baroni e vassalli suoi. = dal provenz. ant. banda 'lato,
per fianco. ariosto, 16-76: agramante dal muro una gran banda / di fanti
poi dalla banda de'soldati. = dal provenz. ant. banda 'truppa,
. banda 'truppa, milizia ', dal gotico bandwa 1 insegna, stendardo '
e istruita (da un maestro, dal capobanda): banda musicale;
. arald. pezza diagonale dello scudo (dal cantone destro dell'alto al cantone sinistro
pascoli, 1354: la folta criniera / dal sottogola pel gioco scorreva divisa in due
canutiglie di grande stima. = dal fr. ant. bande (forma parallela
docum. nel sec. xii: dal franco binda 1 fascia, legame '
da farla calzare sul perno o ganghero portato dal telaio. lancia, 111-621:
. buonarroti il giovane, 9-849: dal collegio vi vien di chi fa 'nsegne /
che per lo più non è lontano dal recinto e dove esso sente d'avere le
morti circa dumila uomini o dall'artiglierie o dal fuoco o dal fiume, prese sessanta
o dall'artiglierie o dal fuoco o dal fiume, prese sessanta bandiere, ma non
imitando comicamente un suonatore di campane. dal molo partirono strida di ragazzi che facevano
xv-29: questo soldato restò qui sino dal tempo della partenza del reggimento. egli
re corradino voltaron bandiera, e si gettarono dal suo partito. alfieri, i-46:
bandiera di ricatto 'stimo che venga dal costume de'corsari, li quali quando
= voce dotta, comp. dal nome del minerario inglese mark c.
mark c. bandy e -lite (dal gr. x£&o <; * pietra '
ogni volta che vi ritornassero fossero pubblicamente dal manigoldo frustati. da porto, 49:
il varco al predator felice, / sorse dal cupo gorgo / col tridente a bandir
falsa modestia. pindemonte, 175: dal core / d'entrambi ogni sospetto amor
uno di quelli che mi vorrebbero bandito dal tuo cuore? manzoni, 773:
a bracciuoli che matteo aveva voluto bandir dal tinello, il seggiolone della povera mamma
bandum (docum. nel 976), dal got. bandiva * segno, insegna
: l'ombra era quasi acquatile, modulata dal canto morente di non so qual sirena
canto morente di non so qual sirena bandita dal mare. baldini, i-299: michele
che si fa a suon di tromba dal banditore. verga, i-277: sulla
. ne confermò l'abitare in pechin libero dal castello, e per solenne bando vietò
.. gli procurarono un glorioso bando dal suo nativo paese. beccaria, 1-273:
temporeggiare i sistematici ardimenti, erano lungi dal pronunciare contro di loro un bando perpetuo
in bando. leopardi, iii-899: comincerò dal ringraziarvi di aver dato bando a quel
. mediev. bandum 'decreto ', dal got. bandwa 'segno. insegna
, lisci e lucidi. = dal fr. bandeau, deriv. da bande
, dalle sue tasche profonde, perfin dal suo cappello vennero fuori esemplari delle stampe
per appendervi l'arma da fuoco (dal catalano bandoler, del sec. xv:
= neol. del sec. xix, dal fr. bandoline (deriv. da
bandeau 1 banda di capelli 'e -line dal lat. linere 'spal
ferro a contrasto. soffici, ii-70: dal lato opposto della via i pianterreni delle
in bandono. = dal fr. ant. à bandon (docum
= lat. tardo pandura, dal gr. rravsogpa, da cui anche
= voce scient., deriv. dal nome del botanico danese h.
come alterazione di bandore 4 mandola '(dal portogli, bandurra); il fr
docum. nel 1599), deriv. dal portogh. che a sua volta ripete
. = voce dotta, dal nome del bot. ingl. g.
integrifolia). = voce dotta, dal nome del naturalista j. banks (
; ma già la pianta era stata scoperta dal dampier in australia nel 1688.
molini rivali. = deriv. dal lat. mediev. bannum 4 bando,
'; voce penetrata nella glottologia fin dal 1862. bao, nella locuz.
da un miserere, / o che dal vespro di poco partissi; / e poi
albero tropicale (famiglia bombacee) caratterizzato dal tronco gigantesco (il cui diametro arriva
diametro arriva fino agli 8 m), dal frutto pesante (di qualche chilo)
delle colonne ma estenuati ricadono. = dal fr. baobab, deriv. dallo stesso
indigeno del senegai (docum. fin dal 1445). baóna, sf.
baóna, sf. marin. traccia lasciata dal remeggio a poppa. =
tirar acqua, sciare. = dal venez. baonàr, da bava (cfr
lat. scient. baptisia, deriv. dal gr. @a7r- 4 immergo '
4 immergo '(nota ingl. fin dal 1625 e studiata nel 1808:
corsa, / per non impazzire, dal bar / con quel suo lungo specchio
ha una mazza leggera, chi esce dal bar asciugandosi la bocca con un piccolo fazzoletto
divisione '(che separa gli avventori dal banco di vendita), poi '
e infine il locale stesso; deriv. dal fr. barre 'sbarra, tavola
metro): voce scient. deriv. dal gr. papó? 'pesante '
, a ciò che essi fussero santificati dal detto santo corpo. pulci, 21-39
le spoglie di bambino morto. = dal longob. bara; cfr. lat.
1275); il n. 4 deriva dal lat. vara 'sostegno di un'impalcatura
onesto... oggi è sostituito dal barabba, che puzza di correzionale e
, prepotenti coi deboli. = dal lat. bibl. barabbas, gr.
mercati, più solenni dei mercati segnati dal barbanera, dal goga meremeo e dal
più solenni dei mercati segnati dal barbanera, dal goga meremeo e dal sesto caio baccelli
dal barbanera, dal goga meremeo e dal sesto caio baccelli. in queste specie di
a una sudanese, che aveva, fuor dal baracano color isabella, delle mammelle nere
con quattro chiodi marche, lazio): dal lat. batrdchus (nome di un pesce
piatto) nella forma del dimin., dal gr. 3 (4rpaxo <; 4
a condurre avanti la baracchétta ereditata dal padre. collodi, 32:
una bella giovane, che si rizzò lesta dal un cantoniere fluviale esce, con
nuovo separati dalle milizie; essi vengono scelti dal baracchina del tiro a bersaglio. capitano
barangay, che a sua volta discende dal tagalo balangai (cfr. b al anco
e frivoleggia, l'uomo è barato dal diavolo. bocchelli, i-241: barava
(rucervus duvanceli). = dal termine indiano bàrah-singhà 1 dodici coma '.
cammina verso il bàratro, si china dal vallo e guata nel fondo. linati,
mio poter, fatto scemo / dalla frode dal dubbio / e dal disgusto, risorse
/ dalla frode dal dubbio / e dal disgusto, risorse / in plenitudine nova /
... aveva salvato l'italia dal gettarsi nel baratro della guerra franco- prussiana
= voce dotta, lat. barathrum, dal gr. pdcpoc&pov * profondità buia,
dotta, lat. scient. buddlèia, dal nome dello scienziato inglese adam buddle.
putride fece che colano su la terra dal budellame di un'animale sventrato. parini,
, mi credeva già essere stata sbudellata dal toro. -tirar le budella a qualcosa
serao, i-128: portoncino piccolo, dal gradino sbocconcellato e umido, dall'androne
strascicato / la mia carcassa / usata dal fango / come una suola / o come
detto anche tubo pollinico): prodotto dal granulo di polline che ha raggiunto lo
anche alla voce pudino (podino): dal fr. pouding e pudding (docum
budino dolce col sangue. = dal fr. boudin (docum. nel 1260
, placche e medaglie. = dal fr. baudrier (docum. nel 1387
, dietro quelli, fumiga la traccia / dal ferro aperta alle seminagioni. pirandello,
di rame, / pur el parea dal dolor trafitto. 2. carne
s'avvengon che l'incauto pino / allettato dal canto a lor se 'n viene.
tòcco delle bastonate, io ti lievo dal vitupèro; sta qui, non ci posso
. carducci, 487: il re dal suo lascivo occhio di bue / guardava
domenica si corse il palio delle bufole, dal ponte a rubaconte per insino alla piazza
le paludi pontine, che si stendevano dal mare al margine delle montagne, erano
lat. tardo e dial. bùfalus, dal lat. class, bubalos *
* bisonte ', deriv. dal gr. 3ou0axo <; * antilope '
un bufare di cotesti animali, attraversato dal verso delle civette. = variante
di temperatura il capo mi si spezza dal dolore. pascoli, in: le ventate
nefanda / delle febbri si leva e dal soratte / spiran le buffe a flagellarvi tossa
: allora il re levavasi la buffa / dal viso smunto. palazzeschi, 6-285
, che ancora non si era liberato dal suo abito guerresco, apparve sulla soglia della
apparve sulla soglia della casa come caduto dal cielo e con la spada, dopo di
aperta, fuoco dagli occhi, e fumo dal naso. verga, 2-96: le
, ma un'improvvisa buffata di fiori arsi dal sole, esotici e palpabili.
a sua volta deri vato dal berbero ifkran, plur. di ifker *
uso di giuocare. = deriv. dal fr. buffet: v. buffè.
esercito con la buffetteria nuova, regalata dal governo. serra, ii-524: il
monti, xi-1055: dio ne scampi dal credere che le pietre sieno state cangiate
sieno state cangiate in pane buffetto, e dal dire che questi versi sien belli.
a un buffo d'aria che veniva dal mare. montale, 1-74: chinavo tra
uomo grassottello, dalla buffa giacca verde e dal passo balzellante, venirmi incontro nel refettorio
fuori, che par un cagnazzo morto dal caldo e dalla sete. chiabrera,
, xxiv-145: aristotele distinse il buffone dal faceto, perché questi per dilettar se
essendo a tanti altri stati eretti palchi dal boia, ed essendo stati vergognosamente cacciati
mi andavano a poco a poco scacciando dal capo quel poco di tristo toscano ch'
. arte del buffone, spettacolo dato dal buffone. giovanni dalle celle, 4-1-24
seria che le altre non poterono trattenersi dal ridere. pirandello, iv-27: hai
. gufo. = voce toscana, dal lat. volgar. bufo -ónis, per
che fioriscono. = » deriv. dal lat. bufò -ónis 'gufo, rospo
bovi. = voce dotta, dal gr. t<4 poucpóvia, deriv. da
veri rospi. = voce dotta, dal lat. scient. bufò -ónis 4 rospo
. = voce dotta, comp. dal lat. bufò -ónis 4 rospo 'e
dotta, lat. scient. buphtalmum, dal gr. poòcp- &ocxp. óc
si bùggera in questa casa? = dal lat. tardo bulgari, bugari o bugeri
* sacco di cuoio, valigetta ', dal lat. mediev. bulga (
potere vedere la bugia per potere guardarsi dal suo tradimento. d. bartoli, 40-ii-80
6-331: rientrò nella camera per prendere dal tavolino da notte la bugia con la
candela di sego. = deriv. dal fr. bougie (nell'anno 1300)
a quelle imagini che non son ritratte dal naturale, ma da un'altra pittura.
dico bugie. = deriv. dal provenz. ant. bauzar (sec.
a far la sentinella a un bugigattolo, dal quale ha sentore che un momento o
= voce di origine dialettale; dal genovese bogio o veneziano bugiòl, di
delicatissimo moscadello. = deriv. dal fr. bouillon * brodo '.
