i sensi, la mente). dante, purg., 17-52: come al
assai vi gravaria di mia presenza. dante, purg., 18-6: forse /
male dove prima era il bene. dante, par., 12-114: ma l'
o materia per lo più vischiosa. dante, inf., i8rjo6: le ripe
3. ciglio; sopracciglio. dante, par., 30-88: di lei
e non le cade il fuso. dante, inf., 13-123: poi che
enigma; intrigo, garbuglio. dante, inf., 11-96: ancora un
-incrostazione; lastra di ghiaccio. dante, inf., 33-97: lo pianto
, ch'è stracciato per molte aperture. dante, conv., ii-111-5: la
dell'aria, dell'atmosfera). dante, conv., iii-ix-12: transmutasi anche
che nello 'ngegno debole mi è possa. dante, conv., ii-111-3: aristotile
e glossezza, del falso pensieri di dante, che si credea essere in terra et
, inerzia (della materia). dante, conv., iii-vn-5: li angeli
stato di ignoranza, di ebetudine. dante, conv., iv-xv-14: costoro sempre
le percosse de'sassi non temiano. dante, inf., 23-101: le cappe
capelli rossi. -largo. dante, inf., 15-n: a tale
aria, l'atmosfera). dante, inf., 16-130: io vidi
la nebbia, la foschia). dante, inf., 34-4: come quando
la grandine, la neve). dante, inf., 6-10: grandine grossa
un manto di neve). dante, inf., 30-25: non fece
. gli occhi grossi e scuri. dante, inf., 31-58: la faccia
otto mesi. -di animali. dante, inf., 17-64: un,
/ ne le lor menti forse generare. dante, inf., 34-92: s'
/ fa quel che ragion vieta. dante, vita nuova, 25 (90)
so ben s'io ti lasso passare. dante, par., 19-85: o
storico, un'età). dante, purg., 11-93: oh vana
un colpo, una percossa). dante, par., 12-102: nelli sterpi
-diventare zotico, rozzo, ottuso. dante, par., 1-88: tu stesso
sanctis, petr., 123: dove dante mira per lo più al grande ed
.; grossezza, spessore. dante, inf., 22-27: a l'
-grosso della gamba: polpaccio. dante, inf., 19-24: fuor della
io non ho parlato de'difetti di dante, perché la loro stessa bizzarria e
dante, inf., 14-114: ciascuna parte
. ricovero; riparo; recesso. dante, inf., 34-9: per lo
in una grotta, al sole. dante, inf., 21-xxo: andatevene su
estens.: il purgatorio stesso. dante, purg., 1-48: è mutato
uno dinanzi, sì come confaloniere. dante, inf., 5-46: i gru
: mi sono francato nello studio di dante, e con un'altra passata spero
. -anche di cose inanimate. dante, purg., 20-77: quindi [
-arricchimento illecito, ricchezza facile. dante, inf., 16-73: la gente
anche castigo); vittoria. dante, purg., 24-129: sì accostati
, starìan fissi al magna- done. dante, purg., 8-69: per quel
esitazioni, in modo autonomo. dante, par., 2-126: riguarda bene
e par ch'eo v'agia avante. dante, inf., 23-87: poi
di1, n. 12). dante, par., 13-62: discende a
o si desina è usato d'assalire. dante, inf., 24-1: in
o prepositive di valore temporale. dante, inf., 28-56: or dì
. congiuntive di valore temporale. dante, inf., 22-24: mostrav'alcun
e incominciasse a entrare ne'trenta. dante, inf., 1-1: nel mezzo
chiunque t'avrà avanzato in alcuno caso. dante, inf., 5-123: nessun
fiducia, ecc.). dante, inf., 2-113: venni quaggiù
, di svantaggio o incomodo). dante, inf., 8-63: in se
fu ancora in segno di donazione. dante, conv., iv-xxix-5: statua
cesco, come in latino cielo affocato. dante, inf., 2-57: cominciommi
dire parlò della vita e della morte. dante, par., 15-133: a
bore che d'ellera è sorpriso. dante, inf., 8-95: io mi
overa che possa avere officio in comuno. dante, purg., 11-94: credette
quale dice ch'era chiuso e legato. dante, inf., 12-52: io
, il modo di vestire. dante, conv., iv-xxn-15: uno giovane
? -con riferimento a colore. dante, inf., 10-86: lo strazio
erati electo in vescovo de cutale cità. dante, conv., iv-xxiv-i 7:
, di speranza, di amore. dante, cono., iv-xvi-i: lo rege
della ventura e la gloria del mondo. dante, inf., 23-93: dir
non danque maggiormente dio in omo. dante, inf., 13-100: surge
quale una donna diventa gravida. dante, inf., 8-45: benedetta colei
alla prep. per). dante, purg., 10-24: da la
tempo, di modo, ecc. dante, inf., 13-15: fanno lamenti
su con valore rafforzativo). dante, purg., 20-21: per ventura
orando, ammaestrando, in consigliando. dante, purg., 5-45: però pur
(e talora pleonastico). dante, conv., iv-vi-15: però che
una enumerazione, ecc.). dante, lnf., 10-33: vedi là
. cfr. battista, ii-220: « dante da cielo disse incielare, da paradiso
argine alcuno. baruffaldi, iii-151: dante pure nomò ferrara, val di pado,
possessore a quello c'ha enamato. dante da maiatto, 1-21-10: farò de l'
unire a sé in matrimonio. dante, purg., 5-135: ricorditi di
vapore, il vento. dante, vita nuova, 25 (90)
: il proponimento del quale [di dante] fu... di spaventare gli
è inappagabile. pascoli, ii-159: dante... appaga, o fa prova
pensa ch'io misprenda. amico di dante, xxxv-n-740: amore m'incalcia,
papini, iii-266: alcune parole nuove [dante] crea davvero ma a tutte l'
incantazione. papini, iv-153: [dante] non avrebbe potuto esercitare tale profonda e
, xi-1-147: i dialoghi nel poema di dante... parlano tutti con tanta
dal modo che ne parla [di dante], mostra assai chiaro che egli incappò
pronom. inghirlandarsi, aureolarsi. dante, par., 32-72: però,
grafi '. -sostant. dante, inf., 23-147: ond'io
. guiniforto, 541: io, dante, mi diparti'dagl'incarcati, dagl'ipocriti
. rinchiudersi, celarsi. chiose sopra dante, 1-104: l'anima medesima s'incarcera
come il carcere dell'anima. dante, conv., ii-iv-17: non altrimenti
a restare in un luogo. dante, inf., 13-87: se l'
soto le onde de l'aigua. dante, purg., 13-138: già lo
, il peso della carne. dante, purg., 11-43: questi che
incarico; incombenza, mansione. dante, purg., 6-133: molti rifiutan
encarco mondano portare meco non voglio. dante, vii-33: ché tutti incarchi sostenere
uomo, assumere la natura umana. dante, par., 7-120: tutti li
, ii-4-139: il disegno dell'opera su dante giovane e la letteratura italiana del secolo
sia laudato / questo verbo incarnato. dante, conv., iv-xxi-10: se tutte
infranciosamento, a cui la patria di dante lasciossi andare con gli ultimi medici,.
nascosto, profondo, intimo. dante da maiano, 1-20-2: lo meo gravoso
-ant. ficcare in capo. dante, xvi-3: ch'altro consiglio, ben
e tagliano e incendono e avvelenano. dante, inf., 22-18: pur a
uomo, le sue membra). dante, conv., iv-v-13: chi dirà
ch'io più di voi incendo. dante, liii-25: incontro a sé s'adira
d'incendi nella città di firenze. dante, conv., iii-1-3: sì
linguaggio dantesco: pioggia di fuoco. dante, inf., 14-47: chi è
addosso. -cerchio di fuoco. dante, par., 28-91: poi che
immilla. -spirito splendente. dante, par., 19-100: poi si
di baleno. cesari, iii-38x: dante nomina riso quelle liete canzoni; et
inflitta per mezzo del fuoco. dante, inf., 2-93: i *
. -calore, altissima temperatura. dante, purg., 27-51: come fui
, la vita del purgatorio [di dante] era questa effusione lirica di dolore,
diventare cenere; bruciare completamente. dante, inf., 25-11: ahi pistoia
, / del nostro incenso abia odor! dante, inf., 24-110: erba
per estens. illuminato, rischiarato. dante, par., 22-139: vidi la
mia che li pingea di fòre. dante, vita nuova, 39-9-116: spesse volte
irresoluto, tentennante, timoroso. dante, purg., 10-19: io stancato
fuoco (una scottatura). dante, inf., 16-n: ahimè,
che '. salvini, 39-vi-152: onde dante: 'quando io senti''il servitore
interrogare, interpellare (qualcuno). dante, purg., 6-71: e quella
e crespa. -rifl. dante, purg., 21-130: già s'
. pendere, curvarsi, pencolare. dante, purg., 9-11: io,
se 'l saluta tu rispondi poi. dante, inf., 9-87: ben m'
n-iii-637: quelle [ballate] di dante e del boccaccio e de gli antichi s'
s'ha da riportare della vita di dante? da principio inchinavo pe'primi anni
peccato). ottimo, i-i: dante pone sé in forma comune d'uomo.
