guardo; infin che venne / a dar di colpo in mezzo al prato. de
interesse, ed eccotelo sparire davanti per dar luogo ad un altro. d'annunzio
doti e capacità; aprire l'animo; dar libero sfogo ai propri sentimenti; comunicare
è spesso anche posposto al verbo per dar maggior enfasi alla frase. ruggerone da
la casa di don girolamo e dovè dar di mano più volte al battente per
(eh, pazienza). -per dar maggior forza e vivezza al discorso (
ecc.); lo sviluppare, il dar forma a un determinato contenuto (e
, fra altre, si deve dar risalto; considerando creazioni come taluni profeti
alla ginnastica materiale che s'usa per dar forza ai muscoli e elasticità alla fibra.
pigliar una mosca per un elefante: dar grande importanza a cose di nessun conto
disse a nicio che non solo non devea dar morte ad emone, o alle donne
gravi antenne; / et a marfisa dar ne fe'l'eletta: / tolse l'
lasciammo morire per élite. forse bisognerebbe dar valore alla parola * aristocrazia ',
. cesari, ii-1-257: volendo ella dar nel giornale un cenno del suo elettromotore
. la proposta andò a terra senza dar luogo a discussione. tommaseo, 3-ii-162:
20. dichiarare o muover guerra, dar battaglia; compiere saccheggi, scorrerie,
. ariosto, 39-35: e un dar all'arme ne seguì sì fiero, /
è provata / nelle loro faccende a dar di naso. carducci, ii-9-265: poi
protesto, / non vi si può già dar. petrarca, 72-69: s'al
cagione, / busse e mazzate fa dar in finita / a tutti alla partita.
, dove sfondava la neve, di dar in qualche pietra e farsi male e
fo per dieci, / che non so dar più né in tinche, né in ceci
tempo, ma ai suoi ferventi amori dar alto principio, e come si costuma talvolta
, / a dare il fiato, a dar le mosse a'tuoni, / e
farina': a quel che vai meno dar prezzo o vanto di più per averne
(qui, pierangelo, converrà un giorno dar fondo: tra la crosta d'oro
: a me galeno e an- dromaco dar non può farmaco o recipe. muratori,
peggior febbre? come dunque potrò io dar leggi al mio sangue che fluttua rapidissimo?
amico mio! il dolore ti ha fatto dar di volta al cervello. non ti
che precede il sonno, farneticava senza dar noia a nessuno, a voce di tono
legislativa dello stato nuovo ed intento a dar norme uniche a tanta diversità di cose
/ la quale m'ha a dar ber pur una volta, / e manderolla
vagiti, / tu raccogliesti; e dar potesti baci / delle beate fasce a
il mento, e state / senza dar crollo, simulate il sasso. pea,
2-i-267: i miei libri non potevano dar sapore alcuno, che offendesse l'altrui palato
rinnovare. 9. intr. dar fastidio, riuscire fastidioso, molesto,
, 153: tu puoi alle cose vecchie dar grata novità, autorità alle nove,
amico di dio / che lo lascia dar legge / a la instabil fortuna,
: benché per coniettura le si potesse dar qualche convenienza con esse [alla quercia,
doglia? / che giova ne le fata dar di cozzo? maestro alberto, 161
molto diverso è il fare e il dar giudicio del fatto. alfieri, 1-300:
se non è fatto, non ci bisogna dar briga; se è fatto, verrà
dicei volermi a sacca, / non mi dar noia, va repubblicana di scalpellini
, e significanti [vocaboli], per dar luogo agli -bestemmia di fatto: offesa recata
uomini consisteva, di fatto, nel dar ai mendicanti gli spiccioli che si ritrovava
suoi: esporre le proprie ragioni, dar conto di sé. -in par tic.
come, ragionando con lui di volerti dar donna, egli è uomo da fatti,
: io di quel che possiedo a te dar voglio /... / un'
, senza alcuna guardia, per non dar sospetto di poca libertà. dottori,
in toscana, non potendo arrivare a dar la fava mia in sessione. buonarroti il
in forma di due ancorette, sì per dar loro qualche forma, come per alludere
corrotti o lontani. -conciliare, dar favore a qualcosa: far apprezzare,
in favore di qualcuno o qualcosa: dar sentenza favorevole e vantaggiosa nei suoi confronti
stimasse. -votare a favore: dar voto favorevole, positivo. fogazzaro,
a buon conto in sicuro di farsi dar tutti i voti contro nello scrutinio, per
fazionare, tr. (fazióno). dar forma, plasmare, modellare. -
animo. -l'ideare, il dar forma e l'eseguire materialmente un'opera
del mondo se roversa, / per dar travaglia a carlo imperadore. ariosto,
a diminuire la potenza di spagna e dar favore alla libertà d'italia. ma
mano! sarpi, vi-3-249: il dar al papa una esorbitante e spaventevole autorità
noi mangiamo carne umana, e per dar fede alle lor bugie, gittano occultamente vesti-
roberto, 2-17: a chi dar credito: al gabinetto ed ai suoi fedeli
2. chi è incaricato di dar morte a una persona. busone da
si recò a far riverenza e a dar la felicissima notte al signor papà, poi
feltrare', presso de'cappellai vale * dar corpo al feltro ed al cappello '.
credulone. cieco, 1-66: dar fede a'sogni è cosa da leggero,
aria fendendo a'più rimoti regni, / dar del giubilo mio fervidi segni. alfieri
e scurar lo sole, / l'aria dar tenpesta e sfolgorare, / venti ronpere
! oh meraviglia! / come questo dar si può? / questa è l'unica
. beccaria, ii-295: pensai di dar passo a questo importante affare durante le
primo lor ferimento ritorcendo, vengono a dar luce a tutto il resto di quella
/ con le sue proprie man dovea dar morte. michelangelo, i-13: i'fu'
dagli artigli franco / vien giù calando per dar fine al corso. beccuti, 21
non siano da mangiarsi subito, vale dar loro una prima cottura affinché meglio si conservino
, ma pretenda di sedere in cattedra a dar le leggi dell'arte. imbriani,
e ingrossati come elefanti, crepavano per dar sfogo ai gas in fermentazione. d'
con la sua attività cellulare, di dar luogo a un processo fermentativo (nel
che trova, / che non ne pò dar prova, né con lengua narrare;
vivo quello che non ha vita, dar moto ove è fermezza e ridurre in colmo
giacobiti, e finalmente, per non dar sospetto e per non essere scoperti e denunziati
a polidoro, e ch'io di dar gl'imposi / al figlio mio, se
al tentare or di gire or di dar volta, / grave sen'andav'egli e
tempo, siccome pel natale, si sogliono dar le mance, come gli antichi le
né chiuder né ferrare, / per dar capace l'esito alle piogge. g.
laccio, che sprigiona il fulmine addomesticato per dar morte a un uomo.
ferrigni siete, / ch'ai vostro re dar morte procacciate. stigliani, 2-79:
, ferro nemico, / che ti dovea dar morte, altrove volse. 1 pesci
fune per la gola e di sé dar sì misero spettacolo, non ardiva. fed
non mancava se non una scintilla per dar fuoco alle polveri. verga, i-419:
o della volontà); capacità di dar vita a un gran numero di opere
20-6: a me par sempre mai di dar del capo / nel cimitero, e
tacitamente entrando, / il tempo attenderò di dar effetto / a quel che bramo.
giuocare, licenzia i giuocatori. * dar festa agli scolari ', vuol dire
la scuola: e di qui dicendosi 'dar festa ', s'intende licenziare ogni
per la prima volta la figlioletta interveniva a dar saggio di sé in una festa musicale
, la conclusione di un affare; dar noia, dar fastidio. berni,
conclusione di un affare; dar noia, dar fastidio. berni, 3-83 (1-86
; che tu hai il torto / a dar fastidio a chi non ti molesta.
la soglia. -per estens. dar segni di gioia, far festa (un
a lei men che festuga / petita dar per sua piacevolezza. imitazione di cristo
(73-4): abbo tanto più a dar, che avere, / che m'
carne, non gli potendo lo stomaco dar nutrimento a bastanza. redi, 16-ix-217
, tutti i vicini erano corsi a dar mano; c'era stato un momento
cemento / con dinanzi fiammante la pila per dar la benzina. cassola, 1-113:
, dimmi il vero, e non mi dar queste fiancate. b. davanzali
fianchi e alla coda degli imperiali, dar loro gran disturbi e gran danni.
vin da'fiaschi, / e non dar più quanto un puntai d'aghetto.
debbia spaventare per i fiasconi francesi e dar le spalle ai loro sontuosi banchetti?
parola; osare lamentarsi, protestare; dar segno di vita parlando (per lo
. slataper, 1-24: chi sapeva dar schizzata più tagliente di vincenzo? era
promettesse il paradiso / quando fossi per dar l'ultimo fiato, / me n'
non verde etate / mi resti a dar per essa. monti, vi-112: ancora
ha un gran buco nel mezzo per dar fiato alle macchine. -concedere tregua
maresciallo avesse necessità d'armistizio, per dar fiato alle sue truppe. -dar
sue truppe. -dar vita, dar vigore. ammiralo, 1-252: egli
. ella non gonfia le gote per dar fiato alla tromba. d'annunzio,
risolvere e dilatare i suoi porri, e dar maggior complessione alle fibre. monti,
istac- carsi dal detto muro, per dar passo a chi si fosse; cosa
questa causa, che si tornasse a dar loro le fide de le terre, che
, alle mentecattaggini che si contano per dar pascolo alla brigata, e alle vere
11-74: il solo perito dell'arte può dar giudizio a qual artefice si debba fidare
lavoro. monti, iv-141: vorrei dar mano all'edizione dell'opera mia intorno alla
il credito alle sue manifatture, può dar loro la forza di fare un enorme fido
fieno, / vo'di musico anch'io dar qualche saggio. -al figur
, 4-44: non ho conosciuto tempo da dar fieno a oche. buonarroti il giovane
, / non è più tempo di dar fieno all'oche. -non è fatto
il danno suo, e non gli vuol dar lato. / ma di dì in
de'catolici, non poteron contenersi di non dar segno della fiera loro malvagità. r
parlando con i giovani, non puon dar buon odor di loro. né fu mai
la prima volta la figlioletta interveniva a dar saggio di sé in una festa musicale.
