tosto [l'olio], ché dannaggio avrebbe / dalla vii compagnia dell'atra amurca
appiana, / troppo ci vai di dannaggio facendo *. 8. intr
arme in romagna non rimbalzasse in loro dannaggio, mandarono ambasciadori al legato. ariosto
dall'assalto degli ungheri, con loro dannaggio, il re conobbe che non la
guerra, né aver- sità, né dannaggio, né povertà, come conoscerà el suo
o blandimenti / in questo il mio dannaggio / cerchi o procuri, s'io il
, / molto faceano a'greci gran dannaggio... / parea ciascuna un prò'
innanzi il carro; e ciò è lor dannaggio, che più cheggiono le cose temporali
donna che non pianger vuole / del dannaggio del vicino / o se 'l vede andare
chere, / non creda prò d'altrui dannaggio trare. angiolieri, vi-1-326 (27-10
/ ché picciol è per mia morte dannaggio, / ma per la vostra, amor
suo coraggio / chi non paventa naturai dannaggio. trattato d'amore, 33-12: «
rimembranza aggio dolere; / ch'a dannaggio ed a noia / è remaso, entra
di desinenza napolitana: sinonima di * dannaggio '; 'danno '.
poi madonna misfesi: / mio è 'l dannaggio ed ogne languire. guido delle colonne
, ma nel mezzo spesse volte dànno dannaggio. guittone, xxv-32: voglia '
, / non creda prò d'altrui dannaggio trare. novellino, 99 (213)
dice, che di lui è grande dannaggio: di che la reina pensa di
, 30-136: qual è colui che suo dannaggio sogna, / che sognando desidera sognare
, e tomaronsi in versilia con grande loro dannaggio di gente. boccaccio, i-131:
come tosto hai mutato viso a mio dannaggio! maladetto sia il giorno del mio nascimento
/ perché e'cognobbe sua morte e dannaggio. boiardo, 2-3-36: in sarza ne
la guerra che 'l fece e il gran dannaggio. alamanni, 7-i-212: non ebb'
alma impresso / altro giammai che mio dannaggio e morte, / di cui sol
ver -né mi star muto in tuo dannaggio! tansillo, 1-5: or'io,
util mio cerco, e schivo il mio dannaggio. b. davanzali, i-74:
ii-29: e vede come ad ischivar dannaggio / d'uopo è d'esporsi a periglioso
guari in fatti andò, che il gran dannaggio / dei soppressi duelli apparve chiaro.
alma e di consigli è dato / il dannaggio tramar del suo simile. calandra,
parve tempo ai villici di ripararsi da tanto dannaggio. 2. dannazione. -anche in
andreini, 99: così vuol del gran dannaggio il duce. marnioni, 1-300:
segni / porgeva il cielo di final dannaggio. = dal provenz. damnatge:
. guittone, xviii-47: che 'n dannaggio om valente / non fu mai lungiamente,
assaliscono, ma nel mezzo spesse volte danno dannaggio. laude, v-518-74: mentre per
guittone, i-5-41: troppo fora periglioso dannaggio, e perta da pianger sempremai senza
naturale tentazione, dimestico pericolo, dilettevole dannaggio, natura di male dipinta per color di
di non far male né molestia, né dannaggio a suo podere, et in ciò
, / perché e'cognobbe sua morte e dannaggio. collenuccio, 140: federico vedendosi
/ e portare disragion, più che dannaggio. = comp. da dis-con valore
donna che non pianger vuole / del dannaggio del vicino / o se 'l vede andare
rimembranza aggio dolere; / ch'a dannaggio ed a noia / è remaso, entra
d'arme in romagna non rimbalzasse in loro dannaggio, mandarono ambasciadori al legato, i
30-138: qual è colui che suo dannaggio sogna, / che, sognando,
guittone, i-5-42: ché troppo fora perigliozo dannaggio e perta da pianger senpremai sensa alcun
guittone, i-5-42: troppo fora perigliozo dannaggio o porta da pianger senpremai sensa alcun
: niuno è che non grievi suo dannaggio. -aggravare di peccati. fiore
guari in fatti andò che il gran dannaggio / dei soppressi duelli apparse chiaro.