locuz. opera d'inchiostro). dante, purg., 26-114: li dolci
anche, autore, scrittore). dante, par., 19-8: quel che
là ove inchiuder non si potè. dante, par., 30-12: non altrimenti
ii-1434: è intuitivo per vero che dante inchiude il nome del suo primo amico
, contenuto o delimitato entro qualcosa. dante, conv., il-in-n: questo è
è luce inchiusa e non uscente. dante, par., 30-12: il triunfo
mio veder si stinse. amico di dante, xxxv-11-751: ma ne lo core
, collocato in contesto più vasto. dante, conv., i-vm-4: dare a
. implicito, incluso, implicato. dante, conv., ii-1-8: sempre lo
. cesari, i-171: or qui dante da gran maestro fa nascere un bellissimo incidente
secondariamente, in via accessoria. dante, conv., ii-iv-3: furono certi
-ant. scrivere, tracciare. dante, purg., 12-134: con le
collo arriva. -figur. dante, inf., 11-55: questo modo
/ quando incelasti -la tua sapienza. dante, par., 3-97: perfetta vita
, si appiglia il forte e austero dante. -elevare spiritualmente, innalzare alla suprema
, dimani, interzeranno giovanni prati fra dante e l'alfieri, lo incieleranno più
sirai, e dolce figlio / parturirai. dante, inf., 8-45: alma
valore iperbolico e indeterminato). dante, par.. 9-40: pria che
il titolo di un'opera. dante, vita nuova 1-1 (41):
figur.: disposto, propenso. dante, conv., i-1-1: ciascuna cosa
, prostrato; reclinato. amico di dante, xxxv-n-771: io col cor umile /
scherz. o iron.). dante, par., 25-29: inclita vita
è il contrario di escludere). dante da malano, 120-2: tre pensier aggio
essere coartato. pascoli, i-195: dante la trovò [la libertà] lasciando,
; ignorato, ignoto, inesplorato. dante, par., 17-141: l'animo
sensazione, un sentimento). dante, purg., 7-81: non avea
11-4: declamare contro i comentatori di dante gli è come incollerirsi contro la storia
. nardi, ii-216: sentendosi dante ferito e perdere assai del sangue,
non era lo cor mi presentao. dante, conv., i-xi-12: sono alquanti
istintivo. de sanctis, 11-400: dante ha voluto in lui esprimere questo ideale
non si perviene mai al secondo. dante, purg., 3-74: « o
c'aducie dolore / a core umano. dante, 14 (61): mi
pietà. b. fioretti, 2-5-421: dante nella novità del suggetto, nella moltiplicità
quello incomprensibile e increato lume vedere. dante, conv., iv-xxi-6: o altezza
è considerata [l'avarizia] da dante come una tristizia o accidia anch'essa inconoscibile
manigoldo inconsapevole. pascoli, i-315: per dante, virgilio... fu il
a bella posta o inconsapevolmente, da dante nella sua comedia, aperta era allora ai
è impossibile compiere fino in fondo. dante, par., 26-125: la lingua
e non si lava le mani. dante, inf., 3-61: incontanente intesi
pilato,... come avrebbe potuto dante incontanente intendere ed essere * certo '
, non mi desti la morte? dante, conv., iv-xi-15: l'anima
gola, avarizia, ira. dante, inf., 11-82: non ti
incontinenza sono certo tre peccati di cui dante discepolo di virgilio conosceva già il nome
uno scoiaio / su 'n muletto baio. dante, inf., 15-16: incontrammo
opere de'suoi grandi scrittori, da dante a manzoni, incontrerebbe questo perpetuo avvicendarsi
. recipr. affrontarsi, scontrarsi. dante, inf., 11-72: ma dimmi
pascoli, ii-574: letè egli [dante] fa derivare dal paradiso terrestre e
, / perder ne dovria prova. dante, conv., i-in-6: la ragione
sua parola no li tomi incontra. dante, conv., i-xi-8: incontra che
alla vista, alla mente). dante, vita nuova, 15-4 (64)
, inappellabile; ineluttabile. dante, vita nuova, 8-8 (50)
della sedia, e vennele incontro. dante, conv., iv-xxvm-5: sì come
compì, di moto a luogo. dante, purg., 3-14: la mente
11 padri ai figli scarsi. amico di dante, xxxv-n-774: mio follor vi fa
assalire qualcuno con intenzioni ostili. dante, par., 6-44: sai quel
al suo ed eransi proveduti esser forti. dante, inf., 8-99: o
altro (con valore reciproco). dante, inf., 7-28: percotevansi 'ncontro
. -in senso opposto. dante, inf., 31-138: qual pare
. -anche con uso neutro. dante, conv., iv-xi-5: non è
al giusto; incongruenza, contraddizione. dante, cono., iv-xiv-6: di ciò
socio corrispondente della società pel monumento di dante: la qual cosa... importa
/ la bocca e 'l dolze riso. dante, purg., 30-60: quasi
né può... incorarlo [dante] il notare che il gran vermo mostra
suscitare nel cuore, nell'animo. dante, purg., 11-118: tuo vero
poema. * pascoli, ii-1360: [dante] cominciò dopo alcuni anni d'esilio
. un poema comico nel senso di dante, che move dai lutti della pestilenza e
incoronava il re. pascoli, ii-1013: dante sperò ch'egli [alberto] scendesse
circondato, cinto, circonfuso. dante, inf., xxxi-41: su la
invocata come regina del cielo. dante da maiano, xxxv-1-481: regina sovra l'
faceva ombra, come fai ora tu, dante. labriola, i-241: tutte le
, i-264: la poesia italiana in dante si alzò alla essenza stessa delle cose,
contra l'altra. continuando adunque [dante] dice: né l'un colore né
del limite della natura sensibile. dante, conv., ii-vm-13: immortale convegna
. tibile. pascoli, ii-921: dante insegna nel trattato 'de aretino,
-saldo, fermo, coerente. dante, conv., il-xrv-n: per lo
secolo incostante. pascoli, ii-827: dante era incostante perché amava, sia pur
g. villani, 12-19: dante alighieri, sciamando contro al vizio della
. buti, 1-402: dice dante che, fitto lo suo viso per lo
improbabile, inverosimile, inimmaginabile. dante, inf., 13-50: s'elli
due [natura e industria] ebbe dante presidio e incremento mirabile in modo ch'io
ensemora fallisce, ensemora ha penare. dante, inf., 27-82: ciò che
/ delettane l'audito d'ascoltare. dante, conv., iv-11-9: io sentendo
, d'aver dato ricetto a messer dante. -in relazione con una prop.
; muovere in suo soccorso. dante, xx-i: e'm'incresce di me
scompigliare. - anche al figur. dante, xlvi-63: ne'biondi capelli / ch'
una sull'altra, accavalciate (le dante, inf., 18-101: già eravam
calce, hanno incrostata la mente di dante. pirandello, 6-391: quella dura scorza
codèmo, 190: una idea nata con dante, discesa di generazione in generazione,
della notte. pascoli, ii-1530: dante è solo soletto, e i canti che
sì se fa lo bel vasello. dante, par., 24-102: « la
fabbro su la 'ncudine, cantava il dante, come si canta uno cantare.
a priori 'non si possa affermare che dante è un divino fabbro della parola,
, che nel mirabil poema del vostro dante si legge, possa avere, colla
gli occhi, lo sguardo). dante, par., 25-39: questo conforto
del testo di omero o virgilio o dante, non aleggiasse la poesia?
affaticano indarno e sanza uti- litade. dante, inf., 30-67: li ruscelletti
- anche: con proprio danno. dante, par., 13-121: vie più
, fallire lo scopo prefisso. dante, conv., ii-xiv-17: tutto l'
far nulla, rimanere inoperoso. dante, conv., ii-iv-3: credettero [
in modo sconnesso, disarmonico. dante, conv., i-1-3: da la
; imprecisato; non valutabile. dante, vita nuova, 23 (86)
. -anche con uso neutro. dante, inf., 2-19: però,
sprezzante. - anche al figur. dante, inf., 3-54: vidi una
come pilliase che li nde avese trati. dante, inf., 23-57: l'
di lì, per di là. dante, purg., 16-118: or può
su, oltre quella somma. dante, inf., 14-109: da indi
-per indi: per là. dante, inf., 9-75: or drizza
, dopo, in seguito. dante, inf., 26-88: lo maggior
in seguito, da quel momento. dante, par., 3-68: con quell'
da quel momento in poi. dante, inf., 25-4: da indi
tudine divina. dante, par., 4-28: d'i
, e tant'altre, confessiamo aver dante amplificato i confini della medesima favella.
indicatore. piovene, 7-440: dante, conv., iv-xxv-n: questo 'adorna'
involontaria profezia di buon augurio a dante; che è destinato a imbarcarsi in quel
colore sia al minerale). dante, purg., 7-74: oro e
a quello di chi avanza). dante, conv., i-vn-4: ciascuna cosa
... come sei indietro! dante, inf., 12-78: chiron prese
molto indietro; retrocedendo lentamente. dante, inf., 17-101: come la
. -allontanarsi retrocedendo lentamente. dante, inf., 17-78: io,
a ciò che fu detto. dante, inf., 11-94: « ancora
. senza possibilità di difesa. dante, vita nuova, 13 (58)
soprattutto, dalle « petrose » di dante contro la bella indifferente. -incurante
dante, par., 33-135: qual è
che accusarono... il secondo [dante] di essere confuso, indigesto ed
. pascoli, ii-1446: è [dante] della società che vi ha chia
di qualcuno o di qualcosa. dante, conv., ii-xi-6: molte fiate
che può far sospettare che di codeste cose dante avesse notizia solo indiretta.
