moretti, i-469: ora un consiglio volevo darlo io ed era che non si chiamasse
, e che non ha mai inteso di darlo loro altrimenti che in accomandita o in
si leva il pane di bocca per darlo agli affamati. idem, pr. sp
un pugno, un calcio): darlo, assestarlo. arici, 230:
annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l'anima dei morti, ora che
15. locuz. -appiccare un colpo: darlo con forza, appiopparlo. pulci
ma'fiaschi. -appiccare un bacio: darlo, scoccarlo. baretti, ii-284:
-applicare un colpo: affibbiarlo, darlo con tutte le proprie forze.
, apri ali al mare / quasi per darlo ai monti di zeffiro. baldini,
9. locuz. -assegnare alcuno: darlo in potere, in balia di altri
mira assesta. -assestare un colpo: darlo con abilità, nel luogo voluto;
la valuta di barile uno d'olio e darlo alla pieve che attenda e procuri che
perduti. -di un colpo: darlo dall'alto in basso. anguillara,
che venga un terzo di fuori a darlo a balia. g. m. cecchi
valuta di barile uno d'olio e darlo alla pieve. guicciardini, 15:
che l'impresa, avendo voluto sostenerlo e darlo per la beneficiata di lablache, ci
il quale pur stava in opinion di darlo ad un altro. guicciardini, ix-55:
annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l'anima dei morti, ora che
, serbando di lei il mero nome per darlo ai sempre nuovi ma sempre irrazionali e
pure il conte, / sì, di darlo il padre a me / sciolto,
/ ché due volte non potea / darlo a lei che già il tenea, /
torre il pane a'figliuoli, e darlo a'cani. ed ella disse: o
quale il luogo e il tempo potevan darlo. leopardi, 16-6: la mattutina
annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l'anima dei morti, ora che
lampione nelle cassapanche dell'anticamera, per darlo da portare a mastro don gesualdo.
guardavano ritirati nel cassero, pattuirono di darlo loro, e così si perdé.
a tórre il pane a'figliuoli, e darlo a'cani. ed ella disse:
per tórre ad arrigo quel beneficio, e darlo ai suoi parenti, contro a esso
bonaccia! io credo che sarebbe impossibile darlo a credere a chi, come io
per torre ad arrigo quel beneficio, e darlo ai suoi parenti, contro a esso
chi sia il miglior, e a colui darlo. castiglione, 225: vorrei,
, non ho nemmeno un quattrino da darlo a un cieco, perché canti un'orazione
: fare un clistere, ma: darlo. giusti, v-158: con un empiastro
vedi un po'se ti par proprio il darlo a opinioni e sentenze, o se
, poteano collocarlo nelle cose, o almeno darlo tutto a ben conoscere, a coltivare
sia il miglior, e a colui darlo. della casa, 600: se tu
domandassero il consolato, inchinò ciascuno a darlo a q. fabio massimo, il quale
in italiano, ma mi permetto di darlo di mia invenzione. congioire,
barbare un colpo '... è darlo così solenne come se dovesse barbicare nella
torre ad arrigo quel beneficio, e darlo a'suoi parenti, contro a esso
aver tutto compito il resto, cosi darlo alla copisteria. panzini, iii-148:
-non si potrebbe migliorare il negozio? darlo per il costo? -non vi è
annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l'anima dei morti, ora che
dito tolle; / né solamente avria voluto darlo, / ma dato il core e
al tempo suo, e non aspettare di darlo quando egli è fradicio, al tempo
i suoi? dilaniare il figlio / e darlo in cibo al padre? g.
-denaro morto: tenuto nascosto, senza darlo a frutto. s. bernardino
oragua. -deporre un bacio: darlo, concederlo, imprimerlo; baciare.
di impietrire il sangue del popolo e darlo ad intendere diaspro. d'annunzio,
in mano il * corpus domini 'per darlo a l'infermo. d.
