motore). s. maria maddalena de' pazzi, v-249: un'altra monaca
ne aveva ovvero non cosi gravi. de' sommi, 25: essendo più lodata
l'arbitrio del- l'assegnare la succesione de' feudi; dappoi anche del popolo grasso
quali una con l'abate esaminavano le querele de' malefici sollecitando il podestà a fare ragione
, divenuto anch'egli perciò ridicolo soggetto de' curiali motteggiamenti. brusoni, 8-339:
: parve a chi la guida era ivi de' ciechi, che abbastanza motteggiato si fosse
di questi tali piacevolmente motteggiando diceva giuliano de' medici ch'egli erano simili alle marmeggie
, personaggio e per dottrina e per virtù de' più eccellenti del suo tempo, fu
motteggiare e il fastidio di una parte de' suoi spettatori, benché l'altra sembrasse
cristo, se non quelli gli cuori de' quali sono in prima riformati e conformati
abate casti] i prìncipi, bensì sparlando de' loro nemici adescava più facili mecenati;
senza entrare in ragionamenti le abbaia dietro de' mali motteggi e delle insipide satire.
di ebrei si presentasse ora ad alcuno de' nostri re e ragionasse alcuna sua causa
intento di burlarsi di qualcuno. corona de' monaci, 95: [l'eretico]
per motteggio. brevio, 23: lorenzo de' medici soleva talora per motteggio dire che
si dovessero schiffare dalla parte d'innanzi de' buoi. d'annunzio, v-3-238:
hanno, motteggiose giovani, dal diritto camino de' nostri ragionamenti traviati le somiglianze di perottino
popolo sotto uno di essi o de' capitani. idem, i-162: ripatriato [
mottetti di messer francesco da barberino, de' quali altri sono di due soli versi
. -versetto biblico. somma de' vizi e delle virtù, 26: elli
poi a poco a poco nelle voci de' cantori, prendendosi per tema o suggetto
: vi voglio ricordare essere la natura de' motti cotale, che essi, come
gagliardo, / com'a tu ogi de' cristian destrutti? landino, 51: dicono
scritta tutta quanta con lingua familiare, fiorita de' più vispi motti e de'più efficaci
, fiorita de'più vispi motti e de' più efficaci proverbi del popolo fiorentino.
noi parliamo di dio, molti troviamo de' motti che noi mostrano quanto che sia di
3-14: f ti dirò un motto de' suoi [d'epicuro]...
im- pugnatori della cattolica romana chiesa e de' suoi sacrosanti riti. tommaseo, 15-53
, tiene con una mano la tavoletta de' colori e i pennelli; a'suoi
, 60: esposero i turchi a derisione de' cristiani nella sommità di una torre un
. franco, 15: il bel motto de' tuoi dotti inchiostri / l'orecchio: «
e il 'motto 'delle sale e de' grandi. una connotazione iron.)
carducci, iii-8-224: è un de' più antichi esempi dei sonetti, o
incontrarsi con qualcuno. s. caterina de' ricci, 1-325: era un piovano.
moglieroccia sua, che non è uno de' miei diletti il dar fastidio altrui.
presentava la provincia di roma. lorenzo de' medici, ii-73: senza alcun motto
, parola meno bugiarda e men derisoria de' suffragi universali. giusti, 4-i-36:
moto proprio ha fatto monsignor inghirami segretario de' riti. cuoco, 1-28: il re
... però nel render cagione de' nostri appetiti convien fermarsi in alcuni
moventi. mazza, iv-72: padre de' numi e de'mortai, che reggi /
, iv-72: padre de'numi e de' mortai, che reggi / l'eterne
, che reggi / l'eterne briglie de' moventi cieli, / ascolta i voti miei
, per le movenze e varie attitudini de' cavalli. d. martelli, 75:
. boccaccio, viii-2-217: se i movimenti de' cieli son veloci e le cose causate
in paesi diversi. martello, 217: de' rossi... ha consegnato un
essere come i vicari generali in rispetto de' vescovi; e per tanto che gli
carducci, ii-4-35: quanto alla movibilità de' codici, 10 come filologo la vorrei
gadda, 18-7: la movibilità e deformabilità de' fenomeni storici e la deformazione dell'oscuro
cura delle malattie, 1-22: il movimento de' denti avviene alcuna volta per caduta o
temono i movimenti della terra, la caduta de' monti e le saette del cielo:
quasi che la morte non sia ombra de' nostri corpi. bottari, 4-65: si
addivengono per lo movimento del sole, de' dì e dell'ore e de'mesi e
sole, de'dì e dell'ore e de' mesi e dell'anni e della variazione
essere fuori de lo stellato. giusto de' conti, i-121: o cielo, o
esplica le forme naturali per lo muovimento de' cieli e le qualità de gli elementi.
sfere ingemmate di stelle, con l'armonia de' movimenti concordi, accompagnando in musica delle
esser diretto, cioè secondo l'ordine de' segni. piazzi, 1-43: dopo questo
, le voci piacevoli e i movimenti de' membri soavi. livio volgar., 2-165
, 1-66: v'ha dato la terra de' frutti suoi e 'l sole e 'l
natura a gli animali che d'alcun de' sensi son privi, quale è la
. rosmini, 2-51: le sensioni de' colori e de'suoni seguitano ad un tremare
2-51: le sensioni de'colori e de' suoni seguitano ad un tremare od oscillare
a nascere nell'animo loro certo sospetto de' nuovi movimenti delli francesi, niente dubitarono,
. guicciardini, iii-30: il movimento de' quali [degli svizzeri] avendo presentito
ed ordina vari movimenti militari a piacere de' recitanti o direttori di essi. colletta
che fece uno grande maestro in divinità de' frati minori, che predicava in proenza
d. martelli, 90: il nestore de' nostri pittori hayez dette una grande scossa
movimento; e questo è l'altro difetto de' beni del mondo, che eziandio se
numeriche proporzioni', non l'ottimo effetto de' 'movimenti contrari ', non la '
contrari ', non la 'mala reazione de' tritoni 'e d " esacordi maggiori
presumevano di scoprire al parlamento l'afflizzione de' loro cuori. g. gozzi,
un movimento continuo per rilevare ogni trama de' miei nimici. g. gozzi, 3-2-183
, 3-5-274: erofilo lascia le potenze movitrici de' corpi ne'nervi nell'arterie e ne'
come constaria... quella sentenzia de' filosofi del numero degli angeli, ovvero
degli angeli, ovvero intelligenzie separate movitrici de' cieli, che son tante quante gli
che esse non possano dalle oscene parti de' figliuoli esser mosse, come l'altre
si avviene in quella che chiamano mozione de' venti generali e distesi che portano a quelle
-facoltà motoria. s. caterina de' ricci, 177: oh! che gran
e la mozione / mandar per via de' nervi ha ben possanza. pasta [tramater
un'iniziativa. 5. caterina de' ricci, 452: quanto poi alla licenza
mi perturba. s. maria maddalena de' pazzi, ii-138: la medesima rennova-
sarebbe mai sufficiente per esprimere la mozione de' miei affetti quando gli diedi in viso
della percezione 'e degli affetti dilettevoli de' godimenti di cui questa fu alle volte
fatti. rosmini, xxi-263: è costume de' volgari o de'popoli ancor rozzi
: è costume de'volgari o de' popoli ancor rozzi, come eran gli antichi
dita più lunga che non erano quelle de' frati, la fece mozzare. vasari,
fiorentini, 119: a messer guido de' galli fu mozzo il naso con tutto
mozza due dita con un sopramano / pompeo de' sergiuliani. g. gozzi, 1-240
. d'annunzio, iii-1-735: stella de' tolomei, / stella dell'assassino, la
19-97: perfido toro e maledetto / de' tuoi dì non maturi il filo ha
aurea volgar., 359: il mozzare de' capelli si fa per dare a entendere
pacichelli, 2-123: io osservai l'abito de' presidenti, ch'è di porpora,
presidenti, ch'è di porpora, e de' consiglieri, eh'è una maestosa toga
detto dagli autori almuzia, è uno de' quattro abiti canonicali, che sono cappa
si chiamano mezza- recce, i due de' lati asciaioni: se sono più corti di
impazienza e per iscompigli il più magnifico de' trionfi. 6. locuz.
bonghi, 1-219: vi bisogna pregare de' fiorentini che vi facciano un vocabolario del
questo onore impartito sempre mai a due de' più qualificati di tutti gli astanti,
8-54: chi dice esser la rosa regina de' fiori ne fa vedere le porpore nel
nappo cristallino in coppa d'oro / de' tesori di bacco oggi arricchito / con
parer proprio un altro. b. de' rossi, 2-47: dagli spallacci pendevano alcuni
far buono odore e mescolasi con le composizioni de' profumi. vale per via di fumento
bencivenni [crusca]: l'olio de' narcisi ammollisce e riscalda. palladio volgar
da'greci anodini e da'latini sedativi de' dolori, de'quali nel capo niuno eccede
e da'latini sedativi de'dolori, de' quali nel capo niuno eccede l'olio
fa con stupefazzione del senso e applicazione de' indicamenti, detti da'greci narcotici e
marrone, 135: su 'l capo de' poeti avvinti / versan le donne il nardo
. gote floride sotto la lucentezza nardosa de' capegli si percepiva di leggieri un'adolescenza
., vili-196: feci salire la puzza de' vostri castelli nelle vostre nari. ser
i-183: oh bella che freni il ritmo de' lombi stupendi / tra le prunaie rosse
delle mascalcie, 1-7: la cura de' conansìa si è porre le medicine per le
signore / per dover diffinire / al qual de' dui s'accorda più, 'ver pare
i-205: narroe... lo preposto de' servidori [a iosef] lo sogno
visione mistica. 5. maria maddalena de' pazzi, ii-383: ah maria maddalena,
che lei pure ancora doveva partecipare qualcosa de' suoi dolori [di cristo]. ma
inteso, / onde lo confessar vi de' piacere / che senza intesa non è
che il vecchio barone raccontasse la storia de' padri suoi. g. bassani, 5-124
subitamente gli animi di que'popoli e de' loro rettori... si cambiarono.
