io co'llui mi dovesse ferire. dante, inf., 26-15: noi ci
tene;... cfr. in dante trasse mee » e idem,
una delle tre erinni. dante, inf., 9-46: questa è
megera dal sinistro canto. chiose sopra dante, 1-72: queste tre, che apparvono
, più inteso, piùgrande. dante [tommaseo]: luce ella nobil [
chi de vertù ben fornito si trova. dante, purg., 26-75: beato
io me- desmo non mi vio. dante, inf., 2-36: se'savio
il quadro la similitudine che pon qui dante, per meglio chiarire il bordone che al
fatica, con minore difficoltà. dante, inf., 14-36: quali alessandro
7. piuttosto, preferibilmente. dante, purg., 16-125: guido da
/ laid'è laidir l'oltraggio. dante, purg., 7-101: ottacchero ebbe
fosse come 'mpria ch'era gioioso. dante, inf., 32-15: oh
, per estensione, per intensità. dante, purg., 31-43: tuttavia,
oscura, errata o incompleta. dante, conv., iii-111-11: per la
, fiore, -mi fate sofrire. dante, inf., 16-18: a costor
citade e per lo male dei malfattori. dante, inf., 1-112: ond'
la morte di meleagro; èfr. dante, purg., 25-22: « 'se
la farina che se ne estrae. dante, conv., iv-xxix-ii: sì come
seconda edizione delle 'opere minori 'di dante. bocchelli, 17-18: la bocca
sf. letter. melodia. dante, par., 14-122: come giga
, con dolcissime e soavi melodie. dante, par., 14-32: quell'uno
pucci, cent., 55-29: o dante mio, che non fu mai stormento
quelli che tengo la mea melodia. dante, purg., 29-22: una melodia
di ciascuno àn merto in sempiterna. dante, lxx-15: questa membranza, amor
ben ch'io presi nel primiero stato. dante, vita nuova, 3-11 (45
, null'altra gioi li membra. dante, vita nuova, 37-7 (ni)
mitologici, a mostri immaginari. dante, inf., 6-24: cerbero,
ch'ogne membro presemi e la mente. dante, conv., iv-xxv-12: l'
di due saette che fan tre ferute. dante, conv., iv- xxvm-17:
a personaggi mitologici o fantastici. dante, inf., 9-39: in un
uomo onesto non mostri suo membro. dante, inf., 25-116: poscia li
al plur. con valore collettivo. dante, purg., 6-147: quante volte
/ di bon saver lo nodo. dante, conv., iv-11-2: la prima
, iii-5-355: la prosa già avvezzata da dante al latino paludamento giovanni boccaccio adornò di
membri di filosofia in una summa brevemente. dante, conv., iii-xi-9: si
ii- 859: le cose che dante nella sua visione vide e udì,
verso, sia manifesto segno che lui [dante] la credessi come e'la scripse
(sia generale sia particolare). dante, xlix-127: disvelato v'ho, donne
ripugnante, spaventevole). dante, conv., iii-111-9: vedemo certo
, una circostanza). dante, conv., iv-xxvii-20: perché più
che far si dovea al corpo di dante una mirabile sepoltura, fecero versi per porre
e alcun de'più memorabili casi di dante. guicciardini, i-259: [i fiorentini
il perticari pose innanzi agli accusatori di dante tratti non meno aspri e pungenti del
l'epiche nuove. -sostant. dante, purg., 23-117: se tu
questo tempo l'abbattimento di lodovico e dante, che fu bella cosa ed azione memorevole
/ memoria, ragione e volontade. dante, vita nuova, 1-1 (3)
come quel dell'asino. chiose sopra dante, 1-269: questo rodea la memoria
che forma oggetto di ricordo. dante, conv., i-vm-12: l'utilitade
fine alla memoria delle tue opere. dante, inf., 13-77: se di
in italia, pareva avere rivendicato a dante il vanto d'ottimo cittadino in tal
conosciuto, stimato e amato. dante, inf., 8-47: quei fu
ricordo, nell'atto del ricordare. dante, purg., 9-15: nell'ora
conferite dopo la morte). dante, conv., iv-xxix-5: in questo
proprie preghiere: pregare per lui. dante, purg., 13-127: ancor non
dimenticare, lasciarli cadere in oblio. dante, purg., 28-128: da questa
degli uditori in poche parole ciò. dante, conv., iv-xix-3: ad
v.]: il tommaseo sapeva dante, orazio e virgilio a memoria. lo
a qualcuno: stargli a cuore. dante, par., 9-126: ella favorì
insegnamento, ammonimento, esempio. dante, salmo, 5-44: ma tu,
frutto afretta di reo savero savora. dante, inf., 17-39: acciò che
. qualità, specie, tipo. dante, inf., 24-83: poi mi
dal ferrante al baiardo / che con dante di motti tegni mene, / che di
, fare andare o venire. dante, vita nuova, 14-1 (60)
servirgli da punto di riferimento. dante, inf., 1-18: poi ch'
l'ammaestrò della fede e battezzollo. dante, purg., 7-47: anime
il canto delle quattro virtù che menarono dante al petto del grifone, sopra il quale
beatrice tenea gli occhi; e però dante a lei era di fronte. carducci
di un cavallo, ecc. dante, inf., 3-86: guai a
e la diritta meni a ragione. dante, inf., 9-83: dal volto
soda. -sostant. chiose sopra dante, 1-497: beatricie comprese ciò ch'egli
11 passo, ecc.). dante, par., 31-47: su per
-far giungere la vista. dante, inf., 9-5: attento si
pugni, calci, ecc. dante, inf., 29-79: ciascun menava
e coloro che la trombetta menano. dante, inf., 29-76: non
intenti a guidare un carro. dante, purg., 4-120: hai ben
suo dimino -e di virtù possente. dante, xxi-22: allor non trarrà sì poco
. -scuotere, agitare. dante, inf., 26-88: lo maggior
porta che ne mena alla vita ». dante, conv., iv-xvn-9: noi
v'è piaciuto aprir lo 'ntendimento. dante, inf., 27-77: le
el poeta: essendo tu carico di dante, el quale, avendo corpo, pesa
peggio e di peggio in pessimo. dante, purg., 30-123: mostrando li
àmi menato -ove tutt'ò contraro. dante, inf., 5-78: tu allor
relazione con una prop. subordinata. dante, inf., 28-46: né morte
le foglie, i rami). dante, conv., iv-xui-n: ben lo
ogni cosa al suo bel fine. dante, conv., i-v-4: quella
lo morire le cocine mal frumiate. dante, vita nuova, 31-8 (100)
mezzi illeciti (un privilegio). dante, par., 27-53: né ch'
in tanta miseria che vanno mendicando. dante, conv., i111- 4:
-con riferimento a concetti astratti personificati. dante, xlvii-64: larghezza e temperanza e l'
. pascoli, ii-750: riprese [dante] la sua dura via. continuò a
sostentarsi; vivere di carità. dante, par., 6-141: indi partissi
avea familiar. -sostant. dante, par., 17-90: per lui
infermi. pascoli, ii-1655: egli [dante] era un esule, un dannato
che me ten de zoi'mendico. dante, vita nuova, 8-9 (50)
, che era offerta di menopossenti. dante, conv., iv-xxvn-13: ahi malestrui
mangiare, / che soglion vergognare. dante, xx-54: questo grida il desire
eo presso sia di voi trovar mercee. dante, par., 1-3: la
eo t'aprovo per signor fellone. dante, xlix-56: perché lo meo dire
con l'avv. più. dante, conv., iv-xxi-7: de l'
fninore durata, per un tempominore. dante, inf., 26-27: quante 'l
il superi, relativo di minoranza. dante, xxxviii-97: canzone, a'tre men
valore semplicemente attenuati vo). dante, purg., 23-7: io volsi
. ant. nemmeno, neppure. dante, lxi-3: donne, i'non so
in publiche et in private cose. dante, inf., 30-142: maggior difetto
, / ché sovente mi doglio. dante, xxxviii-6: però che 'l suo valor
sovente / faccia la ragion vincente. dante, inf., 5-2: così discesi
che me'corre ogni om col freno. dante, purg., 30-46: men
in contrapposizione col sm. più. dante, conv., iii-vn-2: avvegna che
spazio più ristretto, distanza minore. dante, inf., 30-87: s'io
periodo di tempo più esiguo. dante, purg., 5-40: vapori accesi
, all'incirca, suppergiù. dante, conv., iii-v-10: credo che
di grado o intensità inferiore. dante, inf., 15-100: né per
rapidissimamente, in un attimo. dante, inf., 22-24: come i
e né più né meno fece. dante, conv., i-vii-9: la natura
/ a vita amistà vii desconoscente. dante, purg., 13-66: perché
, che nelle tue guerre e battaglie. dante, purg., 29-57: io
tutto esto mondo per men che fango. dante, ii-6: sacciate ben (ch'
meno dell'ingegno e della lingua di dante ad esprimere siffatte cose e sì alte
, vederselo mancare, averlo perduto. dante, lxxi-10: li spiriti dolenti disviati,
sia, m'ingegno e m'asottiglio. dante, purg., 2-69: l'anime
con una prop. subordinata. dante, conv., ii-iv-16: né si
motivo di sorpresa e di stupore. dante, conv., iv-v-i: da maravigliare
claritate / ch'escie del vostro viso. dante, vita nuova, 31-10 (100
, / non è da maravigliare. dante, conv., iv-xix-6: tante sono
distringe / e sovenmi ad ogn'ura. dante, vita nuova, 6-2 (47
maravigliosamente fornita d'oro e di pietre. dante, vita nuova, 23-5 (80
la grazia di dio avea donato [a dante] sì buono ingegno e buona disposizione
, che esprime maravigliosissimamente la impietà di dante in rompere la cima di cotal pruno.
