iii-729: 4 nel qual non si de' creder ec. ': cioè, si
dell'omicidio da lui commesso. statuti de' cavalieri di s. stefano,
a dare alle loro maestà maggiori disgusti de' passati. f. f. frugoni,
della città di far banchetti nell'occasione de' pubblici giuochi, ne'quali avessero da
libia risuona, / conturba il corso de' suoi nobil legni. 13.
col lungo leggere degli amorosi romanzi, de' quali è oggidì inondata la terra,
inondator torrente, / la settemplice madre de' colori, / la nova luce a
che 'l nembo, / sede ospitai de' caledonii spirti, / t'abbia indiviso dal
sgorghi 'l tosco / aureo concento inondator de' cori. papi, 4-257: dimmi,
leonardo, 2-555: le pietre faldate de' monti son tutti e gradi de'fanghi posati
faldate de'monti son tutti e gradi de' fanghi posati l'un sopra l'altro
un sopra l'altro per le inondazioni de' fiumi. bellincioni, 1-96: non
da quelli che vollono fuggire le inundazione de' barbari. giacomini, xxvii-1-50: sowenivangli
, xxvii-1-50: sowenivangli le antiche inondazioni de' barbari, che, usciti dalle orride
dalla latina guasta e corrotta per l'inondazione de' barbari nell'italia. papi, 1-2-210
stessi a i fuggitivi contra la inondazione de' nemici, erano stati degli ultimi a
con effetto poi si diedero alla giurisdizione de' principi, non pur nelle cause criminali
sventurati regi; / e nell'inondazion de' tempi rei / di salute la grande
immorale, azione licenziosa. lorenzo de' medici, ii-18: glauco, nettuno,
da fare: trattati nuovi, compendii de' vecchi inonoratamente dimenticati, versioni e annotazioni
, e inonorata apparve, / e de' suoi pregi la celata priva. c.
... [aderiva] al partito de' doviziosi, e l'avogadore a quello
. è l'estremità delle mura, de' ciglioni e delle prode de'campi,
mura, de'ciglioni e delle prode de' campi, che si lascia sempre inoperosa e
27: la viltà e la inesperienza de' difensori... mise inopinatamente in mano
... mise inopinatamente in mano de' tedeschi la chiave di chiudere per questa via
giovane, 9-790: il pensar a'concetti de' ministri / è entrar n'una rete
: angustiava oltremodo gli animi del governatore e de' ministri spagnuoli così strana varietà di successi
fummo: te indusse inopportuno zelo / de' dritti altrui: me non ingiusto orgoglio
mai così buona gonnella com'ha uno de' minimi fanti. folgore da san gimignano,
ogni frate che va inordinatamente. corona de' monaci, 176: preghianvi inanzi a
, / rapido sì che torbida procella / de' cavernosi monti esce più tarda. lippi
sicurezza si può dire intorno alla qualità de' cibi, ordineremo essere in publiche tavole
registrati il modo e 'l tempo dell'uso de' cibi e la natura loro secondo l'
volto, o per l'inordinato moto de' polsi, o per la debolezza, o
scarsi. marino, 17-79: del vulgo de' capei, che 'ntorno resta, /
]: 'inorganico'... dicesi de' corpi che non sono organizzati, e che
che l'alte cose non inorgogliscano le menti de' nobili, né le dolorose le abbassino
sulla riva, e pel greto de' fiumi / la tregenda suol ir la notte
all'uovo, e della scambievole inosculazione de' canali che vengono al contatto. r
/ non fosse lor, per ferità de' suoi / o per sua tema, inospitale
, / vo securo io. giusto de' conti, i-109: io sento ad ora
: atra nebbia coll'ali spruzzate / de' paludosi umori ombrando tinse / e l'
empio furore e scherno / le insepolte de' morti ossa insultasse? cattaneo, v-2-321
di sofocle et empedocle, la soavità de' quali fu cagione che i popoli inospiti
morire; e in genere dell'ordine de' tempi, o delle cose premature.
fanno inosservabili e segreti / gli ordimenti de' corpi ed i lavori. cesarotti, i-i-
: guglielmo, indignato per questa inosservanza de' patti, e dissimulando 10 sdegno,
se per inosservanza o colpa o pigrizia de' mercanti avrà avuto il padrone a tornarsene
: o libertà, sollecita / speme de' padri e nostra, / sangue di
madre e signora nostra, / idea de' sapienti, amor de'vasti,
nostra, / idea de'sapienti, amor de' vasti,
: vedete quanti cherici e prelati / de' quai chi 'l capo ha verde e chi
a traverso le bende gialle ed mostrate de' tuoi sandali, le dure diseguaglianze della
tra due curve, s'inquarta tarme de' duchi grazioli e de'duchi lante della rovere
s'inquarta tarme de'duchi grazioli e de' duchi lante della rovere. 2
6-xi-346: lasciando le stoccate di volata de' napolitani, tiensi alle imbroccate; inquarta e
cosa costante che toro per la battitura de' zecchini... deve esser affinato o
che tu vai inquietando altrui? lorenzo de' medici, i-180: pianti dolci e sospir
strazii de l'aversità. s. caterina de' ricci, 49: quando satanno cerca
tentò il restori cosa alcuna nel disloggiamento de' savoiardi, che vennero solamente inquietati da
dubitar francesi vengi ad inquietar italia. giulio de' medici, 13-iii-32: questi signori pii
, darsi pensiero. s. caterina de' ricci, 432: quello che è passato
; molestia, afflizione. lorenzo de' medici, ii-50: ottima parte elesse maddalena
sua inquiete e ambizione, che alcuni de' vostri lo chiamavano alcibiade. -eccitazione
davila, 396: la torbidezza de' pensieri e l'audacia precipitosa della natura
il desiderio di cose nuove, lo sprezzo de' pericoli e l'inquietezza dell'animo.
lui una inquietezza, cioè gli produce de' piccoli movimenti in tutte le direzioni,
di palermo, il principe vive il più de' mesi in una sua magnifica villa degli
gualdo priorato, 3-i-15: la natura de' francesi inquieta, amica di novità,
, cominciò a vivere sopra la speranza de' ritratti che di ponente e di levante aspettava
esperimentato in me lungamente la inquieta vita de' grandi e la quietissima de'privati,
inquieta vita de'grandi e la quietissima de' privati, lieto e contento muoio al presente
a sufficienza... per la malvagità de' tempi inquieti e rivoltosi. foscolo,
... quanto siano inquieti i sospetti de' grandi d'es- ser avvelenati alle mense
molestia per la mala coscienza. lorenzo de' medici, ii-67:
intanto era cresciuta la insolenzia e temerità de' servi e degli inquilini, che quasi
in stretta significazione legale, il conduttore de' poderi urbani, destinati all'abitazione,
subconduttore si dice subinquilino; e quello de' poderi rustici..., si dice
questa distinzione cagiona effetti considerabili in proposito de' statuti e delle leggi municipali overo degli
alli coloni, e all'incontro parlando de' coloni non convengano agl'inquilini.
narrógli il desiderio grande del pontefice e de' cardinali preposti all'inquisizione di roma, che
inquirendo e conoscendo delle cause e delitti de' medesimi prelati, per la loro avarizia
iv-235: si ragunavano già le conventicole de' novellieri, curiosi al solito, su
contra gl'inquisiti. s. caterina de' ricci, 419: intendo di quelli poveri
per liquidare, se vi fossero colpe de' capi. muratori, 9-183: ora egli
che egli fusse acerbissimo inquisitore e punitore de' fuggitivi e scandalosi,...
fisco? colletta, iii-3: assai peggiori de' giudizi civili erano i criminali: inquisitorio
4-ii-285: le inquisizioni intorno all'attività de' fuochi vulcanici sono un altro punto interessantissimo.
molto intoppo e pretendenze altissime dal canto de' possessori. carducci, iii-28-180: dà
vietò [il principe] le inquisizioni spontanee de' magistrati: menomò la taglia per gli
, far divenire rosso. giusto de' conti, i-38: porgami speme quella bella
rosso, acquistare colore rosso. giusto de' conti, ii-24: quella fiamma..
più sabbia che non bisogni. insabbiamento de' porti. ojetti, ii-797: quando cominciò
che non mai si vide in alcuno de' bronzi dei delfo o di dodona? moravia
milizia, v-305: il verde malinconico de' bossi ed i viali ed i parterri
insaccate... come il budello de' salcicciotti. d'annunzio, iv-2-1195:
t'inzeppo, gli venìan poi fatti de' cani lunghi, lunghi, lunghi. de
cose si contiene la forma della eleczione de' decti officiali e delli loro notari, e
compagni, 3-28: a ciò lettere de' fiorentini e falsi instigamenti. m.
loro,... a istigamento de' procuratori di loro paghe... mossono
, il giovine amante veniva nel giardino de' suoi piaceri. nannini [ammiano],
(132): quale disavventurato caso de' fati instigoe l'animo tuo posato ad ardimento
altro che gioco / son l'opre de' mortali? = voce dotta, lat
di accostarsi agli studi e agli detti de' maggiori. ariosto, vi-305: perché riprendere
sprona, / per cui ciascun ragiona / de' rischi che passò. fanioni, ii-iio
instituì l'ordine e la compagnia del nodo de' sessanta signori e cavalieri. ammirato,
da gregorio instituita in roma la scuola de' cantori. brusoni, 11: dovessero
, in cui è instituito universale erede de' boschi, de'campi, delle case
cui è instituito universale erede de'boschi, de' campi, delle case e de'mobili
, de'campi, delle case e de' mobili, si è levato e incrudelito contra
siano in terra a lo reggimento e governo de' populi e mini- stramento de iusticia stati
osservati nell'antica legge, per purgazione de' peccati, dovevano finalmente terminare e convertirsi
vide istituita una nuova festa della traslazione de' tre magi. cesari, 6-241:
, da antico instituito per la liberazione de' cristiani in servitù degli infedeli, aveva da
, 1-162: il testatore, più de' sostituiti e di quei che vengono '
: nervosamente e lungamente impugna le generazione de' mali e cura instituita per via del
trapassati, e parte instituito dall'intemperanza de' peripatetici dopo il 1200, per brevemente
il 1200, per brevemente esprimere la sottigliezza de' loro interni concetti. s. maffei
caffè], 243: quantunque l'istituto de' fogli nostri non sia di annunziare le
della scrittura e dei sacri teologi e de' concili... da me son riverite
m. bonini, 1-i-7: fu de' persiani l'instituto ch'intimava severi castighi
... dichiarò formalmente l'inutilità de' sudori umani, e così degl'instituti suoi
ridondando sensibilmente ancor questi monti in favore de' poveri operai e del traffico su cui
. istituto di mendicità, meglio * de' poveri 'o * per i poveri '
istendere a tutte le città l'istituto de' canonici e di ben formare la loro
mostrate le glore di pelope, institutor de' giuochi olimpici, e la bella origine loro
b. segni, 4-129: l'institutor de' fanciugli e delle donne, o se
notabile quest'anno l'istituzione dell'ordine de' cavalieri chiamati di santo spirito, che
per apportato giovamento, con l'istituzione de' giornali in verun modo comparar si possa
tasso, n-ii-385: essendo il valor de' danari vario e alterabile così per legge
allora vivevano secondo l'instituzione e continenza de' persi. -modo di organizzazione di
]: 'bolle di istituzione '(de' vescovi). * istituzione', collazione
principe deve esser cominciata dalla consuetudine. de' sommi, 29: la comedia
aver particolar pensiero dell'istituzione non solo de' figliuoli loro, ma eziandio di quelli de'
de'figliuoli loro, ma eziandio di quelli de' loro sudditi. cebà, i-7:
ove si celebravano, ed era uno de' quattro solenni giuochi della grecia.