è narratore d'aneddoti bizzarri della vita de' letterati d'inghilterra. manzoni, pr.
procelle non solo degli affetti suoi ma de' sensi. = voce dotta, lat
vicenzo strozzi di qual modo il duca alessandro de' medici si governasse con un giovine suo
in pochi periodi l'origine della monarchia de' francesi. loredano, 2-316: non meritano
prima ordiniamo la narrazione dello stato e de' modi di quelli servi di dio,
auditore in due modi, l'un de' quali è proporla semplicemente e brevemente;
anco queste tre parti considerarsi dal poeta de' romanzi. minturno, 16: -quante e
camin è obliquamente situata fra i termini de' tropici, divisa per mezo dall'equatore
, come può tuttavia vedersi nella chiesa de' cappuccini a montughi presso firenze. carducci
'narvale': genere di mammiferi dell'ordine de' cetacei; invece di denti propriamente detti
quella della loro testa assomiglia molto a quella de' porci marini. così detto dai danesi
deriv. da nasale1. vicino troppo de' due ossitoni finali, massime quando nasalizzare,
ed il formulario di tutta la prosapia de' nasi, da cui sono stati copiati quanti
a rischio di ricevere delle nasate e de' disgusti, avessi negoziato diversamente da quello
è la cuna ed al vagito / de' nascenti fanciulli il funerale. r.
il sole] pigliassero, che è reggitore de' loro corsi, facitore del dì e
matu- tine paiono aggrandirsi per la copia de' vapori. marini, iii-198: fu
su l'albor nascente, / il roseto de' labri, i fior del volto /
sua moglie favorissero la riprovata opinione nascente de' riformati. manni, i-21: chi non
vede che qui si tratta di cose de' tempi della nascente lingua toscana, la
perché nettuno è sopra l'umido radicale de' nascenti. fed. della valle,
dio, la cui lode è sommo fine de' nascenti. -prole di animali.
ii-1-13: poi appresso raccontò la nascènza de' suoi nipoti e com'egli furono ingenerati e
, conversa intra. lli uomini del popolo de' giudei, de'quali e'trasse sua
lli uomini del popolo de'giudei, de' quali e'trasse sua orriginale nasscienza secondo la
similmente [dicesi] quella na- scenza de' metalli e pietre che si trova dentro le
beicari, 3-2-34: avvenne che a un de' fratelli nacque una nascènza in su 'l
in questa maniera o. ssomilgliante ricievette de' greci il popolo romano gradevolemente, non
dove il gran cantor si nacque / de' boscherecci amor. -in relazione con un
e nata -d'afinata -gentileze. neri de' visdomini, 254: nato foss'io salvagio
rallegra e '1 ciel vicino. lorenzo de' medici, i-312: eranvi rose candide
, 5-50: per far nascere il seme de' bachi, sogliono comunemente le contadine metterlo
: nacqui di genti mezzane e non molto de' beni di fortuna abbondanti. de amicis
discende. beicari, 3-2-34: a un de' fratelli nacque una nascenza in su 'l
falsa oppinione nascevano li falsi giudicii, e de' falsi giudicii nascevano le non giuste reverenze
allo studio delle lettere, in esso sarebbono de' progressi immensi. leopardi, 3-106:
necessità, cose contrarie a'primi costumi de' cittadini nacquero tra coloro li quali rimanean
nate da un bono naturale e perché si de' più laldare la cagion che l'effetto
segni, 7-114: nasce che l'eccellenze de' sensibili corrompono il senso, perché egli
per ancilla nacque discordia ne lo esercito de' cesari. stefani, 1-22: sentendo
garbati giovani in un'adunanza, quale de' due colori rosso o verde si debba preferire
nacque una rissa fra due marinai, de' quali l'uno uccise l'altro con
sione: e le compagnie de' nervi, o fosse per paura o fosse
cominciato a fuggire, abbandonarono i anchi de' nostri. sonetto in nome della città di
nascimento, l'innamoramento e gli accidenti de' detti due, infino alla lor fine,
. salvini, 48-71: quando fuori de' centri faetonte / declini, là dove
] che venne a ristorar la sorte / de' discacciati e con ingiusta morte / volle
delle comodità della casa, dell'amore de' genitori. -in senso concreto: figliolanza
fioretti di vite, 165: il morire de' santi non è chiamato morte, ma
eguagliando l'altezza del suo nascimento con quella de' suoi talenti e del suo gran ministero
: parentela. sercambi, iii-325: de' esser [il giudice o l'avvocato]
e sotto terra a vedere i nascimenti de' fiumi e la generazion de'metalli e mille
i nascimenti de'fiumi e la generazion de' metalli e mille altre cose che non
stelle, imperocché allor si fa il movimento de' vini. g. brancati [
faccia sarà dalla radice e dal nascimento de' capelli in fino all'estremità del mento
. salvini, 6-2: il sapientissimo de' filosofi aristotile, scrutinando il nascimento di
e sostenuta dalla fede e dalle fatiche de' santi apostoli. rosmini, xix-19: i
che riguardano il nascimento e gli oggetti de' liberi muratori. -composizione o derivazione
r 'propriamente vi sta. giornale de' letterati d'italia, xl-33: di nulla
xl-33: di nulla ugualmente ragionasi quanto de' 'vigs 'e de'* toris '
ragionasi quanto de''vigs 'e de' * toris '... perciò non
l'udire il nascimento e l'importanza de' suddetti due nomi. pascoli, i-909:
] si possono levare dalla sagace previdenza de' fondatori delle società o de'legislatori,
sagace previdenza de'fondatori delle società o de' legislatori, prevenendo il loro nascimento con
legislatori, prevenendo il loro nascimento con de' patti espressi, prudenti, opportuni. d'
carducci, iii-13-359]: avendo seminato de' capperi, ogni giorno andava a vederli e
salvini, 40-490: se tutti i nascimenti de' grandi personaggi costumano gli uomini con solennità
. soldani, i-i-1-320: i movimenti de' cieli, le nascite e i tramontari
l'astronomia si scelgano genti avezze all'osservazione de' pianeti, alla nascita sopra l'orizonte
ii-4-473: parlo del ne- pero e de' logaritmi dell'una e dell altra specie,
e dell altra specie, la nascita de' quali con le lor proprietà e dimostrazioni si
sgricci, né (crediamo) ad alcuno de' viventi, né dei morti se risorgessero
; che non tinga i velli / de' nascituri con oscure macchie.
il nascituro una ventina di titoli, de' quali non uno ci persuadeva. gozzano,
ad alleggiar la pena / mostrav'alcun de' peccatori 'l dosso, / e nascondeva in
amate fronde, / posato al nido de' suoi dolci nati / la notte che
gualdo priorato, 3-ii-34: la turba de' contadini, ritirata nella città, servì ad
destrezza furono nascosi i grani nelle case de' particolari, la fabrica de molini trascurata
trovar parola sufficiente ad esprimere il minimo de' iaceri che dio ci ha co'
ancora dal diavolo i peccati confessati, de' quali non puote l'uomo poi accusare.
la sua fonte piconia nasce negli ultimi monti de' peligni e passa i marsili e il
: -orlando, se tu hai paura / de' maganzesi o di re carlo mano,
516: alcune talpe ancora per le fessure de' muri e nascondigli de le case si
aver la natura, come gelosa tutrice de' propri parti, in troppo cupo e segreto
], 9: questa è la ragione de' lumi e de'loro nascondimenti con perplesso
: questa è la ragione de'lumi e de' loro nascondimenti con perplesso moto e inviluppato
9-210: lasciata la terra in preda de' nimici, si fuggirono vituperosamente alle selve
[gneo tu- ranio] la parte de' triunviri, manifestò a'centurioni li nascondimenti
il paese, fuor che due, de' quali uno era complice e l'altro nasconditor
mi fu dato d'avere nascosamente notizie de' miei cari lontani, tranne il surriferito
medesima faccia e nascosissimamente cuopra la varietà de' pensieri suoi ed i travagli e mutazioni
casa, venne una notte alle mani de' soldati di siila, i quali andavano ricercando
di que'tuoi supplici; ma la dolcezza de' tuoi premi è nascosa ed arcana e
.. un'altra redazione del libro de' sette savi. -negato, precluso
non fu mai / sanza guerra ne'cuor de' suoi tiranni. petrarca, 37-59:
stanno nascosti. s. maria maddalena de' pazzi, li-m: il latte..
ed il formulario di tutta la prosapia de' nasi, da cui sono stati copiati
ed il formulario di tutta la prosapia de' nasi, da cui sono stati copiati
dalle bande, acciò rimuovino le molestie de' venti; ed infra l'alie e i
forma di tanaglia che si adatta alle narici de' bovi per tenerli in freno.
, 15-24: l'altre cinquecento madri de' fucilati,... nere, altimpiedi
compiuti anni quarantatré fu tolto. lorenzo de' medici, 7-105: l'altro,
/ e che camusi son gli dii de' boschi? caro, 8-26: certi [
la punta rugginosa... vi sono de' callosi, de'mocciosi, de'cancherosi
.. vi sono de'callosi, de' mocciosi, de'cancherosi...;
sono de'callosi, de'mocciosi, de' cancherosi...; sonvi de'fatti
, de'cancherosi...; sonvi de' fatti... a sella,
, stettero all'erta. b. de' rossi, 3-iii-2-8: lasciamo stare (per
: escono per i fori del naso [de' castrati] certi altri vermi, abitatori
per avere la mercede ed esser pagato de' suoi lavori o della roba che ti
donne [crusca]: la negazione de' medicamenti suole dar loro nel naso. machiavelli
i-179: io sento che mi sale infin de' piedi / la cristallina bile e dàmmi
i loro ufici rintuzzati nell'infrangibile saldezza de' svetesi, a capo di lunghe e
, del re nasone, 'il dio de' lazzaroni '. = acer,
che- todoni di linneo, nella divisione de' toracici; così distinti e denominati da
, dimenticando le begole delle rocche e de' naspatoi, il dì e la notte gridate
. lorenzi, 3-47: vostra cura esser de' tanto tesoro [i bozzoli da
. papini, i-40: smaniosa orfanità de' miei anni / sospinti alle nasse del
non volendo avventurarsi alla prova delle creature de' collegati, per non restare colto nelle
] si fabbricano alcuni legni della forma de' brigantini, ma più bassi, e li
218: ha oltre a questo il re de' romani una armata sopra il danubio a
la seta torta per non aggravare il prezzo de' nastri; restando nondimeno sotto le medesime
solitari. serra, ii-462: dal colle de' cappuccini, dov'ero, la prospettiva
camere nostre nettano le suole e i nastri de' nostri piedi. d'annunzio, iv-1-7
in abito cittadino poi era il collegio de' nobili col nastrellino purpureo e giglio d'oro
cuscini attaccati alle sbarre di legno con de' nastrolini, davano un'idea assai sconfortante
tlaspio di dioscoride o sia nastrùzio de' tetti di sera- pione.
