vidi le sue spalle / vestite già de' raggi del pianeta / che mena dritto
rotanti sfere, e la novella / prole de' campi, o duce antico e padre
roma li tribuni del popolo alla signoria de' consoli. machiavelli, 73: ammazzato
e miseria e fame sono i mancamenti de' desideranti. b. corsini, 13-8
scudo o sulla corazza. lorenzo de' medici, i-270: un occhio [la
egittiaci sono i giorni infelici, de' quali ciascun mese n'ha due, e
re degli egizii, fu molto amico de' savi, così de'caldei come de'
, fu molto amico de'savi, così de' caldei come de'greci. diodati [
de'savi, così de'caldei come de' greci. diodati [bibbia], 1-45
e le memorie / e le glorie / de' suoi padri e di sua gente.
egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini... per moglie
e vani. giamboni, 7-66: coloro de' corni, per quante volte eglino suonano
dalla semplicità dei parenti, dalla familiarità de' compari e dalla sicurtà degli amici,
sotto le dilettevoli ombre, al mormorio de' liquidissimi fonti, da'pastori di arcadia le
del pomeriggio, tra la salsedine / de' vènti marini, fra i trilli,
solo sì ben detto egoismo coll'amor de' propri vizi. rosmini, vi-163: alla
: egli sostenne egregissimamente l'armi potentissime de' viniziani. marino, i-274: ho
l'egresso, cioè più facile lo scaricarsi de' nervi che il caricarsi. d'annunzio
: l'esempio / degli avi e de' parenti / ponga ne'figli sonnacchiosi ed
del tutto e miseri mortali! lorenzo de' medici, i-223: o sonno oscur,
ombrosa / notte placido figlio; o de' mortali / egri conforto, oblìo de'
de'mortali / egri conforto, oblìo de' mali / sì gravi, ond'è la
in questo passo, / se prima de' peccati serà vota, / e 'l cor
riffa-raffa con la pace degli anarchici e de' buoni socialisti..., eh via
la verità della dottrina e la bontà de' costumi di tanto filosofo, con molta
abbondanza di lagrime pianse la dura calamità de' secoli presenti. panciatichi, 195: rimando
lettera del signor bigot con la nota de' libri, e la prego a mandarmi una
legge il primato, il più elaborato de' suoi scritti, vedrà quanti studii egli
elaboratori del materiale estetico, nel chiuso de' singoli ambienti, sono un po'tutti
lor medesimi, o per lo sforzo de' venti, o per tonde che s'
perfezionati, vengono ridotti poi dall'agitazione de' flutti in quell'ambra che noi veg-
infiniti spilli, davanti gli occhi sgranati de' due bimbi, il povero carlo aveva meticolosamente
eminente (un colle). lorenzo de' medici, i-166: io vo cercando i
avanzi, che restavano in italia alltmperadore de' greci. = voce dotta,
nel privato pareggiarsi. s. caterina de' ricci, 467: non sta bene nel
cucina. garzoni, 1-674: de' servi volontari e anco de'comprati molte
, 1-674: de'servi volontari e anco de' comprati molte sorte ne furon appresso agli
altri erano detti eleatri, l'ufficio de' quali era d'attendere alla cucina,
elegante, lo nascose tre mesi. lorenzo de' medici, i-36: nell'andare e
. boccalini, i-83: i parti de' moderni poeti italiani nelle similitudini, ne'
la venustà del viso, l'eleganza de' capelli. borsa, xix-4- 710
cuoco, 2-i-161: ordinò che i figli de' principali della città non attendessero ad altri
/ de i'ele- ganze sue, de' suoi concetti, / perch'io mi ci
negli ornamenti inutili, nelle incorrezioni affettate de' profili, nella scelta di mode strane
canto delli angioli, ché idio lo'de' libertà d'arbitrio di potere elègiare bene
male, come piaceva a loro. lorenzo de' medici, i-5: non senza grandissima
li quali distinguessero e eleggessero. lorenzo de' medici, i-12: e di nessuno
te m'acqueto, / te eleggo generai de' miei campioni, / tien questo scettro
i romani] ancora di eleggere talvolta de' plebei ne'patrizi, che faceva che
con la corona, come il re de' pesci, dell'api e degli uccelli,
diritto di essere elettore e eliggibile come è de' pro fessori dell'università.
. / quel gli dipinge il corso de' pianeti, / questi la terra, quello
amori, / ma per la colpa de' poeti spesso / li piange in van.
la cara vergine / che il fren de' tuoi pensieri / reggea con gli occhi neri
, quelle della filosofia, che quelle de' comici disonesti e degli elegiaci passionati.
mai di proposito né pure un passo de' tre elegìaci di roma. bacchelli, i-47
[plinio], ii-258: gli erbolai de' nostri tempi la chiamano in greco
sono acute, e meno dall'eccellenze de' semplici elementi par- tentisi. biringuccio,
delle vere elementari cagioni delle malattie e de' rimedi; ignoranza inerente alla umana natura
inerente alla umana natura circoscritta dal potere de' sensi. compagnoni, i-45: la
, a quelle massime intorno alla vanità de' piaceri, all'ingiustizia dell'orgoglio, alla
a z m t è la scala de' tempi elementari. 11. matem
: il primo moto che debbo fare de' parti che le mie mani faranno, ne
elemento 10 t'ho dimostrato de' pianeti e delli elimenti, se eliino
delle opposte ruine, lo spesso fragor de' tuoni, l'interrotto lume de'lampi
fragor de'tuoni, l'interrotto lume de' lampi... rappresentano l'ostinato contrasto
certi cibi secondo la legge? lorenzo de' medici, 1-88: e però diremo,
ordine dei contadini, non che quello de' cittadini, degli ecclesiastici e de'nobili,
quello de'cittadini, degli ecclesiastici e de' nobili, conforme già dissi, è
sul valore degl'insegnamenti, sulla frequenza de' giovani, sul risultato degli esami.
dov'altri donzelli in varie guise / de' primieri elementi apprendean l'arte, /
primi elementi gioverebbe comprendere altresì la dichiarazione de' riti religiosi, de'quali veggiamo ignari
altresì la dichiarazione de'riti religiosi, de' quali veggiamo ignari anco i più degli adulti
vocaboli che colla natura e l'accozzamento de' loro elementi rappresentano più al vivo le
egli è ben tempo ornai, / de' vezzi miei le fascie, onde renato /
palladio, 1-24: sei sono le maniere de' volti cioè a crociera, a fascia
. giulio strozzi, 11-36: mal de' veneti l'opre anco men chiare /
meglio a tal debita volontà. giusto de' conti, i-92: come corpo che velen
il fiero erode / il puro sangue de' fanciulli ebrei, / con quant'io uccido
189: se la loro città [de' viniziani] non era fasciata dalle acque,
di fasciatura di piedi, nella piccolezza de' quali consistendo ogni pregio della bellezza.
molte ne nascono dal medesimo punto; de' fiori quando molti ne sono riuniti nella
tommaseo, 1-78: lessi la georgica de' fiori del ricci e il secondo fascicolo del
già aveano fatto di molte fascine. lorenzo de' medici, ii-93: presto portate sien
toccò ad anguillotto pisano ed a francesco de' bardi la fazione. botta, 4-982
estremo delle madri e con furore infinito de' padri passano miseramente di questa vita.
. boterò, i-288: questi armati de' santi sacramenti della chiesa e di cristo
occhi di coloro che ciò vedevano. lorenzo de' medici, i-72: che solo la
decalogo erano... l'invocazione de' demoni e tutto ciò che s'aggirava
corde armi di lete, / grand'incanto de' vili e de'melensi / e di
lete, / grand'incanto de'vili e de' melensi / e di femineo cor fascino
que'gran fasci di seta cinese, de' quali trentacinque, scelti i migliori, portarono
ci fui rinchiusa, feci quasi un fascio de' peccati miei, e abbogli sempre tenuti
stèro ad un cenno sol del re de' santi. b. davanzali, i-359:
/... / sotto il fascio de' miei danni io manco. marino,
sarà guardata, sì come il fascio de' viventi, appo il tuo signore iddio;
tuo signore iddio; e l'anima de' tuoi nemici sarà girata, sì come impeto
men bone. s. caterina de' ricci, 224: avete fatto benissimo a
e raccomandato. s. maria maddalena de' pazzi, i-211: egli fece un fasciuolo
. c. gozzi, 4-26: de' maganzesi ipocriti cristiani / e de'giusti
: de'maganzesi ipocriti cristiani / e de' giusti cristian buone persone / avevan fatto i
fornito di due succhielli, l'uno de' quali posto all'estremità anteriore forma la
delle nuvole, per via di raggi de' luminari celesti, in particolare del sole e
letture; / per cui le facultà de' poverelli / non sono mai ne le città
, 10-19: esce del letto, e de' suoi panni / fatto un fastel,
4-23: i consoli premessi alla sentenza fur de' sostituiti, però non si veggon ne'
; e uscian quindi i responsi / de' domestici lari, e fu temuto / su
furono legittimi re e acclamati dall'assemblea de' signori in pavia. baldini, i-412
idem, 39-3-3: fatti ricchi, fastidiandosi de' poveri amici con la loro povertà,
in tanto dispregio e delle pompe e de' fastidi del mondo, che si gittò
fittabile... non volendo avere de' fastidi col marchese, un litichino di professione
per li quali si corrompe l'uso de' favi) e de'parpaglioni, che del
corrompe l'uso de'favi) e de' parpaglioni, che del suo sterco vermini
quando disse a cristo: i catelli manucano de' minuzzoli che caggiono della mensa del segnore
ma con tutto questo il gran numero de' morti non era tutto mangiato infino all'ossa
che da voi stessi domanderete la compagnia de' viniziani, da cui non potrete star
; ma è fastidiosa per l'apparecchio de' materiali, per la distribuzione interna e per
poco grave per l'altezza e varietà de' soggetti, mi sono assicurato di mandarvelo
a qui, è stato per punirti de' falli, e de'fastidiosi tuoi modi,
stato per punirti de'falli, e de' fastidiosi tuoi modi, quando eri sua
chiamare il generale e sporre le domande de' pisani, le quali erano superbe troppo
e mansuetudine cristiana, e dal consorzio de' poveri e del volgo. carletti, 147
epidemia o dissenteria tragica che s'impadronì de' nostri giovani poeti, è veramente una
dove ci si accostò un certo fastidiosèllo de' benci. g. m.
