queste cose delle voci latine, e de' modi di dire latini, s. a
scritture. buommattei, 125: l'uso de' segnacasi, come s'e detto,
. cinonio, i-i: a nella declinazione de' nomi è segno del terzo caso.
i pietosi pianti e le amare lacrime de' suoi congiunti fossero concedute. 5. degli
: vi menerei buono anche il far de' versi, se vedessi che questo pensiero
caro, i-9: venite all'ombra de' gran gigli d'oro. tasso,
fame / dell'oro, l'appetito de' mortali? '. m. villani,
.. di costui? noi abbiamo de' fatti suoi pessimo partito alle mani. manzoni
amate fronde, / posato al nido de' suoi dolci nati. g. villani,
se fossi stato all'alta guerra / de' tuoi fratelli, ancor par che si creda
a cui / s'aperse alli occhi de' teban la terra. cavalca, 9-153:
314-2: mente mia, che presaga de' tuoi danni, / al tempo lieto già
: felice te che il regno ampio de' venti, / ippolito, a'tuoi verdi
ho avuto sempre a che fare con de' tristi; e se alle volte ho
rispondendo, a due mani, ai saluti de' commensali. carducci, 819: spiccasi
28-95: e vedrai ne la morte de' mariti / tutte vestite a brun le
i-46: molto commentò salustio lo reggimento de' consoli, e rendenne questa ragione:
pur ora in varie parti / alcun de' nostri araldi a ricercarti. idem, 12-73
boccaccio, vi-53: prendendo spavento / de' casi, i quai talora a cento a
con poca terra si ricoprieno. lorenzo de' medici, 473: eranvi rose candide e
, se non insania, / a giudizio de' savi universale. varchi, 16-45:
di far eleggere ferdinando suo fratello a re de' romani. manzoni, pr. sp
(18): costoro erano generalmente de' più abbietti e ribaldi soggetti del loro tempo
incomincia udir di fòre / 11 suon de' primi dolci accenti suoi. idem, 70-22
per lettera ardiva di fargliele sentire, temendo de' pericoli possibili ad avvenire.
alberto la detta vittoria si fece eleggere re de' romani, e poi confermare a papa
naso della bada, detto rinoceronte, de' quali animali quel paese n'è pienissimo.
qualche oscurità. parini, 748: parte de' quali sino ab antico costumano di guadagnarsi
rifiutare a restituire al papa tutte le investiture de' vescovi e abati e altri cherici.
terra, abate di badia, ministro de' frati, e tutti gli altri. scala
, e dalla piacevole e santa conversazione de' monaci, ricevette da dio lume di
.. si fa menzione dell'assistenza de' vescovi e degli abati. fogazzaro, 1-509
dell'alabastro, né quella del vetro de' nostri fiaschi, che rende incomunicabili alla
dice, è... abbacinamento de' cuori. d'annunzio, iv-2-1341: mi
dell'abbacinato popolo per lo tagliamento fatto de' consiglieri del delfino. redi, 16-iii-117
rimase abbacinata e disfatta questa famiglia [de' ricasoli]. firenzuola, 501: quello
spruzzate d'inchiostro che parea una tavola de' fanciulli dell'abbaco. s. bernardino
dovrebbe... abbadarsi più alla qualità de' maestri che degl'insegnamenti. alfieri,
... una dolcezza negli occhi de' suoi seguaci, la quale, d'ogni
me abagliava quella incesa voglia. lorenzo de' medici, ii-285: eri sì bella che
abbagliarsi ed ingannare dal concorso ed esempio de' vani pedanti. cesarotti, i-227:
569): gli vennero a un tratto de' brividi, gli s'ab- bagliaron gli
i detti apostoli si difendono dalla furia de' venti e dall'onde del mare vivamente.
il bosco suona, / del rimbombar de' comi el ciel rintruona. caro, i-290
tesoro volgar., 7-15: la zuffa de' cani dee l'uomo del tutto ischifare
principal. segneri, iv-670: vi sono de' confessori... delli abbaianti cani.
par v-1312: lasciatemi continuare nell'abbaglio de' miei preallo spaventato serpente fu forza di
non ha lo stato in questa terra de' nostri pari, non truova cane che gli
siccome la molto grande fera l'abbaiare de' cani guata con poca cura. ariosto,
saria uno adirarsi contro le abbaiature de' piccoli cagnolini. 2. il
latrati dei pochi seguitano sovente le abbaiature de' molti. queste dànno più noia di
boiardo, ii-28-21: da lo abaio de' cani e dal fremire / par che 'l
. bartoli, 40-ii-316: il maggior [de' travagli] ch'ei provasse, fu
mai ne'tuoi fatti né in que'de' tuoi amici. machiavelli, 358: e
troppo abbandonatamente t'ho amato. lorenzo de' medici, 332: e però non
. caro, 2-937: comunemente / e de' greci temendo e de'troiani, /
comunemente / e de'greci temendo e de' troiani, / e de l'abbandonato suo
ed aspro a forza / tra lo stuol de' malevoli divengo. mazzini, ii-49:
dono affettuoso e delicato ch'è proprio de' convalescenti. negri, 2-739: melodie
secondo il loro debito, fare accorto de' suoi così manifesti abbar- bagliamenti.
uno e dell'altro sesso abbarbaglia gli occhi de' riguardanti. marino, 4-224: né
quella rena, vi fanno continuamente piantar de' giunchi, i quali abbarbicandosi la rendono
stare non può, alle belle piante de' suoi poemi. parini, 727
terribili a veder! gli eburnei piedi / de' giovani infelici [cedro ed arancia]
4-lani, 9-66: questo fu alla casa de' tarlati, dopo la per- abbassare il
montecatini, fu grande abbassamento... de' lucchesi, e esaltazione e grandezza de'
de'lucchesi, e esaltazione e grandezza de' fiorentini. m. vil
[del popolo], e quella de' grandi abbassò. idem, 904: arei
feudalità] di tanta altezza nel governo de' viceré; né già per leggi o studio
scacciata abbasserà la cresta / in veder che de' suoi non campa testa. goldoni,
credono degradarsi abbassandosi a sostenere la pena de' falli commessi! d'annunzio, iv-1-143
fama dell'antica nobiltà e prodezza de' franceschi. idem, 11-22: se le
: la provvidenza di dio, abbassatrice de' prepotenti, esaltatrice degli umili.
, 8-84: cominciarono a tórre le case de' cittadini... e torsi delle
d'annunzio, iv-1-306: il trotto fitto de' suoi cavalli non gli sembrava a bastanza
e abbattesse i fallaci idoli a reverenza fatti de' falsi iddii. cantari, 27:
della bella, imperciocché egli era stato de' caporali e co- minciatori degli ordini della
m. villani, 4-54: l'ordine de' nove [di siena], che
possenti per abbattere l'orgoglio e superbia de' popoli. m. villani,
da savio estimatore si dee, a proporzione de' corpi. segneri, 5-159: il
e della terra e del mare e de' circoli superni e degli orbi...
il favore vostro, a dire che abattimenti de' corpi coi ferri, e che occisioni
villani, 5-8: l'abbattimento dell'ordine de' nove e di tutti gli uffici del
faceva un tristo contrapposto alla pompa festiva de' loro abiti. idem, pr. sp
colle vedute delle scene..., de' balletti, e degli abbattimenti.
forte. idem, 20-67: vedea de' suoi campioni estinti / altri giacerne,
abbazia [san bartolomeo di linari] de' monaci benedettini, dove dimoravano dodici religiosi
boccaccio, 15-92: molti altri semi, de' quali la terra vie più s'abbella
abbellimento del quale [luogt>] molti de' migliori pittori... fecero opere a
, donna, abellire / non vi de' sì la passione mia, / che star
, secondo che mi disse 'già un de' lor frati, quel vicario ne fu
184: dopo aver inaffiato le gole de' suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere
tengono a stagionare abbicati accanto alle case de' contadini. abbiccì [abbici e
]. varchi, 18-2-384: i nomi de' quali m'è paruto di porre ridotti
stesso che alfabeto. l'antica pronunzia de' latini era più simile a quella degli
difficilissime ad essere ispiegate con la rozzezza de' loro propri termini, non che con
acconciatura del capo e per lo abbigliamento de' panni. abbigliare, tr. (
anche al figur. b. de' rossi, 1-19: una ricca veste accollata
mento, aderente. b. de' rossi, 2-17: il busto, d'
irretitum esse, a guisa degli accoltellanti e de' gladiatori. gioberti, iii-202: la
: se pure il parere, non dico de' soldati, ma delli accoltellatori ricercasse alcun
vezzosi appartamenti accolta, / tutti odorati de' novelli fiori / di primavera, del
. villani, 6-54: contra la forza de' sanesi guernirono il detto castello, imperocch'
/ con tutti que'che non han de' bisonti. simintendi, 1-58: l'altre
e le cune, / le tombe de' maggior. idem, 994: ed or
scala leggeri di funi tirò su l'uno de' capi e accomandollo a uno de'merli
uno de'capi e accomandollo a uno de' merli. poliziano, st., 1-102
la protezione altrui. f. de' folcacchieri, iii-1-28: non so onde fugire
(386): accomandato bene l'un de' capi della fune ad un forte bronco
diponesse denari o altre cose od alcuno de' tenuti della corte, per carta,
, posto che quello accomandatore non fusse de' tenuti della corte, maschio 0 femina
femina che sia, per la corte in de' modi soprascritti li sia tenuto e fatto
ditto accomandatore o accomandatoti fusse o fussero de' tenuti della ditta corte [lucca,
acomandita a tommaso di giuliano di giovenco de' medici di firenze panni cin- quanzei garbi
mezzo cielo, e guarda in qual grado de' segni s'accommezza il cielo, e
il cielo, e qual sarai il grado de' segni in che s'accommezza il
l'avere esercitato le sue parti verso de' medesimi [suoi fratelli] fino al
, s'è cercato d'accomodare i discorsi de' personaggi all'azioni loro conosciute. idem
solo rispetto, d'accomodarsi alla capacità de' popoli rozzi e indisciplinati, non s'
non s'è astenuta la scrittura d'adombrare de' suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all'
predetto d'alcuna casa, o d'alcuno de' sopradetti luoghi o beni a lui contigui
i-3-163: seppe... nelle diversità de' ragionamenti sempre accordarsi, avendo attitudine d'
. buommattei, 284: la terza specie de' ripieni pare a me, che possa
: erano radi coloro, i corpi de' quali fosser più che da un diece
più che da un diece 0 dodici de' suoi vicini alla chiesa accompagnati. idem,
è in quello ufficio proprio nostro, e de' fiorentini, del confortare i poveri condannati
venire. idem, i-271: prendi de' cavalieri della nostra corte quelli che a
seguace di marte, idol vegliante / de' femminili voti. manzoni, pr. sp
in tutte le proporzioni. b. de' rossi, 2-8: rincontro alla naturale
archi delle tre tribune erano l'armi de' tre pontefici di casa i medici, con
lusso i chinesi. rispose, che neltaccompagnature de' funerali. leggi di toscana, 10-73
capo nell'intestino, senza l'accompagnatura de' suddetti canali pancreatici. 4.
