ant. diventare simile, identificarsi. dante, par., 33-44: indi a
. -anche al figur. dante, par., 19-m: tai cristiani
miracolosa... del sistema di dante. d'annunzio, iii-2-1095: quando
voi rendo merzé d'esta inoranza. dante da maiano, 1-17-10: bene veggio
e mostrasi di lui servir vogliente. dante da maiano, 1-3-4: di voi mi
, ii-93: il petrarca sembra aver seguito dante nell'uso delle determinazioni astronomiche, poste
di quelli di aristofane, inquantoché dante chiamasse come istorico a giudizio personaggi
tre mondi di una nuova epoca nemica di dante. 7. cruccio, risentimento.
: dal 1304 al 1306, vedemmo dante tranquillo e scrivente,... agli
valle del cesenatico è veramente piena di dante, come fosse ancora un inquilino del
quanto a uomo è possibile d'interpretare. dante, conv., iv-vii-2: sanza
contenere in sé, racchiudere. dante, inf., 7-18: così scendemmo
-intr. con la particella pronom. dante, purg., 2-101: io,
, i-iv-4-169: io vi dissi d'un dante, se quel ruscello ne avesse fatti
, arrossare di sangue. dante, purg., 5-99: arriva'io
, a furore). dante, inf., 30-4: atamante divenne
al palato, saporito, gustoso. dante, par., 31-9: sì come
insegne di signori / presso a navigatori. dante, inf., 3-52: vidi
da una frase programmatica). dante, par., 16-127: ciascun che
viva e cresca lo suo amore. dante, purg., 22-124: così l'
'nsegna / del creatore altissimo vivente. dante, vita nuova, 4-2 (46)
nel senno la più somma insegna. dante, xxx-15: ell'è verace insegna
? -simbolo, emblema. dante, par., 12-38: l'essercito
insegna: fare segno, accennare. dante, purg., 3-102: quella gente
. machiavelli, i-viii- 187: dante... in ogni parte mostrò d'
, passarono l'alpi. chiose sopra dante, 1-488: san girolamo, che
in capo a quella mia opinione che dante sia chiaro: ma guai chi lo legge
tale fatto o tali vicende. dante, purg., 10-71: i'mossi
15-i-59: non è dubbio alcuno che dante non fusse primieramente battezzato, e dipoi ammaestrato
disegnato, dipinto, scolpito. dante, purg., 10-73: quiv'era
boccaccio, viii-1-70: conoscendo [dante] le poetiche opere non esser vane
ant. ora, adesso. dante, inf., 27-21: tu a
astrologare, strologare. chiose sopra dante, 1-398: quando i gieometri vogliono
esplica la causalità efficiente). dante, conv., iv-iv-12: la forza
, 9-94: con buon accordo di papà dante, questo provveder divino si esplica mercè
facoltà dei sensi e dell'intelletto. dante, vita nuova, 14-5 (61)
ant. elemento mediatore, tramite. dante, conv., iv-ix-ii: è da
latin. così; sì. dante, inf., 21-42: del no
si trova in italia. dante, par., 9-26: in quella
et ariosi. -figur. dante, par., 11-105: e,
popoli dell'italia centro-meridionale preromana. dante, conv., i-vi-8: uno abituato
studi italici, a parigi / [dante] volse abbracciar filosofia a dio.
. - anche assol. dante, par., 12-12: come si
iure: v. de iure. dante, par., 11-4: chi dietro
. guido da pisa, 1-141: dante, nel quarto canto della prima cantica
tal lo vederia, -fora pietosa. dante, inf., 3-66: questi sciaurati
compì, di tempo determinato). dante, purg., 31-85: di penter
nei vocaboli di origine straniera. dante, par., 18-78: si dentro
vasello in mezzo non vi stassi. dante, inf., 1-3: nel mezzo
. a cui si riferisce. dante, purg., 10-35: l'angel
la più pressa è la più diritta. dante, purg., 3-49: tra
delle mani, la destra). dante, inf., 13-31: allor porsi
a quello dell'articolo indeterminativo. dante, inf., 2-55: lucean li
: quella, questa, cotesta. dante, inf., 16-43: io,
quale amore in me non regna. dante, par., 24-74: le profonde
la gente che v'à andare. dante, purg., 3-32: a sofferir
da un agg. qualificativo). dante, inf., 12-20: pàrtiti,
, a nome e cognome uniti. dante, inf., 4-124: vidi camilla
monna, madonna, madama. dante, 14-9: e monna vanna e monna
fiume, monte, ecc. dante, inf., 28-80: gittati saran
del nome stesso della città). dante, purg., 12-52: non molto
, di giornali o pubblicazioni periodiche. dante, inf., n-80: non ti
i'l'appello ben per madre mia. dante, inf., 7-89: le
e se fusse chiamato no vallia. dante, inf., 27-126: attorse /
saperla lunga, ecc.). dante, inf., 15-99: bene ascolta
/ et un altru d'occidente. dante, purg., 4-103: là ci
con funzione intensiva o pleonastica). dante, inf., 8-71: già le
indica per lo più lontananza. dante, inf., 28-17: là da
pron. quello o quella). dante, purg., 6-58: ma vedi
nell'altro o dall'altro emisfero. dante, par., 1-43: fatto avea
riferirsi al mondo terreno). dante, inf., 6-m: tutto che
riferirsi al mondo terreno). dante, purg., 3-145: vedi oggimai
: tutto il sensibile è [in dante] soltanto specchio simbolico del di là
oltre, lontano, più avanti. dante, inf., 31-19: poco portai
direzione e in un'altra. dante, inf., 5-43: di qua
lungarni. -in posizione correlativa. dante, conv., ii-xv-9: però è
nella quantità, nell'intensità). dante, purg., 5-78: quel da
candida di là da santo ambrogio. dante, par., 19-57: non può
un determinato periodo di tempo. dante, conv., iv-xiv-14: noi,
là simile d'un angel la pietate. dante, vita nuova, 26-7 (93
fame faccia e mostrar buona labia. dante, inf., 14-67: poi si
forma, figura umana; persona. dante, inf., 25-21: maremma non
cui deriva labbia per * viso '. dante l'usò frequenti volte ».
le labra prò i denti coprire. dante, inf., 30-55: la grave
-chiudere le labbra: tacere. dante, inf., 16-125: sempre a
de'giuochi di parola s'apprese a dante pur troppo, e nel poema ve n'
scorrere in giù, fluire. dante, par., 6-51: esso atterrò
singolare del presente indicativo: e solo dante l'usò, tratto dalla forza della rima
ma tutto dubbiosi, incerti e labili. dante, par., 20-12: tutte
pagamenti, bonificazioni. pascoli, ii-1448: dante trovò il cristianesimo... come
/ compagno al doloroso redde lena. dante, conv., ii-xv-5: ove
, / convien che si consumi. dante, par., 31-9: schiera d'
attività, lavoro indefesso. dante, conv., i-vii-4: ciascuna cosa
cose necessarie alla salute dell'uomo [dante] desidera esser lecto acciocché le sue
ripa; baratro, voragine. dante, inf., 7-16: così scendemmo
nella quarta china o scesa o lama. dante, inf., 12-n: e
cioè la costa, del monte. dante, purg., 7-7o: tra erto
lacca... fu composto da dante il verbo 'dilaccarsi ', cioè essere
, di intrichi. chiose sopra dante, 1-402: veggiendosi papa [adriano v
tentazioni e ne'lacciuoli del nimico. dante, inf., 22-109: ei,
, rosicchiare. rajberti, 2-214: dante avrebbe lacerato la penna coi denti,
rocchio, secondo il lacerto passionato. dante, inf, 22-72: preseli 'l
colà, in quel luogo. dante, purg., 24-105: parvermi i
lacrime di donna o d'altri tali. dante, vita nuova, 22-4 (77
tristezza, sconforto, desolazione. dante, vita nuova, 14-9 (62)
dal vapore o dall'umidità. dante, inf., 14-113: ciascuna parte
di resina; grano, granello. dante, inf., 24-110: erba né
più, un'intenzione iperbolica). dante, vita nuova, 12-1 (54)
lagrime, né sua lingua temperare. dante, vita nuova, 8-2 (49
ietta lacreme per la gravosa offenza. dante, inf., 18-84: guarda quel
14. dimin. lacrimétta. dante, purg., 5-107: o tu
che muove al pianto. dante, inf., 6-76: qui puose
di queste parole molto nell'animo suo. dante, vita nova, 12-2 (54
-con riferimento agli occhi. dante, vita nova, 31-1 (99)
, implorare con le lacrime. dante, purg., 13-108: io fui
proprio cordoglio per la sua dipartita. dante, purg., 23-55: la faccia
. carducci, iii-4-240: forse qui dante inginocchiossi? l'alta / fronte che
guarda per che, dove e corno. dante, vita nuova, 12-2 (54
con le lacrime, desiderato appassionatamente. dante, purg., 10-35: l'angel
, profonda mestizia, grave sconforto. dante, xlvii-25: il nudo braccio, di
: nella triade che precede e prepara dante ognuno dei poeti fin qui disegnati ha
alla pena, all'espiazione. dante, inf., 3-133: la terra
sia reale sia figurato). dante, inf., 1-14: là dove
il peccato originale] l'avete. dante, xlix-131: ma troppo è più ancor
autore di un furto determinato. dante, conv., iv-xxvii-14: non altrimenti
irresistibilmente il cuore degli uomini. dante, lxxi-i: lo sottil ladro [amore
, procedere con somma cautela. dante, xxx-53: non moveriano il piede /
/ lo mostri ed affa- zoni. dante, inf., 12-90: tal si
furto. - anche come personificazione. dante, inf., 11-59: nel cerchio
banda di malfattori. chiose sopra dante, 1-193: si partì di spagnia e
: fa'bene e laga il male. dante, lxxiv-2: nulla mi parve mai
una prop. subordinata). dante, xiii-6: la sua vertute, ch'
o di moto a luogo). dante, inf., 29-21: dentro a
aria tranquilla. -sostant. dante, purg., 9-54: dianzi,
si rivolge il discorso; costaggiù. dante, inf., 27-36: o anima
di quel luogo, lontano. dante, purg., 13-138: troppa è
letter. laggiù. dante, inf., 21-17: non per
sì che elio se conciliarà vosco. dante, inf., 32-95: « vivo
, / pari de bona gente. dante, inf., 24-10: ritorna in
perdere stato e ricchezza con pace. dante, par. 12-120: tosto si
te che vuo'correggier gli altri. dante, inf., 3-128: quinci
perogin che 'l lago no i folliate. dante, inf., 20-61: suso
. riferimento alle acque infernali). dante, inf. 8-54: molto sarei vago
: pare che in questo luogo pigli [dante] 'lago'per quello che i latini
4. distesa d'acque. dante, inf., 32-23: io mi
, sangue, sudore). dante. purg., 5-84: corsi al
: tanimo, l'intimo deltuomo. dante, lxi-8: ver è ch'ad ora
un luogo; fondo, abisso. dante, par., 33-22: or questi
g. gozzi, i-8-206: dante neltinfemal cupa lacuna / desia parlar a
per lo più da dolce malinconia. dante, inf., 5-46: come i
cantando lor lai', cioè lor grida. dante, purg., 9-13: ne
, xii5- 10: osservo che in dante i lai della gru e della rondinella
è la ristorazione e la volgarizzazione operata da dante della scienza laicale. 4
laicistico. carducci, iii-7-96: unico dante aveva potuto rivolgere laicamente il principio religioso
armato, trovò il suo nimico. dante, inf., 18-117: vidi
, 9-136: tutto fosse laico, [dante] fu sommo poeta e filosafo e
laico. carducci, iii-7-308: di dante, rinnovatore in firenze della lirica d'amore
, fosse o più dotto di quel di dante o più leggiadro di quel del
piacque povertà e non giammai laidezze. dante, conv., iii-iv-8: disse bene
scritto, uno stile). dante, conv., i-x-10: temendo che
e vecchie e laide lasserei altrui. dante, conv., iii-iv-7: noi non
ne'vecchi e ne'maggiori è laidissima. dante, inf., 19-82: dopo
sì d'omo è dio scudieri. dante, conv., iv-vm-5: che se
laido peccato me tenea col vergognare. dante, conv., iv-xxv-7: lo pudore
lode, elogio. chiose sopra dante, 1-629: l'altore fa una appostrofa
pisano e nel livornese). dante, inf., 20-79: non molto
depressione del terreno; bassura. dante, inf., 32-96: del contrario
ideale della donna come fu concepito da dante e dal petrarca, lambiccato e affinato poi
nuova gerusalem, cioè dell'universale chiesa. dante, conv., ii-xv-6: se
de l'amesurare sì fa lamentanza. dante, vita nuova, 7-2 (48
doglio forte / e laimentomi spesso. dante, vita nuova, 12-2 (54)
-senza la particella pronom. dante, vita nova, 8-6 (49)
io ne senta o per rancura. dante, liii-68: lasso, non donne qui
ed eo lamentanno che non podea fare. dante, par., 14-25: qual
attendite »... le quali parole dante avea nel pensiero anche prima dell'altre
pensiero anche prima dell'altre. e dante leggeva nel medesimo profeta: « viae
: la pietosa e lamentevile vocie. dante, conv., ii-ix-i: prima
, / lamento in doglia pena. dante, inf., 5-35: quando giungon
con gioia, solazzo e lamento. dante, vita nuova, 31-14 (102)
angoscia. de sanctis, i-266: dante, dommatico e dottrinale, avea
quel dolore cresce e non s'atuta. dante, inf., 13-15: ali
, ov'ebbe battesimo il capo di dante, gli pose nome francesco. d'annunzio
anima beata circonfusa di splendore. dante, par., 17-5: tal era
). -anche sostant. dante, purg., 21-114: l'ombra
. fare risplendere in modo abbagliante. dante, par., 14-104: qui vince
o di una rapidità estrema. dante, par., 30-46: come suoito
- anche: riflesso, luccichio. dante, par., 25-80: mentr'io
fele, de lancia esser piagato. dante, par., 13-40: tu credi
/ con ella forte no'lo riferisse. dante, inf., 31-4: una
-lancia di giuda: il tradimento. dante, purg., 20-73: senz'arme
pascoli, ii-967: invero egli [dante] fu vittima del 4 paciaro '
di difesa e insieme di offesa. dante, par., 29-114: non
angiolieri, vi-422 (102-2): dante alighier, s'i'so'bon begolardo
lanciare. — figur. dante, vii-58: sappia che l'entrar di
destringe / la più dolze criatura. dante, purg., 7-111: padre e
con riferimento ad animali). dante, inf., 25-50: com'io
abbandono, di miseria). dante, inf., 14-8: arrivammo ad
2. campagna pianeggiante; prateria. dante, purg., 27-98: giovane e
-figur. monti, xii-6-74: dante nelle aride lande della teologia farà fiorire
diminuire, venir meno, svanire. dante, par., 16-3: o poca
attività economica o culturale). dante, inf., 7-82: una gente
miei amici a trista testa vanno. dante, inf., 29-66: era a
se l'amor non mi rimena. dante, lv-5: alcun gioioso diven per amare
, villoso (una persona). dante, inf., 3-97: quinci fuor
biroccio arrivare. -per simil. dante, inf., 28-122: e 'l
quei giuochi di lanterna magica per cui dante si fa servire a tutti i partiti,
. ll'usa a. rrasone. dante, par., 9-29: si leva
la vittoria. dante, infi, 32-129: così 'l sovran
questo stile lapidario ti sforza, come dante, a tenere il capo basso e
il magnanimo cavaliere il morto corpo di dante,... fatto portare sopra gli
-figur. spirito beato. dante, par., 20-16: i cari
lardo cotto. angiolieri, 137-4: dante alighier, s'i'so'buon begolardo,
/ ben largamente porgere la mano. dante, conv., iv-xxi-ii: per
significato; in modo generale. dante, conv., iv-n-12: 'rima'si
un mobile, ecc. dante, conv., iv-vm-7: onde sapemo
estensione, vastità, capacità. dante, par., 28-32: sopra seguiva
settori. -figur. magnificenza. dante, par., 29-142: vedi l'
, la tua reccheza sopr'onne emmagenato! dante, conv., ii-x-7: nulla
festa. -come personificazione. dante, xlvii-63: larghezza e temperanza e l'
dispendio, spreco, scialo. dante, purg., 30-112: non pur
per ricchezza / non sa far larghezza. dante, purg., 20-31: esso
enfatica o scherz.). dante, conv., iv-1-8: se quanta
sì che non potè largir simiglianza. dante, par., 24-71: le profonde
si è largito e puossi fare. dante, vita nova, 25-7 (90)
un compì, di misura). dante, inf., 18-5: nel dritto
vasto, spazioso, esteso. dante, conv., iv-vm-9: veggiono fare
solca del pelaghetto intorno a lidi. dante, inf., 6-16: li occhi
che abbraccia una notevole estensione. dante, vita nova, 41-10 (120)
un vaso, un recipiente). dante, par., 9-55: troppo sarebbe
di uccelli, ecc.). dante, inf., 5-41: come li
una danza, ecc.). dante, inf., 17-98: gerion,
e rimettere in inferno l'avarizia di dante. -con uso avverb.
. abbondante, copioso, cospicuo. dante, inf., 1-80: or se'
un significato, un'interpretazione). dante, vita nova, 40-6 (117)
un casto uomo, umile e largo. dante, iv-3: savere e cortesia,
, dizordinati retti e matti saggi. dante, par., 7-115: più
vescovado di siena. -sostant. dante, conv., iv-xxvii-12: la larghezza
larga incomincianza / sì vuol perseveranza. dante, conv., ii-iv-12: perché
estesa in larghezza di qualche cosa. dante, inf., 19-15: io vidi
in grande quantità, copiosamente. dante, par., 33-92: la forma
argomento, su una materia). dante, purg., 29-99: a descriver
, nel più ampio significato. dante, conv., i-vii-13: lo latino
. — anche al figur. dante, purg., 15-12 7: se
vol- liono camuffare, overo contraffare. dante, par., 30-91: poi,
ant. la costellazione dei pesci. dante, purg., 32-54: le nostre
la lasciai che gran merzè mi chiese. dante, vita nova, 31-10 (100
e non lasciare la città loro. dante, par., 32-101: o santo
e lasciò pavia da man ritta. dante, inf., 26-110: da la
avea presi alla battaglia, fece lasciare. dante, inf., 22- 85
questa fune e incontanente cadremmo in profondo! dante, conv., iii-m-8: [
, tutta la lombardia è perduta. dante, par., 17-55: tu lascerai
abbandonare il mondo, morire. dante, inf., 15-114: fu trasmutato
né a cena non mangerai cocino. dante, par., 5-82: non fate
che toccassono alla nostra città di fiorenza. dante, par., 21-104: sì
/ et eia l'ovra lasava. dante, conv., i-x-5: e manifesto
esto trattato 'n questo loco lassare. dante, conv., ili -canz.,
vo'lo trovare di becchina, / dante alighieri, a dir del mariscalco. boiardo
l'amoroso diletto, ch'io lassai. dante, inf., 3-9: lasciate
cristo ti lasciò in sua vece. dante, inf., 8-108: « i'
/ e portone chiascun tu'pensamento. dante, par., 17-132: se la
ché io noi lascerò e nollo sofierrò. dante, conv., iii-v-20: sì
non lo lasciò. -assol. dante, purg., 21-64: prima vuol
la gloria, l'onore. dante, inf., 8-51: quanti si
dell'ingegno o dell'arte. dante, par., 33-72: o somma
. - anche al figur. dante, par., 31-81: o donna
pensosa / ed io rimasi in pensanza. dante, inf., 1-27: si
'n gran pensiero m'à lasciato. dante, inf., 34-89: io levai
nascene 'l vin per potare. dante, inf., 3-49: fama di
si lascia dimenticare per cagione niuna. dante, par., 19-142: o beata
e di consentire ciò che domandavano. dante, 19-15: per esser giusto e pio
lasciare che non punisca o guiderdoni. dante, purg., 14-55: né lascerò
. - anche al fìgur. dante, conv., i-1-10: conosco la
anche: posato, collocato. dante, purg., 32-95: sola sedeasi
un sentimento, un'impressione). dante, conv., iv-vn-7: viene un
9. introdotto, adottato. dante, conv., iv-vi-3: questo vocabulo
pascoli, ii-1102: lo stato di dante nella selva oscura... cominciò
ii-355: ti veggio spesso lasso. dante, inf., 9-84: dal volto
s'attardano. -di animali. dante, inf., 17-130: come 'l
organo, i sensi). dante, conv., iv-xxvm-17: ora.
, far tuttor del dritto inverso. dante, purg., 24-70: come l'
sedentari teorici. carducci, iii-7-144: dante e il boccaccio, il boiardo e
/ più ch'io non era degno. dante, inf., 3- 100
vi son servidore. dante, inf., 8-106: qui m'
celeste). [variante in] dante, purg., 27-66: dritta salia
pur belli e nuovi questi trovati di dante: * ch'era già lasso ':
, ch'è pien di doglia. dante, xx-4: lasso, però che dolorosamente
/ credea ch'egli altra amasse. dante, conv., ili-canzone,
-con la prep. a. dante, conv., ii-ix-2: oh lassa
, / quand'elle fien chiamate. dante, inf, 10-136: lasciammo il muro
di moto a luogo). dante, purg., 6-55: prima che
-in paradiso, presso dio. dante, inf., 1-124: quello imperador
dei vivi, sulla terra. dante, inf., 8-49: quanti si
, in cielo, in paradiso. dante, inf., 34-61: quell'anima
dal paradiso, da dio. dante, par., 1-6: vidi cose
specificazione sia soggettiva sia oggettiva). dante, purg., 11-3: o padre
. - anche al fìgur. dante, xvi-8: dunque ormai lastri / vostro
ignoranza invincibile, mistero insondabile. dante, par., 19-67: assai t'
-inespresso, non manifesto. dante, par., 26-52: non fu
11-227: solo la voce del genio, dante, il petrarca, il savonarola,
latina; con parole latine. dante, conv., i-vii-8: lo latino
xii-5-24: la crusca non ha veduto che dante adopera il verbo 'lece * latinamente
. chiaramente, apertamente, manifestamente. dante, conv., il-m-i: a più
e non di quelli familiari). dante, conv., iv-iv-10: più dolce
della civiltà letteraria dei romani. dante, vita nova, 25-6 (90)
o italico. pascoli, ii-1672: dante è un esule peregrino,...
tolle il prò e l'onor tutto. dante, inf.. 22-65: or
che è proprio dell'italia. dante, inf., 27-27: se tu
intelligibile; aperto, manifesto. dante, li-i: degno fa voi trovare ogni
latino, come sento, responderò. dante da maiano, 1-29-14: procede sol da
il bever un becchier di vernaccino. dante, par., 3-63: ma or
ultime derivano le lingue neolatine. dante, cono., i-vi-10: lo latino
e pratico della lingua latina. dante, conv., i-xm-5: questo mio
questo è, parmi, quello che dante chiamava il nuovo latino, comune agli uomini
, cioè non si pecchi in latino. dante, par., 17-35: né
. -anche: consiglio, suggerimento. dante, par., 10-120: ne l'
libro * de civitate dei '. dante, par., 12-144: ad inveggiar
tutto il corpo). dante, vi-3: lo meo serventi core /
opposto alla parte del cuore. dante, purg., 13-14: fece del
fuoco da sette latora della città. dante purg., 4-48: « figliuol mio
a sinistra di chi guarda. dante, xxii-4: di donne io vidi una
e le latora si tessono di vimi. dante, inf., 18-31: da
scritto, di un libro. dante, par., 29-40: ieronimo vi
se ragion hai d'alcun lato. dante, 21-24: qual savesse qual era la
a qualcuno: accanto a lui. dante, xlvii-50: sovra la vergin onda /
lui o dipende da lui. dante, vita nova, 37-7 (in)
amico meo, tu ài folle pensato. dante, conv., iv -canzone,
parte, tutto all'intorno. dante, purg., 2-22: d'ogne
con dall'altro lato). dante, vii-3: la dispietata mente, che
voi, madonna, stando scompagnato. dante, conv., ili-canzone, 90:
-trarre, prendere in disparte. dante, xvii-8: poscia a l'ambasciata tua
(con riferimento alle ali). dante, inf., 13-13: ali hanno
riferimento ad animali mitologici e favolosi. dante, inf., 6-14: cerbero,
vociare, inveire a gran voce. dante, xlvi-59: omè, perché non latra
: parlare sconsideratamente; blaterare. dante, conv., iv-m-8: dietro da
proprie colpe o delle proprie sventure. dante, par., 6-74: di quel
ed una lupa invano tentano impedire a dante l'ascendere al monte della gloria; a
ai santi, agli angeli. dante, par., 21-m: tra'due
. subdolo, malvagio, crudele. dante, xlvi-58: ché tanto dà nel sol
intellettualmente; educare, allevare. dante, purg., 22-102: costoro e
ed arte, senza sementa latte! dante, par., 23-122: come
-ant. per metonimia. mammella. dante, par., 30-83: non è
lacte de la sua dol- cesa. dante, par., n-129: quanto le
persona, una qualità). dante, conv., iii-vm-19: è più
un comportamento, ecc.). dante, vita nuova, 2-8 (42)
. -con uso neutro. dante, conv., iii-x-6: l'ammonire
propizio, opportuno, favorevole. dante, conv., i-1-17: certi costumi
asembrarli la rosa e lo giglio. dante, vita nuova, 21-3 (76)
in voi laudare, -beata maria! dante, purg., 11-4: o padre
que'che 'l chere affaciata mente. dante, vita nuova, 8-5 (
/ ma pur la fine facelo laudato. dante, conv., iii-xi-i:
tenuto in considerazione, pregiato. dante, lxxv-6: i'v'amo e voglio
. in partic.: adulatore. dante, vita nuova, 28-2 (96)
prende laude e blasmo onne mistero. dante, xxx-128: disiato da persone sagge,
atto di glorificare il signore. dante, par., 19-37: vid'io
virtù eccelsa; merito insigne. dante, 2-96: io vo'con voi della
: inver'voi dissi lauda graziosa. dante, conv., iii-xiv-i: ne la
di onorarlo secondo i meriti. dante, conv., iii-xv-15: in massima
di laude se'maggior, che taccio. dante, lxiii-6: ingannator non è degno
: ben altrimenti trattavano la parabola evangelica dante e il petrarca e i laudesi del
: non è una de le regole di dante che la concordanza di due rime vicine
creatore, / d'onni ben delizioso. dante da maiano, 1-2-8: greve mi