1-248: già principiava fastidire la tirannide de' bentivogli, i quali molto orgogliosamente ministravano
: conciosia che, come è fatto natura de' popoli il compiacersi delle novità, così
pace e di fermezza è privo? lorenzo de' medici, ii-35: quivi era d'
di costanzo, 1-94: per gli assalti de' nemici era il paese fastidito e impoverito
alto alfin si posi / sul fastigio de' templi e delle torri. cattaneo,
umil principio del papal fastigio, / quindi de' regni su le cime crebbe / de'
de'regni su le cime crebbe / de' pescatori un picciolo naviglio. giacomini,
il poggiare per le cime degli alti gradi de' fastigi reali. e. cecchi,
instanzia tutto dì richiedeva da alcuni pochi de' principali della città, s'acquistò tanta
andava a l'improvviso per li alloggiamenti de' soldati, mangiando d'ogni lor cibo,
de' giardini d'alcinoo, la magnificenza della sua
la cittate in gran periglio / e de' franzesi la superbia e 'l fasto.
. vico, 241: che stolto fasto de' plebei sdegnare l'agricoltura, la quale
la polve / che il fasto caduto / de' cesari involve. 8. trionfo
, fama che ne deriva. lorenzo de' medici, ii-104: o padre costantin,
chesca delle vie centrali, dove l'allineata de' « palazzi », d'un barocco
fra i turbini e fra il tuono / de' grandi titoli fastosi / le vergogne a
, i-20: la speranza omicida è de' mortali, / che fino al ciel n'
e folle / pascendo ognor si va de' propri mali. zeno, xxx-6-145: non
. marino, 314: amor, de' sommi dei / unico domator, videla
ora che sono uscito delle latebre e de' lustri delle fiere, e passato alla conversazion
nelle favole degli antichi o nelle novelle de' moderni,... portando quivi
del sole, e questi due numeri, de' quali ciascuno è riputato pieno e perfetto
severa parca, la fa soggetta al variar de' cieli. campanella, i-152: canzon
questi non saltino, come gli spettatori de' burattini svicolano, alla comparsa del fatale
: la seconda [cagione della rotta de' francesi] fu l'ostinazione, per
, 4-i-99: deploravano, quale fatalissimo de' vostri mali, la malaugurata tendenza a
i fasti / ogni monarca, e de' tesori immensi, / che i re godono
l'alma impresso / m'era presagio de' miei danni espresso. idem, 7-116
cartagine, passò in affrica per aiutorio de' consoli. ser giovanni, ii-24:
l'uomo libero: questa è la famiglia de' fatalisti. giusti, 2-49: pure
io credo, a'napoletani la ingiustizia de' giudizi del mondo. orioni, x-14-81:
qua, che fato o fatalità da molti de' filosofanti si appella. montecuccoli, i-443
poter posseder la pittura che per mezzo de' greci, furono essi quei che ve
medicina da'biasimatori di lei a cagion de' difetti de'medicanti, giacché per la medesima
biasimatori di lei a cagion de'difetti de' medicanti, giacché per la medesima causa
, e chia- mansi carmentes. lorenzo de' medici, 5-23: da piccolino in
parini, giorno, ii-412: sol de' la fida sposa a cui se'caro /
vidde la chiova che fatava nel mezzo de' campi, da prima per sua voglia
, 7-1059: messàpo venne poscia, de' cavalli / il domatore e di nettuno
anello fatato che fa disparire l'incanto de' sofismi è la distinzione. pananti, i-361
perbene. carducci, iii-7-453: con mille de' suoi s'imbarcò su due navi fatate
, e vinse in due mesi il reame de' poli- femi mangiatori di popoli. pascoli
libri di sibilla, come della casa de' comeli doveano essere tre signori di roma
paese / fatato a noi fu l'isola de' corsi. pascoli, 851: vide
fatature e le magie e la gran bontà de' cavalieri antichi. -in senso
mio, oggi quando voi mi riprendesti de' miei differii, io m'avidi che la
fioca, credo per troppa fattica. lorenzo de' medici, ii-250: arda di dolcezza
, egli ebbe la stima e l'affetto de' suoi padroni. pirandello, iii-125:
mai conoscer perfettamente le fatiche ed industrie de' scrittori, né gustar la dolcezza ed eccel-
né gustar la dolcezza ed eccel- lenzia de' stili. tasso, 12-366: scelta ch'
(62): amandolo e faccendo de' suoi costumi e delle sue opere grande
cose transitorie, riceve afflizione dalla gravezza de' desideri suoi. boiardo, cani.,
di robe, si costuma tuttavia ne'commerzi de' contadini. goldoni, iv-131: servi
perché fu molto virtudioso ed a utilità de' lettori, li dodeci grandi fatti,
figurar (com'io avviso) dodici de' suoi fatti, che con dodici motti
machiavelli, 89: baisit, sultan de' turchi, come che fussi più amatore della
. forteguerri, 7-31: l'esercito de' perfidi lapponi /... /.
boccaccio, v-222: ti mostrerranno le cagioni de' variamenti de'tempi e delle fatiche del
: ti mostrerranno le cagioni de'variamenti de' tempi e delle fatiche del sole e di
voi, non sarei mai tanto contento de' fatti vostri, anzi mi parrebbe avere perduta
gli sbadigli delle scioperate persone le risoluzioni de' prodi e faticanti soldati. salvini, 22-85
gli agenti e gli operai della compagnia de' medici usavano ne'lanifizi. papi,
meglio, faticasse diciassett'anni a un lavoro de' più inutili che si possa immaginare,
spesse volte e faticarsi, che la cura de' medici. testi fiorentini, 189:
, / così un « sì » de' labbri gli uscì fuore / pur con vergogna
non dobbiate niente ordinare. lippo pasci de' bardi, xxxv-n-784: compar, che
sopra un di quegli letticciuoli. lorenzo de' medici, i-301: ombron pel corso faticato
piacevoli e oneste novelle recreare gli animi de' faticati, e confortargli alle cose onorevoli
questo ritornello solea trasportare l'animo faticato de' mestieri de la corte. de jennaro
chéh! era sempre al di là de' concordati, a traverso popoli di vainiglia
cui forze si fidarono, con le mani de' quali versarono il sangue del prossimo,
, per dir così, inondato il mondo de' suoi intagli. leopardi, 310:
: non ti se'indugiato a penterti de' tuoi peccati insino alla fine di tua vecchiezza
tommaseo, i-442: entravano nelle capanne de' poveri zoccolai, che, divisi dalle
tergo, / gli occhi stanchi chiudea / de' bronzi intorti al formidabil fiato. baldi
pena i passi / ne l'aspre vie de' faticosi sassi. t. alberti
le faticose angoscie di quello. lorenzo de' medici, i-191: lascio la vita
stanco, affaticato, sfinito. lorenzo de' medici, 5-5: a capo chino,
, xxi-21: che spesso al faticoso ozio de' grandi / e all'urbano clamor s'
salvini, 39-ii-144: quella codarda ragione de' fatisti: « se io non
le ninfe coritide, e le deitàdi de' monti, e temi idia che dae le
, e temi idia che dae le risposte de' fati, la quale allora teneva i
il 'fato 'era la disposizione de' cieli e delle stelle. e riducendo
minor, possenti dei, / voi che de' miseri mortali / reggete colassù le vite
le sarìa negato; / e al dio de' santi ascendere / santa del suo
mazzini, ii-102: se al sentimento de' proprii diritti era
è piccolo argomento, che la necessità de' fati schifare non si possa. caro
pregato da te ti squarcia il velo / de' fati, e aperto tu li mostri
nuovo a spiar degli accidenti / e de' fati di troia, e nuovamente / pende
ancor io continuo a mandarle quattro altri de' miei [sonetti], che sono
or più il timon latino. lorenzo de' medici, ii-168: so che que'sei
: tomabuc cominciò a dire la gentilezza de' cristiani, e sopra tutti del valletto
fattezza del campo, sì della divisione de' luoghi. mattioli [dioscoride], 422
ridotti alle proporzioni e alle fattezze intellettuali de' ciompi; così l'ariosto vide e
, 6-58: avere fatticchiato il medesimo altri de' greci comici, sopra ateneo osservammo.
