saldi e certi / stanno i fati de' tuoi. s'adempiranno / le mie
assimigliati i curiosi virtuosi, voracissimi parasiti de' libri. chimereggiare, tr.
, ma penetra nella composizione più intima de' corpi, ne spiega le affinità, li
considera soltanto l'analisi e la sintesi de' corpi, senza proporsi altro scopo che
', se riguarda l'unione o disunione de' corpi, 1 cui prodotti s'impiegano
da mettere in pratica per la formazione de' medicamenti, e mostra i precetti da
'volge le sue indagini allo studio de' terreni, della nutrizione e composizione delle
l'università ebbe stanza nel convento che fu de' gesuiti, vastissimo, detto il salvatore
gran fiume, si fermasse a fare con de' processi chimici qualche gocciola di quell'acqua
due sali, la base di ciascuno de' quali abbia maggiore affinità con l'acido
consistenza a'corpi, che secondo la filosofia de' chimici è proprietà del sale in ogni
, 16-vi-236: ho raddoppiata la dose de' medicamenti prescritta dal chimico tedesco, ma
non è cosa più frequente tra le sottigliezze de' chimici, che le bizzarrie delle mutazioni
cerco ora se questi elementi sieno quelli de' chimici, o altri più remoti.
, e dura due giornate. lorenzo de' medici, 157: non cade dionigi
e poi le appaia, e il miglior de' padroni essere iddio, né doversi arraffar
[sedevano] due convitati oscuri, de' quali la nostra storia dice soltanto che non
saluto un po'tirchio di qualche marsinone de' più grevi. 2. raro
, purg., 9-9: la notte de' passi con che sale / fatti avea
forteguerri, 7-112: che dirà il fior de' saracini, / quando saprà com'
lo podere di sua condizione. meo de' tolomei, vi-n-43 (15-10): or
: io salutava a ogni passo la famiglia de' fiori e dell'erbe che a poco
che si veggon piantati su le sponde de' fiumi in su l'orlo dell'acqua,
carducci, i-1418: figuriamoci ora un de' così detti poeti dell'età nostra,
mi sovviene delle chiocciole col guscio e de' lumaconi ignudi terrestri che bizzarramente s'uniscono
lipsia ho veduto un museo di chiocciole de' più rari che veggansi... e
legavansi spaccate in sulla schiena / de' giumenti, che, ratte orme stampando,
con grandissimo piacere abbiamo inteso la prosperità de' nostri, e la chiovatura delle bombarde
maliscalco... aveva cresciuto il prezzo de' ferri e de'chiovi. ariosto,
. aveva cresciuto il prezzo de'ferri e de' chiovi. ariosto, 249: quando
, solvono i chiovi e i nodi de' piedi. berni, 45: ei vien
in sacrosanto nodo / stringe del re de' monti al maggior figlio. -mettere
, provò con circa a cento autorità de' primi letterati del mondo:...
, / villanamente quella strascinando. lorenzo de' medici, 469: l'errante chiome
. chiabrera, 70: le ninfe de' monti /... cingono di fronde
i nobili, e si legge traile pene de' nobili appo i persiani e gli americani
/ andrò errando, se mai tossa de' miei / trovassi, tutta a consacrar
tonda delle chiome equine; / sì de' guerrier serrate eran le file. carducci,
martelli, 1-75: quegli / era de' mietitor, che ne l'arcadia /
, / favoleggiava con la sua famiglia / de' troiani, di fiesole e di roma
con più bel titolo fregiare il valore de' suoi greci, che col chiamargli ad ogni
ei tutte ti comanda / armar le truppe de' chiomati achei. foscolo, 1-371:
. pascoli, 1238: chi le coorti de' chiomati galli, / alzando la pupilla
pascoli, 987: tra il sibilare de' chiomati rami. d'annunzio, iv-2-1019:
la stella chiomata era apparsa per lo re de' parti, che portava la zazzera.
o pure sono quei bacherozzoli chionzi, de' quali vostra signoria ha fatto menzione.
: voi sapete come finalmente le fantasie de' chiosatori che veggono tali e tante cose
tali e tante cose per entro al testo de' loro autori, sogliano far ridere le
le latine, e con gli scoli de' grammatici e de'chiosatori, ch'egli l'
e con gli scoli de'grammatici e de' chiosatori, ch'egli l'ha inteso
le najadi l'erboso / fondo lasciar de' cristallini fiumi; / e gli alti
e di pudor contenne / nella chiostra de' denti al mandriano / suon di voce
: la giovane sprigionò, dalla chiostra de' denti, semplicemente, il solito suo
da cento in un giorno, a capo de' quali giungono a certe altre picciole chiostre
in un chiostro, claustrale. somma de' vizi e delle virtù, 16: siccome
si trovava nelle chiese e ne'chiostri de' religiosi che nelle anticamere della corte.
sacri chiostri per impiegar quivi il resto de' lor giorni nella santa professione. foscolo
la scienza potea rivelarsi altrui anche fuor de' chiostri e con linguaggio meglio intelleggibile a'
265: volan per l'alto e de' cerulei chiostri / arano i molli solchi
; fuori del nero / chiostro, de' sotterranei profondi! -stellanti, celesti,
: da'bei stellanti chiostri, / cinta de' raggi sì del vero amore,
o furie, o mostri, / o de' penosi chiostri alme inquiete, / ecco
forse starian chiotte, / che sì de' fatti altrui si danno piato. redi
vidde la chiova che fatava nel mezzo de' campi, da prima per sua voglia
la ciragra, o ogni altre doglie de' nerbi e di giunture, si acquetano
diritto, ma a guisa delle dita de' chiragrosi, tutti gli ha nocchieruti e
e d'altri simili indovinatori. lorenzo de' medici, 527: seguon questa infelice
, da la chiromantia, da l'arte de' geomanti e de gli astrologi: e
', famiglia di mammiferi dell'ordine de' carnivori, che hanno la pelle del corpo
della mano in carne, nervo o osso de' pazienti: e è da'medici chiamata
nostre, illuminando la mente, massime de' giovani studiosi di medicina e di chirurgia
e dando loro, se non altro, de' cenni utilissimi. c. gozzi
-tu, [alpe] stanca / forse de' tuoi silenzi ampi di tomba, /
le corde al legno. b. de' rossi, 1-64: chitarre alla spagnuola,
: le vostre chitarriglie e le spinette / de' postri boli son base e
63: se volesse alcuno / de' benefizi che tra noi son corsi /
: corsero a un tratto, con stupor de' tigli, / tra lor parole grandi
non molto dissimile da quella che corre de' peccati veniali. monti, x1- 470
molti giorni... faccendo in dispregio de' fiorentini battere monete, correre palii a
mio (ché simu lacro de' poeti sono i poemi) quasi contra chintana
il conte che avea provati i rimprocci de' soldati, e il pericolo che correa con
la parte avversaria. g. de' bardi, 1-8: il datore corre la
a. segni, 1-116: ciascuno de' cavalieri... collo stocco a
, per la scissura de * voti de' corresponsali o per altro rispetto, debbano
tolto dallo slavo antico o dalla lingua de' libri. b. croce, iii-23-243
e'si prometteva che le orrende forme de' demoni, che nel medesimo quadro doveva
ed accresciuta, perché la stampassero ad esterminio de' bravi. idem, pr. sp
fagiuoli, 2-118: perché così senza frutto de' corretti, anzi con biasimo e discredito
.. non ho a mente veruno de' loro sonetti; ma in complesso furono
una moglie, a cui non mancavano de' buoni istinti, e delle corrette abitudini
segneri, iii-1-173: dio più riprenderà de' vostri peccati noi che dovevamo esserne i
quello religioso ed onesto frate del convento de' frati predicatori di firenze, il quale
: in vari luoghi d'italia costituì de' correttori col nome d''ispettori ',
sia da lasciare nel loro albi trio [de' maldicenti], come non intendere a
la bontà della carta, per la vaghezza de' caratteri e per la diligenza nella correzione
s'obligano co'libri loro l'università de' virtuosi. viviani, 3-i-30: vi sareb-
ci avesse difetto, lascio alla correzione de' più savi. tasso, ii-45:
si è atteso alla restaurazione e correzione de' fiumi. bicchierai, 1-136: una
, 1-66: cesse facilmente al conseglio de' suoi, che lo persuasero a salvar
sempre andando per le montagne. lorenzo de' medici, 353: chiameremo un « gentile
già ai virtuosi tanta dilettazione lo spettacolo de' letterati cortigiani, che nudi corsero il
un gentil corridore / che gloria fu de' ciciliani armenti, / con esso a
/ e dietro a lui la furia / de' corridor fumanti; /...
: e mette in guardia i cavalier de' fanti / da tergo, e manda intorno
batter l'opposta ripa per aver lingua de' nemici ad ogn'ora. botta, 5-94
que'd'italia, l'eloquenza nel bue de' ciceroni salvatichi. bruno, 3-146:
che vuol comperar greggia da'mercatanti, de' principalmente osservare che le vacche...
sette monti ha la man, ciascun de' quali / d'un pianeta del ciel l'
dunque che sia più ragionevole a giudicarsi de' due principii che si contrastano nella presente
si presumono, secondo 10 stile universale de' mercanti, scrittura d'ordine, intelligenza
, 3-3-490: tale è la connessione de' veri, che di qua poi corrispondentemente
marino, vii-249: lascio le corrispondenze de' néi quali (come molti vogliono) non
atti a sentire in sé la corrispondenza de' pensieri poetici al vero, non sentono
destarla con soavi cure / nella mente de' suoi? celeste è questa / corrispondenza
si cria / quell'etema armonia / che de' petti domati in fondo aggiunge / e
tasso, n-ii-381: dee essere parimente informato de' modi e delle facilità e delle difficultà
e delle difficultà del trasportarle, e de' tempi e delle stagioni nelle quali ciò più
rimettere qualche danaro per mancanza di corrispondenze de' banchieri. redi, 16-vi-183: quella benedetta
servi delle ricchezze, e non meno de' barbari, adoratori degl'idoli (già
bartoli, 170: federigo fece impiccare molti de' prigioni che aveva incontrato alla muraglia di
iii-112: se ne può fare [de' graviorgani] de'gagliardi di suono quanto si
ne può fare [de'graviorgani] de' gagliardi di suono quanto si vuole,
che potrebbe corrispondere a * procus 'de' latini. salvini, 6-78: nel mese
mese elaphebolione, o mese della caccia de' cervi, che corrisponde ad aprile.
