cromatici prodotti dalla luce. dante, par., 14-94: con tanto
governo, la sua cittadinanza. dante, par., 6-57: poi,
, con riferimento alla città celeste. dante, furg., 32-102: qui sarai
fatto l'avesse, arebbe confusa romagna. dante, inf, 27-28: se tu
l'uno né l'altro; né dante, cui il suo grande vicino vide nella
e dominarci, diceva un canto di dante con un accento stupendo, con un'intelligenza
virilio erano state concepite dagli illustratori di dante me- ioevalmente e romanicamente. =
savio, e dilettossi molto in battaglia. dante, conv., ò-iv-ii: non
mariti, acciò che la gente multiplicasse. dante, conv., iv-iv-ii: a
o proprio della civiltà letteraria latina. dante, conv., i-xi-14: contra questi
carducci, iii-10-202: sulle canzoni pietrose di dante scrisse poi lungamente vittorio imbriani..
. b. croce, iii-22-171: dante era uno spirito doloroso, in contrasto
lo greco e lo latino, e dante e petrarca, sannazaro e cariteo, omeni
speroni, 1-273: sempre essendo [dante] sovran poeta, fu sempre astrologo
de oriver / tropo ascotan vorunter. dante, purg., 26-118: versi d'
alati; frullo, ronzio. dante, in /, 16-3: già era
longo tempo recordano li lor pasazi rei. dante, vita nuova, 40-7 (157
per quasi vent'anni la vita di dante fu quella d'un pellegrino, non pellegrino
questa triste via romea tante volte passò dante. 5. che compie (
noi farebbe per dio. fiore [dante], i-101-9: un'or divento prete
; chiuso nella propria solitudine. dante, purg., 6-72: il dolce
tale che tutto rompe e fracassa. dante, inf, 17-2: ecco la fiera
-far dileguare un'immagine. dante, purg., 17-31: come questa
save'che va cercando i cuori. dante, inf, 32-61: a cui fu
. -deflorare. fiore [dante], i-220-11: vergogna sì respuose:
; abbattere al suolo le messi. dante, inf., 13-117: ed ecco
. schermare un raggio di luce. dante, pure., 5-9: vidile guardar
la forza, invadere. fiore [dante], i-147-9: per molte volte m'
la volontà alla disciplina ascetica. dante, conv., iii-vm-20: dico.
, ma per lo soperchio de'nimici. dante, purg., 13-118:
l'ordinato succedersi di una catalogazione. dante, conv., i-vn-14: sappia ciascuno
, ordinavano di farlo uccidere. fiore [dante], i- 119-8: discacciato.
più no spero valghe ch'elio dice. dante, conv., iii-v-7: le
del riposo; impedire di dormire. dante, infi, 4-1: ruppemi l'alto
-con riferimento al sonno della morte. dante, purg., 32-78: a la
far cessare di parlare. fiore [dante], i-94-3: come falso-sembiante sì parlava
iniziando o riprendendo a parlare. dante, par., 13-31: ruppe il
non l'ubbidirono e rupponli fede. dante, inf, 5-62: l'altra è
ke rompe ge fé lo comandamento. dante, purg., 30-142: alto fato
propria attività. f f dante, conv., lv-xxvm-7: o miseri
(il ritmo del respiro). dante, purg., 12-103: si rompe
, finire (il sonno). dante, vita muova, 3-8 (14)
il contatto fra due persone). dante, inf, 29-97: allor si ruppe
. g. capponi, i-110: dante era di roma venuto in siena, dove
: esagerare. cesari, i-631: dante, a dir vero, rompe le cavezzine
ponendo che san giacomo, appena udito da dante nominar questo segno della speranza, senza
questo segno della speranza, senza lasciar a dante fornire il costrutto, l'interrompe dicendo
« mostrami questo segno »; e dante poi compie nel terzo verso il suo parlare
confutatore e vanificatore di una calunnia. dante, conv., iv-xv-9: la cristiana
coltivazione. -anche assol. dante, inf, 20-47: aronta è quel
. - anche: grosso scoglio. dante, inf, 24-28: come « quei
ronchione. daniello, 155: levando dante sù verso la cima di quella rovina,
se era sì forte che lo reggesse. dante, inf, 26-44: lo stava
(una strada). dante, inf, 24-62: su per lo
roncigliare, tr. ammagliare. dante, fnf, 21-75 [var.]
tieri nell'inferno dantesco). dante, inf, 21-71: volser [i
di affettività gentile). dante, purg., 9-14: ne l'
come ronzinetti. -ronzinuzzo. dante, lxxiii-7: sennuccio...,
/ discemer quanto v'ha da gianni a dante; / e petecchio a cui diè
qualcuno di un bene soprannaturale. dante, par., 24-8: se per
son le rose e le viuole. dante, xlvii-21: dolesi l'una con parole
è riservata alle regine. dante, conv., iv-xxix-2: li miei
, cinque anni avanti la nascita di dante. -romanzi della rosa: trilogia
della madonna nelle litanie lauretane. dante, par., 23-73: quivi è
intorno a dio nell'empireo quale rappresenta dante nella 'commedia'.??
nella 'commedia'.?? dante, par., 30-124: nel giallo
pascoli, i-385: le lacrime a dante noi vediamo anche quando a lui si mostra
signore, prode e largo »; e dante, inf, 4-129: « vidi quel
zona (la nebbia). dante, xliii-19: levasi de la rena d'
conservino inimicizia e rancori. fiore [dante], i-154-5: molte volte mi disse
si divide, che rimane intero. dante, inf., 14-33: quali alessandro
lo sguardo, l'attenzione). dante, purg., 31-120: mille disiri
nell'espressione cosa salda, usata da dante nella 'commedia'). dante, purg
usata da dante nella 'commedia'). dante, purg., 21-136: or puoi
, in un'azione, ecc. dante, par., 22-51: qui è
in amore, a un proposito. dante, par., 4-87: se fosse
amore. tolomei, 3-105: non ha dante, chiarissimo s s urne
più ch'amor terreno. fiore [dante], i-17-11: quando bellacoglienza sentì
- anche nell'espressione fusi sali. dante, par., 2-13: voialtri pochi
. i sarebe a ricontare. fiore [dante], i-93-6: chi venisse il
o coinvolgimento per nulla. fiore [dante], i-37-7: tu mi proposi che
vituperate le tragedie di shakespeare e proverbiato dante senza intendersi né d'inglese ne d'
: costare fatiche o umiliazioni. dante, par., 17-58: tu proverai
lo trovare de bec- china, / dante alighieri, e dir del mariscalco: /
in alto gli è mistieri la scala. dante, purg., 12-100: per
xétpov 'mi- sostant. sura'. dante, par., 17-60: come è
gommoso, agli olmi salinoso, dante, inf, 34-80: lo duca,
-con la particella pronom. epitetica. dante, purg., 4-22: maggiore aperta
. -con uso impers. dante, purg., 12-93: qui son
/ de lo salire affati- gato. dante, purg., 2-66: venimmo.
'n gloria, esso scese 'n miseria. dante, par., 25-128: con
/ che tua povertate por satisfare. dante, purg., 1-6: canterò di
-visitare il regno dei beati. dante, inf, 1-121: a le quai
-ascendere da un cielo all'altro. dante, par., 21-9: la bellezza
si sale. -sostant. dante, par., 1-137: non dèi
cavalcioni. benivieni, 88: ritornato dante a virgilio e trovatolo ch'egli era
sale, / raprendendomi 'n elio. dante, purg., 5-111: ben sai
il respiro. -riverberarsi. dante, xxxvi-30: m'è ne la mente
su una superficie piana). dante, purg., 15-18: come quando
all'orizzonte (un astro). dante, infi, 7-98: già ogne stella
alto (una punta). dante, purg., 28-101: questo monte
- anche in un contesto figur. dante, purg., 17-76: noi eravam
strada, una ripa). dante, purg., 10-23: da la
profonde. -sostant. dante, par., 14-70: al salir
il cielo (la notte). dante, purg., 9-7: la notte
-con si epitetico e pleonastico. dante, par., 20-26: quel mormorar
vuol vederlo sallir in vertute. dante, vita nuova, 41-6 (160)
, alla beatitudine del paradiso. dante, purg., 21-60: tremaci [
lo stato essere en tal desire. dante, purg., 19-110: vidi che
non come possano salire in ricchezze. dante, inf, 26-6: tra li ladron
-salire alla corsa: scalare correndo. dante, inf, 1 -77: ma tu
salire; salita o scala. dante, purg., 19-78: o eletti
pendio, via ripida ed erta. dante, purg., 1-108: poscia non
compaiono una beatitudine inferiore). dante, par., 4-39: qui si
il momento centrale della vita. dante, conv., iv-xxiv-3: quella etade
lungo una salita o una scalinata. dante, purg., 25-9: come fa
e seccasi la scialiva. fiore [dante], i-53-12: se. ttu non
terrestre, umana salma). dante, par., 32-114: elli è
della balena. cesari, iii-3: a dante medesimo ne parve sì bene di questa
uso appositivo, re salmista. dante, conv., ii-v-12: li numeri
no patemost ni salmi ni oltre orazion. dante, purg., 2-48: 'in
pronunciato), ragionamento, ammaestramento. dante, inf, 31-09: « raphèl mai
convenia più dolci salmi. fiore [dante], i-45-4: ancor non vo't'
dedicata al canto dei salmi. dante, purg., 33-2: 'deus,
ri- produzione. fiore [dante], i-125-3: que'che vorrà campar
saltare. pacichelli, 1-162: abon- dante è il vivere, ottime sono le vaccine
di piogge, di nebbia e non di dante o del pe trarca.