comparire nella città, con esporre ai notai de' sestieri di che condizione si fossero o
le cause de queste compagnie ed ordini de' cavalieri fatti da gran prìncipi sotto diverse lingue
. vasari, iii-221: dentro a uno de' quali [fichi] aperto e troppo
il vecchio troppo. magalotti, 19-36: de' fatti pomi / scarica ornai le dissugate
da san concordio pisano, dell'ordine de' frati predicatori. giovio, ii-167:
quella serietà ed accuratezza che è pregio de' critici tedeschi. -dipinto (un
operazioni divine. cavalca, ii-45: de' fatti e de'giudici d'iddio non
cavalca, ii-45: de'fatti e de' giudici d'iddio non dobbiamo volere vedere
or voi qual nume allora / scampò de' teucri i legni, e come un
fece prima spavento e paura alla compagnia de' congiurati. ugurgieri, i-578: sconosciuto,
, v-63: è divulgatissimo il fatto de' due scultori batraco e sauro, che al
, ché 'l farim craie! meo de' tolomei, vi-n-33 (10-5): de'
de'tolomei, vi-n-33 (10-5): de' tuo'fatti fu'bene 'ndivino, /
sì come le più volte son quegli de' mercatanti, molto intralciati in qua e in
al predetto giustiniano imperatore per certi fatti de' goti che regnavano in roma, giunse nelle
giovanni, ii-78: fu poi eletto re de' romani 11 re rodolfo in alamagna,
parole. d. bartoli, 19-181: de' poveri poi in universale, basti dire
ho regnato sopra le ceneri tue e de' tuoi. pananti, i-267: non
tasso, iv-258: mancando la sodisfazione de' fatti, mi sarei almeno appagato di
, terribili uomini, sì come quegli de' quali le parole non son parole,
e scrive in forma di storia; de' sua costumi privati non ne scrive nulla
sapendo d'aver dato sì tristo saggio de' fatti miei ad un uomo d'onore
quelle altrui. dicendo troppo gran cose de' fatti miei. le quali come
indugio. guittone, i-3-372: non de' già da deiettare e bel dire ciò
solamente contro a'grandi uomini in difensione de' popolani e minori. pallavicino, i-407:
che la temperanza e il moderato uso de' lor soliti cibi. leopardi, iii-833:
con grande desiderio desidero vedervi nello stato de' perfetti; però vi prego con molte
dia a servire a dio. lorenzo de' medici, ii-172: vedi tu, drieto
religione, ma per palliare l'ambizione de' grandi e per ricoprire gli interessi di stato
frammenti greco-latini e massime d'alceo e de' poeti minori mi saranno cari. te
bastano. -il bel gioco, è far de' fatti e parlar poco. -lingua
. bardi, 1-2-52: poche parole / de' far colui che far di fatti vuole
cornimi, che non degli eventi grandi e de' fatti rari e strepitosi. giusti,
e fattore messer francesco di messer pazzino de' pazzi. boccaccio, v-107: finita la
. boccaccio, v-107: finita la signoria de' re nella città nomata dal suo fattore
già lungamente vivuta sotto il libero ufficio de' consoli, si poteano vedere nel campidoglio
mantello; / ben par che sia fattor de' rusticacci. fra giordano, 1-207:
1-317: quant'è alla tratta de' cavalli, e del filo, che salomone
stanno, fanno e apprendono di fare de' fatti di loro amici e d'altre persone
: murandosi in questi dua luoghi, uno de' fattori sua del banco di firenze,
che niuno potesse comperare garofani dagli abitatori de' luoghi, o vendergli a'stranieri,
vendergli a'stranieri, eccetto i fattori de' fondachi regi. carletti, 26: io
, co'fattori, co'frategli e figliuoli de' mariti medesimi stanno. n. capponi
fattore delle monache. s. caterina de' ricci, 56: e se vi
. libro dei conti di bernardo de' medici, 34: andrea di domenico
. libro di conti di bernardo de' medici, 33: antonio di bertino
di bertino nostro fatore de le petine de' dare a di xxi d'ottobre per
opificio). statuti della compagnia de' medici, 73: i più sono
ti giovasse: / lo spedai v'ha de' beni. / no'abbiam più fattorie
, di questi segni costituisce l'arte de' maliardi e de'fattucchieri: quest'arte esiste
segni costituisce l'arte de'maliardi e de' fattucchieri: quest'arte esiste realmente,
gli antichi particularmente a scongiurare l'anime de' morti se ne servivano [delle fave]
mento. lastri, iii-85: la fattura de' vini è un'operazione chimica, e
dire loro grande fierezza, e la maniera de' drappi della seta di che erano vestiti
né le fatture né e ricchi sembianti de' ricchi destrieri che cavalcavano. caporali, ii-
in cambaia,... veniva uno de' 4 sensali posti per la corte,
fattura di criatura ti lauda. pietro de' faitinelli, vi-11- 207 (2-8)
disdegnò di farsi sua fattura. lorenzo de' medici, ii-67: l'uom, fattura
era creatura e fattura sua, a casa de' medici,... vi trovò
, 83-131: questo consiglio fu fattura de' due compagni. andrea da barberino,
superbia di faraone, come l'alterezza de' nostri orgogliosi ingegni abbassata da cotali menome
le quali sono fatture: laonde parte de' cortigiani a contemplare, parte a l'
storica, yorick da'fatti narrati in lode de' mortali, deriva lo scherno contro a
porta, 2-81: teodosio dal capitan de' satelliti riputato fatuo, riconosciuta la sua
alla repubblica quell'isola posta tra le fauci de' nemici, facendo riuscire vano questo loro
o ne l'oscure / ampie fauci de' monti, o in valli, o in
del camino / fuligginose, allo spirar de' venti / umidi, ardeano fisse le
; altre si fecero imperterrite al muso de' cavalli. linati, 10-26: termine
satiri i silvani i centauri i tanti mostri de' quali le popolavano. rovani, ii-791
apparire la 'frusta 'ritrovò dappertutto de' partigiani e de'fautori. alfieri,
'frusta 'ritrovò dappertutto de'partigiani e de' fautori. alfieri, 1-521: fautori
salvatico certo, ma quasi della natura de' ciriegi, si chiama loto.
: sanza di- liberazione d'otto fave de' signori, mi fu certificato che udire
3-287: messer giannozzo fu nominato, e de' primi, fatto, con tutte le
2-1-24: il frate, alla presenza de' due signori, e de'due collegi
, alla presenza de'due signori, e de' due collegi, annoverava le fave del
annida. / quest'è colei che si de' aver fitta / dentro dal cuore,
persone in un solo colpo. lorenzo de' medici, ii-112: mettete in punto tutti
sanità 'e i 'capitoli della compagnia de' disciplinanti ', e il * trattato
.; e passò dagli inconditi accenti de' selvaggi sino agli armonizzati concetti de'rètori
accenti de'selvaggi sino agli armonizzati concetti de' rètori. viani, 19-373: pareva [
favella sua dalle grandi e furiose grida de' soldati. rosa, 1-47: uscite pur
tasso, i leggiadri e graziosi detti / de' duoi maggior della tosca favella / dilettan
diletta la cagion. l'eccesso / de' miei mali ti toglie / la favella
u * fi dicto, tu te de' asentar. tedaldi, 12-6 (44)
parlare. -anche: loquacità. meo de' tolomei, vi-11-27 (6-2): sì
che si usa con lode nelle lettere de' segretarii e nelle dicerie de'pubblici favellatori
lode nelle lettere de'segretarii e nelle dicerie de' pubblici favellatori. perticari, i-400:
, quando sieno emendate secondo i precetti de' grammatici e degli antichi favellatori, compongono
scambiati i titoli d'essi e'nomi de' favellatori e mutate l'introduzioni a'ragionamenti.
, / quel dolce favellio ch'anco de' saggi / ruba la mente. aleardi
, par., 18-100: nel percuoter de' ciocchi arsi / surgono innumerabili faville,
, con poca esca, accenderanno / de' monti o di parnaso o di sibilla
le faville ardenti / e l'arme de' begli occhi or sì pungenti / saran dal
/ sparge d'onor faville, / de' canori miei strali unico segno. parini
infelici e i fati indegni / tu de' mortali ascolta, / vaga natura, e
la istoria, e pittura qualunque componimento de' dotti. paruta, 4-1-323: una
sentiamo piccolo mormorio, imperocché le vote sedie de' favi, siccome concavi edifici, le
favi, altre la manna / van de' fiori a predar cupide e snelle. leopardi
, o d'alopisia, cioè cadimento de' peli. = lat. favus '
letterario che ne deriva. iacomo de' tolomei, vi-11-75 (1-1): le
passavanti, 174: come dicono le favole de' poeti di quella reina pasife, che
favole la vita civile e le dottrine de' suoi tempi; e questi sotto simili
la quale fece di due fratelli, de' quali l'uno ebbe in sé molta
trastullo comedie e favole del papa e de' cardinali brutte ed ignominiose. carducci,
sta. colletta, iii-206: l'imperator de' francesi... è favola o
dove si teme dir il vero per conto de' tiranni, come natan parlò in favola
circolari pubbliche e segrete e dalla invasione de' sanfedisti e centurioni in tutte le cariche
fan vive le tele, / col lume de' colori, / per l'ocean del
, / favoleggiava con la sua famiglia / de' troiani, di fiesole e di roma
gran tiranno arcivescovo di milano, in confusione de' loro circostanti. sacchetti, vi-149:
f. negri, 106: questi pigmei de' lapponi combattono, non già contro le
. luterani spezialmente, i quali favoleggiavano de' frati; maladivano il papa e la gran
per insegnarci che tali possono esser quelli de' veri amori. soderini, iii-395:
maggior riprensione del vello d'oro o de' pomi d'oro, de'quali si
oro o de'pomi d'oro, de' quali si favoleggia in tante poesie con tanta
favoleggia in tante poesie con tanta lode de' favoleggiatori e con tanto diletto de'lettori.
lode de'favoleggiatori e con tanto diletto de' lettori. marino, vii-357: o
d'annunzio, v-2-687: nel tempo de' miei studii per scrivere « il fuoco
la cima olimpo favoloso, / e sgombro de' suoi tuoni e senza spettri / l'
e legislatore del cuore con quegli esordi de' canti. alfieri, i-181: quanti numi
.., terrore e scempio / de' regni d'aquilone, ov'egli in alto
città antica si perde comunemente nella oscurità de' tempi favolosi. colletta, i-136:
favolose finzioni soleva ricoprire la maggior parte de' suoi misteri. -che è tratto
certi suoi quadri da camera della misura de' ritratti, con sacri soggetti, e
, di senofonte, di agesilao, de' romani, quegli esempi che noi quasi reputiamo
/ suol da le porte ebume / de' sogni uscir la favolosa schiera; /
i-374: qui recita un favoloso detto de' fanciulli che dicono che caino per lo
luna ancora fussero uomini, che godesser de' suoi frutti; pensiero o favoloso o
non mancano mai alle donne trattenimenti favolosi de' fatti altrui. botta, 4-402: tante
il picchio nella scorza antica / batte de' pioppi e delle fredde brume / la
contrarianti alla posizione del copernico, né mai de' favorabili. vallisneri, i-44: tutti
della formazione in * -bilis 'dai supini de' verbi ». favorato (part
84: ma, in tra la moltitudine de' nostri nemici vi fu uno, sospinto
da non potere sostenere, e con pena de' cavalieri delle provincie accattasse favore, per
dittatore e per lo favore del maestro de' cavalieri, che non per l'ardimento che
stelle matutine paiono aggrandirsi per la copia de' vapori, così per lo favore acquistato
del- l'edifizio, e il favore de' numi, e le prosperità della patria
in sugli eserciti, ha bisogno del favore de' provinciali a intrare in una provincia.
trattato delli uccelli in quattro libri, de' quali il primo sia del lor volare per
si contentarà d'aver le mani nella distribuzione de' favori, e non nel maneggio del
l'animo per lo favore e grido de' suoi, scampoe. caro, 1-1192
liberalissimo e amatore degli uomini singulari, de' quali è stato un loro protettore e conservatore
preso. / pur sen infinge, e de' begli occhi 11 sole / gli volge
, 226: vuol che tu sia / de' favori di lei, / de'felici
sia / de'favori di lei, / de' felici imenei, del nostro bene /
elettori della magna a eleggere un re de' romani. e in fine con favore
, era in tanto favore non solamente de' suoi normanni, ma di tutti i circonvicini
più benigna risposta, per favore almeno de' mezzi. montecuccoli, 1-53: visito
, 2-3-78: voi continuate di farmi favore de' vostri [versi]; purché sia
fece uno dicreto, che l'ordine de' frati minori non potesse avere nullo comune
odio, venne in grandissima grazia e favore de' nobili. ariosto, 31-84: oltre
re risuona del consentimento del popolo e de' preghieri de'favoreggianti. livio volgar.
