che di serve al genitivo, a al dativo, e da all'ablativo. cinonio
tor via, e sia contraria al dativo. buommattei, 175: chi si truova
o pure accusativo; e non mai dativo. = voce dotta, lat.
sintattico stesso (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo)
: nell'ordine, nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo.
dopo se l'accusativo, altri il dativo, altri l'ablativo con proposizione,
p. f. giambullari, 2-145: dativo dissero il terzo [caso],
; e hannola per la seconda: dativo, quella del dare, e alluoganla nel
quel di? accennano che piero è dativo: e francesco è genitivo: cosa
orazione. corticelli, 107: il dativo, e il vocativo non hanno rigorosamente
rigorosamente dipendenza dalle altre parti. il dativo è caso di direzione, ed è
-a voltaire dicono che somigli '-quel dativo * a volt... 'in
fioristi gracile e contorta / per un dativo od un accusativo. -agg.
', non sia uno nome in caso dativo, secondo la grammatica, ma siano
grammatici moderni / hanno dal declinar tolto il dativo. tesauro, 2-443: dicendosi che
perverte tutta la gramatica; preferendo il dativo al genitivo. = voce dotta
dativo2, agg. dir. tutore dativo: nel diritto romano e in quello
; e l'altro che si dice dativo. idem, 1-7-4-7: il dativo
dice dativo. idem, 1-7-4-7: il dativo è quello il quale si dia dal
profferendoli nel genitivo, e altramente nel dativo. caporali, ii-71: poiché i
moderni / hanno dal declinar tolto il dativo. buommattei, 130: si declinano i
(un determinato costrutto sintattico: doppio dativo, doppio genitivo, doppio accusativo).
costumi. 5. gramm. dativo etico (d'interesse, di vantaggio,
(locuz. formata da fidei, dativo di fides 1 fede e committère * assegnare
profferendoli nel genitivo, e altramente nel dativo. l. salviati, ii-n-32: dal
rappresenta tuttora, l'4 illi 'dativo di cui è aferesi, l * 4
= deriv. dal lat. itti, dativo sing. e nominativo plur. di
. = lat. illi, dativo sing. e nominativo plur. del pron
vocativo: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, ablativo, strumen
intelligenti 'a chi capisce ', dativo sing. di intelligens -entis, part.
l'accusativo, ma riceva ancora il dativo, e inverso talvolta il genitivo.
trovano tra lagune, in ablativo o dativo simile, perché era impossibile sapere il
dal lat. parlato illaei, usato come dativo di illa invece di illi, considerato
è un genitivo della possessione, un dativo della proprietà... ed uno ablativo
colui ', subentrato nella funzione del dativo e dell'ablativo nel lat. tardo
è preposto immediatamente al verbo, il dativo o l'indicazione del fine all'oggetto
contrario usano in vece del 'gli 'dativo maschile alcuni malaccorti favellatori. scalvini,
luogo reale o figur., di dativo etico (talvolta con valore enfatico e
di compì, di termine, di dativo etico o di moto a luogo reale o
è preposto immediatamente al verbo, il dativo o l'indicazione del fine all'oggetto
. 5. con funzione di dativo etico o affettivo, per indicare una
intende recare (anche, anticamente, col dativo di persona). -in partic.
di declinazione, il genitivo, il dativo, lo strumentale. - proposizione modale
= voce lat.: propriamente dativo del pronome indef. nemo '
(e tali sono il genitivo, il dativo e l'ablativo; v. anche
usano di dir 'gli 'nel dativo o terzo caso in vece di * a
, sarò domani sera. -col dativo di comodo: concedere a se stessi,
termine, sul modello della costruzione col dativo propria del verbo lat. persuadére)
alli pisani. -unito a un dativo di interesse: riservarsi come dominio.
. f f -con il dativo etico. salvini, 5-iii-386: l'
ma si trova ancora col genitivo e col dativo; e significa talvolta prossimità morale a
dell'oggetto e talora anche con un dativo d'interesse). faba,
altramente profferendogli nel genitivo e altramente nel dativo e negli altri casi, perché il
con una particella pronominale in funzione di dativo d'interesse. carducci, iii-8-360:
la particella pronom. col valore di dativo di interesse (per la coniug.
piglia quel 'cytharae'nominativo di 'juvant'per dativo singulare di 'nocet'. pasolini, 10-127
-in relazione con un dativo d'interesse che indica a favore di
di termine, di vantaggio o di dativo etico (e si usa dinanzi ai pron
e 'di'del genitivo, 'a'del dativo, 'daf de l'ablativo ne l'uno
in questa accezione in relazione con il dativo d'interesse). ritmo cassinese,
ai ginocchi. -in relazione con un dativo d'interesse (o, anche,
. 6. con funzione di dativo etico o affettivo, per indicare una
secolo xix 6. gramm. dativo simpatetico-, dativo etico. = voce
6. gramm. dativo simpatetico-, dativo etico. = voce dotta, gr
forma diversa (come accade al caso dativo in greco e al caso ablativo in latino
perlui. -in relazione con il dativo etico. a. pucci, cent
da bagno. -ant. con dativo d'interesse. antelminelli, xxxv-i-281:
l'ablativo e il greco con il dativo, assorbendo in entrambi i casi la
termine, sul modello della costruzione col dativo propria del verbo lat. 'suade re'
di grado positivo, preponendogli un prefisso dativo (come arci-, stra-, ecc.
luogo reale o figur., di dativo etico (talvolta con valore enfatico o pleonastico
e nel calco del costrutto latino del dativo di possesso). -anche seguito da
o meno malizia costruzione latina col dativo. s'incappa. bacchelli,
'le'. -terzo case, il dativo. piccolomini, 10-133: quel tcò
. de luca, 1-7-4-7: il dativo è quello il quale si dia dal
riservata. — con funzione di dativo etico. e. sanguinea, 1-68
genitivo e altra mente nel dativo e negli altri casi, perché il nominativo
è atona): a voi (come dativo). -anche: voi (come
. gramm. che si riferisce al caso dativo. = deriv. da dativo1.
per lo più in relazione con un dativo etico). r. tatafiore [