suoi? dilaniare il figlio / e darlo in cibo al padre? oh! perigliosa
loro piccoli poderi, per versarlo o darlo in lavoro a chi è senza guadagno
un ramoscel, che in don vuol darlo / a un bel sonetto, che
speranza di guarigione per un malato, darlo per disperato, per spacciato. leggende
rato, lasciare per disperato qualcuno: darlo per spacciato. guittone
di là da lui disservito si profferse darlo in forza della repubblica. 2
l'animo davanti al pericolo, senza darlo a divedere. -rifl. dare a
quale iscrittura il giudice è tenuto di darlo allo scomunicato. bembo, 7-3-117: sono
tratto. settembrini, iv-254: se puoi darlo [l'orologio] all'orologiaio acciocché
savere a lui, cui solo è darlo. bibbia volgar., x-454:
o l'onor suo, ma solo a darlo a questa, la quale è
. vallisneri, iii-508: sono solito darlo [l'acciaio] in pillole, mescolando
figlio, a cui bramo vivamente di darlo in fatto essendo ben certo che deve esser
: s'io avessi voluto più differire il darlo alla stampa, sarebbe stata via di
di vannozzo, 31: chi sa mal darlo, sa ben peggio durlo; /
v. s. si compiacesse di darlo a stampare a mio conto in cotesta
bichiere pieno: uno fondellino basta, a darlo con carità. = dimin. di
sia non sfavorevole nei commenti, bisogna darlo. 3. foraggiamento (per
che v. s. si compiacesse di darlo a stampare a mio conto in cotesta
suo, e non aspettare di darlo quando egli è fracido, al tempo della
che mi vuol dare, / a darlo quanto prima oggi la prego, / e
; / ma perch'ei non vuol darlo a divedere, / si rizza, e
sta a potestà della femmina, e può darlo o torlo secondo le frulla. carducci
i-xxi: si abbia considerazione a darlo [il fuoco] a proporzione,
si de'dare a dio, a darlo a'demoni ed all'idoli. esopo
qualcuno: che è in attesa di darlo alla luce. boccaccio, viii-1-57:
vostra santità farà bene... a darlo a qualche virtuoso che lo meriti,
-dicevano i saccenti: -non bastano a darlo i denari. -ma basta esso a
terminar questo contrasto, / si pensò darlo a chi primiero il ciuffa.
di quei manoscritti. francamente non posso darlo:... non m'intendo
detto podere conperai... per darlo in dota al detto carlo inistimato per
: concepirlo; essere in attesa di darlo alla luce. -anche di animali.
trarlo inanzi e in commen darlo e onorarlo. -trarsi innanzi:
podere conperai,... per darlo in dota al detto carlo, instimato
ben quel ch'io cheggio è tal che darlo puoi / e integri conservar gli sdegni
soderini, iii-302: conviene poi ton- darlo [l'uccellare] ai tempi, che
deresti? -una fetta di pane bianco per darlo inzuppato alla mi'vecchia che non ha
paese de- gl'ircocervi più tosto che darlo all'uomo per suo primo principio,
e nuoce; e perciò era costretto a darlo limitatamente. -impressionare, eccitare.
valle, 4: ho preso ardire di darlo fuori con l'iscrizione del chiarissimo suo
del concubinato non si ebbe animo di darlo alle stampe, ma fu scritto istoricamente
con residenza locale, perché non deve darlo a noi latini, che già siamo oggi
di quei manoscritti. francamente non posso darlo:... non m'intendo;
linguaggio editoriale, pubblicare un libro, darlo alla stampa. carducci, iii-6-326:
nuoce; e perciò era costretto a darlo limitatamente. 3. in casi
. -fare livello di qualcosa: darlo a livello, concederlo in base a
tocco con la mano, non potrò darlo alla stampa per alcuni mesi, volendo prima
uomini torli tutto il loro avere e darlo ad un galantuomo, il quale magramente
segreto vi marcirà piuttosto in corpo che darlo fuora, voglio dire uomo sensato,
segreto vi marcirà piuttosto in corpo che darlo fuòra,... ho pensato
, nel dipartirlo dal proprio latte e darlo a bere l'altrui, perde il
aver detto meglio ad un solo, il darlo a colui che pareva che non fosse
di grandezza s'accomuna, e il darlo a'tiranni poteva giovare. tommaseo,
il cristo che volle spingerlo, col darlo in mano al tribunale, a manifestare
'far prendere un mestiere, insegnarlo, darlo ': cioè adoprarsi perch'altri lo apprenda
me dove mettere il vino né a chi darlo. panzini, iv-423: 'migliorìa
bevette con gli occhi il fuoco per darlo alla mina della sua fuga. segneri
-dire o cantare il miserere a qualcuno: darlo per spacciato. foscolo, xvi-468
oggi niente meno il suo grano se deve darlo a mezzo prezzo, se al calzolaio
detto podere conperai... per darlo in dota al detto carlo inistimato per
di tórre il pane ai figliuoli e darlo ai cani. cavalca, 9-265: questo
cagioni o potenze o motori che posson darlo. tasso, n-ii-57: se l'intelletto
10-85: gli ungari aveano trattato di darlo [piero] preso a'pisani, e
rubare il denaro al governo, e darlo al papa. 3. per
, i-209: 'il nome ': darlo, chiuse le porte; mutarlo
o che qualche soldato è fuggito; darlo alle guardie di fuori diverso da quelle
gli era chiesto; e poi, nel darlo, corresse avvedutamente l'error di pietro
mandato danari. né ordeonio tardò a darlo a nome di vespasiano, e fu nutrimento
conti. -in modo da non darlo a vedere. per mano,
. menzini, 5-183: non penso darlo a questo pelapiedi / che, perché
maniera che l'intenzione sia stata di darlo per tale qual sia, e come
, i-xxi: si abbia considerazione a darlo [il fuoco] a proporzione,
un caprio in la campa- gnia, darlo al patrone della caccia. 5
, finché per disperazione s'inducesse a darlo via per un tocco di pane.