611: male corrisposi alla diligente cura de' miei poveri parenti, e poco attesi
in una determinata posizione. b. de' rossi, 2-9: le dette torciere furon
. disporsi in simmetria. b. de' rossi, 2-11; ha egli sapute sì
questa materia abbia egli comunicate a molti de' più illustri letterati d'italia, che seco
mai né alla quantità né alla qualità de' beni, e molto meno al valore del
creandone de novi e persone di valore, de' quali la sede apostolica nelle occasioni importanti
dee considerare la minore o maggiore congiunzione de' raggi, o corroboramento loro da'corpi
stato sperimentato esquisitissimo per corroborar lo stomaco de' cortigiani. buonarroti il giovane, i-583
giovare notabilmente alla diarrea ed alla generazione de' flati; e potrebbe infallibilmente corroborare e
comune non meno degli scritti nobili che de' plebei, soprannuotano i libri antichi;
, a riprova. lettere e istruzioni de' dieci di balia, ir-140: solo
bencivenni [crusca.]: il modo de' denti si dee osservare; e se
stae nella cotenna, e corrode la radice de' capelli. crescenzi volgar., 6-10
malore, e con l'allettatrice libertà de' suoi dogmi corrompendo sempre più i sensi
suoi dogmi corrompendo sempre più i sensi de' popoli, aveva cominciato a generar negli animi
e, togliendole di dosso ogni rimasuglio de' fastosi cenci della pedanteria, condurla a tale
, 36: in presenzia della moltitudine de' secolari, e al banco, furono letti
per la corruzione di loro fediti e de' disagi sostenuti infermarono e corruppono molto la
, per parere che gli abbia sempre de' buoni uomini appresso. machiavelli, i-15
gran massa di oro corromper la fede de' principali ministri altrui. lancellotti, 196:
. lancellotti, 318: non parliamo neanche de' parti colari corrompimenti, li
dice perché comunemente in tutte le corti de' signori è invidia, et è guastamente e
la mala educazione e per lo corrompimento de' costumi. d'annunzio, v-1-625: le
, 7-66: siccome corrompitori di pace e de' cristiani ucciditori. albertano volgar.,
/ a l'ozio vii, corrompitor de' buoni. russo, i-365: si
5-196: sangue esce dalla bocca in uno de' quattro modi,... per
. guglielmini, 151: la voracità de' fiumi, che ingoiano, colla corrosione delle
corrose. -figur. instituti de' santi padri, 1-175: così dico che
forme immortali, che cantano la serie de' secoli. silone, 75: l'
così, costumando i calabresi la favella de' greci e i cisalpini quella de'francesi,
la favella de'greci e i cisalpini quella de' francesi, necessariamente adivenne che questi e
. (51): col puzzo de' lor corpi corrotti che altramenti facevano a'
tabe, e il sangue negro / de' corpi, onde fu pria gravato il
che mai non adulterarono niuna delle donne de' ghibellini, né da altri vollero che
prima renunziare dislealmente, con l'aiuto de' detti corrotti cardinali, il papato al sopradetto
non si dolgono né pentono. lorenzo de' medici, 189: al ber tanto è
famiglie attinenti ed avverse ragunate al corrotto de' morti, e quindi d'intorno alla bara
sembiante di grande corrotto, a grido de' suoi amici e di tutto il popolo.
: e, come il core / vide de' greci corniccioso al sire / pel vietato
a dito tra i fuorusciti, il poeta de' ghibellini cornicciosi che scendeva in inferno per
. redi, 16-v-131: la polpa de' tamarindi... manterrà lubrico il
[febbri], del tatto freddo e de' sudori colliquativi che dànno a divedere un
che dànno a divedere un gran dilagamento de' vasi escretorii; nelle ardenti, il
il naturale ristringimento e corrugazione dell'estremità de' canali sanguiferi, che restano aperti pel
lo pian stridea la roggia / alluvione de' vulcani, intorno / funereo lume coruscando
nuvolate, e, levandoci la vista de' luminosi raggi di febo, di mezzogiorno
tener ritti, a muovere e ad animare de' manichini, coperti di fettucce di porpora
potere nella persona sua né in quella de' suoi figliuoli usarla, essendo nato in
vizio, che ora per la corruttela de' moderni costumi a noi familiare è,
. leopardi, i-278: la corruttela de' costumi è mortale alle repubbliche, e utile
virtù che la corruttibile pecunia. lorenzo de' medici, 86: concedi che ingannar
]: ond'esso inferì alla resurrezione de' morti, dicendo: perciocché è di bisogno
fanno forza, però che le menti de' fedeli e lo populo, con forza di
correttori, con la consuetudine e compagnia de' quali egli in ogni lusso e inerzia
favolosi, infingardi, adulatori e corrottoli de' costumi. baretti, 2-23: un'
parte della plebe e rappresentante e vindice de' suoi diritti, prima un uomo, poi
in quelle marine, e massimamente nell'oste de' cristiani non costumati all'aria, e
mossi non meno da tema che la correzione de' morti non gli offendesse, che da
perdettero la virginità dell'anima per correzione de' cinque sentimenti, perché non portarono l'
correzione. de luca, 1-15-2-183: correzione de' servi. sotto questo nome o vocabolo
esser dovrien da corruzion sicure. lorenzo de' medici, 314: è sentenzia de'
de'medici, 314: è sentenzia de' buoni filosofi la corruzione d'una cosa essere
cibo, sepoltura d'animali, albergo de' morti, facendo a sé vita dell'altrui
754: la corsa, che chiamasi de' calessetti,... si eseguì nello
si eseguì nello stesso luogo che quella de' barberi, né con minor pompa, né
meno, garbeggiavano a lui: le corse de' cavalli, i drammi urlati, il
et quanti rapinatori ànno saziati e danari de' nostri alberti! guicciardini, 67:
machiavelli, 311: i soldati a piè de' nostri tempi por tano il
n-ii-408: non conosco qual sia l'onor de' corsari e de'ladroni. garzoni,
qual sia l'onor de'corsari e de' ladroni. garzoni, 1-879: ne'corsari
/ mandar pochi corsari / a depredar de' regni tuoi le sponde. botta 5-50
ottomani imperi, / quando, terror de' corseggiami avari, / con poca armata darà
: e fu fatta la cerca con diligenza de' nocchieri e de'marinai che erano andati
la cerca con diligenza de'nocchieri e de' marinai che erano andati corseggiando per il mare
di ferro, corazza. meo de' tolomei, vi-n-52 (19-51): del
porta spesso sotto braccio, / e de' piè fa corona / e sì forte s'
ogni altro, se non dal maneggio de' suoi cavalli, da quello de'suoi corsetti
maneggio de'suoi cavalli, da quello de' suoi corsetti, levrierini. = *
: se... i condotti de' doccioni... cominciassino a riturarsi
): nella strada chiamata la corsia de' servi, c'era, e c'è
, 5-42: va pomposo il signor de' ravennati / sopra un nobil corsier di
e l'aureo cocchio risplendeano e ranni / de' frigi re. manzoni, 310:
manzoni, 310: non carca la fronte de' pesti cimieri, / han poste le
per raguardare il crudele corso. lorenzo de' medici, 488: vedesi ombrone ognor
1-165: vedeasi per li revertiginosi corsi de' venti venir di lontan paesi gran quantità
, il rapimento d'elena, i saramenti de' greci, e 'l corso delle navi
innesto mentre da sei mesi era priva de' suoi corsi. bicchierai, 206:
cordoglio, e le cime inclinarsi / de' monti, e a'fiumi il suo corso
molti, incontro al fiume le palme de' piedi a guisa di remo sovente adoperando montava
steso in larga pianura argin selvoso / de' fiumi affrena il violento corso. manzoni,
g. morelli, 120: il corso de' tintori era di fuori di firenze allora
2-6-350: passeggiando con esso pel corso de' barberi in occasione di un palio. segneri
ne comparve una gran quantità nel corso de' due susseguenti giorni. rolli, 528:
, 10-59: prego ch'alcun racconti / de' vostri brevi errori il dubbio corso.
l'egeo, / rompendo il corso de' pensieri avari. marino, vii-269: in
e del popolo di firenze alla tornata de' guelfi: e camerlinghi della pecunia feciono religiosi
il corso della propria moneta a tenore de' soldi o denari che le medesime fabbricavano.
loro fattore, veggendo sì grande spaccio de' detti panni, pensò nella tinta fare più
. tasso, 6-iii-216: orazio, de' tuoi studi il nobil corso / fornito
suoi, profondando in quello delle leggi e de' canoni al quale il portava la sua
dall'alpi elvetiche, incontrasi la diramazione de' vogesi o vosgi. 25. archit
maraviglioso il ricorso di tali cose umane civili de' tempi barbari ritornati. foscolo, vii-126
l'ocorso. salvini, 39-iii-9: fu de' primi cicerone per benefizio de'suoi cittadini
: fu de'primi cicerone per benefizio de' suoi cittadini a darle [alla fi
poi che il freno ha preso / de' soi corsier focosi, / con le rote
il fardello della erudizione e della critica de' maestri di scuola e degli appendicisti.