'laurea poetica ', nella corona che dante sognò talvolta. 2. riconoscimento ufficiale
: quantunque la sua sufficienzia [di dante] fosse molta, e per quella in
buti, 1-10: niuna volta [dante] fu laureato, perché aspettava d'
essenziale molto aromatico; alloro. dante, xliii-44: ramo di foglia verde a
. -corona d'alloro. dante, purg., 22-108: euripide v'
me va lavanno e sceglienno e nettanno. dante, purg., 1-95: va
della gente. -rifl. dante, inf., 14-137: letè vedrai
-intr. con la particella pronom. dante, par., 8-58: quella sinistra
anime dalle sozzure e da'peccati. dante, inf., 27-108: padre,
più che neve o che lana monda. dante, inf., 30-142: maggior
che 'l vesta e tegna orevolmente. dante, inf., 13-150: que'
mente lavora. cesari, i-649: dante, in ciò che immagina e dipinge così
in partic.: oggetto prezioso. dante, conv., iv-xxv-5: li antichi
/ li mastri contrafare lo lavore. dante, conv., iv-xxx-2: qui primamente
o filmica; studio, saggio. dante, par., 1-13: o buono
, molti ne rimangono a fare su dante. tommaseo, 3-i-212: non giova sperare
persona sia a facoltà intellettuali). dante, inf., 29-90: o tu
/ da ravenna il toscan verso di dante, / rispondea di su 'l po l'
e lazza. -figur. dante, inf., 15-65: quello ingrato
al dolce fico. salvini, 41-415: dante era di sua antica schiatta vanaglorioso,
poi farò le tuo coman- namente. dante, purg., 2-33: vedi che
passate / di bellezze e di bontate. dante, inf., 26-127: tutte
un agg. e il sost. dante, inf., 6-17: gli occhi
uso pleonastico o enfatico). dante, conv., iii-vi-3: facendo del
connotazione indeterminata o partitiva). dante, inf., 3-25: diverse lingue
essere ripetuto con intenzione enfatica). dante, inf., 6-85: ei son
e spesso ha valore pleonastico). dante, inf., 16-79: se l'
pronome relativo f. plur. dante, inf., 1-121: a le
o del pron. dimostrativo. dante, purg., 15-80: che tosto
13. introduce una locuzione perifrastica. dante, inf., 15-73'. faccian le
, evviva, ecc.). dante, par., 23-19: ecco le
rigagnolo che facea la fontana. dante, inf., 30-20: ecuba trista
madonna nera, e disorle il fatto. dante, inf., 7-93: quest'
-con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. dante, par., 7-io: io dubitava
essa, a quella cosa. dante, inf., 3-55: io,
esse, loro, quelle donne. dante, inf., 3-74: maestro,
avea fatte, diceano che le migliorasse. dante, inf., 13-59: io
particella pronom. o avverb. dante, conv., ili -canzone, 58
degli avversari. cesari, iii-99: dante era ghibellino, ma leale e di
lealmente ch'io ve ne deliberrò. dante, conv., iv-xxvi-14: ciò che
don'el cor lialmente ad amore. dante da maiano, 1-44-4: per lungia sofferenza
vogl'io usare a tutto mio podere. dante, conv., iv- xxvi-14:
rettamente; dimostrarsi leale e fedele. dante, conv., iv -canzone, 131
lui. graf, 5-500: ebbe [dante] per sua leanza onor d'esiglio
sane parti della cotenna appare diverso colore. dante, inf., 27-95: come
]... i lebrosi. dante, inf., 29-124: onde l'
non mi lassa star notte né dia. dante, inf., 17-75'• qui
, a modo del suo maestro virgilio, dante leccasse, quale orsa, i suoi
male, nati rozzi, nati storpi, dante li lascia tali quali. soffici,
varchi, 18-2-233: era assalito [dante] dal nimico con tanta furia,
onesto; legittimo, legale. dante, inf., 5-56: a vizio
a concedersi; conveniente, opportuno. dante, par., 1-55: molto è
. -con uso neutro. dante, conv., i-ix-5: per alcuna
che esige comunque una risposta. dante, purg., 6-118: se licito
in roma, ora casa di dante). papini, iii-301: la *
lat. che significa: * lettura di dante '. ledame, v. letame
caratteri tipografici. -figur. dante, par., 24-84: assai bene
22. -perestens. moneta. dante, inf., 30-74: ivi è
hanno insieme. -figur. dante, par., 2-139: virtù diversa
tutta intorno venti- milaquattrocentoventisette leghe lombarde. dante, purg., 15-121: che
{ giustizia legale). dante, conv., ii-xiv-15: la giustizia
corrispondenza, di stretta connessione. dante, conv., i-vn-14: nulla cosa
sempre abbiamo usato uno studio insieme. dante, conv., iv- xxvni-9:
6. dubbio, incertezza. dante, par., 32-50: io discioglierò
aggiogare. - anche al figur. dante, purg., 32-96: sola sedeasi
una corona, una ghirlanda). dante, par., 11-87: indi sen
. -ant. delimitare. dante, purg., 13-4: ivi [
o potere. - anche assol. dante, inf., 13-88: ancor ti
membra; impedire la parola. dante, inf., 24-114: qual è
in tutte le cose principalmente ti leghi. dante, purg., 16-52: per
così legato m'à vostra catena. dante, par., 14-129: io
concatenazione logica. - anche sostant. dante, conv., iv-vi-4: in quanto
non potrebbe nomare a suo danno. dante, inf., 24-94: correan genti
-per simil. e al figur. dante, conv., ii-iv-17: non altrimenti
formati, / e insieme legati. dante, purg., 32-51: vólto al
organi del corpo umano). dante, cono., iv-xxi-4: quando l'
, intessuto. cesari, iii-59: dante era assai pratico de'profeti...
di dipendenza, di concomitanza. dante, par., 33-86: nel suo
cioè devoluto per successione legittima). dante, conv., iv-xi-9: più volte
. nunzio, messaggero, rappresentante. dante, conv., ii-v-4: la prima
sollecitudine per lo smisurato amore de'fratelli. dante, conv., iv-v-14: chi
cotale legazione, fu per tutti detto che dante fosse desso. benvenuto da imola volgar
ne dirizza, si è la legge. dante, inf., 5-58: a vizio
di dio, ecc.). dante, inf., 1-125: quello imperador
sua città per me si vegna. dante, purg., 1-46: son le
quelle che legge e dio disdegna. dante, purg., 6-146: quante
ordinate per la morte de'rei. dante, conv., iv-xxvi-14. lealtade è
-letter. come personificazione retorica. dante, par., 20-55: l'altro
questa legge naturale non basta a sé. dante, par., 32-55:
solo in nostra legge è salvazione. dante, par., 15-143: dietro li
maometto, pagana, saracena). dante, conv., ii-vm-9: tutti concordano
sfaccia, / e diritura affaccia. dante, conv., iv-xxvii-io: conviensi anche
; condizione vincolante, patto. dante, inf., 14-21: d'anime
, capriccio, prevaricazione). dante, purg., 1-89: or che
unica forza trascendente o immanente). dante, conv., iii-xv-16: quando iddio
l'uomo o la realtà naturale. dante, purg., 26-83: nostro peccato
una legge, dare una direttiva. dante, purg., 6-140: atene e
falla fori misura in sua sentenza. dante, inf., 19-83: dopo lui
/ de che traita questa legenda. dante da maiano, 1-51-n: ben conosco
/ si partirà da l'anima invilita. dante, conv., ii- xii-2:
. -introduce il discorso diretto. dante, conv., iii-xv-5: però si
legere / per omne scienzia comprehendere. dante, conv., iii-ix-14: molti,
metonimia, con riferimento all'autore. dante, vita nuova, 19-20 (73)
tu to tre volte l'anno. dante, purg., 26-85: nostro peccato
, sì intervenne questo nella magna. dante, conv., iv-xxvn-n: oh misera
lassino a quelle che al mondo sono. dante, inf., 5-127: noi
vescovo, ch'era mondano secolare pagano. dante, inf., 5-58: ell'
scoprire. - anche assol. dante, vita nuova, 1-1 (41)
pensieri, gl'intimi sentimenti. dante, xxxiv-18: queste parole si leggon nel
. manifestare, rivelare, indicare. dante, inf., 10-65: le sue
pubblicamente un testo o un autore. dante, par., 29-71: in terra
ottobre1373, incominciò in firenze a leggere il dante messer giovanni boccacci. savonarola, 7-ii-201
sottil, ma non ti legge aperto. dante, par., 10-137: essa
pe- tronciani, che diverrebbe matto. dante, par., 19-72: un
il peso o la fatica. dante, inf., 18-70: assai leggeramente
punti sottili (un indumento). dante, vita nuova, 3-4 (44)
da quello ti guardi che tu biasimi. dante, conv., iv-xxvm-4: sì
spontaneamente, di buon grado. dante, vita nuova, 12-11 (57)
di utilità o di qualche male amore. dante, vita nuova, 13-5 (59
facile, con tono dimesso. dante, vita nuova, 19-6 (70)
somieri / e le some leggieri. dante, conv., ii-ix-5: sì come
confezionato con stoffa sottile; estivo. dante, vita nuova, 9-9 (52)
peso notevolmente inferiori al normale. dante, inf., 30-82: s'io
parliera / et a'balli leggera. dante, inf., 5-75: poeta,
così ora in pena l'abbiano. dante, inf., 21-33: ahi quant'
, a pigliar preda. chiose sopra dante, 1-32: fu [camilla] sopra
, che salta di sopra dell'acqua. dante, inf., 1-32: ed