e nelle ricchezze e nelle signorie. dante, infi, 18-51: io dissi:
aita. detto d'amor e [dante], i-423: se. ssai giucar
, / ché troppo gente asalta. dante, inf, 22-123: lo navarrese ben
saltare. -di animali. dante, conv., i-xi-9: se una
aveva letto questa settimana passata quasi tutto dante e, saltando d'una cosa in
cosa in un'altra ragionando pur di dante, cademmo non so come in questa
un argomento, su un particolare. dante, par., 23-62: figurando il
una superficie (un raggio). dante, purg., xv-17: come quando
un confine o un varco. dante, par., 6-62: quel che
facevano 'plaf'. -di animali. dante, inf, 12-24: qual è quel
uno salterò conpiuto di cl salmi. dante, conv., i-vn-15: questa è
e di greco in latino. fiore [dante], i-129-4: astinenza -costretta la
3. danza, ballo. dante, par., 18-135: 1'ho
repentinamente. amico di dante, xxxv-ii-748: quegli è saggio che nel
un discorso. cesari, iii-470: dante... compie nel terzo verso il
, u terre, u possessione. dante, par., 11-126: ma 'l
/ erano irati quando mi crearo. dante, vita nuova, 26-5 (118)
l'ardiscon di guardare. fiore [dante]. i-75-1: col capo inchin la
mano, sprofondò. -sostant. dante, vita nuova, 10-3 (53)
di presso l'angosciosa morte. fiore [dante], i-215- 14: franchezza n'
beatitudine, grazia spirituale). dante, vita nuova, 11-3 (41)
, 2-93: per questa ti rallegri [dante] / povera patria tua s'unqua
. ant. saluto, convenevole. dante, vita nuova, 3-2 (12)
guitton saluti e mes- ser cino e dante. -nel congedo di una canzone
; / inchinala e saluta dolzemente. dante, xviii-2: sonetto, se meuccio t'
pare che cominci suo exordio. fiore [dante], i-62-14: ancor convien che
beatificare; allietare spiritual- mente. dante, vita nuova, 33-8 (139)
alto e sonoro quello special suono che dante udì in malebolge, usato a vaga salutazione
disgrazia, da un infortunio. dante, conv., iii-xi-16: non era
di una nazione oppressa e divisa. dante, infi, 1-106: di quella umile
è per saggiar, nonn ha salute. dante, xxxvii-45: lo qual [sale
di condizioni che la permettono). dante, par., 8-102: non pur
lute ed a vita eterna. dante, purg., 30-137: tanto giù
. landino, vii: fu generato dante nostro poeta nell'anno della salute m
nella piena visione di dio. dante, par., 14-84: vidimi translato
dell'azione divina sul creato. dante, par., 28-67: maggior bontà
/ cne propriamente n'aviàn conoscenza. dante, vita nuova, 11-1 (40)
di elevazione morale e spirituale. dante, vita nuova, 3-4 (12)
-nella figura etimologica salutare salute. dante, vita nuova, 11-2 (41)
in quanto beatificante e salvifica. dante, vita nuova, 31-10 (129)
questa damigella di scalot. fiore [dante], i-14-12: ancor ti manda
-per estens. manifestazione di accoglienza. dante, par., 30-53: sempre l'
epistolari o in formule dedicatorie. dante, vita nuova, 3-10 (15)
compiuto (un viaggio). dante, conv., iv-iv-5: sì come
un'impresa difficoltosa o impegnativa. dante, conv., ii-i-i: entro in
, un'espressione verbale). dante, in /, 4-98: da ch'
da se medesimo uno vapore salutifero e dante sanità a'corpi. ariosto, 1-iv-400
quando v'encontro, m'ancide. dante, vita nuova, 18-4 (69)
, / chiara stella d'oriente. dante, par., 5-78: avete il
basti a vostro salvamento. fiore [dante], i-96-9: il salvamento vien
riparare da un fenomeno fisico dannoso. dante, inf, 15-3: ora cen porta
eterna (dio). fiore [dante], i-96-8: l'undicimilia vergini beate
sopra l'altre cose del mondo. dante, conv., ii-vm-4: con
-ripararsi da colpi o percosse. dante, purg., 32-19: come sotto
cui servire mi credea salvare. fiore [dante], i-60-14: né d'amar
ha trovato: briga de perseverare. dante, inf, 4-63: vo'che sappi
suo proprio e non d'altrui. dante, conv., iv-xxm-10: ottimamente
per noi pendesti en sullo legno. dante, conv., iv-xvii-io: maria.
/ porà aver salvazione in voi sperando. dante, inf, 2-30: andowi poi
la prèdico tutt'i giorni: ma è dante, petrarca, boccaccio: fuor dei
cui inizia tale antifona; cfr. dante, purg., 7-82: 'salve regina'
dico scortesia, né fiore [dante], i-189-8: po'bullirà ramerin e
, offra al persone et in avere. dante, inf, 21-125: cercate intorno le
. salvezza spirituale. fiore [dante], 1-88-6: alcuna volta per lo
fare salvo di tutti gli impedimenti. dante, conv., ii-xv-4: veramente in
: temendosi questo, la donna di dante, la qual fu chiamata madonna gemma,
cose più care e con iscritture di dante, e fattigli porre in salvo luogo.
, son de gran cor presto. dante, conv., i-ii-n: né consentire
salvo che non domandi tua scampa. dante, vita nuova, 5-4 (20)
dopo un'espressione negativa). dante, conv., iii-xv-19: l'ultimo
so come degnamente lodare questo pensiero di dante, salvo dicendo che esso è adeguato
: invece, però, ma. dante, vita nuova, 9-4 (35)
tu se'samaritano e se'indemoniato? dante, pure., 21-3: la sete
ché vizio infermo non pò veder luce. dante, in /, 11-91: o
voi amando la mente mi sana. dante, conv., ii-xu-2: dopo
ristabilito in salute, risanato. dante, vita nuova, 23-16 (99)
, di un turbamento interiore. dante, purg., 25-30: ecco qui
è colui che fece la legge. dante, conv., ii-v-4: la prima
sanctus dominus deus sabaoth-, cfr. dante, par., 7-1: « osanna
crede cotanto male -e sì cattivo? dante, 46-45: allor mi surgon ne la
: il flege- tonte stesso. dante, inf, 12-47: s'approccia /
tagli o ferite. fiore [dante], i-2-2: sentendomi ismagato malamente
amor sì venne a me presente. dante, inf, 9-38: in un punto
ch'è escito del mio lato. dante, par., 31-3: in forma
'l figlio morto. fiore, [dante], i-97-5: chi della pelle del
sangue. -in similitudini. dante, inf, 17-62: procedendo di mio
vigore giovanile; pienezza di vita. dante, conv., iv-xxviii-16: che dice
e intenso ad amare; istinto. dante, purg., 14-82: fu il
buona fine con la santa contrizione. dante, infi, 24-129: dilli che
nel martirio per la fede. dante, par., 29-21: ancor questo
cura / eh 'el sangue lor richiede. dante, inf, 7-80: a li
metafisica. -di personificazioni. dante, 47-64: larghezza e temperanza e l'
come innati. e e dante, conv., iv-iv-10: più dolce
concreto: discendente, rampollo. dante, purg., 6-101: o alberto
di vita e morte dei sudditi. dante, inf, 12-105: e'son tiranni
di sangue: commettere molti omicidi. dante, inf, 25-27: questi è caco
a ogni passo la buona lettura di dante e altri ottimi, che si va facendo
il sangue: sconvolgere profondamente. dante, inf, 24-84: mi fu la
sangue: essere bramoso di uccidere. dante, purg., 12-57: mostrava la
sangue: scatenare la guerra civile. dante, inf, 6-65: dopo lunga tencione
-con riferimento al colore stesso. dante, vita nuova, 2-3 (7)
tutto intorno la stupidità sua lazzarona dante, vita nuova, 39-1 (152)
bettinelli non si consente di capire criticamente dante; egli vive all'interno di un
rapini, iii-270: il poema di dante è poema teologico ma tradotto in idioma stellare
-per metonimia: sangue. dante, inf, 5-90: o animai grazioso
imbrattare di sangue; insanguinare. dante, purg., 5-99: a piè
, / non abiando alcum vigor. dante, inf, 13-132: menommi al
una vena di sanguinità con pietà discenda? dante, vita nuova, 32-1 (133
-con riferimento a cadaveri. dante, inf, 27-44: la terra che
sangue, irrorato da molto sangue. dante, conv., iii-ix-13: per essere
di sangue; commisto a sangue. dante, inf, 34-54: con sei occhi
si è reso colpevole di omicidi. dante, purg., 14-64: vende la
co li filosofi e lor seguitanti. dante, conv., iv-xxv-12: allora
equilibrio psichico e del comportamento. dante, conv., iv-xv-17: in colui
). - anche sostant. dante, conv., iv-v-13: chi dirà
corpo è deventato sano. fiore [dante], 1-67-7: se. ttua donna
braccia, sana, al me'disire. dante, vita nuova, 23-3 (05
a non san gusto dolcissimo senbra amaro. dante, conv., iii-vm-14: queste
gran dittato / sarebbe a ricontare. dante, conv., iv-xv-11: lo
non gli è sano. fiore [dante], i-56-6: per fuggire da terra
di dio e è sano dell'anima. dante, par., 31-89: la
-con riferimento a collettività. dante, par., 31-39: io,
/ lo giusto amore e. sanno. dante, purg., 27-140: non
lacerazioni o incrinature; integro. dante, infi, 21-9: quale ne l'
, di caldo o di molle. dante, conv., iv-xi-8: io vidi
, elegantissime del villani, del padre dante, del petrarca, di fazio degli
, ii-34: imaginai... che dante nella santificazione del sabato,..
gemma di manetto donati, moglie di dante, fosse una santippe, ma chi
/ per k'el mundu fo salvato. dante, par., 26-60: un
che me s'è sì encarato? dante, purg., 7-34: quivi sto
quanto rivelatrice della verità cristiana. dante, purg., 19-26: ancor non
volse mandare / a vergene maria. dante, purg., 9-109: sovra
-pronunciato da un angelo. dante, inf, 9-105: « o cacciati
-santo monte: nella 'commedia'di dante, il monte del purgatorio.