conosce l'inferno; guida con sicurezza dante... ma nel purgatorio tentenna,
. -ant. fortuito. dante, conv., iv-xi-4: puotesi brevemente
. -casualità, fortuità. dante, conv., iv-xi-6: dico che
senza consapevolezza delle differenze. dante, conv., iv-xxn-7: dico adunque
insieme. carducci, iii-5-386: per dante e per gli scrittori e artisti contemporanei
); indeterminato, malcerto. dante, purg., 7-81: non avea
salvini, 39- vi-4: il nostro dante,... la nuova costellazione,
rendere individuale, caratterizzare. dante, conv., iii-vi-6: se essa
opera del principio di individuazione. dante, conv., iii-vi-6: se essa
(del punto geometrico). dante, conv., ii-xm-27: lo punto
le fece deu tantu de propiziu. dante, purg., 26-8: io facea
7. indicazione, informazione. dante, purg., 7-37: se tu
anni. — era. dante, vita nuova, 29-2 (97)
. sm. abitante dell'india. dante, purg., 26-21: né solo
indomiti giovenchi. -figur. dante, purg., 6-98: o alberto
alle- greza in suo felice stato. dante, par., 7-13: quella reverenza
, ornamenti, gioielli). dante, conv., i-vn-7: se a
la propria col- locazione. dante, par., 33-138: veder volea
iii-107: or vatti indovina il perché dante, il quale usò sempre il 'loro
che s'aman di verace amore. dante da maiano, 1-12-9: indivinar vorria
uccelli e li malefìchi. chiose sopra dante, 1-167: vide temine assai in
letto spezzone ed a ritroso (poiché dante solo è quel libro, il qual si
non vuol palesare la sua noia. dante, inf., 20-122: vedi le
(contro qualcuno). dante, par., 16-115: l'oltracotata
relazione con una prop. subordinata. dante, inf., 28-44: ma tu
più lo enduciamo, tosto porrìe 'mpascire. dante, inf., 21-28: allor
che accada o si verifichi subito. dante, par., 20-51: quel che
del quale tormenta l'aspettatore. dante, purg., 18-107: 0
locuz. -avere indugio: tardare. dante, purg., 13-12: « se
agire con alacrità e costanza. dante, par., 20-25: rimosso d'
, / ch'io mora senza induso. dante, inf., 27-35: io
generosamente; accordare, permettere. dante, par., 27-97: la virtù
; risparmiare. - anche assol. dante, par., 9-34: lietamente a
del sole indura e fassene sale. dante, purg., 1-104: questa
induri nell'orgoglio, vecchio peccato di dante e mio. pascoli, ii-
tristezza molesta? pascoli, ii-842: dante, riconoscendo sé, ripudiava i 'simulacri'
. anche con la particella pronom. dante, conv., iv-xxi-14: vuole santo
male. pascoli, il-nr: per dante, certi peccati portano un accecamento e
le bolge di pozzo, entro cui dante ha seppellita e pietrificata la natura ed
lo sguardo, gli occhi). dante, xlvi-28: più mi triema il cor
dannose; ottenere un determinato risultato. dante, conv., i-m-i: degna di
, 271: non sanza cagione [dante] induce queste parole in adriano: perché
-menzionare (una persona). dante, par., 12-34: l'amor
letteraria, in un'azione drammatica. dante, conv., ii-11-7: la canzone
sassetti, 42: pur veggiamo che dante non sempre narra, ma induce or
umiltate / et indulli a pietate. dante, conv., il-vii-n: questo pensiero
la ragione e per bel dire. dante, inf., 30-89: e'm'
sovr'ira / movesti quella tira. dante, conv., i-ix-7: lo dono
sua abilità, alla sua astuzia. dante, conv., iv-vii-7: viene alcuno
-di animali. chiose sopra dante, 1-137: bevero è una bestia molto
che origina, che suscita. dante, conv., i-1-4: di fuori
ant. attribuzione, conferimento. dante, conv., ii-xin-6: così de
a ragionamento dimostrativo o deduzione). dante, conv., iv-xvm-4: qui non
di entusiasmo, di tripudio. dante, par., 27-3: 'al padre
lo più con la particella pronom. dante, conv., iii-vm-14: quivi s'
-ant. empire di lacrime. dante, inf., 29-2: la molta
); ebbro, ubriaco. dante, 3 (43): però che
, da un odore). dante, par., 30-67: poi,
(un mistero). dante, purg., 29-29: sotto 'l
mandò il figliuolo suo a noi. dante, conv., iv-v-9: oh ineffabile
attributi, ecc.). dante, conv., iii-m-14: li miei
campo (una persona). dante, inf., 29-56: allor fu
o a soggetti inanimati, ecc. dante, par., 7-19: secondo mio
del duello tanto venne a stabilirsi che dante, dal solo avere il popolo romano
/ ché fa torto e peccato. dante, cono., iv-xxix-7: chi uno
, veracemente si dee perdita appellare. dante, vita nuova, io (53)
screditato, denigrato, calunniato. dante, conv., ii-x-10: meglio sarebbe
pericolante. pascoli, ii-752: [dante] ritrovava nel suo cuore il dolor d'
ch'a lei già mai recasse infama. dante, conv., iv-1-5: io
di disonore, di vergogna. dante, inf., 12-12: su la
divorava li fanticini d'atene, però dante lo chiama infamia di creti. petrarca,
quanta e quale giustizia, li segnò dante. -marchio, bollo, tatuaggio
ch'ed è sì ienti ed avenanti. dante, inf., 4-30: ciò
seconda. carducci, ii-12-108: ahi, dante, infausto nome per noi. son
; sventurato, misero. dante, conv., iii-xv-5: chi gitta
: passata la porta di dite, dante ha ragione di credere al maestro,
algarotti, 1-viii-201: omero, ennio e dante precedettero erodoto, cicerone e il boccaccio
in quelli che sono nella infermità. dante, conv., iv-xv-12: secondo
; malato, invalido. dante, inf., 29-59: non credo
parte del corpo colpita da infermità. dante, purg., 10-122: o superbi
gnando / medico sanando onn'infermo. dante, purg., 6-149: se
da vizi. - anche sostant. dante, par., 7-28: l'umana
che si trova nell'inferno. dante, inf., 5-31: la bufera
anima può mettere nelle pene infernali. dante, purg., 16-39: allora
ma la pittura [che ne fa dante] è proprio infernale, cioè al
col serpente infemal che sodusse èva. dante, conv., iii-xm-2: le infernali
, sia del cristianesimo). dante, purg., 1-45: chi v'
a la porta. dante, inf., 5-10: quando l'
adammo de lo 'nfemo si partio. dante, par., 32-33: del gran
annunzio, v-1-387: eschilo era ignoto a dante. se il magnificatore di capaneo avesse
avrà potuto udire un'ultima volta, dante moribondo, il canto delle preghiere secondo quella
negl'inferi tenebrosi. pascoli, ii-388: dante agl'inferi discende. e gl'inferi
enfertate el n'ha fatto cascare? dante, conv., iii-ix-13: l'occhio
bisogni e soportare ne le 'nfertadi. dante, conv., iii-x-i: considerò
alle signore ed alle signorine pel povero dante alighieri infetto anche lui di qualche « tac-
riscaldare fortemente (il sole). dante, purg., 18-80: la luna
. -ant. istigare. dante, inf., 13-67: infiammò [
? -ant. risplendere. dante, par., 31-125: come quivi
'nfiammao di tanto fino amore. dante, par., 23-123: come
. inveire contro qualcuno. chiose sopra dante, 1-666: fingie l'altore che san
cielo infiammato. -risplendente. dante, par., 25-130: a questa
voi donna valente / non posso guardare. dante, 19 (72): de
. istigato. - anche sostant. dante, inf., 13-68: infiammò contra
verso lui ho sparto per la mente. dante, par., 3-52: li
onde). pascoli, ii-1463: dante sapeva anche le impetuose raffiche dello scirocco
di basso). dante, conv., ii-xm-20: annumerando li
, in una classificazione scientifica. dante, conv., iii-vii-6: ne l'
desiderio, una passione). dante, conv., iv-vn-9: perché l'
che mia vita avrà a durare. dante, inf., 1-102: molti son
dissimulare; non curarsi, disinteressarsi. dante, inf., 24-130: e 'l
scienza, di una dottrina). dante, conv., il-xm-io: queste.
