de' costumi di oggidì ', perché la è
redi, 16-ix-214: questo tal dolore de' denti cariosi sempre suol durare, finché
immagine e ombra dello animo. lorenzo de' medici, ii-97: l'animo che
primi secoli della dilatata religione ne'templi de' cristiani per risvegliare gli animi fedeli alle divine
non si sa levar alto, né proporsi de' fini nobili. nievo, 5:
, e recò a suo animo; de' quali furono i medici e'bordoni,
di firenze e i più antichi. de' quali alcuni dicevano gli uberti, ed
per saperne bene parlare, legga i libri de' detti savi. -fermare vanimo in
che nello aprire tre volte il libro de' vangeli gli sarebbe dimostrato quello che a
cose, che fanno la maggior parte de' giovanetti, di volgere l'animo a qualche
passavanti, 119: chi è bene contrito de' suoi peccati, non gli va l'
sia che, non ostante la guerra de' sassoni, bastò l'animo al detto
: incoraggiare. leggenda della beata umiliarla de' cerchi, 8: davagli animo
, e non s'avveggono che sapete far de' giganti. -esclamazione di incoraggiamento:
ti domandano tutti quanti; abbi misericordia de' tuoi, o turno; poni giù l'
ontosa e altiera, e a grande animo de' franceschi, per la vituperosa e sdegnosa
nacquero quelle donne, che nelle fiamme de' loro morti mariti animosamente salirono. idem
(i-130): animosamente in mezzo de' turchi si mise, e combattendo animosamente
con entusiasmo. poliziano, i-2-11: de' ben, che la fortuna attorno gira
cagione che alla maggiore parte delle case de' ghibellini di firenze non piacea la signoria
curione animosissimo ed eloquentissimo, del collegio de' tribuni. savonarola, 5-13: essendo
ver l'insegne le disperse genti / de' tamburi animosi il suon raguna.
bellezza, simile a quello che nel collo de' germani o anatre si vede. f
bagnare, inondare, irrigare. lorenzo de' medici, i-196: ma le lacrime mie
grosso collo, che sorge da imo de' fianchi a foggia d'annaffiatoio. pea,
o istoria / con gli autentichi libri de' mercanti, / che son la vera
, e al naso cognoscono che non è de' loro. ariosto, 17-43: tosto
papa] che ciascuno, nelle vacanze de' beneficii pagasse un'annata alla camera.
i papi sogliono riscuoter dopo la morte de' vescovi per le nuove collazioni: affermando
per conoscere; ma per l'annebbiamento de' sensi corporei e mortali non arrivano alla
cavalca, i-87: tendete le reti de' sillogismi, credendovi la verace luce annebbiare
l. salviati, ii-1-67: il rimanente de' vocaboli, ci ha in guisa annebbiati
/ altro non son che il fumo de' sospiri / d'un infinito stuol di
. dossi, 412: se lo specchio de' miei amori ideali restò talora annebbiato dal
esso umore troppo abbondante annegherà la virtù de' semi. belcari, 3-3-119: ogni studio
ma oimè, che nell'ampio mare de' suoi dolori egli non è solo sbattuto ed
molte faccende, e da sì gran macchina de' suoi negozi vi si fosse annighittito.
non corrotte, e per anne- ramento de' semi. annerare, tr. {
, avvolgere d'ombra. p. de' bardi, 1-13-29: il polverio fin sopra
forte il cavallo. p. de' bardi, 1-8-37: onde 'l terren per
segneri, iii-1-276: vi son de' fulmini, che non abbruciano, ma
annesse, fede e umiltà. lorenzo de' medici, i-132: nella vera bellezza di
poiché questo è annesso alla natura intrinseca de' suoi elementi. foscolo, ii-2-10: tanto
un'ancora. magazzini, 4: ma de' nesti sconvenientissimi, com'ho detto,
di scienzia e filosofia mondana e di potenzia de' re e de'signori viene meno,
mondana e di potenzia de're e de' signori viene meno, ed è già annichilata
arcane sue fonti entro al più chiuso / de' lochi annida. 2. intr.