, il monte del purgatorio. dante, purg., 28-12: le fronde
che sono e che esser potessono. dante, purg., 13-51: ùdia gridar
note se scaldav'a le prone. dante, vita nuova, 40-7 (156)
petro di roma e ruppe il crocifixo. dante, inf, 19-17: io vidi
per indicare un ordine monastico. dante, par., 29-124: di questo
e dimorava a san giorgio oltr'arno. dante, inf, 13-133: « o
indicare metonimicamente la città stessa. dante, inf, 21-38: o malebranche,
, / serai traslato con santa gente. dante, par., 16-35: mia
dopo la purificazione nel purgatorio. dante, purg., 6-27: come libero
assunto dagli eletti alla resurrezione). dante, par., 14-43: come la
statuti, le suoi santissime verba. dante, purg., 19-136: se
uffizio: v. uffizio. dante, conv., ii-v-5: la sua
trasportavano le tavole della legge. dante, purg., 10-56: era intagliato
in quanto derivante dall'ispirazione divina. dante, purg., 1-8: qui la
-terra santa: v. terrasanta. dante, inf, 2-23: ch'e'fu
servidore / de la santa cruci. dante, inf, 31-17: dopo la dolorosa
: l'uomo santo è tutto pacifico. dante, par., 10-94: io
un comportamento, un proposito). dante, par., 11-78: francesco e
santo le disiderò anche d'avere. dante, conv., iv-xxiv-15: dice
. -consacrato da dio. dante, purg., 33-60: aggi a
co'santi in chiesa e co'dante, inf, 22-15: ma ne la
ernari, 3-254: come dice il nostro dante? nella chiesa coi -per estens. cortigiano
conformità. il decamerone..., dante e messer francesco sono l'alcorano;
- anche: sacrario. fiore [dante], 223-12: in su'pilastri una
dell'inferno. pascoli, ii-1682: dante legge su una porta una scritta di
è mutolo e non può parlare. dante par., 8-137: perché sappi che
idio il cuor delli uomini conosce. dante, vita nuova, 18-1 (68)
per sapere la bontà del destriere. dante, purg., 14-74: lo dir
/ si mette fin amore in obbrianza. dante, inf, 10-113: s'i'
già molte volte letta nella bibbia. dante, inf, 7-3: « pape
studiato, e sa oggimai convenevolmente. dante, conv., i-i-i: sì
più degli altri vicini a dio. dante, par., 28-72: costui che
-unito col compì, diretto. dante, inf., 27-76: li accorgimenti
-anche con riferimento a personificazioni. dante, purg., 30-2: il settentrion
compì, di limitazione). dante, purg., 16-47: lombardo fui
ne serve a deo ni a mo. dante, purg., n-139: scuro
e perplessità riguardo al futuro. dante, purg., 2-132: così vid'
alcuno impedimento a fi nostri ragionamenti? dante, purg., 30-75: come
allor disia 'l me'cor drudo avere. dante, inf, 33-129: sap- pie
c'a me non è en piacire. dante, inf., 27-104: lo
. completiva o anche sospensiva. dante, par., 6-140: se 'l
che molto lo so ben fare. dante, inf, 1-10: io non so
forte agrume': locuzione tolta da dante, paradiso, xvii, 117: 'a
-essere avveduto, previdente, prudente. dante, purg., 3-78: perder tempo
se vide / così granne filosofia. dante, par., 10-113: entro v'
/ che farai, oi saper mio? dante, inf, 7-73: colui lo
troppo di tenpo e di savere. dante, conv., ii-x-7: poi dice
in donna che savere? amico di dante, xxxv-ii-771: là 'nd'io ne rendo
/ a vui lo mando per determinare. dante da maiano, i2oa- 2:
filosofia dello spirito. -sostant. dante, conv., iii-xi-4: dinanzi da
delle cose sì come elle sono. dante, par., 11-38: l'un
et opera ad avere intera sapiènzia. dante, conv., iii-xi-8: acciò che
tu dibie esser omo. fiore [dante], i-190-5: medea, in cui
della sapienza: pallade ovvero minerva. dante, conv., ii-rv-6: pallade,
allo spirito santo la ontade? dante, conv., ii-v-8: puotesi contemplare
soprannaturali infusi dallo spirito santo. dante, conv., iv-xxi-12: secondo che
possiamo più ignorare, sta il letterato [dante] che scopre e sfrutta le possibilità
adularlo. girolamo leopardi, 2-15: dante per voler dar tanto sapone / a
mezzo segue ha gioi'più saporose. dante, pare., 20-117: crasso,
/ sì come lo comincio primamente. dante, purg., 30-81: così la
/ ne la sua gran compiacenza. dante, purg., 16-91: di picciolbene
d'interesse, attrattiva, stimolo. dante, conv., i-i-18: l'una
, i-9-14: con tutta quella battaglia dante si rimase in piedi saldo e gagliardo
/ dolce e bello e delectoso. dante, purg., 22-149: lo secol
ne crede mai l'uomo partire. dante da maiano, 20: la fina
mio verso e il 'naturai vasello'di dante, 'purgatorio'xxv, 45: e
(una verità di fede). dante, conv., iv-xvn-12: potrebbe alcuno
-presente ai sensi o alla coscienza. dante, purg., 12-128: allor fec'
., 'l busco, la trave! dante, purg., 16-8: la scorta
uali fanno i mangiari a vendere. dante, conv., ii-vm-9: fitti
, fotti il saraménto. fiore [dante], i-219-9: per far le saramenta
un argomento complicato e controverso. dante, conv., iv-vn-4: oh com'
d'una sarda ch'era molto bella. dante, inf, 26-104: l'un
sì guardare / che tengan al girare. dante, inf, 21-14: altri fa
l'anima alla vita eterna. dante, inf, 27-81: mi vidi giunto
si fanno con mani e con piedi. dante, inf., 15-21: sì vèr
cruna. 3. prov. dante, par., 32-140: ma perché
con una fionda. fiore [dante], i-63-13: se vedessi sasso /
pietra affiorante dal terreno; roccia. dante, inf, 30-11: atamante..
-per estens. grotta. dante, inf., 25-26: questi è
che 'n vivo sasso -sua sementa face. dante, inf, 18-34: di qua
2. masso, macigno. dante, purg., 11-52: s'io
passaggio da una bolgia all'altra. dante, inf, 23-134: s'appressa un
per no venir m otrui man. dante, par., 11-106: nel crudo
purgatorio nella 'commedia'dantesca. dante, purg., 3-57: mentre ch'
o da altre figure mitologiche. dante, purg, 14-139: io sono aglauro
controverso significato, con cui pluto accoglie dante e virgilio nell 'inferno dantesco (cfr.
cfr. anche pape). dante, inf, 7-1: « pape satàn
m'induri nell'orgoglio, vecchio peccato di dante e mio. b. croce
del menzini, dell'alfieri. dante, conv., iv-xxix-5: a la
liburnio, 3-6: oltre che sovente [dante] punge diverse schiatte d'italia,
satirici bersaglio. foscolo, ix-1-286: dante fuggiva dalla vendetta d'un tremendo tiranno irritato
. - anche con uso appositivo. dante, conv., iv-xxix-4: awegna che
si potrà satollare del tuo sangue. dante, conv., i-xm-12: questo sarà
vergogna sofferire, ed eo onore aspettare. dante, purg., 24-122: «
lieto, contento della propria condizione. dante, par., 2-12: voialtri pochi
piccoletta la quale è chiamata saturno. dante, conv., ii- iii-7:
fa'saviamente e guarda il fine. dante, conv., iv-xxvu-17: avendo per
si mosse a misericordia. fiore [dante], i-164-8: guardati che.