scrivesse non so che delle misure e de' colori. caro, 5-208: volendo dire
gli spettacoli dell'istmia solennità. g. de' bardi, 1-6: magnifici teatri e
.]: * istogenia ', formazione de' tessuti organici. = voce
v.]: 'istografìa', semplice descrizione de' tessuti organici. = voce dotta
. v.]: 'istologia', dottrina de' diversi tessuti del corpo. alcuni scrittori
presiedono alla formazione ed alla giusta posizione de' tessuti organici. = voce
i galli] per la fama della dolcezza de' frutti, e massima- mente del vino
. tasso, n-iii-710: da l'istorie de' cristiani,... e non
d'altre, debbono esser presi gli argomenti de' poemi, non lasciando gli altri rispetti
la favella e de la nazione o de' regni o de're che 'l poeta vuol
de la nazione o de'regni o de' re che 'l poeta vuol celebrare.
sollevando d'ora in ora gli animi de' leggenti le relazioni di certe curiosità memorabili
di certe curiosità memorabili per la osservazione de' riti e de'costumi delle corti e
memorabili per la osservazione de'riti e de' costumi delle corti e delle nazioni straniere
. genovesi, 2-93: la narrazione de' fatti chiamasi con greca voce istoria..
a trento hanno scrutinato tutte le balle de' libri che venivano da franc- fort,
si degnerà di far riflessione all'istoria de' progressi della mercatura nell'europa. galeoni
.. in secondo luogo in istoria de' costumi indifferenti, come delle cerimonie delle
dell'istoria naturale, opera nuova alle muse de' tuoi romani. tasso, n-iv-34:
ma all'istoria ancora degli animali e de' fossili. -descrizione sistematica (di
, antica e degna istoria. lorenzo de' medici, ii-73: silenzio, o voi
felici, nulla per verità decidono sulla costanza de' vantaggi riportati, perché non corredate delle
della istoria sono i corpi, parte de' corpi i membri, parte de'membri
, parte de'corpi i membri, parte de' membri la superficie. boiardo, 1-6-49
la istoria, e pittura qualunque componimento de' dotti. vasari, 1-1-115: la
non erravano (come la maggior parte de' nostri fanno) nell'istorie, perché avevano
gli effetti naturali del lume e dell'ombre de' corpi. salvini, 25-11: senza
arte del disegno e del colorito proprio de' buoni e de rei costumi, e
, dove io parlava del concubinato antico de' romani, né mai ho creduto che
i-141: gli istoriografi, l'ufficio de' quali è propriamente il dire solamente la
/ nenia tra * 1 roco piangere de' flutti? / cantano i morti veneti
le spine urtava con esse nel muso de' cani che gli erano più vicini e molesti
coda, nell'uno e nell'altro de' lati del ventre, era tutto circondato
toscana certamente cavarono i romani il modo de' ludi scenici e gli istrioni, e
, proprio, come e'confessano, de' toscani. gravina, 296: prima
essere stata cotanta la bassezza e viltà de' mimi che per rappresentare un mimo..
. non si vergognassero talora d'impiegare de' cani ammaestrati nell'istrionica. muratori,
a te la terra, / per cagion de' confin, s'il mondo dura
dell'altra legge, insegnandosi nell'università de' studi e nelle case de'lettori le istituzioni
nell'università de'studi e nelle case de' lettori le istituzioni 'di giu4
. mamiani, 3-19: sii padre de' tuoi contadini, sowienli nelle carestie,
: vuoisi ancora... prender pensiero de' maestri, per la cui industria e
governo dell'anime e l'innumerabile moltitudine de' fanciulli sia istrutta nella pietà e nelle lettere
... in etiopia al re de' macrobi, instruendoli di quello che a fare
meco qui. s. maria maddalena de' pazzi, vii-220: cercate d'essere instrutta
cagionati dal non volere la maggior parte de' possessori istruirsi nell'arte importantissima dell'agricoltura
di conoscere a fondo le pessime arti de' maliardi, per potersene guardare, e difendere
tutti i modi queste idee, lasciando de' giovani istruiti che le propaghino dopo la
: comandò che elio mandasse una legione de' suoi sudditi istruita secondo l'usanza de'
de'suoi sudditi istruita secondo l'usanza de' romani, e quella gente da cavallo,
non sia lecito a notaro alcuno rogarsi de' pagamenti de'crediti instrumentali, se non
lecito a notaro alcuno rogarsi de'pagamenti de' crediti instrumentali, se non sarà quello
e la massa si divida alla rata de' capitali. 4. che possiede
gran lunga la si lascia dietro quella de' goti, ostrogoti, e visigoti!
dell'accompagnare con arte e scienza le voci de' varii strumenti, sì che formino un
la notomia, aiutata da'nuovi istromenti de' microscopi, in alcuni semi di alberi
tionfo fu quello della spagna; e ciascun de' predetti trionfi fu celebrato con istrumenti ed
le feroci genti / l'altero suon de' bellici instrumenti. bruni, 191:
due particolari istromenti del commercio, uno de' quali cioè la moneta è misura del commercio
: se lo splendido e lampeggiante fulgore de' nostri animi... dal corporeo
di queirinsigne canale o instrumento escretorio composto de' due ureteri della vescica e dell'uretra
quietanza de la investitura de la dignità de' cherici. g. villani, 12-3
alberti, ii-208: castiga l'errore de' tuoi quando altro non giova, e
tiro, forestiere, ammaestrato e istrutto de' comanda- menti d'annibale e del re
dove dormivano le sue damigelle, consapevoli de' loro trascorsi. forteguerri, iv-
iv-24: la bene instrutta impavida falange / de' macedoni aiuti antioco guida, / contro
i fatti veri, e su la ricerca de' loro rapporti. papi, 2-1-7:
a penna per l'istruzion delle zecche de' tempi suoi. -in partic. (
sento stato da me fatto prelato / de' mia fedeli, a loro instruzione / ho
perdita di quellabattaglia valsero per istupidire gli ardimenti de' più coraggiosi ministri della francia. leopardi
per li denari; cioè a chi de' esser detto di no negli offici, è
uno non sia degno de gl'onori e de' magistrati, nientedimeno, se dà denari
che questo sia la vera pronunzia de' greci antichi; ma almeno conforma la let
nati que'di val d'aosta e quelli de' sette comuni. 2. tradurre
, viziosissimo, et è solo o de' contadi o de gli oltramontani o
. gigli, 4-85: nel qual metro de' versi francesi alla misura italiana trasportato,
che gli ateniesi. bembo, iii-89: de' provenzali... se ne leggono,
la fiordaligi / nel fecondo terren già de' visconti. tasso, n-ii-8: il color
quali non è men grazioso che 'l bianco de' tedeschi e de'francesi. marino,
grazioso che 'l bianco de'tedeschi e de' francesi. marino, xii-605: cotali sono
marino, xii-605: cotali sono gridili, de' quali si veggono oggimai ripiene tutte le
quali si veggono oggimai ripiene tutte le carte de' compositori italiani. assarino, 3-ii-19:
rimanente ci sono quadri in gran copia de' migliori maestri italiani. romagnosi, i-178
: specchiatevi ne'duelli e ne'congressi de' pochi, quanto gli italiani sieno superiori
onde ancor prese gli articoli e piegamenti de' casi. pallavicino, 10-i-200: vorrei.
traduzione in italiano di questo 1 giornale de' giornali 'in venezia, ma non
scrivendo l'italiano, egli non voleva essere de' nostri, e usava la lingua del
ed eleganza, e delle idee e de' sentimenti significati. in questo senso può
/ od un mufti, che niun de' vostri eroi, / o i magni italianon
noi rida l'april, / l'april de' colli italici vaghi di messi e fiori
prestatori italici di suo reame, e eziandio de' mercatanti, sotto colore che usura non
, 78: quale è quello de' nostri antecessori che per propria virtù tenesse
italiani. petrarca, iv-2-129: chi de' nostri dogi che 'n duro astro /
volse abbracciar filosofia a dio. giusto de' conti, ii-79: io discemo infra le
v.]: 'guerra italica', guerra de' popoli dal garigliano all'ionio; detta
affanni / incise col terribile / odiator de' tiranni / pugnale, onde melpomene / lui
notte e un'ombra / vagoli spersa de' vecchi anni, vedi / ivi il
ed ordino miei fide- comissari il priore de' frati predicatori di santa maria novella,
di santa maria novella, el guardiano de' frati minori. mazzei, 303: item
italiano, trovava luogo segnatamente negli atti de' notai... come forinola di testamento
che ha più d'uopo della cognizione de' fatti, solo esercitar si volesse in
risulta dalle piegazioni o dalle iterazioni uniformi de' verbi o nomi o particelle grammaticali.
1-ii-704: i pani itifallici, un ricordo de' quali dura oggi ancora nei 'bastoni
, i quali nelle processioni o corse de' baccanali, abbiglia- vansi da fauni,
ma all'istoria ancora degli animali e de' fossili, compor potreb- bono un giusto
i sepolcri, eccetto che alcuni ittiofagi, de' quali si dice che erano soliti,
ultimo della india, gittare i corpi de' morti loro nel mare. baldelli,
genovesi, 3-99: vi sono eziandio de' popoli ittiofagi o viventi di solo pesce.