, molteplici, indeterminati, delle richieste de' papi: consegna di terre promesse, restituzione
nell'uso. manni, 3-89: de' primi che io abbia osservato porlo in
publica, si facevano delle giostre e de' torniamenti, come si fa per i
, / breùs, il cavalier de' cavalieri, / sostò pensoso avanti quel ca
per cagion dell'abitazion del signore e de' lavoratori, e de'frutti che vi
del signore e de'lavoratori, e de' frutti che vi si deon portare, e
cotal luogo è men disposto alle insidie de' ladroni... ma se dall'altre
di modo che molte terre e castella de' nostri tempi erano allora appellate corti.
gli atrii, le corti, le officine de' suddetti edilìzi, comunque dal re non
sì come padri, mordere i difetti de' cattivi. sacchetti, 203-42: grande e
fa essere lunghe, e spezialmente quella de' cherici che mai non ispacciano, infino
per infinite parti del mondo le corti de' nobili, siccome di corporale cibo, si
: entrava ella a raccontare le cose de' suoi tempi e le splendidezze della corte,
roma e vede la vita scelerata e lorda de' cherici, non che egli di giudeo
. tasso, 11-ii-4: è uno de' primi splendori de la corte romana e una
di roma e in tutte le capitali de' piccoli prìncipi; i quali, avendo
per cagione di nozze e di nascite de' figliuoli, e di simili allegrezze, o
gli antichi eroi furon detti « pastori de' popoli *) davano loro la cena
[gli italiani] rimasero al seguito de' loro liberatori, come clientela messa
ch'ella è. s. caterina de' ricci, 417: li riuscirà meglio per
pirandello, 7-207: aspettava sul lungo tevere de' mellini il tram per porta pia,
comune della città nella bottega e corte de' consoli di calimala. guido delle colonne
aver ani, 1-1- 178: intendendolo de' ministri di pilato, che i latini
silvestre canzoni vergate ne li ruvidi cortecci de' faggi dilettino non meno a chi le
a mangiare non solo le crude carni de' pollami e de'mangiabili quadrupedi che si
solo le crude carni de'pollami e de' mangiabili quadrupedi che si pararono loro dinanzi
si pararono loro dinanzi, ma sino quelle de' cani, de'gatti e de'sorci
dinanzi, ma sino quelle de'cani, de' gatti e de'sorci, e sino
quelle de'cani, de'gatti e de' sorci, e sino l'erba, le
di cortecce, ed or fa sante / de' giudici le destre, a'quai le
quale è cibo di morte, e cibo de' vermini. michelangelo, io (9
a umano ingegno il penetrarne il midollo de' sentimenti; tuttavia, discorrendovisi attorno,
. meninni, i-485: tra la plebe de' fior fatto gigante / s'alza il
ito / verso 'l tinel del cardinal de' medici / a cortegiar il cuoco.
a quel di diana corteggiata dalle ninfe de' monti. baldinucci, 2-5-301: colorì
/ del verde cespo assisa, / de' fior lo scettro in maestà sostiene, /
grandissimo corteggiatore di gran personaggi, appresso de' quali ei non attendeva ad altro che
specie di corteggio. innumerevoli barche ornate de' segni di festa e di pace andarono incontro
i-242: tu [melogranato], fenice de' colli, / col natale de l'
satelliti. algarotti, 1-226: l'intendimento de' nostri poeti fu di rimettere sul teatro
: l'usanza / consunto il dolce de' corteggi avea. berchet, 163: ho
cavalcata e corteo fanno ancora ne'battesimi de' loro figlioli, ché in questo si assimigliano
e mille altre vittime, né fragore de' spari che covre la voce. pascoli,
corteo la morte, / non la dea de' cemeteri, / ma una fresca donna
.. / giovinetto cortese / e de' parenti e de la patria tutta /
felici óre, / che godete or de' begli occhi lucenti. tasso, 6-ii-160:
carlo, / che tu mi sia de' tuoi prieghi cortese / in fano, sì
de la bellezza di questa nostra lingua e de' nostri poeti, o pur di cortesia
dignitoso, discreto, corretto. uomini e de' più possenti, i quali erano cortesemente
, e si levò con la cavalleresca cortesia de' suoi cittadini duellanti in campo chiuso e
fare. e così, la nobiltà de' miei costumi starà solo in parole nude,
discese a lodare non solamente la generosità de' suoi pensieri, ma... anche
mie paragonate, / ag- guaglian un de' miei martir intero. c. i.
): io intesi che quel giovane de' magalotti, a chi io avevo usato
. filicaia, 3-131: e qui de' faggi / su i cortici selvaggi / s'
sire..., rivoltosi ad uno de' suoi cortigiani che lo seguivano, domandò
conveniente a gentilomo che viva in corte de' principi, per la quale egli possa
ad un tratto in mezzo alla rozzezza de' campi, ed al romore dell'armi trasportati
già ai virtuosi tanta dilettazione lo spettacolo de' letterati cortigiani, che nudi corsero il
alla corte del re / né dove alcun de' cortigian si sia. bisticci, 3-504
81: entrava ella a raccontare le cose de' suoi tempi e le splendidezze della corte
e tacque dignitosamente in faccia al semicerchio de' suoi cortigiani. papini, 8-266: è
: conforme suol dar l'aria colata de' piccoli cortiletti. manzoni, pr. sp
. prati, ii-39: cozza immensa de' brandi la lite; / tutto è
cortine che cuoprono le tavole dell'altar maggiore de' servi,... nelle quali
non sia qualcuno che partecipi dell'umore de' cittadini. 2. ant.
pensiero, e aperta / a me solo de' fati è la cortina. manzoni,
scherini pur neri un poco più grossetri de' primi con tissima, svelta,
ali. monti, x-3-480: lo sguardo de' mortali / mal de'numi all'opre
: lo sguardo de'mortali / mal de' numi all'opre arriva, / e la
3-47: chi non vede la quantità prodigiosa de' nostri nomi, atti a spiegare una
corta distesa, a riguardo dell'universo de' popoli. 9. ant.
veduta corta d'una spanna? lorenzo de' medici, 247: teme, spera
niccolò da barberino, antico castellano e de' nobili di quella terra, avendo la
capitano dell'oste, e senza consiglio de' suoi castellani, a suo vantaggio trasse
... mi cerca a morte / de' sacerdoti: a via fuggir m'invita
1-64: attonito e sbigottito, fuori de' sacrati cancelli, per la più corta,
truovi infreddata: / or sappi che de' far d'ogni altro mese...
'che i vassalli dovevano fare a prò de' feudatari, e ora fanno i soldati
spada. fiacchi, 177: chi [de' pipistrelli] tra le panche, e
1-193: i profumi, i gioielli / de' nipotini, i paggi, le corvette
: ciascuno degli accademici volle diventare confratello de' cavalli da maneggio, e come il
a'loro animali, e a'figliuoli de' corvi chiamanti lui. petrarca, 210-5:
. giulianelli, 2-70: dalla considerazione de' legni cartaginesi, presi nella prima vittoria
mestiere lo lodano, e gl'imberbi de' collegi e de'licei -a chi ponno
lodano, e gl'imberbi de'collegi e de' licei -a chi ponno credere se non
il loro valore affettivo. lorenzo de' medici, 485: alcun della famiglia s'
fiera cosa pareva a vedere. lorenzo de' medici, 303: nessuna cosa è più
, affare, commercio. lorenzo de' medici, 566: benché forse io parrò
libertà era la partecipazione più o meno larga de' cittadini alla cosa pubblica. carducci,
di necessità cose contrarie a'primi costumi de' cittadini nacquero tra coloro li quali rimanean
il forte animo accendono / l'urne de' forti, o pindemonte. leopardi,
o parte di essa. lorenzo de' medici, 366: alcuni si dilettano di
né può chi di lassù discende. lorenzo de' medici, 130: le gote bianche
che non sia scoperta e quasi conquista de' telescopi. leopardi, 22-55: qui non
non chero cosa da spiacere. lorenzo de' medici, 304: questo dico in
. it., ii-58: poco agiato de' beni della fortuna, nel corso ordinario
: tu puoi sempre risalire alla causa de' tuoi danni o delle tue fortune;
cosa n'apparisce nova, / non de' addur maraviglia al tuo volto. castiglione,
quali ne va la vita e la riputazione de' suoi dilettissimi letterati, con diligenza e
c., 37-4-2: niuna cosa de' mortali è lunga, e ogni benav-
che di sé è naturale. lorenzo de' medici, 303: nessuna cosa è più
essere in buon grado senza l'aiuto de' medici. -stato di cose, stato
iii-1-28: il simile possi am dire de' peccatori, i quali in prima son tutti
/ lasserò meo e'can dall'un de' lati. savonarola, iii-194: guarda
ma vivono a un dipresso alla foggia de' tartari errando da un loco all'altro
, 112: pochi dì fa disse un de' nostri che, essendogli a pisa stato
. foscolo, 1-356: e lo traen de' velli [lo sgozzato armento];
caduta della matrice, per rilassamento totale de' legamenti, overo per putrefazione della sustanza
batte le cosce / altro che sé non de' imputar del fallo, / né
mozzò il fiato allo stallone con tanaglia de' cosciali e de'gambaruoli, certo è
allo stallone con tanaglia de'cosciali e de' gambaruoli, certo è costui. ojetti
potenze e uso di quelle, e de' buoni o rei atti; e corporea del
mia sincera conscienza e poi nella protezione de' padroni potenti che in ogni caso mi defenderanno
isgravio di sua coscienza e per ammaestramento de' posteri, compose [il petrarca]
che, avuta la coscienza degli ambasciadori de' nostri fratelli, da perugia debbi tornare
così sventava la frode colla abbominevole semplicità de' suoi rimedi. carducci, i-256: io
, in questo caso sia in coscienza de' consoli di condannarlo da quaranta soldi infino
nominar sì minima quanti tate. lorenzo de' medici, 224: donne e fanciulle,
hae confusione; se non chiede consiglio de' suoi misfatti a colui che ha potere,
il dì lo rimorde la coscienza sua de' misfatti, onde si sente colpevole. boccaccio
s'è intesa. / è il dì de' coscritti. venuti alla chiesa, /
che in atene il crime / punìa de' numi dai tremendi seggi, / o la
forza dei pali inclinati è a quella de' pali piantati verticalmente, come i co-seni
latino non sia conoscente del volgare e de' suoi amici, così si pruova.
sia che così siano, della inseparabile pena de' rei il savio non potrà dubitare.