. = voce dotta, deriv. dal gr. poóyxcooooi; (comp.
ben tre bugne. = deriv. dal lat. tardo bunia, di origine sconosciuta
e di susino, e l'ape uscìa dal bugno / ronzando, e il grano
più non mi chiude il verziere / dal dì che nel suo rugginoso / cannello mellificò
le loro composizioni (con metafora suggerita dal nome stesso dell'accademia). buonarroti
: i due guerrier, poi che dal vago obbietto / rivolser gli occhi, entràr
. foscolo, 1-392: d'epiro / dal continente opposto ardere i fuochi / mira
volgar. burius, forse prestito popolare dal gr. tcùpio? * rosso * (
, allor che al sole / escon dal buio. alfieri, i-22: questa [
, 10-489: ed a quel fine / dal campo te ne vai verso le navi
rancide né tarlate, che non son cavate dal profondo buio dell'antichità, che non
dotta, comp. bulbo e -forme (dal lat. -formis, da forma '
= voce scient., deriv. dal lat. bulblne (gr. poxptvi)
scolpito, con la nalista, capeggiato dal generale boulanger, che stella che
lei occupato; il = deriv. dal fr. boulangisme (dal nome del generale
= deriv. dal fr. boulangisme (dal nome del generale quale è quasi
un organo) simile = deriv. dal fr. boulangiste (sec. xix)
* voce dotta, lat. bulbus, dal gr. poxpóc- bulbo2, agg
= voce scient., comp. dal lat. bulbus e dal gr. xàaravov
, comp. dal lat. bulbus e dal gr. xàaravov. la pendice
colchico di spagna. = deriv. dal lat. scient. bulbocodium, comp.
lat. scient. bulbocodium, comp. dal lat. bulbus e dal gr.
comp. dal lat. bulbus e dal gr. x
vicini e che per tanto non sempre dal fondo del bulbo, perché alle volte la
per rispetto de gli bagni ch'escono dal bulicame. casti, 21- 114:
iv-21: vuole che questa grande architettura dal mondo... sia struttura di un
, conciato con scorzeè corruzione di bollicare, dal quale abbiamo infatti boldi salice e di
ii-601: e, = deriv. dal lat. tardo bulgdrus (dallo slavo bolgar
guardava il bulicare delle acque, commosse dal transito delle armate degli squali. baldini
carducci iii-24-143: i girini saltellano bulicando dal polverone d'estate non a pena le prime
quaggiù... un uccello porciglione dal lungo becco. sta lì a pescare,
un uragano. = deriv. dal lat. mediev. bollicare, frequentativo di
= > voce dotta intemazionale, deriv. dal gr. @ouxi|ria * fame divorante
malta. = voce dotta, dal lat. tardo bulimus, dal gr.
dotta, dal lat. tardo bulimus, dal gr. 3oóxt|i. o <;
tutte le lingue romanze, a partire dal sec. xv: fr. burin (
), sm. pavimento silenzio bulinato dal sottile crepitìo della fiamma e del
coi sottili contorni tracciati dalla penna e dal bulino, questo frigido misticismo da accademia
. -tracciato col mento e da guardia, dal corpo piuttosto basso, vio arcivescovile
tanto lo ci ò ficcato. = dal fr. boulon (che si riconnette a
. bumelia (plinio, 16-24), dal gr. @oufjiexta 'frassino '.
e delle leggi fa sì che si schivino dal con bumerang, sm.
non privo di cavalleresca buonafede, si ritirava dal dibatbunlada, sf. ant. navone
. bunion (plinio, 20-11), dal gr. poùv'. ov * pianta
fiume della melodia l'anima anela pur dal più lieto dei soggiorni. —
= voce scient. comp. dal gr. pouvó? * colle * e
in compenso da tre mesi non piovve dal cielo altro che fuoco. =
e di mediev. poma panchresta (dal gr. trayxp'flo'cóc, comp.
. buongiorno. ii buondì si conosce dal mattino: dalle prime manifestazioni di
anzi bravura l'intrattenerla, e distrarla dal rito: ne hanno invidia gli aggruppati
sforzi d'un grande ingegno corretto poi dal buongusto in lungio corso di tempi,
il buono uomo referisce le cose buone dal buono tesauro; et lo iniquo uomo
voler non resta, / ed ho dentro dal cor fiama sì desta, / che
89: fece buon cuore e andò dal re con tutta questa comitiva di donne
galileo, 1056: ricevei una lunga lettera dal molto r. padre buonaventura, piena
paio di vere e piccanti contraddizioni tolte dal tuo breve articolo. nievo, 489
proprio all'opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev'essere. dossi,
di buona mano, ma anneriti e guasti dal tempo. denti e buono stomaco.
e buono stomaco. palazzeschi, 3-199: dal centro della propria condizione. - con
in escellenzia buono, / donato fu dal re di portogallo. castiglione, 140
in mano per ribattere il colpo tiratovi dal p. pino. foscolo, v-92:
oh quanto, amici, / cangiati siete dal buon tempo antico / del convito di
ingegno, che distingueva quelli uomini grandi dal resto della natura, gli ebbero in altissima
buone fatte in italia al vecchio vocabolario dal 1815 al 1860, è da consultare innanzi
quelle commodità trasportare la stima pubblica dal bon successo alla giustizia. che
1 carri presero 16. pregevole dal punto di vista estetico; primi della sua
venuto girolamo in bonissimo credito, fu dal detto cardinale suo signore, che molto
altra. in somma, voi ogni cosa dal 'benedicite 'fino al 'buon
ed ebbe una figliuola la quale fu dal marito per buona e bella accettata.
poi che per bono spazio riguardati si ebbero dal capo insino ai piedi, in un
le sue corna, allargatasi per buono spazio dal sole, comincia a rendere osservabile l'
25-63: fino a oggidì si serba dal s. d. carlo ventimiglia, cavaliere
buone mezze giornate che vostro marito toglierà dal conto della settimana! svevo, 3-901
un dottore di legge intervenne che mandato dal viceré a malacca a tenere a sindacato
maligna calunnia e derisoria / suoi calcoli facea dal dì che morto / era lion primier
: né differisce in altro il buon dal rio, / se non che l'imo
misura di quanto sia diverso il buono dal reo. manzoni, 187: chi vorrebbe
.. dunque ella disceme il buono dal non buono; dunque ha senso di quel
il cattivo. disposizioni vostre né dal pagatore, né dal generale. i
disposizioni vostre né dal pagatore, né dal generale. i buoni saranno sottoscritti da
vivere in un altro mondo. dal tesoro per colmare deficienze momentanee nella cassa
chiamansi buoni del tesoro i titoli emessi dal ministro di finanze pel servizio della tesoreria,
visiera, / buon per lui che dal viso si discosta. firenzuola, 666:
342: non so chi mi tenga dal fare un boccone anche di te. buon
senso, che si lascia guidare dal buonsenso. montale, 3-78:
giudicare rettamente, a distinguere il vero dal falso, il possibile o probabile dall'
): perciò è anche indi- pendente dal grado personale di cultura e distinto dal
dal grado personale di cultura e distinto dal cosiddetto « senso comune ».
più da un generoso buon senso che dal calcolo, vennero fuori a impedire la
leopardi, iii-367: ieri fui a pranzo dal ministro d'olanda. la compagnia era
5-64: egli scoprì che bastava sbottonare dal collo fino alla cintura per togliere la
ottenere la rescissione anticipata del contratto (dal proprietario di un immobile al locatario,
proprietario di un immobile al locatario, dal padrone di un fondo agricolo al mezzadro
agricolo al mezzadro o al fittavolo, anche dal dirigente di un'azienda a un impiegato
(v.); voce registrata dal fanfani e dal tommaseo. cfr. anche
); voce registrata dal fanfani e dal tommaseo. cfr. anche lomb. bonavischio
chiaman buovoli, che ancor essa vien dal concavo della luna. = venez
dotta, lat. scient. bupleurum, dal lat. bùpleuron (plinio),
bùpleuron (plinio), deriv. dal gr. poótixeopov (nicandro, ippocrate
qui piglia il nome: inghiottito adunque dal bue, toccandogli el fiele lo fa
cerambice quando, minacciati, si staccano dal suolo contro cui stanno appiattiti e,
, lat. bùpristis (plinio), dal gr. poòtrpriatic, comp. da
dotta, lat. scient. buprestidae, dal nome del genere bupreste. buranése
fuoco. = voce senese, dal lat. * bùrdre, ricostruibile sul lat
lancellotti, 38: la farina che veniva dal mulino era piena di crusca inutile,
vivono nel legno degli altri finalmente frullone, dal rumore che fa nel girarlo,
è parte dell'artista e, animato dal suo fluido, lo trascina e comanda come
mente dominata. casti, 9-113: dal pappagallo alcuni moti avea, / e dal
dal pappagallo alcuni moti avea, / e dal cirimoniere alcuni inchini / appresi sol da
.. non possono esser commendati che dal giovamento espresso, qual recano a i
ruote, fra il tepore dell'aria invasa dal polverìo delle farine. viani, 14-105
recluta, novellino. = forse dal lombardo burba 'secchio con cui si attinge
di essa verso di me derivasse massimamente dal corruccio di vedersi trascurata come una bambina
di etimo incerto (si è congetturato dal lat. volùbilis), deriv. da
nella figura di tutte quelle persone, dal mattonaio mi- glietti ai burberi e benefici
. col suo atteggiarsi di massiccia persona dal viso burbero. baldini, i-390:
'rubacchiando 'la metafora è tratta dal servirsi i ladri di mare della burchia per
pavia in un delizioso burchièllo, condotto dal suo mastro di casa. pascoli,
un dittator di roma. = dal lat. bùris; cfr. l'antica
minuetto, sulla burè. = dal fr. bourré 'danza popolare, campagnola
da bourre * stoffa rustica '(dal lat. mediev. * bura).
burè, come attributo di pera, è dal francese beurré. pera butirro o
emiliana e romagnola burga * vivaio ', dal lat. tardo barca 1 pozza d'
pozza d'acqua fangosa ', deriv. dal gr. poopxa * fango '(
buri, * torre ', deriv. dal lat. burgus 'borgo '.
