dell'emenda del danno. dannificare (danneficare), tr. (dannìfìco
senza alcuno ordene adoperare la forza a dannificare il compagno. giov. cavalcanti, 59
che nessun male li potesse nocere né dannificare. machiavelli, 507: i viniziani.
tiva. = deriv. da dannificare. dannificato (part. pass
dannificato (part. pass, di dannificare), agg. e sm
nobiltà. = deriv. da dannificare. dannìfìco, agg. (
della parola, stimando che fosse meglio dannificare un poco gli amatori del bene,
genti, né alle sue robe, né dannificare o molestare né il contado di perugia
della parola, stimando che fosse meglio dannificare un poco gli amatori del bene, ai
volte iterate ad uscochi, fosse permesso il dannificare li vicini. -accusa.
suo danno l'uomo scocca / sanza dannificare alcun con elle. ser gorello,
g. micheli, lii-13-288: era risoluto dannificare con occulti ed improvvisi assalti l'esercito