me fendesse per calura: / non posso dar figura de che veggio sembianza, /
mostra la paura / ch'ebbe, a dar volta, di fiaccarsi il collo,
candido e pulito: / ora di dar la salda, or dipanare, / di
portare la cannuccia, io ti fo dar dugento scudi o due schiavi a tua scelta
donata, / per l'altro consumare e dar dolore, / e per l'altro
bisogna doctorato, / non interpretator né dar fiorino / né che sia lelio o
discioglie il suo rabbuffo e si apre per dar luogo a delle fioriture di cadenza,
esilio,... / fino a dar tempo al tempo,...
ti fanno far le fischiate dai colleghi e dar le sferzate dai maestri. fucini,
trovare una... vendetta nel dar quell'annunzio a donna paola; un
, ma nondimeno / non si poteva dar per cosa trista. bruno, 50:
, / e or son fisi a dar diece per cento; / ampo'non è
da voi e da chi altre potesse dar lume, perché siano a ciascuna delle
: cartesio, accorgendosi non si poter dar moto nella natura senza il fuoco, pensò
i bòtti subito andava di fitto a dar de la testa nel pagliaro. d.
di loro alcuna di queste ponderose macchine dar un tonfo terribile e flagellarlo. -colpire
fluente, eruttante, trascinante; e a dar parole e argomenti e flusso e regola
i colori co'movimenti, e di dar loro la maggiore o la minor rapidità
1-652: per tutto si trovano ciavatini nel dar de'punti, nel cucir le nocelle
vaghi e belli, secondo che si sappia dar loro foggiato il compartimento. b.
inghiottirne tutte le foglie per arrivare a dar di morso alla castagna. mazzini
la tinta e sotto quelle false incolori per dar loro il colore desiderato. - anche
ed ha bocca di fogna, / da dar ripiego a un tin di mele cotte
. soderini, iii-139: di poi dar loro [agli ulivi] da rodere ai
del demonio. marino, 336: per dar commodo tempo / a l'esecuzion del
qual senza ritardo / mostrarla fè di dar frutto di cima. anguillara, 2-118:
ardenti / che cielo e terra e mar dar loco fansi, / ch'i'vidi
medicamenti che voi procurate di fare senza dar tempo al tempo. magalotti, 23-39:
esser solo mezo alla quiete il non dar loro fomento, sotto la generalità di
4-56: aspettando che le congiunture potessero dar loro comodità di venire da'fomenti segreti
(i-814): l'imperadore promise di dar un fondaco a la nazione genovese in
gridava come spiritato che faceva assolutamente duopo dar principio alla fabbrica con un buon fondamento
stirpe, a cui tu devi / dar alti fondamenti, al par del sole,
meno. 6. figur. dar vita a una famiglia, a una dinastia
fondare accademie nella nascita delle arti è dar all'infanzia i sostegni della vecchiaia. foscolo
, un'azione o un fatto); dar base, dar fondamento (a un
un fatto); dar base, dar fondamento (a un ragionamento, a una
città è debolmente fondato, non si può dar gastigo a'gran peccati con morte,
fondeggiare: intr. (fondéggio). dar fondo, stare alla fonda.
bottoni di stoffa o di filo per dar loro forma e consistenza; anima del
., 26-135: poi, forse per dar luogo altrui secondo / che presso avea
brosoni, 6-406: si vide necessitato a dar fondo sotto l'isola per lo spazio
si toglierà da noi quell'abuso di dar fondo a un mezzo patrimonio per provvedere
nemmeno un fare da lucchese, quel dar fondo ai quattrini guadagnati e sempre cambiar
per non andar in terra, fecero dar fondo a una ancora in mare. falconi
[il piloto] per obligo fare dar fondo alla prima àncora, e fare ormeggiare
e quietato del tesoro / che dovia dar pe 'l padre, ch'era al
peso di tanta guerra, cominciò a dar di mano a'fondi del suo regai patrimonio
essere rimborsata. panzini, iv-271: dar denaro per una pubblica impresa 4 a
del mercato vecchio, si giunse persino a dar l'esilio a vocaboli che..
le vesti. salvini, 39-iv-132: dar regole alla nostra lingua e scrivere in
quella forca? debbe essere / a dar la caccia a qualche cane o
farlo impiccar per la gola o fargli dar bando delle forche di siena. ariosto
costruzione che inforca sopra altri pezzi per dar garbo o prolungamento. 2. dimin
mone venga stasera a ogni modo a dar l'anello alla sibilla. serdonati,
6-566: aveva cercato il modo di dar importanza al processo, in cui una
le forgie, e ciò faccio per dar credito a me e speranza a loro.
(i-702): dai forreri si fece dar alloggiamento ne la piazza de marruffi.
e altre poco o così stranamente riempite da dar luogo a discorrere di un « parlamentarismo
vie. d. bartoli, 21-7: dar nuove regole e nuove forme o di
: i nostri antichi toscani solevano talvolta dar nome di vescovo a tutti coloro che
dio] nulla, fuor di te, dar forma spinse / al gran caòs ch'
qui con il segretario e vedere di dar forma a questo salvocondotto. caro,
torma; / indi alle cose sue dar miglior forma. davila, 8: anco
, 1-122: essendo dunque necessario di dar forma a questi disordini, fur mandati
di riparare sforzandosi a trattenere, a dar forma precisa a codesti elementi fuggevoli.
muoverlo a palpitare... e dar gli altri segni espressi e formali del timore
* alcorano 'maggior risguardo ebbe a dar soddisfazione al corpo che all'anima. d
= voce dotta, lat. formare 1 dar forma \ formàstico, agg.
, /... / corsero a dar l'orecchie al dolce canto / del
levi da banco o vero da tappeto senza dar noia o ricadia e tórre o spezzare
-credi tu che queste cose bastino a dar da mangiare?... - ve'
tu / fornito il tuo lavoro? puoi dar fiato / agli organi? -assol
un leggiero indizio che la chiesa volesse dar a vedere esser la digradazione essenziale acciocché
michelstaedter, 299: egli si volge a dar la teoria dei discorsi nell'altro campo
tutti gli elementi morali e politici per dar principio al baffo di marte. de roberto
[alle quai lettere] non ho saputo dar migliore stanza che il cuore stesso mio
', ove lo h si pone per dar polso a quelle due consonanti e per
dura, e aspra e solitaria, per dar fortezza alle menti de'fedeli, e
visibili. m. savonarola, 25: dar se debbe del bono [vino]
: quando la sensualità del tutto cessa di dar stimulo a la virtuosa ragione, e
], imperocché né la madre può dar loro sufficiente latte, né que'che son
fiume. botta, 5-77: fatto dar dentro fortemente ai tre monticelli fortificati avanti
, continuando ancora in quella siano per dar luoco all'accordo di zanten. torricelli
, 44: io culau sì restai a dar a maur 0 a li merchedanti marche
, in verso dove è difettivo, senza dar punto occasione ai movimenti dei corpi a
gran guadagno il potere per cristo spontaneamente dar quella vita che tanto un giorno ha
settembrini, iv-557: tu non ti dar pena per questo fatto, che è
prattici nocchier non furon lenti / a dar ne le salse acque i lunghi remi
i-77: non m'è mai piaciuto / dar ricetto a pettegole e sgualdrine [fantasie
il giovane, i-383: pur, per dar luogo alla strana ambizione / di chi
fossone,... volessero procurare di dar lo scolo alle acque stagnanti.
.. non si potea saziare di dar baci alla testina del tuo bambino: e
salma / morte, che a morte dar sempre fu ingorda, / morte ci niega
non m'è ne'belgini rimaso / per dar fragranza lor per tuo amore. ariosto
ora francescando con spagnoli, ha saputo dar la pace a se stesso.
li-6-286: andai subito, sì per dar nell'umore, come anco perché so
mascardi, 1-1: vi siete risoluti di dar la città vostra per luogo di franchigia
! -condurre franco di porta, dar porta franca a qualcuno: far entrare
momento. loredano, 11-30: per dar ordine alla cosa, buscherò in questi
non frapporre / più tempo, né dar loco a novi mali. carducci,
quando l'erbe son piccole, faccisi dar [l'acque] cascando in su finocchi
acquisto [delle varie produzioni] per dar a quei prodotti in certo modo una nuova
. a. papini, 71: per dar lume alle stanze a tetto delle case
tutti sottoscritti l'un all'altro di dar ogni aiuto e favore, dandoci la
baretti, 1-187: non si potevano dar pace del poco fratellesco trattare del signor
folengo, ii-187: ma non fratanto cessa dar la viva / sua voce a lodar
imbreccia, / massime quand'altrui vuol dar la freccia. note al malmantile,
, / che il suo negozio, in dar, mal s'approveccia, / senza
gli antichi etiopi... non solevano dar mangiare alli loro figliuoli, se questi
sia proibito il seminarvi, tagliare e dar fuoco in modo alcuno, ed a
me vera unica donna, e puoi / dar di freddo amator la indegna taccia /
'l gelo trionfando la mattina, / dar ci doveva della gelatina, / o qualch'
nobilitare, onorare, rendere insigne, dar lustro. dante, inf..
dire verità trovato hai / vuomi tu dar la gonella fregiata, / che tu
: del suo valor non se può dar giudicio / che dove il pe se pon
ariosto, 28-1: né macchia vi può dar né fregio / lingua sì vile.