accordate due rime vicine: il che fece dante per aventura con quel medesimo giudicio ch'
d'amore / certo assai meravigliosa cosa. dante, conv., iii-vi-12: con
che incute timore o sgomento. dante, inf., 16-132: i'vidi
mi pare / una maravigliosa simiglianza. dante, inf., 18-135: « ho
. poerio, 3- 708: in dante era una individualità maravigliosa. nievo,
avete voi detto, o più tosto dante, con le parole del quale avete quasi
altissime e maravigliose negli occhi nostri. dante, vita nuova, 3-3 (44
d'ima rivoluzione civile o una terzina di dante. d'annunzio, i-420: i
: / lodano poi la povertà di dante / e danno addosso al secolo mercante.
di cambiavalute e di commerciante. dante, par., 16-61: se la
cose sacre; esercitare la simonia. dante, par., 17-51: questo si
ad un sol motto vender su'mercato. dante, conv., iv-xiii-ii: ben
la lingua strana vietava loro mercatanzie. dante, conv., iv-xi-7: vegnono
e ne averai guadagnato sanza fatica. dante, conv., iv-xi-13: certo
. - anche: mercimonio. dante, conv., i-vm-17: acciò che
pieno il mercato di cavalieri armati. dante, par., 16-121: già era
virtù, perfezione, bellezza interiore. dante, par., n-123: pensa oramai
core ed a merzé si muova. dante, xxxviii-46: se merzé giovanezza mi toglie
. ricompensa, premio, riconoscimento. dante, purg., 20-37: non fia
5. merito, benemerenza. dante, par., 32-73: sanza mercé
che gira la fortuna del dolore. dante, purg., 6-129: fiorenza mia
suo effetto, come sua conseguenza. dante, xxvi-8: di mezzo agosto la truovi
! -di che merzé mi cheri? dante da maiano, 4: perciò merzé,
che quasi sol merzé non pò chiamare. dante, xlvi-38: m'ha percosso in
eo vorria di morte guarentire. dante, lxxv-12: merzé vi chero a
per l'esegesi di una canzone di dante '. -gran mercé a o
premio, donativo. dante, xxxviii-52: quand'io penso un gentil
all'uomo dalla divina bontà. dante, par., n-no: quando colui
4. merito, benemerenza. dante, inf., 4-34: or vo'
, / che temo di morir. dante, xxxviii-13: se di buon voler nasce
ch'elli avesse di me mercede. dante, vita nuova, 31-16 102)
agual, vostra mercede, noia. dante, vita nuova, 23-28 (86)
commova, poi voi tanto decede. dante, xxix-10: dentro portan la dolze figura
, presentargli una supplica. amico di dante, xxxv-n-742: manifestare / son certo
l'appagamento di un desiderio. dante, vita nuova, 19-7 (70)
-esprimere la propria gratitudine, ringraziare. dante, vita nuova, 26-10 (94)
sentirsi offeso e ferito, come già dante e il petrarca, dal mercimonio simoniaco
, e 'l settimo la luna. dante, conv., ii-111-7: è l'
vita celesta de l'odorifera rosa! dante, inf., 18-116: mentre ch'
anche mezzanamente educate, con pace di dante che non ne fu schivo » e carducci
appellar alquanti: / così parini che dante alto e divino / si lascia po le
escrementi. - anche sostant. dante, inf., 18-131: quella sozza
una insalatuzza, merendarono. chiose sopra dante, 1-434: avvezzandosi l'uomo a ghiotti
e crudele della fortuna). dante, conv., iv-xn-8: lascisi stare
nel linguaggio dantesco: l'invidia. dante, inf., 13-64: la meretrice
ingannevoli e bassamente interessate. dante, conv., i-xi-21: tutti questi
. carducci, iii-7-318: chiama [dante] meretrici le bocche dei vili adulteri
, degradare in straordinaria misura. dante, conv., i-ix-5: la bontà
si potrebbe ricordare l'episodio leggendario su dante e la meretricula,... per
verso il basso (losguardo). dante, purg., 19-120: sì come
veggiono iddio nella es- senzia sua. dante, par., 33-10: qui se'
che lo accompagnano e caratterizzano). dante, conv., ii-xv-5: rimane libero
con la superficie terrestre). dante, purg., 4-138: vienne ornai
propria del linguaggio dantesco). dante, par., 9-86: « la
regione meridionale, mezzogiorno. dante, corvo., ii-xiv-2: secondo che
mezzo die, è detto meridionale. dante, conv., iii-v-8: di questi
. periodo centrale della vita umana. dante, conv., iv-xxvi-10: è a
federico ii. carducci, iii-8-5: dante avendo scritto la vita nova circa il
ricompensa; remunerato, retribuito. dante, conv., iv-xi-7: le ricchezze
qualche beneficio o utilità che fa altrui. dante, conv., iv-xxix-2: li
e dimorare in foco senza pene. dante, conv., iv-xxix-9: li miei
a ottenere indulgenza e perdono. dante, conv., iv-xxvi-14: lo adolescente
... e merti eternai morte. dante, conv., iii- iv-6:
un atto dissennato o disonesto). dante, purg., 17-105: quinci comprender
a meritare paradiso per te medesimo. dante, vita nuova, 8-11 (51)
, in viaggi, in limosine. dante, par., 4-21: se 'l
di premio o di pena soprannaturale. dante, purg., 18-65: quest'è
/ colui ne 'l dé'meretare. dante, 2-227: lo re, che merta
i doni e i favori divini. dante, vita nuova, 3-1 (43)
di meritare uomini l'avesson servito. dante, xvi-14: elli sol [amore
; avere diritto alla sua riconoscenza. dante, inf., 26-80: o voi
consiegue merto -spirito ch'è punto. dante, purg., 7-19: o gloria
cfr. anche malmerito2). dante, par., 30-147: poco poi
e vede tutto e poi merito adempie. dante, conv., iii-iv-13: assai
robello, / sia mentre vive. dante, xlix-60: perché lo meo dire
sigurtà avesse de non prenderne merto. dante, inf., 31-93: questo superbo
vostra. michelangelo, i-118: questo [dante] discese a'merti del fallire,
àcci molto peccato e toglie il merito. dante, purg., 11-18: come
suo intervento o alle sue capacità. dante, inf., 4-49: dimmi,
-per antifrasi: punire, castigare. dante, liii-30: l'angoscia, che non
serdini, 1-235: del suo [di dante] essilio e dell'altrui perfidia,
. -con uso neutro. dante, par., 29-65: non voglio
e lo tordo cantava sopra 'l pino. dante, purg., 13-123: io
ponti levatoi e porte con caterratte. dante, purg., 20-6: mossimi;
limpido, chiaro, trasparente. dante, par., 9-114: tu vuo'
. vivido, splendente, sfolgorante. dante, par., 11-18: io senti'
mesce e prepara. -figur. dante, par., 17-12: non perché
comunque, in cattive condizioni). dante, vita nuova, 9-10 (52)
/ che non te lassa vernare. dante, inf., 9-43: quei,
, dannato. - anche sostant. dante, inf., 27-115: venir se
di dite). dante, inf., 8-70: già le
luni aguzze come le meschite / cui dante rosse nella valle cerne / quando s'
tasso, n-iv-58: molto mi maravigliarei di dante ch'osi in una sua lettera al
barbare nazioni, se non fosse che dante si fa conoscere per uomo che molte
. cesari, iii-303: tocca qui dante quello che gli dolea dell'aver ricevuto
piemontesismi coi toscanesimi: io credo con dante e con i veri filologi e co'
per lo quale, come pare a dante, insuperbisce l'endecasillabo. chiabrera, 551
28, quando non è bisesto. dante, par., 25-102: poscia tra
mese in corso. -lunazione. dante, purg., 29-54: di sopra
ogni giorno mi pareva un mese. dante, vita nuova, 5-4 (47)
da piero a chiedergli la restituzione del dante, ma rimasi a'tanti del mese,
l'altro più volte nel suo conto. dante, lx-i: in abito di saggia
celeste, messo del cielo. dante, purg., 30-18: cotali in
. g. cavalcanti, i-286: dante, un sospiro messagger del core /
che non ne potemmo ritrare i dr. dante, purg., 5-28: due
passata notte. missionario. dante, purg., 22-78: già era
ciò è di mesere ciunta kerardi. dante, inf., 28-77: fa sapere
, / rustico s'accomanda fedelmente. dante, lii-2: io mi credea del
federigo si avea due grandissimi savi. dante, purg., 24-31: vidi messer
. -nella formazione del vocativo. dante, conv., iv-xxvn-9: dico adunque
aver di me cosi 'l conoscimento. dante, xxx-26: lor messióne a'bon'non
come nota p. toynbee (dante studies and researches, oxford 1921,