fa cosa che se ne penta ». dante, xlvii-106: camera di perdon savio
stati / per femine sono rimasi ingannati. dante, par., 5-71: efigèma
. ottimo, i-41: quando [dante] dice il savio, non dicendo
sole, che perderebbe lo vedere. dante, inf, 2-36: se del
trampali che iddio fosse o no. dante, conv., iv-i-i: amore,
convito. -severino boezio. dante, conv., iv-xni-12: dice lo
savi con tuto 'l suo saver. dante, conv., ill-xi-4: dinanzi da
corte, non vendeva, ma donava. dante, conv., iv-xxvii-5: non
per suo ingegno liberare. fiore [dante], i-101-2: ciascun uon ch'avesse
e spreg. saviétto. fiore [dante], i-140-5: usanza me n'à
che deano saziamente, e noi fanno. dante, conv., iv-xn-5: promettono
con eterne forze. della cui abon- dante copia né con troppo aperta mano, né
riferimento alle beatitudini evangeliche). dante, purg., 33-138: s'io
sazia e accontenta. -assol. dante, purg., 31-129: piena di
appagare l'avidità, l'ingordigia. dante, conv., iv-xii-6: in nullo
18. completare come misura lineare. dante, purg., 14-18: per mezza
, né la lingua di saporare. dante, par., 31-105: qual è
. acquietarsi, sciogliendo un dubbio. dante, par., 5-120: o bene
». -con metonimia. dante, par., 4-124: io veggio
la sete (una persona). dante, purg., 24-33: vidi messer
sono i più ammirati nei secoli, da dante con beatrice e dal petrarca con laura
anche illecito. p p dante, inf, 19-55: se'tu già
di sapere, in una richiesta. dante, inf., 8-56: « maestro
(una brama dei sensi). dante, purg., 26-61: la vostra
ha detto (la voce). dante, inf, 18-136: quinci sian le
intelletto, la curiosità intellettuale). dante, purg., 20-v contra miglior voler
qualcuno o di qualcosa). dante, infi, 25-89: lo trafitto 'l
un soggetto collettivo). amico di dante, xxxv-ii-757: quei ch'è 'n mare
quello sbaglio, che alcuni appiccano a dante, d'aver fatto del greco 'ta entoma'
mirro. io non credo sbalestrare dicendo dante averlo usato per imbalsimare, condire di
. de sanctis, ii-339: dove [dante] pensare che per suo consiglio guido
natia. -sostant. dante, liii-71: questa sbandeggiata di tua corte
genesi, 3, 23-24). dante, par., 7-37: or drizza
lo sbandito. fa-pini, iii-137: dante è, nella realtà temporale, un povero
, 7-iii-127: è fuor di dubbio che dante e alcuni pochi vecchi, i quali
dall'angelo nel purgatorio, intoppatesi in dante e virgilio, loro domandarono la strada
anche, per incuterlo). dante, inf, 8-66: quivi il lasciammo
convien passare e rompere ogni sbarro. dante, purg., 33-42: io veggio
ancor ed energica e feroce in bocca di dante, dovrà ella farsi così sbiadata ed
: orrore, raccapriccio. dante, vita nuova, 35-1 (141)
landino, 16: dimostra... dante sbigottirsi a tanta impresa alla quale giudica
. e andòne in una foresta. dante, inf, 8-122: tu, perch'
sovente fra me lo mal mio. dante, inf., 28-100: oh quanto
quelli di persia assaliti e sconfitti. dante, xlvtii-9: ciascuna par dolente e
proprie forze. f f dante, vita nuova, 7-1 (23)
tarconte, un trecentista de'tempi di dante. = frequent. di sbordellare
a sbrogliare un po'le lezioni su dante e non dispero di giungere alla dodicesima
bene dal citare i numerosi versi di dante, in cui il fiero ghibellino propugna che
ansimare, respirare rumorosamente. dante, inf, 18-104 [var.]
la prima volta la 'divina commedia'di dante, questa divinizzazione del dominio cesareo,
cacciassero de'confini delle loro terre. dante, inf., 29-82: sì traevan
rinsecchita per l'eccessiva magrezza. dante, purg., 23-49: « deh
scabiosi. bembo, iii-138: il vostro dante, giuliano, quando volle far comperazione
4. dimin. scaccatuzzo. dante, lxxiii-5: quando tu ti vestisti d'
e isgrida i barattieri. fiore [dante], i-171-3: s'e'viene alcuno
allontanare con la forza qualcuno. dante, inf, 18-81: del vecchio ponte
esilio, bandito, espulso. dante, inf, 28-97: questi, scacciato
lascio- rono per morto. fiore [dante], i-03-1: s'a scacchi o
e ottenendo un numero immenso). dante, par., 28-93: l'incendio
poi del doppiar degli scacchi (che dante trovò al bisogno, la più bella
tal che sempre sta dolente. fiore [dante], i-84-4: al die d'
iii-10-178: negli ultimi anni che dante passò in patria lo scadimento della
accusa avviene la discolpa. dante, inf., 32-69: sappi ch'
ferrara, 115: s'a lezzer dante mai caso m accaggia / dov'egli scrive
une sulle altre; squama. dante, inf, 29-82: sì traevan giù
basa mento. dante, purg., 12-115: già montavam
villani, 1-478: dice... dante che, avendo eglino visto tramontare il
(nell'espressione fare scala). dante, purg., 3-50: tra lerice
con le cornici simili a gradini. dante, inf, 24-55: più lunga scala
-i cieli del paradiso dantesco. dante, par., 10-86: quando /
notevoli, baratri, asperità. dante, inf., 17-82: trova'il
aiuto e ospitalità fuori della patria. dante, par., 17-60: tu proverai
o della perfezione spirituale. dante, purg., 21-77: ornai veggio
scalda, al fuoco mi ricento. dante, xliii-16: levasi de la rena d'
. - anche assol. fiore (dante], i-219-7: l'te dico ben
dante, par., 4-120: « o
amore, di desiderio. fiore [dante], i-15-14: fate che. lla
lle scaldi un poco il core. dante, par., 3-1: quel sol
-ispirare un vivo affetto verso qualcuno. dante, purg., 21-134: or puoi
riferimento all'ispirazione poetica). dante, purg., 21-05: al mio
divenire caldo o più caldo. dante, inf, 29-74: io vidi due
celare, tanto è granne 'l dolzore. dante, purg., 28-44: deh,
(sostanze, cibi). dante, inf, 17-110: icaro misero le
all'officiante di raggiungere il tabernacolo. dante, purg., 12-104: come a
offerto dalle naturali sporgenze delle rocce. dante, inf, 26-13: noi ci partimmo
ciascuno dei gradi dei beati. dante, par., 32-21: dal settimo
'commedia'dantesca). dante, purg., 15-36: poi giunti
che li altri eretto ». chiose sopra dante, 1-375: fingie l'altore
la superbia e. h'anvidia. dante, par., 21-29: di color
o mobile; scala a pioli. dante, purg., 21-48: per che
rosacei a ombrella. fiore [dante], i-53-11: se. ttu non
: viddi una porta, cioè io, dante, quando fui approssimato; e tre
pare che al reale così arditamente scalpellato da dante in poi la poesia italiana non ci
ant. calpestare, percorrere. dante, lxxii-5: non credi tu, perch'
del cielo e sì li si mangiarono. dante, inf, 14-34: fi provide
per virgilio e la sensualità significata per dante... passa sopra loro per eccellenzia
incerte o pericolose; smaliziare. dante, purg., 26-3: spesso il
naturali speculazioni. pascoli, ii-595: dante... per la sua finzione di
nell'indigenza. detto d'amore [dante], i-353: di ciò ch'i'
morale). detto d'amore [dante], i-353: di ciò ch'i'
imitarono). -anche sostant. dante, par., 11-80: il venerabile
casa richiede sì procuri d'andare. dante, par., 12-131: illuminato e
, dalle unghie di qualcuno). dante, xliv-22: la sua bellezza ha più
i cani. carducci, iii-27-34: dante! dalla filosofia e dalla politica di lui
però la speranza dello scampo loro. dante, inf, 22-3: io vidi già
e letter. zanna di animale. dante, inf, 33-35: in picciol corso
, / merzé vi domandai. fiore [dante], 1-207-13: lo schifo
sbalordirla con le tue opinioni intorno a dante, con le mie teoriche su la moralità
così spesso nel suo 'galateo'avesse ripreso dante, discorse in sì fatta guisa. massaia
per spegnere scandolo e stare in pace. dante, inf, 28-35: tutti li
in salita; scalare un dirupo. dante, par., 8-97: lo ben
quale tu scandi', cioè tu, dante, monti. fr. colonna, 3-27
turbamento delle coscienze. chiose sopra dante, 1-235: trattato l'altore di scando-
, il grado di beatitudine). dante, inf., 2-112: al mondo
cieli rendon dolce e perfetta armonia. dante, par., 30-131: vedi nostra
lo scanno e seggia di maria [dante] colloca quello di èva, di
e il riconoscimento relativo). dante, par., 16-27: ditemi de
scapigliata e sciuta, forte lamentando. dante, vita nuova, 23-5 (96)
perdé di quell'ideale che al tempo di dante si ri- flettea sin nella forma sensibile
anche sostant. cesari, ii-437: dante scappa tratto tratto in questi suoi trovati
nei quali scapuccia dentro qualche verso di dante, storpiato. -giungere casualmente in
. ittiol. region. scardola. dante, inf, 29-83: sì traevan giù
di pietre o di terra franata. dante, inf, 12-28: così prendemmo via
fastidiosi; tranquillato dalle passioni. dante, purg., 26-71: poi che
poetico). salvim, 41-229: dante somiglia omero, e il boccaccio altresì
raffinata. detto d'amore [dante], 2-437: nove scarpette e calze
né due gonele né verga. fiore [dante], i-129-13: i mano
tignone. -scroto. fiore [dante], i-230-3: e. lla scarsella
); corto, breve. dante, purg., 10-13: questo fece
conveniente, regolare o auspicabile. dante, par., 15-78: il sol
/ la notte e la dia. dante, purg., 14-80: da che
un furono scavallati e scompigliati, era dante. gran cielo. -
peggiori istinti degli ascoltatori. dante, xxx-50: e'parlan con vocaboli eccellenti
lo svolgimento di un'attività. dante, inf, 14-100: rea la scelse
di chi la scelta è compiuta. dante, in /, 13-97: quando si
cui la scelta è compiuta. dante, par., 27-102: le parti
foglie. - anche al figur. dante, purg., 1-134: quivi mi
un'indole profondamente malvagia. dante, inf, 20-29: qui vive la
. -rendere incavato un monte. dante, purg., 7-66: m'accorsi
da una persona la sua mente. dante, par., 30-27: lo rimembrar
di vita. f f dante, xlvi-23: ahi angosciosa e dispietata lima
e debile, onde la fa peccare. dante, par., 4-21: se
mare). - anche sostant. dante, infi, 12-128: da questa parte
-ridursi (una porzione). dante, purg., 15-50: perché s'
io. separarsi, dividersi. dante, infi., 4-148: la sesta
quattro da una parte e virgilio con dante se n'andaron dall'altra.