/ nascesti in terra, solo / per dar diletto e fregi / ai ricchi strati
alfieri, 8-328: ma qual poss'io dar fregio / al tuo valor, che
e ristudiate con mille mutazioni e mille dar di frego. leopardi, 1024: io
garzoni, 1-622: volendo ogni carogna dar del naso nel zibetto, quasi che
1-17: avrei ben io voluto / dar legge al re de'venti, / onde
accora / non sa al povero enea dar tregua alcuna. f. f. frugoni
suoi nocchier, ch'avean desire / di dar de * remi in acqua e di
la guida. -al figur.: dar libero sfogo (a passioni, a
. a porre il freno, / a dar le leggi al mondo. sarpi,
una dama... è tenuta dar buon esempio al prossimo e farsi vedere composta
di lezioni pubbliche per aver modo di dar lezioni segrete. si serve delle cattedre
- mormorò don gaspare. -fare o dar fretta: stimolare, incitare, far
dire... gli è per dar loro fretta, onde vengano presto. baldini
pindemonte, 180: un frettoloso addio / dar convenne ai boschetti, agli antri,
chitonide] virilmente armate, / onde dar prove altrui di doppia possa, / supposer
tutto erba utilissima... per dar colore alle frittate e sapore più grato
ha de'noiosi privilegi -apparecchiare, e dar loro un piatto di prosciutto e una
costume, per bocca de'suoi sacerdoti dar le risposte equivoche o con parole scritte
, come disse vagamente s. agostino, dar della fronte nelle montagne. de sanctis
cuore e fronte / invetriata, e dar del buono, e fare / sì ch'
traccie a frugare le caverne, a dar voce sulle colline; ma senza frutto.
. f. doni, 1-31: bisogna dar di quelle lettere a voi, che
di frullonica superstizione di ché si compiacque dar segno in altre sue scritture.
fuor che le frutte restando a dar nella cena, vennero le due giovinette.
diavolo... andate almeno a dar di queste frutte al si
, iii-650: farà allegri gli ulivi il dar loro al piede i gambi delle
: ti vedrem con più triremi armate / dar fuga a gli empi. battista,
empi. battista, vi-3-151: per dar fuga alle proterve genti, / grandina
di riparare sforzandosi a trattenere, a dar forma precisa a codesti elementi fuggevoli.
cervello e forza e coraggio da farsi dar ragione anche dal papa. alvaro,
vista!) al dolce albergo / dar, frettoloso fuggitivo il tergo. =
varie kaliane,... per dar da fumare a coloro, che venivano a
solfidrico e anidride carbonica, che possono dar luogo a depositi di zolfo. -fumarole
pirandello, 7-831: non si poteva dar pace che quella gente abitasse lì,
i'credo scioglier queste funa / o dar rimedio a'mie'gravosi affanni, /
-dare la fune o tratti di fune, dar della fune: torturare infliggendo tratti di
dir vi voglio, / che ho fatto dar la fune in questa notte / al
offeso / non si adopra orivolo in dar la fune, / il fatto confessò chiaro
dimmel se vuoi, deh non mi dar più fune: / tu mi stravolgi 'l
, se vuoi: deh non mi dar più fune ', non mi tormentare coll'
funereo lutto / alla sua famigliola a dar conforto. varchi, v-869 (251-8)
funzione, che farà il re, di dar l'ordine della giartiera. muratori,
che dal ciel prometeo tolse / per dar lo spirto all'uom caduco e frale
a terra e a mar si fa dar loco. -andare col fuoco a
cinque canti, 4-86: v'è da dar foco, e nei pia- telli /
di tutto nella bottega, e di dar fuoco al mucchio e alla casa insieme.
a far denari di tutto, e dovendosi dar fuoco anche alla guardaroba, mi fu
possesso dell'eredità patema avevano incominciato a dar fuoco a tutto quanto...;
coloro ai quali si dee segare o dar fuoco a qualche membro, perché se gli
il giovane, 9-333: ben è lasciar dar fuoco / favellando, al compagno,
: poi gli scoppiettieri / parati da dar fuoco a ogni passo. ariosto, 27-24
che, il primo che montava, dar fuoco a un dei falconetti. algarotti
vedete intanto la vostra fanteria... dar fuoco, essendo ben bene a tiro
, / ch'egli è tempo a dar fuoco alla bombarda. varchi, v-54:
bombarda. varchi, v-54: 'dar fuoco alla bombarda ', è cominciare a
il far tiro, mi risolvo di dar fuoco al pezzo grosso. -dar fuoco
conforta, / ch'io voglio adesso dar fuoco al vespaio. note al malmantile,
note al malmantile, 5-37: * dar fuoco al vespaio '. violentare a uscir
: avemo compilato il tilesio e io di dar fuoco alla faccenda, e non si
cosa fuor che le frutte restando a dar nella cena, vennero le due giovinette.
? guinizelli, xxxv-1-462: non de'dar om fede / che gentilezza sia fòr
per rinforzare i luoghi più deboli, per dar calore alle sortite e alle contrammine e
a gran voce autori e attori a dar principio allo spettacolo o a presentarsi sulla
suolo di donde è solita l'acqua dar fuori. targioni tozzetti, 12-7-2: il
/ passar ben dentro, e non dar mai di fuori. tommaseo [
la forza ch'ei si facea per non dar fuori. rovani, ii-771: tutti
muti e muti un pezzo, per dar fuori poi tutt'a un tratto con una
un cenno da me per attaccare e dar la stura, era pieno come un
viti, cioè o prima le comincino a dar fuori gli occhi, che dee essere
ogni mese il suo tributo, con dar fuori di bellissimi grappoli di trenta,
fatta. forteguerri, 17-64: voglio dar tutta la istoria fuora. rovani,
-pubblicare. caro, 12-ii-294: di dar fuora i miei versi, dio sa che
5-126: par giusto che prima di dar fuori questa edizione novella, si raduni l'
croce, ii-6- 402: potei dar fuori nel 1905 un primo disegno di logica
scienze e lettere ', che dovrebbe dar tutte le notizie, si possa stampare in
che 'l più bel don che possa dar natura / l'empia ti toglie e fura
'l furasti in prima, / ché dar lo voglio a chi ne fa più stima
, contrafar caratteri, fabbricar contrachiavi, dar ad intender il falso per il vero,
note al malmantile, 10-46: * dar l'audienza che dà il papa a'furfanti
, 2-49: alla tattica dei furfantelli di dar la scalata tutti insieme a un frutteto
consiglia, / e gli pareva a gan dar veramente. pirandello, 6-551: la
alle battaglie, alle scaramuccie e a dar l'assalto ad alcuna cittade per prenderla
scrivendo i fatti propri, è un dar la spada ignuda in mano ad un
segreta- mente, con circospezione, senza dar nell'occhio (o anche con rapidità
, ii-169: marito e moglie non possono dar sollazzo di furto d'amore. ariosto
la dissonanza irregolar cui nome / osate dar di musica e di suono. tramater
, 6-339: gli amici gli raccontano senza dar peso che la stupenda fusta del bar
e siano tenuti ed obbligati rapportare e dar notizia a detta gabella di tutti li atti
quali, lasciandosi sotto ampio sfogo per dar luogo a molte scalee lungo le pareti
per esser puoi gagliardi la maitina a dar principio de visitare li luochi sancti.
d'altre cagioni / trarre argomenti e non dar punto retta / a questi pensieracci gaglioffoni
chi assettato tuttavia, / pensa a dar quattrini a cambio: / chi vuol fare
1-i-105: ogni pecora smarrita / vuol dar di becco e commentar la legge, /
o su ponti delle navi, serve per dar volta alle manovre; bietta, zeppa
lippi, 5-55: s'io gli farò dar le gambe all'aria, / quella
13-99: se n'era astenuto per non dar troppo nell'occhio e misurare il passo
legnio o ferro, / gli potrà vita dar d'uno anno intero. cellini,
senso di * bacinella '(per dar da bere o da mangiare alle bestie,
destro a rubare, scorrere in masnade, dar gangheri. buonarroti il giovane, 9-336
: sto in qualche pensiero di farmi dar dal signor magnani alcun medicamento appropriato a
più grosso e men può passare a dar vita alle membra. = voce settentr
, soleva dire di voler con essa « dar garbo », parola genovese, che
s. v.]: 'garontolare': dar delle percosse co'pugni, dare de'
4 gas asfissiante 'è usato anche per dar morte legale (nevada, stati uniti
. pascoli, 1003: vide i gasindi dar la lancia a clefi, / vide
a gatta cieca. stringere gli occhi, dar due volte, poscia andare al tasto
sono fatti citare da tutti, perchè seppero dar garbo ai loro libri colla lingua parlata
maggior bestie / de'buoi, se per dar fieno a'buoi lasciassimo / questa cena
di boia e di gavezze, / per dar a i ladri l'ultimo tracollo.
fagiuoli, 3-3-40: chi s'ode dar le nuove e i gazzettini / di
calvino, 1-28: si mise a dar bracciate furiose per non gelare.
32 (546): ogni atto poteva dar gelosia. e la gelosia diveniva facilmente
.. schivava con molta gelosia di dar occasione di tirare a sé la tempesta.
. verri, i-290: dissimulava per non dar gelosia. botta, 4-113: l'
, 4-113: l'intento loro era di dar gelosia al generalissimo d'austria.
e per sospetto / bando a lui dar coll'ostracismo io penso. -tenere
barlume di ragione li veniva disponendo a dar persa... la causa stessa
generarsi. 13. matem. dar origine a nuove forme geometriche oppure a
. carducci, ii-8-291: non vorrei dar più nulla a questa generazioncellucciaccia, né
distribuire tutto a volontà, e poi di dar fuoco al resto. 12. anat
-sostant. delfino, 1-275: nel dar l'alma / distingue il mondo solo
quelle qualità più belle che le ha voluto dar l'artefice; il che allora avviene
. quanti stenti avrete tollerati / per dar nel genio a lei ch'era sì bella
messer giove, vedendo questa bruzzaglia, per dar sesto a questo intrigo...
attendevano che a fare geniture per dar giudizio degli eventi delle vite degli
massa, credo che ci mancassi poco a dar la volta al cervello. garzoni,
una rupe / rigida, o colle, dar la caccia a ratte / genti di
di così eccelsa prosapia si era abbassata a dar la mano a un semplice magistrato.
gentil che con un cenno / mi sa dar guerra e pace e morte e vita
soverchieria; cioè il vedere un animalaccio vigoroso dar addosso a una debole bestiuola, e
tal guardanaso e guardagote, / non può dar noia il vento e manco il puzzo
volsi con un picciol pugnale... dar la caccia e impaurire quei ribaldoni.
aventi forza materiale d'esecuzione, dovessero dar più gelosia del regime municipale, che
il monarca. d'azeglio, 202: dar delle corbellature -frase tecnica - * ad
[la natura] miriadi di germi per dar vita a poche creature. deledda,
e di caratteri fantastici e arabeschi per dar loro credito. mascardi, 1-30: la
che tu non m'hai a far dar ne'gerundi. casotti, 1-6-48: co'
de'servi, ch'e'non corressero a dar di gesso o di martellina a quella
e spesso con esagerata affettazione, per dar forza al discorso; agitarsi facendo gesti
occhi), specialmente per accompagnare e dar vita ed espressività al discorso; accompagnare
tempo si difendessero: e questo fu il dar loro una coperta di sopra d'una
! / in un ferito petto ognor dar loco / ora al ghiaccio, ora al
ha rotto il ghiaccio, dovrebbe dar di mano anche ai giovani e
delicateza, altro conforto sentirai che a dar muschio, o ghiacciuolo, o mele ap-
asciugasti altresì grosse fiumare, / per dar il varco a'tuoi per secche ghiare
, 9-70: prese agl'inimici a dar risposta / con sassi e con ghiaron di
di ghigni e di occhi cerca di dar loro a creder che gli sian, felici
su'meglio per mettersi in ghingheri e dar nell'occhio all'orefice. bartolini, 239
la brama di quel gusto che vi può dar questa carne animalesca...,
le mani addosso a certi giotterelli, dar fune per l'armi portate. dolce
parve tempo da non più indugiare a dar licenzia a la sua bella e piacevol brigata
.. non tardarono... a dar la stura ad ogni sorta di facezie
biacche per bianco, e minio per dar rilievo alle cose che paiono di bronzo
funzione, che farà il re, di dar l'ordine della giartièra. p.
giù il giarro e il baccile per dar l'acqua alle mani. 2
tutte sgombrar camere e giave / e dar le ricche merci all'avide onde. carena
dispetto, / potranno al santo tribunal dar mano / per alzare il gibetto.
e 1 giganti, che tentavano di dar la scalata all'olimpo per scacciarne zeus
come se ne può della banda gigliata dar esempio accommodatissimo de'vettori. viani,
dei gigli d'oro in campo bianco e dar sepolcro alle ossa di carlo x e
. grazzini, 2-230: io vo'dar la sentenza, acciocché oggimai questi poveri
seta, o altro qualsisia gingillo capace di dar l'andare e fare scarrucolare queste girelle
alla ginnastica materiale che s'usa per dar forza ai muscoli e elasticità alla fibra.
ginocchia, e il prega / di dar soccorso ai teucri. pirandello, 7-85
ha pensato a portar seco le chicche per dar la sera da colizione alla sua musa
cavallo, non è il primo a dar l'assalto, si discosta più che puole
, terribili. roberti, vi-1-40: dar si possono circostanze, in cui una
il fanciullo in lasciar il giuoco per dar opera alla lezione prescrittagli dal maestro.
e le raffinatezze dell'incivilimento potranno forse dar luogo a qualche piccola variante con apparenza
, facendo come prudenti, per non dar giuoco di loro e alla fortuna e
un paio che vi riescano, senza dar nel vile del comico o nell'affettato
come a la plebe oscura / giocoso dar solletico / la soffrente natura. carducci,
d'apparir gioiellate e luccicanti, / dar il cui al marito in sul lastrone:
mascardi, 23: s'obbligò di dar conto alla giornata degli avvenimenti. l
pietro verri, che press'a poco potrebbe dar l'idea della sua faccia quand'egli
famigliarizzare con que'giovanotti, che soglion dar alle veneri, e non alle minerve,
utile e la gloria che nelle fata dar di cozzo? bibbia volgar., ix-351
de'quali non consiste in altro che dar spasso e trastullo al mondo, avendo
insostituibile. varchi, v-54: 'dar le mosse a'tremuoti 'si dice di
; il che si dice ancora 'dar l'orma a'topi ', ed '
, ed 'esser colui che debbe dar fuoco alla girandola '. pananti, i-134
/ ribatter colpi, e spesso lor dar loco, / girarsi intorno; e
cotal pugno, / che gli fé'dar dugento giravolte. bar etti, 3-380:
girella. -dare nelle girelle; dar volta alle girelle: impazzire e,
sale, / che a molti fan dar volta alle girelle. guerrazzi, 6-234
6-234: messere, badate idi non dar volta alle girelle. - darsi
, apprestare e porgere loro le medicine, dar mangiare a'più deboli imboccandoli di sua
assume nella macchina, sembra fatto per dar risalto alle parole inutili, ai giri viziosi
rosso, 1-iii-2-278: aveva poi cercato di dar nell'umore a coloro a'quali non
le partite a'debitori, condonandogliele, e dar la libertà a'servi. carli,
: governare giudaicamente un popolo musulmano, dar leggi pagane ad un popolo ebraico,
usanza e fermo proposito mio è di non dar mai giudicio de le cose d'altri
non possino incarcerare que'descritti che volessino dar mallevadore del giudicato. muratori, 7-v-351
sempre secreta- mente, senza aver da dar conto delle giudicature. 4. territorio
... è questo ultimo del dar la querela. « il più vile »
: quasi tutti si tengono buoni a dar giudizio sopra le cose di letteratura.
era un giulebbe, / una lingua da dar di molti affanni, / che col
. / che e'm'avessi a dar giulèbbo lungo. -rimanere giulebbe:
più cosa umana / non li può dar conforto. pallavicino, 7-237: si
malpighi, 28: perché mai mi posso dar ad intendere, che tutto questo dipende
voi con artificio raro / seguitate a dar scrocchi, e 'l cento a venti,
giudizi, / cui tirannica legge osa dar base / che impon che il malfattore si
ritornò vivo a contemplare dio / per dar di tutto il vero lume a noi
avere alcuno altro più giusto titolo a fargli dar la mala ventura, similemente cominciarono a
forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso / a sé, che
che anderà giustissimo e che si potrà dar per un mezzo tallero. salvini, x-213
ogni don gioioso / che natura può dar larga e fortuna, / se tutto
bugia. l. bellini, 5-1-26: dar gloria all'anima grande del- l'immortal
seggio, / per vita al mondo dar restasti essangue. -che gode della
tale, però, che incominciava a dar qualche poco nel goffo.
una gala, o scappuccino, / da dar sollazzo quale scuccobrino. pulci, 28-71
con le più esquisite delicatezze, per dar nuovi gusti al palato, fino si sono
gola. imbriani, 2-161: sentirsi dar del tu da un ignoto o da
m'è venuta gola / di volta dar a certi insegnamenti / che vedrai qui contenti
cavalli; e in quel caracollare e dar di gomito i loro argentei scudi s'
gondolieri de'vicini traghetti si vietò il dar passaggio ad alcuno. foscolo, iv-353:
poesia] non gonfia le gote per dar fiato alla tromba. e. cecchi,
con bocca uno di quelli cannelli farà dar fuori l'acqua per l'altro, e
sei più d'un pallone, / e dar ti piace a giurgia e all'orvietano
dell'estremo oriente s'adopera a dar segnali in luoghi di vera eleganza e negli
la gonnella: essere molto generoso, dar via anche la camicia. lippi,
o gore, che servono per dar moto ai mulini e ai filatoi,
gorgiera, / la quale m'ha a dar ber pur una volta. boccaccio,
dal corpo stesso di un muro per dar uscita all'acqua di luoghi più interni
di me, non mi vi facea dar tregua, avrei finito o col delirar d'
di loro andassi in spagnia, a farsi dar la governazion della terra che scoprissero.
., 9-99: che giova nelle fata dar di cozzo? / cerbero vostro,
il pallore dell'amata donna glie ne dovè dar cagione. pirandello, 7-547: il
/ non per amor fiorisca / né dar pregio gradisca / voler donna, com'pecato
uso eccellente della republica veneziana di non dar alla sua nobiltà carichi di salto,
cattaneo, i-20: quando la madre deve dar qualche avviso al figliuolo già provetto nell'
di chianti, / ch'io tolsi in dar la caccia a un vetturale, /
prendendo, / che, per non dar al padre suo gramezza, / d'a
quegli ch'erano a tavola, sentendosi dar da buon senno, si volsero grammaticamente
alla granaglia / i poveri non potien dar di becco. g. r. carli
: a firenze s'usa oggi di dar gran dote. m. adriani, ii-90
-rifl. papini, 8-169: per dar principio alla mia missione dovevo io stesso
, sm. ant. nella locuz. dar di grappo, dare grappo: afferrare
gentiluomo, saputo il tutto, fece dar di grappo a chi gliene imbolò.
che... non se abia a dar impedimento né fare offesa a diete victuarie
493: alla vigna buona non dar concime, ché fa vin grasso.
dono. sarpi, vi-1-114: il dar li prigioni in gratificazione al re non
2. senza pagare nulla, senza dar nulla in cambio di ciò che si
ombrosi e spessi, /... dar su 'l fil del più cocente giorno /
tostamente / è donar doppiamente, / e dar come sforzato / perde lo don e
guidiccioni, 4-44: io ho disegno di dar loro un grattacapo, e, se
donne usar termine così severo, e dar loro gravezza del caso possibile ad avvenire
per questo se ne può egli subito dar debito all'iride che vi si pianta,
, fu messo per la signoria de dar grazia ad alcuni banditi di cherso et
materie col sentimento de'padri, e a dar loro infin facoltà di rivocar le sue
a favore del primo postiglione per fargli dar grassa mancia. -per raggiungere quel
per grazia, voi nondimeno il dovete dar per giustizia. tasso, 15-40:
, non per altro lo fanno che per dar loro... un condimento che
. verga, ii-32: gli fece dar da colazione, pane vino e companatico,
, la quale graziosamente si contentò di dar a quei virtuosi la soddisfazione che desideravano
. carducci, ii-18-121: vogli graziosamente dar luce di ciò che fu scritto più di
venir greco e confetti, e fe'dar bere ad andreuccio. lorenzo de'medici,
della padella e coll'operazione del friggere dar la burla a un gregge virtuoso di
marsilio ed agramante allora, / per dar buon reggimento alla sua greggia, / dai
quel più, anzi quel tutto che dar gli potea. pirandello, 8-850:
g. m. cecchi, 425: dar intenzion, ma serbarsi una nelle piene
... per quanto mi potesse dar di grido la garrula voce di tutta la
, inf., 31-126: questi può dar di quel che qui si brama
nel sentir com'ei l'astringe / a dar pronta risposta a tal domanda, /
ischia il pesce grilla. 5. dar di volta (il cervello); non
se l'accetta, tu andrai a dar caccia ai grilli. -far come
chini / e granchi e gronghi a dar la buona sera. spallanzani, 4-ii-414
baldinucci, 11-2-3: gli vo far dar quattro perticate in su quel gropponàccio.
] essere svegliato la notte e diligente in dar loro la foglia. note al malmantile
era mia cura / e, volendo io dar lor certi grossetti, / che aveano
equicola, 215: perché non voglio dar causa a'maledici di dimostrare la loro
esistimo... che, volendo dar principio a scrivere a te, mare d'
mentre il nemico era tutto ingarbugliato nel dar indietro. checchi, ii-1017: se.
bartolini, 1-201: i misteri orfici tentarono dar forma, con ascosi riti, ai
lieto coro, / ardite e snelle dar forma ad un ballo, / passi e
ai s araci ni spinse, / per dar lor scacco e guadagnarsi il giuoco.
nemmeno un fare da lucchese, quel dar fondo ai quatcome di guadagnare pure un'
novembre... /... dar a tutti stazzonier guadagno. petrarca,
? / che non tastate guado / a dar quattrini? tasso, torrismondo, 88
seco, / alle guagnel che gli fo dar le volte / con quel buon bacchio
fin che c'è verde, non mi dar guaime. d'annunzio, v-1-733:
del susomo / e se'musomo / a dar leffate, / capezzate
all'ora arei volut'io... dar qualche guan- giatella alla gota..
mino] i guantari / per dar credito ai lor guanti. i. nelli
tal guardanaso e guardagòte, / non può dar noia il vento e manco il
guardanaso e guardagote, / non può dar noia il vento e manco il puzzo.
vedere. alamanni, 5-3-109: non dar fede al guardar, ch'assai ne
. - guardare le travi: dar segni di impazienza. g. gozzi
enorme, in tal caso se gli possono dar guardie, e anvisame in tanto il
i remi, come si è fatto nel dar fondo al primo guardiano. carena,
vi-1-176 (38-10): voglio a ciaschedun dar guerigióne. novellino, 99 (214
39: conveniva metterci in grado di dar principio alla lega italica con mani guernite
: se v. e. non fa dar principio a quella muraglia della madonna della
, xiii-266: andando il p. a dar l'assalto alla donna sua, questi
, / ma sopra tutto per non dar cagione / di tanto affanno alle vostre
cominciò a bollir per le campagne e dar il guasto ai seminati. lastri,
che minor grano / soglion dei colti dar tumide valli / se non perché l'inseparabil
il frate discese da basso a dar una gubbiata di fieno al muletto.
solendo gli agnelli, quando crescono, dar di cozzo con un par di cornaccia
seco... colà chiamato per dar ordine all'armata da apprestarsi e spedire
vista. cesarotti, ii-23: per dar al canto le guerresche imprese, / pur
gufo, / e ciascun vola a dar ne le sue corna; / partesi il
lo scoprì, lo confiscò, e fattisi dar gli altri tomi, tutti li consegnò
scalzo, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. magalotti, 22-227:
/ fan quei che 'n ciò potrèno dar guirènza. trattato d'amore, 31-6:
per diverse guise, / per non dar di sé gloria ai lor nemici, /
uscio. pulci, 25-294: attendeva a dar dell'orzo a macco, / sì
disse a colui: -io ti farò dar bando! -cattivo fin nel guscio
tutti i contadini va a raggiungere garibaldi per dar l'assedio a roma. guerzoni,
ariosto, 21-62: pur, per non dar maggior sospetto, elesse / il calice
-del suo gustare io non / le saprei dar notizia. 9. desiderare,
, finissimo conoscitore del bello, di dar grazia e bell'aria al ritratto del
quelle qualità più belle che le à voluto dar l'artefice. muratori, 5-i-82:
da sfaccendati cor- tegiani inventati, per dar gusto al vulgo. tasso, iii-15:
assassinare un giovane e bel signore per dar gusto e rendere servizio a qualche laido
dette da se stessi e imitarle, volendo dar idee de costumi e norme di essempi
esser visitato nelle dogane, si accomodano a dar riscontri ben chiari dell'identità delle loro
.. [d'annunzio] acconsentì a dar fuori in due volumi il suo maggior
: -oh ohh? a schiave volete dar fede? -non dite di grazia; che
fumante... non è idoneo a dar conoscimento delle cose circostanti, ma piuttosto
: « è lecito supporre che a dar nuovo corso a questa parola arcaica abbia
. e. gadda, 554: nel dar consigli alle spose smorzava la voce in
, egli non può né farsi né dar ragione del mio svolgimento poetico, né di
l'inesperienza / farà al mio canto dar poca credenza. / poca o molta
coloritura quasi omerica ed ariostesca per meglio dar rilievo alla ignobilità e nullaggine dei decadenti.
segreti; / ché chi mi dovea dar del regno bando / morrà per me,
scalzo, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. alfieri, 5-77:
divora. cellini, 589: cominciando a dar primamente la sua fine a tutte le
2-1-331: venne... a dar prova di manifesta temerità, e a mostrare
amico tesauro che bisogna con la conghiettura dar pascolo di riflessione. algarotti, 1-viii-59
costumanza dalla quale non puoi prescindere senza dar campo a odiose illazioni. ardigò,
ardita. leopardi, i-542: é necessario dar giusta e ragionata (non precipitata,
: orbene, lei, madre, poteva dar bene alla propria figlia l'affetto,
domestici, ma in modo da non dar luogo a sospetto d'avarizia e d'illiberalità
s. v.]: 'illucidare', dar luce, rendere splendente, e figuratamente
6. adornare, abbellire; dar lustro, splendore; onorare, nobilitare
accademie. passeroni, 2-185: per dar gusto al delicato / secol nostro illuminato
com'ora qui vegg'io vostri splendori / dar lume a questo rustico soggiorno. b
pur ora nelle lettere, né a dar principio a giovare a molti, anzi
ramusio, i-134: il capitano comandò dar fuoco a tutte le bombarde ed imbanderare
servitori sono l'apparecchiar le tavole, dar l'acqua a le mani,..
: fraponevano i prencipi molti imbarazzi per dar tempo a'negoziati di fiandra. lippi,
cavalli], ben imbarberescare, con dar loro da mangiare orzo mondo, paglia
sia forza / levarsi a 'mbastar muli o dar di sprone. c. dati
germ. bastjan * cucire, dar punti '(v. basto2).
su un supporto di tessuto resistente per dar loro la necessaria consistenza. 2
... ritornavan dai campi a dar l'imbecherata ai pulcini. = deriv
e a imbestiare e inetto perfino a dar vigore nelle guerre da sostenere. papini
forza è che sieno vedute, per dar maggior difficoltà al nemico abbiamo pensato almeno
.]: * imbolatura ', il dar la tempera ai pezzi già ammanniti.
gli avvocati] inducono il giudice a dar torto al diritto. -gruppo di persone
era imbottato. soderini, i-479: per dar l'odore del moscatello al vin nuovo
stessa mano il doppio fulmine, per dar al corpo ed all'anima morte insieme.
sicurtà de le boccie, a non dar occasione di far surmontare li materiali o
e viluppi di scrittori, ché non vo'dar loro questo nome, ma d'imbrattatori
), tr. (imbriglio). dar di sé esempio alcuno di crudele e di
tale imbrigliata ch'ei può andare a dar pasto agli animi militari, per farli stare
maggiore, affine di avvicinarle e di dar loro maggior tensione, sia che si abbia
sì facilmente; e... per dar nel segno / la tua rima sbalestra
davidde, così guernito, provatosi a dar due passi, e sentendosi intricato,
nievo, 713: fui imbrogliatissimo di dar ragione all'aquilina e a bruto d'una
. podiani, 46: io vorrei dar a gambe, ma ho questi imbrogli adosso
remi in mano, saria pazzia a non dar fine all'opera. imbrumare1, tr
quale riduceva immacinanti i mulini, poteva dar impulso a quell'artifiziale alzamento. idem,
in effetto, / lodando te agli uomini dar diletto. c. i. frugoni
intuitivo possesso anche della tecnica necessaria a dar forma alla concezione. = deriv
glorie immeritate, e la stampa italiana dar luce a opere che muoiono appena nate
suolo di sangue, di pianto: dar luogo a un grande spargimento di sangue
avanza ogn'altro corporal martire / che dar mi possa alcun del mio fallire. tasso
si ebbe allora un caso che doveva dar da pensare: l'azione che..
possibile cominciò a fare gente e largamente dar denari, avendo il viceré publicata la immunità
,... può perire e dar luogo a una forma diversa: l'immutabilità
, 1-124: non solamente tu non dar limosina per dota, ma impaccia chi
impacci femminili, e corra altrove / a dar del tuo gran cor nobili prove.
volendo, ancor io potestade / di dar fra lebra e lebra il mio giudiccio,
celesti,... in breve potrà dar segno d'essersi impadronito del tutto.