a pigliare il benifizio o io a darlo, dialo quegli che suole. io son
riconoscere re forastiero, volse, con darlo ad enrico, sostentare quella sovranità che
ci tenesse tanto ad averlo, per darlo in pasto ad avversari suoi. einaudi
santissima vita, dio lo volse provare per darlo a noi in esempio di paziènzia.
onor, la dignitade, / non penso darlo a questo pela- piedi, / che
interessarsi. cinelli, 2-322: senza darlo a vedere, la sora giulia si
dare il cuore a dio e fuggire di darlo al mondo. intelligenza, 293:
segreto vi marcirà piuttosto in corpo che darlo fuora, voglio dire uomo sensato, sincero
tristano sì lo riceve volentieri, per darlo alla reina isotta. 2.
menzini, 5-201: si pensò di darlo per litanie / ad un pianton di fico
il denaro piuttosto che su chi deve darlo ad imprestito. 7. venire a
tempo, abi lo prodexe aparechiado a darlo a terra, perché l'è streto
mercurio poppa, / e dice: darlo a me credo sia buono. guazzo
determinato il tempo e 'l luogo di darlo, si mise all'impresa con tanta temerità
in mano, come se non volesse darlo che in premio della confidenza che si
orno envecie de castore / per pren- darlo stando nel peccato. sercambi, 2-i-240
ferd. martini, i-30: non vollero darlo al cappelletti, mio antecessore:.
scrivere quest'opera, si risolvè di darlo fuori. redi, 16-iv-26: il negozio
partito in generale è sempre quello di darlo in proprietà e non quel di tenerlo in
promiscui. monti, xii-2-163: il darlo [il consiglio] suppone maggioranza di lumi
mancanza d'ogni prova che nessuno osò darlo come un fatto. massaia, ii-
perché il ponto sta in milano, e darlo è cosa grave. guicciardini, 13-v-168
giovare a tutti, non si curò di darlo alle stampe sebben venisse applaudito da quei
oltra li aspri quarantotto, non potevano darlo meno di altrettanto, ovvero per il
acconcio di riferire la risposta data da darlo magno alla petizione del popolo nell'assemblea
altro menato in su 'l carro per darlo mangiare alle bestie, egli cominciò abbassare
. menzini, 5-183: non penso darlo a questo pelapiedi, / che, perché
: ti rapivi il pane di bocca per darlo a'poveri. = da un
o per amore o per forza ho dovuto darlo via. mi fa piacere di vedere
che fu un fastidio a rammorbi- darlo; e con tutto ciò alla quinta appiccatura
a dio, non t'indugiare di darlo, imperciocché gli dispiace la disleale promessione
avere ciò che ci si merita, darlo ad altri; sistemare qualcuno, metterlo
lo scopo di ottenere, senza però darlo a vedere, lo svuotamento o la forte
preteso di ricever onore più che di darlo e di riconoscervi in parte di quello che
8. locuz. -ricusare morto qualcuno: darlo per perduto. cavalca, 20-594
sera che uscimmo per an darlo a comperare [il lampadario]. da
: questo altro [liquore] a darlo a ber, l'amor rimove / e
l'avrei, ma mi rincuoro / tosto darlo a chi sol degna è d'onore
quasi trionfante, pur preoccupato di non darlo esteriormente a divedere. -in
e dall'altra parte dibattendo le forme del darlo. g. argoli, 415
debba spiccare il riscontro della polizza e darlo al padrone. broggia, 389: depositandosi
ristampa; e barbèra mi promette di darlo fuora a novembre. = deverb
lo legga e raccolga a ritaglio, per darlo poi in grosso a lei.
