ciò ch'i giorni inanti / nocque il dar noia ai caval- lieri erranti. b
sì che il datore suo abbia tempo a dar di piglio alla palla e darle.
cecchi, 168: e'non mi potea dar persona innanzi, / ch'io più
la naturai lascivia della regina, e senza dar tempo che potesse passar più innanzi la
, / che mai fugir non posso né dar volta. lapo gianni, xxxv-11-578:
). 2. figur. dar consistenza; infondere vigore. marinetti,
o lo stoppino nel focone del pezzo per dar fuoco alla carica. l'infanteria userà
: una bomba al tritolo cui basta dar strappo all'innesco per provocarne la deflagrazione.
il secondo ternario, così da non dar senso. idem, iii-12-236: nel
come un'innesto che ci dispone a dar frutti di vita eterna. ma l'innesto
suo stile armonico e notturno, / potria dar loco almen ne la balzana / a
attuali, che intende glorificare la divinità e dar voce alla fede e all'entusiasmo religioso
la ragione non dee così alla cieca dar fede a'sensi. lippi, 7-17:
o quarta generazione; e allora possono anche dar lume affa storia de'costumi cangiati col
i-2-56: egli non si è contentato di dar un solo bascio al piede, ma
cose, / che fan bisogno a dar battaglia a i muri, / con copia
, 2-671: aspettavano il tempo di dar addosso alla retroguardia, veduto che avessero
più gravi della giornata, viene a dar fuori e mostrare alla fantasia i residui e
come propria, merce rubata, o dar lucciole per lanterne. bocchelli, 9-247:
proseguimento della guerra però bene spesso convenne dar ricetto a truppe straniere, le quali
4-i-97: la inquietudine consiste nel non dar mai posa né fine alle cose del
inquirir, correggere, punir, rimuover e dar benefici. saraceni, i-199: caio
ambrogi, inquisitor generale, non si poteva dar posa. e. cecchi,
. sarpi, vi- 2-99: il dar ricetto a persone d'una regione, dove
l. ugolini, 130: 'insaccarsi', dar degli uccelli nella ragna, o imborsarsi
carena, 1-373: 'insaldare', è dar la salda ai panni lini, prima
. colei che ha la professione di dar la salda ai panni lini. lo stesso
306: a chi troppo insapona non dar fede, / perché più presto egli ti
[mogli] mettono a rischio di dar l'anima disperata al diavolo. loredano
nel paterno predio di pontecchio, a dar opera segreta alla perfezione meramente meccanica,
, x-2-194: quindi parve d'uman senso dar segno / il tremendo elemento, e
v.]: 4 non se ne dar per inteso', non mostrar di sapere
cinque canti, 1-34: ma di chi dar più tosto l'intestine / a roder
impinguando, intepidiansi in stille, / per dar tributo al tebro a mille a mille
187: si potrebbero avvertire quelle governanti a dar piuttosto latte pretto intiepidito invece dell'annacquato
delle sentenze di cancelleria, e per dar la berta al cavallante che le intimava.
fatte, di sbandarsi, e di dar luogo, rispondevano con un cupo e
fu intuonato, con un sussiego da dar soggezione: -trattengo appresso di me questi
essi intuonano. -intonare tantifona: dar principio a un discorso, a un'
e che il generale è stitico a dar licenze. nievo, 1-176: alla fine
con i quali tornavano i cazichi a dar conto della loro prodezza. f. casini
b. martini, 2-1-368: il dar principio, cominciare o imporre il canto del
l'atto dell'intonare, ossia il dar principio, o l'imporre il canto di
tuono del pezzo musicale a cui deesi dar esecuzione. -per estens. disus.
]: * into- paziare ', dar colore di topazio, far pigliare apparenza
punir coll'ostracismo', e non 'dar bando coll'ostracismo '. -sorgere
dolci lusinghe della vostra passione col farvi dar luogo a questo amaro sospetto. algarotti
iniziatrice gli animi intormentiti,... dar core ai tiepidi, azione all'esercito
2-464: quella campestre semplicità non doveva dar maggior rilievo all'arti cittadine di cui
di preziosi unguenti fido albergo, / per dar conforto alla dogliosa asprezza / di braccio
ordinario / intralciate; e per potere / dar sentenze giuste e vere / molto tempo
e sempre a cavallo, non potette dar luogo all'ozio ed agl'intrattenimenti delle
... il miglior lavoro che dar si possa alle terre a vantaggio delle semente
per qualsivoglia cagione, sono destinate a dar lume alle stanze. d'annunzio,
è, come tu credi, intrepidezza / dar le targa alla vita. battista,
: quella buona relazione ch'io posso dar in questo caso, de la fede e
al duca dicendo che cervia usò di dar sempre il sale alla lombardia, e che
davidde, così guernito, provatosi a dar due passi e sentendosi intricato, imbrogliato,
io potessi trovar gilio o sciatto per dar qualche ordine di svilupparmi dalla intricata rete
quest'intrico, / perché temo di dar l'ultimo crollo / e di cader in
tormenti, / prova non si può dar dii lor dolore. serafino aquilano,
... quanto si conveniva al non dar sospetto di sé, come d'intrinsechi
cosa, che il poeta venne chiamato a dar prova de'suoi talenti a quella corte
puledri fatti di cinque mesi si dee dar la farina dell'orzo intrisa con la crusca
una trattazione; avviare una conversazione; dar inizio a trattative, a relazioni,
, avveduto e intromettente e atto a dar compimento ad ogni impresa, conchiuse tra
, se fosser chiamate, / a dar consiglio soccorso o vendetta. nardi, 16
intuitivo possesso anche della tecnica necessaria a dar forma alla concezione. stuparich, 4-62
/ tenta con frali inusitate piume / dar nuovo nome temerario all'onde. vasari,
vii-89: misurai le parole, per non dar motivo alla giovane d'invanirsi, e
urti / delle sue corna al vento dar si vede. redi, 16-v-
invelenisse contro di me, mi potrebbe dar di vecchie e solenni paure. 2
riposo / spietata e invelenita / credendo morte dar, mi deste vita. contile,
si ridusse così arrabbiata, che, a dar di morso a un limoncello verde,
nascita fu finto o sia inventato per dar più credito ai lor sacri depositi e
e notabil pulcritudine, / deh non mi dar cotanta amaritudine / non venendo al mio
(pur troppo!) è cosa da dar in tisico. -escogitatore di
vasari, 1-2-41: cimabue cominciò a dar lume et aprire la via all'invenzione aiutando
. scherz. ant. impazzire, dar di volta al cervello. firenzuola
la malizia d'inverminir tutto, e dar sempre l'aspetto peggiore a cose che dovrebbono
78: 'invernicare 'e 'inverniciare', dar la vernice, impiastrar sottilmente che che
pensier fa ella invero invero? vuol ella dar duo mariti alla figliuola?
. dire che san paolo intenda di dar l'investitura d'animale non all'uomo
secoli passati, si distruggeva tutto per dar lavoro al popolo. e.
n. villani, 1-474: né dee dar fastidio che prima si nomini l'abbordo
finestroni, che aveva chiuso, per dar aria agli uccelli, con ingraticolati.
): io non voglio... dar materia agl'invidiosi, presti a mordere
non potemmo noi far a meno di non dar a quest'opera l'invidioso titolo di
era [il petrarca] fermato di dar fine al suo andare errando e di star
quando si vestì quell'abito, di dar severità alla lusinga del guardo, d'enviri-
i furori de'donneamatori / a dar voga al leggiero navilio / perché vada
cerca ogni maniera di farsi scorgere, di dar nell'occhio; par che li voglia
una notte avea passata invano, / senza dar luogo ad altro ch'alia voglia,
voluto mandarne di vantaggio, sì per non dar maggiore incommodo al medesimo, sì perché
male, / el qual è posto per dar a dio loda; / secondo in
figlia a chi l'oltraggia, / il dar 10 stato a chi l'onor gli
infelice rapina,... potrò io dar luogo al pianto? dottori, 84
. fu de'primi... a dar vera luce alla notomia, fino a
la fiamma che l'ha fuse per dar origine a un nuovo corpo. piovene,
cervello a'fumi, e poi / dar nella scherma e nel ballar.
a rintanar nelle zolfatare leucofaghe, per dar fomento ad esse col tuo geniaccio inzolfanato
, 19-60: agli uomini grossi / bisogna dar del macco a iosa. b.
amici / i begli spirti e lor dar premi a iosa. manzoni, pr.
ojetti, ii-35z: come si può dar torto a hitler se a questi [
non esser maggior bene al mondo che il dar bon esempio. n. franco,
apparente esaminazione, cioè desidera l'iroso di dar pena al suo contrario. libro
ira irrefrenabile e si mise a dar pugni nel muro. -come personificazione
atto semplice d'iracondia, che istiga a dar la morte al fratello? buonafede,
distesa sue beltà cantare, / può dar la volta indreto e puossene ire,
la limosina a ordine, ci volsano dar parole, e in ultimo la fanciulla se
chianti, / ch'io tolsi in dar la caccia a un vetturale, / a
con tanti romori, per poi non dar cosa alcuna, sarebbe più che crudeltà,
frenesie, il sentirsi con ironismo acriminioso dar dalla nana motteggiatrice accortamente la baia.
buti, 1-216: desidera l'iroso di dar pena al suo contrario, perché n'
per regola irrefragabile questi cacciatori di non dar mai a mangiare ai cani terrestri la
di far qualsivoglia minima insolenza e di dar benché minutissimo danno a'cittadini sotto irremissibile
trarre ammonimenti dal passato ha portato a dar risalto... alla credulità nei prodigi
r. bertini, 6-291: quando per dar riposo / scendeva il sonno ad irrigare
all'uso del matrimonio, o che possono dar pregiudizio al buon governo della famiglia,
siena, 334: io, per dar lo'questo grande tesoro, gli proveggo di
quel che ora cianciamo tra noi, senza dar mente a ciò che ci esce dal
. cesarotti, 1-i-165: per dar nuovi atteggiamenti e nuove ricchezze alla lingua
e certamente per vecchio instituto, di dar dieci ed esigger quindici. algarotti,
ella è, non se ne poteva dar pace quel grand'uomo di guerra.
che chiamamo l'istmo, si allarga per dar luogo e ricevere tutta l'ampiezza della
,... a cui piacemi di dar nome di spinoso marino 0 d'istrice
popolo;... gli atti per dar quiete e ristoro a gl'istrioni.