della voce, ecc. amico di dante, xxxv-n-759: io, udendo lui ciò
che di tutti i poeti, da dante al monti, il leggiero ariosto sia de'
indovinare il segreto di virgilio e di dante, l'arte d'insistere sulla progressione
dalle conversazioni si prendono i costumi. dante, purg., 17-7: fia la
e 'l fallo, e sariavi leggero. dante, purg., 8-21: aguzza
om non seria legger di dire. dante, conv., ii-n-6: a lo
. -anche con uso avverb. dante, vita nuova, 23-21 (84)
, / però li mi son dato. dante, vita nuova, 38-6 (113
avvilito; fragile, precario. dante, lx-4: in abito di saggia messaggiera
il mare (una nave). dante, purg., 2-41: quei sen
ch'io 'l perdesse avrei giusta cagione. dante, purg., 11-19: nostra
, se non la più bella di dante,... certo la più fortemente
già. -come personificazione. dante, 2-123: morte, se tu questa
onestà, virtù, condotta esemplare. dante, par., 32-109: baldezza e
atto onesto e virtuoso; prodezza. dante, xv-10: or ecco leggiadria di gentil
e spensierata; gioiosa esultanza. dante, vita nuova, 8-10 (50)
, di frasi o di modi. dante, x-20: le parolette mie novelle,
-lieto, giulivo, esultante. dante, vita nuova, 7-4 (48)
racconto, una conversazione). dante, vita nuova, 18-2 (67)
aggraziato (lo stile). dante, purg., 26-99: odo nomar
grande all'altezza del tuo animo. dante, purg., 11-61: l'antico
cortese, gentile, garbato. dante, xxx-56: non però che 'n donne
-sostant. bellimbusto, vagheggino. dante, xxx-52: non moveriano il piede /
un'intenzione scherz.). dante, conv., ii-v-4: questo nostro
: or quanto alla poesia omero, dante e shakespeare vissero quando le lor nazioni erano
moderna. carducci, iii-10-200: che direbbe dante, il legislatore severissimo della canzone,
che l'autore del 'metodo di spiegare dante con dante 'entra a guastargli l'
autore del 'metodo di spiegare dante con dante 'entra a guastargli l'armonia delle
che quanto basti a congregar moneta. dante, conv., iii-xi-10: né si
2. ant. legislatore. dante, inf., 4-57: trasseci l'
assaliti (ché il solo nome di dante resuscitato gli spaventava) dal bel principio
eloquentia '] per legittima figliuola di dante accettare. varchi, 8-2-310: si
ni denari per dispesa di lengna. dante, conv., iv-xxvi-13: s'accinse
. -letter. albero. dante, purg., 28-114: l'altra
3. ant. boscaglia. dante, conv., iv-vii-6: una pianura
rame o di pietra o di legno. dante, conv., iv-xxix-5: in
, che fu legno d'amaritudine. dante, par., 19-105: a questo
, trave; asse, tavola. dante, inf., 32-49: legno con
adorni legni 'n mar forte correnti. dante, inf., 8-28: tosto che
di correr ver morte ora non resta. dante, conv., i-111-5: veramente
timone (di un carro). dante, purg., 32-24: quella milizia
eba 'l pome de lo legno. dante, inf., 13-73: per le
, cioè dell'alorio detto di sopra. dante, par., 13-70: un
-per esten. frutto. dante, par., 26-115: or fìgliuol
masch. lui). dante, par., 3-124: la vista
, indiretto, introdottoda una prep. dante, par., 1-65: beatrice tutta
a località, ecc. dante, purg., 5-120: la pioggia
agio in core sol di lei splagire. dante, purg., 33-91: ond'
ellittiche e quando segue il verbo. dante, conv., iv-3-53: poi chi
corrispondente all'ablativo assoluto latino. dante, par., 8-46: e quanta
prop. relativa: colei che. dante, purg., 17-19: de l'
abbottona sull'altra. dante, inf., 15-24: così adocchiato
foglio, di una lamina). dante, purg., 7-72: tra erto
a la sua lena tragon li animali. dante, inf., 24-43: la
comportamento violento, impetuoso, irruente. dante, inf., 24-59: levàmi allor
fiato grosso; ansimando faticosamente. dante, inf., 1-22: come quei
/ compagno al doloroso redde lena. dante, lxix-i: poi che sguardando il cor
cristo. -non avere sollievo. dante da maiano, 23: fate mia mallenanza
fenomeno fisico o atmosferico). dante, purg., 28-123: come fiume
ripetuto con effetto intensivo). dante, par., 28-81: come rimane
-spirito lene: v. spirito. dante, conv., iv-n-13: e però
, dimani, interzeranno giovanni prati fra dante e talfieri, lo incieleranno più in
poca e rara, né così abon- dante come fa in chio e in candia.
iterazione di effetto intensivo). dante, inf., 17-115: ella sen
la mano, ecc.). dante, purg., io: gli occhi
); faticoso, pesante. dante, inf., 6-101: sì trapassammo
rallentato (un movimento). dante, inf., 14-28: sovra tutto
-stentato, strascicato, incerto. dante, purg., 24-1: né 'l
riluttante; pavido, titubante. dante, purg., 2-120: che è
dante, inf., 25-46: se tu
soffia debolmente (il vento). dante, par., 8-24: di fredda
un colpo, una percossa). dante, par., 17-27: la voglia
svigorito (uno sforzo). dante, purg., 17-130: se lento
(e non della rete). dante da maiano, xxxv-i-482: o lasso me
la figura di un leone giovane. dante, inf., 27-50: la città
: il leone sempre fae leoncini. dante, inf., 30-8: atamante divenne
leoni, dragon pien di foco. dante, inf., 1-45: ma non
: emblema dell'impero etiopico. dante, par., 12-54: sotto la
non po né sa mal fare? dante, par., 6-108: non l'
22 luglio e il 23 agosto. dante, par., 16-37: da quel
. femmina del leone. dante, inf., 30-8: tendiam le
, agilità, ecc.). dante, inf., 27-75: mentre ch'
e circondato da un'abbon dante criniera, coda lunga pelosa, non prensile
: con somma festività e lepore [dante] distingue, esorna e illustra el suo
mefitica, puzzo, lezzo. dante, inf., 30-99: una è
simile a quella comune. dante, xv-2: sonar bracchetti e cacciatori aizzare
da un complemento di limitazione). dante, inf., 15-108: in somma
v-2-5: voglio dimostrare, pur contro dante, che la materia contenuta nel lessico
trovano immersi nella pece bollente. dante, inf., 21-135: non vo'
commento all'edizione, ch'ei promette di dante, sarà mio lavoro. calandra,
depravazione, turpitudine, immoralità. dante, inf., 15-75: faccian le
. figur. dimenticanza, oblio. dante, par., 33-94: un punto
; sonno, torpore. dante, inf., 14-136: letè vedrai
; allietarsi, rallegrarsi; esultare. dante, conv., v-xvi-i: lo rege
perocché le bestie non hanno letizia. dante, vita nuova, 26-1 (92)
angariati. -di animali. dante, purg., 28-16: [li
diletto, in riposo, in pace. dante, par., 6-119: nel commensurar
cioè è parte della nostra beatitudine. dante, par., 30-41: noi siamo
anime ammesse alla beatitudine celeste. dante, par., 8-52: la mia
, che dimostra la tua letizia. dante, par., 26-135: pria ch'
fascia. -spirito celeste. dante, par., 9-67: l'altra
beato spirito che si mostrava lietissimo. dante, par., 23-104: io
interna. -paradiso. dante, par., 19-23: o perpetui
lieto, esultante della voce. dante, vita nuova, 3-3 (44)
nel convito in presenza della gente. dante, purg., 29-33: mentr'io
om che non si puote rallegrare. dante, purg., 13-120: rotti
, lietamente, allegramente, giocondamente. dante, vita nuova, 19-3 (69)
: allietare, confortare, rallegrare. dante, vita nuova, 31-17 (103)
più con esterne manifestazioni di giubilo. dante, par., 16-20: per tanti
2. godere della beatitudine celeste. dante, par., 3-54: li nostri
vi mostro / in lettere d'incostro. dante, purg., 12- 134
grafici; scrittura, grafia. dante, conv., iii-ix-14: per essere
esteriore verso la legge stessa). dante, conv., ii-1-7: ché avvegna
porti arrieto le lettore di sua risposta. dante, xxxix- 7: ma ben vorrei
soltanto il significato strettamente letterale. dante, conv., ii-xn-10: non è
specie nelle discipline umanistiche). dante, conv., i-ix-3: nom si
cterali di tutto il libro. dante, conv., ii-1-3: l'uno
non naturale e spontaneo). dante, vita nuova, 25-3 (90)
un frasario dell'opere del boccaccio, di dante, del petrarca. bettola, 195
tropi, i nostri autori hanno usato. dante, inf., 15-107: sappi
il latino. - anche sostant. dante, conv., i-vn-12: lo latino
, dottrina; cultura letteraria. dante, cony., i-ix-5: la bontà
male letta, per compier la danza. dante, vita nuova, 23-11 (82
geniale, n. 1. dante, par., 15-120: oh fortunate
, di vita dissoluta). dante, xxvm-9: e tal giace per lui
inferno. -unione mistica. dante, conv., iv-xxvm-17: dice marzia
gravi sofferenze, da dura espiazione: dante, inf., 10-78: s'elli
tramonto per riemergere all'aurora. dante, purg., 8-134: or va
