panegiristi e declamatori dello stato delle anime de' giusti, [crisostomo] ne favella
. mandavano oratori al papa a ragguagliarlo de' successi e impetrare la protezione della chiesa
. lippi, 12-30: un oratore intanto de' più bravi / a celidora malmantile invia
luce del giorno, le già formate colonne de' francesi assalirono il campo che guardava i
, accolta io vidi / la maestà de' patri numi; e achille / orator tuo
popoli del ducato di milano] col mezzo de' loro sindaci et oratori al governatore.
una convenzione di non favorir nella distribuzione de' magistrati se non quelli dell'istesso oratorio
sedendo, ma possa con qualche diletto de' spettatori essere ancora rappresentato, immaginai la
di dio, le delettazioni di lui e de' nostri prossimi o procciane, astinenzie,
a prendere la guardia della città e de' cittadini di bologna. pulci, 22-152:
ovunque ne viene occasione, nelle glorie de' suoi governi. fagiuoli, xiv-21:
i nomi delle figure, e i metri de' versi, e le lascivie della lingua
e della rima; prosa. lorenzo de' medici, i-20: le canzone e sonetti
dio, fregò la mano agli occhi de' lioncini e per divina virtù gli alluminò.
femina fu chi 'l padre, 'l re de' colchi, / tradì sì crudamente,
mondo degli altri orbateli!, / de' pozzi, delle fogne e degli acquai,
come son qui in fiorenza, e de' più belli. = probabilmente dal toponimo
. cinquanta, xxxiv-657: s'odon de' moribondi i mesti pianti / e i stridi
finir, piangendo, il resto / de' tenebrosi miei giorni infelici. 2
borghesi, lxv-m: io scemo al folgorar de' lumi onesti / la vista ricovrar gli
fosse 'l to ben, fora. pietro de' faitinelli, vi-n-228 (17-7):
è pietà da empiezza: / sì son de' nostri cori orbati i lumi * /
gronda di sangue dalle zampe sparso / de' cavalli a gran sprazzi e dalle rote
lo zodiaco... fu chiamato orbe de' segni, imperciò che le figure de'
de'segni, imperciò che le figure de' segni sono sopr'esso. galileo,
ei muove tutti a sette gli orbi de' pianeti, ogni giorno, da levante a
algarotti, 1-ix-223: seppe su l'ale de' rimati versi / levarsi al ciel dal
ha voluto, sia provvenuto per difetto de' maestri o di buon ordine di studiare
maraviglioso magistero. segneri, iv-50: de' quali [muscoli] quattro son retti,
niobe per altro sì grave l'orbezza de' suoi figliuoli, se non perciò che ella
ma non provato, che le particole de' fluidi orbicolari e, precisamente, che
. milizia, v-236: l'oratorio de' padri della chiesa nuova ha..
come pensaron gli antichi, ma elittiche forbite de' pianeti. i. riccati, 3-200
i. riccati, 3-200: l'orbite de' predetti pianeti sono tante curve ellittiche.
sanctis, ii-n-155: abbiamo percorsa l'orbita de' nostri poeti meridionali. faldella, i-5-182
orbità fu manifesto a quelli miseri il caso de' suoi, per tutto il lido allora
pensieri: l'orbità, una mezza morte de' vivi. salvini, 48-56:
turcasso pien di dardi allato. lorenzo de' medici, ii-298: non è ver che
pecora, lxxviii-iii-26: iudicando com'orbo de' colori, / che mai sentenzia o
, ed è stampato 'con licenza de' superiori ', e non mandato ad
acerbo amore che m'ha priso. giuliano de' medici, 89: onoro chi nel
5-60: innanzi ai venerandi / templi de' sommi dei cade il vitello /..
per adoperarsi come consolo e volle vivere orbo de' figliuoli, anzi che venire meno alla
510: vicina a rimaner rachele / orba de' figli, in suon dolente e pio
vinta, / orba e del sangue de' suoi figli tinta * / cade sotto servile
anche in espressioni comparat. lorenzo de' medici, i-77: or li uomini e
cavalli al giogo ha missi j la scorta de' febei raggi orienti. castelvetro, 8-2-296
sole oriente contrasta alcuna fiata colle nubi de' monti infino a mezzo giorno. b
/ iù eh'ad altra giammai, de' tuoi bei giorni / inchinar oriente
d'una preclara vittoria rapito alle speranze de' suoi soldati et al mondo.
tra 'beati ardori / godono il premio de' celesti onori. 6. gesù
. / la condurrà [la barca] de' lacci antichi sciolta, / per dritissimo
angle squadre è morte, / e vittoria de' franchi alle bandiere, / che questo
gli termini e confini dove l'orifici de' cannoni de le braghe s'uniscono a
nella linea, divisan gli orifici / de' vasi, che già al fusto hanno
stessi che si addormentano dentro le medesime reti de' cacciatori. salvini, 23-75: avvi
le sentenze degli origenisti, ebioniti e de' sabelliani e degli anabatisti. genovesi, 370
generale influenza in tutti i vizi, de' quali ella è orriginale principio e cagione.
conversa intra. lli uomini del popolo de' giudei, de'quali e'trasse sua
. lli uomini del popolo de'giudei, de' quali e'trasse sua orriginale nasscienza secondo
successivo i vescovi, ma gli effetti de' vantaggi acquistati per la dabbenaggine o incautezza
melosio, 1-80: t'imponga pur de' medici la schiera / nome più strano,
persona, prima ivi impresse colla meditazione de' sensi, la vista delle quali le fa
: qui dice misere cacia l'antichità de' firentini al suo tempo de li originali
consoli e rettori di questa arte [de' vinattieri] sieno quattro originali cittadini,
lo notaio dell'arte faccia richiedere uno de' più sufficienti e originali compagni di ciascuna
iv-1-223: mi suscitavano un ricordo fuggevole de' paesi originali. -che è la sede
sieno andate smarrite le carte originali de' medesimi [trattati], non ci man
comunità e del cardinale. statuti de' cavalieri di s. stefano, 133:
il materiale suo riguardevole, non trovandosene de' simili molto per quanto io sappia.
lettera, venuta pure a questo magnifico signore de' suoi ufìciali da fano;..
s. maffei, 4-46: de' membretti che vengono appresso nel testaménto di
. si conserva tuttavia originale nell'archivio de' gonzaga. -sostant. caro
stesso modo studiato dal vero gli originali de' suoi 'caratteri '. -in
scrivono col metodo e con lo stile de' novellieri, vanno incontro a due inconvenienti
per veder faccia a faccia l'originale de' lor concetti, senza interpretamento di lingua
e tu veloce sprona / l'originai de' naturali effetti / fuor degl'iniqui e
dovevano leggerlo, e la possente originalità de' loro concetti rincalzare, copiando rousseau.
indole del mio ingegno e dalle circostanze de' miei tempi, e scrissi non mostrando
originare il nostro dante dall'antica radice de' frangipani di roma. 5. generare
quella che più s'avvicina all'antica de' buoni autori dai quali si origina la grammatica
siri, 148: con la sublimità de' suoi gesti s'è resa [venezia]
.. nel presente e nell'avvenire de' tempi in che visse, ed in questa
produce originariamente lo stato e per uso de' sudditi e d'altre nazioni meno colte.
tranquilla, vi fu conservata dall'abitudine de' sentimenti. 3. insito nell'
non possono poi a meno di accordargli de' diritti originari ed innati, rifuggendo essi
sicura è lo studio delle lingue e de' dialetti, fatto però con più cura che
una segnalata giustizia e per la fede de' loro originari autori, che fioriva tra essi
menagio o un ferrari per la originazione de' vocaboli che analizzano. 2.
che sotto uella fu il governamento de' costumi e della romana isciplina.
, xi-54: dionigi è perpetuo lodatore de' romani; e prese a scrivere la
a scrivere la storia per mutare la opinione de' greci, che la origine e il
malicsach, imperadore della stirpe e origine de' turchi, il quale perseguitò la detta
da carcano, i-2-48: sono alcuni sparvieri de' quai non so l'origine.
alla doppia origine, che dicemmo, de' fallici e de iambi, era piena
: questo carlo fu il primo origine de' re di cicilia e di puglia stratti
suoi discepoli il trattato * delle cause de' morbi ', e...
, degli spiriti animali, dell'origine de' nervi. spallanzani, 4-iv-355: forai
del nome della poesia e per consequente de' poeti. venuti, lxxxviii-n-703: così
o secreto. s. maria maddalena de' pazzi, li-m: il latte..
perché ben conoschi questa fiera, / de' suoi figliol dirò la radice anco,
i veneziani osservano nel conoscer i figliuoli de' nobili. chiabrera, 1-i-130: pargoletto
] fussino origine a cose nuove le repulse de' parentadi avute da're d'aragona.
, e va a posare su'talami de' potenti e de'beati. cantù, 2-53
a posare su'talami de'potenti e de' beati. cantù, 2-53: insonne
e con servitori a pigliar l'acqua de' bagni di caldero sul veronese. foscolo,
[guevara], ii-236: privilegio de' vecchi è non volere andarsene a dormire se
state, ed è comune ne'luoghi sabbiosi de' paesi meridionali. 4. locuz
e ne andava orinando con dolore eccessivo de' reni. -spruzzare. landolfi,
imposto agl'insetti coleotteri, della sezione de' pentameri, della famiglia de'lamellicorni,
della sezione de'pentameri, della famiglia de' lamellicorni, della tribù degli scarabeidei e
della tribù degli scarabeidei e della divisione de' silofili; stabilito da latreille. sono
'orittero': genere di mammiferi dell'ordine de' rosicanti, descritto da buffon sotto il
specie: il mus maritimus, talpa de' duni, ch'è di color griio-
se ne distinguono, perché essi hanno de' denti mascellari, e le loro unghie
della mineralogia, che dai caratteri esterni de' fossili ne rileva le proprietà fisiche.
oriolo con le ruote e con le spere de' pianeti che giornalmente fanno, entrando,
buonarroti il giovane, i-262: vólto de' miei pri- m'anni l'oriuolo,
un che col fiato affumica i colori / de' santi un'ora e mezzo d'oriolo
destinati a segnar pe'cicisbei l'ora de' ritrovi ne'parchi del watteau.
terminativo de la nostra vista. lorenzo de' medici, i-29: 'orizzonte 'non vuol
l'orizzonte retto, a'quali niuno de' poli si alza sopra l'orizzonte.
in modo con orlare o spianare il taglio de' labbri che si possa sicuramente chiudere con
. carducci, iii-3-332: al calpestìo de' barbari cavalli / ne l'avel si
, limite esterno. lorenzo de' medici, 5-5: non mi curo vi
,... fattisi su gli orli de' monti e potendo fuor d'impedimento adoperare
mano all'arme e fattosi innanzi quel de' magalotti, io saltai in su l'orlo
, la mula, secondo l'uso de' pari suoi, pareva che facesse per dispetto
qualche striscia di terreno posta nell'orlo de' loro stati, la qual non è certo
florido e sì potente, nell'auge de' suoi trionfi sia stato ridotto su l'
invecchio '... il conforto de' disperati. laura finito l'orlo dovea
guardi [il campo] dal calpitar de' piei delle bestie quando è molle:
della vergine gloriosa consegnata d'alcuna orma de' cavatori. brancati, 3-5: sopra
/ ombra di lei, né pur de' suoi piedi orma, / come uom
gir dovunque in forme / più insigni de' miglior splendano forme. gioberti, 9-i-77
d'ardor mite, tutte le tracce de' dolori passati. praga, 3-199: faccie
al lor desire; / e, vista de' vizi empi un'orma a pena,
non si muovano torme mie. lorenzo de' medici, i-236: fermon [le formiche
occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo
, 125-7: men solitarie torme / foran de' miei piè lassi / per campagne e
segni delle volubili rote e delle ferrate orme de' destrieri. foscolo, gr.,
un'ignota violetta / spuntò al piè de' cipressi. -con metonimia e sineddoche
: per torrida via / sento torma de' passi spietati. carcano, vi-410: solo
la necessità di rimettersi affatto sulle orme de' classici. carducci, iii- 7-81:
e ricalcar le orme degli augusti e de' traiani, non senza rampogne d'inerzia
di coloro senza la parola e ordine de' quali non si comincia a metter mano
, iv-318: vuol fare il papasso de' poeti e dare torma e riprendere e approvare
occhi e li spiriti lassi. pazzi de' medici, 130: o dolcissime spoglie
indi vedeansi cotesti veltri correre in caccia de' nobili e dei sacerdoti...,
per le boscaglie, per gli antri de' valloni, per le scoscese bricche inaccesse
quanto il sì confuso e sì povero linguaggio de' sefni. ma a ciò, mancandogli
i velluti e damaschi e gli ormesini / de' lucchesi l'han fatto parziale.
'ormo ': una delle danze principali de' lacedemoni, nella quale uomini e donne,
di elena dipinta da zeussi ad instanzia de' crotoniati, li quali la posono per ornamento
essi tempi. 'vasari, i-99: de' marmi bianchi venati di bigio gli scultori
. boterò, 9-92: tralascio li palagjgi de' particolari in molta quantità fabricati con mirabile
, partizioni et ornamenti che aguagliano quelli de' prencipi, anco grandi; così si avantaggiano
marmo, veggonsi nel coro quattro famosi sepolcri de' duchi di borgogna. parini, giorno
fece il detto giorgio. s. caterina de' ricci, 310: la quale
gli anelli d'oro e gli ornamenti de' cavalli. 7. ognuna delle
agnizione, secondo aristotile, è uno de' principali ornamenti e delle più apprezzabili bellezze
francese dell'anno 1791 e della dichiarazione de' diritti dell'uomo e di tutti gli
delle differenze, il men falso giudice de' sommi uomini, è il sentimento, il
veggono così pregiati. s. caterina de' ricci, 201: tegnate il vostro cuore
giustizia, sostegno ed ornamento del trono de' prìncipi. foscolo, vii-75: chi
ofizi dell'occhio...: de' quali ofizi sarà intessuta questa mia piccola opera
[i prìncipi] eguale a quello de' baroni de'grandissimi regni.
i prìncipi] eguale a quello de'baroni de' grandissimi regni. 13.
. doni, iii-1-69: diciamo qualche cosa de' passaggi e di altri ornamenti o condimenti
bellezza. tanara, 16: la varietà de' colori, co'quali madre natura ha
e nuda / non empie il guardo de' mortali appieno, / come di pregio
al reai palagio, realmente, / de' più gentili e sontuosi arnesi / il convito
di chiamar a new york il rimanente de' miei. guasti, iv-290: quella famiglia
delle case povere erano state ornate da de' vicini benestanti o a pubbliche spese.
.. esulti: / ch'io pur de' fiori suoi colti in italia, /
avesse paura delle sferze degli eliesi e de' delfici,... che dirai tu
con temperanza ornandosi. s. caterina de' ricci, 131: ogni cuore umano.
marmo che non siano ornatissimi di girari de' fogliami e festoni e maschere e puttini
delfino vescovo di parma e dell'abbate de' pepoli e condotto avanti l'altare maggiore
, come si vede nella maggior parte de' fregi antichi e noi abbiamo fatto sovente
.. fanno col battere in cadenza de' remi tutto fervere il fiume.
determinorono fare un ballo in sulla piazza de' signori. castiglione, 90: estiman
sovrano che non è lo stesso re de' parti. -leggiadro, attraente (
. venne la onorabile ambasciata e trionfale de' fiorentini, de'sanesi, di arezzo
onorabile ambasciata e trionfale de'fiorentini, de' sanesi, di arezzo, di todi
bontempi, 3-2-239: il nuovo numero de' modi e la nuova maniera colla quale
sarai ornata dei tuoi timpani, cioè de' tuoi tamburi e de'tuoi stro- menti
tuoi timpani, cioè de'tuoi tamburi e de' tuoi stro- menti. 11
: a'dì nostri, il ragionare de' metafisici o si allarga in discorso ornato e
, ed impetrandosi la chiarezza dall'usare de' nomi propri, ella si può far
di quelli ornatissimi prosatori ed il moderno de' religiosi e devoti del nome di cristo.
firenze fu posta all'altare e cappella de' cavalcanti, alla quale fece [donato]
è fatto l'ornato esteriore della casa de' giacomini. l. pascoli, i-298
, 9-xvi-49: nel palazzo... de' pitti colorirono un bell'ornato presso ad
s'intagliano giornalmente in rame i fiorami de' soffitti, gl'imbasamenti delle stanze di
una lampada... concentrava il foco de' raggi su di un'ampia tavola dorata
altresì che si facesse dante per lo maggior de' poeti, piegò alcune volte all'ornato
vista a quello. s. maria maddalena de' pazzi, ii-371: questa sposa così
per servizio de l'omo. lorenzo de' medici, i-134: o come ciel seren
sarti, i ricamatori e gli ornatori de' preziosi vestimenti. filangieri, i-188:
antiche inscrizioni gli ornatori e le ornatrici de' cesari. 4. chi rallegra
.. genere d'insetti dell'ordine de' lepidotteri, della famiglia de'notturni e
dell'ordine de'lepidotteri, della famiglia de' notturni e della tribù de'pteroforiti;
della famiglia de'notturni e della tribù de' pteroforiti; stabilito da latreille, distinti
]: 'orniti':... aggiunto de' venti di marzo, i quali per
fila in fila soltanto la ventesima parte de' nomi nomatimi stamane in quell'orto dal
colla verga nel cerchio magico i nomi de' diavoli... steca, tlaspo,
può egli che gli spiriti infernali s'abbiano de' nomi più indiavolati di questi? tramater
.. genere d'insetti dell'ordine de' ditteri, della famiglia de'pupipari e della
dell'ordine de'ditteri, della famiglia de' pupipari e della tribù de'coriacei di
della famiglia de'pupipari e della tribù de' coriacei di latreille, da questo stabilito co-
delle leguminose, le quali nella forma de' loro frutti ricurvi in fuori offron quella
: a cui e'si convene / toro de' essere dato. dante, conv.
, i-14: nullo de 'l arte de' dipentori ardisco over presuma di mettare ne'
ori / vino spumante, allegrator de' cori. broggia, 256: ella e
potea dotta man ritrarci in carte / de' tuoi lumi e de'crini i raggi e
ritrarci in carte / de'tuoi lumi e de' crini i raggi e l'oro.
. fagiuoli, 1-4-330: l'oro de' vostri crini ormai s'è cangiato in argento
e virgilio avessero così miseramente seguitate torme de' loro predecessori, non sarebbero così limpidi
, il latte umano e '1 sangue de' giovani. achillini, ii-234: io conchiudo
corrispondente nelle proprietà dell'età dell'oro de' greci, a'quali il primo oro si
fosse questa non era noto a veruno de' pescatori... e, per esser
come una fiera, ove molti ha de' folli mercatanti che comperano vetri per zafiri
, tutto oro: felice. lorenzo de' medici, ii-285: s'io ti toccassi
con le inestimabili spoglie delle città e de' regni che per le vittorie d'alessandro
regni saturni della favola ne i costumi de' germani secondo tacito. fogazzaro, 1-57
mischie, avvezo già tra 'partigiani de' recitanti, valea tant'oro. monosini
: come usa di far aristofane nella comedia de' ba- billoni, dicendo, in cambio
. caro, 5-207: aristofane si burla de' babiloni: che per oro oruzzo,
, sono lodate, come le radici de' gigli, dette irios, la farina
ridotto egualmente essendo agli estremi il commercio de' galoni d'oro ed ori filati. giuliani
posto su la torre che era già de' lambertacci, nel palazzo de'signori; et
era già de'lambertacci, nel palazzo de' signori; et in questo medesimo giorno
d'italia e gran sostegno, / de' prìncipi orologio e saggia scuola, / per
, veggendo chiaramente gli oroscopi felicissimi de' suoi ingrandimenti. segneri, iv-475: la
è descritto e ordinato in della corte de' mercatanti. baldinucci, 9- viii-194:
scrittore orpella la povertà e la trivialità de' suoi pensamenti. tommaseo, i-418:
repulsa, [il re] si valse de' più riputati per dottrina. -atteggiare
lo stile di molti, anzi dei più de' cinquecentisti, p. es. del
talvolta l'oro suo con l'orpello de' poetastri. algarotti, 1-ix-290: della critica
villes ec. che forma il comunissimo orpello de' nostri classici cinquecentisti. amari, 1-ii-542
dopo aver tormentati col fuoco orrendissimamente alquanti de' confessori di cristo. salvini, 13-81:
della margarita, 18: rousseau dai sogni de' suoi predecessori trasse conseguenze più assurde e
strade da silenzio orrendo. / muto de' bronzi il sacro squillo e mute /
e grandi inviti, / scoglio orrendo de' mariti? -che incute terrore divino.
e fatica sia il capirla nelle bocche de' forestieri, i quali ci mettono una
brusoni, 4-ii-158: il giorno medesimo de' ventiquattro di luglio, avendo i turchi fatto
porzio, 3-154: lo sventurato accidente de' nostri fu accompagnato da portenti orrendissimi.
vita egra che basti, / ché nullo de' nocchieri ancor più arditi / fra i
, tra lonato e peschiera e della ritirata de' tedeschi, simile a fuga sotto il
acqua dirottissima, vento orrendo e fuoco de' cannoni franco-sardi. -gelido, rigido
catene spaventose si diè [maria maddalena de' pazzi], per così fatta guisa,
xvii-17: per lo cieco avvolgere / de' casi, e per gli orrendi / dei
due colpi orrendi / petronio ed andalò de' carisendi. crudeli, 1-118: gli
d'un orrendo contagio che al tempo de' nostri padri avea infettata l'arte de'
tempo de'nostri padri avea infettata l'arte de' panegirici. ferd. martini, i-7
fra tante grida variate atroce / el primo de' franzesi un grido messe. =
, olimpo aspetto * / inclita maestà de' ciel, sì invesco, / che quanto
iv-16): erano radi coloro i corpi de' quali fosser più che da un diece
più che da un diece o dodici de' suoi vicini alla chiesa accompagnato; de'
de'suoi vicini alla chiesa accompagnato; de' quali non gli orrevoli e cari cittadini,
non disgrato a tutte le classi più orrevoli de' chierici e de'laici.
le classi più orrevoli de'chierici e de' laici. 4. vestito in
rimenato al monastero suo con orrevole guardia de' frati che gli andavano intorno. botta
, ancor fanciulli, con orrevole accompagnatura de' più prossimi parenti,...
assai orrevole; e parecchi piattelletti e de' piattegli grandi. tasso, 11-ii-376:
ii-376: principalissima cura sua dee esser quella de' lini e delle tele e delle sete
): è impossibile cosa eh'alcuno de' santi non caggia in questi peccati minuti che
: si dice di quelli di ninferno, de' peccatori, una delle grandi pene,
non veggio. s. maria maddalena de' pazzi, v-125: se gli mostrò [
i-435: anco potria colui, che sì de' tristi, / come de'lieti sogni
che sì de'tristi, / come de' lieti sogni è genitore, / crearle in
inriparabili e dannosi furori certo la inondazione de' ruinosi fiumi de'
furori certo la inondazione de'ruinosi fiumi de' essere preposta a
6-ii-330: spinte le navi dalla rabbia de' venti, s'andavano con urti orribili
spavento, al vedere o sentire i ministri de' lazzeretti e i beccamorti andare attorno con
con certe larghe facciole, di farne de' preti e mettendo studio a farli orribili e
soavemente la tranquilla pacej riposa all'ombra de' tuoi verdi ulivi. botta, 6-ii-368:
.. il terrore di diventar preda de' monatti, d'esser portato, buttato
lasciò la pugna orribile nel core / de' saracini e de'fedeli impressa / un'
pugna orribile nel core / de'saracini e de' fedeli impressa / un'alta meraviglia ed
videro se non apresso alle orribilissime tragedie de' trionviri. buonafede, 3-11: hanno
che hanno meritato di esser detti maggiori de' vicini cinesi ed eguali ai rimoti inglesi
le scelerag- gine e la tanta quantità de' pessimi mali uomini, quali pella terra
parini, vi-4: o tiranno signore / de' miseri mortali, / o male,
vaticane. serra, ii-131: la materia de' trionfi, se m'è lecito questo
orribilità del luogo né dello spaventevole tumulto de' pianti, delle strida, de'percotimenti
spaventevole tumulto de'pianti, delle strida, de' percotimenti delle mani. tarchetti, 4-i-88
gli dei... nella tremenda orribilità de' tuoni fanno atti vivacissimi e molto propri
inferno, per considerazione cioè della orribilità de' vizi e delle pene convenienti a quelli
condannati aspettano alla mannaia; e gli occhi de' confortatori orribilmente balenano da'buchi della buffa
zione l'angeliche trombe del gran giorno de' premi e de le pene. chiabrera
: la... sublime orridezza de' massi muscosi e pendenti. socci, ii-1-732
167: l'orridezza e severità de' suoi [del conte duca] costumi
sei, che non esprimi nella mente de' tuoi fedeli l'orridezza infallibile de'finali
mente de'tuoi fedeli l'orridezza infallibile de' finali giudizi? -acerbità di un sentimento
o spaventati dalla potenza e dall'orridezza de' misfatti o abbagliati dagli splendori dell'oro
e d'avvezzar lo sguardo / all'orridezza de' supplizi? papini, x-1-868: i
e, non men che imperador temuto / de' tenebrosi regni, ei solo appare /
., / orrido per le selve e de' maggiori / per la religion.
, 4-i-127: superate le orride asprezze de' siti furono condotti a'ventinove due cannoni
. settembrini, iv-6: l'interno de' camerini è orrido per fumo e per
a un essere mitologico. lorenzo de' medici, i-194: l'impio furor nel
321: si riscaldavano in maniera le voci de' soldati che, abbandonati i loro posti
paconio. forteguerri, 1-18: bulasso de' negriti, orrido sire, / gigante
. e redivivi vedere, tra le ruine de' minacciosi castelli, i signori orridi di
b. davanzati, 11-86: l'arroganza de' soldati... i quali,
con grande forze alarico, altro re de' goti o sia delle nazioni boreali,
, tormentoso, straziante. lorenzo de' medici, ii-9: l'età sua verde
senza pianto. / ma non senza de' persi orrida pena / ed immortale angoscia
scontar con novelle orride colpe / le iniquità de' padri. -nefando, ripugnante per
, ove gli altari incensavano col sangue de' prigioni e dalle umane viscere indovinavano de'
de'prigioni e dalle umane viscere indovinavano de' casi propri. brusoni, 28:
setole essere stati soliti adattarsi alle teste de' satiri. -aguzzo, acuminato.
certi orridi nomi, anche nelle famiglie de' medesimi prìncipi, i quali oggidì svegliano
1-i-280: tu sembri in mare il correttor de' mari * / il genitor de'venti
correttor de'mari * / il genitor de' venti, / lo scotitor della terrena
tutto imperversa: ingemina / il nitrir de' cavalli, / mentre fra bronzi orrisoni
orror per tossa e gelo / corse allor de' troiani. segneri, i-244: adora
. pallavicino, 1-502: il primo de' quali [danni] basterebbe a distorne
per l'orror vada e il rischio / de' suoi delitti, in suo cammin per
, i-65: nel veder quell'incendio de' miei scritti / gelai dalla tristezza e dall'
, sep., 207: all'orror de' notturni / silenzi si spandea lungo ne'
del bosco di via reggio, pericoloso de' malandrini, che ha picciol porto de'
pericoloso de'malandrini, che ha picciol porto de' lucchesi, pernottai dopo sedici miglia a
cassola, 47: se poi nullo de' lucenti raggi / sopra gli opachi corpi
ed empier di perigli / la placida quiete de' mortali! guerrazzi, 116: ecco
duce / sei per la dritta via de' tuoi vestigi, / anna leggiadra, la
1-431: mal tollerando l'aspetto ridente de' colli che circondano firenze, [roberto
roberto] era corso fra gli orrori sublimi de' monti deltalvernia. d'annunzio, i-io
buona donna, / non sol provo pietà de' casi vostri, / ma sento orrore
e conservatore venne... in orrore de' cittadini di firenze. 5. giovanni
talvolta portò loro bizzarri orsatti. lorenzo de' medici, i-310: l'altrieri in uno
orso bianco se vuol resistere agli assalti de' fiati aquilonari ed all'ostinato assedio delle
cor di tigre o d'orso. giusto de' conti, i-87: che giova,
orsodagna: genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione de'tetrameri, della
dell'ordine de'coleotteri, della sezione de' tetrameri, della famiglia degli eupodi e
della famiglia degli eupodi e della tribù de' sagridei, stabilito da latreille a scapito
magalotti, 20-279: intelaiati gli orsoi de' vasi, le aggiunte crescerebbono di quel
andiamo / insieme e ratti. lorenzo de' medici, ii-246: forse abbiam detto
risco, il fagro, il fici de' sassatili. tommaseo, lxxix-i- 490
'ortagorisco': grosso pesce, tetradone lena de' moderni, che preso getta un grido
camilli produsse, fabrizi e cincinnati, che de' cibi ortensi era contenta. c.
... ci dànno il numero de' campi, separando gli alti, i mezzani
le sarà sfuggito che luciano in uno de' suoi dialoghi meretrici vuole che alla venere
: dietro l'orto d'un villone de' più rugginosi, e pien d'urtiche e
alle spalle aver l'ortica. lorenzo de' medici, ii-320: a far dell'
. usato come rimedio, opera alla maniera de' senapismi e de'vescicanti, senza avere
, opera alla maniera de'senapismi e de' vescicanti, senza avere gli stessi inconvenienti
dir salmi e fare orticini con filippo de' nerli e lorenzo canigiani. = dimin
crex lin., dell'ordine de' trampolieri e del genere ral
bontempi, 1-1-50: ornatosi [arione] de' suoi ricchi vestimenti, prese la cetera
balduccio, 82: lasciò al convento de' frati di santa maria del carmino da monte-
trova generalmente abbondanza delle autoritadi di quelle de' libri de'santi e d'alquanti savi,
abbondanza delle autoritadi di quelle de'libri de' santi e d'alquanti savi, quali,
savi, quali, come degli orti de' lavoratori, ho colte e tratte. cavalca
sia posto a piana piaggetta, sicché tacque de' riviscelli vi scorrano. beicari, 6-245
sceglie i più bei fiori negli orti de' villici come ne'giardini reali.
. pacichelli, 1-56: vidi torto de' semplici, che ha scolpito sovra la
del palagio, deliziosi per gli ornamenti de' simulacri di fontane e di piante che
insania, che fa cari gli orti / de' surmrbani avelli alle britanne / vergini,
: avendo convenuto assai tempo nell'orto de' rucellai una certa scuola di giovani letterati e
che mi trovai l'altra sera all'orto de' rucellai a cantare, dove si faceva
orti delle esperidi donzelle / fu custode de' pomi aurei lucenti / al tronco stesso
, meglio fareste in far la correzzione de' vostri peccati che in farvi capo di
. franco, 71: ne gli orti de' poeti si conviene / spine fra rose
proverbio: l'orto e il macello de' poveri. -per un frutto piace tutto
gli occasi delle stelle intorno alla mutazione de' tempi. foscolo, vi-316: l'
orto del salutevole principe nostro. lorenzo de' medici, ii-9: se de'cader
lorenzo de'medici, ii-9: se de' cader qualunche ha orto, / poco è
insetti, della seconda sezione dell'ordine de' coleotteri, e della famiglia de'tenebrioniti
ordine de'coleotteri, e della famiglia de' tenebrioniti, da latreille formato con alcune
': genere d'insetti dell'ordine de' ditteri, della famiglia dei tanistomi, e
famiglia dei tanistomi, e della tribù de' dolicopodi, stabilito da latreille; distinti
. carducci, iii-24-235: pigli un de' suoi piccoli calabresi;...
. buonafede, i-33: gli scrutatori de' vecchi sistemi, palpando ombra e fumo
vuole che il frutto de la predicazione de' settanta doi discepoli è significato per li
. v.]: 'ortodossografìa': descrizione de' dogmi della chiesa cattolica. =
; eufonia non concerne che l'armonia de' vocaboli parlati o scritti. ortologia,
, pref., 8: il metodo de' piani ortogonali, per cui ogni questione
di alcune prime stampe, seguitataci dell'ortografia de' manoscritti. amari, 1-2-455: l'
galiani, 1-17: disegni chiamansi i caratteri de' quali si serve l'architetto per dimostrare
-con significato osceno. lorenzo de' medici, 5-5: donne, i'sono
: della fatica e della roba de' buoni... ne fanno le cene
caratteri presentano delle unghie robuste più lunghe de' diti e quasi dritte. se ne conosce
indicare la materia pietrosa che forma uno de' principali elementi del granito e di parecchie
f. degli atti, 88: guido de' risconti da milano fo potestà mccliiii;
è una fune che si lega ad uno de' bragotti del carro dell'antenna dell'arbore
con orza è un adattarsi alle circostanze de' tempi. alfieri, 12-25: pregio
: pure sulla palpebra, fra i peli de' cigli, nasce un tumorettino, che
e betlehem, sotto l'osanna / de' cieli ed il fiorir dell'infinito,
. pucciandone, 351: poi de' sembranti tant'agio alle- greza, /
?... tieni tu la quistione de' sanatori per sì fiebole e per sì
caro, 2-658: contra 'l voler de' regi eterni / indarno osala gente.
medio * / proverò siete il ceto de' più brutti. foscolo, 1-165: pera
ii-575: per allontanar le donne dall'oscenità de' versi profani. torricelli, 243:
mura interne del luogo sacro al culto de' defunti schizzano certe figure di membri d'
tale lo fan divenire le oscenità de' comici e le commedie di cattivo costume
che esse non possano dalle oscene parti de' figliuoli esser mosse, come l'altre femmine
. cesari, 6-98: la notte de' sette di febbraio del 1745, dormendo ella
, che gli convenisse soportar l'insultazioni de' suoi sudditi medesimi e dei più vili
nuove vivande e le prodighe e dilicate mense de' sibariti. monti, ii-123: questa
belva, uscì a veder la carnificina de' suoi traditi, a brancicare i cadaveri
dignità, e continuavano l'oscena tradizione de' loro ignobili antecessori, poeti, istoriografi
. v.]: dicono 'l'oscillare de' prezzi, de'valori, de'fondi
]: dicono 'l'oscillare de'prezzi, de' valori, de'fondi pubblici '.
oscillare de'prezzi, de'valori, de' fondi pubblici '. non pare proprio.
centro d'oscillazione con dividere la distanza de' pesi a, b in d reciprocamente
, b in d reciprocamente in ragione de' loro momenti, cioè in maniera che
a d a d b nella ragione composta de' pesi, e delle loro velocità,
dai padri della chiesa, negli scritti de' quali spicca un pensiero sempre vigile che
di circostanze così favorevoli per la rifazione de' vostri codici... se i governi
a coronarlo per la felice novella del ritorno de' giovani alla patria, pigliò le corone
le potenze e serberanno la ragion inversa de' raggi dell'osculo. 4. zool
tal fabbrica e un tale artifizio de' reni. carducci, iii-12- 363
che pare detto peraventura oscuramente. francesco de' vieri, xxvii-7-99: solamente [come
se non forse oscurissimamente, l'anima de' bruti. torricelli, ii4- 371:
oracolari. s. maria maddalena de' pazzi, v-201: quel'altra fer- (
e si dilaga * / s'oscura de' begli occhi il dì lucente. a.
luce / ne vien tolto il veder de' rai del sole / l'aureo fulgor
la quale per la quantità e bellezza de' rami, per la perfezione della carta,
rami, per la perfezione della carta, de' caratteri e della correzione, si propone
che al buono. pallavicino, 10-iii-220: de' quali [degli scotti], ove
; oscuramente. giamboni, 60: de' temperare la lingua,... che
. scannelli, 114: l'opere de' primi professori, ed in particolare quelle
agli studi degli uomini torno: l'animo de' quali -avve- gna che con memoria oscurata
amori, / morte pin- gendo va de' suoi colori, / e del crudo pensier
galileo, 1-1-215: farò onorata vendetta de' miei nemici solamente col fargli restar confusi
a fatto. s. maria maddalena de' pazzi, ii-271: ogni verità è oscurata
princìpi di firenze, oscurati dalla smania de' suoi primi cronachisti per le origini romane
53: la luce forte manifesta molte cose de' visibili e la luce debole occulta assai
confusione (della mente). lorenzo de' medici, i-141: non che li occhi
cominciare più magnificamente, formano il principio de' lor poemi da un caso obliquo,
cioè da un accusativo: perché l'obliquità de' casi, partendosi dalla rettitudine naturale,
: siffatte tendenze, secondate dalla oscurezza de' tempi, spingono i più accorti alla
apposito cacciate e ristrette aveva. lorenzo de' medici, i-74: la oscurità non è
., 36 (635): de' lampi fitti rompevano l'oscurità cresciuta.
per mezzo dell'oscurità del campo e chiarezza de' lumi appariscano di maggior rilievo.
apparendo, fa vedere più l'oscurità de' corpi densi e accresce loro maggiore oscurità
della lingua latina, delle costumanze, de' magistrati? di bei lumi per certo
ne la obscurità de la ignoranzia e de' peccati. dante, vita nuova, 12-5
pensiero... dal piissimo padre de' lumi mandato, quasi dagli occhi della
miseria o in obscurità delle anime e de' corpi di là da mare o di qua
acciò lodino el suo nome sanctissimo. lorenzo de' medici, 1-179: sol di mia
nell'amore dell'ottimo facciamo a uso de' bambini. s. carlo da sezze,
pochi eran coloro li quali potessero de' suoi testi trar frutto; per la
2-1-185: per la malignità o ignoranza de' giudici e ancora per la oscurità delle
gjsteriormente per lustrar la città dalle stragi de' racchi e che servisse di curia
fu, l'antichità, l'oscurità de' tempi, l'incertezza ec. introducono quelle
modo l'affare nella più profonda oscurità de' gabinetti e de'raggiri di tanti prencipi
nella più profonda oscurità de'gabinetti e de' raggiri di tanti prencipi interessati, versano
versano gli altri nella caligine et incertezza de' molti dubi che non si possono rischiarare
, ma quasi fanno luce a l'oscurità de' loro antecessori. cesari, ii-94:
dalla casa, lx-3-137: quantunque l'oscurità de' natali, come che figlia di vii
ferraio, menomasse in parte la maraviglia de' suoi perversi costumi. relazione del
feroce pur di natura, l'oscurità de' materni natali sprezzando in giu- gurta,
barbarica, sembra interromperla balenando nella legislazione de' longobardi. -povertà tecnica e formale
pallavicino, 10- iii-46: nell'oscurità de' miei caratteri riceva chiarezza del mio animo
di una circostanza sfavorevole. lorenzo de' medici, i-51: essendo...
el cielo e lo dì dalli occhi de' troiani e nel mare si fa ob-
uno tempo obscurissimo e tenebroso. giuliano de' medici, 67: per l'ombra
fresco dolore rappresentato ne'vestimenti obscuri de' parenti di tedaldo. frezzi, i-4-73
questa comunità, trovansi non di rado de' pezzi di selce verdescura o rossiccia attraversare
per un poco trae a sé gli occhi de' riguardanti sì che, non attendendo all'
li orientali popoli al tempo delli assiri e de' medi. guicciardini, i-187: gli
incontrata la mattina innanzi per la via de' condotti, mentre ella guardava nelle vetrine
fra giordano, 3-180: dicono i santi de' fedeli che qualunque s'è oggi il
è il suo lume maggiore che quello de' filosofi che sempre studiaro...,
chi è che non sappia la generazione de' troiani? chi è che non sappia
la moltitudine dei peccati dei sudditi e de' pastori e per la ribellione che è
altra non fu mai cotanto oscura. lorenzo de' medici, 1-146: per me luce
corsini, 12-45: va il fremito de' ferri in fin'all'etra, / al
in fin'all'etra, / al rimbombo de' colpi il suol si scuote: /
la oscura via delle applicazioni scientifiche e de' vulgari interessi al facile sfoggio d'una
già turbato / del tuo volto e de' tuoi rai. -che si trova
, conv., iv-vn-9: la via de' giusti... quasi luce splendiente
14-123 [var.]: o ugolin de' fantolin, sicuro / è 'l nome
. / la condurrà [la barca] de' lacci antichi sciolta /...
obscuro e pieno di tenebre. lorenzo de' medici, ii-69: miserere alla figlia
degli eroi: dei più umili, de' più oscuri, d'ogni età, d'
temporali, oscuro e abietto il nome de' pontefici. varchi, 22-49: or
di betlemme e non oscuri / regni de' miei maggiori. -con partic.
ridotto a vivere in condotta in un de' più oscuri pae- setti della maremma.
chiabrera, 1-iii-35: o sommo / re de' toscani, alto porsenna, io nacqui
sa in quanta eccellenza fussino a tempo de' greci e poi de'romani la pittura e
fussino a tempo de'greci e poi de' romani la pittura e la scultura,
miglior perfetto / dal favor manifesto era de' volti / e s'udia non oscuro
1-2-109: egli è sentenza e insegnamento de' fisici che il principale strumento della voce sia
f. lana, 154: la degradazione de' colori dal maggior chiaro sino al maggior
chiari ed oscuri, o vogliam dire de' lumi ed ombre, consiste tutta la forza
., 168-14: dovemo usare in ciascuno de' cinque modi delle cause, cioè nell'
, libere e liberamente conferite nei soggetti de' quali in casi simili dimostrano i gran
, morale; ignoranza. lorenzo de' medici, ii-139: vinca la tua dolcezza
allumini il tuo lume il mio oscuro. de' sommi, 89: ó mio mal
'osfite ': infiammazione del tessuto cellulare de' lombi. = voce dotta, deriv
francia, da commerson stabilito nella divisione de' toracici nell'ordine degli acantopterigi, e da
gelsominee, denominandole così dall'odor soave de' loro fiori. = voce dotta
sezione degli aculeati, della famiglia de' melliferi e della tribù degli apiari, stabilito
o allargato, il secondo articolo de' palpi labiali appena sorpassa la lunghezza
.. genere d'insetti dell'ordine de' nevrotteri, della famiglia de'planipeuri e della
dell'ordine de'nevrotteri, della famiglia de' planipeuri e della tribù degli emerobi,
loro ingratissimo odore, e per essere sforniti de' tre piccoli occhi listati.
garzoni, 5-tit.: l'ospidale de' pazzi incurabili. guadagnali, 1-i-218:
chiamano per menarmi a vedere l'ospitale de' pazzi. betteioni, iii-441: quelli che
trovino, ove non sieno gli ospitali de' bastardelli. cacherano di bricherasio, 1-323
quali perseverarono nella fede e nell'amicizia de' genovesi. sarpi, vi-1-177: gli
bella ancora / però che in core de' tuoi figli han seggio / e la
andando attorno, a riconoscere l'amicizie de' forestieri d'altri paesi che e'non
operarì, gli ospitaglieri, i procuratori de' poverelli, i mercatanti leali, gli
) volle fin nel colore dell'abito de' suoi ospitalieri fratelli eternare i segnali, vestendogli
religiosi, che si dedicano al servigio de' poveri, degl'infermi, de'pellegrini
al servigio de'poveri, degl'infermi, de' pellegrini ec. tale pure è il
, 2-137: qui spiega le lodi de' locrensi popoli..., celebrandoli
erano molto dedite le persone alla ospitalità de' peregrini e viandanti. ramusio, iii-357
procurò di mandarlo innanzi per le mani de' poveri. statuti de'cavalieri di s
innanzi per le mani de'poveri. statuti de' cavalieri di s. stefano, 1-68
sollicito in ricevere ospiti benignamente. corona de' monaci, 67: io ero ospito,
-ispiratore. segneri, iii-1-35: temete de' mali abiti da voi contratti e temete
che, in poco tempo, il numero de' ricoverati, tra ospiti e prigionieri,
carducci, iii-25-270: le città ospiti de' tumultuanti si turbano e indignano per qualche
alcuno aentro dal suo ospizio. lorenzo de' medici, ii-16: marte, se
or tanto avaro. s. caterina de' ricci, 465: corriamo incontro al nostro
di federigo e manfredi era l'ospizio de' poeti. farini, ii-589: ridotto
maffei, 125: seguiva l'ospizio de' poveri infermi di ogni sorte, ed
l'ospizio novello o vogliam dir lazzaretto de' mendicanti. manzoni, pr. sp.
di pinarolo, chiamato 1''ospizio de' valdesi ', nel quale quel tal valdese
mai quasi son albergato ne li ospizi de' secolari da mattina e de sera e
ospizi publici, che sono destinati al commodo de' passeggieri, o quante volte dei passeggieri
da principio detto patrizio, e poi de' magnati e finalmente de'nobili 'di
patrizio, e poi de'magnati e finalmente de' nobili 'di ospizio '. f
quelli del bo, dall'istesso ospizio de' balbi derivati, tennero un tempo la
fa lavori d'osso. lorenzo de' medici, 5-13: dice la mia donna
5-1-29: i frombolatori e gli scagliatori de' sassi a mano pur per centinaia di
'ossame di una barca': il complesso de' più grossi pezzi di legname che formano
delle volte, siccome ancora le coperture de' vani e gli stipiti. giordani,
tua [di roma antica] confusion de' prischi ossari / riman la fama. gozzano
travi perpendicolari e paralleli, gli interstizi de' quali sono riempiti da un tavolato di
e in ispianate, secondo l'ossatura de' due monti e il lavoro dell'acque
dell'opera, e qualche parte ricavarsi de' preparati materiali. g. capponi, 1-i-125
è una vera storia ideale della vita de' santi, una specie di logica dove
ossatura e lo scheletro di tutte le vite de' santi. b. croce, iii-9-65
affermare per le cose sacre di te o de' tuoi figliuoli o delle cose di dio
un osso- pietra rintanato dentro al cranio de' buoi. = > voce dotta
di continenzia, 78: quale è quello de' nostri antecessori che per propria virtù tenesse
dall'accedere alla piazza di s. luigi de' francesi e dalla dimostrazione, tuttoché pacifica
che 'mpera, / ma le note de' vecchi / l'adito v'abbian dolce.
tempo fra le dimostranze e gli ossequi de' cittadini, comandò subitamente che fossero chiuse
cari figliuoli! s. maria maddalena de' pazzi, v-217: si pigliassi cura di
del quale nasce la lussuria e abbandonamento de' divini obsequi, è reprobo. nannini
non c'insegnano se non qualche ossequio de' cittadini verso que'numi. manzoni,
si faccia generale ossequio per l'anime de' passati. 6. obbedienza passiva
e terrestri e dipoi per l'ossequio de' prìncipi e la licenza della plebe,
grande anima invitta / e nella fé de' regi e nel tramante / ossequio delle turbe
, 2-138: tra questi, gli ossequiosi de' medici (quanto più accetti e favoriti
... meno felice per la condizione de' tempi, la quale il fé parere
g. capponi, 1-i-261: seguace ossequioso de' maestri latini,... fece
davanti / ossequiosi cadono i cristalli / de' generosi cocchi oltrepassando. -pieno di
di buon ora al più duro esercizio de' campi, alla ubbidienza la più ossequiosa.
segni d'un essere superiore al volgar de' mortali. -che può essere avvertito
5-4-5: quanto maggior sarebbe il profitto de' viaggi e 'l diletto, se libri
belloni, 2-ii-75: e la pratica universale de' regni di europa, cioè di fissare
, 421: disse che la regola de' frati minori era finta, matematica, dannabile
poetica che egli professava alla * donna de' suoi pensieri ', si era guardato
quasi come venuta a fine la guerra de' sanniti prima che i padri romani ne fossero
, indugiare. s. maria maddalena de' pazzi, vii-118: se andrà ben
, la qual non riuscì a piacer de' legati e gli mise in pensiero.
storie pistoiesi, 2-130: a certi de' maggiori cittadini di bologna... venne
e i messi fossono venuti alle mani de' romani e non alle mani di annibaie.
quest'intento, fuori che frate giacomo de' bussolari agostiniano. -volgere il
6-70: mi paiono [due sonetti] de' più uniti e più pensierosi che siano
... si fanno per ornamento de' palazzi; e cesare augusto piantò cipressi
muraglia del suo mausoleo. g. de' bardi, 3-18: questo colle,
. fu il primo che si servisse de' bagni pensili. ma plinio..
la fede ad apparenze, vuol impoverirla de' pregi, annientarla nell'essere.
denina, xviii-3-751: parlando... de' cadetti..., o
pubblico. magalotti, 26-74: 'guardia de' pensionari ': questa è ancor ella
una antichissima istituzione di guardia dal tempo de' primi re d'inghilterra; consiste in una
: son andato al collegio di clairmont de' gesuiti, dove tengono seminario e scuole pubbliche
natico la buona distribuzione e l'uso de' pascoli, si minora il numero de'
de'pascoli, si minora il numero de' bestiami. rezasco, 789: 'pensionati-
, festeggiato, pensionato, tenuto principe de' poeti antichi e moderni. ghislanzoni, 1-25
godere la sua pensioncina tra le ombre de' pioppi e il cantare degli uccelletti '.
il resto della sua pensione e summa de' danari. v. qui
generose pensioni un coro addoppiato di musici de' più scelti e de'più armoniosi di
addoppiato di musici de'più scelti e de' più armoniosi di tutta europa. l.
città la cura di premiare il merito de' giovani i più studiosi coll'annua distribuzione
: io non vi saprei contare la copia de' favori che mi son fatti né le
; e la fre- quenzia è propria de' nostri tempi. idem, viii-102:
quella la quale si riserva a favore de' chierici e delle persone ecclesiastiche solamente,
perché si suole riservare anche a favore de' secolari. muratori, 7-v-420: alle
farsi in una certa quantità o cota de' frutti, come, per esempio,
alle quali sì facilmente è suggetto ognun de' figliuoli d'adamo. metastasio, 1-iii-70:
la pensione non è altro che uno de' mezzi coi quali lo stato corrisponde i propri
neri de * visdomini, 248: dico de' gelatori / di lor mogli pensivi:
: nell'azzurro lontan volge l'azzurro / de' suoi sguardi pensosi, ma l'arcano
: fece far [solone] la stima de' beni di tutti i cittadini: e
: generi di polipi echinodermi dell'ordine de' crinoidei, i quali presentano per carattere
citolini, 536: le special maniere de' versi sono l'eroico, overo esametro
pentametro e l'esametro, il primo de' quali è composto di due emisticchi ana-
, 119: [l'opinione] de' malvagi fin dalla prima età del mondo
ora il ben più tristo / gruppo de' nuovi gallici pentarchi, / rimpannucciati e
di numero gli eptasillabi e i pentasillabi, de' quali concede che possa essere uno solamente
di un genere di zoofiti dell'ordine de' trematodi, stabilito da rudolfi. hanno
l'esodo, il levitico, il libro de' numeri e il deuteronomio, cioè la
carani, 1-31: quattro fila dunque de' veliti fanno la sistasi,..
. villani, 6-40: queste insegne de' cavalieri e dell'oste si davano sempre
posso dare a vostra signoria gran ragguagli de' suoi procedimenti. = voce dotta
. muratori, 6-108: per conto de' giovanetti un bel colore d'amore della virtù
volte pentimento per la 'ngratitudine e superbia de' pisani. antonio di meglio, lxxxviii-n-
zioni, pentimenti e dolori. lorenzo de' medici, il-n: ah quanto è
città, conseguiva l'aprire l'adito de' fiumi per rispetto delle vettovaglie, essendo
altri mali. cavalca, 20-172: de' loro peccati avevano pianto ed erano pentute
balduccio, 1: intercedine, acciocché de' suoi peccati, de'quali pentersi è
intercedine, acciocché de'suoi peccati, de' quali pentersi è disposto, perdonanza ne
vizi abbandonarono. s. maria maddalena de' pazzi, i-140: qui mi venne
10 penso di fare loro per la malizia de' loro studi. giuseppe flavio volgar.
a commettermi alle poste, rimandando copia de' versi per non mostrare di pentirmi della
legioni] a levare in capo, de' maggiori eccessi commettitrici, bizzarre ancora,
pentimento tardivo è inutile. cambiozzo de' medici, lxxxviii-11-47: superbia non si
chi andasse a roma confesso e pentuto de' suoi peccati,... gli
et è tornata tutta lacrimosa, / de' sua peccati pentuta e contrita. bandello
d'altri pentuti famosi per la novità de' costumi o significativi del loro santo proposto
[dante] la vita pentita dell'achille de' ghibellini,
ebollizione). viaggi di nicolò de' conti, 180: hanno [gli indiani
descrive [san paolo] la pertinacia de' figliuoli tumultuanti nel deserto e sospiranti per
sono di fuori, e la carne de' quali el re assiro nella pentola accende.
di tutti si pongono dei fichisecchi, de' marroni, o simili altre cose,
asino fatto par del pentolaio. lorenzo de' medici, ii-301: fuggi tutti questi
pittura della notte, con l'invenzione de' suoi concetti, vi fece un frugnuolo
.]: 'pentolino ': raccolta de' denari che si metteva da parte al giuoco
bollente scaraventava al basso napoleone, imperatore de' francesi. 6. figur.
non sia per durare molto rompendosi spesso de' vetri chi li maneggia, massime che
amaramente delle occasioni perdute. lorenzo de' medici, ii-237: chi lo perde [
molte fanno, / convien che facci poi de' pentolini. poliziano, 1-672: non
, cred'io, alla dottorai toga de' nostri secoli. fagiuoli, v-6:
ed il mantegna maestri? io però de' quattro penultimi e di molti nominati prima
piombo gli costringeva a consumar lo stagno de' cittadini in fabbricar le pallottole de'moschetti
lo stagno de'cittadini in fabbricar le pallottole de' moschetti. algarotti, 1-vi-107: convenne
ii-275: la città non ha penuria de' suoi dipinti. foscolo, vi-635: io
la urgenza del tempo e la distanza de' luoghi e la penuria di documenti e
boterò, 1-4-176: essendo la moltitudine de' battezzati grandissima, vi è dall'altro
mai risparmiato danaro per ornarsi colle opere de' migliori esteri di ogni paese. foscolo
estere, alla quale ostavano l'insufficienza de' mezzi pubblici e privati, la penuria
mezzi pubblici e privati, la penuria de' paesi circonvicini, la scarsezza, la lentezza
ritiratezza della vita come er la penuria de' trastulli amorosi siamo in concetto 'esser
1-i-177: si rannoda infine alle scorrerie de' musulmani nel bacino centrale del mediterraneo un
rapisce con la sua magnificenza gli occhi de' mortali, ricordati che quanto ella possiede
giacomo... lavoracchiava per buscarsi de' soldi dagli editori e ristringeva le spese
, 85: per la scarsezza de' zuccheri, de'quali quest'anno penuriava
85: per la scarsezza de'zuccheri, de' quali quest'anno penuriava tutto 'l brasile
nondimeno sempre penurioso per l'anticipata dispensazione de' sacri beni. segneri, ii-196: quello
in luogo penurioso, quando pur niuno de' mercanti ne avesse, debbono essi vender
per attaccarvi dei paranchi o a stropparvi de' bozzelli. dizionario di marina, 99:
citolini, 536: le special maniere de' versi sono l'eroico overo esametro,
e in giù, / ch'è un de' belli spassi in verità. giannone,
... fatte trasportare le casse de' miei libri sopra una peota veneziana, ci
pepaiuole, fatte per trastullo de' fanciulli. tassoni, 10-48: la minestra
': alberetto... che fa de' semi simili al pepe già creduti atti
fu detta àuaùptoaic; e da'latini de' secoli più bassi 'gutta serena'.
.. la peperella. b. de' rossi, 3-iii-2-23: si dieno loro peducci
più nota ha i fiori riuniti alla cima de' rami e circondati da un involucro
delle saette e delle serpi emorroide e de' prestri. dalla croce, ii-35: essendo
, i-287: troppi ce n'ha de' fiori per le selve: c'è il
è il fiore spino, lo specchio de' belli (un fiore rosso, fatto a
volgar., ii-64: noi ci ricordiamo de' pesci che mangiammo in egitto in
pisa nelli, 5: de' melloni alcuni sono lunghi e si chiamano
. pe-psile]: la cozione o digestione de' cibi o degli umori nel corpo altri
dell'ordine degl'imenotteri, della famiglia de' fossori, e della tribù de'pompigliani
famiglia de'fossori, e della tribù de' pompigliani, stabilito da fabricio, i quali
equinoziale, sono or nati de' più vaghi colori. = voce
vidi le sue spalle / vestite già de' raggi del pianeta / che mena dritto altrui
con le sue genti a passare l'oste de' ni- mici per lo mezzo '.
] via sicura, che non teme de' nemici e non teme dimonia né uomini,
, ii-47: ancora per lo paese de' sequani e degli edui è uno fiume il
abbia suo corso. viaggi di nicolò de' conti, 193: i loro buoi [
un orcetto di vino portano in uno de' corni. d. bartoli, 40-ii-32:
g. villani, 8-77: messer rinieri de' grimaldi di genova... venne
la spada, entrò per lo mezzo de' nimici. machiavelli, 1-iii-155: partì questa
dati, 1-247: la più gran parte de' giudei abitano per li borghi e per
giamboni, 7-145: quando le spie de' nemici nascostamente sono nel tuo campo,
ora conviene le mandi per altri. lorenzo de' medici, 1-156: ogni mia spene
, faceva allora ogni cosa per mano de' suoi ministri. davila, 73: era
d'atti giuridici e solenni, per virtù de' quali in ogni legittima disposizione e non
fia- schetti, e terzini, ciascuno de' quali è coperto dal suo bocciuolo di
le parole sibilando e scilinguata. lorenzo de' medici, 5-7: gialla, nera e
(la quale è quella delli sacerdoti e de' leviti e della città) si è
il quale era di lungi dal luogo de' prati per una gittata di pietra.
modo che e'buchi dell'asse o de' poli restino interi l'uno per parte
d'un nobile castello, nobile per rispetto de' sozzi luoghi dell'inferno, nobile per
, 4-497: per la grande abbondanza de' serpenti per uomini abitare non si potea
uomini abitare non si potea. incontrino de' fabrucci, xxxv-1-382: adamo, 'l
questo è stato sempre eletto il re de' romani per sei prìncipi elettori, tre
s. maffei, 6-326: al nocumento de' comuni insegnamenti crederassi per alcuni che possa
o fiorentini, / che il libro de' pedanti è uscito fuore: / lo pubblicammo
bonagiunta, xvii-123-7: per lo fiore -si de' sperar lo frutto, / e per
il branco, fra le imprecazioni rabbiose de' ciociari. pirandello, 7-210: me,
meglio e che questo sia il miglior de' mondi possibile? ». pascoli, 405
; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro
egli non volle concedere giamai a niuno de' suoi che pure un poco per conto
. manfredi, i-35: il merto de' bei fatti egregi / per dir non
gozzi, 38: ho avuto pietà de' casi tuoi e fatto per modo che
affar serio anche quello! l'avvocato de' provinciali si grattò la pera sassantaduenne,
. -avere anticipazioni. meo de' tolomei, 49: già del mi'poco
franza e la magna e congrego grandissimo numero de' libri in ogni facultà. boiardo,
possedere, e questi sono e'beati, de' quali lui non ha potestà alcuna.
genere di mammiferi carnivori, della famiglia de' marsupiali od animali a borsa, così
se le persecuzioni sì di essi come de' novelli cristiani sia peranche cessata, noi
di pier salvo peranco: / quando oppresso de' flutti il er governo / fia mai
ai sussidi che sperano ottenere da uno de' due partiti, benché non si sia
come altri arbori: sono della grandezza de' perari. anonimo [c. acosta
av viene peravventura che alcuno de' nostri compagni, che sono nelle
e piana, elli spezzano tutte le parti de' detti loro scientemente per non essere
; tra i quali era uno credente de' paterini, il quale avea nome
quale era venuto là per fare schernie de' miracoli di santo pietro. = comp
uno frate niccola di fabbriano dell'ordine de' romitani si fece al perbio. bencivenni,
ed acquette con le divozioni e detti de' salmi, la lasciai con le sue percantazioni
stesse forme quello che nella mobile evoluzione de' fatti e dei sentimenti non è più lo
200 zecchini, da sborsarsi dal proprietario de' cavalli e del cocchio, chiunque arrestasse
: sia tenuto render conto non solamente de' frutti percetti quando sia il pegno fruttifero,
, evizione e restituzione del prezzo e de' frutti percetti. 3. sm
un infelice strappare il pane dalla bocca de' figli per soddisfare un appaltatore, un
avuto il possesso pacifico con la percezione de' frutti. g. r. carli,
tuti inseme lo perse- guiam? giusto de' conti, i-52: lasso, perché,
giordani, iv-33: perché le madri de' cittadini non cittadine? perché senza patrimonio
. foscolo, ix-1-319: alagia nata de' conti de'fieschi... non
foscolo, ix-1-319: alagia nata de'conti de' fieschi... non pare lodata
, non pigliava però nulla. lorenzo de' medici, 7-119: a lato a lui
d ^ alcun tor mentuzzo de' loro amanti, si dogliono, si ramaricano
nere, perché sempre porta la 'nsegna nera de' demòni. cavalca, 20-132: credo
fu cognominato cesare, percioché ad un de' suoi passati quello addivenne che molti credono
la pace per lo continuo andar attorno de' deputati: ma non si addormentarono perciò
io da lui possa apprendere la vita de' romiti. trattato del ben vivere,
impero delle sue brevi rotte parole, anzi de' suoi occhi. b. croce,
, a spizzico; e le spoglie de' paesi a cui le toccava, ne divenivano
/ di nocchierute mazze dalle braccia / de' robusti miei servi proverai. giuseppe da
. alberti, i-50: e'teschi de' persi con minima percossa si sgretolavano.
