non si può così facilmente discemere qual de' due fosse il primo: onde con
altro non è altrimenti venuto il gruppo de' noti danari. manzoni, pr. sp
gruppi informi di carne, da un capo de' quali si stendono per molta lunghezza pezzi
venti,... principale spavento de' marinari. monti, 11-215: s'appiglia
-vincolo, legame sentimentale. lorenzo de' medici, ii-294: amore a tal follia
credo... che egli abbia de' danari, che io ho conosciuti degli altri
in un istituto bancario. provvisioni de' consigli maggiori della repubblica di firenze,
arlotto, 12: quello glorioso principe de' confessori, santo martino benedetto, per
e condizione, per ottenere il perdono de' peccati e guadagnarsi la salute eterna.
lettere e gloriosi all'italia, l'elezion de' quali ha da guadagnare a ciascuno il
, che guadagnò ad annibaie la colleganza de' vari popoli italiani e la gran città
redi, 16-ix-252: tutte le malattie de' corpi son cagionate dalle malinconiche afflittive perturbazioni
perché ha sempre trovata la gagliarda resistenza de' filoni d'alberese. -figur.
di napoli acquistati con le scelerate arti de' tradimenti. parini, viii-177: tra i
da barberino, 1-103: la gente de' cristiani si tornarono indrieto racogliendo la guadangnata
mestiero di vendere a'persecutori le vite de' sacerdoti. gioberti, 6-i-196: partigiani
giusto il poco sopra le molte ricchezze de' peccatori, che desiderare quelli maggiori guadagni
è pazzia spendere largamente in sul fondamento de' guadagni se prima non hai fatto buono
di commercio dei peruzzi, 118: quale de' compagni di questa compagnia mancase danari per
compagnia mancase danari per adempiere quello che de' dare per lo fornimento de la parte ch'
re mettere qualche freno all'ingordigia insaziabile de' mercanti che trafficavano seco il danaro,
pentito assai d'averti unqua creduto, / de' tuoi guadagni sazio e de'tuoi danni
, / de'tuoi guadagni sazio e de' tuoi danni. rosa, 206: proibì
spesa. giusti, ii-224: al fine de' conti è più lo scapito del guadagno
preso nella città di bologna; màndavi de' frati che '1 mantengano e che vi
sempre pensa a qualche infortunio, o de' figliuoli, o della moglie, o
o della moglie, o qualche sinistro de' suoi, sicché l'animo tutto abbia
e nel guado non si fidavano dubitando de' cavalli. dovila, 564:
, / la fa soggetta al variar de' cieli. faldella, iii-120: finito
. brusoni, 2-128: in esecuzione de' vostri cenni ho tentato il guado con claudia
. compagni, 1-27: i nimici de' cerchi cominciorono ad infamarli a'guelfi,
, noi altri, tolta l'accademia de' medici, conversiamo qui con una mandra
x-4-100: oh reggia! oh casa / de' generosi era- clidi infamata / e di
: pose davanti al pensiero la confusione de' peccatori, che, prima idolatri dell'onore
., 3-180: alcuno si è cruccioso de' figliuoli ch'egli ha perduti,.
divide, contra i lamentevoli e infamatori de' cristiani, che diciano l'abbassamento della
s'avaccia, / per far le infamazion de' suoi bu giarde. giov
m. villani, 8-81: uccise venticinque de' suoi baroni,... prendendo
, e sulle sue ceneri peserà la maledizione de' traditori della patria. -sostant
caminando con la lettera delle leggi o de' canoni, vengono stimate intestabili, come
uomini... sempre commendano coloro de' quali parlano, se già non fossono
gli uomini distruttori delle religioni, dissipatori de' regni e delle republiche, inimici delle
i-41: la schiavitù è la sorgente de' più infami delitti. fantoni, i-56:
possente per ottenere particolari soccorsi dalla carità de' fedeli. mazzini, 32-209: saprete
vanghiamo ora a'luoghi del crescenzi, de' quali neppur uno è citato, che
sue ali ne reca il più intollerabil de' mali, la noia. botta, 5-5
italiani si sieno infamemente arricchiti delle spoglie de' loro concittadini: son tutti poveri.
son di tante infamie solo erede / de' miei primi rimaso, che, s'io
atti tali impudici che secondo l'usanza de' paesi cagionino l'infamia. beccaria,
pubblica disapprovazione, che priva il reo de' pubblici voti, della confidenza della patria
]: onde caddono in grande infamia de' fiorentini. lapo da castiglionchio, 15
infamiato per usuraio e per imbrogliatore. de' sommi, 18: chi ama l'onore
nerli, 74: secondo il costume de' fanciulli fiorentini, facevano a'sassi,
cristiana pianse amaramente quando vide crearsi legislatori de' buoni costumi uomini infangati per l'interesse
leti, 4-230: alla felice condotta de' suoi interessi, e soprattutto del maritaggio
nostra intenzione è questa eziandio, se de' fanciulli infanti domandi, i figliuoli, le
ancor, quando vaghezza il prese / de' nostri canti. leopardi, 32-184:
bisogna darsi ad intendere che l'amore de' figli venga da forza naturale ignota e
voci ed il tumulto / e il furor de' fratelli / duellanti ad uccidersi.
aveano ardire di far male nella infanzia de' loro magistrati. paruta, 2-2-112: le
dalla fondazione della città fino alla cacciata de' tarquini ed al primo consolato...
g. capponi, 5-246: la comodità de' porti e la brevità de'tragetti nelle
la comodità de'porti e la brevità de' tragetti nelle vicine isole... rendeva
infagonato. s. maria maddalena de' pazzi, ili-m: fece segno di
grandissimi elogi per la cura degl'infarcimenti de' visceri addominali. = deriv.
romana opera e senno / all'occhio de' veggenti si sequestra / dalle quisquiglie onde
.. s'erano rimesse tutte le robe de' creati ancora infardellate. spettacoli della natura
(una vivanda). lorenzo de' medici, ii-291: la pazzia è chi
consapevole delle cagioni e fini delle deliberazioni de' prencipi, persuadendomi che del- l'arti
per l'infastellamento di molte sentenze cavate de' più gravi autori. =
... [aveva] egli de' suoi rami da infastellarne i più grossi
dello stesso male non ammette i consigli de' medici. infastidire, tr.
determinata azione). s. caterina de' ricci, 453: quanto a bernardo,
giorgio dati, 1-198: l'arroganza de' soldati... aveva infastiditi gli animi
... pareva che tacitamente la rimproverasse de' suoi amorosi deliri. loredano, 2-i-43
di rado... a motivo de' geloni che ho ai piedi e che m'
. tosto si saziano e si infastidiscono de' lor piaceri. lombardo, 4-ii-165:
: orsola s'infastidì. la monotonia de' rumori... le dava al capo
: dubitiamo che iddio non sia infastidito de' peccati degli uomini. guicciardini, iii-161
mi sta sul cuore fino l'odore de' cavalli, il canto delle cicale, quello
): è così irritato, così fuor de' gangheri, così stucco delle villanie di
-con riferimento a dio. lorenzo de' medici, ii-119: del tutto creator,
chiabrera, 1-ii-235: l'infaticabil mano / de' fier ciclopi. b. corsini,
dell'infanzia e le roride melanconie / de' fluenti anni nel corso delle acque /
scorse la terra con l'infaticabilità de' suoi passi. foscolo, v-387: i
di storia onde veniva a resultare l'organismo de' suoi secoli. =
da gittare via. s. maria maddalena de' pazzi, iii-42: sono quel sale
figliuolo. d. bartoli, 2-1-188: de' tre, che dicemmo essere spaventosi alla
: l'anno che seguitò 1588 fu de' più infausti che mai vedesse per molti
i pianti spande, / vittima infausta de' paterni voti. fantoni, ii-90: il
i-2-9: volendo scolpare ed esaltare uno de' pontefici più infausti alla cristianità, caricò
cristianità, caricò d'ogni infamia uno de' più rispettabili scrittori ecclesiastici.
nel fosso del panigrà sotto li ridotti de' turchi, e ne fecero stragge considerabile.
divina che le mostra gli scogli infausti de' peccati e le addita il viaggio verso il
fin ora. varano, 1-240: nullo de' nocchieri ancor più arditi / fra i
. siri, iii-1062: le contentezze de' suoi buoni sudditi restavano amareggiate dall'infecondità
, 811: tra le più pericolose insidie de' suoi sudditi degeneranti e infedeli, sempre
vettovaglia a'marinari insino che siano in terra de' cristiani, dove possino avere ricapito.
tasso, 20-71: da quel lato de' pagani ^ il campo / irreparabilmente è sparso
.. a infedeltà postali la mancanza de' suoi scritti. 6. assenza di
infelicissimo in questo mentre era lo stato de' mantovani, i quali, oppressi dall'
de le persone misere et incaute / de' viandanti e d'infelici naute. tasso
la sua condizione è volgare, lo stato de' suoi genitori infelice. da ponte,
provocò... la ingenita fierezza de' turchi. bicchierai, 326: malattie
1-ii-408: l'infelicità è la somma de' dolori rimasta dopo la sottrazione della somma dei
baldi, 319: per la ragione de' contrari, le dignità mal collocate è
ravvegghino. dovila, 608: per infelicità de' tempi e degl'impedimenti che vi son
, 2-30: separata, per l'infelicità de' tempi, dallo stato, la religione
: la legge del mondo, dandoci de' diritti per esser felici, non ce ne
e chi altro ti precipitò dalla sommità de' veri dogmi nel profondo di miserabili errori,
donna infemminir l'uomo, la severità de' costumi essere il palladio della libertà.
ente ideale non è un'inferenza necessaria de' suoi principi. s. spaventa,
naturali filosofi, per la vertù e influenza de' corpi superiori, gl'inferiori e producersi
: non fu in lui inferiore l'onestà de' costumi e la bontà della vita all'
qualcosa: di uguale pregio. lorenzo de' medici, i-22: pare con assai sufficienti
]. leopardi, v-61: la confessione de' propri mali non cagiona pietà ma piacere
vincere o la inopia o la inferiorità de' mezzi, si mostra la potenza dell'
la grazia venire inferita per la via de' sensibili segni. saba, 440:
viva voce riprovare la calunnia loro. lorenzo de' medici, i-19: essendo l'armonia
delle conseguenze che tutte inferivano l'annichilazione de' francesi in spagna. s.
pres. di infermare), agg. de' popoli, o almeno ad infermarli.