e letter. mandato, inviato. dante, purg., 30-10: un di
. -avviato, incamminato. dante, inf., 30-84: s'io
direzione (lo sguardo). dante, par., 33-132: quella circulazion
avversione, di ostilità). dante, xlvi-39: e'm'ha percosso in
dante, purg., 18-108: o gente
-instillato, trasfuso, partecipato. dante, conv., iv -canzone, 120
ed io posso mostrar non saccia mente. dante, vita nuova, 12-13 (49
paventato / de la su'annunziata. dante, purg., 15-30: non ti
dio in terra, profeta. dante, purg., 33-44: un cinquecento
riferimento alla mitologica iride). dante, par., 28-32: sopra seguiva
ch'io non aggio altro messo. dante, conv., ili -canzone, 35
lo sguardo di persone innamorate. dante, vii-60: l'entrare a tutt'altri
per bellezza e ornamento della città. dante, conv., iv-ix-10: in ciascuna
esercita una determinata attività manuale. dante, conv., iv-vi-6: al cavaliere
documentario. -figur. dante, conv., iv -canzone, 144
ufficio funebre, esequie, funerale. dante, vita nuova, 23-10 (81)
membro, di un organo). dante, inf., 30-108: ancor che
per li misteri che. n'iera. dante, conv., i-xi-6: de
lamentando in tal mestiero: / o dante mio, chi mi t'ha rubato
-richiedere come necessario, comportare. dante, vita nuova, 14-13 (60)
altrui o 'n sé voglia ragione. dante, inf., 2-68: or movi
si è sbrigatamente mestiere il fatto. dante, conv., i-i-n: per che
/ più che 'l sol che risplenda. dante, inf., 21-66: com'
, che egli l'amò teneramente. dante, conv., ili -canzone, 87
raqui- stare, ond'è perditore. dante, par., 14-10: a costui
persone, a una collettività. dante, inf., 1-135: poeta,
cielo, una condizione atmosferica). dante, inf., 13-106: qui le
o non si deve superare. dante, par., 19-123: si vedrà
ridotti; limitatezza, condizionamento. dante, purg., 14-144: quel fu
. origine, avviamento, principio. dante, par., 27-108: la natura
sia razionale sia intuitiva. dante, conv., ii-xm-8: all'ottava
della « scienza prima ». dante, vita nuova, 41-6 (119)
astrazioni considerate come enti. dante, par., 24-134: io credo
ed idealista. papini, iv-334: dante come poeta metafisico e di forza nativa e
. v. borghini, iv-301: dante dipoi nelle translazioni e metafore, se
sia fatto dritto e puro sagio. dante, inf., 29-137: io son
vittoria fecero un trofeo di metallo? dante, conv., iv-xxix-5: in questo
passione al plur. amorosa. dante, conv., ii-xm-21: li quali
regioni eteree sopra il capo nostro favellò dante. di castro, 3-429: le
e adombrano il vero col bello. dante e michelangelo. 30 scienziati, filosofi,
i. mazzoni, 1-103: nominò dante le vecchie e le nuove 'cuoia '
gli altri poeti passati, [dante] avesse scritto, solamente a'
, eccesso smoderatezza). dante, purg., 27-51: sì com
mettere in versi, esprimere poeticamente. dante, inf., 34-10: già era
3. ritmo musicale. dante, par., 28-9: quella che
discorso, lo scritto stesso. dante, inf., 7-33: così tornavan
d'accordo con lui. amico di dante, xxxv-n-764: non sacci'ormai chi
. -sm. metropolita. dante, par., 12-136: natan profeta
manette, ecc.). dante, inf., 23-66: di fuor
del corpo, ecc.). dante, inf., 25-56: li diretani
(i piedi, camminando). dante, inf., 14-73: guarda che
ad alti? certo no. dante, ix-3: guido, i'vorrei che
; prendervi dimora stabile, alloggiarvi. dante, vita nuova, 12-2 (54)
nobili. rifl. dante, vita nuova, 12-16 (58)
estremamente realistica. cesari, i-335: dante ci ha messi proprio sulla faccia del
/ al poderoso dà tormenti e guai. dante, purg., 17-117: chi
s'io franco mettomi a servaggio. dante, v-5: se lippo amico se'tu
o di fare qualcosa). dante, par., 26-21: quella medesma
ragionamento, un argomento, ecc. dante, inf., 32-67: perché non
- anche di animali e sostant. dante, purg., 19-35: io mossi
alcun modo perseverare o mettere barba. dante, conv., iv-xxm-3: intorno de
farti pensare e di metterti pensieri. dante, vita nuova, 41-10 (120)
soddisfacimento di un desiderio, ecc. dante, par., 9-19: deh,
partir non pos'la mia openione. dante, conv., iii-xn-2: per amore
o contesto, ambito o categoria. dante, inf., 32-93: vivo son
è d'alta donna en segnoria. dante, conv., iv -canzone, in
. - anche assol. amico di dante, xxxv-n-766: ma-cchi me ne riprende,
misi e gittai volonteroso alla morte. dante, xxxvi-7: vedete quanto è forte
de grazia sì ci à miso. dante, inf., 9-85: ben m'
tuttavia l'angelo a qualche distanza da dante, egli s'accorse ben lui esser
perché vittuaglia non vi si mettesse. dante, inf., 26-100: misi me
, dirigere (un'imbarcazione). dante, par., 2-13: voialtri pochi
/ s'al cantar mi son miso. dante, conv., ii-xn-2: misimi
lo cammino a ritornare in sua terra. dante, inf., 13-2: non
penetrare (la luce). dante, inf., 33-55: come un
onn'om mette pagura vedenno mea figura. dante, xxxiv-17: le mie bellezze sono
ad assumere una forma determinata. dante, purg., 25-94: così l'
n. 27 e 36). dante, inf., 29-110: io fui
- al figur.: sperperare. dante, xxviii-3: bicci novel,..
maggiore avversario e mettere a colpa di dante anche il silenzio su l'opinione dell'
a qualcuno (una donna). dante, xxvi-14: piange la madre, c'
'l cuor di gracco ed il pensier di dante / la terza italia; e con
innanzi, venire prima di lui. dante, purg., 27-46: poi dentro
poco a poco. amico di dante, xxxv-11-748: quegli è saggio che
i navili. varchi, 18-2-388: dante da castiglione... e cencio suo
il capo, fa quello medesimo. dante, purg., 29-110: esso [
poeti, mezzano. tasso, n-iii-635: dante e gli altri inanzi più volentieri composero
di ciò che più gli premeva, [dante] rinunziò alla dottrina del volgare illustre
compiono incanti e sortilegi. dante, purg., 15-6: vespero là
, alla metà della notte. dante, conv., iii-v-15: quando queste
terreno fangoso, palude, acquitrino. dante, inf., 7-128: così girammo
egli è mezza l'anima mia. dante conv., iii-v-11: è spazio,
è visibile soltanto per metà. dante, inf., 31-43: torreggiavan di
omni anno mezzo staio de orzeo. dante, inf., 30-87: s'io
della lunghezza, di unadeterminata distanza. dante, inf., 19-9: già eravamo
un vasto ambito fisico o ideale. dante, inf., 14-94: 'in mezzo
bolongna per lo mercato san brocoli. dante, xxvi-5: di mezzo agosto la
vespero alle 16, 30). dante, conv., iv-xxin-16: si dice
determinato ambito spaziale; mediano. dante, conv., ii-xm-20: lo cielo
un essere di altra natura. dante, purg., 12-44: o folle
perimetro, ai confini. dante, inf., 20-83: quindi passando
roma e in quella sempre usati. dante, vita nuova, 40-9 (118)
forma rafforzata da bello o diritto. dante, inf., 18-4: nel dritto
dell'animo, deh'intelletto. dante, lxi-4: nel mezzo de la mente
metà di uno spazio, asse. dante, vita nuova, 5-2 (46)
o considerati di tali forme. dante, conv., ii-vi-10: la quale
i fianchi: vita, cintola. dante, inf., 31-62: sì che
in tra gli occhi sia ben lungo. dante, conv., iii-v-5: dicea
principio e non venne alla fine. dante, conv., iv-xxm-14: ciò è
la durata media della vita umana. dante, inf., 1-1: nel mezzo
doglia, e conforto si chiama. dante, vita nuova, 12 (54)
mezzo l'uno e l'autra dura. dante, vita nuova, 12-8 (45
fatta una cosa mischiata in quel mezzo. dante, conv., iv-vi-12: però
aviàn sol contra certi vizi stare. dante, conv., iv-vi-13: la nostra
come valore frazionario o percentuale. dante, par., 27-117: non è
assiso 'n mezzo scuro, luce rade. dante, conv., iii-ix-9: acciò
in virtù di, grazie a. dante, xlv-35: quel pensiero che m'accorcia
di uno spazio; dall'interno. dante, purg., 2-57: da tutte