. villani, 5-38: il mosca de' lamberti disse la mala parola: cosa fatta
ed ordino così de le mie cose e de' miei beni, e fonne testamento in
; e tanto fece così, che molti de' circonstanti vicini desti, non potendo la
, chi vive con sospetto. lorenzo de' medici, 203: parliam come suole
funi versa / mole e l'eternità volve de' tempi. lambruschini, 1-80: per
per la costa verso tramontana. lorenzo de' medici, 52: così stando soletto al
la gente manda morta al piano. lorenzo de' medici, 364: e perché lo
non la fa parere così. g. de' bardi, 2-78: lavavansi in questi
pur ch'altri vi chiami. lorenzo de' medici, 94: tra 'l foco e
come io fui, così dall'uno de' canti mi venne una capannuccia veduta. tasso
soluzione di lingua fa sangue. lorenzo de' medici, 67: seguiam maria, che
., 4-115: traemmoci cori dall'un de' canti / in luogo aperto,.
fare. e così, la nobiltà de' miei costumi starà solo in parole nude,
per i centenari si vanno a disotterrare de' morti che furono vivi così così.
dire, nelle sue mani lo spirito de' fanciulli; ed è suo uffizio espresso di
presso a dieci mesi. s. caterina de' ricci, 302: quanto a alamanno
ricci, 302: quanto a alamanno de' medici, sendo ora obrigati li mallevadori
cosidetto libero arbitrio non esser più che uno de' tanti centauri, chimere, ircocervi,
per ardere, e come è usanza de' cori fatti, volendo fendere un querciuole
assai ben grosso, montato sopra l'un de' capi con i piedi, dava sull'
d'aurighi, e lampi dalle freccie / de' sagittari, e sprazzi dalle gemme /
, secondo la distinzione delle regioni e de' tempi, le quali pienamente compiono la
ad ogni popolo di vivere nelle costumanze de' suoi maggiori. gioberti, ii-71:
proporzione del loro valore tutte le letterature de' popoli varii; e a tutti i
. bellini, ii-120: questi cosacci / de' gigantacci, / tutti dispetto. guerrazzi
, sia scritto nel ruotolo e catalogo de' nostri, e deposto il fermento della
corona? ajace / struggea la sede de' tuoi numi; ajace / t'incatenò:
3-63: un campo di battaglia cosperso de' suoi bravi cadaveri, più una barella
mia cara donna spogliato, dal conspetto de' miei vecchi e sconsolati genitori diviso,.
né ardir pur di guardarla. lorenzo de' medici, 560: o mirabile dio,
suo cospetto, una folla di uomini de' quali alcuni lo pronunziano bello e altri
sua virtù lo fece sempre nel conspetto de' suoi soldati venerando e terribile. bruno
per l'autorità e per la moltitudine de' cospiranti. 2. che tenta
grandi, 5-1 io: la somma de' moti cospiranti e la differenza degli opposti
l'opportuna notte, / la stanchezza de' rei, del dio di nasso / il
2-233: scopertasi la cospirazione, altri de' congiurati furono decapitati, altri ricorsero alla
non erano atti a vincere la città de' veienti con uno assedio tanto lento, se
. domenichi, 1-549: certi vermi de' roveri molto grandi, i quali si
cossus ': ed è il quarto genere de' tarli dell'aldrovando. tramater [s
: 'cosso', genere d'insetti dell'ordine de' lepidotteri, alcune specie del quale,
soderini, ii-179: col piuolo in costa de' solchi diritti, si trapiantano [le
dal sole quando splendidamente comparirà dalle cime de' monti. tramater [s.
, 1-10: molto bene provò messer vieri de' cerchi et uno suo figliuolo cavaliere alla
, di una nave). lorenzo de' medici, 103: quattro venti in mar
e suoi, tanti di que'ruspi, de' quali non aveva forse mai visto più
quei che fuggono, coi rimanenti, fatto de' fianchi testa, percuotere il nimico di
e vedendo i nemici che riempieno le coste de' poggi e le valli d'ogni parte
in molti lochi si trovano nell'alte coste de' predeti monti. machiavelli, i-548:
portarsi qualche volta a visitar certi tabernacoli de' loro dii, situati a mezza costa.
piano e di costa; ma la forza de' guelfi è più nel piano, e
è più nel piano, e quella de' ghibellini è tutta la potenza nella costa;
ch'io non ti giunga, se venir de' còsta. monte, v-312-10: ché
di costà, ed io dalle foci de' torrenti, è quasi tutto ghiaia e ciottoloni
incisi a punta di sassati, 122: de' paesi nostri ancora ci vengono delle coltelli
non mancherà fastidio, perché vi sono drento de' fran-posizione più bassa rispetto a chi parla)
vi fosse per altro, sì vi de' ella esser per questo, che il poeta
di giove (credo che voglia intender de' quattro pianeti medicei); perché loro
consiglio mio ti partirai ». lorenzo de' medici, 100: o tutte mie
. tasso, u-ii-78: la varietà de' poeti è troppo costante, e la
che ci ha invitato l'uso costante de' romani. cuoco, 1-126: non mai
estremi... uguaglierà il prodotto de' mezzani, cioè della costante a f nel
insieme, se ne andranno in compagnia de' versi di tanti poeti. cesarotti
di peste, don ferrante fu uno de' più risoluti a negarla, e che
e nostri acerbi casi e furiosi impeti de' nostri iniqui fati. castiglione, 369
mando a v. s. un volume de' miei * discorsi sacri ', e
me costi per volerte arriccare. meo de' tolomei, vi-n-59 (20-1): caro
, e fallo cadere sopra affi occhi de' suoi figliuoli. intelligenza, 125: costadi
tuo costato, / e lascia penetrare / de' tuoi devoti servi l'orazione. g
mentre lor venne al guardo la galeotta de' mori, che al vederla costeggiare quella
: i fiorentini, / armatisi in favor de' bolognesi, / costeggiando venian così vicini
, / le constellate e morbide aiuole de' giardini / sono il lor dolce agon:
. d'annunzio, iv-1-58: fuor de' busti constellati di diamanti, ricamati di
: a questo aiuta la molta caldezza de' razzi del sole... e la
un dato paese, degli scandagli, de' sorgitori, de'banchi o scogli di alcuni
, degli scandagli, de'sorgitori, de' banchi o scogli di alcuni passaggi, degli
degli sbocchi di fiume, dell'ingresso de' porti. tramater [s. v.
scuola di paracelso insegnano che la consistenza de' corpi fluidi, quando indurano, provvien
indurano, provvien loro tutta dalla costipazione de' sali. v. riccati, 354:
. riccati, 354: quando le particelle de' due corpi che si toccano son portate
, 27 (82): un re de' greci costituì certe leggi, le quali
tutte a uno solo obediscono. lorenzo de' medici, 97: santo iddio, il
pertanto io amava nella pisana la compagna de' mici trastulli; e poiché a quell'età
in tal caso è tenuta la madre, de' beni suoi ascendentali, a costituirla loro
saranno innalzati i fedeli pastori nel regno de' cieli sopra 'l comune della chiesa.
3-i-1-119: ma qual sia la grandezza de' pregi di torquato tasso, e di
è costituito per debitore obbligato alle istanze de' suoi fedeli. manzoni, pr.
protettor degli oppressi, e un vendicatore de' torti. panzini, i-785: il senato
parini, 753: questa corsa de' barberi... riuscì nel suo genere
e per il numero e la qualità de' cavalli, e per il valore del premio
pervicaci e ostinati, e fra questi de' costituiti in grado di pubblici lettori,
tutti i doveri suoi, il più caro de' quali era per lei il mantenimento delle
, né la prospettiva, né la disposizione de' gruppi. = voce dotta, lat
più danni che vantaggi nelle circostanze attuali de' popoli inciviliti. un eccesso di forza
diametrale opposizione, ovvero nella lineai congiunzione de' vapori e del sole. 9
alcuna appartenente alla corona senza il consentimento de' parlamenti. d. battoli, 1-7-21
inutili, o pettegoli ed infaticabili detrattori de' pochi veri poeti. verga, 4-148:
e di costo. vallisneri, ii-275: de' semi d'anici, del costo,
in aiuole assolcate diritte, nella costola de' solchi a mezzo, e s'aiuta
strozzi, vincenzo suo fratello, francesco de' pazzi... gli erano sempre
. gli erano sempre [ad alessandro de' medici] alle costole; co'quali
, participavano insieme gli amori e leggerezze de' giovani. g. m. cecchi,
qua e di là, monatti alle costole de' cavalli, spingendoli, a frustate,
senza contar la mancia, » diceva uno de' malandrini, « se, tornando al
, fornito di costole. canto de' sogni [gherardini]: insù la spalletta
crescenzi volgar., 1-4: l'acque de' pozzi e de'condotti sono malvage,
1-4: l'acque de'pozzi e de' condotti sono malvage,... perché
molto più era cosa giusta constringer li figli de' fedeli ad osservar la cristiana. marino
un modo, come fanno le camerate de' seminaristi,... è un renderla
, che sì tosto come le bocche de' buoi ne fossero bagnate, che, siccome
vegghiare, guardare, considerare ogni compagnia de' figliuoli,... costrignerli con parole
,... nondimeno dal canto de' protestanti non furono abbracciate.
dolore ti costringe in ira per colpa de' servi, tu medesimo ti raffrena, acciocché
o ruvidezza, armonia o disonanza de' vocaboli; come nella gran varietà de'
de'vocaboli; come nella gran varietà de' medi del costruire e del fraseggiare.
punto di vista nuovo, una storia de' vivi costruita da'morti. b. croce
dante, inf., 11-30: de' violenti il primo cerchio è tutto;
a tolomeo e a nicolò copernico, de' quali due abbiamo i sistemi del mondo
senso, senza significato. lorenzo de' medici, 263: lo spirito talora a
di spagna e d'italia, i corpi de' vocaboli, e le regole della costruttura
i-194: noi concepiamo oramai la costruzione de' singoli canti. il poeta comincia col
avemmo a vile e in dispregio, e de' quali ci facemmo beffe e scemo.
riposossi alcun giorno con lei. lorenzo de' medici, 234: mida vien drieto a
maraviglia a chi non sa, perché de' corpi sani a costoro le cose dolci
il dito le costei nemiche, / de' suoi renduti onori invidiose. foscolo, 1-154
satolle / le costui schiere col tesor de' vinti, / e più folte e anelanti
nostri. bar etti, 1-6: ciancia de' suoi viaggi, de'suoi tanti pericoli
1-6: ciancia de'suoi viaggi, de' suoi tanti pericoli passati, delle mode e
pericoli passati, delle mode e costumanze de' lontani paesi. monti, x-1-404: in
xxiv-56: costumando i calabresi la favella de' greci e i cisalpini quella de'francesi,
la favella de'greci e i cisalpini quella de' francesi, necessariamente adivenne che questi e
giorgio costumata- mente mi rispose. lorenzo de' medici, 637: ne'tempi e
quelle marine, e massimamente nell'oste de' cristiani non costumati all'aria. berni
arme d'intorno / per far caccia de' lupi e degli orsi. -che ha
, 1 -intr. (59): de' quali, l'uno era chiamato panfilo
egoismo..., dalla miseria de' saggi, de'costumati e de'magnanimi,
., dalla miseria de'saggi, de' costumati e de'magnanimi, e dagli
dalla miseria de'saggi, de'costumati e de' magnanimi, e dagli altri sì fatti
presidio all'anima costumata posto in guardia de' precetti della giustizia. fagiuoli, 1-5-109
di vita, e con l'evacuazione de' serviziali. muratori, 7-v-283: ho io
cose costumate, cioè che dànno indizio de' costumi, son quelle che vanno insieme
9-6: della dottrina e costumazion de' cavalli. = deriv. da
di guido cavalcanti fiorentino, la quale de' movimenti, cagioni, e costumi e natura
di costumi cerca amore, nella prodezza de' costumi risplendente. onde l'amante savio
: anche i servi prendono i costumi de' padroni, quando gli amano o sono
de sanctis, iii-4: la corruttela de' costumi era l'apparenza più grossolana del male
non àe guari buoni motti ne'libri de' costumi, che vegna a frutto di
che cognizion de le leggi sia filosofia de' costumi, come vogliono i legisti tutti
, 7-3: [questi libri] trattano de' crescimenti di diverse parti del mondo,
di diverse parti del mondo, e spezialmente de' grandi reami, per che maniere di
1: vogliono caminare per la via de' costumi. dante, conv., iv-xxvi-12
per l'ordine e costume delle terre e de' sudditi di salamone, esser lui il
stravaganti che varii ne'loro costumi, de' quali ne avevo fatto una nota e
osservatore i detti e i motti / de' semidei che coronando stanno / e con
cose costumate, cioè che danno indizio de' costumi, son quelle che vanno insieme
zeusi così dovuta prerogativa, cioè l'espressione de' costumi. salvini, 25-43: per
che la osservanza del costume sia uno de' maggiori pregi che adomino la belli ssim'
.]: 'costura ', termine de' calzolai. e un genere di cucitura
.]: in generale nell'arte de' cuciti si dice * costura 'quel
dava / le mele cotte allo spedai de' goffi. -ritrovare le costure, ragguagliare
: cesare abitò innanzi ne la ruga de' costurieri, in una piccola magione.
