due terre; nella costa di tipo dalmata, i valloni ramificati che le tagliano
, specie per la perdita della costa dalmata. 4. ling. la
passava il suo tempo nella piccola cittadina dalmata a guardare il solfato di rame.
dattero. 2. zool. razza dalmata: razza di cani da guardia,
dal lat. tardo dalmatinus: cfr. dalmata. dalmazo, v. damaggio.
= deriv. dal lat. [caliga dalmata 1 sandalo della dalmazia ': voce
la taverna] è piena; / un dalmata ha con sé la più discinta;
di console di francia, quantunque fosse dalmata, era crudelmente ucciso, e con
estrema del campo vi era la legione dalmata, alla quale il comandante doveva
quasi gioviale, ch'egli era dalmata, cioè de'propositi suoi tenace.
italiane di demostene del cesarotti e di un dalmata, sono pessime...,
chi è nato o abita nell'illiria; dalmata. boccaccio, vii-213: reggevi macedonica
la prima volta in italia, un dalmata fece questo verso notabile: 'non meditato
melìtaeus, da melite 'meleda', isola dalmata. melitite1, sf. miner
con la ricca gonna, il colorito zendado dalmata, talora in fogge pressoché monacali.
e degno che sia rizzato da un dalmata. carducci, iii-n-35: cino da pistoia
forma santalena), triestina, istriana e dalmata, di origine incerta: probabile incr
presa di pezzo d'asino e di asino dalmata a niccolò tommaseo. 18
, riguarda, è specifico della città dalmata di ragusa (l'odierna dubrovnik)
che lei stessa si confezionava all'uso dalmata, intrecciando scampoli di colori diversi.
riferisce, che è proprio della città dalmata di sebenico, del suo territorio o
agg. nativo, originario della città dalmata di sebenico; che vi abita o
albanese (ma talora anche greca o dalmata), introdotto in italia dalla repubblica di
stara i di sumisiga. = voce dalmata, adattamento del serbocroato sumjesica. sumìttere
ii di suociviga. = voce dalmata, adattam. del serbocroato soèivica.
sviano dal vero sentimento intimo del grande dalmata. -non essere conseguente alle premesse
proprio, che si riferisce alla città dalmata di zara (oggi nella repubblica di croazia