. giannone, 1-ii-89: dalla larghezza de' piedi surse il cognome de'planci,
dalla larghezza de'piedi surse il cognome de' planci, dalla grassezza quello de'grassi
cognome de'planci, dalla grassezza quello de' grassi..., da'nasuti i
sono i soli che 'l credono, poiché de' francesi la meglio nasuta parte l'ha
, di tutti gli affannoni / e de' nasuti. carducci, no: poco
di febbraio, giorno dedicato secondo il rito de' cristiani all'apostolo matteo e il medesimo
questo giorno il natale, santa maddalena de' pazzi. 5. condizione sociale
dalla casa, lx-3-137: quantunque l'oscurità de' natali, come che figlia di vii
ferraio, menomasse in parte la maraviglia de' suoi perversi costumi, non pertanto rassomigliava
i-242: tu [melograno], fenice de' colli, / col natale de l'
allora che risolse di rinunziare alle delizie de' propri penati per tracciare natali di glorie al
quelle che veggonsi tra'fedeli nelle natalizie de' santi, solo con mercati, con
., 3-41: i cavalieri per cagione de' cavalli natanti aveano messo dalla parte di
si sente, / che al culto de' tre santi non consente / aggiunti alle
-in partic.: navigare. pazzi de' medici, 115: diresti [la flotta
bionde valchirie, a voi diletta sferzar de' cavalli, / sovra i nembi natando
mosser le natatrici ignude e belle / de' duo guerrieri alquanto i duri petti.
si allegrò la natatrice e snella / turba de' pesci. -che è abitualmente
: diconsi 'natatorie'quelle alette o pinne de' pesci che loro servono a nuotare. cruscais
due lunghissime code o strascichi; uno de' quali dal lato destro, l'altro
del silenzio e statue di eroi e de' celebri maggiori ornavano questo delizioso e illustre
maggiori ornavano questo delizioso e illustre ricovero de' cittadini. 2. zool. organo
bembo, 3-30: gli erbosi fondi de' fiumi e le lievi alghe marine per
rari accaduti in la venazione; diremo de' cavagli, de'cani, dello uccello
la venazione; diremo de'cavagli, de' cani, dello uccello rapace, della
stemmati- giano, si addattano in uno de' lati della cassetta di che,
sentendosi dar sul muso le naticuzze rotonde de' suoi due figliuoletti: -è vero,
con tutto il macchinozzo del bacino e de' cluni, tanto mal conformato per quella
che costoro foscristo. sero i discendenti de' gabaoniti, sottoposti a carichi -sostant
occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo
seme,... uscendo / fuor de' più vaga, il bel natio distrugge.
crudeli, 1-84: il tesor bianchissimo / de' bei denti non ottenne, il
è a'dì nostri / spenta la gloria de' toscani inchiostri, / forse invidia ne
magri cavalli a fatica / i carri de' ciociari, coperti di ruvide tende;
/ in lunga fila vanno a 'l tin-tin de' sonagli, a'be'ritmi / de
che in qualunque altro tempo venghi osservato de' corpi naturali, ne fa derivare la
eleganza, di che riboccano quelle vite de' ss. padri, che vorrei pregarvi
reputi cioè il libro delle 'vite de' ss. padri 'un tesoro di natie
mal'uomo si rallegra nella natività eziandio de' frutti. niere nativamente eleganti.
salviati, ii-1-128: o i nostri lavoratori de' campi, in tutto 'l libro delle
a'padri e a'parenti la natività de' figliuoli e degli altri congiunti cari.
francesco chieregato. s. maria maddalena de' pazzi, ii-77: jesu s'è voluto
natività di gesù cristo e l'adorazione de' magi. comanini, l-m-339: non
, considerano [gli astrologi] qual de' sette pianeti è più potente in esso
le passate, così la più parte de' viaggiatori, mentre viaggiano, sono amanti
sostanza. metastasio, 1-i-441: vince de' sassi / il nativo rigor picciola stilla
a dovere un maestro, si vedono tuttodì de' caratteri meno intelligibili delli antichi simboli dell'
e si scrivono nel linguaggio ancora nativo de' dialetti. foscolo, v-245: vedendo
, 259: lo stesso dee dirsi de' preteriti che hanno l'affisso ed hanno
gherardi, iii-43: aparando i costumi de' soriani e ancora il linguagio arabesco e
colonia voglion mandare. cantini, 1-8-220: de' filugelli e bozzoli...,
verso l'anime, nate libere, de' vostri fratelli. padula, 569: e
loro, si lasciare andare il maestro de' cavalieri, solo nato, cacciando il
acqua men potente entra con li rami de' retrosi più bassi, sotto li rami de'
de'retrosi più bassi, sotto li rami de' retrosi più alti, cioè nati dall'
si fu la rissa nata la notte de' sei di questo stesso mese di settembre
amate fronde, / posato al nido de' suoi dolci nati. boccaccio, i-265
affretta; / e a 'l pigolante stuol de' suoi nati / riede co'biondi grani
farà vendecta? / natura sol, se de' suo nati sola / l'opra qua
anche cristallizzato sulle rive e nel fondo de' loro bacini. sembra risultare dalla doppia
tumori, cioè nodi, nel numero de' quali si contengono le natte, i gossi
per qual cagione aristotile non disse che de' corpi naturali alcuni sono mobili per
, 29-137: l'un si mostrava alcun de' famigliari / di quel sommo ipocràte che
fé ch'ell'ha più cari. giuliano de' medici, 63: come amor me
tutte le cose e operatrice col continuo girar de' cieli, che egli [giotto]
di dio tu piangi, o madre / de' miseri mortali, egra natura. galileo
- anche come personificazione. lorenzo de' medici, ii-125: oda quest'inno tutta
dinanzi a te, risoluto di vendere uno de' suoi carissimi figli: ma tu però
127: nulla è peggio / del fidarsi de' servi; de'quai, s'uno
è peggio / del fidarsi de'servi; de' quai, s'uno / fedel tu
. vico, 178: la natura de' quali [uomini] ha questa principale
umana natura. s. maria maddalena de' pazzi, ii-257: gli angeli dire
ancora. agostini, 1-113: questi maestri de' campi voglio che siano per lunga osservanza
e pratica del mondo scientissimi delle nature de' terreni. birago, 118: fra tutte
tutte le cose di questo mondo quelle de' governi principalmente siano di questa natura,
bassi nel piano a considerare la natura de' monti e de'luoghi alti, e
piano a considerare la natura de'monti e de' luoghi alti, e per considerare quella
luoghi alti, e per considerare quella de' bassi si pongono alti sopra e'monti
la natura di quei siti, le traversie de' venti e la corrente del faro.
. cesarotti, 1-xxv-287: la natura de' luoghi e la qualità delle forze d'ambe
non ricevono i moti e le immagini de' poemi. tommaseo [s. v.
. fazio, iv-6-22: la natura de' gru mi disse allora, / come la
p. del posso, xxxvi-153: pianta de' nostri lidi felicissima /...
, 3: a conoscere bene la natura de' populi, bisogna essere principe, e
essere principe, e a conoscere bene quella de' prìncipi, bisogna essere populare. guicciardini
autorevole. vico, 269: la natura de' popoli prima è cruda, dipoi severa
sentenza d'ippocrate, le nature essere de' mali medica- trici. giordani, iii-137
galeazzo... prima vendicò la morte de' suoi fratelli e poi si ridusse a
la quantitade e la natura de latte de' uomo diligentemente guardare, perciòe che latte
uomo diligentemente guardare, perciòe che latte de' esere bianco, né troppo chiaro né troppo
: essendo lui in perosa, per opera de' fiorentini fu attossicato da una femina,
ella divenisse arrabbiata e secondo la natura de' cani. -essere la natura di
per proprcetà naturali; naturalmente. nocco de' cenni, xxxv-1-319: l'àlbor pò far
gai ed allegri per natura, molti de' loro canti,... hanno forma
vico, 192: nel primo mondo de' popoli, si criavano gli re per natura
doversi con pazienza passare, la grandezza de' mali eziandio i semplici far di ciò
diverse, ma per dinotare con la diversità de' termini la diversa qualità. a.
per tanti secoli, fin quasi al tempo de' padri nostri, in gran parte soppressi
i-m-i-222: i naturali scrittori dell'appartenenze de' volativi hanno tenuto che per ragion deltottimo
di ricevere l'amorose fiamme. lorenzo de' medici, 7-108: mai non si
cui non alletta con falsa parola / la de' sofisti insidiosa scuola. -necessità
molto più naturale che non è quella de' porci o ctaltro animale che studiosamente s'
fecce] mollificate e di color naturale de' sani. bicchierai, 197: per la
sopra è stato detto delle infermità naturali de' cavalli. palazzeschi, 1-319: moriva dieci
domini... naturali chiamo quelli de' quali siamo padroni di volontà de'sudditi
quelli de'quali siamo padroni di volontà de' sudditi, o espressa, come avviene nell'
v.]: 'linguaggio naturale': quello de' gesti o delle grida inarticolate negli animali
del cane, vi lasciò il segno de' colori in forma di schiuma naturalissima.
operazione in contrario è amore. lorenzo de' medici, i-16: nessuna cosa è
per quella cara geltrude, niente meno de' suoi parenti più prossimi. b
vizi erano naturali nell'anima. giusto de' conti, i-64: più misurata guerra
anche mentale o sentimentale). neri de' visdomini, 253: l'ubidire / è
è virtù speciale, / che ciascun de' gradire, / tanto è naturale. antonio
mali trattamenti, possono li popoli privarli de' regni in loro propria, legittima e
pare una serva naturale. b. de' rossi, 2-8: perché esso vóto era
] ma naturale, perché non vi erano de' legittimi. sarpi, vi-2-108: in
cui godea come figlia e a quella de' figli di cui non era più madre
. v.]: 'naturale andamento de' fatti; loro naturale sequela; naturai conseguenza
robusto con sette capi, nel primo de' quali, che appariva di faccia,
mai essere condotti a sottoporsi all'imperio de' loro naturali nemici. botta, 5-222
potreste ancor andare... col mezzo de' segni accidentali diatonici e naturali cromatici.