accento grave] ancora la maggior parte de' presenti uomini sopra certe parole d'una
caporali] cominciarono a tórre le case de' cittadini... e accomunare e abitare
, né della loro acconcezza, né de' loro agi. salvini, 6-183: qui
se abbisognasse, venissimo in su l'acconciamento de' fatti. bartolomeo da s. c
possono acconciare delle lor messe tenere [de' capperi] e qualche foglia. sassetti,
anche i vermi più schifosi e farne de' piatti eccellenti. -locuz. acconciarla
dì ne visse: acconcioronlo alla guisa de' signori, e a verona fu portato
volta pigliar confidanza nelli amici e uscire de' termini; però che spesse volte uno
giordano, 2-46: vedi dunque come de' peccati fatti... se tu ti
temeano forte l'avvenimento della compagnia (de' sanesi], e acconciavansi bene a lasciar
li grandi arnesi s'acconciarono al riposo de' caldi giovani, e sopra le verdi erbe
giorno, che la fortuna, acconciatrice de' mondani accidenti, conscia del futuro,
pensiero; ma la fortuna, acconciatrice de' pensieri de'possenti,... porge
ma la fortuna, acconciatrice de'pensieri de' possenti,... porge cagione
.. quelli che furano li vestimenti de' morti, e acconciatori di cuoia. glossario
sotterrato in uno avello fuori della chiesa de' frati minori. il quale ella avvisò
tempo pensato avesse, subitamente in acconcio de' fatti suoi disse questa novella. bandetto,
salvini, 4-519: né ciò che de' mortali pel tinello / formano i cuochi
salamoia, salve si manterranno. b. de' rossi, i-16: vulcano [avea
non aveva mai mangiato altro che castagne de' suoi propri castagneti, acconce in diversa
, ma eziandio ne'corpi, le forze de' quali non sono tutte acconce ad uno
il limitare della porta, in mezzo de' due cani. buti, 1-5:
fortezza, si mostrò alli amba- sciadori de' sanniti in questa forma. crescenzi volgar.
accontai mai, egli è per certo un de' più. = dal provenz. aco{i
pindemonte, 3-468: al cocchio, / de' corridori che in tre stalle nutri,
lavor sì doppio, / tra lo stil de' moderni e 'l sermon prisco, /
forteguerri, 16-36: e le fa de' discorsi amici e grati, / per
scorrono tanto lentamente che se potessi darei de' calci al sole per farlo correre di più
vino, e ve ne accorgerete voi de' be'guadagni che farete al fin del
39-i-30: non è maraviglia che da'libri de' loro riti e da'versi de'poeti
libri de'loro riti e da'versi de' poeti accordantisi coll'antiche tradizioni, provino
, ii-231: i ribelli gli hanno accordati de' patti ch'egli non avrebbe di sicuro
spesse volte sono da schifare i consigli de' medici, che insieme sono e non
conciliano con la soavità delle parole e de' modi; s'accordano con tuniformità de'
de'modi; s'accordano con tuniformità de' pensieri e de'sentimenti. 6
s'accordano con tuniformità de'pensieri e de' sentimenti. 6. rifl.
rumor de le sonore trombe, / de' timpani e de'barbari stromenti, /
sonore trombe, / de'timpani e de' barbari stromenti, / giunti al continuo
16-iv-196: io lodo tutte le sette de' filosofi, e in tutte trovo molte cose
d. bartoli, i-424: alle bocche de' ventricelli del cuore v'ha tendinetti,
l'altre professioni] per allettar le viste de' riguardanti, colla vivace disposizione de'ben
viste de'riguardanti, colla vivace disposizione de' ben intesi e ben accordati colori.
leggi di toscana, 6-42: de' panni larghi accordellati ed alia piana
è l'accordo delle operazioni che quello de' suoni. zanobi da strata [s.
: / troncar le vie d'accordo e de' nemici / troppo teme irritar l'arme
, richiamando allo spirito con l'accordo de' suoni l'accordo de'pensieri e rafforzando
con l'accordo de'suoni l'accordo de' pensieri e rafforzando con un legame fisico
quelle tonache erano tessute, nell'accordo de' colori lucidi, e nell'aggiustata misura
celate lagrime, acciocché alcuno si accorgesse de' suoi dolori. marsilio ficino, 2-1 io
di provveder con tante cautele alla sicurezza de' loro parti. salvini, 22-362:
turba di fuggitivi, che tosto esser de' suoi riconosce. foscolo, sep.,
., 210: e all'orror de' notturni / silenzi si spandea lungo ne'campi
vari e gente accorsa / a svilupparli de' vestiri acquosi. botta, 5-365:
, i-165: quando scorgi la felicità de' malvagi, hai da pensare accortamente all'
e n'è di là dal mare / de' più prò'cavalieri che arme porta,
: / taccio che ne 'l fiorir de' suoi verdi anni / vinse di senno i
, / a le guance vermiglie, e de' colori / fea paragone. galileo,
: in poco tempo, il numero de' ricoverati, tra ospiti e prigionieri, s'
accostarono in setta col consiglio del collegio de' giudici e de'notari. m. villani
col consiglio del collegio de'giudici e de' notari. m. villani, 5-3:
elia, il quale era reputato uno de' più savi uomini del mondo, richiesto dal
, 6-81: accostiamoci ora alla rassegna de' poeti satirografi. 7. rifl
.. / sì accostati all'un de' due vivagni, / passammo, udendo colpe
alla donna che piagnea accostatosi, comandò che de' remi dessero in acqua ed andasser via
degli abbattimenti o agoni, l'origine de' quali è molto accosta a quella de'
de'quali è molto accosta a quella de' giuochi. targioni tozzetti, 11-1-260: tutta
egli era tutto tempo istato. libro de' sagramenti, 51-33: e così le cose
educatori e governanti imputano alla poca accostumevolézza de' giovani o de'popoli quello che in
imputano alla poca accostumevolézza de'giovani o de' popoli quello che in gran parte è
cioè che ha il pelo a guisa de' panni fatti di bambagia. leggi di toscana
. idem, 741: sono ancora inimici de' svizzeri tutti quelli uomini delle comunità che
, gli errori che amore nelle menti de' servi amanti traboccando accozza con gravosa disparità
. stefani, 6-54: per vendicarsi de' fiorentini venne a castracelo, e con lui
e dove talvolta se ne accozzino [de' corpicciuoli o atomi] d'una medesima o
dopo la grande e aspra battaglia l'armata de' ciciliani fu sconfitta. ariosto, 1-62
s. v.]: nell'accreditamento de' beni ricevuti, l'uomo generoso e
accreditata. cesarotti, i-140: alcuni de' più accreditati negli studi della nostra letteratura
sangue, che io non accrescerò la somma de' vostri peccati per la mia morte,
c., 32-5-4: gli alti accrescimenti de' fiumi si riempiono dalle piccole ma innumerabili
manni, i-46: fermandoci tuttavia sulla materia de' nomi, vuoisi nullameno osservare la copia
compagni, 1-22: il diavolo, accrescitóre de' mali. fazio, ii-17-56: sicuro
. v.]: accrespatura è termine de' lanaiuoli: difetto del panno proveniente
sopra il gomito la parte superiore, usanza de' greci, e degli antichi romani.
, ii-768: arturo... curatisi de' popoli, giudicai questa guerra dover esser
nuove parole vi potrei dare. lorenzo de' medici, 321: è natura de'
de'medici, 321: è natura de' malenconici,... nel dolore non
quel fosse, accuratissimamente spendeva nello studio de' poeti. caro, 2-3-97' ma non
accurata assistenza, e con l'ordine de' medicamenti di sopra insegnati, si deve
egli vuole insozzare le virtudi per accusaménto de' viziosi? tommaseo [s. v
un po'di principio di risposta alla vostra de' 17 settembre, di già accusatavi in
legge costante. una classe della divisione de' molluschi s'intitola appunto dagli acefali per
vengono solo per tuo mancamento. lorenzo de' medici, i-33: è però, non
matura / l'acerbità de * casi e de' dolori / in me rendè l'acerbità
concenti / fan gli augeletti al mormorar de' venti, / e l'ombra fresca e
ugurgieri, 356: so che acerbi odii de' miei mi stanno dintorno. petrarca,
a cacciare l'acerbissima fame. lorenzo de' medici, i-30: per remedio di questo
, sdegno afflittivo, sdegno simile a quello de' suoi nemici, nel tormentare il suo
uomini sieno... acerrimi persecutori de' vizii che non hanno. monti,
, ii-42: lo quinto die lo principe de' figliuoli di simeon, salamiel, figliuolo
vede il suo spirto / fra 'l compianto de' templi ache- rontei. panzini, i-302
guicciardini, vii-204: ed a tempo de' romani accadde spesso che fu cavato di
, 16-v-132: non è [la polpa de' tamarindi] dispiacevole al gusto, anzi
acido salicilico che occorre mescolare alle polpe de' pomidoro prima di imbottigliarle. svevo, 3-558
vicino, si rinchiudesse fra gli corpi de' comi e dell'acie o battaglia.
si è della vigna di sodoma e de' borghi di gomorra; la loro uva si
così ben inteso che il raspo fa de' suoi ramicelli: e a questi gli
3. seme. lorenzo de' medici, i-92: e chi crederebbe che
parla, né similmente alcuno luogo, de' quali dice qui che l'un tace,
insemi. passavanti, 193: l'acqua de' monti discende nelle valli basse: e
idem, 2-84: l'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che
/ mescean le sacre spume. indi de' regi / dieder l'acqua alle mani.
corrente il verde delle sue felci, de' suoi rovi, delle sue ortiche.
sì di lago (che ce ne sono de' grandissimi che paiono mari) come de'
de'grandissimi che paiono mari) come de' fiumi et riviere. redi, 16-iii-366
volgar., 1-4: l'acque ferme de' laghi, spezialmente le discoperte, son
. idem, 1-4: l'acque de' pozzi e de'condotti sono malvage per rispetto
1-4: l'acque de'pozzi e de' condotti sono malvage per rispetto di quelle
fonte piconia. ella nasce negli ultimi monti de' peligni, passa i marsi e il
acqua chiarissima i pastori beono, quando de' fiumi della verità intendimento traggono; ma
loro piedi intorbidano, quando li studi de' santi pensieri mal vivendo corrompono. dante
: in poca d'ora tutte le case de' grandi di qua dall'acqua feciono il
, 2-7 (205): comandò che de' remi dessero in acqua, e andasser
al piano e cresca / la correntia de' fiumi. tommaseo, iii-222: e
, 3-141: scogli che a memoria de' vecchi del paese erano già a fior
acqua è acuta, e il taglio de' suoi fondi molto elevato, giudicandosi che
, fuggendo tacque, enea e dido / de' lor secreti testimonio fido. cellini,
: perocché per lungo tempo la coperta de' marmi [del tempio di san giovanni]
; non approdar a nulla. meo de' tolomei, vi-11-22 (2-13): e
/ che con pregievol compito / esce talor de' foderi. -medie. acqua antisterica
: costumarono altresì gli spagnuoli, presso de' quali sono in maggior copia i buccheri,
rosso con la grana. lorenzo de' medici, 5-4 t.: tengo per
vallisneri, iii-9: nella maniera detta de' nostri fonti di modana, ho pure
, 6-21: l'acqua loro [de' cocomeri e cedriuoli], ovvero il sugo
: io che son grosso come l'acqua de' maccheroni, ne dirò una da maccherone
si dice volgarmente: più grosso dell'acqua de' maccheroni. -l'acqua usata dai tintori
più fine al colorito dell'aria, de' cieli, di quello ch'e'stempri nelle
nebulose o marmorose; ma ve ne sono de' pezzi d'acqua molto bella. panzini
per andare al mercato di campo de' fiori non aveva ancora imparato.
uccelli non acquaiuoli, e massima- mente de' colombi, si mescoli col letame. pulci
e per paludi e laghi, / perché de' pesci e dell'acqua son vaghi;
chiamano, e che abitano nelle bucherattole de' greppi di quelle fosse per le quali
la causa e l'ordine de la posizione de' pianeti secondo gli antichi è che il
novalesa, dove consumò tutte le provvisioni de' monaci. nievo, 47:
. umido, acquitrinoso. fr. de' marchi, 1-155: questi siti acquativi sono
: gli uccelli tacevano acquattati sulle uova de' nidi. borgese, 1-296: era
acquazióne il poggio, che si dice de' magnoli,... si commosse a
il cielo, come negli antichi acquarelli de' trittici olandesi. d'annunzio, iv-1-200
esso trovava... un acquietamento de' dubbi. leopardi, ii-1059: un
parlar ch'ai cor le scende, / de' sensi in parte le procelle acqueta.
acquisita, di visitare il regno de' morti senza alcuna pena. foscolo,
il compratore o acquisitore. statuti de' cavalieri di s. stefano, 229:
in ogni valle / rimbombi 'l suon de' miei gravi sospiri, / ch'acquistan fede
: guadagnare terreno. g. de' bardi, 1-20: vedrà l'amiche squadre
vòlta nostra poppa nel mattino, / de' remi facemmo ali al folle volo, /
è mode ratrice e acquistatrice de' grandi onori e fama. ovidio volgar
volgar., 2-78: ercole domatore de' vizii e struggitore di tiranni e acquistatóre
delle lettere o all'acquisto della felicità de' letterati. leopardi, i-1348: la
. idem, 36-13: di bicci e de' fratei posso contare / che, per
avea. vico, 2-272: è propietà de' forti gli acquisti fatti con virtù non
del conto in cui ci tiene, / de' nostri acquisti così sparsi al vento.
si distilla e fonde / fra il rigor de' metalli ancor sepolti / diverso umor che
. bartoli, i-432: gran parte de' vapori acquosi si circola, e condensati
io con ciò tentai frenar gli errori / de' fortunati e degl'illustri. cesarotti,
. vallisneri, i-210: mosca ortense de' rosai, che coll'aculeo cacciato fuora
sì vedrai coperti gli alti acumi / de' maggior monti. marchetti, 2-221: sinché
vigoreggia lo acume dello intelletto. lorenzo de' medici, 312: ha grande similitudine e
/ tempri a'tri- st'occhi, de' sospir mie'piena, / rendigli al cor
495: peroché tratta [il trattato de' simboli] de'concetti ingegnosi con poco
peroché tratta [il trattato de'simboli] de' concetti ingegnosi con poco ingegno, e
e più singolare di quello della risonanza de' corpi sonori. 2. sonorità
involventi e domanti tacutezza e la copia de' sali. svevo, 5-112: si meravigliò
: esempio di acutezza e di filosofia de' rettorici. tommaseo [s. v.
motti o delle sentenze minute, quanto de' concetti, che possono essere soggetto d'un
salvini [tommaseo]: avvi certa domestica de' boschi / acuticomia belva in cuor selvaggia
, poi che sente l'agute sanne de' caccianti cani, schiumoso con furia 9ì
olivastra a cui davan fierezza le punte de' baffi rilevate e la piccola barba acuta
, amando diventano molto acuti. lorenzo de' medici, 1-6: nelle invenzioni acutissimo,
all'intento, altrettanto è acuta nella scelta de' mezzi. idem, 162: e
marcito. galileo, 417: per nutrimento de' cavalli produce la terra il fieno,
nelle abbondanze delle biade, negli adagiamenti de' piani, nella soavità dell'aria.
: la valle tutta venne in potestà de' nemici... ed ivi adagiato e
accostare si debbono e adagiare con l'uso de' tempi, ne'quali si scrive
, 2-229: sulla mia testa l'arco de' cieli, adagio adagio, imbruniva.
di diaspro o d'adamante. lorenzo de' medici, 362: o mio bel
che in saldo adamante / nel silenzio de' secoli ordì. 3. figur
per avventura ogni cosa adattatamente a'costumi de' nostri tempi. = comp.
una tavola ne scrisse tre [de' comandamenti], i quali sono propriamente adattati
e in par ticolare quelli de' greci notati per olimpiadi, e come più
è addebitato alla cassa delle dette gabelle de' contratti, e pretenda di non esser
fremea di sdegno / contro l'alto de' nembi addensatore, / che dar vittoria
altramente che l'addentato cinghiaro alla turba de' cani, a loro rispondeva turbata. salvini
addentellare un pezzo qualunque, vale farvi de' risalti a similitudine di denti, i
nelle sacca, da'quali alle montagne de' baschi pervenni... e in
[lodovico di baviera] si furono de' 52 del popolo, e 'l prefetto di
: tremerebbe il braccio ad un santo de' più addestrati, se la necessità lo ponesse
: la ginnastica, esercitatrice e addestratrice de' corpi, avea presso gli antichi due difetti
; e lo stesso far doveano in riguardo de' vescovi ed arcivescovi in occasione della loro
più donzelle elette / chiudonsi in ciaschedun de' monasteri / di quel lama immortai al
di marzo feci ammaccare altri nuovi fiori de' giacinti. beltramelli, ii-685: metti la
da me non a qualche cagione estrinseca de' liquori. = variante tose, di
avanzi negli anni addietro, si trovava de' più agiati del contorno. pellico,
212): dal re e dalla reina de' suoi casi addomandata,...
], 17-31: dispregia i flagelli de' battitori colui, il quale poco davanti
l'addomandatore con lui, mostrando l'ombre de' buoi nell'acqua, giudicò quelli essere
« addio » con rotta voce. lorenzo de' medici, 523: quivi lasciommi piena
indugio ti s'addice, o mese de' pensierosi tramonti. palazzeschi, 1-735:
è contenta quella vechieza quale vegga ciascuno de' suoi adricti et adviati in pacifica et
., 1-56: colui che saetta, de' sapere quel che vuole fedire, e
da quelli... addisciplinati nelle scuole de' miei famosi maestri. tommaseo [s
brevemente le cause, passo alle proposizioni de' rimedi. redi, 16-vii-146: se costoro
voleva additare il male, destò la rabbia de' magistrati e fu soppressa come cosa cattiva
giudice. leopardi, 1-317 ^ la regola de' costumi addiviene tanto variabile e tanto incerta
numeri artificiosi, l'addizione e sottrazione de' quali fa l'istesso servizio che la moltiplicazione
io (182): talvolta la pompa de' palazzi, lo splendore degli addobbi.
potesse penetrar entro a vedere la sontuosità de' loro addobbi, lo splendore de'loro
la sontuosità de'loro addobbi, lo splendore de' loro arredi, confesserebbe che tra loro
intagliate, le quali addolcivano gli occhi de' riguardatori. carducci, 588:
oh come caro / t'addolcirebbe il suon de' suoi sospiri! alfieri, 66:
il mondo è degli attivi e non de' poveri pusillanimi. altre parole magnifiche per sé
si far, tutto smarrito. lorenzo de' medici, i-175: e di ciò molto
viscere deirabdomine, si sconcerti la cribrazione de' fermenti, \ vallisneri, iii-
tutto era fatta selvaggia per gl'infiniti mali de' tiranni. i. pitti,
tanto vi voleva per addimesticare i figliuoli de' politemi e ridurgli all'umanità degli aristidi
e ridurgli all'umanità degli aristidi e de' socrati. nieri, 166: questo prete
vedere scherzar monte cecero o qualcuno altro de' colli qui vicino a firenze: così
a poco a poco conquistati dall'amorevolezza de' maestri, finivano per affratellarsi lietamente.
adoppio lo pianto, e la ragunanza de' dolori cresce. idem, ii-4-7: lo
per mezzo / alle turbe scorrendo, e de' mortali / addoppiando gli affanni, in
. doubler), si dice delle file de' soldati, quando di due contigue di
mente. 5. caterina de' ricci, 368: la madre priora reverenda
giustificarsi, o per tentare gli animi de' fiorentini, o per addormentargli, mandò
piuttosto, ch'esse svelino la debolezza de' dominatori? pascoli, 691: e venne
sono i movimenti vari della fortuna, de' quali però che quante volte alcuna cosa
delle virtù sensitive, e desta- trice de' nostri ingegni; laddove la ricchezza e quelle
, e la corruttela le classi agiate de' cittadini. verga, i-230: l'onda
incontro a spira, / allo spuntar de' mattutini albori, / si desta alfin l'
fantasia, e sì debole l'addormentazione de' riposati membri, che così avviene come
i gemiti / de l'aure e de' ruscelli. idem, 919: qual de
ant. indossare. s. caterina de' ricci, 280: le quali [vesti
. f. villani, 11-81: molti de' loro cavalli perderono per lo gran disagio
vivono i svizzeri, è dopo quello de' romani, il migliore modo; perché
caro, 5-978: onnipotente giove, se de' teucri / ancor non t'è,
. baldinucci, 2-6-134: fu primaria intenzione de' nobilissimi giovani... l'addottrinamento
: tu [fortuna] permuta- trice de' regni, e de'mondani casi adducitrice.