antiche e delle recenti dirittamente disputare de' remedi delle rie infermitadi, nazioni
. - anche di animali. fermare reiezioni de' provinciali. magalotti [tommaseo]:
. (47): a coloro, de' quali era la moltitudine ineargomenti avversari;
estens.: issato, spiegato. de' serventi. s. degli arienti, 1-359
memoria o l'occupa alla considerazione opportuna de' per sua pietade / la nostra
accompagnato la salma di un tenente contini de' topografi morti ieri all'infermeria. d'annunzio
e degli usciti, ed al libro de' morti. a. cocchi, 4-2-202:
presentemente son chiuse a cagione dell'infermità de' vaioli. -scherz. persona inferma
tommaseo]: la prego di dargli uno de' più amichevoli saluti, a nome dell'
e ordino così dele mie cose e de' miei beni, e fonne testamento in
insieme s'awentava a'sani. lorenzo de' medici, i-78: sogliono comunemente tutte le
. soldani, 1-163: la mente de' mortali inferma / qualunque cibo nell'umor
questa febbre mi pigliava, mi cavava de' sentimenti; onde io maledivo mantova, e
ci ha perciò tuttavia luogo la regola de' contrari. -ant. che è
fango e tra l'obliqua / furia de' carri la città gir vede. -per
de la vedovella? ove l'età decrepita de' genitori, o l'inferma de'figliuoli
decrepita de'genitori, o l'inferma de' figliuoli? leopardi, 3-162: almen si
siàn presti a variar disegno! pazzi de' medici, 95: o anima inferma,
abbondano fra'cristiani di coloro nel petto de' quali non è solamente languida la
: udrai da quelli, / che ciascun de' mortali all'altro è pari:
monti, x-2-520: deluse così le speranze de' miei puri fratelli, che a tutti
, i-35: ordinò un sommo sacerdote de' patrizii, il quale fosse sopra tutti e
elio pose sopra gli sacrifìcii infernali e de' morti. 8. macchina infernale
, scendendo dopo la morte alle anime de' defunti, patì le pene infernali.
capelli di lei e nelle cilestri profondità de' suoi occhi... interna, scor-
13-58: la sete è il pessimo de' mali, / però che di giudea
omero ci han detto degl'inferni e de' campi elisi, non è altro che
in giù volse. s. maria maddalena de' pazzi, i-250: o dio perché
. vasari, i-693: nella chiesa de' monaci degli angeli [fece] un
di donne colle parole delle taverne e de' bordelli. proverbi toscani, in: l'
diritto a regnare anche per l'umanità de' suoi studi, e per le sue
: inferociti nel male e nelle prosperità de' successi, vanno pensando come pos- sino
9-2-153: osservato più da vicino uno de' due earaqolaq da lui chiamato all'inferriata,
monesi] la pigrizia infracidendo per infertade, de' suo'luoghi riposti è posta in piato
d. bartoli, 2-4-149: un de' padri gl'infervorava di dio con un efficace
: vorrei che tu accendessi gli animi de' miei ascoltanti e gli infervorassi ad unire la
/ per lo ben, per l'onor de' servi e amici, / e gli
. infervorato. s. caterina de' ricci, 469: chi ha poca devozione
il core / con cui possa narrar de' memorandi / gesti de'sommi eroi fatti
con cui possa narrar de'memorandi / gesti de' sommi eroi fatti sì grandi. arrighetti
che essa subitamente non abbia molti amadori, de' quali alcuno con la sua bellezza,
soggiornasse e vernasse invano, per infestamento de' guelfi di firenze. boccaccio, iv-105:
le frequenti veglie per gli continui infestamenti de' turchi con gli urli, col cannone.
in matrimonio fui addomandata; ma poi che de' molti uno, a me per ogni
paoletli, 3-32: una gran parte de' nostri terreni sono oramai infestati da'succiameli
. — anche al figur. lorenzo de' medici, ii-39: talora un vento sì
e corone, il più infestato nido de' barbereschi. gemelli careri, 1-iii-122:
11-53: gravoso agli amici, infestatore de' quieti, ingrato de'benefici. buti,
amici, infestatore de'quieti, ingrato de' benefici. buti, 1-784: la
112: sceniti nomadi e sceniti infestatori de' caldei. buonarroti il giovane, i-527:
stata tenuta per l'addietro inespugnabil refugio de' barbari infestatori de'nostri mari),.
l'addietro inespugnabil refugio de'barbari infestatori de' nostri mari),... compiuta
stazion di barbarossa. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 10-38: perché
i mari] da quella vergognosa infestazione de' pirati africani. gioberti, iii-187: le
. d. battoli, 43-4-134: de' nostri ventotto niun ve n'ebbe che
ognor l'aspra ed infesta / furia de' brandi, sì ch'a poco
dottrina non essere manco infesti alla potestà de' principi temporali che alla autorità de'pontefici
potestà de'principi temporali che alla autorità de' pontefici romani. tasso, 19-2:
io vissi, al gregge infeste / de' lupi ingordi le bramose canne. goldoni,
contrario a fabio, quanto minuzio maestro de' cavalieri era adverso a'savi consigli di fabio
infesto uscirò a pena dati gli esami de' miei scolari. -figur. che
volgar., 6-112: epicrate fu prefetto de' rodiani, a guardare il mare di
infesta e cieca e falsa opinione / de' miseri mortai, che il pensier loro /
inobedienza paravan loro davanti la poca osservanza de' loro antichi privilegi. tasso, 2-83:
'l mal seme che la terra infetta / de' barbari omicidi andrà disperso. l.
quivi all'intorno, sicché gli abitatori de' loghi circonvicini cominciano a diventare gonfiati e
muratori, iii-107: la maggior parte de' fornai s'infettò pel concorso di tante
una colpa, di un vizio. de' sommi, 35: non si dovrà biasimare
, di non essere infetto nel sangue de' giudei o d'altri infedeli. monelli
altrui che a se stessi. lorenzo de' medici, ii-69: miserere alla figlia
per l'infetto e stolto / varco de' sensi a penetrar nel cuore. fogazzaro,
il fondamento e quasi la comune origine de' dialetti antichi. fogazzaro, 5-24: era
infezione d'aria e con grand'utile de' seminati. g. averani, iii-250:
botanici dichiarano l'infezione di una pianta e de' suoi prodotti. -figur.
: sono... alcuni morbi propi de' luoghi e quasi nati con esso loro
malattia, infermità. s. caterina de' ricci, 117: come la sa,
questa infezion di fuoriusciti, per artificio de' quali sono fomentati. g. bentivoglio,
oliva, 1-2-130: l'abborrimento che provate de' sani pareri e l'avversione che sperimentate
menti, e non dalla insipidezza de' loro consigli. 6. infirmazione
risoluzion vostra infiacchir deve, / anzi accrescer de' fretta alla partenza. baretti, 6-42
gozzi, i-25-23]: quell'antica gloria de' dottori di parigi in effetto si è
de gli occhi, dell'aver febbri o de' sogni e dell'infiamento delle viscere
supponendosi produttrici degli infiammamenti le focose particelle de' liquidi, co'soli refrigeranti si doverebbon
suo splendore. s. maria maddalena de' pazzi, ii-360: o non ci sono
carducci, iii-3-274: sotto il velo de' pampini i gemmanti / grappoli infiamma e
, ch'un caldo affetto / anco de' servi il nobil petto infiamma.
che ebbe / il divino platone già de' poeti, / e del furor che gl'
il vicino, e combatte. il suon de' ferri / pe'deserti dell'aria iva
: con ciò sia cosa che il die de' comizi, cioè dell'entrata della segnoria
che mio figliuolo m'abbia fatto uscir de' gangheri. canteo, 109: gli
bartoli, 2-3-29: assistervi alle celebrazion de' divini misteri e delle sacre solennità e
suono del tamburo s'infiamma il coraggio de' soldati. pananti, i-329: io seguo
con tale strepito che intronava l'udito de' popoli quivi radunati, appena s'intendevano i
i pericoli che possino accascare nel goder de' vostri amori. parini, giorno,
colo maggiore molestate da'svizzeri; la plebe de' quali, infìammatissima che il re di
v-439: né voi avete punto bisogno de' miei ricordi o conforti, essendo per
. soderini, ii-291: le vette de' roghi stillate a bagnomaria giovano agli occhi
infiammate agli orli e arrovesciate come quelle de' piloti che navigano per mari ventosi.
tolse dalle mani del medico, nel corso de' quali vaneggiò, delirò, divenne furibonda
odori, dolcezze, infiammazioni. corona de' monaci, x-4: la frequente orazione
: la frequente orazione spegne la infiamazione de' vizi. -passione amorosa; innamoramento
non avendo opportuno esito ed essendo fuori de' suoi proprii vasi, si ritiene, congela
, 4-510: maioremente contento della licenzia de' gentili che infiato per desiderio d'essere re
carducci, iii-3-288: o severino, de' tuoi canti il nido, / il covo
canti il nido, / il covo de' tuoi sogni io ben lo so. /
non vi ritornar senza fornire / impero de' troiani ingiusto e infido. s
grossi, ii-218: come leena, che de' figli al nido / stormendo approssimarse oda
, 59: questo popul tutto / de' moschi, quando ascolta / il nome sol
anteposero la libertà in questo aspro rifugio de' monti alla servitù ne'fecondissimi piani.
il carattere del machiavelli e l'opinione de' posteri; né v'è scrittore italiano
12-246: quando più infierivano le persecuzioni de' vostri governi contro gli esuli..
di luciferi infieriti che erano prima contro de' padri e della nostra santa legge, pare
gli oppressori della bontà mostri più detestabili de' leoni scatenati, de'leopardi infieriti e
mostri più detestabili de'leoni scatenati, de' leopardi infieriti e de'draghi velenosi. giuglaris
leoni scatenati, de'leopardi infieriti e de' draghi velenosi. giuglaris, 4-75:
si ve- desser espressi gli orrendi cruciati de' dannati infelici? alfieri, 6-142:
, 2-4: leone imperadore e teodorico re de' goti... lo stato de'
de'goti... lo stato de' romani e dello 'mperio molto infie- boliro
tosto a pisa rapportate, gli animi de' cittadini già infieboliti si rac- confermarono.