del consentimento del popolo e de'preghieri de' favoreggianti. livio volgar., 5-411
timperadore accinto mira, / e perché de' cristiani ha vilipesa / anco la fé,
botta, 5-267: l'inghilterra dall'uno de' lati favoreggiando buonaparte e sollecitando le sue
., 1-1-44: non favoreggiò la vita de' peccatori con blandimenti e lusinghe, ma
caravita..., gran favoreggiatore de' letterati, volle fare una raccolta di componimenti
realmente e personalmente e per de- struzione de' beni, possessioni e cose. bettinelli,
i giudici spesso erano complici o favoreggiatori de' rei. deledda, iv-88: aveva
il favorevol loco ove al sol esca / de' brevi studii il glorioso frutto. alfieri
da'seguaci con vocabolo favorevole si nominava de' riformati, e volgarmente dagli altri in
ch'e'non sia disforme dal vero de' luoghi e de'tempi; che non
sia disforme dal vero de'luoghi e de' tempi; che non si accusi dionisio
p. verri, i-228: finalmente uno de' più rinomati teologi, il padre maestro
solleciti di questa cosa, che delle canzoni de' cavalieri contra il console. =
un bastione e uno ostacolo alle forze de' franzesi. guicciardini, ix-23: si fece
il duca alessandro, che si chiamava de' medici, non fusse tiranno della nostra patria
loro a favorire e ad esaltare il partito de' principi di borbone, ve lo avrebbe
foscolo, v-401: da che cosimo de' medici e i principi di quell'età cominciarono
cammelli, 72: se tu fossi un de' quei che fan minestra, / seresti
instituito un oratorio di secolari in casa de' gesuiti per li esercizi cristiani, li cittadini
una convenzione di non favorir nella distribuzione de' magistrati se non quelli dell'istesso oratorio
sono i fenomeni che accompagnano la dissoluzione de' governi e delle maggioranze. collodi, 765
sì fatta maniera nell'elezione del prevosto de' mercanti e degli altri magistrati, che
. b. segni, 103: lorenzo de' medici in quel tempo era il più
palla di sapone si mette sotto i piedi de' favoriti e de'grandi, per farli
mette sotto i piedi de'favoriti e de' grandi, per farli sdrucciolare. dovila,
una frase..., ha de' termini favoriti: li caccia da per tutto
derham fra gli altri non sarà stato uno de' suoi autori favoriti. casti, xxiii-512
contro natura, furono i soggetti favoriti de' tragici greci. verga, 2-136:
ruscellai, / spirito veramente pellegrino. de' mori, x-974: non andò..
quasi appena ho risposto alla sua leggiadrissima de' 6 di settembre favoritami questi giorni passati
cognoscendo con quanta vigilancia sono le guardie de' gelosi, estimò con contrarii venti se
nostro per bella maniera e in acconcio de' fatti suoi, si dice: che!
dice egli sì chiaro? le discordie de' suoi cittadini. -dica i fazionari. bisaccioni
emulato con gli emuli son varie le passioni de' fazzio- narii, il più vago spettacolo
col ricco arredo del suo fogliame, de' suoi fiori e delle sue frutta.
... e con la fazione stessa de' membri, né anche tutti. d
riputato per uno degli autori più principali de' tumulti che vi eran seguiti, e giovanni
quella parte la quale secondo gli accidenti de' tempi e i favori de'potentati forestieri era
gli accidenti de'tempi e i favori de' potentati forestieri era più potente che l'
11-539: era costui / del regno de' latini un de'più ricchi / e de'
costui / del regno de'latini un de' più ricchi / e de'più riputati cittadini
de'latini un de'più ricchi / e de' più riputati cittadini: / di fazion
uno, egli attese anzi a'fatti de' suoi seguaci. ciò è ribellione e fazione
impruneta, 1-20: se alcuno de' nostri rettori venisse in iscandolo con alcuno
nostri rettori venisse in iscandolo con alcuno de' suoi compagni uficiali, il priore piovano.
caro, 7-412: ciò detto, de' trecento, che mai sempre / a'
niuna speranza della vita, a cagione de' tanti assassini e corsali che infestano quel
col calcio ne'calcieri, e in testa de' moschetti due tamburi colchi fra due cavalletti
e parziale, e rimescolandosi nelle discordie de' suoi sudditi, farsi ministro delle proprie
destinati dalla natura dovettero durar la guerra de' pedanti faziosi e l'orgoglio degli antichi
aspettando in cambio di remunerazione le frecciate de' pedanti e le villane parole de'faziosi
frecciate de'pedanti e le villane parole de' faziosi, poi che gli imperiali mi tengono
volere nell'ultimo periodo dell'età farsi capo de' faziosi e autore di nuove dissensioni nella
. gozzi, 1-7: e della sontuosità de' fazzoletti che si ha a dire?
. varchi, 18-1-370: il segno de' quali [dei sospetti] era quando
. serdonati, 9-458: preziosi vestimenti de' pontefici, sontuosi panni d'arazzi,
, onestamente. s. caterina de' ricci, 34: vi mando una coppia
fian mozzi, / febbraio, gelidissimo de' mesi, / non senza gran ragion
i febbricitanti saranno più vigorosi e gagliardi de' sani, come sono alle volte i
e quella frescura, calmando la febbre de' polsi, mutò anche il corso de'pensieri
febbre de'polsi, mutò anche il corso de' pensieri. -febbre da cavalli:
meno nocesse, onoravano ne'templi, de' quali si è uno ancora in palazzo
m'ha fatto venire la febbre ancora de' manoscritti. monti, ii-112: il trovarsi
pena, angustiarsi, preoccuparsi. neri de' visdomini, 2-47: ella [la gelosia
multiplica, come c'insegna il polso de' febbricanti, mosso dal battimento del core.
, e menònne l'anima sua al regno de' beati di vita eterna. d'annunzio
però nel sol cerebro è ristretto / de' spirti il moto, e de'fantasmi
ristretto / de'spirti il moto, e de' fantasmi erranti, / e a trapassar
argento delle sue risaie e l'oro de' campi suoi. ojetti, 11-86: pantani
la luna alli febei splendori. lorenzo de' medici, ii-64: l'ora m'
è che febo / l'opaco tergo de' pianeti allumi, / che scevri
qual dall'inerzia sonnacchiosa or fasse / de' miei spirti febèi crudo governo! manzoni
carducci, ii-9-160: parlavano dello splendor de' miei occhi, del sorriso febeo della
ov'era un bello fonte. lorenzo de' medici, i-160: se febo assai
stimati i calzolari, s'avessero cognizione de' calceamenti antichi come di quei..
antichi come di quei... de' fecasii, ch'erano scarpe de sacerdoti
sacerdoti antichi forse come son quelle oggidì de' frati beret- tini. tramaler [s
tanaglia, 1-1028: or nel fondo de' vasi fia venuta / la feccia del vin
dove il freddo e l'oliosa feccia de' gran fiumi sì ben gl'impingua. magalotti
ognuno. ariosto, 16-3: pianger de' quel che già sia fatto servo / di
medesimi vituperate che s'eleggono per idoli de' propri affetti. beccaria, i-15: se
. quanto i nostri colori in comparazione de' prismatici sono impuri e fecciosi. manzoni,
i piè fecciosi sopra le venerande teste de' senatori. c. gozzi, i-4:
senza di me per sé stessi fecondabili de' semi loro. fecondabilità, sf.
nelle [piante] monecie i ricettacoli de' fiori sono pochissimi, ed ogni poco di
quel sugo che coli sopra i ricettacoli de' semi, può servire per fecondargli.
quali conobbe il fecondarsi mediante la mescolanza de' sessi. alvaro, 13-51: le
tuoi rubenti grappoli / co 'l verde onor de' pampini, / come sei bella tra'
quali conobbe il fecondarsi mediante la mescolanza de' sessi. ma perché non conobbe,
, dicendo palese mente che de' figliuoli del re niuno lo rassomigliava nelle
delle composizioni, e colla comprensiva espression de' suoi termini si presta felicemente alle successive invenzioni
lontananza da bologna non poteva dalle pitture de' caracci ricevere alimento e fecondità, durò
, o feconde campagne d'italia echeggianti de' nostri gemiti, e rosse del nostro sangue
40-31: con quel furor che 'l re de' fiumi altiero, / quando rompe talvolta
feconde. boccalini, i-36: i seminatori de' cancheri hanno avuto fecondissima raccolta di maledizioni
quei tesori] con sì larga mano / de' lumi il padre, e 'l donator
fecondissimo circolo, mi offero alla guardia de' pericoli cittadineschi. bembo, ii-38: molte
]: 'fecolento ', dicesi de' liquidi alterati dalla fecola amidacea o dalla
fussero tali che non solo el cardinal de' medici e poi papa adriano vi ren-
ogni autorità vivente... la regola de' costumi addiviene tanto variabile e tanto incerta
ariosto, 1-22: oh gran bontà de' cavallieri antiqui! / eran rivali, eran
questa vana / fantasima d'errore e de' più cari / amorosi diletti / turbatrice
la fede, / né il trepido favor de' conscii petti, / ma nostra mente
, vittorioso imperadore, di tutti detti de' savi che di cavalleria hanno data dottrina
una gran massa di oro corromper la fede de' principali ministri altrui. delfino, 1-342
: la pudicizia delle vergini e la fede de' matrimoni non è sicura dalle rapine e
violenze non solo del principe, ma de' suoi satelliti. m. c. bentivoglio
che molto stimava la fede. pietro de' faitinelli, vi-n-210 (4-13): i'
prima etade, / che della fé de' campi contentava, / né era data
dato speranza alla città che del tesoro de' galli che i padri tengono celato si
: mandai tutte le fedi del pagamento de' novemila ducati. guicciardini, 2-6-17:
, /... / a fé de' dieci i'non are'più 'l ranto
in ogni valle / rimbombi il suon de' miei gravi sospiri, / ch'aquistan fede
guinizelli, iv-22 (5-35): non de' dare om fede / che gentilezza sia
masione / a molti ch'eran buon de' comunali / di toscana e de la
giù del suo bel viso. lorenzo de' medici, ii-233: terza allegrezza, quale
o fiamme estreme, / o ceneri de' miei! fatemi fede / voi,
ti vidi [o ginestra] / de' tuoi steli abbellir terme contrade / che
cingon la cittade / la qual fu donna de' mortali un tempo, / e del
storico, in vostra fé, nelle risse de' rivenduglioli, nelle dispute da caffè,
albizzi, iii-431: abbiamo una vostra de' dì 25 di notte; che, per
, ha conceduto le sue galee per difesa de' stati vostri, con quanta confidenza le
capellano volgar., i-5: che de' fare l'uno delli amanti se l'altro
machiavelli, 7-8-80: se le cose de' francesi vanno al di sotto, sarà
fidecommisso, che i beni della casa de' medici fussero sempre del primogenito di quella
.: la troppa moltiplicità e bizzarria de' fedecommessi ammucchia su poche teste, rende
madonna di siena, 2-22: niuno de' frategli de la compagnia possa 0 debba
rimedio e salute dell'anima sua e de' suoi parenti, per gl'infrascritti suoi fedecommissari
di questo testamento esécutori,... de' beni d'esso testatore per l'amore
nostro comune aveva mandato per commissario uno de' più fedelissimi uomini che per noi si
.. molto meglio accenderà l'animo de' nostri uomini con l'esempio de'cavalieri
animo de'nostri uomini con l'esempio de' cavalieri fedeli che d'infedeli, movendo sempre
infedeli, movendo sempre più l'esempio de' simili che dei dissimili, ed i domestici
giovane novo fè signor di lei. giusto de' conti, ii-57: sai che farò
grave. campanella, i-371: or dirò de' soldati, che è bene fargli fedeli
del suo sdegno seguendo, ordinò ad uno de' suoi più fedeli, che per lungo
, con capo non sospetto ad alcuno de' vicini. loredano, i-m: si servì
largo. marino, 211: foglio, de' miei pen sieri / secretario
iesù e nelle vostre fedegli orazioni. lorenzo de' medici, ii-193: amor, ch'
, e verso gli altri compagni ed amici de' romani esistenti in quelle regioni. b
dotti, iii-247: api amorose noi de' nostri amori / qui sussuriam le gioie
più, oltra molti detti al proposito de' nostri iurisconsulti e fedele relazione di alcuni
porta, ed al cielo / riporta de' mortali i preghi e '1 zelo.