] permuta- trice de'regni, e de' mondani casi adducitrice. giov. cavalcanti,
firenze, soffereono il guasto di fuori de' loro campi. = comp.
prima ruppe e guastò il luogo de' frati minori, e poi tutta la
leopardi, 6-63: di colpa ignare e de' lor proprii danni / le fortunate belve
n'apparisce nova, / non de' addur maraviglia ài tuo volto. bibbia volgar
v'adducano e facciano ombra. lorenzo de' medici, i-226: lasso! ogni loco
castellano, bene tre cotanti ne mise de' suoi. idem, viii-1-38: da questo
questo si venne allo adequare i fatti de' forti uomini a quegli del- l'iddii
in tutti i luoghi, dove il danno de' nemici e l'onore suo col danno
s'appiatta / che fan riparo al grandinar de' sassi, / ed arrivando al fosso
a stimare a valuta di moneta il danno de' fiorentini, io che vidi queste cose
. tanto più riesce inabile a dare, de' suoi precetti e de'suoi consigli,
a dare, de'suoi precetti e de' suoi consigli, una ragione adequata. gioberti
adequazione del detto mastro pagolo, ch'è de' maestri moderni, e'disse che co'
ma perché egli si adempie. lorenzo de' medici, 343: amore sarà tranquillo,
i vaghi augei cantanti / l'esercizio adempian de' naviganti. orsino, iii-289: il
predecare, / lo suo parlare emprima de' adempire. fra giordano, 5-321:
che non tutti / giove i disegni de' mortali adempie! manzoni, pr.
buona volontade adempia il poco. lorenzo de' medici, i-282: né 'l tempo mai
1-277: le occupazioni, la soddisfazione de' bisogni, l'adempimento delle convenienze sociali
il facitore e adempitore degli spasmati desideri de' servi di dio. salvini, 20-63
marsilio ficino, 2-15: platone, padre de' filosofi, adempiuti gli anni della sua
alcun santo uomo, che prima coll'esempio de' costumi, e poi col zelo della
, non ha nel suo stato o de' suoi aderenti legname per far galere e navi
atto dell'aderire, del restare attaccato de' corpi, e per la seconda la forza
ii-124: i paesani per favorire un de' loro, e sperandone grandezza, aderivano a
speculatori, ai quali né la classe de' buoni né uno solo del governo aderì
piglia in tutto sopra sé la cura de' giovani. e prima gli adesca con ima
esser potrà, goffredo a l'esca / de' dolci sguardi e de'be'detti adorni
a l'esca / de'dolci sguardi e de' be'detti adorni /...
focone del pezzo, ed è proprio de' cannonieri. 7. fis.
maestro alberto, i-71: né nell'altezze de' monti salite / a prender pesci con
, a cui non manca né l'autorità de' buoni antichi, né l'uso de'
de'buoni antichi, né l'uso de' migliori moderni, il rifiutano, e
, iii-183: può introdursi nelle membrane de' vasi dalla forza del medesimo [sangue]
per non caricarsi la conscienza del pentimento de' compratori che crederanno di portarsi a casa
alle vezzose membra / adipe cresce, de' tuoi labbri onora / lor nettarea bevanda.
. monti, 8-321: giammai veruno de' tuoi santi altari / navigando lasciai sprezzato indietro
a te sempre e i miglior fianchi / de' giovenchi abbruciai. arici, no:
orina, perché, scorrendo tra le barbe de' pini, radano e portino seco piccole
sofferire l'aira- mento e le tribolazioni de' nemici, si come iddio fece,
a'serpenti adirati s'enfia il collo; de' cani arrabbiati è trista paruta. bibbia
loro. stanno imbronciti, si fanno de' dispetti, non si veggono; ma non
tutte per fondamento la reprobazione dell'autorità de' concili,... hanno dato
eloquenzia. ugurgieri, 364: la turba de' troiani incontra venendo adiungonsi co la
gerà un'altra maggiore. lorenzo de' medici, 366: e però,
fatte sotto il sole, e le lacrime de' meno possenti, e nessuno è adiutatóre
interiora metti adiz- zando gli acuti denti de' feroci cani. quintiliano volgar.,
di quello che loro dava l'esazione de' diritti incerti. colletta, i-191: così
adocchia e rimira scorata e confusa / de' crudi signori la turba diffusa. idem,
sfiora negli adolescenti il più gentile ornamento de' loro labbri, il pudore. pascoli
in rami fruttiferi si dividano. lorenzo de' medici, i-21: insinp ad ora
velo, / che... / de' be'vostr'occhi il dolce lume adombra.
alcune [viti] per la grandezza de' pampani le vigne chiuggono e aombrano.
solo rispetto, d'accomodarsi alla capacità de' popoli rozzi e indisciplinati, non s'
s'è astenuta la scrittura d'adombrare de' suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all'istesso
renderti premio, adombreranno teco. lorenzo de' medici, i-161: or [la
di chiarezza e oscurità qual fien quelle de' loro obbietti. ariosto, 5-47:
ii-150: [ciascuno] si faceva beffe de' fatti miei, chiamandomi chi cavallo adombrato
: tiberio s'aonestò di proporne quattro de' pretori e non più; ma vincessero
c., 1-1-4: schifa i consigli de' medici, i quali, poco dotti
volgar., 1053: nel giuoco de' fanciulli adoperava inganno nel vincere. alberti
che la memoria d'una menomissima parte de' miei infiniti e dolorosi martiri. michelangelo
e della terra e del mare e de' circoli superni e degli orbi...
contro verona, / cóntro pavia, de' re, dei fidi asilo, / tutte
e più e meno, perché i numeri de' suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de'toccamenti
numeri de'suoi dibattimenti rispondano alle alternazioni de' toccamenti e ai logaritmi di numeri e
le storie, il più savio uomo de' greci..., e perciò adoperò
aoperò col papa per abbassare lo stato de' cerchi. dante, vita nuova,
egli avrebbe adoperato ogni abbassamento e dammaggio de' fiorentini. idem, 11-35 • i
, ma niente v'adoperaro per la forza de' sanesi. boccaccio, viii-2-98: per
... / che tu mi sia de' tuoi prieghi cortese / in fano,
seconda setta... onora l'anime de' loro passati, alle quali fanno continui
nella santa città, dopo l'adorazione de' santi luoghi, ordinai di cercare i
s. v.]: l'adorazione de' magi: l'atto nel quale i
delle cose terrene, delle passioni, de' piaceri portato fino all'adorazione. tommaseo
in quel dìe iddio torrà loro l'adomamento de' calzamenti... e li adornamenti
nome. americo, / nato nel nido de' scrittori illustri, / che tu,
colli. manzoni, 38: tempra de' baldi giovani / il confidente ingegno; /
, purg., 27-107: ell'è de' suoi belli occhi veder vaga / com'
, 178: e fra l'altre adomezze de' suoi membri, ell'avea le mani
: chi ha mal vestito, si rivesta de' più adorni panni a onore e festa
di be'fioretti adomo, / avea de' monti tolta ogni pruina. sannazaro,
un uso). 5. caterina de' ricci, 176: il calice, che
: [questi] adottato dalla famiglia de' calderini s'assise il nome di quella famiglia
or che è da dire della procreazione de' figliuoli, o della prolungazione del nome,
prolungazione del nome, o delle adottazioni de' figliuoli? bembo, 5-89: prese per
: e'figliuoli suoi..., de' quali druso era naturale e germanico adottivo
, 12-109: noi non siamo solamente de' tuoi progenitori e di te figliuoli d'adozione
bencivenni, 4-5: sappiate che veruno non de' dire padre mio, se non quelli
, o diva atene, i padri / de' guerrier trionfati / nel futuro dolor pensosi
bencivenni, 3: patiscono lo aduggiaménto de' vicini alberi. algarotti, 2-220:
lui nascon par ch'adugge. lorenzo de' medici, ii-38: deh perché il
/ l'ombra ch'aduggia il fior de' più begli anni. segneri, iii-2-81:
vedevano, senza volerle ingrandire agli occhi de' lettori sazievoli de'quali bisogna oggi adulare i
volerle ingrandire agli occhi de'lettori sazievoli de' quali bisogna oggi adulare i capricci e
46: e questi sono gli adulatori, de' quali le corti sono piene. ariosto
si difenda dall'importunità degli adulatori, de' favoriti e d'altra simil gente. tasso
poeti si compiacciono anch'essi del favore de' grandi. gioberti, i-9: fra
con atti contra la verità. lorenzo de' medici, i-82: veramente è detto [
: le allegorie vennero adulterate dall'orgoglio de' potenti, dalla ignoranza del volgo.
.. mai non adulterarono niuna delle donne de' ghibellini, né da altri vollero che
del paradiso, 42: la intenzione de' nimici nostri si è per questa adulterina
lussuriavano. boccaccio, i-401: le follie de' mariti sono spesso cagione d'adulterii alle
che sono sacri per essere stati cimitero de' martiri,... saranno liberi
, avendo maculati i letti e i matrimoni de' loro vicini, non vogliono, che
1-39: se noi vogliamo parlare de' soli adulti, quanto radi sono
e usciti della cura e protezione de' prefati officiali de'pupilli, dilapidano il loro
cura e protezione de'prefati officiali de' pupilli, dilapidano il loro. parini,
correr d'acque, / nasce il sospir de' cuori che perdesi ne l'infinito.