: 'ittioliti 'diconsi le reliquie de' pesci, che trovansi in diverse maniere racchiuse
, 6-144: ittiologia, o sia discorso de' pesci, ed altri animali aquatili della
quella parte della storia naturale che tratta de' pesci e d'altri animali acquatici.
parte della zoologia che tratta della storia de' pesci. 'ictio- logia', sinonimo
]: 'ictiologista', scrittore della storia de' pesci. tramater [s. v.
zoologista che si occupa specialmente dello studio de' pesci. = v.
presagio tratto dal- l'osservare le viscere de' pesci. = voce dotta, comp
di quella d'elefante, o della scorza de' vecchi alberi. una specie dell'ittiosi
credo, quanto della condizione e qualità de' terreni consegnati alle colonie, dovendo servire
e reverenzia, / l'excelsi iugi de' monti rifei / e fugiano ogiamai l'ae-
vena e l'arteria jugulare senza offesa de' muscoli e del nervo. a. cocchi
la prima è quella del malo esemplo de' prelati e de'capi, che iugula
è quella del malo esemplo de'prelati e de' capi, che iugula l'anime
capi, che iugula l'anime de' simplici. a. lamberti, 61:
! di uomini; e nella combutta de' suoi sgherri inferociti. = nome d'
buona ed il morbo grande, eccetto quello de' granati, con il iuleb violato
patiti, stando sotto la segnoria de' re, pur dugento e quattordici anni
fatta di cacciare il nome e la segnoria de' re apertamente il manifesta. f.
non si potea se non col sangue de' nemici. iacopone, 7-21: vogliote
è licito di manifestare le iurate coniurazioni de' greci. 2. collegato,
c'hanno impugnata la rapresentazione nelle successioni de' regni e maggioraschi, si sono ridotti a
della mercanzia, 3: tenga cora de' prigioni... e li mandi alle
alcuna cosa l'offizio o la iurisdizione de' detti rectori menovi. giuseppe flavio volgar
. ramusio, i-215: questo tributo de' cavalli era usitato fino al tempo che questi
affermato che le cose preziose son meno de' sudditi che de're, pone altrove non
cose preziose son meno de'sudditi che de' re, pone altrove non essere contrario
delle genti che le fiere selvaggie siano de' re. carducci, iii-7-327: nell'opera
(i-840): per più comodità de' lavoratori con il mezzo del vescovo di
era per alterare il iuspadronato ed i privilegi de' caponi sopra detto benefizio. sarpi,
, 123: l'altare d'uno de' iuspadronati de'bezzi nella chiesa della trinità
123: l'altare d'uno de'iuspadronati de' bezzi nella chiesa della trinità nella città
scritta non obblighi a'figliuoli i ben de' genitori se non dopo la vita, e
andare a la penitenzia, ella si de' iustifìcare. sanudo, lviii-116: per la
, 185: sesto, lo primo nato de' filliuoli di pompeo, fu sì pauroso
giugno, ed è comune lungo i ciglioni de' poderi nei monti sterili. questa pianterella
fama di rimedio incisivo, aperitivo e corroborante de' nervi. detta anche * ivartritica,
ivartètica *, pianta comune lungo i ciglioni de' poderi nei monti sterili, che tramanda
s'ivi puoi / solo piegarla a comportar de' cibi / la nausea universali foscolo,
97-6: gli occhi invaghirò allor sì de' loro guai, / che 'l fren della
quello recare ad effetto impedisce. lorenzo de' medici, ii-70: ov'è la
augusto insieme con marco agrippa, fratello de' sopraddetti. -ivi entro [iventro)
g. villani, 7-13: l'arte de' setaiuoli e mereiai il campo bianco,
di molti costumi che ora, per izza de' guastatori dell'antico, brigasi con ogni
xvi, e molti autori ci scrissero su de' componimenti piacevoli. b. croce,
... ha fermato l'attenzione de' naturalisti anche per la sua affezione coniugale
che si coltiva per ornamento in grazia de' suoi bei fiori giallo oro. è
per mia ventura, incontrai il kam de' tartari sopra un cavallo falbo, che se
perché presso alla vittima fecessero l'ufi&cio de' chirurghi di reggimento, i quali..
da prima fatti i tribuni per autorità de' tribuni medesimi. pisone dice in un
, destò il timore ne gli animi de' più intrepidi. foscolo, gr.,
: oggi ho avuto le due vostre de' 30, con la del salviati. caro
la data di essa. s. caterina de' ricci, 108: con la sua
xi-1-147: se vi si togliesse il metro de' versi, e t'iliade 'e
[sposa], e nelle braccia de' compagni messala, mandarono che alla nave
sieno destri e propizi. s. caterina de' ricci, 147: maestro filippo
.. » l'è dura di ricever de' rimproveri, dopo aver lavorato fedelmente »
è comparsa la di v. s. de' 18. machiavelli, 1-iii-898.
, 2-6-70: come io scrisse per la de' 9, li inglesi vennono.
inglesi vennono. s. caterina de' ricci, 95: la di vostra eccellenza
. parini, ii-92: ma al piè de' gran palagi / là il fimo alto
essendo portati là dentro tutti gli oggetti de' sensi,... non arrivano così
tanto in tanto da periti visitati i ponti de' notatori. 4. locuz.
entro hanno moglie. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 9-121: li amici
quei di là. s. caterina de' ricci, 369: qua ci abbiamo a
gloria di vita terna. s. caterina de' ricci, 71: che il signore
è molto in là. s. caterina de' ricci, 65: se siete voi
anni, attempato. s. caterina de' ricci, 102: giovane poverissimo, poverissimo
: a bagordar sul ponte / va de' pisani il popolo gagliardo, / se il
giusti, 4-i-341: nelle gole giù de' botteghini, / in 'ambi '
è più là non dico da'fattori de' barbieri e de'calzolai, ma da'ciabattini
non dico da'fattori de'barbieri e de' calzolai, ma da'ciabattini e da'
presso i romani, e in particolare de' cavalieri, formato di un pezzo di
, con l'effigie dell'imperatore e de' suoi figliuoli. panzini, iv-361:
labbrate. lambruschini, 1-229: uno de' maestri, senza collera e senza dir
fiorentini, 120: a messer guido de' galli fu mozzo il naso con tutto il
le labbia grosse significano stoltizia. giusto de' conti, ii-10: o labre mie vermiglie
/ porvi la bocca e non temer de' spini. fasciculo di medicina in volgare
/ baci scoccavi nelle curve labbra / de' tuoi bambini. s. ferrari,
se tace, / il labbro seguace / de' moti del cor. pindemonte, ii-57
vena bianca, che si truova nel sommo de' labri, dentro, e per questa
. dalla croce, ii-97: fissure de' labbri, chiamate da'moderni leporine.
. crescenzi volgar., 2-23: de' labbri della fessura [del tronco da
dell'acquasanta] per la gran frequenza de' popoli eran rimasi alquanto1 consumati. magalotti
, con orlare o spianare il taglio de' labbri, che si possa sicuramente chiudere con
: i fiumi... dalle pendici de' monti si portano al labbro del padule
esprimersi, a manifestarsi. lorenzo de' medici, ii-112: o padre eterno,
ver c'ha faccia di menzogna / de' l'uom chiuder le labbra fin ch'el
conciòsia cosa ch'io sia non circonciso de' labri? diodati [bibbia],
per fare intendere che secondo le qualità de' soggetti si accomodano le cose che loro
. carducci, iii-10-112: questa labe de' giuochi di parola s'apprese a dante
muscolo labiale ', dicesi a ciascuno de' due fascicoli carnosi e semi-orbicolari, i
questa vita labile e meschina? lorenzo de' medici, ii-119: del tuo creator,
la più labile cosa che la memoria de' benefici ricevuti. p. f. giambullari
vivere vizioso, si può assimigliare alla acqua de' fiumi, ch'è labile e transitoria
, nel cor io sperava! giusto de' conti, i-69: poi del mio
g. gozzi, i-15-150: il primo de' vostri antecedenti cinque dubbi era un laccio
la comoda situazione delle loro botteghe, de' loro lavoratoi, de'loro cantieri e di
loro botteghe, de'loro lavoratoi, de' loro cantieri e di alcune camere di
l'università ebbe stanza nel convento che fu de' gesuiti,... con ivi
amate fronde, / posato al nido de' suoi dolci nati / la notte che le
s. maffei, 5-4-16: gran parte de' più facoltosi negozianti d'altro paese ci
ci venne,... col favore de' nostri prodotti facilmente arricchiti, e da
, clemente. s. maria maddalena de' pazzi, ii-320: la mia piccolezza
persona, pure l'uso più generale de' medesimi lo riservò alle cose, lasciando alle
, 2: la fragile e laboriosa natura de' mortali, ricordandosi del proprio mancamento,
cura di purgarli dalla già contratta contaminazione de' costumi, per poi istruirli ed avviarli
sanza perturbazione d'animo. s. caterina de' ricci, 444: ma poi
pesce lupo, / non riman fuori de' medesimi fiumi, / ma dal mar ver
i sedili, e tirar voce / fuor de' polmoni, e non dir nulla.
la forza del colorito consista nella scelta de' bei colori, come belle lache, bei
s. v.]: c'è de' mariti che fanno da lacchè alle signore
, 16-iii- 371: vi sono ancora de' pesci dentati nelle mascelle, i quali
passano, cotali lacci si tendono. lorenzo de' medici, i-163: non altrimenti un
pucci, cent., 37-17: de' tosinghi alquanti /... 'nsieme
la scempiezza di avere creduto al giuramento de' re che non sanno morire sul trono.
sì vinto / e de la lunga guerra de' sospiri, / ch'i'aggio in
i... i pianger non de', se ben languisce e muore. bandello
, 6-1- 227: l'autorità de' nipoti di papa sopra le loro creature
essa in lor prò ed in agevolezza de' loro avanzamenti. graf, 4-34: in
laccio maritale, / i'presi essempio de' lor stati rei. tasso, 7-7-39:
veramente cader nel laccio della sciocca credenza de' mortali. b. davanzali, i-16:
: non per altro trattiene ne'lacci de' suoi artifici così gran numero di persone,
necessità, non ti libera però da'lacci de' debiti. boterò, 22:
. gozzi, i-15-150: il primo de' vostri antecedenti cinque dubbi era un laccio
nobiltà generosa e potente, il primo de' viceré spagnuoli, pietro di toledo,
: avendo molto bene speculato l'esercito de' romani, prima che egli venisse con
parla usinghe e inganno è una laciuollo de' peccatori. 7. ostacolo,
d'insetti dell'or dine de' coleotteri, della sezione de'pentameri, della
dine de'coleotteri, della sezione de' pentameri, della famiglia delle idrocantaree
diversità fosse tra la sua nobiltà e quella de' re lacedemoni e de're persiani.
nobiltà e quella de're lacedemoni e de' re persiani. carducci, ii-9-300: i
il disfacimento delle chiese e 'l laceramento de' santi aveva fatto. cassiano volgar.
: e giudei cominciorono a essere percossi, de' quali molti per le percosse..