anche la sua entità numerica). dante, purg., 32-79: pietro e
del fiore (una pianta). dante, par., 16-145: quella pietra
cavato (l'occhio). dante, purg., 22-46: quanti risurgeran
(una parte del corpo). dante, purg., 23-23: ne li
il fianco di un monte). dante, inf, 17-36: quando noi a
. -incavato, avvallato. dante, purg., 7-65: m'accorsi
buio (un luogo). dante, par., 31-126: come quivi
cui era guidato o accompagnato. dante, pure., 30-49: virgilio n'
-soddisfatto (un desiderio). dante, purg., 26-91: farotti ben
quanto è necessario, auspicabile. dante, purg., 17-85: l'amor
il periodo dell'espiazione). dante, purg., 13-126: ancor non
, umile (un pensiero). dante, purg., 12-9: dritto sì
16. fase calante della luna. dante, purg., 10-14: questo fece
, lacunosità (nella conoscenza). dante, par., 20-136: noi,
o goffo, maldestro. fiore [dante], i-157-11: agli uomini lascian far
io non crederò mai che di bocca di dante fossero uscite cotali scempiezze. caro,
carneficina, massacro, strage. dante, inf, 10-85: lo strazio e
sul corpo con sevizie e mutilazioni. dante, purg., 12-55: mostrava la
a doppio o duplice). dante, purg., 16-55: io scoppio
(una parte del corpo). dante, in /, 25-126: l'un
dita, a mani nude. dante, purg., 12-133: con le
sempliciotto. - anche sostant. dante, par., 17-62: quel che
sopraelevata. { { dante, in /, 13-43: io non
dei beati nel paradiso dantesco. dante, par., 21-31: vidi anche
la triste condizione dell'esule. dante, inf., n-10: lo nostro
pervenire a un girone più basso. dante, inf, 7-16: così scendemmo ne
, una creatura angelica). dante, purg., 1-53: da me
-precipitare dal cielo (lucifero). dante, purg., 12-27: vedea colui
dono de grazia m'ha miso. dante, purg., 1-68: de l'
-per estens.: morire. dante, par., 26-133: pria ch'
uccello, un insetto). dante, purg., 32-125: poscia,
montagne verso la pianura). dante, par., 6-70: da indi
fulmine). f f dante, purg., 32-109: non scese
d'acqua, la lava). dante, par., 1-138: non dèi
corpo (il sangue). dante, purg., 25-43: ancor digesto
altra parte del cielo non scendesse. dante, 1-ii-637: non è colpa del sol
un paese, ecc.). dante, infi., 24-40: malebolge in
parte discendente di una curva). dante, conv., iv-xxiv-4: sì come
scesa / de la mia reclusione. dante, par., 26-26: per filosofici
stirpe, trarre le proprie origini. dante, 1-ii-424: né voglion che vii uom
in pendenza, una scala. dante, inf, 12-1: era lo loco
sciemendo da falso e ben da male? dante, conv., iv- vi-8:
, capire; riuscire a intendere. dante, inf, 15-87: ché 'n la
ant. indicare, mostrare qualcuno. dante, purg., 26-115 [var.
; estirpare le erbacce. dante, inf., 13-35: da che
terreno in pendenza; discesa. dante, inf, 12-10: qual è quella
l'inferno'ogni sua iscesa [di dante] è stata a mano sinistra, cioè
che rappresenta la vita umana). dante, conv., iv-xxiv-3: se 'l
tra l'ariosto, il petrarca e dante, i quali si scevrano l'un
stare sceveri l'uno sanza l'altro. dante, par., 16-13: beatrice
-ramo spezzato.?? dante, inf, 13-43: della scheggia rotta
, macigno irregolare e spigoloso. dante, inf., 18-71: divenimmo /
copertura di tetti; assicella. dante, purg., 26-87: colei /
della superficie di un oggetto. dante, lxii-13: a primi, petra,
regole della virtù e della morale. dante, par., 11-137: in parte
masso ricco di asperità, rupe. dante, inf, 21-60: lo buon maestro
roccia, scoglio di notevoli proporzioni. dante, inf, 21-89: o tu che
testi o del petrarca o di dante, sarebbero, se raccolte, le cose
impietosa o, anche, ostile. dante, xlvt-58: così vedess'io lui fender
li migliori scherani del mondo. chiose sopra dante, i-99: alla guardia di quel
da una luce troppo intensa. dante, purg., 15-26: « che
di rendere sopportabile un dolore fisico. dante, purg., 6-151: se ben
tanto vostra ferezza mi discaccia. fiore [dante], i-209-13: vergogna sapea sì
aggredire. nardi, ii-216: sentendosi dante fento e perdere assai del sangue,
schifare, dal quale né il divino dante, per altro mirabilissimo, s'è potuto
vista; copertura, riparo. dante, in /, 6-20: urlar li
; argine contro le piene. dante, inf., 15-6: quali fiamminghi
seduzione amorosa, ah'innamoramento. dante, liii-73: questa sbandeggiata di tua corte
schermo, che alludono alla donna di cui dante, nella 'vita nuova', finge di
amore vero per beatrice). dante, vita nuova, 5-3 (20)
belle donne de la cittade'nel serventese che dante compose 'specialmente'in onore della gentile donna
eran di moda fin da'tempi di dante e boccaccio. bersezio, 87: la
coll'armi. -impedimento. dante, inf, 21-81: « credi tu
movimento, a un processo. dante, purg., 10-126: non v'
non meglio fece schermo che si facesse dante alle offese della rima. lifipi,
le proprie colpe su altri. dante, inf, 13-134: « o iacopo
schimito / e da'iudei fortemente colpito. dante, conv.. i-xii-i: se
lomazzi, 178: cupido del petrarca e dante, / servi sol di parole e
ché solo v'ingegnate me schernire. dante, infi, 23-14: io pensava
, un'opinione). amico di dante, xxxv-ii-752: mia buona fé m'have
anzi alli schernitori tuoi non dare orecchie. dante, conv., iv-xxv-2: li
nostro. -di animali. dante, xlvi-71: s'io avessi le belle
riferimento al moto degli astri. dante, purg., 15-3: quanto tra
uno scherzo da prete! » disse dante. p. solari [« omnibus »
schiamazzando. -ridere sguaiatamente. dante, conv., iii-vm-12: ne comanda
muzio, 1-103: se pur una volta dante fatto avesse menzione di lingua fiorentina,
313: io... indussi [dante] a schiantare un ramuscello
, una pianta; stroncare. dante, inf, 9-70: non altrimenti fatto
, abbatte le fronde e i fiori. dante, inf., 13-33: colsi
- anche in un contesto figur. dante, purg., 20-45: io fui
un'emozione intensissima. amico di dante, xxxv-ii-706: così si parte l'omo
. lla postema loro è moscado? dante, inf, 29-75: io vidi due
, colpa. muzio, 1-80: dante è grande scrittore, ma più grande,
, un astro). dante, inf, 26-26: quante 'l villan
-emanare una luce più intensa. dante, par., 21-91: quell'alma
spiegarsi, chiarire il proprio pensiero. dante, par., 26-23: certo a
-divenuto ancora più fulgido. dante, par., 25-106: vid'io
a richiamare gli ingegni alla conoscenza di dante. sciacquatóio (ant. sciacquatóro
tutti i cazzi del mondo ha stancati. dante, inf, 22-44: acciò che
/ quand'ella sofferìa così gran puzzo! dante, inf, 3-64: questi sciaurati
malato, biancastro, terreo. dante, purg., 19-9: mi venne
. estendersi oltre il dovuto. dante, conv., i-iii-6: la ragione
soprannome (anche sostant.). dante, inf, 25-148: avvegna che li
voga per farlo girar e coetaneo di dante disse: « inistante metti screzio intra meglio
o di un determinato individuo. dante, conv., iv-xm-8: non solamente
filosofica aristotelica e scolastica). dante, conv., iii-ii-15: in questa
render ragione, ma sarebbe sciènzia. dante, conv., ralistico e matematico,
g. villani, iv-10-136: questi [dante] fue grande letterato coesistenza (coordinazione)
(la provvidenza divina). dante, par., 1-126: la provedenza
lasciare uscire la parola dalla bocca. dante, purg., 25-17: scocca /
, segreti, ecc. fiore [dante], i-51-12: quel normando incontanente
quanto / corre tore della morte. dante, purg., 31-16: come balestro
-anche so- stant. fiore [dante], i-225-6: venùs allora già più
pronunciato (una sentenza). dante, inf, 25-96: taccia lucano ornai
sto interrompimento della dimanda di dante rende più inaspettato il terzo scocco dell'
iscogfio andando, / ricever forte danno. dante, inf., 16-135: sì
è costituito l'ottavo cerchio. dante, inf., 18-16: così da
, 249: sotto placide onde sono scogli dante, purg., 2-122: (jhe
forma di supplizio). dante, infi, 6-18: li occhi ha
mondo ad om prò / senz'amore. dante, purg., 31- 96
delle buone lettere. vico, 4-i-930: dante..., se non avesse
distinzioni aristoteliche. pascoli, ii-239: dante è dante e viveva nel trecento, e
. pascoli, ii-239: dante è dante e viveva nel trecento, e il suo
47-40: mi parrebbe che la lettura di dante, letto colle debite cautele di fuggire
, leggere e disputare, meritò [dante] grandissime laude da'valenti uomini. bembo
dei filosofi. monti, xii-6-397: dante espone il sistema de'cielisecondo le opinioni scolastiche
scolatoio d'acque morte, porse a dante una bellissima immagine dell'inferno: che
malessere o anche della morte). dante, inf, 5-131: per più fiate
ritornerà 'n stato di gran bene. dante, vita nuova, 23-24 (104)
per il dolore; sbiancato. dante, cxvt-56: mostra poi la faccia scolorita
6. trovare perdono dei peccati. dante, purg., 24-84: « or
idea chiara e scolpita di quello che dante vide. de sanctis, ii-13: questo
di scommettere2), agg. dante, inf., 27-136: noi passamm'
e discorso il purgatorio, virgiliosi scompagna da dante. -di animali. marino,
fulminò innocenzo iii al tempo stesso di dante con una bolla data l'anno 1313'
iii fu sotterrato un secolo e più innanzi dante. 4. figur. severa
scónzo, scungo, scun- dante, inf, 18-57: 1'fui colui
, ecc.). dante, conv., i-i-17: certi costumi
2. deforme, storpio. dante, inf, 30-85: s'io fossi
; erto, scomodo al passaggio. dante, infi, 19-131: quivi soavemente spuose
landino, 118: essendo tu carico di dante, el quale, avendo corpo,
ant. rifiuto. fiore [dante], i-59-2: se quella cu'richiedi
vederà lo meo servire. fiore [dante], i-43-2: amico, guarda
! -sostant. fiore [dante], i-59-4: se quella cu'richiedi
. 1 te- derla coragio. dante, vita nuova, 18-1 (68)
mi sembra / ciascuna gioia affanno. dante, inf, 8-94: pensa,
virtù ed entri di lor compagnia. dante, lxi-21: ciò non può saper se
foscolo, ix-1-508: la supposizione che dante fidasse nell'efficaciadelle speculazioni e de'calcoli dell'
(la condotta di vita). dante, infi, 7-53: vano pensiero aduni
sua sepoltura. balbo, 1-405: dante nato guelfo, educato guelfo, magistrato guelfo
dannatovi a morte,... dante professava, protestava essere moderato tuttavia.