, i-io: didone, il re de' mori / a te de'cenni suoi /
, il re de'mori / a te de' cenni suoi / me suo fedele apportator
più si può al gusto e all'universalità de' lettori. manzoni, 978: non
non quando assista loro il fedel testimonio de' sensi. rovani, i-23: a
per lo passato quella terra fedelissimo ricetto de' sollevati. testi, i-152: dentro
/ o forte campione -eretto, / tu de' fedel guarigione / e restorazione -e refetto
e mandò nella mente del papa e de' suoi cardinali di riconoscere come erano invilite
. boccaccio, i-524: crediamo ancora de' fedeli una essere l'universale chiesa.
dio è spirito e abita nel core de' fedeli, e vede tutte le nostre cogitazioni
lancia / contra ai fedeli in aiuto de' mori. flaminio, 40:
quando seremo sollicitati a dubitare della remissione de' nostri peccati,... ricorriamo
tasso, 1-77: gran turba scese de' fedeli al piano / d'ogni età mescolata
che tutti li fideli intervenivano nelle elezioni de' vescovi e clerici e nell'ordinare le chiese
, puramente evangelica, è la comunione de' fedeli, la povertà del clero, il
s. v.]: la messa de' fedeli cominciava dopo il vangelo, uscendone
ordinamenti di giustizia, 1-81: neuno de' conti, il quale fuori del distretto
51: quelli che non à cura de' suoi, e massimamente dei dimestichi,
padrona, fa stima ch'io sia uno de' tuoi servi; e facciati pur bisogno
, camini giustamente, e fedelmente trionfi de' nemici della croce di cristo, e in
semeia e amaria e sechenia, nelle città de' sacerdoti, acciò che fedelmente distribuissono ai
le limosine rettamente e fedelmente per mano de' fratelli della misericordia s'osserva ancora in
. bianco da siena, 66: de' suoi nemici la rissa / l'anima
sempre proporzionata al numero ed alla libertà de' matrimoni. foscolo, xviii-64: io non
quanto al governo della città e fedeltà de' cittadini maggiori inverso il principe, andavano
, io: sacri dottori e specchio de' mortali, / e per la fedeltà verso
siete stato il motore con l'autorità de' consigli,... il cor-
: è solito mandare alcuni del numero de' suoi fedeli estraordinariamente a questo effetto medesimo
, 18-2-115: accolti con alcuni altri de' più affezionati al principe,...
federativa, non ha permesso la riunione de' stati in forma di repubblica una ed
formare quel che si chiama il genio de' tempi. rosmini, xxii-9: si strinse
vecchi e indurati in battaglie e tomeamenti, de' quali parte di loro non intesono se
, gridava [ecc.]. trattato de' falconi, 6: ed abbia un
gli serpe, ed al governo / de' suoi pensieri lusingando siede. / e qui
nemici, perciocché a sanare le fedite de' peccati nulla medicina conosco più efficace.
aspra e forte, perocché da ciascuna parte de' feditori era il fiore della cavalleria dell'
domandò di grazia che volea la prima schiera de' feditori: e fugli dati diecimila cavalieri
, 12-2 (268): nel colpire de' feditori molta nebbia si spessa nell'aere
vicine acque divengono rosse per lo sangue de' morti. b. davanzali, i-398:
che la temperanza e il moderato uso de' lor soliti cibi, senza far loro
il valoroso enea, / l'originai de' bravi cavalieri, / e iulo suo di
, gli stipiti fracassati, gli arpioni cavati de' gangheri; e 'l letto, che
la frittura di fegato, quando entrò uno de' suoi amici. bocchelli, 3-144:
particolarmente quando vi ha luogo la putrefazione de' vegetabili in qualche copia. 6
la sua speranza in cose vane. lorenzo de' medici, i-53: il mio core
213: felice te che il regno ampio de' venti, / ippolito, a'tuoi
di memorie il core / al re de' regi offerse, e il santo velo /
tener felice stato, / conosca la virtù de' suoi subbietti, / e'vizi e
, commemorando nell'ultimo i felici premii de' beati. sacchetti, 209: alma
: ferma credo / che gli estinti de' vivi / sian più felici, e molto
del felice arancio / tutte odorate, e de' perpetui cedri. -con riferimento
di pruova lo avvedimento e la svegliatezza de' fanciulli di quel paese. pindemonte,
cento milioni d'abitanti in un clima de' più felici hanno potuto rinunziare ad ogni
226: vuol che tu sia / de' favori di lei, / de'felici imenei
sia / de'favori di lei, / de' felici imenei, del nostro bene /
, 764: domiziano osservava i natali de' senatori, e quelli che vedeva felici e
arbuscegli, o dolci amori. giusto de' conti, i-55: felice l'ora e
di chiesa era comune a tutta radunanza de' fedeli. a. maffei, vi-464:
, si dice per onorare la ricordanza de' morti; e si scrive anche colle semplici
con la bellezza e con l'ingegno trionfai de' romani superbi così felicemente, quanto essi
virtude in vita perfetta ». lorenzo de' medici, i-34: nascono tutti gli
usi. delfino, 1-252: la felicità de' saggi è posta / nel proprio cuor
l'appellaro amnestia, cioè uno dimenticamento de' mali. dante, conv.,
pericolose battaglie, per mezzo il sangue de' fratelli e degli amici loro saliti all'
e degli amici loro saliti all'altezza de' regni, in quegli somma felicità esser
gran felicitate. nardi, i-29: piero de' medici, succeduto nel governo al padre
di tebe et elli medesimo prima pestilenzia de' lacedemonesi. 4. ciò che
è in gran felicitate, / vuol de' tempi passati ristorarvi. getti, iii-62:
: alessandro ebbe invidia ad achille non de' suoi fatti, ma della fortuna che prestato
e l'uomo saggio / disperar non si de', eh ascosa spesso / sta la
fortuna o destino', cioè qual felicità de' corpi celesti, o ver qual grazia della
in lui, ammirato per la soavità de' suoi modi, per una pacatezza imperturbabile
questo difetto. marino, i-254: costoro de' quali io parlo, se ben mancano
significasse e valesse la ballata nell'opera de' due o tre grandi poeti tedeschi che
più o meno (secondo la differenza de' caratteri), e massime in gioventù,
questi ultimi secoli dovesse felicitar le imprese de' barbari. 3. colmare di complimenti
ii-223: lo so, lo so. de' superati guai / il tuo signor felicitar
nulla di male e a chiederti se nessuno de' tuoi abbia sofferto per lo spavento,
natura o qualità alcuna. s. caterina de' ricci, 380: non s'
fellandrio, e la tenace, / cittadina de' fossi, ulva palustre. targioni tozzetti
porse a i due frati la / de' figli, ch'io servai dentro a un
[giorno] ogni edificio fia sgabello / de' pie'dell'uomo per la sua
fuoco un fiume fello. lorenzo de' medici, i-204: se in bosco ombroso
calvo; e alcuno suo malivolente lo rimproverava de' suoi felloni giuochi. 2
i fellon la loro schiera / scema de' miglior capi, e in essi il fiero
valerio massimo volgar., i-331: piaceti de' romani solo * quinzio ', contro
1-461: tutti coloro, che sono nimici de' buoni uomini, e rubatori d'italia
(49): nata subitamente la confusione de' linguaggi costrinse l'opera che i maladetti
conosciuta a le leggi e a'costumi de' romani infino a tanto ch'ella nacque
proceda da solenne consiglio, perché la ignoranza de' signori si reputa fellonia ed inganno.
