mi rivelavano in un lampo il cranio dannunziano di giovanni beltrami,...
clefti. d'annunzio [vocabolario dannunziano]: buco valla il guerriero è
questo? tu non sei stato mai un dannunziano ». appunto per questo, risponderei
mi torna all'orecchio questo versetto, poco dannunziano, di d'annunzio, quel richiamo
». — comp. di dannunziano. dannunzianeggiante (part. pres.
. = > deriv. da dannunziano. dannunzianésimo (più raro dannunziani
e del fascismo. dannunziano, agg. che si riferisce, che
. croce, iii-22-271: nel sentimento dannunziano lussurioso e sadico e insieme freddamente dilettantesco
un « raffinato », anzi un « dannunziano », sono l'artista, il
obbiettivo fotografico, una grinta da condottiero dannunziano al viso melenso ed astuto. alvaro
genere: un bric-à-brac del più squisito gusto dannunziano, niente da dire! -non
biettivo fotografico, una grinta da condottiero dannunziano al viso melenso ed astuto ereditato dal
apostrofi carducciane, un vago sentimento estetizzante dannunziano. 2. figur. compimento,
nordico estetismo rimbambito di questo evanescente crepuscolo dannunziano. 5. ant. che
bramati, 3-65: era quel mondo dannunziano, diceva il figlio, eran quegli
biettivo fotografico, una grinta da condottiero dannunziano al viso melenso ed astuto ereditato dal
parte sensibile del cervello ove il fraseggiare dannunziano era stato cucito come una retina estranea
per amore, mentre l'esempio dannunziano del forse che si forse che no
letteratura si riduce agli arruffianamenti di tipo dannunziano, alle novelle tipo boulevardier e alle
esempio di quel guido- gozzano, convalescente dannunziano retrospettivo (1850) madrigalista sentimentale e
, meno mafioso -si direbbe oggi -del colletto dannunziano come si poteva vedere, non senza
pezzo, con un linguaggio tra il dannunziano e il marinettiano, a descriverci quel
, 89: non hanno l'arduo sorriso dannunziano palpitante nella gola come le letterate,
agli estri del futurismo e del medioevalismo dannunziano, trasportarono la letteratura agli uffizi di
mestatore di dronero: nel linguaggio polemico dannunziano, lo statista e uomo politico giovanni
massaua. soffici, v-1-525: codesto dannunziano smesso [borgese], amatore di
estetismo rimbambito di questo evanescente crepuscolo dannunziano. -con riferimento alle origini tedesche
con partic. riferimento, nel linguaggio dannunziano, alla città di fiume, in
ritorna all'orecchio questo verdetto, poco dannunziano, di d'annunzio, quel richiamo
in prosa: un lirico paesista di tono dannunziano rientra, in fatti, in queste
ma necessaria nel pantano letterario di sentimentalismo dannunziano. pavese, 8-28: un ritorno
), 2-3, 85]: dannunziano e parrozzano. giornale d'abruzzo-molise (
maffioso -si direbbe oggi -del colletto dannunziano come si poteva vedere, non senza
ma necessaria nel pantano letterario di sentimentalismo dannunziano. x. ant. muro
marcata connotazione polemica nei confronti del superomismo dannunziano). gozzano, ii-225:
. dal lat. post 'dopo'e da dannunziano (v.). postdata
all'infuori del simposiarca di quel leggendario dannunziano quanto pascoliano 'convito', adolfo de
pio di quel guidogozzano, convalescente dannunziano retrospettivo (1850), madrigalista sentimentale
v.). pseudodannunziano (pseudo dannunziano), agg. che pretende
(v. pseudo) e da dannunziano (v.). pseudodecadènte,
via il teatro verista e il teatro dannunziano, sarebbe un teatro futurista se non
agli estri del futurismo e del medioevalismo dannunziano, trasportarono la letteratura agli uffizi di
: il perfetto tipo del tirannello erotico dannunziano tinto di decadentismi e di estetismi a prezzo
nordico estetismo rimbambito di questo evanescente crepuscolo dannunziano. -anacronistico. parini,
zoraide risfolgorava per meravigliosi romanzi: un dannunziano in ritardo ne avrebbe cavato seduta stante
questa vertigine la resistenza del bronzo (dannunziano: l'attrito lo roventava, indi
all'infuori del simposiarca di quel leggendario dannunziano quanto pascoliano « convito », adolfo
ma necessaria nel pantano letterario di sentimentalismo dannunziano sulle cui rive singhiozzavano i giovani spremuti
esempio, la storia del 'miele di sosillo'dannunziano. = deriv., per erronea
ma necessaria nel pantano letterario di sentimentalismo dannunziano sulle cui rive'singhiozzavano i giovani spremuti
in un gorava per meravigliosi romanzi: un dannunziano in ritardo -premuto fino in
si riduce agli arruffia- namenti di tipo dannunziano, alle novelle tipo boulevardier e alle
. fucini, 4-214: il fiume dannunziano straripato,... quando si
, 22- 8: l'irrazionalismo dannunziano,... dopo avere messo alla
cinque tromboni e un cornetto che combonismo dannunziano, dalla frase tonda, e venire a
. dal gr. àvxi 'contro'e da dannunziano. antidarwiniano (antidarviniano), agg
stampa periodica milanese, i-429: alcuni fabbricatori dannunziano sotto la denominazione di pack-fong. gazzetta
di una scheletricità che saltava il fosso dannunziano. = deriv. da scheletrico
roma. = deriv. da dannunziano. r dannunzianeggiante (part. pres
. = da un deriv. da dannunziano col suff. degli avv. di modo
, un mosaico insomma. r dannunziano, agg. che si riferisce, che
salvemini, 2-i-25: è veramente un po'dannunziano cominciare dasé inunaletteraincuisihaintenzionediparlare'deomnibusrebus et de
m. -chi). letter. dannunziano. c. e. gadda
. gabriellino, agg. scherz. dannunziano. lucini, 3-99: tutta italia
prezzolini, 3-322]: nell'armonioso eloquio dannunziano, in quella prosa tutta carne morbida
pa. aa 'quasi'e da dannunziano. paradìsico, agg. (
spazio post-cubista. r postdannunziano (pòst dannunziano), agg. letter. successivo
che avrebbe combinato con 'santa giovanna'un dannunziano, un sanfrancescano? sangha / 'sanga
un prodotto essenzialmente romano, a fondo dannunziano, senzaspiccatecaratteristiche personali. unasottocovata ritardataria del