, il quale era morto lo giorno. dante, lxxiii-31: innamorata se ne va
capo pesante. -sostant. dante, conv., ii-xu-2: dopo alquanto
di disperazione (l'inferno). dante, inf, 8-77: noi pur giugnemmo
giannetti, 1-9: messer luigi dice che dante si smarrì nella selva che lui finge
con quelli di altri). dante, inf, 18-41: mentilo andava,
farla sparire. -mescolarsi. dante, inf., 25-93: elli '1
. giuliani, i-54: quel parlare, dante lo chiamerebbe 'visibile': e per fermo
: aperto, spalancato. dante, inf, 10-52: allor surse a
(un indumento di pelle). dante, par., 15-116: vidi quel
o ai colpi del nemico). dante, purg., 4-35: noi fummo
, non nascosto; chiaramente visibile. dante, par., 22-60: tu,
un gran riso. manzoni, dante, inf, 17-46: per li occhi
ne studia lo sviluppo, suscita in cuore dante, purg., 31-19: come balestro
un sentimento, una creazione artistica). dante, purg., 16-53: io scoppio
scoppio / dentro ad un dubbio, dante, inf., 23-10: come l'
il capo, curvano la fronte / dante ed araldo. gnoli, 1-340: mi
mia lamentanza, perché fosse stata. dante, inf, 12-79: chirón prese uno
alla vista (anche intellettuale). dante, inf., 19-133: indi un
di una sua caratteristica prima ignorata. dante, purg., 19-108: la mia
lo nostro amor, voler tanto scovrire. dante, purg., 28-135: avvegna
una persona, ecc.). dante, cii-19: mai non si scoperse alcuna
carducci, ii-17-150: il ritratto di dante per leonardo aretino è troppo scorcio,
l'uomo il quale è scordato della sua dante. persona, straccurato della sua casa
bene e non paiono chenti sono. dante, inf, 1-9: per trattar
relazione con una prop. subord. dante, purg., 10-120: già scorger
voce. non profonda, alla fama di dante. cavour, ii-150: da ciò
. cavour, ii-150: da ciò dante, inf, 25-148: non poter quei
or più non disiri e brama. dante, purg., 17-18: o imaginativa
artistica, a uno scopo. dante, par., 10-37: è beatrice
gli le gridassero entro il volto. dante, inf, 19-60: tal mi fec'
d'intorno / e mettelo in iscomo. dante, purg., 10-33: io
fra il sagittario e la bilancia. dante, purg., 25-3: ora era
li fa gran male se il fiede. dante, inf, 17-27: nel vano
-in senso generico: correre. dante, purg., 5-42: giunti là
o a comportamenti disdicevoli. amico di dante, xxxv-ii-749: grazie ti rendo, amico
e dove il guardo erra dal sasso di dante ai ricordi delle patrie difese erette da
carducci, ii-7-185: il nome di dante mi porta a fare una scorreria rapida nel
lingua italiana, austera ne'versi di dante,... è maestosa nel
cesari, i-228: quando egli [dante] volle, mostrò che ben sapea
udendo il professore leggere le terzine di dante. bechi, 3-189: che altro
risalii agli antichi, m'intrattenni con dante e co 'l petrarca; e a questi
seguire; guida, accompagnamento. dante, purg., 33-107: più corusco
disposizione delle costellazioni dello zodiaco. dante, purg., 1-21: lo bel
accompagnatore, compagno di viaggio. dante, inf, 12-100: or ci movemmo
francia; indi veduto / altra moda dante, purg., 16-45: non mi
di spada, fendente. fiore [dante], i-212-13: paura si conforta /
la via da seguire. dante, purg., 21-21: « come
acrese. ottimo, ii-61: pregavano dante che a'loro vivi fossero fatti a mente
animale ucciso; scoiare. fiore [dante], i-81-14: mai i. lupo
pietate sì l'ha scortecata. fiore [dante], i-162-4: ciascuna dè aver
visibile allo sguardo, all'osservazione. dante, lxii-8: quanto più ti priego,
, rilevabile (un segno). dante, vita nuova, 22-16 (93)
parlare, di esprimersi). dante, purg., 19-12: lo sguardo
lana ond'elli vestono loro corpi. dante, purg., 32-113: io vidi
poco, lentamente ma inesorabilmente. dante, xlvi-25: ahi angosciosa e dispietata lima
sono di quelle prose che, avrebbe detto dante, rodono a scorza a scorza il
vento, la tempesta). dante, par., 21-12: la bellezza
-squarciare le nubi. dante, purg., 14-135: fuggì come
6. franare, precipitare. dante, inf, 24-42: noi pur venimmo
bufi, 1-465: 'allor fu'io', dante, 'più timido', che prima '
s. v. j: ma dante intende: nello scosciarmi quand'ero a cavallo
o sui fianchi di una cavalcatura. dante, inf, 17-121 [var.]
1-465: 'allor fu'10', dante, più 'timido'che prima, allo 'scoscio'
breve rovescio di pioggia, acquazzone. dante, inf, 27-63: s'i'credesse
. ant. scaricato, deposto. dante, inf, 18-19: in questo luogo
a cui si è accostati. dante, inf, 14-139: ornai è tempo
quasi giurerei che più volte... dante... cercasse, verbali del consiglio
andare mutano il corso mi? dante, cvi-44: servo non di signor,
intra li saggi punto non s'acosta. dante, par., 19-148: o
suo mostrarsi, guizza negli occhi a dante un baleno di luce vermiglia, che
.: il re di scozia. dante, par., 19-122: lì si
colpa, di un peccato. dante, purg., 30-144: alto fato
prestigio e l'autorevolezza per farlo. dante, par., 19-79: or tu
. salvini, 39-v-93: come mai dante, sebbene screditato per rozzo e paragonato
foscolo, ix-1-160: lo screzio privato fra dante e cane della scala probabilmente fu tacito
pazzia letteraria o speculazione mer dante, par., 10-27: messo t'
le 'dette', e però anche in dante si legge 'parea beato per iscritto'. a
su cartelli e oggetti vari. dante, inf, 8-127: sovr'essa vedestù
e qual nasce pur di ragionamento. dante, xxl-16: quel dolce nome, che
un'opera, ecc.). dante, conv., ii-xiv-18: l'altre
scritta di mano di pietro figliuolo di dante e poi posseduta da uno degli amaltei
o artistica, ecc.). dante, purg., 2-48: 'in exitu
a quii segnor che m'ha creato. dante, inf, 3-11: 'lasciate
cioè o per legge romana o peristatuto. dante, conv., iv-ix-5: con ciò
il tenore de tutto lo tuo operato. dante, vita nuova, 39-10 (155
sanson malamente / tradilo una lecciera. dante, inf, 19-54: e1 gridò
-con assoluta e conclamata evidenza. dante, purg., 2-44: da poppa
siano discordanti dalla sentenzia dello scrittore. dante, conv., iv-xn-8: si conviene
, ritenuti direttamente ispirati da dio. dante, par., 29-41: ma questo
mente / la scriptum corno sente. dante, conv., i-ii-i: io,
. regola di un ordine monastico. dante, par., 12-125: non fia
scrigiura sancta si fi molt commendadha. dante, par., 4-43: per questo
primo luogo? cesari, ii-428: dante della scrittura sacra si conoscea molto addentro.