terminate da una punta pungente più lunga de' fioretti. trovasi tra le biade, ed
raccolta con le altre erbe per pastura de' bestiami. = voce d'area toscana
, ma piuttosto avviluppamenti di quelle narrate de' fatti del regno di cicilia, seguita non
et altre cotai cose. s. caterina de' ricci, 319: dopo la cotal
hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini e delle buone donne per
fanno arme e dicono: « i'son de' cotali * e « quei di casa
e di berrette, / che vi fate de' quali e de'cotali, / e
, / che vi fate de'quali e de' cotali, / e siete, a
, i quali dicono: io son de' tali, e de'cotali. marino,
dicono: io son de'tali, e de' cotali. marino, i-62: gli
ammanta. macedonio, i-22: fu già de' saggi avviso / che forman la bellezza
. parini, giorno, i-970: de' grand'avi tuoi / le imprese ti rimembra
di poesia cotanta face, / che de' dardi cissèi tra 'l nugol fero / ridean
algarotti, 2-402: e peculiar privilegio de' veri diletti che da te vengono,
; traslato da'porci, la pelle de' quali si dice propriamente cotenna.
mezzo e di pietre preziose, de' quali fece menzione apuleio d'uno
morte è una cotidiana morte. lorenzo de' medici, 118: questa spiga il
menti umane, / che mangiate il pan de' santi! leonardo, 1-344: chi
1-450: moltissime poi erano le specie de' vasi dedicati a bacco;...
ma utili ed aggradevoli ancora all'uso de' sani. portavasi la cotognata fatta al tempo
, 1-15-51: mentre allegramente cena / de' parasiti dei l'unto senato, / la
si piantano [di marzo] le mazze de' peri, o siano meli cotogni.
. lastri, 1-3-155: le polveri de' circostanti cotogni bianchi furono trasportate.
nulla v'ho detto... de' [fichi] vernini, o cotognuoli,
si coltiva ne'giardini per l'eleganza de' suoi fiori. nasce ne'campi in
stava la notte a sollecitare le cotte de' mattoni e della calcina. cantini,
di tre cotte. s. caterina de' ricci, 140: è diventata tanto dolce
: bisogna sopra tutto guardarsi dalla furia de' signori lacchè, creature anch'esse stravagantissime
la prima cotta, i quali son gentiluomini de' baroni... ma, eccettuando
de le altre specie di servitori; de' quali altri sono de la seconda cotta
era il cottabo un gioco e trastullo de' conviti, con cui si spassavano i lieti
cotta pelle le s'aprisse. lorenzo de' medici, 571: su cavalier, cotti
/ e'cicalava per dodici putte. lorenzo de' medici, 189: costui al ber
spolpato: in estrema miseria. meo de' tolomei, vi-n-43 (15-7): or
anzi il fantasma: però ch'ei de' numi / giocondasi alla mensa, e cara
purghi 'l fasto o 'l superbir de' grandi. = voce dotta, comp
stimati i calzolari, s'avessero cognizione de' calceamenti antichi, come... de'
de'calceamenti antichi, come... de' coturni, ch'usavano i tragedi in
/ me per lo cieco avvolgere / de' casi, e per gli orrendi / de
e cove di vipere, le ville de' tiberi, i palazzi de'neroni. palazzeschi
, le ville de'tiberi, i palazzi de' neroni. palazzeschi, 3-103: nella
catene angusto ponte. / quest'era de' ladron la cova e 'l nido,
capo di monte amana,... de' covaccioli de'leoni, del saltamento de'
amana,... de'covaccioli de' leoni, del saltamento de'pardi. boccaccio
de'covaccioli de'leoni, del saltamento de' pardi. boccaccio, 8-228: sì
/ por- towi in ungheria, fuor de' covacci; / sì che voi sol voleste
voleste passar vienna, / voi sol de' turchi vedeste i mostacci. g
volgar., 9-82: se l'uova de' paoni alle galline si pongano, scusa
onde non garbandogli piucchetanto, quell'intruglio de' mutui, venne nel pensiero di comprare
, chieder le vele e lo spirito de' liberi venti. 7. letter
bello acquisto al conte, perocch'é de' più forti castelli e rocche di toscana,
centro, perché ivi cova la vena de' suoi maggiori fiumi, e risalta il nocciolo
dove nel muto / aere il destin de' popoli si cova. monti, x-2-25:
, 47: si cava la seconda covatura de' piccioni per vendere e mangiare.
bencivenni [crusca]: la covazione de' sette giorni, e non di
prezzo e 'l frutto è grande. lorenzo de' medici, ii-277: la nencia a
. villani, 7-27: conoscea la covidigia de' tedeschi come sono vaghi delle prede.
11-iii-807: se 'l matrimonio fosse union de' corpi solamente, come è quel de le
e con le canne asciutte / sentan de' lupicini urlar per fame / pieno un digiun
le reti, / là in un canto de' cani il covil. carducci, 355
zione di femmine, che de' tuoi favori fanno il traffico il più
è il seno di balchan, covile de' pirati turcomani. -figur.
quel covile della superstizione, dell'ignoranza e de' vizi? prati, ii-78: dio
, 10-102: la veramente ammirabile costruttura de' nidi e de'covi, che diversi animali
la veramente ammirabile costruttura de'nidi e de' covi, che diversi animali si fabrican
carducci, 694: o severino, de' tuoi canti il nido, / il
canti il nido, / il covo de' tuoi sogni io ben lo so. /
, 14-151: non la bombarda, eccesso de' tormenti, / non il monton cozzante
e furibondo, / non il furor de' più crucciosi venti, /...
questi cozzanti elementi, giunta la pienezza de' tempi, nasce l'armonia e l'
bòssoli comincia; / ora il picchiar de' bòssoli sul piano; / ora il
sparpagliar, l'urtare, / il cozzar de' due dadi; or de le mosse
. prati, ii-39: cozza immensa de' brandi la lite; / tutto è
difficoltà, ecc.). lorenzo de' medici, 194: questo è strozzo;
1-7-61: ch'io so ch'egli è de' giganti sì caldo, / che crederebbe
i-293: volete voi moralizzare, delineare de' caratteri, scrivere sul bel mondo? badate
infimi della genìa dei cozzoni, stummia de' bassi fondi, procaccini di merli a quanti
al malmantile, 1-362: i mezzani de' parentadi della nostra plebe si dicono cozzoni
garzoni, 1-629: l'arte mirabile de' cozzoni... insegna la pratica d'
alcuni cozzoni, che venivano a scorgere de' viziosi puledri, m'hanno dato de'ricordi
de'viziosi puledri, m'hanno dato de' ricordi da porre in opra al caso
redi, 16-iv-103: il cranio [de' cervi] s'innalza in due eminenze alte
crapulare, dissoluti per voler senza saputa de' padroni lussuriare. d. bartoli,
4 piastra 'che porta gli ordini de' gradi superiori nella cavalleria, si può
16-v- 132: [la polpa de' tamarindi] lungamente usata, indurrà nel
soperchianze del gran commercio ed agli ozii de' nobili; ozii crassi perché nuovi e insperati
cui molto se ne coltivano per ornamento de' giardini o per mangiarsene i frutti,
boccaccio, iii-xx-51: e le cratere de' vini spumanti / e dello scuro sangue
, 12-9-453: s'intende che la massa de' graniti scompaginata e ribollita come in una
/ d'aver contanti in sul banco de' magnoli / diecimila ducati d'oro;
tenerello si 'mprimono con la sola imitazion de' padri e nutritori. baretti, 1-21
: non so poi, se nel primo de' sei giorni del mondo, quando iddio
albergo, / crear nel vaticano al re de' cieli. fogazzaro, 7-39: incarnano
a dar veste sensibile alla faticosa serie de' suoi sillogismi, sia riuscito invece a
giorno, i-434: potria colui che sì de' tristi / come de'lieti sogni è
colui che sì de'tristi / come de' lieti sogni è genitore, / crearle in
magno, che fu il primo facitore de' paladini, non ne seppe tanti creare
questo tempo ed anno 1470, lorenzo de' medici cominciò in firenze a pigliare piede
parte di naturai libertà del dominio bonitario de' campi. botta, 5-6: il debito
si cria / quell'etema armonia / che de' petti domati in fondo aggiunge / e
il tempo innanzi, essendo stato l'erario de' nobili, i soli nobili se n'
la giudicò creata in servizio ed uso de' ponti. monti, x-2-9: primo
primo quadrò la curva dal cadere / de' proietti creata, e primo vide /
passavano fuor fuori, com'è solito de' villani e de'mal creati. garzoni,
fuori, com'è solito de'villani e de' mal creati. garzoni, 1-658:
vive o si trova. lorenzo de' medici, 99: posate, venti;
doveva avere compiaciuto, o de' sua vassalli, o creati, come chiamano
creatore ama con amore infinito. lorenzo de' medici, 99: 11 creatore,
interpretando i fini della provvidenza a favore de' mortali, descrivono, per sommi capi
opere insieme anche del più fecondo compositore de' giorni nostri. de sanctis, leti,
pur vero che questa immagine d'angelo de' cieli esista qui, in questo basso
avessi troppa autorità, mediante la creazione de' tribuni che la difendevano. vasari,
creazion degli umore negli animali. lorenzo de' medici, 314: è sentenzia de'buoni
lorenzo de'medici, 314: è sentenzia de' buoni filosofi la corruzione d'una cosa
: andò a roma col duca giuliano de' medici nella creazione di papa leone,
3. intenso. lorenzo de' medici, 69: quanto la luce è
crebra i e più lucente agli occhi de' mortali, / par sia maggiore oscuro
certe cosette per rima. s. caterina de' ricci, 169: questa è
, la maggior parte delle castella e de' villaggi abitarsi da gente per generazione moresca
adimari, 1-197: l'ingrata retribuzione de' credenti alla beneficenza mostrata in prò dell'
almeno si mantiene il numero della folla de' ciechi credenti e paganti. de sanctis,
intime caverne del cuore, riempie il petto de' credenti di celeste soavità. segneri,
cortesemente e con omil parvenza. pietro de' faitinelli, vi-n-208 (2-12): ben
di queste sarà meglio ravvisare l'espressione de' sentimenti e della credenza pubblica, piuttosto
: dacché mi ebbe domandato delle credenze de' sagramenti, disse: or sai tu le
vietagione a lui fatta del maggior parte de' compagni suoi. bisticci, 3-217: io
/ con le tue mani al lembo de' tuoi panni. buti, 2-645: *
, i-297: ne mangiò parecchi [de' fichi] senza alcuna credenza. andrea
, i-309: così mangiando britannico, uno de' suoi gli faceva de'cibi e del
britannico, uno de'suoi gli faceva de' cibi e del bere la credenza.