.. i s'avean le lance fatte dar con fretta, / e venian fulminando
confermando nel mio proposito di non voler dar fede, nelle cose naturali, se non
instando prega / ed argante e clorinda a dar di volta. -che dà
. buonarroti il giovane, 9-552: dar mano a ronche e labardacce e spiedi
io m'ho potuto e posso ben dar vanto / ch'io agio amato delle donne
arpione / gridando: - adesso ti vo'dar la lacca. 11. dimin
1-1-1: io pervenni a venezia per dar in nuovo laccio: non so se
/ che vada in quelli lacci a dar del piede, / di che il buon
ardentissimi e improvvidi, erano tali da dar nel laccio. a. boito, 1-847
chiama solamente tatto del tagliare e del dar fuoco e di ricucire piaghe, o
374: egli è molto difficile il dar la riforma al mondo; e di
iscanso delle glose, a fine di dar loro in appresso quella più storta interpretazione
tempi, con fervido zelo, a dar prove delle lacune della sua cultura. calvino
. c. croce, 47: non dar credito alle false parole di costei,
in fin d'anno, / per dar certi spassi ladri / alla tenera lor prole
metter il colmo a'suoi ladronecci col dar il sacco ai domini e alle sostanze
/ lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar
delle femmine, mai / ho voluto dar retta. / ma lì sentii una stretta
: pensa qual fai cagno, / letizia dar per lagno, per povertà riccheza.
folengo, i-63: or per dar fine al mio gridar infermo, /
noi sembra che... il dar per sane le voci corrotte, e servirsi
. / lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar
elicona. algarotti, 1-iv-286: per dar ragione della origine delle fontane egli immaginò
e il * 49 non abbiano potuto dar coscienza di sé agli italiani. carducci
mietitor vegg'io / sotto il penduto sol dar lampi e lampi. carducci, iii-3-61
, che quei di chiusi accesero per dar fuoco ad un'artiglieria piena di frombole,
e infagottata nelle lane, tornò a dar lezioni nel bosco. -coperta, materasso
non cercar lana. -è meglio dar la lana che le pecore: fra due
proverbi toscani, 109: è meglio dar le lane che la pecora.
non puoi stendere il cielo, e non dar leggi / all'immenso oceano, e
intorno al quale s'avvolge la miccia per dar fuoco al cannone. è voce usata
. lamenti storici, iii-26: voleva dar lege a spagna e a franza /
. -rompere la prima lancia: dar principio a un combattimento o a un'
un lancióne / con un ferro da dar gran penitenzia / a chi gli verrà contro
motto; / e s'io gli farò dar le gambe all'aria, / quella
splendore e tal forza che aita a dar l'anima e lo spirito al componimento,
il ministro della finanza... può dar vigore o languidezza al credito pubblico.
cupole, fatta per ornamento e per dar lume: detta così dalla similitudine d'una
situata sul tetto di un edificio per dar luce a un ambiente interno e,
di vetri che si fa sul tetto per dar lume alle scale o ad un andito
: questa mi par gran pazzia, / dar vesciche per lanterne. a. pucci
è venuto qui un pazzo che mi voleva dar da vedere lucciole per lanterne. lippi
, come propria, merce rubata, o dar lucciole per lanterne. -mescolare
a puntare, a primiera, a dar cappotto, a tristanzolo, a lanzichenecco,
e, stia tranquillo, / volerle dar un fermo è assunto vano. /
cavar de le miniere che... dar opera a fabuloso lapis alchimico come molti
piastre d'argento gareggiano a fregiare e dar più luminoso risalto all'urna di lapislazzeri
con cristero. 2. dar libero corso, lasciar erompere (un sentimento
per riposare i remiganti, quanto per dar tempo al palischermo di svolgere tutto l'
la stanchezza e il sudore cominciavano a dar noia e a scoraggiare, tra i ginepri
vuoisi invigilare; or larghe / parole dar, mezzi acquistando e tempo. praga
7-115: più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'uom sufficiente
i commensali si rizzano, e per dar luogo si fanno levar via le tavole
ima montagna, / né un passo sa dar più fuor della soglia. / immoto
, lì presso di sé, a dar qualche punto lasagnon lasagnóne. =
/ lecore trova, che si vuol dar morte. v. borghini, i-iv-4-246:
agli uccelli. nel medesimo senso, dar la via. nelle colline pisane dicono
d'una medusa sì bella, volle dar forma al suo timore co 'l chiamarsi internamente
/ la tua magione: né ti dar pensiero / se i pudibondi volti a poco
gallicismo e si deve emen dar la frase mettendo 'cedere vilmente, indegnamente
riviera di genova sopra cui basterà solamente dar la mestica, e poi lavorare,
, alla fine del lastrico, a dar conto al ragioniere dei lastrici, ded'ufizio
tanaglia, 2-660: puossi a questi ancor dar latte caprino, / secondo che a
sanità... sia lecito e permesso dar pratica a qualunque bastimento quadro o latino
, legger in sedia, dichiarare, dar latini, esaminare. b. davanzati,
danno suo, e non gli vuol dar lato. -dare lato a qualcuno
permeabile e più atto di sua natura a dar passaggio all'alimento per entro a tutta
orchestrazione di toni e di sfumature da dar fondo al più ricco repertorio coloristico.
[i puledri], si dee dar loro l'orzo e la crusca infino che
quasi nera per lo luogo che ha a dar quel colore; 'altheana ',
a pilo i polverosi / carri, e dar laude si sentia da tutti / a
54): non voglio... dar materia agl'invidiosi, presti a mordere
ond'io mi pregi / a te dar vanto e a me le bianche chiome
., 31 (539): bastava dar una lavata all'assito.
., 31 (539): bastava dar una lavata all'assito. [ediz
te straporte / donde no se pò dar storte, / ni aver alcuna aya.
lavorargli [gli ulivi] e così dar loro qualche cosa a'piedi che gli
una cuffia; andrò frattanto / a dar mano per essa ai lavorieri. amari,
sì fatto vaso, / come dimandi a dar l'amato allor. l. ghiberti
e viene, / egli (per dar l'azzurro al suo lavoro) / gl'
impuri e gli ammorbati da'sani, dar agl'infetti stanza nel cuore della città
mettendoli in lazzeretto, finché possiate ragionevolmente dar loro il passaporto per la gloria, -io
/ pur da color che le dovrien dar lode, / dandole biasmo e torto
uomo di buon gusto si giova per dar risalto, una a destra una a sinistra
lasciarli così appena accennati, per non dar nel leccato. carducci, iii-17-288: chi
, iii-17-288: chi è che temendo dar nel leccato aggiunse al resto facilità e snellezza
/ e se'musomo / a dar leffate, / capezzate / mascellate / rec-
sacchetti, 152: mette il tempo a dar punzoni, / leffoni, /
numero di soldati che ti venghino a dar soccorso. 5. organizzazione di persone
l'amatorio né il musico bastano per dar l'ultima mano ai versi. è
a. cattaneo, i-69: per dar sul fine della lezione un motivo proporzionato
biringuccio, 1-74: similmente si costuma di dar la lega al rame, non per
è come un innesto che ci dispone a dar frutti di vita eterna. ma l'
qualcun altro lato / colla penna leggiera dar di volta. salvini, 29-175: sedotto
e può, se non m'illudo, dar frutto. tecchi, iii-23: adesso
pur ora mi sovviene il modo di poter dar sodisfa- zione anche al signor simplicio,
, 50: l'avere anche a dar mance a doganieri, / barcaiuoli, vetturali
985: in sentimento d'amore pretendevano dar legge al mondo. -acconciare.
alle dite i verdi smeraldi, e di dar legge alli rozzi capelli.
casa, 5-iii-328: d'ogni cosa vogliono dar sentenza finale, e porre a ciascuno
forzier che sono andati a leggere / per dar l'arra, e che silvio possa
, disse a'gastrimargoni eruttanti che volea dar loro qualche contrassegno del suo gradimento.
i quali accennano i lor concetti senza dar perfezione alle parti. g.
, / ch'a'monti può leggier dar mutamento. abbracciavacca, lxiii-7: considerando
, xxxv-1-281: chi bene intende, può dar di leggero / risposa tal che per
saltellar l'unico intento / fosse il dar lena al leggeretto piede. perticati,
incarnarsi d'un capretto che prova a dar di coma. -in senso concreto:
or per venire alla conclusione / e dar principio alla leggiadra storia [ecc.
cioè di quelle azioni di cui si dee dar conto ed esser risponsabile all'etemo legislatore
la tribiliana. io non t'ho a dar nulla. guarirti, 1-238: la
legittimi nel nascimento, farci beffe e dar la baia a i bastardi e a quelli
la buona e semplice che non sa dar di lei / a quelli con cui prima
. / or che chi ti suol dar lena e vigore / s'apparecchia di far
spossato. nievo, 2-71: per non dar troppo e per non dar poco si
: per non dar troppo e per non dar poco si vuole un occhio una costanza
cominciate a profumare i lendini, / per dar la concia ai muscoli ed ai tendini
ma poi ricompensa lo indugio, per dar maggior botto. guicciardini, v-15:
presentò al viceré, il quale, per dar campo al vaccaro di finire il suo
vangeli. frateili, 3-194: a dar quell'impressione d'un materiale narrativo da
primieramente fatti i leprai, cioè barchi dar riserar le fiere, cinti di mura
vuol servire o gli serve, che farò dar fuori questa lepre; perché dice che
] dice il venerabilissimo panunto che bisogna dar loro sette lessi, e poi buttarle
nieri, 2-113: voialtri stasera mi volete dar l'esca; ma anch'io son
può far natura, / quanto può dar il ciel cortese e largo, /
, chiamate lettere di marca, e a dar pleg- geria di rifar i danni ingiustamente
: il soave mio fido conforto / per dar riposo a la mia vita stanca /
il vigile fabrizio non dovè mancare di dar tallarme e l'effetto fu che una nuova
dopo morte liberale, / e limosine a dar gli eredi aggrava, / doti,
,... sua altezza, per dar loro commodità di liberarsi, conciede che
, far partire; lasciar erompere, dar libero sfogo. -anche: sospingere, stimolare
più volte, secondo che si dovrebbe dar ogni pena al reo, temperarla per
/ parmi, chi 'l fa, dar libertà mi voglia. firenzuola, 346:
. zaguri, tit.: 'piano per dar sistema al moderno spirito filosofico. istruzioni
temè della loro disperazione, si contentò dar libero passaggio in francia, sopra legni
avea messo in dubbio, / volendo dar la terra ad uguccione, / onde
trovandosi eglino tutti sani, si può dar loro la libertà. -licenziarlo.
però in libertà de la signoria nostra dar per la ditta tratta soldi 12 il staro
accidente, e poi delibra / al corruttibel dar notturna manna. savonarola, iv-376:
. note al malmantile i-410: * dar libro e carte 'è dare esatta notizia
tasso, n-ii-364: dee il padrone dar licenza al servitore inobbediente e inutile e
importuno consiglio arebbe potuto prendere, che dar licenza al cardinal del monte da quell'
mente e nel pensiero, si può dar legge e correggere; alle pratiche insolenti
ruremondo, e quantunque gli promettesse di dar licenza al dolore, non lo lasciava mai
isole dello zucchero e la gorea, il dar loro licenza di pescare a terranuova,
sia pur romantico o liberale, a dar villania e calunnia ai grandi ingegni.
143: quel vendicativo vuole pur oggi dar quella pace, quel lascivo licenziare le male
la faccia feroce delle autorità incaricate di dar licenza, oggetto di contrattazione. abuso
all'asta pubblica con proporzionata mora per dar tempo e comodo alla licitazione. delfico
chi rompe la fè titol si deve / dar di bugiardo, oh mia felice sorte
stupendo maestro di lima e inventore del dar il lustro al ferro. 2
fanciulli, i quali, quando vogliono dar la burla a uno, si fregano il
della maldicenza. varchi, 3-88: dar fuoco alla bombarda è cominciare a dir
ulivi per le stoppie a'piedi con dar loro de'limbellucci o altro concime. r
limoncellino. magalotti, 9-1-191: a dar di morso a un limoncellino verde,
tele sottili / di bianco lino, a dar acqua alle mani / odorosa vieppiù de'
, della natura e complessione altrui volson dar giudicio. pinamonte, 470: mirate
, 25: il vino... dar se debbe del bono odorifero, ben
quei che perfettamente la posseggono, per dar loro campo di correggergli gli errori.
dovrassi dalla studiosa gioventù prima d'ogni cosa dar buon ordine alle proprie idee, avvezzarsi
che chiamano l'istmo, si allarga per dar luogo e ricevere tutta l'ampiezza della
veder se il provedi tor canal voleva dar lengua, e vedendo che 'l scoreva
tieni la lingua a te e non dar giudicio dell'opere e dell'arte che
desidera di vedermi stentare in prigione e dar parole fino che si liquidi e simili
lirica. masuccio, 52: volendo dar principio a scrivere a te, mare
colme che appena al tatto stesso si può dar fede della loro egualità. targioni tozzetti
lisciato. salvini, vii-563: * dar la soia 'si dice ancora per piaggiare
così lisci che tutt'al più potevano dar stupore. fenoglio, 1-91: menemio si
5-245: poi gentili e arnauld, fattisi dar liste di candidati dai primari abitanti,
, 4-4-443: ucibori paolo, in dar l'ultimo abbracciamento a naisen giovanni con
. luca pulci, 5-106: per dar riposo a'nostri gran letigi / e
in quale altro campo si oserebbe infatti dar mostra di un corporativismo così littorio, di
. note al malmantile, 1-413: 'dar erba trastulla, metterla sul liuto '
, 1-23: ancor non era livero di dar l'acqua, la qual si dava
se costui / tu conoscessi, a cui dar morte brami, / se lo sapessi
; e nel cadere egli ode / dar gridando i nemici al colpo lode. foscolo
suo cavai vende, né a chi dar moglie intende. = voce semidotta
... entrato in colera, volse dar d'un piede a la moglie e
383: no m'è a piacimento / dar lodo a chi commette fallisione. sercambi
parti a me non se ne de'dar lodo, se ordinate fussero.
è avara e impudica, / dunque di dar e di non dare è amica.
il vecchio scarlatti fu il primo a dar loro [alle arie dell'opera] più
lontan dal prender moglie, / a dar la figlia mia. manzoni, pr.
lampedusa, 143: non si può dar torto a don calogero se, scarafaggio come
amerigo di bartolomeo bianchetti da siena dee dar adì venti d'ottobre scudi cento dieci
cavalieri, i quali sono avvezzi a sentirsi dar deh'illustrissimo, a esser trattati come
il tuo ruggiero: / pur non dar fede all'occhio tuo, che losco /
proruppe in detestare la sua lubricità in dar fede a chi con le più valide machine
una scardova per pigliare un luccio 'vale dar poco per avere assai, arrischiar poco
, n. 18. -non voler dar conto dei fatti propri a tutte le
: ma non sono io matta a voler dar conto de i fatti miei a tutte
adimari, 1-46: -io voglio andare a dar la nuova ad armindo, e metter
familiari dichiarando, replicando et essemplificando, dar lor luce. -darle spicco, risalto
vasari, i-905: fu primo ancora a dar luce alle grottesche che somigliano l'antiche
vertute / altrui non può coregger né dar luce. tasso, 11iii- 759:
; tutta volta dante ce ne può dar qualche luce, dicendo che l'amor
erano stati i deputati lunga ora senza dar luce alcuna a'francesi de'loro maneggi
, / e fallo de le sue vertù dar luce. sanudo, lii-92: vene
con l'imperador, pregava la signoria volesse dar qualche luxe di la sua intenzion.
piace / montare in sù qui si convien dar volta ». boccaccio, i-63:
restò un buco piccolo piccolo, per poterle dar fuoco [alla palla], che
lumachini / e granchi e gronchi a dar la buona sera. spallanzani, 4-v-130:
eremita] alcuno effetto soprumano, / dar lume a ciechi, e tornar morti
morale, a questo preciso fine di dar norma a tutte le azioni umane spettanti
una lingua più che un'altra non possa dar qualche lume di agevolezza alle cose.
gli altri due [finestrini] sono per dar luce a quel piccolo camerino,
che, dando ne'lumi, / faccia dar anco te nelle stoviglie. lippi,
. note al malmantile, 2-793: 'dar ne'lumi 'vuol dire entrar grandemente
vuol dire entrar grandemente in collera, dar nelle scandescenze. saccenti, 1-1-57:
: in questa narrazione si converrà ancora dar lume delle cose d'italia. macinghi strozzi
su le piume, / ma con dar volta suo dolore scherma. petrarca,
sentire in de l'occulte cose, / dar al nescente pò vera mainera / e
, 37: ser zuan di stefani dié dar..., per luminaria da
a più cose, prima di decidere e dar sentenza. tommaseo [s. v
persia è trovata; / vertudiosa in dar grazi'e valore, / cresce e discresce
/ la rocca lungi, a dar lunghezza e parole a s. s.
. davanzali, i-206: vitellio, vedutosi dar lunghiere, -a lungi, alla lunge
già che passin sei quaresime / a dar fuora per voi quel ch'ho nel
cosa, ché al giovine / non volea dar repulsa né promettere / liberamente. beccari
più tenervi in lungo i'vado / per dar l'agio d'uscir ai pastor'nostri
... per poterli mandar fuori a dar norma e modo per le restaurazioni e
, c'era molta speranza di poterti dar luogo. -consesso, magistratura, consiglio
. iacopone, 7-41: si glie voi dar consigli, non par che ci aian
, / ribatter colpi, e spesso lor dar loco, / girarsi intorno; e
ne spiegasse tosto la vera essenza per non dar luogo a errore. alfieri, 2-210
delle popolazioni italiane; e non vogliamo dar luogo a sinistre interpretazioni. bonsanti,
ch'egli avea accuratamente predisposto non doveva dar luogo... a sorprese.
trovo, alla quale non si può dar luogo. cesari [imitazione di cristo
, e alle scuse degli altri non vuoi dar luogo. pascoli, 1-721: il
menzini, i-224: quando avrò a dar loco / all'amoroso foco? /
io non perdesse voi, andai a dar luogo all'ira sopra colui che faceva
dilettazione. firenzuola, 511: per dar luogo alla tua iniquità, hai procurato
s. c., 68: volea dar luogo alla ventura e andare come per
sopragiuntoli gente in soccorso, fui sforzato dar loco all'impossibile. botta, 6-i-76:
furia di gente tanto sfrenata, fu obbligato dar luogo. -dare luogo o il
, fu necessario ai fuoriusciti ritirarsi per dar luogo a sua maestà. ariosto,
venivan fatte, di sbandarsi, e di dar luogo, rispondevano con un cupo e
d'attomo i panni sanguicosi, sì per dar luogo a'medicamenti di cooperar prestamente alla
teneano in siena, mostrando di dover dar loro una porta di siena, se
214: si sa: la quercia deve dar le ghiande, / e il fico
dare le pecore in guardia al lupo. dar la lattuga in guardia a'paperi '
non crede, / né a chi dar biasmo a torto gli volesse. della
quelle sue naturali divine sembianze, di dar severità alla lusinga del guardo, d'en-
di languore cadde malato a segno da dar pochissime lusinghe di guarigione. d'annunzio,
, 32-96: lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai
con vani titoli: tocca a'sudditi il dar loro i suoi veri nomi, come
di cotanto pondo, / lusingato di dar risposta vera. pirandello, 8-353: lusingato
fallite, gobbe, anemiche a cui dar una lustra di vita. landolfi, 14-265
illusorio. carducci, ii-4-92: il dar 200 lire per un volgarizzamento dal latino
largire favori, esser largo di cure, dar lustro al paese e a sé stesso
si vuole, e forse tale da dar lustro. 7. gloria, onnipotenza
con cui, certo, egli voleva dar qualche lustro alle nostre povere stanze.