pace in casa tua, secondo l'uso de' tuoi naturali. ramusio, i-350:
, i-80: se non si fidano de' suoi naturali e parenti di sangue e
reale, chiaro sta quello che si fidano de' forastieri di altro regno o sieno vicini
altro regno o sieno vicini o lontani, de' quali non ne sanno altra notizia se
esser incaminato al bene suo proprio e de' suoi naturali. pagano, i-47: la
può resistere. s. maria maddalena de' pazzi, v-115: venne a grandissima debolezza
un gruppo. machiavelli, 1-iii-1602: de' viniziani, conosciuto il naturale loro,
buon naturale de i francesi, i furori de' quali, a guisa del vento,
6-iv-99: chi vuol considerare il naturale de' popoli, non dee cercarlo negli ergastoli
fatto papa, ritornato subito al naturale de' pontefici, che è di temere e di
da un bono naturale e perché si de' più laldare la cagion che l'effetto
di sé. s. maria maddalena de' pazzi, v-214: la notte della
riconoscibile, che distinguono qualcosa. de' sommi, 19: bisogna avertire di dare
grande, che nel soffitto ha dipinti de' cigni al naturale, con corone d'oro
nella chiesa vecchia di s. domenico de' frati predicatori una sepoltura di marmo per
pazzarellone, che porta su 'l piatto de' suoi versi in processione il suo concino tremolante
: chi ha letto le antichissime antichità de' filosofi non mi negherà che,
boterò, i-179: diciamo ora due parole de' sudditi infedeli o eretici. bisogna anco
poi donne e posso guastare la naturalezza de' miei racconti per sola vanità di farli
: dello stesso michelangelo, primo capo de' naturalisti, stanno in pu- blica vista
ii-328: i più, all'uso de' naturalisti, han prese dal popolo le fisonomie
naturalisti, han prese dal popolo le fisonomie de' volti. r. longhi, 267
di giob ', quale è uno de' singularissimi che si possan leggere, pieno d'
far non la possa sì simile. de' sommi, 23: si toglieva..
rescritto di naturalità, come effetti popolari de' forastieri. botta, 5-237: era il
beccaria, ii-290: la r. camera de' conti... ha saggiamente creduto
savi, 2-ii-266: sono uccelli bellissimi de' paesi orientali. diverse specie ne sono
naturalmente il peso del ventre. giuliano de' medici, n: la invernata pel
iddii, che sì tosto e nel fiore de' più belli anni mi avessero tolto al
... ad abominare la laidezza de' vizi, ivi solo rappresentati perché altri,
, i-572: la vivente / ubertà de' capelli a '1 fulvo ardore / de le
iii-32: gli fu data sepoltura nella chiesa de' servi, nella cappella dove è il
immondizia che naturalmente regna nelle private case de' saraceni. g. michiel, lxxx-3-397:
ai grandi maestri, e rimpollatevi e naturatevi de' loro alti concetti e della somma sapienza
vive in noi lo affetto del mangiare e de' cibi, seconda- mente che generato e
corrompe; sebbene alla gujana se ne facciano de' mobili per la casa; hanno dappiù
]: dopo lungo scorrimento alla volontà de' venti urta in iscoglio e naufraga. sanudo
: non si sono mai veduti i corpi de' naufragati. leggi di toscana, 10-195
galiani, 4-326: ecco la naturale origine de' barbari dritti di naufragio, usitati molto
). s s lorenzo de' medici, i-5: erano similmente in questo
religione, la giustizia donde dipende la felicità de' popoli non facciano naufragio nel gran disordine
bellezze. dotti, 1-80: lunge de' rai de la beltà divina, / che
dì più gli veniva in odio la vita de' secolari, parendogli per quella via difficile
turbini ed alle tempeste che la sperienza de' più saggi non può fuggirne il naufragio.
cuore, di aver perduta la tramontana de' suoi pensieri, perché si vide quasi
naumachie e barree ha fatto el cardinale de' medici. segneri, iii-3-238: gli antichi
puoi / solo piegarla, a comportar de' cibi / la nausea universal. foscolo,
, ii-115: i quali bramando oggidiani vituperatori de' loro coetanei, dicendo eh'og
; disgunauseati dalla dolcezza e dalla delicatezza de' cibi. stoso, nauseabondo.
cignali, presi a sì gran pericolo de' cacciatori, voi, nauseante per indigestione
e prima che vomiti questa dichiarazione ci saranno de' guai e ci vorranno dell'unzioni,
guai e ci vorranno dell'unzioni, de' fomenti e delle suffumicazioni in buon dato
rucellai, 8-31: onde poi l'aborrimento de' vizi, i quali stomacano e nauseano
, 1: non posso più mangiar de' cibi di questa terra, e lo
rosa, 147: nauseo obedir de' tristi al cenno. martello, i-3-159:
... sogliono rendere le scritture de' giuristi melenze e nauseative. = agg
divenuta tre volte più nauseosa in bocca de' tedeschi. tommaseo, 10-ii-459: sarebbe
. carducci, iii-5-520: ai nauseosi de' tumori del seicento e ristucchi delle scempiaggini
da essi trovato l'uso delle ancore e de' rostri. d'annunzio, v-3-14:
, come dice aristotele, ne la forma de' capelli... naviga, alzando
una membrana simile a quella de * piedi de' l'anitre o d'altro uccello simigliante
di ciascun mese, affine che i figli de' marinari stranieri che servivano nelle flotte della
iscriversi sui pubblici registri, i diritti de' cittadini. = voce dotta,
, dagli ateniesi cacciato, divenne principe de' navali eserciti di lacedemonia. boiardo,
dispersi, avendo perduto la maggior parte de' corredi e fornimenti navali, si fuggirono a
alcune altre geometriche proporzioni, commensurazioni de' tempi navali oblonghi, fatto prima
assidui navalestri stanno / rimembrando il tepor de' patrii mari. betocchi, i-73:
quactro per lega secondo l'uso marictimo de' navalieri. = dal fr. ant
carani, 5-31: pisandro, navarco de' lacedemoni, so prafatto da
detti e in un securo / dalla invidia de' numi, a'suoi navarchi /
? ». così dicevano ai partigiani de' francesi: e la parola era nata probabilmente
peducci e la tribuna della chiesa nuova de' padri dell'oratorio. bottari, 5-74
, 6-60: trovandosi in acri l'armata de' genovesi, ch'erano cinquanta galee e
quattro navi, furono sconfitti dall'armata de' viniziani. tavola ritonda, 1-515:
sacra insommergibil nave. s. maria maddalena de' pazzi, i-184: la nave di
entrò, mi pareva che fussi la sinagoga de' giudei. colletta, 2-i-294: salì
216: a'vostri scrissi sopra la parte de' danari che era tornata sopra questa navaccia
la stella lucid'e serena. giusto de' conti, ii-70: lasso, che
cui costruzione fu iniziata da cosimo i de' medici nel 1560. -traghetto.
volgar., ii-91: comandoe a uno de' navichièri che salisse sopra l'albore della
sempre ne tenevano in pronto ad aiuto de' navichièri che in qualche buia notte, trovandosi
le tre parche e nettuno, protettore de' navighieri su le rapide acque dell'adige
navicala 'navicella ', in mondino de' liucci, anathomia (1316 c.)
dal navifrago mar battuto e vinto / un de' figli d'ascle- pio, il qual
ripongono al loro luogo, restando le bocche de' porti navigabili. castelli, 1-97:
: la luna è... consolamento de' viandanti, dirizzamento dei naviganti. petrarca
sacro suggel, dov'è la stella / de' naviganti, in mar rettrice e guida
, inf., 21-10: nell'arzanà de' viniziani / bolle l'inverno la tenace
veneziani vollero che nulla galea o altro legno de' nostri non potessino navigare ne'loro mari
9-273: navigando a remo lungo i ripari de' nimici, che gli traevano in vano
a venezia e quivi considerate le opere de' miglior veneti e specialmente di paolo,
cortesissimamente l'accolsero, e all'udir de' quaranta che avea in essere per navigarli
sacchetti, 154-77: or pensate l'animo de' genovesi che disse questo giovane: «
grossi, a grande danno e vergogna de' viniziani; ma fecionlo per non perdere
. altrimenti avremo un navigare sott'acqua de' pochi, e l'apatìa de'molti
acqua de'pochi, e l'apatìa de' molti. -saper navigare: essere
l'esito da ultimo è premio o pena de' mezzi adoperati). -mal si
mari, i ricchi metalli dalle viscere de' monti usciti. pindentante, 5-33:
5-33: l'onde navigate indarno / rinavighi de' proci il reo naviglio. tommaseo
cuoco, 2-i-37: ragazzo, recaci de' fichi di attica: questi di taranto
il quale significa l'origine della trasmigrazione de' popoli fatta per mezzo della navigazione.
nel secondo tomo tratta diffusamente delle navigazioni de' fenici in africa ed in altri luoghi
(come si legge in alcune navigazioni de' francesi) si trovano in quelle parti gelate
ma anche aveva turati tutti gli scolatori de' terreni di nome polesini. campiglia,
navigazione, e nessuna cosa può procurargli de' vantaggi che possono paragonarsi a quelli che
significato, cioè del rompere e fracassare de' naviggi. pisani, 9: del mar
rimanente delle galee e tutto il navile de' pisani si partirono di sardigna. fazio
cesse i regni / al gran navilio saracin de' mari. siri, vi-88: poteano
mare, ma scagliarsi sopra le provincie de' turchi. pindemonte, 1-90: grati
. villani, 7-57: come certo navilio de' genovesi furono presi da'pisani.
guerre marittime fossero state lasciate in mano de' condottieri mercenari, venezia non avrebbe posseduto
... fanno col battere in cadenza de' remi tutto fervere il fiume? pascoli
di pier salvo peranco; / quando oppresso de' flutti il ner governo / fia mai
regolati, non è sempre necessario l'uso de' para- porti. brunacci, 85:
i-210: di navoleggia- menti il padrone de' legni denari 8 per pondo.