... ed infievolito entro vezzi de' piaceri. f. rondinelli, 1-10:
2-6: i lucchesi, infievoliti per molti de' loro morti nella battaglia, non ardirono
battaglia, non ardirono disdire alla richiesta de' ghibellini. belli, 178: [
sostenere nel tempo stesso la causa ingiusta de' corciresi. guerrazzi, 1-340: né
della diversità delle cose e della similitudine de' coraggi e della fierezza, di buonarità,
pedantesca violenza che non avessi fatto prima de' quindici anni. palazzeschi, 3-30: infilava
e'detti libri così fatti per ciascuno de' detti rettori, compiuto el loro officio,
di questo ribaldaccio / ch'egli arrostì de' moricin la notte, / eh'gl'infilzava
e m'infilza là sul libro / tanti de' dar. 2. passare da parte
del giovine infilzossi / da l'un de' fianchi. b. davanzali, ii-76
macerare, / attendendo a 'nfilzare / de' paternostri con gli altri romiti. aretino
uominacci... presto vennero a infilzarmi de' complimenti portoghesi e spagnuoli che non fìnivan
felici coloro / ch'assisi in mezzo de' loro alti scanni, / gravi di
g. villani, 11-28: per diligione de' perugini gli aretini v'impiccarono de'perugini
diligione de'perugini gli aretini v'impiccarono de' perugini presi colla gatta o vero muscia
e'sieno tenuti fargli registrare da uno de' loro cavalieri ne'prenarrati libri. f
parte a parte, trafitto. pazzi de' medici, 169: la natura ordinato ha
l'altro, dubitai se questo fosse de' padri cotanto antichi. -mescolato,
del mal uso ch'egli ha fatto de' pronomi,... se a me
infimitade della superbia. s. maria maddalena de' pazzi, ii-336: bisogna che ancora
e umilissimo sono li precordii. statuti de' cavalieri di s. stefano, 1-51
comparativo). tolosani, 1-1-20: de' due colliri è proprio loro offizio /
loro immunità. s. maria maddalena de' pazzi, ii-349: si cominciò dall'ultima
discernere, a ciò che la loquacità de' tristi non abbia il sudore e le fatiche
tristi non abbia il sudore e le fatiche de' buoni a denigrare. tasso, 5-38
non poitarono nessun cambiamento notabile nella sorte de' nostri personaggi. finalmente nuovi casi,
l'ascoltamento degl'infimi, la rettitudine de' decreti e la spedita diffinizione delle cause.
da la considerazione di questi infimi artifici de' mortali a la contemplazione del magistero divino
in amaressa e in periglio. meo de' tolomei, vi-n-45 (17-4):
, simulazione, inganno. pietro de' farinelli, vi-n-211 (5-10): tutto
, 1-iv-229: [le] razze de' cavalli... riescono di grande spirito
aver molto potere su la vivace mobilità de' loro pensieri. niccolini, iii-56:
in questa parte al * dissimulare 'de' latini, e noi diciamo * far le
i fiorentini, sentendo i maliziosi agguati de' pisani, infinsono... il
; il quale infingentemente investighi la volontade de' troiani. tommaseo [s. v.
il quale infingevolmente investighi la volon- tade de' troiani. brusoni, 9-1: confidatogli in
volle mostrare d'essere preso dalla bellezza de' luoghi della città... e
maniera che nessun altro ne l'infinità de' secoli potrebbe tanto superarlo. -profondità
lo studio vostro di compiacervi dell'esame de' vari stili usati dagli scrittori, essendo questo
-vivamente, fervidamente. s. caterina de' ricci, 460: vi rimando la vostra
fa i rapporti tra le quantità per mezzo de' rapporti fra i loro elementi, i
domma di creazione, né dall'infinitesimo de' matematici. 2. per estens.
io ho ricordata una sola infinitesima parte de' vostri meriti. foscolo, iv-449:
, ed è bene uno scandalo cotesto de' pusilli, e de'pusillanimi, e (
uno scandalo cotesto de'pusilli, e de' pusillanimi, e (se puote dirsi
, e (se puote dirsi) de' minimi infinitesimi. foscolo, xvi-428: il
il quale nasce dall'uso poco opportuno de' verbi che infinitivi sono stati chiamati.
infiniti dei. s. maria maddalena de' pazzi, ii-196: per volerci comunicare il
infinito il numero de le figure e de' corpicciuoli che non posson esser divisi,.
le quali si causano dai superfiziali stremi de' corpi ombrosi posti in essa. galileo
diciotto secoli lontano, / sul lido de' miei tempi un'infinita / turba ch'io
ogni spiacevolezza che potesse avvenire agli occhi de' riguardanti. guidiccioni, 4-74: la gentilezza
ogni parte di voi. s. caterina de' ricci, 159: li meriti di
la sola negligenzia del generale finì il nome de' mer- saburi. b. segni,
hanno chiamata senza termine, fu usanza de' greci prima, poi de'latini, e
fu usanza de'greci prima, poi de' latini, e finalmente de'nostri,
prima, poi de'latini, e finalmente de' nostri, i quali 'il vedere
-vivamente, calorosamente. s. caterina de' ricci, 222: ringraziovi infinite volte
, infinitissimi canaletti costituenti la fabbrica de' reni. baretti, 6-17: vidi.
e i beni, ponendo nell'ordine de' beni il destro, il maschio e 'l
galileo, 4-2-307: tutti i caratteri de' numeri, che finora hanno scritti tutti
l'infinito volve; / essa è de' peccator fidata scala. aretino, 10-17
la gente del re ruberto con quella de' fiorentini... per costa fedirò alla
compagnia ch'a lui piacque infino fuori de' suoi confini. boccaccio, dee.,
9-1-90: io mi farò dal ringraziarti de' vostri bellissimi versi inviatimi, i quali infin
, la crudel vendetta che vuoi fare de' giudei. -seguito dalla prep.
per, con valore intensivo. lorenzo de' medici, 5-22: lasso me! ch'
boccaccio, viii-3-201: infìno a'tempi de' primi imperadori era roma ripiena della feccia
volgar., 11-28: i bastardumi de' ramucelli... conviene che sien
a l'alteza de piè 32. lorenzo de' medici, ii-238: il * flusso
mancati,... se il puzzo de' corrotti corpi penetrato a'vicini non avesse
magalotti, 23-20: infin nelle tavole de' pubblici alberghi, non si fa altro
]: credono facilmente alle misteriose infinocchiature de' ciarlatani della piazza. = deriv
: era la notte degl'imbrogli e de' sotterfugi. [ediz. 1827 (138
li quali infinti d'andarsene dal lato de' romani, andaro a'consoli.
a non consapevole, l'infinte parole de' greci. giov. cavalcanti,
infinto di poter velare a gli occhi de' nemici il languido e deplorabile stato nel
di viole. caro, i-275: con de' fiori in grembo faceva ghirlande.
faceva ghirlande... poscia si tiravano de' pomi, s'infioravano le fronti
fazio, iii-22-15: trasse gli uccelli fuor de' caldi nidi, / a cantar per
il talamo augusto colla florida primavera de' vostri amenissimi 'ngegni. cesarotti,
che i fiori partecipano d'alcune sensazioni de' viventi. passeroni, iii-114: facciano,
, 9-107: trovavano gli antichi filosofi de' bei documenti nel loro omero e in
riverito. leopardi, i-1518: gran parte de' cinquecentisti, toscani o no, prosatori
nappo cristallino in coppa d'oro / de' tesori di bacco oggi arricchito / con gentile
reai donzella. varano, 1-3: stanco de' miei corsi tristissim'anni / sul colle
. lemene, i-396: ei gode de' miei carmi, e loro poi /
ecc., cioè che si pasce de' fiori, o vero s'informa di fiori
.]: 'infiorazione', la disposizione de' fiori sulle piante. = deriv.
usata da taluni per indicare la disposizione de' fiori sulle piante, ed anche la
sulle piante, ed anche la disposizione de' frutti o d'altre parti che cooperano a
1-43: chi puote infirmare la mente de' servi di dio, la quale è certa
la forza degli argomenti, il valore de' documenti, l'autorevolezza delle parole. carducci
infirma tutta l'opera d'annunziana e quella de' suoi settatori, essendosi fatto pagare l'
infìsimire / e dentro al suo cervel far de' lunari. = denom. da fisima
giusti, ii-527: la bassa gente de' lettori, degli scriventi e di quelli
lontana arpa, scorrente / sulle penne de' zeffiri; soave / e mesto al
si sia voluto 'dalla infistolita ostinazione de' due fratelli, dalla quale tuttavia nasceva
suo nome di esser descritto neu'immondizie de' lupanari e non tra le geneologie de'
de'lupanari e non tra le geneologie de' regnanti. viotti, 10-226: alza il
abbandonarmi alla ventura, nel rapido infittire de' germogli. tecchi, 5-87: ha
acciocché, vedendosi così privato della compagnia de' santi, la inflazione della sua mente
cavalca, 16-1-81: ai preghi de' quali, quelli, stando immobile e
o licoride, non mai ti pieghi / de' carmi al suon sensibile, / invan
accenti, degli spiriti, delle inflessioni, de' tuoni, delle aspirazioni e d'altri
che molto lodatamente s'avanzasse e nella proprietà de' vocaboli, e nella facilità della pronunzia
parini, 870: le dieci coniugazioni de' verbi, cioè de'baritoni e de'
: le dieci coniugazioni de'verbi, cioè de' baritoni e de'circonflessi, si ridurranno
de'verbi, cioè de'baritoni e de' circonflessi, si ridurranno ad una sola,
di declinare i nomi e il coniugare de' verbi. 5. disus. segnare
fame e la sete infliggevano li corpi de' nimici. = voce dotta,
moltiplicità delle penne, che come ostetrici de' secoli, parzializando per lo più ne'parti
diverse, secondo la natura delle torbide de' suoi influenti; ma domina generalmente l'
persuadeno che la influenzia delle stelle e de' cieli possa tanto in noi che siamo
naturale senza comparazione aopera agevolezza e leggerezza de' movimenti. savonarola, iv-472: le
. d'annunzio, iv-1-96: già uno de' suoi maggiori, giusto sperelli, aveva
una tossa con freddo, che, de' cento, e'novanta dentro e di fuori
infingardo a rispondere a la vostra lettera de' 9 del passato, se ora catarrosamente vi
non estende la sua influenza più oltre de' confini dell'autorità, che le dà il
generale influenza in tutti i vizii, de' quali ella è originale principio e cagione
questo modo più efficaci sono i movitori de' cieli, moventi le forme a movere
: se el zodiaco, che è strada de' pianeti, non fussi torto e obliquo
antichi auttori, che osservarono le influenze de' segni del primo mobile, come seppero discernere
era] imbrattate le mani del sangue de' russi, né influito né concorso nelle
che il calorico influisca anche nella vita de' vegetabili lo dimostrano abbastanza i poggetti delle
marino, 5-45: il più bel de' sette lumi erranti / hai potuto invaghir
, delle dodici case del cielo, de' circoli massimi, de'gradi lucidi e
case del cielo, de'circoli massimi, de' gradi lucidi e tenebrosi. fogazzaro,
espone da santo ambrogio del fervore copioso de' beati dallo influsso dello spirito santo.