di chiamar papa qual più mi diletta / de' tre; e fegli giurar la credenza
commessione e la lettera della credenza. lorenzo de' medici, 636: per siena avrai
credenza, perché era amicissimo dello stato de' medici. mattio franzesi, xxvi3- 95
, e non farà il simile de' gran fatti quando sarà fuori della tuterìa.
.. che si mettono alle tavole de' grandi per servizio 0 per apparato della
. mi hanno mandato, per ordine de' padroni, il caffè. 3.
suoi prima amantissimi famigliari. il capo de' coppieri, ed il capo de'credenzieri
il capo de'coppieri, ed il capo de' credenzieri. salvini, 22-138: il
lo tuo nimico. leggenda della beata umiliano de' cerchi, io: colla quale [
] in queste cose era partecipe credenziera de' suoi segreti. trattato d'amore, 15-
tiranno, vorrebbe avere creduto al consiglio de' fiorentini. petrarca, 47-14: e
, 21: egli [cristo] de' suoi detti ed ammonimenti ci rende sofficiente ragione
volgar., i-53: la nobiltà de' miei costumi starà solo in parole nude,
a credersi, quanto accomodato all'agevolezza de' computi astronomici. d. bartoli, 32-80
fossi stato a l'alta guerra / de' tuoi fratelli, ancor par che si creda
materia della cometa aver convenienza con quella de' pianeti? marini, xxiv-772: mette egli
celar gli occhi miei, / li quai de' vostri, sì com'io vorrei,
: se non metto il dito nel segnai de' chiodi, e la mano nel suo
seco sopra un sofà per disputare posatamente de' punti di religione -madama insomma mi disse
e al quale era creduta la guardia de' campi. poliziano, st., 1-20
papa iulio secondo. andato il cardinale de' medici a roma, contra ogni credere del
quei che, non conoscendo a qual de' due stili siano dalla natura portati,
cosa gli crede. s. caterina de' ricci, 357: vi dico che
, xiv-333: quando anche il soave sogno de' nostri amori terminerà, credimi, io
, è credibile che resterà eletto uno de' tre più atti di tutta la città.
poco appresso porta aristotile per la credibilità de' sogni. beccaria, 1-198: la
un unguento contro la peste; uno de' mille specifici che avevano e dovevano aver
tanto debbe esser la summa non dico de' creditori né debitori, ma dico la
quanto la summa del debito. lorenzo de' medici, 624: m'è parso al
prossimi dì simili creditori sono stati rimborsati de' loro crediti, ha preso animo di domandarli
in un luogo sono molti 1 crediti de' mercanti, i quali abbiano premura di riavere
. a credere che l'uso introdottosi de' pagamenti per lettera di cambio e per
anzi hanno perduto coloro che erano creditori de' vostri soldi. machiavelli, 570:
-figur. s. caterina de' ricci, 324: non so chi è
del vicino, troveremmo la nostra partita de' debiti molto lunga e intralciata, e coloro
giuliano di giovenco e francesco di giuliano de' medici, 8: anociene creditori a libro
debitore. diario di raffaello di francesco de' medici, iv-151: ri
o importanza. fagiuoli, 3-7-207: de' cecisbei nel vasto lor corredo / in
, improntate di tutto il maravi- glioso de' romanzi cavallereschi. d'annunzio, iv-2-206:
del senso o alla cecità della mente de' creduli aristotelici. redi, 16-iv-74:
mi trovai in una magnifica sala dove de' bellissimi divani di velluto cremisi...
, 269: « crenologia, discorso de' fonti *. crenolutoterapìa, sf.
dal colore bruno, simile alla pelle de' creoli? *. crèdo (
colline cretacee, e nelle fenditure ferruggigne de' riarsi maggesi, oh care bestio- line
la strada patente nelle più folte calche de' concorrenti,... e nell'artifizio
un seme di cappero nelle crepac- ciole de' muri altissimi, vi nasce, vi alligna
pensate dunque qual esser deve il crepacuore de' reprobi, mentre piangendo essi tanto del
aveano altresì gettata la provvisione e frutta de' passeggeri, ma non la loro,
avrebbe pianto. fu collocato il maggior numero de' cannoni in particocol farci crepar di rabbia
ne va più giù boccone. lorenzo de' medici, 132: se tu sapessi
e in qualche fratta e nelle crepature de' monti. magalotti, 20-119: qualche
tra le crepature e le naturali commettiture de' massi. cecchini, 1-99: ad effetto
sottili e trasparenti crocote, delle porpore e de' drappi vari e ricamati a fiori e
questi strumenti xpép. 3otxa, crepitacoli, de' quali fa menzione ateneo; ma sembra
32-15: alfin per entro il fumo / de' sigari onorato, al romorio / de'
de'sigari onorato, al romorio / de' crepitanti pasticcini, al grido / militar
, erano messe dagli antichi a'sepolcri de' bambini: io credo che tali possano
ancor quegli si debbano avere per segni de' sepolcri, sebbene presi da'crepundi.
voce / quasi di pianto il mormorar de' flutti. carducci, i-938: il sole
non si possan chiaramente vedere alcune cose de' fatti dell'altra vita, quasi come
de la culla, e curvi / de' pii parenti a'funerali i figli.
qua e là i piccoli semi ciascuno de' quali crescerà in grande pianta. direste
come alcide / a l'idra, che de' suoi danni crescea, / avea la
sua nati e cresciuti / fummo, e de' suoi nepoti semo; e quando /
molto tosto crebbi in gran piacere. lorenzo de' medici, 60: a'mortai troppo
in meglio, sarebbe venuto al sommo de' gradi. marino, 5-31: giovane il
o per amistà gli mandavano alle frontiere de' nemici in mugello. d. battoli,
. non potè reggersi contro il numero de' nemici che cresceva, e già stava
patria; gravò di taglie i beni de' contumaci. foscolo, iv-401: e mi
respirare quest'aria fumante sempre del sangue de' miseri. manzoni, pr. sp
-aumentare di peso. lorenzo de' medici, 198: ma bisogna sia preso
floride / dita lieve declina, / cara de' baci invidia / che riverenza contener poi
dà vista che non tema accresce l'animo de' suoi. compiuta donzella, v-326-3:
ebbe origine e crebbe con le cattedre de' claustrali e con le istituzioni de'collegi
cattedre de'claustrali e con le istituzioni de' collegi. tommaseo, i-135: de'suoi
istituzioni de'collegi. tommaseo, i-135: de' suoi sudor'me con mia madre /
,... sentì crescer la fiducia de' pensieri, e svanire in gran parte
. enea scoperse, udendo / l'annitrir de' cavalli e 'l calpestìo / crescer di
guicciardini, 362: el nome solo de' ghibellini è spaventoso in questa città,
; onde sì crebbe / la feroce de' rutuli potenza. carducci, 834:
loro iddio, e crebbero il numero de' suoi sacerdoti. cennini, 21: e
acca larenzia la su'moglie, tutrice de' frumentati lari latini, perché li avesse
con palme / che irrigò e crebbe de' mortali il pianto. 28. accrescere
in: al suo tornare trovò uno de' suoi uomini d'arme che non era
maliscalco, che aveva cresciuto il prezzo de' ferri e de'chiovi, e che il
aveva cresciuto il prezzo de'ferri e de' chiovi, e che il cavallo era
e crescere, menomare e finire. lorenzo de' medici, 118: questa spiga
umane, / che mangiate il pan de' santi! leone ebreo, 234: che
crescere colla opposizione dei mali il pregio de' beni. cattaneo, iii-4-91: la
, 7-3: [questi libri] trattano de' crescimenti di diverse parti del mondo,
di diverse parti del mondo, e spezialmente de' grandi reami, per che maniere di
a bene e a stato e crescimento de' mercatanti di firenze. 4.
e sol si lasci erbe atte al nutrimento de' pesci, come crescioni e simili altre
simil. e al figur. lorenzo de' medici, 482: quel monte che s'
dell'acqua rinchiuso infra li cresciuti argini de' fiumi, e si vede il mare
sp., 36 (635): de' lampi fitti rompevano l'oscurità cresciuta,
istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi de' portici, la cupola della cappella,
a tal consuetudine manca la chiara approvazione de' romani pontefici,... per aver
ignude. idem, vii-564: già de' vermigli e torbidi rampolli / ornai tutto
mantiene. / non sia chi mi ragioni de' crespegli. buommattei_ iv-231: della pasta
luce adesso, / e 'l bel color de' biondi capei crespi. bibbia volgar.
crespi e i biondi capelli, / de' quali ha fatto per me rete amore.