a levare e coricare si richiede letto. dante, purg., 10-15: e
scient.: fondo dell'alveo. dante, inf., 16-98: quel fiume
parte più bassa); fondovalle. dante, inf., 14-9: arrivammo ad
prodigalità, è contraria alla liberalità. dante, conv., i-x-5: per prontezza
li quali da te siamo liberalmente salvati. dante, conv., i-1-9: acciò
in base a libere scelte. dante, purg., 11-134: quanclo vivea
di preghiere, di insistenze. dante, inf., 13-86: se l'
proprio agio; confidenzialmente, fiduciosamente. dante, conv., iv-n-16: nel trattato
/ radobla la 'mpro- messa libramente. dante, par., 33-18: la tua
insieme, sommamente poetico nell'estetica di dante, che il poeta sia più intento
t'ha libero di quelle pene. dante, purg., 23-90: con suoi
di comunicare con l'esterno. dante, conv., iv-v-13: muzio la
libera, veramente voi sarete liberi. dante, purg., 23-75: quella voglia
contro un nemico o un importuno. dante, purg., n-19: nostra virtù
(lamente, l'intelletto). dante, conv., ii-xv-4: là dove
liberazione del sacro sepolcro). dante, conv., iv-v-15: chi dirà
che noi siamo sforzati a nulla. dante, purg., 16-80: a maggior
deo, / tantosto libero mi veo. dante, vita nuova, 15-2 (63
. -scevro da legami amorosi. dante, xv-6: sonar bracchetti, e cacciatori
: trentacinque anni intende c'avia / dante quand'elli cominciò questo libro / lasciando
lasciando 1 vizi per diventar libero. dante, conv., ii-xv-8: là dove
ostacoli o da impedimenti materiali. dante, purg., 10-17: quando fummo
-non circondato, non attorniato. dante, purg., 6-25: come libero
tra sé uno volesse commuovere e recare? dante, conv., ii-1-7: ne
di valutare in modo autonomo. dante, vita nuova, 15-1 (63)
cor c'avea di voi temensa. dante, conv., i-vm-14: atto libero
, il modo di comportarsi). dante, purg., 3-64: guardò allora
). - anche al figur. dante, purg., 28-102: perché 'l
'; che toglie, come dice dante, non ruba; rende lo spirito,
umanitate e nome / non pugni? dante, purg., 1-71: libertà va
anteponiam. -figur. dante, conv., iv-11-17: chiamo la
danno / sotto segnoria fella e malvagia. dante, conv., iv-v-19: non
lunga, tanto quanto ne sarà mestieri. dante, conv., iv-xm-15: la
direzione in cui soffia il vento. dante, conv., ii-ix-5: sì come
. calmeta, 24: gli antecessori a dante senza alcuna floridezza componevano, et è
a'cieli volsi da l'anima / di dante, quand'egli nel maggio / angeli
. maravigliosamente nelle lineature del viso somigliò dante, e ancora nella statura della persona
/ vostre bellezze non porian contare. dante, inf., 17-75: qui distorse
/ perde semenza e genera malizza. dante, inf., 18-126: qua giù
gesca; / ogn'omo era timoroso. dante, vita nuova, 25-3 (89
regione geografica. machiavelli, 1-viii-186: dante, in un suo libro ch'ei
: 'lingue', ne'libri sacri ed in dante, ben significa 'nazioni '.
, / che fu in dir sovrano. dante, vita nuova, 28-2 (96
], 39: se petrarca, se dante, se boccaccio, se casa e
loro lingua puntuta. -figur. dante, vita nuova, 24-3 (87)
cosa in voi potesse esser piò bella. dante, vita nuova, 26-5 (93
di dire ciò che si pensa. dante, inf., 14-27: quella che
mammella: ricevere l'allattamento. dante, par., 33-108: ornai sarà
grado di parlare, appena cresciuto. dante, par., 27-131: tale,
la conversazione; rendere loquace. dante, purg., 19-13: io la
,... sì per intender bene dante ed altri scrittori di pregio di quella
un fatto o una situazione. dante, par., 17-87: le sue
li s'asimiglia / suo linguaggio proprioso. dante, inf., 31-78:
-mitol. filo tessuto dalle parche. dante, purg., 25-79: quando lachesìs
-intr. con la particella pronom. dante, par., 15-1: benigna volontade
il ghiaccio, la neve). dante, purg., 30-88: [la
anni perciò avanti la morte, [dante] era al principio del paradiso,
-in partic.: acqua. dante, purg., 22-137: dal lato
ci sia? -olio. dante, par., 21-115: quivi /
elementi naturali o dell'universo. dante, par., 15-4: benigna volontade
che canta le lodi di maria. dante, par., 23-100: qualunque melodia
l'ira de i forti, / di dante padre l'ira? / solingo vate,
risponde. gravina, 164: esprimendo dante tutti i caratteri degli animi e passioni
fila, riga, filamento. dante, inf., 25-73: fersi le
sul sentiero. -linea. dante, purg., 4-42: lo sommo
. -ciocca, treccia. dante, purg., 1-36: lunga la
ampia più che palmi uno e mezo. dante, purg., 29-77: lì
-intr. con la particella pronom. dante, par., 14-115: si veggion
precedenti la festa dell'ascensione. dante, inf., 20-9: vidi gente
. - anche sostant. dante, par., 14-93: non er'
, motivo di contrasto. dante, purg., 15-98: se tu
accesa polemica, dibattito vivace. dante, conv., ii-xiv-19: la divina
e infermieri. -figur. dante, conv., ii-xv-9: però è
-per estens.: pena. dante, par., 5-15: tu vuo'
litigioso filelfo,... comentava dante in santa maria del fiore. deledda
rivierasco. - anche sostant. dante, par., 9-88: di quella
arcileuti. -per simil. dante, inf., 30-49: io vidi
al verdastro o al nero. dante, inf., 3-98: quinci fuor
quella torbideza sia nera ed oscura. dante, inf., 25-84: sì pareva
per gli stenti0 per la paura. dante, inf., 32-34: livide,
da alcun livore d'invidia. dante, par., 7-65: la divina
ira o invidia); lividezza. dante, purg., 14-82: fu il
vi-28: portar la livrea qual servo di dante. monti, vi-420: sempre ho
laude, la gloria e l'onore. dante, inf. 14-13: lo spazzo
con aferesi della vocale seguente. dante, xxviii-10: tal giace per lui nel
funzione sia verbale sia sostantivale. dante, inf., 29-3: la molta
quello dell'aggettivo numerale uno. dante, vita nuova, 34-12 (107)
-ant. in luogo di il. dante, xx-57: lo giorno che costei nel
delle arti, ecc.). dante, inf., 29-132: tra'ne
, venti, ecc.). dante, purg., 5 * 95
lo mellior c'unque sia nato. dante, xxi-3: lo doloroso amor che mi
chissà cosa n'è data in ventura. dante, lxii-6: deh, piangi meco
quelli ke perdonano per lo tuo amore. dante, inf., i-112: ond'
relativo sing. con valore specificativo. dante, purg., 2-2: già era
lodo chi recto sa viver e netto. dante, vita nuova, 14-3 (60
altia l'occlu, sì 'llu spia. dante, vii-36: ché tutti incarchi sostenere
non avete più cagion che dare. dante, in /., 19-100: se
nominati fuggisson e lasciasson la terra. dante, purg., 11-66: io ne
luogo (un movimento). dante, conv., ii-xiv-3: lo movimento
a un determinato spazio. dante, vita nuova, 25-2 (89)
che 'n lei mi locasti. amico di dante, xxxv-11-740: sicché mi'lamentare -
per me gira mai né mi rimovo. dante, vita nuova, 8-6 (50
loco / tanto li piace loco. dante, purg., 7-40: loco certo
molte locuste spesse ne le grànora. dante, purg., 22-151: mele e
, 209: fem- minil figura finge dante aver queste furie, perocché i loro
delle voci e delle locuzioni familiari a dante. c. dati, 4-17: proverbi
la mia entenzione fo ad essere lodata. dante, par., 6-142: indi
e lod'amor ch'è maggio. dante, conv., iii-1-12: impresi.
la madonna, i santi). dante, inf., 8-60: dopo ciò
opinione). - anche assol. dante, purg., 20-113: indi accusiam
, rallegrarsene; andarne orgoglioso. dante, lv-3: visto aggio scritto e odito
quale usare non si dee. dante, conv., i-n-8: la propria
tuo padre, dignissimo di molta lode. dante, xlvii-80: cader co'buoni è
di lodare dio meno indegnamente. dante, inf., 2-103: beatrice,
poetico celebrativo; panegirico, apologia. dante, vita nuova, 26-4 (93)
, cioè fortezza, giustizia, severitade. dante, conv., i-xi-15: non
lodare, elogiare, celebrare. dante, purg., 21-71: però sentisti
o di rendergli omaggio. dante, vita nuova, 21-1 (75)
e senza lodo: mediocremente. dante, inf., 3-36: questo misero
4. dimin. lodolétta. dante, par., 20-73: qual lodoletta
, ingannevole; sofisticamente. chiose sopra dante, 1-609: sempre rispondevano [gli
: abile dialettico; sofista. dante, conv., iv-x-6: messere lo
a cu'se'n caia ». dante, purg., 2-124: cogliendo biada
di un gruppo, ecc. dante, par., 12-119: tosto si
richiamare a sé il falco. dante, inf., 17-128: come 'l
attenzione; richiamo, attrazione. dante, purg., 19-62: bastiti,
.. chi detto non avria, avere dante questo lombardésimo usato, invitatovi non solo
d'impiegare altresì quel lombardésimo, da dante, per così dire, toscanizzato.