: come le ferite e il laceramento de' chiodi tutt'erano in parti estreme e
in guanciali di riposo e in balsamo de' dolori. d. bartoli, 9-25-1-84:
questa universale miseria delle scontentezze interne, de' martiri dell'animo, de'laceramenti del
scontentezze interne, de'martiri dell'animo, de' laceramenti del cuore? d'annunzio,
ira di dio, provocata dalle bestemmie de' popoli scandalizzati, non si placò talmente
ei lacero non fusse. viaggi di nicolò de' conti, 133: a questa
, ma ne lacerò molti col calpestio de' cavalli. g. b. riccardi,
incredibile è la presunzione e la tracotanza de' correttori o, per chiamarli col suo
1 quali, trionfando de gli animi de' pazzi cittadini, la misera città variamente
atroce, straziante, insopportabile. neri de' visdomini, 255: e 'l suo male
alcuni, con chiamarlo rapace, amico de' pisani e dilatore della guerra, il laceravano
per maggior errore l'abbondanza non meno de' disleali che de gl'incapaci della pittura
lacerarti la reputazione, trovandosi pochi amici de' cadaveri. segneri, ii-329: son
dell'accusatore, e ingrossò il numero de' tuoi nemici. d'este, 137:
mezzo del foro con tutte le insegne de' suoi mali, poveramente vestito e tutto
poscia dagli emoli miei e da'persecutori de' miei sofismi lacerate e dismesse. idem
un conviciatore e crudel laceratore della reputazione de' privati e del pubblico. gioberti,
di scusar le intenzioni e salvar l'onore de' miei laceratori. -che rimprovera
] senza lacerazione o dell'intestino o de' vermi stessi. a. cocchi,
la volgono e alla strage della fama de' prossimi, nascondendo sotto le labbra il
petto; quindi poco diverso alla clamide de' greci. fu da principio di stoffa
molti ancor perdè laceri e grami / de' suoi teneri rami. -fatto a
lacere carte, / tra la ruggin de' bronzi e negli sculti / parlanti marmi.
deteriorato, eroso. g. de' bardi, 3-36: esempio miserando, poiché
l'indomabile affetto] mi disarma / de' sdegni miei, m'intenerisce, e sforza
sono quelle, che occorrono all'estremità de' lacerti nervosi e o nel fine di
uno struzzo], lo vidi assai diverso de' bruti e degli uomini per esser quasi
. [tommaseo]: menate laci uno de' sacerdoti, i quali menaste indi prigioni
, i quali menaste indi prigioni. libro de' dodici articoli della fede e vita di
avea promesso per li profeti. somma de' vizi e delle virtù [tommaseo]:
lacone / fulvo o molosso, / che de' pastori / è amica forza, /
il quale, laconeggiando la letteratura molle de' suoi tempi, contribuì a rialzarla.
si chiama questa linea, alla maniera de' matematici, 'axon'... indi in
sue parole e viste dolorose. neri de' visdomini, 243: co lagrime dogliose /
pillole auree, e fatta purgazione. lorenzo de' medici, i-49: naturalmente le lacrime
artificiose lagrime, delle simulate ripulse e de' finti sdegni delle amate donne, s'arretrano
, quando mediante le lagrime l'uomo satisfa de' peccati e lavasi d'essi, sì
pioggia delle sue lagrime e da'tuoni impetuosi de' suoi sospiri. tommaseo [s.
, da soavi emozioni. lorenzo de' medici, i-49: questa differenza hanno le
dalle piante diverse sorti di liquori, de' quali si chiamano alcuni gomme, alcuni
cui in italia si fanno le corone de' paternostri, sia una spezie di litospermo
'coix '. è specie di pianta de' paesi caldi, che da noi coltivasi
vostra, gronda delle lagrime e del sangue de' popoli che hanno voluto commettere a mani
un componimento letterario). giusto de' conti, ii-76: o vedovati e lacrimabil
grandissima ammirazione, non fu mai veruno de' riguardanti che potesse dire mai parola.
buoni. leopardi, 8-4: e voi de' figli dolorosi il canto, / voi
l'occhio è malamente condotto per la rottura de' vasi lagrimali degenerati in fìstola, di
3-273: i romani usavano porre ne'sepolcri de' loro morti certe ampolline di vetro,
come uno stizzo verde, che coll'un de' suoi capi posto sul fuoco ad ardere
lagrimare le volte da basso, a ruina de' stucchi, pitture e altri ornamenti.
lubrano, 2-359: guizzano tacque delle calcagne de' monti, dalla cima de'dirupi,
delle calcagne de'monti, dalla cima de' dirupi, lagrimano da tufi delle spelonche
arda l'olimpo, / arda il cor de' mortali, e di voi, caste /
raddolciti inferni / torna co 'l fior de' solchi a i lacrimati / occhi materni.
fra giordano [crusca] '. ricordati de' lagrimati avvenimenti e sventure. carducci,
il vivo, e con la fine de' suoi lagrimatoi, i capelli morbidi e
di lagrime da riporsi poi ne'sepolcri de' morti. per lo più erano di vetro
come si crede, a contenere le lacrime de' congiunti, o più veramente a contenere
di maria luisa o non so qual de' suoi fallaci unguenti alabastrini. 3
, datovi fuoco alla polvere per negligenza de' bombardieri, miseramente perì, sbalzato in
, a cagione delle tante lagrimevoli scorrerie de' normanni. manfredi, i-33: morse il
mestizia (uno stile). pazzi de' medici, 48: tornando ad ifigenia in
della stessa italia o per l'elezione dubbiosa de' sommi pontefici o per l'intrusione di
d'ardor mite, tutte le tracce de' dolori passati. d'annunzio, iii-1-532:
veder molti di nostra legge, ma de' paesi soggetti al turco, andar volontariamente
, la fatica delle mani e magàri de' piedi plaudenti, ei la serba tutta
della terra generata dal freddo. corona de' monaci, 74: oh patria
mi fu questa affannosa / valle, de' vivi lagrimoso esiglio. -con valore
duol rade volte aven che 'nvecchi. lorenzo de' medici, ii-204: se qualche donna
babilonico fiume scherzar sulla sponda all'ombra de' salici lagrimosi. 13. piovviginoso
frondi le selve e l'alte stalle de' monti eccelsi coperte di bianca veste, con
arteriose o dalle glan- dole per mezzo de' loro escretori orifizi, patenti nella superficie
molte insigni lacune e gastigati molti arbitrii de' copisti e de'tipografi. di brente
e gastigati molti arbitrii de'copisti e de' tipografi. di brente, conc.,
intendere, come chiamano requadri e sfondri de' soffitti, a bologna e fiorenza tasselli
4 lacunoso ', dicesi delle parti de' vegetali che offrano delle lacune o interruzioni
e vidi le sue spalle / vestite già de' raggi del pianeta / che mena diritto
venne laddove era il conte. giusto de' conti, i-117: la dolce vista
capitolo, laddove essi s'accusavano peccatori de' falli i quali ellino avevano commessi, rendendosene
» si suona che siano lievi danni de' quali poco cura la gente. guittone
e l'abito de la religione usino de' costumi et acti de'ladici, ma sforzino
la religione usino de'costumi et acti de' ladici, ma sforzino sé de acostarse
la mente non sia contaminata per lo ricordamento de' particulari e ladi peccati. pagliaresi,
speranzadi dover insister più che mai nella persecuzione de' ladri, ma procedere più temperatamente con
. foscolo, xix-451: certe ladrerie de' miei fazzoletti da collo fattemi dalla lavandaia.
può essere una ladreria: ma c'è de' verseggiatori che rubacchiano con arte, e
che tu non te ne avedi. lorenzo de' medici, ii-209: questa ladra,
spinti dal duol degli amorosi dardi, / de' comuni piacer divenner ladri. tommaseo [
ladri ne'loro movimenti, la luce de' quali bellissimi appena gli lascia comprendere la
ritrovarla. salvini, 45-37: ministro essendo de' ladroni, alla fine dirizzai intorno la
6-5: la guerra ebbe principio dalle ladronaie de' liguri, che scorrevano predando per la
; e non porterebbe che il primo de' sensi di questo ». ladronata
fare niuna ladroncellerìa. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 16-118: a noi
alba el ladroncello. s. caterina de' ricci, 274: in questa gara
paesi da'ladroni dani e normanni, de' quali si erano fatti capi alcuni uomini audacissimi
: il signore del cielo, il re de' re è venduto per vilissimo prezzo ed
tergo poi ti lancia / la vendetta de' popoli e di dio. marradi, 291
quanto fosse la superstizione e l'orgoglio de' suoi sudditi, quanta la loro inclinazione ai
[o pisa] condotta al segno de' tiranni, / che fan dell'altrui case
tenuto di fare invenire ladunque si trovasse de' beni che fuoro de'fillioli d'uguc-
ladunque si trovasse de'beni che fuoro de' fillioli d'uguc- cione ch'el comune
la ti succhiarebbe la memoria. strambotti de' rozzi [in gigli, 4-64]:
coprire i difetti, ora detti, de' loro versi, ma quegli altri eziandio
sono per questo rio, detto mangate, de' coccodrilli, che qui domandano lagarti e
come l'abete e molti alberi selvaggi, de' quali gli uomini montani colgono e tessono
ne'giardini a motivo dell'eleganza e bellezza de' loro fiori. fu così denominato in
scimmie ognun facea, / laggiù le marionette de' cassoli / e lassù il mondo novo
fu mai / senza guerra ne'cuor de' suoi tiranni. boccaccio, dee.,
celidora, il lagi, / de' popoli padrona e dello stato, /
dello stato, / temendo ancor de' tristi e de'malvagi, / nuovi ministri
/ temendo ancor de'tristi e de' malvagi, / nuovi ministri fa,
. gioia, 2-ii-64: le lagnanze de' viaggiatori contro le poste del nord provano
fratei, di che piagni? / de' ti far lieto e tu forte ti langni
i-413: ogni etade s'è lamentata de' costumi del suo tempo,..
quale sta bene, quantunque si lagni de' suoi nervi. mazzini, 12
, mendica, esangue, / italia de' suoi figli oggi si lagni, / se
lavoro, del contado di molise e de' due principati, ad una tassa per
2-304: lago è quello dove tacque de' fiumi pigliano gran larghezza. mattioli, 95
i navigli / a li orezzi benigni / de' bei rami vermigli? saba, 497
infernali che acque terrene. lorenzo de' medici, i-244: torbido lago è il
rezzonico, xxiii-243: vidi le fabbriche de' vetri a me notissime, e sempre
, e fecionlo però mettere ne lago de' leoni. bibbia volgar., i-206:
-siccome avessi a scendere / nel lago de' leon di babilonia. foscolo, xviii-24:
amaramente, e fe'gittare nel laco de' leoni l'innocente e sapientissimo daniele.