,... portando seco un libro de' vangeli, il quale quando era giovane
in navone. anonimo toscano, lxvi-1-25: de' na- poni, ovvero navoni. sanudo
: dopo desinare il nazar o protettore de' forestieri, ch'era stato avvisato dal mus-
ed eravi scritto: gesù nazzareno re de' giudei. massaia, x-135: s.
giudei seguitando e lodando la superstiziosa setta de' nazareni, cioè cristiani, li quali
lavoro e ne i sereni / canti de' mietitor. -studioso del nuovo testamento
avversario del giudaismo, è detto capo de' nazarei..., i quali però
an- ch'essa disciolta: la chiesa de' nazarei, dismesse le forme che li
propria quella che fu dapprima comune appellazione de' seguaci del nazareno. si divisero in due
cura del console nazionale fin all'arrivo de' legittimi eredi. 3
. nievo, 4: l'esposizione de' casi miei sarà quasi un esemplare di
ch'io scrissi e che due solo de' miei colleghi firmarono. crispi, 53:
avrebbe renduto celebre e autorevole colla frequenza de' chiari uomini e colla nazionale importanza de'
de'chiari uomini e colla nazionale importanza de' discorsi e degli scritti. gioberti, 1-v-437
dall'altra parte aell'arca, al cospetto de' sacerdoti, che portavan l'arca del
un tributo di sangue: così parte de' cittadini, fatti loro schiavi armati, sono
di servire alla nazionalità, farsi unificatrici de' popoli. carducci, iii-6-458: gioberti,
nazionalizzare, tentata più volte nel corso de' secoli, non è giunta nemmeno ora a
, e sarà sopra molte nazioni e re de' popoli nasceranno di lui. panigarola,
moneti, 2-132: l'antica nazione de' longobardi soleva fare i consigli di guerra
riconoscersi di una natura eguale a quella de' nobili. beccaria [il caffè],
attuale dell'europa ha gittato negli animi de' nostri uomini. codemo, 204: deploro
, overo compagno in cella, d'alcuno de' consoli vecchi. tommaso di silvestro,
una greca, furono sotterrati vivi nel mercato de' buoi. giov. cavalcanti, 36
in regione / che sì si chiama de' traconitidi, / e tragge il ferro
(1-iv-379): avea più figliuoli, de' quali tre n'erano femine,
vòte. pedi, 16-v-177: de' quali [sonetti]... ne
anni). ne ho venti (de' punti, al giuoco). questo mese
. questo mese ne ha trenta (de' giorni). quanti ne veniva (degli
in ogni valle / rimbombi il suon de' miei gravi sospiri. boccaccio, dee.
ventimila d'oro. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 2-99: le
. la vostra benedizion ne doniate. giusto de' conti, i-77: prima vedrem
sue ali ne reca il più intollerabil de' mali, la noia. parini
? martello, i-3-386: oh vergogna de' tempi! si a me neh? una
sospiri consuma la sua vita. lorenzo de' medici, 11-79: io sento,
, né gli stati di lui, né de' suoi o arenti o amici o aderenti
e diro, / né certo ancor de' suo futuri pianti, / solea gabbarsi
la presenza dello scrivano, né alcun de' marinari può trar roba, né metterla
tórre lo sudore a persona. giusto de' conti, i-108: lass'io che
generoso tuo dolor l'asciutto / ciglio de' tristi che alla voce sordi / di
a tal effetto, come nelle compagnie de' malandrini, stare celati. manzoni, pr
azzurro, ma solo pare di quel colore de' nugoli che biancheggiano, quando il tempo
/ cominciò anche il paventoso gioco / de' dispietati colpi ad apparire. borelli,
levata per quell'aride campagne dalla moltitudine de' cavalli, giungemmo in una risarà molto
: amo il volto affondar nella foresta / de' tuoi capelli scompigliati e fini. /
amor proprio non gliel'offusca. lorenzo de' medici, ii-121: fuga le nebbie e
tanti venti / di sospir gravi. giusto de' 'onti, i-61: né tutti
fa quel bel viso sereno / la nebbia de' sospir. pasqualigo, 345: dinanzi
e ridotta dal newtono sotto la legge de' computi. manzoni, pr. sp.
d'un buon compagno. s. caterina de' ricci, 200: suor bernarda scrive
nescio ', come a chi è uscito de' gangheri o ha dato il cervello a
. ungaretti, xi-203: attraverso vico de' panettieri. in una bottega nebbiosa,
altri rossastra o gialla-bruna, come la pelle de' fauni e de'satiri.
, come la pelle de'fauni e de' satiri. = voce dotta,
chiome. ariosto, 35-6: del re de' fiumi tra l'altiere corna / or
(una personificazione). lorenzo de' medici, i-271: sopra i nebulosi omeri
da l'altra, però che il corpo de' pianeti si volge. -offuscato dalla
convien, ch'è pinto / dalle de' sogni nebulose torme, / queto susurro
dàmmi gli avanzaticci / e per pane de' nicci. saccenti, 1-1-224; ben vid'
a servir come di recipiente alla fabbricazione de' così detti nicci, composti di
fucini, 66: lì ci abbiamo de' necci, -e mi accennò il paniere
gemelli careri, 1-iii-201: le mogli de' ragiaputi necessariamente si bruciano col marito.
tale azione è importantissima e necessarissima appresso de' pittori e scultori che fan professione di
iudica necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de' nimici, guadagnarsi degli amici..
i-230: tu levi loro il pensiero de' necessari beni, ed empiii di sollecitudine
e l'altra. bellori, iii-194: de' panni, non trovandosi esempio, è
i corpi più duri sempre riscaldino più de' men duri, quando con essi gagliardamente
in diciottenni ch'ebbi il fastidio necessario de' litigi in prò della mia famiglia,
di quelle che sono degne di lode de' nostri cittadini. machiavelli, 1-vii-423:
): quando si trattava dello stato futuro de' suoi figli, dal suo volto
lume, il non passar oltre sia necessita de' tempi e sventura d'esser nati dopo
opposto è la sola sorgente della necessità de' nostri giudizi. nievo, 882: la
al padre apportino particolar pressura le disaventure de' figliuoli, il sommo pontefice ragionevolmente ha
di buon pastore, provide alla necessità de' cristiani. paolo da certaldo, 104:
io insieme col mezzo dell'orazioni e de' digiuni tentaremo di placare l'ira del
menta e conosce) potrebbe con l'accortezza de' tuoi consigli e mezi liberarmene affatto.
rotta. alberti, i-29: delle necessità de' miei io solo n'ho a conoscere
solo n'ho a conoscere, ma de' mancamenti in chi m'è racomandato n'
1437: portossi sì umilemente nel servigio de' poveri ch'un fanciullo povero cieco de
conservazione di vita, sanità sua e de' suoi figliuoli. g. forteguerri,
per amore ai dio. s. caterina de' ricci, 133: tutti gli altri
il pontefice] aveva necessità degli aiuti de' collegati. segneri, i-576: se
... è mistieri che sia resurrezione de' corpi di viva necessità. dante,
, ti conveniva in uno incappare. lorenzo de' medici, i-29: ciascuna cosa mortale
avendo detto brievemente il corso e signoria de' successori e discendenti di carlo magno..
dì a bocca. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 12-37: come tu
1-334: come potrai tu reggere alla violenza de' tuoi affetti che non corrono tutti alla
giusto ufficio della cura delle anime. lorenzo de' medici, 1-4-183: non può impetrare
dalli soldati della chiesa astretti. cosimo de' medici, 4-i-526: nella guerra s'
; bisognoso. s. caterina de' ricci, 269: arei caro intendere a
lui, e se il vedi necessitoso de' beni temporali, secondo la tua facuità ne
tua facuità ne gli provedi. lorenzo de' medici, i-130: come sarebbe in
ricorrenti necessitosi di aiuto non si soddisfanno de' vostri amplessi sterili e forse artificiosi e
generali de gli esserciti di gradire i cicalamenti de' privati fantaccini, non per apprender da
': genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri della sezione dei tetrameri, della
della sezione dei tetrameri, della famiglia de' longicorni, della tribù delle necidalidee,
è piegata in avanti, l'ultimo articolo de' palpi è più grosso, presso a
botari, 3-2-180: l'indovinamento per via de' corpi de'morti si appella negromanzia,
: l'indovinamento per via de'corpi de' morti si appella negromanzia, e per via
dei sacrifizii alla terra ed alle anime de' trapassati nell'esilio od in paese straniero
ritornassero allora dall'inferno a partecipare invisibilmente de' conviti, che in cotale occasione face-
vansi. corrispondono alle 'lemurali 'de' romani. = voce dotta,
': genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione de'pentameri della
dell'ordine de'coleotteri, della sezione de' pentameri della famiglia de'clavicorni, e
, della sezione de'pentameri della famiglia de' clavicorni, e della tribù dei claroni;
d'insetti della prima sezione dell'ordine de' coleotteri, da latreille stabilita, che
': genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri pentameri, della famiglia delle clavi-
, e specialmente quelli delle talpe e de' sorci, e ciò pel finissimo loro
sperano effettuar molte cose per le ossa de' morti. = deriv. da necromanzia
così, ne la secura / pace de' campi, in grembo a l'ubertosa
del genere 'struthiola '. uno de' suoi caratteri è il nettario a forma
nel catino / e indovinar dall'anime de' morti. = voce dotta,
. cesari, 1-1-288: la cecità de' gentili era sì fitta e profonda che
, 7-50: questo è il debito de' figliuoli verso il padre? o nefandità
quell'altar nefando / io non vedrò che de' tuoi numi è carco.
uomini, a gli altri vizi, de' quali fu sopra ogn'altro comulatissimo,
nefande! ma lasciamogli dire questi soprassindachi de' fatti d'altri, partigiani della moda
un periodo di tempo). giusto de' conti, ii-44: ben fo neffando,
de sermoni nella qual donna molti vizi de' prelati, nell'altra pone scelleratezze nefarie
vedemmo sopra esser gelosa giunone, dea de' matrimoni solenni), acciocché indi provenisse la
improperi acerrimi / d'un recente tiron de' cateucumeni: / egli vi punge co'
vi punge co'i nefari acumini / de' satirici suoi carmi deterrimi.
1-321: questo giorno alliade è uno de' tenuti da'romani per nefasti e maiavventurati
e le calende e le idi a uso de' creditori e debitori. pascoli, i-613
perpetuo oblio e noi mettiamo nel novero de' giorni nefasti e maiavventurosi? segneri,
i suoi dì chiamati nefasti ad immitazion de' gentili: e chi farà che in
gargioiti, 157: eccole i nomi de' colori scuri:... terra-
: genere di piante crittogame della famiglia de' licheni, stabilito da achario, le
'nefròpside': genere di crostacei dell'ordine de' decapodi, della famiglia de macruri e
. cavalca, 21-42: il medico de' corpi all'infermo disperato fa dare ciò che
al bene. filicaia, 2-2-185: de' miei falli s'attrista e al suo
alla mondazione della conscienzia ed al componimento de' costumi. -rifiutare di rivelare; nascondere
mio, per cui negar non posso / de' seleucidi il sangue? -ant.
vili-13: io la copia, che de' versi accolgo / entro a la mente
negherebbe. boccaccio, v-113: fattomi de' suoi abbracciamenti contento, quelli mi concesse
quello che non è vero. lorenzo de' medici, ii-42: la nostra è troppo
dell'accrescimento delle vene che versan tacque de' fiumi. si può negare coll'esempio de'
de'fiumi. si può negare coll'esempio de' fossi delle città, che, spesso
citolini, 450: le azzioni sono o de' privati o de'publichi. quelle de'
: le azzioni sono o de'privati o de' publichi. quelle de'privati sono il
de'privati o de'publichi. quelle de' privati sono il domandar il suo,
così dovuta prerogativa, cioè l'espressione de' costumi. cesarotti, 1-xxxiv-88: timoteo.
che 'l negasti. viaggi di nicolò de' conti, 119: quando si partì
due 'negarit 'e il rimbombo de' colpi echeggia barbaricamente ne l'aria calda.