che egli era tutto bene infinito. dante, conv., iv-ix-3: la giurisdizione
guido tutto al più rimase ciò che dante era nella vita nuova e quando scrisse la
scrisse la vita nova; ciò che dante era prima di dar opera a quello
, un rumore); incessante. dante, inf., 4-9: vero è
, diminuibile o aumentabile illimitatamente. dante, conv., ii-xm-19: l'altra
infinite servire / a questo nostro sire. dante, conv., i-xi-5: li
indeterminato, privo di compiutezza. dante, conv., iv-ix-3: la giurisdizione
più con valore iperbolico). dante, conv., i-m-10: e questo
luogo o di spazio). dante, inf., 12-103: io vidi
messina, / cioè la più avenente. dante, inf., 27- 134
-con l'elisione della prep. dante, inf., 26-103: l'un
: « per la qual cosa ». dante, inf., 25-21: maremma
seguito dalla prep. a). dante, conv., i-111-4: fu piacere
-con l'elisione della prep. dante, conv., iv -canzone, 124
cioè di donare e di guiderdonare. dante, conv., iv-xvi-i: riprovata è
, iii-3-268: maggio, idilio di dante e beatrice, / che di tentazioni /
lo più con la particella pronom. dante, par., 10-91: tu vuo'
pronom. posarsi sui fiori. dante, par., 31 -7: sì
, che era implicito nel detto di dante; e delirando col suo secolo, che
; e delirando col suo secolo, che dante non fa, le dà per cagione
destino di ciascuna creatura. dante, par., 4-59: s'elli
è certo questo esserne divenuto, cioè dante nella sua pargoletta età fatto d'amore ferventissimo
a circostanze, a situazioni particolari. dante, cono., iv-xxi-9: in questa
.. e debole fu l'influsso di dante, sebbene la singoiar grandezza sua fosse
rivestirsi di foglie. chiose sopra dante [tommaseo]: nella primavera s'in-
foglie; fogliazione. chiose sopra dante [tommaseo]: nella primavera s'infoglia
prima non si face e netto. dante, conv., iii-vi-11: però
infuse l'abudanzia di tutti i beni. dante, conv., ili -canzone- 27
recordava, ne te croce levato. dante, par., 8-86: alta letizia
avrà potuto udire un'ultima volta, dante moribondo, il canto delle preghiere secondo quella
rebbi di un forcone). dante, inf., 22-60: barbariccia il
; montare a cavallo, cavalcare. dante, purg., 6-99: o alberto
saraceni. -per simil. dante, purg., 8-135: or va
: se i * passeggiati marmi 'di dante non sono marmi veri, ma metaforici
effondere un'irradiazione in direzione obliqua. dante, xliii-4: e la stella d'amor
rame mfino alla 'nforcatura. chiose sopra dante, 1-121: vedea nella montagnia.
-intr. con la particella pronom. dante, purg., 23-24: ne li
. — anche: impressionare. dante, conv., iii-1-5: a questo
dalla potenza all'atto. dante, par., 7-137'-li elementi che
ente dalla potenza all'atto. dante, par., 7-135: li alimenti
-intr. con la particella pronom. dante, purg., 17-17: o imaginativa
; animare; reggere, governare. dante, conv., ii-vm-13: con ciò
el ten, poi l'ha formato. dante, par., 2-1 io:
-intr. con la particella pronom. dante, conv., ii-xm-15: lo cielo
l'evangelio col breve tuo ensegnato. dante, conv., iii-xn-3: questo primo
passare dalla potenza all'atto. dante, purg., 25-41: sangue perfetto
sentimenti, passioni, convinzioni). dante, conv., iii-vm-16: 'animate
cagioni e dei modi dell'esilio di dante. 7. ant. sviluppato
cosa piuttosto che un'altra. dante, conv., ii-vm-13: con ciò
passare dalla potenza all'atto. dante, conv., iv-11-7: altrimenti è
incerto, riuscire dubbioso. dante, par., 24-87: « assai
testo giuridico, opera di diritto. dante, conv., iv-xv-i7: questa infertade
un fatto o un'azione. dante, inf., 6-68: poi appresso
volere cacciati furono [guido cavalcanti e dante alighieri] da firenze con gli altri
calco del provenz. sofranha; cfr. dante, da maiano, 1-37 * 8
fiorentini; anzi escluse le opere tutte di dante mamiani, 1-31: così talor
infranciosaménto, a cui la patria di dante lasciossi andare con gli ultimi medici..
tolomei, 2-78: ne le prose di dante, del boccaccio... non
; inconciliabile; dannoso, nocivo. dante, conv., iv-iv-14: li lunghi
ha fatto com'al drago san michele. dante, conv., iv-xvii-7: ciascuna
e le sta bello più che benvolenza. dante, conv., iv- xn-3:
; inconoscibile, inconcepibile. dante, conv., iii-xii-6: sì come
sicurtà è niuna cosa iniquamente fare. dante, conv., iv-xvi-i: li
o di umanità; ingiustizia. dante, conv., iv-xi-6: nulla distributiva
un sentimento, un'azione). dante, par., 15-3: benigna volontade
è contrario a verità, falso. dante, conv., iv-xvi-i: lo rege
modo disonesto; procacciato fraudolentemente. dante, conv., iv-xi-12: per che
provocare; dare origine. dante, conv., i-m-i: degna di
pronom.: avere inizio. dante, par., 5-109: pensa,
pensò che fossero da dover rimandare a dante e di pregarlo che, seguitando il suo
: incominciare; avere origine. dante, purg., 7-39: ma se
-porgere occasione, dare motivo. dante, purg., 26-10: io facea
); immedesimarsi in essa. dante, par., 22-127: 'tu se'
193: sono certo sue [di dante]... le voci formate da
assol. e al figur. dante, par., 29-4: quando ambedue
qualcuno, immedesimarsi in lui. dante, par., 9-73: dio vede
e inaffiatori... della fama di dante, non si arriverebbe certo alla grossa
cherendo, che 'nalzi le ciglia. dante, inf., 4-130: poi
non serve a chi l'ha onorato. dante da maiano, xxxv-1-480: idio oltre
viltanza e facciendola grande et innalzandola. dante, purg., 9-70: lettor,
ed aplicar quel poco se potesse. dante, conv., ii-xv-7: forte fu
. inclinazione all'amore. chiose sopra dante, 1-550: perché l'altore il mette
dando valore -a la mia innamoranza. dante da maiano, 25: che 'n sì
] con piagente isguardo omo inamora. dante, par., 23-70: perché
passione spirituale. - anche assol. dante, conv., ii-xv-4: li occhi
/ e voi disamorare ed innamura. dante, conv., ii-xn-8: però che
della bellezza di tutte l'altre. dante, par., 14-127: io m'
/ et adornata di tutto piacere. dante, purg., 29-1: cantando come
di cristo facciam gaudio e iubilanza. dante, par., 32-105: qual è
anche con riferimento a soggetto inanimato. dante, conv., ii-xv-11: per amore
ad altre persone o cose). dante, purg., 13-98: questo mi
, più sopra, prima. dante, conv., iv -canzone,
, in passato, anteriormente. dante, inf., 24-26: come quei
defensione è dritta o no. dante, inf., 29-23: non si
valore comparativo. ant. piuttosto. dante, conv., iv-xxvm-19: oh sventurati
; dirimpetto, di fronte. dante, purg., 3-28: ora se
-per indicare antecedenza in una successione. dante, purg., 5-23: venivan genti
posso proponere in lo vostro conspecto. dante, purg., 9-93: venite.
altro periodo): prima di. dante, inf., 33-37: quando fui
alle azioni di una persona. dante, inf., 28-68: restato a
prevista, del momento stabilito. dante, in /., 31-129: ch'
'nanzi ched el su'tempo sia. dante, inf., 4-33: or vo'
avevano. tasso, n-iii-635: dante e gli altri inanzi più volentieri composero
e quando egli torna addietro, retrogrado. dante, purg., 6-52: noi
: sono cose coteste che a solo dante davano innanzi alla mente: e però è
nel cammino; giungere prima. dante, purg., 3-101: quella gente
, oltrepassare (nel cammino). dante, purg., 24-100: quando innanzi
: avanzare, avvicinarsi, presentarsi. dante, par., 22-29: la più
-fuggire innanzi: svanire, dissolversi. dante, purg., 1-116: l'alba
non può essere sanza lunga vita. dante, conv., iv-xi-9: di
, iii-10-365: egli pone a dirittura dante innanzi a tutti i nuovi poeti e solo
e al figur. dante, par., 10-25: or ti
proseguire; avviarsi, incamminarsi. dante, purg., 31-26: quai fosse
via via, stando sempre davanti. dante, inf., 25-64: poi [
, essere fisso nella mente. dante, inf., 30-67: li ruscelletti
idea, n. 2. dante, conv., ii-1-14: la natura
una disposizione d'animo). dante, conv., ili -canzone, 67
ant. entrare, introdursi. dante, par., 21-84: luce divina
g. petrocchi, la commedia di dante alighieri, voi. iv, paradiso,
n-330: nel terzo canto di cacciaguida dante parla di sé. il suo viaggio
. tassoni, iv-2-40: il poema di dante... potrebbe chiamarsi eroisatirico,
canti e inni in tuo lausore. dante, purg., 32-62: io non
al firmamento. carducci, iii-4-39: dante ascendere tra inni d'angeli / la
parole, il testo del canto. dante, par., 14-123: da'lumi
ant. per antifrasi: lamento. dante, inf., 7-125: quest'inno
una determinata imputazione o reato. dante, inf., 33-88: non dovei
innocente. -per metonimia. dante, par., 32-80: poi che
è stare innocente tra i corrutti. dante, purg., 7-31: quivi sto
insieme innocente. -sostant. dante, purg., 8-72: quando sarai
d'innocenza dei primi uomini. dante, purg., 28-142: quelli ch'
s. tomaso e coi ghibellini di dante o coi signori del petrarca, non trova
troverai / ne'documenti d'innocenza sparto. dante, par., 27-127: fede
delle persone innocenti e virtuose. dante, par., 32-84: ma poi
temo di lei innoiare. amico di dante, xxxv-n-779: dolce canto puote altru'
tu e la mia sorte. amico di dante, xxxv-n-723: non tegno amor -già
da lucia per muovere virgilio che soccorse dante, che era impedito nella diserta spiaggia
aspetto nuovo, diverso; mutarsi. dante, purg., 32-59: men che
buti, 1-401: ciascuna ragguardava virgilio e dante, come di notte, quando è
plur.: moltissimi. dante, conv., ii-iv-15: se noi
s'inoltrò. -figur. dante, par., 21-94: quell'alma
rugiadi. -figur. dante, par., 4-119: o amanza
-anche: denuncia, accusa. dante, conv., iv-xxiv-12: sì come
una prop. interrogativa indiretta. dante, inf., 15-85: nel mondo
; suggerire. -anche assol. dante, inf., 6-77: ancor vo'
segnalare; additare, accennare. dante, purg., 11-42: mostrate da
beoni, come virgilio è maestro a dante del notare i personaggi dell'inferno e
quand'io veraggio a simile disio? dante, inf., 29-49: qual dolor
-intr. con la particella pronom. dante, par., 10-148: così vid'
e quella insensatezza de la quale disse dante: 4 io non piangeva, sì dentro
, casuale (una circostanza). dante, par., 11-1: o insensata
impercettibile, inavvertibile, impalpabile. dante, conv., il-xiv-n: per lo
il ricci nell'4 ultimo rifugio di dante '(1891), e una veduta
ne ha inserita assai bella nel bellissimo dante illustrato pubblicato in milano. moretti,
parte del nome, non vorrei affermare che dante conoscesse il verbo 'eldomai '.
che, nel nome femminile di matelda, dante o supponesse o meglio inserisse a forza
altro trasformato en mi- rabele imitate. dante, conv., iv-xxn-12: là dove
. -anche al figur. dante, conv., iv-xxn-12: se da
nascosto, occulto, imprevedibile. dante, par., 17-95: figlio,
che gli auscelletti fanno dolzi canti. dante, inf., 5-74: volentieri parlerei
sapienzia et elo- quenzia congiunte insieme. dante, purg., 16-110: è
a ciascuno considerato separatamente). dante, inf., 3-106: poi si
quigna conveneria ha enseme està vergata? dante, inf., 13-43: sì de
prime cose create. mini, 53: dante, volendo querelarsi di una tanta miseria
si truovano, amichevolmente onorare e salutare. dante, inf., 4-97: da
l'altro, entrambi, ambedue. dante, par., 4-114: quando piccarda
parole villane insieme si di- ceano. dante, inf., 32-51: legno con
voi, madonna, stando scompagnato. dante, inf., 18-78: attienti,
inanimati o a concetti astratti. dante, purg., 22-61: la colpa
-aversi insieme: armonizzarsi. dante, vita nova, 29-2 (97)
circostanza o situazione, nel contempo. dante, conv., iii-iv-5: tu scusi
dello studio fiorentino, il busto di dante è sovrapposto. -avvalorato.
e modo proprio e calzante e però dante quando è a descriverle, mostrasi ben maestro
del fuoco, no, ma incendonsi. dante, inf., 17-13: due
: non potere quei versi esser di dante, ma bensì d'alcuno di quei
cum intellecto che non facesse vergogna a dante et al petrarca. = alteraz.
vano, indebolire, fare scemare. dante, purg., 5-18: sempre l'
a compiere una determinata azione. dante, purg., 26-96: quali ne
con gli aliti d'un cantico di dante / vasta più sempre in gloria, o
il carisma della divina ispirazione. dante, conv., iv-v-12: da bruto
nomi, a parlare con la lingua di dante di quelle idee che ci inspirano e
di nuove gravezze. pascoli, ii-15io: dante ha sempre, e nella 'vita
voleva fosse scritto e rivelato. dante, conv., iv-v-13: chi dirà
persona). - anche sostant. dante, conv., iv-xv-14: contra costoro
. ant. povero, indigente. dante, conv., iv-xii-i: dicendo quelle
inidoneità; debolezza, pochezza. dante, conv., iii-iv-i: la mia
a sparta. carducci, iii-10-249: dante quasi insuperbito egli stesso di questa combinazione
landino, 309: lei parla a dante come spesso parla chi è sdegnato inverso
, innalzarsi, elevarsi. dante, par., 17-13: o cara
: v. niello. dante, xlv-9: per lo tempo caldo e
lato intera. leopardi, i-1509: [dante] intaglia e scolpisce dinanzi agli occhi
incisione; scolpito, graffito. dante, purg., 10-55: era intagliato
più in pregio che la repubblica. dante, purg., 10-32: io conobbi
loco quando / certamente faci adimoranza. dante, inf., 4-79: intanto voce
tempo); durata; continuità. dante, conv., iv-xxiv-7: in tutti
netto (un suono). dante, inf., 7-126: quest'inno
: mia nell'alpe è la città che dante cuopre; mia sul golfo quella dove
, sincero (un amico). dante, par., 27-8: oh gioia
primigenio, la visione teologica: perciò dante non ebbe successori in integro.
ho intelaiato e annunziato un commento di dante, vorrei pubblicare anche questo. giusti
, iv-128: per qual motivo [dante] scelse, come scenario e intelaiatura,
. - anche: intellettuale. dante, conv., iii-n-13: questa sensitiva
attività sintetica della ragione. dante, conv., iv-xv-n: dico intelletto
-dio in quanto verbo. dante, vita nova, 19-7 (70)
rese intelligibili dall'intelletto attivo. dante, conv., iv-xxi-5: la quale
mente la via alle verità soprannaturali. dante, conv., iv-xxi-12: sono sette
è tanto laido e disorrato e reo. dante, inf., 2-19:
il carattere positivo o negativo). dante, conv., iv-xv-10: per quello
quel secolo. -angelo. dante, conv., iii-vi-5: ciascuno intelletto
sarà diletto / starle davanti ognora. dante, conv., iv-canzone, 93:
sol di carne non è fore. dante, vita nova, 19-4 (69)
intelletto d'amore '. emistichio di dante divenuto frase fatta e torto in altro
fatta e torto in altro senso. in dante: donne che avete 4
, significato; intendimento, interpretazione. dante, conv., iii-ix-3: lo 'ntelletto
. incitamento, stimolo, ispirazione. dante, purg., 22-129: elli givan
intelletto: per propria esperienza. dante, xx-18: ma poi che [gli
; inteso, compreso. dante, par., 33-125: o luce
dispongono alla conoscenza della verità. dante, conv., i-xi-7: l'abito
dalla mente o verbo di dio. dante, par., 30-40: noi siamo
, e intellettuale, con libero arbitrio. dante, conv., iii-vii-6: ne
che attua l'intelligenza. dante, par., 5-19: lo maggior
intende. cesari, iii-525: [dante] dovette intendere quel cerchio essere una sostanza
mover li monti a sua indigensa. dante, conv., iii-xm-3: poi quando
intelligenze): gli angeli. dante, conv., ii-11-7: s'inducono
, x-2-453: circa all'ombra di dante nella visione, io credeva che il semplice
comprendere intellettualmente, intendere. dante, conv., iv-vn-n: vivere è
intellettuale. - anche sostant. dante, conv., iii-xu-6: sì come
atto a intendere; intelligente. dante, conv., il-vii-n: dicemi parole
gastigata per sterilità de'suoi frutti. dante, conv., iii-vm-17: altri
pascoli, ii-842: aveva fatto [dante] ciò che l'adolescente deve fare
bella / a ciascun che la 'ntende. dante, vita nuova, 23 (
, s'entedeteme, diraive un sermone. dante, purg., 30-107: la
core è stato in molta lealtate. dante, inf., 2-26: intese cose
e non sapia commo se fare. dante, purg., 17-125: questo triforme
trissino, i-26: la lingua di dante e del petrarca non è naturalmente intesa
/ così conven si falli l'argomento. dante, inf., 27-72: e
356: si eressero cattedre pel commento di dante; ma forse il suo secolo non
fagliela intender tu! -rifl. dante, par., 33-125: o luce
son rade over per lor vertute. dante, purg., 18-73: la
e'non prenda sì gran smarrimento. dante, purg., 17-109: intender non
/ ma riposarmi ornai d'esto lavoro. dante, conv., la via de
troppo oscuro quello a che intendi. dante, par., 4-113: quando piccarda
accontentare; ubbidire, servire. dante, conv., i-vi-3: sono signori
pregio non intende e non ispera. dante, purg., 11-87: ben non
pouto inten- dare per avela acatata. dante, conv., iv-xm-13: molte
fatto loro. -di animali. dante, inf., 6-30: qual è
ella s'intendesse ben con lui. dante, purg., 15-73: quanta gente
alcun loco palese o celato. dante, conv., iv-ii-i: per meglio
dà ad intender il riposo suo. dante, par., 19-133: a dare
intendimento di colui che le scrisse. dante, conv., i-n-12: veramente,
obrianza / d'esto mondo parlare intendimento. dante, conv., iv-11-3: ciò
entennemento / de sopra ha fatto sbandegione. dante, conv., iv-xxvin-3: così
, distinto, facilmente percettibile. dante, purg., 28-60: fece i
intendimenti ', cioè sì ch'io dante intendea lo canto suo; e per
-guastare, corrompere. chiose sopra dante, 1-363: la invidia intenebra il
di dolcezza, di soave turbamento. dante, purg., 8-2: era già
non intese nulla di questi passi di dante. tommaseo [s. v.]
