cecchi, 425: ei gli chiederà danar, per mettere / sé e la casa
alla moderna; / ed eccovi e danar fuori. -benissimo; / ma al
, / ed anche non di rado coi danar *. / or questo annesso al
f. d'ambra, 54: i danar, che 'n guardia / ho dato
: dette la balta a tutti i danar sui, / ma penuria ebbe poi di
, metteva su un fante / quanti danar si ritrovava avere. nievo, 402
o spade i all'oste, quandoi danar gli mancavano. 8. qualsiasi
di crazie, soldi, e più danar minuti, / sonvi i quattrini, i
modo bonario di menarmi, / volendo darmi danar dietro al coro / della nunziata.
e le brighe / d'altrui quasi a danar contanti? -dare briga:
pulci, 18-145: vero che pochi danar ne portiamo; / ma mio costume
lino, / o due o tre danar di cucciniglia, / o un palmo di
, voi andate cercando il male a danar contanti. -cercare il male o del
ambra, 4-30: stoldo chiedemi / danar contanti, e non robe; ché trovasi
mento / di crazie, soldi e più danar minuti, / sonvi i quattrini,
. m. cecchi, 401: li danar prestati a questo giovane / eran colati
si vantava avervi / tratto di man danar sotto una finta / di non so
seco. -debito? -sì, certi / danar che io ebbi quando apersi il traffico
, 11-2-7: -se ne vorre'cento / danar d'argento, ma datene venti.
angiolieri, 84-1: in una ch'e'danar mi danno meno, / anco che
io t'ho detto, se i danar si perdono, / io non vo'sentir
occulto fai cotesto, noi / trenta danar d'argento t'assi gnamo
/ all'oste, quando i danar gli mancavano. machiavelli, 22: dico
. cecchi, 15: chi ha danar, per tutto il mondo / ha ciò
baldi, i-21: avea d'altrui danar sì fatta copia / per mal governo
fastello, / infin tanto ch'egli ha danar da s'pese: / ond'e'
modo facile / da... far danar senza pericolo. buonarroti il giovane
cecchi, 15: infatti, chi ha danar, per tutto il mondo / ha
è povero / e non ha de'danar, non abbia voglie. -chi tempo
: marco mio come faremo / che danar né derrate non ci à piue?
viso contro l'arroganza / e secondo i danar render derrate. boccaccio, dee.
il danno. casti, ii-6-145: il danar destinato al necessario, / tutto in
ben occulto fai cotesto, noi / trenta danar d'argento t'assignamo, / ch'
romito, perché e'mi rendesse / certi danar ch'avea trovati d'uno.
f. d'ambra, xxv-2-437: e'danar troppo dolgono, / massimamente a un
: / « bisogno ornai del tuo danar non ho; / però gòditi pure i
cerchi provvedere / ch'egli abbia de'danar: quest'è l'effetto. boccaccio,
colle enfiate guance / e li danar fèn la ragion subietta, / scacciata fui
.. /... i danar conto, / voti ed esanimati, atti
noferi. / s'almen i mie'danar di roma fussero / in esser, come
doppio / vetraccio, e perso i danar e lo studio: / altri un vago
, ed appunto l'ascolta, / come danar volesse senza i-9: ti mando
pagare / alcuna spesa, fuorché ventisei / danar per anno ciascun focolare. firenzuola,
il malandrino, / ch'avria tratti danar sin dalle foglie. -strappar la foglia
pulci, 18-121: mentre ch'io ho danar, s'io sono a giuoco,
cosa s'accordano di pagare o in danar contante o in ferro, fil di ferro
baldi, 1-21: avea d'altrui danar sì fatta copia / per mal governo
ribaldo dagli otto mi furono / e mia danar, che non mancava un picciolo,
superbia colle enfiate guance / e li danar fèn la ragion subietta, / scacciata fui
gonnella, / cintura e borsa con danar fornita. balducci-pegoloui, 181: pelliccerie lavorate
munizion da guerra, / vettovaglia e danar maturamente. tasso, i-43: riguardevole
altrui mandata, / non imboscar li danar che ricevi. erasmo da valvasone,
forse anco, avendo voce di trovarmi danar contanti, ne toccarei qualche buona impennatura
lo qual è da provo suol plui danar e piu scotar che quelo che s'è
, 1-1-67: andai impiegando li / danar contanti ch'i'm'avevo in essere /
, / infin tanto ch'egli ha danar da spese: / ond'e'si
sol dal misero piacere, / de'danar cerca d'avere / per li poveri
d'animo avaro / il far che di danar nasca danaro. bertanni, lx-2-134:
spendere. idem, 1-1-338: ordinate i danar, che si riscuotine / li duo
di lira / per non star di danar sempre leggiero. magni, 28:
riposata lenza, / perch'è ciascun di danar netto e pulo. -pescare senza
sempre dono / cani, uccelli e danar per ispese, / ronzin portanti, quaglie
idem, inf., 22-85: danar si tolse e lasciolli di piano, /
. cecchi, 1-1-361: da'qua i danar, messer car- filla. -adagio!
crucciato, o la dannosa / mancanza di danar tu rinfacciare. = comp
che fusse più fatica / di cavar de'danar da simil sorte / di magroni,
alla statura mia, / e mandagli il danar che la congiunga / il fabbro col
altro che bei ceri e fa promettersi / danar. -male di san rocco: peste
, voi andate cercando il male a danar contanti. -cercare il male per medicina
o 'l pegno non volevi / prestar danar, se ben fusse un fiorino.