uffiziali, poiché questi sentirono da un de' francesi che non d'altro trattavasi se non
patrizi, 629: questo ineffabile processo de' verbi e de'parlari da sommo ad imo
: questo ineffabile processo de'verbi e de' parlari da sommo ad imo, recò
m. villani, 3-37: quello infocaménto de' vapori, o cometa o asub che
fare infocare case, per tenere alla bada de' fuochi i cittadini. rosaio della vita
: mandò lavorar tre ferri, ciascun de' quali formava... una terza
le fantasie e co'desiderii finché stanca de' suoi sforzi l'abbandona al cruccio e
infocava. ciampoli, 24: or de' miei voti il zelo / di sdegno pio
rezzonico, xxiii-243: vidi le fabbriche de' vetri a me notissime, e sempre
becco corto e grosso. b. de' rossi, 2-24: un manto d'un
2-184: però vedete il mondo infocato de' mali simile al ninfemo. sermini,
avere le viscere infocate, come quelle de' serafini, per offerirvi degno tributo di
vivide / fonti, all'ameno / rezzo de' lauri, / al ciel sereno,
grolia nostra, e degli angioli e de' santi, da dio infondente nelle creature
particella pronom. s. maria maddalena de' pazzi, ii-202: esso gli faceva
nell'oceano. s. maria maddalena de' pazzi, ii-350: la seconda ierarchia
-assol. s. maria maddalena de' pazzi, iii-131: io veggo derivare
ciel non poggi. s. maria maddalena de' pazzi, ii-370: el padre infonde
volgar., 11-34: per la superfluità de' cibi alcuna volta li giumenti s'infondono
italia odono l'eco / che al par de' carmi fe'dolce te rima.
volgar., 67: secondo te misura de' suoi desideri esso altissimo arrecando seco doni
n-ii-279: è verisimile che co 'l lume de' cieli s'infonda ne'corpi inferiori alcuna
, 1-iii-19: tu che nel petto de' mortali infondi / soave il suco degli
te trafiggi. s. maria maddalena de' pazzi, ii-393: o se potessi infondere
ci viene infusa nell'animo dalla bocca de' letterati. pallavicino, 1-215: alla
, partecipazione. s. maria maddalena de' pazzi, iii-167: mirabile sei,
la infuntura desciende ai piedi, tolli de' sermenti e pone sopra la terra mundata
.. senza inforcar i verbi sulle punte de' periodi. 2. per estens
. moniglia [tommaseo]: dettato de' fanciulli, inforcare, cioè tralasciare la
d'un'albero, sortendo la capelliera de' suoi rubellati disegni per capestro delle sue
egualmente permesso... prevenir l'occupazione de' passi importanti, de'ponti, delle
prevenir l'occupazione de'passi importanti, de' ponti, delle inforcature de'monti.
importanti, de'ponti, delle inforcature de' monti. 4. sport. mossa
avere di suo né meno i nomi de' figliuoli suoi: tanta e sì stolta
adattare, acconciare, accomodare. lorenzo de' medici, i-65: amore il bianco dito
ei si desta e si rimette / de' mendicanti a la discreta aita, / e
supremo lama, secondo il credere pazzo de' tibetani, era passata ad informare il
l'anime e gl'intelletti degli ascoltanti o de' leggenti. tasso, 13-53: spenta
: rapida innanzi passami la torma / de' molti scritti, in cui sbagliai fors'io
, i rapporti sociali, l'indole de' popoli, modificano ed informano l'arte
vi ragioneranno e informeranno a bocca. lorenzo de' medici, i-258: al dolce tempo
dalla propria forma. breve dell'arte de' calzolai di prato, 23: sia licito
elle si fabbricarono ancora il corpo carnale de' sangui materni. p. f. giambullari
fanno, ad instanza e per interesse de' loro maggiori, certi processi secreti con tra
informata di carità. s. caterina de' ricci, 393: dio...
ardenti, e non informati della potenza de' liberti, si ridevano che quel capitano
87: subito spedì a londra uno de' suoi servitori ch'era il più antico e
, 1-iv-39: io non sono informato de' rigori dell'inverno se non per la
per se stesso, o per mezzo de' suoi ministri, acciò desista e le
, e di vedere e rendersi informato de' costumi e qualità di nazioni straniere.
dio impressa di virtù informatrice dell'anima de' bruti e delle piante. 2
m. villani, 3-6: i rettori de' tre comuni di toscana, per l'
vere, tuttavia gliele rappresentano ne'più de' cristiani in forma sì languida ch'egli,
ogni favore possibile perché conséguiti qualche remunerazione de' suoi danni. vinta, 4-ii-129: mandole
, che si dee portare al magistrato de' pupilli, non fu copiata ancora?
, il miglior tempo del mondo prendendo de' modi di calandrino. ramusio, iii-251
acerbo (un frutto). lorenzo de' medici, 1-2-87: i picciol frutti ancor
forse da taluno attribuirei alla gracilità e imperfezione de' loro organi ancora informi. lanzi,
viene a poco a poco allo scrivere de' tempi macedoni. g. capponi,
codice stavano i breviari, informi compilazioni de' secoli barbarici. carducci, iii14- 53
i e su la trepidante / fuga de' greggi e de'pastor da l'alto
su la trepidante / fuga de'greggi e de' pastor da l'alto / corruscante tonante
overo otto giorni, secondo la quantità de' lavori che son stati infornati.
cuocere alla prima infornata. p. de' bardi, 1-3-35: duo infornate di pane
, una spezie di legume della grossezza de' medesimi. savarese, 116: vi
la chinata terra e 'l gran profondo / de' fiumi, con lor ordine discorsi,
di vino che tu abbi lasciato nel fondaccio de' tini. idem, i-533: e
avanti / in soccorso del suocero e de' frigi / s'era a troia condotto
suo bello ed ornato parlare, sì eziandio de' suoi infortunati casi, così cominciò lo
1-381: per contrario o infortunatissimo influsso de' cieli o per pessima educazione o comunque
devreste dolervene; o dolervi solamente de' miei infortuni, i quali sono stati
fedele che di vedersi separato dal numero de' figliuoli della chiesa. gioberti, 6-i-14
. francesco da barberino, iii-306: de' tuoi subiecti penserai spesso / che non
poi dal tempo inforzate e dalle rose / de' giardini sabei fatte odorose.
alterarsi; turbarsi, rattristarsi. giusto de' conti, ii-25: come intorno il fuggitivo
cortesia, dove agli altri è infuscatrice de' vizii, a lui fu manifestamento di aguati
né bastevole difesa. viaggi di nicolò de' conti, 140: i membri virili
morso strangolando or queste or quelle. lorenzo de' medici, ii-35: quivi era d'
terra, e la speranza / che perdean de' reami a cui chiamate / eran dal
, continuando trenta dì, le chiese de' beati apostoli santo pietro e santo paolo,
infra 'l giorno, nella lusingherà tomba de' sensi, e vicino sempre a corrompere.
ben vi dovrite -infra lo cor doliri / de' mie'martiri. bonagiunta, xxxv-1-265:
miglior perfetto / dal favor manifesto era de' volti. davila, 160: rimasero morti
termine, o lasciar renzo in guardia de' due birri, e correr dal capitano di
inviolabile, fu a'dì nostri spogliato de' sacri volumi,... lasciati a
folte e grosse pietre / per resister de' freschi venti all'urto, / votando
[la vecchia] i denti; / de' quali ha tutto dì nuovi tormenti,
20-17: or non possono infracidire i corpi de' ricchi, se non s'involgono in
la data retta linea ab come uno de' suoi dati lati, così componeremo noi
la straccu- rataggine o il poco sapere de' medici, o fusse pure la malignità
sin al buono. s. maria maddalena de' pazzi, i-230: vedevo che essa
con que'loro sì lunghi panegirici a molti de' rimatori toscani antichi. alfieri, 6-269
potrà non essere nocevole al- l'uscimento de' mestrui, in rovesciando sull'utero quel
... cotanto sfibrate che la generazione de' sieri medesimi cresce strabocchevolmente. de sanctis
stiuolo. papi, 2-1-1-12: a grado de' nobili più ricchi, più ambiziosi e
le sue capre lodando, e seco corona de' monaci, 93: molte volte nell'offerere
ag- negli ambasciadori del legato e de' fiorentini. passavanti, giugnevano gli
ingelosire la spagna io m'inframmettessi de' tuoi fatti in male, sarei da ripren
l'infausta traslazione, per l'infrancesarsi de' papi da una parte, e per
, 16-i-n: con alti picchi / de' mazzapicchi / dirompetelo [il ghiaccio],
vedere la nostra gioventù a quel giuoco de' pugni, dando e ricevendo le picchiate
suo legno infranto e monco / e tarpato de' remi, in vèr la terra /
date, tosto gl'ingrassano. lorenzo de' medici, ii-320: il bello è.
calpestate, e rimescolata l'intera massa de' fichi infranti, ne fanno mediocri focacce.
, i-39: talora maggior uso fu fatto de' pezzi e degl'infrantumi [de'buccheri
fatto de'pezzi e degl'infrantumi [de' buccheri], che de'vasi ben saldi
degl'infrantumi [de'buccheri], che de' vasi ben saldi ed interi. bertola
le volte però che per la malignità de' tempi contrari non si fosse po
esteriorità non sono altro, a paragone de' suoi fregi interiori, che nastri che
infrascare la verità delle bibbie colle frenesie de' poeti. rosmini, 2-41: gl'
. lollio, 1-3-8: le donne de' nostri tempi sen vanno su'carri trionfali
se le doti loro e le facultà de' mariti consumano in breve tempo. brusoni
imolese cianciatore e infrascatóre; costume peculiarissimo de' barattieri. = nome d'agente da
diacciati fatti alla regione dell'utero e de' lombi,... le fredde iniezioni
eccesso di pietà avesse pagato con isconcio de' suoi affari gran danaro per riscattarlo.