macchina chiamata soppressa... serve per dar il lustro e levar alcune pieghe
ma finalmente, dopo mille prove / di dar 11 lustro a'marmi co'ginocchi,
lasciasi asciugar bene le lutature prima di dar fuoco... di poi si bagnino
dir cun voglia alquanto, / per dar a li occhi mei lacrime nove.
pazzia, / o poca o molta, dar si macchia. l. pascoli, ii-134
nel voler privarlo della bambina, venisse a dar ad intendere a chi che sia d'
nella repubblica delle lettere, e credo di dar nel segno. molti ne piglio alla
tre giorni soli le nozze, per dar tempo al racconciamento di alcuni ordigni rottisi
e regoquella befana a cui si soleva dar fuoco sulle piazze la notte
, 10-ix-81: continuò poi la corte a dar gli ordini e ridrizzi convenienti, per
piattossi. bresciani, 6-x-342: andò a dar di cozzo in un macchioncèllo di lentischi
fe'le bandiere / e di battaglia dar segno alle schiere. marini, i-134:
, 3-i-338: non cessava il re di dar benedizioni a dio per averlo liberato dalla
e alpestra che non le si possa dar volta alla fine. -anche:
cosa, che il poeta venne chiamato a dar prova de'suoi talenti a quella corte
rispetto del suo principe, venne a dar di cozo in sì madornale imprudenza di
, iii-161: costui è venuto a dar loro la madre d'orlando la berta.
, che appena al tatto stesso si può dar fede della loro egualità. assarino,
suoi sguardi un cuor ferito: / dar magnifiche feste invan solea, / musiche e
che diceva. calmeta, 27: per dar parte di ricompensa a cecilia della persa
campailla, 9-87: ah, non dar fede ai lumi: / indarno impieghi,
tragedia). calmeta, 11: dar maiestà alle cose grandi, dignità alle
mano con gagliardi e maestrevoli colpi il dar loro perfezione. abriani, 1-25:
ii-29-68: fe'de'li nemici senza dar segno alcuno di avanzarsi. lengueglia, franceschi
... / può un maestro dar qualche biscottino, / ma non bisogna poi
se per poco prezzo odo cusatro / dar le sentenzie false, o che col tòsco
fa del maestro: a ciascun vuol dar regola di quello abbia a fare;
da capo a piè non si pò dar mangagna. bellincioni, ii-38: quante magagne
presi senso sì grande che negai di dar loro un residuo, di che io era
, / vo'di musico anch'io dar qualche saggio. leopardi, 109: era
, iii- 6-422: tornati, al dar giù de'bollori britannici, riebbero i
sole volge le 'nfiammate rote / per dar luogo a la notte, onde discende /
maestro di scherma, si mise a dar lezioni a'suoi fanti. galileo,
sarà concessa / quella ch'io posso dar maggior mercede: / me d'un
, o tu canoro, / tu in dar l'anima a i sassi o quegli
tasso, n-ii-364: dee il padrone dar licenza al servitore inobbediente e inutile e
bacciarone da pisa, lxiii-197: parmi diritta dar possa sentenza / chi servito signor ha
ne'gran palagi, / usan di dar le nobili persone / a scorno degli avari
costui che il morso / magisterial vien dar nei pregiudizi, / fraterno agl'im-
fango un omo adombra, / potéo dar vita al nobil magistero. muratori,
fuori di proposito la mattina per tempo dar al ferito... nel tempo freddo
magistrati, o non mi concedeva di dar conto di me. -periodo di
o determini in modo che mostri di dar più lor ragion che a me, essa
che a me, essa viene a dar aiuto a deprimere l'autorità del magistro.
, come se fosse fatto apposta per dar subito opportunità a renzo d'adempire quella sua
: / ché più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'uom
abbia dimostrato qualche manchevolezza, eccomi ora dar prova magnifica di me stesso: eccomi audace
tre giorni soli le nozze, per dar tempo al racconciamento di alcuni ordigni rottisi
ne'gran palagi, / usan di dar le nobili persone / a scorno degli
quanto mai vario e interessante, da dar credo del filo da torcere a un
sul capodibanda o sul trincarino per uso di dar volta ai canapi. servono ad aggrappare
se mai egli a tutti i costi volesse dar la cittadinanza italiana al caro * maiz
maiuscola. caro, 12-ii-286: volendomi dar notizie d'altre medaglie, scrivetemi sempre
dovendosi qui trattare di diversi odori per dar saggio e giudizio
opra è di mala fede / il dar l'usata mercanzia per nuova; • /
lo voleva dire, per non vi dar questa malagevolezza, ma da che mi
, questo sì bestiai flusso ti potrebbe dar il malanno. dolce, 8-13:
[s. v.]: 'dar la mala pasqua ': affliggere
fallenza / fan quei che 'n ciò potrèno dar guirenza. guittone, 63-10: ennudo
: ricevetti invece il malaugurato ordine di dar una passata di sette giorni a palermo per
luciano], iii-2-310: insomma dobbiamo dar da mangiare a quest'asino, che ogni
questi sbirri? andar debbono / a dar mala ventura a qualche povero / cittadin.
muli... non si potevano dar pace del poco fratellesco trattare del signor
le scale, dopo esser salita a dar la buona notte alla figlia minore, che
propria modestia sete obligato o a non dar fuora il libro o a purgarlo da ogni
vedendole così mal trattate, ho voluto dar loro un'occhiata, e correggerle dove
, / lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar
professione d'umiltà, con opere virtuose a dar al mondo buon essempio.
bene e male, ma con obligo di dar conto del riscosso e pagato.
ora messer giove..., per dar sesto a questo intrigo,...
. nievo, 2-44: approfittane per dar il bando una volta per sempre a'
non esser magior bene al mondo che il dar bon esempio... e col
stampelle... -non vi voglio dar niente... -maladettis- sima.
, iv-328: catone propose che si dovesse dar cesare in mano de'barbari per purgar
un'ira irrefrenabile e si mise a dar pugni nel muro. 7.
la materia prossima i di lui malevoli di dar il moto alle macchine che..
dette si sono; a me piacerebbe di dar luogo alla fortuna senza mandar imbasciata a
ch'officio han di amministrare / ragione e dar le pene a'malfattori, / godano
pene a'malfattori, / godano sì di dar tormenti e morte / ai miseri che
il re filippo non fosse mai per dar la figliuola ad un principe debole, povero
salubre medicina, che a la donna dar si potesse, era che quella per tre
a questi tali di malignare e di dar fastidiò e tirar le persone in necessità
il carpigna, / il giudice gli fece dar la corda, / la qual,
, / statene certo, e non dar fede alcuna / se il contrario te dice
, né di signoria, non ti dar malinconia '. 11. dimin.
se tu l'ami, non le dar molestia / ora che riserrata ne la camera
, per levar via quel malinconico che suol dar spesso la pittura a'ritratti che si
il seno, / che le vuol dar ruggier preso ed orlando. g. m
/ dove sfogo alla mia fame / potrò dar, se alla malizia / mia la
opera] a me non se ne de'dar lodo se ordinate fussero, però che
pericoloso, come quello di mordere, dar di calcio, di corno o simili
dispregio. così uno, per non dar lode a un altro di 'letterato '
certa cosa accusato, non potendo per quella dar mallevadore, convenne che andasse alle stinche
fece dell'una parte e dell'altra dar mallevadori e statichi. -entrare,
: in ogni giudizio l'attore doveva dar malleveria delle spese e questo uso ci
/ pur da color che le dovrien dar lode, / dandole biasmo a torto
si serva di quelle ciancie lì per dar mala voce d'ignoranti e di minchioni
dove non potevo far mezzo passo senza dar nel naso in qualcosa che mi ricordava
., 22-75: draghignazzo anco i volle dar di piglio / giuso a le
catolici, non poteron contenersi di non dar segno della fiera loro malvagità. boterò,
bel progresso era giusto, gua', di dar il benservito fa più sane,
dilapidare, prevaricare, sottrarre ', per dar posto = etimo incerto, probabil
che a gran pena è bastevole a dar bere a'bestiami del paese. ma il
pensava... con le mie parole dar materia di mancamento alla nostra festa,
veramente se... se ne debba dar la colpa... al brutto
fiato puzzolente e mille altri mancamenti da dar vomito ai cani e da far fare penitenza
baldovini, 2-25: -ma innanzi di dar boce / al medico o a veruno,
d'un altro esser offeso, / o dar in un, se t'hai moneta
in partibus '; e non vorrei dar causa ad essere mostrato a dito come un
mancia a quello sbirro a cui toccherà dar la corda all'amico, acciò ne
., 40-77: la gente cominciò a dar mala mancia / rubando. febus el
alfieri, 6-16: già so, che dar dovrotti una mancietta. -mancerèlla.
una manciatina di formule... è dar prova d'una sciagurata ignoranza.
andata, poiché qui sono tutti mancini al dar e destri al ricevere gli eruditi dimestici
di virtù fatt'è mancipio, / dar possa a belle imprese alto principio.
ch'io / sappia ancor di tal cose dar iudizio. ariosto, 45-56: fra
soave mio fido conforto, / per dar riposo a la mia vita stanca, /
marinai austr.): bittonetto, per dar volta a una manovra (dabovich)
[quella virtù] un uomo a dar quattromila scudi, perché una giovine non
perché il santo bonifazio non aveva che dar loro, molto si lamentava e dolevasi di
che il dì seguente s'ha da dar di piglio / au'armi e con assalto
acqua al mare. -mandare a dar via porgano: v: organo.