: dal 1304 al 1306, vedemmo dante tranquillo e scrivente,...
cioè per parole propie sanza barbarismo. dante, infi, 24-100: né v si
t'ho scripto valor e potenza. dante, par., 5-85: « non
quelle parole che vo'avete udite. dante, par., 19-8: quel che
, riportare come esempio. fiore [dante], i-no-io: sì difende 'l buon
opere (uno scrittore). dante, inf, 28-12: s'el s'
opera letteraria, teatrale, scientifica. dante, vita nuova, 13-7 (54)
-assol. dante, par., 24-137: a tal
una scomunica. - anche assol. dante, par., 18-130: tu che
1-43: poi gli appresenta e donagli esto dante / ch'a 'stanza sua ho scotto
tratto da un'altra opera. dante, vita nuova, 5-4 (20)
intendimento di scrivere qui. devesse scordare. dante, inf, 2-8: o muse,
rettamente, insegnargli buoni precetti. dante, par., 8-120: « or
neve compatta per quanto già stantia, dante un modico scrocchio sotto i loro passi
stemma degli scrovegni di padova). dante, inf, 17-64: un che d'
passare ad altri pensieri. dante, lxiii-24: ella sa ben che,
, il rumore stesso). dante, inf, 17-119: io sentìa già
a tutte e ciaschedune infrascritte cose. dante, conv., iv-vi-6: al cavaliere
figura o figure, nella cui presenza dante arringò, che l'angiolieri, un
punizioni o tormenti e sofferenze. dante, 46-67: s'io avessi le belle
che percotendo facessonopiù lieve romore. fiore [dante], i-cxxviii-5: alcun presescudo, altro
, o nasconde alla vista. dante, inf., 22-116: lascisi 'l
quel frequente rianonimo, lxxxviii-i-449: per dante ben conducto / voltolarci nel fango
casata o di uno stato. dante, par., 12-53: siede la
ant. accarezzare sensualmente. fiore [dante], i-192-14: solamente a costui ben
]: omero è pittore, dante pittore e scultore. pascoli, i-190:
pittore e scultore. pascoli, i-190: dante, lo scultore d'anime,
che ben conosceva... il dante medievale, concluse il suo noto sonetto
] condusse in iscoltura tutta la passione di dante, conv., ii-xn-7: cominciai ad
sia venuto qui per tenere scola di dante; se così è, e lui con
; se così è, e lui con dante si stia. -senza scuola (
.. / e grande porta scola. dante, purg., 33-85: «
. -conoscenza acquisita. dante, purg., 21-33: io fui
, radoppia suo danaggio. fiore [dante], i-148-2: l'era bella e
anche numerosa; accolta, crocchio. dante, infi, 4-04: così vid'i'
scossero; part. pass. dante, purg., 28-111: in questa
cui tali fenomeni erano attribuiti). dante, inf, 31-107: non fu tremoto
la letizia dall'animo. amico di dante, xxxv-ii-756: deh, che ho detto
il che fatto ci verrà, se oltra dante et il boccaccio e quali altri si
, scribi e farisei, ipocriti. dante, inf, 14-42 [var.]
piuttosto gli vogliamo iscusare che scuotere. dante, par., 1-90: tu stesso
ii-124: buono, buono! questo dante è un focile, che da'vostri nobili
acqua di cui si è madidi. dante, inf, 31-108: non fu tremoto
. - anche sostant. fiore [dante], i-230-7: pe. più volte
come simbolo dell'impero). dante, par., 6-69: antandro e
di rilassatezza morale o intellettuale. dante, purg., 9-40: non altrimenti
diventare agitato (il mare). dante, purg., 20-130: certo non
le secure del ferro per10 fiume giordano. dante, conv., iv-xxvi-13: enea rege
e le pecore e i buoi. dante, inf, 18-65: così parlando il
concetto complesso, di difficile interpretazione. dante, conv., i-i-14: la vivanda
- 'n mezzo scuro, luce rade. dante, infi, 25-13: per tutt'
, annerito. cino, cxxxviii-117-3: dante, i'ho preso l'abito di doglia
al mestieri o dice scuro. dante, pure., 11-139: più non
strano. -privo di efficacia. dante, lxi-30: fate volgere a me li
enfatico). - anche sostant. dante, purg., 14-123: o ugolin
riferimento a una personificazione). dante, par., 11-65: questa [
la fama di una persona). dante, purg., 11-96: credette cimabue
guardi le scure cose della tana. dante, par., 6-85: ciò che
lo scuro mi donò lu- mera. dante, in /, 24-71: io era
! or questo soperchio di gaudio che dante confessa di sé il fa servire di scuro
nulla. guiniforto, 715: dante finge questi peccatori... star conla
odi bella scusa che questa fu! dante, conv., i-xi-n: la seconda
un giovine? -scusuzza. dante, lxxiii-14: io mi pensava di darti
scusato colui che m'uccide a torto. dante, testo letterario). conv.
udire non è iscusato, anzi peggio. dante, par., 4-75: se
una leggerezza o per una trascuratezza. dante, liii-8: chi mi scuserà, s'
mi spiace, lo girò scusando. dante, par., 4-108: a questo
-anche in formule di modestia. dante, in /, 25-143: così vid'
che fece fu altro che per amore. dante, conv., vii-ii-i: comincia
glieri aggio, overo avere voglio ». dante, inf, 30-140: io,
. legittimamente scusato: esonerato, per dante, purg., 15-130: ciò che
nello stile epistolare). amico di dante, xxxv-ii-779: voglio umìl pregar la
sua opera. tolomei, 3-116: dante... nel suo 'convito', ne
studiare e analizzare passi dell'opera di dante; di si danteschi.
entrambe intese come un obbligo morale. dante, purg., 14-29: l'ombra
facti tutti natura in lor grado. dante, inf, 3-50: fama di loro
/ che li minuti servigetti isdegna. dante, purg., 2-31: vedi
: che rifiuta proposte amorose. dante, lxxxviii-3: non piango tanto il non
appare ingiusto, vile o immorale. dante, inf, 8-44: alma sdegnosa /
da rifiutarla o da astenersene. dante, xxiii-5: deh, gentil donne,
, avea più volte diliberato offenderlo. dante, inf, 10-41: com'io al
. g. villani, iv-10-136: dante per lo suo savere fu alquanto presuntuoso
riferimento a una personificazione). dante, vita nuova, 12-14 (50)
mette nel genere nobile il poetar di dante e del petrarca. vi mette le egloghe
del corpo. - anche assol. dante, inf, 22-57: ciriatto, a
notizie che si avevano della vita di dante, io ho aggiunte alcune pagine intiere
vento, lo tempestarei. fiore [dante], i-184-8: con tutto ciò se
ancora più s'egli s'arenegasse. dante, inf, 13-39: ben dovrebb'esser
più no spero valghe ch'elio dice. dante, inf, 6-60: ma dimmi
-se non come non diversamente che. dante, par., 3-44: la nostra
ubriaco. -e neppure. dante, par., 32-54: dentro a
/ cherendovi perdon sed io fallai. dante, inf, 5-124: s'a conoscer
tempo in cui, allorché. dante, inf, 5-30: mugghia come fa
. -fino a quando. dante, purg., 17-63: procacciam di
ancorquegli, / se ti fosser frategli. dante, inf., 10-49: « s'
sed ella è vera, entenderollaa destritto. dante, inf, 2-11: poeta che mi
male agli uomini et alle cittadi. dante, conv., iv-i-8: massimamente in
fosse savio in parlare e in opere. dante, inf, 10-56: dintorno mi
oncastro o carta vleste perdere in me. dante, inf, 13-85: se l'
manicotto! -come augurio. dante, inf, 10-82: se tu mai
, / di tal gioianon è degno. dante, purg, 8-127: io vi giuro
e seguirà la materia di tullio. dante, vita nuova, 0-4 (35)
/ l'amor tenere in seve. dante, conv., i-i-4: la cura
e per zo è chesé tanto rinova. dante, purg., 13-108: con questi
melodramma..., rividi come dante le stelle. 5. dettato
). sare. dante, par., 8-63: per suo
azione, un discorso). dante, vita nuova, 9-9 (36)
bello, e giudicano di omero e di dante. di siena, 1-149:
figur.: defiorare. fiore [dante], i-22-13: perdio, cned e'
nostrano... « quelle provocate da dante, belli, svevo, montale »
insulto); vituperare. fiore [dante], i-25-5: vergogna fortemente lo sgridava
il discorso diretto o indiretto). dante, inf, 32-79: piangendo mi sgridò
. ottimo, ii-196: commenda [dante] lo magisterio e industria di quelli
grida come segnale o come richiamo. dante, xv-i: sonar bracchetti, e cacciatori
palazzeschi, 9-47: dopo avere messo [dante] gl'ignavi asgrufolarsi come altrettanti vermi nel
quelleterzine sguaiate per antiche eleganze de'tempi di dante. manzoni, pr. sp.