è di natura sempre vaga / più presto dar che tór l'altrui guadagno, /
. lastri, 1-4-13: è necessario dar loro [ai tori] qualche poco
; ma il padrone non le vuol dar più a vettura, essendone tornata una
. note al malmantile, 2-86: dar la mano... è la prima
a servilio cepione, a cui promise dar la figliuola di pompeo non già impalmata,
davidde, così guemito, provatosi a dar due passi e sentendosi intricato, imbrogliato,
). pacichelli, 1-429: volle dar grazie a dio nella lor privata cappella
ciò che i giovani imparano nelle scuole può dar loro presunzione più che dottrina; fecero
— anche: ideare, elaborare; dar forma e consistenza. oliva, i-1-272
1. nelli, i-352: corro a dar notizia a'padroni dell'im- pasticciata che
impazzare, non trovando alcuno che mi sappia dar nova di voi. guarini, 296
a questa frenesia che poco ci mancava dar la volta. segneri, iii-2-93: impazzata
, egli lasciò imperfette o non potè dar fuori, furono queste. f
dicea che non ha che impegnarsi / per dar al beccamorto la mattina. passeroni,
attività] de l'usuraio sono il dar a usura, tor a interesse, impegnare
tagliargli le strade, quaranta mila schiavoni. dar nel genio alla maggior parte del popolo.
]: senza impegno, vale 4 senza dar formale promessa, senza obbligarsi 'ed
, vi-135: tosto 1 fe'dar del suo musone borioso e burbero sul
un velo sottilissimo di polvere (per dar sapore: un cibo, una bevanda)
ecco tarmata imperiai si scioglie / per dar soccorso alla città assediata. p.
georgica veramente, la quale intende di dar precetti di agricoltura, quantunque bene oltre
stato forte, e non ho voluto dar la sodisfazione di assaggiarli [i funghi]
. 7. incalzare, non dar tregua (il nemico). foscolo
pagliari dal bosco, 362: per far dar a traverso un'animo iracondo e imperversato
iscambiare gli uni con gli altri e dar luogo a un'impervia confusione. alvaro,
render piacevole, interessante, divertente; dar brio, vivacità (a un ragionamento,
la sgraffiano e frangono! lì deve dar fuori per forza! -scalfire,
2-172: l'uso della paletta è per dar vigore alle costole, per l'articolazion
.). cattaneo, iv-3-375: dar terre incolte a poveri soldati che non
fare un buon impianto, è come dar bottiglie senza vino. mazzini, 93-3:
quel sortilegio che... cominciò a dar orecchio a chi gli ragionava d'accordo
costui che il morso / magisterial vien dar nei pregiudizi, / fraterno agl'impiccandi
girolamo leopardi, 2-82: s'usava dar per paga all'avvocato, / a
. del terzo d'un'oncia, per dar loro qualche proporzione ed egualità alle antiche
. un modo, tutto moderno, di dar vita alla poesia con l'impiego più
tanto lor molestia a minuto, in dar l'istesso con tanta pace in digrosso.
cercavano co'cittadini per essere aiutati a dar impiego a'loro parenti. s
veduta d'una medusa sì bella, volle dar forma al suo timore, co 'l
: amor mi pur impiglia / in dar tormento mai non ritmando. menzini, iii-155
supplicava e la rigida mogliera / di dar morte all'eroe: né dal profondo /
pirandello, 6-140: la scala per dar l'assalto ai muri le si era
, 5-186: se 'l re mi vuol dar salvocondotto, io verrò a scoprirgli faccenda
fisici). brusoni, 401: dar più tempo alla calunnia d'impossessarsi dell'
dicono: a dì tanti / deon dar al negozio i tali e i tali;
meschin, di vizzo, / da dar idea di debole e impotente. guadagnoli,
, 1-ii-2-233: si vuol... dar animo a'begli ingegni d'arricchire il
pascoli, ii-225: era ora di dar mano a'pennelli e d'impratichirsi de'
un'attività sia fisica sia intellettuale; dar principio (a un'azione, a
... il cardinale stimò di non dar tempo al tempo, ma di provedere
. risvegliarono in me la brama di dar fine all'imprigionata * marfisa bizzarra '.
guiducci, i-3-46: esufici et a dar memoriali, massimamente contra di noi. anonimo
qualunque genere o forma di poesia vogliate dar la preferenza, voi l'impronterete sempre d'
/ ch'a servirti mo mo vo'dar di piglio: / io già, come
corpo lucido realmente altro non faccia che dar certo impulso a certa materia sottilissima,
impuri e gli ammorbati da'sani, dar agl'infetti stanza nel cuore della città:
soverchia gioia sono stato costretto finalmente a dar luogo, e, non potendo altramente
gran virtù e fortuna sua, può dar a vedere con quanto di- svantaggio si
, / che nessun altro se ne può dar vanto. boccaccio, 1-ii-49: io
a piede. brusoni, 6-263: volevano dar negli strepiti e chiamare il vicinato in
, 9-97: che giova ne la fata dar di cozzo? simintendi, 2-198:
, volse esser debole nella carne per dar la benedizzione all'uomo. corticelli,
mi conven sempre in lamento, / per dar camino al duol, che 'l cor
inamabili / acque mediche stillate, / a dar vita spesso inabili, / sempre torbe
è padre de'suoi soldati, non dar loro al fine altra paga, che
, 1222: ci costringevano per non dar scandalo / a un contegno corretto fino
dunque massima inalterabile che non bisogna mai dar ozio al soldato. de luca, 1-6-
dir. nel processo: che non può dar luogo a una pronuncia sul merito perché
e tra laureti, / lacci suol dar d'innanellato crine. imperiali, 4-383
il mar d'elesponto, al quale fe'dar battiture e mettere i ceppi. cesarotti
/ non per amor fiorisca / né dar pregio gradisca / voler donna com'pecato
guardava con inappetenza l'ottenuta facoltà di dar mano ai lavori. piovene, 1-37
inarborar lo stendardo con l'armi imperiali e dar il segno a'soldati. sarpi,
inarcarsi d'un capretto che prova a dar di coma. sbarbaro, 1-204:
stendere istruz- zioni e co'cigli inarcati dar precetti di ciò che né esercitano né
ore d'amore inarrato / procacciansi di dar tormenti feri. 2. promesso
e verso i padri... il dar loro fatto ina o non
in partic., della proprietà di dar luogo a reazioni chimiche (una sostanza)
amore. tasso, ii-32: ma 'l dar per ga- stigo ad un artefice che
prestezza degli astanti corsi in folla a dar aiuto a'figli. = comp.
* accalappiare diciamo ancora proverbialmente incalappiare e dar nel calappio, che è dar negli agguati
incalappiare e dar nel calappio, che è dar negli agguati, negl'inganni e ne'
ci son tesi: lo stesso che dar nella ragna. nomi, 2-85: giano
fermarvi su 'l limitar della patria a dar l'ultimo lungo sguardo all'italia,
, i-916: ha auto animo di dar l'incalzo fin dentro dal streto a
a questa vita privata, non fussi per dar volta e tornar alla publica, se
cervel... / ai negozi per dar buono incammino. cattaneo, vi-4-303:
netecato, / al quale non pò om dar medecina, / li medeci sì l'
: né meno questo basta ancora per dar bene ad intendere la incapacitabilità della minutezza
ne'piedi, ch'io gli ho da dar la miglior nova del mondo. n
birone... fu incaricato di dar l'assalto dalla parte de'borghi di
mia fè villaneggiar le persone, poi dar colpa alla collera. boterò, 1-1-67
: * incarnar il disegno 'vaglia * dar effetto al suo desiderio', e null'
al moto le esterne membra suol sovente dar segnale che il maligno fuoco più stia
, / non vi si può già dar: chi vuol, l'incastri. aretino
, o condizione di chi le offre -da dar motivo di sospettare la loro provenienza delittuosa
le une dentro l'altre, da dar coàgulo finalmente d'un ciottolo, d'
appiccare il fuoco, far ardere, dar fuoco. - anche assol.
arte e un incendio politico mi piace dar fuoco a gonne eleganti. -fermento
/ e il miglior mezzo è di dar dell'incenso. -mostrare ammirazione o
lui pietosa; ma il tutto era dar incenso a'morti. berni, 66-47
66-47 (v-23fl): ma che bisogna dar più incenso a'morti? / chi
! ora / il dirlo è proprio un dar lo incenso a'morti. passeroni,
lunghi o corti / egli è un dar lo incenso a'morti. -fare olocausto
tutte quelle coppie non porgere orecchio; non dar retta o ascolto. inceppate dalla timidezza
d'incerato: non prestarsi, non dar adito a biasimi e a maldicenze.
lontan dal prender moglie, / a dar la figlia mia, e insieme esporla /
legittimi nel nascimento, farci beffe e dar la baia a i bastardi e a quelli
, -rispose pietro, -che mi vogliate dar maria vostra figliuola per moglie. -antonio
propri e significanti [vocaboli], per dar luogo agli strani, d'incerto sentimento
tu staresti male al mondo, che bisogna dar la man dritta, bisogna sberettarsi,
tenuta una sciagurata et una scelerata a dar baie a un cotal uomo: io
iii: si portò subito a palazzo a dar parte all'imperatore come l'ostinazione de'
diligente cura / misen li saggi in dar di ciò doctrina, / ma poca gente
avarizia hanno inchiodata la massima di non dar mai un quattrino di limosina. a
: a voi ha da esser lecito il dar di naso, anche contra ragione,
16 (289): quella paura di dar sospetto... l'aveva tenuto
inchiodato, / io vi farò qui dar ciò che vorrete; / basta non
salta de le piume: / si fa dar carta, inchiostro, penna e lume
sono, / che quanto io posso dar, tutto vi dono. bandello, ii-1147
trastullo maggior, ciprigna disse, / dar ne potresti infra quest 'ozii nostri, /
corriero, al quale io pensava di dar 1'inchiusa. chiabrera, 3-134: benché
nelle inchiuse, e vi prego a dar loro buon recapito. spallanzani, ii-10
corpo inciampa in altro, / a lui dar suole / parte del moto ed ei
in quei maestri, che altro cibo tuttavia dar loro non sanno, fuorché le ghiande
straordinari, di cui nessuno si può dar la spiegazione. pea, 11-52: anche
[luciano], iii-2-310: insomma dobbiamo dar da mangiare a quest'asino, che
in tre solchi torcea fulmin diviso / per dar all'empio illuminati inciampi. cattaneo,
, 6-xii-15: mostrolle... come dar la grazia al giro de'remi,
. a. martini, i-1-248: dar la nostra sorella a un uomo incirconciso.