'baldoria'; a roma, 'scompiglio': dal turco buragan (e buran) 'vento
col vino buriano. = dal toponimo buriano, in provincia di pisa,
: il salmasio... stimò chiamati dal medesimo colore [rossiccio] 'burricchi
= voce toscana, deriv. probabilmente dal settentr. mia... dice che
si diletta di poesie. brust (dal ted. wurst 1 salsiccia ').
il vero, distilla il pianto dal capo. buonarroti il giovane, 9-35:
anch'egli in giro, venire ima indulgenza dal papa che ti assolverà di colpa or
. = voce settentr., dal milan. borlà 'ruzzolare, cadere
i burlatori. varchi, v-36: dal toscano 'motteggiare, cianciare, burlare e
d'un pugno, tutt'una retta dal tallone alla mano, si applaude anche
, con quell'aggiunto che è richiesto dal suo fine. panzini, iv-93:
adattamento del fr. bureau, deriv. dal lat. volg. * bùra stoffa
burocratico, detto di persona, è dal fr. bureaucrate. forse per rendere più
un burocrate qualsiasi, ligio e regolare, dal passato sgombro e dalle mani pulite.
, napoleone iii era sopraffatto e sostituito dal conte di bismarck, che rappresentava non
trovai dissuaso, una volta per sempre dal cacciarmi in quel laberinto burocratico, subitamente
problema della burocrazia non è più solubile dal momento che per fare gli italiani abbiamo dovuto
tasso, 11iii- 1112: essendo favoritissimo dal suo prencipe, cami- nava a gran
è passata. gina comincia ad alzarsi dal letto. de amicis, i-902:
. gli zampognari discostano pigramente le spalle dal muro. rigonfiano le otri ammosciate sul
= comp. da burro e dal suffisso -ficio (dal lat. facère)
. da burro e dal suffisso -ficio (dal lat. facère), sul modello
voce dotta, comp. da burro e dal gr. { rérpov 'misura '
. sassetti, 132: qui vengono insino dal mare diacciato le vettovaglie che la sostentano
dotta, lat. scient. bursera, dal nome del botanico tedesco j. burser
maledicevano, volevano che invece di fermarsi dal piola tornasse a casa con l'erba,
in busca de'navili che vanno là dal dacen. chiabrera, 462: chi
ottima economia; i birbanti, esclusi dal partecipar alle limosine, pensar ai casi loro
cercare, procurare '(docum. fin dal sec. xii): di etimo
= ant. fr. buisine, dal lat. bucina per il classico
g. morelli, 146: come dal suo maestro avesse avuto busse, così si
un giovane, il quale non potendo dal suo conestabile essere del suo soldo pagato
un povero cane che aspetti le busse dal suo padrone. bocchelli, 1-iii-33: e
sospese, apettando che la moglie accorresse dal salotto e gli gridasse: « alfio,
alle membra. = deriv. dal lat. buxeus * di bosso '(
cassiano volgar., x-6-128: libero dal busso di tutti i pensieri e turbazioni
avanti agli usci per difender le stanze dal freddo. panzini, iii-561: per arrivare
= lat. tardo buxida, dal gr. tru ^ tsa, accus.
rotazione di un ago calamitato, determinati dal campo magnetico della corrente in rapporto col
creduto ed era andata a un pelo dal perdere la bussola dalla contentezza. pirandello
bussoletta che di tanto in tanto affiorava su dal suo torbido fondo: un quadrantino illuminato
scuola, lo installarono dinanzi al tavolinetto dal tappetino ricamato, con due candele accese
o reprimevano; non lasciandosi più sviare dal mero suono della parola « libertà »
boiste (fr. moderno botte), dal lat. tardo buxida (cfr.
spinta a una pratica, furono surrogate dal sistema delle cointeressenze, cioè bisognava associare
per una persona (di polveri preparate dal farmacista, di zucchero per il caffè servito
pulci, 26-98: il capo spicca dal busto di netto / a venti o più
, 3-148: si vede una testa separata dal busto parlare. tassoni, 5-4:
augusto, / l'anima col velen svelse dal busto. -per simil.:
edra serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, / lusinghiera
da marmo (cicerone ed orazio) dal lusinghiero, innocentino sorriso. pascoli, 43
una combinazione rosa, poi una sottoveste dal busto strettissimo. 4. fascia
colori smaglianti, con la vita stretta dal busto e il petto in su come usava
di paul di kock. = dal lat. bustum * luogo in cui si
bustorfiesimo per rabbia. = dal nome degli ebraisti protestanti tedeschi bux- torf
. chim. idrocarburo non saturo ricavabile dal butano: gas incolore, inodoro,
sm. chim. alcool bivalente derivante dal butano: se ne conoscono diversi isomeri
. chim. radicale monovalente derivato dal butilene. = deriv. da
alcool monovalente non saturo: deriva dal butilene. = deriv. da
sm. chim. radicale monovalente derivato dal butano (presente in numerosi composti chimici
. che contiene butilene; che deriva dal butilene. butilico, agg.
. butirum * panna del latte ', dal lat. bùtyrum, bùtùrum, gr
= voce dotta, comp. dal gr. poórupov * burro * e
= voce scient., deriv. dal nome del genere butomus (dal gr
. dal nome del genere butomus (dal gr. 3oótoiao comp. da 3o0$ 4 bue 'e dal tema di rèjxvco 4 io taglio ' = voce dotta, lat. butómus, dal gr. 3oùtop. o <; ( . spagn. buitre 4 pernice ', dal lat. vultur 4 avvoltoio '). marchi, i-720: egli buttava giù dal pulpito le citazioni delle sacre scritture come chiaror vago di una lampada, svegliandomi dal sonno, buttandomi in un sogno con d. bartoli, xxix-1-229: spuntar dal gambo d'un fiore il collo d' .. continua a buttare insanguinata / dal tuo tronco di morte. -buttare
volavano verso terra, il capitano preso dal sospetto che il tempo mutasse, non volle
è meglio aprire, / perché tal gente dal demonio invasa / è capace anco a
in quella tremenda città: « dal meccanico », rispose con semplicità
semplicità e dignità virile. « dal meccanico... ». le due
furtivamente. nievo, io7: io dal canto mio le buttai un'occhiata che
daffare che à la gente che scende dal treno, che non buttasse un'occhiata addosso
per tutto il mondo, e levarsi dal bisogno di trovar sempre modi ed arti
, 5-218: già tra le fenditure operate dal vento e dal gelo durante l'invemo
tra le fenditure operate dal vento e dal gelo durante l'invemo nella rozza copertura dei
bisogna contare le prescelte! -disse una dal viso sconciamente butterato. cicognani, 1-204
lasciato intatto nelle papille un po'butterate dal vaiuolo. bocchelli, 1-i-179: il beffa
brutto...: volto sformato dal vaiuolo, che gli aveva smangiate le
l'essere butterato; i segni lasciati dal vaiolo sul volto. 2.
furon chiamati butteri i segni lasciati talora dal vaiuolo. e così pure per similitudine
= lat. regionale * bùtorus, dal gr. 3oóxopo <; (comp.
, tenace. = deriv. dal lat. bùtùrum variante popol. di bùtyrum
bùtùrum variante popol. di bùtyrum, dal gr. poóxupov * burro, unguento '
né come impedire. = forse dal dial. veneto bùzzara * bubbola * (
bella, / e buzzico un muccin quivi dal melo. ricchi, xxv-1-198: non
bariglione ', lat. tardo bùttia, dal gr. tardo (sóttiov * botte
di ben s'apprenda. = dal lat. qui, quae, quod.
ogni persona gelosia. = > dal lat. quia. ca *
loro frasario, e qualunque maniera discordante dal loro uso. manzoni, 904: certo
della cabala, grosso e lampante, colare dal firmamento come una lacrima sul più tenebroso
tutte le parti in materie ben differenti dal suo stato, e in fin divenuto a
di estrema semplicità ed evidenza, caratterizzato dal ritorno di un ritmo ben distinto,
prime due vocali), deriv. dal provenz. cobla: tipo di breve componimento
dah'aritmetrico pura-e semplicemente, è preso dal musico armonica- mente, tipicamente dal cabalista
preso dal musico armonica- mente, tipicamente dal cabalista, e da altri pazzi e altri
che è falso fuorché il rifiuto fattone dal mio padrone, che per niun titolo
il resto. = dal fr. cabaret 'vassoio per le tazze
deriv. attraverso il lat. chalazius, dal gr. (minerale non bene
i vagoni merci. = deriv. dal fr. cabestan (nella forma cabestant,
, nel 1382), deriv. dal provenz. cabest [r] an,
4-52: l'usciere era stato chiamato dal trillo del telefono nell'intemo di una
e sospesi su palafitte a due metri dal suolo, avviano l'acqua corrente verso
a cabane (1387), dal provenz. cabana, per * capanna '
di tremila libretti. = » dal fr. càbler 'spedire un messaggio,
gomena '(fr. càble, dal provenz. cable, lat. capùlum '
. capùlum 'cappio ') e dal gr. yp&mxot * scrittura '.