lagomio', genere di mammiferi dell'ordine de' rosicchiatoti, forniti di orecchie di mediocre
ricava l'acido borico. lorenzo de' medici, i-295: teme vicina al tuon
, uccello del genere tetrago dell'ordine de' gallinacei e della famiglia dei piumipedi,
ed ampioso lagume, / ch'a piè de' monti faceva un gran fiume. sacchetti
43'3'346: il concorde giudicio de' medici fu che una tanta infezione e mortalità
i sentieri coperti dalle lacune e sboccamenti de' torrenti, pareva che potessero interamente
4-ii-128: crebbe la disdetta, la ignoranza de' siti, poiché nel ritirarsi i veneti
guardia intorno alla laguna per reprimere le sortite de' nemici. p. giustiniani, 39
uscir di queste lacune con buona grazia de' patroni e con qualche segnalata demostrazione di
di pianti, / scese, e de' proci nel cospetto venne. monti,
la mattina, / forse a memoria de' suo'primi guai, /...
nostra signora di castello, nella casa de' disciplinanti, e in altre chiese e luoghi
: 'laicamente ', all'usanza de' laici, alla laica. d'alberti [
]: 'laicamente', all'usanza de' laici... semplicemente, idiotamente.
filippo degli agazzari, 23: nel convento de' frati di santo augustino di siena fu
ufficio e ministero, dal più alto de' sacerdoti fino al più basso de'laici
più alto de'sacerdoti fino al più basso de' laici, le istruzioni e le regole
si conoscono più manoscritti, in alcun de' quali è un carme elegiaco ove il
. giamboni, 7-184: i dì de' termini che di tempestadi sono pieni, e
la ragione del savere, ma l'usanza de' laici comunemente gl'intende. malispini,
coloro che leggeranno, sì degli alletterati come de' laici. g. villani, 1-1
, iii-3-302: le corporazioni delle arti e de' mestieri si trasformano in compagnie, in
, ma gittò tanta fiamma ne'petti de' cospiratori che brigossi di far gridare un '
sotto pena di prigionia e di confisca de' beni, di proclamare il re capo
dispetto [il pavone] la laidezza de' suoi piedi. bartolomeo da s.
per frenare... la laidezza de' suoi discorsi degni di lupanare. d'annunzio
della femina conosciuto, menano i cuori de' troiani per trista indivinanza, e credono
lercio, macchiato. nocco de' cenni, xxxv-1-321: se ciò non faesse
, 20-14: tu suogli essere il fior de' traditori; / tu ha già fatte
cose, / che fia mercé punirti de' tuoi errori. b. davanzali, i-70
m. adriani, i-191: nella perdita de' virtuosi figliuoli non fecero atto alcuno strano
e i piacer laidi loro, / e de' bruti l'indegno fin cercare, /
degli atteggiamenti giocosi, delle beffe, de' travestimenti e somiglianti buffonerie, 'lazzi'
persone. cesari, 6-98: la notte de' sette di febbraio del 1745, dormendo
dicea villania e laidura. somma de' vizi e delle virtù [tom
dottrina della quale non è nella vita de' mortali alcuna cosa più laldabile. cellini,
di beltà è più perfetta. corona de' monaci, 42: il re solamente è
per se medesmi inchinati sono i capi de' segni e stendardi, et adorarono iesù;
un bono naturale; e perché si de' più laldare la cagion che l'effetto,
: se costoro narrassono gli egregi fatti de' loro maggiori, se costoro mostrassono le
maggiori, se costoro mostrassono le immagini de' padri o e'domestichi nudricamenti nomi- nassono
cose che lui ordena e fa, de' guardare che per altri state fatte non sieno
gli asini salvatichi. gloriasi l'africa de' puledri loro, i quali chiamano lalisioni.
che si chiama lama, cioè gran sacerdote de' sacerdoti. idem, 1-iv-130: niun
'lama', capo supremo della religione de' tartari idolatri, onorato come dio in terra
'lama', specie di mammifero dell'ordine de' ruminanti, del genere camelo, avente
per tintura, si discolorano per via de' lambiccamenti. lubrano, 1-236: la
lubrano, 1-236: la prima specie de' lambiccamenti 'per descensum 'si è quando
insieme; ed intridendone parte con cimatura de' vostri giribizzi, come di loto della più
240: quanto scialacqua l'ingordigia de' capi, si lambica dalle vene de'
de'capi, si lambica dalle vene de' pedoni. guerrazzi, i-20: al popolo
, 245: come avviene della varietà de' pesi, delle monete e delle misure,
e l'odore naturale dell'erbe e de' fiori. soderini, iv-131: per far
, che, temperandosi con l'acque de' cavati pozzi, ne risultava un misto
per caso da mettersi fra le lambiccature de' letterati? c. arrighi, 2-pref.
e svanisce... lo spirto de' liquori tratto dal lambico, se non si
32-49: la possa... de' lambicchi e delle storte. tommaseo
signora diotima, fate che gli ingredienti de' miei pensieri siano posti nella bocca della
per questi occhi intanto / il velen de' martir. converso in pianto. magalotti,
effetto della pressione dell'aria il sostentamento de' fluidi a determinate altezze, vollero pur
riputazione a quella [alla madonna] de' servi, e alla cintola da prato
, i-62: mostra come, per lambicciuolo de' vasi genitali, natura trasmanda il seme
saporosa dolcezza, si intrascina al letame de' presepi e, con abbomine- vole industria
fracidumi della stalla l'amabilità e il pregio de' savi. c. i. frugoni
a. cattaneo, i-96: le lingue de' boni, de'tori e di altri
, i-96: le lingue de'boni, de' tori e di altri animali robusti sono
il fiume allor co'fuggitivi argenti / de' suoi membri lambìa la neve intatta.
. tarchetti, 6-i-627: i ricci de' suoi capelli disciolti lambivano la fronte del giovine
', un gonnellino simile a quello de' lacchè. 2. archit.
intiero 'integer '(vedi quello de' corvi): cioè senza nessun dente
cattivi suoi portamenti e per le lamentanze de' sudditi, fu dal- l'imperadore confinato
e di piangere senza rimedio lamentando? giusto de' conti, i-74: per
che 'l ciel rasserenava intorno. lorenzo de' medici, i-162: il dolor, che
, par., 19-147: creder de' ciascun che già, per arra / di
avea fatto, e udivano le parole de' lamentatori di lor parte. bibbia volgar
firenzuola, 285: cangiasi il suono de' soavi flauti in urla querule e lamentevoli
iliade sia dolorosa per le spesse morti de' troiani e per le lamentevoli esequie d'ettore
divide, contra i lamentevoli e infamatori de' cristiani, che diciano l'abbassamento della
, / che più volte furo compagni de' lunghi lamenti / ch'all'aria il misero
strida. fantoni, ii-143: eco de' miei lamenti, / cetra fedel, che
quasi a mugghiare per li spessi lamenti de' tuoni. guerrazzi, 2-44: quasi raggio
tutta questa mattina che lamenti e querele de' tempi nostri. sarpi, viii-75: le
ond'è il principio e 'l fin de' miei lamenti. a. f. doni
quante infelici madri e padri furon private de' figlioli! o quante misere temine private
/ facia lamento e grandi pianto. neri de' visdomini, 254: per ciò che
senato; spessamente della lussuria e della avarizia de' nostri cittadini io ho fatti lamenti;
, con lamette, notino ne'quaderni de' tessitori e tessitrici la qualità de'medesimi
quaderni de'tessitori e tessitrici la qualità de' medesimi drappi, con esprimere la larghezza
. landino [plinio], 187: de' pesci schiacciati è una generazione che in
d'insetti della terza sezione dell'ordine de' coleotteri, della sezione de'tetrameri e
sezione dell'ordine de'coleotteri, della sezione de' tetrameri e della famiglia dei lungicorni,
e de ferro ana libre cinque, de' quali liquefatti fanne una lamina suttile e
, vii- 371: davanti ai tubi de' serbatoi o de'bacini si mette una
371: davanti ai tubi de'serbatoi o de' bacini si mette una laminetta traforata per
lumi del ciel più chiara lampa. de' marchesi, xxxvi-231: o de le
da le visiere essala et esce / de' torvi sguardi lor focosa lampa. lalli,
rimetto a vostra signoria i suoi trattati de' due giuochi delli scacchi e delle lampadi.
alle nozze con lui. s. caterina de' ricci, 465: loro [le
. martello, i-3-11: fusse voler de' numi avversi o di natura, /
lo splendente lampanéggio, / ridono dilettandosi de' raggi. 2. per estens
amenta, 103: volea, la schiuma de' furfanti, / col portarci da un
? beccuti, i-178: il lampeggiante sol de' bei vostri occhi. marini, iv-9
1: se lo splendido e lampeggiante fulgore de' nostri animi... dal corporeo
e ciechi e assiderati dal freddo. lorenzo de' medici, i-281: triema la terra
oscuro / le lucciolette, che son de' fanciulli / i più soavi e semplici
ben servir con amorosi canti. giusto de' conti, ii-40: poscia le trecce inanellate
prese. bembo, lxv-38: il lampeggiar de' begli occhi sereni, / non scordato
contegno, le mosse, la durenzza risentita de' lineamenti, il lampeggiar sinistro, ma
.. i poca polvere son. lorenzo de' medici, i-137: lasso, ormai
poliziano] fioriscono della più scelta erudizione e de' più vivi lumi poetici lampeggiano. carducci
lumi di quelle dell'animo, gli occhi de' riguardanti, senza considerar molto la proporzione
riguardanti, senza considerar molto la proporzione de' lineamenti o la convenienza de'colori,
la proporzione de'lineamenti o la convenienza de' colori, assai leggermente appagati rimangono.
, ravvivare. carducci, iii-25-351: de' poetanti neo-pseudo-classicichi mai ha risentito e lampeggiato la
c'è degli artisti da illudere e de' lampionai dell'opinione pubblica da soccorrere?
, quando è bisogno, vengono accesi de' candelotti per far lume. 3
/ nembo di fior tempesta / al balenar de' lampi / di una tonante festa,
pindemonte, ii-25: le falci in man de' mietitor vegg'io / sotto il penduto
sol di maggio / e i lampi de' bianchi omeri sotto le chiome d'or.