non conobbi foscolo: non posso quindi dar giudizio esatto: quanto all'incisione non
. a. cattaneo, i-451: dar buon esempio è una parola equivoca, e
è gito / e potesse al sepolcro dar di cozzo, / vedrebbe il suo presagio
iv-493: io non approvo pertanto il dar a balia i bambini, perché, succhiando
il fiore a l'erba / per dar le care spoglie a l'aspra terra.
c. bartoli, 1-67: restaci a dar principio alla muraglia; ma dependendo tutta
evitare che s'imbeva d'inchiostro; dar la colla al feltro per confezionare cappelli
a visione / possa ben dire o dar vera sentenza, / ché cosa che non
— dare incominciamento: dare inizio, dar principio, cominciare. straparola,
purché forestiera e arzilla, riusciva a dar vita a stradette di questo tipo facendo
5. locuz. -essere d'incomodo: dar fastidio; impacciare, ingombrare.
era giudice competente e atto a poter dar giudicio e sentenza diffi- nitiva in questo
pareva quasi ch'e'gli si potesse dar contro la incompetenza. alfieri, i-151:
incondite mie rime, / si può dar che ne caviate / alcun'ombra di diletto
-intr. (54): né ancora dar materia agl'invidiosi, presti a mordere
bisogna qui astrologar sentimento vario, per dar ripiego all'inconsideranza del poeta. =
l'amor de'propi figliuolini spinge a dar nell'armi le fere, che sono per
, fu necessario ai fuoriusciti ritirarsi per dar luogo a sua maestà. tortora
/ ah lorenzin, di cui ti puoi dar vanto. boiardo, 1-25-33: e'
quei che si tirano a drieto per dar maggior incontro. g. m. cecchi
'n tanti 'ncontri / si suol sovente dar sotto i gran tetti, / per entro
555): visitava i lazzeretti, per dar consolazione agl'infermi, e per animare
. verb. di cor por are 'dar corpo '. incorporale,
cortegiano por molta cura nei principi di dar bona impression di sé e considerar come
/ dunque non ti bastava / di dar a questo misero la morte, / s'
frenesie, il sentirsi con ironismo acrimonioso dar dalla nana motteggiadrice accortamente la baia.
, / c'amor comenza -prima a dar tormenti. iacopone, 38-40: lo deiunare
fa ciò che può e fa per dar lor gusto. desideri, lxii-2-vi-180: stirando
da guerra allorché fanno diverse rotte per dar la caccia al nemico o per incontrarlo
12. locuz. -incrociare i guantoni: dar inizio a un incontro di pugilato.
lo 'ngannare. alamanni, 7-i-344: né dar l'orec- chie a chi sovente dica
lega a temperatura inferiore in modo da dar luogo a deformazioni permanenti. -in senso
s. v.]: 'incupire', dar forma concava a un pezzo di
: indarno osa la mia spenta facella / dar lume al sole: indarno si ragiona
certa indeterminazione, onde non si potrà dar nota d'errore a chi chiama filire
facemmo sentire alcuni colpi d'archibugio per dar avviso alla galeotta, che suole in
ardore s'affaticasse dì e notte in dar compenso a tutti i bisogni.
masticarla bene, accioché non le si possa dar nome di cruda e indigesta. monti
goletta e l'apparato di cesar per dar la battaglia e veder o l'
campano o con chi vi piacerà, dar qualche indirizzo e aiuto a questa domanda,
santità io mi disposi, e cominciai a dar subito indirizzo a tutto che mi par
che avrei dovuto fare anch'io per dar riputazione alle mie lettere viaggiatone...
, in maniera che non si possa mai dar caso... che si deva
che quindi non può essere frazionato per dar luogo a più diritti ciascuno dei quali
pubblica sicurezza, la quale si disponga a dar forza alla legge su qualche indiziato di
-ma che indicio / di ciò gli posso dar? che pruova fargline? leti,
io / sappia ancor di tal cose dar iudizio. savonarola, 7-i-133: séguita dipoi
d'intorno / il cavo rame a dar l'usato indizio, / si ritrae seco
ognun dal mortai gioco, / a dar cessato al fato avverso loco. vimina,
anguillara, 4-107: deh, non dar fede, misero, a quel panno /
. -dare indizio di sé: dar segno della propria presenza, mostrarsi.
sempre chiuso nelle sue camere per non dar indizio di sé. praga, iv-3:
pensiero o lingua indomandata / a dar consiglio altrui lice giammai. = comp
delle nozze moderne, e avrebbe potuto dar il soggetto a un pastello del watteau
: l'amor de'propi fìgliuolini spinge a dar nell'armi le fere, che sono
., egli non può né farsi né dar ragione del mio svolgimento poetico, né
, / ch'io ti son per dar piena e indubia fede. bernari, 7-18
il tempo si consuma, / che dar si debbe a salutar riparo. gioberti,
mal ferma salute e alla necessità di dar corso ad altri, già troppo indugiati lavori
non preser guari d'indugio le tentazioni a dar battaglia alle forze di costui. s
re suo padre le aveva offerto di dar ricovero in cappadocia al marito.
ma perché quello della catinella non potrà dar luogo. muratori, 7-iii-481: ciò praticarono
onestà non facesse, la 'ndusse a dar veleno al marito. boterò, 25:
, / che senza industria non può dar natura, / affaticate notte e dì
industria e fatica, eletto frutto / dar, se a cultura non soggiace in
coteste scuole... son destinate a dar preparazione all'esercizio delle professioni meccaniche,
.. s'avean le lance fatte dar con fretta, / e venian fulminando alla
inefficaci voglie / e a i piacer tutti dar l'estremo addio. rosmini, xxvii-373
. giovio, ii-95: fu forzata dar campo franco di duello, a tutto transito
imperatore spedirebbe immediate commissario a segna per dar esecuzione alle cose concordate, quando ritrovasse
(un'afosservazioni da me fatte potrebbero dar luogo all'obiefermazione, un gesto,
: l'inesperienza / farà al mio canto dar poca credenza. b. segni,
: le osservazioni da me fatte potrebbero dar luogo all'obiezione: che si tratti di
con la loro fasti- diosità infalotichire e dar nello sbavigliare anco i più svegliati e
: anch'io trattar so il ferro e dar la morte, / e a dritta
d'infideli, il patron del navilio debba dar navilio e vettovaglia a'marinari insino che
: protestavansi alla fine non poter senza dar segno d'infedeltà e senza pericolo di
immaginato / di sentirsi... / dar del bue... / dopo aver
3-iii-61: infelicemente gli era riuscito il dar capo alla sua fazione. botta, 6-i-233
esser felici, non ce ne può dar nessuno da infelicitar gli altri senza distrugger se
mai ha tenue cosa ed è costretto a dar tutto o la maggior parte di quel
che macalda dall'infeminito alaimo si facesse dar sacramento di fuggir la corte. -che
in su le piume, / ma con dar volta suo dolore scherma. boccaccio,
, nella quale raccolgonsi proiettili micidiali da dar fuoco a un tratto, e distruggere
avea forza di rimoverla, e di dar adito a chi per quella avesse voluto
fagiuoli, 3-2-230: voi v'infervorite a dar parere. = denom. da
sicuro a'fanciulli infestati da vermini il dar da bere una dolce e grata bevanda
per questa via, ciò è con dar lor un picciol favore. infestatóre,
sanità... sia lecito e permesso dar pratica a qualunque bastimento...
impuri e gli ammorbati da'sani, dar agl'infetti stanza nel cuore della città
materiale infiammabile, l'elemento disposto a dar mano alle rivolte. baldini, 9-34
sol volge le 'nfiammate rote / per dar luogo a la notte. gherardi, 1-ii-390
impedito il stretto calle, / di farti dar le spalle / al santo monte per
m'infilza là sul libro / tanti de'dar. 2. passare da parte a
rari ed alti ingegni si prostituiscano a dar fama ai più infimi. leopardi,
247: una infinità di strumenti da dar martorio furono preparati. varchi, 18-2-150
nova; ciò che dante era prima di dar opera a quello studio che 'con
1-189: noi saremmo infiniti se volessimo dar luogo a tutte le osservazioni che può
del dritto di proprietà quello a cui bisogna dar valore; e questa è sempre una
, imbrogliare da * finocchio '. (dar da mangiare cose condite con finocchio,
.]: 'infinocchiare',... dar altrui ad intendere alcuna cosa, mostrargli
e non avesse quella sciocca pietà di non dar pena all'infermo, per poco male
lo star troppo sulle inflessibilità era un dar condizione sempre più inferiore a'suoi affari.
stessa fermezza che non ammetteva dubbi nel dar torto a chi aveva torto, ragione a
, / e fallo de le sue vertù dar luce. / ma chi da ciò
puntando nella medesima, a scostarsi e dar luogo alla vostra di offenderlo, ed è
, ix-201: meno approvava l'ambasciator di dar conto a venezia di quel tanto che
, 1-iii-17: giunse... per dar conto al papa, come fece,
sono infraddue di narrare, temendo di dar della noia a'lettori. [sostituito da
: -m'infracidi. / -or non gli dar più tante ciancie. andiamolo / pur
esentare. sua sfera e inframettersi di dar sentenza nelle materie fatti di cesare [tommaseo
. -infrascare gli orecchi: evitare di dar ascolto a qualcuno. n. franco
. a frascati, infrascatis- simo a dar forma a una villetta che vi ho presa
/ rapido di far sosta e di dar volta. comisso, 5-190: si intese
, / al quale non pò om dar medecina. libro della cura delle malattie
3-103: * infugare ', rincorrere; dar la fuga a uno, inseguire.
. 4 in- gagiàr '): dar la palmata dei marinai che toccano la mano
* ingallata ', l'ingallare, il dar la galla a'panni, drappi e
]: 'ingallatura', l'ingallare, il dar la galla a'panni.