so'fatto romano, e tu lombardo. dante, inf., 1-68: li
di verona, presso il quale si rifugiò dante al principio dell'esilio. dante
dante al principio dell'esilio. dante, par., 17-71: lo primo
lombardia o ne fa parte. dante, xl-3: i'ho veduto già senza
avverb.: in dialetto lombardo. dante, inf., 27-20: o tu
. se con quello stile fra il dante e l'ariosto avesse avuto la longanimità
persistente, perenne, imperituro. dante, par., 18-83: o diva
proviene da questo popolo. dante, par., 6-94: quando il
/ ché senz'aita adopera lontano. dante, xlvii-82: se non che de gli
. - anche al figur. dante, purg., 33-117: che acqua
cino, iii-166-3: i'fu', dante, dal mio natal sito / fatto per
disiai / mi tolle lontana terra. dante, vita nuova, 9-11 (52)
la benenanza / vene in falanza. dante, lxxii-10: per te beato far
espressione indicante la distanza). dante, purg., 28-70: tre passi
per largotratto; ampio, vasto. dante, purg., 8-57: quant'è
scelto come termine di riferimento. dante, par., 11-55: non era
inpromessa / tardata m'è e dimessa. dante, inf., 2-60: di
non corrispondente, non confacente. dante, conv., iv-xi-i: resta ornai
distante dall'osservatore; distanza. dante, par., 30-121: presso e
forma rafforzata lontano lontano. dante, inf., 10-101: noi veggiam
lontano / ti raccomanda l'anima dolente. dante, inf., 31-26: tu
vi sono o di lontano. dante, purg., 8-5: [l'
espressione indicante la distanza). dante, purg., 3-67: ancora era
ch'eo ne son fatto lontano. dante, xlix-22: omo da sé vertù
rifarsi lontano: allontanarsi; svanire. dante, xlix-84: ché da sera e da
ed è facilmente addomesticabile. dante, inf., 22-36: graffiacan.
tosto n'andrebbe sopra i saracini. dante, inf., 1-32: ed ecco
z'altra spada. tasso, n-iv-55: dante ci figura per lo leone l'ambizione
di carne suina o bovina. dante, xxvii-3: ben ti faranno il nodo
mente la « loquacità » a cui dante riferiva la cagione del non aver ferrara e
articolati e razionali; favella. dante, par., 27-134: tal,
frase, espressione; discorso. dante, par., 29-131: questa natura
3. idioma; linguaggio. dante, conv., i-vn-14: però sappia
regionale; accento, cadenza. dante, inf., 10-25: o tosco
ant. parlare, discorrere. dante da maiano, 1-47-9: a ciò che
materie sozze e nauseabonde. dante, inf., 8-39: con piangere
-schifoso, repellente, ributtante. dante, inf., 6-31: qual è
, il terreno); fradicio. dante, inf., 9-100: poi si
insozzato, sporcato, macchiato. dante, inf., 18-116: mentre ch'
e letter. putrido, fangoso. dante, inf., 7-127: così girammo
dentro lordi e di fuor netti. dante, purg., 7-no: padre
parola). varchi, 8-1-46: dante, se avese voluto, arebbe non
il sonetto di bosone su la morte di dante lasciai; perché era un po'troppo
che si sia lordura d'anima. dante, inf., 11-60: nel cerchio
dio gran gioia non li dia. dante, vita nuova, 34-2 (106)
o con pron. indefiniti). dante, conv., iii-xv-13: quando dice
tanta invidia che divennero nemici mortali. dante, iv-6: savere e cortesia, ingegno
, coloro, quelle persone). dante, xviii-4: de gli occhi de la
in funzione di compì, oggetto. dante, inf., 16-51: vinse paura
quelle feci disfare secondo le leggi. dante, vita nuova, 14-5 (61
guardato da'grandi, loro amici. dante, inf., 3-103: bestem-
la sentenza e l'autoritade loro. dante, xv-12: or ecco leggiadria di
. con valore di specificazione oggettiva. dante, lx-12: lasso, non so in
melmoso, acquitrinoso; palude. dante, inf., 8-21: flegiàs,
1-i-173: l'azione distrugge l'utopia. dante, bianco, priore, lottatore politico
(cantharis rustica). dante, inf., 26-29: il villan
lucie che risplende e dà lumera. dante, xlv-50: però vertù che se'prima
che abbia subito riflessione o rifrazione. dante, purg., 15-22: mi parve
vene una grande luxe e spiandore. dante, inf., 3-134: la terra
emana da un corpo celeste. dante, xxx-94: sollazzo è che convene /
-carro della luce: sole. dante, purg., 4-59: ben s'
in partic.: il sole. dante, purg., 1-37: li raggi
perla, di un minerale). dante, xlv-20: mai non si scoperse alcuna
. organo della vista: occhio. dante, xlv-35: quel pensiero che m'accorcia
/ senza ragion nutricando -mia vita. dante, par., 21-30: vid'io
re fiorin ci spese sua potenza. dante, conv., ii-m-14: n'accerta
-consigliere, precettore, maestro. dante, conv., ii-v-3: lo qual
, scienza; cultura, civiltà. dante, conv., iv-i-ii: per mia
-valore spirituale; significato morale. dante, conv., i-xm-12: questo [
nella verità. -verità. dante, par., 2-1 io: te
chiarimento, delucidazione, approfondimento. dante, cono., i-1-15: questo pane
conoscitiva; intelligenza, genialità. dante, conv., i-xi-6: de l'
, vivacità di un sentimento). dante, xx-65: a tutte le mie virtù
; gloria, onore, prestigio. dante, vita nuova, 31-10 (100)
luce, per qual vede ogne visaggio. dante, conv., ii-v-ii: per
-figlio di dio, verbo increato. dante, par., 13-55: quella viva
beate. -anche: anima glorificata. dante, par., 3-118: quest'è
etate. -sapienza divina. dante, par., 13-75: se fosse
e anche dei corpi glorificati). dante, par., 1-4: nel ciel
, il cielo del sole. dante, vita nuova, 2-1 (41)
. a tutte dà splendiente luce. dante, xxx-117: dona e riceve
[le virtù]; tutta volta dante ce ne può dar qualche luce, dicendo
: di notte e di giorno. dante, xlv-46: così foss'ella più pietosa
con intensa e prolungata attenzione. dante, par., 1-66: beatrice tutta
di luce: oscuro, tenebroso. dante, inf., 5-28: io venni
direzione; osservare all'intorno. dante, xlv-42: ne li occhi sì bella
così lunge / di poca fiamma gran luce dante, purg., 24-138: già mai
che 'l giorno rend'albore. dante, xliii-5: la stella d'amor ci
-non lucente: oscuro, opaco. dante, conv., iii-ix-11: veduto questo
chiaro. -dì lucente: pienogiorno. dante, conv., ili -canzone, 77
e de due stelle fusti afigurato. dante, inf., 2-116: poscia
santi saranno lucenti come 'l sole. dante, purg., 2-21: dal qual
prima persona della ss. trinità. dante, par., 13-56: quella viva
non luce- ranno più al mondo. dante, xlv-5: poi s'accorse ch'el-
-dare luce. - anche impers. dante, inf., 4-151: vegno in
un gesto, un atteggiamento). dante, inf., 2-55: lucevan li
; diffondersi, essere conosciuto. dante, conv., i-xm-12: questo sarà
'n vigore / di tutto piacimento. dante, par., 2-143: per la
luce od è bello a vedere. dante, purg., 20-42: io ti
la fama, la gloria). dante, inf., 16-66: se lungamente
luze, fronduta de vittoria palma. dante, par., 6-128: dentro
-essere capace della conoscenza divina. dante, par., 21-100: la mente
del mondo, di dio). dante, par., 1-38: surge ai
la lucerna / de lo vedere! dante, inf., 25-122: mentre che
: vergine madre, splendida lucerna. dante, par., 8-19: come in
, e questi erano li spiriti beati. dante, par., 21-73: io
-grazia divina, spirito divino. dante, purg., 8-112: « se
intenzioni non possono essere se non rie. dante, purg., 1-43: chi
lucerna: servire come guida. dante, inf., 28-124: di sé
splendore, / multe castella prese. dante, conv., iii-vn-10: la imagine
, / che mai ficta no fanno. dante, par., 2-32: parev'
divina e della visione beatifica. dante, par., 20-16: i cari
ben delineato, netto, distinto. dante, conv., iii-ix-8: quasi come
stato / perdè 'n un movimento. dante, inf., 31-143: lievemente al
consumata abilità. papini, iv-154: dante, lucifero della parola, sa estrarre
come / salamandra 'n foco vive. dante, par., 14-94: con tanto
luminoso, fulgido, sfavillante. dante, par., 9-37: di questa
luculènto viene a dire pieno di luce. dante, par., 22-28: la
; far festa, gioire. dante, par., 30-10: il triunfo
: eo satollo e tu enfamire. dante, in /., 22-118: o
: cori di spiriti festanti. dante, par., 28-126: poscia ne'
usciente lulio e nove firmi dodici. dante, inf., 29-47: qual dolor
il sonetto sia più antico di quel che dante ci dica; più ragionevole, a
/ e lo bene e lo male. dante, inf., 29-34: o duca
l'amor mi prese di lui. dante, vita nuova, 3-14 (45)
iorno, et allumini noi per lui. dante, conv., iv- xx-2:
/ ch'è dio per sua fede. dante, inf., 28-28: mentre
la sua natura lui no è giunta. dante, vita nuova, 22-13 (79
lui, io non volea mezzo vivere. dante, inf., 32-105: io
. dimostrativo): colui che. dante, purg., 16-85: esce di
considerato se piace o despiacie loi. dante, conv., iv-xxn-13: questa parte
l'estremità delle doghe. dante, inf., 28-22: già veggia
senso improprio: chiocciola. dante, inf., 25-132: quel che
c'altra luce no i luma. dante da maiano, 1-11-3: spera clarità che
una lampada spostabile). dante, purg., 2-17: sorpreso dal
da marte vene e fa demora. dante, inf., 3-75: maestro,
in partic.: il sole. dante, xlvii-47: di fonte nasce il nilo
lume. -influsso astrale. dante, par., 9-33: d'una
ognuna delle persone della trinità. dante, purg., 17-17: o imaginativa
: l'anima stessa del beato. dante, par., 2-65: la spera
gli occhi, lo sguardo. dante, liii-65: qui vivo e morto,
un lume pien di spiriti d'amore. dante, xviii-2: de gli occhi de
ch'ogni buono lume ne spegne. dante, purg., 16-75: lo cielo
e più lume di sapienzia di dio. dante, purg., 5-54: noi
se non la parola di dio. dante, xlix-49: questo servo signor tant'
maria, due lumi di questo mondo. dante, par., 1-122: la
/ una beatrice, due ne scioglie dante. 14. cognizione o insieme di
viene identificato con le tenebre). dante, conv., iv-xvi-i: «
astratti e a realtà inanimate). dante, purg., 33-75: io veggio
aggio offeso, che mi perdoniate. dante, inf., 1-82: o de
i tre gran lumi della favella, dante, petrarca e boccaccio. carducci, iii-1-183
. g. quirini, xlix-83: dante vive co'isplendido lume / vetorioso.