la mancia: / e spesso rimetteano i danar spesi. 5. ant
, 12-314: ho toccato il danar; dato al sensale, / ciò che
fiore, 195-9: i'sia di danar ben procacciante? / i'n'ho
scusa trovavi / a questo e che danar vi chiede. salviati, 19-65: non
o vicitasti; / furonvi tutti que'danar sì cari / che vostro iddio facesti
e munizion da guerra, / vettovaglia e danar maturamente. baldelli, 5-8-410: i
f. d'ambra, 4-34: e'danar fan miracoli, / non dubitate.
munizion da guerra, / vettovaglia e danar maturamente. guicciardini, 13- xiii-90:
che c'è stato forza rendere / questi danar per un certo disordine / nato.
cintola le mani, / guata donde il danar mettere in borsa, / né darebbe
f. d'ambra, 4-92: o danar miei, che rischio / portato avete
fastello, / infin tanto ch'egli ha danar da spese: / ond'e'si
giornata. onde il proverbio: chi ha danar da gittar via, metta l'opere
cenni, s'ha a riempiere / co'danar vostri questo ordito. bigiaretti, n-195
: or mi risusciti, / se con danar la cosa si pacifica. guicciardini,
le gente spaccia: / quattro paghe in danar, due in panni e drappi;
prov. sacchetti, 64: truova danar chi ha buon pegno. aretino,
se gli è possibile / fare stamani i danar ch'io esidero, / sarò
lor che ciascun se ne loda. / danar si tolse, e lasciolli di piano
dante, inf., 22-87: danar si tolse e lasciolli di piano, /
/ di crazie, soldi e più danar minuti, / sonvi i quattrini, i
girolamo leopardi, 2-91: non si dà danar coniati, / dàssi polizze a bizzeffe
. fagiuoli, v-179: con quel danar volea vedere un poco / di risicar,
si vede tartassato, / raddoppia col danar la prima posta, / poi dice
f. d'ambra, 4-92: o danar miei, che rischio / portato avete
fogo lo qual è da provo suol plui danar e piu scotar che quelo che sè
lenza, / perch'è ciascun di danar netto e pulo. = deriv.
quant'inutil è / starmi a seccar quando danar non ho. foscolo, xviii-140:
lucca, dove del no per li danar si faceva ita. ma questo si diceva
pare una gallozzola, / quando l'altrui danar chiappa e raggruzzola. cesari, 6-422
così facile / a me il trar danar dei matrimonii / conchiusi, com'è a
, 5-87: ricco di fama e di danar mendico / ebbe fiorenza un tal,
e non v'è dubbio che un danar ricolga. giuliani, ii-264: son contadini
casti, 1-1- 17: manca danar? la monarchia rimedia. botta, 5-17
, / oimè, oimè, tanti danar contanti, / e cavatoti fuori di prigione
medici, 5-27: la mia borsa più danar non cola / come solea, e
la gabella in sultorina, / del cui danar non gli pu- tìen le sacca.
, cent., 30-26: « sanza danar ti renderò la vesta, / se
ecco i miei sapi: / facciam danar, ché bene aremo onori! proverbia pseudoiacoponici
pare una gallozzola, / quando l'altrui danar chiappa e raggruzzola. -sminuire
paura de'fornai, / non portin mai danar nelle scarselle. l. salviati,
morìo piuttosto, / ma vendè per danar l'unico sorcio. fanfani, lvii-15:
. magalotti, 9-2-214: sapechi ha danar e chi più puote scusano.
avere e in persona, / ed in danar chi l'avea seguitato. nardi,
maria /... / ched'ogni danar sei fa tuttavia. -0 ano 0
in tanto l'ignorante sfurfantina / co'danar che gli dànno quei capocchi, / i
giovane, 9-130: io le scarselle di danar stivate / chiuggo, sigillo e 'nchiodo
facci saramenti / che. ttu per suo danar non ti confanzia pura / forse ho
/ che sol dicesse: « te 'l danar del foglio ». / alcuna volta
gente spaccia: / quattro paghe in danar, due in panni e drappi.
, xii-1027: senza il tempo e il danar mirar consunto, / in città si
spartiménto / di crazie, soldi e più danar minuti, / sonvi i quattrini,
m. cecchi, 285: 1 danar v'erano / già e 'l diamante,
, i-155-8: ched i'sia di danar ben procacciante? / i'n'ò assai
che gli facessi pagar questo numero / di danar sopra; et egli per istatico /
giovane, 9-130: io le scarselle di danar stivate / chiuggo, sigillo e 'nchiodo
questi mezzi svellermi / non che i danar de la borsa, ma l'anima /
che si vede tartassato, raddoppia col danar la prima posta. -messo in gravi
spaccia: /? uattro paghe in danar, due in panni e drappi. b
che ciascun se ne loda. / danar si tolse e lasciolli di piano. ser
: il conto toma, ma i danar non ci sono. idem, 252:
, v-4-intr.: 'o due o tre danar di cucciniglia'. spagnolo 'cochinilla';
: il terzo, che di danar, né di gente / alcun che fosse