se ne dà qualche cenno nel libro primo de' feudi, in occasione di parlare della
intorno o diritti o successioni o devoluzioni de' feudi per cagione di fellonia o di caducazione
apella e la felonia e la malvagità de' nostri nimici. guittone, i-14-55:
barbiere, / che tosate co'forbici de' denti / la verde felpa de'pratii ridenti
co'forbici de'denti / la verde felpa de' pratii ridenti: / deh cessate per
d'esser nel mio terren micidiali / de' tappeti campali. segneri, iii-2-32: veste
incollano i nostri volumi organici al felpato de' benesseri casalinghi. felpatura, sf
.]: * feltrare', presso de' cappellai vale * dar corpo al feltro ed
s. v.]: 'feltratura de' panni ', è il collegamento e
', è il collegamento e condensamento de' peli della lana, in che consiste
via di lungo sotterraneo cammino può spogliarsi de' propri sali giammai. carena, 1-328
e feltro ': descrizione di verona patria de' signori della scala, la quale è
: pose egli particolar industria a provedersi de' viveri, ne'quali consiste la sussistenza
e come finalmente siamo giunti qui a dispetto de' venti avversi. alfieri, i-200:
cotestoro entrano in venezia sotto il cappotto de' navicellai, de'gondolieri, de'barcaroli
venezia sotto il cappotto de'navicellai, de' gondolieri, de'barcaroli remando, sdraiandosi
il cappotto de'navicellai, de'gondolieri, de' barcaroli remando, sdraiandosi sotto il felze
appena gli capeva nel petto. pietro de' faitinelli, vi-11-208 (2-10):
femmina aiuto: e perciò che l'uomo de' essere aiutato e consigliato dalla femmina e
salvo ch'ai tempo del toro e de' gemini. egidio romano volga /.,
.. consistevano... nel fare de' festini da ballo e delle cene colle
pronome si comprendano due o più, de' quali altri siano maschi, altri femmine,
feminàcciolo, vendicatore, negligente al governo de' figliuoli. guicciardini, 13: fu eziandio
? o il docil animo / già de' feminei riti / cede al potente imperio;
non mi posso stare securamente a lui. de' mori, x-983: messer lo speziale
sorriso tristamente / combattea con la dolcezza / de' lunghi occhi e dava un fascino /
la repubblica era ridotta per le discordie de' suoi cittadini. foscolo, viii-135:
si potea difendere dalla lussuria e rapina de' maschi,... verrà tempo che
morto, fin dal 1533, l'ultimo de' paleologi marchesi di monferrato; e pretendendo
quella che nasce dalle due fatte de' versi franzesi dram matici,
osso / nel femore sinistro al re de' liei. rapisardi, vi-791: sfilano
si fa in gran parte per mezzo de' fiumi navigabili, e così non sono
xxviii- 918: a messer guido de' galli fu mozzo il naso con tutto
il core, / sappiate ben contar de' miei martìri / la chiave che vi
alla corona del piè. s. caterina de' ricci, 434: questo male m'
caro, 2-594: andiam per mezzo / de' nemici e de tarmi a morte esposti
per caldo d'amore. s. caterina de' ricci, 45: vedo e
. tasso, 17-37: la guardia de' circassi in due si fende / e
d. barloli, 10-253: delle condizioni de' corpi sonanti e risonanti, così liquidi
, e fra questi, le proprietà de' friabili e de'fendibili, e degli arrendevoli
questi, le proprietà de'friabili e de' fendibili, e degli arrendevoli al martello
intorno al vero modo del filosofare; de' principi delle cose naturali dell'anima e
lo spesso odorar sentia l'effluvio / de' commossi bitumi, entro un immane /
da lui nella 'etica'il guadagno de' feneratori e degli usurai simile a quel de'
de'feneratori e degli usurai simile a quel de' barattieri e de'ladri, turpe e
usurai simile a quel de'barattieri e de' ladri, turpe e biasimevole. de luca
contro i depravati feneratori, per sollievo de' suffocati debitori. giannone, iii-66:
pellicano, e l'uccello del paradiso de' quali non avendosi maggior notizia che da'
non avendosi maggior notizia che da'capricci de' poeti e dall'allegorie de'predicatori,
da'capricci de'poeti e dall'allegorie de' predicatori, tutto quello che se ne
berni, 20-48 (ii-156): de' ribaldi una fenice, / il maggior
, di ordine di apollo intraprese la fenice de' virtuosi, il conte giovan francesco pico
o sole,... fenice de' lumi, finestra dell'oriente, fanale dell'
mentovato capitolo del bonfadio fosse la fenice de' capitoli. batacchi, ii-4: sermon
targioni tozzetti, 12-5-78: il magnifico lorenzo de' medici si aveva fatto portare di sicilia
uccelliera del poggio a caiano la razza de' fenicotteri. déledda, iv-222: ah
* parte reale 'della nostra percezione de' corpi... la 'parte fenomenale
col kant la intuizione di noi medesimi e de' nostri atti non essere sostanziale e fontale
3. figur. fio. meo de' tolomei, vi-n-55 (19-107): ched
è il nome del suo pomo, de' quali è feracissima, menandone i bei
vero in sé, di quello che de' seminati denti dell'errante cadmo o delle
: non cessò negli dei il ferale gusto de' banchetti delle carni de'miseri uomini,
il ferale gusto de'banchetti delle carni de' miseri uomini, immortalati al lor furore
ed allontanargli dalla vita ferale e selvaggia de' bruti. = voce dotta, lat
altri simulacri che si portavano tra fercoli de' trionfi. milizia, iii-17: 'ferculo',
quantunque i lacedemoni non si potessero prevalere de' ferentari e di que'dagli scudi, pure
feretro il buon ruperto, / lavato già de' sanguinosi umori. marino, vii-588:
: dissipata è nel feretro / l'union de' principi, e mai nessuno / svegliossi
., i-160: esso fece maestro de' cavalieri gaio servilio ala; e ordinate le
le ferie, e fatta la elezione de' cavalieri, condusse l'essercito contra li
degiuni e ferie delle cose del palazzo e de' giudicii. gemelli careri, 2-i-349:
santo, mi pensavo che la pazzia de' pazzi dovesse pure avere qualche poco di
levare infino i nomi stessi dalla bocca de' cristiani, mutò le denominazioni dei giorni
. silvestro papa, per levare l'uso de' gentili, fu quelli che ordinò si
quale essendo ogni sette anni una volta appresso de' giudei, era usanza di cessare e
'l rende così cospicuo, si forma de' suoi garzoni e lavoranti, che nei giorni
antichi delle vittime / ne i dì de' sacrifici; onde feriati / vennero a
i-183: oh bella che freni il ritmo de' lombi stupendi / tra le prunaie rosse
riservò la gloria, e alla necessità de' fati restituì la vita. fiamma,
/ s'ei bevve appieno il fiel de' serpi suoi. foscolo, gr.,
, gr., i-93: ma chi de' numi esercitava impero / su gli uomini
contarmi, lii-2-21: la natura e costumi de' germani s'accostano al ferino. bruno
sapore ferino, quasi come è quello de' cinghiali. pallavicino, 10-i-15: le sozze
: sotto la radice della coda de' tassi, tanto maschi quanto femmine, sta
ferì e ricisegliele ben mezza. lorenzo de' medici, i-298: vede da pruni
gorgo, ed a quel solo / aspiran de' fratelli. rovani, i-458: si
antichi delle vittime / ne i dì de' sacrifici. arici, i-36: questi l'
rompendo de la scorza, / non che de' fiori e de le foglie nove;
mente si gitta in mezzo de' nemici, e fra tutti domanda solamente
segno. mascardi, 1-375: qual de' due letterati ferisce più giustamente il bersaglio?
volgar., 1-373: il maestro de' cavalieri cominciò nuova battaglia, comandando a'
.. aveva più figliuoli, due de' quali in un medesimo tempo furono feriti
ii-171: vieni, o silvano, onor de' boschi, e dimmi / le fiere
gran lume con terror le viste / de' franchi, e tutti son presti ad
in aria che feria con maggior botte / de' naviganti il grido universale. caro,
silenzio ad or ad or feria / de' valloni deserti. cicoguani, 6-173: un'
novellare enea della perdita di troia e de' suoi casi, essendo già ferita d'
, e ferissi nel mezzo della pressa de' nemici. 11. intr.
e 'l sole feriva sopra l'armadura de' cavalieri e facevali tutti lustrare e risprendare
tanto ignorante, che nella maggior parte de' suoi interni giudici non ferisca nel vero
vede'; cioè lo suo pastore, che de' essere sua guida, 'pur a
feristo in quel medesimo campo, dove altri de' suoi disgraziatamente aveano combattuto. d'alberti
ed apportatrici di sublime tristezza all'animo de' spettatori. alfieri, i-22: fu la
: ora, veggendo le mortai ferute / de' suo'fratelli il padre cacciò via /
: cles- samorre estrasse / il pugnai de' suoi padri; inerme il fianco /
/ ma il numero de gli egri e de' cadenti / fra l'ombre oscure non
chi de te è vulnerato! neri de' visdomini, 1-32: oi potente amore,
la tua man nove ferute. lorenzo de' medici, i-145: tanto crudel fa
e montaldi esalava l'anima grande nel fitto de' nemici per dicianove ferite. bocchelli,
rutti e fracassati, la maiore parte de' quali morti, filiti e prisi,
nemici, i quali, pel dolore de' feriti piedi, poco si potranno adoprare.
guazzanti, / nel sangue in un de' morti e de'feruti. verga, ii-128
nel sangue in un de'morti e de' feruti. verga, ii-128: si udì
dissodato (il terreno). lorenzo de' medici, i-274: la terra..
circa mille dugento cavalli, e gente eletta de' primi feritori, i quali avevano intorno
, 1-160: si raunò tutta la gente de' campi insieme, e fecero le schiere
campi insieme, e fecero le schiere de' feritori. pulci, 5-22: d'ogni
di piombo stampata almanco da una parte, de' quali se ne farà quel numero che
ridurli in buona moneta per la mercede de' poveri operanti, si propone siano tanti
tanti essi pagatori quante saranno le diversità de' lavori che si faranno, dovendo come
con sollecitudine avendo la ferma la notte de' dodici d'aprile..., si
dovendo passare bartolomeo da bergamo a'danni de' fiorentini, il duca d'ur- bino
sassetti, 114: stando in alcuno de' predetti luoghi fermamente, e quivi con
di fior, cc d'oro atenuti de' suoi de'quali io ne era fermanza e
, cc d'oro atenuti de'suoi de' quali io ne era fermanza e pagatore.
per abitazione perpetua e di loro e de' successori. ariosto, 38-76: in
repubblica, se tu fuggirai le dispietate mani de' tuoi prossimani e parenti. bisticci,
deliberazione fermò in gran parte le risoluzioni de' cattolici, attenti a vedere quello che
dobbiamo usar questo mondo come si fa de' mezzi, non per fruirlo, fermando
in sacrosanto nodo / stringe del re de' monti il maggior figlio. fagiuoli, 1-5-
cesare usciva poco fuori di casa e de' giardini. sarpi, vi-2-103: quello
, e poi in pieno parlamento nella piazza de' priori. giannotti, 1-146: tosto
. o, d. 8. statuti de' cavalieri di s. stefano, 1-117:
. stefano, 1-117: li privilegi de' cavalieri, le bolle di collazioni di benefizi
vi parrà da cassare, e chi de' non scritti vi parrà da mettere; e
il sole un'ora e più. lorenzo de' medici, i-280: non ramo o
stata cagione di alienarsi così fattamente l'animo de' principi cristiani. e. cecchi,
, riscontrò niccolò machiavelli segretario e mandatario de' nostri signori, che seguitava il campo
nell'abisso della carità di dio. lorenzo de' me dici, ii-43:
746: quando arrivò la prima testa de' cavagli al ponte, non lo passomo,
ma, fermisi, volsono le groppe de' cavalli l'una parte al fiume,
intorno. -figur. lorenzo de' medici, ii-269: deh, fermatevi,
e le viole / arse ha 'l vento de' caldi miei sospiri, / e impallidir
mar depose tire / per la dolce pietà de' miei martiri. dottori, 147:
xix-4-714: cesse di poi all'impeto de' settentrionali l'impero latino, ma allora non
astenersi, rinunciare. lippo pasci de' bardi, xxxv-11-786: lo qual ['l
: egli per li campi andando alquanti de' volontari ne chiamò, e, presso che
perché in esso trovava insieme un acquietamento de' dubbi, e un pascolo alla passion
dolore, e fermarsi fra le miserie de' mortali. settembrini, 1-3: mio
in lui non può fermarne. lorenzo de' medici, i-114: non potendo aver il
a uomini italiani, come l'unghie de' cavalli si possino fermar sopra il ghiaccio
casa d'este, o con quella de' medici. -fermarsi di tutta sua
evidente (una prova). meo de' tolomei, vi-ii-27- (6-8): mie
molto lontan esser dal fine. giusto de' conti, i-74: qualunque per amor
ammettere i giovani alla lettura d'alcuni de' libri sacri, comecché non buoni per gli
ovvero tre rami, e per la 'ngiuria de' venti si leghino, se tu ne
infine, quanto alla forma, che de' ferma-usci, ma le piramidi sono enormi
. parini, ii-92: ma al piè de' gran palagi / là il fimo alto
dall'umido vaporoso e attizzato dall'acido de' solfi e dagli efficacissimi spiriti di quel
, e lo fermenta / tutto quanto de' vizi il bulicame. pascoli, i-753:
. verri, i-91: la parte interna de' grani del caccao è bianchiccia allorché si
s'assicura, ch'è un'affezion de' nervi che disturba tutta l'economia della
i fermenti meno agri e meno focosi de' grandi, e pure più inverminano quegli
a'discepoli suoi: guardatevi dal fermento de' farisei, il quale è ipocresia.