dipartimenti e a'distretti la facoltà di dar fuora mandati di accompagnamento e ancora di
assemblee, nate dallo statuto, potessero dar mandato a discutere una forma di governo diversa
. pascoli, 1-205: nessuno osa dar torto a quella mandria di farabutti.
a più tristi, / bisognerebbe a lor dar la marritta. = comp. da
difficili e dispettosi a maneggiarsi e a dar loro buona forma. giuglaris, 176:
come ella è, non se ne poteva dar pace quel grand'uomo di guerra.
pagliaresi, xliii- 147: vo'ti dar molti buon cavalieri / che a servirti
ora una manetta di sensali / nel dar parole altrui non punto scarsi, / anticamente
2273: 'dar braccio'vale anco: dar un aiuto d'autorità, ed è affine
qualche fine. se non che il dar braccio è un aiuto pacifico; il dar
dar braccio è un aiuto pacifico; il dar man forte riguarda anche la coazione,
bruto,... si preparava a dar manforte ai congiurati coi gladiatori.
tutta una manfrina, svociandosi per farsi dar retta. volponi, 1-80: proprio per
/ mei'è ke no è or, dar e plui de cristal; / mangano
. zonca, 54: mangano per dar il lustro e lisciar tele, zambellotti ed
co'sudditi di qualsivoglia condizione, sia con dar loro facile udienza, sia con trasferirsi
inglese di averle collocate. così senza dar un passo ero capace di guadagnarmi dai
per loro e pensier fanno / di dar licenza a tanti mangiapani [i camerieri
315: -onde vien? -da dar rodere / alla mula, acciocché ella
quali [lamprede] non bastandogli per voler dar mangiare a certi gentili uomini, m'
mangiatoia che tu né flaminio ci potrete dar di ceffo... perché veggo
dì porre a cavallo / e mi farete dar da quel mangione / o de lo
persano / un di quei che fea dar papa leone. g. m. cecchi
e contravviene a questo precetto facendo 'dar giura mento 'anche in
maniche strette ', non facile a dar l'assoluzione, rigoroso. ferd.
infilza là sul libro / tanti de'dar che fa tosto una faccia / che par
v-2-47: si sforzava anch'egli di dar vita a suoi poveri personaggi, ma senza
-canchero, questo è un caso da dar a voi martello e a livia il manico
di venire a posta a bologna per dar stringhe a cotesto,...
non eri tanto facile e corrivo a dar lodi, ed ora, non so come
ch'era nel borgo, per non dar fastidio a quei padri gesuiti, che
di fare era atterrire gli accusatori e dar animo a gli accusati stessi, trovò
lasciarli così appena accennati, per non dar nel leccato e nel manierato curando le
che principalissimo officio loro sappiano essere il dar ad ognuno, almeno di parole, compitissima
de'nostri vini, che, per dar loro maggior forza, spirito, odore
senza le quali i chimici non possono dar ragione che sodisfaccia alle tante e sì stranissime
sare'di tanta pace consolata / quanta dar suolne la celeste manna. aretino,
accidente, e poi delibra / al corruttibel dar notturna manna. —
': ciascun fastello di stipa per dar la brusca alla carena. = deriv
, da mano a mano, in dar grazia e bellezza all'opere che si lavorano
staresti male al mondo, che bisogna dar la man dritta, bisogna sberettarsi, inchinarsi
trascrivere tutti gli spassi miei giovenili e dar loro l'ultima mano. giraldi cinzio
v'era stato il tempo sufficiente a dar l'ultima mano. montano, 445
l'amico e poi, quando fosse per dar l'ultima mano a'suoi disegni,
.. non era ancora terminato di dar l'ultima mano, che furono avvertite
, se buone, valgono maravigliosamente a dar l'ultima mano alle belle doti della giovanetta
sarà il dottor cacciaguerra, che farebbe dar bando al morto per sua sapienzia.
mano a mano / che gli avea a dar l'usura. g. m.
un poco alla mano, e non gliele dar tutte vinte. -andare,
vicini ad aver il capo tronco, dar denari del proprio ai barbari feroci ed
mi avete fatto ricordare che trattandosi di dar moglie ad un signor titulato de'più
contro a lui. - dar contro, osteggiare. a. verri
pensando se gli convenisse far resistenza o dar le mani vinte. -dare mano
, tutti i vicini erano corsi a dar mano. - recipr.
essi correvano pericolo manifesto, non potendosi dar mano l'un l'altro. g.
giorno che non si potevano quasi più dar di mano il rivellino e la porta
e cesare quanto al giuoco si possono dar la mano ». -avere gli
vivono, sarebbero costretti per vivere a dar di mano ai più faticosi lavori, come
che non posso ad ogni tratto non dar di mano ad alcuno d'essi, e
strada / che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa. -compiere, effettuare
-prendere, afferrare, sollevare, dar di piglio, impugnare con forza,
avello [il povero], / per dar di mano all'oro ed all'argento
1-35: non mi entrava che si potesse dar così una mano di bianco sui ricordi
fatiche, ché di tua mano voglio dar vinta e dividere a questo popolo la terra
questo e quello in vano, veniva a dar sospetto che la non fusse cosa fatta
giungeva le mani. ell'era pronta a dar per quell'anima che le era cara
potea di sua man trarlo, / o dar soccorso a le vertuti afflitte. boccaccio
zelo tu t'invogli, / non dar la sferza in mano alla pazzia,
a menar le mani, non a dar la caccia alle villane e a giocar
mansueti / veduti e i cenci molli ho dar ne'lumi. a. martini,
: questa mostra è necessaria, per dar campo, a chi vuole scommettere, di
ad aver carrozza e cavalli, a dar pranzi, a comperar beni demaniali?
frugoni, vii-517: basta dar occhio a quei che ti corlati tanti
. m. cecchi, 29-13: nel dar l'acqua alle mani dell'imperatore a
tono più alto o con enfasi, dar rilievo, accentuare; scandire (una parola
, magnifico maiore, che, volendo dar principio a scrivere a te, mare d'
e non saprà da qual parte rivolgersi per dar buon fine al desiderato viaggio. poerio
, conviene che sieno molto accorti a dar di piglio e a fortemente tenere alcuna
pupazzo a palazzo chiggi, a strillà dar balcone come uno stracciarolo. =
certi speciali casi non si rifiutavano di dar loro le figlie in vista del maresciallato e
1-35: non mi entrava che si potesse dar così una mano di bianco sui ricordi
navigli, per tenerseli lontani cominciò a dar fuoco alle sue batterie piantate perciò su la
, né chi combattere, né ove dar fondo? segneri, iv-59: può
/ le maggior vele, e pensano dar volta / e ritornar ne li medesmi porti
a gran conseio, e poi rimaso, dar danari a molti mariuoli zentilomeni,
ritorno nella parte inferiore e caviglie per dar volta nella parte superiore; ve ne sono
portare bozzelli di ritorno e caviglie per dar volta. = deriv. dal
/ l'altro ha figliuola, e vuoile dar marito. boccaccio, dee.,
che in null'altra cosa, noi possiamo dar la sentenza in favor di filippo,
vostri marmocchini di siena, e poter dar loro quattro buone tirate d'orecchi, e
intonaco marmorizzato. lorenzi, 3-127: dar le fauci al camin, la bocca al
di cui si battono le suole per dar loro la forma che si vuole.
sopra di cui battono le suole, per dar loro la forma che vogliono.
. frugoni, vi-135: tosto il fé dar del suo musone borioso e burbero sul
sarpi, vi-2-99: non è lecito dar ricetto a'marrani vivendo pubicamente all'ebrea
gong della cena] che pareva voler dar l'allarme per chissà quale minacciosa calamità
de'servi, ch'e'non corressero a dar di gesso o di martellina a quella
: il senescalco,... fattosi dar da quello che lo seguiva, che
. bacchelli, 1-ii-410: -signori, faccio dar fiato alla tromba. -sul banco,
1-7: sul nostro suolo italo-greco si volle dar di martello a tutto ciò che sapeva
cardarelli, 994: è un continuo dar di martello su parole tanto più insistentemente
uno tutto quello che si può sapere in dar martello, in farsi amici, in
milia, ad ogni tempo mi vuoi dar martello. g. m. cecchi,
una sagace donna, la quale per dar martello a l'innamorato, scomodatasi un
l'ordega spagnuola, ch'è murata per dar martello a don diego. pasqualigo,
sfogato; abbi pazienza; non ti dar martello per questo. nievo, 3-111:
— superare prove difficili; dar buona provadi sé, essere costante, far
il foco ammorza 'ecc. voler dar comparazione di risvegliamento, e darla con
fr. andreini, 166: voglio dar da desinare a certi amici miei,
e quasi gli acciecano, non lasciando dar fuori l'asparago. * -spiegazzare
bucare di sotto per traverso, per dar esito all'acqua et ovviare che la non
del susorno / e se'musorno / a dar leffate, / capezzate / mascellate /
mascheraccie nel cinguettare che se gli può dar del barba truboziravala in cambio di messere
d'un'altra mascherata romantica e di dar la stura ai versi prolissi.
comparendo anco mascherato, se gli potrà dar della neve. c. gozzi, 1-1059
summo, 1-iii-568: potrebbe per avventura alcuno dar orecchia alla ragione dell'attizzato così superficialmente
, 516: ho altro a fare che dar ascolto alle tue fandonie, mascherone maledetto
, ma le doti interiori. prima studio dar debi a fare ch'el seme tuo caldo
destro a rubare, scorrere in masnade, dar gangheri e porre agguati, tre schiere
misura. foscolo, xv-431: ho dovuto dar mano all'algebra e alle esperienze della
capi sventati e che vi diletta il dar piacere alla mano col far massa.
