teco, acciò ch'io viva teco sempre dappo' la morte. ser giovanni, ii-34
o tu folle senza senno, se dappo' che tu credi, ed hai paura della
alla mia * orbecche ', come dappo' anco l'ho preposto alle altre sue
gioco. bianchetti, xxxvii-193: dappo' a l'altro conseglio / muntòe su
dei lambertazzi e geremei, xxxv-i-846: dappo' che lo re en ^ o fo pigliato
questo fu il fine di narse, dappo' il quale niuno greco fu più che a
[i turchi] nel seraglio, e dappo', disciplinati, li con- ucono nell'
dei lambertazzi e geremei, xxxv-i-846: dappo' che lo re engo fo pigliato / e