e mescola lo inimichevole sangue alle lagrime de' nimici. erizzo, 279: superato
ugurgieri, 90: velerai le chiome de' capegli, cuperte d'amicto purpureo,
: li tarentini assalirono inimichevolmente le navi de' romani. guicciardini, iii-335: né
: abbiamo in questo libro da trattar de' colori e delle loro amicizie e inimicizie
34-125: quella /... che de' mortali / è madre in parto ed
morchia e il loto] sono inimiche de' gorgoglioni e de'topi, e d'ogni
loto] sono inimiche de'gorgoglioni e de' topi, e d'ogni altro
e di ciò sarà levata la inimistà de' parenti suoi. anonimo fiorentino, iii-119
in realtà e defatto negli strumenti usuali de' nostri tagli... intendo io ora
a umano ingegno il penetrarne il midollo de' sentimenti, tuttavia, discorrendovisi attorno,
, xv-565: ora mi resta l'applicazione de' principi, cosa più maneggevole e da
viene che giunga non altro all'orecchio de' benigni ascoltatori che un inintelligibile impasto di
è quella che può avere un cieco de' colori, della oscurità e della luce
: del quale, per esser le cause de' suoi effetti quasi ininvestigabili, non intendo
che per forza abbia cercato avermi. pazzi de' medici, 66: perché sì
guicciardini, iv-219: costretti dalla iniquità de' soldati, aveano chiamato fanti da lodi
: sanza fallo mi lamenterò della iniquità de' fati, e fra me stesso piangerò la
non lieta situazione in cui la iniquità de' tempi mi ha gettato. carducci,
, a che ne sforzi / le menti de' mortai? v. franco, 310
ha più peccati, che non è de' fatti, / e pel demonio ogni ben
g. villani, 12-114: gli rei de' suoi malivoli propositi e inique operazioni confusione
): era... il capo de' bravi, quello a cui s'imponevano
.. dilapidavano il patrimonio delle chiese e de' poveri. genovesi, 4-21: coloro
, e all'ammassato al piede / de' magni ostelli fermentante fimo. arici,
cielo, de le crude stelle, e de' tuoi fati iniquissimi ti lamenta. ariosto
lamenta. ariosto, 22-47: un castel de' conti da pontiero / tra via si
il fango e tra l'obliqua / furia de' carri la città gir vede. betteioni
ariosto, 1-22: oh gran bontà de' cavallieri antiqui! / eran rivali,
, xvii-159-81: iniqui, agiate merzede / de' figliuoli vostri e di vui: /
dell'arte dei carnaiuoli, 85: niuno de' sottoposti della detta arte o vero alcuno
'. dovrebbe contenere insieme co'ritratti de' principali scrittori del 'fanfulla domenicale ',
, a quelle massime intorno alla vanità de' piaceri, all'ingiustizia dell'orgoglio,
/ più mi fa ralegrare, / come de' fare -chi sì ben comenza, /
donare, che spettano alla cognizion della sanità de' luoghi abitabili. giov. cavalcanti,
, 145: l'azioni medesime de' stolti e gli loro detti tal volta possono
. hanno insegnate le medicine e'difetti de' corpi, ed hanno posti i rimedi per
sapevano, insegnato. s. maria maddalena de' pazzi, i- 109: mi
intorno alla felicità umana ed alla regola de' costumi. cesarotti, 1-vii-175: sventurato
persuasive sieno, benché a te, maestra de' linguaggi, insegnare non bisogna. a
altrove che un capitano debba esser conoscitor de' siti. bruni, 51: con nere
fiorentini, 123: di tutti i velumi de' dicretali fece fare un libro; e
di vita etterna e di dio e de' santi gli ragionava, nulla altro che
geografia, ma che fu degli abitanti de' colli veronesi verso settentrione, come due
gridando, chi t'insegna / cantar de' nasi e tralasciare il mio? crusca
matrimoni, le sole due volontà unite de' contraenti gli stabiliscono; quando non ci
chiamati maestri e maggiori e inse- gnatori de' popoli. castelvetro, 3-10: se aristotile
quel bartolino che al medici è insegnatóre de' beoni, come virgilio è maestro a
squillar sul monte il vigil corno / de' cacciatori, e all'inseguìta lepre / una
, dicesi del ritornare delle piante e de' terreni allo stato di natura...
inselvatichisco perché ristringo ogni giorno la sfera de' miei divertimenti, mi riderei di lui.
affatto inselvatichita sotto tante incursioni e domini de' barbari, li quali, come nemici
assai. guicciardini, 11-264: scrive cosimo de' 22 a piero e'viniziani..
che è fuori di sé. giusto de' conti, i-60: io stava, al
boccaccio, viii-1-42: che dunque direm de' poeti? terremo ch'essi sieno stati
par., 11-1: o insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi silogismi
senno, memoria e intelligenza) 4 cura de' mortali ', come sono manchi li
stolida o insensata, né la potestà de' prelati è un arbitrario giudicio, ma
sovvenga più; sol ti sovvenga / de' miei singhiozzi. palazzeschi, 1-250:
aver preso inganno, sprezzando i consigli de' suoi, seguitò nel camino intrapreso.
, vi-71-72: il por mano alla pubblicazione de' codici antichi sulla fede superstiziosa all'autorità
alquanto di sudore nella testa e addormentamento de' sensi e insensibile mancamento. galileo,
senza dubbio per offesa fatta nel principio de' nervi. loredano, 3-54: credo
ardon i bei palazzi, scompaion l'amenità de' giardini, sceman insensibilmente i tesori.
meno. bertola, 73: le estremità de' monti da questo lato si attenuano insensibilmente
nulla, insensibilmente sono strascinati nella sentina de' vizi. massaia, iv-154: il cibo
mascardi, 66: è ben la notizia de' tempi all'istorico necessaria ed inseparabile dall'
metafora dell'indiscrizione asinina, si serve ancora de' vocaboli rusticali, appropriati a'soggetti ch'
per l'ordinario i villani compagni inseparabili de' somari, a'quali inseparabilmente vanno dietro
ii-119: là nelle turpi tenebre / de' tuoi castelli, o cieco, / ben
tradotto con tanta fedeltà e grazia alcuni de' miei versi che gli piacque inserire nel suo
più che s'inserisca, oltre al libro de' loro capitoli, nella riforma dell'arte
conto veruno, attendendo solo al governo de' suoi soldati cinesi. panzini, iv-339:
questo che quella con tutte le parti de' corpi loro, anco delle viscere più
, 5-3-78: può vedersi inserita nell'istoria de' diplomi una descrizione di verona, pregevole
gl'idoli d'oro e le statue de' numi più preziose e ben fatte.
va'a casa tua, e scatta de' vasi vuoti ed inserrati in casa tu e'
sassetti, 324: per la lontananza de' mariti, si veggono poche donne inserrarsi
cannelli? salvini, 6-42: il costume de' più delicati si fu di tenere i
il mondo non ha visto. lorenzo de' medici, i-260: arbuscel inserto gentilmente
può non lasciar la forma inserta / de' piedi suoi. loredano, 31: io
palmieri, 1-29-50: vedrai ciascun pagato de' suoi merti / pel mal, ch'è
. baruffaldi, 1-159: chi è che de' suoi dì biasmi le vesti / e
. ciascuno vivente, a le mani de' quali devenerà la inserta descrizione, e
dominio, / ne la gran casa de' guelfoni è inserto. 11.
dir pur potressimo relativamente alla maggior coltura de' lini, de'canapi, delle piante,
relativamente alla maggior coltura de'lini, de' canapi, delle piante, erbe e radici
tanaglia, 1-454: ben vi si può de' susin trapiantare / e con marza o
e dial. innesto. nocco de' cenni, xxxv-1-319: siccome l'àlbor pò
loro cibo ordinario le formiche e le larve de' coleotteri. -sostant. saba
ciò possa bastare il lavoro solitario de' privati: so bene che seguitare con
22: tute le intrade e le inside de' l'imperio mio, che tu le
4 dell'insida 'quella che 4 de' lombardi '. = ven. insida
di'a noi dal primo principio l'insidie de' greci. boccaccio, dee.,
: fuggiva alle persecuzioni e alle insidie de' suoi nemici. manzoni, pr.
alla violenza degli stranieri, e all'insidie de' paesani. mazzini, 25-35: la
p. maffei, 12: uno de' figliuoli di belial..., pronto
: s'accorse che filippo insidiava le cose de' greci. alfieri, 1-43: perfin
pudicizia, alla virtù ed alla religione de' suoi figliuoli. de sanctis, ii-n-50:
ivi si trovano ancora insidiati da'morsi de' sibilanti serpenti e bersagliati dallo scoppio delle
letteratura... che da'libri de' gentili, e non dalla sacra scrittura,
presente, noi semo aperti agl'insidii de' nostri nemici. = var.
. fioretti, 2-5-7: general dottrina de' politici e frequentissima usanza de'capitani propone
general dottrina de'politici e frequentissima usanza de' capitani propone, riceve, approva in
promove per tutti i mezzi il profitto de' suoi e la gloria di dio,
. frugoni, i-8-61: ella si vide de' suoi dì sul fiore / da insidioso
, disse, né sazia / se'ancor de' mali miei? g. ferrari,
ariosto, 1-22: oh gran bontà de' cavallieri antiqui! / eran rivali, eran
], maggiori senza dubbio di ciascuno de' confederati, ma molto minori di tutti
... consigliato che tutti gli imbasciadori de' collegati entrassino in uno dì medesimo insieme
i-2-101: givansi per via / parlando insieme de' lor dolci affetti. boccaccio, dee
machiavelli, 1-iii-1063: e1 corpo principale de' svizeri sono xij comunanze collegate insieme,
... impedisce che l'onde de' mari ionio e egeo tumultuosamente insieme non si
allo spirito santo s'appartiene la comunione de' santi, cioè l'unione de'fedeli insieme
comunione de'santi, cioè l'unione de' fedeli insieme a cristo, capo della
col bigazza insieme, e a orlandino de' medici... il mandò.
... il mandò. lorenzo de' medici, i-31: piangerà meco dolcemente
seco mi medicava di cerusia maestro raffaello de' pilli. varchi, 8-2-364:
che sia più presto mettere / insieme de' danari. chiabrera, 3-136: andava
s. v.]: mettono insieme de' figliuoli, e non han da camparli
; e felicemente lo rappresenta nell'arie de' volti e in molte figure particolari:
giudicavano insiememente i francesi che l'esecuzione de' punti concordati si potesse prolatare per qualche
loro acqua in bocca, vale al dolor de' denti. selva, 5-21: insiememente
o storica. bellori, iii-206: de' quadri privati fatti dal signor carlo restano
fatti dal signor carlo restano molti, de' quali raccoglieremo alcuni più insigni. f
per privilegi di pontefici e imperatori, fu de' più insigni d'italia.