vennero i briganti, non volle dar nulla, né grano né bestie
ti possino indurre a segno nessuno che dar possa al prossimo nostro evidente scandalo di
, un cane ed un fucile per dar dietro alle quaglie di questi masseti,
per entro cose serie e massicce, per dar nel genio a coloro che sono in
, 6-398: io non son qui per dar precetti e massime ex professo intorno all'
; stabilite le quali, si accomodarono a dar ragione degli effetti, della cui cognizione
/ la luna appunto ch'è 'n sul dar la volta, / da farne mal
bene, accioché non le si possa dar nome di cruda e indigesta. campiglio,
con ogni mezzo, mettere in difficoltà; dar filo da torcere. filippo degli
alquanto superiori a quelli dell'albero, per dar posto ai cunei e per regolare entro
11 muovere allora alcuna cloaca e il dar alle fiamme per la città erbacce,
mi conven far versi / e dar matera al ventesimo canto / de la prima
: io non voglio... dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni
rimproverar loro il fallo, per non dar materia a sedizioni. p. priuli,
una percentuale di un isotopo che può dar luogo a fissione nucleare. 2.
al matitatoio, per dir così, dar di piglio. foscolo, xvii- 410
giustissima voce, perché son destinate a dar col seme loro nuovi individui al bosco ed
licenze,... onde, vedutomi dar la mossa a cercare istantanea discolpa,
napoletani che si stravolgono e discongegnan per dar di loro alle spettatrici brigate carnevalesco trattenimento
ho altro in capo, non mi dar mattana, tu. c. gozzi,
guarigione: o vero a chi si vuol dar del matto. es. « io
fagiuoli, v-183: ritorno solamente a dar nel matto. -darsi del matto:
. lalli, 3-36: ned io mancai dar leggi e come accade / d'ergere
d'apparir gioiellate e luccicanti, / dar il cui al marito in sul lastrone:
che questa settimana tocca a me a dar principio a l'ore. n.
brusoni, 7-212: prese glisomiro a dar qualche motto con gli amici di partenza per
il fanciullo edoardo cominciò assai tosto a dar chiari segni della matura pietà alla quale
voi [fiorentini] costretti fusti / dar la mazza al vitel e la condotta.
]: 'girare la mazza a tondo': dar colpi, maldicenze, giudizi severi,
mazze ferrate, roncigli e tutte armadure da dar morte e da difendere le mura.
. pulci, 7-64: cominciava a dar mazzate strane, / a questo e quello
in prigione? che serve ostinarsi e dar di cozzo nel destino? -dare
, / che negli orecchi suoi vien dar di becco / al miglio, ch'ei
profani è più prudente e corretto non dar confidenza a tali cose. 10
in modo che non si possa più dar luogo a nuove modificazioni del corso
so- sostanze decomposte e le capaci di dar sugo alla terra. 11.
: le osservazioni da me fatte potrebbero dar luogo all'obiezione: che si tratti
antiqua stirpe un vero ramo, / dar miglior testimonio non potete, / che 'l
il mio disegno era questo: di dar una voce d'allarme alla guarnigione del
si può sotto un genere ridurre e dar di lei una sola diffìnizione che la natura
pianeti medicei di cielo in terra a dar conto dell'esser loro. idem, 3-4-151
, 13: la pena che può dar crudo tiranno / non è tormento, no
cavalca, 6-2-195: sogliono li medici savi dar medicina e purgazione alle balie e nutrici
fianco e una notte sull'altro per dar loro una piega più estetica. basta!
dare l'escomio? ». « a dar commiato ai contadini », chiarì il
pieno di venette ed arteriole, per dar nutrimento all'altre parti. baruffaldi, 15
. - si; e non mi potevi dar la meglio. fagiuoli, 1-6-19:
. cecchi, 24-17: già solevasi / dar di messer solamente a calonaci, /
o frutti o dolci erbette / per dar sollievo alla molesta fame, / sotto un
suoi involucri membranosi... possono dar luogo ad allarmanti fenomeni. -formato
la francia un corpo unito e potendo dar pronta regola a tutte le sue membra
. davanzali, i-159: parmi anco da dar conto come l'altre membra della repubblica
questo gran corpo, con oggetto sempre di dar gusto e gloria all'altissimo, autore
essendo vicina a certi membretti quali soglion dar forza e spirito di far erigere la materia
2-1-66: se non ponno a me dar fama i carmi, / potrà la fama
delfico, i-365: non possiamo però dar fine alle memorie di questo secolo, senza
. vasari, 4-ii-276: gli ho da dar non so che schizzi della ritonda,
livia, la quale il sollicitava a dar fine al marriaggio promessoli, diede a cesare
leggieri corresse a far ufici et a dar memoriali, massimamente contra di noi.
giovane, 9-659: -ma 'l veder dar la volta / e tornar allo 'n
un caso / di quei che soglion dar fama alle feste; / sicché se della
qualche inganno o trama meni, / per dar di donna al mio giove diletto.
pensar più oltre, corrano / a dar gli scudi a menate e a chius'occhi
sedere e scontorcersi e dar lodi, j e fai vista d'intendere
illustre, a cui alcun non può dar menda, che quella che è macchiata
articoli mendaci di giornalisti italiani, a dar retta ai quali quel re sarebbe stato
[le donne] potuto / avesson dar memoria alle sue lode, / non
per proposito e per instituto non amo dar giudizi 4 epistolari 'di poesie perché
: mi trovo in necessità di supplicarla a dar ordine che almeno prima de'20 del
, / che tre cose convieni ancor dar cura: / la prima è aspra e
più salde menti si dispongono / a dar le rocche, le città, gli eserciti
buridano, che non sanno perplessi ove dar di morso, buoni solo a stritolar paglia
, ii-10: l'architettura non teme di dar solenne mentita alla pittura, altamente protestandosi
storia. petruccelli della gattina, 1-i-168: dar la mentita alla ragione, gli è
malvaggio. marino, v-33: vo'dar una mentita per la gola / a qualunque
. viani, 19-533: tu mi vorresti dar delle mentite a me? -ricevere
per dar esca al mio foco mansueto / e non
porzioni. campailla, 9-87: ah non dar fede a i lumi! / indarno
,... ma non venga a dar del mentitore in faccia a chi non
, 9-99: che giova ne le fata dar di cozzo? / cerbero vostro,
e ricogliendo, non dispero di poter dar fuori, mentre sien giudicate che possano
menzogna. ariosto, 18-84: poteasi dar di somma astuzia vanto, / che
, spesso, alla gran dar fede a i lumi: / indarno impieghi
se stessa, / vedendosi fra tutte dar il vanto. ponzela gaia,
qual piacer sia a così fatto disidero dar compimento. guicciardini, i-7: in
mercadante avara [inghilterra], / che dar speri la terra alle catene. foscolo
cosa accusato, non potendo per quella dar mallevadore, convenne che andasse alle stinche
. sanudo, liv-84: fu preso dar libertà di tratar un mer- cado di
sarà concessa / quella ch'io posso dar maggior mercede: / me, d'un
è la politica de'giuristi mercennai: dar più facce ad un decreto, più chiose
a gran virtù e fortuna sua, può dar a vedere con quanto disvantaggio si pone
botteghe. grazzini, 4-234: voglio dar così un po'di volta e vedere se
unguento mercuriale in dosi leggere, per non dar causa ad una crisi molto forte e
i libri, contentandosi per lo più di dar ordine alle cose udite nelle conversazioni o
. intratteneva di giorno in giorno di dar loro risposta. loredano, 2-356:
roseo, i-7: se laude si puon dar merite al mondo / e dopo morte
ad or vederlo [il capitano] / dar, indi ributtato, un gran stramazzo
ciance e menzogne cotali, / son da dar ad intender a'merlotti, / a
nuovi? menzini, 5-115: in dar scrocchi egli ha malizia tanta / che
seder 'prò tribunali ', / a dar sentenze. ghislanzoni, 16-285: debbo
186-4: tutte le lor forze in dar fama a costei / avrian posto [virgilio
per amor del petrarca vollero, poetando, dar lo sfratto a tutte le voci e
chiamasi carrara. ariosto, 17-76: per dar travaglio alla meschina [all'italia]
chi fussi meschino, per vivere e dar le spese alla sua brigata, può segretamente
quanto più si può, ampliargli e dar animo a begli ingegni d'arricchire il tesoro
più ripetuta quanto ella è più facile a dar vita ad un meschino epigramma. leopardi
lo apparecchio delle credenzierie, candellieri e per dar l'acqua alle mani bacini e mescirobe
mariani, 2-207: eschin fuore due per dar l'acqua alle mani, e da
vari fiori con miscirobba e salvietta per dar l'acqua alle mani, l'altro rappresenti
con tovaglie, bacini e mescirobe per dar l'acqua alle mani, ed annunziare
di perso, xxxv-1-594: enoiar me fai dar nome- nanza / de prod ze
. se per poco prezzo odo cusatro / dar le sentenzie false o che col tòsco
soccorrevole, che altro non vi può dar, dà una lagrima. si asciugan
parte potesse riferire al senato e parte dar sentenza e questo ufficio di niun propriamente
o nemici in alcun luogo ove possa dar licenza a'marinari, vadano essi a
mio discorso a ritrovar sini- baldo per dar di lui e della sua rosalinda maggior contezza
le moderne scoperte degli europei, a dar passi giganteschi, alle immaginazioni inconcepibili,
; subito ingiungendo ai ragazzi di non dar fastidio a ser pietro ber- nardone,
n. villani, 2-204: 'dar di becco 'volgarmente si dice di questi
ingessare le dette tre tavole ed a dar di mestica, insino a che arrivasse giorgio
editore reputato giustamente come lei cominciasse a dar l'esempio di metter fuori traduzioni di
mestier come va fatto, / senza sospetto dar nel più bella che fusse stata veduta
del nostro mistiero non sono atti a dar ombre o far paura a'capitani.