e adorn'e di gentil costome. dante, conv., iii-vin-ii: che
(nelle esequie degli scomunicati). dante, purg., 3-132: or le
tempo ancora / che non crede dimora. dante, purg., 6-148: se
v.). -lumétto. dante, conv., iv-vn-4: coloro dirizzare
iii- 377: il poema di dante è lumeggiato e fiorito di tante bellezze
ragione, al discernimento). dante, conv., iv-vn-4: coloro dirizzare
cui si diffonde la luce. dante, inf., 4-103: così andammo
. anima splendente del paradiso dantesco. dante, par., 5-130: questo diss'
quando fra lor appar vostra lumera. dante da maiano, xxxv-1-481: ond'io lo
voi davante non s'ascuri in cera. dante, xxii-5: de gli occhi suoi
, in cui tutto c'è; dico dante, petrarca, ariosto, tasso,
spere / le luminate schiere / [dante] mostra. l. ghiberti, in
.. se con quello stile fra il dante e l'ariosto avesse avuto la longanimità
investito; fulgore, splendore. dante, conv., ii-xm-9: l'altra
che splende di luce propria. dante, conv., iii-vii-3: certi corpi
, solatio (un luogo). dante, conv., ii-iv-i7? afferma chi
luna e stella mi par tenebrata. dante, inf., 26-131: cinque
lunazione, fase o mese lunare. dante, xlvii-89: s'io ebbi colpa,
essere se non è a luna nuova. dante, inf., 15-19: ciascuna
del grado massimo di luminosità. dante, conv., iv-xvi-8: lo circulo
decrescente, n. 4). dante, purg., 10-14: questo fece
dante, par., 27-132: tale,
adempiuto completamente i loro voti). dante, conv., iii-111-2: lo fuoco
. 4. chiarore lunare. dante, purg., 28-33: tutte tacque
, iii-7-77: è un degli ardimenti di dante di aver sollevato l'imperatore dal grado
ne fosse / com'esto re nanfosse. dante, inf., 7-64:
l'anno che ha tredici lunari. dante, purg., 22-36: or sappi
parte da presso che a lunga. dante, inf., 9-5: attento
stava vergognoso e stava da lunga. dante, xxx-47: e'parlan con vocaboli
amar distrectamente / una gran donna. dante, inf., 16-64: se lungamente
da le parti gavazza d'assognia. dante, purg., 2-10: noi eravam
larghezza. -forma allungata. dante, par., 30-90: sì come
a cului che desidera intendere cum brevità. dante, conv., i-x-4: non
lungi m'ha fuor del mare. dante, inf., 23-36: già non
perde / dentro il meridiano ozio dante, cono., iv-iv-14: in questo
fare addiritspaventamento che viene da lunge. dante, inf., 31-23: tura
casa o che nella propria cittade. dante, conv., iv -canzone, 55
e da stalla e da forno. dante, lii-4: io mi credea del tutto
lunge, ma appressiamglici per simiglianza. dante, cono., iv-xxv-2:
altri affanni. dante, inf., 5-47: come i
amore / spesso gioia e pena. dante, vita nuova, 24-10 (89)
rasato (la barba). dante, purg., 1-34: lunga la
/ coi denti radi e lunghi. dante, inf., 31-58: la faccia
esteso. - anche al fìgur. dante, purg., 33-136: s'io
fia di me ciò che tu disporrai. dante, vita nuova, 39-4 (115
forma raddoppiata con valore intensivo. dante, purg., 5-27: quando s'
e'non ho penar -lungia stagione. dante, liii-59: mostra poi la faccia
; destinato a durare lungamente. dante, inf., 16-129: per le
età, la vecchiaia). dante, vita nuova, 3-1 (43)
/ e proferendo temenza aver troppa. dante, inf., 15-116: il venire
, notevole, ingente; numeroso. dante, conv., ii-v-5: per che
quando ti accosti a quella poesia che dante chiama « aulica e cortigiana », ti
porta un ch'à gran briga. dante, vita nuova, 22-10 (78)
abiti con meco in gioi e diporto. dante, inf., 33-39: quando
che se'meco a ragione stata? dante, vita nuova, 32-2 (103)
con, di valore intensivo. dante, iii-2: non canoscendo, amico,
/ di voi meco 'n piagenza. dante, lvi-10: ne gli altri due
misericordia! fa'meco tua concordia! dante, inf., 4-91: però che
congiunt'ha sua natura / meco. dante, vita nuova, 23-12 (82)
di me, ai miei danni. dante, vita nuova, 37-3 (in)
; nello stesso tempo che me. dante, vita nuova, 23-18 (83)
, pure, nondimeno, tuttavia. dante, conv., ii-iv-16: né si
signore anzi tiranno della lingua, [dante] forma ardite parole a significare questa
contrapposizione c$n differente). dante, conv., iii-11-4: nel medesimo
maggiore al concetto dell'identità. dante, conv., i-xm-7: per che
sia reale sia figurato). dante, vita nuova, 2-1 (41)
/ ch'amor medesmo ne faria cruccioso. dante, conv., iii- iv-6:
ritratto il giu- dicio fatto prima sopra dante. galileo, 8-vii-43: la natura
inanimati o a concetti astratti. dante, vita nuova, 25-9 (91)
/... assai sento penare. dante, vita nuova, 7-1 (47
voi tenere, -che lo guardiate. dante, conv., iii-xii-11: avvegna che
. a cui si riferisce). dante, par., 5-84: non fate
noi, potremmo fare quello medesimo. dante, xxiv-n: se nostra donna conoscer
per nu e per tuti i cristiani. dante, conv., ii-ix-5: sì
autore medesimo. cesari, i-128: giunto dante alla palude stige, ci vede dentro
, in modo autonomo, spontaneamente. dante, vita nuova, 29-3 (98)
: fo fra me medesimo ragione. dante, vita nuova, 23-3 (80)
conforme al proprio modo di essere. dante, xxxvii-35: non che da se medesmo
e ozioso. cesari, i-407: se dante avesse voluto dire l'uno che si
: che fra sé e il suo dante causa o predecessore ha uno o più
/ che solo la divina pietate. dante, conv., iv-1-10: però
; sollievo; conforto, consolazione. dante, inf., 31-3: una medesma
te nessuno può dare perfetta medicina. dante, par., 20-141: così da
liberare da pene e affanni. dante, li-6: io, che trafitto sono
del corpo a lo bon medego. dante, conv., iii-xi-10: li legisti
spietato e famoso, fu il poeta dante alighieri. 3. chi sa
i pela- giani,... dante mostra di credere a codesta medietà, e
altra. pascoli, i-315: per dante, virgilio non solo fu il profeta inconsapevole
ma il suo proprio, il profeta di dante... l'incendio di troia
, mediocrità (e si trattava di dante) dove era scritto medioevità,..
ed implicazione. pascoli, ii-15io: dante ha sempre... distinto t
come jules renard poteva trovare « ridicoli » dante e shakespeare e dire che il nome
pascoli, ii-247: la prudenza egli [dante] sapeva dai padri e dai dottori
sarebbe stato più lodevole che egli [dante] di meno alta e di meno ampia
grandissimo giudizio, gli piacque [a dante] di usare il basso [stile
meditando ragion, ma sol voglia. dante, conv., iv-xn-9: che
. boccaccio, viii-1-177: essendo [dante] nella predetta meditazione diliberato di lasciare
ne fissasse lo sguardo). dante, inf., 9-52: vegna medusa