nel centro, nella parte centrale. dante, inf., 14-94: in mezzo
sia a quellospirituale e affettivo). dante, inf., 21-56: non altrimenti
una schiera, di una folla. dante, vita nuova, 3-1 (43)
in mezzo della via l'uccise. dante, vita nuova, 9-9 (52)
quello spirituale o affettivo). dante, purg., 8-137: cotesta cortese
o più termini di riferimento. dante, conv., iii-v-20: conviene anche
-a livello o in grado intermedio. dante, conv., ii-xm-25: giove è
dolor per mezzo il volto appare. dante, purg., 15-7: i raggi
'l cuor di gracco ed il pensier di dante / la terza italia; e con
de'regni. carducci, iii-7-144: dante e il boccaccio, il boiardo e il
. - anche: a stento. dante, purg., 7-72: tra erto
di più elementi; intermedio. dante, inf., 25-52: un serpente
-compreso fra due persone. dante, inf., 12-70: quel di
fr. sassetti, 17: del medesimo dante, che fu tanto grand'uomo quanto
centro, nella parte centrale. dante, par., 20-37: colui che
dividere, partire per mezzo). dante, xlvi-53: così vedess'io lui fender
interposizione o tramite; immediatamente. dante, par., 30-122: dove dio
di gesso abbronzato, indispensabile, di dante alighieri. bernari, 6-186: ha
cerchio, n. 1). dante, conv., iii-v-14: conviene che
partic.: emisfero australe. dante, conv., iii-v-12: dividerebbe [
alla metà del giorno solare. dante, inf., 24-3: in quella
dall'emisfero settentrionale; sud. dante, conv., iii-v-10: credo che
fuggirebbero? de sanctis, 11-105: dante stima più l'ultimo peccatore, che opera
uno sportello mobile a tenuta. dante, inf., 28-22: già veggia
vi dico non m'è bello. dante, vi-11: deo, quanto f'
a disdegnanza / e fami scanoscenza. dante, xlix-77: rispondimi, se puoi,
-ant. precede eccezionalmente l'imperativo. dante, inf., 7-67: maestro,
che gioi mi si n'acresca. dante, inf., 1-34: non mi
presso di me, in me. dante, purg., 13-79: virgilio mi
di vantaggio o di svantaggio. dante, inf., 1-83: o degli
. in espressioni di valore mediale. dante, conv., i-vn-7: se a
mi mena in questa fermissima sentenza. dante, v-i: se lippo amico se'tu
verbo e con l'imperativo). dante, purg., 31-93: la donna
posizione enclitica rispetto al verbo. dante, inf., 19-125: però con
tu venire in questo misero mondo. dante, x-2: per una ghirlandetta / ch'
su questi fatti mi debbi consigliare. dante, v-7: per tuo onor audir prego
porto / e or vogliono collare. dante, v-5: in tua balia mi metto
lo mostero venoci e rennomi comfleri. dante, inf., 33-64: queta'mi
altri pron. o particelle pronominali. dante, purg., 7-42: loco certo
1-8: se mi viva, mai! dante, xxxiv- 1: i'mi
le picciole controversie delle private persone. dante, inf., 16-56: questo
poco di spirito ch'è 'n meve. dante, inf., 6-5: novi
iorno, et allumini noi per lui. dante, xxxv-9: ma perché preso più
bastante / che respirarono l'ariosto e dante. -midolla del pane, mollica
non vi darò né mica. amico di dante, xxxv-n- 754: però amor
i 4 petrarchisti ', o di dante i 4 dantisti '. 4
e tali / che aucidete la gente. dante, xx-49: alza li occhi micidiali
sereno e impersonale: è lui [dante] in tutta la sua personalità;
nella sentenzia e nella midolla drento. dante, conv., iv-xv-10: è manifesto
arte. papini, iii-36: era [dante] nutrito, come tutti i cristiani
si pare più la sua dolcezza. dante, conv., iv-xvii-12: non
donar tosco per mele. amico di dante, xxxv-n-725: ché-ll'om di buona
un effetto, una conseguenza). dante, purg., 14-85: fu il
mi- gliara glie ne stavano dintorno. dante, purg., 22-36: or
che siano, u ver migliaia? dante, conv., i-xm-12: questo sarà
molti più che t'inchinan la forza. dante, par., 23-28: quale
o che nessun carname o che carnaio. dante, purg., 13-22: quanto
e ciascuno passo contiene cinque piedi. dante, conv., ii-vi-10: al mezzo
lunghezza, una vastissima superfìcie. dante, par., 19-80: or tu
migliorare, / noi sanno interpretare. dante, conv., iii-vm-21: dove s'
tanto migliorati quant'e'sono peggiorati. dante, lvii-7: lo desio fa l'uomo
perché di tutte siete la migliore. dante, conv., ii-xv-6: se
alla volontà, al costume. dante, purg., 20-1: contra miglior
di meglior di lei farsi amoroso. dante, conv., iii-xiv-8: aristotile,
sguardo, un gesto). dante, inf., 14-67: poi si
più migliori. -sostant. dante, purg., 26-98: odo nomar
-più autorevole e convincente. dante, par., 1-35: poca favilla
più felice. - anche sostant. dante, inf., 28-76: fa sapere
cibi sono fatti a quello fine. dante, conv., i-xi-20: però che
funzionale (una lingua). dante, conv., i-x-n: dispregiano esso
d'avere dio in nostro adiuto. dante, conv., ii-v-16: li quali
lume e crescegli e diventa alluminato. dante, par., 30-85: non è
si prende quella che. pare migliore. dante, par., 22-136: col
). - anche al figur. dante, purg., 1-1: per correr
primo e nel secundo e nel megliore. dante, purg., 7-132: vedete
migliore che quello che avete perduto. dante, purg., 16-123: ben v'
-che esercita un influsso più benigno. dante, par., 1-40: surge ai
megliore / e mustrar me peccatore. dante, conv., i-n-14: questa ragione
fo ben cento milia la dia? dante, inf., 26-112: o frati
da tenere intra melanesi e cremonesi. dante, purg., 8-80: non le
nell'espressione militare nel signore). dante, par., 12-35: degno è
le tentazioni. -sostant. dante, par., 25-57: la chiesa
organizzazione, istituzione militare. dante, conv., iv-ix-14: ché regole
-anche: ordine della cavalleria. dante, par., 15-140: poi seguitai
ant. appartenenza alla chiesa militante. dante, par., 5-117: o bene
, di un principato, ecc. dante, par., 8-83: la sua
in partic.: il clero. dante, par., 9-141: vaticano e
. - anche: schiera angelica. dante, purg., 32-22: quella milizia
matta assai che la sanese / or vedria dante nostro, s'ei vivesse; /
di mille cavalieri e dumila pedoni. dante, purg., n-106: che
/ milli de soi con forcuni. dante, in]., 5-67: più
: il segno che lo rappresenta. dante, conv., ii-xiv-4: per lo
preceduto dal sostant. anno). dante, in]., 21-113: mille
smisurata, in grandissimo numero. dante, in]., 12-73: dintorno
croce, ii-5-50: la 'commedia'di dante... pare compendiare in sé
). — 410 — dante, par., 23-58: se mo
6. ant. millennio. dante, par., 20-129: quelle tre
, natura e spirito umano; onde dante dirà che l'arte 'a dio (
levare la mano o per mostrare abon- dante animo o quasi per minaccia de'nemici.
causa angustia, rimorso). dante, inf., 17-89: vergogna mi
-assol. incutere terrore. dante, purg., 12-46: o roboàm
, se a me te vói'retornare. dante, inf., 31-44: torreggiavan
con una prop. subordinata. dante, inf., 21-132: se tu
di rimprovero, di accusa. dante, inf., 29-26: io vidi
all'esercizio dell'intelletto). dante, purg., 30-68: tutto che
, intelligenza. boccaccio, vi-91: dante alighieri son, minerva oscura / d'
: 'minerva oscura ': « dante alighieri son, minerva oscura »,
e ile minerie e e'ile petre. dante, conv., iii-111-3: le
purifica un sentimento particolarmente intenso. dante, li-7: io, che trafitto sono
imperfezioni. -diventato debolissimo. dante, vita nuova, 2-4 (42)
natura di poche e minime è contenta. dante, conv., iv-xn-17: l'
che è stretta- mente indispensabile. dante, par., 31-138: s'io
: io rido poi di que'che accusano dante d'aver qui ed altrove mescolato le
-compimento delle faccende domestiche. dante, conv., iv-xvn-n: maria,
, incarico, incombenza, mansione. dante, conv., ii-iv-11: con ciò
alle diverse gerarchie angeliche. dante, par., 10-117: appresso vedi
del suo ministerio. pascoli, ii-1672: dante è un esule peregrino...