-con riferimento a dio. dante, salmo, 3-9: la carne mia
figliola: lussuria è suo vocare. dante, lxix-i: poi che sguardando il cor
usarlo qui, dove quelle anime miravano dante appunto così. carbone, vii-1116:
sudire / e losguardar vostra fazon plagiente. dante, vita nuova, 5-1 (18
par frua, senno la sua sguardata. dante, conv., iii-xm-7: così
capo al piè sòl ora m'assale. dante, inf, 17-61: poi, procedendo
. -contemplazione, visione. dante, purg., 1-28: com'io
della sapienza da parte dell'uomo. dante, conv., iii-xiv-13: lo sguardo
e dotto censor costume onesto / aver dante, inf, 31-35: quando la nebbia
fotografo. -gli occhi. dante, par., 3-128: la vista
i bracchi. cesari, iii-370: qui dante sguinzaglia i bracchi anche questa »
al verbo reggente). dante, inf, 13-105: come l'altre
trovavali l'acqua e la tovaglia. dante, inf, 26-48: dentro dai fuochi
. -in posizione enclitica. dante, inf, 5-11: dico che quando
(anche in posizione enclitica). dante, inf, 7-33: così tornavan per
non si voleano raunare. fiore [dante], i-21-4: dirò come 'lmar s'
: dirò come 'lmar s'andò turbando. dante, par., 4-28: d'i
« e'ti convien morire ». dante, xlv-34: quel pensiero che m'accorcia
-ant. seguito dall'inf. dante, vita nuova, 2-1 (41)
ogni noia. parole de lo spositore. dante, purg., 5-135: ricorditi di
sventura 10 gran sprendor che rende. dante, conv., i-i-7: oh beati
in posizione enclitica rispetto al verbo. dante, par., 3-8: visione apparve
sovenire e sostentare, facciasi. dante, inf, 3-1: per me si
e vavisi per una via molto stretta. dante, inf, 3-95: vuoisi così
. - anche in posizione enclitica. dante, inf, 7-125: quest'inno si
; e sì scampò a quella volta. dante, inf, 17-4: « ecco
-parimenti, ugualmente, altrettanto. dante, inf., 6-105: maestro,
, / xì grandafesta li angei fasiva. dante, inf, 6-79: farinata e 'l
spento, pur convien che mora. dante, inf, 23-99: voi chi siete
volontade dell'uomo e della femmina. dante, inf, 2-5: m'apparecchiavaa sostener
/ ch'amor lo faceprovando gli amanti. dante, purg., 3-85: come le
dio che però m'abbia vinto? dante, par., 19-43: colui che
. o un avv. fiore [dante], i-1-5: que'[amore]
ch'a me parve ch'e'volasse. dante, purg., 1-59: questi non
? » « sì, messere ». dante, conv., aspetta il corbo.
cansì e no si va contrariando. dante, inf, 8-111: io rimagno in
.: la lingua italiana. dante, vita nuova, 25-5 (113)
del volgare di sì si vedrà. dante, inf, 33-80: ahi pisa,
a me quella di- stinzion fatta da dante delle lingue del sì, dell'oi e
preceduto da frase negativa). dante, inf, 19-128: né si stancò
parte dell'iconografia cristiana. dante, conv., iv-xxvi-9: quanto spronare
il sicario. foscolo, ix-1-260: dante... si gloria di rinfacciare delitti
che sua bontà era tutta venuto meno. dante, rime, ix-5: guido,
diano fede a. cciò che dice. dante, par., 2-126: riguarda
che tu li ami siccome te medesimo. dante, inf, 30-20: ecuba trista
. / così avene d'amare. dante, par., 1-49: sì come
poltrone in sembianti a una fontana. dante, purg., 21-7: ea ecco
8. introduce un'interrogativa indiretta. dante, lxi-14: se quella in cui li
-legno di tale pianta. fiore [dante], i-130-5: il su'bordon non
potesser sicuramente la loro fede usare. dante, vita nuova, 12-11 (46)
da le persone -c'hanno intendimento. dante, inf, 21-90: e t duca
ti farò di mala morte morire. dante, par., 5-123: così da
fora porto / di vita e seguranza. dante, conv., iv-xm-12: ciò
tu guardi al biasmo de la gente. dante, xi-3: madonna, quel signor
e i pisani li sicurorono. fiore [dante], i-79-14: amor si cominciò
incorrere in una pena ultraterrena. dante, par., 5-15: tu vuo'
, e sarete sicuri e forti. dante, purg., 5-76: li profondi
e vive ad uscio aperto. dante, conv., iv-xii-8: pongasi mente
quelli [tempi] go dante, infi, 21-81: « credi tu
resta! / ma dirittamente. amico ai dante, xxxv-ii-769: né. nnon con-
-con litote: timoroso, dubitoso. dante, conv., iii-vm-3: temorosamente non
manifesta coraggio (l'atteggiamento). dante, infi., 21-66: poscia passò
tua volontà non è sicura: dante, infi., 16-132: 1'vidi
pubblica di cicerone. cesari, iii-573: dante si sente rifatto un altro, con
eccessivamente baldanzoso o protervo e insolente. dante, purg., 32-148: sicura,
, perentorio (la voce). dante, par., 15-67: la voce
l'occhio, lo sguardo). dante, purg., 31-79: le mie
abbassa per timore o per timidezza. dante, par., 15-15: per li
, nel comportamento, nelle azioni. dante, par., 27-32: come donna
di cielo e senne sicuro d'averli! dante, purg., 13-85: « o
(una strada). dante, purg., 12-99: menocci ove
eterno dura - en l'ultra esmesurato. dante, conv., iv- xm-12:
-destinato a fama imperitura. dante, purg., 14-121: o ugolin
. -immune da corruzione. dante, par., 7-129: io veggio
lode. foscolo, xi-1-145: quando dante cominciò a meditare su l'indole e
misura, una moneta). dante, purg., 12-105: si rompe
ampio muro. cesari, i-406: se dante avesse d'era già esente dal
sicuro: rinfrancarsi, farsi animo. dante, inf, 9-30: ben so 'l
sicuro: ridare coraggio, rinfrancare. dante, par., 26-89: come la
, ov'ha fatica e dolore ». dante, conv., fenoglio,
. -franchezza di linguaggio. dante, purg., 22-20: come amico
porta amure e granne prenne securtate. dante, vita nuova, 14-12 (59)
e a mezo edificoe una torre. dante, conv., iv-vii-6: una
nell'espressione fare siepe). dante, inf, 33-83: ahi pisa,
: assai mi piacerla siffatto legno. dante, inf, 17-82: ornai si scende
dinanzi, ch'i'voglio esser mezzo. dante, purg., 33-5: beatrice
. -espletare un incarico. dante, conv., i-vm-12: acciò che
sé l'anima, 1'esistenza. dante, par., 7-69: ciò che
iniziale (una melodia). dante, par., 23-110: così la
. 15. improntarsi. dante, par., 9-117: or sappi
lettere, plichi, ecc. dante, par., 27-52: non fu
4. figur. stigmate. dante, par., 11-107: nel crudo
-approvazione papale di un ordine religioso. dante, par., 11-93: sua aura
provatevi: non ci riuscirete. perché dante in ciò appunto è grande e grandissimo,
oggetto con efficacia e chiarezza. dante, conv., iii-xi-2: conviensi qui
tu le rivolvi tuttavia signiffichino quella cosa. dante, conv., iii-ii-10: lo
un'azione (una persona). dante, par., 1-70: trasumanar significar
si legge nel libro d'ester. dante, 1-8: disio verace, u'rado
suddette intenzioni. cesari, ii-8: dante vede qui intorno al polo antartico, dove
sue parole e viste significhino allegrezza. dante, par., 9-15: ecco un
moglie! » -assol. dante, purg., 24-54: i'mi
che m'odiano mi vogliono uccidere. dante, conv., ii-xm-22: dice albumasar
espresso in forma allegorica o simbolica. dante, conv., ii-i-6: lo quarto
. llo 'ntendimento di ciascun nome. dante, vita nuova, 40-6 (156)
-discorso figurato. chiose sopra dante, 1-120: in questa terza parte fa
quale noi permette rifrenare da'rei movimenti. dante, lviii-7: in due voleri travagliami
esercitato dalla donna amata sull'amante. dante da maiano, 1-4-n: mi dole e
teneanollo prò rege e prò siniore. dante, inf, 13-75: per le xxxv-ii-335
boccaccio, i-04: non bisogna scusa al dante nel viaggio nell'oltretomba cristiano. signore
tanto pure udii io che tu con la dante, inf, 2-140: or va',
stefano, 222: in la dante, conv., i-vil-n: questo signore
/ dà a mi forga e valor. dante, inf, 2-73: quando sarò
nell'espressione nostro signore). dante, inf., 19-91: deh,
destructi li legami de la impia morte. dante, par., 31-107: segnor
-come appellativo di divinità pagane. dante, vita nuova, 25-9 (114)
ciò ch'aveano guadagnato i figliuoli. dante, conv., ii-x-10: dice salomone
uando il segnor lo batte più cocente. dante, conv., iii-i-8:
/ facesse un'altra schiera. dante, vita nuova, 9-3 (34)
o ve stia servidore! chiaro davanzati, dante, vita nuova, 3-10 (12)
verità considerata sposa dell'anima. dante, conv., iv-ii-17: quando dico
fatto del suono ch'esce di quella. dante, purg., 11-22: quest'
frondi, postesi a sedere, venne dante, vita nuova, 2-7 (8)
un pensiero, una preoccupazione). dante, conv., ii-canzone, 21:
sopra all'altro e volere signoreggiare? dante, par., 9-50: dove
umiltate à messa i'lei corona. dante, conv., il-vn-io: dico che
si stenderebbe. foscolo, ix-1-223: se dante vivendo avesse pubblicato que'versi, non
i loro aversari in ogni modo. dante, par., 8-73: la
. quasi con timore si meraviglieranno. dante, conv., iv-vm- 9
più ch'io non son mio? dante, xxxvii-70: par che si conve-
sua moglie predetta. dante, vita nuova, 27-3 (121)
di un'an re di dante s'è adirato a ritogliere a cane della
e letter. signore suo. dante, infi, 29-77: non vidi già