quale è intentissimamente apparecchiato d'udire. dante, conv., ii-i-5: lo
quale è principessa di tutte le parti. dante, vita nuova, 3 (44
docile a ciò che noi volemo dire. dante, inf., 23-69: noi
gli occhi, lo sguardo). dante, xx-77: conobbe 'l disio ch'era
. lo scoparo per tutta la contrada. dante, inf., 23-20: già
, nuvoloso (il cielo). dante, purg., 5-117: indi la
ii-853: lo studio dell'arte per dante consisteva nell'intento d'imitare il più da
a dimostrare; assunto, argomento. dante, conv., iii-iv-3: quella orazione
, zelo; sforzo, tentativo. dante, conv., iii-vm-8: però che
attenzione deh'animo o della mente. dante, par., 21-3: già eran
l'animo', cioè mio di me dante; 1 con essi ', cioè insieme
. facoltà dell'intendere, intendimento. dante, purg., 3-13: quando li
garzone. -amore, affetto. dante da maiano, 28: per lungia sofferenza
m'ha fatto la mia intenza. dante da maiano, 1-35-5: eo amando
idea, rappresentazione mentale, nozione. dante, par., 24-75: le profonde
, mentale; concettuale; razionale. dante, conv., iii-vi-6: quando dico
intenzione, n. 11). dante, conv., iii-ix-7: queste cose
discerne male in cui è vizio amico. dante, conv., i-x-14: però
ne specifica il carattere morale. dante, purg., 32-138: quel che
tutta sua 'ntenzion li vén fallita. dante, par., 11-91: regalmente sua
frasi, di discorsi). dante, conv., ii-xi-7: a la
dipartire da male e venire a bene. dante, conv., ii-1-4: però
quasi come legate colle similitudini corporali. dante, conv., iii-vi-5: tutte
, con quella precisa speranza. dante, conv., ii-xi-3: si chiama
stargli sommamente a cuore. dante, conv., iv-11-2: nel primo
involontariamente, a suo malgrado. dante, conv., ii-xn-5: essere suole
-per intenzione: di proposito. dante, conv., iii-xn-8: se iddio
proposito, a suo malgrado. dante, conv., ix-xi-7: vegnono da
del tutto, affatto, assolutamente. dante, conv., iv-x-3: riprovate le
/ ché 'nteramente m'avete appagato. dante, conv., il-vni-n: con ciò
. nell'insieme, in generale. dante, conv., iii-v-i: ne la
gregoretti d'averci dato una vita di dante d'assai buona critica, con intercalate
. interrotto; inframmezzato. dante, par., 29-79: queste sustanze
intendere variato e tramezzato da alcuna cosa. dante, par., 32-25: da
che più desidera l'acqua interdetta. dante, purg., 29-153: quando
partic. della pubblica autorità. dante, purg., 33-71: per tante
non andasse mai più a lei. dante, purg., 23-100: sarà in
un * decamerone 'in latino e un dante in volgare, e non m'inzanzeverare
approfondita considerazione intellettuale o spirituale. dante, conv., iii-xv-2: li occhi
perché io voglio parlare un poco con dante, per fuggire 'egli disse ',
xi-1-147: i dialoghi nel poema di dante sono convenientissimi a ciascuno de'tanti interlocutori
. carducci, iii-10-248: certo che dante dovè mettere ogni cura perché questa canzone
, sosta, intervallo. dante, conv., iii-xi-14: fine de
. -letter. essere contenuto. dante, par., 33-85: nel suo
a uno strumento ottico). dante, par., 19-60: ne la
di tre sezioni o parti. dante, par., 28-120: l'altro
limiti esterni di qualcosa. dante, par., 23-115: lo reai
alla mente; interiore, intimo. dante, par., 17-9: manda fuor
enter, parlando in està via. dante, par., 7-132: li angeli
tempo, acciocché bene si possa seccare. dante, par., 28-33: sovra
una schiera di combattenti). dante, purg., 18-124: suo figlio
potenza / resta la mia sentenza. dante, purg., 30-132: imagini
in fondo; portato a compimento. dante, purg., 22-14$: più pensava
mi pare / ver me intero amico. dante, purg., 17-30: il
) che ne rafforzano il significato. dante, inf., 21-126: cercate 'ntorno
interamente, completamente, compiutamente. dante, conv., iv -canzone, 43
poemi alcune scientifiche speculazioni, come fece dante nella sua commedia '. or quest'ultime
'come tra i nostri antichi fece dante nella sua commedia e come tra i
mezzo, frapporre, frammettere. dante, conv., iii-ix-10: coloro che
persone. - anche sostant. dante, par., 31-19: l'interporsi
altri oggetti, fra altre cose. dante, par., 29-98: un dice
di prima. -assol. dante, conv., i-xm-8: dal principio
quale s'interpreta pietro. chiose sopra dante, 1-466: letes si è un fiume
parola, un termine). dante, par., 12-81: oh padre
. gozzi, i-9-55: gl'interpreti di dante hanno talvolta fallito il cammino, forse
beatrice pregato s. giacomo che interrogasse dante circa la speranza. leopardi, 930:
ii-239: questo interrompimento della dimanda di dante, rende più inaspettato il terzo scocco
più in pregio. pascoli, ii-515: dante avrebbe trattato di lui nel seguito del
, azioni, circostanze determinate. dante, par., 29-27: in vetro
sistema inglese, come la monarchia di dante o l'unità di machiavelli si opponevano al
, dimani, interzeranno giovanni prati fra dante e l'alfieri. lucini, 10-15
/ lo sguardar che m'asigura. dante, inf., 22-16: pur a
entesa / fo di formare voi. dante, inf., 7-109: io,
amministrazione. -di animali. dante, purg., 9-21: in sogno
: male interpretato, frainteso. dante, par., 4-61: questo principio
. voluto, cercato, perseguito. dante, conv., i-v-5: quella cosa
-incominciato, intrapreso, intentato. dante, conv., iv-vn-2: poi che
non ha lasciato testamento. dante, conv., iv-xxiv-17: se 'l
riscaldare leggermente; intiepidire. dante, purg., 19-2: non può
anche: nascosto, appartato. dante, par., 12-21: di
'intimo '. * leopardi intimo, dante intimo '. fanno il paio con
con l'uomo. o che si studia dante quando si leva la camicia? b
al prode aristarco se l'ariosto e dante gli paiono intinti di tali vizi. carducci
tali vizi. carducci, iii-10-157: dante viene implicitamente a confessarsi un po'intinto
e aereati versi al vero modo di dante. -incapace di commuoversi, indurito
meno espressivo. mazzini, 1-17: dante s'erge luminosamente al di sopra di
è: * incominciasi la comedia di dante allighieri fiorentino et altri sono che intitolano
la prima delle cantiche della comedia di dante allighieri fiorentino '. bisticci, 3-139
balbo intitolerebbe 4 vicende della gloria di dante 'e'4 francesi
'e'4 francesi dante attraverso ai secoli 'e io non so
1-11: sia come si voglia, a dante è pure e non a m.
; inammissibile, inaccettabile. dante, conv., iv-vn-5: ma 'vilissimo
veemente, incontenibile, irrefrenabile. dante, conv., iv-xn-5: le false
molesta o vile la persona di dante, questa riprensione non è intonata a
parole, innanzi al boccaccio avea usata dante la voce suono. 11
si contristerà molto nell'animo suo. dante, inf., 25-22: sopra le
inghiottire. monti, xii-5-125: ei [dante] voleva dipingere agli occhi de'suoi
s'intoppavano i carri che corrieno. dante, inf., 7-23: come
lo più moleste o sgradite). dante, inf., 12-97: torna,
, impedimento, intralcio. dante, purg., 33-42: io veggio
- in partic.: duello. dante, purg., 24-96: qual esce
. ferrari, 425: tal se di dante al diamantino viso / rapito a vagheggiar
movimento presso che circolare). dante, inf., 4-108: venimmo al
da tutti i lati). dante, purg., 2-53: la turba
a una persona). dante, civ-i: tre donne intorno al cor
centro reale o immaginario). dante, conv., i-1-8: questo cielo
-lungo, rasente; attraverso. dante, purg., 6-85: cerca,
di ciò quel che sa vegna. dante, conv., iv-1-8: entrai a
famosissima circe. tasso, 11-iii-640: dante... diffinisce la canzona una compiuta
relazione o di fine). dante, conv., iv-xvii-io: marta,
ripetuto con valore intensivo o pleonastico. dante, par., 30-112: come clivo
, adiacente, limitrofo, circonvicino. dante, purg., 10-29: là sù
emiliani-giudici, ii-56: la poesia di dante parve ruvida, né poteva altrimenti sembrare
città di fiesole e il popolo fiesolano. dante, inf., 27-29: io
di dubbio e di perplessità. dante, par., 4-1: intra due
pace è da tenere intra cristiani. dante, conv., iv-1-2: le cose
di affinità o di differenza. dante, par., 32-58: questa festinata
. -in mezzo a. dante, par., 23-1: come l'
mentalità, opinioni determinate). dante, par., 33-11: qui se'
4-3-239: niuno fu in ciò mirabile come dante, niuno più semplice nei periodi,
, i-494: de'dieci che leggono dante, i nove, abbattendosi ad uno di
). ant. entrambi. dante, inf., 19-25: le piante
intrametto; seguita giù l'altra. dante, vita nuova, 16-11 (66)
emiliani-giudici, i-384: da un passo di dante stesso nel trattato i del convito sospetto
è sopra. carducci, iii-7-326: dante fu la voce di dodici secoli cristiani,
elemento fra altri due. dante, par., 13-57: quella viva
quattro. = verbo coniato da dante, denom. da tre (v.
tre concetti s'intrecciano nella fantasia di dante in mirabili modi, che noi appena appena
bertuccia, di far la scimmia a dante! / smetti! t'accusa il grugno
; impedire; disturbare, infastidire. dante, purg., 7-57: vedi?