è divenuta così diversa da quelle [de' selvaggi e dei bruti]. d'
... lasciato stare il dir de' paternostri, seco della qualità del tempo
fischiarli. carducci, 132: le imagini de' grandi in cui s'aduna / quantunque
pose a cammino per ubbidire all'adunatore de' nembi. pindemonte, 5-28: l'adunator
giove. monti, 2-544: glorioso de' nembi adunatóre / massimo giove abitator dell'
di sangue offerir voti al sommo / de' nembi adunator. d'annunzio, iv-2-533:
schiuma del mare, la qual per virtù de' raggi del sole si fa viva e
i-405: malacoda, che aduncina l'anime de' barattieri. = comp
: adunqua gran consiglio, e i primi de' suoi dall'imperio convocati, stregne dentro
adunque usare nella propria lingua le proprie voci de' nostri artefici. g. c.
le midolle delle ossa dei becchi e de' buoi... sono più adurenti e
idem, 13-61: vedi le membra de' guerrier robuste /... / ch'
qui gli uomini pazzi diventano. lorenzo de' medici, i-281: né la troppo
i-6-84: la nave il buon nocchier de' ispiare, / la usanza de'paesi
buon nocchier de'ispiare, / la usanza de' paesi e quella vita, / che
sue presunzioni e fatta degna della remissione de' peccati, al postutto vide lo lume
i-63: ma quel [il ridicolo] de' greci e latini è solido, stabile
pallone volante: e si dice specialmente de' palloni volanti pieni di gas idrogeno,
renderà'ti benigno e affabile alla congregazione de' poveri. passavanti, 99: dee essere
18-508: tutto in sudor trovollo affaccendato / de' mantici al lavoro. manzoni, 314
imbriani, 2-154: sono plebe. sono de' vasi incrinati da'quali geme e trapela
bellini, ii-85 'e v'è de' buchi grandi, e de'piccini, /
e v'è de'buchi grandi, e de' piccini, / e de'grandacci come
grandi, e de'piccini, / e de' grandacci come una peschiera, / e
e v'è un periodo nella vita de' popoli, come in quella degli individui
, che sta attento per la vendita de' beni;... ma che per
/ delle prigioni affacciati non pochi / de' carcerati, fa'ch'io n'oda
lessi, o arrosto? -un se ne de' fare lesso, perché le lasagnette,
scrive litteralmente il poeta di cerbero, de' suoi gesti, e di quel che fece
tanto desse fra le mani loro alcuno de' navili che vengono dal dacen, porto
botta, 4-740: le ruberie de' suoi provveditori, cioè affamatori, d'
molto comoda, affamiliarizzando loro l'uso de' bagni. = deriv. da
, 130: troppo i petti affanna / de' congiunti animali il calor grave, /
danna. baretti, ii-6: ho de' dolori nelle ginocchia, non so se di
, 5-85: e la mente, indovina de' lor danni, / d'alcun futuro
miseri, sovenire agli affannati. lorenzo de' medici, i-165: e sol pascevo
parvo affanno è: e molti ha già de' chiostri e d'ermi tratti. guinizelli
. idem, 364-11: pentito e tristo de' miei sì spesi anni / che spender
posso uscir di tanti affanni. lorenzo de' medici, i-114: il vivace amore cresce
mondo / loco che pien non sia de' nostri affanni? tasso, 7-48: preme
tasso, 17-12: custode... de' secreti, al re ministra / opra
a cui m'ammettete, facendomi un cenno de' vostri affari casalinghi. casti, 2-102
affari di casa, non solo nel senso de' materiali interessi, ma di tutto quel
solo, non potendo togliere una parte de' suoi fondi da altri suoi negozi per adoperarla
possibile, vale: diffondere triste novelle de' vostri interessi. molti s'hanno più a
hanno più a male che si sparli de' loro affari, che de'fatti loro.
si sparli de'loro affari, che de' fatti loro. arila, 15: uomo
s'usa per li napoletani, la città de' quali è abbondevole di uomini di gran
un uomo di grande affare, un de' più nuovi matti ch'io m'abbia
ne venne preso andrea di messer piero de' pazzi e 'l brigliaino, cagnotto di casa
, o, se vuoisi, l'epidemia de' sùbiti guadagni, sia comunque fatti:
: il primato pel numero e l'atrocità de' delitti attribuiti al popolo nostro; affarismo
cuore, che han dello spirito e de' talenti loro, siccome quelli che dal
, che pare semplicità ed è affascinatrice de' semplici. = deriv. da
di affaticare per ora più le borse de' detti cittadini. idem, 1-188: i
. galileo, 989: è ofizio de' saggi espositori affaticarsi per trovare i veri
espositori affaticarsi per trovare i veri sensi de' luoghi sacri. tassoni, i-100: il
rami. carducci, 353: il cigolar de' rami / sotto 11 peso ineguale affaticati
appianare, che mai sempre le penne de' medici tengono affaticate. 'segneri, ii-148
: per voi tien sempre affaticate intorno de' cieli nobilissime intelligenze. 6.
affatto affatto innamorato e di lei e de' bellissimi suoi versi. idem, ii-195:
punisce li ruf fiani, de' quali tratta nel decimo ottavo capitolo;.
: e 'l saracin, che si tenea de' fieri / sul buon destrier allora s'
insetti acquatici non nascono dall'esteme parti de' pesci. salvini, 40-419: tanto
così fatti intorbidamenti dell'acque stillate, de' quali, per non allungarmi di soverchio
2-59: per lo grande aiuto delle galee de' genovesi che soccorsono il loro ammiraglio,
che soccorsono il loro ammiraglio, le tre de' veneziani che s'erano afferrate con quella
di mia vita è posa. pietro de' faitinelli, vi-n-208 (2-10): la
opinione di questi tali, quanto quella de' più intendenti. vico, 628: ella
capacità affettiva, disposie primaticci, / de' nugoli e dell'aria affettatori. zione
ragione, e trarla in tutto fuori de' confini dell'onesto. vico, 266:
, temè la gente / sì com'eran de' sicoli e de'teucri / gli animi
/ sì com'eran de'sicoli e de' teucri / gli animi e i voti ai
. affettuosamente. s. caterina de' ricci, 94: la quale [v
sì affettuosamente alcuna di loro disiderasse de' suoi nemici vendetta, com'io disidero di
, come ne le città gli ordini de' cittadini, la parte affettuosa suole a
come la vita dell'agricultore che pasce de' suoi sudori le glebe della terra.
termine epistolare di chiusura.. caterina de' ricci, 231: vostra affezionatissima in
l'anima sensitiva nel lor passaggio [de' minimi ignei] i toccamenti, sente
1 fantasmi che le pervengono dagli organi de' sensi esterni, e gode o patisce
troppa affezione a quella robba. lorenzo de' medici, i-55: né possono quelli occhi
, ha presso di noi, al parer de' grammatici, otto tempi, o per
accordo qualunque: e indica 1'accostarsi de' volti e de'fiati, allorché il
: e indica 1'accostarsi de'volti e de' fiati, allorché il discorso diviene più
. affibbiature o cinture. b. de' rossi, 1-48: i lor calzari
ancelle il cane affida / al par de' giochi, al par de'cari figli.
/ al par de'giochi, al par de' cari figli. idem, v-5:
: sacri sono... / de' popoli a te, giove, i condottieri
idem, 9-302: avvenne all'oste de' fiorentini pestilenzia... onde l'oste
non può né fra 'l torpore / de' sensi affieboliti / non vigilare e non
, 1-402: padoa fondò, pose de' teucri il seggio, / e diè lor
piangendo orna la fredda soglia, / e de' soavi unguenti unge le imposte / misero
, 47: meravigliossi molto della prodezza de' quatro cavalieri, e non poteva afigurare
salvini, v-522: si vede lo sforzo de' giganti, affigurato colle voci e col
colla quale si assottiglia convenientemente il taglio de' rasoi, o d'altri ferri di
dio con le pene la affina. lorenzo de' medici, 541: l'oro di
impara e affina udendo dire e veggendo de' vizi del reo uomo. sacchetti,
? / così ragion pacifica reina / de' sensi fassi, e se medesma affina
ha un gioielliere inglese per l'acqua de' diamanti. b. croce, ii-2-134:
vantarti che tu sol senza l'aita / de' collegati e co'tuoi soli affini /
brevità, a'quali molte cose dette de' cavalli si potranno adattare, per l'
apparente delle cose e l'intima vita de' suoi desiderii e de'suoi ricordi.
e l'intima vita de'suoi desiderii e de' suoi ricordi. idem, iv-1-374:
magalotti, v-89: la maggior parte de' nesti provano meglio sopra un legno dell'
per affinità spirituale; contratta per causa de' sacramenti del battesimo e della cresima.
, 1-115: per questa affiocagione si de' pensare che gli era già perduta e dimenticata
, saltare i bottoni agli affiorati panciotti de' cavalieri serventi. affisaménte e affissaménte
affisava ne'suoi occhi ma più su de' suoi occhi. panzini, ii-46:
silenzio trapassi, e i bianchi teschi / de' tristi morti agli empi alberghi affissi.
non chiamerei affissi gli avvisi o notificazioni de' magistrati, se realmente, dopo pubblicati,
non ogni affisso è cartellone. quelli de' teatri, quelli de'librai, se
è cartellone. quelli de'teatri, quelli de' librai, se grandi, più propriamente
, in buona moneta, all'amministratore de' luoghi pii e aveva dunque il diritto
senza gravità; e però nella mistione de' dialetti cisalpini italici, specialmente adoperata nella
, si veggono ragunarsi tutte in mano de' provveditori, de'negozianti, e degli
veggono ragunarsi tutte in mano de'provveditori, de' negozianti, e degli affittatori de'tributi
, de'negozianti, e degli affittatori de' tributi. affittàvolo (affitàvolo),
perde, se l'uomo può richiamarsi de' benefizi,... come quando
, sia tenuto pagarla il locatore padrone de' beni. targioni tozzetti, 7-9:
sannazaro, 9-149: ecco, al mover de' rami il riconosco, / che toma
, 1062: non dubito della purezza de' motivi che vi portano a offrire 1
afflitte in perpetuo da'genovesi le forze de' pisani. della casa, 650:
l'ingrato, / e l'amicizia de' potenti e il fasto. manzoni,
ch'elle non danno aiuto. lorenzo de' medici, i-28: è cosa molto
però che questo è nostro. lorenzo de' medici, i-98: amore ha dato questo
luoghi è la massima influenza delle ricerche de' compratori, ivi deve essere maggiore l'
dove sia la ricerca e l'affluenza de' compratori. tommaseo-rigatini, 6 (45
fisse, necessariamente dee accrescere la molestia de' sintomi. lorenzini, 91: è un
di coloro, che vogliono che il moto de' muscoli si faccia mediante l'afflusso del
] con grande sollecitudine pervennero alla cava de' nemici, la quale... di
ogni gente, e affocherà le freddure de' cuori, e raccenderà il fuoco spento
fuori a una ora, poseno l'oste de' romani in gran pericolo. carducci,
affocati nella volontà d'abbattere i cittadini de' loro ufici. fioretti, xxi-993 (49
aiuto, egli sarà affocato dalla bocca de' tori. boccaccio, dee., 4-6
. davanzali, ii-417: la calca de' concorrenti affogava i vescovi. leopardi,
parola uomo, dopo quelle gran piene de' barbari che affogaron l'italia,..