: 'ingannacontadini', artista che lavora senza dar all'opera le finezze dell'arte, ma
ippocrate, avicenna, se non per dar panzane a gl'infermi? = comp
te nato. guinizelli, xxxv-11-453: dar allegranza amorosa natura / senz'esser tomo a
, iv-93: quando si venne a dar vita alle forme, a stabilire i rapporti
biliana. io non t'ho a dar nulla. della porta, 1-244:
marchese non ha né data né fatta dar risposta: cosa che m'ingarbuglia la
d'annunzio, iii-2-37: -puoi dar fiato / agli organi? -su, su
altrui si tien difeso / per non dar dei maligni nelle reti, / lasciando
vuoi ragionare, / diritta- mente sappi dar nel segno. -sciupare, sprecare
ingegnoso pennello, / ch'è possente a dar vita / a l'egizia reina,
. o. rucellai, 8-16: senza dar tempo a veruna ponderazione degli atti secondi
stimò... eliseo che, per dar vita a chi giaceva nella bara,
. leopardi, i-542: è necessario dar giusta e ragionata (non precipitata,
degl'iddii e la ingiusta sentenza che dar dovevano, temendo e mossi a pietà
uso neutro. ariosto, 5-6: dar la morte a chi procuri e studi /
. bresciani, 6-xiv-528: continuava a dar loro altre buone fette di cervo e di
. palazzeschi, i-453: erano ingolfati a dar gli ultimi tocchi al loro compromesso.
, come un confettino, mi fate dar nelle stelle! capuana, 11-76:
vizio è ingordigia detto, il quale è dar della sua impietà, ne conserva
, non più giovane e tale / e dar può dopo morte eterna vita / l'arte
d'altre macchie lorda / sì facilmente dar possi di piglio. caro, 16-50:
particella pronom. ant. maturare, dar frutto, fiorire. -anche al
verità,... io non saprei dar risposta migliore. siri, x-473:
crescenzi volgar., 9-77: si deono dar loro [ai porci] nel verno
dei cortigiani, perché ti faranno scapucciare e dar del muso in terra, e quanto
... aveva chiuso, per dar aria agli uccelli, con ingraticolati.
all'altrui probità. -restare ingrato: dar prova di ingratitudine. bandello, 1-19
per contenta. -vivere ingrato: dar prova d'ingratitudine. c. dati
e il miglior mezzo, è di dar dell'incenso. = cfr.
5-214: sgusciai nell'ingresso, cercando di dar nell'occhio il meno possibile. palazzeschi
l'imperatore non è per durar molto a dar dinari; e se non s'ingrossa
nel letto, / arcisicuro di non dar sospetto. calvino, 3-75: la cavalleria
marito cominciò la prima cosa a ingrugnare e dar certi bottoni alla donna. amenta
capitare. tansillo, 1-5: non voglio dar de la mia vita cura / a
. initiàre 'introdurre nei misteri, dar principio *, denom. da initlum '
di mostrare il proprio coraggio o di dar prova di iniziativa e di sprezzo del
. che serve a cominciare, a dar principio, a promuovere; che è
può far natura, / quanto può dar il ciel cortese e largo, / rimiri
puoi li 'nsegna de schirmire, de dar colpi e sofferire; / ensegnali co dega
. / ed or quivi parere e dar le botte / insegna lor, che non
iii-9-38: l'arte non ci sta per dar degli esempli, per insegnarci a vivere
f. frugoni, 3-ii-65: per dar pascolo alla mia mordente malinconia m'inselvai
. che i gastaldi sia tegnù de dar segramento ai ditti vili omeni, e
', affine a 4 assennare ', dar senno; ma è men comune e
ascosi vischi / inserti il cacciatore a dar lor morte: / di che gli uccelli
parassita) nel corso di un vocabolo; dar luogo a un'epentesi. leopardi
, di uscire all'improvvisa d'insidie e dar dentro senza risparmio. sarpi, ix-113
/ chi più disarmato men sospetta, / dar gravi colpi di mortai ferute. marino
alla seconda ferita,... per dar a conoscere al soldato l'intrepidezza che
., e perché poi? per dar occasione a quella bella, vaga e graziosa
a tal segno insipiente e irriflessivo da dar fuori contro di lui gravissimi documenti,
, per stuzzicare le povere bestiole, per dar loro noia. g. bassani,
pirandello, 7-237: scovare il nido e dar la caccia a quella insolentissima bestia [
, ripeto, dovrebbero a tali imprese dar mano. pronta sempre una somma ai
con valore attenuato: trattare bruscamente, dar sulla voce. monti, 5-151:
: dice pandolfo essere stato alla giustizia a dar conto dell'insolenze ricevute la notte innanzi
qual crudeltà si potria trovar maggiore che dar sì bestiai lunga al mio insopportabile bisogno
insur- gente e sollevato, non per dar dispiacere al loro antico sovrano, ma
lieti arboscelli, / instabili ruscelli / dar fuggitivi argenti a un torto calle. metastasio
, ii-1-4-145: sentendo talora ad alcuno dar nota di biasimo inescusabile per se stesso
debite per lo stato loro, lo dovessero dar
, duca di savoia, instato a dar ordine che qualche valent'uomo a un
varchi, 18-1-131: egli, bisognando dar le paghe a'soldati, avea mandato
sotto le radici alle quali mi vorreste dar bere che vi siete impantanato, non
risma di carta, io ti consiglio a dar fuori programmi di opere colossali.
malsicuro pino / spiegando un brieve lino / dar legge a'venti ed insultare i flutti
quai lettere... non ho saputo dar migliore stanza che il cuore stesso mio
melotragedia... io perciò, volendole dar un titolo che dignitosamente spiegasse la cosa
, i-7: non ho intenzione di dar luogo a nessuna di quelle altre particolarità che
sì della virile aspergine, / per dar la calma all'uterina rabbia, / di
]: a queste voci è necessario dar qualche segno, perché si possano riconoscere,
zabaglia, 1-8: alcuni manuali principiarono a dar leva al tavolone nel tempo stesso che
, graziosa e bella, / per dar qua giù ad ogn'alto intelletto /
senza fabricar di suo, e senza dar sue fantasie per cose reali ed antiche.
altro lato / amor non mi pò dar fin piagimento. fiore di virtù, 24
el ditto ministro sia tenuto e obligato dar una fiata al zorno la mattina una minestra
così bon giudicio, che non si lasci dar ad intendere il nero per lo bianco
. negri, 1-112: fabbricar contracchiavi, dar ad intender il falso per il vero
in giro, cum graziose parole, per dar principio a'suoi intendimenti, assettatosi,
e tuttavia senza fatica e senza travaglio dar moto e leggi alle mondane cose. cesarotti
francesco da barberino, i-267: nel dar dell'aqua intento / serai, considerando il
toccò la somma di sua intenza per dar agli auditori talento di udire e intendere
/ ciò che 'l chieder e 'l dar fusse spiacente. boccaccio, dee.
/ ti danno intenzione, non gli dar fede, / che pare un concio smerlo
713: ora dando intenzione agli spagnuoli di dar loro il castello, ora trattando col
vuol dire furbi e furfanti), sogliono dar in rampazzata e aver...
debbono, nel premiare gli scrittori, dar sempre loro tali onori o mercedi che interamente
qua io avessi auto tanta ventura di dar contento, o almeno non disgusto,
altra dovete far per modo di non dar da dire a le brigate, non las-
piacer cercar con mio interesso, / troppo dar fede a un bel parlare umano /
pane,... vene a dar di piedi nel lenzolo del morto, il
. botta, 5-333: creava, per dar forma alle cose sconvolte, un governo
intermedio a potersi trattenere nell'anticamera senza dar ombra di sé, intanto che li
con li miei fratelli, assortandogli a dar la pace ogni volta che gli fusse
intermezzo non avesse applauso, avvertano di dar sempre la colpa al paese che non
, e la colpa, per non dar danno a nessuno, arrivò di peso
parlare. leopardi, 219: il dar forma allo stato e il proprio impero /
iii-411: mi son io qui prefisso di dar qualche lieve lume che servir possa agl'
di tempo l'arciduca si risolvè di dar principio ad accrescer l'esercito. viviani
, / non inter- pretator, né dar fiorino, / né che sia lelio o
leopardi, 2-70: una fanciulla, nel dar dell'anello, / interrogata non acconsentì
de'testimoni si cita la parte a dar gli interrogatori. f. corsini
ecloghe nelle feste e nei banchetti per dar spazio forse con tal intertenimento ne'conviti
un poco di andar intertenuto per non dar causa a quel re di far qualche altro
per la prima volta la figlioletta interveniva a dar saggio di sé in una festa musicale
intese e s'aspettava l'occasione per dar le briscole ai papalini. =
andava io solcando nuovo lito, / per dar lo 'ngegno ad cose non intese.
una bocca d'una contrada è un dar tempo al tedio che stanchi i popoli avvezzi
serie di cinque letture ch'io intendo dar qui in inglese nel maggio. periodici popolari
, 53: si deve avvertir di non dar mai la lieva in laccia, cioè
: era già preparata una macchina per dar la leva a nerone; il quale era
. / e a me poi licenzia dar ch'i'possa / levarne copia per me
trinzare, risciacquar i bicchieri, empierli, dar bere, levar i piatti, dar
dar bere, levar i piatti, dar gli stecchi, levar le tavole, dir
, / lèvati quinci e non mi dar più lagna. bibbia volgar., i-238
, e esci allegro in publico a dar sodisfazione a'soldati. segneri, iii-3-158
, 4-108: imperocché alcuni incominciarono a dar perfezione a'loro principiati lavori, e
mi tocc'egli? -il vantaggio di non dar la dote. -e questo s'intende
: vedete che bei pareri mi sa dar costei! viene a domandarmi come farò;
dicesi * batter la levata 'per dar il segno della partenza. -partenza.
: dicesi * batter la levata 'per dar il segno della partenza. c.
proferire. monti, xii-6-23: per dar luogo alle vostre toscanerie e ai vostri
manco ogni giorno a casa mia, a dar lezione di sonare di gravicembolo alla liperata
]: e'giovane assai, ma può dar lezione di morigeratezza a'più attempati.
, 104: lasciò che'consorti dovessero dar loro libbre d, e montavano secondo le
giocare ad imparato gioco / e non dar lardo a chi ci porta guai; /