, non corno fa mestiero. / dar colpi voglio, non soffiare al vento »
, e'fu da ultimo chiamato a dar le leggi alla patria. ora e per
della sua castissima metà, solo per dar prole alla patria. monti, ii-234:
: didina, chi sa! poteva anche dar nell'occhio a qualche giovanotto, tra
carducci, iii-19-315: presto incominciò a dar lezioni private di lingue e letteratura.
v.]: 4 metodizzare ': dar metodo, regolar con metodo.
anni s'era cominciato in toscana a dar fuori i testi classici con miglior metodo
: quanti [sono] che, nel dar opera agli studi speculativi, siano provveduti
vico, 333: dovettero i primi poeti dar i nomi alle cose dall'idee più
che muova / a guisa che di dar tema nel vetro /... /
di baston'odonsi i cantori armati / dar metro al salmo, che da lor
non mi torria dal minaccioso risico / di dar de'calci tossendo al rovaio. papini
in campo, esser chiamato in polonia, dar che dire di sé. c.
o alla quale non si vuol più dar seguito. 'custodire, riporre '.
guisa poi di mettiloro, / voleva dar di zanna al suo lavoro. note
galanti, 1-ii-481: non sarà inutile dar qui in una nota l'elenco de'
ponte e fortificarlo alla testa, con dar principio ad una meza luna. s.
lumachini, / e granchi e gronchi a dar la buona sera / e pesci in
, ch'eua mi fa, di dar compimento al programma di filosofia per le
della città? eh ch'ei vada a dar regola a'suoi polli, se ne
lxii-4-36: poi ho visto che uno volse dar un bar di pavere, che sono
pietra o di metallo, traforato per dar luce all'andito. -mezzo mattone
tuo vendemmiar, guardisi bene / di dar principio a quella parte / dove scalda
che più salde menti si dispongono / a dar le rocche, le città, gli
volte per mezzo lor saltando eran venuti a dar noia, si dierono alcune a seguitare
uguali. fanfani, i-117: 'dar nel mezzo ': dividere. -dare
tentone / mi convien, per non dar dovechessia / o del muso o de'piè
io mi vi scuso che vi avevo a dar salsicciuoli, che erano su una finestra
non '. se poi s'ha a dar retta a que'dottori che sentenziano che
artiglierie e, gittato la miccia da dar fuoco per terra, con grandissimo pianto
accesa, consumando lentamente; serve a dar fuoco a'pezzi d'artiglieria, e
altro che un vasto microbaio a cui bisognava dar nutriusar codesta voce solo addiettivamente. mento
sangue, ma aspettare una buona occasione per dar segno di vita. ojetti, i-548
di ve- nette ed arteriole, per dar nutrimento all'altre parti. 0
con altri fiorini vecchi, e farsene dar l'aggio o miglioramento d'accordo.
questi s'addicono più a migliorare, dar sapore ed avvivare e far risentire tutte
antiqua stirpe un vero ramo, / dar miglior testimonio non potete, / che 'l
son sotto le foglie e che dovrebbero dar foglia nuova e la mignola nella primavera
della rivoluzione di roma, la quale doveva dar piede alle operazioni militari del carafa nel
alla militare, di negar dispoticamente di dar la dote alla sorella, dal genitore lasciatale
maestà e militarmente messo a morte, senza dar luogo a difese. botta, 5-227
millantamila medici io senta tutto il giorno dar la colpa di molte malattie a queste
se non potete a la bontà divina / dar applausi canori, / di canto invece
: era già preparata una macchina per dar la leva a nerone...
4-128: or via, cominciamo a dar fuoco alla mina, barone.
1083: 'far giocare la mina ': dar fuoco al fornello, perché faccia
ad uno che non fa mina di volergli dar la piazza larga, gli donaranno con
acconciarsi alle dita i verdi smeraldi e di dar legge alli rozzi capelli. bembo,
o determini in modo che mostri di dar più lor ragion che a me, essa
ragion che a me, essa viene a dar aiuto a deprimere l'autorità del magistro
, a raccoglier le truppe, a dar nuovi ordini. tommaseo [s. v
costrutto, pure,... per dar prova che i pronipoti non sono dammeno
fian parse / minchionerie da non vi dar l'orecchio. b. corsini, 13-59
/ far innanzi a un tratto e dar nel buono. -non sapere che minestra
creder mai che il suo padrone / dar gli volesse acerba morte e vera.
resistenza a liegi, a namur, per dar tempo alla francia impreparata di raccogliere gli
adoperano biacche per bianco e minio per dar rilievo alle cose che paiono di bronzo.
ingannar da'ministri, essendo egli tenuto dar conto e della mala elezzione di quelli e
or noi / o forziamlo a dar volta, o pur d'achille / vada
: questo nobil fine / è il dar splendore all'alma e in suo più vago
de'parlamentari, altro non oprava che dar lor animo di domandare con insolenza maggiore
voluto far movimento alcuno, fece subito dar de le mani a dosso ai dui più
minuta presso di sé e di tutto devo dar conto. mazzini, 48-80: una
, si servono d'ogni minuta occasione per dar materia e maldicenze e divulgar satire.
oh quanto poi è strana cosa il dar minuto conto ad una donna di tutte l'
: 'minuto ragguaglio, relazione minuta, dar minuto conto di sé ''minuto conto
atene a questo segno d'interessarsi a dar leggi così minute per la vendita dell'
di far qualsivoglia minima insolenza e di dar benché minutissimo danno a'cittadini sotto irremissibile
addietro, per le terre arative, di dar loro il terzo di formentone, di
sottile. sabbatini, 56: nel dar loro i luoghi, doverà aversi questo
ai due fanciulli] una lupa a dar loro il latte, e uccelli di varie
fosti allora / ch'i'ti potei dar vita? / pur « mia » dirò
/ non saccio a cui mi voi dar per isposa. angiolieri, vi- 393
l'altra dovete far per modo di non dar da dire a le brigate, non
tutti i costumi, si affaticano molto a dar martiri nuovi al cristianesimo.
intorno a tor la mira / per dar a mosche mandritti e roversi. moravia
b. davanzali, ii-502: per dar al vino mirabile odore, seccansi fiori
paolo] più che mai brama invaghito / dar gloria a cristo e dar salute al
invaghito / dar gloria a cristo e dar salute al mondo, / in estasi mirabile
fa parer miracoli / nel far amar, dar martel, poi discordie. tasso,
alcuni storici contemporanei i quali si piccano dar lezioni all'uman genere colla grave impostura di
mi do vanto senza istoria augusta di dar tanto lume a uno che per altro
ottavo miracolo del mondo, non sai dar migliore indirizzo a un tuo fratello,
di sé non crede / né a chi dar biasmo a torto gli volesse: /
l'altro, quasi addimandassero se dovea dar fede a nuove sì fortunate.
che per alleggiamento di dolore a'giustiziati dar si soleva. d'annunzio, iv-2-466:
loro testi in codici miscellanei, quasi a dar segno che ebbero vita e fama nella
miei, / tutte lor forze in dar fama a costei / avrian posto, e
, / come t'aggrada ornai puoi dar le leggi. -affare, faccenda
sono. boccalini, i-5: per dar sempre delicato pasto ai voraci ingegni loro
2-i-267: non era... da dar io sospetto alcuno di miscredenza, né
che giudicano, ed alli ricchi con non dar pena. onde si vede che chi
che ora cianciano tra noi, senza dar mente a ciò che ci esce dal capo
nelle sette opere di misericordia corporale (dar da mangiare agli affamati, dar da
corporale (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli
1-56: [ii] miser suole / dar facile credenza a quel che vuole.
dell'alfieri,... questo potrebbe dar la misura di qual resto di ferocia
, non per altro guadagno che di dar loro a conoscere il nostro dio!
questo disgraziato paese, siamo tenuti a dar l'esempio, mi spiego? calvino
oro. redi, 16-vii-305: ho voluto dar tempo al tempo e che col tempo
, viii-62: fu anco un modo di dar accrescimento assai notabile alli beni ecclesiastici il
, voglia essere giustamente sollecito di non dar fuori che misure riscontrate con gli originali e
nobile spessore / che particella ti può dar del core. misasi, 2-47: la
.. indusse [un servitore] a dar bere allo imperadore una bevanda quale essa
/ ch'a servirti mo mo vo'dar di piglio. riccardi di lantosca, 2-1
/ per che né mo né mai dar non te l'oso. -per
primo mobile e quel solo che può dar l'anima a tal impresa. bragadin
'mobilitare ': mettere in moto, dar moto e direbbesi propriamente del mettere in
mobilitare '. mettere in moto, dar moto ed è bel vocabolo militare,
molti cittadini mobolati pagavano per chiunque volea dar loro alcuno vantaggio. = deriv.
cecchi, ii-168: sì, saccio / dar l'ambio alli spedoni e so moccare
fiato puzzolente e mille altri mancamenti da dar vomito ai cani e da fare penitenza senza
e di sorte che aretele / a dar voi fuoco con il vostro moccolo: /
: io posso farmi lecito appena di dar sulla voce a chi si attenti di entrare
non v'è più merito a dar la vita per il proprio paese quando è
egli considerava il bello di natura non dar a conoscere, massime ne gl'ignudi,
pastore sia cir- cunspetto e considerato a dar loro [alle pecore] tutti gli
cosa convenga più al prencipe: il dar moderatamente a molti o profusamente a pochi
(simbolisti e parnassiani), intese dar vita a un rinnovamento delle forme poetiche
quel giù ne l'inferno / a dar notizie del viver moderno. porzio, 3-99
allora che fosse stato proprio l'abate a dar l'informazione sia al villaggio sia agli
cura 'nfesta. / né creggio poter dar maggior molestia / a una ment'ac-
: vengo a farvi avvertiti / e a dar modesto cenno / che siate rivestiti /
anche di gioie modiche e discrete, a dar pregio a tutto, tu, mia
modo felici le impudiche donne, potendosi dar buon tempo e poi dare ad intendere
ricco ventre, né se ne poteva dar pace a modo alcuno. f. d'
dall'altra dovete far per modo di non dar da dire alle brigate. chiari,
impaziente, non osserva / modo nel dar e spender un perù / chi nelle vene
il destino ebbe per uso / di dar lor vari pregi e doti a moggia.
sacchi, a moggi / il danaro in dar sollazzo / a'magnati e al popol
di mogliazzi, perché non ti risolvi di dar la tua figliuola lucilla al mio cornelio
, 3-39: non volle ad adamo dar molte moglie per non moltiplicarli le miserie
in alcun modo lodar questa usanza di dar così tosto moglie a'gioveni. g.