, affoga la varietà, semplicità e maestà de' colori. 7. intr. (
facesse in s. lorenzo nella cappella de' neroni, luogo stretto, affogato e meschino
s'intende proibire l'affogliare per benefizio de' bestiami. lastri, 1-3-87: vengono
generoso / lione in su que'fonti invia de' grandi / occhi il lampo sereno.
mantaco: perché nasce dal gran moto de' polmoni, e'quali come mantaci traggono
corpo del suo padre a piè de' cavalli affollare e scalpitare. =
,... egli comandò ai prefetti de' cavalieri che facessero una giravolta. magalotti
. corsini, 2-172: questo affondamento de' vascelli non piacque ad alcuni soldati.
bartoli, 1-233: incavati adunque i lati de' canali, si hanno ad affondar nel
. zito, iii- 380: de' sudati lavor vedesi privo / l'agricoltor:
c. bartoli, 2-94: nel tirare de' cerchi e delle linee, si debbe
b. segni, 6-397: nel campo de' turchi si affondano le fosse per gettarvi
archiloco... con l'acerbezza de' versi avesse ridutti la figliuola col padre alla
: e se il luogo è dalla malignità de' nimici sicuro, basta solamente che sia
accolta gente d'arme, coll'aiuto de' loro terrazzani s'erano afforzati. machiavelli
facendo fiumi e argini, e cavandone de' luoghi bassi l'acqua. 2
. v.]: il decreto affrancatóre de' servi nelle russie dispiacque a parecchi padroni
colletta, i-192: promulgava l'affrancazione de' possessi, la divisione delle terre.
aste di lancia, si fermarono. lorenzo de' medici, i-163: ed il cor
e l'arte / i primi assalti de' nemici affrene. idem, 14-26: e
i garzoni vanno insieme anzi la presenzia de' padri, risplendono nei cavalli affienati.
. rosso, 1-5: per questa cavatura de' denti lo cavallo n'è più arrendevole
lanzi, 2-1-38: anche gli affreschi de' primi greci o degl'italiani più antichi
s. v.]: il moto de' corpi è affrettatole fino a un certo
la medicina di tutti è nell'affiettamento de' nuvoli. ottimo, ii-179: noi
qua e di là, monatti alle costole de' cavalli, spingendoli, a frustate.
592):... alle coste de' cavalli, affrettandoli, a sferzate]
la pazienza mia, io gli diedi parecchi de' miei calci; sì ch'io lo
di quest'anno, affrettate dall'industria de' giardinieri, ma del passato, conservati
ma del passato, conservati dalla diligenza de' credenzieri. aflfrettatóre, agg. e
.. ma che affrontano lo sdegno de' potenti. manzoni, pr. sp.
, è metafora ardita per lo stile de' pubblici atti. tommaseo-rigutini, 1986:
sì forte la percossa, che i più de' feditori de'fiorentini furono scavallati. idem
la percossa, che i più de'feditori de' fiorentini furono scavallati. idem, 9-306
scavallati. idem, 9-306: il dammaggio de' morti all'affrontata prima fu piccolo,
lo poco reggere che fece l'oste de' fiorentini, ma poi alla fuga ne furono
v.]: audace viltà affrontatrice de' deboli. donna affrontatrice invereconda degli nomini.
con la particella pronom. lorenzo de' medici, i-280: in verde legno debil
capitati, / per seguir le lusinghe de' ghiottoni, / che parlan con inganni
trovarmi. caro, 15-i-98: uno de' vostri napoletani, per avere inteso da
par., 11-4: o insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi sillogismi
delle regole generali, concernenti alla curazione de' mali, ed al pronostico de'medesimi
alla curazione de'mali, ed al pronostico de' medesimi; perché ad ogni modo rade
si troverà che si verifichi universalmente alcuno de' loro aforismi. foscolo, ii-2-56:
avevano coperto la luce alla picciola schiera de' romani. tasso, 6-70: dal
loro meglio che essere venute alle mani de' cani saraini africanti. pulci, 6-56:
cultura bacillare ed analisi microscopica i germi de' mali infettivi, del carbonchio, ad esempio
fatti per uso e per i giorni natalizi de' martiri, i quali si solennizzavano fra
, agarico e rabarbaro, gli effetti de' quali sono conosciuti anco qua. campanella
sembianti ch'altra mi facia. f. de' folcacchieri, v-114-22: li drappi di
agente o fattore, come appieno informato de' suoi effetti; e volendolo gratificare, lasciar
spesso coltivato ne'giardini per la bellezza de' suoi fiori d'un colore turchino pallido e
aure seconde, e vèr l'ausonia / de' nostri legni agevolate il corso. tasso
al ricco t'agevola il vero conoscimento de' due stati. cattaneo, ii-1-88: un
più agevole è contrastare al comin- ciamento de' vizi, che rimanere e non poi ché
un ventolino agevole / fra le cime de' pini, e quelle trombano. parini,
delle composizioni, e colla comprensiva espressione de' suoi termini si presta felicemente alle successive
compiuto e passato, per la tenerezza de' membri che agevolemente si piegano. boccaccio,
tempo o mercenari. idem, 8-6-999: de' timorosi la fugace prole, / di
agli ordini della milizia: non così de' marinai. [sostituito da] manzoni,
il gambero], disteso l'uno de' bracci, il maggiore, verso il collo
stretto / il valor do'lucilli e de' catoni. salvini, 34-152: ei videro
passo. varchi, ii-1-65: l'uno de' quali [infiniti] dipende dall'altro
di aumentativi, e di diminutivi, de' quali non meno nell'aggettivo, che
misurati nel vivo, senza gli aggetti de' pilastri, hanno di giro non meno
progresso degli arti- fiziali agghiacciamenti, e de' loro mirabili accidenti. = deriv.
elleno hanno vestimenti tanto grandi. lorenzo de' medici, i-192: e'mi s'agghiaccia
innamorato auriga / mover si sente, e de' suoi primi amori / comincia ornai (
è da me donato liberamente ad uno de' più onesti e più abili veneti stampatori.
poca cosa meno, per lo aggio de' fiorini d'oro. targioni pozzetti, 9-130
s'aggiorna, / per gran desio de' be'luoghi a lor tolti, /
del consolato, cneo genucio, uno de' tribuni, li aggiornò. = deriv
carducci, 131: ahi scesa giù de' mal vietati monti / pèste diversa che
, né voglio più aggirarmi nel vortice de' ricchi, che non giova se non a
aggira. bertola, 140: il rimbombo de' tuoni aggiravasi da monti a monti lungo
ed ivi sé aggiudicare e fermare al servigio de' poveri. = voce dotta:
più lungo sarebbe agiugnervi le molte sententie de' nostri passati teologi. marsilio ficino, 2-74
cotali femmine si credea catilina poter sollecitare de' servi della città, e la città incendere
artificiose prodotte dall'ingegno e dall'industria de' suoi primi e celebri scrittori. carducci,
camera, il quale con l'un de' capi vicino alla terra aggiugnesse. idem
agiugneva ad anni trenta et due. lorenzo de' medici, i-48: la miseria del
2-205: ombre e lumi componitori dell'aria de' volti, della quale tu non poi
non l'ha aggiunto. s. caterina de' ricci, 286: in questo tempo
livio volgar., ii-1-55: la potenza de' romani novellamente era cresciuta per l'aggiugnimento
galileo, 1-1-266: l'uno de' quali [usi] è l'emendazione ed
palla... percosse in un de' pilastri. galileo, 541: i tiri
inventare e prendere partiti aggiustati alla varietà de' siti e de'casi che si presentano
partiti aggiustati alla varietà de'siti e de' casi che si presentano. redi,
, saltare i bottoni agli affiorati panciotti de' cavalieri serventi. beltramelli, iii-1059:
l'altro indica una specie di evoluzione de' fanti leggieri, o dei bersaglieri soliti
, i-71: cominciasi a danzare a son de' pifferi / con un cornetto fra lor
oscure maniere, scorgere quale sia la luce de' piacevoli e laudevoli costumi. soderini,
in disparte il favore, l'aggradimento de' nostri giuochi usitati. redi, 16-v-183:
spedito è gradire ', massime quando trattasi de' segni del piacere o della compiacenza.
pubblicano / ne circondi co'graffi / de' privilegi ingiusti, e sottomano / ogni
afferrare, ghermire. b. de' rossi, 2-54: l'altro diavolo aggrancì
essi non si sentano atterrare dal dispregio de' loro prossimi, essi s'ingegnano d'
abrostino è la concia e la medicina de' vini grassi e deboli,...
vettori, i-72: è ancora opinione de' lavoratori di terre più intendenti, che
se esce [l'anima] lorda de' vizii, il peso di quegli l'aggrava
di toscana, 6-160: al giudizio de' quali veditori si stia e da quello
, giudicando cosa vigliacca e degna sólo de' pari suoi raggravare di posta quelli ai
lo scarichi. s. caterina de' ricci, 381: ho avuta la vostra
: non solamente dee il confessore domandare de' peccati, ma delle circustanze, che aggravano
esagerare. tasso, 5-33: un de' più cari al prence estinto, / narra
della vita. menzini, iii-337: de' quali [comodi] l'età mia,
[alberti], 4-4: dal piano de' fossi s'inalzi un muro tanto grosso
lei sottoposte, le costringa a uscire de' loro luoghi. giusti, ii-242: cos'
risvegliati viddero la sua maestà. lorenzo de' medici, i-32: ma interveniva come
. machiavelli, 580: [piero de' medici] aggravato dal male del corpo e
leggi di toscana, 6-63: intendendo nondimanco de' beni,... che in
lano. segneri, iv-642: molti de' peccatori pare che si figurino...