salute e il campamento delle genti. dante, inf., 7-78: similemente a
nutrimento, un umore, ecc. dante, vita nuova, 2-6 (42)
scienza; esporre, spiegare. dante, conv., i-xin-ii: puotesi vedere
, sia morale e spirituale. dante, purg., 30-59: quasi ammiraglio
svolgono al servizio di dio. dante, conv., ii-v-4: questo nostro
uno stato o di una regione. dante, conv., iv-ix-15: altre leggi
non potrai più gubernare. chiose sopra dante, 1-543: el conte per
quali dovessero combattere co le virtudi. dante, inf., 23-56: l'alta
, a santi e a profeti. dante, purg., 1-99: non si
dato bene; elargitore, dispensatore. dante, conv., ii-1-1: poi che
di vita e di energia. dante, par., 10-28: lo ministro
età: età minorile, minorità. dante, conv., iv-xxvi-14: lo adolescente
agli insetti, ecc.). dante, conv., ii-vn-4: non dico
un cerchio, un'orbita). dante, conv., ii-in-14: ciascuna parte
e splendente (un astro). dante, par., 14-97: distinta da
meno rapido (il passo). dante, purg., 20-120: talor parla
: so menori li die colle noeti. dante, xiv-5: ii viaggio ne parrà
; meno celebre, meno famoso. dante, conv., iv-ix-12: però vedemo
che minor donna tal maniera tegna. dante, conv., i-xi-19: avviene
, / né senza te menore. dante, conv., iv-xix-7: che cosa
-meno ragguardevole (la prosperità). dante, conv., iv-xxvi-19: dea loro
studio, una disciplina). dante, conv., ii-xm-12: la dialettica
ma sol minor devon creder d'averlo. dante, conv., iii-xn-13: ne
un comportamento, un atteggiamento). dante, conv., i-111-5: sono apparito
-meno stupefacente e ammirevole. dante, conv., iv-vii-4: non minore
; di efficacia più limitata. dante, conv., iii-iv-4: poi quando
merito, al riconoscimento dovuto. dante, par., 6-120: nel commensurar
: più o ugualmente straziante. dante, inf., 6-105: maestro,
lo menore / fratecello de- sprezzato. dante, inf., 23-3: taciti,
serie naturale (simbolo <). dante, purg., 32-30: la bella
i pari e magior giusto pugna. dante, conv., iv-vm-2: uno de'
di un grado inferiore di beatitudine. dante, par., 15-61: tu credi
posteri (al plur.). dante, conv., iv-xxvi-10: conviensi amare
alle volte questi due poeti, soleva chiamar dante messer settembre e il petrarca messer maggio
di creta minosse, rappresentato anche da dante [inf., 5-4) come giudice
e devorare al minotauro. chiose sopra dante, 1-42: gli atteniesi gli davano
10 budello uscito e incontinente enterrà dentro. dante, inf., 28-25: tra
., mi rappresentate, come fa dante, un uomo con le minugia e
trovarmi indosso l'edizione minuscola del mio dante e mostrarla al vicino. -estremamente sottile
di proprio ed aggiustato parlare, che dante man tien sempremai; e mi par cosa
rigorosamente preciso, metodico, puntuale. dante, vita nuova, 19-22 (74)
ii-244: questa è delle riposte bellezze di dante, comeché non paia, od a
-anche: briciola, pezzettino. dante, par., 14-114: si veggion
su la sponda del mio letto. dante, par., 2-3: o voi
o temporaneo con un luogo. dante, purg., 29-70: quand'io
mia gente e di mio paese. dante, purg., 24-45: ti farà
è fuggito sotto le braccia mia. dante, ii-9: poi piacevi saver lo meo
, è 'l voler d'elio. dante, inf., 15-29: chinando la
per ciaschedun si salva meo parlare. dante, vi-10: deo, quanto fie poca
. -con uso pronom. dante, purg., 17-10: sì,
servita a tutto 'l me podere. dante, purg., 5-87: deh,
poemetto. -con uso pronom. dante, purg., 5-87: deh,
/ che non cura meo detto. dante, xviii-i: de gli occhi de la
/ e la mia bàlia fu malinconia. dante, inf., 33-48: io
trova in particolari rapporti di interesse. dante, purg., 1-49: lo duca
opera, di un oggetto. dante, x-12: se io sarò là dove
tu uomo, fai reggimenti bestiali. dante, inf., 15-31: o
che la caratterizzano o condizionano. dante, inf., 15-51: là sù
ch'a voi piace il meo dolore. dante, xx-91: innanzi a voi perdono
onori, a eventi prosperie felici. dante, xxx-2: poscia ch'amor del tutto
gruppo di chi parla o scrive. dante, inf., 10-84: se tu
una costruzione, un edificio). dante, conv., iv-vm-9: perché veggiono
grande valore; sontuoso, lussuoso. dante, conv., iv-xvn-13: di quelle
costumanza, / ben è mirabil cosa. dante, conv., iii- vm-12:
purg., 30-117: questi [dante] fu tal ne la sua vita nova
lo vii mio saver teme e dispare. dante, vita nuova, 11-1 (53
, esemplare (la vita). dante, par., 11-95: poi che
da ogni parte rectamente excogitata invenzione di dante. a. f. doni, 4-90
mirabele odio d'onne pena segnore! dante, vita nuova, 14-4 (60)
foglia, che tutto dì si muta. dante, vita nuova, 3-3 (44
per lo più con uso neutro. dante, par., 22-96: veramente iordan
, / con sie'ale mustrato. dante, vita nuova, 42-1 (121)
, mirabile duca, venne in italia. dante, vita nuova, 3-1 (43
. cesari, i-322: in questo è dante mirabile, che le cose medesime e
g. gozzi, i-9-97: eccolo [dante] da quella sua immaginazione sempre.
santa, la quale è vita diritta. dante, vita nuova, 21-1 (
sapienza e potenza di dio. dante, vita nuova, 26-2 (92)
-per intervento soprannaturale, miracolosamente. dante, purg., 25-86: sanza restarsi
gli conferisce valore di superi. dante, inf., 21-6: restammo per
ne'costumi domestici e publici mirabilmente [dante] fu ordinato e composto. filippo degli
carducci, ii-8-324: la ringrazio del dante mirabilmente stampato. -con grande
: opera che natura non possa fare. dante, vita nuova, 29-3 (98
in lei si trova miracola divina. dante, vita nuova, 26-6 (118)
natura e miracolo vivente). dante, vita nuova, 21-4 (76)
suoi stellanti chiostri. boccaccio, vi-91: dante alighieri soii, minerva oscura / d'
vivo al possibile, tuttavia mi par che dante in qualche come guizzo di lume l'
. i tre miracoli del trecento: dante, petrarca, boccaccio, i sommi autori
sanato miracolosamente per vertù di dio. dante, conv., iii-vi-12: con
di ammirazione e di curiosità. dante, conv., iii-vn-12: del qual
una connotazione enfatica o iperbolica). dante, conv., iii-vm-20: dico.
), in questo miraggio il pensiero di dante... ha come un'ombra
figur. oggetto di contemplazione spirituale. dante, purg., 27-105: per piacermi
forma vostra informan loro. amico di dante, xxxv-n-705: là 'nde però s'acconcia
/ ch'i'noi posso mirare. dante, vita nuova, 14-4 (61)
inamorao per ombra a la fontana. dante, conv., iii-xii-11: dico.
la vista, lo sguardo). dante, viii-4: gli occhi miei..
sembra smorta. -assol. dante, purg., 10-103: li occhi
punto fiso! -intr. dante, conv., iii-1-3: oh quante
poche persone la poteano fermamente mirare. dante, vita nuova, 11-2 (53)
- egli disse. -assol. dante, xxxiv-20: queste parole si leggon nel
gioia: sed io no la sento. dante, inf., 21-22: mentr'
mirando, amor tutto m'avinge. dante, vita nuova, 26-7 (93)
ched è gioiosa gioì mirare in elio. dante, xx-75: quella virtù che ha
ed incarnato ciò c'allor mirao. dante, inf., 23-115: quel conflitto
che sia de sotta 'l celo. dante, conv., iii -canzone, 23
in splendore. -intr. dante, conv., il-v-n: per questo
immaginazione o alla fantasia poetica. dante, vi-12: mi volge sovente / la
acconcio a leggere e chi a cantare. dante, vita nuova, 33-2 (104
fàrme morire. -intr. dante, vii-i: la dispietata mente, che
. -con uso impers. dante, conv., iv-xxvii-6: se bene
, perch'eo torni a guerigione. dante, conv., ii -canzone, 46
con una prop. subordinata). dante, conv., iv-1-8: con ciò
lo quale ne lo spelglio si mira. dante, xxix-20: certo i'credo che
una parte del proprio corpo. dante, inf., 12-70: quel di
con una prop. subordinata). dante, purg., 12-66: qual di
ma lo fine dipintore e disegnatore. dante, purg., 25-108: secondo
con la mente, intuire. dante, inf., 16-120: ahi quanto
riferimento; ispirarsi, riferirsi. dante, cono., iii-xv-13: però dice
che ugo foscolo imaginò tendesse egli [dante] a fare o volere nella chiesa
la fermezza / qual d'aquilino. dante, vita nuova, 5-2 (46)
un rimprovero, per esprimere sorpresa. dante, inf., 30-131: or pur
pregio / tomi in villan dispregio. dante, par., 25-17: la
a guisa di quei dannati nell'inferno di dante, da camminare e mirare pure all'
anche, con un certo distacco. dante, xxx-47: e'parlan con vocaboli eccellenti
intorno: guardare intorno a sé. dante, inf., 24-115: qual è
all'empireo, al paradiso). dante, par., 28-53: se 'l
soave (un canto). dante, par., 14-24: a l'
di fino odor cosa ventata a fumo. dante, inf., 24-1 n:
tr. ant. immortalare. dante, par., 6-48: torquato e
era pianta sacra a venere). dante, purg., 21-90: tanto fu
quale è compendiato tutto il pensiero di dante intorno agl'invidi dell'infemo.