: leghi i crisantemi e i cespi / de' glauchi garofani crespi. d'annunzio,
.. il commercio e la fabbricazione de' cresponi sono assai scemati, essendo questa
tommaseo-rigutini, 3491: 'cresputo', segnatamente de' capelli, ma così non si direbbero i
delle vote carrette e simile il canto de' galli, e teme assai nel vederli
ambe le schiere / scompigliavan crudeli, e de' lor capi / d'ogn'intomo scuotean
piccoli e grandi avere tutti gli stremi de' vestimenti frappati in tutte le parti sì da
termine a scarpa, fatto in cima de' muri divisori d'orti o cortili, dal
cresta levata, pettoruti procedono. lorenzo de' medici, 592: allor,
abbasserà la cresta / in veder che de' suoi non campa testa. bandi, 231
. marchetti, 4-86: perché veggiam che de' crestati augelli / si cangian l'
di casa, diligentemente cercando scorpioni pe'fessi de' muri, e di sottovia de'vasi
fessi de'muri, e di sottovia de' vasi di creta e di legno. lustri
il grano maturo, / pentèlico, de' tuoi pastori / mi sovviene selvaggi /
, e ne'giochi cretesi moveva ranni de' combattenti e commoveva gli animi de'riguardanti
ranni de'combattenti e commoveva gli animi de' riguardanti. pascoli, i-996: i piedi
, come 10 attesta il numero ragguardevole de' * cretini ', si mostra poscia
. ant. grido. meo de' tolomei, vi-n-37 (12-2): per
in certe papillette del primo paio de' nervi che derivano dal celabro,
di legge di grande fama nella pratica de' piati criminali e civili,...
sodisfare alla divina giustizia per le reità de' suoi sudditi: e in udendo leggere
giudizi criminali;... il criterio de' giudici, arbitrario. manzoni, 779
la confisca dei beni, il giuramento de' rei; statuì le querele doversi dare
un criminalista quelle di un reo, sospetto de' più enormi delitti. gioia, 1-ii-35
data a certi uomini tutti della parte de' cancellieri, i quali intesono ad abbattere
intesono ad abbattere in comune lo stato de' panciatichi, e... i panciatichi
allo stato. carletti, 173: nessuno de' sopradetti paga tributo, anzi li parenti
, / per la paura del bronzo e de' crini ch'avea sul cimiero, /
del cavallo. ariosto, 41-32: de' quai [sopravvesti] l'osbergo il ca-
la quale altezza formasse il crine continovato de' monti.
/ lo dava in preda al popolo de' greci. = ¦ dal fr
'criocero', genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, così detti perché le loro antenne
garzoni, 1-496: tutto l'ufficio poi de' servitori da stalla consiste in questo
. così dagli antichi anatomici vengono chiamati de' piccoli corpi ritondi o lenticolari,
, versando abitualmente sopra la superficie libera de' tegumenti e delle mucose de'liquidi di
la superficie libera de'tegumenti e delle mucose de' liquidi di diversa natura che essi separano
scorza all'intorno, simile a quella de' moscioni e delle mosche, dalla quale
m'avessero avvelenato. dopo la fatica de' vomiti, era tutto in sudore,
, i-390: furono portati molti luochi de' concili e scrittori antichi con menzione del
. insetto coleottero osservabile per la foggia de' suoi palpi, che sono a guisa di
'crisomeline'. famiglia d'insetti dell'ordine de' coleotteri, che hanno per lo più il
piante, così denominate dal color dorato de' loro fiori. = voce dotta
cristallino in coppa d'oro, / de' tesori di bacco oggi arricchito / con
il trono del prencipe e i sedili de' beati: la qual solidità non impedisce però
, 1-18: si contentarono di por solamente de' nuovi vocaboli a cosa che resta egualmente
ghiaccio lentamente indurato, con l'andar de' secoli, si formi il cristallo. leopardi
è intagliato il troiano anchise che scioglie un de' calzari di venere afrodite. tecchi,
sospir, le lagrime cristallo. lorenzo de' medici, 130: le gote bianche paion
lampi della sua gloria e tra i raggi de' suoi divini attributi, tra quest'oscure
64: su, mi si rechi vin de' regni d'arno; / ma che
distanza propor zionata alla forma de' detti cristalli. magalotti, 14-6:
non essendosi ancora accorto del falso avvicinare de' cristalli. algarotti, 2-453: qual diletto
petrarca, 219-3: e 'l mormorar de' liquidi cristalli / giù per lucidi freschi
giù per lucidi freschi rivi snelli. lorenzo de' medici, 514: 1 pesci sotto
danze amorosette, / e al mormorio de' tremuli cristalli, / sfidano ognora i naviganti
crea questa tua giovinezza / e il cristallo de' tuoi grandi occhi. -astro
cristiano. sassetti, 314: de' gentili se ne fanno cristiani ad ogni
i-430: girano per le mani de' buoni e creduli cristianelli per cose rare,
andare ancora sopra i saracini e nemici de' cristiani. marco polo volgar., 136
del re: nominare a'vescovadi e benefizi de' suoi regni; dare anch'egli,
e condizione, per ottenere il perdono de' peccati e guadagnarsi la salute eterna.
par., 10-119: quell'avvocato de' tempi cristiani, / del cui latino
dante, par., 20-103: de' corpi suoi non uscir, come credi
roma e vede la vita scelerata e lorda de' cherici, non che egli di giudeo
simone della tosa e per salvestro manetti de' baroncelli. b. pitti, 11:
, 4-34: questo lottieri regnò re de' romani e imperadore undici anni, e fu
, il mostrarono al tagliarglisi della barba e de' capegli, e recarlo in cherica dovuta
che voi avete, per l'esempio de' vostri gloriosi predecessori. sarpi, i-162
sangue un volgo imbelle / murò il parco de' cervi al re cristian. papini,
? / e con le piaghe indegne de' cristiani / trafigger cristo, ond'ei
alcuni dicono ch'egli è resuscitato uno de' primi profeti. disseli adunque: ma voi
: pagabile al mio domicilio via tal de' tali. pavese, 1-123: mi ricordo
gesù, io catarina, serva e schiava de' servi di gesù cristo crocifisso, scrivo
... s'esercita nella retta lezione de' testi; nello scegliere tra le varie
progredire con più fiducia nell'istoria letteraria de' secoli che seguirono. de sanctis,
col pubblico, e con tutta la famiglia de' letterati morti e vivi. nondimeno aspetto
nella 4 critica del giudizio 4 parlando de' giudizi nostri circa il bello, egli
salvini, 30-2-81: scelse per segno de' suoi critici strali il petrarca. alfieri
. marino, vii-314: il giudizio de' morbi con maggiore evidenza ne'settimi giorni
quali si fa giudizio del male. de' moderni vi ha chi gli nega. foscolo
della nostra letteratura che corre dal tumulto de' ciompi alla seconda cacciata de'medici.
corre dal tumulto de'ciompi alla seconda cacciata de' medici. bocchelli, ii-106: tutte
: cesare solo non sentì la sferza de' critici; e bruto istesso, suo capitai
tutti, perché ognuno poteva essere uno de' critici di lucia. svevo, 2-416
v.]: 'crittogamici *. nome de' botanici che si dedicano particolarmente allo studio
due di un certo virtuoso crocchio, de' quali uno è nostro accademico, bizzarro
tuo « non si può * le idèe de' scoiamoci che fanno il comporre.
mi han crivellato sopra, il decano de' dudici segni m'ha balestrato in capo,
9-843: crivellano or del popolo or de' grandi / i costumi manchevoli e perversi.
i tumuli di rena, i crivelli rozzi de' renaiuoli. -per simil.
ch'ell'era di tagliacozzo, nonno de' me * bisavolo; e la non mi
il miagolar della gatta, il baubar de' cani, il ronzar delle api, il
, il ronzar delle api, il rurular de' rospi. salvini, i3 * i75
l. bellini, ii-44: de' quali il crocchio stovigliesco è il basso
due di un certo virtuoso crocchio, de' quali uno è nostro accademico, bizzarro
del mio castaido, dove alcuni villani de' contorni s'adunavano a crocchio a scaldarsi,
i crocchioni / si calano all'assedio de' caldani. note al malmantile, 1-228:
. caro [tommaseo]: son vi de' nasi fatti a tromba, a sella
per noi prega, o regina de' mesti, / che il possiamo in sua
vai a casa del diavolo. lorenzo de' medici, 117: o cor mio,
., 27-2-5: o grandezza, croce de' tuoi desideratori, come tutti li tormenti
: s'inciampa co'piedi nelle croci de' campanili sepolti nelle ceneri. monti,
: quella arme che era al palazzo de' medici, mentre che loro erano stati
rauna allora / pur quivi tutto il fior de' cittadini. marino, 10-240: colui
loro dame e madame. s. caterina de' ricci, 98: la donna
come se dopo essere eustacchio fattore, de' quali ciascuno vorrebbe essere state tutti quegli anni
raduno settimanale delle pensier della casa, de' poderi, del figliuolo, e di mille
possessi sono in titolo, come quelli de' vescovi * in partibus ', o come
de virtù e laudevoli costumi, quanto altra de' suoi anni de la nostra cità,
, 3-162: ispiratevi almeno ne'ghiribizzi de' barocchi per questa parte: così potrete
mondo nella decorazione delle sue città e de' suoi campi. il tevere, diceva
inimici suoi sempre fu terribile. lorenzo de' medici, ii-39: la differenza, ch'
calpesta. parini, 393: ben de' lor fatti la beltà decora / contaminò finger
decoro: ma 1'aggiungere alla dignità de' suoi qualcosa delle proprie virtù è gloria
canti o m'orni alloro; / se de' fregi non s'erge il merto a
privilegi,... per attribuirsi de' non giusti domini,... ma
solleciti, / né l'inane decoro / de' titoli, né il perfido / desio
delle chiese, toccava poi alla pietà de' secolari il provvedere al decoro del sacro
cento malanni; cioè a quelli che parlano de' granelli con poco decoro. arici,
numero. 5. maria maddalena de' pazzi, i-253: per essere delicatissima
discretamente dovuto alla diversa condizione e stato de' personaggi che n'entraranno a parte. leopardi
, e con l'allet- tatrice libertà de' suoi dogmi corrompendo sempre più i sensi
suoi dogmi corrompendo sempre più i sensi de' popoli, aveva cominciato a generar negli animi
da tavola. caro, 15-iii-22: de' nicchi, io gli avevo i più
, al dono delle dodici camicie e de' sciugatoi aggiungesse una dozzina di fazzoletti e
la quinta, ciò son l'opere de' prencipi e de'grandi. -negozio
ciò son l'opere de'prencipi e de' grandi. -negozio a dozzina:
perché par loro intenderle, che le cose de' valentuomini, ché non ne mangiano;
16-iii-274: a dì 17 di marzo pestai de' fiori bianchi di leucoio con foglie di
gola rigonfiata; così denominate dalla forma de' loro fiori pretesa simile al capo del dragone
... racconta ritrovarsi nel cervello de' dragoni una pietra, draconite appellata.
orizzontalmente il dragante, per formare uno de' primi pezzi dell'arcaccia. egli serve
cosa composta insieme di più capi, de' quali ne risultano due animali, un leone
quella specie che traggonsi dalle teste schiacciate de' draghi, cioè de'mali atroci, ma
dalle teste schiacciate de'draghi, cioè de' mali atroci, ma disprezzati per onesta
e di là a sentire la volontà de' contraenti, e riferire. pananti, iii-46
', specie di fichi, l'ultimo de' quali è primaticcio ed anche settembrino;
certi dragoncelli, simili a'lombrichi, de' quali ne sono gli italiani privi.