all'altro con piccoli bastimenti, senza uscire dal medesimo stato, o almeno senza allontanarsene
certo, che, a giudicarlo dal valor suo concettuale, da ciò che
senso estensivo e faceto. = dal fr. cabotage (docum. nel 1707
docum. nel 1707), deriv. dal provenz. ant. cabo '
. = fr. cabrer, dal provenz. se cabrar 'sollevarsi come
= dallo spagn. aragonese cabreo, dal catal. capbreu (comp. da
capbreu (comp. da cap, dal lat. caput, * capo principale '
capo principale 'e da breu, dal lat. brevis, 'lettera, documento,
le sue cacariuzze, le sue caccabaldolarie dal tempo antico mi ci hanno colta: elleno
casa, e pigliata una sola lente dal loco dove ne stavano assai, quella
per farela presto cocinare. = dal lat. caccàbus (vairone) * pentola
vairone) * pentola ', deriv. dal gr. xdcxxoc3o <; * vaso
cacafuoco in pugno pareva un brigante dorato dal sole. = comp. dall'
e bianche, intra le quali cresce dal mezzo il suo fusto diritto e bianco,
plinio, 25-86), deriv. dal gr. xocxaxta (dioscoride) 'tossilaggine
simili a mandorle, tostati, liberati dal grasso, macinati, dànno una polvere di
caccao, acciò che venga diffeso e dal sole e dal vento, non produrrebbe il
che venga diffeso e dal sole e dal vento, non produrrebbe il suo frutto
... ne riportarono di qua dal mare l'argento, l'oro, la
. cattaneo, ii-2-220: anche prescindendo dal consumo di caffè tè, zucchero e caccao
, grida quel cappellaccio condotto nello steccato dal non poter far altro. tassoni,
il fondarsi nelle speranze. = dal lat. cacare (voce dell'uso familiare
le sue cacariuzze, le sue caccabaldolarie dal tempo antico mi ci hanno colta: elleno
una lontananza infinita. = dal nome del figlio di bertoldino, nell'opera
dreon sollazzi contadino, / s'alza su dal paglion, va dietro al forno,
= lat. scient. cacatua, dal malese kakatùwa, che si ritiene voce
= forse dallo stesso etimo di cacchione, dal lat. catùlus * cucciolo ';
della vite; germoglio. = dal lat. catùlus 'cucciolo 'e per
: / fatevi onor. ¦ ¦ dal lat. catùlus 'cucciolo, cagnolino '
una persona (anche semplicemente per scovarla dal luogo ove si cela).
potendosi in mare ad assai maggior lontananza dal consueto scoprire legni e vele dell'inimico
36-19: si campò sopra un legnetto dal seguitarlo che fecero que'ladroni fino alla
, e per la sola vaghezza di distinguersi dal comune, è una affettazione puerile,
buona caccia, liberai 11 cane dal guinzaglio incitandolo a seguirmi nel campo.
o riprensoni che non possono nuocere], dal verbo latino latrare, che è proprio
v.); voce registr. dal tommaseo. cacciagióne, sf. gli
dell'acqua cadente, che la caccia dal suo sito, e trovando la vicin'acqua
v.); voce registr. dal tommaseo. caccianaso, sm.
, nella parte anteriore: per rimuovere dal binario sassi e altri eventuali ostacoli.
quando per la sua superbia lucifero fu dal cielo cacciato, e precipitati insieme nel
nell'uso, sia cacciato come spurio dal ruolo delle parole? alfieri, i-19:
cacciarla via, ella non capiva in sé dal contento. svevo, 2-474: chissà
: un giovane... invasato dal demonio incominciò a gridare e dire:
, tirare fuori; cavare un oggetto dal luogo ove si trova riposto; estrarre
, quanti e quali son spirti che dal profondo di proprii petti le caccian fuori
mangiare o ber quello infelice / venia cacciato dal bisogno grande, / tosto apparia l'
ne'fianchi caccia; / e finalmente dal re caradoro / a lanci e salti si
3 (45): s'alzò dal suo seggiolone, e cacciò le mani in
in quel caos di carte, rimescolandole dal sotto in su, come se met
era al suo posto, la lampada dal paralume rosa era accesa, la camicia di
come forma frequentativa, di formazione popolare, dal part. captus). cacciareattóre
cacciata e s'era perciò invitati in villa dal priore. 2. espulsione,
; or vedi, o sire! / dal pian cui parte l'eri- dàno e
ferro, che si adopera per far uscire dal loro incastro, per mezzo del
tra noi altri italiani. = dal fr. cachou (nel 1680),
fr. cachou (nel 1680), dal portogh. cacho (1516) e
e dei figli. = dal turco kafukli * minutaglia '.
noi altri italiani. = dal portogh. cachundé (e cachondé),
credere magari intento a cavarsi qualche caccolétta dal naso; quand'uno è assorto e
che si può facilmente arrotolare. = dal giapp. kakemone, da kakem 'appendere
se non fosse, che udendo chiedere licenza dal confessore rivestito col suo allievo e la
di colorito nelle parti carnose, particolarmente dal pallore della faccia, dalla perdita delle
voce dotta, lat. tardo cachexia, dal gr. xaxe£ta 'cattiva costituzione fisica
, lat. tardo cachètìcus, deriv. dal gr. xax£x ~ txó <;
indostano khaki 1 colore della polvere ', dal pers. khàk 1 terra, polvere
, / femmina e maschio, che dal primo bacio / stanno tra loro come pane
e una pignettaccia d'uva. = dal lat. càseus. caciocavallo, sm
. = voce dotta, deriv. dal gr. xaxoxeps7) <;, comp
= voce dotta, lat. cacochymia, dal gr. xaxoxupda 4 cattivo stato degli
. = voce dotta, comp. dal gr. xaxóg 4 cattivo, maligno '
= voce scient., deriv. dal gr. xaxc » >87j <; 4
che suonano sgradevoli all'orecchio e nascono dal cumulo delle vocali o delle consonanti,
della gola. = voce dotta, dal gr. xaxocpcovfa (comp. da xaxó
voce dotta, lat. tardo cacologia, dal gr. xaxoxoycoc 'espressione cattiva,
voce dotta, lat. tardo cacosynthlton, dal gr. xaxo- aùvab) tov,
= voce dotta, deriv. dal gr. xaxoxpocpia * cattiva nutrizione
, lat. cacozèlus (quintiliano), dal gr. xaxóctyxoc * che imita
velenose. = voce dotta, dal lat. cachrys (plinio), deriv
. cachrys (plinio), deriv. dal gr. xdxpuc 'orzo abbrustolito
= voce scient., comp. dal genitivo del lat. cactus e
genitivo del lat. cactus e dal sufi, -forme (cfr. il sufi
ape ministra de l'aereo mele. / dal calice succhiato in ceppi stretta / la
del deserto, prorompono spinosi e duri dal ciglio dirupato della strada. laggiù, traluce
= voce dotta, lat. cactus, dal gr. xdcxxoc * cardo pungente '
albergo, e mio terrestre nume; / dal più beato e bello alto cacume,
2-51: vedendo che non si cessava dal ballare alla rinfusa, andò a fermare
= voce dell'italia settentrionale, deriv. dal fi. cadastre (1527),
cadastre (1527), deriv. dal provenz. cadastre, a sua volta dau'
le citate leggi, che dovranno essere firmate dal presidente. rigatini-cappuccini, 29: 4
rispettivo imputato. = comp. dal gr. xocxdc (con valore distributivo)
. xocxdc (con valore distributivo) e dal lat. unus 4 uno '
: quando l'anima è separata dal corpo, e'non si chiama più uomo
ferite, onde il veleno risorbito dal proprio cadavero lasci me libero e
conoscersi, come questa materiale che si vede dal l'occhio. l.
udì una specie di gorgoglio roco escir dal cadavere, e con un atto di
in un campo, col cranio spaccato dal sole / -una sposa non può trascinare
posso accertarmene, se non mi alzo dal letto... intanto il mio
torbida e cadaverosa, che bevuta. dal fuggente re dario, fu giudicata da
il ferro al vin concordi; / sorser dal vino al ferro / temerari, discordi
= voce dotta, deriv. dal lat. cadaverosus, da cadaver
, edra serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, / lusinghiera
/ fatto stella cadente, / precipitò dal suo fiorito cielo, / e di candidi
disperso in ruscelli, si vede scendere dal contraposto monte. de cristoforis, conc.
e di lavoro, curvati dall'età e dal dolore. pirandello, 7-164: ora
è così grande / che 'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e da capo
: rapito allora e provocato insieme / dal suon, che par ch'a sé l'
. = voce dotta, deriv. dal lat. cadentia, neutro plur.
di fiori], non più tosto ebbe dal cantante giovene udito amaranta nominare, che
fiume], delle voci che sembravano cadere dal cielo, delle grida disperate, e
imbevean le rose / nel sangue che fluì dal mirmillone. deledda, iii-241: dalle
nuovi volavano giù lasciandosi cadere a picco dal nido. ungaretti, iv-28:
del tramonto. pavese, 1-141: dal portico fanno la catena per i covoni
canz., 79: quando costei dal cielo a vui discese, / una piogia
la rugiada fresca e pura / che cadeva dal volto de la luna; / e
in quell'ora / cadean più folte dal sereno cielo. tasso, 7-9: siccome
molte commodità, e tra l'altre levano dal sangue gran parte degli spiriti vitali;
serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, / lusinghiera del
denti le erano caduti come i semi dal fiore spogliato; i suoi occhi erano nascosti
. idem, purg., 22-137: dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso
m'assottiglio. petrarca, 29-33: dal voler mio non mi svoglia, /
la lingua si altera in due modi, dal popolo e dagli scrittori. la prima
suon dell'ore viene col vento / dal non veduto borgo montano: / suono
terrori a un tratto / dell'inferno cader dal paradiso. di'oggimai che la chiesa
o miserabile uomo, quando ti sarà chiesto dal e la dissanguarono. de sanctis
come tre modi, l'offesa ed ingiuria dal capitano fatta allo non caggia / più
delle utili imprese, esso verrebbe bilanciato dal miglioramento prediale d'una sola o di
o di due provincie, e certamente dal miglioramento complessivo delle dieci o dodici che
alfieri, vii-24: un re, dal trono / cader non debbe, che col
galileo, 119: delle linee tirate dal centro a tutti i punti della corda ab
quant'uomo d'italia. -cadere dal cuore, cadere di collo: non suscitare
il dente, / e la patria cadessegli dal core. carducci, 1026: oh
oh a chi d'italia nato mai caggia dal core il tuo nome / frutti il
fisica, tangibile, del suo cuore dal cuore di nella. come se nella gli
mia di subito ferita / si partiva dal cor che mi cadio, / cui non
d'amore, e non abbastanza rinsavito dal primo accesso di queirinfausto morbo,..