39-iii-48: penelope, oltre al fastidio de' proci,... non sofferse alcuna
italia, in occasione delle guerre, de' concili e simili. carducci, ii-6-320:
la vera e meccanica origine ed essenza de' mali, e non le insignificanti e
; fregiare, decorare. statuti de' cavalieri di s. stefano, 1-37:
. muratori, 7-i-485: al funerale de' gran signori, insigniti dell'ordine della
sforzo gli abbandonati per insignorirsi della porta de' campi. g. bentivoglio, 4-572:
potè antigono agevolmente insignorirsi delle ba- gaglie de' nimici. pasini, lx-2-92: s'avventò
il sonno col primo impeto si insignorisce de' mortali. gabiani, 9: vedi se
. tasso, i-277: ad alcuno de' migliori filosofi è paruto che la soverchia sanità
i tranquilli riposi e lusinghieri / s'insignorian de' sensi e de'pensieri. b.
lusinghieri / s'insignorian de'sensi e de' pensieri. b. fioretti, 2-4-157:
restata la città di savona in potestà de' franciosi, insignorì di quella francesco duca
insignorito di quella terra, e chiamato re de' lombardi. -per estens.
insino in oriente. viaggi di niccolò de' conti, 190: di qua da
te dai numidi a boote? lorenzo de' medici, ii-160: conobbivi un, col
3-120: già il fumo per gl'incendii de' campi e ville ci viene per insino
di diana... nella vaghezza de' capitelli insinua qual fosse il rimanente del
: fingendo d'avere abbandonata la parte de' calvinisti, si condusse a militare nel campo
e 'l signor bertazzuolo, ne la grazia de' quali vorrei insinuarmi in questo modo.
che s'insinui un prencipe nel cuore de' suoi vassalli. zilioli, iii-31:
vi-205: dopo d'aver ingolfati gl'intendimenti de' suoi discepoli a forza di molte sottigliezze
vezzi della moglie, né le lusinghe de' discepoli lo poterono mai sollevare. zeno
, e la resistenza all'in- sinuazioni de' suoi maggiori, nella scelta dello stato,
che clarice non averebbe retto alle insinuazioni de' miei malevoli. a. verri,
dite voi) prestar fede alle perfide insinuazioni de' vostri nemici, quando i fatti e
d'una prelezione] e gli enormi spropositi de' quali è ripiena, non so quello
l'arte mia delle argutezze dalla insipidezza de' miei propri componimenti, feci la medesima
. cartolari, 6-201: ecco la insipidezza de' suoi diletti. ella è moglie già
gl'infortuni, gli errori, le scioccherie de' nostri simili per... sentir
atta a gli amori come dalle insipidezze de' più attempati lontana. selva, 5-156:
sembra... che né le arti de' cattivi amici né gli errori degli amici
simile a quelle. s. maria maddalena de' pazzi, i-169: gliè ben vero
in tribulazione vi prometto bene. lorenzo de' medici, ii-67: o prima mente,
; lungi l'ignoranzia e l'insipienzia de' fanciulli. reina, ii-42: l'insipienza
di mandare i suoi nunzi a modo de' prencipi,... stette fisso nella
. agnesi, 1-1-279: il primo de' quali [angoli], perché insiste
.. conservò fin quasi dalla conquista de' normandi un certo spirito insito di libertà
barberinesi i due garzoni / che al rumor de' tamburi aspro e insuave / andaro ad
va è lettera di suono insoave, certo de' più insoavi sarebbe il parlare di siena
419: il più distruttivo scialacquo de' capitali dipende dalla insociale costituzione de'ricchi
scialacquo de'capitali dipende dalla insociale costituzione de' ricchi, più che non dalla ricchezza
cosa è che tanto privi l'anima de' buoni frutti, quanto la insofferenza.
d'assicurarsi della grazia e stabilirsi l'appoggio de' grandi, non v'è gente né
estendevano i loro confini oltre i luoghi de' quali furono... investiti.
, 8-27: ancor dormendo m'insogno de' vostri servigi. melosio, 3-i-227: s'
sapere de chiarire ogni insonio. giusto de' conti, ii-6: né, come quel
ciascun zelato insola, / facendol tutto de' suoi raggi prengno. 2
insolente, senza aver assaggiate le legna de' miei boschi. pirandello, 6-334: si
a la guerra, perché dubitava / de' birri, avendo un certo suo accidente
giovio, ii-191: la rabbia de' maligni e faziosi è troppo insolente verso
l. bellini, ii-61: la squadriglia de' paggetti, / che son vere fusciane
lalli, 10-6: tu vedi pur de' rutoli lo stuolo, /...
ciò inteso, essi nello aguato incapparono de' tedeschi. varchi, 18-1-377: beffando ora
è permesso precipitarsi insolentemente nell'uditorio teatrale de' grammatici e come tra gli strepiti del mercato
pronta all'uopo di resistere all'insolentire de' principi. -per simil. e
, e con maggiore pericolo degli affari de' nostri prencipi insolentirà di nuovo. segneri
beltà sì delicata / che sol pe'baci de' francesi è nata. ferd. martini
5-340: volendo egli raffrenar l'insolenza de' nemici con un subito assalto,..
possidenti, la scontentezza e l'audacia de' poveri, ed insomma la eccessiva corruzione
tende alla sferza del sole, all'insolenza de' venti, al minacciar delle piogge.
, 2-67: ragionevolissima si fu maraviglia de' sagri spositori alla sfrontata insolenza di lucifero
singolare, eccezionale. giusto de' conti, ii-63: qual chi mai cose
tasso, 5-69: nel numero ognun de' diece eletti / con insolita instanza esser
: svegliato il borri dalla insolita audacia de' papalini..., raccolte subitamente
schiere, si misero dietro alle vestigia de' predatori. foscolo, iv-339: eccoti con
, cinque canti, 1-81: il cor de' viandanti con tai modi / nel suo
dubitato gli scettici, le sofistiche ragioni de' quali mettete in campo come solidissime e
. i. riccati, 2-440: propongonsi de' curiosi quesiti, e per la maggior
, v-809: la questione della pluralità de' mondi può dirsi la più famosa e
vocabolari, ma nell'uso, almen de' forensi, ed ha buona ragion dal latino
4 insoluto 'è pur nell'uso de' negozianti, ed anche l'adoperò nelle
, / invidiando il rorido fulgore / de' miei giovani sogni. govoni, 632:
gli offici nuovi e le distrazioni anche de' vari studi nello zeno. 2
. foscolo, xiv-296: al tempo de' tedeschi e degli insorgenti in toscana fu
gabinetto di vienna aveva riguardata l'insurgenza de' belgi come un efimero sforzo impotente.
imbruna; /... ecco, de' venti / al vorticoso assalto / già
e questa certezza irrepugnabile che niuno mai de' prenominati effetti sortisca a caso. forteguerri
, si atteggiarono a oltraggiatori e minacciatori de' loro giudici e maestri. ungaretti,
[il serpente] con l'esca de' piaceri e fa che i più audaci insorgono
novità per le diverse e contrarie volontà de' terrazzani. quirini, li-2-249: col
nel secolo passato insorse una riforma chiamata de' scalzi agostiniani, con l'abito ruvido,
. bonini, 1-i-16: rimproverava seneca de' suoi tempi a'golosi d'aver più
da'capi una sortita per riconoscere il travaglio de' nemici. conti, 144: l'
vider le gagge, / e per entro de' boschi occulte e chete / gir navi
come posto insustentàbile contro tutte le forze de' turchi,... prese il
poerio, 1-261: se i portamenti de' ministri pessimi di cosa ottima potessero far
volto di tauro, / o re de' fiumi, le tue amate ninfe / ti
machiavelli, 1-vii-26: insperatamente i cavagli de' fiorentini, salita la costa, scopersono
e a ogni aspettativa. lorenzo de' medici, i-85: io ho conosciuto qualcuno
più grandi, benché ne abbia anco de' più piccoli. = agg. verb
idem, 1-ii-603: vievia la maglia de' pensieri s'inspessa. = voce
è inspessata. bruno, 3-451: veggiamo de' l'acqui che, in forma di
infonde. 5. maria maddalena de' pazzi, ii-352: lo spirito santo
inspirando già sopra l'etrusco elicona aura de' suavissimi carmi, fece quivi risonare tra'
cavalier nel core. 5. maria maddalena de' pazzi, ii-115: lo spirito santo
me già non mosè, nè alcun de' profeti; ma tu meglio mi parla
di qui ti svela a l'anima / de' sacerdoti tuoi. montano, 442:
. v.]: 'inspiratore', dicesi de' muscoli, la cui azione determina la
fusse sempre instabile e vaga. giusto de' conti, ii-53: a cui mi
ignorante delle sdrucciolevoli rivolture della fortuna, de' suoi instabili discorrimenti? varchi, 7-522
-mortale. s. maria maddalena de' pazzi, ii-261: dio è eterno,
l'instabil venere / con la stagion de' fiori. foscolo, xvi-481: la benevolenza
con lui mi dolsi sopra l'instabile de' suoi beni. -provvisorio, temporaneo,
. fiorio, 122: le radici de' monti mandano fuori acque indeficienti e perpetue
mezzo all'instabil polverìo / si discernea de' granchi il popol duro, / che
liti ispani / su l'audaci galee de' catallani. caro, 5-12io: ch'
la instabilità della mente, la incostanzia de' costumi, la vana letizia, alcuna
lxii-2-v-214: la naturale instabilità del genio de' tibetani, quanto facili ad imbeversi da principio
incerta e fondata tutta sopra l'instabilità de' francesi. giannone, 1-iv-161: considerando
pendenza di lavoro, la stessa instabilità de' mattoni che scendono dal suo luogo,
alla rettitudine ed alla instancabilità del pensare de' vostri compatrioti. cesari, 9-46: era
: le preghiere / istanti e molte de' rimasti amici / lo distornar con forza
, si faccia una religione in mare de' cavalieri cefei, cioè di san pietro
ch'a supplir basti al molto instar de' tempi. -essere imminente (un
con quella fretta i che lo spronar de' fianchi insta e richiede, / l'asse
, 565: nel mugello un tempio de' frati minori non solamente instaurò, ma
città o villa, e'beni de' monasterii o li monasterii non sono come
troppa credulità, e affezione alle dottrine de' maestri a tal segno sterilisce gl'ingeni che
certa sperienza di questo sarà la sterilità de' secoli andati, dalla instaurazione delle lettere
nel vero. achillini, 1-27: figli de' miei cordogli, / aconiti e cicute
ragunatavisi dentro, e la immoderata forza de' vapori, si instilli e respiri a poco
entro la midolla. s. maria maddalena de' pazzi, ii-352: essi, come
omero, il quale disse che la virtù de' padri era instillata ne'figliuoli. salvini
grosso io non m'intendo tanto la grandezza de' capitali, che vi ci s'impiegano
a viver per sempre lontano da uno de' più cari amici... m'aggrava
scabroso, com'è quello della servitù de' prencipi. bellori, ili-no: spesso
discepoli] quelle copie che essi facevano de' suoi quadri, istradandoli con le caritative
apprezzare solamente gli empirici, gl'inventori de' rimedii amministrati senza indicazione e senza metodo
cintola del buon papa la chiave della cassetta de' cappelli rossi e gettatola nel pozzo di
immagine di marte era rotta. lorenzo de' medici, ii-322: insù e '
. bellini, i-104: il più insù de' saggi e dotti / egli è il
passò via netto. / madre vituperata de' taliani, / se cesare acquistò,
3-65: fatto il ponte, l'esercito de' ro mani fu condotto di
si tocca un non so che del parto de' monti. cattaneo, i-2-234: sembra
i-443: il timor di agonia sarà quello de' peccatori, i quali non solo apprenderanno
li campi trepidanti il flutto / polveroso de' noti. carducci, iii-1-140: de
dalla corporea tela -a dicernere la veritade de' singulari effetti e le loro cagioni per
'l detto giovanni ciò fece senza coscenza de' suoi maestri, e egli per sé
a questo effetto. s. caterina de' ricci, 87: mi hanno posto adosso
rimbalzo con eloquenti reticenze la vanità de' suoi accusatori. -che non è
granaglie estere, alla quale ostavano l'insufficienza de' mezzi pubblici e privati, la penuria
mezzi pubblici e privati, la penuria de' paesi circonvicini, la scarsezza, la
uno puoco. s. maria maddalena de' pazzi, ii-137: insufflava loro il
lamberti, 141: il papa, vestito de' paramenti sacerdotali benedice una gran conca di
inferno. s. maria maddalena de' pazzi, v-155: cominciò a chiedere
argine si potrebbe opporre all'insulso orgoglio de' grandi? angioletti, 92: non
colle loro barche insultavano fino in vista de' porti di venezia istessa con depredazioni.