vitupererà come il più vile e vergognoso de' viventi. intanto fra il * sì '
forma della 'qualità 'trovò la sottodivisione de' 'giudizi infiniti ', i quali
, 185: queste son le divisioni che de' verbi si posson fare, benché altri
e de le negazioni sia riputato propriissimo de' sacri misteri, e l'uno serva a'
ogni dispotismo ha per sua radice la negazione de' diritti ai natura e di ragione.
anzi ne moltiplicarono; e al manierato de' cinquecentisti al barocco de'secentisti alla scempiata
e al manierato de'cinquecentisti al barocco de' secentisti alla scempiata nullità degli arcadi aggiunsero
: i campi suo'guasti per negghienza de' lavoratori. siri, x-419: tutto
: il mondo tutto stupiva della neghittenza de' portoghesi. -come personificazione.
si scaccia amor; così le invidie / de' pastor neghittosi si postergano. ariosto,
pericolo che gli ambiziosi capitani dalla dappocaggine de' magistrati, dal silenzio d'inermi leggi,
d'inermi leggi, da'neghittosi odi de' cittadini, dalle servili speranze de'soldati
neghittosi odi de'cittadini, dalle servili speranze de' soldati validi mezzi traessero per occupare tirannescamente
d'onor che la risvegli? / de' censori la verga è neghittosa. -non
grossa banda di soldati e di capitani de' più valorosi, credendo per lo vicino
indegnazione di cesare sofferivaci neghittoso le temerità de' ladroni. goldoni, xii-560: venir
chi salvo il mandi / dalla fame de' cani e degli augelli. c. arrighi
corte quel che prima si derideva per opinioni de' semplici, cioè che i disegni del
le penne, / scorrendo il re de' fiumi, all'isoletta / ch'alia cittade
cura de l'aure molli, / prima de' campi onor; / ma se a
, o sorella, una ghirlanda / de' più negletti fiori. sbarbaro, 1-218:
. leti, 5-11-314: buona parte de' rappresentanti publici vivono così negletti dello stato
timido gregge negletto / hettore squarciando molti de' greci giva. guarini, 134: levaci
negletto, / di sé risplende e de' suoi propri fregi. bracciolini, lvii-105:
medesmo a poco a poco, / de' bifolchi fatto gioco. galanti, i-ii-
pargoletti, / non gite in traccia de' superbi onori. lanzi, ii-140:
e nuda / non empie il guardo de' mortali appieno, / come di pregio
accessi. redi, 16-viii-249: le cose de' pazzi non sono da negligentarle. a
... e negligentati i grandi scrittori de' buoni tempi della grecia e di roma
pubblica istruzione, così scarso il numero de' buoni scritti, così poco attivi i
], nondimeno risponderà secondo la volontà de' non negligenti lavoratori. prose e rime
, mostrando che tante sono le differenze de' nigligenti che lo 'indizio 'di purgatorio
fama e di ventura: tutti i tesori de' vostri nimici vi veggo nelle mani,
: se la mente fosse intesa a ricordarsi de' fatti suoi, non sarebbe nigligente.
paulucci fin d'allora una sicurezza negligente de' pericoli. -che nasce da superbia
tepidezza è mollemente operare quello che si de' fare. s. bernardino da siena,
, se la negligenza o l'arroganza de' difensori non l'avesse resa molto facile e
muratori, 7-iv-262: o per la negligenza de' nostri maggiori o per le guerre de'
de'nostri maggiori o per le guerre de' guelfi e ghibellini o per altre disavventure
notata la confusione che regna nella disposizione de' libri, la difficoltà del trovarli,
, 1-2-138: or se questa negligenza ingrata de' doni tanto minori di dio condannerà giustamente
non fosse tanto difficile per la negligenza de' mezzi, non mi sarei mai deliberato
una certa negligenza e trascuraggine nel capo de' numidi. assarino, 2-ii-365: chiamatosi
il freno alla negligenza ed alla rapacità de' ministri, rendendosi la più inutil persona
. / di natura, d'amor, de' cieli amici / le negligenze sue sono
tasso, n- ii-78: la varietà de' poeti è troppo costante e la negligenza
da quattrocento cavalli leggieri e quattrocento fanti de' viniziani. davila, 172: l'ammiraglio
giardini? è ver che orrore / de' botanici sempre in lui destare / le velenose
alle promesse, ha convenuto ricevere sopra de' suoi stati i colpi più mortali;
: chi ha scritto e scrive e scriverà de' versi toscani senza rima sarà spietatamente negletto
standosi interra, sì come di sopra de' negossi abbian detto. guglielmotti, 568
[s. v.]: negoziabilità de' valori. = deriv. da
fra tutti i negozianti era celebre e riputato de' primi. serdonati, 9-174: vi
fosse cagione sola delle caristie l'avarizia de' possidenti e l'avidità de'negozianti del
caristie l'avarizia de'possidenti e l'avidità de' negozianti del grano. v. bellini
: è giustizia avvertire tutte le direzioni de' teatri, i signori impresari e negozianti di
v.]: 'negoziante': ceto de' negozianti. -in espressioni comparative,
numero; da non potere stimare le botteghe de' calzolai, pianellai e zoccolai; erano
roma e negoziava per certi mercanti sanesi de' chigi. sarpi, vili-175: del 1581
potrebbe abitar ne meno negociar in terre de' cristiani. pacichelli, 1-325: vi sono
palazzo in vaticano alcuni uomini dotti, uno de' quali era il vescovo, e quasi
era andato in ispagna, faccendo relazione de' servigi di giovan ponze, negoziò col
ritorna la mattina. s. caterina de' ricci, 26: non bisogna nelle cose
modo. s. maria maddalena de' pazzi, vi-263: ogni cosa sta
regno suo, violava ancora le donne de' nobili e spogliava essi prìncipi di tutte
1-354: negoziando poi il re per mezo de' consiglieri del duca che i fratelli,
venissero a milano, con molto dispiacere de' genovesi l'ottenne. d. contar ini
bisognerà pensarvi e negociarlo secondo le condizione de' tempi di allora. bandello, 2-54
dell'inganno stimasi fiaccola per batter le vie de' negoziati più ardui. a. casotti
le rendite certe, per le contribuzioni de' vassalli, per li negoziati di mercanzia
insegnamento politico e la espressione dei geni de' grandi, sotto un finto negoziato,
spagnuòli, essendogli riuscito di guadagnare alcuni de' medesimi congiurati che facevano negoziato doppio,
. colletta, 2-i-185: le opinioni de' due alti personaggi eran discordi, ma il
conti, fu solamente perché il maneggio commerciale de' miei piccoli capitali mi serviva a parar
] presso un monarca, oltre quello de' complimenti e delle negoziazioni correnti, quello
e di francia e per le negoziazioni de' due ultimi matrimoni della casa reale passate
il libro maestro e in esercitar i negozi de' banchi dicembre 1923 (ed è stata
imposta sulle società). la pratica de' negozi del foro. carducci, iii-21-237:
limosine] con quello [denaro] de' poveri suoi sudditi, quali fino che
casa e firenzuola e ogn'altro scrittore de' buoni secoli e scriviamo (come dissi
delle feste; aove chi per mezo de' balli potesse una volta venire in cognizione
di roba, di onore e di vita de' baroni e nobili. sarti, i-2-55
badoer, lxxx-3-74: non ha esperienza de' negozi di stato, né dell'armi
né dell'armi, né della materia de' denari, ma è ben inclinato ad
scritte a signori, ella sa che quelle de' negozi sono le più considerate. ammirato
consolato è un magistrato composto del prevosto de' mercanti e di quattro sca- bini.
attendesse a mantenere et avanzare la robba de' figli, acciò non se ne perda overo
buona vita et costumi et al mantenimento de' figli, con casi simili, mentre in
, e non quello della moglie e de' figli. tommaseo, 3-i-163: s'io
: fra gli altri negozi, quel de' libri non è miga il più da sezzo
raccontarti, eureta, la millesima parte de' miei dolori è negozio da non tentare:
mi dite che 'gracidare è proprio de' ranocchi ', e poi mi recate
voglio altrimenti distendermi a dimostrare come ciascuno de' tre mondi intellettuale, celeste e terreno
1-2-182: per quel che tocca alli scritti de' quali parlammo, è negozio da trattare
in maniera forma di vita [maria de' medici] che, quando noi eravamo in
loro si fonda sull'opera e sull'industria de' negoziosi. lettere di uomini illustri del
. zucchetti, 108: un schiavo de' padri carmelitani, qual essendo nato di
i dossi dei monti negreggiavano del verde cupo de' cerri e degli elei, che irti
livio volgar., 6-241: la candidezza de' corpi era molto più maculata dalla negrezza
setta calunniò la pietà cesarea e la purità de' catolici. segneri, i-713: che
contro carlo mano / e dice, che de' cafri il fiero sire /. con
seme. idem, 1-18: bulasso de' negriti orrido sire, / gigante smisurato
troppo grasso né troppo magro. lorenzo de' medici, i-276: gli uccei bianchi,
negra rondine aliando / per le case de' ricchi. forteguerri, 13-69: vanno a
tasso, 7-115: da gli occhi de' mortali un negro velo / rapisce il giorno
oggi mai al mio disio! lorenzo de' medici, ii-69: miserere alla figlia
salutava il nuovo giorno; / e già de' sogni la compagnia negra / a sua
con tepida neve, / forse presago de' dì tristi e negri. rime anonime napoletane
e mai più sarò allegro. lorenzo de' medici, i-287: cacciata fugge dinanzi
quivi fatto sbarcare venti soldati per farvi de' prigioni, non si trovò che un negro
è in preda ai negri criniti, taluni de' quali han barba, i più ne
chiesa... condannò il traffico de' negri, perché questo è sempre infame
pesci cani, e le famiglie / de' negri, i quali portan pungiglione.
cardinale ottaviano sapesse il futuro di questa guerra de' fiorentini, egli non farebbe questa alle
: l'indovina - mento per via de' corpi de'morti si appella negromanzia.
indovina - mento per via de'corpi de' morti si appella negromanzia. carducci,
e in particolare di negromanzia e stregonerie de' quali pure il volgo, per natura credulo
mandando fetore. questa dunque è putrefazione de' cadaveri, non malattia. ma sotto
il cultor, che sovra il grembo / de' lavorati campi / mira con fausti lampi
sacre le reliquie renda / dall'insultar de' nembi. [sostituito da] manzoni,
il buio della notte, l'orror de' passi, la costernazione delle soldatesche mezze
noi. -figur. lorenzo de' medici, i-260: un amoroso nembo par
ondeggianti, e ad ogni scossa, / de' convitati a le narici manda / vezzoso
mostrarsi pinto, purché dentro el nembo / de' suoi fulgidi rai febo noi copra.
sepolcro. siri, vii-567: la notte de' 24 giugno li francesi si alloggiarono su
alle spalle e ai fianchi / sboccan de' teucri. 4. letter.