-con uso avverb. chiose sopra dante, 1-609: i qual idoli sempre rispondevano
ma taglia tutte le funi incontanente. dante, inf., 20-130: sì
hoc 'fra questo '. cfr. dante, de volgari eloquentia, i-13
cesari, iii-325: l'episodio di dante, introdotto nel suo poema, delle
all'apprendimento di una scienza. dante, conv., i-xm-5: questo mio
eccessivi; frastornare, assordare. dante, inf., 6-32: cotai si
ripeterci che tutta la nostra letteratura da dante a paolieri, è letteratura di plebe
di lamenti); schiamazzo. dante, inf., 4-9: e 'n
sentimentalmente col proprio interlocutore. dante, par., 9-81: già non
. b. fioretti, 2-4-116: dante uxò voci alcuna volta illaudabili; come
'e tant'altre, confessiamo aver dante amplificato i confini della medesima favella?
una crudele mancanza di umanità. dante, conv., i-xn-n: la ingiustizia
città; entrare in città. dante, purg., 26-69: non altrimenti
, 26: con inusitata forma [dante] finge che d'una medesima materia sia
; fortemente propenso; infatuato. dante, inf., 22-134: irato calcabrina
/ di reo segnor la sua openione. dante, inf., 13-132: presemi
, non soddisfare il bisogno. dante, par., 10-17: molta virtù
-con la particella pronom. attribuito a dante, salmo, 2-17: poi ch'io
sostituzione, in compenso di. dante, inf., 13-52: ma dilli
sf. ant. invidia. dante, purg., 6-20: vidi conte
; emulare; ammirare. dante, par., 12-142: ad inveggiar
. pascoli, ii-161: se [dante] inventò, è ben certo ch'egli
di trovate, brillante. dante, conv., iii-n-15: in essa
, v-391: ebbero [omero, dante, shakespeare] successori più dotti e meno
interno, penetrare profondamente. dante, par., 21-84: luce divina
innentro e m'incentro (cfr. dante, la commedia, a cura di
credere quello che io sento del vostro dante poeta teolago, che tante alte sentenze d'
immaginazione fallace, congettura erronea. dante, par., 29-95: per apparer
- anche: conoscenza, apprendimento. dante, conv., iv-vm-7: secondo lo
vero, cioè con dio. dante, par., 28-39: quello avea
d'inverno aver liutan la femna. dante, inf., 21-8: quale ne
di voi in croce aggio le vele. dante, xxxii-9: se voi foste per
dante, purg., 6-59: vedi là
quale si rivolge il discorso. dante, purg., 27-118: virgilio inverso
prevedere inverso me, ch'io pero. dante, conv., i-1-8: coloro
/ inverso de la tua gran malatia. dante, par., 24-96: la
donne ti disiano -pulzell'e maritate. dante, purg., 15-4: quanto tra
; capovolgere, ribaltare. dante, inf., 34-15: altre sono
, inconoscibile, imperscrutabile. dante, conv., iv-xxi-6: o altezza
viii-1-96: dopo alcuna investigazione avendo trovato dante in quel tempo essere appresso il marchese
. istigazione, tentazione. chiose sopra dante, 1-273: come dal diavolo viene e
. foscolo, iv-361: omero, dante e shakespeare, tre maestri di tutti gl'
destino superbo. papini, iii-295: dante sentiva che il suo genio era una
libraio,... è quello di dante. cantoni, 27: si
indurito, cristallizzato; ghiacciato. dante, inf., 33-128: perché tu
, 744: perché tu, o dante, con cui parlo, più volentieri mi
montagna. berchet, 1-57: anche dante, anche il petrarca e l'ariosto e
. achillini, 191: in vita dante sempre onor gli porse, / in morte
presente di fare una invettiva contro a dante. giacomo soranzo, iii-io-149: in
- l'omo a loco sì piacente? dante, purg., 10-102: ecco
corona e pregio di bieltate. amico di dante, xxxv11- 779: dolce canto puote
la voce, il pensiero). dante, inf., 9-109: com'io
ciò che vuol ch'io moia. dante, conv., ii-xv-i: per le
è nemica sol de la sua gente. dante, vita nuova
invidiosa; moltitudine di invidiosi. dante, inf., 13-78: se di
, ai morti. -intr. dante, par., 19-97: non vo'
perderla; privarsene, spogliarsene. dante, inf., 26-24: più lo
malvagio invidioso / sia sempre doglioso. dante, inf., 3-48: questi non
la novità delle idee). dante, par., 10-138: essa è
anche: malevolo, ostile. dante, conv., i-iv-7: quando questi
di prezzo o di stima. dante, conv., i-111-5: sono apparito
cum intellecto che non facesse vergogna a dante et al petrarca. varchi, 22-44
inerzia e di indifferenza morbosa. dante, vita nuova, 31-16 (102)
in futurum, ne farò menzione, deo dante; in pro- cessu, et così
veggendo al pallore del volto l'animo di dante invilito, per non iscoraggiailo via più
2-658: era allora per perdersi al tutto dante, per lo suo inviluppaménto ne la
- anche: complicare, imbrogliare. dante, inf., 10-96: deh,
, posandovisi, restano imprigionati. dante, inf., 21-18: tal,
stento, oscuratamente, confusamente. dante, inf., 13-57: sì col
appiccicose; immerso nella pece. dante, inf., 22-144: lo caldo
, ii-69: negli amori invescato [dante] da ogni avarizia aborrente, e
tutti con armata mano in certo luogo. dante, inf., 30-129: tu
invita -d'aver gioia intera. dante, inf., 6-59: ciacco,
: convocazione, chiamata. dante, purg., 12-94: le braccia
casa. -anche al figur. dante, purg., 13-25: verso noi
marito. - anche al figur. dante, par., 11-66: questa [
che il trattato del volgare eloquio di dante non è di dante, e pazzamente rimette
volgare eloquio di dante non è di dante, e pazzamente rimette in campo questa
colle orazioni e colle buone opere. dante, par., 23-88: il nome
; cartoccio; guaina. dante, par., 26-99: talvolta un
, terminerò il mio discorso col nostro dante. segneri, ii-451: quando la
-assol. leopardi, ii-488: dante, che riesce a spaventar dell'inferno,
sentimento, una virtù). dante, purg., 14-110: non
: uniformarlo alla propria volontà. dante, par., 3-84: come noi
bene dal citare i numerosi versi di dante, in cui il fiero ghibellino propugna
conoscere; nascondere, occultare. dante, inf., 26-42: ogne fiamma
meno, mancare, cessare. dante, par., 22-69: ivi è
in pannucci e posto nella mangiatoia. dante, vita nuova, 3-4 (44
9. ritorto, contorto. dante, inf., 13-5: non rami
corrotto, depravato, pervertito. dante, par., 11-8: chi nel
sanctis, ii-15-412: sviluppiamo il pensiero di dante dal suo involucro, e guardiamolo nella
l'atmosfera, un luogo). dante, inf., 24-146: tragge marte
che titolo questi inzavardatori della natura ammirino dante. = nome d'agente da inzafardare
letter. impreziosirsi, ingemmarsi. dante, par., 23-102: qualunque melodia
. b. fioretti, 2-4-116: dante usò voci alcuna volta illaudabili,..