tempo che l'armento insulterà alle ruine de' nostri antichi sommi edifizi. -agitarsi
sacre le reliquie renda / dall'insultar de' nembi e dal profano / piede del vulgo
b. casaregi, 29: al favor de' tuoi raggi io più non temo /
io più non temo / l'ira de' venti, e pien di speme e gioia
che gli facevano li giudei, nelle insultazioni de' farisei. musso, iii-306: ecco
: te non possono rovinare l'abbondanze de' fiumi, lo insulto del dimonio non
del dimonio non t'offende. lorenzo de' medici, i-188: io non temo
mi spaventa, / giunto al fin de' disir, disdegni ed ira. cariteo,
1-238: gl'insulti son l'armi de' fiacchi, o di vili. nievo,
muri fortissimi, che impedono gli insulti de' tartari. capriata, 929: furono
, sommossa. s. maria maddalena de' pazzi, vi-212: gran moltitudine di
casalicchio, 210: chi vuol servirsi de' lumi che gli dà la divina provvidenza
cancelliere e lo zio monsignore che non godessero de' suoi insulti di tenerezza. cardarelli,
seco a superare non solo tarme potentissime de' germani, ma il rigore de la stagione
privata delle lagrime, ultimo sollazzo delle miserie de' mortali. sarpi, i-1-112: mentre
tenace. baldelli, 3-571: la forza de' tiranni è insuperabile e crudele. mascardi
2-213: la fama è l'ultimo de' supplizi, che non può esser vinta
terra si vedeva perduto senza 11 soccorso de' suoi, circondato da multitudine insuperabile,
ippocrate, non so in quale aforismo de' suoi incomparabili libri,... asserì
la quale esso insuperabile superchiasti. lorenzo de' medici, i-26: in quelli che
. ritrasse le odi al genio antico de' greci e ne scrisse alcune insuperabili.
1-iv-315: si pregiano molto della picciolezza de' piedi... e le vecchie medesime
, infuriarsi. betussi, 3-154: de' ruffiani s'insuperbiscono, né diventano benigni
novella di questa rovina umiliò tanto gli animi de' più sviscerati della libertà, quanto ella
libertà, quanto ella insuperbì la mente de' congiurati. tortora, i-263: queste congiunzioni
per l'animo gran cose a danno de' cattolici, passeggiavano molto largamente il campo
, insuperbito alquanto, teneva men conto de' cittadino più nobili. g. graziani
sue amistadi e compagni e per la morte de' fratelli, e che gli era venuto
: narrasi dal villani una popolare insurrezione de' bolognesi contra il legato pontificio che reggea la
dal vaniloquio delle fazioni, dall'inettezza de' governi e dalle cabale strategiche. nievo,
siri, ii-1627: vagavano per la mente de' prencipi collegati vari scambievoli sospetti, i
o ch'eglino mi convincano dell'insussistenza de' fatti e degli errori ne'miei ragionamenti
cesarotti, 1-xix-274: esaminate le opinioni de' più celebri idraulici e provatane l'insussistenza,
f. f. frugoni, ii-104: de' midi bifolchi, avari, igno
grossa, il letto e 'l dormir de' firugelli o su la cinerugia o su la
scritto alcuni che da i fetidi letti de' vermi da seta la peste di desenzano,
: aletto... gli animi de' più possenti impregnò di volontà iniqua con tra
tal volta levarsi ed osservare gli andamenti de' servi, che, messo a letto il
minestra fredda. o anche: il caldo de' lenzuoli non fa bollir la pentola.
ch'ha più peccati che non è de' fatti. foscolo, iv-450: non ti
v-518: questa credo che fosse l'arte de' servi lettori, o anagnosti, de'
de'servi lettori, o anagnosti, de' quali si servivano gli antichi. tommaseo
il padre lettore fra spirito da rivolta, de' predicatori, è mio suddito, oltre
o chiamato che vi fosse da lorenzo de' medici, secondo afferma il burlamacchi, o
86: principalmente alle lettere ordinò [lorenzo de' medici] di nuovo a pisa uno
, disse gli bastava che il collegio de' lettori avanzassi gli altri. caro,
da me che questo gentiluomo è uno de' maggiori soggetti che possiate avere in questi tempi
della sala all'incontro del doge e de' consiglieri due balotte dorate, resta lettore
cesari, 1-1-85: intanto la fama de' miracoli che faceano gli apostoli e la
pane per farlo lievitare. lorenzo de' medici, ii-256: fatto il pan si
lettùccio, ho del continuo, fuor de' miei, molti travagli, e, quando
farà una opera de annotazione della diversità de' testi, massime nella varietà notabili,
cipero, la quale masticata leva la doglia de' denti. mattioli [dioscoride]
ed altri, secondo, i colori de' quali la vedevano macchiata. tramater [s
pietra leucate era infame per la morte de' disperati amanti. = voce dotta,
'leucisco', genere di pesci dell'ordine de' malacopterigi addominali stabilito da klein, volgarmente
adì 17 di marzo, pestai de' fiori bianchi di leucoio con foglie di
/ le stirpi di un sol gener de' leucoi, / benché una prenotata col suo
.]: 'leucosi', tendenza al bianco de' vegetabili e degli animali indigeni della siberia
genere di crustacei decapodi, della famiglia de' branchiari: trassero tal nome dal color
citolini, 234: ne lo special de' bifidi sarà... la leucrocuta,
poi piramidi, obelischi, / ad eternar de' popoli superbi / i gravi casi.
. bartoli, 7-1-192: abbattutisi per colà de' compagni, e dato a gran forza
.. fatto ufficio che impedisse la leva de' svizzeri che il papa disegnava fare,
ne conteneva non più di mille dugento; de' quali cinquecento ne avevano separati le guarnigioni
beccaria, ii-101: essendo libero a'procuratori de' grigioni levare in ogni tempo dell'
li crostoli azimi liniti d'olio. somma de' vizi e delle virtù [tommaso]
iii-747: erasi tolto via un capo de' ventuno... questo levamento s'
cui, se non farà frutto il levamento de' dolori del corpo, sarà almeno il
machiavelli, 12-189: gli convenne mandare uno de' frategli in levante, con panni,
mercadante / che portare al soldan mi de' in levante. tasso, 13-i-371: io
sue ali ne reca il più intollerabil de' mali, la noia. d'azeglio,
de la terra s'innamora. giusto de' conti, ii-5: quelli celesti angelici
s'unissero tutti insieme e che dessin de' piedi in terra, onde spiegate tali avreb-
levi in consiglio che io addomandi la pace de' greci. cantari, 84: or
io tolsi il pomo vietato che pendeva de' rami dell'albero, e tu pel pomo
/ levossi, e nella gloria / de' cantici esultò. / la donna incomparabile
bibbia volgar., ii-10: l'ufficio de' figliuoli di levi sarà d'innalzare il
di questa campagna, tanto dalla parte de' russi come dei tedeschi, levarono di gran
che messer corso donati e messer conte de' gabrielli d'agob- bio avean preso arezo
: si diè in occulto allo studio de' classici,... deliziandosi soprattutto
, che già furono levati sulle cime de' campanili,... non sono ricordati
: s'ei non potrà col nèttare de' numi / sovra l'uso mortale alto
di satana, che m'affliga. lorenzo de' medici, ii-56: leva in superbia
. davanzati, ii-5: i liberti de' condannati e scacciati si levarono in speranza.
6-ii-249: avrei voluto levarne le ceneri de' miei cari, perché l'ultimo anello
fatto levare panno bianco per vestire venticinque de' detti poveri, volle che fussero tutti
duemila e di tremila buoi, ciascuno de' quali ne leva un cantaro e duoi.
della sposa, a sentire la volontà de' di lei parenti. -con diretto
poi allo infrascritto uguccione notaio del libro de' protocolli ed imbreviature mie a levarne e
si è, per recare la copia de' capitoli, la quale fo levare oggi.
a levar le polize. s. caterina de' ricci, 425: circa li conti
s'ebbe che io andassi da uno de' vescovi circonvicini a farmi esaminare et a
qualche mezza pagina, pure per documento de' tempi. ma meglio tenerlo sepolto in perpetuo
avendo baccio levata già tutta la somma de' danari, fece pratica con messer giovanni
iii-922: fatta una segreta vendita, de' capitali migliori, levato il soldo,
. foscolo, xiii-2-184: la tristizia de' ministri, segnatamente per mezzo del ministro
croce, quando fu tratta delle mani de' pagani e degl'infedeli, e fu risposta
, 507: quelle [azzioni] de' servitori sono... servir a la
gagliardo che l'uno dei due capi de' lati della vite, tirisi questo nuovo
insanguinato e vestire e trattare al pari de' suoi figliuoli. targioni tozzetti, 2-132
targioni tozzetti, 2-132: la pratica de' più valenti ravvi- vatori di annegati c'
nove dì visse rodendo la miseranda lana de' materassi. de luca, i-proem.,
el parentado di superbo e il nome de' tarquini e la memoria del regno fussi levata
, la crudel vendetta che vuoi fare de' giudei, et io stesso ti prego che
: nel palagio publico, levato il servigio de' donzelli e delle persone che appartengono alla
, non si vedea l'usato concorso de' cittadini. gualdo priorato, 8-99:
(lo splendore). b. de' rossi, 1-4: nelle imposte delle dette
, cent., 89-92: cercar de' modi da levar la guerra / di queste
ricerca della propagazione dei vasi sanguigni e de' nervi, che il loro aspetto solo spaventa
villani, 12-43: per cessare l'opposizioni de' cotratti usurari e per cagione di molte
di orliens esempio e calore alle cose de' collegati e levò la riputazione a quella
dì solenne, vedendolo sbarcare al sepolcro de' cesari, con gran co- dazo.
spagna circa il levar via la moltitudine de' titoli. giorgio dati, 1-122: levò
, 1-122: levò via la gabella de' quattro per cento, che de'servi che
gabella de'quattro per cento, che de' servi che si vendevano era solita di
vi danno affanno. s. caterina de' ricci, 223: il nostro gesù
scemare il mio dolore. s. caterina de' ricci, 310: vo vincendo il
levar la cagione. s. maria maddalena de' pazzi, ii-77: multiplica [l'
promesse di grandi avvantaggi sopra le isole de' veneziani a i corsari di barbaria perché passassero
, ii-45: sapevano essere il disiderio de' prìncipi cattolici di levare gli eretici dalla
ad adrasto aiuto nel levare i corpi de' morti in battaglia a tebe sotto la
levarlo di là per trasportarlo alla chiesa de' padri minori osservanti, dov'ella avea
che servono ai mali. s. caterina de' ricci, 320: vorrebbe che vincenzio
conosce è la sua rovina. g. de' bardi, 2-40: essendosi la legione
.. elegger chi gli piaceva nel numero de' senatori e chi gli piaceva levarne.