un colore con un altro). dante, inf., 25-62: poi s'
congiungersi, combinarsi, mescolarsi. dante, xliv-15: quand'ella ha in testa
); andare congiunto, accompagnarsi. dante, par., 4-107: a questo
sono disparte l'uno dall'altro. dante, inf., 3-68: questi sciaurati
spirito con la materia). dante, conv., ii-vm-15: la quale
fiorini mischiata con le false parole. dante, vita nuova, 18-5 (71)
da comuni caratteri di stirpe. dante, conv., iv-iv-10: più dolce
. ogni cosa agguaglia la morte. dante, inf., 3-37: mischiate sono
altre parole, non vi dispiaccia. dante, xxx-84: s'ell'è il cavalier
vestito di panno mischio co 'l colletto di dante. -aggiunto, sovrapposto (un
e di voci; coro. dante, par., 25-131: a questa
non si trova o più rara assai in dante e nel petrarca dove anzi trovi una
4-207: per quattro mariti innamorati di dante, quanti milioni di zozzoni che confondono
da suscitare commiserazione, pietà. dante, inf., 14-20: d'anime
chiarezza del vero né il giudicio di dante vostro, come voi stessi, che pur
l'epoche della vita e delle opere di dante. pascoli, 1-691: come si
deo, al cecato! ». dante, inf., 1-65: quando vidi
invocazione in pericoli e difficoltà. dante, purg., 5-24: e 'ntanto
grande misericordia aveano ricevuto da dio. dante, par., 32-12: sarra e
e solo la miseria è senza invidia. dante, inf., 5-123: nessun
e stanchezze quotidiane, ecc. dante, inf., 16-28: se miseria
bene che potrebbe fare non comincia. dante, vita nuova, 23-3 (95)
persecuzione per la giustizia »; e dante questi non li ha. di più,
affaticati per le guerre di dare pace. dante, conv., i-1-10: per
è bisognoso d'alcuna cosa soveniamo. dante, conv., ii-x-6: non è
sancti ke me nd'aia indulgenzia. dante, inf., 3-50: fama di
insieme adopera verso l'umana generazione. dante, par., 33-19: in te
implorare, ecc.). dante, vita nuova, 12-2 (54)
chiedere pietà, per ottenere perdono. dante, purg., 16-17: io sentia
misericordia / e via benigna. dante, conv., ii-vi-4: quand'uomo
ii-947: misericordiosa e pietosa egli [dante] aveva dipinta quella donna, come
, il tono della voce). dante, conv., iii-1-1: lo mio
che nullo misero di questo mondo. dante, inf., 9-123: tutti li
schiera infinita! -con metonimia. dante, inf., 14-41: senza riposo
-ant. martoriato, straziato. dante, 33-77: quand'ebbe detto ciò,
anche dell'infelicità (unacondizione). dante, vita nuova, 32-4 (103)
cotanti dolori, e portasse cotante fatiche? dante, inf., 31-7:
di compassione, miserando, lacrimevole. dante, inf., 3-34: questo misero
anima lasciano stare misera e cattiva. dante, conv., iv-xxvm-7: o
quei giovani che si contentassero di studiar dante nel 'conte ugolino ', nel '
una scelta, di un comportamento. dante, purg., 24-129: sì accostati
deperimento (il corpo). dante, inf., 33-63: tu ne
, vile, codardo è tenuto. dante, conv., ii-x-10: meglio
avrebbono fatto una sozza e misera opera. dante, conv., ii-xv-8: là
di tutte misere d'esto mondo! dante, conv., iv-vi-19: oh
/ assai miserello, tutto bruttato! dante, purg., 10-82: la
. sbagliare, errare. amico di dante, xxxv-11-718: e. sse in ciò
torto, colpa, peccato. dante da maiano, 1-23-5: forte s'adasta
che egli per divina disposizione chiamato sia dante. s. caterina da siena,
.. odiava il medio evo rilegando dante ai misteri da fiera,...
papini, iv-829: nell'aspra furia di dante, nel pacato realismo di machiavelli,
.. sono le fiere che a dante si presentano nel principio del suo viaggio.
tratti molti profondi concetti, i quali dante ha atteggiati e dramatizzati per sempre.
menti estranei e di scorie. dante, conv., iv-xv-8: la recente
. -confluito, riversato. dante, par., 8-59: quella
-intrecciato, intricato; ingarbugliato. dante, inf., 32-42: vidi due
una voce a un'altra). dante, purg., 9-141: io mi
diverse (un colore). dante, conv., iv-xx-2: lo perso
screziato, sfumato di colori diversi. dante, purg., 1-34: lunga la
estranei (un'immagine). dante, par., 31-78: sua effige
astrologia. -confuso insieme. dante, inf., 25-71: già eran
); vario, eterogeneo. dante, par., 16-49: la cittadinanza
, stati d'animo, ecc. dante, conv., iv-xx-2: cosi la
tragicommedia pastorale del guarino e il poema di dante, che potrebbe chiamarsi eroisatirico, poiché
si ritenevano costitutivi dell'universo. dante, par., 7-125: io veggio
scoria, residuo, impurità. dante, purg., 28-29: tutte tacque
una connotazione spreg.). dante, conv., ii-vm-15: la quale
corruzione morale, contatto impuro. dante, conv., iv-xxn-13: lo speculativo
congegno, dispositivo per misurare. dante, conv., i-11-9: ciascuno ha
un fatto, di un'azione. dante, par., 13-28: compiè 'l
entità inanimate o immateriali). dante, par., 4-21: se 'l
di valutare, di ponderare. dante, par., 28-74: se tu
ed è misura di tutte le cose. dante, conv., iv-yiii-3: che
di questo mondo si è misura. dante, conv., iii-vu-13: e suoi
cavallereschi, 130: guarda se dante par che ben tei dica / con modo
sì per trar da voi che posso. dante, conv., i-vn-9: è
in proposito spogliando l'artista, sia dante o sia giotto, di tutto quello
, di una pena). dante, purg., 30-108: voi vigilate
. ottimo, i-178: amendue [dante e guido cavalcanti] parlarono in rime
-con discrezione; moderatamente. dante, conv., iv-xm-9: non più
'piè fermo 'nel linguaggio di dante e del trecento vale il 'piè destro'.
l'alegranza mi torna in rancura. dante, vita nuova, 19-11 (71)
, ii-247: la prudenza egli [dante] sapeva dai padri e dai dottori
vene, / tenmi in distringimento. dante da maiano, 25: donna, greve
isconfitti, morsi e rosi fuoro trovati. dante, conv., ii- xm-27:
o di una determinata grandezza. dante, purg., 10-24: da la
il passaggio lento e inarrestabile. dante, par., 10-30: lo ministro
capacità, di una possibilità. dante, conv., iii-xv-8: lo desiderio
che gli altri siano buoni. dante, conv., i-xi-20: però che
commisurare, porre in relazione. dante, conv., iii-xv-10: li santi
15. capire, comprendere. dante, cono., iv-xv-12: sono molti
sperimentare; conoscere, avere nozione. dante, cono., ii-vm-15: questa dottrina
temperanza; moderare, raffrenare. dante, purg., 17-98: mentre ch'
piccola misura, in modo limitato. dante, purg., 8-84: cosi dicea
si trova o più rara assai in dante e nel petrarca, dove anzi trovi
— figur. valutato, giudicato. dante, conv., iv-vi-13: dissero che
essere dove i misurati versi del fiorentino dante si cantino, il quale tu sì
misurato modo in tutte le cose. dante, conv., i-vn-io: né questo
, rapportato, messo in relazione. dante, conv., iii-xv-9: l'umano
. - anche: descrittore. dante, conv., i-n-8: non è
zanella, 50: misurator di mondi [dante], / che disdegnoso di più
). - anche sostant. dante, purg., 15-102: e 'l
persecuzione per la giustizia »; e dante questi non li ha. di più,
, pacifici, perseguitati. quello di dante abbiamo veduto che finisce coi mundicordi.
mitologia. carducci, iii-10-272: per dante arcade l'italia diventa miticamente sicilia.
grafo del misticismo e della scolastica, dante, ci pone sotto l'occhio,
religiosi). pascoli, ii-7io: dante fu... un mitologo primitivo:
, questi, e fra gli altri dante alighieri e ser petracco, furon riabilitati a
morale e spirituale di qualcuno. dante, purg., 27-142: non aspettar
: io virgilio 'te ', cioè dante, 'sopra te ',
e spiritualmente. pascoli, 916: dante nel cielo cui la terra imita, /
ant. molle, molliccio. dante, purg., 25-27: se pensassi
, mercé la mnemòsine del poeta [dante], vale qui oggettivamente come il proprio
, e mo è biamato arezzo. dante, inf., 27-20: or tu
-fra poco, entro breve tempo. dante, inf., 27-109: padre,
o... oppure. dante, par., 31-48: su per
, testé, da pochissimo tempo. dante, in]., 27-25: se
uguali (cfr. issa1). dante, in]., 23-8: volt'
può essere in alcuno modo mobile. dante, conv., ii-xm-17: si come
che può andare e venire. dante, vita nuova, 25-2 (89)
a personificazioni di concetti astratti. dante, conv., i-m-io: virgilio dice
dà finalmente l'ultima ragione dell'aver dante in questo cerchietto posto una rovina,
per la guardia bestiale, ma tale che dante ne scende. -sabbia mobile o
alfieri legato; poesia in generale = dante alighieri. condivano con qualche frase a
tutti igli altri sotto corona vendeo. dante, par., 32-132: lungo l'
; propenso, disposto, inclinato. dante, purg., 18-20: l'animo
terra, considerata centro dell'universo. dante, vita nuova, 29-1 (124)
e si muove nell'universo. dante, coni., ii-xiv-14: lo cielo
mobile, passa il sospiro del cuore di dante tirato su da intelligenza nova messa in
. spirituale e carnale si punisce da dante in due modi, con la forzata
subito, andando verso il sepolcro di dante, a quello lo puose. burchiello,