utilità, che non ha cura dell'altrui dannaggio, si è incantevole e sanza conoscimento
dir di tanta absen- zia il mio dannaggio. boiardo, 2-16-46: mentre che si
ciascuno pianga e faccia lamento del grande dannaggio ch'è intervenuto e interverrà per la
ch'esse del fuoco e non fa alcun dannaggio. = voce senese, deriv
/ con maestria, ma non senza dannaggio. boccaccio, 21-4-6: liriopè, la
tutto giorno dice che di lui è grande dannaggio: di che la reina pensa di
fior guardat'aggio / desnore, in dannaggio, / a metter me del tutto in
pura fede di leanza tradisce, e fa dannaggio e misleanza. trattati di virtù morali
li gioca sì che monta ont'e dannaggio. iacopone, 14-15: puoi che
fuor de la terra, / e 'l dannaggio era forte / di pregione e di
grande noio, l'ira e lo dannaggio. = var. masch. di
/ chi fa ben troppo li torn'a dannaggio. garzo, xxxv-11-297: biasimo nuoce
/ e portare -disragion, più che dannaggio. dante, xlix-99: qui si raddoppia
onore vi fusse, e netto di dannaggio e d'onta, pagamento dov'è?
esser gioioso, / radoppia il suo dannaggio. = dal fr. parage (
/ messer, di quello dongello è gran dannaggio, / e credo che fosse figliuolo
ciò che voi m'avete fatto di dannaggio. 5. dir. pen
perdono la palla con vergogna loro e dannaggio di lor schiera. 35. intr
: il successo improspero non rimbalzava in dannaggio del re, non concorso all'impresa
guittone, i-5-40: troppo fora perigliozo dannaggio e perta da pianger senpremai sensa alcun
passò questo fuoco san a dannaggio. s. gregorio magno volgar.
antichi cavalieri, v-487-109: se 'l dannaggio mio altamente volete restorare, eo mi
dico, simiglia / chi segue 'l suo dannaggio e al prò contra. chiaro davanzati
30-136: qual è colui che suo dannaggio sogna, / che sognando desidera sognare
del viaggio / (non conoscea 'l dannaggio / ch'avenir suol altrui per rattezza)
giammai in uno solo dì sì granae dannaggio né perdeo tanti de'suoi boni cavalieri
arme in romagna non rimbalzasse in loro dannaggio, mandarono ambasciadori al legato. siri
, beesse tutta la botte, faria dannaggio al vinaio. = comp.
o blandimenti in questo in mio dannaggio cerchi o procuri, s'io il
voi mossa giammai; ma se 'l dannaggio mio altamente volete restorare, eo mi
: chi fa ben troppo li tom'a dannaggio; / e ben de'dir l'
uomo arricchire: / troppa scarsezza fa talor dannaggio. caro, 5-50: la liberalità
vincere le loro passioni e gran dannaggio a'cerchi e a'loro amici. guicciardini
: / per la bona speranza lo dannaggio / li pare acquisto di ben riservato
: chi fa ben troppo li torn'a dannaggio; / e ben dè dir l'
suo servaggio, / und'ò greve dannaggio, / ché mi disdegnae dà pena su'
prendere vegianza sopra di lui del grande dannaggio e della grande vergogna ch'egli fatto
, 30-136: qual è colui che suo dannaggio sogna, / che sognando desidera sognare
né aver premio né onor ricevuto, per dannaggio de'cittadini », tremando quei che
pensare. guittone, xxi-64: non dannaggio / mi fa lo temor ch'aggio,
poi madonna misteri / mio è 'l dannaggio ed ogne languire; / co lo suo