del loro peccato, se eglino per mezzo de' sette doni dello spirito santo non sono
iturei e i giudei, per morte de' re loro, soemo e agrippa, furono
li cardini del mare la grande moltitudine de' fedeli aggregati, soggiugne dirittamente e dice
temporale...? non nell'aggregato de' momenti piacevoli, che, in quanto
idem [tommaseo]: la cute de' vecchi è aggreppata. dossi, 554:
s. v.]: certe aggressioncelle de' malevoli timidamente accaniti, se versano in
di giorno. arici, 196: dolce de' corpi allor nelle segrete / intime parti
si aggrommano sulla pelle, e quel de' sudori,... è la più
... generò ne'miseri l'aggroppamento de' nervi nelle giunture. =
16-453: le turche se n'aggrottescano [de' disordine. - al figur.: confuso
2-81: trovate in uno di loro [de' seni del vura fece sì che alcuna
: salvini, 5-iii-387: per cagione de' suoi vocaboli, come e a un tratto
erano sacchetti, ii-209: uno de' detti sonetti, in un foglio
tutto aggrovigliato, si trovò in uno de' detti guanti. redi, 16-iii-364:
vivo provenisse dall'aggrup- pamento e dissipamento de' vapori, seguirebbe con maggior prestezza ch'
.. dell'agguaglianza della stadera e de' pesi. ammaestramenti, 145: niuna cosa
'. non attendono ch'egli fanno agguaglianza de' fatti d'un giovane uomo a'fatti
gli eroi, / e la disagguaglianza de' soggetti, / come a me piace
speme fa venire a riva. lorenzo de' medici, i-279: l'ingegno agguagliato
agguagli? idem, 7-102: piramide de' boschi, alto cipresso / signoreggia la
bisticci, 425: agguagliava le corti de' signori grandi alle gabbie degli uccellini, che
, i-146: scrivendo uno libro dell'arte de' buffoni,... non si
, all'agguaglio della caldezza e furia de' ceninensi. cellini, 4-530: la maggior
che fe'la porta / onde uscì de' romani il gentil seme. g. villani
idem, iv-59: forse negli agguati de' ladroni è incappato, e rubato e ritenuto
vegghiando in agguato, aspetta l'assalto de' nemici. castiglione, 430: gli occhi
far sempre degli ag- guatarelli per chiarirsi de' loro sospetti. = fr. ant
alle guerre per non agguerrire la moltitudine de' plebei. colletta, i-81: doveva,
imbroglione. garzoni, i-906: de' setaiuoli, ove si comprendono gli
fa coll'aghiron giù 'l tomo. lorenzo de' medici, i-275: or va stridendo
, 4-32: le quindici galee de' veneziani... aveano le prode a
al vivere, alle fabbriche, all'agiatezza de' munisteri. fanzini, iii-838: mentre
. villani, 11-94: la maggior parte de' ricchi e nobili e agiati cittadini con
avanzi negli anni addietro, si trovava de' più agiati del contorno. mazzini,
, e la corruttela le classi agiate de' cittadini. padula, 475: le
bene agiate da potere ricevere nei tempi de' bisogni e uomini e persone e la
in questo tempio sovra al seggio agiato / de' suoi maggior, a sé latino i
ragione, e consiste ne l'opera de' buoni costumi umani. gelli, 5-1-222
* agibile 'e 'agibilità ', de' quali il secondo è molto usato e
. leopardi, ii-47: i pastori de' cavalli sono... agili di corpo
6-328: l'agilità e la destrezza de' navigli piccioli, è la contezza del
da savio estimatore si dee, a proporzione de' corpi. magalotti, iv-25: le
. magalotti, iv-25: le lingue de' vecchi parlano più a stento che quelle
vecchi parlano più a stento che quelle de' giovani, e le loro braccia e le
altra, dànno l'idea del nitrito de' cavalli. = voce dotta:
idem, ii-231: perfetto om valoroso / de' fuggir agio e poso, / e
avere posto colle proprie mani uno soldato de' minori, vecchio già, pel troppo
vo a mescolarmi infra la turba / de' pastori festanti e coronati. idem,
costà giunto felicemente e che vi rifarete de' danni sofferti pel cammino, godendo a
usciolino aperse, vidde in su l'uno de' canti sedersi dormendo in camicia bartolommeo,
debile resistenzia delle nuvole, e la quantità de' vapori. magalotti, 21-150: i
non è bisogno rinnovarla. s. caterina de' ricci, 61: agitate questa faccenda
ii-262: i carrettieri entrarono nella zuffa de' fanti, e benché recassero nuovo spavento,
così facilmente si trovano divisi i pareri de' giudici. manzoni, 946: una tal
ridere in coro, tra l'agitazione de' ventagli. deledda, ii-639: e
o pure succede eziandio che la violenza de' moti loro [degli affetti e delle passioni
. idem, 6-3: contro al morso de' velenosi animali togli gli agli e pestagli
magalotti, v-89: la maggior parte de' nesti provano meglio sopra un legno dell'
bandi e ordini, 5-22: i registri de' fornai, macellari, agnellai, buzzonai
di gesù bambino. s. caterina de' ricci, 272: assomigliarsi a quello immaculato
casalberti, i-22: guerrone soprascritto de' dare a me,... che
ma i vizi dell'uomo. lorenzo de' medici, i-258: l'agnel, trottando
incerte ed al fiorito / margo adducea de' fiumi / le sitibonde agnelle. guerrazzi
michele, 35: e tratto fuori de' ceppi, fue menato dinanzi da loro,
da loro, come agnello in mezzo de' lupi. giov. cavalcanti, 48:
giov. cavalcanti, 48: la guerra de' lupi sempre fu ed è pace degli
degli innocenti agnelli da la pestilenziosa voracità de' lupi. guicciardini, 133: modi
è più propria de gli oratori che de' poeti, de'quali è propriissima l'agnizione
de gli oratori che de'poeti, de' quali è propriissima l'agnizione de la
, 1-445: e quella [insegna] de' pellicciali [era] a vari colori
. chente sono gli aghi delle vespe e de' tafani? tasso, x-84: ne
, brama. somma de' vizi e delle virtù, 310: ancora
crini, / le constellate e morbide aiuole de' giardini / sono il lor dolce agon
. nievo, 290: se venezia era de' governi italiani il più nullo e rimbambito
perché il segno non venisse alle mani de' pisani, agrissimamente si combatterono. boccaccio
eliseo invitando a mangiar seco certi figliuoli de' profeti, non fece loro apparecchiare altro
fatica e 'l dolore e la sofferenza de' mali. caro, 9-18: ora è
, 9-18: ora è nel campo / de' toschi, e favvi indugio ed arma
dispiacere, danno, dolore. libro de' cavalieri volgar., 73: voi dite
quelle genti che si dànno alla coltura de' campi, per distinguerle da quelle che
alla vite. zito, iii-380: de' sudati lavor vedesi privo / l'agricoltor:
di tutte l'erbe, studiando il processo de' bachi da seta da un capo all'
le varie nature loro, e l'indole de' terreni, senza né anco lasciar iscappare
fiorentino, 38: l'eupatorio de' greci è quella pianta che volgarmente si
con la persona: la chaise longue de' francesi. probabilmente è detta così dalla
che per la differenza e natura varia de' efimati i greci per natura sono lievi,
sì come padri, mordere i difetti de' cattivi. idem, dee., 10-10
amadigi agli abitanti / raddolcì l'agro de' lor mesti visi. pea, 7-661:
i semituoni aggiunti, e i cambiamenti de' tuoni, e le crudezze con tutto l'
: i termini principali erano tre, de' quali quello del mezo era il più
loro signore dire per aguzzare li cuori de' cittadini. petrarca, 360-36: sempr'
l'ira / del curvo rostro e de' pungenti artigli. sempronio, iii-210:
maestro alberto, no: dona l'effetto de' nostri desiri, / da'che la
ad apollo, sì come ad aguzzatóre de' peregrini ingegni, donando lo onore e la
aguzzino, che ha sotto i suoi ordini de' sottoaguzzini, ed un dato numero di
ogni ora della sua vita era a conoscenza de' suoi devotissimi aguzzini. papini, 27-272
veggio. idem, 951: io de' celesti dèi terrena madre / piango corinna:
tristi case dove tu innanzi a'vólti de' padri, / pallida muta diva,
de' contadini l'un pollo tórre la spica di
tommaseo, 1-137: bello il suono de' mannelli battuti sull'aia, e il
, et acciaccato e strofinato alle corde de' giunchi si caccia di quel medesimo tempo
produrre le sùe utilitati in luce. lorenzo de' medici, i-234: [ii]
ei si desta, e si rimette / de' medicanti a la discreta aita. marino
terra] una piccola cosa a comparazione de' cieli, de'quali è quasi centro
una piccola cosa a comparazione de'cieli, de' quali è quasi centro; e però
: egli fa parte dello stato maggiore de' corpi. le funzioni di aiutante maggiore
è un uffiziale superiore scelto nella classe de' capitani di vascello o di fregata, il
(447): il morto corpo de' suoi panni medesimi rivestito e senza alcuno
non dà la vittoria, ma la virtù de' soldati con la prudenzia del capitano.
, 3-49: i terrazzani colle masnade de' perugini... s'aiutavano francamente
aiutavano francamente, facendo vergogna alla cavalleria de' sanesi. paolo da certaldo, 119
salute non manca altro che l'operar de' ferri aiutati dalle nostre braccia. g
simone boccanera] tra per l'oppressione de' sindachi, e chi disse, e forse
la fortuna ancora, alcuna volta aiutatrice de' paurosi, sopra la lor lingua subitamente
29: desiderano e sforzansi d'uscire de' vizii carnali, cioè gola, lussuria
al durazzo] l'aiuto e favore de' napoletani, fece comandare a tutti i
sanità del vostro figliuolo non è nello aiuto de' medici, ma nelle mani della giannetta
proc- curai... alcune scintille de' principi dell'idioma francese...
3-162: gridiamo in fortezza a dio de' profondi peccati, acciò che ci porga
de la legge la quale la iniquità de' malvagi pretori ci à tolto.
gubematore salvare la nave sanza l'aiutorio de' marinari. giovanni da samminiato, i-209
... vive su gli spigoli de' muri, e su le gronde de'tetti
spigoli de'muri, e su le gronde de' tetti, senza aiuto alcuno.
interiora metti aizzando gli acuti denti de' feroci cani. monti, 11-393:
o silvestre cignale il morso aizza / de' fier molossi. collodi, 121: i
davanzati, ii-29: e la parte de' galli... era contro a'galbiani
per tutto c'è degli aizzatori, de' mettimale, o almeno de'curiosi maligni
aizzatori, de'mettimale, o almeno de' curiosi maligni che, se posson vedere
farfalla. monti, 251: poi de' color più vaghi onde l'estiva / stagion
campagne orna l'aspetto, / e de' freschi ruscei smalta la riva, / l'
l'ali, / lusingavano il sonno de' mortali. idem, 14-3: quel [
idem, 362-1: volo con l'ali de' pensieri al cielo / sì spesse volte
in ogni parte, elevato coll'alie de' serafini. idem, 2-151: attribuisce
l'anima pensosa l'ale / bianche de' sogni verso un'idea. idem, 926
tasso, 7-4: 'l sonno, che de' miseri mortali / è co 'l suo
siedon custodi [le muse] de' sepolcri; e quando / il tempo con
il suo spirto / fra 'l compianto de' templi acherontei, / o ricovrarsi sotto
, il barcaiol, torcendo / l'ala de' remi in fretta dal notturno / adria
piede a terra, s'avanzarono alcuni de' suoi servidori a spazzare la strada per
e coll'ale ordinate da ciascuna parte de' pedoni rinchiusone tra loro i nemici.
romper il primo... impeto [de' nemici]... quell'ala
., 11-3: 0 insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi sillogismi
elli erra / l'oppinion - mi disse de' mortali / dove chiave di senno non
in compagnia di due altri soldati, uno de' quali era alabardiere della guardia a piede
, i-359: la gran fiamma rossa de' capelli si spartiva a incorniciare la grazia del
cava scema il cattivo alito della bocca e de' denti. = lat
alberti], 7-12: a le finestre de' tempii usavano porre in cambio di invetriate
sonno commise / la dolce donna, caldo de' baci suoi le vene, / alacre
: esponendo con tant'alacrità in compagnia de' soldati le nostre persone, il dì e
in mano / ch'ancor stillava il sangue de' compagni, / con quella furia che
. idem, 9-60: 'l duce de' guerrieri alati / s'inchinò riverente al
, e rende alati / con l'ale de' cavalli entrambi i lati. soldani,
al malmantile, 708: alba de' tafani si dice quell'ora del giorno che
vivaci... sicché levarsi all'alba de' tafani, s'intende levarsi di là
un anno dopo la sua morte si spendano de' beni suoi lire centocinquanta di f.
alcyone. idem, ii-794: l'albàsia de' giorni alcionii / anzi il verno giunge
1162: offerse / l'àlbatro il bianco de' suoi fiori, il rosso / delle
notte e un'ombra / vagoli spersa de' vecchi anni, vedi / ivi il poeta
diminutivo latino alveolellus è derivato il nome de' vasi degli speziali, detti alberelli.