insignificante, presso che nulla. dante, ii-5: sacciate ben (ch'io
, i-346: ben vedete che oggidì dante è il poeta della moda e ristampasi ad
. cesari, ii-520: il nostro dante è maraviglioso per aggiustare i cervelli e
); attenuare, temperare. dante, conv., iv-xvn-4: la prima
, i desideri, le passioni. dante, conv., iv-xvii-6: la decima
una prop. subordinata). dante, conv., iv-xvii-6: la nona
in modo cauto e ponderato. dante, conv., ill-vin-n: si conviene
ricchezza. cesari, iii-289: chiude dante in questo concetto una gran verità:
; temperante, morigerato, parsimonioso. dante, conv., iii-vifi-n: si conviene
azioni, ecc.). dante, conv., iv-xvn-4: la terza
; prudenza, cautela. dante, conv., iii-vm-17: altri sono
pur appartenendo al passato. dante, purg., 16-42: se dio
. greco, n. 4. dante, par., 16-33: con voce
non al modo che parlo ora io dante. storia di stefano, 1-93:
età posteriore a quella classica). dante, par., 21-131: or
in ornamenti del corpo. chiose sopra dante, 1-40: la quarta e ultima parte
lo stato de'moderni brevi o nullo. dante, conv., iv- xv-3:
tale che siamo moderni perché posteriori a dante. carducci, iii-3-ic6: ma voi siete
, senza pretendere riconoscimenti. dante, par., 29-58: quelli angeli
-anche: casto, continente. dante, conv., iii-vm-12: si conviene
rispetto perfino eccessivo degli altri. dante, par., 14-35: io udi'
disorbitante e inusitata, qual ò-questa di dante. giuglaris, 31: si trinciano
fa a l'anema peccato percussure. dante, vita nuova, 22-7 (78)
che gran pagament'è 'n me. dante, vita nuova, 38-2 (112)
o si manifesta un fenomeno. dante, inf., 28-21: qual forato
anche: regime sanitario o dietetico. dante, inf., 4-75: questi chi
-propensione, disposizione, inclinazione. dante, conv., iii-vn-3: veramente ciascuna
astretti a pari qualità di costumi. dante, conv., iii-1-5: ché più
extimare come la casa sia migliore. dante, coni., ii-1-4: però
parlare, / intendendolo pur simplicemente. dante, vita nuova, 22-17 (79)
letterario, modo espressivo, stile. dante, vita nuova, 19-1 (68)
della poesia. tasso, n-iii-640: dante... diffinisce la canzona una
e forma di una punizione. dante, inf., 10-64: le sue
apparenza, sembianza, aspetto. dante, conv., iii-ix-ii: veduto questo
, temperamento, atteggiamento mentale. dante, xiii-7: io vi dico, de
terre, presso e lunge, mante. dante, inf., 24-144: pistoia
culto, rito, cerimonia religiosa. dante, coni'., ii-iv-7: le quali
nasconda la terra sotto preziosi marmi. dante, conv., iii-xn-13: ne
. collocazione, disposizione, sistemazione. dante, inf., 9-117: fanno i
ed abbonda e non viene meno. dante, conv., iii-xiv-4: lo primo
relazione con un agg. possessivo. dante, inf., 27-59: poscia che
-conforme alle proprie capacità e disposizioni. dante, par., 8-21: vid'io
, e non in sua forma. dante, purg., 29-131: da la
relazione con un agg. possessivo. dante, purg., 21-30: l'anima
e terre arenose d'uno modo. dante, par., 3-90: chiaro
mezzo, a qualsiasi condizione. dante, par., 31-86: tu m'
fa perpetuale / amati orrati e magni! dante, vita nuova, 23-4 (80
a un dipresso, quasi. dante, conv., iii-11-4: sì come
circostanze, in condizioni analoghe. dante, vita nuova, 34-6 (106)
come, in forma di. dante, conv., iii-xiv-4: è da
che l'ombra seguita il còrpo. dante, conv., iii-11-5: non che
corno mestere en tale cosa fae? dante, inf., 33-10: io
modo che dipoi ne fu ristorato. dante, purg., 29-12: non era
. tommaseo, 15-78: per intendere dante anche alla peggio, convien pur pensare:
nomi, ciò è guelfi e ghibellini. dante, par., 33-89: sustanze
: non esserci alcuna differenza. dante, purg., 16-20: pur 'agnus
e 'l modo che ne tenesse. dante, xxxviii-86: canzon mia bella, se
conveniente e con i mezzi adatti. dante, inf., 18-30: i roman
, parola. papini, iv-385: dante ha durezze e parolacce di becero contro
circa 8, 733 litri. dante, conv., iv-v-19: non puose
quelle cose di qui a ddl xv. dante, xxvi-2: chi udisse tossir la
gli parenti e gli amici moglie a dante. giovio, i-204: avendo io maritato
: il landino, nell'esposizione a dante, inferno, canto xviii, dice che
. ant. moisé (cfr. dante, inf., 4-57; purg.
tanto lo 'mtende con fa petra mola. dante, conv., iii- v-14:
di cose disposte in cerchio. dante, par., 12-3: a rotar
di messer rosso gli lasciavano molestare. dante, inf., 32-81: perché
non s'incontrava quando il poeta [dante] dal sonno si desta, / tratto
un possesso, di un bene. dante, pttrg., 16-12: si come
-con riferimento alle pene dei dannati. dante, inf., 5-33: la bufera
di molestia: fastidioso. amico di dante, xxxv-11-757: nessuna cosa tengo sia
di che non vuogli a te. dante, inf., 10-27: la tua
, avverso, ostile; contrario. dante, 4-345: non esser [o signor
vogliono salire nell'altezza della contemplazione. dante, 2-86: sì d'ogni conforto
considerato comeimpaccio e limitazione dell'anima. dante, inf., 13-108: qui le
pene dei dannati nell'inferno. dante, inf., 28-130: or vedi
e partela, ch'è molle. dante, inf., 25-111: togliea la
di un corso d'acqua). dante, purg., 1-102: questa isoletta
a me, in esso poema di dante il vario degli stili che egli dà a
che non si vedono in quello di dante, sempre più feroce, e quanto
alle privazioni (un'educazione). dante, par., 19-124: vedrassi la
trova molle, / piglieranne baldanza. dante, inf., 19-86: nuovo jason
con un compì, di limitazione. dante, purg., 24-124: ricordivi.
umidità (il legno). dante, 44-32: ben ritorneranno i fiumi a'
iperbolico, la persona). dante, 47-56: fenno i sospiri amore un
d'acqua (un luogo). dante, purg., 21-36: ma dimmi
/ de lacreme lo molle scendimento. dante, inf., 30-66: li ruscelletti
e forse men triste di quel di dante, meno uniforme di quello delle epopee
considerarsi. b. fioretti, 2-5-421: dante nella novità del suggetto, nella moltiplicità
quello astratto e ideale). dante, conv., iii-vn-3: certi corpi
della moltiplicazione. -anche assol. dante, conv., ii-xrv-4: per lo
alla propagginazione di una pianta. dante, conv., iv-vn-3: l'erba
crescerà insino alla fine del secolo. dante, conv., iv-vn-3: così la
, anche, una causa). dante, conv., iv-ix-n: multiplicata la
digressione, ecc.). dante, conv., i-vi-4: perché queste
, tutte quante insieme le perdono. dante, conv., ii-xv-5: elli non
più intenso (un sentimento). dante, conv., iii-1-4: come lo
. -diffuso, propagato. dante, par., 2-137: come l'
, 3-5-58: dopo avergli detto [a dante] diverse parole intorno alla sua commedia
corte celestiale si legge in eliseo profeta. dante, vita nuora, 23-7 (81
. -anche: ammasso casuale. dante, conv., ii-xiv-7: la galassia
oste fosse assai e anche soperchiasse. dante, conv., iv-v-13: chi
dio o dalla natura). dante, conv., iv-vn-13: quelli muore
: guàr- date da molti amice. dante, convh ii-iv-17: poi che non
- s'avanti non m'assai. dante, inf., 1-100: molti son
genti stolte enganna con lor fraudate. dante, inf., 20-55: quella che
relazione con un compì, partitivo. dante, vita nuova, 14-7 (61)
una collettività, ecc.). dante, inf, 18-28: i roman per
in lor quanto ne fanno altrui. dante, vita nuova, 40-1 (116)
-preceduto dall'art. determinativo. dante, lnf, 29-1: la molta gente
letter. in funzione di comparativo. dante, infr, 14-25: quella che giva
. carducci, iii-28-329: a molto dante aggiungi dell'orazio, del petrarca, del
cammino, la via). dante, purg., 29-13: né ancor
eo vo lassai lo molto lavore. dante, xi-6: però che là dov'ei
a mmolto onore e grande spese. dante, inf., 26-71: la
feciono moltissimi mali e continuaronli molto. dante, vita nuova, 9-7 (52
, copioso (il pianto). dante, inf., 5-27: or son
recepi eniuria, de perdonanza avaro. dante, conv., i-111-1: degna di
sforzo, la fatica),. dante, conv., ii-1-13: ancora,
in molta infamia caddono i reggenti. dante, conv., ii-1-13: ancora,
, dicendo solamente la tema del testo. dante, purg., 32-14:
qualcosa; vasta estensione di terra. dante, par., 8-51: il mondo
-spazio ampio, grande distanza. dante, par., 27-74: lo viso
possono molto istare che sono morti. dante, purg., 20-70: tempo vegg'
/ ché lunghe aringherie odo noiose. dante, vita nuova, 3-14 (45)
pochi son nela grazia d'amore. dante, convu i-xi-ii: molti sono che amano
, frequentemente, di solito. dante, vita nuova, 11-4 (54)
possa stare / a di- fension. dante, lnf, 3-65: questi sciaurati,
/ perde semenza e genera malizza. dante, vita nuova, 8-1 (49)
statura so'la terra è 'ntumulato. dante, vita nuova, 3-4 (44)
e molto meno fa per l'anima. dante, xix-11: io so che a
estensione; per una distanza ragguardevole. dante, inf, 14-125: tu sai che
, per un modesto percorso. dante, inf., 20-79: non molto