: co'caduti nel decembre algente / de' martiri su 'l monte / parla, e
/ non stabil lume; e al principiar de' mesi / paga il cambio, ogni
accadeva sulla terra, invigilava alla punizion de' colpevoli, comandava anche al cieco destino
.]: 'nemesie': solennità in onore de' morti, nelle quali invocavasi nemesi
dispensa trice delle pene e de' premi nella vita futura. =
un nuovo genere d'insetti dell'ordine de' ditteri, e della famiglia de'
de'ditteri, e della famiglia de' tanistani di latreille, i quali, come
di cartagine, nimi cante de' romani. nemicare (nimicare)
(1-iv-915): quanto lo sdegno de' romani animi possa, sempre nimicandovi,
il quale nimicava sì forte la famiglia de' suoi vicini. amari, 1-1-360:
32: entrato il conte alberigo nella massa de' lombardi come sua terra ed avendo preso
alla ragione. salvini, 22-63: de' qua'tutti mai tanto non mi doglio,
, 1-1: in tanto diluvio sì de' gotti come d'altre barbaresche nazioni alla
esser sempre perseverata di discendente in discendente de' fiesolani, e ancora stare. sermini
. se tu potessi fare il processo de' pensieri di chiunque ti si para davanti,
, che poi, riconoscendo le verdure de' boschi e l'ombra delle inabitate valli
rane volentier mangino, che son nimiche de' pesci. g. rucellai, 782:
, il quale al principio, nemico de' colonnesi, non potè essere amico di
xxxvi-79: lassaci l'oscure ombre, nemiche de' miseri amanti. beccuti, i-98:
: l'oche... son nimiche de' luoghi seminati e degli orti, imperocché
che vii fine / veggio l'opre divine de' tuo antichi / venute, e da
d'intorno, lontano; la gioia de' suoi nemici. montale, 3-45: pippo
fui / che questa era la setta de' cattivi / a dio spiacenti ed a'
occhi torse. s. maria maddalena de' pazzi, ii-244: questa nuova verità
brusoni, 1-89: qualche gran maraviglia de' essere nata nel mondo, mentre il nemico
mensa. zanon, 2-xviii-343: l'avvilimento de' prezzi delle derrate proprie è una disgrazia
cesari, iii-224: non so chi de' nemici del trecento potesse non altamente lodare
: nacque il principio delle turbolenze e de' travagli della casa barberina non tanto perché
dell'animo del nuovo pontefice per instillarvi de' sinistri concetti contro di loro, ma
bisogna provar l'armadura / ed aspettar de' nimici l'assalto. cellini, 1-34
e con essi ammazzai di molti uomini de' nimici. c. campana, iii-152:
: avendo poca sicurtà della corta fede de' ciciliani, e non volendo subdito divenire
, ii-191: lo servo per decreto de' consoli fu preso e gittato da monte
le braccia degli uomini e con le spalle de' buoni potuto tirare in salvo l'artiglieria
fatto... diminuir le forze de' nimici, secondo quella opinione che al
23 (382): lo zelo fa de' nemici, monsignore.
n-iv-23: fra quali delle due maniere de' nomi porrem la nobiltà? certo ella non
chiari, 1-ii-82: uscii sulle punte de' piedi, senza respirare nemmeno, dalla
nemmeno di apparente, operato in confermazione de' loro errori. redi, 16-vi-65:
la sua persona e né meno per quella de'
'nemògnata': genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione degli eteromeri,
della sezione degli eteromeri, della famiglia de' trachelidei e della tribù delle cantari- dee
: soprannome di diana, dea de' boschi. = voce dotta,
'nemosoma': genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione de'tetrameri, e
dell'ordine de'coleotteri, della sezione de' tetrameri, e della famiglia dei silofagi
'nemòttera': genere d'insetti dell'ordine de' nevrotteri, della famiglia delle planipenne, e
famiglia delle planipenne, e della tribù de' panorpati di latreille, che si denominano
antenne sono cortissime di tre articoli, de' quali l'ultimo è conico e fusiforme
d'insetti dell'or dine de' nevrotteri, della famiglia delle planipenne, e
delle planipenne, e della tribù de' perlari di latreille. fabricio lo chiama
sono così denominati dai fili cortissimi de' quali a guisa di coda è terminato il
nencia da barberino, attribuito a lorenzo de' medici; per il significato del n.
del n. 2, cfr. lorenzo de' medici, ii-153: « la nencia
. giudicarono... che i figliuoli de' più nobili, cosi maschi come femine
le favolose nenie piansero molte guerre memorabili de' greci. battista, vi-3- 196:
cose funebri le nenie e i treni, de' quali è fama che lino, maestro
, 294: l'armonica falange / de' volatili orfei / canta nenie festive alla mia
salvore / nenia da 'l roco piangere de' flutti? lucini, 11-138: le
ai romanzi, ai drammi, alle nenie de' poeti, erano un'eccezione fra i
vendicarsi forse, alcun di loro [de' pastori] / avesse error commesso, violando
specie che si osservano in sulla pelle de' fanciulli neonati, e che non iscompaiono
volgo le attribuisce altinfluenza degli appetiti, de' desideri e delle impressioni della madre sul
il bianco, il rosso, il bòssolo de' nei, la pomata per le labbra
dev neocattolici, una la fanciullesca illusione de' politici da gazzette e da caffè,
nome che si diede primieramente a'custodi de' tempii e poi si estese eziandio alle
ammirazione di tutti i progressisti e de' neo-democratici a base monarchica. =
della massima coltura antica, fu effetto de' miracoli che persuasero i neofiti. ojetti,
dischiuse della grotta il sasso / neofita de' rei, meride il bando / ebbe sul
formato con una specie di avoltoio nell'ordine de' predatori, stabilito da savigny, che
: questo il primo gruppo dirittamente chiamato de' neoguelfi; i quali, pur non
scrittore orpella la povertà e la trivialità de' suoi pensamenti. d'annunzio, v-2-839:
opera di marsilio ficino e di cosimo de' medici, frequentata fra gli altri da
neoromanticismo forestiero, rilevare l'ignoranza de' dilettanti, frustare i versaioli faciloni, insegnando
, iii-95: si pone la scuola de' neoterici, ch'è quanto dir de'moderni
de'neoterici, ch'è quanto dir de' moderni, a distinzione della * scuola
! / ombria profonda e placida / de' patrii monumenti. lucini, 1-100: è
ebbe in dispregio il nepotismo, né alcuno de' suoi trasse a dignità e meno al
degl'invidi, perché la difenda la 'ntegrità de' beni voli. -mancanza di
riprendendo tobia a loro niquità e crudeltà de' cittadini di babellonia e del loro signore
e opporsi alla violenza e alla nequitezza de' rei. giorgio dati, 2-1242: eragli
constretto dalla non giusta e lussuriosa conversazione de' niquitosi. salvini, 23-278: al
, l'invidia o la nequizia / de' critici sinor mi ha tormentato, / meno
ingiusta la nostra giustizia / nelli occhi de' mortali, è argomento / di fede e
raffrenare con le severe ordinazioni la nequizia de' perniziosi predicatori. 2. avversità,
s. v.]: la nequizia de' tempi direbbe non gli atti ma il
, 20 (341): era uno de' più stretti ed intimi colleghi di scelleratezze
nequizia / del fiero sesto, un de' fratelli regi, / e le caste maniere
iv-1- 235: la piazza della trinità de' monti era deserta, contemplata dall'obelisco
accordano insieme, come si fa la concordia de' nerbi che rendono diseguale suono.
/ vivi, stancando il nerbo / de' venti, irsuto e frusto, / tutto
, la novità delle figure e particolarmente de' traslati, il nerbo, la grandezza e
, i consigli degli amici, i servizi de' soldati; non tagliasse tiberio i nerbi
l'abbondanza, nerbo della città e allegrezza de' popoli, che va discorrendo per tutto
che vengono di portogallo sono reali: de' quali, ra- guagliato un anno per
il nerbo maggiore de gli svizzeri e de' francesi, con le bande degli uomini
esercito. martello, i-3-179: là de' nostri guerrieri tutto schierato il nerbo /
0 allenta l'ire e le smanie de' perturbatori. -schiera di truppe,
la forza della piazza cresce col numero de' bastioni, perché si estende la resistenza.
1-iv-352: così si trovò dalla reità de' tempi orazio suo malgrado involto nel turbine
l'alimento che nudrisce tutte le classi de' cittadini e le materie per il lavoro degli
-con riferimento alla potenza virile. lorenzo de' medici, 5-27: vuol carne nerbuta,
: né ti spaurì / l'innocuo nereggiar de' cari aspetti. carducci, iii-3-201:
soavi a frangersi / tra 'l nereggiar de' faggi. pascoli, 1441: per la
persone. pindemonte, ii-59: piena de' fidi messaggier, che tutto / un
fra l'andirivieni dei camerieri in bianco e de' sifoni diacci e delle fistule, solevano
da longe lo tristo pianto. lorenzo de' medici, i-291: già i pellegrini uccei
la nerezza del suo carattere e l'arroganza de' suoi sentimenti. tommaseo, 18-i-512:
e allucinante s'alza / la luna fuor de' nericanti pini. d'annunzio, v-2-91
quale vengono comprese quelle che hanno le basi de' filamenti degli stami unite fra loro,
, e ci vedrebbe de'le porpore, de' buccini..., delle nerite
buccini..., delle nerite, de' trochi. / ai. isneri, iii-426
che mi distilla dal cuore l'acerbità de' miei dolori, tenterò almeno che vi
. io son perugino e del grembo de' toschi e il mio pelo si scrive
agli occhi / iel contemplare le fotografie de' suoi parenti,... neri e
1-128: cominciarono a passare le congregazioni de' monaci... che furono.