, 9-8: sotto le radici de' monti e ne'sassi alberesi, buone,
tante alberete, le quali ai tempi de' loro tagli riescono di gran rendita.
, gelsi e salici). lorenzo de' medici [crusca]: vattene da l'
si alzano ad una altezza maggiore [de' suffrutici o cespugli], producendo dalla
. petrarca, 303-11: o vaghi abitator de' verdi boschi, / o ninfe,
che 'l mar ondoso, / o de' liquidi laghi alberga il fondo. marino
idem, 39-2: io temo sì de' begli occhi l'assalto, / ne'quali
vita ch'ancor meco alberga, / fu de' begli occhi vostri aperto dono, /
2-2 (134): assai volte già de' miei dì sono stato, camminando,
stato, camminando, in gran pericoli, de' quali tutti scampato, pur sono la
trovò tutta la notte stati in sollecitudine de' fatti suoi. idem, dee.,
: il popolo romano ingrassato dell'albergherie de' romei. marco polo volgar., 83
case e guamigion di soldati, che sicurano de' ladroni il camino. pananti, i-113
, e guarda quelli / alberghi solitarii de' pastori. idem, 19-66: anch'ei
, rompendo della scorza, / non che de' fiori e delle foglie nove. idem
»; simile a quello « cercare de' fichi in vetta ». -dal
« pedali », e le discendenze de' provenuti dicono « rami », ed esse
nasce sul cedro, di poi quello de' popoli, chiamati volgarmente alberi e pioppi.
albero nostrale, che è il populus de' latini. targioni tozzetti, 12-3-36: pianterei
. baldi, 2-2-170: allor che de' porci d'albe zanne / i piccoli figiuoli
àlbori sono lodati per la bella disposizione de' rami e per lo menare de'frutti
disposizione de'rami e per lo menare de' frutti. anonimo fiorentino, iii-235:
, 5-17: della polvere, ovvero de' suoi frutti cotti con albume d'uovo
io l'ho messo tutto nell'albuolo de' porci, e quelle grue sono calate all'
mine delli albusti precipitati dell'alte cime de' predetti monti. idem, 2-321:
predetti monti. idem, 2-321: de' legnami che bruciano. li alberi e albusti
le particelle salsugginose, alcaline e acide de' fluidi. a. cocchi, 8-74:
, e specialmente le ugne delle mani e de' piedi, e per tingere ancora
[crusca]: potrai sanar il mal de' pondi colla decozione ne'clisteri fatta con
nella archimia, la quale è ministratrice de' semplici, prodotti dalla natura, il
precedente capitolo ha trattato di quella parte de' falsarii che meno offende, alchimizzando metalli
non sono altro che pitture delle idee de' seguaci dell'alcorano. = dall'
: propuose il presente fatto. alcuno de' savi riputava movimento d'amori; alcuno fievolezza
(222): quivi era un altro de' maliscalchi del re,... nella
la mente sua era levata agli splendori de' cherubini, alcuna volta agli ardori de'
de'cherubini, alcuna volta agli ardori de' serafini, alcuna volta a'gaudi de'beati
ardori de'serafini, alcuna volta a'gaudi de' beati. machiavelli, 267: diliberò
più che dodici braccia, donde parte de' ponti e molti edifici rovinorono. michelangelo
alfin raccolti. alcun non manca / de' dispersi compagni. parini, 1-8:
sono edizioni veneziane del settecento « con licenza de' superiori e privilegio ». esse stanno
convien ora parlare degli aldi e aldiane de' quali sì sovente si truova memoria nelle leggi
3-12: e 'l profeta davit: refugio de' poveri dio è fatto. e appresso
è fatto. e appresso: lo disio de' poveri dio aidio. g.
palla,... furono tutte invenzioni de' lidi. = voce dotta, lat
: presero consiglio d'andare nell'isola de' dei a fare sagrifici e doni,.
le dame in tanto / sovra l'arco de' labbri aleggi e penda / insolente sbadiglio
è la prima lettera dell'alfabeto de' giudei, la quale egli usano a quello
che ne sostiene ed ale. lorenzo de' medici, i-145: speme il cuor nutrisce
ritratto di tutt'i disordini della chiesa e de' papi, e aletto fulmina ugualmente guelfi
3-19: aletti, temendo non la vendetta de' loro misfatti, se indugi loro
pietre, le quali-si trovano nei ventrigli de' polli, fatte come il cristallo,
ridere, di apportare la tavola alfabetica de' nomi de'piccolissimi insetti, che,
di apportare la tavola alfabetica de'nomi de' piccolissimi insetti, che, a sua
: se voi vi contentaste della stima de' principianti nelle scienze, che vengon su
sua alfana assetta, / e presto uscì de' pagan regni fora. idem, 12-42
che invecchiò, / ripensando gli scalpiti de' corteggi e le stalle / de'tepid'ozi
scalpiti de'corteggi e le stalle / de' tepid'ozi e l'adipe de la
. mi manda: reliquie veramente preziose de' piaceri del suo morto consorte.
all'alfiere, si spinse nel mezzo de' fuggenti. boterò, i-302: era di
d'azeglio, 1-87: uno de' meriti di quell'alto cuore, fu
del castellano nella sua sedia con l'uno de' suoi rocchi e col cavaliere, avendo
, conforme gli arabi i segni de' numeri, che appo i greci e latini
e spesso hanno, denominatori tali, de' quali non si possono ritrovare algebraicamente le
lettere e la soda corretta eleganza, allevano de' geometri, de'matematici, de'fisici
corretta eleganza, allevano de'geometri, de' matematici, de'fisici, de'filosofi,
allevano de'geometri, de'matematici, de' fisici, de'filosofi, degli astronomi
geometri, de'matematici, de'fisici, de' filosofi, degli astronomi, degli algebratici
arde a la più algente bruma. lorenzo de' medici, i-260: tal maraviglia arà
co'i caduti nel decembre algente / de' martiri su 'l monte / parla.
? alamanni, 4-1-2: degli dei, de' mortai quel padre antico / spesso
odora d'alga. b. de' rossi, iii-343: gonfio dagli austri e
carducci, 150: nel fiato / de' zefiri esultanti a primavera / per le
che la quaresima è vicina / avrà de' la tua bella stamperia / a rivestir le
liberami l'anima mia dalle mani de' cani, e guardami dalla bocca del
che in cambio di campane sonava a messa de' tegoli: voglio inferire che noi
,... furono tutti i principi de' loro awersari... dannati a
favore); estraniare. lorenzo de' medici, i-93: il pensiero della morte
fermo e altiero, la grandezza forse de' suoi servizi, gli alienarono l'animo
alienarsi alquanto dal palazzo. lorenzo de' medici, i-85: chi aspetta una
ufficiali dell'aliena- zioni, l'ufficio de' quali... era...
giustificare con un buon pretesto le alienazioni de' fideicommissi. alfieri, i-50: le leggi
seneca volgar., 3-203: la doglia de' denti, degli occhi e degli
mente, come che possa impedir l'operazion de' sensi, non l'impedisce nondimeno
aliena dalla sua signoria. lorenzo de' medici, i-35: ero stato per
. guicciardini, 139: uno de' modi a fare fautore di qualche vostro disegno
e region. aragosta. lorenzo de' medici, i-277: né l'aligosta morde
delle ariguste, degli astaci e de' crostacei in genere, il loro peso in
, v-16: le donne virtuose nei sospiri de' loro amanti sfortunati non altro alimentano che
dedurre, che ne possano venire [de' vermi] anche de'minuti ed invisibili,
possano venire [de'vermi] anche de' minuti ed invisibili,...
... i quali parimenti si dilettino de' corpi medesimi, o de'liquidi loro
parimenti si dilettino de'corpi medesimi, o de' liquidi loro alimentatori. idem, ii-138
al più la suddetta evacuazione e lavanda de' canali alimentizi. tagiini, 2-70:
nel dissecamento del sole, nel rasciugamento de' venti. redi, 16-i-124: dico che
ad altro giuoco di dadi: fa de' giuochi che usano i fanciulli, agli aliossi
si ammazzano gli agnelli, nelle zampe de' quali si trovano questi ossi) fino
danarosi ed unghiuti, come l'alipede dio de' furfanti aguzza loro miracolosamente il cervello,
entrano essi ogni anno co 'l favore de' venti alisèi nel golfo del messico dalla banda
, e alitò sette volte. lorenzo de' medici, i-53: tra l'altre operazioni
aria bianca alitava una freschezza che metteva de' brividi piacevoli nel sangue. idem,
umore di sciliva finalmente ritorna. lorenzo de' medici, i-99: questo sospiro nacque nel
l'ansia di moto che affatica l'anime de' fratelli. verga, i-37: se
.. fa dipoi passaggio ne'canali interni de' fluidi. alitùfgico, agg
legò 'l sole, / per giugner de' nemici suoi la traccia. 5
mai pigliar moglie. oh sarebbe la fenice de' mercanti, che tutti o tosto o
i-1-22: lasciando indietro le campagne de' particolari più bassi ed esposte agli allagamenti
. leonardo, 1-163: vedeasi le mine de' monti, già scalzati dal corso de'