-cadere dalla memoria, di mente, dal pensiero: essere dimenticato, perdere l'
guardata la dama con gli occhi eclissati dal vago d'altre bellezze e dalle ombre de'
. giordani, ii-22: non cadavi dal pensiero che l'animo nostro è capace
questi luoghi parlar? caduta forse / dal mio pensier sei tu? manzini, 15-14
o nostre italiane, o tradotte dal francese, che io volli pur leggere sperando
vedergli più. -è meglio cader dal piè che dalla cima: fra due
proverbio antico dice, / meglio cader dal piè che dalla cima. -far cadere
ginocchi / me scorge o il mento dal cader percosso. leopardi, 23-30: al
povero giovine ebbe tanta forza da togliersi dal balconcello, senza più toccare la mano
i bambini / nelle case arrossate van cadendo dal sonno / e qualcuno piangendo.
diede / tanto martir, ch'ai fin dal dolor vinto, / e dopo un
il mio tenero padre, / e, dal dolore oppresso, / ne cadde infermo
chieditori. borgese, 1-76: fin dal primo giorno era caduto prigioniero « e così
dante, inf., 7-14: quali dal vento le gonfiate vele / caggiono avvolte
ma si trasformi. -cadere dal ministero: essere esonerato dalla carica di
in cosenza: e quando il canosa cadde dal ministero e fu mandato in esilio,
20. figur. arrendersi; essere sopraffatto dal nemico. tasso, 12-n:
, per suo amore / venuto era dal capo d'oriente. caro, 10-333:
oriente. caro, 10-333: già dal cielo / caduto il giorno, era da
cader del sole / sciolto son io dal giuramento. manzoni, 39: te,
e lite di dubitazioni », le quali dal principio de li sguardi di questa donna
i-89: abbiamo perciò corso l'opera dal principio alla fine, combattendo col ribrezzo
alla vita interiore delle riflessioni. costretti dal freddo a star rinchiusi passano molto tempo
precetto oraziano, par ce detorti cadevano dal materno fonte latino, e più dotta
costituiti dai giovani delle famiglie nobili esclusi dal diritto di primogenitura. forteguerri, 1-20
guascone; e i guasconi sono ricordati dal guicciardini tra « i fanti meglio atti
. cadet (sec. xv), dal guascone capdet (lat. capitellum,
. ariosto, 40-14: e poi che dal cadì fu benedetto, / prese il
altre intorno stanti, e così si difendono dal cadimento. andrea da barberino, 1-38
, lat. cadmia (cadmia), dal gr. xa8|i. eta [yyj
di tebe detta cadmea [kasfieca] dal nome di cadmo, fondatore della città
= v. cadmia; voce registr. dal tommaseo. cado, sm.
= voce dotta, deriv. dal lat. cadus 'orcio * (dal
dal lat. cadus 'orcio * (dal gr. xdisot;).
= voce piemontese e lombarda, deriv. dal lat. ca ttedra (
. = voce dotta, deriv. dal lat. caduceum (gr. xvjpòxeiov
fatto speciale contemplato dalla legge, o dal disponente o dalle parti contraenti. montecuccoli
= voce dotta, deriv. dal lat. caducitas -àtis (cfr.
mesi, fu tor mentata dal mal caduco. e. cecchi, 6-80
e da la pugna / sottrailo e dal destino. tasso, 1-2: o musa
fanciullaggini della nipote. e si guardava bene dal deriderla, perché sapeva per esperienza,
. -di organo che si stacca dal suo asse molto precocemente (è sinonimo
. = voce dotta, deriv. dal lat. cadùcus (deriv. da
la quale dalla contrapposta parte sconfitta era dal travicello sopra il quale era, per
sostenersi per lo gran battezzare idolatri, dal dì nascente fino a caduto il sole.
persuasione che il vecchio fosse un inviato dal cielo, un redentore delle anime dalla
1-80: partissi [il giullare] dal signore, e non ebbe nulla da lui
voce tose, del sec. xiv-xv, dal lat. quaerendo, ger. di
carte del sec. vili, stampate dal muratori, e pare significhi * luogo
. tardo cafagium * zona di bosco recinta dal longob. gahagi 'bandita di caccia
solcata da una linea mediana, di colore dal grigio al verde azzurrognolo e al verde
, ne imparò la composizione in egitto, dal quale paese per lo: iù si
. goldoni, vii-1012: andate poscia dal mio droghiere, fatevi dare dieci libbre
al capitolo delle sete nostrane, e dal giappone al thè al caffè ed allo zucchero
, e pellegrino è il modo inventato dal signor andry di prendere il caffè senza farlo
senza farlo tostare; ma per quanto dal suddetto francese ho inteso, non è
il pover'uomo, levando il capo dal guanciale, chiedeva con voce lamentosa alla piconella
rosso di fuoco. s'era alzato dal suo antico seggiolone tarlato e, ormai
in quel losco caffettùccio. = dal turco qahvé, deriv. dall'arabo qahwah
= comp. da caffè e -colo (dal lat. colere * coltivare ').
= comp. da caffè e -fero (dal lat. -fer, da fero
: c'era un locale a pochi passi dal varietà... chi fumava,
/ su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel caffè
olio volatile bruno, che si sviluppa dal caffè durante le operazioni di tostatura.
per questa pulitissima strada. = dal turco e arabo qaffan * cotta di maglia
, son persuasissimo ch'egli è partito dal fondo della mia caffettiera. carena,
verga, 4-167 faceva la prima tappa dal calzolaio, poi dal caffettiere, appena
faceva la prima tappa dal calzolaio, poi dal caffettiere, appena apriva, senza prendere
altri dell'italia unita. fu risolta dal caffettiere, il quale dichiarò che innanzi
lo pasceva. = deriv. dal lat. tardo caveóla, dimin. di
maniera di dire che mi sarà dal divino favore concessa, al nostro favoleg
che provai, non fu molto dissimile dal diletto che è cagionato agli uomini dal
dissimile dal diletto che è cagionato agli uomini dal languore del sonno, nel tempo che
: la decozion dell'umido si cagiona dal caldo. garzoni, 1-173: per ciascuna
a chi sostiene la fluidità del sangue cagionarsi dal moto che incessantemente il circola, e
dalla merda d'uno uccello e guarita dal fiele di uno pesce. d. bartoli
dell'aria per increspamenti cagionati in lei dal primo batterla dell'agente sonoro, come
dell'intrattenimento si distingue... dal giuoco, con cui è stato spesso
all'altro per sollievo della stanchezza cagionata dal primo. alfieri, i-i7: l'effetto
) che nasca qua un tumulto cagionato dal rincaro o mascherato di quel pretesto; che
re carlo. il quale, sentito dal re federigo prima che dare gli si potesse
, / e dalla canna il fil, dal filo l'amo, / dall'amo
dalla ghiottoneria, dalla mollezza, dal lusso, dal desiderio delle cose nuove
ghiottoneria, dalla mollezza, dal lusso, dal desiderio delle cose nuove, e da
ogni piccola cagioncèlla. = deriv. dal lat. volgar. * accasió -onis per
o per essere cagionevole, e infestato dal mal della migrana, non potesse, o
vergogna, con le proprie mani la testa dal busto non gli spiccava.
redi, 16-vii-184: dubito però che provenga dal sentirmi quest'anno più accasciato del mio
cagionoso e sensibile, s'era alzato dal letto poi un altro, sano come
il formaggio. = deriv. dal lat. codgulàre, pronunciato come trisillabo
. cattar * tacere, dissimulare ', dal lat. volgare * cattare, deriv
. volgare * cattare, deriv. dal gr. x < * ààco 'lascio
ogni terra. = deriv. dal lat. coàgulum: cfr. cagliare1.
= voce dotta, lat. galium, dal gr. yàxkiot; (diosco- ride
, documenti rivoltanti e preziosi, macchiati dal segno di cento esistenze. cagliostrésco,
.. = per antonomasia, dal nome del celebre avventuriero giuseppe balsamo,
. tasso, 11-ii- 302: dal cavallo e da l'asina nasce il mulo
bisticcio volgare di can-tanti. vivo traslato dal guaito dei cani quando odono la musica
lagrime di tutta la sua famiglia, astretta dal suo signore, per lo dolore della
questo era sciancata e un poco monca dal lato destro, e il suo nome
/ si nobilita la giubba, / e dal banco salta fuori / a impancarsi co'
e s. v. = dal fr. ant. caignet.