, 3-100: che saria la vertù de' duri smalti, / che quella del diamante
se non fosse / fermo a soffrir de' ferri le percosse? f. pigafetta,
il mare. arici, ii-149: fugge de' remiganti a la percossa / girandosi la
arrighetto, 252: contro alla rabbia de' venti e per la percossa delle folgore più
non luce, e quindi / può de' lucidi rai tanto robuste / render le
dell'oppugnazione una mezza luna fabbricata fuori de' ripari per coprire la fossa che separa
marchetti, 5-255: nel resto, qual de' fulmini l'interna / natura sia,
percosse prova [l'uomo] à de' ribellanti sensi. -figur. l'
della morte. s. maria maddalena de' pazzi, ii-321: « o se le
perché, come sei veleno della quiete de' mortali con le tue percosse, così
informarsi della natura del tuo nimico e de' suoi costumi, se i soldati suoi
quali gli erano grandi martìri, ciò de' rimproveri che tutto dì gli erano fatti
già la carne e tossa. lorenzo de' medici, i-147: se dolce mi
percossa in pace / che fuggir non si de' per uno assalto. della casa,
percosso da infocata saetta con tre altri de' principali, miseramente perì. tasso,
tasso, n-iii-688: e '1 mormorar de' venti e de tonde percosse da'remi.
leonardo, 2-578: condensasi il vento sopra de' lochi della sua percussione, e più
della sua percussione, e più nelle sommità de' monti che nelle spiaggie da essi percosse
remi, gli alberi e le sarte de' navigli, divennero scherzo delle onde marine,
lo stato suo [del papa] e de' fiorentini, per non essere forte come
, per non essere forte come quello de' viniziani. siri, x-331: quei
.. l'uomo essere nel profondo de' peccati e percosso dal- l'onde interiori
percosso e vinto dalla moltitudine e grandezza de' miracoli. g. gozzi, i-16-221
ariosto, cinque canti, 2-33: de' saccheggiati populi et uccisi / per ferro
accademia, a cui fu messo nome de' percossi. 24. prov.
e per uno dente addomandavano l'anima de' percotenti. 2. che colpisce
ripiegamento della voce, colla varietà regolata de' passi quel suono e quei movimenti che
, 14-63: i loro suoni [de' chinesi] non sono altro che percotimenti
che senza espresso percotimento della lingua o de' labbri il lor suono mandin fuori.
giamboni, 8-1-119: i forti percotimenti de' venti li stringono e cacciano sì fortemente
. ottimo, iii-149: le navi de' nemici erano di più grosso e fermo
, sì che non temeano il percotimento de' sassi. c. campana, 2-116
: quel vascello (fosse per lo percuotimento de' ghiacci distaccatisi o per altro) si
giamboni, 4-402: basilio ancora, uno de' percotitori di cesare, per mano de'
de'percotitori di cesare, per mano de' servi suoi fue morto. -in
leonardo, 2-425: tutte tonde, percuotitrici de' lor liti, combattevon quelli colle varie
di percotitori e di conquassatori delle squadre de' greci. forteguerri, 3-20: tu
forteguerri, 3-20: tu ferraù percotitor de' franchi? 5. figur. castigatore
, dopo tanto flagello, il braccio de' percotitori era stanco. 6.
a l'offeso supportare. viaggi di nicolò de' conti, 168: molte stanno
crudelissimi tormenti. s. maria maddalena de' pazzi, ii-329: ve- devan poi
dolce, 7-271: [la] legion de' campani,... essendosi resa
nomina quella scienza che considera il movimento de' corpi e stabilisce la direzione e la
cotale impeto ed in virtù della piccolezza de' corpi ond'egli è composto, s'
sospiro. scarpelli, 1-143: per gusto de' suoi con queste note / aprendo il
tarpeo chiara percosse / e le cime crollò de' sette colli. leopardi, 6-15:
gran suono. s. maria maddalena de' pazzi, i-186: quando moysè ebbe a
: gli squadroni austriaci percotevano le lastre de' lungarni e i giovani gavazzavano mascherati in
castello di monte di croce, ch'era de' conti guidi, e standovi ad esedio
iii-1-368: madre de 'l canto, de' verd'anni amica / cui d'estri infiori
volgar., i-302: tutta l'erba de' campi percosse la gragnola. piero da
coverte o per trombe sono migliori di quelle de' pozzi che si spuzzano e traeno di
, 1-73: intanto il sol, che de' celesti campi / va più sempre
. giamboni, 4-419: la virtù de' quali [barbari] da questo si
vento * levò l'una delle porti de' gangheri, la quale era molto grave,
querele le urecchie de giove. pazzi de' medici, 75: già la importuna fama
b. casaregi, 20: per via de' sensi entra il malvagio oggetto, /
celabro e la mente percuote. lorenzo de' medici, 7-104: le secche la-
giudicio fosse permessa a percuotere al coltello de' gentili, noi vedemmo in cielo schiere
. cavalca, vii-24: nella schiera de' vizi [la vanagloria] è il
o lievemente non lo percuotano le saette de' peccati. -alterare (uno stato
percosso il mercimonio, cioè con l'aumento de' dazi e gabelle per parte della camera
sforzato i re di concedere agli eredi de' morti non pur i governi, ma
che percoteva la feudalità, la caduta de' troni. -mettere in discussione,
quel giorno o a lui o alcun altro de' suoi liberti il carico della sua guardia
ancora domate dall'esperienza e da'vizi de' popoli dotti, dovean esser percosse dalla
incitare. leopardi, 3-19: senza de' numi alto consiglio / non è eh'
percoter ne rieda ogni momento / novo grido de' padri. -guardare intensamente qualcuno suscitando
ancor mi muove femminil bellezza / e de' neri occhi il raggio mi percuote.
nostra. -di animali. giuliano de' medici, ni: deponi ornai, crudel
villanie, le percussioni, le offensioni de' membri e gli omicidi e gli altri
veruna lesione né dalla caduta né dalla percussione de' travicelli. -il percuotersi in segno
casa risonavano e lamenti e le percussioni de' piangenti. 2. colpo inferto
casione di ricavare dalla percussione de' martelli di questi il principio della
corrompesse... con la percussione de' raggi perpendicolari del sole. 8
cura delle malattie, 1-22: il movimento de' denti avviene alcuna volta per caduta per
2-425: tutte l'onde, percuotitrici de' lor liti, combattevon quelli colle varie
di diversi corpi annegati, le percussion de' quali uccidevano quelli alli quali era restato
per l'acque dovemo intendere le percussioni de' mali uomini. da porto, 1-26:
in queste atroci percussioni determinato il numero de' ercussori. z. valeresso,
senza rispetto ad una donna al giuoco de' ricordi, nel qual giuoco chi ha
in groppa per la città con lorenzo de' medici, detto lo- renzino, ora
quella percossura e per lo dolore de' denti... non potè masticare
che 'n piccolo spazio / la parte de' fiamminghi fu perdente. boccaccio, 1-ii-541
condannati dànno da ridere. g. de' bardi, xcii-1-161: la schiera perdente
tu, mio buon gesù, se'redentore de' perdenti, tu se'salvatore de'ricomperati
redentore de'perdenti, tu se'salvatore de' ricomperati, tu se'speranza degli sbanditi
bene non potesse esser perdente. neri de' visdomini, 448: ciò che già lungiamente
2-ii-281: sono stati fatti schiavi 300 de' nostri, mentr'erano al foraggio nella
terreno di gioco. g. de' bardi, xcii-1-146: bisogna che ciascuna delle
sicché quando fiorisce, non perda nulla de' fiori, se '1 lavoratore li aiuta allora
lavoratore li aiuta allora cavando. lorenzo de' medici, 7-99: nel tempo ch'ogni
una dona de' panzatici, de le prime de pistoia,
volere raccogliere tutte le città dell'italia tanto de' tempi romani che de'secoli barbarici,
dell'italia tanto de'tempi romani che de' secoli barbarici, le quali o hanno
questo è il peccato del demonio e de' dannati, il quale ancora non l'hanno
fior, di che più zelo / che de' begli occhi e de la vita aver
1-xl-1-30: ho perduto il più antico de' miei amici, il vero padre del mio
perderono due mila fanti e trecento cavalli de' suoi. t. contarmi, lii6-
loro saette fedivano i cavalli e 'cavalieri de' franceschi. idem, 2-29: dato
idem, 2-29: dato il segno de' loro conestabili,... sollecitamente
in ordine e non perderono la veduta de' suoi, sicch'egli non vedessono tutto
a male e per terra, la sapienza de' savi e riproverò la prudenza de'prudenti
sapienza de'savi e riproverò la prudenza de' prudenti. 29. non considerare
da siena, vi-3: io katerina schiava de' servi di jhesù christo scrivo a voi
la fede cristiana per lo grande aiuto de' dimoni. chiaro davanzati, 45-11:
, ii- 109: le tratte de' dadi, i quali pigliano quel cotal rivolgimento
e son presi a fallenza. giuliano de' medici, 130: ero in alto e
certo con voi per- derieno le cetere de' sagginali, sì artagoticamente stracanate. girone
sue pedate. 5. maria maddalena de' pazzi, ii-236: voleva dir jesu
contro a'buoni ordini antichi e costumi de' nostri maggiori. buonarroti il giovane,
son giunto, lasso, ed al bianchir de' colli, / quando si perde lo
... temperando la naturai vivezza de' colori, senza offendere il risentito degli
, che le cose che sono appresso de' casamenti paiono grandissime e quelle che allontanano
iii-11-56: la vista è chiusa da'gioghi de' monti louberoux e ventoso, onde scaturisce
di grisostomo, che 'l maggior encomio de' perfettissimi si è l'impossibilità di lodarli
, 5-270: che pena dè essere quella de' peccatori, che vedranno c'hanno perduto
/ poiché questa scienza, al dir de' pratici, / ella è per voi peccato
, 5-277: ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'
, che c'ènno qui tra noi de' contadini ch'hanno più graizia sette voilte di
mano. i. neri, 5-63: de' tuoi panni vestirmi 10 sol desio,
coll'oca marina, senonché per la struttura de' piedi o delle dita dee essere annoverato
è un genere di uccelli dell'ordine de' palmipedi, distinto pel becco allungato compresso
santa e constante lo dimostra lo perdimento de' detti suoi beni, che perdendoli non
ferite sostenere e 'l sopportare il perdimento de' membri. ficino, 6-81: non
. leonardo, 7-i-118: della causa de' perdimenti de'colori e figure de'corpi
leonardo, 7-i-118: della causa de'perdimenti de' colori e figure de'corpi mediante le
causa de'perdimenti de'colori e figure de' corpi mediante le tenebre che paiono e
. bembo, 10-iii-192: al re de' turchi non si dessero [i ta-
. pallavicino, 8-159: l'arricciamento de' capelli e il perdimento della parola..
medesimi, che è lo stesso col supremo de' mali. e. cecchi, 13-80
quella dalila, la quale per utilità de' cittadini palesò la verità spiata, guada-
le schiatte e di tutte le schiatte de' figliuoli d'israel. -mandare in
, 10-11: se'aggravato per la perdita de' beni della ventura e della gloria del
): vinto dall'ira della perdita de' miei denari e dall'onta della vergogna
2-i-149: turello, per la perdita de' suoi denari e sì per lo 'nganno,
di alvise dal banco debitor per perdeda de' dazi di pagar dito prò'. machiavelli,
gridi e lamenti e per la morte de' suoi come anco per la perdita delle case
2-410: non s'assise talora alle tavole de' giocatori per trar delle altrui perdite il
così non risedendo, ne perda due de' suoi. f. galiani, 4-301:
nella città, scacciarne i capi principali de' sediziosi. delfico, i-52: gli
quale più particularmente ci avisate della zuffa de' dì 6... et in
, con perdita di ugento ottanta de' suoi soldati. t. contarini, lii-6-223
. g. bentivoglio, 4-1242: de' nemici non arrivò la perdita a cento.
eserciti, perdite di terre e prese de' principali signori e capitani e de'regi
prese de'principali signori e capitani e de' regi propri, sia però risorto sempre più
: il popolo romano in alcuna perdita de' suoi capitani non aveva fatto mai quello che
delle belle arti, con la cessione de' suoi capolavori nella malaugurata pace di tolentino
questa alle volte è cagione delle perdite de' stati. giuglaris, 1-95: la disgrazia
la quarta ancora e l'ultima speranza de' marinari, ma né meno questa fu bastante
e le loro contenzioni e le battaglie de' loro animali spesso sento, e di me
ed alla perdizione. s. caterina de' ricci, 306: in questa sparsione del
direzione come allo sviamento e total perdizione de' popoli. a. cattaneo, i-95:
vi sarà difficile di redimere per mezzo de' vostri amici e parenti il malarrivato mio
in un'imprecazione). l. de' bardi, xxxv-n-783: que'ke fanno ogn'
intagliate distinta- mente in rame per diletto de' virtuosi, prima che per colpa de'
de'virtuosi, prima che per colpa de' naturali finiscano di andare in perdizione.