: aggiunge... lume allo splendore de' discendenti il chiaro lampo de'maggiori.
allo splendore de'discendenti il chiaro lampo de' maggiori. 4. fiammata,
fervore; ardore, impeto. giusto de' conti, i-73: sia benedetto l'amoroso
disse, un lampo e una visione de' suoi giocondi anni di salute.
orecchio e riempiè di spavento il cuore de' persi, ratto successe il fulmine della
fortis, xxiii-482: queste poesie hanno de' tratti forti d'espressione, ma appena qualche
ma l'umanista del secolo xv quei comenti de' poeti volgari li faceva come a braccio
po, cui non ingombra / timor alcun de' tuoi begli ostri all'ombra.
percossi valli, / e il lampo de' manipoli, / e l'onda dei cavalli
gli uomini nella fresca genesi della terra godettero de' pochi lampi di quella libertà ch'io
6-i-502: fu un lampo: lo spogliai de' suoi abiti, lo vestii co'miei
galere, ed ora delle scialuppe, de' lampi e delle cannoniere. guglielmotti, 465
comperando due grossissime lamprede per messer vieri de' cerchi, fu veduto da ciacco. velluti
-anche per simil. lorenzo de' medici, 5-6: se schizzassi lampredotti,
che vada in voga per le cucine de' ghiotti. note al malmantile, 2-522:
]: 'lamproforo ', antico nome de' neofiti, perché nei sette giorni consecutivi
, genere di insetti coleotteri della famiglia de' ciclici. questi insetti hanno il corpo
. questi insetti hanno il corpo armato de' più vividi e lucenti colori e la più
e là per tutta la città collocavansi de' vasi di vino per uso de'passeggieri
città collocavansi de'vasi di vino per uso de' passeggieri. = voce dotta
la soma de la lana lavata e de' boldroni di garbo bianchi, 11 soldi kabella
a lui si convenis- sono. lorenzo de' medici, i-296: a pena è suta
. lambruschini, 4-5: ma i tempi de' peruzzi, de'bardi, de'pitti
: ma i tempi de'peruzzi, de' bardi, de'pitti, dei medici,
tempi de'peruzzi, de'bardi, de' pitti, dei medici, i tempi dell'
di giustizia, i-ii: l'arte de' mercatanti di calimala, l'arte de'
de'mercatanti di calimala, l'arte de' cambiatori, l'arte della lana. statuto
plinio], 18-35: ii suono de' monti e le mugghia delle selve lo predicono
, 4-495: appo atrebata, verage lana de' nuvoli, mescolata coll'acque, cadde
. bandi, 282: le bande de' matti e le caterve dei birboni..
perduta la speranza di niuno aiuto, e de' nostri cittadini vuote le borse, e
e non molto in concordia l'università de' nostri cittadini, deliberò che le sue grandigie
vostra è morta, da poiché il re de' re non porta più panni indosso e
fu concesso loro molte cose in pregiudicio de' lanaiuoli. varchi, 18-3-32: ordinò.
tinua di alcun ceroto, sì come quello de' succhi, detto diachilon, lodato da
peso determinato. lanzi, 3-185: uno de' giovanetti sostien le corde alla prima lance
fanno amma- strare in questo mestiere alcuni de' loro negri, facendoli venire le lancette
lancetta, qualche volta incavata ad uno de' suoi margini vicino alla punta, con
barbaro, lii-2-255: il governatore è de' grandi e nobili e tiene anco dugento
milizia, ii-193: è importante la situazione de' cammini. pessima è quella tra finestre
litotomo. alghisi, 1-58: de' lancettoni... è bene che ne
bibbia volgar., ix-579: uno de' cavalieri gli détte con la lancia nel
più il tuo costato con la lancia de' mie'scelerati pensieri? segneri, ii-327
boiardo, 1-4-69: a chi te piace de' tuoi ne dimanda, / benché anch'
che 300 lancie. guicciardini, i-71: de' quali [uomini d'arme] ciascuno
cavalcature; tassa dei cavalli. provvisioni de' consiglieri maggiori della repubblica fiorentina [in
eresie, scudo della verità, lanza forbita de' catolici, gloria et splendor di tutta
la fenice, o pur ad alcune stirpi de' gentili la lancia colorata ne la pelle
di austria la dignità e la virtù de' re che portano seco da la natività
4 panione lanciabile ', a similitudine de' dardi lanciabili, de'quali nelle loro
, a similitudine de'dardi lanciabili, de' quali nelle loro guerre si servivano gli
nomi delli artieri sottoposti all'arte de' fabricanti che devono pagare la tassa
: venuto il colmo flusso, uscirono alcuni de' nostri capitani, senza il generale
ond'era armato, ghermiva la sommità de' merli. 2. per estens
della volta e delle sue lunette con lanciarvi de' compartimenti di scultura. -trasmettere
offerirmi a morte e lanciarmi nel mezzo de' nemici per lo popolo di roma e per
barriti, 6-105: tutta la turba de' pedestri toreadores diedero tante lanciate, sciabolate
stagion novella / il bel mento spargea de' primi fiori. saraceni, i-155: l'
guerra giammai che per le scuole / de' maestri di scherma, o che bravazzi /
, portava dietro al capitano o caporale de' birri, un'arme in asta, solita
gloriosissimo trionfo di costanza di quelli lancioni de' nemici, che sono lanciati per morte
fiume, annegati, lanciottati nella foga de' fuggenti, nel franar delle ripe affogati
fior si coglie / che non conosca de' tuoi miti altari / le benedette soglie?
, contrastano lo sforzo delle sartie e de' patarazzi. dizionario di marina,
a quei rari pastori landesi, ultimi discendenti de' vecchi fantastici che su gli alti
eguagliare il galoppo d'un cavallo de' pirenei. = deriv. da
bordo e le * minori 'alle coffe de' bastimenti. a tal fine si acconciano
di vellutino e di tela rigatina; non de' soavi berrettini di lanetta livida. serao
non è il sostenere quattro langraviati, de' quali non cavo altro che una spesa
pacichelli, 2-751: possiede la dignità de' landgravi, che vuol dir conti di
a quell'ora forse i due terzi de' citadini, andati via o ammalati una buona
a ribever la vita nell'aure balsamiche de' vostri prati, sotto l'azzurro profondo
, 2-3: per gli arsi ceppi de' languenti ulivi, / pe'desolati rivi
siede languente il più robusto avanzo / de' cittadini miei. a. boito, 67
che dalle mie parole ritrarre l'infinità de' miei cordogli dalle lagrime che mi sovrabbondano
e sì poco conforme al languente stato de' loro affari. 14. medie
, traendola sopra un carro, pompa de' suoi trionfi, per renderla più infelice
i-ix-284: languidamente ella girava gli occhi / de' notturni piacer segnati ancora.
, lxii-2v- 127: per la forza de' non più provati calori si sperimentano da
languidezza dove l'aveva sommersa la barbarie de' secoli precedenti. 5. recessione
siri, iv-1-118: nella languidezza de' ripieghi non picciolo era il disconforto dell'
cause ultime delle cose per la piccolezza de' corpi e per la languidezza de'nostri
piccolezza de'corpi e per la languidezza de' nostri sensi, si contentarono di terminare le
con la quale stimarono spiegare la generazione de' mali et instradare la loro cura. fr
gualdo piorato, 8-461: gli animi de' più costanti, inorriditi da così fieri
suoi sostituti che investigassero le segrete necessità de' loro popoli,... che cercassero
effetto che gli animi di coloro che de' morti loro faceano il pianto, divenuti languidi
vigore per il pessimo governo e discordia de' capi veneti. metastasio, 1-ii-172:
arici, i-52: sgombra l'ulivo de' languidi rami, / de'vizzi o mal
sgombra l'ulivo de'languidi rami, / de' vizzi o mal crescenti. d'annunzio
lumi e guarda quelli / alberghi solitari de' pastori, / e parie voce udir tra
un'aria languida a battuta / dello 'nchinar de' capi. algarotti, 1-iii-254: l'
della vita, la disciplina e la regola de' costumi, nulla- dimeno è languido e
annua riproduzione e assai dubbia la fede de' contratti. galanti, 1-ii-243: al
: abbondano fra'cristiani di coloro nel petto de' quali non è solamente languida la carità
un trasporto molto più languido di quello de' maschi. varano, 1-46: con
iii-324: questo canto, essendo uno de' più languidi e soporiferi delltliade, esige
chi troppo dolce. -sostant. de' sommi, 21: si son condotti.
spesso il dipinto languisce per la viltà de' colori e pel poco impasto.
di baviera dopo la perdita fatta da lui de' circoli di svezia e franconia. algarotti
della fede e sì delle diverse tiranniche signorie de' goti e degli altri che signoreggiavano.
locato il core, / pianger non de', se ben languisce e muore.
di te. s. maria maddalena de' pazzi, i-139: domani il mio amor
generazione tentando dimostroe, languendo d'invidia de' martiri. tassoni, 3-3: quivi d'
è lo danagio ed ogni languire. neri de' visdomini, 248: avete il meo
il langore e la debolezza è infermità de' corpi, così la tristezza e viziosità
delle membra del papa inlanguidì gli animi de' romani, onde per la commune alterazione
e con la fiamma, e l'unghia de' cavalli, / grave, pestò le
. gioia, 2-ii-64: le lagnanze de' viaggiatori contro le poste del nord prova
, essendo la pace il solo rimedio de' nostri languori. f. casini, i-512
tenerezza, tutta l'onda raccolta de' suoi languori, il fior più dolce
1-276: achille fece laniar i corpi de' morti eroi da'cani e da ogni
, 389: ratto move a danno / de' possenti le cure atre e quel
molti valentri e falconi lanieri. trattato de' falconi, 5: sono ancora falconi
nostrale, che è il 'populus 'de' latini. = voce dotta,
far filare lane né stami dalle botteghe de' sobborghi e contado. = deriv
romani, che cesare tutte le famiglie de' lanisti, e tutti i forestieri,
generazione d'uomini della quale usanza è de' lanisti di preparargli, cioè di servi
patteggiar di voi stesso, come i corsali de' schiavi loro, o come già anticamente
schiavi loro, o come già anticamente de' gladiatori i lanisti. f. buonarroti
parlando d'un lanista, o presidente de' giuochi. oriani, x-14-13: cristo non
e cotonose di sotto, e le cime de' fiori fomiti di brattee. tommaseo [
vascelli di propri cinesi,... de' quali vascelli, che loro chiamano '
qualche segno di quelli che all'arrivo de' vascelli si soglion sporgere. d. bartoli
sogliam dirle, piantate su le bocche de' porti, in sommo alle quali, su
come una fiera, ove molti ha de' folli mercatanti che comperano vetri per zafiri
che nel suo palagio era sopra le stalle de' cavalli. misasi, 4-93: il
varchi, 18-2-160: oltre le torce de' cittadini ed i lanternoni de'soldati, tutte
le torce de'cittadini ed i lanternoni de' soldati, tutte le case mettevano i
accendersi nelle pubbliche allegrezze su le logge de' tetti, e agitate dal fumo
. bardi, 1-7-2: la poderosa squadra de' giganti,... / voglion
il collo, / se le feria de' raggi un sol spuntone. 2.