due le mani, trasse con essa dal dove si cocevano, fino all'ultima
sudditi, che 'l pesce comincia a putir dal capo, overo che tale è la
deriv. da cagno * canna ', dal lat. tardo canneus 'di canna
cagne * cagna, cagnetta '(dal provenz. mod. cagnotto) per la
. fagiuoli, 3-2-151: eh via dal cuore / levatevi quel brutto cagnucciaccio;
compagni, s'erano trovati tutti gettati dal mare sulla costa. fagiuoli, 3-1-170
bandiera gialla che sventolava su smime infestata dal colera, i caicchi dai quali fummo assaliti
improvvisando sempre nuove avventure. = dal turco qayq: voce passata anche in fr
e febbrifughe). = deriv. dal fr. cailcedra [t \, comp
. cailcedra [t \, comp. dal nome indigeno della pianta cail e da
crocodilus), diffuso nei fiumi americani dal messico all'argentina: caratterizzato dal quarto
americani dal messico all'argentina: caratterizzato dal quarto dente mandibolare che a bocca chiusa
caribbee e d'altre parti non rimote dal golfo del messico nutrirsi per molti mesi
= voce scient., deriv. dal gr. xouvóc; * nuovo '(
vi dico altro! alla quale fui indotto dal solo mal esempio, per eccesso di
veneziani. = voce dotta, dal pronome lat. gaius, per errata
'l mare. = deriv. dal malese kayar * fune 'attraverso il fr
calvino, 1-15: quella cala scoperta dal ragazzo, dove tutte le specie di
bocchèlli, ii-198: il risucchio suscitato dal motoscafo muoveva lieto tutto questo naviglio leggiero
sue false reti, fu sopra quelle dal calabrone crudelmente morto. michelangelo, 81-34
e così detto intuona. / indi dal madrigai sale al sonetto, / e dal
dal madrigai sale al sonetto, / e dal sonetto ascende alla canzone; / e
, fece tornar le guarnigioni di qua dal reno. -nero come un calabrone
= lat. scient. vespa crabro, dal lat. crabro -ónis, rimodellato,
al contrario per contrario effetto. = dal frane, ant. caladrius e caladriz (
ponti sottoposti a calafatura. = dal fr. calafatage. calafatare, tr
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. calamagrostis (dal
dal lat. scient. calamagrostis (dal gr. xaxaptdtypootk;, comp. da
di fra michele, 38: fue arrecato dal notaio il calamaio e la penna e
intendessero insieme. = probabilmente deriv. dal turco talmac 1 interprete '. calamandra
, ed è piccolo. = dal lat. chamaedrys (v. camedrio)
come e'lo chiamano qui per distinguerlo dal legno aloè che gli è inferiore.
gli è inferiore. carletti, 140: dal paese di ciampa ne portano il calambà
spagn. calambac, port. calambà, dal malese kalatnbaq. labbro invisibile le sfiori il
voce dotta, lat. tardo calamizare, dal gr. xocxocpi ^ co *
calumino, deformazione di cadmia, dal gr. x dotta, lat. calamintha, calaminthe, dal gr. xotxa { jlcv&t diritto intervallo i biondi crini, / e dal sommo del candido alabastro / termina in non un come una fiamma intrecciata dal calamistro. 2. figur. canne dimorano. = deriv. dal lat. calàmus * canna '(cfr e vediamo la calamita tanto essere amata dal ferro, che, non ostante la della calamita,... distolto dal polo dove per natura dee star volto
= lat. mediev. calamita, dal lat. tardo calamites, da caldmus
che camminava sull'olio e pareva calamitata dal pallino, si faceva l'ultimo
uomo al pari dell'ago calamitato devia dal suo polo, ma poi e cuore ed
l'improbo / calamo schiccheri / preso dal fascino / de'paradossi. d'annunzio
zone paludose della pianura padana); dal rizoma si estrae un olio essenziale aromatico
targioni pozzetti, 12-8-45: io tengo dal ghini, che sia il vero acoro
. sassetti, 40: guardatevi costì dal vin dolce e dall'acqua del calamo
= voce dotta, lat. caldmus, dal gr. xdxaixo? * canna '.
calma, il calabr. carma; dal lat. region. * calamo (gr
lat. scient. calamobius (comp. dal gr. xaàdfat) * stelo di
xaàdfat) * stelo di grano 'e dal sufi. -3 io? 4 che vive
fr. calanque (nel 1678), dal provenz. mod. calanco: da
arride sul rupestre paese, dominato a distanza dal titano, è fulgida. bocchelli,
. = lat. ^ calandra, dal gr. uàxavspa * specie di allodola '
fuoribordo. = fr. calandre, dal provenz. calandra 1 rullo ', deriv
calandra 1 rullo ', deriv. dal lat. cylindrus, con cambio di genere
sm. specie di flauto rustico, dal suono basso, un po'rauco.
dotta, lat. scient. calanidae, dal nome del genere calanus. calante
dotta, lat. scient. calappa, dal malese kalappa 1 noce di cocco
/ entrare. dossi, 156: sgomentata dal suo sgomento, senza un'amica alla
spogliano [giuseppe] della lunga veste fattagli dal padre; e lo calarono in una
a queste parole bertoldo, scostatosi alquanto dal re e ritiratosi nella corte, si
/ con pelli agnine, ch'ebbe dal comune / ad ognissanti per il suo lavoro
la corazza. comisso, 1-243: compresi dal continuo indicare il mare che cercavano un
; abbandonare le occupazioni mondane, ritirarsi dal mondo per dedicarsi all'ascesi, alla
/ su la donna si calò / e dal funere nefando / egli solo ritornò.
pendente da una corda, che rimosso dal perpendicolo, che è il suo stato di
: qualche minutissimo calcu- letto, che dal rene fosse calato nella vescica. fagiuoli,
sembravano stelle filanti che ci calassero incontro dal cielo. palazzeschi, 1-186: egli
rote, e da lunge si pone / dal suo maestro, disdegnoso e fello.
ragliando; dei piccioni calarono a stormi dal tetto; un cane da pecoraio, feroce
orde barbariche che penetrino in un paese dal nord o vi dilaghino discendendo dalle montagne
collegato alla russia, ella voglia calare dal montenegro ed invadere cattaro. carducci,
: di'come sovra le congiunte ville / dal superato cimino a gran passi / calò
concetto). tesauro, xxiv-77: dal girare attorno alla macina transporta il pensiero
al calar del monte fòr vedute / dal re gradasso, e da'soi cognosciute.
, 1-109: la strada, che corre dal pian d'erba a canzo, seconda
12. sopraggiungere lentamente, diffondersi dal cielo su un luogo; addensarsi (
, e l'ore ancelle / sciolgono dal timon bianco di spuma / i fumanti cavalli
giorno, che affannoso cala, / dal risécco pantan la rana ascosa. ojetti
slataper, 1-103: la neve intenerita dal sole cala sotto il tuo piede.
* allentare, lasciar cadere ', dal gr. x « xàco 'allento'.
. dell'italia settentr., deriv. dal lat. catasta: cfr. catasta
il che avvenne loro nella calata giù dal monte. marino, i-193: costoro hanno
italia è in venti libri e si stende dal 1494 al 1534. comincia con la
= voce scient., deriv. dal gr. xaxaihq -tfioq, dimin.
= voce dotta, lat. calanthus, dal gr. xààaoo? 'canestro '.
carletti, 87: rimanevano combattuti e dal mare e dal vento terribilmente, e
: rimanevano combattuti e dal mare e dal vento terribilmente, e in pericolo di
2. disceso (dall'alto, dal cielo, dai monti, da regioni
. = voce dotta, deriv. dal lat. calator -óris, da calare
palpiti, come lunghe reti brune rapite dal vento, si dileguano tra la calaverna
qualche scrittore li chiamò calazi o calaze dal lat. chalazae, e dal gr.
calaze dal lat. chalazae, e dal gr. xdcxa ^ oc, che vorrebbe
senza resta. = deriv. dal lat. calvitia 4 calvizie ': per
assalire e'cristiani, e cacciandogli di là dal fiume e crude- lemente combattendogli con loro
ch'a più di sei levò il capo dal collo. lorenzo de'medici, 188
la principessa anche questo dono aveva ereditato dal grande zio, di parlare schietto e a
una confidenza, sembra d'essere stati toccati dal raggio d'una rivelazione. 3
popolo; compongono l'opinione completa, dal colore più saliente alla gradazione più sfumata.
ii-20: a modo che giacobbe usciva dal seno di rebecca, tenendo agguantato pel
, / nulla rispose a quel duca dal pardo. / volta il destriero e
al cataletto, e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse
iv-2-680: l'albero scricchiolava tutto vivo dal calcagnolo al pomo. = deriv.
parimente nel piede b c, annoverando dal b verso il c, segna palmi undici
comp. dall'imp. di calcare1 e dal plur. di lettera (v.)
= voce dotta, deriv. dal lat. calcanèum 4 calcagno '.
voce dotta, lat. tardo chalcanthum, dal gr. x<£axavoov 4 vetriolo '(
che le turbolenze di quel mare procedevano dal voler egli traboccar sopra i lidi:
forza sopra un articolo contrastato più tenacemente dal pregiudizio. pananti, i-288: devotamente
sotto il sole. è nato sollevandosi dal mare. il suo magnifico calcare bianco-grigiastro è
della notte milanese gli si era, fin dal primo attimo dell'incontro, squarciato
un bianco calcare. = deriv. dal lat. calx calcis 1 calce '(
. = voce dotta, deriv. dal lat. calcar -àris 'sperone '
tempo per l'estrazione dello zolfo dal minerale. = dimin. di
in sicilia per l'estrazione dello zolfo dal minerale, che, raccolto in grandi mucchi
dotta, comp. da calcare2 e dal gr. oupov 'urina '.