ogni bellezza, cioè i vari moti de' muscoli, la finezza delle articolazioni, la
mara- vigliamento di tutti racquistando la fermezza de' suoi membri, con li suoi piedi
velocità del correre, e nella fortezza de' piedi, e nel bello e cauto andare
fermezza e 'l buono istato del comune e de' guelfi, come uomo intendente e pratico
sempre si premono e gittansi nelle cose de' cominciatori. la spagna, 20-19:
: e ciò che fatto sarà per tre de' detti consoli, quanto s'apartiene al
come potesse avere una licenzia in forma de' magistrati di nanchino per far questa compra
, fae che tutti li regi e principi de' greci consentano in questa fermezza.
fra giordano, 3-111: i santi, de' maggiori dubbi, e quello che più
xviii-3-514: vi son dei fermieri, de' quali molti dir si posson nobili pel
fuga e lor destino è fermo. statuti de' cavalieri di s. stefano, 1-115
320: passarono a congregarsi nel convento de' padri di san domenico, detti comunemente
dante, par., 20-104: de' corpi suoi non uscir, come credi
ma cristiani, in ferma fede / quel de' passuri e quel de'passi piedi.
fede / quel de'passuri e quel de' passi piedi. albertano volgar., n
, e con la potestà dello imperio de' franchi, a mantenimento fermissimo della pace
libertà girolamo savonarola ben potè l'invidia de' grandi e l'odio della romana corte
. giamboni, 4-368: le navi de' nemici erano di più grosso e fermo
fortemente tessute, sì che le percosse de' sassi non temiano. guittone, i-21-54
/ già mai la cima per soffiar de' venti. a. pucci, cent.
e ferma. alberti, i-276: era de' cani uno leggiere, destro, animoso
il migliore e quello che più vi piace de' figliuoli del vostro signore, e ponetelo
coppella giuste e ferme. s. caterina de' ricci, 388: ho inteso
, costituzionali. leopardi, ii-4: alcuni de' pochissimi che meritano nell'italia moderna il
1-32: la pace e la conservazione de' regni non si può ottenere senza soldati
noi potrebbe distorre. 5. caterina de' ricci, 323: lui afferma non
che pur si dovrebbe, / desiar de' suoi cari il giorno estremo, / per
non si disfacessono li beni loro [de' sacerdoti]; e fece ferma la gloria
che ferma la facciano stare. meo de' tolomei, vi-n-51 (19-40): io
, insino a tanto che si vendicasse de' suoi nemici. bisticci, 3-57: avendo
iddio è que'che sta fermo. lorenzo de' medici, ii-193: donna, vano
dinanzi steno fermi, e che nessuno de' capitani che sono e fieno, né ambedue
, da altra tenendogli fermi l'odio de' fiorentini. tasso, n-ii-145: dove
prima morire che arrendersi; e molti de' suoi gli tenevano il fermo. sopraggiunse
sesso al tribunal davante / fra le man de' carnefici più atroci / non pure a'
permisero a'principi d'esaminare l'utilità de' fedecommessi. cicognani, 9-113: il vecchio
boccaccio, i-38: le spente fiamme de' barbarici cuori alquanto per le parole di
soavia, gente grandissima e ferocissima, de' quali molti dicono che sono cento popoli e
fazio, i-19-30: molto era grande de' latin la voce / e molto acerbi
pitti, 2-12: confinarono forse cento de' più feroci plebei. serdonati, 9-134:
ingiurioso. salvini, 41-158: de' quali uno è nostro accademico, bizzarro
iv-20: egli commuove le ferocissime fiamme de' giovani, e negli stanchi vecchi richiama
. it., i-210: nel regno de' morti... torreggia dante,
, / onde te stessa reggi, / de' bei costumi tuoi, de le tue
feroce garzon stende nel piano, / de' saggi avvisi osservator sol tanto, / che
, 1-4-380: armate al fianco / de' feroci consorti / in campo andran le gio-
e parata, e mescolò alla folla de' fedeli e... degl'infedeli il
che si mettevano ad ascoltare i discorsi de' sospetti, che interrompevano la canzonetta nella
: van ferocemente / con la foga de' cervi e con la possa / d'aquila
punto di scrupolo tammirazione e gli applausi de' contemporanei. -ad alta voce,
livio volgar., 3-329: a'legati de' siracusani, rammaricatisi dell'uccisione stata nelle
, rammaricatisi dell'uccisione stata nelle stazioni de' romani, e comandanti che ippocrate ed
parte, benché egli con l'aiuto de' suoi combattesse ferocemente, urtato nondimeno e
la ferocia: ma collega / non è de' ladri e de'tiranni il cielo.
ma collega / non è de'ladri e de' tiranni il cielo. nido eritreo,
accrebbe col progresso del tempo la ferocia de' tiranni. russo, i-356: apriamo
176: ricevo in questo momento lettere de' miei; la desolazione dello stato veneto
iii-30: ciò si osserva nella communicazione de' vaiuoli e d'altri malanni epidermici,
mascardi, 1-43: stancarono le ferocità de' carnefici senza aprir bocca in nominar i
tempo è dato, acciocché la 'nfermità de' fanciulli, la ferocità de'giovani
'nfermità de'fanciulli, la ferocità de' giovani, la gravità della costante età e
osti, / a scherno e in barba de' legati pii / viver più carnevali e
chiesta per cuoca da un ricco de' confini, a largo patto di buona condotta
di giustizia, 1: l'arte de' galigai grossi, l'arte de'corazzai
l'arte de'galigai grossi, l'arte de' corazzai e spadai, l'arte de'
de'corazzai e spadai, l'arte de' chiavaiuoli e ferraiuoli nuovi e vecchi.
essendo stato appieno informato dello stato de' nimici, che pur erano cinquantasei bandiere di
gli elsi della bella spada. statuti de' cavalieri di s. stefano, 291:
. se ne fa uso nella celebrazione de' santi misteri, e la coppa è sostenuta
e chiodagioni per la molteplicità ed abbondanza de' forestieri. montecuccoli, 35: la grue
arbori su le navi: vi sono de' luoghi propri, per travagliare le corde,
tassoni, 3-77: l'architetto maggior de' ferramenti, / pasquin ferrari, gran zucca
appese nelle porte sacre; e carri de' prigioni, e scure curve, ed elmi
dure... e similmente facieva de' ferramenti ai fabbri. e trovò il modo
ferramenti ai fabbri. e trovò il modo de' gangheri col capo e degli arpioni.
aver le armature loro e i ferramenti de' lor cavalli fregiati e carichi di oro.
chiodi ed altri ferramenti per la fabbrica de' navili. citolini, 325: i
, mercante di ferramenta abitante nella bassa de' magnani, ha un involto col nome
col nome vostro. troverete due esemplari de' miei 'sepolcri '. deledda,
in erba di maggio, per pastura de' bestiami. tramater [s. v.
con memoria poi l'aste ferrava / de' ferri ch'ella prima temperava. ufficiali sopra
di architettura gualtieri duca d'atene e tiranno de' fiorentini, facendogli allargare la piazza,
primo piano, dov'è oggi la sala de' dugento, con ferri quadri e gagliardi
ritroso, accioché, partendosi, le ferrate de' cavalli mo- strassono che gente fosse entrata
giovane, 9-690: vedine quelle bestie de' prigioni / postisi alla ferrata. loredano
, accioché, partendosi, le ferrate de' cavalli mostrassono che gente fosse entrata in
rompe e spezza le porte, e divelle de' gangari, le quali porte erano ferrate
si conservano nell'archivio ferrato del magistrato de' nove conservatori del contado fiorentino.
storie pistoiesi, 1-450: lo spedale de' pinzocheri ha accomodato una finestra ferrata,
fogne si facciano finestre ferrate. giusto de' conti, ii-46: e voi [finestre
sonar già intorno la ferrata zampa / de' superbi corsier che irrequieti / ne'grand'atrii
. garzoni, 1-291: l'orina de' cavalli meschiata con l'acqua ferrata delle
meschiata con l'acqua ferrata delle pile de' fabri fa guarire gli inspiritati. redi,
giovanni dalle celle, 4-2-27: che sarà de' barbieri e ferratori de'cavagli,.