. crescenzi volgar., 2-23: de' labbri della fessura tolta via ogni lanugine
un filo incrocicchi, e l'un de' capi / co'denti afferri, e con
e fra gli altri codogno, capitanio de' cavalli legieri, e uno capitano lanzanésco
morire vituperosamente e senza vendetta le schiere de' lanzichenecchi nemiche agli altri tedeschi e le
tre mila uomini da riempire i vacui de' lanzchenecki. manzoni, pr. sp.
. lanzichenecco. machiavelli, 1-iii-1604: de' lanzechinét questa sera ci sono nuove da
. fece l'esercito degli spagnuoli e de' lanzinecchi nel bolognese. giovio, i-97
. fui prigione e capitai alle mani de' lanzi. b. segni, 51:
, che dalla mano manca della sala de' lanzi, dalla quale entrammo già a
entrammo già a mano dritta in quella de' principi forestieri, s'entri nella sala
dell'orcagna, il chiassuolo detto 4 de' lanzi ', che apre ironicamente la
io ho detto che piero e andrea tossono de' discepoli suoi, non l'ho detto
penetrato fra le fibre del muscolo quadrato de' lombi, e fra un distendimento dell'
sopra una strada ai viandanti la ricchezza de' sua frutti, ogni omo lo lapidava.
uccellatici / per lapidar la cima de' ribaldi / vorrei che m'aiutassero gli amici
terrore e d'angoscia per le persecuzioni de' cortigiani e de'letterati che mi andavano lapidando
angoscia per le persecuzioni de'cortigiani e de' letterati che mi andavano lapidando. tommaseo
la lapidaria, l'archeologia delle gemme e de' marmi, i papiri, nel corso
dati a'cristiani,... alcuni de' quali si vedevano lapidati ed altri con
che poteva senza nascondersi scampare dalle mani de' lapidatori, perché si nascose? ricordati
... fatto portare sopra gli omeri de' suoi cittadini più solenni, infino al
cittadini più solenni, infino al luogo de' frati minori in ravenna,..
disossano [la terra] nelle lapidicine de' monti, e si lagnano che m'apra
vapori per le angustissime ed invisibili vie de' pori della terra. = voce
cortese compatimento, in ordine al lapillaménto de' sali, cristalli, ecc.
mortaro di bronzo pestarlo, sì come de' fare del lapis amatito. biringuccio, 1-137
de i pittori, de i legnaiuoli e de' sarti, per essere atta molto per
i-419: uno spezialmente ve ne ebbe [de' vasi], di squisitissimo lapis,
ben cura di non pigliare alcuna sorta de' fattizi, e quali tutti si debbono
/ preservar gli altri animali / dalle insidie de' mortali? 3. fastidio,
4 venantium 'si è la tentazione de' fatti. = voce dotta, lat
v.]: 4 lardaceo 'dicesi de' tessuti organici degenerati in tessuti accidentali,
necessario pendìo. non è inutile lardarvi de' ciotoli, pezzetti di pietre o di
paglietto, una cinghia ', passare de' pezzi di corda vecchia del comando, della
questa narrazione,... lardellata de' principali tropi del decolonia e sparsa tutti di
lobi: due dilicati lardelli, su ognun de' quali persisteva a rifulgere impagabile e gemmante
il lardo a'cani; ché ci è de' poveri. g. m. cecchi,
, e uscian quindi i responsi / de' domestici lari. gioberti, 4-219: simile
mi furo / sì dolci allor, che de' tuoi lari il foco / lucea per
è nel mar l'imago al navigante / de' patri lari e della madre antica.
troppo lungo sarebbe a narrare le sconfitte de' due popoli tanto da lungi l'uno
come di quelle che sono degne di lode de' nostri cittadini. machiavelli, 1-iii-156:
propriamente prendendola, e prodigalità. lorenzo de' medici, i-iio: intendesi largamente in
avea lasciato certi spazi tra gli ordini de' pedoni, per li quali i cavalieri potessero
porto dentro / la propontide, dove de' ciani / coll'aratolo i buoi largano i
dai geti per lanciarlo. trattato de' falconi, 13: quando tu vuoli largare
favor, dalle dispense / le delizie de' grandi impetra, e pagale / a peso
dicendo ufficio, che veramente parea uno de' martiri. mattioli [dioscoride],
la diffusione del mare, il commento de' fiumi, la larghezza dell'aria.
lo gettò non fruttano: ma l'opera de' lavoratori nostri è meglio remunerata. verdinois
, 2-304: lago è quello dove tacque de' fiumi pigliano gran larghezza. =
vostra region mi fu sortita. corona de' monaci, 23: da lui [
: bene il sanno coloro all'intelletto de' quali, o nume, tu hai largito
.. è abuso pessimo, corruttore de' costumi. 2. ant.
maggior imperio e che fu corrotto per largizione de' suoi magistrati, ordinò a demetrio falereo
quarto. chiabrera, 1-iii-94: talor de' larghi piè facendo ['anitrella] remi /
1-6-6: comperano i vestimenti alle botteghe de' rigattieri, e se gli pongono indosso
vasari, i-173: bisogna che il disegno de' cartoni che per esso [per il
vedevasi ancor messer rinaldo non ben sicuro de' magistrati rispetto a'larghi squittinì. castelvetro,
onesta povertà sia antico e larghissimo patrimonio de' nobili cittadini di roma. ariosto, 43-145
/ l'asciutte labbia, alto cader de' sassi / e da una larga vena,
i-iv-4-262: diede buono ordine alle piazze de' mercati pubblici, che stessero larghe e doviziose
spese, modi sapeva tenere che 'l più de' dì da mane e da sera con
con l'avere in bocca i nomi de' gran signori e dei principi, avea sempre
largo. boccaccio, vi-307: caccia de' petti nostri i pensier vili, / e
pensione ben pagati, senza i donativi de' quali la larga mano di questa maestà
se mi si è offerta occasione nell'ultimo de' mei giorni di concellare con ima larga
sentenze larghe e risolve i casi a favore de' ricorrenti. segneri, 1-1: quei
così sono da porre larghi li piantoni de' cotogni, che la gocciola che cade dall'
lo largo della barca arrivano da uno de' lati all'altro nella parte di essa superiore
. gli pepara- vano co le risate de' comici, co'balli di concubine, co'
co'balli di concubine, co'manicaretti de' cucinieri alla larga le contentezze. -agiatamente
dirò la verità, stagando el campo de' franzesi e marcheschi dove sono, questi di
vasta prospettiva. s. caterina de' ricci, 426: se lui ha fatto
le cose in questo stato e dominio de' portoghesi vanno assai larghe...,
senza mezzi termini. s. caterina de' ricci, 1-13: e di grazia,
di essere al largo, delli orti e de' luoghi ameni. -trovare libera manifestazione
far far largo; e non era certo de' meno attivi. d'annunzio, iv-1-900
vien ricevuta molto volentieri con ampia licenza de' superiori,... purché ella si
, i-2-186: non gli augusti / templi de' numi e le largosplendenti / d'oro
iii-189: così gli privò della forza de' carri armati di falce, i quali vogliono
leonardo, 2-305: quando il corso universale de' fiumi saranno ristretti per uscire delle valli
valli e entrare per le tagliature de' monti, allora l'acqua s'ingorgherà nella
largura. baldinucci, 73: imboccatura de' ponti: quello spazio o largura che
che si fa di qua o di là de' ponti, per comodo di farvi passar
la largura delle piazze e l'angustia de' sentieri. fagiuoli, vii-64: ne'
carducci, iii-2-298: tra ferme ombre de' larici /... la vergin pallida
la sua dilatazione, produce la diversità de' suoni. foscolo, xvii-263: a forza
vasti golfi / s'aggira in traccia de' minuti pesci. settembrini [luciano]
larti si fa menzione, ma sempre de' semplici toscani. cuoco, 2-ii-150: ciascun
discendeva in linea retta da uno de' vecchi lussuriosi che volevano confiscare la pudicizia
èvvi abbracciato / con la perfidia il rompitor de' patti / falso interesse, che del
gli atteggiamenti che provano la forza grande de' loro muscoli. c. ridolfi, ii-378
virtù fuor del tuo regno. statuti de' cavalieri di s. stefano, 1-171:
i migliacci bianchi, i bramangieri, de' quali ella faceva... corpacciate,
giunto, / però che c'è de' cattivi dovizia; / grattugia con grattugia
un poco di vitella morbida per amor de' lasagnotti. grazzini, 2-320: come
: come dice l'altissimo nel capitolo de' lasagnotti, ella pare una gran
. molte altre sono le sorte de' cavoli, come cavolo bianco, verzotto,
luciano], iii-2-156: quei lasagnoni de' paflagoni... credevano all'oracolo.
g. villani, 11-28: per diligione de' perugini, gli aretini v'impicarono de'
de'perugini, gli aretini v'impicarono de' perugini presi colla gatta o vero muscia
iii- 152: entrai negli alloggiamenti de' maomettani detti lascari e mi ospiziarono alcuni
il matrimonio dei preti e il lasciaménto de' beni ecclesiastici occupati. 2
sperarne o a temerne, tralascia l'adempimento de' propri doveri, e i consueti riguardi
come 11 vento? 5. caterina de' ricci, 403: io sono nel medesimo
quanto più poterono a fuggire. lorenzo de' medici, i-191: amor, io
, del buccio. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 12-18: noi abbiamo
del suo maestro. 5. caterina de' ricci, 1-267: fu curato [il
lo lascieranno. s. maria maddalena de' pazzi, ii-196: per volerci comunicare il
tornare alla notomia, lasciò il tagliar de' corpi, conciossiaché 11 lungo maneggiarli.
con una prop. subordinata. lorenzo de' medici, 7-145: i'lascio ch'egli
g. villani, 1-24: lasceremo de' brettoni e de're d'inghilterra,
villani, 1-24: lasceremo de'brettoni e de' re d'inghilterra, e torneremo a
le 'mposte [ecc.]. lorenzo de' medici, 7-114: piace in modo
il conforto e l'allegrezza. lorenzo de' medici, 7-116: si volse a me
duca di mena, partì la sera de' ventinove d'agosto. f. m.
rimpiangeva i giorni felici quanto si doleva de' giorni che ora passavano inutilmente per la felicità
bisognò che gli fussero fatte l'esequie de' beni del comune. machiavelli, 1-vii-124
che fu in casa nostra, aveva de' propri risparmi messo da parte quattro o cinquecento
nulla da persona. s. caterina de' ricci [crusca \: di suo testamento
loro viaggio seguendo: e non era de' viandanti chi gli togliesse, infino che dell'
distribuisse tutta la sua sustanzia in cibo de' poveri e lassassesi ardere dal fuoco lo
ii-371: solamente ho lasciato per tira de' loro nemici, acciò che non insuperbiscano.
domestici sapevano esser piena di danari, de' quali di là non portò pure un quattrino
si veggono le greggi e gli armenti de' buoi, de'cavalli e medesimamente delle pecore
greggi e gli armenti de'buoi, de' cavalli e medesimamente delle pecore, andar
. davila, 101: ricchissima così de' beni lasciatile dal padre, come dell'
o prendere croce e pellegrinaggi per indulgenza de' loro peccati. m. villani,
i cittadini ch'erano avviluppati nelle mani de' detti capitani, per li lasci e per
lascio, in meno di due mesi uscio de' panni vedovili e rimaritossi. g.