cento braccia di luogo, dove compressa dal piombo, si ristrigne in un braccio
53: giacea de'tori indocili / dal vago piè calcato / l'arco divino argenteo
ringrazia e piove / per gran gioia dal cor lagrime pie. / prende barrin
che potrebbe essere composto da calcare1 e dal piem. tepa 'zolla erbosa ',
rosate come se un acido le spellasse dal palmo: è la calce, è la
celle i... i che dal calce più basso alla lor cima / un
lat. tardo chalcèdonius [lapis], dal gr. x . = voce dotta comp. dal lat. scient. calcium 4 calcio * scient. calcium 4 calcio * e dal gr. altra 4 sangue '. = lat. tardo calcèse, dal lat. carchésium, gr. xapxfjaiov cfr. calcio1. voce registr. dal tommaseo. calciare2, tr. . da calci [o] * e dal sufi, -colo (dal sufi. ] * e dal sufi, -colo (dal sufi. lat. -cóla, da = voce dotta, deriv. dal lat. chalcis -idis (dal gr. deriv. dal lat. chalcis -idis (dal gr. xaaxt <; calci = voce dotta, lat. chalcidicum (dal gr. xocxxt8i [a] xó < fico. = voce deriv. dal lat. scient. chalcidoidea (dal nome . dal lat. scient. chalcidoidea (dal nome del genere chalcis -idis). fero 4 porto '); registr. dal tommaseo. calcificare, tr. ( dotta, comp. da calcio * e dal gr. jxétpov 4 mi
se non mista con infinite cose nate dal mare. savonarola, iii-314: queste
pezzi d'intonaco. alvaro, 9-288: dal balcone si vedeva l'abitato ancora in
, acciò che portassero legnami di cedro dal libano. d'annunzio, v-2-206: preso
su; e quindi gli gocciolavano addosso dal soffitto, come dalla vòlta di una grotta
molluschi a conchiglia bivalve e sottile, dal sapore delicato; per zuppe ed intingoli
= lat. mediev. calcinellus, dal lat. mediev. calcina 1 calcina
1-234: ogni mattina la città nasceva così dal regno delle ombre, tutt'a un
calcio che per mia buona ventura ho tòcco dal bono, a punto in mezzo
maggiori affronti che si possino ricevere dal suo nimico. marini, xxiv-
a chi d'italia nato mai caggia dal core il tuo nome / frutti 11
, così come l'avevano trovata di là dal capo dei mulini, col naso fra
la polenta. allora il vaiino scendeva dal letto, lo ammazzava di cinghiate e di
m. annibaie in questo si chiamerebbe vinto dal castelvetro? -chiamerebbesi, perché no?
calcio e da azoto: polvere nero-bluastra dal caratteristico odore acre e penetrante.
della paglia: la parte della paglia dal mezzo delle manne in giù. per similitudine
, lat. chalcitis -itldis, deriv. dal gr. xo&- xitk; * allume
, / spiccato un leggier salto indi dal piano / senza staffa toccar sovra v'
scient., comp. da calcio4 e dal gr. oùpov * orina calco
le labbra morelle avevano il sorriso sformato dal calco della morte. 2.
una serie d'immagini plastiche che va dal partenone e dai templi di scilla fino
contrade come cani arrabiati, il tremar dal gelo, il morir per l'eccessivo caldo
i professori della qual vita son dimandati dal volgo communemente guidoni, furfantoni e calchi
. chalcocite (sec. xx): dal gr. x < * kx6q * rame
= voce scient., comp. dal gr. xtàxàq * bronzo 'e
gr. xtàxàq * bronzo 'e dal tema del gr. cpodvcù * appaio '
= voce scient., comp. dal gr. xdky. òq 'rame '
scient., comp. da calcio4 e dal gr. cplxoq * amico '.
scient., comp. da calcio4 e dal tema del gr. cpópoc 'paura'.
. = voce dotta, comp. dal gr. xaaxó? 'rame 'e
gr. xaaxó? 'rame 'e dal tema del gr. yxùcpeiv 'intagliare
sostanze opache. = voce dotta, dal gr. xaaxó <; * rame '
ossi calcoidei o innominati detti anche cuneiformi dal falloppio, sono tre. = voce
a forma di regolo, manovrati alternamente dal tessitore per alzare e riabbassare i fili
come la natura, non è regolata dal caso, ma da forze intelligenti e calcolabili
difficoltà intorno al modo di calcolare tenuto dal de piles furono mosse da un celebre
calcolare qualche cosa: la spinta trasmessa dal pistone di un compressore, ad esempio:
, è modo nuovo, inutile e preso dal francese. 'inibriani, 2-144:
in diverse distanze dall'equatore, calcolata dal neuton, non corrisponde esattamente a quella
solo del proprio interesse senza lasciarsi deviare dal sentimento (e indica abilità pratica e astuzia
= voce dotta, comp. dal gr. xotxxóc 'rame 'e x£&o
, x-3-277: frenò guidato il calcolo / dal tuo pensiero ardito / degli astri il
: codesta tua pratica abbominevole, nata dal calcolo che il centesimo di tutti i giorni
dell'esito dipenda meno dagli accidenti che dal piano generale. foscolo, vii-22:
solo calcolo degli effetti, prescinde appunto dal più importante. leopardi, 1-277:
a colori che bagnate, si staccano dal loro cartoncino e si imprimono dove più
, comp. da calco e mania (dal gr. p. av£a 'pazzia
(nel 1747), comp. dal gr. xaxxó? 'rame 'e
calcosa, erano assassinati, come un villano dal parlar per lettera de dottori. l
= voce scient., comp. dal gr. xaxxóg 'rame 'e dal
dal gr. xaxxóg 'rame 'e dal suff. medie, -osi.
(nel 1824), comp. dal gr. xaaxót; 'rame 'e
; 'rame 'e da siderite (dal gr. o£8t) po <;
. da calco... grafia e dal gr. ocstjpo? 'ferro '
= voce dotta, deriv. dal gr. xaàxóg * rame '; cfr
(nel 1847), comp. dal gr. xa ^ -xó <; 4
voce dotta, lat. tardo chalcothèca, dal gr. xa ^ xo- 4hjx7)
= ¦ voce dotta, comp. dal gr. xaàxó <; 4 rame '
? 4 carattere voce già registr. dal panzini (iv-99). calda,
donna in questo mezo la caldaia / dal fuoco tolse, ove quell'erbe cosse
le scene raffiguranti un castel feudale illuminato dal plenilunio. negri, 1-711: e sia
scarni / e curvi, combusti / dal calore dei forni / e delle caldaie infernali
= voce dotta, lat. chaldaicus, dal gr. xaa8alxó <;; cfr
e i vanti, / che fér dal piano a gli ultimi arconcelli / l'
, caldamente il pregavano di mostrarsi loro dal pergamo, confortarle nel divino servigio, e
ti divise, anima indivisa, / dal supplizio inumano, non ti fuse / nella
= voce dotta, lat. chaldaeus, dal gr. xaa8ouo <;.
luoghi consacrati dall'altrui sangue italiano e dal proprio. settembrini, i-80: ha veduto
faldella, 2-100: andò lo stesso giorno dal calderaio ad ordinargli che gli confezionasse una
associazione reazionaria contro i carbonari, fondata dal principe di canosa. = deriv.
della neve riman nudo 'l suggetto / e dal colore e dal freddo primai. libro
'l suggetto / e dal colore e dal freddo primai. libro delle segrete cose delle
qual calore le conchiglie testate, fomentate dal caldo dell'ambiente, possano più pienamente
meridional tiepidi venti, / che spirano dal mare il fiato caldo, / le
nottolate calde e quiete si sentivano fino dal palazzo pretorio fare i loro armoniosissimi versi di
che cuociono, o sono appena tolti dal fuoco, di acqua o bevande fortemente riscaldate
odor di pane caldo, appena tolto dal forno nelle prime ore dell'alba:
me operazione calda, sicché più si senta dal cinnamono riscaldato e confortato? b.
tuo ferro, il riavrai / caldo dal petto dell'amata donna. 4
caldo. -riscaldato dai cibi, dal vino. boccaccio, dee.,
, amore, assai lungi volasti / dal petto mio, che fu sì caldo un
sua fattura, allettato dalla novità o dal maraviglioso de'fenomeni che gli si affacciano
taccuino. indovinando io fossi un giovane dal caldo animo esse si misero a recitare,
svolazzano a lungo per l'aria aggirati dal vento e sfiorato appena il sommo delle
6-ii-160: angioletta cortese, / odi dal terzo cielo / le mie calde parole
. giordani, ii-22: non cadavi dal pensiero che l'animo nostro è capace di
primo piano; le case si levavano dal basso come torri, come alberi,
onde tra spazio breve / riman lo sguardo dal piacer astretto. palazzeschi, 3-269:
formato da grossi tronchi d'abete, scuriti dal tempo. pavese, 101: una
. verga, 4-65: lo chiamava dal fondo del cuore, con un gemito
far s'è messo, / mentre dal campo fugge e si travia, / sendo
del suo cervello, esce caldo caldo dal di dentro. c. e
inclemenza del clima, tenersi al riparo dal freddo. fra giordano, 3-242:
signor ambrogio fuori di sé dallo stupore e dal contento, stimando bene di ribattere il
spedito a lecco un suo famiglio, dal quale avvertito quel galantuomo di leonardo era
qualcosa di fatto. avevate il coltello dal manico. -sposarsi col letto ancor
alta temperatura; luogo, ambiente riscaldato dal sole o artificialmente, regione torrida; stagione
caldo fusse in se medesimo, non impedito dal freddo e umido, non gravato da
provenze e le lingue diverse, / dal freddo al caldo e da sira a l'
: il caldo dell'universo è generato dal sole. sannazaro, 2-65: pastor
pur assai, di modo che vinta dal caldo de la stagione ed arsa dal calor
dal caldo de la stagione ed arsa dal calor del fuoco ed incitata dal salato
arsa dal calor del fuoco ed incitata dal salato che tuttavia mangiava, prima che si
lo caldo grande che era allora scalmanato dal sole, beendo acqua per rinfrescarsi,
3: noi stiamo qui già travagliati dal caldo, ora dalla continua sterminata pioggia
leopardi, 884: sono stato arso dal caldo fra i tropici, rappreso dal freddo
arso dal caldo fra i tropici, rappreso dal freddo verso i poli, afflitto nei
sul cominciar d'agosto, / men dal lavor che da'gran caldi stanca.
: come se non ne potesse più dal caldo, cercava di scostarsi dalle gambe un
. ungaretti, ix-15: si soffoca dal caldo: / l'equatore è a
di freddo, in quella camera ammorbata dal lezzo dei medicinali, mi faceva saltar dalla
strappar le coperte dai loro lettucci e dal letto di mia moglie per vederli balzar
letto di mia moglie per vederli balzar dal sonno in camicia a quel freddo.