, vago delle sue piume. lorenzo de' medici, 5-20: lassa! co'miei
sovente uscivano fuori assalendo il campo con danno de' nimici, e le masnade de'fiorentini
danno de'nimici, e le masnade de' fiorentini ch'erano in prato spesso assalivano
! che s'eglino avessono tagliati pur de' legni che v'erano e messeli in
a ripararne i danni, così fu de' cinici. c. bini, 1-141:
aspettando che si desse il segno della levata de' padri. stuparich, 1-61: andavamo
464: qui saranno le varie lor maniere de' suoni, ciò è sonar la diana
, un'ora prima che sonasse la levata de' padri, una lunga e terribile disciplina
dell'aurora,... dell'avvenimento de' greci con mormorevoli rapportazioni si riempiono gli
su la levata del sole. lorenzo de' medici, 5-30: la mattina quando la
levata del sole s'arresero alla discrezione de' vincitori. leggi bandi e ordini,
massi o pulita terra, alle cime de' monti, più che da costa o
a spese del re catolico, per servizio de' collegati. sarpi, vi-1-158: sollicitò
). cantini, 1-1-361: ciascuno de' compresi, o che per l'avvenire
ed altre cose comprese nel capitolo quarto de' capitoli delle bande. 26.
molto presto. 5. caterina de' ricci [crusca]: à già cominciato
campana, ii-401: fe'levata la mattina de' quattro del detto mese e, dopo
4-i-136: due ore avanti il giorno de' sedici di settembre, fatto levata del
soldati nuovi, si dee mischiar tra loro de' veterani che insegnino a quelli l'arte
, per certe ossasioni si fecciono de' teatri levaticci. = deriv.
, 12-iii-136: il rito di questi [de' sacrifici lemurii] era con le man
, nulla trovò. 5. caterina de' ricci [crusca]: suora pacifica si
saggi del mondo che, dall'alterigia de' suoi boriosi pensieri levati a volo sopra
, il quale si pasce ne'monti de' profeti e degli apostoli, cioè n'loro
infrascritte gabelle erano levate per noi diligentemente de' registri del comune. v. borghini
di gregorio ix. s. caterina de' ricci, 426: quanto a suora
la terra levata da li altri corsi de' fiumi si scarica nell'ultima bassezza delli
e divi ingegni, / in ristoro de' vostri perduti anni, / celebrate costui che
il giorno appresso passò col solo strepito de' fuochi e con la comparsa in candia
! fosse stato dante al nostro tempo de' fiorentini d'oggidì: sarebbesi certo troppo più
ravvivare i bambini asfittici, con masticare de' garofani o dell'aglio e soffiar loro più
non l'aveva udito / la levatrice de' parti lucina. = femm. di
la luce che fa levare la tenebra de' cristiani e la vita degl'infedeli, e
questo una levazióne e preservazione della pena de' sensi e temporali e perduraboli dell'altro secolo
i lineamente più dilicati e più fini de' corpicciuoli che contempliamo. =
croce, 66: sopra le penne de' venti si levò per sua ismi- surata
e gli desti per pasto al popolo de' diserti. idem [bibbia],
leggiero è la donna francese de' due secoli anteriori al nostro. fogazzaro,
, che coll'ugna esplorano la commettitura de' marmi onde conoscerne la levigatezza. carducci
più acuti e più levigati dall'uso de' buoni studi. thovez, 1-227: è
. fra giordano, 3-30: i prìncipi de' sacerdoti e i farisei e scribi e
pisa, 1-92: ebbe seco ducentocinquanta de' maggiori leviti, alli quali egli diceva che
, ii-492: tutte quante le cittadi de' leviti, nel mezzo della possessione de'
de'leviti, nel mezzo della possessione de' figliuoli d'israel, si furono xlviii coi
del tempio, ottennero da agrippa, re de' giudei, di poter portare la tonaca
i diaconi, cioè i leviti, de' quali gli apostoli n'aveano eletti sette di
natura, e la peggior condizione è quella de' più deboli che siamo noi altri poveri
d'atene fu fatto tiranno col favore de' nobili, e'quali per la sua imprudenza
vi erano tre divisioni, la prima de' gentili, la seconda per gl'israeliti,
l'esodo, il levitico, il libro de' numeri, e il deuteronomio, cioè
.. perché in esso si tratta de' sacrifizi e delle altre incombenze de'leviti.
si tratta de'sacrifizi e delle altre incombenze de' leviti. = voce dotta,
marchetti, 4-171: dall'asprezza de' semi è poi creata / l'asprezza
crescenzi volgar., 9-78: le generazion de' cani son due: l'una è
cani son due: l'una è quella de' levrieri da giugnere e da cacciar le
con due o tre amici della caccia de' nimici, in guisa di generoso levriere
ogni altro, se non dal maneggio de' suoi cavalli, da quello de'suoi corsetti
maneggio de'suoi cavalli, da quello de' suoi corsetti, levrierini, lioncini.
che qui in italia si chiamano della razza de' rospigliosi. -levrierétta (v.
tommaseo]: alla compagnia della lezia de' suoi figliuoli. poliziano, 1-677: sempre
cittadinio che, con tutta la lezion de' poeti, non si lasci venire il pizzicore
fagiuoli, xiii-143: avetemi impetrata / de' libri proibiti la lezione. lanzi,
appiglieremo sempre... a quella de' più antichi. b. fioretti,
tutti nelle sedie, sieno lette vicendevolemente de' frati sopra 'l legio tre lezioni;
/ chi le risposte dopo le lezioni / de' morti, e chi altro pur da
s'avvezza alla lezione e meditazione continua de' salmi davidici. aresi, 820: sia
versato molto fra padri santi, dalla lezzione de' quali, come da fioritissimi giardini e
spirito più delle volte con la lezzione de' sacri libri. genovesi, 113:
quanto si può, negli originali degli atti de' concili, de'ss. padri,
negli originali degli atti de'concili, de' ss. padri, è necessariissima.
cavalca, 16-1-1: conciossiacosaché la vita de' santi uomini sia una viva lezione.
volgar.], 24-8: la vita de' buoni è lezione viva. bisaccioni,
, che, nel sentire le contese de' litiganti, spendeva giorni intieri senza gustar
che questa persona sì grave era discepolo de' nostri et udiva lezzione da loro,
pare che aveva pigliato assunto di dir bene de' padri e delle cose di nostra terra
arte, recatevi a memoria le opere de' suoi maggiori. machiavelli, i-vi-
offendere. -sostant. lorenzo de' medici, ii-300: le saccenti e le
ancor guasta dalle arroganti e leziose dicerie de' sofisti. fantoni, iii-123: troppe sensazioni
sacchetti, 155: tu da'de' ghezi, / e fai che lezi /
fuoco e un fumo che lezzava più de' gas tedeschi. 2. figur
pavimento; né agl'incensi avvolto / de' cadaveri il lezzo i supplicanti / contaminò.
, perch'a dio non venga lezzo / de' nostri error, s'onoran tutti i
della prima libertà, venuti a sospetto de' nuovi, fuggirono minacciati di morte, avvegnaché
graf, 1-253: addio, rifiuto de' cieli; / addio, lezzosa cloaca,
dove osannando si sbraca / la turba de' tuoi fedeli. papini, iv-822:
le ferite degli amici che li basci de' nemici. l. salviati, ii-n-123:
quali si tempe- raranno con colla fatta de' retagli de'guanti. tasso, n-ii-418
tempe- raranno con colla fatta de'retagli de' guanti. tasso, n-ii-418: solo
ciel sereno. / strillano al crepitar de' mortaretti. / mamma li stringe all'odorato
lumi, / che due fiumi / fuor de' miei san fare uscire, / ne
abbia inteso i retti e santi divisamenti de' suoi genitori; ma spero che quando io
, benché grave li fosse l'oltraggio de' pisani. boiardo, 1-11-37: lui
riceve beneficio, o vero ingiuria, prima de' quello retraere a chi liele fa,
1-iii-418: parlai al duca della cosa de' gaddi, dissemi che io liene facessi ricordare
vista non mi avrebbe costretto ad arrossire de' miei rapimenti. -in relazione con
silvano avesse fatto quello omicidio. lorenzo de' medici, ii-154: e pur me
un uom d'età matura, / de' quarantotti lì di quel contado, / che
amiamo, nei conci e nelle speronature de' castelli. = deriv. dall'
16-661: egli / non fallì mai de' favoriti doni; / ché all'ara non
una bevanda chiese, / grata al labbro de' numi, e l'ebbe in conto
tozzetti, 12-5-51: grande fu il numero de' vasellami di terra cotta, che furono
servivano per i libàmini da farsi alle anime de' morti. monti, 4-63: l'
pur s'annida, cred'io, timor de' numi. foscolo, iii-1-377: ma
verde / de le vittime offerte c de' bei doni / e dei liquor libando al
a. adimari, 2-741: fu de' greci e de'romani usanza, libare
adimari, 2-741: fu de'greci e de' romani usanza, libare il vino a
fragranza intorno / sentia qual d'aura de' beati elisi. -assol. salvini
ricordanza. cesarotti, 1-viii-200: nel mezzo de' suoi con vivo zolfo / purga il
liberato, perché non libolla nel vaso de' labri tuoi, che, seben han melato
labbra, ha il noto senso storico de' riti pagani. per lo più, s'
anno novello, libato offresi al dio de' campi. 2. per estens
commercio dei peruzzi, 58: de' dare giovanni giuntini dì 13 dicembre anno 1334
, v-2-661: questa primavera, l'aspetto de' gelsi mi faceva sperare 6000 libbre di
al fuoco e soggiaciono alle accette de' critici passeggieri. cantoni, 286
attuterai un poco la sua caldezza. lorenzo de' medici, ii-182: costui a libbre
libbre d, e montavano secondo le stime de' patti libbre dcc, che la stima
in qua morì. lettere e istruzioni de' dieci di balia, 4-1: la qual
. pulci, 9-74: chi vuol de' grossi, nel fondo giù pesca: /