per lo più con destrezza, senza darlo a vedere. -anche assol.
dare del primo fuoco è così bello darlo con una chiavetta a rotella, come
pensò subita mente in preda darlo / a'saccomanni senza alcun oltraggio.
salute di questo mio nipote e figliuolo che darlo alla custodia vostra per questo tempo qualunque
suo sangue, questo sarebbe prontissimo a darlo e quello già certissimo di ottenerlo.
cromanti, iettatori, specialisti del malocchio, darlo e toglierlo. g. vattimo [
si scanserà un po'la vittoria per darlo alla sua nonna. -rifugiarsi,
annata era scarsa; e il pesce bisognava darlo per l'anima dei morti, ora
e si leva il pane di bocca per darlo agli affamati; quando potrebbe far vita
. gori, 19: il primo a darlo in luce colla traduzione latina fu.
malevole, un testo al momento di darlo alle stampe; fornire una versione della
a me 'l mio seggio ed a voi darlo, / piacque a chi tien lassù
42. -mostrare sembiante di qualcosa: darlo a vedere. boccaccio, dee.
. -mostrare qualcosa per sembianza: darlo a vedere, manifestarlo, lasciarlo trasparire
, finché per disperazione s'inducesse a darlo via per un tocco di pane.
il capello che sentato in sedia a darlo. parabosco, 1-24: il pa-
benché l'intenzione di lei fosse di darlo per maestroa domiziano suo figliuolo, e sotto
: contrario di affittare. piuttosto che darlo a lui, ho voluto sfittare il quartiere
, che quel sonetto assetta / per darlo in luce il primo dì che viene:
, 3-38: non solum hanno taia di darlo vivo sotto il poter della signoria,
senza attribuire nome da una parte per darlo ad un'altra, pone una parte per
b. croce, 2-35: darlo di lagonessa, gran siniscalco del regno,
: uno alamanno ch'era giudicato a darlo mangiare alle bestie... si strangolò
del poeta, ed è contentissimo di darlo a copiare, rea, 3-70: le
. 3. offrire cibo, darlo da mangiare (anche ad animali).
. per estens. di sottecchi; senza darlo a vedere. dossi, i-176:
accorgere; in modo dissimulato, senza darlo a vedere, senza dichiararlo apertamente.
. -in modo dissimulato, senza darlo a vedere. firenzuola, 2-133:
,... a chi voglion darlo,... si dovrebbe inculcar loro
speranze di guarigione o di ripresa; darlo per morto. guerrazzi, 14-123:
e mauss mi toccherà rileggerlo tutto prima di darlo in tipografia perché non ci avete segnati
quale il luogo e il tempo potevan darlo. giuliani, i-60: eccovi ritratto
, e lasci pur liberi i padroni di darlo a chi vogliono: se venendo li
.: compilare un assegno e; darlo in pagamento, emetterlo. -per estens.
il cuore da tutte le creature per darlo a dio, com'è di dovere,
questo trattato che per guadagnar tempo e darlo alle truppe del piemonte d'entrare sul
in qua, e in là, senza darlo mai alle buone lettere, almen per
e in tasca se rimpiatta, / per darlo per un topo a una gatta.
buono di torre il pane ai figliuoli e darlo ai cani. dante, par.
mauss mi toccherà rileggerlo tutto prima di darlo in tipografia perché non ci avete segnati
: il 'la'alla vita cominceranno forse a darlo le americhe, mentre qua la rovina
pericolo sarebbo- no stati per traderlo e darlo nelle mani del nemico. -per
veramente il cristo che volle spingerlo, col darlo in mano al tribunale, a manifestare
un segreto vi marcirà piuttosto in corpo che darlo fuora, voglio dire uomo sensato,
, ii-144: bramar un figlio, e darlo via ben tosto / per tradizione cattolica:
a un libro, a uno studio: darlo alle stampe, pubblicarlo; metterlo in
non tolgano il primato a verdi per darlo a litta! ». fanzini [1905
non tolgano il primato a verdi per darlo a litta! ». un y dal