, per indovinare il pari o caffo de' monticelli di monete, in che consumano
federigo, perocché soltanto la minor parte de' suoi domini si trovava in germania.
nella greggia cristiana, restata la persecuzione de' martiri, una sorastevole pazienzia, con
per il quale avemo redenzione e perdonamento de' peccati. cassiano volgar., xx-8
lo nostro perdonare si perviene al perdonamento de' nostri peccati. leggenda aurea volgar.,
e rasciugogli co'capelli e guadagnòe perdonamento de' suoi peccati? 2. condono
vennono a lui ambasciatori di grande parte de' morini, scusando l'errore di sua
ed essendo poca la strada da via de' martelli a via de'servi e molto il
strada da via de'martelli a via de' servi e molto il mio desiderio di
: con infinite lacrime il petrarca si confessa de' sua peccati all'onnipotente iddio e ne
, continuando trenta dì, le chiese de' beati apostoli santo pietro e santo paolo
, concedute sono grandi indulgenzie e perdonale de' peccati. rinaldino da montalbano, 931
i concorsi alle perdonanze, le offerte de' voti a gli altari sono ambascerie d'interessi
in parte / d'altri diletti, che de' tuoi, le carte. navagero,
apportarmi dolore. s. maria maddalena de' pazzi, ii-314: e1 padre
i cittadini di vicenza stati nelle parti de' nimici in ispazio di quindici di a
saccheggiano le botteghe, incendiano le capanne de' miseri fabbricatori di sale: e subito prorompendo
. non perdona ai vecchi né ha pietà de' giovani. bonarelli, xxx-5-76: così
, perdonando alle orecchie delicate e modeste de' miei lettori, io non voglio riferire
salire / a far maggiore il numero de' dèi. p. f. giambullari,
perdoni alli sproni e più fortemente usa de' freni. boccaccio, vii-16: ti
. subord. alamanni, 7-ii-195: de' rami miglior, quantunque verdi, /
intendete né la storia né la legge de' tempi né l'umanità né cristo stesso.
uomo alla grazia della sua filiazione. corona de' monaci, 9: o [dio
e sacrificali e troverà'li poi perdonatori de' tuoi peccati. s. bernardino da
son l'autore, io sono, / de' lor primi peccati. giordani, x
agli ateniesi di avere accolti gli avanzi de' tebani fuggiti dall'ira sterminatrice di quel
l'opinioni circa il perdono o il gastigo de' volterrani. tortora, i-175: conteneva
re, che portavano seco l'abolizione de' misfatti che s'erano commessi in fiandra
presidi, chiamò nuovo perdono la liberazione de' prigionieri e l'entrata degli esuli. pirandello
lo suo buono esemplo della vita e de' costumi ridotti gli uomini d'arme,
queste materie. s. maria maddalena de' pazzi, ii-318: andando tutte le
: intorno a queste botteghe si fermano de' gentiluomini per veder tornare le brigate delle
e ben tenuto; e la fortuna è de' perduranti. carducci, ii-14-254: ti
se, per lo acrescere lo 'mperio de' romani e guardallo, era stata così
mostrano di più in più nelle leggi de' contingenti l'universale ed il perdurevole.
di sotto, che sono effetti delli moti de' corpi celestiali. 4.
anzi più volte, secondo che la gravita de' casi soprav- vegnenti richiedea, quando mesi
rare i danni avuti, e particolarmente quelli de' libri perduti. f. m
ch'el si degni / renderle parte de' perduti regni. storie pistoiesi, 1-45
terreno di gioco. g. de' bardi, xcii-i-149: apporterebbe giovamento grande
piglio e tenendola stretta con una frotta de' suoi urtando facesse ogni sforzo per racquistare
: combatteva con maggiore ira pel dolore de' beni tolti e della perduta patria.
, a cui sull'increspato flutto / erran de' salci le perdute chiome.
vieni e mi consola / del perduto seren de' lieti giorni. manzoni, pr.
sa- rebbesi a far morire nelle botteghe de' nostri librai tutti i volumi di regolette
non rivegga in lui la cara traccia / de' suoi quattro perduti. -sm
germania, pannonia per temerità o viltà de' capitani. 10. che non è
o senza premio il considerare la varietà de' tempi e delle cose del mondo.
città cortese / piaceri appresta, o de' solinghi campi / abitatori, qual compenso
abitatori, qual compenso avete / voi de' perduti già sereni giorni? carducci,
: non così in due affetti, de' quali era, come il più de'suoi
, de'quali era, come il più de' suoi cinesi, >azzamente perduto ed egli
>azzamente perduto ed egli anco ne avea composti de' ibri, e divisatone regole sperimentali:
/ e tutti insieme fosser ricevuti; / de' qua'veduta emilia, nessuno / biasima
perduto. guicciardini, 2-1-93: lo stato de' medici che era esoso allo universale della
terra si vedeva perduto senza il soccorso de' suoi, circondato da multitudine insuperabile.
favore, egli è scritto per uno de' signori; se non lo ha, è
ire fra i perduti. statuti della corte de' mercadanti di lucca (1610) [
al consiglio dell'arte. statuti della corte de' mercadanti di lucca { 1610) [
. sacchetti, 166-84: essendo perduto de' piedi e delle mani. straparola, i-76
bordello. machiavelli, 1-vii-523: narronsi de' suoi alcuni vizi, intra i quali
s'ingolfò sempre più nelle male pratiche de' più sciagurati e perduti giovani della città
: noi fuggiremo coloro che si dilettano de' cibi molto delicati...,
villani, 7-155: crebbe tanto la fama de' detti miracoli e meriti di nostra donna
dire in ciascuna una missa per remissione de' miei peccati. pulci, 22-24:
dalla piacevolezza della conversazione e dalla soavità de' discorsi. -per estens. luogo straniero
ad impegnare le proprie gioie per sovvenimento de' peregrinanti. papini, vi-293: troppi
bassezza e unico riposo delle peregrinanti acque de' fiumi. -serpeggiante, tortuoso
peregrinava a roma ad ottenervi la remissione de' peccati. d'annunzio, ii-71: peregrinammo
. / or che il più bel de' cori a lui fa velo, / s'
i regni intellettuali ascosi a la vista de' mortali e di luce divina risplendenti.
andando in peregrinazione / vocò a sé ciascun de' sua serventi, / facendo a lor
sua serventi, / facendo a lor de' suoi ben donazione. bisticci, 3-237
di be'fioretti adorno, / avea de' mondi tolta ogni pruina; / avea fatto
e andò alla presenza del re e de' suoi baroni. 2. che
tua peregrina mente si addormenta? lorenzo de' medici, i-188: in mia vaga mente
pietà divina che le mostra gli scogli infausti de' peccati e le addita il viaggio verso
perché la mente non si sappia guardare de' vizi spirituali. -casuale, fortuito.
nobile disciplina e tanto amico e rimuneratore de' peregrini ingegni che da ogni parte li
pulci... non usò servilmente de' libri anteriori, ma se ne valse come
fu pensata non che udita. lorenzo de' medici, 1-6: costui [guido cavalcanti
/ e de la morte, e de' mortai fia madre. v. piazza,
accademie farotti i nomi espressi / che de' futuri secoli gli estremi / con savi
che provoca la vista e la lode de' riguardanti. -dotto, colto,
/ d'altro odor peregrino: / de' fiori, se ne vuol, pieno è
man d'illustri artefici dipinte, / tele de' volti umani imitatrici / pendon in peregrino
assale, / tal io, ché sol de' tuo'begli occhi i'vivo. fed
[il cuculo], / che de' tuoi canti mi rallegri il core, /
povero peregrino, privo dolcemente della presenzia de' padroni e della dolce conversazione delli amici.
il forte animo accendono / l'urne de' forti, o pindemonte; e bella
oggetti su'quali s'infilzano le ciocche de' fiori secchi da porsi tra 'candelieri
in forma di pera dove infilano le ciocche de' fiori secchi che metton sui gradini dell'
istinto razionale, agli astri stessi diedero de' nomi i quali rammemorassero qualche eroe o
di quaranta secoli, per farli avvertiti de' loro inganni, qual altra pruova potria
rammentarti ad un tempo il più sacro de' tuoi doveri. svevo, 8-772: se
-con riferimento alla grazia divina. lorenzo de' medici, 11-66: al fonte di quest'
. dissipabile dall'impetuosità e dalla perennità de' suoi terribili movimenti. bocalosi, ii-205:
per le quali cagioni ultimamente le famiglie de' poveri uomini senza uno franco rimanerne, con
con inestimabil miseria giunte trovavansi al perentorio de' giorni loro, per aver solamente di
città della serenità vostra; le sentenze de' quali vanno in appellazione ad alcune cancellerie,
d. bartoli, 2-1-169: le cause de' rei, se punto nulla son gravi
chi a ciascun cittadino imponeva il quanto de' tributi e delle tasse, ragguagliandolo secondo
; l'ispettore dapprima riconosceva la rendita de' poderi, per quindi assegnare le imposte
censimento doveva dirigersi, cioè alla perequazione de' carichi regi, provinciali e comu- nitativi
che hanno gli spunzoni come le perette de' barberi. 8. sasso tondeggiante
di quelli che ti invocano, porto de' periclitanti, delli miseri sei sollazzo e