: dove anticamente ne'testamenti si facevano de' lasci alle repubbliche,...
: ulpiano,... trattando de' lasci dell'oro e dell'argento, ferma
vile componimento, possa agguagliarsi agli accenti de' famigliari colloquii ed imitarli nelle tragedie:
abbia fatto un lassito d'altro che de' suoi mobili. p. del rosso,
e perturbazione di uomo servile. lorenzo de' medici, i-85: [il presente
raccolto e dirizzato in piè da uno de' giovanetti discepoli, il quale le più volte
i-135: essendo già temuto da molti de' suoi e odioso a tutti, tornando
piacevolmente, lietamente. viaggi di nicolò de' conti, 139: in quella città affermò
da le lascivie del mondo. pietro de' faitinelli, vi-11-229 (17-31): lascivie
commedia] si esca alcuna volta fuore de' termini della onestà, doverete pensare che,
la lascivia degli spettatori de' giuochi teatrali. f. f. frugoni
acciò che i corpi e gli animi de' cavalieri si confortassono della lunga fatica.
cagioni conoscere eziandio questa, della lascivia de' vezzi ed atteggiamenti usati oggidì dalle donne.
siano idiotismi familiari del bufi ovvero lascivie de' copisti. 10. plur.
claustrali, 457: egli ritorna alle sozzure de' peccati e alle puzzolenti lascivitadi del mondo
. tanto subito penetra ne'teneri cuori de' giovanetti amanti, che ogni sua lascività
l'amante lascivo non mai si sazia de' brutti piaceri. michiele, i-308:
stesso giardino del monastero e negli occhi de' monaci una lasciva danza di femmine ignude.
. tasso, n-iii-713: intendete forse de' fanciulli e de le giovani donne,
furon mai vaghe e lascive. b. de' rossi, 2-41: l'abito di
con lascivi errori / fra 'l verde crin de' mirti e degli allori. tasso,
gli mostra avanti la via facile e spedita de' piaceri, suoni, canti e giuochi
altro certo non è che 'l sussurrare / de' lascivi amoretti. n. villani,
molli pensieri, onde tu ti penta de' tuoi rigori, sulla tua giusta, benché
-sostant. vico, 5-35: de' medesimi egizi, i quali significarono la
del taglio dei laschi di capalbio a confine de' campi lavorativi di selva nera. lastri
ed è così denominato da peli lanosi de' quali è circondato il colletto della radice
pur troppo grande, talché, per consiglio de' medici, prese in casa ad usare
fastidio, insofferenza. 5. maria de' pazzi, v-69: si affatica al pari
al lassismo gesuitico di lingua e stile de' due antecessori e dei contemporanei e alle
cocchi, 5-1-116: la debolezza e lassità de' canali [sanguigni]...
emaciazione, color florido del volto e de' labbri. d'alberti [s.
era due dì a riposarmi. lorenzo de' medici, il-n: giungendo al nostro estremo
calchi con le piante / le teste de' fratei miseri lassi. fiore, 186-
ne sarei / e eh'i'per man de' mie'sare'ismembrata. petrarca, 331-7
porte del sole passarono e il regno de' sogni: / ivano, ed ecco che
ogn'intomo, / ch'è refrigerio de' sospir miei lassi, / giunse sol cum
da un pron. personale. neri de' visdomini, 449: lasso me, che
, mi torna in martire. lorenzo de' medici, ii-207: ma, lasso a
, i-i-8: dichiarerò le soffi- scime de' miei avversari, cioè a dire parole aviluppate
. piloti, xviii-3-592: come discepoli de' preti e frati noi le impieghiamo [
: è il 'laps de temps 'de' francesi schietto schietto, a cui si
scimmie ognun facea, / laggiù le marionette de' cassoli, / e lassù il mondo
, i-1-8: dichiarerò le soffi- scime de' miei aversari, cioè a dire parole aviluppate
nome; ma lassuso / tiensi, qual de', vapordi stagno umile. 2
, / se lassuso è quanto esser de' gradita, / terrà del ciel la più
misura colla quale essi stimano la portata de' loro bastimenti. la lasta è diversa
: l'aver a consumar quasi il tutto de' miei dì di lavorare, scalpitando le
dalla mia casa agli abituri di alcuni de' miei scolari. tommaseo [s
. [ha] piantati i giardini de' boschi, lastricato di fiori il pavimento de'
de'boschi, lastricato di fiori il pavimento de' prati, ripieno d'acque e di
crescenzi volgar., 11-49: la stalla de' buoi dee esser di rena o lastricata
le volte da basso, a ruina de' stucchi, pitture e altri ornamenti.
, con l'assistenza di detto camarlingo de' lastrici, fare ordinatamente lastricare con buone
, con l'assistenza di detto camarlingo de' lastrici, fare ordinatamente lastricare con buone
tanto coperti quanto specialmente gli scoperti, de' quali evvi in questi luoghi un grandissimo
, che si soglion fare ne'viali de' giardini a foggia di mosaico. 4
1-ii-151: le case di napoli e de' suoi contorni generalmente non hanno tetto,
sotto terra e sotto li profondi cavamenti de' lastroni li legnami delle travi lavorati fatti
quello vendano dentro al lastrone. provvisioni de' consigli maggiori della repubblica fiorentina, 22
ancora il male in cilicia della battaglia de' servi, in molte provincie latamente si sparse
gemiti e piccoli stridi / dal tepore de' nidi / nascosti amorosamente / dentro le
, 240: costui vien contro la legge de' fati, / che non mandan qua
a quella maestà, ben potrebbe servirsi de' modi latenti. tommaseo, 5-293:
latenti sue cure, e gli inganni de' sogni, / e l'improvvise angosce,
campailla, 5-112: spiegar come potrà de' veri effetti / le cause più recondite
il quale più tardi gli dedicò uno de' suoi stupendi carmi satirici. pea,
: la varia polmonia, o infiammazione de' polmoni, or manifesta, or latente.
altra, latentemente, cioè per inavvertenza de' governatori. politi, 436: oscurandovi
o del filamento o del fusto, de' rami, ecc. 12. fonet
nel cavedio o sia cortile del palazzo de' cesari, i pilastri fra le arcate
. baldinucci, 9-v-123: nella chiesa de' canonici lateranensi, nell'ultima cappella,
regolare lateranense, benemerito fondatore dell'accademia de' georgofili in firenze. tommaseo [s
, degli antonini o di altri imperatori de' primi due secoli delltmpero? =
sotterrarsi in essa e piangervi nel resto de' suoi giorni l'infortuhio dell'essere creduto e
pende il duodeno, / ch'è de' tenui intestini il principale, / breve
che i piccoli possidenti sono più gelosi de' latifondiari. = deriv. da latifondo
lati fondi, che sono la rovina de' rustici e borghesi proprietari. fil.
si dicesse per lo avvenire ne la maniera de' sopra detti, sempre sarebbe detto bene
regole della lingua, e se parlate de' latinanti, fate almeno, con buone
, 2-175: si veggono molti epigrammi de' secoli bassi e di sciocca latinità,
secoli bassi e di sciocca latinità, de' quali ogni verso ha la sua rima,
verso resuscitolla e fu riputato un cicerone de' suoi tempi. fagiuoli, v-32: un
versi si cavi la vittoria di pipino e de' francesi, io non so come possa
ed opportuno il marmo di fallerone coll'inscrizione de' tempi di desiderio, la quale non
né sono da escludere tutti i poeti de' seguenti secoli della latinità, e men
da cattedra e togate: / e quelle de' mercanti, / che si contentan delle
'episcopo '), si prese de' vescovadi ben due. pallavicino, 6-1-31:
... in piazza le tavole de' libri venali usati, ritrovò la stessa opera
il verso, e sia fidenzio / mastro de' motti a voi latinizzantisi.
della lingua, quale appare negli scritti de' più lodati latini. 'latino de'
scritti de'più lodati latini. 'latino de' bassi tempi '. 'latino ecclesiastico
mai non impararai se tu non fai prima de' latini gattivi; così dico d'uno
memoria della sua signoria, così appresso de' vulgari come de'latini. a
sua signoria, così appresso de'vulgari come de' latini. a. f.
altra piccioletta luce ride / quello avvocato de' tempi cristiani / del cui latino augustin
compagni per robbare. s. caterina de' ricci, 137: non intendo questo
, anzi il cavallo. p. de' bardi, 1-7-32: dunque vorrà sacripante
empoli, i-21: insino dalla età de' sette anni aveva imparato assai bene a leggere
dello, le regole, e a fare de' latini e pistole; tantoché nel tempo
, 3-28: fin quando io faceva de' latini / il maestro m'insegnò.
: qui bisogna che venghino quei bricconi de' miei compagni, che nella scuola mi burlano
i latinucci che facea fare a pierino de' medici. soffici, i-61: s'intende
più nessuno. al limbo al limbo de' bambini, a fare i latinucci in compagnia
egli che gli spiriti infernali s'abbiano de' nomi più indiavolati di questi? targioni
latistanti a palazzo vecchio e alla loggia de' lanzi '... ma poi che
. m. casaregi, 1-23: fallimento de' mandanti... intendesi seguito,
giamboni, 4-471: sparto molto sangue de' santi per tutta la latitudine dello imperio
come cani; / de l'un de' lati fanno a l'altro schermo;
che, dato delle reni nell'un de' lati della arca, la quale non era
cattive e ventose, o patire freddo de' piedi o umidezza. tasso, 17-13
spade lunghe e ricurve a l'un de' lati. morando, 522: passò con
da un lato all'altro l'uno de' mori. segneri, ii-19: dev'egli
alla coda, nell'uno e nell'altro de' lati del ventre, [quell'animaletto
e metti el dito tuo nel luogo de' chiovi e non essere incredulo ma fedele »
26-126: volta nostra poppa nel mattino, de' remi facemmo ali al folle volo,