romoli, 32: ogni volta che de' tartufi se ne può avere, abbiasene
avere a schifa, perché ella sia nera de' peccati. f. scarlatti, lxxxviii-n-563
possano metter da parte e contarne tanti de' pienamente felici. lupis, 3-18:
: peripezie che per stampa meritano i piombi de' più gravi sospiri, degne d'esser
e non resti chiuso nel chiostro alabastrino de' vostri denti o nella siepe nerissima della
neri la gran potenzia di carlo di valois de' reali di francia. idem, 2-14
non essendo il nero connumerato nel numero de' colori, da esso si tolgono le
si tolgono le ombre di tutti i colori de' corpi. c. bartoli, 4-17
ma gli alteratori, per dirsi così, de' colori. a. neri, 1-108
3-7 (1-iv-291): verso la casa de' fratelli se n'andò, davanti la
ed ancora non sanza grida e tumulto de' rubatori della cera. s. degli
40-16: astolfo dà l'assunto al re de' neri, / che faccia a'merli
moderazione, conosciuto sotto il famoso nome de' neri o del lato destro. periodici
bianchi, i neri facevano la vendetta de' neri, un bianco prendeva ed era
compagni, 2-3: partiti gli ambasciadori de' neri, giunsòno i bianchi. dante
g. villani, 8-38: la parte de' neri si ridussono a casa de'frescobaldi
la parte de'neri si ridussono a casa de' frescobaldi oltrarno e la parte de'bianchi
casa de'frescobaldi oltrarno e la parte de' bianchi si ridussono a casa i cerchi
, i quali così vengono chiamati dalla cavità de' loro occhi sempre bagnati d'un umore
di pesci stabilito da rafineschi a scapito de' singnati, proveduti di una sola pinna
ne gli atti anatomici,... de' nervi motivi nati dalla nuca e dalla
]..., da quattro de' quali superiori e da tre de'lombi inferiori
quattro de'quali superiori e da tre de' lombi inferiori nascono i nervi crurali discendenti
in qua mi perseguita un'ostinatissima debolezza de' nervi oculari che m'impedisce non solamente
, 3-192: brontolò contro la delicatezza de' nervi della ragazza: « al tempo
appena dopo alquanto di tempo il poterono de' nervi guerire e far sì che si
brama, / colui potei che dal servo de' servi / fu trasmutato d'arno in
toccando il vituperoso uso da costui fatto de' nervi e dei muscoli, se già
boccaccio, iii-7-79: o casta dea, de' boschi lustra- trice, / la qual
delle cetre i dolci carmi / e de' nervi loquaci il suon concorde. prati,
d. bartoli, 3-202: or de' frutti, ve ne ha parecchi, che
delle riflessioni e, per così dire, de' timori toglie il nervo alla fantasia e
vita di quella città e delle industrie de' quali la plebe pasca. idem, 1-i-302
, ma perché non temperassero la ferocia de' soldati, nella quale consisteva il nervo
, come fu quello, con apparenza de' benefizi, ma gli converrà farlo con l'
. algarotti, 1-iv-326: la ricchezza de' particolari... nervo diviene e forza
principale [esecuzione] è la venuta de' svizeri, perché la virtù loro ha
, lii-4-426: il suo principal nervo de' danari consiste nella sua parte de'bottini
principal nervo de'danari consiste nella sua parte de' bottini e prede, che sono fatte
lancellotti, 2-336: il punto e nervo de' loro discorsi è che la virtù e
considerabile che la presserva all'interne commozioni de' popoli. -rinforzo. della
: essendo assaltato dagli spagnuoli la battaglia de' svizzeri con gran moltitudine a'archibusi,
lasciando allagato il campo di battaglia del sangue de' suoi soldati, voltò con vergognosa fuga
mila. frachetta, 15: l'elezzione de' soldati, ancor eh'essi fossero il
, uggiosa: fa venire il mal de' nervi. -mettere a dura prova
con imbagnargli nell'acqua: l'estremità de' nervicciuoli movendosi e con quelli l'aura
eguale, quasi più che le tele de' ragnateli. 2. letter.
. casaregi, 20: per via de' sensi entra il malvagio oggetto / e
lxxx-3-259: la qualità... comune de' soldati spagnuoli è di essere nervosi ed
137: questo rimescolamento più in su de' suoi piedini faceva intravvedere i delicati contorni
punissero i mariti, benché nescienti, come de' propri loro. -in una
il nespolo è arbore noto, e de' suoi frutti alcuni son grossi e dimestici
di luppoli, / tu bella, o de' nespoli in fiore / candida antilope prigioniera
redi, 16-vii-404: ve ne sono de' belli [dei sonetti] e ve
dei sonetti] e ve ne sono de' men belli. de'brutti non ve ne
ve ne sono de'men belli. de' brutti non ve ne è nessuno.
era impiccato per la gola. lorenzo de' medici, 5-13: ben è matto
medesimo svenarono. s. maria maddalena de' pazzi, vii-151: quando vi occorre cosa
di schifare gl'inconvenienti molto apparenti, de' quali la calamità è ormai da tutti
». cantari cavallereschi, 243: de' giovani ogni di n'ammazza assai /
ogni di n'ammazza assai / e de' vecchi nessun ne campa mai. cristoforo
nelle brache, e voi nissuno, de' cinque da voi datemi, tre a
a me, farei divieto / che nessuno de' miei con lui giostrasse. mazzini,
. alberti, ii-199: piglia piacere de' posticci, nesti, frutti, pecugli,
7-122: mi dicono che ne faccia de' nesti [del gelsomino], che secondo
, intorno al principio d'agosto, de' rampolli nati in quella state e maturi
tanaglia, 1-453: ben vi si può de' susin trapiantare / e con marza e
degli altri taccagni, ma non son de' miei: si vorrebbero fare, ma il
, perché la guerra si chiama el nettaborse de' papi. = comp. dall'imp
castamente, per avere tal guiderdone? somma de' vizi e delle virtù, 12:
gran diligenzia, mettendo la diversità de' colori nettissimamente, come se uno proprio
e nettar con suavi odori. giuliano de' medici, 115: questo è il
nettare e la sua ambrosia. lorenzo de' medici, ii-56: di questi due è
c'invita l'armonia e la misura de' movimenti celesti. buonarroti il giovane,
dell'oro non men che del sangue de' sudditi; ed e suo nettare il
. dotti, 1-110: fille infedel, de' baci tuoi soavi, / già
le muse aspergono. goldoni, xiii-561: de' poeti vi son purgati e tersi /
poppe lodava, indi scorrendo al racconto de' manierosi vezzi, per nulla giudicava l'
vezzi, per nulla giudicava l'ambrosia de' dei a parraggio de'suoi gusti.
nulla giudicava l'ambrosia de'dei a parraggio de' suoi gusti. f. f.
. tutte le cittadi d'egitto. corona de' monaci, 138: io ebbi per
: comandorono che 'l paese fusse netto de' corpi morti, perché non corrompessino l'
. -con allusione oscena. lorenzo de' medici, ii-242: piglia le grattapugie o
de le strade o sovra il nettar de' pozzi. galileo, 1-1-372: nettarlo [
con vantaggio o con pregiudizio maggiore de' corpi. -in partic.: pulirsi
con un pezzo di vaso rotto. pazzi de' medici, 132: presto portate tacque
preparare per la cottura. corona de' monaci, 134: andò 'l buono uomo
della camporeccia grassetta e per l'ordinario de' buoni cuochi si fa ben nettare, ben
vorrà nettargli ancora da quella vergognosa infestazione de' pirati africani. colletta, iv-235:
dire baluardelli, avanti alle punte de' baluardi reali della città, acciò la contramu
per paura non si rivolge. giuliano de' medici, 68: di ragione armato e
, di cui fu larghissimo in taluni de' suoi libri precedenti. svevo, 8-729
inghirlanda i crini, / e largo asperge de' nettarei suchi / il giel di quelle
'certhia 'di lathams, nell'ordine de' passeri, perché hanno l'abitudine di
zuccherina, che si elabora ne'nettari de' fiori, e che raccolgono anche,
': genere di pesci dell'ordine de' malacotterigi apodi, che ha molti rapporti colle
o nulla di buono restandovi, più de' due terzi vassene in nettatura. targioni
dalla pulizia delle strade. cosimo de' medici, 4-i-486: quanto al nettare le
al lungo tempo che richiederebbe la cura de' capelli, noi stabiliremo di tagliarli,
intente vogliamo che stieno e alla nettezza de' luoghi dove star emo. f. badoer
le cose del mondo tutto dì. corona de' monaci, 78: nulla giova
: io sarei ben contento che molti de' nostri barbarossi che ridondano * d'unquanchi
nettezza del mio stile, la varietà de' miei pensieri, la facilità delle mie
brevità filosofica, che grazie alla proprietà de' vocaboli non nuoce alla chiarezza, anzi
fabriche ed altro, tutto il carico era de' cristiani. gualdo priorato, 4-105:
la marina dai corpi morti, tanto de' terrestri come d'acquatici, i quali
guastasi presto, costa più. lorenzo de' medici, ii-245: così si cava quel
gran splendor del grazioso petto. lorenzo de' medici, ii-21: netta era l'
sì come l'uomo fra noi cerca de' drappi. marsili, 14: non si
in tutto necta e libera. lorenzo de' medici, ii-78: ecco la figlia tua
. pascarella, 2-399: da le creste de' monti, su massi che si intaglian
rimanesse purgato e netto de la tirannia de' ministri crudeli, nondimeno le biasimevoli reliquie
le cose del re sieno assodate e nette de' dubbi che si potevano avere. leopardi
, / sommo di tutto bono. pietro de' faitinelli, vi-11-208 (2-12):
fratelli e figliuoli che furono di giotto de' peruzzi sopradetti, di 29 di luglio
cavallo morello che venderono a messer simone de' peruzzi. a. pucci, cent.
da filippo sia suto avvisato quanto e'fece de' suo'fatti e come lasciò quel poco
di dogana, maestri del sale, maestri de' contratti, l'ufìzio de'quali è
, maestri de'contratti, l'ufìzio de' quali è riscuotere e mettere al netto l'
altro tre netto. tolosani, 1-1-20: de' due coluri è roprio loro offizio /
(come avesse un'ala / per ciascun de' suoi membri) levò il pondo /
, 4-22: per più caricarla al dosso de' dèi selvatichi, [i poeti]
mani. fra giordano, 3-317: veggiamo de' rei che sempre fanno male e non
vannosene infino alla fine così netti. giusto de' conti, ii-53: duoimi che amor
poteva uscire al netto di questa cosa e de' più cattivi partiti pigliare il migliore.
come fanno molti consiglieri e molto favoriti de' prìncipi che, pensandogli farsegli grati,
: messa la mano sotto all'un de' piedi del medico e con essa sospintoci da
posto, facendo ritirare la maggior parte de' tedeschi. -fare netto e presto
l'ombra d'argo. p. de' ricci, lxxxviii-n-375: con marte in
, / governatore e dell'onde e de' venti, / a noi suggetti son tutte
d'avere e di saver supremo. lorenzo de' medici, 4-49: perché il giusto
]: 'nettuno'...: uno de' pianeti del sistema solare, il più
circonda i nervi, a ciascun filamento de' quali forma un vero canale. -
tramater, che la definisce 'trattato de' nervi '. neurològico, agg