, iii-5-75: l'uno invér dell'altro de' baroni / s'andarono a ferir come
magalotti, 1-49: se quelli in cambio de' mattoni erano buccheri, buon per loro
che portano per divisa un dragone. e de' tempi barbari ritornati narrano le storie che
le sacre lettere de gli egizi e de' cristiani or significa la malizia, or la
dragone, il quale giaci nel mezzo de' tuoi fiumi, e dici: lo fiume
', specie di rettile dell'ordine de' saurii, famiglia degl'iguani, che ha
da'piedi, e che per mezzo de' tendini può sostenere. chiamasi pure 4
furor vaga, / chiara, onorata, de' flegrei giganti / spergitrice. cuoco,
, pur n'uscì fuori. giusto de' conti, i-no: né posso per mio
appena visto / io m'avrò un paio de' giudici vostri, / io v'ho
. marcello, 27: la virtù insigne de' rappresentanti l'arte celebre del compositore della
con riferir prima l'autore l'occasione de' lor colloquii, oppur senza verun proemio
me non ho pensato molto alle regole de' pantomimi; e se ho a dirla mi
de sanctis, 11-26: la divisione de' generi in epico, lirico e drammatico
: la critica letteraria, alla stretta de' conti, segnatamente sulle opere drammatiche non
drappelli di fanciulli combatterono contro drappelli simili de' figliuoli degli assediati alla presenza de'cristiani
simili de'figliuoli degli assediati alla presenza de' cristiani e de'turchi che li aizzavano
degli assediati alla presenza de'cristiani e de' turchi che li aizzavano ed incoraggiavano colla
/ i suoi drappelli; e noi fuori de' nostri / alloggiamenti non teniamo un palmo
portamenti e di volgari strani. lorenzo de' medici, 11-74: la santa
, 281: ecco intanto il drappello / de' cavalier ministri, / che perché sia
i quali si appiccano pendenti al cielo de' baldacchini e delle residenze de'principi e
al cielo de'baldacchini e delle residenze de' principi e se ne parano le chiese.
, orlo, balza. b. de' rossi, 1-13: avea [la fraude
. vasari, i-872: fu egli de' primi che trovasse di lavorare gli stendardi
la chiesa era angusta alla troppa moltitudine de' fedeli; perciò si convenne aggiungervi il cortile
traffico d'opera di drapperia. statuto de' mercanti di calimala, 3-319: che
l'importazione dei tessuti. statuto de' mercanti di calimala, 3-364: providero i
si condusse infino a trani, dove trovati de' suoi cittadini li quali eran drappieri,
, che gli vogliamo chiamare; ma de' tessuti a listato, a fregiato,
landò, 97: una barca grande ornata de' preziosi drappi. galileo, 1-1-9:
petto fa un effetto simile a quello de' veli delle nostre monache. lippi
i-512: il di dentro poi [de' cassoni] si foderava di tele o di
cura che consiste nell'aiutare lo scolo de' liquidi interni dell'organismo, mantenendo aperto
, e pensò d'assalire le bandiere de' maganzesi ch'erano nella dretana schiera.
genere d'insetti della prima sezione deltordine de' coleotteri, che trovansi sopra varii fiori
e della piantaggine giova al dringolaménto de' denti. = deriv. da
del pettine, del drizzacrine e de' bossoletti pieni di liscio che [ecc.
cielo, contraria del sole, nimica de' malifattori, consolamento de'viandanti, dirizzaménto
del sole, nimica de'malifattori, consolamento de' viandanti, dirizzaménto de'navicatori. cassiano
malifattori, consolamento de'viandanti, dirizzaménto de' navicatori. cassiano volgar., i-5
che modo s'ha a vivere. de' mori, x-964: io stimo impossibile
a cui / s'aperse alli occhi de' teban la terra. s. caterina da
più in dentro, lontano dalle percosse de' nimici. marino, 10-64: crede
a quelli che debbono venire. lorenzo de' medici, 1-115: il presente sonetto,
duca di mantova, accioché il rimanente de' miei libri sia mandato a bologna. giannone
luoghi sparse e rotte / le statue de' demòn, ch'a l'uomo innante,
da lui, quelle essere state l'armi de' vincitori della sua patria. tasso,
uno dirizzatoio, che mostra la tortura de' peccatori e de'mali uomini.
, che mostra la tortura de'peccatori e de' mali uomini. 2.
[crusca]: usino compagnia dirizzatrice de' buoni costumi. 2.
reggimento, uomo molto giusto, dirizzatóre de' torti, e difensore delle vedove e
torti, e difensore delle vedove e de' pupilli.
sassetti, 345: gli altri danari de' particulari si spendono in altre mercanzie;
. genere di crustacei, dell'ordine de' decapodi, attissimi per la loro conformazione
. aleardi, 1-162: dai meandri partia de' suoi canali, / sopra dromoni di
drudi / quand'ei gli ozi turbò de' tristi ludi / cui dritto è forza e
terzo [quadro] i druidi, maghi de' galli, fra selve di querce,
quindi vedi calar tremendi e fieri / de' druidi i nipoti, e violenti / scuotere
! va'su'misteri orrendi / de' druidi a correr sanguinosa, ascolta /
di artiglieria, infra grossi e mezzani; de' quali gliene druzzolò uno il più grosso
], dove è proibita la pluralità de' benefici e concessa la dualità in caso
in tali copie che per l'autorità de' luoghi, e per l'antichità de'libri
de'luoghi, e per l'antichità de' libri rimanga lungi ogni dubbietà di fraude
fraude. goldoni, vii-460: mi sovviene de' teneri miei affetti con quest'ingrata,
tommaseo, 3-ii-104: è questo uno de' segni fausti di progresso in questa età
. giannone, 1-ii-18: i testamenti de' principi, mandate via tutte le dubbietà e
regnanti imperiosi bastano a mutare il destino de' popoli. = voce dotta,
... e dimenticarmi fra la gentilezza de' torinesi e l'amore degli uomini letterati
in luoghi vicini quasi tutte le forze de' franzesi e di ferdinando, superiori le
quella stimando sol perfetta legge, / che de' sensi sfrenati il fren corregge. panciatichi
: certa cosa è... che de' dubbi peccati, cioè di quelli che
dee però la persona che si confessa de' peccati dubbi, accertare che sieno mortali.
capitano farlo più sicuro. voi vi rallegrate de' piccoli, ed egli spaventa dei dubbii
sì pericoloso dubbio, chiamarono l'aiuto de' veneziani, i quali de'loro legni ci
l'aiuto de'veneziani, i quali de' loro legni ci facessero aiuto, come
risa; / e se li altri de' dubbi non son certi, / ricorrete a
in questo tempo udii novelle assai / de' tartari, di ch'io presi gran dubio
i-31: non appariva in loro l'azione de' muscoli esternamente visibili, ma soltanto dubbiosamente
sole da nuvoli folti, / traluce de' padri la fiera virtù. pecchi,
inf., 5-120: al tempo de' dolci sospiri, / a che e come
esiziali orrori, / a vicenda e de' timidi e de'bravi / perturbavano intanto
/ a vicenda e de'timidi e de' bravi / perturbavano intanto i petti e
e contra natura, questa disusata leggerezza de' corpi gravi. loredano, 1-6:
italia... per l'elezione dubbiosa de' sommi pontefici. manzoni, pr.
d'una tal ricerca, al cominciar de' momenti più dubbiosi e più decisivi,
quest'aspra e paurosa fortuna le menti de' fedeli amici t'ha discoperte? costei i
? costei i coperti volti e dubbiosi de' compagni t'ha cerniti; partendosi, i
, iv-105: o bellezza, dubbioso bene de' mortali, dono di picciolo tempo.
molto ricchissima e forte: la quale battaglia de' sanniti, con dubbioso stato de'romani
battaglia de'sanniti, con dubbioso stato de' romani, per loro fece pirro.
ed io veggio già la dubbiosa via de' fati di quello tempo. alberti,
già o per paura o per vergogna de' padri o de'maggiori stava coperto et
paura o per vergogna de'padri o de' maggiori stava coperto et ascoso, di
lassata afflitta en gran dubitaménto. neri de' visdomini, 2-34: tene credenza ria,
i giovani in loro costumi, quando eglino de' fatti che dubitano, ricorrono a'consigli
fatti che dubitano, ricorrono a'consigli de' savi. sacchetti, vi-106: la
e che viviranno in fin alla consumazione de' secoli, per pietà almeno, essendo io
in loro sono, e massimamente que'beni de' quali li lodati dubitano che non sieno
sta'certo, sta'tranquillo. meo de' tolomei, vi-11-27 (6-6): mie
, iv-436: 1 giovani rimangono prima de' vecchi persuasi, e più gl'infermi
vecchi persuasi, e più gl'infermi de' sani. insomma, ove la potenza dubitativa
e la svezia, e parecchi luoghi de' suoi scritti, il dimostrano; ma principalmente
. questa dubitazione suppone una perfetta oscurità de' princìpi, i quali anzi insegnano di
furono vinte da'lieti pensieri. lorenzo de' medici, i-79: la molestia de'
lorenzo de'medici, i-79: la molestia de' miei pensieri amorosi da due cose poteva
nondimeno gli pagorono quaranta- mila ducati, de' quali il termine era propinquo. dovila,
. marino, vii-104: è prencipe de' pianeti, duca delle stelle e re di
per significazione d'onore... e de' nomi sì fatti alcuni stanno per sé
5-69: ritrovar puoi lo gran duca de' greci. g. villani, 11-132:
giuda, non se'minima infra li principi de' giudei: imperciocché di te uscirà il
. giovanni battista, principe e duca de' fiorentini. 5. guida;
duca di sapienza e sì è emendatore de' savi. petrarca, i-2-26: or dimmi
e facitore di tutti li mali e artefice de' peccati, il dissoluto amore.
, perocché due son le generazion de' duchi,... cioè: nero