in largo, per ogni dove. dante, purg., 14-21: dirvi ch'
pede, ché molto èi iaciuto. dante, vita nuova, 18-9 (68
. -frequentemente, spesso. dante, conv., iv-vi-3: l /
multo sì mm'è 'n piacere. dante, vita nuova, 5-3 (46)
compianto. -con insistenza. dante, xlix-m: poi che [vertù]
presente. carducci, iii-7-79: ora dante, com'è natura de'poeti veramente
rappresentare e conchiudere un grande passato, dante fu l'omero di cotesto momento di civiltà
, xii2- 71: il pensiero di dante, di ben altro momento che le
sur un libro d'omero o di dante, o su la ghigliottina o fucilati o
et serviant illis in fide bona. dante, inf., 23-63: elli avean
romano sarebbe passatafatalmente all'italia). dante, conv., iv-v-a: la ottima
fa dire alla francesca e fare a dante il i° poeta n. 2 d'
, xvi-i-n]: il poeta [dante] si fa decantare, come i monarcofili
. monistèrio) con l'altre donne. dante, purg., 18- 122
quelli avea meno l'una mano. dante, inf, 28-104: un eh'avea
; troncato (il capo). dante, purg„ 19-9: mi venne in sogno
poco credibile, poco persuasivo. dante, inf., 13-30: se tu
anima, ma per gloria mondana. dante, conv., iv-xxvm-3: noi dovemo
in periculo di morte. chiose sopra dante, 1-179: ellino [i frati gaudenti
una realtà spirituale). chiose sopra dante, 1-289: per sua grande nobiltà
, il paradiso). amico di dante, xxxv-n-721: amico mio, per dio
che costituisce il globo terrestre. dante, par., 1-41: surge ai
la cera la impressione del suggello. dante, par., 10-21: che se
erbuccie prelibate. -figur. dante, conv., iv-vu-4: oh com'
-con riferimento alle anime del purgatorio. dante, purg., 16-31: o creatura
. -scusare, giustificare. dante, conv., i-n-i: da due
nell'espressione macchina mondiale). dante, conv., iv-xv-8: ecco la
, insomma non c'è più omero, dante, l'a- riosto. carducci,
un metallo prezioso non raffinato. dante, inf, 30-90: e'm'indussero
d'oro gli venne pure avvolto [a dante] qualche millesimo di mondiglia. emiliani-giudici
la mondizia e la innocenzia tua. dante, purg., 21-61: de la
lavata nettamente, senza alcune lordure. dante, purg., 28-28: tutte
e mondo di carne e alma. dante, conv.. iv-v-5: però che
, ma nondimeno tante volte usa da dante che non è maraviglia se questo così
ciel di sopra ed in profondo. dante, conv., ii-111-11: questo [
chente è la grandezza del sole? dante, conv., ili - canzone
capaci di influire sulla terra. dante, par., 9-108: qui si
mondo fusse, ense- mora adunata. dante, inf., 17-3: ecco la
un'indicazione geografica precisa). dante, inf., 26-117: non vogliate
gioia e tutti fin'a- manti. dante, xliii-42: passato hanno lor termine
e spirituali. papini, iii-36: dante è un mondo in compendio e anche,
lo mal che n'è scuntrato! dante, xxxvii-10: alto se- gnore [
segnore. dante, purg., 16-106: soleva roma
secondo che richiede e vuol lo mondo. dante, convv i-ix-5: per malvagia disusanza
(po'che lo tempo vene). dante, infi, 30-120: ricorditi,
lo mondo, poi faria -radice dura. dante, lxix-133: in ciascun è di
, un periodo storico determinato. dante, purg., 16-82: se 'l
piglia e meno avaccio si scioglie. dante, par., 12-82: non per
; il quarto l'uomo medesimo. dante, par., 12-94: non '
; stato laicale, vita secolare. dante, par., 3-115: poi che
avere / è per l'altro tenere. dante, vita nuova, 19-7 (70
, come oggetto di conoscenza. dante, inf., 26-98: né dolcezza
cro: il paradiso. dante, inf., 7-58: mal dare
poder mi dà pena e tormento. dante, inf, 8-46: quei fu al
-con valore rafforzativo o pleonastico. dante, vita nuova, 8-5 (49)
partire, quando è appiccata. dante, inf., 2-109: al mondo
tutti li migliori cavalieri del mondo. dante, conv., iv-xvi-6: la guglia
errabonda, senza dimora fissa. dante, conv., iv-xni-n: ben lo
esistenza terrena, in vita. dante, conv., ii-x-10: meglio sarebbe
il mondo: fra la gente. dante, xxxi-1: parole mie che per lo
vita religiosa, consacrarsi a dio. dante, par., 3-103: dal mondo
om ch'ai mondo vene. dante, xx-57: lo giorno che costei nel
fatto al rovescio come quei dannati di dante che avevano il culo dinanzi e il
un determinato stato o territorio. dante, purg., 6-146: quante volte
uberti e a li altri tutti. dante, par., 19-119: lì si
lo corpo o che s'impicchi. dante, conv., iii-xi-10: li legisti
risultati o vantaggi o scopi determinati. dante, par., 24-84: assai bene
-per antifrasi: punizione, castigo. dante, purg., 11-125: ito è
moneta corrente, manca forse egli [dante] di sceltezza e di purità di
concedere indulgenze prive di valore. dante, par., 29-126: di questo
pagato di buon animo qualunque moneta perché dante avesse fatto menzione nella commedia d'alcuno
falso monetiere, mal monetiere). dante, infi, 30-124: allora il monetier
capo che ti duole ». chiose sopra dante, 1-250: fu maestro adamo da
nell'animo e turbò se medesimo. dante, inf, 9-131: qui son li
gli unguenti ch'elle avevano apparecchiati. dante, conv., iv-xu-14: maria maddalena
este lo kapitale di monna cerna. dante, ix-9: e monna vanna e monna
a indicare una donna qualsiasi. dante, par., 13-139 [var.
petrarca) e un monolinguismo tonale (dante); un monolinguismo dovuto all'iterazione
realtà, per quanto varia questa sia (dante). 2. uso di
estrema unitarietà. papini, iii-38: dante da lontano pare un monolito tutto d'
. buommattei, ii-u-5-229: è [dante] da alcuni biasimato dell'aver cominciato il
si elidono, specialmente nella metrica di dante e del petrarca. d'annunzio,
si ha una poesia popolare contemporanea di dante, di ariosto e di racine,.
un gran padi- glion lì disteso. dante, conv., iii-111-4: vedemo certe
ambientale, faunistico, ecc. dante, purg., 26-43: poi come
repubblicani montagnesi [gli svizzeri] da dante o da alcun altro de'nostri maggiori
, resisteva. -sostant. dante, purg., 26-68: stupido si
(un testo letterario). dante, liii-76: o montanina mia canzon,
mesere, ove tien corte amore. dante, inf, 23-137: montar potrete su
ne la cima è più greve. dante, purg., 11-45: questi che
misero i due, virgilio inanzi e dante dietrogli. -con riferimento al moto
in ringhiera, biasimando i signori. dante, inf, 18-110: lo fondo
credendo che il popolo lo seguisse. dante, inf., 17-83: ornai si
l'altra parte del cielo non scendesse. dante, conv., ili-v-15: quando
profonda soddisfazione, contentezza, felicità. dante da maiano, xxxv-1-481: nobile pantera,
montato -in aria veramente. amico di dante, xxxv-n- 760: qual d'
matura, crescere negli anni. dante, conv., iv-xxiii-6: ella [
romolo. tommaseo, 11-231: salendo da dante a fe- sto, e da festo
] e monta e sale per servire. dante, lxxvi-8: ella non par umana
d'austria. -sostant. dante, par., 15-m: non era
montò in superbia con altri grandi. dante, xxx-130: per nessuna grandezza / monta
repubblica. cesari, ii-311: qui dante monta in cattedra e mette mano ad
(anche con riferimento all'ascesa di dante al monte del purgatorio o attraverso i
per operazioni, come dimostra di sé dante dalla montata del paradiso terrestro infino al
su la piccola nave. chiose sopra dante, 1-630: l'altore fingie..
/ son quei troppo più conti. dante, conv., iii-111-4: vedemo certe
. -accompagnato dall'indicazione toponomastica. dante, conv., iv-xi-8: io vidi
dantesco, la sede del purgatorio. dante, purg., 2-60: se voi
ch'en securi, sien men fonti. dante, inf, 27-29: io fui
rilievi e di catene elevate. dante, inf, 27-53: quella cu'il
a cui si riferisce). dante, inf., 18-33: come i
partic. nel linguaggio dantesco). dante, inf, 1-77: ma tu perché
che ha acquistato meriti altissimi. dante, par., 25-38: questo conforto
assai più freddo che dinanzi. dante, parv 31-121: quasi di valle andando
alla casata dei montefeltro. dante, conv., iv-xxvin-8: lo cavaliere
stesso alla cui conquistapartì giasone). dante, inf, 18-87: quelli è iason
al 21 aprile); ariete. dante, purg., 8-134: il sol
zodiaco che li astrologi chiamano aries. dante, par., 29-2: ambedue
: « italia riebbe la lingua di dante e la romana maestà, almeno nella
o argine fatto con sassi. dante, purg., 3-129: se 'l
indirizzando la condotta dell'uomo. dante, conv., iii-xv-12: però dico
etico (uno scrittore). dante, inf, 4-141: vidi il buono
, 9-136: quando fu in esilio [dante] fece da venti canzoni morali e
ila castiglionchio, 11: fu uno dante da firenze, poeta volgare di lodevole
. -nella teoria letteraria elaborata da dante nel 'convivio ', senso (o
può trarre dalla lettura). dante, conv. ii-1-5: lo terzo senso
: ne le canzoni egli medesimo [dante] manifesta la sua intenzione; e nel
, franchezza, giustizia). dante, conv., iv-xvn-8: bene si
del bene e del male. dante, conv., iii-xv-11: la moralitade