. -avere caldo: essere oppresso dal calore (e riceverne una sensazione fastidiosa
guerra, di un luogo violentemente battuto dal fuoco nemico, o di un giorno in
». -tenere caldo: riparare dal freddo, mantenendo caldo il corpo (
pur venire! i militari, di là dal ponte, gli tengono in caldo il
nel caldo d'amore / di là dal modo che 'n terra si vede,
, quando l'una mente era agitata dal caldo dell'estro creativo, l'altro
quando incontrai -era di estate, venivo dal paese, non passava per istrada alcuna
di seccume ancora ancora quasi riscaldato dal sonno d'una lepre, io frugando
= voce dotta, deriv. dal lat. calèfactus, part. pass,
= voce dotta, comp. dal gr. xocxostsfjc; 'di bell'aspetto
'e el8oq 1 aspetto ') e dal tema di axottéo) 'osservo,
più. come gli anni entrassero e uscissero dal calendario era un affare che là dove
comp. da calend [ario \ e dal gr. ypdccpcù scrivo '.
incolti. = voce toscana, dal lat. volgar. * calendiola, deriv
ambulante: un sapientone. = dal nome del frate agostiniano ambrogio calepino,
elleno perciò mai forza di farmi uscire dal mio vezzo, sì ch'io lasciassi di
toscano; / ché tratto a forza dal possente odore, / post'in non cale
di non poterti dire addio altro che dal calesse, ed ora mi dispiace di
1-147: come giunse col calesse all'uscita dal cortile, si volse com'era suo
. calèche (sec. xvii), dal ted. kalesche (nel 1604),
2-233: e perché non volete voi che dal vocabolo spagnuolo « calessero » si formi
: ad uno per volta, discendono dal cielo i motori, e vanno a calettare
sul po; quanto aveva patito si scorgeva dal gran numero di pezzi freschi, di
i rospi] laggiù nella vasca. attirati dal misterioso richiamo dell'adunata formano fra i
le serviva da cavalcatura. = dal nome di un personaggio (caliban) della
voce dotta, lat. chalyps -ybis, dal gr. xàxu'jj -u3o <;,
altri rami di calicanto, il fiorellino dal penetrante profumo: il fiore del gelo
e cielo / col tuo ghiaccio disciolto dal mio pianto, / dalle pleiadi al
dotta, lat. scient. calycanthus, dal gr. xdcxo£ -uxo? 'calice
avversità, considerandole sempre inviategli patema- mente dal suo signore qual calice amaro sì, ma
la goccia cordiale e il dolce che viene dal cielo mesciuto agli uomini nel calice della
, 59: questo uovo quando si stacca dal suo picciuolo, è ricevuto dall'ovidutto
calice dicono i botanici quella parte che dal basso sostenta il fiore, e per lo
anche lo circonda e abbraccia, distinta dal gambo con un poco più di grossezza
stretto. mascheroni, 842: dal calice succhiato in ceppi stretta / la mosca
, ovvero si staccavano, portati via dal vento, pen- nacchiofi argentei e leggieri
d'acqua, dove nuotano i pistilli dal giallo pòlline attaccaticcio. onofri, 118:
soave santità di bianco giglio, / esalante dal calice era nato / un profumo di
voce dotta, lat. calyx -ycis, dal gr. xóao5 -uxo£ 'calice'(
, comp. da calice1 e -forma, dal lat. -formis (da forma '
deriv. da calice2: voce registr. dal tommaseo. calicio, sm.
dotta, lat. scient. calycium, dal gr. xaxùxiov, dimin. di
calicot, deriv. dall'inglese calicò, dal nome della città di calicut, sulla
comune nella regione medi- terranea), dal capo peloso, nero, che fabbrica i
lat. scient. chalicodoma, comp. dal gr. -ixos * sasso 'e
lat. scient. calycophora, comp. dal gr. xdtxu£ -uxoc * calice '
gr. xdtxu£ -uxoc * calice 'e dal tema di cpépo * porto '.
= voce dotta, deriv. dal gr. -ixo <; * sasso,
la casa dove dimori. = dal nome della città indiana di calicut.
= voce dotta, lat. calydonius, dal gr. xocàusómog, da kotxustàv -óvot
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. calidris.
particelle a). =. dal nome dello stato americano della california,
e sapevano in poco tempo liberare la stiva dal carico di pietre, come resistere per
da le stigie grotte, / ma dal balcon celeste, / non da l'abisso
da l'abisso vien, ma vien dal cielo. / non caligine e gelo,
pianura sotto budarturo come una landa bruciata dal sole, i monti foschi nella caligine
stile. giusti, iii-180: fugato dal cielo dell'italia il turbine settentrionale, rimarrà
nette / macchie, panni e caligini dal viso, / rimedi proprio fatti in
aria già caliginosa e trista, / dal lume cominciava ad esser rotta. straparola
face. bruno, 199: essendo usciti dal fango e caverne de la terra,
terra, quasi mercuri ed apollini discesi dal cielo, con moltiforme impostura han ripieno
tracia mandato, / il chiuso dì dal caligo partendo, / risplende febo. '
sec. xvii) 1 paranco *, dal provenz. mod. caliourno, deriv
mod. caliourno, deriv. forse dal provenz. cau 'gomena '.
qui exarati. = voce coniata dal bruno, comp. dal-gr. xctxó <
stametti, stamignoni. = > adattamento dal fr. cadis (docum. nel 1352
nel 1352), a sua volta dal provenz. cadis, spagn. cadiz (
chiesa romana. = deriv. dal lat. calix -ìcis 'calice ',
le mosche). = deriv. dal lat. scient. calyptera (dal gr
. dal lat. scient. calyptera (dal gr. xocxuttt7jp 'copertura'e anche
voce dotta, lat. tardo calyptra, dal gr. xaxù7ixpa * velo per
in latino significa propriamente viottoli stretti fatti dal callo de'piè degli animali, onde
. g. gozzi, 3-392: come dal fosso l'acqua sbocca, quando /
son chiamati 'calle ', perché dal callo de'piedi degli animali son premute e
o disturbare queste commodità dalla casa, dal buco, dall'orto, dall'uscio di
dall'orto, dall'uscio di dietro, dal tetto, dalla calle, dalle finestre
, / che il calle insino allora / dal risorto pensier segnato innanti / abbandonasti,
calle oscuro / la trascinò: di là dal fiume curvo, / nel regno buio
susseguenti, non si venderanno più né dal signor zatta né dal signor savioli,
venderanno più né dal signor zatta né dal signor savioli, ma sibbene dal signor carlo
né dal signor savioli, ma sibbene dal signor carlo todero, libraio di venezia
. = voce dotta, deriv. dal gr. xàxxix&ut; (comp. da
avveduto, sagace, astuto '(dal verbo calière 'essere incallito, indurito '
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. calliphoridae, dal
dal lat. scient. calliphoridae, dal nome del genere calliphora (comp. dal
dal nome del genere calliphora (comp. dal gr. xdxxot; 'bellezza '
. xdxxot; 'bellezza 'e dal tema di cpépto 'porto ').
. = voce dotta, deriv. dal lat. callum * callo 'e -fugus
comp. di calligrafico: voce registr. dal tommaseo. calligràfico, agg.
v.]: perito calligrafo: chi dal tribunale è chiamato a giudicare se uno
= voce dotta, lat. calllmus, dal gr. xdxxifzo? (forma poetica
= * voce dotta, deriv. dal lat. scient. callimorpha, comp
. scient. callimorpha, comp. dal gr. xdxxoc 4 bellezza 'e ixopcp
= voce dotta, deriv. dal lat. callionimi * is (gr.
= voce dotta, lat. calliope, dal gr. kaxxtó7t7j * calliope, la
canto melodioso). = dal nome della musa: cfr. calliope *
, lat. scient. calliopsis, formato dal gr. xocxxi (tema di xàxxo
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. calli [r]
che mi fa veder le stelle. -direte dal callista. - pediatra o callista
stesso? = voce registr. dal tommaseo. callistèmone, sm.
lat. scient. callistemon (comp. dal gr. xdtxxo? 4 bellezza '
e calisto. anguillara, 2-136: dal più supremo ciel febo avea visto /
= voce dotta, lat. callisto, dal gr. kocxxioxó. callitricàcee,
e'nasce. = voce dotta, dal lat. callithrix -iris (plinio, 8-54
-iris (plinio, 8-54), dal gr. xaxxf&pd; (al genit.
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. callitriche (gr.
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. callitris (comp.
scient. callitris (comp. dal gr. xdxxoc; 'bellezza'e xpt$ 'tre
fronte ad un uomo dalla faccia contratta dal dolore sui cui calli noi, senza saperlo
si manifesta nel miocardio e che risulta dal sostituirsi del tessuto connettivo cicatriziale al tessuto
cicatrice del foro, che è fatto dal verme. -far callo: rimarginare
circostanze attenuanti. = deriv. dal lat. callum 'pelle indurita, callosità
. = cfr. calle: dal plur. maschile calli (sing. callo
. = voce dotta, comp. dal gr. xdxxoc * bellezza5 e xóyoc
lat. scient. callorhynchus (comp. dal gr. xdcxxo? 'bellezza '
lat. scient. callosciùrus (comp. dal gr. xdxxoc * bellezza 'e
dure e ruvide per le callosità prodotte dal lavoro pesante e faticoso. boccaccio,
punzone, con quelle sue mani callose dal continovo martellare che averebbero schiacciate le noci
sono rosate come se un acido le spellasse dal palmo: è la calce, è
del callotto. = deriv. dal nome del pittore francese jacques callot (
mare quando la superficie non è turbata dal vento e appare piana e tranquilla;
7-151: molta della calma antica proveniva dal fatto che dei drammi agitanti la storia
molta calma, quantunque non uscita ancora dal terrore di perdere ipso facto la corporale
maggior calore lucilio sciogliendosi con una scrollata dal pugno dei due sghe- rani. ma
cauma (nel iv sec.), dal gr. xaofxa * vampa ardente
pelasgica un vivace calmo prezioso, divelto dal ceppo natio dell'incivilimento.
dell'incivilimento. = deriv. dal lat. calàmus 'canna, stelo '
. calàmus 'canna, stelo '(dal gr. xdcxap. o <
4. specie di panno di lana dal lungo pelo. = russo kalmyki,
: non era vinto ancora montemalo / dal vostro uccellatoio, che, com'è vinto
esse era scaduta due grani e mezzo dal primo peso, e l'altra era scemata
. = voce dotta, comp. dal gr. xaxdcco 'rilasso 'e séppia
lat. scient. calophyllum (comp. dal gr. xaxó? * bello '
dotta, lat. mediev. calogerus, dal gr. xaxó- y?) po