. croce, 1x7: -mi vogliono dar moglie. -e questo è peggio ch'
chi suo cavai vende né a chi dar moghe intende. ibidem, 322: chi
, 4 ^ -34: ella gli fece dar tante repulse / che più tentarla al
0. rucellai, 8-16: senza dar tempo a veruna ponderazione degli atti secondi
affar, di sì gran mole / fu dar principio a la romana gente. nannini
ad una cosa di tanto momento quale è dar forma a chi doverà portare una tanta
lo stigliani ad altro serve che a dar mole al libro. 12.
guida, per non smarrirsi e per non dar di cozzo / in cosa che 'l
/ a la nave non resta / di dar gravoso afanno, / altrui non aggio
feste, essortargli a viver catolicamente, non dar molestia l'uno a l'altro.
creder che / non vi sarei venuto a dar molestia: s'altri che 'l mio
/ al tuo figliuol, e non gli dar molestia. g. p. maffei
diversi tempi, non dovesero... dar più molestia, né turbare la publica
e veramente nauseante quand'egli comincia a dar noia. bernari, 6-195: vittorio
frutti o dolci erbette, / per dar sollievo alla molesta fame, / sotto
..: allentare i cavi, dar la corda sciolta e libera alla manovra,
omero, / né già di braccia dar puotea sì fiso, / allor che
giardin stia sempre molle, / senza dar tante leggi a'miei sudori. allegri,
: finalmente, dopo mille prove / di dar il lustro a'marmi co'ginocchi,
invaso da l'intima mollezza che sa dar la sera, tanto che sembra che la
, / nasceste, e, avvezza a dar acqua a'molloni, / largamente annaffiate
di quella, cose non specificate è dar nelli abusi passati. loredano, 2-281:
s'eleggessero; ed essi pure a dar suffragio non s'ammettessero. questa moltiplicata
. boterò, 9-78: si può dar giudicio della moltitudine de gli schiavi loro
. di tale licenza rusticale abusavano per dar dietro a piaceri e gusti moltivaghi,
pazzia, / o poca o molta, dar si possa vanto? mazzini, 28-10
, era di grandissimo momento a poter dar loro con ogni poco di trabocco..
, i-13-204: bastavan pure a dar brighe moleste / a i poveri poeti de
colonnino isolato e solitario che serve a dar volta ai canapi, e specialmente ai
battuto e si stabiliscono fermi ove bisogna dar volta ad alcuna cima. in ordine
minatori, l'esca solitaria misurata per dar fuoco alla mina. 6.
miglior, quando si deggia / raffon- dar e mondar le fosse e'i rivi.
intorno... noi non potremo dar che le reste, onde farli banchettare sul
.. gli dico che gli doverebbe dar moglie. ei mi replica che bisogna
di per sé, possa come mondualdo dar licenzia e autorità alle donne di obbligarsi
perché lo sapranno poi. ve lo voglio dar io, l'ar naldo
[il zapatta] pensò... dar malievaria per loro. -figur.
zucchelli, 246: io non sapevo dar di mano ad altro rimedio che a
e di camerieri. graf 4-38: in dar gli estremi / moniti al figlio.
/ per paura non ci avere a dar del fuoco. lippi, 10-23:
meno carico nelle varie parti, per dar rilievo coi chiari e cogli scuri.
applicare, con la brutalità di cui può dar prova un americano, i ritrovati della
che si fanno ogni giorno, questo dar campo franco a simili monomachie...
maschio. lastri, 1-4-n: per dar principio ad una buona cascina da tori
isopo filosafo,... per dar mangiare a'suoi pari, comperava gli usignuoli
, né senza altro riscontro s'obliga al dar la paga de'suoi gusti. jahier
abiti adornati / montati in sedia stanno a dar iu- dizio. -sostant.
sole volge le infiammate rote / per dar luogo a la notte, onde discende /
vi-1-726: ai sistemi voi professate di non dar retta, anzi di rigettarli tutti in
vede il tempo turbato da piovere, dar loro fuoco. f. buonarroti
, avriano potuto e salvar se medesimi e dar modo e tempo alla salute del regno
all'asta pubblica con proporzionata mora per dar tempo e comodo alla licitazione.
platoni, e tutti i morali insieme, dar precetti e regole di combattere contro la
laddove la moralità le moralizza unicamente col dar loro campo libero a spiegare la loro
o ignoranza degli uomini gli ha fatti dar la volta al cervello,..
delitti o rimetter bandi o condanne o dar moratorie a'debitori. fu. ugolini
. l: il morbido delle carni. dar dentate nel morbido. 5
moto / chi dentro vi si porta a dar di petto. -che esprime
quelle bellezze nelle cui braccia era solito di dar bando alla mordacità d'ogni più tormentoso
. f. frugoni, 3-ii-65: per dar pascolo alla mia mordente malinconia m'inselvai
morello a poco a poco / sa ben dar le mazzate anche coperte.
morì [il coccodrillo], sanza dar crollo. redi, 16-iv-14: alcuni
pruova! accusare quella misera fanciulla e dar cagione a quel povero vecchio che si
fare il viaggio insieme e per non dar da mormorare alla gente.
, di sban-, e di dar luogo, rispondevano con un cupo e
veder dalla morosa, / massime quando fan dar bastonate. buonarroti il giovane, 10-878
guglielminetti, 69: più vale a dar felicità il tuo giuoco / pueril, che
si ridusse così arrabbiata, che, a dar di morso a un limoncellino verde
casto dir di casta mente indizio / e dar di morso altrui dannoso vizio. becelli
foco che dal ciel prometeo tolse / per dar lo spirto all'uom caduco e
, 40: quando ella voleva dar principio a così bella tela, ella
in poter nostro,... dar dobbiamo cose durevoli e poco alla mortalità
passava sotto casa sua, egli fece dar fuoco a un considerevole numero di bombe
morti violente che si possono nel prossimo dar per forza. g. villani, 9-12
de l'uom forte / al debile dar morte. dante, inf., 12-18
, 7-9: usando cortesia pò l'om dar morte / e render vita assai villanamente
il re francesco aveva cominciato peggiorando a dar segno di morte, i signori di
può far natura, / quanto può dar il ciel cortese e largo, / rimiri
derivata, la quale vale 'ammortamento', un dar morte alle proprie passioni e i propri
seme che perde la sua identità per dar vita alla pianta). leggenda
a la terra i suoi tributi / dar un vivo sepolcro a morta polve!
altra finestra, non si mettesse a dar dietro al cavaliere pel quale io già
52: del suo valor non se può dar giudi- ciò / ché dove il pe'
raccolte parecchie; ma quando fu a dar loro il volo, parve a tutti che
de'baniani là nell'india, per dar ogni anno de'pranzi alle mosche,
e bello. soderini, i-479: per dar l'odore elei moscatello al vin nuovo
migliori. poliziano, 4-28: facendo dar cosmo collezzione a un contadino, gli
venere,... venne a dar di coze in sì madornale imprudenza.
servito da quei volontari che desiderassero di dar segno amare il ben publico, la
mosse, metter il ragazzo a cavallo, dar le mosse, cominciar a correre.
il vecchio scarlatti fu il primo a dar loro [alle parti dell'opera] più
: non aprì bocca altro che per dar la mossa ai cavalli. -mettersi
. moneti, 61: prendo lena per dar poi le mosse / alla lingua per
11-327: non fu la croce sola a dar le mosse / alla tua morte.
furono anche questa volta i primi a dar le mosse ed a levar, come si
materia. varchi, 3-08: 'dar le mosse a'tremuoti 'si dice di
carlo magno, / quando le mosse dar fece a'tremuoti. note al malmantile,
note al malmantile, 816: 'dar le mosse a'tremoti 'vuol dire:
quelle lettere da londra che aspetto per dar mossa alla mia partenza.
tale imbrigliata ch'ei può andare a dar pasto agli animi militari, per farli
tirare capegli o barba, o di dar mostacciate, né pian né forte,
smarrita ha la paura, / gli volle dar [a salicorno] col guanto nel
un braccio. negro, 42: dar un pè in tei culo a giove,
: fia bene / ch'io provi a dar nel tuo [naso] per veder
: quando v'è gente abbastanza per dar principio, comincia uno a metter fuori
ambasceria / ch'egl'ha mandato a dar l'ubidienzia / al suo sest'a-
donna per benevolenza sola, senza mai dar nulla all'appetito, mostrerebbe essere in
, allegare ', e non mai 'dar motivo '. es.:
'motivare ': alcuni usano per 'dar principio, prendere origine'; come per
, ii-8-15: un altro motivo concorreva a dar apparenza di verità al falso rapporto della
fuori, io me ne varrò per dar motivo all'articolo che intendo di dare
modo carlo, fermandosi alquanto, voleva dar segno col campanello e chiamare aiuto,
fece [papa giulio a bramante] dar principio a una gran muraglia, la quale
si fusse. caro, 12-ii-294: di dar fuora i miei versi, dio sa
-intendetemi bene, io non vi voglio dar nulla mai... - l'onorario
corpi de suoi quivi restati morti per dar loro onorata sepultura, trovarono alcuni corpi morti
la strada, / che vi può dar, dopo la morte ancora / mille e
plur. e nella locuz. sul dar degli onori: alla fine della rappresentazione)
il ballerino], / in sul dar degli onori, e'ti faceva / uno
/ donna, né dritto onore / dar pene a servidore. poliziano, 1-537
.. /... / non dar l'onore a questo rinnegato, /
, / ché '1 mondo non può dar questi gran beni. loredano, 2-45