che in cestelle s'annidino. lorenzo de' medici, i-275: semplice e bianca sanza
anima e quasi convertita in abito. lorenzo de' medici, ii-37: chi in semplice
quel cerchio annida. machiavelli, 841: de' principi e de're vive nel petto
. machiavelli, 841: de'principi e de' re vive nel petto [l'ingratitudine
s'entra ora, c'è sempre de' birboni annidati. deledda, ii-785: foglie
aquile, / davanti i flutti de' marsi militi, / co 'l miro fulgor
: ringhiare, non si dice egli ancora de' cavalli? - rignare si dice,
., ii-1-222: il fremitare e tannitrire de' cavalli. ariosto, 31-87:
l'annitrir confuso con la voce de' soldati. = v. annitrire1
ottobre era la ricorrenza del più brutto de' miei anniversari. io era stato arrestato
carducci, ii-8-192: lunedì, tanniversario de' primi tuoi baci, che mi bruciano
petrarca, 12-n: i'vi discovrirò de' miei martiri / qua'sono stati gli anni
tanta baldanza amore / ch'i'vi discovrirò de' miei martìri / qua'sono stati gli
... lasciò tutore e governatore de' suoi beni castruccio. tommaseo, i-245:
questo senso, si addimandano civili a distinzione de' mesi e degli anni astronomici, a
, iii-26-187: quei da ben uomini de' cinesi, lettori miei umanissimi, sogliono
tommaseo, i-511: il second'anno de' miei studi medici, tomai di casa in
de gli ultimi anni, / donna, de' be'vostr'occhi il lume spento,
anni, / cagion sola e riposo de' miei affanni. -a mezzo gli
/ chi non mi dona il fior de' suoi verdi anni. carducci, 999:
chiome / oggi ti canto, o re de' miei verd'anni, / re per
della casa, 2-2-92: gli animi de' buoni e virtuosi, colla simiglianza de'
de'buoni e virtuosi, colla simiglianza de' costumi, di fermo e caritativo amore annoda
volgar.], 32-16: gli argomenti de' suoi predica tori sono annodati
di tagliare, e diradare i fiori de' suddetti peri, egli è subito che si
ruberto di baviera, che fu eletto re de' romani e nuovo imperadore, il
desidero che tu possa nell'avvenire condurre de' giorni più felici di quelli che ora
andare innanzi né tornare addietro. lorenzo de' medici, i-244: un venticel suave
altri dicono annominazione, sopra l'asticciuole de' pennelli, e sopra quell'altre verghette.
, erasi convertito in succo e sangue de' nostri popoli. idem, i-69: pregava
codesti flagelli... veniva quello de' privilegi e delle privative,...
, ma io t'annoterò nel catalogo de' santi. galileo, 1-2-310: nel quale
. buonarroti il giovane, 9-750: de' vari stuoli miei ch'io chiuggo in
16-i-233: fino a qui le annotazioni de' deputati, alle quali mi sia lecito
gente, e perché s'annottava, que'de' fiorentini si ritrassono. boccaccio, v-150
in un sagro bosco li principali e de' popolari i più animosi, e quando li
segni, 2-287: dopo l'annoveramento de' quah abiti,... comincia a
nobili, che le morali. lorenzo de' medici, i-271: e chi potessi contar
: già gliene pareva esser possessore [de' ducati], e già gli era
enumerare, passare in rassegna. pietro de' farinelli, vi-n-233 (18-9): se
figura annuale a ciò concordevole. lorenzo de' medici, i-146: era nel tempo bel
francesco da barberino, 382: questa de' sapere quanto ella in casa hae
.]: era dubbio, nell'apparenza de' liberi suffragi, la sincera annuènza del
querelle di oppressi, che l'eccelso conseglio de' dieci fu constretto annullar tutte le cose
meco di lui faceva, quasi consapevole de' suoi fatti, annullava. giov.
la rosa] / ha qual donna de' fior trono di spine. manzoni, 896
pensiero corse subito ai parenti,. de' quali da tanto tempo non avevamo notizia,
lorenzo de' medici, i-161: e la speranza che
ridotte, scemare. b. de' rossi, 1-2: aveva [il palco
che ne l'alpestri cime / abitate de' monti. compagnoni, i-89: ci
i-527: e ciò che io in guiderdone de' ricevuti servigi v'intendo di rendere si
si venne annuvolando / sentendo lo stridor de' gran dimoni. arrighi, xiv-117:
. v.]: dicesi delle rivoluzioni de' pianeti quando son considerate rispetto al punto
anomali, e sentono talora della natura de' verbi in isco e esco, presso i
e a quest'effetto mi fa scrivere de' biglietti anonimi. manzoni, 135: finalmente
, e vengono qualificate non già dal nome de' soci,
certo io era spaventata per lo suono de' piedi, e grande ansata di bocca soffiava
grande ansata di bocca soffiava nella benda de' capelli. ansato, agg.
difender la loro libertà contro alla potenza de' persiani. cattaneo, ii-2-177: tutte
di pelle, ed è quella de' febbricitanti nel tempo del freddo febbrile, come
mai della memoria, né ancora ansiare de' fianchi. beicari, 3-3-124: solo
questo vagamento, se non l'ansiato pensiero de' predicatori santi, e'quali quando desiderano
colonne volgar., 1-261: della morte de' suoi mirmi- doni molto si dolse
sollecitudine del corpo tanto ansia. lorenzo de' medici, i-134: per questa cagione la
, timoroso della fede e della insolenza de' seguaci. = voce dotta, lat
lagnolo, quel paragone o piuttosto quell'antagonista de' pittori antichi, e il corifeo di
all'artico e all'antartico emisfero / de' ranocchi l'omero. -ant.
, ii-260: valicati i termini, io de' capitani, voi degli eserciti antecedenti,
. machiavelli, 732: mancando alcuni de' superiori e antecedenti a lui, la
. michelangelo, 68-6: cain fu de' vostri antecedenti, / né voi da
. giannotti, 2-2-95: similmente quelle de' savi grandi si leggono prima che quelle
savi grandi si leggono prima che quelle de' savi di terra ferma; le quali antecedono
ferma; le quali antecedono a quelle de' savi di mare. buonarroti il giovane,
carcere, come uomo che si fosse valuto de' danari publici. castiglione, 138:
antecessore di luigi xvi di chiamarsi rappresentante de' suoi popoli? leopardi, i-81:
a trapassare l'ordine e il modo de' loro antecessori. boccaccio, i-3: commossa
più volentieri da'greci perché celebrò le vittorie de' loro antecessori contra barbari. l'aurora
alle volte l'aureola si abbellisce de' colori iridati degli anelli colorati, e consta
; e al petto ignudo / l'amor de' miei è antemurale e scudo. lancisi
della repubblica cristiana, mancheranno le persone de' suoi figliuoli e de'suoi cittadini?
mancheranno le persone de'suoi figliuoli e de' suoi cittadini? = comp.
sempre furono dissipatori e versatori del sangue de' guelfi. machiavelli, 396: seguitava
fischiare cento diversi venti intorno, uno de' quali ne ruppe un'antenna, e
carducci, 83: e canta forte / de' venti e de le antenne al cigolio
sbavatura, che circonda esternamente i bozzoli de' vermi da seta. dall'una delle
zacinto! all'antenoree prode, / de' santi lari idei ultimo albergo / e de'
de'santi lari idei ultimo albergo / e de' miei padri, darò i carmi e
mente al detto di coloro, che scrivono de' tempi antepassati senza aver l'occhio alla
gentili scrittori si declami contro la copia de' sacrifici, alla sincerità di cuore e
s'arma napoli a gara alla difesa / de' maccheroni suoi; ch'ai maccheroni /
, ii-527: non mi curo gran fatto de' tempi anteriori al secolo decimosesto. carducci
e non a torto, delle anticaglie de' governi di prima, che la rivoluzione francese
. lubrano, iii-419: con deliquio de' cigli / sorger mirai piramidi cadute;
lo passano dall'una spalla all'un de' fianchi, come si portava anticamente il
come era anticamente abitudine, il ricavo de' bozzoli in ragione dell'oncia di semente.
i concorrenti: e nelle gran corti de' principi sogliono essere molte le anticamere,
si scompartiscono i concorrenti secondo le diversità de' loro stati e dignità. segneri,
a prevenire i bisogni veri o fittizi de' loro odiati padroni. collodi, 736:
villani, 5-39: la casa de' giacoppi detti rossi, non però di grande
già per antichità erano guaste le immagini de' bugiardi iddii. idem, iv-79:
di moltiplicare quanto è possibile remissione de' tre paoli dalle tasche del forestiere.
combattere d'appresso, diffidandosi della virtù de' suoi, anticipò di fuggirsi. p
ma le femmine d'ogni piccola anticipazioncella de' sangui si conturbano. =
i testimoni più gravi degli antichi costumi de' popoli. alfieri, i-34: egli
39: con lei / era il pensier de' vostri antiqui vati, / quando annunziaro
. ariosto, 1-22: oh gran bontà de' cavallieri antiqui! varchi, 18-1-98:
orecchi e sì frequente, / voce antica de' nostri, / muta sì lunga etade
antichissima selva, onde fu inanti / de' nostri ordigni la materia tratta. marino,
: questa degnità dilegua tutte le oppinioni de' dotti d'intorno alla sapienza inarrivabile degli
magistero e menamento di vita adornano i costumi de' giovani. dante, conv.,
dimi lo tuo nome, e quello de' tuoi antichi, e la patria tua.
che gli hanno di perpetuare il nome de' loro antichi e di loro. cellini,
. si danno per soccorrere al danno de' veleni, percioché questi per essere contrarii
2. figur. rimedio. lorenzo de' medici, i-33: contro a questo male
tolga o esiglie? / oh veleni de' semplici mortali, / che gli sapete così
8-121: elle sono [le acque de' bagni di pisa] rimedio universale antelmintico,
chiamalo padre e maestro insino al partimento de' forestieri. savonarola, iii-469: costui
è un medicamento da noverarsi nel catalogo de' medicamenti più gagliardi e più irritativi.
l'antimònio / che ingrandisce l'abisso de' suoi occhi. idem, iii-2-128: lo
della repubblica cristiana, mancheranno le persone de' suoi figliuoli e de'suoi cittadini?
mancheranno le persone de'suoi figliuoli e de' suoi cittadini? = comp.
: l'antipallage, cioè lo scambiamento de' casi, come omero: 'due scogli,
grande; che se così dicesse: 'de' duoi scogli, l'uno all'ampio
similmente, che si può dire mutazione de' casi, può accrescere la magnificenza del parlare
. masuccio, 405: la fama de' tuoi antipassati con la generosità del tuo
9-834: ci portò gli antipasti; / de' berlingozzi colle melarance, / e latticini
antiparistasi è detta da'filosofi, la complession de' fanciulli ne diventa gagliarda e robusta.