: che sarà de'barbieri e ferratori de' cavagli,... se e'fanno
/ al flutto e a l'impeto de' cavalli. pascoli, 904: l'acque
masse ferree, immani / al braccio de' ciclopi, a por delubro / che tardo
stridore. gnoli, 19: quando de' vetri il tremito / e il pavimento scosso
la facondia lusinghiera, la insidiosa dolcezza de' poemi, ed ogni disciplina atta ad
foscolo, xv-151: fo l'avvocato de' militari, e vo tutto dì a'
di vedere e di sentire i guai de' loro clienti, s'indurisca loro il
seguir con l'inno alato / l'ascension de' popoli. a. botto, iv-136
: oh quanti sono / oggi i diaspri de' lavori nostri! / e tra più
ferigna scorza. grazzini, 4-564: ciascuno de' quali era messo in mezzo da due
/ tal voi col foco puro / de' begli occhi molliste, / fabbra gentil
rode come el ferro ruggine. lorenzo de' medici, i-56: era il mio
di ferro, che succedettero all'invasione de' goti. botta, 4-282: accennava
monti / per inalzar colossi al re de' galli. parini, 282: che già
con ferro li facea bollare. lorenzo de' medici, ii-242: quando l'intriso nelle
stampano le monete, che l'un de' dua è chiamato pila, e l'altro
volgar., i-671: per paura altresì de' venne l'immancabile anguilla ai ferri,
a lavorare il suo terreno, / romper de' quel terren, su cui buttasti / il
su dalla pia una parte de' frammenti. rajberti, 2-181: sa il
ogni cosa è già pronto. all'un de' lati / crepitar s'odon /
, tanto che col ferro le stracciò de' vestimenti. giov. cavalcanti, 104:
carcere; e sua destra / livida ancor de' mal portati ferri / alla mia destra
simil. e al figur. giusto de' conti, ii-ii: par che un'altra
notte,... e per temenza de' saracini git- tammo i ferri di lungi
ad altro giuoco di dadi: fa de' giuochi che usano i fanciulli, agli alliossi
putti. grazzini, 4-199: -il giuoco de' ferri ha tanti capi che tu ti
giamboni, 4-195: emilio consolo coll'oste de' romani assalio i confini e le terre
con ciò fosse cosa che coll'investigar de' lor fatti ne venissero in chiaro misfatti sì
xxx-4-41: massi- nissa son io re de' massuli, / di cui credo sarà questo
fuoco, e giove, contro alle navi de' greci. delfino, 1-456: giuro
, lui ti dette il consiglio generale. de' mori, x-969: la valente gentildonna
scettro prese ed a le navi / de' ferrocinti achei sen gl con esso.
uop'è che febo / l'opaco tergo de' pianeti allumi, / che scevri di
le aspre del tartaro o ferrume e de' sali. = voce dotta,
mare medesimo, non si veggono forsi de' pezzi di legni incollati sulle coste di
nella mano ritta e coll'or- ciuolo de' speziali nella manca; alla cintola avea ferruzzi
piantato, che oggi è tenuto uno de' più fruttiferi e più fertili di tutta l'
; leghe fatte con esso noi nella guerra de' macedoni; lor fiumi fertili, aria
: se fosse possibile che tutte le ova de' pesci fossero ugualmente rese fertili dall'irrigazione
pesci fossero ugualmente rese fertili dall'irrigazione de' maschi, mi sia permesso dire che
g. b. andreini, 142: de' figli vostri il mondo / dovrà fertileggiar
dell'istessa lava, che per lunghezza de' tempi rammollita ha prodotto un terreno fertilissimo,
ne'varii climi la fertilità o scarsezza de' buoni o cattivi ingegni. stuparich,
... commessi sono in guardia de' grandi, cotanto più importante si è
moltitudine delle bestie e degli uccelli e de' pesci e d'altre ferucole. bencivenni,
di cortecce d'albori, massimamente de' suveri, imperrocché non tra
[il fuoco] nella ferula. lorenzo de' medici, i-273: così fu troppo
misera compiacenza di assumere la ferula dittatoria de' critici? d'azeglio, 1-159: di
un cavallo di cinquanta buone ferulate all'uso de' pedanti, in modo che le parti
fólgore va molto fervente. lorenzo de' medici, i-236: delle caverne antiche /
dal proprio fermentar reso fervente, / de' suoi solfi salini esalta il fiore,
sentimenti, passioni). neri de' visdomini, 1-46: o fervente volere /
: questa è quella fiammetta, la luce de' cui belli occhi prima i nostri accese
contenti con gli atti suoi gran parte de' nostri ferventi disii. s.
inde alcun s'accorse / del subbulir de' polsi sì fervente. p. della
ancùdi cadenzato col canto, lo strèpito de' telai, il moto, le grida,
glorie della religion cappuccina con la santità de' costumi. obizzo, 12-127: imperlando le
dimanda pria con supplice fervenza / perdono de' misfatti. nomi, 9-54: onde in
ingegni ferve / il suo nome, e de' suoi detti conserve / si fanno con
nostra autorità e più valida la tutela de' nostri interessi. nievo, 378
disprezzo di se medesima, per la frequenza de' digiuni, per la fervidezza dell'orazioni
fa- cean riparo ai fervidi calori / de' giorni estivi con lor spesse ombrelle.
che al sole il crin dispoglia / de' più fervidi raggi, aperta ancora / del
sonanti / baci scoccavi nelle curve labbra / de' tuoi bambini. c. bini,
massimamente ricordandomi in questa fervida adole- scenzia de' piaceri de la deliciosa patria, tra queste
rimbambiti, perché affa freddezza del cuore de' vecchi uniscono la fervida fantasia de'giovani
del cuore de'vecchi uniscono la fervida fantasia de' giovani. leopardi, 27-88: ai
polve / dalle sonanti zampe sollevata / de' fervidi corsieri. pascoli, 428: l'
armata; e, poiché il contrasto de' giudizii è fervidissimo, tutto è ancóra
. pallavicino, 7-130: quindi è regola de' savi che... non convien
accendere nel desiderio dell'amore. lorenzo de' medici, ii-117: segui, anima
mostra già compunto il cuore / al predicar de' padri gesuiti, / che poco fa
chiabrera, 112: or consenti al fervor de' preghi miei. foscolo, xiv-50:
mio fervore per la causa comune, de' miei voti per la repubblica italiana. leopardi
. verri, i-185: nella camera de' comuni di londra un cittadino...
: penso lo smarrimento che al fervore / de' miei sogni seguiva. 9
ordinati a martello, ed a ferza de' giusti; dunque però ci sono utile
'l ramarro sotto la gran fersa / de' dì canicular, cangiando sepe, / folgore
, iii-183: con la ferza già pur de' raggi ardenti / l'auree lane al
viene a carpirsi / il novo parto de' viticci opachi. / i coribanti insani e
/ già fesso mostra a l'impeto de' franchi. d. bartoli, 40-iii-196:
. negli orti suoi volle pini, de' quali e pinocchi da sé nascono fessi
è condotto a tale stato per colpa de' rettori e governatori d'esso, de'quali
colpa de'rettori e governatori d'esso, de' quali è il primo essere lo pastore
... se non mi vengono addosso de' guai... basta..
il luoco, dove de le forze de' metalli premeno. c. bartoli, 1-184
/ zucche gialle e verdastre, sembianti a de' cranii spelati, / e sbadiglian da
alberico da barbiano] migliorò l'armatura de' militi; aggiunse all'elmetto la baviera o
contesto, espressamente vede e le cicatrici de' chiodi, e le punture delle spine
fiate chi hae litigine, patisce fessura de' labbri, per la siccitade della complessione
ricca e bella donna vedova quattro giovani de' primi e più gentili della terra.
ne guarda in onore di dio e de' suoi santi, e da ogni sua fatica
si vedevano i fiori schizzar fuora sino de' duri sassi e far festa alla dea
. - tu saresti buono alla festa de' magi. -essere, parere una
. - anche al figur. lorenzo de' medici, ii-151: non vidi mai fanciulla
ad animali e al figur. pietro de' faitinelli, vi-n-231 (18-4): mugghiando
: con calandrino usavan per ciò che de' modi suoi e della sua simplicità sovente gran
danno a credere, vogliono la festa de' casi vostri. 17. prov
debbia deputare nel principio della quadragesima otto de' fratelli, sotto nome di festaiuoli,
festaiuoli e n'avevano cura una compagnia de' più nobili giovani della città che si
sarà caro / far con cetra festante / de' suoi pregi sonar gli ermi contorni.
prima [delle crociate] per occasion de' tornei, delle giostre e de'pubblici
occasion de'tornei, delle giostre e de' pubblici festeggiamenti. botta, 4-331: anche
: odi / 'l ro- more / de' festeggianti carri / che apprestansi al cammino.
, i-562: le belle e molte brigate de' festeggianti niuno riposo conoscevano. colletta,
di cannone da'castelli, o disperate uscite de' repubblicani turbavano le feste, uccidevano i
le sceleraggini fatali / de gli uomini e de' numi, e festeggiante / vidi megera
sapienza, la quale piagnevolmente facea feste de' nascimenti de li uomini, e la
delle provincie d'intorno, secondo l'usanza de' pagani potessero ed avessero grande fede alla
occhio di primavera, / la porpora de' prati / la fenice de'fiori. diodati
la porpora de'prati / la fenice de' fiori. diodati [bibbia], 1-373
: assolutamente ignorato dalle tre quarte parti de' cittadini napoletani il vasto -così si chiamò
simintendi, 1-134: gli campi risuonano de' festerecci canti. g. di buonsignore
. d. bartoli, 40-i-100: scelto de' suoi abiti festerecci il più sontuoso,
aia inghirlandata, sorrideva fra le grinze de' suoi crepacci secolari. 2.
francese...: uomo non solo de' più festevoli e sollazzevoli che io de'
de'più festevoli e sollazzevoli che io de' suoi pari abbia giammai conosciuto, ma
suoi pari abbia giammai conosciuto, ma de' più bravi e valenti bevitori altresì.
egli era uno di codesti gondolieri, de' quali molti si veggono, biondo, biancone
verno, onor dell'amo, amor de' gioveni, / che fai le notti al
che gli apparati e le festevoli pompe de' religiosi servano anche alla moltitudine degl'indevoti
intervallo fatto venire uno religioso da luoco de' fra minori. cariceo, 1-221:
sì festinatamente gli spinse la venuta soprastante de' francesi. = comp. di
mai non dissi, ma ispaccio / de' miei afanni è il versifi
nera terra / sale il trillo monotono de' grilli, / suonano i colli,
sì è computato dagli ebrei nel numero de' dì santi, ed è venerato dalli giudei
, ai giuochi atletici, alla festività de' numi ed alle pubbliche radunanze. e
novena di natale, la bella festività de' vecchi e de'fanciulli. soldati,
natale, la bella festività de'vecchi e de' fanciulli. soldati, i-29: le
or splendea, compenso alcuno / al rigore de' tuoi molti silenzi? cattaneo, i-1-84
cavalca, ii-243: molto è meglio de' dì festivi e di domenica lavorare
laudare dio e ringra ziarlo de' beneficii che tuttavia ricevono. machiavelli,
. giovio, 1-24: in tempo de' giochi festivi da lui celebrati a venere
carducci, 426: ecco, su'corpi de' mal noti eroi / erge la patria
sé gli anelli e le festuche. lorenzo de' medici, i-259: romperanno i silenzi
(10-10): fa, più caro de' venti, che la loppa / tutta
ognor; calde non solo / ma de' falli degli uomini fetenti, / ch'