, usate da'poeti moderni mercé di dante. 2. letter. diventare
un * decamerone 'in latino e un dante in volgare, e non m'inzanzeverare
zolfo; sulfureo. chiose sopra dante, 1-552: e1 monte era tutto inzolfato
i'amo sia da voi amato. dante, inf., 2-70: i'son
grammaticale (anche sostant.). dante, par., 19-11: io vidi
-rafforzato da stesso o medesimo. dante, inf., 4-39: di questi
, richieste, ecc.). dante, inf., vi-55: io anima
/ come larone ascoso e non paresse! dante, inf., 22-110: malizioso
ch'eo son distritto / tanto coralemente. dante, inf., 2-32: io
, erano sguardate, ed io no. dante, par., 16-18: voi
tucto scoperto; o trista io! dante, inf., 1-130: e io
il complesso delle persone ipocrite. dante, inf., 11-58: nel cerchio
tutto galante. -sostant. dante, inf., 23-92: o tosco
. subordinata. carducci, iii-26-263: dante dimorò alcun tempo in siena: ma
dottrina d'ippocrate; medico. dante, conv., i-x-10: temendo che
; ed è nome specialmente attribuito da dante a maestro taddeo, il quale scrisse
lo fa ensanire corno cane arrabiato. dante, inf., 3-26: diverse lingue
nell'espressione ira di dio). dante, inf., 26-57: là dentro
un'ira di dio). dante, inf., 12-33: tu pensi
guerra d'affanno e d'ira. dante, xiv-2: deh, ragioniamo insieme
riconfortare. -come personificazione. dante, xxv-4: un dì si venne a
in collera, adirarsi, infuriarsi. dante, purg., 15-106: poi vidi
: dio t'ha in ira forte. dante, inf., 11-74: perché
-con ira: irosamente. dante, inf., 30-133: quand'io
alle muse: essere poeta mediocre. dante, xlvii-15: tempo fu già nel quale
ira di dio: senza pentirsi. dante, inf., 3-122: quelli che
ira; carattere irascibile. dante, purg., 16-24: tu vero
del peccato d'ira. dante, conv., iii-x-7: conosce l'
dalla ragione. cesari, i-128: giunto dante alla palude stige, ci vede dentro
quali sono due, concupiscibile ed irascibile. dante, conv., iv-xxvi-6: questo
volere, che poi vedi aperto. dante, inf., 22-133: irato
per volontade erano iti in quel porto. dante, inf., 21-129: deh
-per simil. e al figur. dante, conv., iv-xxn-3: male tragge
se 'l fuggir non t'è mondo. dante, inf., 16-91: al
, è bell'è ito). dante, par., 16-74: se tu
gli occhi, lo sguardo). dante, inf., 24-71: io era
. durare, prolungarsi nel tempo. dante, purg., 10-111: non attender
. 10. proseguire. dante, purg., 33-141: ma perché
dietro o badarle, farne ricerca. dante, par., 1-9: perché appressando
o suso: umiliarsi o insuperbire. dante, par., 7-98: non potea
letter. arcobaleno, iride. dante, par., 33-118: ne la
iii-10-112: per quanto l'ingegno di dante non si appalesasse di subito in quel
irragionevolissima! mazzini, 1-14: [dante] inveisce agramente contro le colpe,
. -anche con uso neutro. dante, conv., ii-1-14: se li
. -con uso neutro. dante, conv., ii-1-8: sempre lo
pascoli, ii-1607: quel peregrino era dante alighieri fiorentino. aveva seguito dentro quella
non consente opposizione; insindacabile. dante, conv., iv-iv-7: conviene essere
, contenere, trattenere. dante, par., 1-96: s'io
'; cioè preso ed impacciato io dante, come è presa ed impacciata la fiera
impertinente; empio, sacrilego. dante, conv., iv-vin-n: dico adunque
si sa. -sostant. dante, conv., iv-vm-ii: lo inreverente
; empiamente, sacrilegamente. dante, conv., iv-vm-4: mostrerò come
, insolenza; empietà, sacrilegio. dante, conv., iv-vm-2: così come
: traditore. - anche sostant. dante, inf., 34-62: quell'anima
, inaccettabile, inverosimile. dante, conv., iii-m-12: dissi 'amore
ex-, di valore privativo. cfr. dante, de vulgari
a una delle arti; nel 1295 dante si faceva popolano. pirandello, 7-919
.. quinde vendecta fare debbiano. dante, inf., 26-104: l'un
che si chiama la mello- ria. dante, purg., 1-100: questa isoletta
. case villerecce. -sostant. dante, par., 29-101: all'ispani
/ o primo, o solo ispirator di dante, i quando ladro il dannaste e
all'uscio, perché tu gli apri. dante, purg., 30-133: volse
ant. adesso, ora. dante, inf., 23-7: vòlt'era
non si pareggia mo ed issa. dante, inf., 27-21: o tu
in lingua lombarda, che fu 'issa'. dante, purg., 24-55: o
rafforzativo: stesso, medesimo. dante, par., 7-92: o che
sostegno della propria tesi, prova. dante, conv., iv-xxii-io: se [
pron. o agg. dimostrativo. dante, par., 33-130: quella circulazion
negozi del centro. -ispirazione. dante, conv., iv-v-15: dirà di
in base alla concezione ilozoista. dante, par., 1-114: nell'ordine
tenervela posata più o meno leggermente. dante, purg., 7-108: ha fatto
un giaciglio; distendervisi, coricarvisi. dante, purg., 27-73: pria che
per le fresche memorie del letto in dante, sognaste d'esser nel sole.
chi sta leggendo un suo scritto. dante, inf., 8-94: pensa,
.. si era poeta e lettor di dante nel 1381. -per estens
detto anche lettore di studio). dante, conv., ii-1-5: lo terzo
non si poria veder sua derittura. dante, inf., 5-131: per più
settima di gio. battista gelli sopra dante, interpretandosi quelle terzine che incominciano 4
en tale specchio guardar molto vale. dante, par., 29-75: perché 'n
a oriente, verso oriente. dante, inf., 16-95: quel fiume
dice che ci rimenò a casa. dante, conv., iii-m-8: stringendo
color che si levano a lei. dante, vita nuova, 34-2 (106)
quando cade, non si può levare. dante, inf., 26-36: qual
tempo, non curar del freddo. dante, inf., 24-8: lo villanello
una saracinesca, un sipario). dante, par., 23-120: però non
bestemmiando / o d'altrui mal pregando. dante, inf., 28-104: un
'piè fermo 'nel linguaggio di dante e del trecento vale il * piè destro
lo più con la particella pronom. dante, par., 26-86: come la
a le ben grandi leva il grifo. dante, inf., 10-45: ei
-intr. con la particella pronom. dante, par., 12-27: poi che
la stella latina. carducci, iii-3-179: dante, onde awien che i vóti e
cesari, i-346: ben vedete che oggidì dante è il poeta della moda, e
terrene! non si potrebbe dire. dante, par., 1-75: s'
-intr. con la particella pronom. dante, par., 33-26: or questi
importante verità. -trascendere. dante, par., 33-67: o somma
lo più con la particella pronom. dante, conv., iv-xxvm-6: levomi in
un altro. - anche assol. dante, purg., 2-95: nessun m'
jerusalem, inde fu levata e tolta. dante, purg., 25-39: sangue
scostare. - anche: scardinare. dante, conv., iv-xxvn-14: che è
particella pronom. - anche alfigur. dante, inf., 3-112: come d'
, cancellare. - anche assol. dante, conv., iv-111-7: dico che
tutto); sottrarre, diminuire. dante, conv., iv-vn-15: levando l'
onde crebbe tra loro la discordia. dante, conv., iv-vn-15: levando l'
sdegni e fate pace tra voi. dante, conv., i-11-4: per levare
sono apposte e le disoneste sospeccioni. dante, conv., iv- vm-4:
; confessarlo per ottenere l'assoluzione. dante, purg., 16-18: io sentia
superare (una difficoltà). dante, conv., iii-x-8: è smagliante
che mi ti levi dal sole. dante, inf., 32-95: del contrario
di tenerla presso di sé. dante, inf., 12-39: poco pria
più ch'altro affannato di tormento. dante, vita nuova, 23-29 (86
a volo (gli uccelli). dante, xv-2: sonar bracchetti e cacciatori aizzare
; disporsi a porgergli aiuto. dante, conv., i-n-13: questa necessitate
nascere; crescere, svilupparsi. dante, purg., 24-117: trapassate oltre
emergere, presentarsi alla vista. dante, par., 9-28: in quella
; presentarsi alto e ripido. dante, purg., 24-120: virgilio e
poi si toma là ond'è levato. dante, purg., 17-70: già
fiducia; orsù, suvvia. dante, inf., 24-52: però leva
si levano i sudditi contro i monarchi. dante, vita nuova, 39-1 (114
forse della levata di un mezzo inferno di dante diviso per l'altezza.
; portato in alto. dante, inf., 10-8: la gente
lingua bugiarda [ecc.]. dante, inf., 16-76: la gente
.: alzato da tavola. dante, inf., 4-5: l'occhio
cesari, iii-459: deh! fosse stato dante al nostro tempo de'fiorentini d'oggidì
noiuso / per livezi di core. dante, conv., iii-1-11: pensai
xi-1-162: nell'anno del priorato di dante fu coperto di marmi levigati tutto l'
superficialità, frivolezza, vanità. dante, cónv., iv-xv-15: la terza
l'impressione che, come le ombre di dante, essi non muovano l'erba e
e di svago; lettura. dante, inf., 20-20: dio ti
lezione de li vostri tre primi, dante, petrarca e boccaccio. cebà,
, xv-259: la nuova edizione di dante è ella accompagnata da nuove ed utili
cominciato le lezioni declamando una canzone di dante. lucini, v-4-170: sbagliò [
fetore, tanfo, miasma. dante, inf., 10-136: appresso mosse
li romani soggiùgono tutto il mondo. dante, inf., 9-70: li rami
al plur. gli). dante, xx-89: io ho parlato a voi
relativo. quello, questo. dante, vita nuova, 29-1 (97)
a tra vale [ecc.]. dante, xxxviii-15: se di buon voler
dinanzi a un verbo. dante, inf., 5-44: nulla speranza
astratti). quelle cose. dante, purg., 7-66: poco allungati
die a l'escita di genaio. dante, inf., 3-40: caccianli i
di una prop. oggettiva. dante, inf., 6-19: urlar li
e l'altro d'amor pare. dante, viii-14: dico ben, se 'l
berette, se li ba- gnaro. dante, conv., iv-xxi-12: oh ammirabile
/ ciò ch'amore li dà. dante, par., 12-120: tosto si
. / mostrali gioco a punta. dante, inf., 13-54: dilli chi
con una locuz. prepositiva. dante, inf., 1-136: allor si
falite dereto colo palo, carvoncelle. dante, conv., ii-vi-4: quand'uomo
dura, / e cazinna pre galee. dante, inf., 20-85: lì
con valore pleonastico o enfatico. dante, purg., 29-76: lì sopra
luogo; in quella direzione. dante, par., 1-124: la provedenza
non sarebbe di lì giunto l'altro [dante] dal suo ultimo rifugio se avesse
circostanza, in quell'occasione. dante, inf., 23-54: a pena
lì: fino a quel punto. dante, par., 14-128: io m'
dial. ant. legame. dante da maiano, 16: eo per lei