ma ancora con parole incitatissime la dannò. = voce dotta, lat
te che il fato / a viver non dannò fra tanto orrore; / che non
prima camalemente cognobbe, e poscia le dannò e di roma le sbandìo. g
difenditore. petrarca volgar., ii-33: dannò celestino e giuliano, i quali colla
. dottori, 189: ma chi dannò policare alla morte / per punire la
[adamo], / dannando sé, dannò tutta sua prole. fiore di virtù
. testi fiorentini, 86: elli dannò ciò che l'altro papa dinanzi avea
. sì come cose eretiche contenente, dannò al fuoco [il libro].
, i-383: dicendo sant'agostino che si dannò un fanciullo essendo morto mentre dal padre
il cardinale bertrando del poggetto... dannò al fuoco quel libro come contenente cose
: in questo concilio il decto papa dannò il libello che l'abate ioacchino avea
facto contra il mastro pietro lonbardo. item dannò amerigo carnontese colla sua dottrina. dante
ambe le luci di scannadio, lo dannò ad una perpetua notte. papi,
l'efesino et il calcedonico, e dannò quell'eresie, per le quali erano
papa stefano, fatto un sinodo, la dannò, dicendo in una epistola alli africani
non nacque, / dannando sé, dannò tutta sua prole: / onde l'umana
l'alchimia che nel mondo usai / dannò minos, a cui fallar non lece
i-351: fedendolo della spada, poco dannò lo scudo di quello. ariosto, cinque
. dottori, 189: ma chi dannò policare alla morte / per punir la cagion
, che santa teresa... dannò con ardor sì grande. borgese,
per l'alchìmia che nel mondo usai / dannò minòs, a cui fallar non lece
. salviati, ii-1-42: maraviglia che chi dannò per monche le parole precedenti non condennasse
che non nacque / dannando sé, dannò tutta sua prole. -per estens
ambe le luci di scannadio, lo dannò ad una perpetua notte. marchetti,
non nacque, / dannando sé, dannò tutta sua prole. settembrini, 37
uno piatosamente elesse, l'altro giustamente dannò. ricciardo da cortona, 1-17: che
, ma nel più cieco / fondo il dannò d'un baratro perduto; onde piombando
adamo], / dannando sé, dannò tutta sua prole. serdim, 1-41:
pruova e l'accusatore con dannò in quantità di moneta. statuto dell'università
fu rotta questa legge, non mai o dannò chi l'aveva rotta o lo scuso
guicciardini, v-103: renzo, sopravenendo, dannò il riserrarsi in velletri, per essere
... riuro, sopravenendo, dannò il riserrarsi in velletri, per essere terra
conta boccaccio, 1-vi-12: giove il dannò [issione] a questa pena in
più lascotennatura, a cui un giorno lo dannò cambrise. salgari, 28-127: da
te che il fato / a viver non dannò fra tanto orrore. -mala sera
giudiziari non hanno incominciato colla sentenza che dannò cristo alla croce, né termineranno colla
popolare. pallavicino, 1-600: solo dannò quel neghittoso, che lasciata in ozio
l'alchimia che nel mondo usai / dannò minòs, a cui fallar non lece
per l'alchimia che nel mondo usai / dannò minòs. paganino bonafè, xxxvii-158: